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3 ottobre: aggiunte alcune foto di Bordeaux/Roma.
RAI NEWS 24: L´ASSALTO AL TRENO
PER ROMA? UNA MONTATURA
pubblicata giovedì 2 ottobre 2008
L'assalto al treno per Roma? Una montatura, una bolla mediatica, un'esagerazione giornalistica. E' quanto è emerso da un reportage di Rai News 24, andato in onda sul canale satellitare della Rai. Il giornalista Enzo Cappucci ha raccolto le testimonianza di un sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, del giudice Antonello Ardituro e del giornalista austriaco Jacob Rosenberg, che si trovava a bordo del treno e che ha smentito categoricamente che i vagoni siano stati devastati.
Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha intervistato Enzo Cappucci, il collega di Rai News 24 che ha realizzato l'inchiesta, per approfondire l'argomento.
Com'e' nata l'idea di approffondire il post Roma-Napoli con un reportage?
"L'idea e' nata dopo aver letto un trafiletto su un quotidiano, in cui la magistratura inquirente adombrava l'ipotesi che i danni recati al treno dai tifosi non fossero dell'entità descritta da Trenitalia. Ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di andare più a fondo. Per questo ci siamo collegati su internet e, a tal proposito, "Napoli Magazine" ci ha dato molte indicazioni interessanti. In seguito abbiamo rintracciato dei nomi e degli indirizzi, che ci hanno portato a raccogliere alcune testimonianze significative. E' chiaro che tutta questa vicenda e' sotto inchiesta. Sarà la Magistratura a dirci se le cose stanno come abbiamo potuto apprendere dalle testimonianze raccolte. Siamo stati anche a Vienna, per parlare con due colleghi della rivista Ballesterer che erano quel giorno sul treno, e proprio lì abbiamo appreso che i fatti erano andati in maniera diversa. Alcune fonti istituzionali infine ci hanno dato delle conferme e così è nata l'inchiesta".

Nel servizio il sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, e il collega austriaco Jacob Rosenberg sono stati molto chiari...
"Si, inoltre Jacob Rosenberg ha fatto un Erasmus a Napoli e parla molto bene l'italiano: sia lui che il suo collega vengono spesso a Napoli in vacanza. Erano spettatori competenti dell'ambiente napoletano".

Com'è possibile che la stampa nazionale, sulla base di un comunicato emesso da Trenitalia, abbia condannato subito l'accaduto in una maniera così severa? Sono stati definiti *** persone munite dei biglietti per viaggiare sul treno ed assistere alla partita Roma-Napoli. E' un attacco alla città di Napoli? Anche perchè la notizia è stata gonfiata di molto, stando alle testimonianze raccolte...
"Nello specifico non credo che la città di Napoli sia stata il solo obiettivo di questa campagna. Credo invece che l'obiettivo di questa campagna sia stato il calcio violento in generale. Non voglio ergermi a maestrino del giornalismo, ma e' chiaro che la fretta in questi casi può risultare determinante così come il sensazionalismo. Non dimentichiamoci che i giornali, come i telegiornali, sono articoli che si vendono".

La cosa che dispiace di più è che siano state abbinate frasi come "ecco i teppisti" alle immagini, riproposte all'infinito, dell'arrivo dei tifosi partenopei alla stazione di Roma, dove si vedevano gruppi di persone che correvano perchè avevano già perso la visione del primo tempo della partita...
"Le immagini video disponibili erano carenti. Non c'erano nemmeno immagini di quello che e' accaduto alla stazione di Napoli. Un giornalista che deve effettuare un servizio, e si ritrova il computer invaso da comunicati sugli scontri di Roma-Napoli, usa quello che ha a disposizione. Le uniche immagini disponibili erano quelle dell'arrivo a Roma dei tifosi. Detto questo, però, le testimonianze raccolte fanno capire che a Napoli non c'e' stata la guerriglia.
Ci sono stati dunque degli atteggiamenti impropri, perche' non e' corretto parlare di una guerriglia che e' iniziata a Napoli ed e' finita a Roma. Ovviamente ora la parola definitiva spetta alla Magistratura, per cui bisogna attendere la conclusione dell'inchiesta".

Alla luce delle testimonianze raccolte da Rai News 24, potrebbe essere rivista la sentenza che ha disposto il divieto di trasferte per tutta la stagione ai tifosi del Napoli?
"Non posso dirlo io. Mi sono limitato a descrivere i fatti nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. Se la Magistratura trovera' dei riscontri, potra' muoversi anche la Societa' Sportiva Calcio Napoli facendo ricorso, anche se non so se ci sono ancora i tempi tecnici per farlo".

Rai News 24 ha fornito comunque un servizio importante...
"Rai News 24 è una realta' importante dell'informazione Rai, che crede nel servizio pubblico. Riteniamo opportuno fornire delle informazioni corrette e, quando e' possibile, cerchiamo la verità nei racconti che ci apprestiamo a descrivere ai nostri utenti".
(fonte: Napolimagazine)
Ora. Tutti i giornalisti che hanno scritto i loro commenti su Roma/Napoli vengano fuori ed ammettano di non saper fare il loro lavoro, al contrario di Enzo Cappucci. Ed i direttori dei loro giornali ammettano di essere fonte di disinformazione bieca, cieca, assoluta. La verità corre su internet e su youtube, non sulle pagine dei giornali che ricevono i soldi dallo Stato e lo ricompensano prendendo in giro i loro lettori. Per questa bufala hanno fatto l'iradiddio. Sulle loro notizie si fanno le leggi. Sono degli eversivi, altro che gli ultras.
Vediamo ora in quale altro modo i giornali (due su tutti), gonfiano e distorcono la realtà, quando non propinano veri e propri falsi.
Il caso vuole che si debba parlare, udite udite, de..... Il Corriere della Sera e de La Repubblica.
Iniziamo con il Corriere della Sera. La notizia della condanna di due tifosi romanisti è accompagnata da un titolo e, soprattutto, da un occhiello:

Lasciamo stare il titolo perché esprime una opinione. L'occhiello è "Pena sospesa, possono tornare allo stadio". Bene, l'occhiello è falso. I soggetti, infatti, non possono tornare allo stadio perché già diffidati dalla Questura di Roma. L'occhiello è stato quindi scelto dalla redazione (e quindi anche dalla direzione del giornale) per convincere dell'assioma "gli ultras non vengono mai puniti" e per far sorgere la naturale ed ovvia domanda "come è possibile che possano tornare allo stadio?". Peccato, però, che la notizia sia falsa e quindi il Corriere della Sera ha detto il falso.
Ricorderete che giorni fa il Corriere della Sera postò on line una foto (vedi aggiornamenti del 10 settembre 2008 con la didascalia "Gli scontri a Roma degli ultrà del Napoli domenica 31 agosto") che poi si rivelò essere una fotografia scattata 7 anni prima a Napoli.
Un giornalista che di recente ha scritto su di me, durante il nostro confronto su Repubblica TV, in cui avevo fatto notare una sorta di terrorismo mediatico di cui abbiamo finalmente avuto conferma, osservò - insieme al conduttore - "si saranno sbagliati".
Bene, si sono sbagliati di nuovo e si sono sbagliati ieri.
A corredo dell'articolo di cui sopra, di spalla, viene infatti inserita questa fotografia con la dicitura "scopntri tra tifosi napoletani e poliziotti durante Roma/Napoli del 31 agosto".

Bene, faccio presente al giornalista in questione che il Corriere della Sera si è "sbagliato" di nuovo. La foto di cui sopra, infatti, è all'evidenza stata scattata sugli spalti del San Paolo di Napoli e non a Roma, visto che - è noto - i seggiolini dello stadio Olimpico sono di colore blu. La volta scorsa il cosiddetto "errore" fu più grave, perché misero una foto di soggetti in abiti invernali. Stavolta sono stati più accorti e hanno trovato una foto "estiva".
Peccato che noi tifosi di calcio conosciamo i colori dei seggiolini dei nostri stadi.
E-mail: "Ciao Lorenzo, non sto a farti i complimenti per il lavoro che porti avanti ogni giorno sul sito...
Ti scrivo per riportarti l'ennesimo articolo di repubblica, ancora a firma di Bonini, che se non ci fossimo noi ultras, magari dovrebbe trovarsi un lavoro!!!".
Sì, l'ho letto e l'ho fatto leggere ai colleghi che erano con me in aula i quali si sono fatti una risata chiedendomi se avessero assistito a un altro processo...
Mi rifiuto di commentare ulteriormente articoli di Carlo Bonini. Posso solo dire che - nel mare di suggestioni create - ha dimenticato di scrivere, nelle diverse colonne che ha impiegato per colorare il suo pezzo, che l'imputato, in ordine al fatto più grave, si proclama innocente.
Passiamo ad altro: "Juve-Real Madrid, curve a 50€!! Quando andremo su noi (sempre se ci mandano) quanto ce lo faranno pagà il settore??? ma come vogliono riportare le famiglie allo stadio con questa politica???in più, i prezzi dei bar?...un cornetto 3€!!
Prezzi alle Stelle per settori da Stalle, non avrete mai la nostra pelle, ULTRAS ULTIMO RIBELLE!".
Ancora: "Ciao lorè volevo chiederti se è normale che l'agenzia di viaggi mi abbia fatto pagare il biglietto x siena-Roma 28,00 euro dicendomi che i 3 euro in più erano x i diritti (non so di cosa) e che erano obbligatori con tanto di ricevuta!saluti -C-".
Ho invocato più volte l'intervento di Striscia la Notizia su questo punto. Non si capisce perché si debba pagare il diritto di prevendita se non si possono coprare i biglietti il giorno dell'evento.
Sempre su Siena: "Ciao Lorenzo sono Francesco un ragazzo della sud. Complimenti per il sito magari potresti dare una mano a quelli dell'A.S.Roma a preparare quello ufficiale...per motivi personali nn potrò venire a Siena  e vendo il mio biglietto, se qualcuno fosse interessato può contattarmi qui garbazzarulez@hotmail.it".
Ancora Siena: "Ciao Lorenzo, sono veramente stufo!! Prendere i biglietti è sempre più un affare di stato. Stamattina la vendita dei tagliandi per Siena doveva cominciare alle 10. Interrompo il lavoro, arrivo al Cts di piazza Gimma, la signorina non sa nulla. Prova a farli: niente. Poi telefona alla ticket one e le dicono che ancora non è iniziata. Chiedo quando saranno in vendita. Risposta: bo, tra mezz'ora, un'ora, due, non lo so. Pare che sono io al servizio loro e non il contrario. Poi per la prima volta riesco a convincere la mia ragazza che è di Perugia a venire in trasferta. Peccato che non possa prenderle il biglietto. Le dico cercalo lì da te, magari anche per la curva del Siena. Morale della favola lei, che della partita non gliene frega manco niente, si è girata tutta Perugia e non li ha trovati. Ma ti pare possibile che uno non possa manco andare con la propria fidanzata a vedere la partita?????".
Andiamo avanti: "Lorenzo, magari serve pure per sdrammatizzare sto clima sempre più pesante – leggevo del carabiniere che insulta il ragazzo con l’adesivo per Gabriele, inquietante…- Per questo Olandese, pensi ad una possibile diffida? http://tv.repubblica.it/copertina/il-tifoso-fa-il-portiere-e-salva-gol/24749?video



2 ottobre (sera): questa è stupenda:
ROMA/NAPOLI:
ERA UNA BUFALA!
"Tutto Napoli.net vi propone il reportage realizzato dal collega Enzo Cappucci per Rai News 24 che chiarisce la vicenda dei presunti disordini in occasione di Roma-Napoli e conferma la "bolla" mediatica che si è venuta a creare nei media nazionali. Dalla più estrema disinformazione risultano false tutte le tesi di ultrà napoletani che sequestrano un treno, che cacciano passeggeri, che devastano un treno, che fanno guerriglia urbana all'arrivo a Roma. Il reportage evidenzia, attraverso le parole del pm Ardituro che sta seguendo la vicenda, del sindacalista della Polizia Tommaso Delli Paoli, di due giornalisti che erano sul posto, di come nulla di ciò che si è raccontato era vero".
http://www.tuttonapoli.net/index.php?action=read&idnotizia=29438


2 ottobre: in costruzione la pagina di Bordeaux/Roma.

Qualche e-mail: "ciao lorenzo. oggi sono andato a siena a comprare il biglietto per domenica. a quanto sapevo (ERA SCRITTO SUL SITO DEL SIENA) erano in vendita anche i biglietti per il settore ospiti. dopo aver girato tre punti vendita (e meno male che siena è piccola), ho dovuto acquistare un biglietto per la curva san domenico, ovvero mi mischierò coi senesi, a meno che non trovo un celerino intelligente che mi faccia entrare dove sarebbe giusto. la ragazza del punto vendita mi fa «l'unico modo per comprare un biglietto del settore ospiti è andare a roma», cosa molto intelligente visto che sto a 40 minuti da siena, città in cui studio. mi viene sottratto il diritto di vedere la partita dove vorrei, e questo, per di più, non aumenta in alcun modo la sicurezza visto che, come forse qualunque persona di media intelligenza può capire, mescolare i tifosi non è una grande mossa. ma tant'è: siamo governati da imbecilli, tocca magnà sta minestra. dico solo una cosa a maroni, osservatori, digos, sisme, sisde, cia, fbi, kgb/fsb e mossad: DOMENICA ALLO STADIO CI VADO, A CASA NON MI CI TENETE, E CI VADO ANCORA PIU' INCAZZATO. e mò annatevene affanculo, merde. scusa lo sfogo, lo so che ste cose le hai riportate 1000 volte, ma quando le vivi sulla pelle è un'altra cosa. ciao, grazie per il tuo lavoro e sempre forza roma".
Proseguiamo: "Ciao Lorenzo, mi chiamo Marco,volevo domandare a te o se qualcuno lo sapesse perche l'orbis vende i biglietti siena roma a 25 euro (22,50 e 2.50 euro per la prevendita) e in aggiunata ti chiede un euro??mi e' successo ieri e alla richiesta di quella aggiunta mi hanno detto che "e' una cosa loro...".mi hanno fatto anche lo scontrino di un euro...ma che roba e'??si puo intervenire con email o altro per questo?? un saluto a te e a tutti ivisitatori del sito". STRISCIA LA NOTIZIA!!!!!! DOVE SEI!!!!! Ti obbligano a conprare i biglietti in prevendita e la devi pure pagare! Neanche nello Zambia del 1960!
Dopo di che, molteplici segnalazioni per un articolo di Corrado Zunino. Manco a dirlo, di Repubblica.

"Ciao Lorenzo, ti segnalo (ma lo avrai sicuramente già letto) il consueto allarme "nazismo-violenza-ultras" di Repubblica.
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html
Vorrei segnalare in proposito che gli Arditi non espongono più lo striscione dai primi mesi del 2007 e che quindi a Bratislava il gruppo Arditi non c'era. Che striscione ha visto il giornalista?? Non è che forse, dico forse, si scrivono articoli su notizie trite e ritrite senza neanche fare i dovuti approfondimenti?????
 ciao e sempre complimenti per il sito e la controinformazione ciao  bongotronic   OG Divisione Kraftwerk JFC 1897".
Che dire. Il quotidiano "La Repubblica" è una vera macchietta dell'informazione. Caro OG, la vera contro informazione la fa Repubblica, nel senso che fa il contrario dell'informazione. Oggi parlavo con un giornalista che ha lavorato per Repubblica. Gli ho chiesto: "spesso ho trovato in molti giornali titoli che non corrispondevano al resto dell'articolo. Chi è che decide?". Lui mi ha detto che "La Repubblica" è il giornale che dimostra l'assioma. I capi di Repubblica si svegliano la mattina e decidono: questi devono essere i titoli per domani. Qualunque siano gli eventi. In questa ottica va letto l'articolo di Zunino. Devo dire che in passato l'ho apprezzato. Una volta entrò allo Stadio Olimpico con un bastone, per dimostrare l'inefficenza dei controlli. Ne invocai la diffida, il Prefetto (allora era il Pre effetto Serra) disse che lo avrebbe diffidato e, ovviamente (forte con i deboli, debole con i forti), non lo fece.
Ora ci viene a dire che Daniele De Rossi simpatizza per Forza Nuova e che Aquilani colleziona busti del Duce. Bene: lui cosa ne sa?
E' amico di De Rossi e di Aquilani?
Le vostre segnalazioni: "Ciao Lorenzo, ma tu hai visto questo nuovo articolo delirante?
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html?ref=hpspr1
che schifezza.... Tommaso".
Come già detto, ritengo Repubblica un quotidiano di contro informazione, nel senso che - di certo su determinate questioni - va contro l'informazione.
Ancora: "Ciao Lorenzo, probabilmente questo link ti sarà arrivato svariate volte…io te lo mando giusto per sicurezza…era parecchi mesi che non mi incazzavo tanto per un articolo! Complimenti al fenomeno ZUNINO. Ciao fabrizio".
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html?ref=hpspr1
Ancora: "Perche scrivono un articolo sui calciatori fascisti e mettono una foto degli ultras con svastiche e celtiche? Nn potrebbero mettere una foto di buffon con la celtica o di canio che fa il saluto fascista? http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html?ref=hpspr1".
Perché siccome scrivono *********, mettono fotografie che non fanno rischiare querele: se avessero messo una foto di un calciatore, gli avrebbero fatto un bucio di culo grosso come l'Empire State Building.
La cosa vi ha colpito (in effetti quando ho letto la notiza anche io ho detto "non si stanno regolando"):
"ciao lorenzo,dato che i nostri amici giornalisti non avevano ben nulla da scrivere oggi sulla home di repubblica ho visto questo curioso articolo http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html?ref=hpspr1  il contenuto si riferisce ad espisodi avvenuti anni fa e attualizzati con una costruzione che fa pensare ad una minaccia imminente.Senza parole. Saluti,Giacomo".
Se mio figlio volesse un giorno fare il giornalista gli dirò: va bene, ma non per Repubblica.
Aneddoti di vita quotidiana... lo so che dà fastidio e non è politically correct: "Caro Lorenzo Ti Scrivo Per Segnalarti Cio Che Mi è Accaduto Ieri Notte: Mi Trovavo Di Ritorno Da Un Noto Pub Di Via Cavour Dopo Aver Trascorso Una  Serata Tranquilla A Bere Con Mio Fratello Ed Amici...Passando Davanti All'Ambasciata Tedesca(Credo) ,Prima Di Arrivare A Castro Pretorio, Vengo Apostrofato E Insultato Come "MERDA" Dal Carabiniere Che Sta Di Guardia Per Il Solo Motivo Di Ricordare,Tramite Un Adesivo Posto Davanti Al Parabrezza Del Mio Motorino, Che Ancora Non è Stata Fatta Giustizia Per Un Ragazzo Ucciso Senza Motivo Da Una Persona Che Noi Continuiamo A Stipendiare E Che Dovrebbe Difenderci. Sentito L'Insulto Ci Siamo Immediatamente Girati Per Vedere Chi Fosse  Ed Il Rambo Di Turno In Segno Di Sfida Ci Mostra Fiero Il Suo Mitra!!!! (Cioè Se Scendevamo Che Faceva Ci Voleva Sparà?? O Se Avessi Additato Io Lui Come Merda Mi Sarei Beccato Una Denuncia Per Oltraggio A Pubblico Ufficiale,Succede Ogni Domenica Allo Stadio Ormai???')Dopo Averlo Deriso Ce Ne Ripartiamo Per Tornare A Casa Consapevoli Purtroppo Di Poter Fare Ben Poco Contro Queste Persone Che Sempre Piu Abusano Del Potere Che Noi Gli Abbiamo Conferito.
Ti Saluto E Ti Ringrazio Per Il Lavoro Che Quotidianamente Porti Avanti Grazie Al Tuo Sito. GIUSTIZIA PER GABRIELE CONTRO L'ARROGANZA IN BLU Un Ragazzo Della Sud...Uno Dei Tanti".
Passiamo ad altro: "Ciao Lorenzo, volevo dare un contributo al dibattito sul pubblico all'olimpico; secondo me in realtà la situazione non è così grigia come la si dipinge dal punto di vista dell'attaccamento dei tifosi. Lo dice il fatto che comunque la Roma credo sia la società con i maggiori introiti dal botteghino. Questo fatto, visto il declinante numero di spettatori, ci fa capire che i prezzi sono realmente esagerati sopratutto se li parametriamo alla qualità pessima dello stadio per il calcio. Un'osservazione: gli abbonati sono 29085 (cifra secondo me accettabile dati i tempi); lo so perchè tutti gli anni danno la cifra esatta (26088 nel 06-07 e 27232 nel 07-08) nei comunicati finanziari di settembre ottobre. Che molti giornali non se ne siano mai accorti (molti danno cifre arrotondate o dicono che la società non lo ha comunicato), è triste ed estremamente indicativo della cura e della serietà con cui lavora la nostra cara stampa nazionale; anche le piccole cose danno dei segnali importanti. Semplicemente sembra che i comunicati ufficiali della società non li legge nessuno!
ps: ciò non vuol dire che chi sta davanti alle tivu e non viene allo stadio mi possa rompere i cosidetti (è già successo) dicendo che lui è egualmente tifoso perchè non è vero; chi si fa tutte le trasferte è più tifoso di chi se ne fa qualcuna, chi va sempre allo stadio è più tifoso di chi ci va ogni tanto. Essere meno tifosi non è un dramma, lo si è e basta e non si molestano gli altri con le chiacchiere da processo del lunedì. Un appello per i pischelli: mollate la tivu e vivete la vita, andate allo stadio; per stare sbragati c'è sempre tempo. Marco". Sono d'accordo. Anche se l'essere "più tifosi" va sempre parametrato al'età che si ha :-)
Poi: "Vorrei iniziare con il farti un esempio: prendiamo in considerazione una piramide, al vertice di questa mettiamoci le varie tv a pagamento , il potere della lega calcio ,i presidenti , il doping ,i giornalisti ,gli arbitri ecc… alla base in basso i tifosi. Secondo me da sempre, il vertice della piramide, pensa solamente hai propri interessi economici utilizzando qualsiasi mezzo, inoltre, negli ultimi anni sono stati coinvolti in scandali come calciopoli ,doping, doping amministrativo ,ecc…Oltretutto, la stampa e la tv non ha dato il giusto risalto a questi argomenti cosi gravi per il mondo dello sport. Adesso provo a descriverti la base , i tifosi, persone che spendono denaro e dedicano la loro vita per un sentimento pulito e leale come la passione per una squadra di calcio,ed i giornalisti e trasmissioni televisive sono solo capaci di metterli sulla gogna mediatica .Possiamo dire che i vari scandali sul calcio non hanno avuto lo stesso risalto sulla stampa e tv, in confronto agli argomenti riguardanti il mondo dei tifosi.Ti ho fatto questo esempio, perché i vari opinionisti,giornalisti,moralisti,conduttori di trasmissioni televisive ci vengono a dire che noi non abbiamo in italia ,come tifosi, la cultura della sconfitta e ci portano come esempio il modello inglese, ma come fanno a farci la morale quando sono loro i primi ad non averla.E voglio dire , che il potere del calcio,sicuramente non dà un buon esempio alle nuove generazioni che si approcciano al mondo dello sport. Non capiranno mai ,che se il vertice della piramide è composto da persone che hanno alla base della loro vita dei valori sleali,non riusciranno mai a risolvere i vari problemi che ci sono nel mondo dello sport ,in particolare nel calcio. Ti saluto con un FORZA GRANDE ROMA!   FABRIZIO 19/11/1975".

30 settembre: su La Repubblica anche Spycalcio parla della desolante situazione degli stadi deserti:
Lotta alla violenza e turisti
Molti turisti giapponesi, canadesi, inglesi ci sono rimasti male: a Roma in vacanza, avrebbero voluto andare allo stadio Olimpico, vista anche la bella giornata, per assistere alla partita Roma-Atalanta. Ma hanno scoperto, con stupore, che era proibito: i biglietti venivano infatti venduti soltanto ai residenti nella provincia di Roma. Il motivo? Semplice: la partita era preclusa ai tifosi dell'Atalanta. La loro curva era stata chiusa e i biglietti, come detto, riservati solo ai romani doc. Un controsenso: i tifosi atalantini, si sa, sono quasi tutti lombardi. Bastava proibire la vendita in Lombardia, no? Senza penalizzare non solo gli stranieri ma anche tanti tifosi italiani che vorrebbero tanto andare allo stadio in famiglia, mentre è diventato tutto più complicato. Risultato: paganti 3.336 per Roma-Atalanta, una miseria rispetto al passato. E se consideriamo che gli abbonati giallorossi sono solo 26.000 circa (la cifra ufficiale a novembre, col bilancio), ecco che l'Olimpico era desolatamente vuoto. Anni fa c'erano 50-60.000 tifosi quando la Roma lottava contro la Cremonese. Ora è una tristezza. A forza di chiudere curve e proibire trasferte, i nostri stadi rischiano di essere sempre più vuoti: c'era stato quest'anno un piccolo incremento di abbonati (circa il 6-7% in più) ma ora si sta perdendo per strada. Certe decisioni dell'Osservatorio e del Casms (Comitato analisi), troppo penalizzanti, potrebbero essere riviste. Certo, è passato un mese da Roma-Napoli, esattamente domenica 31 agosto, e la procura di Napoli non ha emesso ancora alcun provvedimento (arresto o denuncia) nei confronti di chi era su quel treno fantasma. Il ministro Maroni aveva parlato di devastazioni, aveva ventilato l'ipotesi di un'associazione per delinquere. Trenitalia aveva parlato di 500.000 euro di danni (ma i tifosi campani contestano questa cifra e perizie pare non ce ne siano). Maroni ha garantito che non esistono zone franche, che fra i tifosi del Napoli saliti su quel treno per Termini c'erano 600 pregiudicati di cui "27 apparentati o contigui con la camorra, cinque con precedenti di associazione per delinquere di stampo mafioso, 18 per associazione per delinquere, 260 indagati per reati di droga, 419 per reati contro il patrimonio e 70 per reati connessi alla detenzione di esplosivi ed armi, 71 per motivi di ordine pubblico". Accidenti, ma chi c'era su quel treno? Bella gente, no? E pensare che il questore di Napoli, Antonino Puglisi, aveva dato il via libera manco fosse un capostazione: "Tutto a posto, tutti controllati, il treno può partire...". A Roma, appena arrivati, circa 1000 poliziotti avevano avuto il loro da fare per tenerli a bada, portarli allo stadio e riportarli alla stazione. Qualche arresto e Daspo c'è stato a Roma. Napoli continua a tacere. Solo il giudice Giampaoli Tosel ha chiuso due curve, la A e la B: ma per incidenti avvenuti all'Olimpico, non alle stazioni o durante il viaggio del treno fantasma.
Sempre su il Messaggero, anche oggi c'è un articolo su Gabriele Sandri. Chi volesse lasciare messaggi sul forum, clicchi qui.
Poi nella pagina di Genoa/Roma un resoconto (con foto) di Stefano. Leggendolo credo che alla fine pure Maroni dovrebbe capire che non ce la farà mai a mettere tutti davanti alla pay TV.
Bordeaux/Roma: "Vendo causa sopravvenuti impegni di lavoro (ho un locale) 2 biglietti sett.ospiti,ovviamente prezzo di costo.Telefonare possibilmente prima delle 20, Daniele 3384999610."
Sempre Bordeaux: "Lo so che è tardi ma c'è da piazzare un biglietto per Bordeaux allo stesso prezzo di vendita(42€)..ti mando la mail nella speranza (poca) che qualcuno sia senza tagliando. francesco.73@hotmail.it".
Marco da Varese: "Ciao Lorenzo, sono Marco da varese, ascolta, per me la situazione sta diventando veramente insostenibile. Già prima facevo fatica a trovare i biglietti per le trasferte (anche per quelle in casa... per me sono trasferte...), ade mi è veramente impossibile. Per voi è difficile, ma per me è proprio impossibile!!Ade ho letto di siena.. sono tutte ricevitorie di Roma, io come faccio?? NN c'è nessuna'altra possibilità?? A san siro entro con biglietti di altri settori, ma quelli del siena dove li trovo qua in lombardia cavolo?? già quando devo scendere a Roma devo andare fino a milano per prenderli... e poi per le trasferte europee?? un disastro, addirittura in due fasi. ke faccio, devo scendere due volte a Roma, una per comprarlo e una per ritirarlo?? nn so ke dire. mi tocca starmene sempre a casa... E pensare ke ho smesso pure di giocare per seguire la squadra... Se hai qualche indicazione ti prego, fammela sapere! Sai, l'anno scorso per lisbona mi hanno aiutato gli ultras romani, ma tipo ade per londra sarà un casino, avrei preferito organizzarmi da solo! Ciao!! Scusa la lunghezza della mail, ma nn ce la faccio più!!!". Purtroppo non ho indicazioni. L'illogico divieto di poter acquistare solo un biglietto a testa rende impossibile risolvere il problema. L'unica è lamentarsi su questo sito (quando ricevo e-mail del genere le giro a qualche giornalista assennato). La Roma non prevede alcuna forma di tutela per i suoi tifosi non di Roma.
Carlo: "Ciao Lorenzo due domandi veloci:
- Perchè in campionato la coccarda della Coppa Italia sta sulla manica in grande e in champions la coccarda è in piccolo sotto la scritta Kappa? (una soluzione unica no?)
- Riuscirà mai lo speaker dello stadio ad andare di pari passo con la grafica del tabellone? Da anni mai una volta che i due vadano in sincrono o che non dimentichino qualche giocatore! Bei tempi quelli di Zampa...
Un abbraccio! Carlo ".
Alla seconda domanda non so rispondere, visto che più che ujna domanda è una constatazione! Per la prima, immagino perché la maglia Champions per ragioni di merchandising deve essere diversa da quella del campionato.
E-mail: "Ciao Lorenzo, solo una curiosità, ho visto il biglietto (omaggio CONI) della partita roma atalanta che hai pubblicato e ho visto che non c'è nome.
Come funziona? Se te lo regala il coni puoi entrare senza nome? Se è così mi pare una cosa un pò illegale (o comunque se non è illegale è ingiusta)
Ciao Gabriele". Sembra proprio di sì: se te lo regala il C.O.N.I. sei un perfetto sconosciuto. E' la solita storia che chi comanda può fare come gli pare.
Su Carlo Nesti: "Lorenzo, spero tutto bene. Ti prego di dare un occhio a quanto scrive Carlo Nesti sul suo blog…
http://www.carlonesti.it/diretta.php
un estratto; "Solo un anziano ha avuto il coraggio di mostrarsi, gli ho gridato “stronzo!”, e questo sì, lo rifarei mille volte: se non fossi stato trattenuto, gli sarei volato addosso con tutta l’energia che avevo, e senza alcuno scrupolo…". un caro saluto PM". 'Sto teppista! Sai che gusto Nesti diffidato!
Altro annuncio: "ciao... dovrei cambiare 2 abbonamenti di sud con la nord.. volevo chiederti se si poteva mettere un annuncio sul tuo sito. grazie
aliensnow@hotmail.it
Donatello: "Lorenzo, purtroppo dobbiamo ammetterlo: i tifosi della roma francamente non sono più i tifosi più tifosi del mondo, infatti domenica scorsa siamo scesi anche sotto la soglia dei 30 mila in casa in campionato. mi vergogno!! poco più di 3 mila paganti. anche il romanista riprende questo avvenimento in prima pagina. mi sa che se è vero come dicono che faranno un nuovo stadio (e secondo me non prima dei prox 10 anni...), una capienza da 50 mila è anche esagerata.....che schifo!!!".

29 settembre (pomeriggio): Spaccarotella è stato intervistato telefonicamente dal Tg2. In questi casi - e io lo sono bene - è necessario consultarsi con i propri legali prima di rilasciare dichiarazioni di qualsiasi tipo. Trattasi quindi di un evidente controbilanciamento mediatico delle dichiarazioni della famiglia Sandri al processo, in cui si lamentavano di non aver mai ricevuto scuse né di averlo mai visto in viso. Posso solo dire che... poteva fare di meglio. Qui il video. Sul sito de Il Messaggero c'è la possibilità di lasciare messaggi sul forum. Anche quelli fanno opinione.



29 settembre: le foto di Roma/Atalanta sono on line.
Mi scrive David di Norwich, con diverse notizie interessanti:
"Giusto un paio di cose per gli aggiornamenti: prima di tutto c'è un aggiornamento sul discorso del prezzo dei biglietti del Queens Park Rangers (di proprietà dell'amico della Melandri, Flavio Briatore) di cui parlavi sul sito qualche giorno fa. La Lega è intervenuta in favore del Derby County e il QPR è stato obbligato ad abbassare i prezzi per i tifosi in trasferta, anche se secondo me, e con me tanti altri, sono ancora troppo costosi.
Il Derby dà il benvenuto alle regole
che riguardano l'aumento del prezzo dei biglietti
Il Derby County ha accolto favorevolmente la regola della Football League che ha stabilito delle norme per evitare l'aumento del prezzo dei biglietti per la partota di Sabato contro il Queens Park Rangers a Loftus Road.
Il club ha abbassato i prezzi a £40 (circa 60 €) per gli adulti e £30 per le concessioni, come se ci fosse stato un incremento di £10 sui costi stabiliti.
John Vicars, vice-presidente dell'operazione, ha detto che il club è stato contento della decisione della Football League.
"Lavoreremo insieme al QPR per provvedere alla rapida distribuzione dei biglietti ai nostri tifosi"
Il QPR ha detto che l'aumento dei biglietti a Loftus Road era stato fatto per mantenere il budget preventivato per fornire una migliore qualità di intrattenimento per i tifosi di casa e ospiti.
Il Queens Park Rangers supporters trust (l'associazione dei tifosi, lì funzionano), QPR 1st, ha detto che "l'aumento è ingiustificato ed avrà serie ripercussioni nelle relazioni tra il club e i suoi tifosi".
http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/football/teams/d/derby_county/7630898.stm
Ho anch elttto questo che segue sul sito della Football Supporters Federation circa la situazione. L'ultimo paragrafo è incredibile!! (in pratica nell'intento di  diventare un club con una immagine di boutique, il QPR ha chiuso chioschi e stand nei luoghi popolari ed ha aperto un negozio di orologi di lusso nel settore dei suoi sponsor: è lo stile Briatore ragazzi, lui ha sempre amato il calcio...) http://www.fsf.org.uk/news/QueensParkRipoff.php?id=added|desc|0|
E la scorsa notte c'è stato il primo incontro tra Swansea e Cardiff dopo 9 anni. Tutti si aspettavano disordini, nessuno è rimasto sorpreso. http://www.guardian.co.uk/football/2008/sep/24/carlingcup.swansea
Saluti a tutti i ragazzi della Roma".
Resoconto da Firenze: "Ieri sera ero a Firenze...post partita caldo..volevano farci uscire uno alla volta spiegandoci che poichè era stato fotografato un ragazzo con un fumogeno in mano la polizia voleva arrestarlo al volo all'uscita! Ovvia tensione con 2 mila persone che vogliono uscire, spintoni agli
steward ma dietro di loro troviamo 200 poliziotti in assetto anti sommossa!! Hanno anche fatto 60 euro di multa per uno striscione non dichiarato. Patetici".
Articolo de IL SECOLO XIX di Genova:
"Ha acceso un fumogeno, ma è stato notato da uno steward che più tardi, attraverso le immagini registrate della sala Gos gestita dalla polizia,
ha permesso agli agenti di identificarlo e denunciarlo per possesso e accensione di fumogeno: l'episodio è accaduto in occasione di Fiorentina-Genoa; il protagonista del gesto, compiuto all'inizio della partita, è un uomo di 42 anni che fa parte del club genoano Vecchi Orsi. Per lui anche un Daspo di 3 anni gli impedisce di assistere a tutte le competizioni calcistiche e che lo obbliga alla firma prima e dopo le partite del Genoa. L' identificazione del tifoso,
a fine gara, ha creato momenti di tensione: prima all' interno dello stadio, dove il deflusso dei sostenitori rossoblù (erano 1724) è stato un po' rallentato per permettere di fermare l' uomo, e questo ha innervosito gli ultrà che hanno fronteggiato gli steward; poi al parcheggio dei bus genoani. Quando qui è arrivata la notizia che uno di loro era stato portato via dalla polizia, i tifosi del Grifone hanno minacciato di portare i 18 bus sotto la questura e di non far partire i mezzi da Firenze se l' ultras non fosse tornato. Salita la tensione, la polizia ha spiegato che era solo una denuncia per aver acceso un fumogeno e che in poco tempo l'uomo sarebbe tornato libero. Questo ha calmato gli animi dei tifosi genoani, così intorno a mezzanotte 14 bus hanno lasciato Firenze senza problemi: gli altri 4 mezzi erano ripartiti in precedenza. La polizia ha anche identificato un giovane tifoso genoano che aveva esposto uno striscione con scritto «Vi faremo
a Prandelli», che non era stato dichiarato alla questura. Il ragazzo, 19 anni, è stato multato. Un altro sostenitore rossoblù, invece, è stato denunciato perché trovato in possesso di circa sei grammi di hashish". Poi si lamentano se i ragazzi non vanno più allo stadio...
Questa è la situazione in Italia per i portatori di handicap (modello inglese al 100%): http://vetroale.blogspot.com/2007/08/la-mafia-dei-biglietti-per-disabili.html
Anche a Ravenna... modello inglese per i disabili! http://robertoscano.info/random-bits/disabili-allo-stadio/
Arezzo poi! Ormai parlano londinese stretto: http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=50713&Itemid=2
Domande da Siena: "Ciao lorenzo, sono il tuo affezionato lettore della provincia di siena, sempre complimenti per il tuo lavoro che va aldilà del calcio e della problematica ultras e che ci apre gli occhi su tante cose.
come ogni anno (...come ogni domenica), parte la lotteria: ci sarà il settore ospiti in occasione della prossima trasferta della roma? quando lo decideranno? domenica prossima alle due del pomeriggio? riuscirò a vedere la roma a siena visto che cazzarola sto a 40 minuti di macchina? tutte domande che giro a te... io comunque in settimana compro un biglietto, poi vedo se riesco a infilarmi nel settore ospiti (se ci sarà). sennò mi mischio ai senesi e rissa sia (scherzo maroni, scherzo!!!). ciao e sempre forza roma". Pare ci sia, con un biglietto a testa. Però dipende. Se Maroni dorme male la vieta.
Poi: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per segnalare ancora l' incompetenza dell' ex-Osservatorio, che ha generato l' ennesimo mostro burocratico italiano.
Sabato si giocava Modena-Treviso: per ordine del Prefetto, il settore ospiti era chiuso. Fin qui, la delirante "normalità" di chi non ha mai visto un partita di calcio allo stadio. Arrivo con il mio ragazzo davanti al botteghino pr acquistare 2 tagliandi di curva Montagnani, la MIA curva. qui scatta il problema: io posso entrare siccome sono di Modena, il mio moroso no. Motivo? E' piemontese, non residente in città, dunque non si scappa, allo stadio se voglio entrare, ci devo andare da sola: la vendita era destinata solo per i residenti a Mo e provincia.  Inutile spiegare che era lì per vedere la partita insieme a me in assoluta tranquillità: non sei della città, anche se ti sei fatto 200 km per vedere la squadra giocare, non gliene frega niente a nessuno, importa solo la tua provenienza. Alla fine, con un escamotage siamo riusciti ad entrare grazie ad alcuni ragazzi, ma se non fosse stato per loro, a quest'ora stavo ancora là ad aspettare che si svegliasse il Prefetto e rivedesse queste norme assurde.
Ovviamente se era chiuso il settore ospiti per i trevigiani (una rivalità all' acqua di rose!), non oso pensare che cosa si inventeranno per partite come Parma- Modena o Brescia-Modena. oltre a chiudere il settore ospiti, metteranno il blocco alle uscite dell' autostrada per le macchine targate MO? Faranno prelievi di DNA a tutti i modenesi per evitare il rischio di infiltrazioni in settori ospiti altrui?
Alla prossima partita davanti al cancello della curva mi aspetto un cartello come quelli sulle porte dei ristoranti: un tifoso con una bella barra rossa sopra con scritto "Io non posso entrare"...Continuo ad essere senza parole!!!!! Saluti".
Sempre sulla stessa linea, questo il comunicato della curva bolognese per Bologna/Napoli:
IL TRAPPOLONE
I gruppi ultras della Curva Andrea Costa
COMUNICANO
che oggi si giocherà per l’ennesima volta una partita ad “alto rischio” per espressa volontà del Ministero degli Interni e delle sue componenti esecutive (Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive e C.A.S.M.S.).
Questi emeriti signori hanno deciso oggi di chiudere il settore ospiti e vietare l’acquisto dei biglietti ai tifosi rossoblù residenti fuori regione, di conseguenza hanno permesso che in qualsiasi settore dello stadio ci sia la commistione di tifosi napoletani e bolognesi.
E’ evidente come questa situazione possa portare conseguenze sgradevoli, non solo e non tanto per i gruppi ultras, ma per qualsiasi tifoso sia oggi allo stadio. Questa ennesima pagliacciata, che segue di soli sette giorni l’incredibile scelta di vietare alla tifoseria bolognese la trasferta di Firenze, per fatti accaduti 19 anni fa, evidenzia non solo una colpevole accozzaglia di decisioni sommarie, da parte di chi dovrebbe invece gestire la  fantomatica sicurezza, ma sembra proprio voler essere l’ennesima trappola per far accadere “qualcosa” e avere così un motivo ulteriore per distruggere definitivamente il calcio.
Per questo riteniamo che nel caso, più che probabile, di disordini gli unici veri colpevoli saranno il Ministero degli Interni e gli organi preposti e non certo gli ultras e la tifoseria di questa città, che già troppo e ingiustamente hanno pagato.
E’ ora di dire basta a certe provocazioni e alla falsa informazione.
E adesso vediamo chi riesce a darci torto.
I gruppi ultras della Curva Andrea Costa
Poi mi viene segnalato dalla Turchia che il capo degli Ultraslan del Galatasaray, Alpaslan Dikmen, è morto:
http://www.galatasaray.org/kulup/haber/2012.php

28 settembre (pomeriggio): le foto di Roma/Atalanta on line in serata.

28 settembre: con questa e-mail mi giunge questo adesivo....  "Chissà come mai l'osservatorio non gli aveva vietato la trasferta..."

Per l'Osservatorio e il CASMASMMASNNAN: l'adesivo di sopra è degli anni '80, non vietate la trasferta degli atalantini a Torino.
Passiamo ad altro: sono riuscito a prendere al Roma Store di Piazza Colonna i biglietti per le mie figlie. Ho usato il mio passaporto su cui le ho inserite entrambe e ho firmato una autodichiarazione nella quale dichiaro che sono le mie figlie. Sono stato lì dieci minuti e per lo meno una quindicina di stranieri hanno chiesto di potere acquistare il biglietto per Roma/Atalanta. Dovevate vedere la faccia quando gli veniva risposto che i biglietti li potevano acquistare solo gli abitanti di Roma e Provincia! "Dangerous game" la maccheronica risposta di qualche impiegato.
Roma/Atalanta partita pericolosa?
Mah, forse 25 anni fa.
Ho spiegato ad uno di questi turisti, un inglese, che lo Stato italiano non è in grado di garantire che 200 tifosi dell'Atalanta possano vedere la partita in sicurezza qui a Roma. La risposta è stata "How it's possibile?" o qualcosa del genere, "come è possibile?". Gli ho detto che da decenni siamo governati da degli incapaci e che questa è la ragione per la quale l'Italia ha una così bassa credibilità internazionale. Lui ha annuito e se ne è andato insieme ai suoi amici. Fatta questa figura di merda internazionale con tutti gli stranieri che nell'ultima settimana sono capitati al Roma Store, viene da chiedermi: se proprio è necessario vietare un qualcosa - e ferma restando la più assoluta solidarietà ai tifosi dell'Atalanta privati della trasferta - non sarebbe stato forse più opportuno impedire la vendita a chi è residente in Lombardia, visto che la squadra orobica ha tifosi praticamente solo in quella regione e non è il Milan, l'Inter o la Juventus? Invece il CASMAMSAMAMMA la limita ai residenti a Roma e Provincia. C'è da rimanere sconcertati.

