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In giallo, quello che scrive il webmaster | In giallo oro, le vostre e-mail | In bianco gli articoli di giornale ed altro |
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"Ciao Lorenzo,
Ho letto le due mail pubblicate sul tuo sito da
Matteo e Valerio riguardo la mancanza di coinvolgimento.
Condivido appieno ciò che hanno scritto, e vorrei scrivere
il mio pensiero a riguardo.
C'è poca partecipazione ai cori, e spesso
vengono anche eseguiti malamente; inoltre, i ritmi sono
impossibili da sostenere. I più volenterosi cercano di
coprire - e provare a scuotere - chi sta in silenzio, ma
il ritmo troppo veloce toglie il fiato anche a loro. Il
risultato è una Curva che non sostiene a dovere la Roma.
Il potenziale c'è: per esempio, al rosso di Tomori in
Roma-Milan tutti si sono fomentati e la Sud è tornata per
un momento ad avere una gran voce. Per risolvere questo
problema, una base di partenza potrebbe essere un discorso
o la distribuzione di fogli dove si esorta tutti a cantare
con un ritmo più moderato: quando si era chiesto di
eliminare le storpiature dell'inno, tutti hanno accolto di
buon grado questo invito. In aggiunta, la parte bassa
dovrebbe cantare tutta insieme e dettare i tempi, in modo
che gli altri possano capire come si tifa: andando più
piano si riesce ad avere più voce e ad eseguire per più
tempo un coro, e così è più facile per il resto della
Curva seguire il ritmo.
Un altro problema è la mentalità. Avere un
biglietto o un abbonamento in Curva Sud significa avere
l'onore - e soprattutto il dovere - di sostenere la maglia
giallorossa, durante e oltre i 90 minuti, senza mai
criticarla. Dovrebbe essere scontato sapere questo.
Purtroppo, non tutti hanno la forma mentis per stare in
Curva Sud, perciò serve quello che oggi manca:
coinvolgimento.
È necessario far capire che si deve sostenere a
oltranza la squadra e che possiamo aiutarla a vincere, o a
ribaltare le situazioni di difficoltà. C'è bisogno che i
gruppi trasmettano la mentalità ultras, cercando di
coinvolgere le altre persone.
C'è anche chi vorrebbe essere spontaneamente
coinvolto dai gruppi, ma è troppo timido o pensa che
essi siano un circolo chiuso - e tra questi mi ci
metto anche io -. Se ci si potesse aggregare alle
trasferte insieme a un gruppo lo farei volentieri, ma
anche solamente parlare con chi è più coinvolto nelle
dinamiche della curva sarebbe un grande piacere. Come hai scritto in risposta a
Matteo, questo è reso più difficile dal fatto che oggi
si passa meno tempo del prepartita nello stadio, e c'è
anche la musica a palla che disturba ogni
comunicazione. Per di più mancano le
fanzine; l'unico gruppo che le distribuiva la scorsa
stagione era Nel Nome di Roma, ma forse quest'anno hanno
smesso.
Per quanto riguarda la
'TikTokizzazione', questo non è un problema che affligge
solo il tifo, ma la società moderna in generale. Ci sta
fare qualche foto o video per ricordarsi un momento, ma
venire esclusivamente in Curva per farlo vedere agli
altri sui social e racimolare qualche like e interazione
è un insulto a chi ci mette l'anima. Spero che un
eventuale maggior coinvolgimento riesca a far rimanere
in tasca i telefoni, altrimenti non vorrei che
servissero maniere più dirette per far capire questa
cosa".
"Ciao Lorenzo,
doveroso iniziare con un ringraziamento immenso
per il lavoro che fai e per cui la storia, anche quella
vivente, di noi tutti, ti sarà sempre debitrice. Ti scrivo
sollecitato dall’intervento di Valerio, comparso sul tuo
sito il 7 settembre e riguardante la situazione della Sud.