Sempre da Pisa: "CIAO LORENZO VOLEVO PRECISARE CHE LE NOTIZIE RIGUARDANTI I DASPO PER LO STRISCIONE (GIUSTIZIA PER GABRIELE) CHE HAI, NON CORRISPONDONO AL VERO, INFATTI I 2 DASPO EMESSI (3 ANNI) SONO ANCORA VALIDI AL 100%.
NESSUN PASSO IN DIETRO DA PARTE DELLE AUTORITA' NESSUNA RICHIESTA DA CHI E' STATO COLPITO DAL PROVVEDIMENTO... TANTI SALUTI.
MAU E GABBO SEMPRE CON NOI!!!!". Mi sono confuso con i triestini! Pensavo che solo la questura di Trieste avesse diffidato per lo striscione "giustizia per Gabriele"... ora apprendo che anche quella di Pisa... e poi c'è quello della polizia di prevenzione che dice che il processo a Spaccarotella per gli ultras è un processo allo Stato... Non è forse lo Stato che vieta lo striscione "Giustizia per Gabriele"? Maroni chiamasse la Questura di Pisa e facesse togliere quei daspo!
Lo stadio: "Ciao Lorenzo, la questione stadio... penso che dobbiamo iniziare a muoverci ora, prima che qualcuno lo disegni...
Sul romanista c'e gia un "Vota lo stadio", ma onestamente mi sembra molto inutile a giudicare dalla logica delle domande.
Da tempo seguo la vicenda del nuovo stadio del liverpool, puoi vedere le discussioni dei tifosi qui:
http://www.redandwhitekop.com/forum/index.php?PHPSESSID=192b5e49e15b0125fab1cb5f7856eac5&board=7.0
Lo stadio, secondo gli ultimi disegni e', secondo me quello che dovremmo avere anche noi. (ora sembra che vogliano fare uno stadio unico per liverpool e everton).
Gradinate ripide, la kop molto piu grande della curva davanti, creata senza divisioni. La cosa che mi stupisce di piu' e' il fatto che gli architetti hanno considerato la  storia del tifo a liverpool. La copertura della kop, e' disegnata per amplificare il tifo....
http://img.photobucket.com/albums/v257/carlspannard/edit-0707-STADIUM-in1.jpg
http://cache.daylife.com/imageserve/0gPUeBE4of3Kp/610x.jpg
Un altro stadio e quello del borussia, gradinata di casa senza interruzioni e posti in piedi (32.000 nella curva). Per le partite europee i posti sono a sedere. Come tu gia sai. http://www.haraldbeisemann.de/dortmund_schalke_2007_01_80.jpg
Il sogno per me, sarebbe la Bombonera, con gradini ripidissimi che mettono paura agli avversari... (unico caso dove vanno bene diversi piani, altrimenti gradinata unica!).
http://www.guiafe.com.ar/fotos-argentina-oct-2006/Buenos-Aires-Capital-Federal-Bombonera-Boca-Estadio.jpg
No a uno stadio come quello nuovo dell'arsenal, insomma ovale e due tre piani...
E uno stadio imponente, non come quello di cesena...
Quindi sarebbe opportuno  muoverci prima. Magai aprire un forum solo pre lo stadio?
Ciao!".
Ho poi ricevuto questa e-mail: "Salve, sono Edgardo Manzuoli e volevo rendervi partecipe che da 2 anni esiste la SLROMA un club che unisce tanti ragazzi che vogliono avere una possibilità di emulare i campioni della Roma calcio,in Second Life.
Oramai il calcio in Second Life ha preso sempre piu vigore,con articoli in panorama,corriere dello sport e interesse di molti portali e media.
il club dove giocano 30 ragazzi reali con degli avatar virtuali (second Life) e' al suo 2 anno di attivita' e si prepara al prox campionato. stiamo aprendo www.slroma.it il sito della squadra di calcio,volevo sapere se vi interessa una collaborazione,uno scambio link,qualcosa per unirci noi tutti tifosi della Roma con questo affascinante progetto. lascio i miei recapiti per ogni informazione.
Edgardo Manzuoli
3283876185
www.slroma.it
presidenza@slroma.it".
Altra mail: "Ciao Lorenzo, innanzi tutto volevo ringraziarti per il lavoro che ogni giorni esegui tutti quelli che seguono questo sito giornalmente ( e penso siano vermante molti) e per le critiche e le falsità che sei costretto a subire per il ruolo che svolgi. E' recente a notizia della nascita del TIFOCONS: il Sindacato dei tifosi: “l’Associazione Italiana Tifosi e Consumatori” che si prefigge una serie di obbiettivi, per esempio : l’idea di costituire una Carta dei Diritti del Tifoso, sul modello inglese?? O  mettere un freno al caro biglietti etc. Poi leggo con sorpesa che Alla costituzione di “TIFOCONS” parteciperanno politici (presenti in maniera trasversale con un rappresentante a testa per Sinistra, Centro e Destra); rappresentanti delle Prefetture; personaggi della magistratura. Ma i rappresentanti dei tifosi dove sono? Volevo sapere tu che ne pensi della nascita di un sindacato che in teoria dovrebbe tutelare tuti i tifosi italiani, ma già dai presupposti della sua nascita mi fa riflettere molto. Saluti e ringraziamenti  NGF". Che debbo dire...! La solita farsa se non ci sono tifosi in questo organismo!
Poi, dalla Svizzera: "ciao lorenzo ti scrivo dalla svizzera. proprio oggi ho saputo che la seconda rete (tsi 2) della svizzera italiana a partire da questa domenica trasemette in chiaro il posticipo. questa domenica si tratta del derby della madonnina. qui la notiza copiata dal sito internet:
Domeniche nel pallone
Spettacolo! Il grande calcio italiano in diretta e in chiaro su TSI 2 ogni domenica. Si parte con il derby di Milano il 28 settembre!
A partire dal 28 settembre la TSI trasmetterà il campionato italiano di calcio.
La Radiotelevisione svizzera di lingua italiana ha, infatti, acquisito i diritti televisivi di una partita per ognuno dei restanti 34 turni del torneo di serie A.
Si comincia col botto domenica sera, con la diffusione su TSI 2 del derby Milan-Inter.
I diritti riguardano le partite casalinghe di 12 squadre: .
A seguire la domenica successiva, sempre di sera, il programma prevede il posticipo Cagliari-Milan.
Nel dettaglio sono stati acquisiti i diritti per 27 posticipi domenicali (inizio trasmissione 20.20, inizio partita alle 20.30), un posticipo di sabato (11 aprile 2009), due turni di mercoledì (29 ottobre 2008 e 28 gennaio 2009) e una partita a scelta per ognuno degli ultimi quattro turni.
Nel caso in cui il posticipo non fosse giocato in casa da una delle squadre che hanno ceduto i diritti, la TSI potrà scegliere una delle altre partite del turno.
Le partite saranno accompagnate da una trasmissione in studio con ospiti, approfondimenti e commenti tecnici.
Con questa operazione la TSI si profila come l’unica televisione europea che diffonde in chiaro le partite del campionato italiano.
 beh, niente male. almeno così c'è da sperare che meno gente faccia l'abbonamento a sky. comunque io preferisco lo stadio. forza roma, avanti ultras".
Inserite le foto dell'amichevole precampionato Frosinone/Roma.



27 settembre: mi è pervenuto via e-mail questo comunicato firmato "Curva Sud". Metto il thumbnail perché altrimenti è troppo pesante da caricare. Cliccare sopra per ingrandire.

Nella pagina dedicata a Gabriele Sandri, inserito uno speciale de Il Tempo del 23 settembre 2008.
Dopo di che, su La Repubblica c'è un altro articolo a firma Carlo Bonini: quando sotto processo è un poliziotto accusato di omicidio volontario (libero e felice, per usare le parole di un altro articolo...) il tono cambia decisamente:
Su blog e siti cresce l'indignazione: "Udienza rimandata, che schifo"
Preoccupazioni in Polizia: "Per il segno violento del tifo in quell'aula si giudica lo Stato"
Sandri, slitta il processo
Su Internet la rabbia degli ultrà 
ROMA - Undici mesi non sono serviti a nulla. Nonostante le parole e il contegno della famiglia Sandri ("Chiediamo solo giustizia. Sappiamo che sarà un processo limpido"), l'omicidio di Gabriele, "Gabbo", resta prigioniero di un grumo di odio e rancore. Il giudizio al suo assassino, l'agente di polizia Luigi Spaccarotella, si annuncia come un'ordalia, anche in ragione dello sciatto e sconcertante "errore di notifica" che ne ha neutralizzato l'udienza preliminare. Si legge in alcuni dei post che ieri pomeriggio si sono rovesciati sul sito dedicato al dj: "Gabry, ancora una volta, coloro che dovrebbero condannare quell'essere, senza nessun processo, commettono l'errore che una segretaria non dovrebbe fare. Quindi mi viene da pensare che ancora una volta vogliono dare a 'sto "maledetto" la possibilità di circolare liberamente ancora per un mese e mezzo", firmato "una mamma".

"Ha ragione quella madre. Anche per me non dovrebbe esserci processo per quell'essere"; "Udienza rimandata, che schifo! Ha detto bene chi dice che quell'animale doveva essere condannato senza processo". E ancora, in un luogo comune che vuole sbirri e cronisti facce di una stessa medaglia, cinghie di trasmissione di una stessa disinformazione: "Alcuni media preparano un clima di odio per favorire Spaccarotella?" (in realtà questo non è un post ma un articolo di un collega di Bonini su Rinascita. Lo potete leggere nella pagina di Gabriele Sandri).

Al Dipartimento di Pubblica Sicurezza si raccoglie una qualche preoccupazione. Non per la regolarità del processo o la serenità del contesto in cui si celebrerà, ma "per quello che l'omicidio di Gabriele Sandri è diventato". Dice un alto dirigente della Polizia di prevenzione: "Da tempo, il segno violento del tifo si era coagulato intorno a una parola d'ordine che potremmo definire la "ribellione al furto di identità". Lo Stato e la Lega calcio, vale a dire gli sbirri e i padroni dell'industria del pallone, erano indicati come i responsabili dell'annichilimento delle curve (non "erano": sono i responsabili della distruzione del tifo, non della violenza). Niente più striscioni, niente più "colore", trasferte vietate. Bene, con la sua morte Gabriele Sandri è diventato il veicolo simbolico di questa rabbia. 
E dunque il processo a Spaccarotella e il suo esito, quale che sia, non saranno vissuti come il giudizio alle responsabilità di un agente di polizia, ma a quelle dello Stato".
Con una postilla, non irrilevante: "Se la condanna dovesse riconoscere la volontarietà dell'omicidio, questo suonerà come la conferma di un disegno di repressione violenta. Se dovesse concludere per la semplice negligenza, a maggior ragione questo sarà vissuto come un'intollerabile autoassoluzione di istituzioni colpevoli".
Le responsabilità dello Stato che ha tolto a migliaia di ragazzi ciò in cui si riconoscevano sono abbastanza chiare. Peraltro con Maroni e con la vicenda di Roma-Napoli si prosegue per la via peggiore. 
Luigi Spaccarotella è una vittima del sistema che il binomio inscindibile media/politica (le forze dell'ordine sono solo il braccio operativo del binomio di cui sopra) hanno creato: hanno - e continuano ancora oggi - a dipingere l'ultras come il male assoluto della nostra società, senza alcuna distinzione tra violenti e non vilenti e senza chiedersi le ragioni della violenza: si pensi che i maggiori media nazionali per la questione di Roma/Napoli hanno, da subito, segalato l' "assalto al treno" come prima notizia sui propri quotidiani on line. Per la strage di Castelvolturno - 7 immigrati uccisi - la prima notizia era ancora Alitalia, poi ce n'era un'altra e come terza notizia la strage. Solo dopo la rivolta degli immigrati, la notizia (della rivolta, ovviamente) ha guadagnato il primo posto tra le notizie.
Luigi Spaccarotella ha assorbito mesi e mesi di demonizzazione mediatica degli ultras.
Si è semplicemente comportato di conseguenza. 
L'analisi trova una sua corrispondenza nelle discussioni e nei lunghi documenti che affollano uno dei siti principali e più completi della "contro-informazione" ultras, www.asromaultras.org (ohibò, ho sempre pensato che il mio sito facesse informazione, non controinformazione. E che la controinformazione la facessero i media nazionali, nel senso che vanno contro l'informazione!). Si legge: "Cosa è uno Stato di Polizia (nel quale ancora non siamo, ma al quale stiamo avvicinandoci, partendo dagli stadi), se non quello dove gli apparati militari e polizieschi sono accusatori e giudici? Che cos'è, se non un organo da Stato di polizia, l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive? (...) La verità è una sola e sarebbe onesto prenderne atto: la violenza non è eliminabile. Nel calcio e nella vita. Chiudete gli stadi? Si scontreranno negli autogrill. Chiudete gli autogrill? Si scontreranno nei boschi. Che farete allora? Disboscherete i boschi? Si scontreranno nel deserto. Lo diceva già Giovenale, ammesso e non concesso che sappiano chi sia: panem et circenses. Pane e giochi del circo. Questo è sufficiente a tenere a bada il popolo. Il sistema attuale è quasi non rovesciabile, ma almeno vedevo li giochi der circo. Ma se me levi pure li giochi der circo, allora me 'ncazzo de brutto"(si tratta della sintesi di un articolo più ampio del 1° aprile 2008).

Ci vorranno almeno due mesi perché il processo Spaccarotella ritorni nell'aula del giudice dell'udienza preliminare di Arezzo. E il tempo continuerà a non essere "amico". Perché per effetto dell'errore di "cancelleria" che ha chiuso il procedimento prima ancora che si aprisse, ad essere giudicati per primi per i fatti di domenica 11 novembre 2007 saranno a questo punto i 19 tifosi romanisti e laziali (oggi ancora detenuti) arrestati per l'assalto notturno alle caserme di carabinieri e polizia. Il 20 ottobre, un gip di Roma deciderà infatti del loro rinvio a giudizio o si pronuncerà direttamente nell'eventualità di giudizi abbreviati o patteggiamenti. Un capovolgimento di calendario "simbolico" che, non è difficile prevederlo, aggiungerà a rancore altro rancore (beh, sì, se non altro perché la maggior parte di loro, accusati di reati meno gravi di quello commesso da Spaccarotella, sono ancora in carcere, mentre Luigi Spaccarotella è "libero e felice". Come i due tifosi napoletani che però hanno un daspo di 5 anni. 
Lui neanche quello.



26 settembre: ah, i bei tempi che c'erano le trasferte! Invece di parlare delle menzogne che si leggono ogni giorno sui giornali di regime stavo a inserire le foto dei romanisti qua e là per l'Italia... E vabbé, non c'ho più niente da fare e quindi parliamo del più e del meno. Il tempo che impiegavo ad inserire le fototifo lo impiego a comentare quel che si legge qua e là.
Processo Sandri: dopo il processo la famiglia Sandri ha inviato questo comunicato stampa in ordine al rinvio dell'udienza, spiegando che le ragioni dell'errore della mancata notifica non è dipeso dalla segreteria del P.M. ma dal fatto che alla stessa sono stati formiti due numeri di fax dello studio legale che assiste Spaccarotella, di cui uno funzionante e l'altro no:
Cristiano Sandri a Inedita: "Atti del processo trasmessi all'Ordine
per valutare profilo disciplinare avvocato della difesa"
"Discorso sulle minacce a Spaccarotella? Stucchevole"
"Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. La Procura di Arezzo non è colpevole nel momento in cui gli vengono forniti due numeri di fax e
alcuni atti vengono ricevuti e altri no", queste le parole di Cristiano Sandri all'agenzia di stampa Inedita a proposito del vizio di forma che ha fatto annullare questa mattina l'udienza preliminare del processo contro l'agente di polizia Luigi Spaccarotella, imputato per omicidio volontario. "Proprio per questo – continua il fratello di Gabriele - il gup nell'accogliere l'eccezione della difesa dello Spaccarotella ha anche disposto la trasmissione degli atti al
Consiglio dell'ordine degli avvocati di Prato (è il foro competente dell'avvocato Renzo ndr) per valutare se c'è qualche profilo disciplinare nella condotta del legale".
Il fratello del giovane dj romano ucciso l'11 novembre 2007 nell'area di servizio Badia al Pino sull'autostrada A1 da una pallottola sparata dall'agente Spaccarotella torna anche sulle minacce al poliziotto di cui ha parlato oggi ad Arezzo l'avvocato Renzo: "E' diventato stucchevole – spiega Cristiano Sandri - questo discorso sulle minacce a Spaccarotella visto che è circa un anno, dal 12 novembre scorso, che l'avvocato Renzo lo va ripetendo. Ormai sembra quasi una filastrocca in cui  il legale di Spaccarotella usa sempre la parola "ultras" visto che oggi è diventata sinonimo di malviventi e così pensa di poterla usare per far pensare a ogni tipo di nefandezza".
"Altro che ultras – continua sarcasticamente Cristiano Sandri - forse Renzo si riferisce ai servizi segreti visto che nessuno riesce a rintracciarlo, nemmeno gli ufficiali giudiziari che non sono riusciti a notificargli l'avviso della fissazione dell'udienza preliminare".
"Si commentano da sole – conclude il fratello di Gabbo - le paure che l'avvocato Renzo fa derivare dalle scritte sui muri di Roma contro Spaccarotella: forse il legale pensava che dovessero apparire scritte a favore del suo assistito? Stiamo rasentando il patetico: è evidente che non sanno più che pesci prendere. Noi, intanto, continuiamo ad avere fiducia in una giustizia celere".
E-mail che miscela sapientemente notizie e vicende: "Ricordate cosa aveva detto Carlo Bonini sul tifoso napoletano processato?  "Se ne è rimasto a Napoli, perché la prima regola, in ogni processo ultras, è "buttarsi contumace"" Bene, oggi leggo su Repubblica: "Alla fase preliminare del processo non aveva preso parte l'imputato Luigi Spaccarotella, l'agente della Polstrada di Arezzo accusato di omicidio volontario..." Ma come, Spaccarotella non si è presentato? Siamo sicuri che il Bonini si sarà scandalizzato e avrà scritto fior di articoli per l'ennesimo "processo poliziotto", in cui la prima regola è "buttarsi contumace"...sempre più sbigottito. G.".
Allora, a volte quando leggo i soliti articoli ed ascolto i soliti interventi mi viene da pensare "ma che replico a fare?". Devo dire che una forte spinta e motivazione morale è data dalle vostre e-mail di sostegno che pubblico volentieri non tanto per mitomania quanto per mostrare a qualcuno che usa la penna come le opinioni che esprimo non  siano del tutto isolate: "Lore non mi stancherò mai di visitare il tuo sito!!!! Ti ho già scritto moltissime volte ma ti rinnovo nuovamente i miei complimenti. Sono contento dell’esistenza del tuo sito perchè almeno non ci sentiamo soli in questo mondo pronto a strumentalizzare e condannare ogni minima nostra azione. Il loro intento è palese cioè l’eliminazione del movimento Ultras ma non sarà facile.
Ciao Alessio".
Poi una e-mail da Frosinone che è troppo buona e quasi mi imbarazza: "Ciao Lorenzo, ho ascoltato il tuo intervento nel dibattito su Repubblica TV. Da collega non posso che complimentarmi. I visitatori di questo sito, infatti, devono sapere che intervenire in una trasmissione per un avvocato e parlare di leggi, procedure e codici non è mai facile. Sputtanarsi e molto facile.  !uesto, per sintetizzare, significa solamente che Lorenzo è una persona preparata ed in Italia è una virtù di pochi, pochissimi. Anzi tra i politici nostrani sembrerebbe essere un difetto. Cmq, tornando ai temi toccati ed ai personaggi presenti mi limito a dire che il famigerato Carlo Bonini, tutto sommato, mi è sembrato abbastanza pacato. Ciò vuol dire che quando ha scritto l’articolo aveva voglia di enfatizzare, romanzare la realtà a discapito degli ultrà e dell’avvocato che li difendeva, circostanza questa comunque assai grave. D’altra parte se fai un articolo del genere, (mi pare addirittura virgolettato), o fai il cronista e ti limiti a narrare i fatti se li hai visti ovvero fai il romanziere ma non usi nomi e personaggi realmente esistiti.
Ora la cose che più mi hanno sconcertato sono il commissario e l’altro moderatore, quella anziano per intenderci.
Il moderatore è stato fantastico quando ti ha detto: “lei sarà pure avvocato ma io sono un uomo di mondo in Inghilterra queste cose non esistono”…
A parte la prosopopea e l’arroganza, ma questi signori si rendono conto di quello che dicono? Riflettono prima di esternare frasi tipo erano italiani ecco perché non gli hanno fatto niente (in riferimento ai ragazzi di Manchester da te difesi) Alla faccia dell’uomo di mondo!!!
La tua risposta è stata fantastica “……la legge è uguale per tutti ma che mondo e mondo” ma io mi domando ma sta gente ma come può arrivare a parlare su di un network così importante? Ma l’editore che fa? Almeno metteteci gente che ha la possibilità di reggere un confronto con tematiche quantomeno sostenibili, non dico corrette, per carità ,mi rendo conto di chiedere troppo.
La ciliegina finale è il commissario. Anche qui circoscrivo il mio commento per non avere problemi, ne io ne te. Credo che forse non ha ben compreso i termini di discussione e soprattutto non conosce alcuni principi della nostra costituzione. Magari in qualche riunione del Sap è stato deciso di sposare questa linea e difenderla a spada tratta. Tutto qua (sì, è da parecchio che il SAP porta avanti la battaglia sulla reintroduzione del delitto di oltraggio. Ne parlano sempre, anche se si discute della fame nel mondo. Lo capisco, e se facessi il poliziotto sarei perfettamente d'accordo nel portare avanti questa battaglia. Peraltro in linea teorica, anche da non poliziotto, sono d'accordo che il reato di oltraggio abbia un senso in una società civile. Già, in una società civile. Poi penso che in una società civile non dovrebbero esserci siti web che portano dei loghi con scritto "Giustizia per Gabriele", "Giustizia per Federico", "Giustizia per Riccardo". Quando spariranno quei loghi, il tempo sarà maturo).
Ma la considerazione finale è un’altra. Parlare di ultras fa figo ed audience. Coloro che abusano del tema  stanno implodendo. Sono solo un ricettacolo di ben pensanti che ormai scardina le loro stesse coscienze e basta.
Però la realtà e ben diversa, davvero diversa.
La gente comune non si fida più di questi giornalisti. E no cari miei.
Mio zio è un 60enne incensurato. Uno di quelli che se la polizia sequestrava ad un bambino di 8 anni una bomba nucleare sporca credeva ciecamente che ciò era avvenuto per davvero.
Da quando legge e frequenta internet ha iniziato a cambiare atteggiamento.
Da quando è stato allo stadio ed ha assistito a violenza ingiustificata ed eccessiva (mettiamola così), ed il giorno dopo ha letto la verità dei giornali e cioè che quanto sopra è stato perpetrato dagli ultras ed invece a farlo erano stati altri, e poi ha letto quella riportata sui alcuni  siti internet ha incominciato a capire che forse l’informazione non esiste e che magari quel bambino non è mai nato.
Concludo. Sei un grande. No, hai ragione, non ti inviteranno più perché non sei sputtanabile".
n.b. l’amico Bonini ha accusato il colpo quando hai detto di nn essere l’avvocato della famiglia Sandri. Si è reso conto di avere scritto una c*****. Anche qui la sua (bonini) risposta dopo qualche secondo di silenzio……mbe avvocato comunque sia avrà avuto modo di conoscere i fatti….. povera Italia…..".
Sempre sulla diatriba di questi giorni: "Ciao lorè, ho finito ora di vedere\ascoltare il tuo intervento a RepubblicaTV...sei stato veramente grande a controbattere (dopotutto sei avvocato ehehe), era fin troppo evidente che speravano di avere al telefono qualcuno che stesse lì a dargli ragione senza battere ciglio. Continua così! francesco".
Altra e-mail: "...Tornando allo splendido articolo de la Repubblica, l’ho sentito l’altra mattina a Rete Sport da Dario Castaldo e ieri sera ha detto due parole
Daniele Lo Monaco (sempre a Rete Sport) che se proprio non prendeva le tue parti ovviamente si rifaceva all’articolo ed alla tua risposta sul sito sostenendo in sostanza che scrivendo un articolo si debba dire per lo meno la verità. alla prossima, GL". Daniele Lo Monaco è sempre stato un giornalista corretto e perbene. Da sempre ho stima di lui e quindi non mi sorprende che dica questa cosa, che peraltro è alla base della deontologia giornalistica.
Da quando leggo i suoi articoli non ho mai avuto modo di pensare, neanche lontanamente, a una forzatura tesa a dimostrare il suo pensiero.
Altra e-mail: "Lorè proprio adesso sta andando in onda su Rai uno il programma "la vita in Diretta" dove il nostro amato Sposini sta parlando di Ultras sparando i soliti luoghi comuni...gli ospiti sn un politico e un sindacalista della polizia...ti dico tutto... Mamma mia che rabbia,tra l'altro hanno trattato la notizia del processo di Sandri in maniera sommaria dicendo solo che il processo non è inziaito solo per un problema procedurale senza dire che lo sceriffo Spaccarotella non si è presentato in aula...sugli ultras hanno parlato 3 minuti e poi l'hanno mischiato con la problematica degli immigrati a Roma...mah! Meno male che ce stai te...ti voglio bene grazie per tutto P.s complimenti per l'intervento sulla Repubblica.it Massimiliano Curva Sud". E' incredibile quanto spingono su questa storia degli ultras... E' evidente che la cosa è programmata a livello editoriale... chissà perchè!
Sempre in relazione alla vicenda dei due tifosi napoletani di cui abbiamo parlato un paio di giorni fa, non avevo ancora avuto modo di commentare questo articolo de "Il Giornale":
La normale ingiustizia lascia ancora impunita
la violenza degli ultrà
PAOLO GRANZOTTO
Nelle aule di tribunali campeggia una scritta: «La legge è uguale per tutti». Affermazione più o meno veritiera, ma si potrebbe dire lo stesso per la giustizia? Lunedì scorso si è tenuto il processo
a carico degli unici due ultrà incriminati (su decine di fermati) per le violenze commesse nel corso della sommossa che il 31 agosto mise sottosopra la stazione Termini di Roma (neanche un euro di danni) e demolì il convoglio ferroviario (500mila euri di danni) (come è noto, non ci credono neanche più quelli di Repubblica, tranne uno) «sequestrato» per la trasferta della tifoseria napoletana. Il primo
a essere giudicato è stato DD: se l'è cavata con una condanna a quattro mesi e 10 giorni di
reclusione con sospensione condizionale della pena e a una ammenda di 800 euri. In pratica, libero.
La legge, c'è da metterci la mano sul fuoco, è stata fatta salva. Gli articoli del codice debitamente consultati, interpretati e applicati. Ma la giustizia? Insieme ai suoi compagni tifosi, Danilo
Durevole è quello che in pratica sequestrò un treno, buttandovi fuori 300 passeggeri con regolare biglietto. Che con quel treno, e non prima d'averlo, sempre insieme ai compagni tifosi, ben ben fracassato, giunse a Roma (come faccia a sapere il Granzotto che questo ragazzo abbia fracassato il treno è ben nascosto nel boschetto della sua fantasia) . Laddove, sempre in comitiva, con un
mezzo pubblico (uno dei 39 messi a disposizione, 20 dei quali finiti, a martellate, fuori uso. Distrutti) (posso solo dire che questi dati a me non risultano affatto e che l'ATAC non mi sembra che si sia lamentata di distruzione di autobus) raggiunse l'Olimpico approfittando del percorso cittadino per far esplodere - non si sa chi, ma si esclude sia stato il conducente - numero quarantuno bombe carta.
Fermato a seguito degli incidenti (non è vero, è stato fermato per un normale controllo nell'antistadio), il D risultò in possesso di un candelotto (di dinamite? No, una torcia pirotecnica)
e all'invito di seguirli in Questura reagì menando agli agenti calci e pugni (non è vero, ha cercato di divincolarsi senza sferrare calci e pugni). «Normale - ha detto in aula il suo avvocato - quando
si viene fermati in uno stadio» (ovviamente non è vero: come potrebbe un avvocato dire una cosa del genere?!!! Questa versione purtroppo dipende da chi ha fatto il primo articolo che è stato ripreso da chi - come Granzotto - in aula neanche c'era). Normale, deve aver ammesso il giudice (sta dando al giudice del deficiente su una cosa mai avvenuta).
Non è leggenda metropolitana, ma la pura verità: da noi si va in galera per aver rubato in un supermercato una confezione di Buondì Motta.
Dura lex sed lex, come si dice. Però non ci si va per aver messo, o meglio, per aver fatto parte di un branco che ha messo a soqquadro una città, si è impadronito di un intero treno, ha commesso atti di feroce vandalismo, lanciato bombe carta fra la gente e brandito coltelli e martelli (del peso di 800 grammi, come precisato nel verbale) (esatto: non ci si va perché la responsabilità penale è personale). E allora lo ripeto: la bilancia della giustizia è sempre equilibrata come quella della legge? In termini di pericolosità sociale il ladro di Buondì è davvero peggio d'una banda di tifosi
violenti e scalmanati? La sentenza che manda libero DD forse non farà giurisprudenza,
ma da salvacondotto sì. Salvacondotto per le tifoserie con una naturale propensione a menare le mani, a sfasciare, a lasciare il loro marchio ovunque transumino in trasferta. Cosa
si rischia, in fondo, a mettere a ferro e a fuoco una città, uno stadio, se non una tirata d'orecchi (sì, ma DD non lo ha fatto o quantomeno non esiste la benché minima prova che lo abbia fatto! Come spiegarglielo?)? Quella sentenza, inoltre, ci fa certi che il calcio nel suo insieme seguita a godere di una specie di extraterritorialità legislativa, di rappresentare una enclave dove sono
in vigore norme diverse da quelle che regolano lo Stato, dove è lecito o comunque tollerabile ciò che all'esterno costituisce reato (veramente incredibile: c'è addirittura una legge speciale, la nota 401/89, che regola i reati da stadio con pene incredibilmente severe. Manca solo la forca!)
E non è consolatorio, anzi, è umiliante sentir ripetere che così è perché se si tocca il calcio, se gli s'impone di rispettare le regole, si rivolta il Paese. Quasi fossimo tutti DD.
Da Pisa mi arriva questa e-mail: "SAREI CONTENTO SE TU POTESSI INSERIRE IL NOSTRO OMAGGIO PER GABRIELE.... MAU E GABBO SEMPRE CON NOI
P.S. QUESTO C***** HA AVUTO ANCHE IL CORAGGIO DI DIFFIDARE 2 DI NOI SOLO PER AVER CHIESTO GIUSTIZIA PER UN RAGAZZO..... SALUTI DA PISA".
Beh, sì, vi hanno classificato come tifoseria pericolosa solo perché avete sempre contestato la Legge Amato. Pericolosi sì, ma di esprimere opinioni. Detto questo, più che lo Stato, direi che è stata la Questura di Verona a fare quelle diffide. Lo Stato comprende tutti gli organismi statali, le questure ne sono solo una parte. Un giudice non avrebbe mai emesso diffide del genere ed è per questo che sostengo da anni che i DASPO debbano essere emessi da giudici su semplice proposta della questura. Come in Inghilterra, o no? Mi risulta comunque - anche se l'opinione pubblica non lo sa - che la stessa sia stata condannata dal TAR Veneto - che ha annullato le diffide illegittime - anche al risarcimento delle spese legali.
Una piccola soddisfazione che non elimina l'ingiustizia ovviamente. Se non sbaglio vi avevano diffidato anche per il lancio di carta igienica no?
In effetti è molto pericoloso uno che lancia della carta igienica!

Da Pisa a Bologna: "Ciao Lorenzo, sono un ultras bolognese e volevo segnalarti l'ennesima genialata dell'Osservatorio e del Camss. Dopo aver riservato l'atteso derby dell'Appennino Fiorentina-Bologna ai soli abbonati viola, tirando fuori un episodio successo 19 anni fa (il tragico 18 giugno 1989 quando quattro ultras viola tirarono una molotv al treno speciale dei bolognesi all'altezza di Rifredi e l'allora quattordicenne Ivan Dall'Oglio rimase gravemente ustionato), per Bologna-Napoli di domenica prossima, oltre a tenere il settore ospiti chiuso, i biglietti sono vendibili ai soli residenti della regione Emilia-Romagna...peccato che in regione abitano parecchi napoletani che acquisteranno sicuramente il biglietto per altri settori del Dall'Ara mischiandosi così al pubblico bolognese...questa sì che è prevenzione!! In compenso i tifosi bolognesi residenti fuori regione (pochi, ma ce ne sono) non venire a tifare per la propria squadra del cuore in questa partita!! Dei geni eh?!?  In conclusione complimenti per il sito. Matte". Sui provvedimenti dell'Osservatorio e di CASMASMAMMAS vari abbiamo già detto tanto. E' sempre bene, però, evidenziarle.
Sul punto, da Bologna andiamo a Napoli:
COMUNICATO STAMPA DEI SITI D'INFORMAZIONE
IL PALLONE IN CONFUSIONE
TUTTONAPOLI.NET
NAPOLISOCCER.NET
Lettera aperta al ministro dell’Interno Roberto Maroni
Siamo un gruppo di giornalisti che vogliono esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. E tutto questo nonostante un gemellaggio di antica data tra le tifoserie azzurra e rossoblù.
Ci domandiamo quale episodio cruento sia accaduto in passato tra napoletani e genoani, a causa del quale il Casms ha deciso di punirli così duramente. Noi francamente non lo ricordiamo: invece, abbiamo ancora negli occhi le immagini della splendida festa del 10 giugno 2007, quando le due squadre furono promosse in serie A. Non ci furono disordini, scontri o incidenti. Allora perché è stato deciso questo “blocco”?
Con rispetto parlando, ci sembra che con questo provvedimento ci sia la volontà di colpire duramente la sola tifoseria napoletana, che sembra che funga da capro espiatorio per tutte. Allo stato attuale bisogna ancora capire cosa sia accaduto domenica 31 agosto in occasione di Roma-Napoli. I dubbi sono stati sollevati da numerose inchieste giornalistiche: una per tutte, quella pubblicata dall’edizione napoletana de “La Repubblica” del 13 settembre scorso, intitolata “Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia”. Sabato scorso è stato accoltellato un tifoso della Reggina da un ultrà della Roma: è un episodio grave, ma finora non sono stati presi provvedimenti in merito. Invece, tutti i tifosi del Napoli indiscriminatamente devono subire il pugno duro: anche quelli che si comportano correttamente e civilmente allo stadio, i quali sono la maggioranza. In uno stato di diritto si punisce, con fermezza e decisione, soltanto coloro che si macchiano di comportamenti illeciti. Ma in questo caso anche gli innocenti sono puniti al pari dei rei.
Le chiediamo che riesamini l’opportunità del provvedimento di blocco della trasferta a Genova, che penalizza a senso unico i sostenitori del Napoli. Confidiamo in un suo ripensamento: siamo certi che comprenderà che i tifosi napoletani non sono tutti esagitati, come i sostenitori di tutte le altre squadre italiane.
Napoli, 25 settembre 2008
La salutiamo cordialmente
Marco Liguori (direttore de "il pallone in confusione")
Francesco Molaro (direttore di "Tuttonapoli.net")
Massimo Sergio (direttore di "Napolisoccer.net")
N. B.
Il testo è reperibile anche sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/lettera-aperta-al-ministro-dellinterno.html
La presente lettera è stata inserita sul link http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni per ottenere le firme di adesione dei tifosi napoletani. I colleghi che lo desiderassero, possono aderire a questa lettera aperta firmando sul sito http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni  oppure sui siti http://marcoliguori.blogspot.com/, www.tuttonapoli.net, www.napolisoccer.net
Sempre a proposito di Genoa/Napoli: "Ciao Lorenzo.. lo avrai sicuramente letto,ma resto senza parole..
 Trasferta vietata per i tifosi del Napoli che non potranno assistere alla partita contro il Genoa il 5 ottobre, perché la gara è stata considerata «ad alto rischio». Una decisione a sorpresa, visto che napoletani e genoani sono legati da un vecchio gemellaggio e che due anni fa le due tifoserie festeggiarono insieme il ritorno in serie A delle due squadre nello scontro diretto proprio al Marassi. pure i giornali restano senza parole ( il che è tuto dire)
che schifo... ". C'è poco da commentare, come detto. Non resta che aspettare l'inesorabile crollo del sistema: ci penseranno gli stadi vuoti.
E-mail: "Ciao Lorenzo, Assolutamente da vedere la pagina di oggi 25 settembre del blog dell'immenso Beppe Grillo, sulle nefandezze di come è stata fatta la quotazione in borsa delle Raffinerie Saras di Moratti. Vedere bene chi ne ha beneficiato, e chi l'ha presa in saccoccia...come sempre.
Moratti e l'inter mi fanno più schifo della Juventus dei tempi di Moggi e Agnelli. Comunque fin quando non ci saranno "salary caps" per tutte le squadre e moviola in campo, prevarrà sempre la legge della giungla...ovvero del più ricco e del più potente.
Per cui tutti gli Italiani che non tifano inter, milan, o juve, dovranno sempre fare da comparse e mettersi l'anima in pace; chi nasce a Udine sà già che non vedrà mai la sua squadra del cuore campione d'Italia. Vi sembra questo un sistema degno? Anche negli Stati Uniti, patria del capitalismo e dell'arrivismo più sfrenato, hanno per lo sport (footbal, baseball e basket che sia), un sistema di bilanciamento (appunto tetti salariali e moviola in campo) che permette anche ai piccoli con meno risorse di sperare, lottare e riuscire a vincere i campionati; vedi le ultime vittorie nel superbowl di squadre assolutamente poco blasonate. Questo nostro calcio è il sistema che tutta l'altra Italia (quella non milan-inter-juve) dovrebbe combattere insieme, sia a livello societario sia a livello di tifosi. Cerchiamo di mettercelo in testa e di agire di conseguenza. Come dice Grillo "loro non molleranno mai, noi neppure!"
Un abbraccio a te ed al piccolo Valerio. Fabrizio Milano". Perfettamente d'accordo con te, Fabrizio.
Poi: "Ciao Lorenzo è un po’ che non ti scrivo ma entro ogni giorno nel tuo sito, forse esco fuori tema leggendo l’e-mail di questi giorni ma volevo dire a tutti quelli che vanno allo stadio (compreso me) che dopo quello che è successo a Genova ieri (gol annullato-rigore negato-espulsione) ci dovremmo far sentire e fare una bella dimostrazione civile sotto la lega calcio. Io penso che la curva sud di qualche decennio fa l’avrebbe fatta. Ora capisco che la sud di oggi non è unita ma ora si dovrebbe mettere da parte i dissapori e unirci perché qui ci stanno affossando. Intanto in una nota radio romana (marione) è stato lanciato questo messaggio: "la segreteria generale della lega calcio cura il regolare svolgimento dei campionati di serie A B coppa Italia e supercoppa Italiana. Questo è il loro indirizzo e-mail segregen@lega-calcio.it non inviare insulti faresti solo il loro gioco ma invia solo la parola vergognatevi. Questo può essere un inizio anche se io penso che sempre in modo civile serve una manifestazione più forte. Forza facciamoci sentire ora tocca a noi". P.s. Lorè ti sto vicino e ti appoggio su quanto è apparso sul giornale nei tuoi confronti, nessun commento ma solo giornalisti benpensanti vi disprezzo tutti quanti!!!".
Una ottima idea di Giacomo. Speriamo che la cronaca finisca, così mi dedico a questo progetto!
"Ciao Lorenzo, innanzitutto credo che sia doveroso, quanto scontato ma ti assicuro anche sincero, un ringraziamento per quello che fai con il tuo sito: non solo è uno spazio diventato ormai un archivio storico dell'As Roma e della sua gente ma attraverso i tuoi aggiornamenti credo possa essere considerato un vero e proprio sito di controinformazione tra i migliori che esistano gestito con passione e competenza.
Ancora grazie da cittadino prima e da romanista poi. E' la prima volta che ti scrivo una mail e nonostante il periodo sia denso di argomenti, ahimè - in quanto non sono certo questioni felici e da prendere alla leggera, vorrei parlare di una tematica non ancora affrontata.
Potrei parlare dei problemi della Sud, ma l'amarezza è tanta e forse c'è poco di cui parlare, potrei parlare ancora delle menzogne che spesso appaiono sui giornali quando si tratta di articoli sul "tifo violento" e potrei parlare anche della situazione dell'As Roma che purtroppo non è delle migliori.
Invece ho notato in queste settimane come si parli, seppur sottovoce e senza progetti concreti, della possibilità della costruzione di un nuovo stadio.
Ora l'Olimpico è uno stadio a cui tutti siamo affezionati ma oltre a non esser mai stato uno stadio "per il calcio" credo che sia diventato decisamente troppo dispersivo per un pubblico sempre caloroso ma con numeri in ripida discesa anche a causa del caro-biglietti, delle diffide e del clima di tensione portato avanti anche da giornalisti incompetenti che non fanno altro che fare terrorismo psicologico sulla gente in modo da poter assicurare un certo supporto a leggi speciali che facciano tacere un po' di individui scomodi.
Ora qual'ora facessero questo stadio nuovo io credo che la tifoseria non dovrebbe trovarsi impreparata ma dovrebbe invece sostenere la possibilità portando anche proposte concrete che difendano gli interessi di noi tifosi.
Non sono un amante degli stadi con ristoranti, alberghi e cinema compresi nella struttura (ad esempio) né amo gli stadi di nuovissima generazioni di marca inglese, credo sia difficile preferire l'emirates stadium a quel gioiello che era l'highbury o il nuovo wembley al cospetto del leggendario vecchio wembley, e mi chiedevo quindi se fosse possibile far partire una campagna forte ed organizzata come è stata quella per il ritorno alla maglia tradizionale, che ha anche portato ad ottimi risultati.
Si potrebbero ad esempio buttare giù dei punti fermi. Faccio un esempio per rendere l'idea:
- Niente pista d'atletica
- Presenza di museo e "official shop" si, presenza di cinema e ristoranti no.
- Niente musica di accompagnamento a goal né presenza di spettacoli pre-partita, post-partita o durante l'interavallo.
E via dicendo.
Inoltre sarebbe anche interessante proporre uno stile di massima che magari riprenda quello che fu il glorioso Campo Testaccio, all'avanguardia allora e che sarebbe all'avanguardia oggi, ovviamente ingrandito e ammodernato.
Insomma Lorenzo io ho buttato il sasso nello stagno.. spero che l'idea ti piaccia e che si possa organizzare una campagna dopo aver ovviamente deciso alcuni punti che si ritengono fondamentali.
Credo che sia l'unico modo per evitare che ci si veda una partita di calcio, in uno stadio da football americano sembrando che si assista ad un rodeo in Texas.
Ancora complimenti, buon lavoro e buon divertimento, perchè immagino che per te sia anche questo gestire il sito.
Un saluto.
Giacomo".
A proposito di stadi: "Salve, riemergo dal passato per informare che, dopo cinque lunghi anni di lavoro ho finalmente terminato il mio libro sulla storia degli stadi di calcio italiani.  L'uscita in libreria è prevista per la fine di Ottobre, nello stesso periodo comincerò a presentare il libro in giro per l'Italia. Se possibile, ti chiedo cortesemente di aiutarmi a promuovere il libro attraverso le pagine del tuo sito o comunque con un passaparola.
Chi desidera maggiori informazioni  può visitare www.stadiditalia.forumup.com dove da qualche giorno esiste già il forum collegato - non ufficialmente - al libro. A presto Sandro Solinas".

Si avvicina Siena/Roma: "Ciao Lorenzo. Mi chiamo Claudio, ho 39 anni e sono più di 30 che seguo la Roma. Da dieci anni ormai vivo a Venezia per motivi di lavoro.Anche se ciò non mi ha impedito di rinnovare il mio abbonamento in Sud,la distanza, ma soprattutto date ed orari assurdi,non mi permettono di poter essere presente costantemente allo stadio (e pensare che fino a quando ero a Roma non ne perdevo una,dall'amichevole contro i dilettanti alla finale di coppa)
Ti scrivo per un motivo preciso: leggo e riporto quanto apparso sul sito dell'Osservatorio circa la  trasferta della Roma a Siena del prossimo 5 ottobre
1. vendita di un solo tagliando per spettatore ospite;
2. autorizzarne la vendita esclusivamente presso rivendite site nei capoluoghi interessati alla partenza dei tifosi, indicati dalle rispettive Questure d’intesa con le Società Sportive gestite sotto la diretta responsabilità delle società medesime che dovranno garantire il riscontro dei documenti di identità degli acquirenti e fornire l’elenco degli stessi
Premesso che io allo stadio vado a vedermi la partita,a sostenere e stare vicino alla Roma e che non ho mai avuto problemi di alcun genere
con nessuno,soprattutto con le istituzioni,a questo punto io mi chiedo: Cosa devo fare per poter acquistare un biglietto per Siena,prendere un
giorno di ferie e fare 1000 km per venire a Roma?oppure,come ci ha suggerito un solerte funzionario delle forze dell'ordine in una trasferta al nord,GUARDARE LA PARTITA SU SKY?
Sono sicuro che altri tifosi della Roma si trovano nella mia situazione.
Credo che stiamo arrivando (meglio ci stanno trascinando di peso) ad un punto in cui il tifoso da stadio è visto come un peso,un qualcosa di  cui fare a meno.D'altronde il "tifoso da poltrona" rende molto di più, non crea problemi e paga Sono convinto,e tu lo sai meglio di me,che non si può giudicare nessuno a priori,il dare "etichette" sta diventando uno sport nazionale.E con queste decisioni e comportamenti l'Osservatorio,o chi per lui,non fa altro che sparare nel mucchio considerando in definitiva tutti colpevoli.E' una sentenza di condanna vera e propria.Così diventa tutto facile.Si vietano le trasferte,si chiudono gli stadi.E poi vengono a raccontare che gli episodi di violenza sono in calo....Allora do un suggerimento:CHIUDIAMO TUTTE LE DISCOTECHE,vedrai come diminuiranno le stragi del sabato sera!!
Credo,Lorenzo,che stiamo sulla strada sbagliata.Finchè nessuno si assumerà le proprie responsabilità non ne verremo mai fuori....Un saluto e FORZA ROMA!!!!!!!!!!!!!!!!
E' un piano diabolico studiato alla perfezione. Lo sappiamo bene.
Forse questa non c'entra con il calcio ma senz'altro ha a che fare con l'informazione. Da Il Messaggero:
L'aggressione alla poliziotta karateka
Buongiorno. Sono un Sottufficiale dell'Esercito e provo profonda indignazione per la polizziotta penitenziaria che ha raccontato la verita' a modo suo dicendo di essere stata aggredita in via Marsala e che nessuno le ha prestato soccorso, diffondendo su vari giornali e tv una versione totalmente falsa.
Di vero c'e' solo che e' stata aggredita ma ad aiutarla siamo stati io e mia moglie che dopo averla tolta dalle mani del folle stringendolo alla gola l'ho portata al comando della polizia a Termini. Questa ragazza ha approfittato della divisa per mettersi in mostra e elogiare le sue doti di karateka che proprio quella mattina non si sono viste, infamando la solidarieta' delle persone oneste. Spero che almeno voi mi date qualche risposta perche' per principio e per formazione professionale non si possono accettare certi comportamenti. Grazie e buon lavoro... M.M.
Questo il commento di chi mi ha segnalato la notizia:"questa notizia non fa altro che accertare che i vari organi di stampa ( che in realtà in questo caso non hanno colpe o perlomeno poche ) e chi riferisce i fatti sono sempre in malafede.". Più che in malafede, che pure come ben sappiamo a volte c'è, direi che c'è una notevole mancanza di controllo sulla veridicità della notizia. Non credo sia questo il caso, ma non si può lavorare solo sulle veline di questure e ministeri e sulle dichiarazioni delle persone. Bisogna informarsi sul posto degli avvenimenti. E' per questo che solo Youtube ormai ha un senso nel mondo dell'informazione filmata d'inchiesta.


25 settembre: in costruzione la pagina di Genoa/Roma. Notizia ANSA:
Non saranno puniti i sette tifosi giallorossi che imposero lo stop alla partita
perché si era sparsa la voce (infondata) della morte di un bimbo investito
da un'auto della polizia
Roma, reati prescritti
per il derby sospeso del 2004
ROMA - Mentre ad Arezzo viene annullata (vizio di forma) l'udienza preliminare per l'uccisione di Gabriele Sandri, arriva la notizia della prescrizione per i sette tifosi romanisti coinvolti nella vicenda della sospensione del derby Lazio-Roma del 21 marzo 2004. La partita venne fermata in seguito alle pressanti richieste dei leader delle curve per le voci, poi rivelatesi infondate, della morte di un bambino investito da un'auto della polizia.
I sette erano accusati di aver scavalcato il recinto di gioco (violazione della legge sulla sicurezza negli stadi) ed uno, RMM, anche per procurato allarme. Il giudice monocratico Patrizia Pacifici, su sollecitazione delle difese, tra cui gli avvocati Lorenzo Contucci e Rosario Tarantola, di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, scattata il 21 settembre scorso. Il reato, ai tempi della vicenda del derby sospeso, era infatti solo contravvenzionale, oggi, dopo la legge Pisanu, la prescrizione, non sarebbe stata possibile. Delle originarie ipotesi di reato contestate agli indagati, sono cadute da tempo quelle di violenza privata e di istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, mentre non sono emersi elementi per configurare l'ipotesi del complotto.
Gli indagati, oltre a Morelli, sono Stefano Carriero, Stefano Sordini (i tre furono ripresi dalle telecamere mentre si rivolgevano a Francesco Totti chiedendogli di non proseguire il match), AF, DDS, AS e GL. A chiedere il processo è stato il pm Elisabetta Ceniccola. I tre erano comunque stati sottoposti a Daspo. I difensori avevano citato centinaia di testimoni tra cui Francesco Totti, Fabio Capello, quasi tutti i calciatori di Roma e Lazio, nonchè l'ex prefetto di Roma Achille Serra che diede l'ok alla sospensione del derby e Adriano Galliani, all'epoca presidente della Lega Calcio.
Porca miseria! Mi sono dimenticato di chiedere il permesso a qualche giornalista!
Chiariamo la notizia e poi gustiamo, freddo, il piatto della vendetta contro tutti coloro che commentarono questa vicenda. Vi ricordate Gigi Moncalvo, ex direttore de "La Padania" e ora nel TG1? Io me le ricordo. Qualcuno lo può intervistare?
Ora, è bene chiarire ai giornalisti che stanno per indignarsi: la prescrizione non è stata provocata dalla difese con eccezioni, cavilli o citazioni di centinaia di testimoni. Le difese hanno anzi sempre sollecitato il processo.
La prescrizione è maturata perché la Procura della Repubblica ha impiegato 4 anni (quattro anni!!!!) per rinviare a giudizio queste persone.
Prima, però, aveva dovuto riconoscere che tutte quelle fandonie su accordi tra le tifoserie, complotti e via dicendo erano, per l'appunto, fandonie.
Era rimasto solo lo scavalcamento di transennne e il giudice, verificato il grande ritardo con cui è stato iniziato il processo, non ha potuto far altro che dichiarare la prescrizione. La citazione da parte dei difensori (in realtà è stato il solo Avv. Tarantola a chiederne l'audizione) di centinaia di testimoni, quindi, non ha influito affatto su un processo che è stato fatto nascere già morto. Dopo che tutti hanno scontato ingiustamente una diffida di tre anni.
Processo Gabriele Sandri: nella pagina dedicata a Gabriele Sandri seguiremo le fasi del processo. Qualche giornalista di quelli che si sono indignati recentemente perché due disgraziati non sono andati in galera si indignerà sicuramente per il cavillo che ha consentito l'annullamento dell'udienza preliminare a carico di Spaccarotella. Invece non deve indignarsi: entrambi gli avvocati hanno il diritto di ricevere l'avviso di chiusura delle indagini preliminari. Lo prevede il codice. Se il giudice ha disposto in quel modo vuol dire che ha ritenuto fondata l'eccezione.
Ed ecco un commento tratto or ora da Repubblica:
Sandri, la giustizia assurda
di MASSIMO RAZZI
Prima ci hanno fatto vedere le immagini della madre di Gabriele Sandri, dignitosissima, che entrava piangendo nell'aula del tribunale di Arezzo dove doveva svolgersi l'udienza preliminare del processo all'agente di polizia Luigi Spaccarotella. Un'ora dopo, arriva la notizia che la stessa udienza è stata annullata per un vizio di forma. Vizio gravissimo, si dirà, vista l'attesa, il dolore e l'assurdità di una vicenda che aspetta sia fatta seriamente giustizia.
Il vizio, invece, consiste nel fatto che a uno dei due avvocati dell'imputato non sarebbe stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Vizio che più banale e formale non si può, vizio sanabilissimo, ci pare, visto che l'avvocato sapeva della chiusura delle indagini (il suo collega, quantomeno, lo avrà informato) ed era presente oggi in aula anche se ha sostenuto che il tribunale aveva sbagliato il numero di fax. Basterebbe consegnargli oggi, al massimo domani, vogliamo esagerare, fra una settimana, una fotocopia della notifica stessa rifissando a strettissimo giro una nuova udienza.
Invece, tranquillamente, la giustizia italiana ci fa sapere che ci vorrà un mese e mezzo, forse due, per stabilire un'altra data in cui le parti potranno rivedersi davanti al Gup. Ci sembra un eccezionale argomento a sostegno di chi sostiene che non si può avere fiducia in questa giustizia, un duro colpo alla credibilità dei magistrati e dell'intero sistema che amministra sanzioni, delitti e pene.
E' inammissibile perché è impossibile che non ci sia (in questo e in tanti altri casi) un altro modo giusto e tecnicamente regolare di risolvere il problema, perché un gup, o meglio, il sistema giudiziario non può e non deve più dare questo tipo di risposte sempre incredibilmente dilatorie. Diranno: questi sono i tempi della legge, ci sono i processi, i calendari, le carenze di personale. Vero, verissimo, ma non c'è un pomeriggio vuoto, un qualsiasi sabato o una domenica in cui il signor Gup possa fissare l'udienza prima di due mesi? Se non altro per rispetto di quel dolore, per chiedere scusa di un errore tanto banale quanto stupido.  (25 settembre 2008)
Spiego io a Massimo Razzi (che ha scritto l'articolo immediatamente dopo il TG2 o il TG1 dell'ora di pranzo, visto che ora che scrivo sono le 14.20) il senso di quanto accaduto.
Con l'avviso di chiusura delle indagini preliminari (che uno degli avvocati della difesa dice di non aver ricevuto) il PM da 20 giorni alle parti per chiedere di essere interrogati, depositare documenti, chiedere che vengano assunte nuove prove e via dicendo. Il motivo tecnico per il quale il processo, quindi, non può essere rinviato prima di due mesi è che bisogna dare il tempo all'ufficio di notificare, far scadere i 20 gg. previsti dal codice (e cioè dal Legislatore e cioè dal Governo che ha fatto la legge), verificare se il legale ha chiesto - ad esempio - l'interrogatorio e se del caso espletarlo, per poi notificare un nuovo avviso di fissazione dell'udienza preliminare, almeno diei giorni prima dell'udienza. Il difensore poteva rinunziare a far valere l'eccezione ma, se non ha interesse a che il processo si celebri subito, può tranquillamente far presente la cosa, così come è successo.
Dico e continuo a dire: una qualsiasi persona che non ha studiato giurisprudenza e non è avvocato può giustamente chiedersi il perché di un rinvio a due mesi, ma chi scrive sul maggior quotidiano d'Italia deve informarsi, quando parla di processi. Anche se si hanno le migliori intenzioni come Razzi.
Come si può dire che è un duro colpo alla credibilità dei magistrati se costoro debbono solo applicare la legge che il Parlamento promulga?
Non è vero, quindi, che è impossibile che non ci sia un altro podo giusto e tecnicamente regolare di risolvere il problema: il cancellerie del pubblico ministero avrebbe dovuto appurarsi - vista la delicatezza del processo - dell'avvenuta ricezione del fax da parte del legale, perché le regole sono queste. Se non piacciono, che vengano cambiate.
Comunque sul sito de Il Messaggero c'è la possibilità di commentare le notizie: è uno spazio di democrazia. Usatelo nel modo più corretto, evitando insulti.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=31657&sez=HOME_INITALIA


24 settembre: su Genoa/Roma: "Lorenzo, forse questa volta la notizia te la do io.....pare che a Ge non si possa proprio andare, i biglietti saranno in vendita solo fino alle 19.00 di ieri sera e per i soli residenti in regione Liguria. Queste sono le notizie ricevute dal Genoa calcio. Tu vedi soluzioni alternative all'essere liguri ? Andrea". Sinceramente no. Stanno ricreando l'Italia dei Comuni di qualche secolo fa.
Sul calcio austriaco:
Ciao Lorenzo, ho letto sulla pagina vita vissuta la tua breve esperienza nel calcio austriaco, pure io molti anni fa ho fatto una cosa simile.
Alle superiori ho frequentato il liceo linguisitco e i professori promuovevano obbligatoriamente gemellaggi tra classi di paesi differenti a seconda della lingua che si studiava. La mia classe si è  gemellata con una classe di Salisburgo. Era l'anno 2000- 2001 agli inizi di aprile ero in Austria, e sono rimasto la ospite per una settimana. Arriva la domenica e si disputa la partita Salzburg-Tirol Innsbruck quest'ultima dopo la vittoria di tre scudetti consecutivi è fallita nel 2003. Io, il ragazzo che mi ospitava ed un suo amico mezzo greco ci rechiamo allo stadio. Loro sono solo dei tifosi semplici ma nutrono un forte disprezzo verso la tifoseria tirolese in quanto aveva una matrice di sinistra. Lo stadio era un piccolo impianto non molto moderno che conteneva al massimo 12.000 aspettatori. L'atmosfera era molto tanquilla e rilassata, dopo le mie trasferte a Brescia, Verona e Bologna sembrava proprio una festa di paese tutto ciò dovuto dal fatto che era totalmente assente la polizia in assetto da antisommossa. La pratica biglietti è stata risolta molto velocemente ed entriamo dopo una ridicola perquisizione da parte di uno stewart, era un ragazzo con un fratino giallo fosforescente che gentilmente mi ha chiesto in inglese , perchè il tedesco non l'ho mai capito, di mostrare cosa avevo nelle mie tasche. Sbalordito passai il cancello e ho visto tre poliziotti stile divisa da commissario Derrick che parlavano tra loro. Il pub a differenza di te non l'ho notato in compenso ho visto che c'era  una piccola costruzione dove si vendevano gadgets della squadra locale. Io mi rifiutai di acquistare qualcosa perchè i colori sociali del team non erano molto igenici, infatti avevano gli stessi colori della Fiorentina. Il ragazzo che mi ospitava mi ha chiesto se compravo qualcosa ma con estremo garbo declinai la possibilità dicendogli mi dispiace ma mi fa troppo fiorentina e io la odio.
Il prezzo dei biglietti non lo ricordo è passato tanto tempo, mi ricordo benissimo che avevamo preso i biglietti tra i più economici e ci eravamo posizionati in curva.
Quel settore a differenza delle nostre era un luogo dove seguivano la partita  famiglie, ragazzini e persone più anziane, il settore del tifo era adiacente al nostro, vicino  al calcio d'angolo e proseguiva per un tratto lungo la tribuna scoperta laterale. Mi ricordo benissimo del pensiero che avevo fatto tra me e me" che strano posto sembra quasi un settore ospiti". A  differenza gli ospiti occupavano in gran numero tutta la curva di fronte, non sono un matematico ma secondo me saranno arrivati alle 500 unità. I tifosi del Salisburgo  si chiamavano tought guys, striscione bianco con scritta in stile gotico viola, non molto numerosi e non molto colorati, invece i tifosi dell'Innsbruck non ricordo il nome  i nomi dei vari gruppi giunti là. Già dal prepartita si capisce che i tirolesi sono nettamente superiori a livello di tifo, molte bandiere rossoverdi che sventolano per lunghi tratti della partita,  alcune di Che Guevara, e tra i loro striscioni intravedo una pezza dei loro gemellati gli atalantini delle bna.  Quando le squadre hanno fatto il loro ingresso in campo i tifosi salisburghesi hanno fato una piccola fumogenata mentre quelli del Tirol una buona tociata con il classico lancio di esse sul terreno di gioco. La partita finisce uno a zero per gli ospiti, con un buon tifo da parte dei loro sostenitori, cori a raffica e battimani molto compatti in perfetto stile italiano. Cosa dicevano non lo so, i due ragazzi che erano con me hanno seguito il match in piedi come me, ma in perfetto silenzio. Io attanagliato dalla noia sovente urlavo atalantini di merda o bergamaschi bastardi, in italiano ovvio, con le persone che mi lanciavano sguardi un pò perplessi, della serie sto pazzo ubriaco da dove è evaso?
Non so che fine hanno fatto quei ragazzi, a dir il vero non so manco che fine hanno fatto i miei ex compagni di classe, per gli ultimi non mi è mai importato niente io ero in quella classe solo perchè stavo nel registro, un pò come te,. I gemellaggi  è una insana moda ma sembra avere successo. I miei compagni erano felici di farlo, si sono messi a piangere quando sono partiti, si ma poi non hanno continuato il rapporto d'amicizia. Invece io fin dall'inizio ho mostrato la mia contrarietà a tale progetto, per me pare stupido forzare la gente a scriversi e a cercare di diventar amici, anche quando non si ha niente in comune, mantendo questa cosa importante solo fino all'incontro, poi chi si è visto si è visto. Io e la mia corrispondente si è no ci siamo salutati, io non sono andato a casa sua perchè aveva il ragazzo geloso e io sti cazzi di sta iniziativa ed è andata da un'altra persona.  Chissà quanti di quei sorrisi, di strette di mano e di abbracci sono stati veri i quel mare di ipocrisia? Comunque l'amicizia è un ponte spazio temporale anche se noi eravamo a Venezia e loro là una mial o una lettera ogni tanto se la potevano mandare visto le tante lacrime spese. un saluto e scusa per sta mattonata di mail.
P.s. so della tua classe perchè a marzo avevamo parlato di come mai la musica underground è per un pubblico d'élite.
Sul calcio spagnolo: "Ciao Lorenzo ti invio questa foto della curva dei tifosi dell'Atletico Madrid: là l'amplificazione è messa a disposizione dal Club ai tifosi senza divieti e regolamentazioni idiote. Forza Roma  Fabio Fettuccina".

Ancora sull'articolo di Carlo Bonini:
"ciao lorenzo sono cristian un ultras del napoli appartenente alla curva A, ho letto l'articolo su repubblica dove quel giornalista ha menzionato il tuo
nome. sono rimasto davvero disgustato, perchè noto che nonostante tutti ormai abbiano capito che il 31/08/08 è stato solo un agguato mediatico nei nostri
confronti c'è gente che continua a far finta di nulla.
la cosa sconcertante è che sullo stesso giornale pochi giorni fà un giornalista dell'edizione napoletana aveva avuto il coraggio di fare un'indagine
"vera " su quello che è accaduto a roma, riportando in pieno le nostre ragioni e anche lui aveva capito che quel giorno tante cose erano state enfatizzate.
mormorando una frase per noi storica"NON AVREI MAI PENSATO DI PRENDERE LE PARTI DEGLI ULTRAS"
mi chiedo ma come si può permettere ad una persona di scrivere c***** del genere? Non tanto sulla nostra storia di roma ma su quello che dice di te.
Spero che a questo ***** giornalista trovi da parte tua pane per i suoi denti. Calcisticamente sono un nemico ma apprezzo molto il tuo sito forse l'unico
che abbia una logica ed una moralità. AVANTI ULTRAS CURVA A".
E-mail riferita direttamente a Carlo Bonini, che pare legga questo sito e proveniente da una persona un tantinello conosciuta che firma solo con l'iniziale:
"Caro Carlo, mi permetto di darti del tu per questioni di congiuntivi che magari userò..mi verranno più semplici. Ti scrivo in merito ai tuoi  articoli , per quanto ne ricordi io almeno quinquennali, sui fatti di  stadio in Italia.Li chiamo fatti di stadio relegandoli ad un grado di  superficialità che non credo abbiano..li chiamo così perchè piace  molto a chi non conosce e non riesce a comprendere le dinamiche di  questa reatà. Io ti considero un giornalista d'inchiesta. Quella su  abu omar me la ricordo, l'ho seguita, l'ho difesa nel mio piccolo,  l'ho apprezzata. Non ho letto il tuo libro su guantanamo ma ho
apprezzato il fatto che un giornalista lavori ad un progetto simile.  Insomma io stimo i giornalisti d'inchiesta ma magari di questo  ti  importa poco. Importa a me però. In un'epoca come questa in cui la  comunicazione sta assumendo le stesse forme del capitalismo, gli  stessi tentacoli, la stessa forza autodistruttiva che, implodendo, si  porta con se gli uomini, in un'epoca così chi usa la comunicazione per  capire cosa succede a quest'epoca è una risorsa, un valore aggiunto,  uno strumento di resistenza.
Tu sai che il calcio in questo paese è veicolo di molte cose. Non solo  di passione. Di aggregazione, di rabbia e di becero campanilismo. Il  calcio è un modello oltre ad essere metafora. E' potere. E'  laboratorio. La guardia di finanza e i suoi berretti verdi Carlo, la  stessa che sabato 21 luglio 2001 ha fatto sfracelli, è stata addestrata  davanti alla mia curva per almeno tre anni. Con a capo un funzionario  di celere. Le sai queste cose. Le sai benissimo e io non sono un  sociologo. Il calcio è un sistema parallelo al sistema, con le sue  leggi, la sua economia, i suoi generali, i suoi soldati, i suoi preti,  il suo popolo, i suoi ragazzi di strada. Essere ultras non è mai stato  un fenomeno. Oggi per molti (anche ultras) lo sta diventando..pensa che  contraddizione, pensa che confusione, che lavoro di fino. E' come  l'eroina gettata a chili per le strade del bronx e di harlem negli  anni settanta se mi si passa il paragone. La stessa cosa. Essere  ultras è sempre stato qualcosa che non ha mai avuto bisogno di essere  spiegato. Lo so che la parola spontaneismo fa paura, la fa anche a me  se penso a quello armato di trent'anni fa. Ma di questo si tratta. Con  tutti i paradossi della situazione. La violenza, i coltelli, la deriva  ideologica presa negli anni da molti gruppi e tante altre cose belle.  Ora io non sto qui ad illuminarti la via. Non credo tu ne abbia  bisogno. Ti chiedo di entrare dentro. Entraci in questo piccolo mondo  di gente stupida, impunita, figlia di borghesi, difesa da  azzeccacarbugli (ma che almeno non vanno in parlamento), pregiudicata,  camorrista, sfasciacarrozze. Tu non puoi scrivere da lontano quello  che vuoi su questo piccolo cancro Italiano. Perchè se lo fai non
capirai mai dov'è la vera impunità, il vero pregiudizio, la camorra e  trenitalia. Se non lo fai non la trovi la verità. E ti assicuro che se  la vuoi davvero la verità sulle mille cose accadute negli ultimi dieci  anni ti farà più paura a te che a noi che la sappiamo o che almeno non  ce la succhiamo dai biberon di questo nemico invisibile. Sei un  giornalista d'inchiesta. Vuoi la verità. Su questi "fatti di stadio",  queste stronzatine da teppistelli..indaga. Vivici dentro se ci riesci.  Non usarli anche tu per addestrarti anche tu. v". Con tutto il rispetto per v., temo che si debba chiamare la conduttrice di Report, su Rai3, Milena Gabbanelli ed ormai è piure tardi: dovevano farlo prima, ora ci sono solo le rovine e i perché senza risposta, in quanto i "giornalisti d'inchiesta" non c'erano.
Da Gazzetta.it:
Teppismo, parla la Polizia 'La gente ha capito'
19:55 del 23 settembre
E' polemica sugli ultrà indagati e a piede libero per i fatti di Roma-Napoli. Così anche gli inquirenti dicono la loro. Lamberto Giannini, dirigente della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) di Roma, è a capo degli uomini in prima linea contro i violenti da stadio e dintorni. Uno dei poliziotti presenti in Tribunale (lo scrive "La Repubblica") di fronte alla decisione del Gup di condannare a 4 mesi e 10 giorni (pena sospesa) uno dei teppisti di Roma-Napoli, ha detto all’avvocato difensore dell’imputato: "Ma non vi vergognate?" (è incredibile come per colpa di Carlo Bonini una notizia falsa ed inventata di sana pianta diventi vera!!!).
Lei, Giannini, che ne pensa?
"Io penso che in casi gravi le pene sono state sempre altrettanto gravi. Per l’accoltellato dopo Roma-Reggina, la gente perbene ha capito. I tifosi hanno collaborato per l’identificazione del responsabile".
Lei allora è d’accordo col presidente dell’Associazione magistrati, Paolo Auriemma, che sulla Gazzetta ha spiegato che, nel caso specifico ("possesso di un petardo e resistenza alla polizia"), si tratta di reati di relativa gravità e gli arrestati sono anche incensurati, con tutti i benefici che legge prevede. Insomma, una clemenza annunciata?
"Le leggi vanno applicate e tutte le norme vanno rispettate. Nei casi di violenza attorno al calcio c’è sempre stato il rispetto e l’applicazione delle norme".
Secondo lei c’è bisogno di altre leggi, magari speciali, per ridurre i benefici di legge a chi delinque nell’ambito di manifestazioni sportive?
"Le leggi ci sono e vengono applicate. Non c’è bisogno di leggi eccezionali".
Lamberto Giannini, dirigente della Digos, sa perfettamente - avendo il polso completo della situazione - chi viene punito e in che misura. Mi sembra estremamente positivo e degno di nota che, al contrario di pseudosindacalisti che non conoscono una virgola del codice penale né la sorte dei processi, abbia detto la verità quando avrebbe potuto rifugiarsi nel populismo e nel luogo comune: le leggi ci sono e vengono applicate.
Questa è la verità, ma la gente non lo sa per colpa di una informazione al 95% marcia.
Poi:
Rissa dopo la gara
Daspo a 3 giocatori
Poliziotto colpito da parastinco: stadio vietato per 5 anni, ma l'Adrano (serie D) prepara il ricorso
ADRANO (Catania), 23 settembre 2008 - In paese dicono che questa mazzata sull’Adrano calcio abbia fatto più rumore della grandinata di 10 giorni fa. Chicchi di ghiaccio grandi come arance che hanno distrutto vigneti e ortaggi. Ugualmente i 5 anni di Daspo inflitti a 3 giocatori della squadra di casa, Santonocito, D’Angelo e Giuffrida hanno lasciato pesanti tracce. Caso più unico che raro, nel mondo del pallone attraversato da mille polemiche e altrettanti veleni. Dal presidente Emanuele Russo, al direttore generale, Mario Marino fino al tecnico, Rocco Ferrara. Tutti si dicono stupiti del provvedimento emanato nei confronti dei 3 calciatori.
SCONFITTA E RISSA - La storia scaturisce dalla partita di mercoledì scorso fra Adrano e Viribus Unitis, girone I della serie D, vinta dagli ospiti per 2 a 1. Al rientro negli spogliatoi i giocatori delle due squadre si sono accapigliati perché i ragazzi della Viribus stavano festeggiando “un po’ troppo” secondo i padroni di casa. Ecco perché la disputa si è spostata dal rettangolo di gioco agli spogliatoi. A tentare di sedare gli animi sarebbero intervenuti un paio di poliziotti in borghese; ci sarebbe stato qualche spintone e un giocatore dell’Adrano, Giuffrida, scivolando sui tacchetti è finito anche a terra; un altro, Santonocito, avrebbe scagliato un parastinchi colpendo un poliziotto, “il sovrintendente Amato, che si è poi recato al vicino ospedale di Biancavilla per farsi medicare, con una prognosi di 6 giorni” racconta il presidente dell’Adrano, Emanuele Russo. Sabato scorso Piero Santonocito, 21 anni, di San Pietro Clarenza, provincia di Catania; Angelo D’Angelo, 21 anni, di Termini Imerese, provincia di Palermo, e Giovanni Giuffrida, 23 anni, di Catania sono stati informati del provvedimento della Questura che vieta loro di recarsi in uno stadio per 5 anni.
VITTORIA E RABBIA - Così domenica mentre loro erano costretti a mettere firma presso il commissariato di polizia i compagni si aggiudicavano la difficile trasferta di Castiglione per 2 a 1. Ma i 3 punti non attenuano la frustrazione del presidente Russo per la grave sanzione ai suoi calciatori: “Da 3 anni ho preso in mano le redini di questa società e non abbiamo mai avuto problemi, neppure un’ammenda. Anzi, ci siamo distinti per l’accoglienza che riserviamo ad arbitri e avversari. Quel che più mi spiace è che il fatto sia avvenuto di fronte alla stanza del direttore di gara, il quale non ha scritto nulla nel suo referto. E la rabbia aumenta pensando che proprio dalle forze dell’ordine di casa nostra sia scaturito il provvedimento”. Già, e il parastinchi finito addosso al poliziotto? “Un equivoco”, la tesi difensiva dell’avvocato Lipera, lo stesso che ha difeso Speziale in occasione dell’omicidio Raciti del 2 febbraio 2007 al Cibali, sposata anche dal presidente Russo: “Santonocito è appena arrivato ad Adrano e non poteva riconoscere il poliziotto in borghese che ha scambiato per un dirigente della squadra avversaria. E poi stiamo parlando di un parastinchi di pochi grammi”, ma più pesante di un’eccezionale grandinata.
Non vedo l'ora che scoppi una rissa dopo una partita di serie A per vedere se diffidano un calciatore noto al pubblico.
Poi: ho sostanzialmente terminato la stagione 1989/90 (nel senso che non riesco più a trovare foto delle partite mancanti... me ne mancano diverse, chi le ha me le mandi!). Nella stessa pagina c'è una intervista a quella pippa di Renato che insulta Giannini, con la risposta della Roma.
Fatevi due risate con questo show di Grillo sull'informazione, se ancora non lo avete visto. Lo dedico a.... sappiamo chi!
http://it.youtube.com/watch?v=tEuOtmmevZU&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=ZQn80RDEmBg&feature=related


23 settembre (pomeriggio):  stamattina mi manda una e-mail un mio amico giornalista (non dirò la testata, molto famosa, ma amo precisare che è un giornalista super corretto) e mi dice che Carlo Bonini ha scritto un articolo pesante in cui parla anche di me. Vado subito on line e per poco non mi ingoio il cornetto. All'ora di pranzo accendo il PC e in tantissimi mi avete segnalato l'articolo di Carlo Bonini su La Repubblica.
Ebbi a che fare con questo giornalista sul finire del 2007, quando venne ad intervistarmi dopo la faccenda delle caserme. Ecco l'impressione che ne ebbi.
Oggi tira fuori questo articolo, che segnalo perché è zeppo di falsità per le quali sono costretto a querelarlo.
Liberi e felici i due fermati per il caos Roma-Napoli 
Patteggiamento e pena sospesa. Il legale: "Ma che ha fatto?"  (mai detto)
Treni distrutti e coltelli un processo di 5 minuti 
di CARLO BONINI 
ROMA - DD (l'abbreviazione è mia, il Bonini ama fare nomi e cognomi), ultras da San Giorgio a Cremano, cui lo hanno detto per telefono, pare non volesse crederci (creazione del giornalista, la telefonata è stata riservata). Da non stare nella pelle. Alle 9 e mezza del mattino, nell'aula 7 della quarta sezione penale del tribunale ordinario di Roma, giudice monocratico Maria Bonaventura, lo Stato salda il primo "conto" (si fa per dire) con la domenica della vergogna. 31 agosto, Roma-Napoli. Ventiquattro ore di normale devastazione (non è vero, vedi testimonianza diretta del giornalista austriaco che era sul treno). E fanno 4 mesi e 10 giorni di reclusione, 800 euro di multa. Sospensione condizionale della pena. D, libero già la mattina del 1 settembre, libero resterà (stessa pena che prese Maroni, rimasto anch'egli libero, con sospensione della pena)
Per liquidare una storia che, non più tardi di dieci giorni fa, aveva messo a rumore Governo, opposizione, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono sufficienti quindici minuti di orologio. D non c'è. Se ne è rimasto a Napoli, perché la prima regola, in ogni processo ultras, è "buttarsi contumace" (il giornalista ha un evidente preconcetto: non esistono "processi ultras". Esistono processi in cui il cliente può dare una procura speciale al proprio avvocato perché lo rappresenti. Non è obbligato a venire né ha alcuna convenienza a farlo, visto che sta a 250 km di distanza). Far dimenticare la propria faccia a chi ti dovrà giudicare e confidare nel tempo che, nel calcio, è medicina miracolosa, capace di annebbiare la rabbia e la paura. Alessandro Cacciotti, l'avvocato che difende D, confabula con il pubblico ministero (è bene precisare che Carlo Bonini non poteva assistere al processo in quanto si svolgeva in camera di consiglio, cioè a porte chiuse. Non tutti i processi sono pubblici e quello non lo era). Chino sul codice, somma e sottrae con perizia contabile. Quando si raddrizza per interloquire, appare soddisfatto. "Patteggiamo", dice. Il giudice chiede: "In che misura?". "Mesi 3 di reclusione, 600 euro di multa. Pena sospesa". "Mi sembra un po' pochino, avvocato, non crede?". Cacciotti appare sconcertato: "Mi scusi, signor giudice, in fondo il mio cliente che ha fatto?" . 
Già, in fondo, DD ha avuto soltanto la sfortuna di essere uno dei due soli tifosi napoletani arrestati quel giorno. Se ne stava tranquillo in curva nord con "una torcia esplosiva in mano" (torcia esplosiva? Naturalmente anche qui il Bonini falsifica la realtà. Era una semplice torcia a luce rossa, altrimenti sarebbe stato processato per possesso di esplosivi, con pena da 2 a 10 anni). Era arrivato da Napoli su un treno sequestrato in partenza e devastato lungo il tragitto (500 mila euro di danni) (persino il suo collega Fulvio Bianchi di Spycalcio, con l'articolo che poi posterò, inizia ad avere dei dubbi...). Dalla stazione Termini aveva raggiunto l'Olimpico su un convoglio speciale dell'Atac da cui, lungo un tragitto di poco più di 4 chilometri, erano state lanciate appena 41 bombe carta. Aveva soltanto menato mani e piedi con chi lo ha arrestato (non è vero, ha scrollato le spalle e basta dopo che da dietro è stato fermato). Allarga le braccia Cacciotti, in un crescendo di enfatica incredulità. 
"Una vicenda come al solito amplificata dai media. Il ragazzo è incensurato e in fondo risponde solo del possesso di un petardo e di resistenza alla polizia. Normale, quando si viene fermati in uno stadio" (ovviamente il collega non ha detto questo: ha solo detto che non si trattava di uno dei casi più gravi di resistenza a pubblico ufficiale). Il giudice lo interrompe: "Il contesto in cui si sono svolti i fatti è particolare. Provi a riformulare la richiesta, avvocato". Cacciotti riformula: "Potrei arrivare a mesi 4 e giorni 10". Il giudice: "Quattro mesi e mezzo, direi". Cacciotti: "No, giudice, 4 mesi e 10 giorni che per altro è perfettamente divisibile con le imputazioni. Guardi, facciamolo insieme. Pena base, mesi 9 di reclusione. Ridotta per le attenuanti generiche a mesi 6. Aumentata per il secondo capo di imputazione a mesi 6 e giorni 15 oltre a 1.200 euro di multa. In forza del rito, ridotta a mesi 4 e giorni 10 di reclusione più 800 euro di multa. E naturalmente sospensione condizionale della pena". Il pm annuisce distratto (già, perché l'accordo era già stato preso prima dell'udienza). Cinque minuti di camera di consiglio (e quanto deve durare un patteggiamento?). Quattro mesi e 10 giorni siano. Pena sospesa (Qual'è il problema? Il patteggiamento esiste nel nostro codice. La pena sospesa pure. Dov'è lo scandalo?)
Toccherebbe ora al suo compare, DDM. L'altro sfortunato. Quando lo hanno arrestato all'Olimpico, le mani le aveva impegnate entrambe. Una bomba carta nella sinistra (no, era una torcia). Un coltello a serramanico nella destra (il ragazzo ammette il possesso della torcia e nega con decisione il possesso del coltello). Anche lui, libero, ha pensato bene di non affacciarsi in aula. Anche lui è difeso da Cacciotti. Meglio, da Cacciotti e Lorenzo Contucci, l'avvocato degli ultras, il professionista che ha legato la sua immagine all'omicidio di Gabriele Sandri (è l'avvocato della famiglia) (Non sono affatto l'avvocato della famiglia Sandri. Il legale è l'Avv. Monaco. Carlo Bonini è disinformato e approssimato. Ergo, non ho legato la mia immagine a quell'omicidio, su cui Carlo Bonini ben poco ha scritto). Rispetto a D, DM naviga in acque più agitate. Non fosse altro, perché ha precedenti per rapina (sul certificato penale non risulta nulla) e un Daspo di 3 anni scaduto pochi giorni prima di Roma-Napoli. 
Ma Contucci non si perde d'animo (già, peccato che ero in un'altra aula a fare un altro processo insieme con qualche decina di avvocati! Io sono andato nell'aula 7 per dieci secondi quando il collega aveva già fatto tutto e attendeva la sentenza). Sussurra all'orecchio del collega la trovata (già, peccato che ne avevamo già parlato a studio il giorno prima e chi sedeva accanto al mio collega non ero io ma un avvocato tifosissimo dell'Inter con cui siamo in confidenza). "Signor giudice - argomenta Cacciotti - per DM chiediamo il rito abbreviato (prevede una riduzione di un terzo della pena, ndr) ma, preliminarmente, chiediamo una perizia sul coltello che la polizia dice di avergli sequestrato per verificare se effettivamente siano presenti impronte digitali dell'imputato. Vede, signor giudice, DM non ha avuto difficoltà ad ammettere le sue responsabilità. Ma il coltello, proprio no. Lui dice di non averlo mai avuto. E' una questione di giustizia" (E VORREI VEDERE!)
La perizia sul coltello equivale a sostenere che la polizia ha mentito nel suo rapporto di fermo (Carlo Bonini offende la sua intelligenza: la polizia non deve necessariamente scrivere dei verbali in malafede, come al G8 di Genova: semplicemente può sbagliare una individuazione ed è dovere del legale aiutare il giudice a ricostruire la verità). Il giudice la concede e rinvia il processo "agli esiti dell'esame peritale". Sul fondo dell'aula, i due poliziotti del reparto celere che hanno arrestato DM hanno la faccia di pietra (e ti credo!). Uno di loro, Gianluca Salvatori, incrocia l'avvocato Contucci. "Ma non vi vergognate?", dice (già, peccato che io non ero lì e che Gianluca Salvatori è un poliziotto del Reparto Celere di Roma sindacalista del SAP con cui ho partecipato - nel contraddittorio  ma con correttezza - ad un paio di trasmissioni televisive. Che peraltro non ha arrestato i ragazzi. E che soprattutto non mi ha potuto mai dire una cosa del genere se non altro perché ero a un centinaio di metri di distanza, in un altro edificio, come peraltro si può verificare semplicemente leggendo il Messaggero di oggi). Con lui ci siamo salutati un paio di volte in mattinata e basta.
Scusate la parentesi personale ma stiamo parlando del più diffuso quotidiano nazionale ed è sinceramente una vergogna leggere articoli che non sono di critica (sacrosanta) ma di insulto a chi fa il proprio lavoro inventando di sana pianta fatti e circostanze.
Ho avuto la possibilità di partecipare questa mattina a un dibattito su Repubblica TV (ecco qui il video di 40 mb o, se volete, c'è l'MP3 di 25 mb, oppure andate direttamente su Repubblica TV per vederlo in streaming), in cui era ospite proprio Carlo Bonini. Per eleganza, ho evitato di rinfacciargli in diretta quanto da lui scritto, poiché se ne occuperà la magistratura. Il dibattito è però stato interessante, anche se credo che Paolo Galimberti non mi inviterà più. Pensava forse di avere al telefono uno yes-man?
I vostri commenti: "ciao Lorenzo, mi chiamo Pedro, sono un ex ultras napoletano.
ti segnalo un articolo di carlo bonini (volutamente in minuscolo) sulla republica (repetuta iuvant) che ti riguarda direttamente.
ho raccolto un pò di notizie su questo (censura), che tra l'altro annovera ben 4 libri su tematiche importanti, come il terrorismo.
leggendo le poche righe del suo articolo, non risco ad immaginare quante sciocchezze abbia potuto scrivere su temi importanti, quali guantanamo, cia, fbi... http://www.archiviostampa.it/it/nomi/nom.aspx?id=46 saluti sinceri!
Mario: "Ti riporto questo articolo del "La Repubblica" di oggi, principalmente vorrei sapere una cosa, davvero tu sei il legale della Famiglia Sandri? Non lo avevo mai sentito...se così non fosse sarebbe un gravissimo e superficiale errore da parte del giornalista, che già di per se scrive stronzati immani che puoi commentare da te...MARIO".Come già detto, non sono il legale della famiglia Sandri. Carlo Bonini sul punto è disinformato.
Alessandro: "Caro Lorenzo, il brano qui di seguito è riportato da repubblica on line di oggi. Definirlo una vergogna è poco, tra l'altro se la prendono direttamente anche con te per il solo fatto di essere un avvocato!!!! Ciao Alessandro". Un  collega e amico, Marco: "lorè, anche, ma ovviamente non solo, dal punto di vista della dignità e del rispetto professionale io ormai non ho più parole da spendere....siamo al di là di ogni limite di sopportazione umana...
direi che la conclusione migliore per loro è la stessa dell'articolo "ma non vi vergognate?"...". TM: "mi sa che con bonini vi rivedete in tribunale.. ". Eh, mi sa pure a me! Federico: "Ciao Lorenzo, sono Federico e leggo spesso il tuo sito e ogni tanto ti scrivo. Sono esiliato a Milano ormai da quasi sei anni e quindi il tuo sito mi serve anche per "sentire" gli umori dei miei amici romanisti nella capitale!
In questi ultimi tempi sto vivendo in una specie di condizione simile al protagonista di 1984 di Orwell (romanzo che tutti dovrebbero leggere!!) e sto vivendo un paranoico periodo in cui credo che ormai viviamo in uno stato simile a quello di 1984!
Oggi ho scovato questo articolo su Repubblica.it e a mio avviso c'è un vizio alla base: il "giornalista" dovrebbe commentare la notizia in modo asettico, piuttosto che continuare ad enfatizzare certe situazioni diventando così uno strumento del regime! Non so...forse ormai il mio livello di paranoia è stratosferico, ma il tono del giornalista è davvero saccente, irritante e arrogante e induce subdolamente il lettore sprovveduto a prendere una posizione a prescindere, vale a dire quella dello scrivente! Ti allego il nick, con stima, contro il "regime" e FORZA ROMA! Federico".
Federico: "caro lorenzo, ti linko l'articolo della repubblica che ti riguarda, anche se sicuramente lo avrai già letto. sono, altresì, sicuro che i due poliziotti nn c'erano ma se c'erano e ti hanno detto quelle cose, hai risposto: ma vergognateve voi merde!!! che avete assasinato un ragazzo ed avete cercato di insabbiare le prove, mentre nel caso de quo, come Vs abitudine, le avete precostituite!!!!! questa poi: "il professionista che ha legato la sua immagine all'omicidio di Gabriele Sandri". Hai intuito correttamente, caro Federico. Io ero nell'edificio A, VI sezione collegiale a fare un processo e il mio collega di studio era all'aula 7 dell'edificio B. Con decine di colleghi che possono testimoniare e verbali di udienza che fanno fede. Nessuno mi ha mai potuto dire quella cosa, francamente offensiva per la categoria professionale.
Marco: "A lorè che brutta immagine che hai………….e poi ….ti inventi pure le trovate………in pratica “fabbrichi” diritto penale !!!!!! e che cazzo sei solo l’avvocato difensore, perché non te sta zitto e ie lo fai  condannare in pace !!!!! VERGOGNA".
Riccardo: "Ciao Lorenzo, non so se hai letto questo articolo di Repubblica.... http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/calcio-tifosi/tifosi-impunita/tifosi-impunita.html dove sei menzionato anche te....non voglio mettermi a commentralo perchè purtroppo mi sono stancato delle menzogne che dicono, e di cose ce ne sarebbero tante da dire.... spero solo che tu risponda per le rime a questo pseudogiornalista che sicuramente avrà acquisito informazioni sull'accaduto di Roma Napoli, leggendo qualche altro suo collega-giornalaio.
 E dall'alto della tua professionalità, e conoscenza dei fatti, credo che tu sia l'unico in grado di poter "mettere in mutande" uno come carlo bonini.
 Riccardo il Frascatano".
In ordine alla vicenda Roma/Napoli, come dicevo, persino Fulvio Bianchi su Repubblica qualche domanda inizia a porsela:
Napoli e quel 'treno del mistero'.
Abete: "I colpevoli vanno puniti".
Sono passati più di venti giorni dall'inizio del campionato, il 31 agosto, e i gravi incidenti di Roma-Napoli sono rimasti per ora impuniti. Pochi arresti a Roma: ultrà subito rilasciati. Nessun arresto, nessun Daspo, nessuna denuncia a piede libero a Napoli. Ma che è successo davvero su quel treno, che è successo alla stazione di Napoli? Il "treno del mistero": è vero, come sostiene Trenitalia, che i danni sono stati di 500.000 euro? Oppure si tratta solo, come sostengono alcuni ultrà del Napoli, di un vetro rotto e di un bagno danneggiato? Pare che alcuni tifosi del Napoli vogliano denunciare i dirigenti di Trenitalia per calunnia, forti anche di una testimonianza di un giornalista austriaco che ha viaggiato con loro.
Resta il mistero: la Procura di Napoli ha un'informativa, la prima della Digos che parla di circa 35 persone colpevoli di reati di vario tipo (anche se l'associazione per delinquere è difficile, molto difficile da dimostrare). Perché non procedono i pm? "Come cittadino -ha detto Giancarlo Abete- spero che ci sia un'identificazione dei responsabili degli incidenti, per consentire che queste persone vengano isolate dal mondo del calcio".
Il n.1 della Figc ha parlato del tema-violenza alla trasmissione radio Rai, "La politica nel pallone-Gr Parlamento". "Le vicende che hanno accompagnato la trasferta dei tifosi del Napoli a Roma hanno segnato queste prime giornate". Il giro di vite di Maroni ha colpito tifoserie che non c'entravano nulla con i fatti di Napoli: Fiorentina-Bologna e Livorno-Pisa si sono giocate solo con gli abbonati, dopo che un primo tempo, meglio ricordarlo, erano state decise dal Viminale le porte aperte a tutti.
Ma tutto ruota proprio su quella prima partita del 31 agosto e quel treno fantasma: oggi a Roma processo ad alcuni ultrà che erano stati arrestati nella Capitale e subito rilasciati. Uno ha patteggiato (4 mesi) e un altro ha chiesto il rito abbreviato. L'avvocato romano Lorenzo Contucci, che difende alcuni tifosi, ha detto: "La storia di quella trasferta è ancora tutta da scrivere". Ci sono state devastazioni sul treno? Danneggiamenti? Violenze? Resistenza a pubblico ufficiale? Come mai quel convoglio è subito ripartito il giorno dopo? E' stata fatta un perizia? E' vero che sono stati i dirigenti di Trenitalia a fare scendere i passeggeri quando hanno visto arrivare i "tifosi"?
Troppe domande ancora senza risposta. Per carità, fra quei tremila tifosi in partenza da Napoli c'era sicuramente qualcuno che ha commesso dei reati, che partiva come se andasse ad una spedizione punitiva, che aveva atteggiamenti poco rassicuranti. C'erano pregiudicati, come ha ricordato Maroni. Ma resta misterioso il silenzio della Procura napoletana: e non se lo chiede solo Abete. Intanto il Tar del Lazio ha confermato la chiusura delle curve del San Paolo. Si muove qualcosa invece sul fronte della tessera del tifoso (vedi Spy Calcio del 18 settembre). "Come dirigente sportivo -aggiunge Abete- ritengo che questa tessera sia uno strumento di fidelizzazione fondamentale. Lega e Federazione devono impegnarsi per accelerare l'iter, per sviluppare ulteriormente il solco tra chi vuole partecipare in modo piacevole alle partite e chi invece vuole tenere un profilo più basso". Secondo Abete si deve "proseguire nell'opera di responsabilizzazione delle tifoserie. Eravamo partiti bene, con l'aumento degli abbonati del 5-6%". I provvedimenti restrittivi adesso "cambiano la dimensione dello spettacolo calcistico, ma speriamo di uscire da questa situazione". Ma di è che la colpa? All'estero chi commette reati finisce in carcere. Da noi? Siamo in attesa che venga chiarito il mistero del treno di Napoli.