A mio giudizio Valerio ha toccato
un tema fondamentale: il coinvolgimento. Credo oggi in
Curva sia uno dei problemi principali e ciò ha a che
fare con l’identità della Curva stessa, che necessita di
un coordinamento definito, di una linea chiara, pur
nella peculiarità e nelle specificità della tradizione
del tifo romanista; il tifoso più giovane ha bisogno di
essere indirizzato, guidato, cresciuto: ma a chi “si
rivolgerebbe” oggi? Chi è che, oggi, assume
concretamente su di sé questa responsabilità? Non
discuto – non mi permetterei mai – l’encomiabile lavoro
che svolgono quotidianamente tutti i ragazzi dei gruppi,
ma ravvedo con umiltà la necessità di un coordinamento e
di un indirizzo più definito e chiaro per la gran parte
delle persone che vivono la Curva al di fuori delle
dinamiche organizzative più interne… e questo vale
soprattutto per i più giovani. Se si vuole evitare la
TikTokkizzazione del tifo, la sua spettacolarizzazione e
tutto ciò che ne consegue bisogna agire concretamente,
con un lavoro che non sia solo repressivo (il più delle
volte neanche quello) ma educativo, quasi pedagogico,
servono messaggi chiari, strumenti informativi, canali
di comunicazione interna, servono liturgie, esempi da
seguire, guide… serve coinvolgimento. La mentalità va
tramandata e diffusa, non ostentata, la sua forza sta
nella coesione dei membri che ne incarnano i principi ma
anche nella sua capacità di penetrazione e diffusione.
Ecco, questo è un piccolo contributo ed un appello
accorato a che mi sento di rivolgere a tutti i ragazzi
dei gruppi ed a chiunque ha, più di altri, la
possibilità di prendere iniziativa: creiamo più
occasioni di coinvolgimento, in tanti, specie tra i più
giovani, attendono speranzosi, hanno bisogno di
indicazioni, in tanti vorrebbero momenti di aggregazione
aperti, spazi, luoghi e tempi in cui poter vivere la Sud
tutta la settimana. Non tutto si può fare, ma ragionare
anche in questa ottica potrebbe essere positivo, lontani
da logiche di omologazione".
Mail interessate sulla quale, in due
parole, dirò la mia. Matteo ha ragione sotto il profilo
del coinvolgimento. Chi non fa parte dei gruppi ma li
segue la domenica vorrebbe essere più coinvolto ed a
vole è difficile scendere e presentarsi, quando si
trovano amicizie già radicate.
Nel premettere che l'inserimento nei gruppi avviene
spesso aggregandosi alle trasferte, mi ricordo come
negli anni '80 il coinvolgimento avveniva tramite i
megafoni. Però quarant'anni fa andavi allo stadio cinque
ore prima, ed era naturale - pur stando gerarchicamente
in decima fila - che i ragazzi ai megafoni ogni tanto
dicessero qualcosa a chi gli stava di fronte per cinque
ore. Così si creava il gruppo, che si sentiva tale anche
non partecipando più attivamente a quanto faceva il
gruppo stesso. Oggi è più difficile che questo avvenga,
perché allo stadio si entra mezz'ora prima e quindi non
si crea quella sinergia "a priori": chi sta in decima
fila magari si sente più "estraneo" rispetto a come mi
sentivo io 40 anni fa. Ed è qui che si inserisce il
discorso di Matteo che, un tempo, si faceva ad esempio
anche tramite le fanzine, da distribuire principalmente
a chi sta dalla decima fila in poi.... certamente se si
vuole evitare la TikTokkizzazione bisogna creare
coinvolgimento, dalle parole che si prounciano ai
megafoni prima durante e dopo ad altre iniziative.
Buonasera Lorenzo.
Volevo rendere pubblico, attraverso il tuo sito, un mio pensiero sulla situazione attuale del tifo nella nostra curva.
Credo che i punti critici siano sotto gli occhi di tutti e proverò ad elencarli sperando di far trovare uno spunto di riflessione anche ad altri.
Siamo tornati finalmente a poter usufruire dei megafoni eppure il tifo è sempre più fiacco.
Manca la “cattiveria” delle persone nell’alzare e far continuare un coro e questo sicuramente è perché è cambiata la fisionomia del tifoso di curva.