23 settembre:  iniziamo con una e-mail che mi consente di fare chiarezza: "Durante la settimana vado molte volte a visitare questo sito perché lo trovo interessante. Mi soffermo spesso nel leggere soprattutto i giudizi che dai alla curva sud dopo ogni partita. Come prima cosa, mi sembra che ti trovi sempre in un settore che non è quello della sud, e ultimamente hai delegato un tuo amico perchè tu non eri allo stadio. Spesso in questi ultimi tempi sono negativi, anche se sai che con tuttti i divieti che ci sono, i ragazzi hanno molte difficolta ma nonostante questo fanno molti sacrifici e si impegnano al massimo per sostenere la squadra. La cosa che non capisco è perchè ci critichi , e soprattutto, perchè dai giudizi e voti su una cosa che non ne fai parte attualmente. Senza portare, secondo me, rispetto ai ragazzi della sud. Poi non voglio neanche dirti cosa penso quando i resoconti del tifo li fai fare da un tuo amico perchè tu non eri presente. Forse sarebbe meglio e sarei contento che tu venissi a darci una mano con la tua presenza e voce. Mi permetto adesso di dare un voto al tuo tifo, visto che tu lo fai, riguardante la partita di coppa dei campioni di martedi contro i rumeni : caro lorenzo io ero in curva sud e tu in nord, mi dispiace ma non ti ho visto e ne sentito cantare voto: 3. Questa mail te la scrive una persona romana e romanista da generazioni, e crede il modo migliore per dimostrare l'amore verso questa squadra , dalla quale mi sento rappresentato, è sostenerla soprattutto quando è in difficoltà e perde , perchè farlo quando vince è troppo facile . Ultima cosa a tutte le persone che si lamentano della situazione attuale della curva sud , posso consigliargli di rimboccarsi le maniche e di poiangersi meno addosso . Spero che non mi rispondi che sono libero di non visitare il tuo sito . un saluto e FORZA ROMA !".
Figuriamoci se non rispondo! Ti premetto: ho 42 anni e mi sono fatto dal 1979 al 2003 in Curva Sud, ininterrottamente. Allo stadio vado dal 1974.
L'unica volta che non ho dato giudizi - che valgono quello che possono valere! - (Roma/Napoli, ero ancora in vacanza all'estero) lo ha dato un mio amico che ha la mia stessa storia di curva, non da spettatore ma da ultras come il sottoscritto. Sto parlando di uno dei più grandi collezionisti viventi dell'A.S. Roma. Detto questo, è molto difficile dare giudizi quando si fa parte di un qualcosa, proprio perché ne fai parte.
In Tribuna Tevere si sente perfettamente il tifo della Sud e degli ospiti. Se c'è un bel tifo, lo commento positivamente, anche in questo caso senza farne più parte. Ritengo che il tifo sia uno spettacolo nello spettacolo e quando faccio l'abbonamento pago anche per sentire l'ambiente, non solo per vedere la partita. Chi mi conosce personalmente e chi segue questo sito da anni sa perfettamente il rispetto che porto ai tifosi che si impegnano per tifare: li porto su un palmo di mano. Sono perfettamente a conoscenza anche delle difficoltà dovute ai divieti e via dicendo. E quando la Roma perdeva in casa con la Sampdoria 0-3 al termine dell'ennesimo campionato non esaltante una ventina di anni fa sono tornato a casa senza voce, al contrario del 99% del resto dello Stadio Olimpico. La mano con la mia presenza e voce l'ho data per 23 (ventitre) anni e così come me molti di quella che si può definire "vecchia guardia" (e io sono pure "giovane": c'è anche la vecchissima guardia ;-). Mo' se riposamo e tocca a voi: auguro anche a te di fare 23 anni ininterrotti in Curva Sud seguendo tutte le partite, compresi i Roma/Monopoli di Coppa Italia, davvero. Detto questo, il 3 che mi dai è oggi strameritato: me lo prendo e me lo porto a casa. Lo dico con ironia: grazie a Dio il 3 fa media con i 10 che mi devi dare per 23 anni consecutivi, a me come a tutti quegli ex che ora stanno in tribuna, sempre pronti, comunque, a cogliere il fomento invece di stare a casa con i nostri figli che vediamo poche ore al giorno durante la settimana! Quindi, se a 42 anni e da "padredefamija" mi prendo 3 stando in Curva Nord, o anche in Tribuna Tevere ove quando si può si cerca di tifare, dimmi tu quale voto dovrebbe prendere chi sta in Sud e non apre bocca a 20 anni: senza avere 23 anni di curva alle spalle e senza potere fare media! Tutto qui :-)
Altra mail: "Ciao Lorenzo. Ho intenzione di fare il cambio posto dalla sud alla nord, da quel poco che so basta trovare un abbonato di nord, ma poi non so la procedura. Tu ne sai qualcosa? Se qualcuno è interessato puoi dargli questo indirizzo cortesemente?
Un'altra cosa. Un abbonato può comprare un biglietto di un altro settore a nome suo senza che la sua tessera venga utilizzata, oppure un titolare di un abbonamento non può avere due accessi allo stadio col medesimo nome, anche se uno dei due non viene utilizzato?". Non so se hanno rimediato a questa incongruenza: l'unica è chiedere a un Roma Store. Per me è assurdo che, pur essendo abbonato a un settore, non posso prendere una partita il biglietto per un altro settore, ma in Italia può accadere di tutto!
Genoa/Roma: "Buongiorno Lorenzo, mi chiamo Andrea e come tutti voi tifo la Roma, purtroppo molte volte da lontano in quanto alleno nuotatori stranieri e questo mi porta molte volte lontano dall'Italia. Ti volevo chiedere una grande cortesia: mercoledì sarò in Italia e vorrei andare a vedere la Roma a Genova, ho letto delle nuove " intelligenti " limitazioni e vorrei sapere che settore consigli per noi romanisti e fino a quando pensi si possano comprare i biglietti ( anche il giorno della partita, dove ? ) Scusa se ti disturbo ma sei la sola voce sicura in un mondo dominato dalla disinformazione. Un'abbraccio giallorosso Andrea Di Nino". Dunque. Lo Stato carbonaro non pubblicizza le proprie decisioni ufficiali, affidandole agli approssimati organi di stampa che pendono dalle labbra dei potenti, senza accertare su carta cosa c'è scritto nelle determinazioni. Sembra - sembra - che la vendita dei biglietti sia limitata ai residenti nella provincia di Genova. Sembra, perché on line c'è solo la determinazione n. 41 del 16 settembre 2008 dell'Osservatorio Irrazionale sulle Manifestazioni Sportive che - dopo aver qualificato Genoa/Roma ad altissimo rischio - invita il CASMS ad adottare le determinazione che poi il Prefetto di Genova deve adottare. Dopo di ciò, il buio assoluto: non esiste un sito del Comitato Nazionale di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, mentre quello della Prefettura di Genova (che dovrebbe emettere una ordinanza con le determinazioni adottate da portare a conoscenza del popolo) non inserisce - al pari delle altre prefetture - assolutamente alcunché. La determinazione della Prefettura di Genova, quindi, è lasciata all'incertezza e ai comunicati stampa che strillano un generico "DIVIETO DI TRASFERTA" che, invece, non sussiste, mentre al contrario esistono delle limitazioni alla vendita dei biglietti. Naturalmente ho già scritto alla Prefettura di Genova lamentando il disservizio, inconcepibile in Inghilterra, ove TUTTO viene pubblicizzato adeguatamente sui siti istituzionali.
Sempre riguardo il divieto di vendere biglietti allo stadio il giorno della partita (a Roma una delle prime cause del crollo di spettatori):
"CIAO LORENZO, A RIGUARDO DEL PROBLEMA DELLO STADIO SEMPRE PIU' VUOTO E DELLA VENDITA DIRETTA IL GIORNO DELLA PARTITA, NON CAPISCO PERCHE'  IN TANTISSIMI STADI ITALIANI E' POSSIBILE VENDERE BIGLIETTI E A ROMA NO?  LA LEGGE NON VALE DAPPERTUTTO?
NON CAPISCO PERCHE' LA A.S. ROMA NON RIAPRE I BOTTEGHINI O NON NE PREDISPONE NUOVI MOBILI (COME PULLMAN CHE VENDONO MATERIALE ALL'INTERNO DELLO STADIO) ALL'ESTERNO DELLA ZONA DI PREFILTRAGGIO. IL PIU' VICINO E' AL GRAN TEATRO!!!!!
MA LA SOCIETA' NON SI PONE DI AVERE UNO STADIO PERENNEMENTE VUOTO? OLTRETUTTO I NOSTRI PREZZI SONO ASSURDI. SALUTI. FABRIZIO.
ECCO UN ESEMPIO DAL SITO DEL CHIEVO PER LA PARTITA DI MERCOLEDI' CON IL TORINO:
VENDITA BIGLIETTI ALTRI SETTORI
Mercoledì 24 settembre i biglietti saranno in vendita presso la nuova biglietteria dello stadio Bentegodi dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 ad inizio gara.
.....ANCHE DAL SITO DEL BOLOGNA CALCIO:
INFO / Biglietteria / Partite Casalinghe
Caro sostenitore,
come sai, le nuove normative volte a rendere nominativo il titolo d’ingresso presuppongono una più complessa e di conseguenza lunga procedura di emissione e distribuzione dei biglietti (della serie: purtroppo ci sono alcuni soggetti che fanno queste regole assurde e noi dobbiamo osservarle, pur cercando di aggirarle).
Per dribblare le code ai botteghini, per evitare di entrare allo stadio in ritardo, in altre parole per aiutarci a servirti meglio, segui il nostro consiglio: acquista in prevendita presso i punti autorizzati il tuo tagliando, oppure, nel giorno della partita, recati con largo anticipo al “Dall’Ara”, dove troverai le casse aperte diverse ore prima del fischio di inizio. Approfittane anche tu!
In questo modo, ti assicurerai il tuo posto con tutta calma e potrai sostenere la tua squadra senza rischiare di perdere neanche un istante di spettacolo!
L'A.S. Roma non si è mai posta il problema. La deficitaria gestione della Società, che per una strutturazione interna più adatta agli anni '60 che al 2008 non ha alcuna persona addetta alla soluzione di problemi del genere, comporta che la questione non sia allo stato risolvibile. Evidentemente alla Roma preferiscono avere 5-6000 spettatori in meno a partita piuttosto che riaprire i botteghini. Contenti loro... Certo lo spettacolo è desolante.
Marco mi invia questa e-mail di grande interesse: "Ciao Lorenzo, a proposito delle notizie palesemente inventate che troviamo nei giornali nostrani ti propongo di dare un'occhiata a questo articolo che descrive il modo in cui viene trattata la notizia al New Yorker.
Il termine "fact checker" può essere tradotto come controllore dei fatti, cioè al New Yorker ci sono una ventina di persone il cui unico impiego è verificare la veridicità delle informazioni scritte nel giornale.
Mi chiedo cosa avrebbe potuto pensare il caporedattore del New Yorker se avesse letto, per esempio, tutta l'infinita serie di articoli riguardanti la trasferta dei napoletani a roma. Mi fa ancora ridere (o meglio piangere) la foto dei napoletani con giacche e piumini che, secondo l'autore della didascalia, si stavano scontrando con la polizia a Roma...
Ecco il link dell'articolo (che comunque ti copio anche nella mail): http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/02/26/il-senso-dellinformazione-scientifica-e-non/
Continua così Marco".
Il senso dell’informazione (scientifica e non)
Dato che in un altro post si discute della qualità dell’informazione, mi pare istruttutivo sottolineare l’editoriale di Giovanni De Mauro su Internazionale di questa settimana, che riporto per intero:
“Leggere il New Yorker è un piacere, lavorare per loro un incubo”, racconta Nick Hornby. “Hanno quella mania così americana di verificare ogni dettaglio. Quando gli mandi un articolo, poi devi aspettare tre settimane prima di avere una risposta che, per l’ora di New York, ti rovina la serata. Una volta mi hanno chiamato in piena notte per controllare le parole di una canzone. Non si fidavano della mia trascrizione. Alla fine ho dovuto avvicinare il telefono alle casse dello stereo per fargli ascoltare il cd”. Il New Yorker ha una squadra di venti fact checker, tutti sotto i trent’anni, che controllano ogni singola informazione contenuta negli articoli del settimanale. Controllano pure i fumetti e le poesie inedite. Non solo: richiamano tutte le persone intervistate, comprese le fonti anonime, come quelle citate da Seymour Hersh nella sua nuova inchiesta che pubblichiamo in questo numero. “Con i fact checker dormo meglio la notte”, ha detto David Remnick, il direttore del New Yorker.
Ciò non ha impedito al New Yorker, mi suggerisce un collega attento, di scrivere che il governo Berlusconi in Italia si era concluso nel 2005. E pensare che lo sapeva persino Wikipedia… D’altra parte, errare humanum.
Non si può trascurare, invece, il principio. I fact checker sono un’istituzione nel giornalismo anglosassone (ce li ha anche Scientific American, e ne ho fatto le spese personalmente, un paio di volte che ho scritto per loro). Sono i garanti della fondatezza dell’informazione. Sono quelli per cui posso comprare un giornale e dire: “I fatti che leggo qui sopra sono stati verificati da qualcuno. Sono fatti. Sono informazioni”. Il resto sono opinioni, e da adulto vaccinato, dotato del senso critico che mi garantiscono la mia formazione e la mia esperienza, posso farmi un’idea personale, o condividere il punto di vista di altri.
Se nei giornali italiani ci fossero i fact checker, molti di essi andrebbero in edicola con almeno una ventina di pagine bianche (ottimista!).
A parziale consolazione, mi salta all’occhio la meravigliosa citazione di Aldous Huxley che apre il libro di Sean Carroll Al di là di ogni ragionevole dubbio, in uscita per Codice Edizioni: “I fatti non smettono di essere reali perché vengono ignorati”.
Citazione quasi biblica. Grazie allo stato comatoso dell'informazione in Italia, invece, è invece vero l'esatto contrario: poiché i fatti vengono ignorati, essi non sono reali.
Poi, altro argomento di interesse è
LA TESSERA DEL TIFOSO

Ecco qui sopra l'aberrante "tessera del tifoso" prevista dal Ministero degli Interni. 
Perché aberrante?
Per le ragioni che cercherò di spiegare, su cui la maggior parte degli opinionisti forse non riflettono a sufficienza, prendendo per buona qualunque novità che abbia quale scopo l'eliminazione della violenza negli stadi.
Anzitutto cercherò di spiegare per quale ragione il Ministero degli Interni ha pensato, quale prima categoria in Italia da schedare e regolamentare, ai tifosi e non ai parlamentari.
E' bene infatti ricordare che nel Parlamento Italiano ci sono 18 condannati, mentre gli inquisiti e i condannati in primo e secondo grado sono più di 70. Una percentuale superiore - come diceva un noto comico - alla infiltrazione della camorra a Napoli.
Quindi, per quale motivo il Ministero dell'Interno, per loro, non ha previsto la "tessera del parlamentare"? Perché il Ministero dell'Interno è uno degli strumenti del Governo. 
Non potrebbe mai fare una cosa del genere in assenza di una decisione a monte che - purtroppo - non arriverà mai: è come se un tifoso violento decidesse di autodiffidarsi.
Detto questo, vi invito a non farvi ingannare dalle apparenze - lodevoli - e di tenere a mente la distinzione esistente tra uno Stato normale e uno Stato di Polizia (che è quello deve la Polizia regola la vita sociale, prima ancora dei giudici).
*
Ora, la tessera del tifoso - che ha uno scopo non discutibile in qualunque paese civile - ha un "piccolo" problema: è soggetta a nulla osta delle questure. Non mi stancherò mai di ripetere che le questure sono organismi di parte e non hanno sempre ragione. Altrimenti nei tribunali non esisterebbero le assoluzioni. Si tratta di uomini, come tali fallibili, che non giudicano in nome del popolo italiano e, soprattutto, nel contraddittorio delle parti, come avviene in un Tribunale.
Detto questo, non viene chiarito nel documento in questione quali persone non avrebbero diritto alla tessera in questione: ad esempio:
- se ho avuto un DASPO perché nel 1995 ho litigato con qualcuno, l'ho scontato e ho scontato anche la pena, per tutta la vita non posso più andare allo stadio? 
- Qual'è l'esatto ambito di applicabilità della tessera del tifoso, al di là della evidente schedatura di polizia? 
- Chi non ha la tessera del tifoso può acquistare un biglietto per la partita? 
- Il tifoso occasionale non "fidelizzato" può ancora andare allo stadio? 
- Se voglio portare mia figlia di 8 anni allo stadio, posso farlo anche senza tessera? 
- Se domani mi va di andare a vedere Pizzighettone/Novara, posso andarci visto che tifo per la Roma? 
- E se tifo per la Roma e per la Lazio (esistono anche queste spregevoli categorie di individui), come debbo fare?
Potrei continuare all'infinito. Ma davvero all'infinito.
In un programma come quello stilato con grande minuzia dal Ministero degli Interni mancano delle informazioni fondamentali: i diritti del titolare della tessera e, soprattutto, i non diritti di chi non li ha. Ancora di più, mancano i criteri per determinare chi non ha diritto alla tessera: una condanna presa nel 1950, vale ancora oggi come ragione ostativa al rilascio? Oppure dipende da come si sveglia l'addetto al nulla osta della Questura? E se il daspo è stato revocato? E se viene negata la tessera e poi dopo 7 anni di processo vengo assolto? Mi risarcite il danno da mancata fruizione dell'evento sportivo e da danno esistenziale perché "se non vedo la Roma mi sento male"? 
Nella Costituzione non vi sono differenze di sesso, razza, opinioni politiche e religiose e invece possono esserci per questioni calcistiche? Io su un documento devo dire per quale squadra faccio il tifo e invece il Garante della Privacy si incazza se qualcuno mi chiede qual'è la mia fede religiosa o se sono etero o gay? 
In particolare, tra i motivi (vaghi) di esclusione vi sono i seguenti:
 - mancata presentazione o presentazione incompleta, all’atto della richiesta di partecipazione, dei documenti richiesti dal Regolamento di Partecipazione al Programma. 
Benissimo: quali sono questi documenti?
- presenza di “motivi ostativi”comunicati dalle Questure 
Benissimo: quali sono questi motivi ostativi? Ad esempio: il Ministro Maroni è pre-giudicato per resistenza a pubblico ufficiale. Potrà andare allo stadio oppure no?
• sopravvenuti motivi ostativi di cui al punto precedente, con conseguente annullamento e ritiro della tessera;
Idem come sopra.
• violazioni del regolamento d’uso dell’impianto, regolarmente contestate, ed inosservanza delle regole del codice etico ,con conseguente annullamento e ritiro della tessera.
Benissimo: dove si può avere lettura del "codice etico"? Chi ne interpreta le violazioni? Chi stabilisce l'eticità? La stessa polizia? Se, quindi, la Polizia dovesse dire un bel giorno che non è etico dare del cornuto all'arbitro, possono ritirarmi o non darmi la tessera? E se non è vero che gli ho dato del cornuto? Come faccio a provare il contrario?
Se il ritiro viene eseguito ingiustamente, avanti a chi posso ricorrere? Al Prefetto che è il superiore gerarchico del Questore? Al TAR, al modico costo di almeno 1500 euro?
Sul regolamento d'uso dell'impianto: 
se non rispetto il posto assegnato dalla tessera o se getto una carta per terra, cosa vietata dal regolamento d'uso dell'impianto, mi possono ritirare la tessera?
Il regolamento d'uso, poi, è diverso da stadio a stadio o da società di calcio a società di calcio.
Tra i divieti elencati per quanto riguarda lo Stadio Olimpico:
- Nessuno può rimanere in piedi durante lo svolgimento della gara
- Nessuno può entrare o parcheggiare ogni tipo di veicolo in luoghi diversi dalle aree destinate
al loro parcheggio;
- Nessuno può condurre attività commerciali o promozionali, fare mostra di materiale pubblicitario,
raccogliere donazioni, se non preventivamente autorizzate e regolamentate
dalle vigenti norme di sicurezza, pena la confisca del materiale
oggetto di dette attività proibite;
- Nessuno può gettare spazzatura, o altro materiale di scarto, in luoghi non previsti per tale
scopo.
Per pietà taccio sul resto.
Si potrà dire che il buon senso regolerà queste fattispecie previste come motivo ostativo al rilascio della tessera del tifoso o al suo ritiro. Scusate, ma non mi fido. Carta canta, e qui c'è scritto che per queste cose posso essere interdetto (a vita?) dagli stadi.
E allora: fate chiarezza, sennò fanno bene le Società di calcio a non darvi retta, mentre continuerete a svuotare inesorabilmente gli stadi.... 
Per finire: credete davvero che questa idea sia una esclusiva del Ministero degli Interni? 
Ecco qui sotto un articolo tratto da il Guerin Sportivo della stagione 1989/90, venti anni fa:
Ho inserito molte foto calcistiche della stagione 1989/90.
Finiamo con questo vecchio articolo della Gazzetta dello Sport del 15 febbraio 1992:



22 settembre:  mi viene segnalato che anche la tifoseria del Sevilla (Biris Norte) si lamenta dell'utilizzo di una maglia che non riproduce i colori sociali durante le coppe europee.

Nella pagina delle tessere, grazie ad Andrea, inserita la tessera della stagione 1951/52, che era una delle poche mancanti!
Su Livorno/Pisa:
 
"SENZA TIFOSI E COLORE
QUESTO E' IL DERBY DELLA REPRESSIONE"
Per protestare contro l'assurda decisione di far vedere il derby LIVORNO-PISA ai soli abbonati, presa da Maroni e dal CASMS, abbiamo deciso di raggiungere ugualmente Livorno e di appendere durante la partita diversi striscioni di protesta in punti cardine della città labronica. Questo nonostante i divieti e i 'controlli a tappeto' tanto proclamati.. Per noi il derby è campanilismo, tifo, passione, calore, 
colore…. Che senso ha giocarlo così? Senza tifo, senza quel contorno che rende il nostro derby così particolare e conosciuto in tutto il mondo e senza la rivalità che lo contraddistingue.
Con l'emanazione del decreto Amato parlavano di riportare le famiglie e la gente allo stadio. Ad un 
anno e più di distanza ecco il risultato: unapartita attesissima come Livorno-Pisa (è una vita che non si fa un derby inserie B!) la vogliono far giocare davanti a soli pochi eletti. Altro che riempire gli stadi come volevano farci credere… Prima gli stadi sono stati spogliati di tutto il loro colore, di tutti gli strumenti per fareil tifo, ora vengono spogliati anche dai tifosi e le partite rischiano di diventare spettacoli per pochi e per le televisioni. Per noi invece il calcio è uno sport popolare, è questo il suo bello, e così deve restare. Un ambiente in cui potersi liberamente sfogare ed esprimere leproprie idee, in cui seguire OVUNQUE la propria squadra del cuore. Tutto questo ce lo vogliono 
togliere! NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!
CURVA NORD MAURIZO ALBERTI – PISA
P.S. questo e' il contenuto dei volantini lasciati a Livorno vicino a ogni striscione.
LA MORALE? INVASA LA CITTA' VIETATA!!!
Derby mediocre in un contesto mediocre: 1 a 1 nel grigiore. La consueta rubrica del dopopartita curata dalla nostra redazione oggi avrà un taglio diverso. In primis perché ci sono cose più importanti di cui parlare rispetto alla partita, secondo perchè il sottoscritto non ha visto la partita avendo aderito alla protesta della curva nord...
Passiamo però a commentare la giornata che si è svolta a margine della partita. I gruppi organizzati della curva nord sono rimasti fuori come avevano dichiarato e insieme a loro circa 500 persone rimaste nel piazzale dietro la curva nord. Nessuna tensione all'ingresso visto che i ragazzi della nord si sono limitati a distribuire volantini che spiegavano la loro scelta. E poi due ore nel piazzale a cantare e ad ascoltare la partita alla radio come ai vecchi tempi. I cori più gettonati quelli contro Maroni (fra cui uno nuovissimo che augura al ministro degli interni un ictus come a Bossi), contro la polizia e sul derby 'che non sa di un caxxo'. Immancabile anche il consueto 'Il Livorno siamo noi' cantato a squarciagola. I pisani invece non si sono visti e l'unico segno che hanno lasciato sono stati una serie di striscioni in vari punti della città appesi durante la partita con scritto 'Un derby senza colori e passione è il derby della repressione'. Sugli spalti invece il silenzio di coloro che hanno preferito entrare  piuttosto che aderire alla protesta. Scelta libera e legittima anche se quelli che hanno espresso motivazioni sensate o un'opinione diversa sulle modalità di protesta sono veramente pochi. La maggior parte invece, fra cui anche parecchi giovanissimi, ha solamente espresso la 
propria cultura da consumatore perfetto e acritico: 'C'ho l'abbonamento, l'ho pagato, entro e guardo lo spettacolo per cui ho pagato'. Probabilmente si sono divertiti molto poco visto che alla fine 
sono partiti anche alcuni fischi e mugugni all'indirizzo della squadra. 
In ogni caso il 'Chi non salta è un pisano' dopo il gol potevano anche risparmiarselo. Ma d'altra parte molti di quelli che sono entrati si erano già fatti un film nel cervello e hanno semplicemente pigiato Play appena entrati. Il derby è finito, ma situazioni come queste si ripresenteranno perché lo spot propagandistico di Maroni non è ancora finito. Un giorno poi ci spiegherà a cosa serve privare due città di uno spettacolo tanto atteso per poi presentare 500 agenti in assetto, digos, check point in ogni dove e elicotteri. Se proprio si non vuole che il popolo vada allo stadio e stia a poltrire sul divano, almeno si risparmi i soldi pubblici che invece che nelle tasche dei poliziotti potrebbero andare a finanziare scuole materne che oggi costano 350 euro al mese a una famiglia. Forse la risposta è una sola: questo è un governo pieno di incompetenti che invece di agire a fondo per la risoluzione dei problemi cerca di eliminarli con gli unici strumenti che sa utilizzare: esercito e polizia.
Franco Marino
E la cosa bella è che quelli del "le famiglie torneranno allo stadio", ancora non si spiegano il perché degli stadi vuoti!
Vedrete con la tessera del tifoso quante famiglie affolleranno gli stadi d'Italia!!!
SPYCALCIO (LA REPUBBLICA)
CHE TRISTEZZA vedere, già a settembre, tanti stadi semivuoti. Tristi. Così è successo dopo gli incidenti del 31 agosto, quel treno da Napoli per Roma con troppi violenti rimasti impuniti. Non un arresto, non un Daspo, non una denuncia a piede libero a Napoli (l'autore dell'articolo conosce poco la legge e va perdonato: che ne sa che non ci sono state denunce a piede libero? Gli arresti, poi, avvengono in flagranza e già ci sono stati... I daspo già sono stati emessi... perché parlano se non sanno le cose?). Da non credere: eppure in Procura, da tempo, hanno una prima informativa della Digos napoletana. Che aveva individuato un buon numero (circa 35) di violenti. Aspettiamo con fiducia. Intanto, nel week end, solo abbonati per Livorno-Pisa e Fiorentina-Bologna. Due decisioni troppo pesanti. Che puniscono ingiustamente le tifoserie e anche i club. Inoltre, oggi niente tifosi del Napoli a Udine, e a Cagliari sono juventini residenti in Sardegna. Non è finita: mercoledì, nel turno infrasettimanale, niente romanisti a Marassi col Genoa, poi niente napoletani domenica a Bologna e nemmeno bergamaschi in casa della Roma. Per il derby di Milano un solo biglietto a testa. Ma è stato scelto lo stesso metro di Fiorentina-Bologna? Non credo, forse al Viminale si erano accorti di avere esagerato. C'è la volontà però, da parte del ministro Roberto Maroni e del capo della polizia, Antonio Manganelli, di rilanciare con forza il progetto "tessera del tifoso", il telepass sempre più indispensabile per entrare negli stadi (vedi Spy Calcio del 18 settembre). Favorevoli i tifosi nel nostro sondaggio, molto meno i club di calcio. Solo due sinora si sono mossi: Inter e Milan. Le altre società? Qualcuna ha mostrato un tiepido interesse (Fiorentina, Samp, Siena, Chievo). Non pervenute le altre (Juve, Roma, Napoli, ecc.). Non costa molto, circa 50.000 euro e ci vuole circa un mese e mezzo-due per fare tutte le pratiche con Siae e Agenzia Entrate. Ma le società sono state poco sensibilizzate, sinora: per questo Antonio Matarrese ha promesso di parlarne all'assemblea straordinaria di giovedì 25 settembre. Ha sbagliato Matarrese a parlare di carceri negli stadi (inutili tra l'altro perché gli incidenti, negli ultimi anni, sono successi quasi tutti lontano dagli stadi...) ma da uomo intelligente sa che si può riparare agli errori. Per questo "spingerà" anche lui la tessera del tifoso. Speriamo che Giancarlo Abete, n.1 della Figc, faccia altrettanto. A Roma intanto, finalmente, un accoltellatore è stato preso. Dopo decine e decine di "puncigate", o peggio ancora, rimaste misteriosamente impunite, ecco che un ultrà romanista è stato arrestato e per almeno 5 anni non metterà più piede in uno stadio. Aveva accoltellato un tifoso della Reggina ad una gamba, sabato sera. Il trentottenne, sostenitore della Roma, era già stato arrestato in occasione di un derby del 2004. Sempre a Roma sta per uscire un libro su Gabriele Sandri, tifosi della Lazio ucciso quasi un anno fa (11 novembre) dall'agente della polizia stradale Spaccarotella. Il 25 settembre si saprà la sua reale posizione giudiziaria: in caso di rinvio a giudizio per omidicio volontario sarà immediatamente espulso dalla polizia. Probabile che l'avvocato dell'agente chieda il rito abbreviato. Sempre a Roma rinviati a giudizio una ventina di giovani (alcuni ancora in carcere) dopo gli incidenti successo lo scorso anno in città, come reazione per la morte di Sandri. L'impianto accusatorio si basa fondamentalmente su intercettazioni. Sarà un processo lungo. 
E-mail:"Ciao Lorenzo, purtoppo non ero allo stadio. Bella coreografia della Sud. Che tu sappia, e' stato mandato il famoso fax per autorizzazione alla questura? O resta valido l'ironico e coerente "ce s'e' rotto er fax"? Grazie del lavoro che fai curando il sito. Olivo".
Non saprei. Tuttavia so bene che per fare entrare una coreografia è necessaria l'autorizzazione della Questura: nessuno scandalo, visto che è stato sempre così. Il problema del fax/non fax è quello della "istituzionalizzazione" del tifo che introduce meccanismi burocratici per un qualcosa che dovrebbe rimanere allo spontaneismo. E' però cosa arci-nota che, anche in passato, tutte le coreografie hanno avuto il placet della Questura, nel senso che la stessa al limite vietava l'ingresso di ciò che non riteneva introducibile all'ingresso dello stadio. Il fax è odioso non tanto per il discorso delle coreografie (che sono l'eccezione rispetto alla normalità), quanto per l'introduzione di ciò che è sempre entrato normalmente, con un semplice controllo all'ingresso (striscioni, stendardi ecc. ecc.).
Nella pagina relativa ai trofei vinti dalla Roma, inserite grazie a Gabriele le foto delle tre formazioni che hanno vinto il torneo di Viareggio.
Seconda maglia della Lazie letteralmente inguardabile. Pare il Borussia Dortmund.


21 settembre (pomeriggio):  la pagina Roma/Reggina è completa (manca solo il biglietto della partita).
Poi: "Ciao Lorenzo, ho trovato delle dichiarazioni interessanti sull' ansa di questo giocatore del Livorno.
L'attaccante del Livorno Alex Diamanti si rammarica piu' di altri compagni per il derby con il Pisa blindato e per il risultato. 'Ho giocato tanti anni in stadi dove non entravano piu' di 200 persone e oggi, che ce ne sarebbero state piu' di 15 mila, si e' messo in mezzo Maroni...', ha detto. 'E' stata solo una gioia a meta'. Anzi, purtroppo una gioia strozzata. Avevo anche sognato il gol del vantaggio... poi e' arrivato quel rigore contestato e tutto e' sfumato'.
ti invio inoltre la foto della protesta dei tifosi del Catania (credo sia sempre contro maroni)..ma non è meglio che si impegni in tutt'altra attività tipo malgaro oppure guardiano del faro?".

Da notare il black out informativo sulla protesta dei tifosi del Catania (in ordine alla ultima partita Inter/Catania in cui gli è stata prima permessa e poi vietata la trasferta perché Maroni aveva dormito male la notte).
Ancora: "Ciao Lorenzo, volevo solo comunicarti che la questione per il cambio posto di cui ti avevo parlato è stata risolta.
Praticamente ci hanno detto che non è possibile fare il cambio posto, ma ci hanno dato un foglio con carta intestata as roma e timbro etc. dove è scritto che possiamo occupare altri posti rispetto a quelli segnati sull'abbonamento (te lo metto in allegato, se ti può interessare) (alla faccia della legge antiviolenza!!!!).
Poi volevo domandarti un'altra cosa. Io e altri 2 miei amici abbiamo già volo e albergo prenotato per Londra contro il Chelsea per il 22 Ottobre, hai idea o qualche informazione riguarda a quando usciranno più o meno? Sai anche se magari chi acquista quelli per il Bordeaux, avrà la prelazione anche per Londra? E l'ultima, verranno sicuramente venduti nelle lottomatiche o ci saranno di nuovo file sotto lo stadio? Grazie, Saluti Manuel". Purtroppo non ho notizie, né ho canali privilegiati. Come tutti, anche io mi docuemnto sul sito internet della Roma e delle squadre con cui gioca la nostra squadra.

21 settembre:  tra poco on line la pagina di Roma/Reggina.
I tifosi del Queens Park Rangers contro Briatore:
i biglietti costano troppo
LONDRA (19 settembre) - Prime contestazioni dei tifosi del Queens Park Rangers per Flavio Briatore, uno dei proprietari della società, dopo che ha alzato il prezzo dei biglietti fino a 60 euro. La polemica sul caro-biglietti va avanti da qualche settimana a Loftus Road, ma si è estesa ad altri club dopo che il Derby County, prossimo avversario del QPR, ha rifiutato i tagliandi del settore ospite perché il prezzo, quasi 50 euro, è stato ritenuto esagerato.
In attesa che i dirigenti della Coca-Cola Football League, la serie B inglese, si esprimano, sono gli stessi supporters della squadra londinese a farsi sentire. «Sono disgustato da questi prezzi - ha dichiarato al Daily Mail un abbonato di lunga data dei QPR -. Spero che gli altri tifosi non giudichino questo club dall'avidità dei suoi nuovi proprietari. È un vero furto».
Flavio Briatore ha acquistato un anno fa, insieme ad altri imprenditori tra i quali Lakshmi Mittal e Bernie Ecclestone, il Queens Park Rangers, nobile decaduta del calcio d'oltremanica, per riportarla in Premier League. E quest'anno l'avvio di stagione della squadra di Londra, che l'anno scorso si è salvata soffrendo, promette bene: dopo sei giornate è al terzo posto, a tre punti dalla capolista Wolves.
I risultati confortanti, l'ultima vittoria risale a mercoledì sul campo del Norwich, però, non sono bastati a placare l'ira dei tifosi contro il caro-prezzi.

Guerin Sportivo 1988/89

Guerin Sportivo 1988/89



19 settembre:  un paio di notizie:
 (ANSA)- FIRENZE, 18 SET -In occasione di Fiorentina-Bologna domenica al Franchi potrebbero essere esposte insieme a Palazzo Vecchio, le bandiere delle due citta'. Lo ha annunciato l'assessore allo sport fiorentino Eugenio Giani. L'iniziativa sarebbe una risposta alla decisione dell' Osservatorio del ministero degli Interni di aprire lo stadio solo agli abbonati. 'Proviamo sconcerto e amarezza - ha affermato Giani - evidentemente non sono aggiornati, non sanno che sarebbe stata una partita di festa'.
Si stanno attirando tutti contro...
(ANSA) - MILANO, 18 SET - Un solo biglietto per ogni ospite e 'terzo anello verde' riservato ai laziali. Queste le limitazioni per il posticipo Milan-Lazio. Il Prefetto di Milano ha inoltre preso atto che 'Trenitalia ha fornito la disponibilita' ad ampliare l'offerta di posti sul treno Milano-Roma per favorire il tempestivo ritorno della tifoseria ospite', e ha disposto che la vendita dei biglietti sia effettuata solo in punti autorizzati e dietro presentazione di un documento.
Ah, allora hanno capito come si organizzano le cose.....
Legnano/Pro Patria (sì, questi strateghi non sanno neanche organizzare Legnano/Pro Patria!!!!):
"Il decreto di ostracismo verso i tifosi tigrotti è oggetto di commento fra gli addetti ai lavori: dirigenti e giocatori. In via Cà Bianca si è concentrati sul derby di domenica prossima, ma i discorsi non si fermano alla sfera tecnica, coinvolgendo anche quella ambientale.
Tranchant, come nel suo stile, il patron Giuseppe Zoppo: «Lei li comprende questi provvedimenti? Io no. Perché penalizzare la nostra tifoseria, che si è comportata fino adesso in maniera molto civile? Con loro abbiamo aperto un colloquio dall’inizio della stagione e stanno sostenendo la squadra come piace a noi. Mi sembra molto penalizzante impedire ai nostri tifosi di partecipare alla partita alla quale tengono di più. Non lo nascondo: ci sono rimasto male».
Scannerizzando i Guerin Sportivo del 1988/89 ho trovato questo servizo sul tifo giallorosso.
Allora, dopo la segnalazione, il sondaggio di Repubblica ha visto i "no" alla carta del tifoso in ripresa.
Alle ore 14.31 - orario della segnalazione del sondaggio su questo sito - lo stesso era fermo a 1654 voti complessivi, in cui i SI erano 1170 (71%), i NO 425 (26%) e i NON SO 59 (4%). Alle 23.13 i voti totali erano 2636, di cui i SI sono 1733 (66%), i NO 808 (31%) e i NON SO 95 (4%). Quindi il no è avanzato di 5 punti.
Gli diamo il colpo di grazia? http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio?cmd=vedirisultati&pollId=971
E-mail di Federico: "Volevo solo dire una cosa in merito ad un articolo appena letto sul sito romanews.eu che riporta un commento della signora Maria Sensi: "Mi aspettavo una partecipazione maggiore dei tifosi alla messa per mio marito. Per me il rapporto umano bisogna distinguerlo dallo sport. La messa l'ho fatta a Trigoria proprio per i tifosi e questo lo devo dire. Dopo il funerale volevo dare al tifoso la possibilita' di partecipare alla funzione. La famiglia della Roma, comunque, c'era tutta". Io quando lessi la notizia giorni fa , su TUTTI gli organi (solo ora a 30 anni inizio a capire di quale organo corporeo si tratta) di stampa, scrissero che la messa sarebbe stata celebrata in forma privata a Trigoria.
Notizia del 17-9-2008 ore 16.47.02
A Trigoria, Messa in ricordo del presidente Franco Sensi
Oggi alle 17, a un mese dalla scomparsa del presidente Franco Sensi, sarà celebrata una Messa proprio in ricordo del presidente sul campo di Trigoria dove si allena la Primavera. Sarà una cerimonia in forma del tutto privata, alla quale parteciperanno i giocatori e lo staff tecnico, oltre alla famiglia Sensi.
 Vabbè io non sarei potuto andarci lo stesso, per motivi lavorativi, ma mi premeva far sapere alla Sig.ra Maria come era stata divulgata tale notizia.
Tra l'altro sul "nostro" pessimo sito ufficiale non c'è nemmeno uno stralcio di notizia sulla messa.
Siamo alle solite. Un saluto sincero". Qua la mano destra non sa quello che fa la sinistra!
Annuncio: "Ciao Lorenzo, oggi non scrivo per la Roma ma perchè ho un tagliando SBK per la gara di domenica a Vallelunga. Un amico che non può venire cede il proprio tagliando per 70?, settore prato. Se qualcuno fosse interessato può contattare il 3880612579 chiedendo di Simone. No perditempo, max serietà!! Grazie per la disponibilità".
Altra e-mail di carattere storico: "come tutte le cose.....semini e poi raccogli tempo debito. Guarda questi articoli trovati dall'archivio online della repubblica ....stadi con solo i tifosi di casa....eccoci arrivati
ARCHIVIO LA REPUBBLICA DAL 1984
'MA BERLUSCONI NON E' IL PADRONE'
Repubblica — 16 ottobre 1988 pagina 48 sezione: SPORT
MILANO Un incontro a metà settimana con il ministro degli Interni, Gava, la decisione, immutata, di far entrare d' ora in poi a San Siro solo i tifosi doc, la presentazione di nuovi piani di prevenzione della violenza. Silvio Berlusconi ha approfittato della consueta visita prepartita a Milanello per fare il punto sulla situazione, a una settimana esatta dagli incidenti di Milan-Fiorentina. Sono soddisfatto del buon acccoglimento riservato alle nostre proposte dall' onorevole Gava. Ormai è chiaro che vanno tempestivamente individuati i 40/50 esagitati per ogni squadra. Anche la delimitazione fisica degli ultras ha la sua importanza. Bisogna che ci siano delle barriere, ma anche più poliziotti. Le forze dell' ordine devono essere presenti in proporzione all' importanza della gara, al numero dei tifosi, al tipo di stadio. Ma è soprattutto sulla proposta-Berlusconi che si continua a discutere. Dopo i fatti domenica scorsa, ho ritenuto che si dovesse arrivare a una soluzione transitoria, in attesa di quella definitiva del problema-violenza. Il minimo che una società di calcio deve fare è garantire l' incolumità del suo pubblico allo stadio. Ora, io non dico che i cattivi siano tutti dall' altra parte, prendo solo atto di una certa situazione. I tifosi violenti del Milan sono stati a suo tempo identificati ed emarginati. In altre parole, domenica prossima i tifosi della Lazio al seguito della loro squadra potranno entrare a San Siro solo se avranno fornito in precedenza le loro generalità, con fotocopia dei documenti d' identità. Altrimenti i dirigenti del Milan chiederanno alle autorità competenti di non far partire i tifosi organizzati da Roma. In serata sono arrivate le prime prese di posizione da parte degli amministratori milanesi. Luigi Corbani, vicesindaco, ha reagito con ironia: Fino a prova contraria, il proprietario dello stadio Meazza è il comune di Milano e non il signor Berlusconi. Se vuol comprare lo stadio, si faccia avanti. E' vero, sono le società che vendono i biglietti, ma ci sono regole che vanno rispettate. Piuttosto, perché non agisce sulle tifoserie che continuano a esporre striscioni insultanti? Questo è un problema che gli compete.- l g
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BERLUSCONI, NON ARRENDIAMOCI'
Repubblica — 13 ottobre 1988 pagina 28 sezione: SPORT
MILANO Il calcio dei violenti, delle guerre private, della partita come pretesto per bande contro. Ancora e sempre in attesa dell' applicazione piena del pianto anti-violenza predisposto da governo e Federcalcio, la palla passa alla Lega, in quanto organismo responsabile del funzionamento del campionato. Sul tavolo, vecchi e nuovi provvedimenti per evitare un nuovo stillicidio di incidenti. Compreso il piano Berlusconi, che proprio ieri sera ha avuto una correzione forse definitiva: il Milan concederà biglietti alle squadre ospiti a patto che i tifosi al seguito siano tutti stati identificati. .
Aspettando che arrivino i fatti, però, Berlusconi voleva chiudere lo stadio ai tifosi avversari... Certamente, se guardiamo al regolamento, la consegna di venticinque biglietti alla società avversaria è esaustiva. Ma dal punto di vista sportivo l' iniziativa è criticabile. E' ingiusto impedire ai tifosi avversari di vedere la partita. Gli altri presidenti fanno esattamente il contrario: sperano che arrivi più gente possibile. E' una legge di mercato, sarebbe ridicolo privarsi della prima fonte di sostentamento. Ma, anche parlando solo per sé, Berlusconi in questo modo non tutelerebbe i suoi tifosi fuori Milano. Pensi a quante centinaia di Milan Club ci sono sparsi in Italia, pensi a quanta gente direbbe: ' Grazie a questa iniziativa, non posso vedere la mia squadra quando gioca vicino a dove abito' , che sia a Firenze o a Lecce. Il presidente del Milan terrà sicuramente conto di queste riserve. - di LICIA GRANELLO
Licia Granello era troppo fiduciosa. Mettetela come vi pare, ma Berlusconi è un genio. Diabolico, ma un genio. La genialità non sta nell'essere riuscito nel suo intento, ma sta nell'esserci riuscito con il plauso (e anche con la fattiva complicità) di TUTTI gli organi di stampa, sia di centro sinistra che - ovviamente - di centro destra! Aggiunte altre foto nella stagione 1988/89.

Bologna/Fiorentina
L'Osservatorio non si agiti: è una foto di venti anni fa. So bene che lì sono ancora convinti che le Brigate Rosse abbiano appena rapito Aldo Moro ma mi ripeto... la foto è del 1988/89 e raffigura i viola (con i bomber rovesciati dal lato arancione, com'era moda per molte tifoserie dell'epoca)

Sul Guerin Sportivo di questa settimana 
c'è questo interessante articolo... che riprende tutto sommato quelli di Repubblica del 1984 postati sopra...


18 settembre (pomeriggio):  solo un piccolo aggiornamento: Steve mi segnala questo articolo della BBC:
http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/football/teams/d/derby_county/7622683.stm
In pratica il Derby County non ha accettato i prezzi fissati dal Queens Park Rangers per l'incontro tra le due squadre, perché troppo alti. Modello inglese? Partiamo da questo!
Poi, il sondaggio della solita Repubblica. Ecco il "neutro" commento introduttivo di questi "democratici":
"Ministero dell'Interno e Osservatorio rilanciano la "carta del tifoso". E' una specie di "telepass" che fidelizza alla società calcistica di riferimento, permette di entrare più rapidamente allo stadio e, in futuro sarà l'unico modo di seguire la squadra in trasferta. Le frange violente sono contrarie, le società sono scettiche. Voi, cosa ne pensate?
Le frange violente sono contrarie! E perché, non posso essere contrario se non sono violento? Questi sono veramente un pericolo...
Chi può, voti, per far vedere che...  le frange violente sono la maggioranza!
http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio?pollId=971
Ecco l'e-mail che si può mandare per protestare contro questo modo di influenzare l'opinione pubblica:
"Non sono violento e sono contrario alla carta del tifoso concessa su nulla osta della Questura perché è una iniziativa da Stato di Polizia.
Distinti saluti". E-mail: repubblicawww@repubblica.it


Precisazione di Alessandro: "Ciao Lorenzo, solo per precisare che il gol vittoria del Cesena nella partita del 31 gennaio 1982 che perdemmo 1-0 non lo segnò Schachner ma uno sconosciuto centrocampista mezzo pelato, tal Antonio Genzano, attualmente DS delle giovanili del Cesena. Per la cronaca in quella partita fece il suo esordio in A Giuseppe Giannini che ancora giocava con la primavera e fu proprio lui a "regalare" la palla agli avversari in occasione di quel gol. Ricordo che i compagni se lo mangiarono in mezzo al campo. E tutti noi a dire "ma chi cazzo è 'sta pippa de Giannini?....". Dopo 26 anni la memoria si appanna (almeno per me).
Annuncio: "Ciao Lorenzo, da quanto mi hanno detto al Roma Store c’è la possibilità effettiva di cambiare anche un singolo abbonamento di sud con uno di nord, mediante un cambio di nominativo valevole per l’intera durata del campionato. Per chi fosse interessato, scambio una o due sud centrali (settore 18B) con una o due nord centrali di qualsiasi settore. Email: fab79roma@hotmail.com Saluti. Fabio".
I tifosi non contano una mazza:
Napoli:no a tifosi a Conciliazione
Non ammessi all'udienza in corso sette sostenitori del club
ANSA) - ROMA, 18 SET - Sette tifosi del Napoli hanno chiesto di intervenire all'udienza in corso alla Camera di conciliazione del Coni, ma l'istanza e' respinta. I sostenitori del club partenopeo volevano prendere parte come terzi interessati al procedimento tra il club e la Figc per la riaperture delle curve del San Paolo. Il presidente vicario della Camera, Marcello Foschini, non ha pero' concesso l'autorizzazione perche' all'udienza possano partecipare solo 'soggetti che fanno parte dell'ordinamento sportivo'.


18 settembre:  e-mail varie: "ciao Lorenzo, sono sempre io, donatello, quello di siena (solo per lavoro, ma pugliese e romanista fino al midollo), del file sugli spettatori all'olimpico etc etc. Finalmente qualcuno affronta il vero problema della roma, che non è la squadra che inizia male la stagione o la società dilettante a mio avviso, ma noi tifosi....Noi che andiamo in 10 mila o giù di lì in trasferta a milano (o a fiumicino per l'arrivo di fantomatici campioni o per la squadra di ritorno, sempre da milano, con una coppetta...perchè tali sono SECONDO ME la c.i. e la s.c.i.) e poi immancabilmente da 4 anni a questa parte continuiamo a disertare sempre più l'olimpico. I motivi che fanno fuggire cmq la gente romanista dall'olimpico sono, oltre ai già citati, anche altri, SECONDO ME, che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare....E che io ora faccio, sebbene sia un fan di questo sito. Ma è giusto anche dire che la gente, non quella di sud, ma quella un pò più mite di tevere e nord ora non viene più come prima anche perchè oramai andare in casa all'olimpico è sempre più un rischio, nel senso che non passa domenica (e negli ultimi anni questi fenomeni sono aumentati a ritmo quasi esponenziale) che non ci sono accoltellati, scontri, casini etc etc. Dimmi tu ora se gente che vuole vedere e tifare la propria squadra in maniera civile deve farsi il segno della croce e sperare che non succeda niente, pure in casa..Io seguo la roma incessantemente dalla stagione 1992/93, mi sono girati quasi tutti gli stadi d'italia per vedere la roma in trasferta, e purtroppo devo dire che da quando in curva comandano più gli ideali politici, si fa meno tifo e più scontri, spesso inutili e da vigliacchi (perchè accoltellare uno, magari anche di nascosto, è da vigliacchi). Guarda nella stagione 2003/04 all'indomani di quella farsa del derby sospeso, nella partita roma-bologna, con la roma in lotta col milan per lo scudetto, che crollo di spettatori vi è stato. Beh secondo me non sarà mica casuale...Poi vengono anche i prezzi, lo stadio che fa schifo (ma non faceva schifo anche quando c'erano 55 mila spettatori di media e c'era la rometta...?), le troppe partite, il fatto che magari i tifosi della roma sono meno di quelli del milan inter e napoli e che sono tutti praticamente all'interno del GRA, le stupide leggi dello stato, la pay-tv a 2 lire anche nei bar, la crisi della società in cui viviamo (e stanne ben certo ma a milano, città dove ho vissuto 6 anni, se la passano meglio rispetto a roma, che reputo una grande città del sud) etc etc...Ma ricordiamoci anche dove si è svuotato lo stadio e poi magari capiremo tante cose....Spero che questa discussione continui, ci tengo troppo, anche perchè quando mi chiedono, a me che non sono di roma, perchè la roma, dico sempre perchè ha i tifosi migliori al mondo...ma ultimamente proprio no... saluti Donatello Laera". Che dire Donatello? Più che la violenza direi che semmai è aumentata la percezione della violenza, che invece è decisamente in calo. Non ricordo partita degli anni '80 in cui non vi fosse un tentativo di carica ai tifosi avversari, di qualunque squadra essi fossero. Era un classico, a un quarto d'ora dalla fine - e chiunque ha la mia età può confermarlo - vedere dalla parte bassa salire un cospicuo numero di giovani sulle scalette con direzione curva nord. Eppure la media era di 60.000 spettatori per partita. Quindi non sono affatto d'accordo sul fatto che questi episodi siano aumentati in modo esponenziale: gli scontri e i casini sono al momento quasi inesistenti, salvo episodi isolati. Mi parli di Roma/Bologna dopo il derby sospeso, ma anche dopo Paparelli vi fu una flessione di pubblico, poi decisamente colmata. Senz'altro tutta la campagna anti ultras ha fatto percepire alla gente comune assai più violenza di quanta in realtà ve ne sia. Ricordo che quando sui giornali venne fuori - anni fa - la storiella dei blocchi di ghiaccio che cadevano dal cielo, la gente girava con il naso all'insù, eppure era una grandissima stronzata. E' vero, quindi, che anche nel nuovo millennio si sono avuti episodi di scontri, di accoltellati e via dicendo, ma in misura comunque inferiore rispetto agli anni andati e solo in alcune partite: ricordo un Roma/Cesena 0-1 1981/82 con gol di Schachner (o come si scrive) all'86° con scontri tra tifosi e polizia in Sud solo per il sol fatto che la Roma aveva preso il gol all'ultimo... e la domenica dopo c'erano di nuovo 80.000 spettatori.... ma se il giornale dell'epoca ne avesse parlato con titoli del tipo "terrore in Curva Sud" forse molti ragazzi non sarebbero stati mandati più allo stadio dalle loro madri.... Per quanto riguarda gli ideali politici, non so quanto manchi dalle partite in casa della Roma, ma mi sembra che anche questo fenomeno sia decisamente in calo rispetto agli inizi del nuovo millennio. Basta vedere le foto sul mio sito per verificare, peraltro, che in tutti gli anni '90, ma anche negli anni '80, i simbolismi politici non erano certo così rari, mentre allo stato sono del tutto assenti.
Passiamo a come si rimedia alla percezione della violenza (e non alla violenza) che viene creata ad arte dal circolo chiuso governanti/media di regime:
Genoa/Roma. "Ciao Lorenzo, ecco arrivata l'ufficialità: genoa ROMA trasferta vietata dal casm osservatorio ecc...la mia è una richiesta x sapere con esatezza,coloro che hanno intenzione di fregarsene del divieto, in quale settore compreranno il biglietto in modo da trovarmi in mezzo a tifosi della Roma e non mimetizzato da solo x qualche settore del Ferraris. Ti ringrazio della cortesia un abbraccio Gianmarco".
Caro Gianmarco, non creo sia una cosa buona pubblicizzare il tutto sul sito. In goni caso è prima necessario attendere la voce ufficiale del Prefetto di Genova (si spera che le decisioni prese non siano carbonare e che vengano pubblicizzate sul sito della Prefettura di Genova e non per sunto - in modo menzognero - sui giornali). Per parte mia, privatamente, cercherò di essere utile alla causa, anche se la scelta più probabile e logica potrà ricadere sulla tribuna dello scorso anno.
Poi: "Caro Lorenzo, siamo ormai abituati alle scelte demenziali dell'osservatorio quindi non mi stupisce il divieto di trasferta per i nostri tifosi a Genova, ma vorrei che l'attenzione venisse riposta sulla determinazione numero 5 del provvedimento "l’Osservatorio, infine, invita la F.I.G.C. e le Leghe competenti a dare il massimo impulso all’avvio diffuso del programma “tessera del tifoso”già approvato dall’organismo collegiale, sensibilizzando, con ogni iniziativa ritenuta opportuna, le Società Sportive".
Vediamo di che si tratta ed a cosa serve la tessera: "l’Osservatorio ha quindi condiviso l’esigenza di avviare un rinnovato percorso di sensibilizzazione delle Società sportive affinché, come già avvenuto in passato nella difficile attività di messa a norma degli impianti, attuino modelli di organizzazione e di gestione della società idonei a prevenire comportamenti violenti preoccupandosi, in primis, di individuare la categoria di tifosi ufficiali attraverso l’attuazione del programma “Tessera del Tifoso”.
Si ritiene, infatti, che l’adozione diffusa di tale programma realizzerebbe la strategia più appropriata per regolamentare in maniera adeguata tanto i rapporti tra le società sportive ed i propri tifosi, quanto l’organizzazione complessiva delle loro trasferte sulla scorta dell’esempio dei grandi club europei, dotati di veri e propri “dipartimenti dei tifosi” che si rivolgono esclusivamente ai supporter ufficiali".
Le trasferte possono vietarcele, possono renderci difficile tifare, ma qui andiamo oltre ed è bene che tutti lo capiscano, si vuole schedare preventivamente una persona per poi catalogarla tra i buoni o tra i cattivi ed indicarla all'opinione pubblica come TIFOSO la peggiore specie di essere umano sulla terra. Cosa vuol dire regolamentare i rapporti tra le società sportive ed i tifosi? Il rapporto è semplice io compro il biglietto (a differenza dei politici) vado allo stadio, tifo la mia squadra, se l'arbitro non mi da un rigore gli insulto la famiglia e se alla fine la mia squadra ha giocato di merda fischierò la sua uscita dal campo. Infine, me ne tornerò a casa mia. Dipartimenti dei tifosi??? Se non faccio parte del dipartimento non potrò più andare allo stadio? la tessera dovrebbe consentire alla società di organizzare le trasferte come succede per i grandi club europei, benissimo allora come mai la Polizia ha massacrato di botte i tifosi del manchester in trasferta a Roma? Ma sopratutto la tessera non avrebbe salvato Gabriele Sandri dal suo assino, un agente di polizia ancora in servizio!!!!
ODIO ETERNO AL CALCIO MODERNO!!!! ANDIAMO TUTTI ALLO STADIO Alessandro".
La tessera del tifoso ha il problema di essere rilasciata dalla società, ma con il nulla osta della Questura. Come in uno stato totalitario.
Questo splendido meccanismo inventato - era ovvio - da chi può solo giovarsi di uno Stato di polizia, e cioè dalla polizia stessa, può aprire la strada ad altre future tessere, come quella del "buon cittadino", che per godere dei diritti civili deve avere il nulla osta della questura. Non so se il rischio è sufficientemente chiaro. Come già detto un tempo, in uno Stato ideale la polizia è buona e fa solamente le cose giuste. Ritenete che l'Italia sia uno Stato ideale? Personalmente ritengo l'esatto contrario. Naturalmente questi organismi polizieschi di nuova creazione, per colorare di democraticità i loro provvedimenti e le loro aspirazioni, fanno riferimento ai "dipartimenti dei tifosi" dei grandi club europei, che però non mi risulta siano soggetti al controllo della questura. Del resto, per farlo digerire all'opinione pubblica, hanno sempre parlato di modello inglese per poi attuarne uno che ne è l'esatto contrario.
Peraltro, in seno ai grandi club europei, ciascuno è libero o meno di aderire al board dei tifosi e, soprattutto, è libero comunque (provvedimenti di polizia a parte) di seguire la propria squadra ovunque essa giochi, senza CASMS, ONMS e Maroni vari. Invece la polizia italiana vuole esattamente stabilire a priori chi può avere la tessera del tifoso e chi no, concedendo o meno il nulla osta su presupposti che non vengono spiegati e che, comunque, sono sempre modificabili a cura della stessa polizia, in base alla moralità (sic!) del Ministro dell'Interno di turno.
Ripeto, in uno Stato sano la cosa potrebbe avere un senso. In uno Stato che ancora ci deve spiegare qualche strage, qualche assassinio anche recente e qualche piccolo misteruccio irrisolto, oltre ad avere un Parlamento pieno di pregiudicati (il cui governo sceglie il ministro dell'interno, che dispone delle forze dell'ordine), consentitemi di avanzare qualche piccolo dubbio al riguardo.
Chi cerca trova: "Ciao lorenzo,sono dario,35 anni.. sono un amante delle domeniche mattina in giro per i campi di periferia romana.. da quando le leggi
hanno rovinato tutte le curve d'italia,ho provato e cercato di rivivere, se non in modo minore,la passione ultras per i campi di prima e seconda
categoria e devo dire non sono rimasto affatto deluso.. sono  quattro anni che giro per tutta roma rinunciando alle passeggiate con mia figlia la domenica mattina,andando con la mia digitale a trovare o ritrovare la mentalità che non c'è più,ma non a questi livelli dilettantiscici... a roma ci sono molti gruppi ultras che seguono il loro quartiere  e la loro squadra con striscioni,torce e megafoni,cose ormai molto rare.. e penso che sia questa ora la strada per risalire,per tornare a divertirsi come una volta facevamo allo stadio...cosi si può e ci si riesce..l'anno scorso ho seguito molte partite di squadre come VILLA GORDIANI, LEONINA, SPES MONTESACRO, TIRRENO, AS ROMAN, E molte altre...ma sopratutto,sia per il nome,l'AS ROMAN... una squadra che pur
retrocedendo,ha visto presenti i suoi ultras fino alla fine del campionato,sempre presenti in casa con i loro drappi,le loro torce,la loro goliardia e sopratutto la voglia di dimostrare che l'ultras non muore mai!!!! continuerò questa mia esperienza anche il prossimo anno,con la peranza di trovare nuovi gruppi che abbiano la stessa voglia, ma di certo continuerò a seguire l'AS ROMAN,squadra che milita in SECONDA CATEGORIA, della quale oggi sono un suo ULTRAS!!! DARIO".
Eccolo là, mo' Maroni, il CASMS, l'ONMS e il PZFAGDTSHA, più il KGB e la CIA ci vieteranno Cagliari/Roma: "ti prego lorè guarda questo video è grandioso...che ridere http://it.youtube.com/watch?v=BP8IaEKNKas".


17 settembre (pomeriggio):  e-mail: "Ciao Lorenzo, volevo spezzare una lancia a favore del pubblico presente allo stadio. Nel senso che secondo me i numeri non sono così ingiustificati come sembrano: è vero che c'è stato un netto calo di spettatori negli ultimi anni ma è anche vero che il rapporto qualità/prezzo dell'olimpico credo sia il peggiore in assoluto. Le tribune hanno prezzi inavvicinabili e le curve, pur avendo un costo contenuto, non consentono alcuna visibilità della partita. La lazie ha rialzato le medie disastrose degli ultimi anni con una politica di prezzi stracciatissimi (abbonamenti speciali regalati e abbonamenti interi comunque di costo inferiore a quello della Roma). Da questo punto di vista San Siro è molto migliore. Ricordo di avere fatto una ricerca qualche tempo fa e con poco più del prezzo di un distinto (meno di 30 euro) a milano, ma anche a genova, vai nella tribuna secondo anello che è paragonabile ad una fila alta della tevere centrale. L'olimpico, inoltre, credo sia il peggiore stadio al mondo per il calcio: chi è stato a napoli o bologna sa che, anche se pure lì c'è la pista, la visibilità è migliore perchè gli spalti hanno un'inclinazione minore e quidi sono più vicini. Inoltre secondo me c'è anche il fattore "trend": le squadre che sono in crescita tendono ad avere più pubblico; lo stesso napoli, che oggi fà buoni numeri, nel dopomaradona ebbe una flessione. Detto questo Roma-partizan a mezzogiorno, con conseguente sega a scuola, tifo caldissimo, e vittoria in rimonta è uno dei ricordi più belli che ho; auguro ai ragazzi di oggi di poter vivere giornate come quella, anche se lo ritengo difficile. Marco". Hai ragione: è prorpio quel che dico: il contesto deve suggerire altre soluzioni per riportare i tifosi allo stadio.
Poi: "Ciao Lorenzo, vorrei fare un apprezzamento pubblico a Lo Monaco, per le sue affermazioni su Mourinho e, soprattutto, per quelle successive su Maroni! Pochi, in questa Italia appiattita totalmente su Berlusconi ed i suoi compari, hanno il coraggio di dire come stanno le cose realmente e di rispondere "pan per focaccia". Bravo Lo Monaco! ...da Milano, constato con grande tristezza l'inesorabile declino della Roma e dei suoi tifosi. Che desolazione ieri l'olimpico... Comunque sempre Forza Roma. Un abbraccio, Fabrizio".
Ancora: "Ciao Lorenzo...sono Principe...  In giro s'è sparsa la voce che al 99% vieteranno la trasferta Genoa-ROMA di mercoledi 24 settembre... Poco me frega..infatti gia mi sto mobilitando per acquistare dei biglietti in un settore del Genoa, che da quanto scritto sul sito della società ligure, verranno messi in vendita al massimo questo venerdi presso I GENOA STORE e le Lottomatiche abilitate (c'é la lista...).
Volevo sapere quale settore del Ferraris era stato utilizzato dai nostri sostenitori l'anno scorso nella trasferta col Genoa, svoltasi nella medesima condizione di divieto. Anche in base ai prezzi, visto che sul loro sito nn v'è alcuna informazione al riguardo. Così magari se diamo le stesse coordinate per tutti...formamo un bel "gruppetto" all'interno dell stadio.  NESSUN DIVIETO O LIMITAZIONE...PUò FERMARE LA NOSTRA PASSIONE..  Ultras Roma.".
Andarono in tribuna. E' chiaro a tutti che questo divieto è ridicolo e non può che aumentare la commiserazione nei confronti di questi individui.
Annuncio: "Ciao, scambio il mio abbonamento di curva sud (ingresso 20b, fila 37) per uno di curva nord, nn lo vendo, lo scambio e basta! potete contattarmi su campioni0001@supereva.it" Luigi. Poiché in diversi mi avete scritto per questo scambio abbonamenti, sappiate che è necessario essere in 4, due abbonati e due no, perché non si può scambiare direttamente un abbonamento di Sud con uno di Nord ma va fatta una doppia cessione.
Fatevi due risate: http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoID=41759699
http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoID=41713378
Sono opera di Cristiano Militello, che ha anche aperto un blog: http://www.myspace.com/cristianomilitello



17 settembre:  on line le foto di Roma/CFR 1907 Cluj.

16 settembre (pomeriggio):  le foto di Roma/CFR 1907 Cluj on line dopo mezzanotte.
Passiamo a qualche e-mail. Iniziamo con Alessandra: "Ciao Lorenzo, volevo segnalarti questo splendido video dal sapore antico sulla finale di Coppa dei Campioni di Lisbona 1967 vinta dal Celtic 2-1 sull'inter (tiè!). Bellissimi gli stacchi della regia sulla curva del Celtic in festa.
http://it.youtube.com/watch?v=uCZ5NzmGdkI&feature=related".
Poi c'è Francesco: "Ciao Lorenzo, da "esperto" di statistiche, soprattutto per quanto riguarda il numero degli spettatori all'Olimpico, per tanto tempo
sempre tra i primi in campionato, mi accorgo che da qualche anno ormai ce la passiamo veramente male. Il calo vertiginoso e i vuoti dello stadio al quale ormai assistiamo impotenti giornata dopo giornata secondo me non hanno alcuna motivazione, e non mi si venga a dire che i biglietti costano troppo (è vero!) (a san siro per vedere i vecchietti del milan ci sono sempre minimo 60 mila persone..sono più ricchi a milano?? ma dai..) perchè se sei intelligente ti fai un abbonamento e poi magari salti 5-6 partite e ci guadagni lo stesso. E non contano nemmeno i risultati, perchè con le ultime tre grandi stagioni in altri tempi ci sarebbe stato il pienone ad ogni gara. Sono venuto in possesso per la mia collezione di un dvd di Roma-Napoli 87-88 (quello del pareggio in 9 contro 11..), senza l'audio del telecronista ma solo con l'effetto stadio..beh che dire nonostante il CUCS spaccato per Manfredonia sono tornato indietro ai bei tempi, cori, canti, bandiere, tamburi e..lo stadio esaurito! con 15 mila e più napoletani..si proprio loro, mi duole moltissimo dirlo ma bisogna ammettere che come numeri ci stanno surclassando..ad oggi 40000 biglietti venduti per il benfica in uefa..quanti saremo noi stasera col Cluji in c.campioni?? VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA..e certo ma col Chelsea tutti in fila alla lottomatica vero?? rivoglio i Roma-Benfica dell'83 , i Roma-D.Berlino e i Roma-Bayern all'ora di pranzo o nel primo pomeriggio di normali mercoledì lavorativi eppure con 70000 spettatori, i Roma-Partizan e i Roma-Dinamo Dresda (a mezzogiorno!! con 40000 spettatori e lo stadio dimezzato dai lavori)..nulla è impossibile (vedi i pulcinella).
..però a Roma-Manchester 75000 paganti..VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA..pubblico imborghesito e senza cuore..unica nota positiva la sud esaurita in
abbonamento, l'anno scorso nemmeno questo..Francesco D'AMBROGIO - TUTTI ALLO STADIO".
Che dire? "I tifosi più tifosi del mondo"... forse, ma a casa propria! Come spettatori da stadio siamo in una situazione miserabile. Statisticamente qualunque città ci supera, in quanto noi abbiamo 3.000.000 di abitanti ma in media all'Olimpico andiamo in 30.000... La Sud è sì esaurita in abbonamento ma NON così esaurita: un tempo era esaurita e c'erano altre 10.000 persone in lista d'attesa. Ormai in Sud - anche grazie alle nuove leggi - non si può più fare il tifo e si vive nel terrore di essere diffidati. E' un settore come un altro. Forse ancora più caldo di altri ma nulla di più. Per il resto, c'è il caro-stadio: la Champions League, come fascino, è diversa dalla Coppa dei Campioni di un tempo ed anche dalla Coppa UEFA. Con le partite ad eliminazione diretta ci sarebbe maggior pathos e quindi, forse, più partecipazione.
La televisione: ai nostri tempi (over 40!), le partite di Coppa (80.000 spettatori anche alle 14.30 di mercoledì) non venivano trasmesse nella zona di Roma.
Ipotesi oggi impraticabile. Reperibilità dei biglietti: è difficile acquistarli e programmarne l'acquisto con le stupide ed inutili disposizioni che ne vietano la vendita allo Stadio Olimpico il giorno della partita. Sono state tagliate le ali del tifoso moderato, che acquistava il tagliando alla fine perché all'ultimo decideva di andare allo stadio. A Roma erano perlomeno 5-6.000 persone. Per finire i costi: non credo che a Milano siano più ricchi di noi. Senz'altro hanno meno svaghi (soprattutto nel popolatissimo hinterland) che nella Città Eterna e quindi la partita ancora rappresenta un momento di spettacolo. Credo anche che il Milan abbia più tifosi che vengono da altre Regioni d'Italia ed anche, perché no?, che siano più tifosi di noi, altrimenti allo stadio non sarebbero il doppio (60.000 vs. 30.000). Detto questo, credo però che i prezzi siano esorbitanti, visto il magro contorno che ci viene offerto. 45 euro una tribuna tevere centrale per Roma/Cluju grida vendetta. Se volessi andare con la mia famiglia allo stadio (per vedere bene la partita: in curva non si vede bene ed è difficile tifare, quindi in tribuna almeno il match si vede) dovrei spendere ben più di 100 euro: con molte più partite di campionato (19 in casa + il derby contro le 15, spesso senza derby, degli anni '80) e più di Champions League (ora fai tre partite in casa per il solo girone di qualificazione, negli anni '80 se facevi tre partite in casa significava che già stavi ai quarti di finale!). Ecco, credo che tutti questi fattori hanno distrutto l'entusiasmo "da stadio" a Roma. E che siamo meno tifosi di altre tifoserie è dimostrato dal fatto che in altre città ciò è accaduto in modo minore (Milano) o non è accaduto affatto (Napoli).
Sottolineo anche che la Lazie (reduce da un campionato di merda) ha avuto, per la prima partita in casa contro la Sampdoria, 35.000 spettatori.
Noi (secondi in classifica) contro il Napoli ne abbiamo avuti 38.000. Di cui 3000 napoletani.
Carlo: "Ciao Lorenzo; anche se in ritardo, vorrei parlare dell'articolo di Cristiano Gatti. Innanzi tutto vorrei dire a tutti quelli che ce l'hanno con i giornalisti di smetterla perchè in Italia di giornalisti ce ne sono ben pochi; cèrto, in questo ambiente ci sentiamo continuamente attaccati, anche per le più inutili sciocchezze ma credetemi, i giornalisti veri non sprecano l'inchiostro per cose che non esistono quindi; invece di dire "io odio i giornalisti" direi "fate scrivere i veri giornalisti".
Tornando a Gatti vorrei congratularmi con lui per i suoi poteri soprannaturali, innanzi tutto quello di capire cosa è e cosa non è facacile per una persona; secondo, quello di essere a conoscenza delle più intime dinamiche interne alla famiglia De Rossi; poi immagino che ne abbia altri che userà per la prossima geniata anti-qualcuno.
"I miti borgatari con tifosi e giornalisti lecchini a seguito" è un classico, ne avete parlato e ne parlerete per sempre anche se ormai non fa più effetto.
Un altro colpo di genio è riuscire a parlare nello stesso articolo di malavita e di sputi e gomitate (sferrati durante partite di calcio). Qui abbiamo tutti ben chiaro che neanche l'autore sa dove vuole arrivare, di cosa vuole parlare, ecc.
Un altro punto fondamentale, ma colpevolmente trascurato da Gatti, è che De Rossi ha 25 anni, capisco che non è un ragazzino, ma di fronte a cose del genere i gesti possono anche essere istintivi (o comunque, istintivi o no, è libero di farli)
Ed ora arriviamo al punto centrale "..un autogol: la dedica alla malavita". (complimenti anche per questa trovata). Signor Gatti, Daniele De Rossi fa il calciatore e quella sera ha fatto due gol (compiuto il suo dovere direi). Signor Gatti, lei che lavoro fa? Sta lì a cercare dettagli nelle situazioni più difficili e accusare? Accusare in continuazione?
Forse questo "giornalista" vuole passare per un temerario paladino della giustizia facendo vedere di non aver paura di accusare la malavita a testa alta e di sollevare in alto i cuori degli italiani contro la delinquenza. E cosa fa? Accusa De Rossi. Sinceramente ho preferito di molto "Gomorra". Basta avere le palle! (merce rara tra i giornalisti).
Questo è un discorso generale, vale per tante persone che sono sempre pronte ad accusare con la presunzione di avere l'onnipotente potere di sapere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Il brutto di tutto questo è che in questa società sono proprio loro che hanno un grande successo. Un articolo fa parlare per giorni solo se parla di niente. Solo se le parti accusate non possono difendersi. Si possono accusare ragazzi con precedenti penali ma se qualcuno si azzarda a parlare dei precedenti di un presidente del senato o di un ministro o dello stesso presidente del consiglio allora è diffamazione. Loro hanno avuto un lodo appositamente studiato, noi avremo sempre porte sbattute in faccia.
Neanche io so cosa è giusto e cosa è sbagliato, voglio solo vivere la mia semplice vita e voglio essere libero di aplpaudire, di piangere, di esultare, di emozionarmi e di onorare una persona a me cara. Voglio essere libero! So che la mia libertà finisce dove inizia la libertà degli altri e per questo la mia etica mi impone di avere sempre rispetto per tutti.. anche per lei signor "giornalista". Un saluto a tutti Carlo".
Maroni - aspirante secessionista padano che del campanilismo ha fatto una bandiera - ha deciso di fare di testa sua e ha vietato Livorno/Pisa perché la ritiene pericolosa. Ecco qui come si stanno organizzando da quelle parti:
"DIVISI DA SECOLI di acerrima rivalità di campanile, si ritrovano uniti — a tutti i livelli, anche istituzionali — nel giudicare un clamoroso autogol la decisione del Casm (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) che giovedì scorso, dopo l’iniziale via libera, ha messo letteralmente ‘‘i pisani all’uscio’’, vietando l’accesso all’Armando Picchi per i tifosi nerazzurri e negando loro la possibilità di godersi il derbyssimo Livorno-Pisa, di sabato prossimo, appannaggio dei soli abbonati amaranto. Un autogol perché, tra i ’‘curvologi’’ dell’una e dell’altra tifoseria c’è già chi paventa (o fose suggerisce?) la messa in cantiere di una protesta di massa, con gli esclusi dallo stadio — livornesi non abbonati e i pisani tutti — a picchettare i cancelli dell’Ardenza per sbarrare la strada agli abbonati. Pisani e livornesi che firmano il reciproco armistizio, e insieme esprimono il comune dissenso verso i ‘‘guastafeste’’ del Casm? L’ipotesi, giornalisticamente parlando, è suggestiva. Difficile capire ora, a una settimana dal giorno X, se sia anche realizzabile. Certo il tutto si traduce in una bella ‘‘gatta da pelare’’ per le forze dell’ordine pisane e livornesi. Diciotto chilometri separano i due capoluoghi di provincia, 22 appena ne corrono tra fli spalti dell’Arena e quelli dell’Armando Picchi. Venti chilometri per macinare i quali non servono certo pullman, treni o auto. Basta una bici e un po’ di fiato buono. E le strade di comunicazione, lungomare e lungo-Arnaccio sono un’infinità. Come si fa a impedire ai pisani l’accesso a Livorno? Come si farà a istituire varchi e posti di controllo su ogni accesso alla città? E i pisani che sabato 20 vorranno andare a farsi un bagno a Calafuria, dovranno recarsi al lavoro (in molti uffici pubblici e privati, in ospedale, al Porto, si lavora anche di sabato pomeriggio) o fare shopping al centro commerciale Fonti del Corallo? In attesa di conoscere le strategie che saranno messe in campo per garantire l’ordine pubblico prima, dopo e durante il derby, anche gli amministratori — i due sindaci, Filippeschi per Pisa, Cosimi per Livorno, in primis — criticano la decisione del Casm.
«STAVAMO pensando alle iniziative da prendere con i colleghi livornesi — esordisce il primo cittadino di Pisa — nella settimana precedente il derby Livorno-Pisa per favorire una grande giornata di sport, facendo sì, come spesso avvenuto negli ultimi anni, che la rivalità sportiva fra le due città tale rimanesse. Quando è parso che l’Osservatorio del Viminale avesse dato il via libera alla trasferta dei tifosi pisani, il nostro impegno si era intensificato, ma i gravi fatti accaduti di Napoli hanno portato il governo a forzare l’immagine del pugno di ferro e il Casm, cui spetta la decisione finale, ha incluso anche Livorno- Pisa fra le gare da “punire” ammettendo all’Ardenza solo i tifosi amaranto dotati di abbonamento. Il contrasto e la lotta alla violenza dentro e fuori gli stadi, sia chiaro, va affrontato e risolto seguendo il modello di altri paesi europei. Ferma restando la priorità della lotta alla violenza, occorrono percorsi chiari per quei tifosi, e sono la maggioranza, che rifiutano la violenza ma rischiano di veder prevalere i più violenti della tifoseria. Fanno riflettere anche i recente servizi tv che hanno messo falsamente in relazione vendite irregolari di armi improprie nelle bancarelle di Piazza Duomo, con la tifoseria pisana». «Pur nel pieno rispetto del ruolo di chi ha l’autorità di decidere in merito — afferma il presidente della Provincia, Andrea Pieroni — la decisione presa dal Casm ci rammarica, anche alla luce del contesto in cui è maturata, con giudizi fin troppo severi sulla tifoseria pisana. Speriamo che d’ora in poi si creino le condizioni per non privare più gli appassionati di uno spettacolo così atteso. «Il provvedimento di Maroni non mi pare né corretto né giusto — dice da Livorno il sindaco Cosimi — colpisce i tifosi e tutta la citta. Finora non abbiamo avuto comunicazioni ufficiale: si informa prima la stampa delle autorità di governo locali. Mi pare strano e un po’ scorretto. Il ministro non tiene conto che abbiamo già iniziato a lavorare con la prefettura e con la questura per avere un derby che fosse una festa del calcio. Nei prossimi giorni parlerò di nuovo col prefetto: spero si possa fare qualcosa». Il conto alla rovescia è iniziato"".
Alcuni meccanismi giornalistici mi sfuggono, ma inizio a capirne le sfumature. Come sapete "La Repubblica", al solito, in occasione di Roma/Napoli ha sparato a zero sui tifosi, non soffermandosi affatto sulle palesi negligenze organizzative e sulle menzogne narrate per coprirle. Un autogol - anche politico - clamoroso, se non altro perché una seria inchiesta giornalistica avrebbe potuto svelarle queste menzogne, con i conseguenti riflessi sul Governo in carica. Il mio discorso è scevro da inclinazioni politiche: se un giornale è politicamente orientato all'opposizione, logica vorrebbe che andasse contro il governo. Per andare contro, si possono scegliere due direzioni: sostenere leggi ancora più repressive di quelle che adopera il governo in carica (e che in realtà sono state rese ancora più repressive dal precedente governo con la legge Amato) ovvero sostenere che il governo, per bocca del Ministero dell'Interno, dice menzogne. La Repubblica ha scelto la prima linea, ed anch'essa ha fatto autogol, per lo meno tra le persone dotate di buon senso.
Prova ne è che, a livello locale, sulla edizione napoletana del quotidiano, ben consci di cosa poteva voler dire portare avanti una linea più dura di quella leghista contro la città partenopea, si decide di scrivere un articolo di tutt'altro tenore, che avrebbe dovuto esser tirato giù molto prima, e sull'edizione nazionale. Eccolo qui:
REPUBBLICA (Napoli)
Fonte: Antonio Corbo per Repubblica
Viaggia con 500 mila euro di danni a bordo. Ma dov´è? Introvabile il treno che gli ultras del Napoli avrebbero distrutto. Dal 31 agosto, giorno di Roma-Napoli, i vagoni dell´Intercity Plus "Modigliani" sono inafferrabili. Come la verità di quella domenica. È l´ultimo mistero di una già nebulosa ricostruzione: per ora, pagano il Napoli e i suoi tifosi, penalizzati dalla chiusura delle curve per tre gare interne. Ma la vicenda promette un finale diverso: indaga la Procura di Napoli. L´inchiesta può dimostrare che i disordini furono enfatizzati, magari per coprire errori e responsabilità. Sarà troppo tardi, Napoli-Fiorentina esclude domani i tifosi delle curve, 11 mila abbonati hanno pagato per non vederla.

Il dirigente della Digos Antonio Sbordone ha consegnato una informativa al pm Antonello Ardituro. Una relazione accurata, con foto e riscontri. Il magistrato, specialista di camorra e ordine pubblico, ha subito derubricato l´ipotesi di reato: da "devastazioni" al più lieve "danneggiamenti". Rintracciato dalla polizia il ferroviere «aggredito e ferito». Neanche un graffio. La Scientifica, diretta da Fabiola Mangoni, doveva esaminare il treno danneggiato. Impossibile. Solo quattro vagoni sarebbero a Napoli, gli altri in viaggio. Sono più veloci gli inventari che i treni. Il 31 agosto, i tg del pomeriggio riferivano già la stima dei danni: 500 mila euro. Gli Ultras, in un reportage di "Repubblica" nel covo di via Venezia, promettono di risarcire con una colletta l´azienda. Neanche loro hanno più visto il treno. «Girano solo tre foto, sempre le stesse». Possibile che sia tornato a viaggiare un treno devastato per 500 mila euro? Se lo chiede anche la Procura. Il conto di solito va allo Stato. Pagano i contribuenti.
«Si indaga ad ampio raggio», osserva il procuratore capo, Giovandomenico Lepore. Sembra sorpreso, però. «Il treno è partito a mezzogiorno, con ampio ritardo. I tifosi aspettavano dalle 7.
Qualcuno avrà perso la pazienza, comprensibile. E i benpensanti, vista la bolgia, sono scesi. Finora però non risulta un disegno criminoso della camorra. Molti camorristi sono tifosi. Difficile però cogliere nell´insofferenza di quella domenica un piano preordinato. Comunque, indaghiamo su tutto». Chiusura prudente, ma svanisce nelle equilibrate parole di Lepore l´ombra dei clan. Roberto Maroni ha invece rimarcato la presenza di 27 affiliati e 800 pregiudicati tra i tremila tifosi. Si sa c´erano tanti tifosi con precedenti penali. Ma nessuno sa che cosa abbiano davvero combinato. A Napoli niente, così sembra. Le spranghe viste in tv a Roma Termini erano asticelle delle bandiere. Di plastica.

Altra e-mail: "Caro Lorenzo, il corriere della sera di ieri, lunedì 15 settembre 2009, a pagina 9 riportava le parole con le quali il Ministro Maroni ha aperto il suo intervento a Venezia in occasione di una manifestazione della lega nord. Le sue parole sono state: "Padania libera"!!!!!
Il Ministro dell'Interno inneggia alla secessione, perchè Padania libera non può voler dire altro, ed io rischio due anni di Daspo se cambio il posto con il vicino allo stadio?????? c'è qualcosa che non torna.....
Il liberatore della padania ha appena chiesto alla FIGC di sanzionare il dirigente del Catania Piero Lo Monaco per le parole pronunciate contro il tecnico dell'inter Mourinho perchè istigano alla violenza ("Mourinho andrebbe preso a bastonate sui denti" queste le parole di lo Monaco).
Ti faccio presente che il capo del Ministro Maroni, Umberto Bossi, in un'intervista sul Quotidiano Nazionale del 9 settembre 2008, parlando di federalismo ha detto: "Il Presidente del Consiglio sa bene che l'unica alternativa al federalismo sarebbe la secessione. Il nord ha milioni di uomini, non ha paura di niente, certamente non di battersi. Meglio non farlo incazzare".
Tu pensa se ste stronzate le avesse dette il presidente di una squadra di calcio, un allenatore, un calciatore e sopratutto fosse stato il testo di uno striscione.... Alessandro". Se è per questo Bossi ha anche parlato di fucili.
Bossi: “Fucili contro la canaglia romana”. Parla a Verbania, sul Lago Maggiore, il leader della Lega e chiude il suo intervento con una delle minacce da lui più frequentate: visto che quella delle schede è “una vera porcata”, “se necessario imbracceremo i fucili contro la canaglia centralista romana”
Maroni: “C’è sempre chi si scandalizza, ma quello di Bossi era solo il suo modo di esprimere la rabbia per un torto subito“.
Ora ci deve spiegare perché quello di Lo Monaco non dovrebbe esserlo.
Quindi Maroni (sia chiaro, il precedente ministro dell'interno Amato è come lui, vedi le intercettazioni sotto Tangentopoli in cui proponeva di modificare il codice penale per favorire i suoi amici di partito che ho già pubblicato mesi fa), ministro pre-giudicato per resistenza a pubblico ufficiale, oltre a fare la morale ai pregiudicati tifosi del Napoli, ora fa la morale a Piero Lo Monaco (intendiamoci anche qui: se una cosa del genere la dice un tifoso di calcio viene denunciato e diffidato).
Due volte Maroni ha parlato di calcio e per due volte è andato contro se stesso.
Gli suggerisco di lasciare perdere il calcio. Può diventare un boomerang politico.


16 settembre:  on line alcune fototifo di Palermo/Roma. Inserite alcune foto calcistiche nella stagione 1988/89. Iniziare dalla parte finale che sto andando dalla fine del campionato all'inizio.
Inserita una intervista al Barone Liedholm dello stesso anno intitolata "Baroneide".
E-mail: "Ciao, siamo 2 tifosi della Magica in trasferta a Lussemburgo per lavoro e domani sera vorremmo vedre la partita ROMA-cluji... ho trovato 2 pub che fanno la champions - Urban Bar e Black Stuff - ma tutti e 2 fanno vedere Chelsea-Bordeaux!! ci puoi dare una dritta su dove vederla?? o qualche link dove trovare informazioni?? grazie in anticipo! ciao Alessio e Rino!". Chi può, aiuti!
Intanto ecco la info per vedere la Roma a Barcellona: "Ciao Lorenzo volevo dirti che sabato scorso ho visto la partita della Roma in un locale a Barcellona che è a un passo dalla Sagrada Familia! Il locale si chiama nero a metà ed è gestito da un italiano...Fa vedere i 2 anticipi 1 partita la domenica alle 3 e il posticipo! L'indirizzo è: Carrer de Sardenya 308". Anche questa dritta verrà inserita nella pagina la Roma in TV.
Sul sito dei Boys del Parma è disponibile per lo scaricamento questo video che segue lo spot governativo contro la violenza, integrandolo decisamente!
http://www.boysparma1977.it/ultras/voce/0809/ultras_liberi_nv_0809_091508001.php
Lo stesso è visionabile anche su Youtube: http://it.youtube.com/watch?v=VijjxgnfnDc
"Ciao Lorenzo, rieccoci qua. Neanche è partito il cmapionato e già stiamo dando la caccia alle streghe.
Volevo intanto dire un paio di cose: la prima si riferisce al precedente aggiornamento sulla sicurezza in Inghilterra. In Italia anche chi NON tocca un poliziotto finisce in galera o peggio (Gabriele Sandri docet!!). La seconda è che si è paralto tanto degli incidenti che i tifosi napoletani hanno causato alla stazione Termini. Sono passato il 31/08 scorso alla stazione e non c'era nemmeno un cestino rovesciato.. A sentire i giornali mi si sarebbe dovuto presentare davanti agli occhi uno spettacolo tipo Tornado, invece.. l'informazione racconta le cose come fa più comodo!!
Poi, sempre sulla sicurezza, un episodio "curioso"
lo scorso giugno vicino ad Anzio ho subito un furto. Mi hanno rotto il vetro della macchina, hanno aperto il bagagliaio rubando una borsa contente la mia attrezzatura da tennis. Sono andato a fare la denuncia e il carabiniere alla stazione "Lo fanno sempre, d'estate è un classico sui litorali" Domanda: ma se tutto questo è un classico perchè non ci mettono qualcuno a sorvegliare anzichè impiegare le milizie solo negli stadi per manganellare selvaggiamente il più delle volte senz alcun motivo??
Scusa lo sfogo, sempre FORZA ROMA!! -SIMON-".
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo, sicuramente avrai letto di Lo Monaco che prenderebbe a bastonate sui denti Mourinho, ammesso che si possa essere più o meno d’accordo sul commentare uno che fa er Dottor House de sto cazzo mi chiedevo, ora Lo Monaco? Lo interdicono dalle manifestazioni sportive? La prossima trasferta va a firmà in questura? Quanto me diverto quando leggo ste cose… ciao lorè e continua cosi.. p.s. Io me so rotto il cazzo de andà allo stadio, so stato a Milano in supercoppa pensavo de avè pagato pe Inter Roma invece me so accorto che avevo pagato pure pe na Boxata intrattenitrice… c’ho 27 anni questo è il quindicesimo anno de sud e mesà che è pure l’ultimo, se vedemo in tevere..".
Sugli avversari della Roma di stasera, mi scrive Biagio, grande romanista ungherese: "Ciao Lorenzo, solo qualche parola sugli avversari di domani della Roma. Si tratta di una societá fondata nel 1907, ancora era una cittá ungherese (noi la riteniamo tale tutt'ora). Non a caso anche sulla piazza principale il monumento piú famoso é la statua di Mattia, famoso re d'Ungheria. Poi il 4 giugno 1920... la data piú infame e ingiusta della storia... la tragedia della nostra nazione. La maggior parte degli ungheresi di Kolozsvar (nome ungherese della cittá) tifano per il CFR (cantano spesso in ungherese), mentre i rumeni tifano per l'altra squadra, l'Universitatea. Anche il proprietario del club é ungherese e sono riusciti a vincere lo scudetto nonostante le moltissime ostilitá. Infatti sono molto odiati. Anche il sindaco della cittá tifava per la Steaua. Per lui meglio una squadra di Bucarest che una squadra della propria cittá, ma ungherese... Si tratta comunque di una tifoseria pacifica, non aspettate la terribile tifoseria dell'est. Trattateli bene insomma... Con la Roma sempre nel cuore, Biagio".
La pagina di Roma/CFR 1907 Cluj on line dopo mezzanotte.
Napoli/Fiorentina 2008/09
Napoli/Fiorentina 2008/09
Napoli/Fiorentina 2008/09
Lazio/Sampdoria 2008/09

Reggiana/Spezia
1988/89

Bologna/Atalanta

Bologna/Atalanta

Renato Portaluppi con
due strappone (1988/89)


14 settembre:  in costruzione la pagina di Palermo/Roma.



12 settembre (pomeriggio):  oggi sono più infuriato del solito. Avrei da scrivere per ore ma, dopo il lavoro, a volte ci sono anche le moglie che si fa nno inviatre a cena e tu devi accompagnarle quando avresti voglia di legge da L'Avvenire a La Gazzetta di Cefalù per insultarli tutti (quasi tutti, a volte leggo ottimi articoli). Non so neanche da dove iniziare. Vabbé, una e-mail mi dà lo spunto: "ciao lorenzo, ho trovato questo rticolo su "Il Giornale", riportato da Romanews. Solo tanta vergogna..Grazie di tutto quello cha fai ogni giorno. fabrizio. P.S. vogliamo dire a cristiano gatti cosa pensiamo di lui e cosa invece di de rossi?". Ancora sull'articolo di Gatti: "Ciao Lorenzo, volevo portare all'attenzione di tutti quello che "Il Giornale" ha appena pubblicato riguardo la dichiarazioni di Daniele De Rossi. Trovo assolutamente vergognoso che ci si permetta di scrivere su un quotidiano nazionale un attacco così brutale verso una persona, una tifoseria, e persino contro dei colleghi, gettando fango su una città in maniera gratuita e ingiustificata. Anzichè giudicare DDR per le dichiarazioni di affetto verso un PARENTE da poco scomparso, anzichè denigrare persone che hanno e mantengono una differente opinione dalla propria, perché a Milano non si condanna il sig. Cristiano Gatti, autore di questo pezzo a dir poco sconvolgente per superficialità, parzialità e inutilità? La stampa del nord, ogni giorno, alza la voce contro Roma e i romani senza che nessuno abbia il coraggio di denunciare tutto ad alta voce. Gridano alla secessione e nessuno si indigna per questo, ma se parla qualcuno di Roma sono tutti pronti a condannare. Questa situazione è diventata intollerabile. Questo è il link dell'articolo: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=289914 Marco.
DE ROSSI, DUE GOL E UN AUTOGOL: QUELLA DEDICA ALLA MALAVITA
di Cristiano Gatti 
Le mogli si scelgono, i loro parenti no. Può però succedere che risultino 
graditi. Persino amati. È evidente, quanto meno è augurabile, che Daniele De Rossi abbia voluto dedicare pubblicamente la sua grande serata azzurra all'uomo, al defunto, al papà di sua moglie. «Gli volevamo tutti bene», ha 
spiegato con ciglio umido. Una mozione degli affetti, direbbero i romantici. Il problema è che tutti gli altri italiani faticano a dissociare la figura 
dell'uomo, del defunto, del caro suocero, dallo spietato criminale che sotto 
l'occhio delle telecamere di una banca teneva una povera donna con il coltello alla gola, durante l'ennesima rapina.
Con queste immagini sotto gli occhi, con tutti i simpatici resoconti sulle 
attività del suocero, su come si guadagnava da vivere e sull'umanità che 
frequentava, la dedica dell'altra sera diventa decisamente un caso particolare. 
Senza scomodare toni apocalittici da giudizio universale, vogliamo definirla semplicemente imbarazzante? Qualcosa di più: sgradevole. O tutte e due le cose: imbarazzante e sgradevole. Basti pensare soltanto a quello che succederà fuori dall'Italia non appena si accorgeranno chi era il destinatario dell'amorevole dedica: già non vedono l'ora di spendere parole edificanti sulla nostra moralità, questa ha tutta l'aria di una bella bistecca lanciata in un pullulare di squali.
A De Rossi, sin dall'inizio dell'incredibile vicenda famigliare, va dato atto 
di non aver mai fatto quello che finge di non conoscere. All'italiana. Chi, 
quello? Lo conosco appena. È mio suocero, ma praticamente non l'ho mai 
frequentato... No, De Rossi ci ha messo la faccia e non ha rinnegato la 
parentela. Detto questo, bisogna subito aggiungere che poteva fermarsi lì, 
tenendo dentro i rispettabilissimi sentimenti privati. Meglio: doveva. Per 
semplicissimo senso di opportunità. Se non voleva farlo per spirito di 
servizio, poteva farlo almeno per pietà nei confronti di quella donna 
terrorizzata dall'amato suocero.
Non bisogna però esagerare nel farne una colpa al giocatore. Che non abbia colto il senso di opportunità è solo una delle tante, naturalissime conseguenze dei pittoreschi costumi in quella zona franca di cui si è parlato nell'ultimo periodo, riferendoci alle deviazioni del calcio. Sì, prima ancora di Sacchi, la vera zona rigorosamente osservata e applicata dall'Italia è questa fuori dal campo, dove mentalità, linguaggi, atteggiamenti sono completamente diversi rispetto alla normalità. La dedica al suocero gangster non provoca alcun rossore a De Rossi perché De Rossi è abituato da sempre a dire qualunque cosa, anche la prima che passa per la testa, senza la minima preoccupazione degli effetti, perché immancabilmente ha davanti una moltitudine di tifosi adoranti e una pletora di cronisti a dir poco servili. I tifosi applaudono e urlano «grande!!», i cronisti riportano tutto come parole evangeliche. Per dire: sull'uscita dell'altra sera si sono lette cose gustosissime e acrobatiche, del tipo «la difficile dedica di De Rossi». Difficile??? A lui è risultata facilissima. Sei tu, amico e collega, che se la trovi «difficile» devi quanto meno rilevarne l'incongruenza e il peso. O hai paura che poi De Rossi non ti conceda più le sue decisive interviste? Sono le magie della zona franca. In questa zona i De Rossi crescono come idoli di borgata e si convincono - perché li convincono - che tutte le loro gesta sono comunque epiche, sputi e gomitate compresi. Non esiste più il problema di come parlare e di come atteggiarsi, di cosa dire e cosa fare: qualunque cosa è perfetta e mitica, perché creata dal loro talento inarrivabile. Possono permettersi tutto, nessuno chiederà mai conto. Anche quando sgomitano e sputano, hanno sempre dietro - come minimo - 
tre quarti di platea prontissima a concedere attenuanti, comprensione, 
distinguo, ma-se-però. C'è da giurare che anche questa volta radio e 
televisioni private arriveranno in soccorso con il loro tam-tam militante, al 
poetico grido «Ragà, De Rossi ce mette sempre er core».
Va bene così, allora. Ci comunicano ufficialmente dalla zona franca che la 
vittoria dell'altra sera è dedicata a un signore della malavita romana. Lippi 
ha tentato di dedicarla agli infortunati, i Gattuso e i Gamberini, ma può 
mettersi tranquillo: la dedica di De Rossi, vero eroe della serata, scavalca la sua e fa cassazione. Bando alle smorfie. Ci spiegheranno i tifosi che chi prova del disagio è solo un patetico bacchettone. Non c'è niente di sgradevole e di imbarazzante: ognuno ha i suoi caduti da onorare. Per molti di loro, quel suocero resterà per sempre un eroe.
Cristiano Gatti? Lavora per il giornale di proprietà della famiglia del Presidente del Consiglio, solito ad usare foto taroccate a corredo degli articoli, come già dimostrato due giorni fa. Detto questo, il giornalista ha da ridire con la sua stessa categoria, insultando velatamente i giornalisti romani che per paura di mancate future interviste, non avrebbero fatto la giusta reprimenda. Così come tra gli ultras ci sono i violenti per natura, tra i giornalisti ci sono gli stupidi per natura. La domanda alla madre cui è appena morto il figlio "lei come si sente?" la fa un giornalista, un cronista, non un ultras né un calciatore né un rapinatore. Il nostro Gatti dà atto a De Rossi di una sola cosa: il non aver rinnegato, all'italiana, la parentela. 
Come si fa a rinnegare una parentela, non è dato saperlo. Al limite si può rinnegare una conoscenza, come fece S. Pietro con Gesù. Daniele De Rossi è un ragazzo sincero. Gli si fa sotto un giornalista con lingua ormai secca e che probabilmente era lo zimbello della classe che, invece di chieder conto del gesto tecnico, gli chiede a chi dedica i due gol. Daniele cosa dovrebbe rispondere? Per quale ragione dovrebbe essere ipocrita come chi è al soldo del proprio padrone politico (e che non mangia se dice quello che pensa realmente, perché il suo padrone politico non glielo permette?). Chi buttereste giù dalla torre, Cristiano Gatti o Daniele De Rossi? Troppo facile. Lui è il nostro idolo. Ed allora, chi buttereste giù dalla torre, Cristiano Gatti o lo zio di De Rossi? Io non ho dubbi neanche stavolta. Il titolo, poi. "Quella dedica alla malavita". DDR ha dedicato i gol allo zio, non alla malavita.
Mi viene da vomitare. Cristiano Gatti si metta bene in testa che il principio vale per De Rossi e per qualsiasi essere umano. E' vero che ognuno ha i suoi caduti da onorare: tu onora i tuoi, di futuri caduti, che Daniele onora i suoi come gli pare e piace.
*
Su Il Messaggero di oggi, ma anche su tutti gli altri quotidiani, vi sono molti articoli sulle parole del Santo Matarrese che vorrebbe le celle negli stadi. Già ieri ho spiegato l'inutilità di questa proposta, visto che chi delinque viene mandato nella cella del Commissariato e quindi non vedo la razionalità della proposta.
Naturalmente non c'è stato un giornalista che abbia chiesto a Matarrese: "scusi, mi spiega a cosa servono le celle se gli arrestati finiscono lo stesso in guardina?", ma tant'è. Ormai i giornalisti si limitano a raccogliere dichiarazioni. Se Matarrese dice che Cristo è morto di freddo, sui giornali non troverete alcun commento al riguardo, solo l'articolo a nove colonne "Matarrese ha detto che Cristo è morto di freddo". Non fa eccezione l'articolo di Carlo Santi. Ora, non so se sia anche di Carlo Santi un minuscolo articolo - che va commentato - che si inserisce nelle parole di Matarrese, dal titolo:
In Inghilterra
GUAI A A CHI TOCCA UN POLIZIOTTO
ROMA - Prevenzione e repressione sono gli ingredienti per tutelare il calcio della Premier. In Inghilterra chi tocca un poliziotto finisce direttamente in galera. Negli stadi ci sono le celle e la polizia ha il potere di arrestare i violenti e tenerli in cella per ventiquattro ore. Il capo dei servizi delle forze dell’ordine si collega con il magistrato per decidere se il colpevole va processato per direttissima o più tardi, e in questo caso viene rimesso in libertà.
Qual'è l'impressione che dà l'articolo o che vuole dare? In Inghilterra sono severissimi, a differenza che da noi dove tutto è permesso.
Io credo che un giornalista, prima di fare questi specchietti, debba porsi delle domande, visto che i suoi articoli sono capaci di indirizzare l'opinione pubblica e, conseguentemente, le leggi che vengono promulgate.
Ed allora:
In Inghilterra chi tocca un poliziotto finisce direttamente in galera.  Anche da noi.
Negli stadi ci sono le celle... Le celle sono nei commissariati e nelle questure ove gli arrestati vengono portati immediatamente.
...e la polizia ha il potere di arrestare i violenti e tenerli in cella per ventiquattro ore.  Anche da noi.
Il capo dei servizi delle forze dell’ordine si collega con il magistrato per decidere se il colpevole va processato per direttissima o più tardi, e in questo caso viene rimesso in libertà. Anche da noi.
Carlo Torri, o chi ha scritto quello specchietto, me ne spiega il senso?