A tal proposito mi piacerebbe che tutti quei ragazzi dei distinti facessero cambio con le centinaia di persone che sono attualmente in curva e che non hanno la minima voglia di fare il tifo anzi, di ESSERE il tifo, concetto ben diverso.
Spesso la sequenza di cori sembra aver la sembianza di un rito, fatto con gli stessi toni e che non cambia quasi mai a seconda della partita.
Manca l’enfasi nonostante uno dei due lanciacori si danni abbastanza l’anima.
A mio modesto parere manca il coinvolgimento, è una vita che non sento un discorso fatto alla curva (salvo quello fatto da te dopo pzz.Mancini) manca uno sprono anche duro.
Finisce l’inno ed inizia il mortorio.
Manca un precoro, cioè una preparazione al coro )ad esempio per il coro quando al ciel si alzeran le bandiere andrebbe preso tempo prima di lanciarlo, cioè è un coro che già fa a meno della presenza dei tamburi ma, quantomeno dovrebbe partire con le mani alzate da parte di tutti.
Andrebbero scanditi e dettati i battimani che ormai sono ridicoli perché la gente non conosce più i ritmi e di conseguenza i cori sono troppo veloci e perdono in potenza e queste sono cose che dovrebbero anzi, devono essere dettate dalla parte bassa della curva dove ormai c’è gente che è lì per fare presenza e basta.
Io credo che dovremmo tutti cominciare ad affrontare la cosa senza nascondersi e far finta di niente continuando a narrare che la Sud è la migliore del mondo perché non è così ma se non se ne prende atto di difficilmente si migliora.
Paradossalmente si tifava di più in 30.000 che da quando facciamo i sold out.
È chiaro che la spontaneità resta spontaneità e che abbiamo vissuto serate magiche anche dal punto di vista del tifo in questi ultimi anni ma quello che vorrei dire è che il tifo è fatto sopratutto di coesione, di sprono, di fomento reciproco e purtroppo credo sia sotto gli occhi di tutti che abbiamo perso tanto ma tanto smalto.
Bisogna reinsegnare alla gente come si tifa , come si battono le mani a tempo e che batterle non è opzionale ma parte fondamentale di un coro.
Bisogna dettare i tempi nella maniera giusta, rallentarli, dire prima di un coro alla curva “andiamo piano andiamo a tempo, seguite la parte bassa cose del genere”.
Ho vissuto giornate di tifo nettamente migliori quando per anni non avevamo impianti, megafoni e microfoni perciò credo la cosa sia risolvibile a patto di non far finta di nulla.
Venerdi troppe volte ho sentito i milanisti e non era solo a causa del risultato.
Io sono stato battezzato in curva quando se non cantavi ti arrivavano le aste in testa e per carità so che non è più quel periodo però la gente va smossa in qualche modo perché la situazione è veramente troppo spesso desolante.
Sappiamo tutti come sia difficile per numero e per estensione di superficie “gestire a livello canoro la sud” però qualcosa va fatta.
Grazie per lo spazio concesso e, con la speranza che qualcosa si smuovi, ti rinnovo i saluti ringranziandoti ancora una volta per il lavoro che svolgi quotidianamente sul sito.
Viva la Roma ed i suoi Ultras 🟡🔴
Valerio
"Ciao
Lorenzo, sono Stefano e ti scrivo in merito a un impiccio
increscioso accaduto a chi, come me, è abbonato in
parterre sud e nord.
In poche parole a maggio 2023 l'As Roma ci mette al
corrente che a causa di lavori che il CONI dovrà fare in
tutto il settore parterre (nord, centro e sud) non sarà
possibile rinnovare gli abbonamenti, e che ci verrà data
l'opportunità di fare l'abbonamento nel settore Tevere Top
Nord ad un prezzo agevolato (ma sempre più alto del prezzo
dell'abbonamento in Tevere parterre nord e Tevere partere
sud).