12 settembre: il comunicato che mi è stato inviato si era perso tra gli aggiornamenti... poiché credo abbia oggettivamente un certo rilievo storico, lo ripubblico:
E dopo il comunicato, iniziamo con gli scambi di abbonamenti: "Ciao Lorenzo. Volevo chiedere il tuo aiuto riguardo uno scambio di abbonamenti; desidererei, per motivi strettamente personali, scambiare il mio abbonamento di sud centrale (settore 18B) con uno di nord centrale. Se qualcuno fosse disposto a effettuare lo scambio io sono reperibile sulla mail: corrib@hotmail.it Un saluto,Matteo"
Passando ad altro... se ne sono accorti anche all'UEFA.... anche se arrivano sempre dopo:
CALCIO, UEFA: CONTRO VIOLENZA IN ITALIA STADI PROPRIETA' CLUB 
(ANSA) - BRUXELLES, 11 SET - 
Stadi di proprieta' per i club e un atteggiamento meno duro e piu' cooperativo da parte della polizia chiamata a operare durante gli incontri di calcio.
Queste sono le misure che l'Uefa suggerisce all'Italia per affrontare in modo piu' efficace il fenomeno della violenza negli stadi, pur ritenendo che la strada intrapresa dal governo sia quella giusta. 'Se le squadre sono proprietarie degli impianti in cui
giocano avranno tutto l'interesse affinche' non ci siano scontri o devastazioni', ha detto all'ANSA Jonathan Hill, capo dell'ufficio Uefa a Bruxelles. 'Se invece, come succede in Italia, gli stadi sono di proprieta' dei Comuni, anche la loro corretta gestione diventa piu' difficile e meno conveniente per i club'. 'Un'altra cosa molto importante - ha proseguito Hill - e' l'atteggiamento delle forze dell'ordine: mi e' capitato di vedere partite in Italia, in cui i tifosi della squadra ospite, appena entrati allo stadio, venivano affrontati in modo violento dalla polizia e questo non aiuta a migliorare il clima perche' fa crescere la tensione'. Sulle recenti misure del governo italiano in materia di lotta alla violenza in occasione degli incontri di calcio, Hill ha detto: 'Non sta a me entrare nello specifico dei singoli provvedimenti, ma penso che la strada intrapresa sia
quella giusta'. (ANSA). 
Le opinioni del Sindacato Autonomo di Polizia hanno suscitato, giustamente, molte polemiche. Iniziamo quindi con le mail:
"Il SAP redarguisce DDR perchè esprime in diretta un pensiero su un pregiudicato ammazzato.....speramo che il loro capo in testa non crepi perchè sai che "caduta di stile" sarebbe doversi mettere a lutto per un pregiudicato.........".
Ancora: "Essere lontani ha il vantaggio di farti vedere le cose con più tranquillità ed oggettività, ma più leggo le italiche notizie e più rimango sbalordito: dimmi che sono allucinazioni.
Dopo il grande inganno di Roma - napoli (inganno per la trappola preparata ai napoletani e per le 2000000 notizie false), adesso le dediche di De Rossi.
Criticano una persona che ricorda un suo parente e che ha passato momenti duri, ma chi lo critica?
E Gabriele Sandri?
Dobbiamo essere sensibili verso loro? e loro verso i genitori di Gabbo e tutti noi?
PS: devo dire che su internet i siti dove propagandano le lamentele del SAP sono per lo più siti di media romani ...
Quanta ragione aveva il nostro Presidente Saluti MARCO".
Poi:"Ciao Lorenzo sono Davide ultras giallorosso, volevo intervenire su due questioni. La prima è sull'ignobile comunicato del Sap, che credo sia uno degli organi più inutili presenti in Italia, in merito alla dedica di Daniele De Rossi al suocero, e mi chiedevo come si fà? Questo comunicato secondo me è un attacco alla libertà di pensiero di ogni cittadino, io penso dedico e parlo di quello che voglio essendo questo un paese democratico, e se dell'11 settembre io non voglio parlarne neanche l'11 settembre per quale motivo una dozzina di complessati che stanno seduti dentro un ufficio devono far uscire un comunicato vergognoso?vabbè io oggi invece ricordo che esattamente 10 mesi fà moriva nostro fratello Gabriele Sandri e voglio dedicare questa giornata a lui, ora il sap che farà?farà uscire un comunicato sul quale c' è scritto che la mia dedica è inopportuna?VERGOGNA...Un ultima cosa e scusa per tutto lo spazio che mi stò prendendo, ma ho letto che il 25 o il 26 settembre mi pare, c' è l'udienza dell'omicida Luigi Spaccarotella (libero e regolarmente in servizio ed accusato di omicidio volontario) e ti volevo chiedere se puoi far sapere a tutto il popolo interessato come andrà a finire questa storia, che di sicuro la stampa coprirà con qualche inutile problema del nostro paese. Grazie Saluti Ultras da Davide". Ti dico la verità, non mi preoccupa il fatto che mediaticamente il processo Sandri finisca sotto traccia, visto come stanno andando le cose mi preoccupa ben altro di quel processo....
Su Matarrese mi scrivono: "E' un personaggio geniale, da rinchiudere, lui si. In Italia i nostri beneamati politici si stanno ingegnado da anni per
svuotare le carceri con indulti, depenalizzazioni, impunità, braccialetti e tutte le idee più strambe di questo mondo. Ma questo rubastipendi (da noi pagato) dove vive? Mica ci saranno elezioni in vista? marco".
Su questo tema posso certo dire la mia. Celle negli stadi? Embé? Cosa cambia? Se uno viene arrestato attualmente finisce comunque nelle cellette del commissariato o della questura. Cosa cambia il fatto che ci siano le celle in uno stadio? Qualcuno, anzia, qualche giornalista che ha tessuto le lodi dell'idea me lo spieghi e gliene sarò grato.
Questa notiza de Il Mattino è interessante... se usassero questo impegno per la lotta alla mafia, alla pedofilia ed altri crimini orrendi....!
Sequestrato l’Intercity: la Scientifica alla ricerca di impronte digitali,
visionate migliaia di diapositive
GIUSEPPE CRIMALDI Oltre 500 tifosi «fotoregistrati», migliaia e migliaia di diapositive che immortalano - fotogramma dopo fotogramma - i filmati che riprendono la fiumana di ultrà nelle stazioni ferroviarie di Napoli e Roma. Non è finita: tre faldoni zeppi di carte, nomi, certificati penali e informative che riportano alle posizioni di un mezzo migliaio di pregiudicati sui quali pesano ombre e sospetti, non ultimo quello di connivenze con alcuni clan della camorra. Compie un altro passo avanti l’inchiesta della polizia sui disordini culminati nella devastazione di un treno Intercity sul quale viaggiavano gli ultrà del napoli, in occasione della prima di campionato. Merito del lavoro di una squadra di investigatori che - da domenica 31 agosto a oggi - non hanno avuto un attimo di tregua nel complesso lavoro di ricerca delle prove per inchiodare i violenti alle loro responsabilità: sono gli agenti della Scientifica, diretta dal vicequestore Fabiola Mancone. Quella di ieri è stata la loro giornata. Al sesto piano della Questura si sta chiudendo uno dei passaggi più importanti dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Antonello Ardituro: la raccolta del materiale indiziario e probatorio. Senza questo materiale nessuna accusa riuscirebbe a reggere. I poliziotti della Scientifica ieri hanno messo a posto anche un altro tassello molto importante. Per ore hanno lavorato all’interno del treno Intercity posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria alla ricerca di altre prove. Impronte digitali. Prove che potrebbero rivelarsi schiaccianti per l’accusa: perché riuscirebbero a dimostrare un collegamento tra gli indagati e i fatti criminosi commessi a bordo del convoglio di Trenitalia. Dal lavoro messo a punto dagli esperti della «Csi» di via Medina emerge anche la conferma che gli investigatori hanno seguito un’altra pista che - a quanto pare - ha reso i frutti sperati. Dall’esame di quei fotogrammi che individuano gli ultrà più violenti si sarebbe giunti alla identificazione anche dei teppisti che avevano il volto coperto. Molti di loro, infatti, viaggiavano a torso nudo. Bicipiti e pettorali bene in vista (e dunque immortalati da foto e riprese video), sui quali campeggiano decine di tatuaggi. Disegni colorati, draghi e teste di leone, tribali, ciascuno diverso dall’altro: difficile nascondere i tatuaggi, che a questo punto potrebbero trasformarsi in un ulteriore strumento per identificare i facinorosi. Dunque proprio dalle impronte digitali e dai tatuaggi arriva una nuova freccia all’arco degli inquirenti. La sensazione è che - una volta concluse le attività della Scientifica - i faldoni contenenti le singole posizioni degli indagati dalla Procura (sarebbero 35 i nomi all’attenzione della magistratura) potrebbero transitare negli uffici della Digos diretta dal vicequestore Antonio Sbordone, per un’ultima valutazione. Poi toccherà al pubblico ministero. A poco meno di due settimane dai gravissimi fatti che hanno causato la squalifica delle curve del san Paolo fino al 31 ottobre, l’indagine sul tifo violento volge alle sue ultime battute. Quella di oggi, intanto, sarà per i tifosi del Napoli un’altra lunghissima giornata. A Roma i legali della società sportiva presieduta da Aurelio De Laurentiis presenteranno il ricorso contro la decisione presa dal giudice sportivo Tosel. La decisione è prevista in serata, dopo le 21.
Sono ansioso di vedere come va a finire.
C'è da dire che l'unico partito che al momento si sta facendo sentire sono i Radicali: http://www.radicali.it/view.php?id=128515


11 settembre (pomeriggio): la notizia  del giornalista austriaco presente sul treno dei napoletani di cui abbiamo dato notizia già in data 9 settembre è ormai di dominio pubblico. Già ripresa da un giornalista svedese http://junivallen.blogspot.com/
Interessante il comunicato pubblicato al riguardo sul sito dei Radicali http://www.radicali.it/view.php?id=128445  ed anche l'intervento del Sen. Perduca che ha chiesto conto al Ministro Maroni di alcune cose che sono state dette:
http://www.radioradicale.it/scheda/261854/commissione-affari-costituzionali-del-senato
Vi invito a sentire le parle del Ministro Maroni e di abituarsi alla nuova realtà: tutte le volte che leggete "vietata la trasferta", vi dicono una fandonia. Come dice il Ministro, loro si limitano a renderla sommamente difficile.
Tutto questo lo fanno analizzando le rivalità tra le tifoserie.
Per parte mia, quindi, dò il buon esempio eliminando la pagina "amici e nemici" ed invito chi ha un minimo di buon senso di fare altrettanto dai propri siti ufficiali o non ufficiali, altrimenti non vedremo più la Roma in trasferta.
A quel punto i vai CASMS, ONMS ecc. ecc. dovranno - come peraltro spesso han fatto - inventarsi le informazioni. In pratica, così come la guardia boschiva dà fuoco al bosco per poi spegnere l'incendio e non essere licenziato, cosi questi soggetti saranno costretti - come hanno fatto con Roma/Napoli e come stanno facendo da tempo - andare a scrivere sui muri di internet e sui muri delle città insulti tra tifoserie, in modo da poter vietare con il consenso popolare. Ma, come per Roma/Napoli, le bugie hanno le gambe corte.
Qui c'è invece il resoconto stenografico della Camera dei Deputati:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=311678
E-mail: "Ragazzi non ci siamo proprio. Lorenzo dice giustamente ultimi in europa, io dico che tra 5 anni ci supererà la pure  Tunisia. MAgara come dice er sor Mazzone ultimi in Europa. Ultimi nel magreeb.
Io che per natura sono uno che vede il marcio in tutto, tipo che l’11 settembre e Pearl Horber sono la stessa cosa, appena saputo che ai tifosi del Napoli non sarebbe stata vietata la trasferta di Roma, ho subito pensato: che c’è da decidere in questi giorni?
Monezza de Napoli? No tanto il problema è stato risolto, nel senso che c’è stato l’ordine di pulire piazza plebiscito ed oscurare mediaticamente il problema…..un problema non c’è se uno non lo conosce….
Allora cosa devono decidere? Ieri sera la risposta.
Modificheranno la legge elettorale per l’Europee.
Come? Semplice: sbarramento al 5% e liste bloccate. Nessuna preferenza.
Niente, anche in europa devo aderire alle scelte del segretario di partito.
Ripeto, io per lavoro viaggio spesso e sinceramente credo che questa cosa sia una prerogativa solamente italiana.
Ma il problema è un altro. Si parla di emergenza ultras in un paese che fa dell’illegittimità il proprio liquido amniotico.
I dipendenti di regime, pseudo giornalistici stanno facendo passare il concetto: gli italiani hanno altri problemi, interessa poco la legge elettorale. Certo il problema degli ultras.
1 io sono italiano ed a me interessa e pure molto la legge elettorale.
2. Se all’operaio di Vigevano chiedi quale è la priorità mangiare fino alla fine del mese ovvero la legge elettorale? L’operaio ti risponde mangiare.
Un giorno faranno una legge sulla chiamata diretta al parlamento.
Il segretario sceglie direttamente i senatori e gli onorevoli.
Come Caligola!!!! Voglio il cavallo di Bassolino Senatore ed il chiwuawa della nuova e giovane compagna di Fini onorevole!!!!
Ma il problema sono gli ultras, delinquenti, camorristi e drogati!!!!
n.b. ragazzi oggi a distanza di 7 anni dal famoso 11 settembre 2001 invito tutti a farsi un giro sul sito di contro informazione www.luogocomune.net. Andate nella sezione 11 settembre 2001 e guardatevi il film sugli attentati…..
mohamed atta è vivo e vegeto!!!!!".
Mi arriva poi un comunicato ufficiale:
Inserita una foto, che finora era mancante, della partita Swindon Town/Roma del 1969/70.
Roba da pazzi:
Il centrocampista della Roma aveva dedicato la sua doppietta al suocero ucciso
L'uomo, assassinato un mese fa, aveva precedenti per furto e rapina
La polizia contro De Rossi
"Parole incaute e inopportune"
La polizia contro De Rossi "Parole incaute e inopportune"
ROMA - La polizia contro Daniele De Rossi. Il centrocampista della nazionale, ieri sera al termine della partita vinta contro la Georgia grazie a una sua doppietta, ha dedicato i suoi gol al suocero, Massimo Pisnoli, ucciso ad Aprilia lo scorso 11 agosto. "Un uomo a cui tutti volevano bene, - ha detto al termine della gara- non sono stati giorni facili per tutte le persone vicine a lui, soprattutto per mia moglie e per le mie due giovanissime cognate".
Una dedica che non è piaciuta per niente al Sap (Sindacato autonomo di polizia) che in un comunicato attacca il calciatore della Roma: "Da un giocatore importante come Daniele De Rossi, che può influenzare con le sue opinioni milioni di cittadini e di tifosi, soprattutto giovanissimi, ci aspettavamo parole più caute, visto che sulla morte violenta del suocero ci sono inchieste della magistratura in corso". Il sindacato dei poliziotti, definisce la dedica una caduta di stile, "comprensibile visto che De Rossi ha perso comunque un parente, ma che poteva essere evitata".
L'omicidio del suocero di De Rossi, secondo quanto emerge dalle indagini, sarebbe infatti da ricondurre a un regolamento di conti interno alla malavita capitolina. Pisnoli aveva infatti piccoli precedenti per rapina e furto e pare che in passato fosse già sfuggito ad un agguato.


11 settembre: dunque. Il Corriere della Sera (metto la "r" solo quando fanno cose giuste) ha tolto la foto farlocca dall'articolo segnalato ieri.
Detto questo, in vacanza sono stato in Austra, in Tirolo, e non mi sono fatto sfuggire l'occasione di vedere partite di serie B, C e D. Qui un minispecial.
Famiglia Cristiana mi ha risposto, nei panni di Don Antonio Sciortino, con questa e-mail: "non sei tu l'ultrà cui facevamo riferimento (sono quei delinquenti che stanno rovinando la bellezza del calcio), cordiali saluti don sciortino". Ne ho preso atto, invitando il prelato a non generalizzare, in quanto è come se io scrivessi che tutti i preti sono pedofili. Inolktre gli ho ricordato che il pesce puzza dalla testa, ricordandogli di come il Ministro Maroni morse la caviglia a un agente di Polizia (questa cosa mi fa impazzire, letteralmente, non perché non possa capitare di essere condannati per resistenza a pubblico ufficiale, ma perché in questa situazione si possa divenire ministri dell'interno e poi dire che i pregiudicati rendevano insicura quella trasferta. A tutto c'è un limite, cazzo. Ci vuole un po' di pudore).
Tiziano: "...che schifo.....che schifo.....che schifo.....foto false....articoli e notizie inventate....pupazzi che vorrebbero risolve il problema con strumenti che hanno abolito loro....adesso ci vuole il treno speciale?!?!?!?!L' avete levato voi!!!!!!...prima create il problema e poi fate i geni che sanno come risolverlo....e certo!!!adesso tiro un bicchiere dalla finestra...poi vado de la' e dico....se vogliamo che nn si rompino piu' bicchieri nn devo tirarli dalla finestra.....A FENOMENI....ma soprattutto A MERDE!!!ma tanto nn mollamo...sicuramente la situazione andra' sempre peggio....ma nn mollamo!!!!ancora avoja prima che ce fate passa' la fantasia a tutti....semo ancora tanti....semo ancora motivati.....avete da' suda' a infami.....vorrei scrive ancora tanto ma devo anna a vomita'........."CHE IMPORTA DE SOFFRI',SE C HAI NELLA VITA,QUALCHE ORA IMMORTALE".....fomenta il vicino.....Tiziano".
"Semo ancora motivati": stupendo.
Ho scoperto di essere un giornalista, così come tutti voi. Ecco qui un articolo che condivido al 101% di Beppe Grillo:
"La Stampa ha pubblicato un'intervista a Milena Gabanelli dal titolo:"Io non prenderei mai i soldi dei cittadini".
"È facile dire community journalism, citizen journalism o frasi così, nell’Italia dilaniata dalla furia antipolitica, dalla sfiducia verso le caste, dalla percezione diffusa che i giornalisti altro che cani da guardia - cani da salotto, sono sempre più, del potere...E in definitiva, è davvero un mondo migliore quello in cui i giornalisti anziché esser pagati da editori - in Italia grandi gruppi economici, oppure lo Stato - prendono soldi direttamente dai cittadini che li leggono?
Milena Gabanelli, nella sua bottega di Report, ha fama di grande rompiscatole, e di giornalista proverbialmente vicina al suo pubblico. Non così vicina da farsi pagare dai suoi telespettatori, «questo non potrei accettarlo, perché anche così finirei al soldo di gruppi di interessi, anche i cittadini possono essere un gruppo di interessi. Noi di Report riceviamo tantissime proposte di sponsorizzazioni da comitati, i no tav, tanti comitati civici... Ma non è una cosa che potrei mai tollerare, se mi faccio pagare da un comitato danneggio sicuramente gli interessi di altri cittadini estranei a quell’interesse».
I partiti pagano (indirettamente) i giornalisti della RAI. Tra Cicchitto, parlamentare, e Riotta, direttore del Tg1, non c'è differenza, sono due impiegati di Berlusconi. Milena Gabanelli, una delle poche persone che fanno ancora giornalismo, non potrebbe farlo senza i soldi del canone dei cittadini e senza la benedizione di Topo Gigio Veltroni.
Cari giornalisti, i cittadini pagano sempre, anche quelli che non vi leggono o non vi guardano in televisione, ma l'informazione è decisa dai vostri padroni.
Il cittadino che informa su YouTube dello scarico di sostanze nocive nella Dora è un GIORNALISTA. I ragazzi che filmano i consigli comunali sono GIORNALISTI e per questo vengono querelati. I cittadini di Napoli che documentano on line le menzogne sulla spazzatura di Napoli sono GIORNALISTI. Non hanno editori che li pagano. Non sono "gruppi di interessi". L'informazione è nelle loro mani, la verità non ha prezzo, mentre la menzogna costa sempre più cara.
Da oggi il blog vi chiede di inviare i link a video nella sezione:"Invia il tuo video" attinenti all'argomento del post. Saranno inseriti in sequenza sotto l'immagine del post. L'obiettivo è di avere un'informazione video completa, la VOSTRA, in 24 ore, il tempo che intercorre tra un post e il successivo".
Poi: "Caro Lorenzo, ho appena finito di leggere il resoconto della riunione tra il vecchio e caro Osservatorio e la nuova Agenzia di Spionaggio Casms o come si chiama! Bene, apparte vietare un paio di drammatiche trasferte quali Foggia - Cavese e Manfredonia Cosenza (effettivamente per vietare incontri di questo tipo è necessario l'uso dei servizi segreti. Li immagini anche tu, novelli James Bond con parrucca e baffi finti infiltrati tra i feroci tifosi della cavese!!!!), leggo attonito che "Il lavoro congiunto dei due organismi collegiali ha, inoltre, consentito di creare le condizioni ottimali per organizzare le trasferte dei tifosi catanesi a Milano attraverso la combinazione titolo di viaggio/stadio resa possibile anche grazie alla disponibilità garantita all’Osservatorio da tutti i componenti ed in particolare da Trenitalia. I supporters etnei , in questo modo, potranno acquistare i tagliandi della partita presentando un titolo di viaggio valido e riscontrabile al fine di evitare i disagi loro causati in passato da lunghe attese notturne nelle stazioni ferroviarie"
Organizzare la trasferta tramite Trenitalia? No aspetta devo aver letto male, perchè mi ricordo che le trasferte organizzate sono vietate. Ancora più vietati sono i treni speciali. I tifosi del Catania potranno comprare il biglietto per la partita presentando il biglietto del treno e questo eviterà il disagio dell'attesa notturna in stazione....che cazzo vuol dire? Anche i tifosi del Napoli avevano i biglietti del treno. Qualcosa non torna! Perchè il lavoro congiunto dei due organismi non ha consentito di creare le condizioni ottimali per la trasferta dei napoletani? Non frega un cazzo a nessuno se i passeggeri di un treno ad alta velocità rimangono bloccati per 4 ore ed ora si preoccupano per i disagi dei tifosi in trasferta?????????? A buffoni quali disagi e disagi, avete fallito! tornate alle vecchie maniere e ve rode ammetterlo!!!!! Siete senza vergogna ma sopratutto SIETE INUTILI Alessandro". Già. E pensa che il non incensurato Maroni, nonostante il parere positivo di questi CASMS di organismi, ha vietato ai catanesi Milano! E' una situazione ridicola - basata oltretutto su presupposti per la maggior parte falsi - e capisco perfetttamente perché in Europa stiamo scivolando inesorabilmente all'ultimo posto.


10 settembre (pomeriggio): mi viene segnalato questo articolo di Franco Rossi, sia sul sito http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=121491,
sia sul suo sito personale dal titolo
TANTO VALE ABOLIRE IL PUBBLICO
Cari nemici e amici,
i primi dibattiti sulla violenza negli stadi ai quali ho partecipato risalgono agli inizi deglianni Settanta.
Sono dunque più di trenta anni che sento parlare uomini politici, sociologi e tuttologi su come rimediare alla violenza che avvelena l’ambiente del calcio.
A parte che è impossibile che le società si liberino completamente dai tifosi estremisti che le ricattano sistematicamente, a parte che non esiste da noi una lotta preventiva (i famosi tornelli si sono rivelati un clamoroso flop), l’unica soluzione è quella di chiudere gli stadi al pubblico.
I tifosi, nel senso di frequentatori di stadi, sono diventati inutili: basti dire che contribuiscono solo del 14% sul totale degli incassi societari.
Gli stadi In Italia fanno veramente schifo per come sono scomodi e sporchi, e allora tanto vale ristrutturarne una parte per accoglierne qualche migliaio: per esempio invitati degli sponsor, o addetti ai lavori eccetera.
Ci sarebbero meno costi per la manutenzione, con evidente risparmio delle società e verrebbe garantita la sicurezza.
C’è ancora gente che fa finta di scandalizzarsi quando qualcuno degli addetti ai lavori accenna a dei legami tra alcuni gruppi di tifosi e la malavita organizzata.
Nell’ambiente del calcio tutti, dico tutti, a cominciare dalle stesse società, sanno che questi legami esistono e che sono fortissimi.
Ignorarli e far finta che tutto è immacolato, significa mettersi sullo stesso piano dei delinquenti della domenica.
Un recente sondaggio sui tifosi ha detto che quelli juventini sono leggermente aumentati dopo lo scandalo di calcio poli, a differenza di quelli milanisti che sono diminuiti molto
Mi hanno chiesto una spiegazione e ho risposto con una battuta che a molti juventini non è piaciuta.
“Non sono diminuiti perché pochi si sono sorpresi dell’accaduto: sapevano…”.
Era chiaramente una battuta che non voleva essere offensiva nei confronti della Juve che, anzi, vanno elogiati per la loro fedeltà.
Lo stesso sondaggio rileva che negli ultimi tre anni l’Inter è diventata la squadra più antipatica: magari sono stati i voti degli juventini e dei milanisti, nemici storici dei nerazzurri, ma…
Ma se dipendesse anche da certi personaggi entrarti recentemente in società, a cominciare da “mister ottanta per cento?”.
Io invece suggerisco un stadio senza giornalisti, solo con i tifosi. Interdirei lo stadio a chiunque abbia un taccuino e una penna. Può essere questo il modo di ragionare? Beh, certo, per i Franco Rossi della situazione - lavora per Italia 1: che lavoro fantastico essere pagati per esprimere le proprie opinioni su una palla che rotola, devo dirlo! - sarebbe molto comodo: il potere dei commentatori e degli "opinionisti" come il suddetto godrebbe di un sicuro incremento. Comunque le cretinate non si commentano troppo.
L'articolo di Michele Serra vi ha ispirato: "...ecco la risposta alla satira del buon Michele Serra, caro Lorenzo. Ti arriva da una povera scimmia che sta concludendo i suoi studi specialistici in economia e che sogna un domani di poter stare ancora in quelle macchine, in quei treni, in quelle stazioni ed in quelli stadi... Che non mi vogliano male alcuni giornalisti se di tutta l’erba ne faccio un fascio…". . I giornalisti che fanno bene il loro lavoro non te ne vorranno: è evidente la stupenda parodia umoristica dello stesso pezzo di Serra. Chi di penna ferisce, di penna perisce..
Per par condicio, metterò entrambi gli articoli:
Animalismo ultras
di Michele Serra (giornalista, L'Espresso)
Cosa sono gli ultras? Gli studiosi si dividono, forse l'anello mancante dell'evoluzione, oppure il risultato dell'esperimento fallito di uno scienziato pazzo. Intanto sono allo studio per loro attività di recupero sociale come zoo e circhi. La riapertura del campionato di calcio italiano è l'evento più atteso dell'anno per zoologi e naturalisti di tutto il mondo, che scendono nel Belpaese armati di binocolo con la certezza di poter studiare da vicino, nel loro ambiente naturale, i più numerosi branchi di ultras del pianeta. Divisi in sottospecie (il panzone buzzurro, il magretto nevrastenico, il nazista rionale, il trucido stagionato, il ragioniere frustrato, eccetera), gli ultras italiani appassionano gli studiosi per la natura straordinariamente composita del loro comportamento: migrano come gli gnu, si nutrono come i varani inghiottendo panini dell'autogrill interi e completi di tovagliolini di carta, rosicchiano le poltrone dei treni come i ratti, si espongono nudi alle intemperie come i trichechi, sudano come il mulo, si ammassano a migliaia in spazi minimi come le termiti, mostrando le natiche in segno di sfida come il mandrillo, scrivono e leggono solo in stampatello come Alberto Tomba. 
La loro scatola cranica è di dimensioni simili a quelle di homo sapiens, ma il cervello, di dimensioni ridotte, galleggia in una sospensione gassosa formata da vapori di birra, pregiudizi razziali e titoli di studio polverizzati. La loro presenza sul pianeta è oggetto di un animato dibattito: secondo alcuni gli ultras sono l'anello mancante, secondo altri il frutto dell'esperimento di uno scienziato pazzo che voleva creare la razza perfetta incrociando uno spacciatore napoletano e un assessore veronese, secondo altri ancora sono la smentita vivente delle teorie evoluzioniste: ogni successiva generazione di ultras compie infatti notevoli passi all'indietro nella scala evolutiva, come si può constatare leggendo gli striscioni, scritti sempre più grossi e contenenti cazzate sempre più evidenti. Chiuso in laboratorio con striscioni bianchi e un pennarello, un giovane esemplare maschio di ultras, Beppe, ha tracciato scritte contenenti le sole due parole a lui note, 'onore' e 'infami', in tutte le combinazioni possibili. Poi ha cominciato a scrivere solo aste e quadratini. 
Poi a soffiarsi il naso nello striscione. Infine, ha mangiato il pennarello. 
Nonostante il grande interesse scientifico della specie, la presenza degli ultras nel territorio, allo stato brado, fa discutere. 
Gli animalisti sono convinti difensori degli ultras, ma creano disastri introducendosi di notte nei laboratori e liberandoli dai gabbioni: distante dalle fonti di cibo (l'autogrill) e separato dal branco, l'ultras non è in grado di provvedere a se stesso e soprattutto, in mancanza di nemici, si accoltella da solo seguendo il suo istinto. Un altro problema è costituito dalla vista esclusivamente frontale: abituato a fronteggiare la curva nemica, l'ultras, in qualunque situazione, punta diritto davanti a sé. Lo sa bene il personale carcerario, che quando libera un ultras deve avere l'accortezza di farlo uscire dalla parte del carcere orientata verso il suo domicilio, perché l'animale comincia a correre verso l'orizzonte urlando e minacciando un punto X situato sempre frontalmente. 
Tra i provvedimenti allo studio del ministero degli Interni: il lancio di quarti di bue in curva, mediante catapulte, per rabbonire i branchi più inferociti. 
Il recupero sociale avviando gli ultras verso attività meno pericolose, per esempio scippi e rapine. L'affidamento ai principali circhi europei, con domatori particolarmente energici, o ad appositi parchi zoologici a forma di curva dove i visitatori potranno nutrire gli ultras lanciando mele e noccioline. Infine, l'inserimento nel campionato italiano della Dinamo di Novosibirsk: seguendo la squadra in trasferta molti ultras, a torso nudo anche d'inverno, non riuscirebbero a fare ritorno.
Animalismo giornalaio
di Edoardo (ultras)
Cosa sono i giornalisti? Gli studiosi si dividono, forse l'anello mancante dell'evoluzione, oppure il risultato dell'esperimento fallito di uno scienziato pazzo. Intanto sono allo studio per loro attività di recupero sociale come zoo e circhi. La riapertura del campionato di calcio italiano è l'evento più atteso dell'anno per zoologi e naturalisti di tutto il mondo, che scendono nel Belpaese armati di binocolo con la certezza di poter studiare da vicino, nel loro ambiente naturale, i più numerosi branchi di giornalisti-pennivendoli del pianeta che proprio riguardo ciò che sta attorno all’amato sport nazionale sanno sbizzarrirsi. Divisi in sottospecie (il panzone saggio, il magretto colto, il leccaculo sfacciato, l’arrampicatore sociale, eccetera), possiedono tutti la stessa capacità di propinare falsità agli ingenui lettori. I giornalisti italiani appassionano gli studiosi per la natura straordinariamente composita del loro comportamento: hanno la lingua lunga come formichieri ma all’occorrenza sanno essere muti come pesci rossi , si nutrono come i varani inghiottendo le feci dei loro superiori o del politico di turno pur di non perdere il posto (ma guai a dire che sono coprofagi…), rosicchiano penne come ratti quando si sforzano per inventare, sudano come muli pur di creare scalpore più dei propri simili, si ammassano a migliaia in spazi minimi come le termiti quando accade qualcosa “degno di nota”, si mostrano  ben vestiti e ripuliti come pinguini nonostante siano sporchi dentro, leggono e scrivono persino in corsivo in quanto sono semi-divinità dotate di superpoteri e non meccanici,elettricisti e muratori o ancor peggio mafiosi-pregiudicati.
La loro scatola cranica è di dimensioni simili a quelle di un homo sapiens, ma il cervello, di dimensioni ridotte, galleggia in una sospensione gassosa formata da vapori di cristal o krug, pregiudizi sui comuni mortali e titoli di studio appesi nei loro studi che li rendono onnipotenti e superiori a tutti. La loro presenza sul pianeta è oggetto di un animato dibattito: secondo alcuni i giornalisti sono l'anello mancante, secondo altri il frutto dell'esperimento di uno scienziato pazzo che voleva creare la razza perfetta incrociando uno schiavo-burattino con un verme-leccaculo, secondo altri ancora sono la smentita vivente delle teorie evoluzioniste: ogni successiva generazione di giornalisti compie infatti notevoli passi all'indietro nella scala evolutiva, come si può constatare leggendo i giornali, le cazzate tendono ad aumentare in conseguenza dell’espandersi della razza (la soluzione potrebbe essere sterilizzarli come animali domestici per evitare la riproduzione? chissà!) . Chiuso in laboratorio con fogli bianchi ed una penna, un giovane esemplare maschio di giornalista, Michele, ha tracciato scritte contenenti invenzioni, menzogne, falsità, bugie, fandonie, frottole…solo per poter vendere una copia in più, solo per far contento il suo superiore, solo per far contento il politico di turno, solo per distogliere l’attenzione da problemi ben più gravi, solo per prendersela con chi si sente libero a differenza sua, solo per prendersela con chi ha una passione che sia diversa dal suo banchettare circondato da veline puttane e nani da giardino. Poi lo vediamo pulirsi il naso sporco di polvere bianca, poi lo vediamo camminare claudicante dopo un intervento da tergo di un “uomo” di nome Patrizia. Infine, mangia caviale fiero di se stesso e si lecca i baffi.
Nonostante il grande interesse scientifico della specie, la presenza dei giornalisti nel territorio, allo stato brado, fa discutere. 
Gli animalisti sono convinti difensori dei giornalisti, ma creano disastri introducendosi di notte nei laboratori e liberandoli dai gabbioni: distante dalle fonti di cibo (le natiche di politici e/o datori di lavoro) e senza la sua penna in mano, il giornalista non è in grado di provvedere a se stesso. Se invece si trova in astinenza da scoop scrive quello che legge dal suo simile inserendoci solo qualche parolina in più che renda il tutto più interessante. Un altro problema è costituito dalla vista esclusivamente frontale: abituato a sottostare agli ordini, il giornalista, in qualunque situazione, punta diritto davanti a sé, inventa cazzate contro obiettivi precisi e narra storielle inventate che farebbero invidia persino a Collodi pur di colpire il bersaglio assegnatogli.
Tra i provvedimenti allo studio del ministero degli Interni: la consegna di caviale,cocaina, e donnine di facili costumi,  per rabbonire i cazzari più deliranti. 
Il recupero sociale avviando il giornalista verso attività più adatte a loro, per esempio la letteratura per bambini  o quella fantascientifica. L'affidamento ai principali circhi europei, con domatori sordo-muti per non incappare nei loro racconti privi di fondamento alcuno, o ad appositi parchi zoologici a forma di scrivania dove i visitatori potranno nutrire i giornalisti lanciando monetine . 
E-mail: "Ciao Lorenzo, sono Sergio da Napoli, leggo come stai evidanziando le cazzate che scrivono i giornali sugli Ultras, soprattutto in questi giorni caldi per il mondo che tanto amiamo.
Questa te la devo dire: Covvieve della Seva (si' quello della "sparatoria che causo' la morte di gabriele sandri", non lo compro  ma mi  capita di leggerlo. Oggi  9 settembre, pag.19: Napoli, curve chiuse allo stadio, con una panoramica aggiornatissima sui gruppi Napoletani, tra i quali figurerebbero ancora gli SKIZZATI e, udite udite, il COMMANDO ULTRA'. Ma la cosa piu' "bella" la foto che segue alla descrizione dei NISS ("nati da una scissione dalle Teste Matte, considerate troppo moderate"..ma quante ne sanno..), la foto che ti mando in allegato.. inizialmente m'ha fatto sorridere .. ma riflettendoci.. questo sarebbe il piu' importante quotidiano d'Italia (?) Ciao continua cosi'".

Oddio no. Ma cos'è questa foto? Se questi sono napoletani, Cicciolina è vergine! L'ha pubblicata il Covvieve della Seva? Ah, vabbé, allora cosa c'è da stupirsi? Sull'articolo di "Famiglia Cristiana" (sic!): "Salve, sono un ultras. vado in trasferta, canto e ballo per la mia squadra. lavoro, vivo del mio lavoro, sono incensurato e pago le tasse. Mi spiegate perche' dovrebbero prendermi le impronte digitali (cfr http://www.sanpaolo.org/fc/0837fc/0837fc05.htm)?
grazie domenico russo". Gli scrivo anche io.
Da Napoli: "Salve Lorenzo, sono un tifoso del Napoli presente nella trasferta di domenica a Roma;prima di tutto mi complimento per il lavoro che porta avanti da tempo, dando voce e spazio anche a curve di altri colori..
tornando a noi, ormai si è detto di tutto su questa partita come se fosse scoppiata una guerra civile, sarebbe ripetitivo se le dicessi di nuovo le stesse cose che lei ha elencato bene, sarebbe anche ripetitivo se le dicessi che ormai io come tanti altri siamo stanche di leggere e di SPIEGARE ( ? )  a molti che non è così. la reazione contro la carica dei celerini, STAVA PER ESSERCI, dico stava, perchè sono stati gli stessi GRUPPI ORGANIZZATI di Napoli a CALMARE gli animi bollenti del resto dei tifosi napoletani ormai allo stremo, senz' acqua nè cibo e tenuti per TRE ORE in Stazione a Termini.
Inoltre per quanto riguarda la foto che è stata pubblicata dal Corriere della Sera riguardo gli scontri di Roma-Napoli, non è altro che una sassaiola che avvenne in un Napoli-Verona degli inizi anni 2000. Un saluto e grazie del tempo dedicatomi. Enrico".
Dichiarazioni di poco fa:
L'audizione del ministro dell'Interno al Senato: «Nessuna tolleranza»
«Basta deroghe per gli stadi non a norma»
Maroni: «Un quarto dei tifosi del Napoli che hanno causato violenze aveva precedenti penali»
ROMA - Baste deroghe per gli stadi non a norma. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di un'audizione alla commissione Affari costituzionali del Senato Gli stadi di calcio «sono quasi tutti a norma, chi non lo è ha avuto deroghe, ma io ho sospeso tutte le deroghe. Già dalla prossima giornata di campionati negli stadi non a norma non si svolgeranno partite. Si è dato il tempo necessario per mettersi a norma, se lo stadio non è a norma, la partita si gioca da un'altra parte o a porte chiuse», ha minacciato il ministro.
TIFOSI NAPOLI - Il 26% dei tifosi del Napoli che avevano acquistato i biglietti per la partita con la Roma aveva precedenti di polizia, ha reso noto Maroni, in merito agli incidenti di domenica 31 agosto allo stadio Olimpico e alle stazioni di Roma e Napoli. Sui 3.096 tifosi, quelli con precedenti erano 810 (se anche Maroni fosse andato la percentuale si sarebbe alzata e "quelli con precedenti" sarebbero stati 811, visto che anche lui è pregiudicato per resistenza a pubblico ufficiale) e di questi 27 sono risultati contigui con la camorra e cinque per associazione a delinquere. Tra i pregiudicati identificati 260 erano stati indagati per droga, 419 per reati contro il patrimonio e settanta per reati connessi alla detenzione di esplosivi e armi (nessuno per resistenza a pubblico ufficiale? Il dato mi sorprende. Per me lo hanno semplicemente omesso per evidenti ragioni di imbarazzo). Le indagini, ha spiegato il ministro, dimostrano che «c'è l'influenza della camorra» sulla tifoseria napoletana e la presenza di un numero così elevato di tifosi con precedenti «costituisce un moltiplicatore di rischio (Maroni parla contro se stesso: figuriamoci in Parlamento, aggiungo io)».
TOLLERANZA ZERO - Maroni ha aggiunto che il governo non intende avere «tolleranza» nei confronti dei tifosi violenti. «Se dovessero succedere episodi come quello di cui si sono resi protagonisti i tifosi del Napoli, le tifoserie saranno colpite allo stesso modo: trasferte vietate per un anno».
NESSUN ERRORE QUESTURA - Il capo del Viminale ritiene che non sia il caso di «fare rilievi o censure gravi verso la questura o la prefettura di Napoli (censure sì, ma non gravi, quindi)». Se c'è stato un errore di valutazione, è da attribuirsi all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive (ah, ma guarda). «Prefetto e questore di Napoli hanno dovuto gestire una situazione, nonostante le precauzioni adottate, che è stata drammatica in alcuni momenti». Per il ministro «c'è stata una serie eccezionale (l'eccezionalità è qualcosa di non prevedibile: non è eccezionale che sulle Alpi d'inverno nevichi) di avvenimenti, sono stati anche commessi errori, come quello di far partire il treno per Roma alle 12,30 sapendo che poi sarebbe arrivato tardi, e che non sono stati messi a disposizione treni speciali (ma se li avte vietati voi e tutti i governi che vi hanno preceduto!!!)».
CAMPAGNA ANTIVIOLENZA - Il ministro ha annunciato che venerdì 12 partirà un'iniziativa straordinaria di comunicazione del ministero dell'Interno con «spot di 30 secondi su reti televisive e nei cinema in cui si utilizzeranno episodi di violenza dei tifosi contrapposti alle buone azioni calcistiche. Gli spot saranno online sui siti delle società calcistiche e saranno proiettati sui maxischermi in occasione delle partite».
TRASFERTE - Intanto per i prossimi incontri il ministero dell'Interno ha vietato le trasferte ai tifosi di Catania, Fiorentina, Sora e Cavese. «Sono state individuate le partite ad alto rischio», ha spiegato Maroni. «Si va dai casi meno rischiosi con l'imposizione della vendita di un solo biglietto, fino al divieto di trasferta per le tifoserie». Le partite individuate sono: Inter-Catania di sabato 13, Napoli-Fiorentina, Virtus Latina-Sora e Foggia-Cavese di domenica 14, Livorno-Pisa del 20 settembre, Fiorentina Bologna, Manfredonia-Cosenza e Legnano-Pro Patria del 21 settembre.


10 settembre: spero che al più presto si possa tornare a parlare della nostra amata squadra, ma di fronte all'assalto mediatico di questi giorni è necessario passare al contrattacco con un po' di sana - e vera - controinformazione.
Oggi iniziamo dal Covvieve della Seva che su queste cose fa a gara con l'altro quotidiano che ben conosciamo.
In un articolo che a sua volta commenta un articolo del direttore di Famiglia Cristiana che poi avrete la fortuna di leggere, viene messa di spalla, a corredo, la foto che segue con la didascalia "Gli scontri a Roma degli ultrà del Napoli domenica 31 agosto (Emmevi)".

E' vergognoso che questi si pubblichi un falso del genere senza che nessuno dica niente. E' infatti evidente che quella foto NON si riferisce a Roma/Napoli, ma a una qualche partita disputata perlomeno in autunno, visto l'abbigliamento. A Roma il 31 agosto 2008 c'erano 35 gradi.
La prova della falsità della didascalia l'ho trovata in 5 minuti.
Basta andare su questo sito, che parla di fantacalcio, ove si trova questa foto negli aggiornamenti del 15 settembre 2007 e paragonarla con quella pubblicata dal Covvieve della Seva. E' un altro scatto della medesima sequenza!
A' BUGIARDI!
Naturalmente ho rintracciato il sito della Emmevi (qualora il distratto articolista non si sia accorto della cosa e gli abbiano venduto una foto fasulla) e gli ho scritto all'indirizzo mail info@emmeviphoto.it, chiedendo se siano stati loro a fornire quella foto indicandola come di Roma/Napoli o se, invece, sia stato il Covvieve che ha dato volutamente la didascalia scandalizza-massaie. Questa l'e-mail inviata: "Egregi Signori, nella qualità di webmaster del sito www.asromaultras.org rilevo che sul sito on line del Corriere della Sera, a corredo di un articolo su Famiglia Cristiana, vi è una foto "targata" Emmevi con la dicitura "Gli scontri a Roma degli ultrà del Napoli domenica 31 agosto".
La foto, che allego, ritrae dei soggetti che ingaggiano una sassaiola ma che, di certo, non sono i tifosi del Napoli durante la partita con la Roma, se non altro perché il 31 agosto a Roma c'erano 35 gradi e i facinorosi sono vestiti con abiti pesanti. La prova della falsità della didascalia l'ho trovata su internet, ed è la foto che pure vi allego, rinvenuta su un sito che parla di fantacalcio in un aggiornamento del 2007. Ai miei lettori ho lasciato il beneficio del dubbio: chi è responsabile di una cosa del genere, che getta ulteriore discredito sui tifosi del Napoli? Se vorrete rispondere, inserirò quanto scriverete.
Saluti, Lorenzo Contucci webmaster di www.asromaultras.org".
Passiamo all'articolo di Famiglia Cristiana, neanche lo commento.
«I nuovi razzismi» emergenti in Europa evidenziati dal Papa e dalla Chiesa
Famiglia Cristiana: «Si prendano le impronte agli ultrà, non ai rom»
«Governo arrogante con i deboli, rom e immigrati, e pavido di fronte a camorra e mafia»
ROMA - È agli ultrà del calcio che il ministro dell'Interno deve predere le impronte, non ai rom. Famiglia Cristiana torna polemicamente sulla decisione di prendere gli impronte ai minorenni nomadi, con un accostamento ai recenti episodi di violenza nel mondo del calcio nell'editoriale del direttore Beppe Del Colle e nel commento non firmato «Di questo calcio possiamo benissimo farne a meno».

IMPRONTE AI ROM - Del Colle cita gli interventi della Chiesa e del Papa sui «nuovi razzismi», emergenti in Europa a causa degli immigrati «in buona parte clandestini a cui non si sa fare fronte se non in termini di accentuata difesa della sicurezza dei suoi cittadini». Il direttore accusa tutti gli organi d'informazione nazionali, eccetto Avvenire e Osservatore Romano, di non aver nemmeno citato il recente congresso mondiale promosso in Germania dal Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti con tema La realtà religiosa della gioventù zingara e le relative sfide per la Chiesa. In un contesto, come quello attuale di «contraddizione fra la morale universale e la morale personale», come scritto da Ferdinando Camon sulla Stampa, conclude Del Colle, «la critica ai progetti dei governi è un’arma efficace per cercare le soluzioni più giuste e più umane. Magari nello spirito di quella "nuova generazione di politici cattolici" auspicata da Benedetto XVI».

ULTRÀ - Nel successivo articolo si prende spunto dagli incidenti causati dagli ultrà del Napoli nella prima domenica di campionato per constatare che «passano i ministri, cambiano i governi ma gli ultrà godono della stessa impunità. I tifosi sono tanti, e votano (non sono rom o extracomunitari!)». Quindi «il calcio non si tocca! È meglio blandirlo, coccolarlo, perdonarlo e... magari comprarlo», con un riferimento abbastanza chiaro al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, proprietario del Milan. Si chiede Famiglia Cristiana: «Può una società civile offrire al "dio calcio" morti, feriti, treni devastati e città messe a soqquadro? A maggior ragione con un governo che ha vinto le elezioni sulla sicurezza e fa della "tolleranza zero" la sua missione. Davvero strano che si sia fatto sorprendere dai gravi fatti di Napoli! Sarà perché troppo impegnato a censire e schedare rom o a respingere gli immigrati, additati come "il pericolo numero 1" del Paese?». Non «si può essere forti e arroganti con i deboli (rom e immigrati), e pavidi e impotenti con chi tiene in scacco lo Stato e detta le sue leggi in vaste zone del Sud (vedi camorra, ’ndrangheta e mafia)». Poi un invito al ministro dell'Interno Maroni: «Sarebbe meglio se censisse questi violenti e incivili ultrà, e prendesse loro le impronte digitali e arrivasse a sciogliere le tifoserie organizzate, anche se ciò può dispiacere ai padroni del "circo calcistico", tra i quali si nascondono complici, favoreggiatori e pavidi», invece che «far apprire più sicure le nostre città con il censimento dei rom e i 3 mila soldati sparpagliati su tutto il territorio nazionale». Oltretutto, conclude Famiglia Cristiana, «costi e stipendi dei calciatori (anche mediocri) sono ormai "immorali": un vero schiaffo alla povertà del Paese».
http://www.sanpaolo.org/fc/0837fc/0837fc05.htm
Passiamo alle e-mail: "ciao lorenzo, dopo un pò di riflessione sui fatti di roma napoli volevo scriverti un mio pensiero. Sono molto preoccupato in questa occasione, rispetto alle altre (derby sospeso, incidenti dopo l'uccisione di gabbo ecc ecc), perchè prima le parole dette dai veri mezzobusti televisivi o
scritte dai vari pennivendoli venivano supportati da immagini che dimostravano che realmente fosse successo qualcosa al limite della legalità ( e quindi giustificavo l'opinione pubblica che,nn conoscendo determinate situazioni e contesti,  si scandalizzava).questa volta no.
le uniche immagini che girano sono quelle dei naples che si affrettano ad uscire dalla stazione, una torcia fuori lo stadio e un finestrino del treno rotto.anche di fronte all'evidenza assorbono tutto,ma si può essere così coglioni?possibile che gli italiani si siano rincoglioniti a tal punto?siamo arrivati così in basso? scusa lo sfogo.saluti.Michele".
Altra e-mail di Davide: "Ciao lorenzo, decido di scrivere dopo un periodo di attenta riflessione che ha seguito una profonda rabbia, un’ acuta frustrazione ed una perenne malinconia.
Il mondo ultras è alla deriva, ma affermare ciò è riduttivo, poiché oggi, qualunque movimento d’ espressione puro, vitale ed anticonformista è osteggiato da perbenismo, apparente benessere ed indifferenza. Ciò rende quindi ogni forma primariamente istintiva, che sia balorda, passionale, animale o romantica, ad esser considerata pericolosa nei confronti di quel vano equilibrio che si è creato. Di conseguenza tutto ciò è portato ad esser bollato fuorilegge e quindi da eliminare. Distruggere l’ espressione emotiva, la vena artistica, l’ eroismo di tempi che furon, annientare le opposizioni per quanto già evanescenti, sradicare sul nascere qualunque cosa si muova o respiri fuori dagli schemi prestabiliti da chissà chi e chissa dove. Evitare persino che dopo le 10 di sera più di due persone possano sedersi su una stessa panchina nel parco pubblico di chissà quale città del nord (chissà quale azione sovversiva potrebbero mettere in atto) tra tutti gli assurdi ed odiosi divieti questo ha rappresentato per me l’ inverosimile, l’ ineccepibiler: il frutto della stupidità di chi siede su quelle fottute sedie rosse nelle aule del Parlamento.
Questo breve e tedioso incipit esula solo in parte da ciò che voglio dire. Perché io cammino per strada, impallidisco davanti ai divieti, vincoli e restrizioni. Più te vieti, più io accetto in silenzio. Te vieti ancora e il sangue inizi a ribollire. Te vieti ancora ed io esplodo. Te mi rinchiudi, mi incateni, vuoi annichilirmi. Ed allora otterrai due possibili risultati. Nel primo caso mi porterai all’ annullamento dell’ io, vivrò da autorepresso, inconsciente della mia schiavitù, accontentandomi delle subdole carote che te mi darai, conducendo una vita frivola chiuso in una gabbia che non voglio vedere. Ma nel secondo, stanne certo, se te non mi porterai alla morte cerebrale, sarò io ad annientarti e, ogni giorno a sputarti in faccia. E allora diceva Geppo, perché non dovrei spaccare la stazione quando un caffè costa 1200 lire. ti dico io perché   quando il barista ci stappa una birra nel bicchiere di plastica a 5 euro allo stadio io non dovrei buttartelo in faccia quel bicchiere. Perché sopportiamo ancora, perché se siamo così tanti, deboli nella nostra solitudine, non ci compattiamo e creiamo qualcosa che sia grande, forte, invincibile, smettendola con queste inutili chiacchiere sui forum (io in primis).
Ciò che è successo a Napoli non è stato un complotto del KGB, ma semplicemente il frutto dell’ incompetenza del belpaese condito con il malcostume e l’ ignoranza (perché trattasi di ignoranza) di non 50 o 100 tifosi, ma di una buona e considerevole fetta. Li giustifico, almeno in parte. Non comprendo la stupidità nel distruggere il treno e lavARsene le mani, perché SE ERAN STATI I 4 gatti che dicevano, quanto ci avrebbero messo a sbatterli giù dal treno gli stessi tifosi? Ho provato disgusto nel vedere la gente che descriveva i napoletani come bestie (la stessa gente che poi punta il dito contro la nostra Curva, quando nella foga di un ironico municipalismo, inneggia ad un risveglio del Vesuvio) solo perché aveva visto le immagini di quell’ orda imbestialita che cantava e correva. E Ricordo quando 2 anni fa ad Imola, in direzione Heineken Jammin festival io con una ventina di tizi conosciuti sul treno alzammo una canzona dei Metallica e la gente sorrideva. Era esattamente la stessa cosa, si rincorreva un sogno, una fede, una passione che ti ammalia e ti trascina e che, per pochi istanti, ti rapisce. Ma loro erano tifosi.
Questa discussione è sterile, perché sinceramente mi stanno a cuore altri argomenti anziché continuare a parlare di guardie, Curva A, e treni divelti. Vorrei farti un invito Lorenzo, te, come nessun altro puoi esser considerato il faro del tifo giallorosso, almeno  dal punto di vista telematico. La rabbia, la repressione è tanta, aleggia nell’ aria qualcosa di grande che deve uscire. Compattezza, solo quella, passione e compattezza. Tiriamolo fuori per l’ ultima volta, o per un nuovo inizio, quel guaito del lupo che è chiuso in una gabbia troppo stretta. Organizziamola un’ASSEmBLEA per una curva diversa, ribelle indomita e giallorossa. Distruggiamo i tornelli, scavalchiamo, entriamo senza biglietti, ma anche semplicemente tiriamo fuori sciarpe e bandiere, fumogeni uno per ogni persona ed anneghiamo in un candido fumo giallorosso che ci risveglierà. FREE YOUR SPIRIT ENJOY YOUR LIFE FUCK THE RULES
Davide 20 anni curva sud". Per rispondere a Davide: temo sia tardi. Non si può cambiare l'evoluzione dei costumi. E' una lotta contro il futuro assolutamente impari. Per dirla con i Clash dei bei tempi: "I fought the law, and the law won". Non resta che scagliarsi, con il massimo disprezzo, contro quelli che prima la cantavano, questa canzone, ed ora sono i carnefici di un movimento che si è comunque autodistrutto rinnegando i suoi valori.
Dove si vede la Roma a Lisbona?



9 settembre (pomeriggio): un interessante dibattito si è aperto sul sito de "L'Espresso", dove Michele Serra - noto umorista sin dai tempi di cuore, ora come tutti assai imborghesito - ha scritto un articolo che va naturalmente letto in chiave satirica, ma che comunque è vittima della disinformazione che proprio il suo settimanale - insieme agli altri quotidiani e giornali di regime - contribuisce a creare. C'è la possibilità di lasciare commenti. Suggerisco, visto che il Serra è ancora depositario dello stereotipo ultras = ignorante, di intervenire in modo lucido ed educato:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Animalismo-ultras/2039822/18
Mi viene poi segnalato, da Spycalcio: "Sgalla nuovo direttore della polizia stradale. Cambio della guardia: Roberto Sgalla lascia la direzione dell'Ufficio relazioni esterne del dipartimento di pubblica sicurezza (un ufficio da lui creato otto anni fa) a Maurizio Masciopinto e va a dirigere il servizio di polizia stradale. Sgalla, per anni braccio destro di De Gennaro e Manganelli, si dovrà occupare anche dei problemi del calcio e della violenza (molti incidenti la scorsa stagione lungo le autostrade). Sgalla fa parte infatti del Casms e anche dell'Osservatorio. fantastico..cioe' questo qui deve andare a dirigere la stradale (8000 morti l'anno sulla strada, prima causa di morte in italia.. forse e' colpa degli ultras anche questo?) e si sottolinea che deve occuparsi dei problemi del calcio...".
Ci si potrebbe chiedere: chi è Sgalla? Sgalla è colui che ha gestito l'informazione a Genova nel 2001 dopo la morte di Carlo Giuliano e dopo quella di Gabriele Sandri. Trovo preoccupante che dopo due fallimenti mediatici del genere, operati nel tentativo cdi coprire le responsabilità, vengano dati compiti di tale rilievo, non tanto nell'ambito della Polizia Stradale quanto nell'ambito del CASMS e dell'Osservatorio. Però in Italia accade, è un'altra anomalia del nostro Paese che dovrebbe riformare seriamente tutti gli apparati della Polizia di Stato.
La situazione mediatica nel nostro Paese è drammatica, e Roma/Napoli ne è stato l'ultimo esempio. Basta non essere interessati nella politica nostrana che la percezione delle cose - o meglio, ciò che viene raccontato ai lettori - cambia notevolmente e si avvicina assai più alla verità che, invece, sui media nostrani viene strumentalmente sottaciuta per fini esclusivamente politici. E moltissimi babbei opinionisti che scrivono sui giornali scrivono articoli su articoli su presupposti che sono falsi da un punto di vista storico!
Vi invito a leggere questa e-mail:
"Salve, sono un tifoso del Napoli che era presente alla trasferta di domenica scorsa, tu hai gia esposto in modo sapiente su x giù come  sono andate realmente le cose, io potrei dirti le stesse identiche  cose ma alle mie parole che x lo stato e opinione pubblica equivalgono  a 0 ti posto 2 articoli di giornalisti. Uuno è di uno austriaco che si è infiltrato con gli ultras ed è stato  l'unico, la traduzione è presa dal forum www.fanatik.devil.it
l'altra è presa dal sito 7° potere ti ringrazio x il tempo dedicatomi saluti Roberto".
Articolo preso da http://derstandard.at/?url=/?id=1220457342474 lì leggibile in tedesco e qui sotto tradotto.
Disagi e incidenti provocati intenzionalmente?
Il Capo redattore del Ballesterer FM Radio Reinhard Krennhuber era in viaggo con gli Ultras del Napoli verso Roma e da allo standard.at un'intervista raccontando di scene assurde.
Un'altra versione dei fatti.
I media raccontano come atti di violenza all'inizio del campionato di serie A abbiano di nuovo danneggiato l'immagine del calcio italiano.
Da fonti di agenzia di stampa si apprende che 1500 Ultras Napoletani assaltano un treno alla stazione di Napoli e costringono a scendere 300 passeggeri.
Inoltre avrebbero ferito quattro controllori di Treni Italia e avrebbero danneggiato e saccheggiato le carrozze.
All'arrivo a Roma Termini avrebbero acceso bombe carta e usato gas lacrimogeni mentre erano scortati dalle forze dell'ordine ai Bus verso lo stadio. Trenitalia parla di danni sui 500.000 euro.
Reinhard Krennhuber capo redattore della rivista calcistica "ballesterer" fm accompagnato insieme al collega Jakob Rosenberg ha viaggiato insieme agli Ultras Napoletani in trasferta verso Roma e 
prende posizione in un intervista al derStandard.at sui fatti accaduti.
"Ballesterer fm" prenderà posizione in un articolo che uscira il 7 ottobre sulla crisi nel calcio italiano e specialmente rapportando i fatti della partita roma - napoli.
derStandard.at:
Lei e stato un testimone oculare dei fatti successi alla stazione di Napoli ci racconta cosa in realtà è successo?

Krennhuber:
Innanzitutto non si può assolutamente parlare di Ultras Napoletani che abbiano minacciato e fatto scendere dal treno 300 passeggeri, poi degli attacchi ai controllori di treni italia non ne abbiamo preso atto.
Il treno avrebbe dovuto partire alle 09:24. Poco dopo le 11 i dipendenti di Trenitalia sono passati sui treni per consigliare ai passeggeri non tifosi del Napoli e senza intenzione di andare a Roma 
di lasciare il treno e di prenderne un altro, cosa che hanno fatto tutti.
Alla fine si parte alle 12:30 in un treno strapieno e sovraffollato.
Al'arrivo a Roma la partita era gia' iniziata siamo entrati all'Olimpico al 52.minuto di gioco, una vergogna pensando che la maggior parte degli ultras avesse sia pagato il biglietto del treno più il biglietto di entrata al olimpico per 28 euro.
Abbiamo assistito alla demolizione dei bagni ma non si arriverebbe mai alla cifra che Trenitalia ha comunicato ufficialmente e poi qualcuno mi dica cosa ci sia da saccheggiare in un treno. Il tutto si
sottrae alla mia immaginazione come la notizia che gli ultras abbiano usato gas lacrimogeni alla stazione di Termini.

derStandard.at:
Ce stata una situazione in cui avete avuto paura che potesse succedere
qualcosa?

Krennhuber:
Da parte degli Ultras Napoletani non abbiamo mai avuto paura non hanno attaccato le forze dell'ordine sia alla stazione che allo stadio anche  perchè sapevano cosa c'era in gioco.
L'unico momento di tensione fu quando dopo la partita sono entrate le  forze dell'ordine nei bus per picchiare a caso chiunque si trovasse sulla loro via, il tutto con la scusa che queste persone avrebbero 
ostacolato la partenza dei bus.
La cosa più assurda e che questi bus sono partiti poi dopo un ora e mezza!
Ci hanno trattenuto dentro lo stadio per 4 ore senza la possibilità di  acquistare acqua o cibo. La promessa di ricevere acqua non e mai stata mantenuta!

derStandard.at:
Il ministero degli interni italiano vorrebbe emettere un divieto di trasferta ai tifosi napoletani e vorrebbe far giocare a porte chiuse il napoli sanzionando anche la società con una multa.
Lei pensa che questi provvedimenti servano a qualcosa?

Krennhuber:
No, trovo il fatto che si voglia proibire le trasferte e si faccia giocare a porte chiuse un provvedimento molto esagerato.
La maggior parte dei Tifosi Napoletani non ha commesso nessun reato durante la trasferta.
Le accuse che gli incidenti siano stati pianificati e orchestrati dai fans o addirittura dalla camorra mi sembra totalmente assurdo, un'invenzione.
Al contrario non riesco a smettere di pensare che il tutto, cioè il ritardo e diverse maltrattamenti siano state studiate di proposito come per avere una reazione da parte dei fans per poi col pretesto  della reazione emanare i provvedimenti che adesso vogliono far passare.

derStandard.at:
Il capo della polizia Antonio Manganelli fa notare e parla di risultati positivi ottenuti dallo stato contro la violenza negli stadi. Afferma che dopo la morte del ispettore Raciti a Catania nel 2007 ci siano meno incidenti e scontri. E poi di come la sicurezza negli stadi sia stata migliorata e come 
questo abbia di nuovo attirato le famiglie con i bambini a frequentare di più o di nuovo lo stadio.
Sono fatti reali o solo belle parole?

Krennhuber:
Gli standard di sicurezza sono stati sicuramente effettuati ma si  tratta solamente di qualche cancello e qualche tornello in più  all'entrate.
Gli stadi italiani sono ancora nelle stesse desolate condizioni di  prima, non è cambiato niente all'interno.
A parte questo lo stato italiano usa solamente la via della  repressione non hanno alcuna intenzione di spendere soldi o lavorare  insieme ai tifosi per un programma con essi.
Poi trovo la che la deposizione di Manganelli molto cinica pensando  che nel novembre 2007 veniva ucciso Gabriele Sandri da un colpo di  pistola esploso da un agente della poliza.
Poi non riesco a veder dopo ci sia un incremento delle visite allo  stadio da parte di famiglie.
A roma nel settore ospiti ho notato tra le 3600 persone due che erano  sopra i 50 anni e cinque o sei donne, cosa che non mi stupisce affatto  visto il trattamento a volte disumano a cui vengono esposti i fans.

derStandard.at:
Lei a che conclusioni arriva dopo il weekend passato?

Krennhuber:
In futuro crederò ancora meno di prima alle notizie di scontri  provenienti dall'Italia.
C'è una discrepanza enorme tra quello che abbiamo vissuto quel giorno e  cosa hanno riportato i media il giorno seguente.
Per tutta la giornata non abbiamo incontrato un collega giornalista.
I media non hanno fatto alcuna ricerca sul posto si fanno dare i  servizi già pronti dall ufficio stampa delle autorità.
E in quei servizi la versione dei tifosi non viene presa in  considerazione o solo minimamente.
Rai uno è l'unica emittente che ha fatto parlare anche tifosi e gente  comune e non solo politici e vari esponenti delle autorità su fatti.
E quella gente comune e i tifosi raccontano analoghe storie come la nostra vissuta lo scorso weekend.
(Thomas Hirner, derStandard.at, 5. September 2008)
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Articolo tratto dal sito 7° potere:
In un'intervista, Alexander Stille, giornalista e scrittore  statunitense, dichiarò che "se una cosa non appare in televisione, non  esiste". Forse è stata questa frase a spingermi a vederci chiaro sulle 
vicende di domenica scorsa, quelle riguardanti l'ormai noto viaggio  dei tifosi napoletani dal capoluogo campano alla capitale. O forse  Adolf Hitler e il suo "più grande è la bugia, più la gente la  crederà". Fatto sta che credo e sono fermamente convinto della  capacità critica dell'essere umano e del suo obbligo morale di  sollevare, quando necessario, ogni ragionevole dubbio.
Il dubbio è alla base di ogni futura certezza.
Durante questo articolo, si analizzeranno fatti, si porteranno prove e  alla fine si tireranno le somme, cercando di rispondere ad alcune  domande:
Sono davvero avvenuti episodi di "guerriglia urbana" domenica scorsa?
E' stata sensata la scelta di giocare a porte aperte una delle partite più a rischio di tutto il campionato?
E' giusto punire un'intera tifoseria per i presunti fatti occorsi in  stazione e fuori all'Olimpico di Roma?
Se complotto è stato, perché c'è stata una così forte connivenza da  parte dei media?
In ultimo, a cosa mirerebbe tutta questa destabilizzazione  dell'ambiente partenopeo (inteso come città e squadra)?
Tutto ciò a dimostrazione del corollario di Jost, secondo cui realtà e  finzione ormai si intrecciano a tal punto che non è possibile più  definirne i confini. E di come i media italiani se ne approfittino.

*
Domenica 31 agosto è di scena la prima giornata del campionato di  Serie A. Inspiegabilmente e sorprendentemente, il Viminale decide di  far giocare a porte aperte tutte le partite, senza divieti di 
trasferta, adducendo a questa scelta motivazioni di tipo fideistico. 
Suonano un po' come "ve lo facciamo fare per vedere se fate i bravi". 
Come la maestrina dopo la tiratina d'orecchie all'alunno irrequieto.
Una scelta dalle risonanze bibliche. Gesù Cristo tentato dal demonio. 
Vediamo di quanta fede sei dotato se ti offro denaro, successo, potere.
Che Roma - Napoli fosse una partita a rischio, lo sapevano anche i  fili d'erba del campo. D'accordo con le iniezioni di fiducia ma,  soprattutto dopo i precedenti degli ultimi anni, la scelta appariva un 
tantino azzardata. Altro che Gesù e Satana. Qui si tratta di mettere  un pedofilo appena scarcerato dopo una condanna per stupro di minore, a lavorare in un asilo nido.
Così ti chiedi: quante misure di sicurezza adopereranno? Chissà quanto la macchina statale farà valere la sua efficienza.
Dopo la partita col Vllaznia di Coppa Uefa, il tifo organizzato  partenopeo fa sapere che si muoverà verso la Capitale in treno,  ritenuto il mezzo più veloce e sicuro. Infatti, convogliando tutti i 
tifosi in un'unica direzione, sarebbe stato più semplice anche per le  forze dell'ordine tenerli sotto controllo, evitando così scontri con  gli ultrà romanisti.
Il venerdì precedente alla partita, gli stessi gruppi organizzati  cercano un incontro con i rappresentanti di Trenitalia per predisporre  un treno speciale per soli tifosi. Misura adottata tante volte negli  anni passati, ma che stavolta l'azienda dei treni si rifiuta di accettare. In più, viene diramato un comunicato in cui si consiglia ai  tifosi del Napoli di non viaggiare in treno per recarsi allo stadio.

Questa la situazione a quarantotto ore dal match.

Facciamo un balzo in avanti, a domenica 31 agosto, nelle ore  successive alla partita. I media lanciano una serie di servizi  infuocati in cui si parla di guerriglia urbana, scontri, devastazioni, 
addirittura sequestri. A quanto pare, il piano sicurezza (quale?) non  ha funzionato. Per avere una prova di come i media abbiano trattato la  notizia, basta dare un'occhiata ai seguenti link:
http://it.youtube.com/watch?v=I_aNdOZ_EVM&feature=related (Studio Aperto)
http://it.youtube.com/watch?v=aUA35esgjKc&NR=1 (Tg5)
Da notare come le notizie siano state confezionate ad arte. Nel primo servizio, a parlare di danni non è una figura istituzionale, ma il  capo della sicurezza di Trenitalia. La figura istituzionale, ossia il
questore di Napoli, Antonio Puglisi, dice che loro non andranno sul  treno perché "non se ne ravvisa la necessità". Dichiarazione contrastante con quanto sostenuto dal giornalista di Studio Aperto.
Nel secondo servizio sentiamo la voce fuoricampo dire: "i cinque  ultrà partenopei arrestati alla stazione Termini".
Pur di forzare la mano contro i tifosi del Napoli, la giornalista falsa un'informazione. Dei cinque arrestati, infatti, tre ultrà sono romanisti e due napoletani (arrestati dalla parti dello stadio, aggiungo io, e non alla Stazione Termini n.d.L.). Ma, in quell'atmosfera da caccia alle  streghe, accollare tutto alla parte sotto processo è un'occasione  troppo ghiotta.
La linea mediatica, dunque, è questa. Il cittadino medio (non solo: anche tutti gli opinionisti che successivamente scriveranno al riguardo n.d.L.) che si  affaccia alla tv non potrà che condannare biecamente.
Domanda: dove sono gli scontri, la guerriglia? Strano che i servizi non mostrino scene del genere. Su questo punto torneremo più avanti.
Intanto, Trenitalia diffonde in fretta e furia una stima dei danni: si parla di almeno cinquecentomila euro. Tutto questo alle ore 15.00, quando il treno ancora non si era ancora fermato in stazione.
Domanda: chi ha quantificato la cifra? Se il treno era, a detta dei  media, sotto sequestro, com'è stato possibile per il personale di  Trenitalia circolare e fare una stima dei danni?

E le immagini dei danni?

A questo link è possibile visionare le foto che circolano in rete.  Rari i filmati dell'Intercity Plus dopo la cosiddetta "devastazione".
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/danni-treno/1.html
Ad essere obiettivi, le condizioni del treno non si discostano molto dalle "solite" in cui versa un Intercity Plus. Sporcizia, cartacce,  bagni luridi e sedili strappati non sono una novità. Proprio qualche  tempo fa, il 18 agosto scorso, le precarie condizione igieniche della  compagnia ferroviaria italica erano tornate alla ribalta. A questo  link è possibile leggere integralmente l'articolo in cui si racconta  dell'odissea di cinquanta passeggeri da Napoli a Torino e dell'incubo  zecche:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200808articoli/35711girata.asp
Interessante è l'incipit: "Indecifrabili macchie sui sedili, poggiatesta unti e finestrini talmente lerci da non riuscire a vedere fuori. Una mela marcia in un cestino, un paio di boxer sporchi tra i  cuscini di una poltrona. E ancora una volta un brulicante carico di  cimici".
Nel marasma mediatico, le notizie si susseguono e si smentiscono. Si  parla di cancelli forzati e poi di semplici disordini ai cancelli. Di  tifoso napoletano accoltellato negli scontri con i romanisti che poi  diventa un "auto accoltellamento" (notizia poi persa nel dimenticatoio) (in effetti il tifoso del napoli si è ferito scavalcando una transenna, ma massaie e opinionisti ancora credono sia stato accoltellato, n.d.L.).
I tifosi tornano a Napoli e intanto si scrive che hanno assaltato  pullman, caricato la polizia e terrorizzato i viaggiatori presenti  alla stazione Termini.
I media dedicano un'attenzione quasi morbosa all'evento, soprattutto  in considerazione del fatto che, il giorno prima, alcuni interisti  avevano devastato un autogrill e, nella giornata di domenica, i 
torinisti avevano assaltato un pullman di tifosi del Lecce e su questi  accadimenti erano state spese pochissime parole.

Ma cosa è successo veramente domenica scorsa?

In base ai resoconti forniti da alcuni tifosi presenti ai fatti e  rilasciati a "Notte Azzurra" su Radio Marte, al Tg1 e in molti forum dedicati, uniti ai filmati non istituzionali presenti su youtube, si 
può tentare una ricostruzione. E con la ricostruzione escono fuori le  prime bugie.

Partiamo dalla stazione centrale di Napoli.

Secondo Sky Sport 24, una parte dei tifosi azzurri era presente in  stazione già dall'alba, intorno alle sei e trenta. Ciò smonta la  teoria secondo cui il treno sarebbe partito tardi perché orde di  tifosi si sarebbero accalcate alla stessa ora in prossimità dei binari.
Altro punto su cui i media hanno marciato: i tifosi erano sprovvisti  di biglietti. Il questore Puglisi, dopo la partenza treno, ha  dichiarato: "I tifosi sono stati controllati da noi uno per uno, sia 
nella fase iniziale che in quella finale, tutti erano regolarmente  muniti di biglietto. Un grande apporto è stato dato anche dai  responsabili dei diversi gruppi organizzati. Ci auguriamo che il 
prosieguo della giornata sia buono e collegato solo ad un evento  sportivo."

Ed ecco crollare il terzo punto, ossia il sequestro del treno. Se  Puglisi si è complimentato con i gruppi organizzati, vuol dire che  nessuno ha usato violenza contro il resto dei passeggeri. Dai racconti  della gente presente quella mattina in stazione (incluso il giornalista austriaco dell'intervista precedente, senz'altro non parte in causa, n.d.L.), emerge che sono stati  bensì i dipendenti di Trenitalia a consigliare di cambiare treno e  sono stati persino aiutati a scendere dai suddetti tifosi. Proprio  contro la compagnia ferroviaria, il tono del questore di Napoli è  sembrato più critico: "Era una giornata particolare per Trenitalia che  ha dovuto fare i conti con una disponibilità non immediatamente  sufficiente. I numeri non ci hanno aiutato, la capienza non  sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della  folla".
Per motivi di ordine pubblico, a tutti i tifosi - anche a quelli con  i biglietti per le 9.24 - viene consigliato di partire con un unico treno, l'ormai noto Intercity Plus Modigliani delle 10.24. La capienza  di un treno del genere è inferiore ai seicento posti. Nel treno fanno  salire più di duemila persone. Si apprende dai telegiornali che  vengono aggiunti dei vagoni supplementari, ma sempre troppo pochi in  relazione all'incredibile numero di passeggeri. A Sky Sport 24  annunciano che le forze dell'ordine hanno invitato trecento tifosi  muniti di biglietto a raggiungere con mezzi diversi la capitale.
Il caldo aumenta e il treno, stracarico, resta fermo per più di due ore nella stazione di Napoli Centrale. L'Intercity Plus Modigliani è  ormai diventato un carnaio.
La gente all'interno si lamenta e soffoca. C'è chi sviene, chi chiede  un po' d'acqua. All'improvviso, anche l'aria condizionata va via e i  finestrini chiusi fanno diventare l'atmosfera soffocante. Dai racconti  rilasciati al Tg1, in ogni scomparto da sei sono chiusi circa  quattordici tifosi. Nei bagni si affollano in cinque/sei unità. Gente  che ha pagato il biglietto costretta a viaggiare in piedi sulle tazze  delle toilette di Trenitalia.
Nitroglicerina a bordo di una vettura da motocross.
Qualcosa cede, si rompe. E' come voler indossare a tutti i costi una  maglia più piccola di parecchie misure. Prima o poi è normale che  avvenga lo strappo.
Non si sa se per errore o necessità, ma qualcuno tira il freno  d'emergenza in prossimità di una stazione. La gente scende per andare  in bagno, abbeverarsi , respirare. Qualcuno ha sfondato dei vetri,  l'aria si stava facendo irrespirabile.
Giunti a trenta chilometri da Roma, il treno resta fermo quindici  minuti in una galleria. Arriva alla stazione Termini poco dopo le  quindici. Chi è sul treno sa che perderà almeno il primo tempo della 
partita.
Di seguito riporto filmati amatoriali girati in stazione da turisti o  osservatori occasionali. Da notare che non si intravede terrore nella  gente che li osserva, né avvengono aggressioni o si verificano scene di panico. Ci sono i cori, qualche bengala e poche esplosioni:
http://it.youtube.com/watch?v=h4KQ8mOTV-c
http://it.youtube.com/watch?v=FYOf5SzSnEk&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=w6FuuUx1ULA&feature=related
Le immagini montate ad arte sui Tg nazionali trasformavamo quegli stessi, pochi bengala in incendi devastanti. Notare al minuto 0.35 del seguente filmato:
http://it.youtube.com/watch?v=utlAAv-dd-A&feature=related
A riprova del fatto che si tratta di banali manifestazioni di tifo, notare l'atteggiamento dei tifosi veronesi giunti nella stazione di  Napoli Centrale in una delle ultime sfide tra Napoli e Verona:
http://it.youtube.com/watch?v=76UKBs2zws4
Da considerare che indossano elmetti, manco si preparassero ad una  guerra, e stringono bastoni, intonando cori di odio contro la città. 
Nessuno, all'epoca, sollevò alcun tipo di disgusto moralista.
Il viaggio dalla stazione si trasforma in un'altra Odissea e, anche in  questo caso, gli scontri latitano. Nessun Tg nazionale è in grado di  documentare gli "assalti" ai mezzi di trasporto romano da parte dei  tifosi partenopei. Dopo circa quaranta minuti di viaggio in pullman -  dai racconti dei tifosi si presume fossero stipati come sardine e  obbligati a tenere i finestrini chiusi - si giunge all'esterno dello  stadio olimpico. Alcuni hanno pensato che sia stato fatto apposta. In  effetti, la distanza tra la stazione e lo stadio è inferiore ai nove  chilometri. Considerando che si tratta di un centro cittadino, con una  media di 40km/h si poteva raggiungere la meta in poco più di dieci  minuti. Anche questo resta un punto oscuro.
All'ingresso, alcuni Tg parlavano di cancelli forzati. Ancora, non  esistono immagini a supporto della tesi. Con tante telecamere  spianate, pare molto strano, soprattutto quando si è costretti a 
riprendere corse di alcuni tifosi verso gli autobus e spacciarle per  assalti.
La gogna mediatica. Mi viene da pensare che un po' tutti, dalle  istituzioni ai mezzi di comunicazione di massa, si aspettassero la  rissa. Scontri, coltellate, spranghe. Non c'è stato niente di tutto 
questo. Quando hai probabilmente pronto un intero palinsesto sugli  scontri tra romani e napoletani, è dura cambiare tutto a un tratto  programmazione. Soprattutto se - e a questo punto non è così assurdo  pensarlo - ci sono secondi fini.
Perché i media hanno chiesto la testa dei napoletani senza neanche menzionare gli episodi - ben più gravi - che hanno coinvolto interisti, torinisti e leccesi? Perché quando, nel campionato scorso, 
un pullman di ultrà juventini investì un tifoso parmense nessuno parlò  di responsabilità oggettiva, chiusura degli stadi e blocco delle  trasferte? Perché la notizia fu subito accantonata? Qualche vetro  rotto è più importante di una vita umana? Cos'ha l'Italia di così  profondamente malato che la porta ad essere un paese cannibalizzato  dalla bassa cultura e da un'informazione a dir poco vandalica?
Maroni ha parlato di pugno duro. Pugno duro per dei vetri frantumati.  Qualche settimana fa sono avvenuti, in Italia, due episodi che  rappresentano in tutto e per tutto la devianza di questo Paese. A Roma  e a Torre Annunziata, due coppie di turisti tedeschi e olandesi hanno  subito gravissime violenze da parte di delinquenti. A Roma furono due romeni. Picchiarono l'uomo, violentarono la donna - fracassandole la  mandibola e i denti - e li derubarono entrambi. Per bastonarli, si 
sono serviti delle mazze usate per governare il proprio gregge di  pecore. La tolleranza zero di Maroni in quel caso fu la minaccia di  firmare un decreto di espulsione. Allontanarli dal Paese giusto il  tempo per poi ritrovarceli di nuovo clandestinamente.
Cos'ha il Paese che non va? C'è da credere nel qualunquismo e nei  cosiddetti "venti leghisti" per davvero? E' possibile che Napoli non  possa avere una rinascita che subito i media si apprestano ad 
affossarla di nuovo?
Il calcio a Napoli rappresenta più di un placebo. Secondo alcuni studi  sociologici, negli anni ottanta la gente del capoluogo campano era più  felice, nonostante i mille problemi. La squadra di calcio andava bene  e rappresentava una piccola rivalsa per tutti quei napoletani 
sparpagliati in tutta Italia. Persino i crimini, gli scippi e le  rapine erano in diminuzione. Il calcio ha un potere taumaturgico per  questa città, perché cercare di stroncare forse una delle poche cose 
che ricomincia a funzionare?
Il governo Berlusconi ha cominciato bene, dando nuove speranze  riguardo all'emergenza rifiuti. Perché permettere ai pregiudizi di  rovinare ciò che di buono sta facendo?
L'Italia intera merita la verità. Da nord a sud, l'avvelenamento della  cultura fa male e genera stupidi odi razziali. Basta con la  vandalizzazione dell'informazione. Mi torna sempre in mente Pasolini e 
una sua frase, che mi piace citare in momenti come questo:
"Non vi è dubbio che la televisione sia autoritaria e repressiva come  mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le  scritte su cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere. Il  fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado  nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo,  attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e d'informazione, non solo  l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre."

Per me, tutto sacrosanto. Nella massificazione e nella strumentalizzazione generale dell'informazione - sia quella di regime sia quella che si crede libera ma non fa mai giornalismo di inchiesta, perché si limita a trinciare giudizi con un occhio alle "Verità" raccontate da Canale 5 e da La Repubblica - il mondo non ascolterà.
Interessante comunicato della Curva di Pisa, cui va tutta la mia solidarietà:
I gruppi della Curva Nord desiderano chiarire alcuni punti sulle notizie apparse oggi sui quotidiani locali. Riguardo al servizio mandato in onda dal Tg1, e riportato sui giornali locali, in cui si dice che le bancarelle in piazza del Duomo venderebbero ai tifosi armi tra cui coltelli a serramanico, stelle ninja, pugnali con le svastiche, addirittura definendo tutto questo armamentario “il kit del tifoso”, vogliamo chiarire che tutto questo è ovviamente assurdo e fantascientifico. Riteniamo già assurda la vendita di tali “souvenir” , ma in particolare ci preme rimarcare che la Curva di Pisa, come tutti dovrebbero sapere, è l'opposto di tutto questo. Noi ci siamo sempre battuti contro le lame, quest’armamentario non fa parte della nostra mentalità ed è assurdo anche trovarci a commentare una simile infamia.
Per quanto concerne invece le dichiarazioni dell'Osservatorio, che dicono che “La tifoseria pisana sarà tenuta sotto stretta osservazione”, noi non siamo stupiti. Da un po' d’anni ci tengono sotto “stretta osservazione” a causa della nostra lotta contro il loro decreto anticostituzionale. Prove sono le diffide emanate per lo striscione “Giustizia per Gabriele”, per la cartaigenica, per un tamburo, per essere fuori posto, per lo sventolio di bandiere. In più adesso si avvicina il derby col Livorno: già l'anno scorso ci hanno negato Spezia, chissà come gli ha dato noia la nostra pacifica protesta sotto la prefettura di La Spezia, o l'essere usciti dallo stadio a Verona di fronte al sopruso di farci levare uno striscione che aveva la sola colpa di chiedere giustizia per un ragazzo freddato con un colpo di pistola alla testa. Questo nostro modo di protestare e di non abbassare mai la testa dà palesemente fastidio ai santoni dell'Osservatorio. A Loro, che si vantano di fare leggi per la sicurezza, chiediamo: avete voluto abolire i treni speciali nel nome di non so quale sicurezza, credete che con uno o più treni speciali alla stazione di Napoli si sarebbe parlato di “passeggeri spaventati e fatti scendere dal treno” o di duemila napoletani fermi quattro ore in stazione alla ricerca di un treno che li portasse a Roma? Con questo non vogliamo giustificare i danni al treno, ma ci sembra che certe scelte fatte dalle autorità competenti siano tanto assurde da farci pensare che siano prese apposta per far succedere un tale “casino mediatico” la prima di campionato così da fornirsi di un alibi per la tolleranza zero verso tutti i tifosi durante il campionato.
Curva Nord Maurizio Alberti 
Del resto lo ha capito anche mia figlia di 8 anni.
Dubbi persino sul calendario: a chi non verrebbero visto che sono arrivati, con il CAMS o come CAMS si chiama, i servizi segreti? "ciao lorenzo,
dopo aver visto quello che e' successo la prima giornata con le ricostruzioni dei media di regime e quelle come al solito ben piu aderenti alla realta tratte dal tuo sito sono andato per curiosita' a rivedere il calendario delle prime giornate della serie A:
1a giornata roma napoli; fiorentina juve
2a giornata: genoa milan
3a giornata fiorentina bologna
e anche cagliari milan, genoa roma  entro la 5 giornata..
sentito il racconto dei ragazzi di napoli, sulle risposte di digos, trenitalia questori etc e le reazioni sui tiggi mi pare che il disegno sia abbastanza chiaro... con le societa' la lega calcio e la federazione chiare complici....". In realtà credo che tutte le partite potrebbero essere tranquillamente disputate se ci fosse una migliore organizzazione, come in Inghilterra. Quindi allo stato è impossibile.

Una e-mail che mi ha fatto sorridere: "Ciao Lorenzo,sono Marco abbonato curva sud e seguace visitatore del tuo sito,volevo porti una domanda. Mi ricordo che quando ero piccolo e iniziavo a frequentare lo stadio, stagione 1990/91 sulla rete della porta della curva sud, veniva attaccata alla parte posteriore una sciarpetta giallorossa. Questa usanza e' continuata credi fino alla stagione 1998-99 poi non e stata piu'messa. Vorrei sapere se tu sapevi la motivazione xche questa usanza non si e' piu'usata xche secondo il mio modestissimo parere, era molto originale. Aspetto una tua risposta grazie DATOLO82". Perché nella democratica Italia del 2008, chi adesso lo dovesse fare è un criminale: "Salvo  che il fatto costituisca piu' grave reato, chiunque, nei luoghi  in cui si svolgono  manifestazioni sportive, supera indebitamente una recinzione  o  separazione  dell'impianto, ovvero, nel corso  delle  manifestazioni medesime, invade il terreno di gioco, è punito con l'arresto fino ad un anno e con l'ammenda da 1.000 euro a 5.000 euro.
La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni se dal fatto deriva un ritardo rilevante dell'inizio, l'interruzione o la sospensione definitiva della competizione calcistica". L'ultimo Governo (ma non è questione di governi, sia chiaro: hanno fatto a gara per rendere la legge più illiberale che si poteva) ha eliminato la frase "se dal fatto deriva un pericolo concreto per le persone". Ah, oltre a ciò c'è la diffida con firma da 1 a 5 anni.

9 settembre: prima di tutto, un annuncio: "Ciao Lorenzo ti mando questa mail nella speranza ci sia qualcuno che cerca un abbonamento di Curva Sud:
Vendo abbonamento di Curva Sud (centrale) euro 220,00 La mia mail è digiorgiogino@yahoo.it". Dopo di che, altro annuncio: "Ciao Lorenzo, con un gruppo di amici stiamo organizzando la trasferta per Londra del 22 Ottobre 2008 contro il Chelsea. Volevo sapere se, innanzitutto, puoi inserire questa e-mail nel tuo sito negli aggiornamenti insieme al mio indirizzo e-mail, dato che volevamo suggerimenti riguardo in quale Hotel possiamo dormire un paio di notti.
Possibilmente economico. E-mail: fedayn_89@hotmail.it".
Poi, ho scoperto che Maurizio Costanzo odia Adriano Celentano. Oppure ritiene se stesso un essere banale. Su "Il Romanista" del 7 settembre, nella rubrica "Pensieri giallorossi" così il marito di Maria De Filippi parla del Molleggiato: "A Venezia Celentano ha detto: "E' teppismo, non è tifo". Che grande intuizione, che novità assoluta, complimenti".
Tre giorni prima, sempre sui "Pensieri giallorossi" espressi nelle consuete due righe da colui che ha costruito l'immagine di Afef, egli diceva: "Le decisioni del Ministero degli Interni erano e sono inevitabili. Ancora una volta quanto accaduto a Napoli e poi a Roma non è tifo".
Oggi facciamo una piccola rassegna stampa di questi ultimi giorni.
Da dove iniziamo? Dalle bufale o dai servizi più seri? Iniziamo dalle bufale, e "Il Giornale" non poteva che essere in prima linea quanto a titoli ad effetto, completamente infondati. Con tanto di foto taroccata.
Il titolo: "Napoli, un ultrà su quattro è pregiudicato". E' vero. Lo è anche il Ministro Maroni e un'ottima parte del Parlamento, quindi un tifoso ha tutto il diritto di essere pregiudicato. Neanche rappresenta lo Stato, peraltro.
Poi il secondo titolo: "L'adunata delle curve sul web: 'domenica sarà un inferno'". Si legge l'articolo, lo stesso autore scrive che probabilmente si tratta di spacconate, ma il Direttore o chi per lui dà all'articolo un titolo del genere convinci-massaia.
L'attendibilità dell'intero articolo è pari alla genuinità della foto del ragazzo travisato: con un sapiente lavoro di Photoshop, è stata eliminata la scritta "Milano" sul giubbotto dello stesso (ripreso durante gli incidenti post-omicidio di Gabriele Sandri), perché il ragazzo è tifoso della squadra del Presidente del Consiglio, il Milan, il cui fratello è direttore de "Il Giornale".
L'Espresso, invece, ha spesso tirato fuori articoli dello stesso tenore di quello di cui sopra. Ora che i loro politici di riferimento sono all'opposizione (trattandosi di settimanale di area La Repubblica), hanno invece l'interesse a mostrare come eccessivamente poliziesco l'atteggiamento dell'attuale governo, pur non dimenticando che i tifosi - per l'una e l'altra area politica - sono pur sempre l'obiettivo numero uno e la vera emergenza nazionale. Questo fa sì che l'articolo che riporto qui sotto sia sufficientemente obiettivo, anche se "rovinato" dal titolo ad effetto che - a mio avviso - poco c'entra. A differenza della volta scorsa, dove un altro giornalista aveva volutamente travisato il mio pensiero al fine di dimostrare le sue tesi, discostandosi quindi dalla neutralità che un giornalista libero dovrebbe avere, stavolte quelle poche parole estrapolate dalla chiaccherata di 20 minuti avuti con l'estensore dell'articolo, Piero Messina, si inseriscono bene nel contesto e, nel complesso, l'articolo è apprezzabile, perché si avvicina alla realtà dando spazio anche alle ragioni difensive.
Per finire, una intervista di Elisa Davoglio, autore del romanzo "Onore ai diffidati":
Torna a far parlare di sé il sito ufficiale dell'A.S. Roma: "Ciao Lorenzo, perchè non aggiungi una sezione al tuo sito dedicata ai migliori siti (ufficiali e non) delle squadre di calcio? Credo proprio che il sito ufficiale dell'AS.Roma si piazzerebbe agli ultimi posti! Tra l'altro agli inizi di gennaio di quest'anno si era sparsa la voce che gli avrebbero cambiato look...(vedi in proposito l'articolo allegato in basso) ma non mi pare ci siano stati progressi in tal senso.... Non riesco a capire come sia possibile che la prima squadra italiana nella classifica IFFHS (per quel che puo' valere... d'accordo) abbia un sito che definire ridicolo è un complimento! Persino quello dei "cugini" è meglio! E te credo che nella pagina dei "Contatti" su www.asroma.it non c'hanno avuto il coraggio di mettere l'indirizzo della Redazione del Sito Internet e dell'Ufficio Stampa!  Ciao Peter
P.S. ecco l'articolo tratto dal sito del "Romanista" ;-O
"AS ROMA | 10-01-2008 - ore 11:04
AsRoma.it, nuovo look
FRANCESCA SPAZIANI TESTA
La Roma si rifà il look su internet. Ed è molto più di una "svecchiata" al sito ufficiale, perché a breve i tifosi giallorossi potranno godere di uno spazio sul web completamente nuovo, sia sotto il profilo grafico sia dal punto di vista dei contenuti. Ad annunciare la "rivoluzione online" è Andrea Maffini, direttore generale di Unicity, la società di comunicazione che ha realizzato i siti www.asroma.it e www.asromastore.it. «Entrambi verranno rifatti a breve termine – spiega – ma non so se la gestione verrà affidata alla nostra società. Noi, comunque, ci occupiamo della veste grafica e degli aspetti tecnici, ma non dei contenuti». Dunque, il rinnovamento ci sarà, «perché il sito attuale è online dal 2001 e nel mondo digitale e del web sette anni di "immobilismo" sono troppi». Difficile, però, dettare i tempi e individuare le società che concretamente realizzeranno il prodotto. Certo è che per la Roma, proprietaria e fornitore di un contenuto pregiato, le possibilità sono infinite, tutte quelle che offre la multimedialità: dal semplice aggiornamento delle news, giallorosse e non, all’offerta di servizi audio e video, anche on demand (su richiesta). Senza tralasciare il canale tematico, che a oggi non dispone di un vero e proprio sito (a differenza di quanto accade nei due club milanesi)". Non credo proprio sia necessario un sondaggio per sancire ciò che, purtroppo, è inequivocabile: tra tutte le società calcistiche di prima, seconda, terza e quarta serie europea, se non mondiale, il sito ufficiale della Roma è il peggiore. Eppure basterebbe prendere un qualunque sito ufficiale - visto che si è gli ultimi - di una qualsiasi squadra, si chiami essa Pro Patria o Lumezzane, per poter realizzare un sito decente.