I lavori poi il Coni non li ha fatti e la Roma da Roma
Empoli ci rimanda in parterre. Come si può leggere
qui. https://www.asroma.com/it/notizie/69363/roma-empoli-biglietti-in-vendita-dalle-ore-12-del-5-settembre Ed
è
vero che la Roma al momento dell'acquisto dell'abbonamento
in tevere top nord aveva scritto che la durata del "canbio
posto" sarebbe dipesa dalla durata dei lavori, ma è pur
vero che, così facendo, i mancati lavori in parterre hanno
si portato un danno all'as roma che non ha potuto fare
abbonamenti/biglietti in parterre per le prime 2 partite
(con salernitana e milan), ma è altresì vero che la roma
ha scaricato il danno economico su di noi (io x esempio
l'anno scorso ero abbonato tevere parterre nord=399
euro.....quest'anno tevere top nord=499 che però poi è
ridiventato un tevere parterre nord). Non ci rivogliono
sare i soldi, ok, li conosciamo. Se venderebbero pure
l'anima pure de non caccià un euro. Ma almeno che ci diano
un buono. in questi 2 links puoi verificare l'aumento dei
prezzi che di cui ti ho scritto per i settori
parterre: https://www.calcioefinanza.it/2022/05/13/la-roma-lancia-la-campagna-abbonamenti-22-23-dettagli-e-prezzi/ https://www.forzaroma.info/news-as-roma/io-sono-la-roma-ufficiale-la-nuova-campagna-abbonamenti-23-24-ecco-tutte-le-info/
Qui sotto puoi leggere lo scambio di email con il
callcenter dell as Roma, che mi cita le condizioni da loro
scritte al momento della sottoscrizione del nuovo
abbonamento. Ok. Tecnicamente hanno ragione, ma
praticamente io ho pagato il 20% in più l'abbonamento(da
400 euro a 500 euro). Va bene che questi se stanno a
imbertà soldi ovunque, mo dopo la primavera non so più che
se potranno vende, però ci vuole il buon senso. LI
MORTACCI LORO.
Ciao, Stefano"
Gentile Stefano,
Abbiamo letto con attenzione la sua mail, tuttavia, i termini e le condizioni per la sottoscrizione degli abbonamenti per le gare casalinghe di AS Roma nella stagione sportiva 2023/2024, riportano testualmente, la seguente previsione:
"A causa di lavori strutturali, in nessun modo riconducibili ad AS Roma S.r.l., che verranno effettuati dal proprietario dello Stadio Olimpico, la società Sport & Salute S.p.A., nei settori Tribuna Tevere parterre Nord, Sud e Centrale nel corso della stagione sportiva 2023/2024, gli Abbonati dei settori Tribuna Tevere parterre Nord, Sud e Centrale nella stagione sportiva 2022/2023 (“Abbonati Tevere Parterre 22/23”), non potranno rinnovare il proprio posto per la stagione sportiva 2023/2024.
Per la ragione di cui sopra, garantendo il diritto di prevendita concesso agli altri abbonati ed al fine di poter acquistare l’abbonamento per la stagione sportiva 2023/2024, gli Abbonati Tevere Parterre 22/23, a partire dal 17 maggio 2023, collegandosi sul sito www.asroma.com e utilizzando le proprie credenziali (PNR e data di nascita), avranno la possibilità di:
1. Dal 17 maggio alle ore 11:00 al 8 giugno alle ore 16:00, potranno scegliere un nuovo posto tra i migliori disponibili dei settori in vendita.
2. Entro il 30 maggio alle ore 14:59, compilare il form e inviare la richiesta d’acquisto che consentirà loro di sottoscrivere tramite il contact center un abbonamento in Tribuna Tevere Top nord ad un prezzo dedicato.
Resta inteso che, aderendo all’opzione "2”, qualora i lavori strutturali dei settori Tribuna Tevere parterre Nord, Sud e Centrale dovessero terminare prima del termine della stagione sportiva 2023/2024, AS Roma, nelle modalità che verranno definite da quest’ultima, provvederà allo spostamento degli Abbonati Tevere Parterre 22/23 nei predetti settori garantendo il posto più vicino a quello acquistato dall’abbonato nella stagione 22/23."
Tale previsione è stata espressamente pubblicata, con comunicazione ad hoc, anche sul sito web ufficiale di AS Roma, come dimostrabile dal seguente link: https://www.asroma.com/it/biglietti/abbonamenti
Sulla base di quanto sopra, non rinveniamo alcun inadempimento di AS Roma e/o alcun fatto (la durata dei lavori è fatto indipendente da AS Roma in quanto non proprietaria dello Stadio) dal quale possa nascere alcuna richiesta di rimborso sotto qualsiasi forma.
Cordiali Saluti
Certo, in
realtà in questo caso i lavori non è che sono terminati;
non sono proprio iniziati! Quindi non sono del tutto certo
che non si possa chiedere il rimborso, con conseguente
rivalsa di AS Roma s.r.l. su Sport & Salute S.p.a.
Però ci vorrebbe un avvocato civiista che possa fornire
lumi al riguardo.
2
settembre 2023: la pagina di Roma/Milan.
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Parto dal presupposto che il nuovo stadio è una grandissima incognita e che quindi tutto quello che riguarda questo sondaggio è fortemente ipotetico (per fortuna), quindi si tratta di una critica costruttiva per quando, invece, questo impianto sarà realtà.
1) Mi sembra che il questionario più che interessarsi al tifoso della Roma, si interessi a dei semplici consumatori.
Spiego: mi viene chiesto cosa preferirei avere tra una marea di servizi che per me sono o non necessari o completamente superflui e inutili. La mia preoccupazione non è avere un negozio di articoli sportivi o cosa lo stadio offrirà da mangiare tra hot dog, pizza, gelato e patatine; preferirei sapere come questo in questo nuovo stadio sarà possibile conservare l'atmosfera che ha trascinato la Roma in Conference League un anno fa e nelle partite in casa di Europa League quest'anno.
Più che leggere domande tipo "quanto consumeresti per mangiare o per comprare gadget" avrei voluto leggere domande riguardanti problematiche che interessano il tifoso che va allo stadio a tifare. Ad esempio qualcosa su delle standing zone in "curva" sud e "curva" nord per chi vuole tifare in piedi, oppure sapere quale sarebbe, in un ipotetico nuovo stadio, la politica sul materiale che si potrebbe portare per tifare (bandiere, stendardi) dato che la situazione dello Juventus stadium è ormai tristemente conosciuta a tutti.
2) Il punto che più mi ha messo perplessità è quello che riguarda i prezzi degli abbonamenti.
Il prezzo più basso allo stadio Olimpico per un abbonamento è nelle due curve con un abbonamento Classic che costa meno di 300 euro.
In questo sondaggio il prezzo minimo sarebbe di 300 euro per dei piccoli settori che NON sono curve ma sarebbero più dei distinti.
SE ho capito bene (potrei dire una cavolata) le "tribune sud" e "tribune nord" saranno divise in due anelli dal costo di 600 euro (anello inferiore) e 450 (anello superiore). L'anello inferiore della curva costerebbe il doppio della curva attuale.
Inoltre: il questionario prevede nella curva o tribuna sud la presenza di un settore premium dal costo di 1200 euro.
Se ho capito bene, quindi, le due curve che nel nuovo stadio diventeranno tribune saranno divise in tre fasce dal costo minimo di 450 euro ad un massimo di 1200 euro.
Sicuramente si dirà che questo è il prezzo da pagare per avere uno stadio nuovo, meno capiente, comodo e adatto al calcio - però quello che mi viene da chiedere è: veramente l'unico modo di avere uno stadio del genere è di tagliare fuori tantissime persone che non possono spendere cifre del genere?
Fortunatamente c'è ancora tutto il tempo di ascoltare i tifosi a riguardo. Spero che alla fine si riuscirà a realizzare la casa che il tifoso della Roma merita, e che soprattutto rispetti quei tifosi che in tutti settori - dalla Sud alla Tevere alla Nord - contribuiscono a trascinare la squadra come è successo con il Feyenoord, ad esempio.
Davide "
Per quanto mi riguarda questa divisa e non solo la maglia è un'offesa a tutti noi romanisti che ci siamo sempre identificati nella maglia della Roma. La maglia della Roma è una specie di sacralità. Bastava fare le righe rosse e sarebbe stata più accettabile. Così NO.
Scriverò anche alla società.
Un saluto
Michele"
Sono d'accordo al 100%.
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