6 settembre: passiamo subito alle e-mail: "Ciao Lorenzo,il mio pensiero su quello che è successo domenica è come al solito in linea perfetta con il tuo e cioè che è stato solamente un grande imbocco per i napoletani che cosi si sono levati subito dai coglioni per tutto il campionato...Infondo lo sapevano pure i muri che sarebbe veuti tutti col treno facendo anche un comuicato ufficiale della curva a..eppure il questore di napoli e sopratutto trenitalia se ne sono sbattuti non concedendo in via ecezionale un treno speciale dopo che erano stati venduti gia più di duemila biglietti...che poi i napoletani non siano dei lord inglesi è risaputo,ma domenica con tutto quello che è successo e per i picchi di esasperazione a cui li hanno portati non mi sembra che abbiano fatto niente di che..della curva che dire,l'inizio sembrava promettere battaglia vera una volta che i colerosi avessero fatto il loro ingresso,invece una volta entrati i napoletani ahimè so no stati gli assoluti protagonisti della scena,compatti e alla fine proprio belli da vedè...la verità è che senza parte bassa non si và da nessuna parte e la curva sud rischia seriamente di abdicare...ti saluto Lorè.. Roberto".
Altra mail: "Ciao lorenzo purtroppo sono sommerso da lavoro e studio quindi non ho proprio tempo, ma l’unica cosa che si potrebbe fare per queste cose a dir poco ridicole che stanno accadendo dopo roma napoli sia contattare le iene e striscia la notizia, penso siano gli unici che non abbiano paura di dire la verità… Per il resto, mettere roma e napoli trà le tifoserie cattive, mentre si dimenticano facilmente delle cose accadute a catania firenze torino (Juventus) e milano (entrambi i fronti)".
Ancora: "non mi esprimo sulla questione ultras e violenza né su i tifosi napoletani. mi sembra che le dichiarazioni dei due deputati radicali colgano in pieno il punto focale del problema (anche se cacciare dei liberi cittadini che hanno acquistato un biglietto per un servizio pubblico è per me un fatto assolutamente odioso e ripugnante e rischia di far breccia, giustamente, nel cuore dell'opinione pubblica, anche nella sua parte più sana).
volevo però accodarmi a quello che scriveva quel ragazzo, mio coetaneo, che ha vissuto 9 anni in Argentina. Ho visto il video che hai postato recentemente sul Boca e poi ne ho visti altri sempre sulla 12 e su altre tifoserie argentine. Mi hanno riempito il cuore, veramente. Soprattutto mi hanno emozionato i colori, i tamburi e le trombe che suonano incessantemente per tutta la partita, oltre che prima e dopo.
Ciò che spesso mi rende inviso il mondo degli Ultras (sono abbonato in nord proprio per questo- pur essendo un malato diAsRoma), più che la cultura della violenza (molto amplificata dai media) è lo stile cupo e opaco copiato dal tifo inglese, con le sue ben sherman e lo stile casual alla andy capp che conosci bene. Eppure, come testimonia il tuo sito, non è sempre stato così: un tempo c'erano i tamburi, c'erano molti più colori, c'era la indispensabile autoironia e quella goliardia che sembrano essere completamente scomparse oggi. Questa retorica militare, questa mitizzazione del tifo degli hooligan, oltre che derive politiche che per come vedo io il mondo sono inammissibili, mi hanno sempre tenuto lontano dall'abbonarmi in Sud (in nord, comunque, rimango uno dei pochi a cantare)".
Poi: "Ciao Lorenzo, non sono un abbonato, ma sono andato domenica a vedere roma napoli in distinti nord. Purtroppo devo confermare quello detto sul sito. Ma cosa è successo alla curva sud, io mi ricordavo quando andavo in curva a 15 anni (ora circa 20 in più), ma mi ricordavo che si cantava tutti, cori diversi. Se la partita non andava si incitava la squadra.. ma domenica.. i napolatani mi spiace dirlo ma hanno nettamente vinto (nel 2° tempo ovviamente causa cd. ritardo treno). Non è possibile !! ho pensato a Riise abituato agli stadi inglese, alla KOP del Liverpool.. avrò pensato dovè la CURVA SUD ?. Non facciamo più la differenza non siamo il 12 in campo !! Possibile che ideali politici ed altro (più altro che gli ideali politici, direi) possano far dimenticare la Roma.. Ma se non tifi allo stadio in mezzo agli amici vedendo la maglia giallorossa in campo, ma quando tifi ?? In trasferta siamo fortissimi (vedi Inter-Roma ), ma perchè in casa non ci riusciamo ??".
Andiamo avanti: "ciao lorenzo,volevo aggiungere una cosa a quanto gia' detto da mirko in una mail degli aggiornamenti precedenti,una cosa(come se ultimamente nella nostra curva non ce ne fossero gia' abbastanza) che mi ha fatto a dir poco avvelenare. mi riferisco a quanto successo dopo l'esposizione della coreografia dei napoletani, ovvero il palese (e quasi totale) immobilismo della Sud, e' vero dai Fedayn e' partito il coro "A Orvieto come cantavi",coro che non e' stato affatto seguito dal resto della Sud(cantavamo in 20),infatti poco dopo sempre dallo stesso gruppo e' partito un doveroso"Dove sta la Curva Sud",tutto inutile cmq sotto il profilo del "fomenta il vicino",nel resto della Sud infatti oltre ad essere esposti alcuni striscioni non c'e' stato nient'altro da annotare.Io penso che dopo essersi fatti "sputare in faccia" dai napoletani dentro casa nostra e non aver reagito si e' toccato veramente il fondo e spero che ci si possa al piu' presto rialzare...siamo la Curva di Roma!!!! Saluti Luca".
Passando ad altro, Alessandro: "Ciao Lorè,volevo solo fare una considerazione sul capitano della nostra nazionale di calcio,che mi rifiuto di nominare e che non perde occasione di rendersi ridicolo...Interpellato in conferenza stampa a Coverciano sui fatti di Roma-Napoli,ha detto che oggi non porterebbe i suoi figli allo stadio in Italia,a causa del clima di violenza generato dagli ultras terroristi-assassini-violenti.Forse,più che non prendere esempio dagli ultras italiani,i figli di Cannavaro farebbero bene a non ispirarsi al modello di cittadino onesto e padre perfetto rappresentato dall'impeccabile Fabio,ripreso mentre si iniettava il Neoton in vena prima della finale di Coppa Uefa e vincitore di due "pulitissimi" scudetti in combutta con la cupola mafiosa juventina...e poi l'associazione a delinquere sarebbe quella degli ultras,mentre lui frequentava "solo" Luciano Moggi...Forse sarebbe ora di pensare che il doping e le partite vendute sono per il calcio un male assai più grave e da punire più duramente rispetto al danneggiamento di un treno,mentre questo signore va in giro a rappresentare l'Italia nel mondo.Lui e i suoi amici pregiudicati.Un saluto Alessandro".
Ancora sul punto: "Ciao Lorenzo,come tutti coloro che scrivono,provo un grande sentimento di Rabbia verso giornalisti,politici e benpensanti:Da quando è avvenuto l'episodio dei naples,se ne parla assiduamente,su ogni giornale e tg come se fosse un problema ben + rilevante di tutto lo schifo che attanaglia L'Italia.Si sa che il problema viene sbattuto la per distogliere l'opinione pubblica dalle reali problematiche e che il calcio in Italia ha un rilevanza sin troppo esagerata,leggere certi giornali fa ormai sorridere:il messaggero ribadisce per l'ennesima volta il problema il modello inglese,il covvieve della seva,traccia deliranti mappe sconclusionate del tifo violento http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2008/09/05/pop_tifoserie550.shtml

I politici invece inaspriscono le pene al riguardo,danno la certezza della pena per i violenti negli stadi mettendo in ballo la camorra,mentre si continua ad assistere in Italia all'impunibilità per i reati reali della nostra società...ah il bel paese.Un saluto,Giacomo".
Dopo aver visto la mappa del Covvieve, non so se ridere o piangere. Forse più piangere, perché - letta la fonte - li paghiamo noi.
Sulla buffa mappa, l'opinione di Marco, preceduto dall'articolo del Covvieve:
«A Roma e Napoli gli ultrà più pericolosi»
L'Osservatorio: Lazio e Fiorentina le migliori. Maroni a La Russa sulla camorra: sto con Manganelli
ROMA — In cima alla lista dei tifosi violenti l'Osservatorio del Viminale ha messo romanisti e napoletani. Sotto stretta osservazione ci sono i sostenitori del Pisa. Juventini e interisti vengono temuti soprattutto per quanto riguarda i trasferimenti in autostrada. Ultrà definiti «dormienti» e dunque potenzialmente pericolosi sono i catanesi e livornesi.
Ma rischi altissimi possono arrivare anche dalle serie minori e in particolare dalla C, con tre squadre che gli analisti tengono costantemente sotto controllo per i problemi di ordine pubblico che potrebbero causare prima e dopo le partite: Hellas Verona, Taranto e Cavese. Nei «buoni» ci sono al momento soltanto fiorentini e laziali che — dopo le intemperanze degli anni passati — durante l'ultima stagione hanno mostrato «di aver intrapreso un positivo percorso di dialogo con le istituzioni e nei confronti dei sostenitori degli avversari». (beh sì, il tifoso del Benevento accoltellato ne sa qualcosa!) Dopo le polemiche scatenate dall'assalto al treno da parte dei teppisti partenopei, al ministero dell'Interno si torna ad aggiornare la lista delle partite a rischio del Campionato 2008-2009. E ad analizzare gli eventuali divieti da imporre alle tifoserie organizzate. Le «porte chiuse», come specifica il direttore dell'Osservatorio Domenico Mazzilli, «saranno la soluzione estrema, verranno decise solo di fronte a gravi pericoli per l'incolumità dei cittadini».
Ma è prevedibile che in molti casi ad essere chiuso sarà il settore ospiti, vale a dire che saranno impedite le trasferte organizzate. L'incontro certamente più temuto è Catania-Roma previsto per il 21 dicembre. Ma timori forti ci sono anche Fiorentina-Bologna che si giocherà il 21 settembre. Troppo forte è la rivalità tra le due tifoserie dopo il 18 giugno del 1989 quando Ivan Dall'Olio, sostenitore del Bologna che all'epoca aveva 14 anni, rimase gravemente ustionato dal lancio di una bomba molotov contro il treno che portava gli ultrà in trasferta nel capoluogo toscano. «Nella valutazione — spiega Roberto Massucci, segretario dell'Osservatorio — bisogna tenere conto proprio di queste variabili che possono rappresentare la miccia per l'esplosione delle violenze». In questo quadro si inseriscono i viaggi per seguire la squadra in trasferta. È il «momento» durante il quale juventini e interisti destano maggiori preoccupazioni. «La scorsa stagione — chiarisce Massucci — i trasferimenti in treno sono stati pressoché inesistenti e i tifosi si sono mossi in gruppi più o meno consistenti sulle autostrade. Ed è qui che hanno spesso saccheggiato gli autogrill, talvolta durante veri e propri assalti».
Per questo saranno ulteriormente potenziati i controlli già rafforzati dopo la sparatoria (sì, viene definita sparatoria) dell'11 novembre scorso che provocò la morte di Gabriele Sandri (Gabriele Sandri è morto in una sparatoria. Ah. mi pareva fosse stato assassinato da un colpo di pistola e basta) in una piazzola di sosta dell'A1. Massucci ritiene che «nel corso del campionato dovremo prendere provvedimenti per garantire il corretto svolgimento di una ventina di partite. Stiamo facendo un monitoraggio sulla base degli elementi acquisiti nella passata stagione, ma naturalmente tenendo conto delle informazioni che arrivano dal territorio e che vengono costantemente aggiornate». I poliziotti della Digos di Napoli hanno terminato il lavoro di identificazione delle oltre 3.000 persone che domenica scorsa hanno assaltato il treno e scoperto che poco meno di 800 — quindi una su quattro — ha subito almeno una denuncia. Ieri è stato il ministro Roberto Maroni a ribadire «piena fiducia» al prefetto Antonio Manganelli con una stoccata al collega della Difesa Ignazio la Russa che aveva bollato come «un alibi» l'ipotesi che dietro l'assalto ci fosse la camorra. «La parola definitiva — afferma Maroni — l'ha detta proprio il capo della polizia, che parla a nome del Viminale. Il ministro dell'Interno concorda al 110 per cento con il capo della polizia. Io stesso ho parlato di criminalità organizzata e non di tifoseria organizzata e per questo ho proposto l'associazione a delinquere. Conosciamo bene il problema, le parole di Manganelli sono quelle del ministro dell'Interno».  Fiorenza Sarzanini
 quindi:  i pregiudicati ora sono 800...mah? ma se c'hanno tanta paura de sti pregiudicati perchè i controlli non li fanno prima?
i fiorentini per ovvi motivi sono i primi della classe ( dipende da come si legge la classifica ) ma sta cosa che ce stanno pure i laziali nun me fa raccapezza', voglio dire se dopo i tragici fatti dello scorso novembre ai laziali vennero vietate le trasferte perchè tifoseria pericolosa, che so'diventati buoni ad agosto? che ce voiono cojona'?".
Torniamo all'articolo del Covvieve della Seva: "Caro Lorenzo, Questa mattina tutti i quotidiani riportano i dati dell'Osservatorio sul tifo organizzato, il covvieve della seva gli dedica la prima pagina e tutta la pagina venti. Senza entrare nel merito mi limito ad osservare che la giornalista incaricata del servizio, Fiorenza Sarzanini, ricorda l'episodio della morte di Sandri parlando di "sparatoria". Per sparatoria il dizionario della lingua italiana intende lo "scambio di colpi d'arma da fuoco"......Nel caso di Gabriele non c'è stato nessuno scambio, ma solo un colpo alla testa sparato da un agente di polizia ad un uomo disarmato. VERGOGNA!!!!! Ps perchè il questore di Arezzo non ci dice che fa in questo momento Spaccarotella? Alessandro". No, guarda, è stata una sparatoria perché il proiettile, dopo aver forato la gola di Gabriele per via di un rimbalzo su un asteroide, è rimbalzato su un satellite ed è tornato verso la tempia di Spaccarotella e quindi è una sparatoria. Tra un po' diranno che si è suicidato.
Vi segnalo questo articolo di Michele Serra su L'Espresso (filiale di Repubblica, ovviamente): penso vi farà ribollire il sangue nonostante l'aspetto paraironico che l'autore finge di dare.
Tornando a Roma/Napoli, ecco la versione dei napoletani su You Tube: http://www.youtube.com/watch?v=CuNV3Mg9MuQ
E un commento di Tommaso: "Je serviva una scusa...dopo le polemiche sull osservatorio causa non regolarità del campionato (parma inter con gli interisti e catania roma senza i romanisiti), le simpatiche facce dipinte dei tifosi agli europei la gente non aveva piu la fissa della violenza negli stadi, je serviva qualcosa per non dover dire che 5000 persone stanno pe esse mandate a casa da alitalia (je va de lusso almeno non muoiono in un cantiere), je serviva de chiude i settori ospiti..e allora ecco roma napoli. secondo me, premesso che è difficile perche ti portano all esasperazione, i napoletani so stai un po polli, sono caduti nella trappola, dovevano cercare in tutti i modi di non fare assolutamente niente e cantare l ave maria.non aspettavano altro, je sarebbe bastato un coro contro totti per vietargli le trasferte e gli hanno dato molto di piu. i commenti poi...tutti esperti di diritto! io non lo sono, ma se pure c erano pregiudicati sul treno credo che una volta scontata la pena siano cittadini regolari no?, almeno loro non rappresentano lo stato e non so ministri dell interno!". Se Maroni è d'accordo con Manganelli al 110%, io sono d'accordo con Tommaso al 110%.
Il comunicato ufficiale della Curva A:
"Finalmente una trasferta...finalmente Roma! 
Sembra essere finito il tempo degli stupidi divieti, inaspettatamente abbiamo la possibilità di recarci nella capitale! Affrontare questa trasferta al meglio è la parola d'ordine, Noi Ultras abbiamo il diritto e, soprattutto, il dovere di gestire e di guidare la spedizione partenopea all'olimpico! Nessuna iniziativa personale, nessun atto di vandalismo, soprattutto nessun tentativo di viaggiare o di entrare allo stadio sprovvisti di biglietto...QUESTE LE NOSTRE REGOLE...chiunque abbia intenzione di non rispettarle "RESTI A CASA"...dobbiamo viaggiare uniti e con una sola linea di condotta! Ci muoveremo "TUTTI" in treno, macchine, bus organizzati, ed altri mezzi privati li sconsigliamo vivamente... dobbiamo fare quadrato ed essere un solo blocco umano che invaderà la capitale...nel nome di Napoli e della nostra curva ! L'appuntamento è per le ore10. 00 in Piazza Garibaldi.
CURVA "A" COMPATTI E FIERI!"

QUESTO E' IL VOLANTINO DISTRIBUITO DURANTE LA SETTIMANA PER NAPOLI E PROVINCIA A TUTTI I TIFOSI DEL NAPOLI. FINO ALLA DOMENICA MATTINA ERA STATO ELOGIATO DA TUTTI I MEDIA, PUBBLICATO SU TUTTI I GIORNALI, PARLATO NELLE RADIO ED EMITTENTI PRIVATE E NAZIONALI, COMPRESO IL GIOVEDI SERA A SKY DURANTE LA PARTITA DI COPPA UEFA. 
DA LUNEDI TUTTO E' CAMBIATO, QUELLA MATURITA' TANTO ELOGIATACI E' STATA 
DECISAMENTE CONTRARIATA... 
DA ULTRAS MATURI ED INTELLIGENTI SIAMO DIVENTATI...DELINQUENTI, MAFIOSI. 
DROGATI, TEPPISTI,SEQUESTRATORI E DIROTTATORI DI TRENI E PASSEGGERI...E CHI PIU ' NE HA PIU’ NE METTA....LE VERITA' SU CIO’ CHE E’ ACCADUTO MINUTO PER MINUTO 
LE CONOSCONO BENE...IL QUESTORE, LA DIGOS, LA POLFER...E SOPRATTUTTO I DIRIGENTI DI TRENITALIA ! 
SAPEVANO PERCHE ’ C'ERANO! C’ERANO, QUEL VENERDI MATTINA, IN CUI, MENTRE ALLO STADIO SI VENDEVANO BIGLIETTI E NOI CI OCCUPAVAMO DI MANTENERE L’ORDINE (OPERAZIONE PALESEMENTE RIUSCITA) ,CI SIAMO RECATI NEL GRATTACIELO DELLA STAZIONE PER L'ESATTEZZA SESTO E UNDICESIMO PIANO NEGLI 
UFFICI ORGANIZZATIVI DI TRENITALIA... CONOSCONO BENE QUALI ERANO LE NOSTRE INTENZIONI DIORGANIZZARE UN VIAGGIO CORRETTO CON TANTO DI BIGLIETTI ANDATA E RITORNO...SOPRATTUTTO CONOSCONO MOLTO BENE QUALE FU LA RISPOSTA SECCA DI TRENITALIA...”CON QUESTI NON CI VOGLIAMO PARLARE NEANCHE”...E FU DAL QUEL MOMENTO CHE CAPIMMO CHE QUELLA DOMENICA SAREBBE
DIVENTATA UNA CATASTROFE...ONESTAMENTE CREDEVAMO ANDASSE PEGGIO...PERCHE ' MOLTO PEGGIO POTEVA ANDARE, SE NON CI FOSSERO STATI GLI ULTRAS A CONTROLLARE TUTTO. 
PASSIAMO AL RACCONTO ATTIMO PER ATTIMO.. 
QUANDO TRENITALIA SI RIFIUTO’ DI AVERE UN COLLOQUIO CON NOI, ERANO PRESENTI I DIRIGENTI DELLA POLFER A LORO VOLTA IN CONTATTO TELEFONICO CON LA DIGOS, NEANCHE LORO SI ASPETTAVANO QUESTA RISPOSTA ED INFORMARONO SUBITO IL QUESTORE... 
LI, INIZIO' IL FALLIMENTO DI CHI DOVREBBE MANTENERE L'ORDINE PUBBLICO, 
PERCHE ' VEDENDO CHE ERANO STATI VENDUTI NEL FRATTEMPO QUASI 2000 BIGLIETTI DELLA 
PARTITA FECERO FINTA DI NULLA.. TANTO IL PROBLEMA ERA NOSTRO, SOLO NOSTRO...COME 
LO E' ORA CHE SIAMO STATI PUNITI DA CHI NON SA UN BRICIOLO DI VERITA',VIETANDOCI DI SEGUIRE IL NOSTRO NAPOLI IN TRASFERTA PER TUTTO L'ANNO.
GIUNTI ALLA STAZIONE ALLE 7:00 DI DOMENICA, NOI ULTRAS AVEVAMO 
IN TASCA 390 BIGLIETTI ACQUISTATI GIA ' IL VENERDI MATTINA VERSO LE ORE 12:00 IN UN’ 
AGENZIA DI VIAGGI SITA IN QUALIANO...LA NOSTRA PICCOLA SPESA PER 390 BIGLIETTI 
DI ANDATA E RITORNO DELL'INTERCITY CON TANTO DI PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, E' 
STATA DI 15.600 EURO... 
OLTRE A NOI ERANO STATI ACQUISTATI QUASI ALTRI MILLE BIGLIETTI,ED E’LI CHE E’ NATO IL CASINO. TRENITALIA , NONOSTANTE BEN SAPESSE CHE I POSTI FOSSERO ESAURITI … UDITE UDITE.,HA CONTINUATO IMPERTERRITA A VENDERE ALTRI BIGLIETTI ATTRAVERSO I DISTRIBUTORI AUTOMATICI PREPOSTI IN TUTTE LE STAZIONI ,QUINDI TUTTI GLI ALTRI, ANCHE NON FACENDO PARTE DELLA LISTA DEI 390 BIGLIETTI AVEVANO I TICKETS INTERCITY QUELLI VALIDI 24 ORE E LOGICAMENTE TUTTI VOLEVANO E POTEVANO VIAGGIARE INSIEME AGLI ULTRAS SU QUELTRENO CHE SAREBBE DOVUTO PARTIRE PER LE 9.24... 
NOI ULTRAS ABBIAMO ORGANIZZATO IL FILTRAGGIO ALMENO DEI NOSTRI 400 TICKETS, MA CI TENEVAMO A FARE QUESTA COSA DA NOI MAI FATTA PER FAR SI NON ACCADESSERO SCARAMUCCE CHE POI PER I MEDIA SAREBBERO DIVENTATI " ATTI DI GUERRA AL BINARIO 24" 
ABBIAMO DAPPRIMA LASCIATO PASSARE PER UNA FILA ALTERNATIVA TUTTI GLI ALTRI 250 
PASSEGGERI NON TIFOSI E LI SFIDIAMO A TESTIMONIARE IL CONTRARIO AIUTANDOLI ANCHE PER VELOCIZZARE I TEMPI A FARLI ACCOMODARE NELLE LORO CARROZZE. FINITI I 250 PASSEGGERI SIAMO PASSATI ALLA NOSTRA LISTA... NEL FRATTEMPO IL TRENO PORTA 2 ORE DI RITARDO E CI SONO ANCORA ALTRI CIRCA 700/800 TIFOSI IN FILA MA CHE PER L'80% ERANO TUTTI MUNITI DI BIGLIETTI E LE CASSE DI TRENITALIA LO SANNO BENE...MOLTO BENE...UNA SIGNORA ARRABBIATA SCENDE DAL TRENO VEDENDO ALCUNI DEI NOSTRI RESPONSABILI PARLARE CON IL QUESTORE E I RESPONSABILI DI TRENITALIA INIZIA A GRIDARE AD ALTA VOCE : "SIETE VOI CHE NON SAPETE ORGANIZZARE, VOI ISTITUZIONI E TRENITALIA SAPEVATE BENE CHE C'ERA LA PARTITA E CHE ARRIVASSERO I TIFOSI NON POTEVATE ORGANIZZARVI PRIMA CON UN TRENO SOLO PER LORO O AGGIUNGENDO LE CARROZZE? "VERGOGNATEVI TUTTI QUESTA E' L'ITALIA"....
A QUESTO PUNTO UNO DEI NOSTRI SFORTUNATAMENTE E' COLPITO DA UN MALORE E PER ACCOMPAGNARLO FUORI LA STAZIONE DOVE LO ASPETTAVA UN AMBULANZA IL 
FILTRAGGIO DELLA POLIZIA E' COSTRETTA AD APRIRSI E QUI TUTTI GLI ALTRI NE HANNO 
APPROFITTANO PER SALIRE IN TRENO, MA RIPETO ERANO IN FILA DA DIVERSE ORE ED 
OGNUNO COL BIGLIETTO SINGOLO, QUESTO E' SICURO...I GIORNALISTI A QUEL PUNTO 
PRESENTI E NASCOSTI NEI PRESSI DEI BINARI ,COLGONO "GIUSTAMENTE" L’OCCASIONE DI FAR RIMBALZARE LA NOTIZIA DEGLI "ASSALTATORI"...DEL BINARIO 24, NON CONOSCENDO 
UN MINIMO DEI FATTI...VEDONO BENE PERO' CHE UN IMBECILLE TIFOSO DEL NAPOLI CON IL TRENO FERMO ATTUA IL FRENO D'EMERGENZA A QUEL PUNTO GLI ULTRAS LO PRENDONO PER L'ORECCHIO E PER LUI "ESPULSIONE" ! TRASFERTA FINITA IN TEMPO RECORD! TUTTO QUESTO DAVANTI AGLI OCCHI DEL QUESTORE E DI TUTTI I PRESENTI! SIAMO PIENAMENTE CONSAPEVOLI CHE FACCIAMO PARTE DI UNA CITTA' CON ALTO TASSO D'IGNORANZA E CONDANNIAMO QUEI PICCOLI DANNI FATTI AL TRENO; ANCHE SE C'E' DA DIRE CHE LA MASSA IN QUEL TRENO NON CI PERMETTEVA DI RESPIRARE E PIU ' VOLTE QUELL 'INTERCITY HA FATTO 5/6 MINUTI DI SOSTA SOTTO GALLERIE SCURE, VERAMENTE ERA IMPOSSIBILE MUOVERSI E CONTROLLARE TUTTE LE CARROZZE , MA CMQ CONDANNIAMO QUELL 'UNICO VETRO ROTTO PERCHE SE RIVEDETE ATTENTAMENTE LE IMMAGINI QUELLO E' SEMPRE LO STESSO VETRO...NON CAPIAMO COME SI ARRIVI A QUOTA 500.000 EURO DI DANNI...(TRA L’ALTRO COMUNICATO DOPO UN’ORA E MEZZA , DI DOMENICA 31 AGOSTO……) CONDANNIAMO ANCHE QUEI CRETINI CHE PER APRIRE LE PORTE DEI BUS NEL TRAGITTO STADIO ABBIA STRACCIATO I FILI ELETTRICI ALL'INTERNO. NOI ULTRAS COME SI LEGGE NEL VOLANTINO, "ODIAMO" GLI ATTI DI VANDALISMO, CHI CI CONOSCE LO SA BENE.. 
DOPO L’INCONVENIENTE DEL NOSTRO AMICO, 
TUTTI OCCUPANO POSTO SUL TRENO ED IL FILTRAGGIO DELLA POLIZIA SI RICHIUDE: IN FILA RIMANGONO ANCORA CIRCA 150/200 TIFOSI TUTTI MUNITI DI BIGLIETTI! 
ARRIVA IL QUESTORE, CI SONO DUE ORE E MEZZO DI RITARDO ED INTELLIGENTEMENTE SU 
NOSTRO CONSIGLIO SI DECIDE DI FAR SCENDERE QUEI 250 PASSEGGERI NON TIFOSI, PER 
FARLI SALIRE SULL'EUROSTAR DELLE 12...FINALMENTE SI PARTE CON TRE ORE DI RITARDO
SIAMO GIA ' STANCHI MA LA VOGLIA DI ANDARE ALL'OLIMPICO E' PIU ' FORTE DI TUTTO SI 
ARRIVA A ROMA TERMINI DOVE LE IMMAGINI HANNO FATTO IL GIRO DEL MONDO SI SCENDE 
DALL' INTERCITY COME DICONO IN CORTEO CANTANDO COME AVRETE NOTATO CON ASTE DI BANDIERE PER UNA COREOGRAFIA MAI FATTA...SI DECIDE DI AVANZARE IL PASSO COME VEDETE NELLE SOLE ED UNICHE IMMAGINI VIDEO PERCHE ' PURTROPPO ERA GIA FINITO IL PRIMO TEMPO . 
ARRIVIAMO FUORI LA STAZIONE COME AVRETE VISTO NELLE 
SOLITE IMMAGINI SENZA SIA SUCCESSO UN MINIMO DI DANNO ,MINIMO DI SCONTRO, SENZA 
CHE NESSUNO TORCESSE UN CAPELLO AD UN PASSEGGERO, A ROMA TERMINI CI 
ASPETTANO 25 PULMANN... E LA POLIZIA DI ROMA DOBBIAMO DIRE PER LA PRIMA VOLTA E 
UNICA CREDO, CAPISCE CHE NON SI POTEVA PIU ' PERDERE TEMPO E CI PERMETTE SENZA 
CONTROLLARE NESSUNO DI FARCI ANDARE VELOCEMENTE ALL'OLIMPICO DOVE PERO' 
ALL'ENTRATA QUALCOSA FALLISCE PERCHE ' CI RITROVIAMO DIFRONTE UN PO' DI ROMANISTI ALL'INTERNO DELLA CURVA NORD CHE PROVOCANO E INIZIA UN PICCOLO LANCIO DI OGGETTI MA LI NON C’E’ STATA NESSUNA GUERRA, NESSUNA SPARATORIA, NESSUN MORTO...AL CONTRARIO DI QUANTO SI E’ VOLUTO FAR CREDERE .INIZIA IL SECONDO TEMPO IL NAPOLI PERDE E NOI ENTRIAMIO TUTTI E 3000, IL TIFO E INCESSANTE I CORI E TUTTO IL CALORE TRASFORMANO IL NAPOLI...CHE PRIMA PAREGGIA POI PROVA A VINCERE , PER POCO NON SI FA IL COLPACCIO CONTRO UNA DELLECOMPAGINI PIU ' FORTI D'EUROPA... 
FINISCE LA GARA TUTTI STANCHI E FELICI RICEVONO LE MAGLIE DEI GUERRIERI.. 
AZZURRI. SI HA TANTA SETE NON C'E' DA BERE ALL'OLIMPICO, TRANNE UNA FONTANINA IN 
CAMPO CHE E' "ASSALTATA" COME DICONO I MEDIA DAI PARTENOPEI CHE IN 2 ORE
SOLI NELLO STADIO CON CIRCA 25/30 STEWARDS IN CAMPO NON RECANO MINIMO DANNO OLTRE AL CONSUMO D’ACQUA ...CI SARANNO LE PROVE TV PER QUESTO? SI ESCE DALLO STADIO ALLE 19, I BUS CI RIPORTANO ALLA STAZIONE E I POLIZIOTTI INFEROCITI DALLE 
NOTIZIE CHE PER TUTTA LA GIORNATA HANNO VISTO DI NAPOLETANI CAMMINARE E FAR 
TUTTO CIO ' CHE SI VOLEVA A ROMA. INIZIANO A COMPORTARSI MALE ANZI COME DA 20 ANNI A QUESTA PARTE E VIOLENTEMENTE,IMMOTIVATAMENTE QUESTO PERCHE ' NON LO FANNO VEDERE I VIDEO ? ARRESTI ALLA CIECA DI BRAVA GENTE CHE STAVA AVANTI COL BIGLIETTO SINGOLO PER SALIRE SUL TRENO DEL RITORNO, DOVE PIAN PIANO SUDDIVISI IN 3 TRENI , FACCIAMO RITORNO A NAPOLI VERSO MEZZANOTTE 
IL RISULTATO?...NOTIZIE STRAVOLTE E TRASFERTE VIETATE PER TUTTO L'ANNO... 
UN POLIZIOTTO GRIDAVA “SIETE CADUTI IN UNA GRANDE TRAPPOLA...” SI PUO’ PENSARE 
CHE ERA STATO TUTTO STUDIATO A TAVOLINO...INFINE TENIAMO A PRECISARE CHE QUESTO NON E' NESSUN ATTO DI VITTIMISMO PER GLI ERRORI CHE SENZ’ ALTRO CI SONO STATI ,SIAMO PRONTI A PAGARE CON LE NOSTRE FACCIE COME DA ANNI SIAMO ABITUATI ...MA CHE PAGASSERO TUTTI...COMPRESI COLLETTI BIANCHI...E ALTE CARICHE...DIRIGENZIALI IN PRIMIS QUELLI CHE PER MESTIERE SI CURANO DEL DISORDINE...SCUSATE DELL'ORDINE PUBBLICO... 
SONO ANNI CHE GLI ULTRAS PARTENOPEI PERSEGUONO CON ESTREMO IMPEGNO LA POSSIBILITA’ CHE NAPOLI ED I NAPOLETANI ABBIANO UNA GRANDE SQUADRA PER UNA GRANDE TIFOSERIA ! 
LA NOSTRA CITTA NON CI GIUDICHI !!
CURVA A 

Non credo ci sia altro da aggiungere.
Questa notizia invece merita risalto:
LE DIFFIDE DELLA VERGOGNA TOLTE CON LE SCUSE DELLO STATO
Sabato 8 dicembre durante la partita Triestina-Rimini venne esposta in Curva Furlan la pezza con il volto di Gabriele Sandri e quella di un gruppo ultras laziale. Il 28 gennaio gli Ultras Triestini che esposero quei stendardi furono diffidati perché reggevano in mano stendardi che “incitavano alla violenza”.
L’assurdità del provvedimento fu subito evidente e si è dovuto aspettare oggi 02 settembre 2008 per avere giustizia.
Infatti, i nostri ragazzi ritornano in curva da subito con le scuse dello Stato che gli ha riconosciuto pure un risarcimento. Lo Stato ha sbagliato e riconosce pure questo risarcendo per l’errore commesso. Risulta chiaro che le diffide sono date troppo spesso senza reali pene commesse e risultano ancora troppo lunghi i tempi di attesa per vedere riconosciuti i propri diritti. Sarebbe sufficiente, per evitare diffide come queste, che si togliesse al Questore il potere di disporle, dandogli solo il potere di proporle a un giudice. Come in Inghilterra. Un giudice non avrebbe mai emesso diffide del genere, ed infatti i giudici le hanno annullate.


5 settembre: molta carne al fuoco. Iniziamo con una considerazione di Gabriele: "Se nel 2001, all'indomani della trasferta romanista a napoli (dove - come
sai - la devastazione dei treni fu solamente l'ultimo episodio di violenza...), fossero state applicate le misure restrittive che si paventano oggi per i partenopei, non solo roma-parma sarebbe stata giocata in un Olimpico deserto ma credo che noi tifosi, a 7 anni di distanza, non saremmo ancora tornati sugli spalti...".
Concordo al 100%. In più di trent'anni di Roma quella è stata la trasferta più violenta della mia vita. Altro che le cosette gonfiate accadute domenica.
A conferma, una mail molto interessante:
"Ciao Lorenzo sono un ragazzo che si è vissuto almeno 10 anni di movimento ultras italiano girando parecchie curve e ometto di scrivere per quale squadra faccio il tifo....
domenica venivano i napoletani a roma e per un "malato di stadio e di curve" che ormai ha moglie  e molto presto anche figli alzarsi alle 7 del mattino dopo esser rincasato allo 5 doveva essere molto facile.
Il mal di testa dovuto alle fatiche alcoliche della notte precedente ha reso tutto piu' difficile ma alle otto del mattino ero già a termini sapendo che al minuto 33 di ogni ora sarebbe arrivato un icplus da napoli, sul primo chiaramente non c'era nessuno e assalito da mille dubbi vado a fare una ricognizione in moto a roma casilina (deserta) roma ostiense (per scrupolo) roma tiburtina (solo polfer) e torno a termini che nel frattempo cominciava ad accogliere il reparto celere su piazza dei cinquecenti in assetto con i carabinieri. dal treno delle 9,33 non scende nessuno e coì anche da un paio di regionali che facevano qualche fermata nel napoletano e nel casertano. Alle dieci e 33 scendono una 15ina di cani sciolti naples dal treno icplus che si fanno volutamente intercettare dalla polfer...un'altra decina svicola in maniera facile ma poi ripensandoci torna indietro! un'altro gruppo arriva dal binario per complessivi 50/70 naples che implotonati e scandendo cori pronapoli vengono accompagnati ai pullman...intanto icplus delle 11,33 (sapevo che era quello il mio) inizia produrre ritardo quindi mi decido a seguire i pullman dell'atac (2) che scortano i naples allo stadio....sinceramente speravo in qualche contatto ma l'arrivo nel settore avviene sobriamente. sempre in sella alla mia moto faccio un giro di ricognizione in alcune zone "strategiche" dello stadio ma tutto sembra tranquillo...torno a termini e vedo che il ritardo aumenta....dal treno che proveniva da salerno con fermata a napoli e provincia scendono altri naples che vengono portati sul piazzale ma in attesa del treno 11.33 vengono lasciati liberi per la stazione ..li seguo con lo sguardo ma oltre a mangiare non fanno altro....arrivano altri naples che avevano lasciato le macchine in zona stazione per unirsi ai pullman...qualche residente romano e qualche "estero" ma a titolo personale....dopo le 14,30 la stazione inizia a militarizzarsi con l'arrivo di tanti blu che iniziano a creare zone di distacco e anche tanti "giornalisti e cameramen" alle 15,35 (questa l'ora segnata dal tabellone) arriva il nostro treno...c'era chi scommetteva nel ferro e nel fuoco degli arrivati (complice l'orario) ma qui viene il bello....un paio di torce due bomboni (tutto gettato in terra) passo andante e tanta voce (una prima fila brutta brutta) e l'orda napoletana sciama verso i pullman su piazza cinquecento...uno scugnizzo trova il tempo di staccarsi a dare due astate ad un pischello con la maglia della di mexes (che ci facesse li a quell'ora) ma vengono separati dal (udite udite) servizio interno della stazione termini....esco sul piazzale che è una bolgia dato che i pullman non bastavano ...tutto sommato i blu contengono i naples e tra pullman turistici autobus di linea e macchine bloccate si implotonano verso lo stadio.. Sono le quattro decido di non seguirli e mi dirigo a casa di un amico "sky possidente" per vedere il loro ingresso....poi stanco ma contento di aver rivisto "scorci di vero movimento ultras" me ne torno a casa...avendo impresse le immagini solo nei miei occhi (sono contrario alle riprese mi sanno di "grande fratello"). Mia moglie mi guarda e mi da del matto ma come dagli torto!
PERTANTO:
NESSUN CONTATTO PRIMA
NESSUN DANNO ALLA STAZIONE
NESSUNO SCONTRO CON I BLU ALLA STAZIONE
TRENO FATTO ARRIVARE ALLE 15,35
ALLA FINE NON E' SUCCESSO NULLA MA GLI ULTRAS ADESSO SONO PURE MAFIOSI...
Davide'79 ultras dentro!"
Mirko:
Lo schifo mediatico di questi giorni che sta accompagnando il post Roma-Napoli è qualcosa di ignobile, di realmente vomitevole. Sono incazzato nero. A breve vieteranno l'uso pubblico della parola Ultras perchè per quello che evoca (secondo loro) è pari ad una bestemmia...faremo la fine di Mastelloni (te lo ricordi?) che per una bestemmia (e pure perchè omosessuale) non venne piu fatto lavorare in tv. Qui c'è la corsa da parte di tutti, anche dei mezzi di informazione locali quali radio tv e carta stampata, a chi è più superficiale ( e spero non del tutto manovrato) nel dare notizie e nell'analizzare i fatti.
Ovviamente tutto ciò fa gioco ad un sistema che preferisce di gran lunga che si parli in questi termini degli Ultras, piuttosto che del caro vita, del latte artificiale per un neonato che costa 50 euro la confezione per esempio, o che la gente NON apra gli occhi e si renda finalmente conto che ci sono veri DELINQUENTI con pene passate al terzo grado di giudizio (spesso per reati molto piu gravi di un insulto ad un celerino o di uno schiaffo ad un tifoso avversario) che guidano (e stanno mandando fuori strada) questo maledetto paese.
Ecco, forse l'unico motivo per il quale noi "sopravviveremo" è che siamo STRUMENTALI alla loro esistenza. Finchè esistiamo come Ultras potremo sempre essere additati come il male della società. Da sbattere come il "mostro in prima pagina", così da narcotizzare e terrorizzare la pubblica opinione che penserà un po più a noi (preoccupandosi e scatendando reazioni populiste e repressive) e molto meno a chi li governa, magari dopo avergli promesso di tutto e che invece gli riconsegna la domenica notte (o il lunedì mattina se va bene) un figlio pestato a sangue dal "braccio armato" della cosiddetta democrazia, reo di aver seguito la sua squadra in trasferta. O che magari stava semplicemente dormendo in macchina mentre andava a Milano per seguire la Lazio, e un proiettile sparato da un altro "tutore dell'ordine e della sicurezza", gli spezza la vita.
Tutto ciò non toglie che ci siano DELINQUENTI VERI anche nel nostro mondo. Anzi. Una seria autocritica la dobbiamo fare anche noi. Chi è ultras nella mente SA cosa come e quando richiede l'uso della forza. E lo fa sempre e solo in casi estremi. Se tra noi ci sono delinquenti vanno allontanati dalle nostre curve. Abbiamo la forza nei numeri e nelle braccia per farlo. Dobbiamo tornare presto prestissimo ad avere (e parlo di noi Romanisti) una curva realmente piu unita. Come fu nel '77. Con i gruppi storici che continuino ad avere la loro identità e presenza, ma che contribuiscano TUTTI a ricreare un COMMANDO o una cosa del genere che sia di guida e di riferimento in Curva. Tanto per i cori, quanto per le trasferte. Prendendoci su di NOI la responsabilità affinchè nella nostra Curva non accada nulla di grave. Organizzando da NOI il servizio "steward". Controllando NOI il materiale che entra per fare coreografie, per alzare cori, per dare spettacolo.
La libertà d'agire in curva, di dimostrare la nostra creatività e fantasia, il nostro amore per la ROMA, comporta questa presa di responsabilità. E' l'unica strada che ci consentirà di pensare ancora in futuro di continuare ad essere ULTRAS...anzi ULTRA' come lo eravamo anni fa. L'unico modo per rompere lo schema che Politicanti,Questori e Pennivendoli, hanno creato per ingabbiarci.
Speravo di vedere nella pagina dedicata alla partita qualche foto che ritraesse la curva sud (le avrò a breve, le ha scattate mia sorella) . Domenica stavo naturalmente al mio posto in Curva Sud (21mo anno di abbonamento...) e non ho potuto leggere gli striscioni di risposta a quello Napoletano. Non so se ti hanno ragguagliato, ma ovviamente piccati dalla "delazione" dei mesi scorsi in occasione dell'incontro-scontro tra Ultras Romani e tifosi del Napoli, questi, si sono presentati all'olimpico con uno striscione di 20 metri (l'avranno faxato?) che recitava piu o meno: " 58 Giorni di cella 5 anni di Daspo" e distribuiti in tutto il settore e ospiti ben leggibili, ministriscioni con la scritta cubitale "SPIE". La risposta (vocale) partita dai Fedayn e che dopo ha abbracciato gran parte della Sud, è stata "Come cantavi, a Orvieto come cantavi!" riferendosi alla loro delazione di qualche anno fa... Loro comunque Compatti, caciaroni, (3-4 torcioni volati in nord....e stranamente non rilanciati di la) bomboni a rotta di collo (almeno 6-7 dopo il pareggio di Hamsick). Bella prova vocale. Erano diversi anni che non vedevo Ospiti così "attivi".
Dal mio punto di vista (sto sotto al tabellone) Curva Sud abbastanza compatta nel tifo. Cori (che sarebbe ora di rinnovare) che partivano soprattutto dagli Ultras Romani. Dal centro poco o nulla. Qualcosa dai Fedayn. L'andamento della gara il caldo e le disposizioni di legge che tutti amaramente conosciamo hanno fatto il resto. Senza amplificazione specie per come è fatto l'Olimpico è dura. Comunque la Sud di 21 anni fa era un'altra cosa....Spero di vedere presto qualche altra foto e altri commenti su Roma-Napoli".
Passiamo alle stronzate del giorno. Iniziamo dal TG1: "Ciao Lorenzo, hanno raschiato il fondo del barile delle assurdità. Di solito non commento ed ignoro i telegiornali ma sta sera il tg1 vince il nobel per le stronzate. Mostrano un servizio sulle armi utilizzate dagli ultras durante gli scontri. Siamo su un negozio di souvenir di Pisa dove si vendono armi bianche di vario tipo, tirapugni e altri oggetti. Sorvoliamo sul tipo di negozio.
Nella lista inseriscono le stelle ninja e le katane/wakizaschi\ninjato ( sono tutte e tre spade ma di diversa lunghezza e forma, la giornalista ha parlato di spade giapponesi).
Beh la prima è un arma da lancio ed è difficilissima da usare a meno che uno non sia maestro di ninjutsu. Il ninjutsu è la disciplina che insegne le tecniche di combattimento dei ninja, è una cosa molto complessa e per persone con un notevole bagaglio di arti marziali. Le altre sono spade tristementi note nella storia del Giappone  per il filo della lama.
Basta dire che nelle guerre del loro Medioevo i calci erano spazzate o molto bassi, al massimo colpivano le ginocchia sennò correvano il rischio di avere l'arto amputato con un solo colpo".
Altro doveroso ricordo:
"Ciao Lorenzo, ci dimentichiamo sempre di ricordare come persone dalla fedina penale non proprio linda i vari imprenditori, capitalisti e top manager del cazzo protagonisti di strani giochi di potere e altrettante strane scalate...Romiti, Ligresti, Tronchetti Provera eccecc non li metto tutti perchè diventa un elenco telefonico. Un saluto"
Sempre sul tema:
"Ciao Lorenzo...nell'ormai consueto clima di astio nei confronti di tutti i tifosi di calcio ti segnalo una frase pronunciata dal regista iraniano Abbas Kiarostami alla Mostra del Cinema durante la presentazione del suo film:
"Per me la cosa più bella e importante è lo spettatore. Vale anche per una partita di pallone: allo stadio io non guardo il campo, trovo molto più divertente guardare il tifo sugli spalti". (Allora noi e Nick Hornby non siamo gli unico matti a pensarla così.....).
inoltre.... Da Ansa.it - TIFO VIOLENTO: SUL TRENO 200 PREGIUDICATI
ROMA - "Su mille persone attualmente controllate tra quelle che hanno acquistato il biglietto per la partita Roma-Napoli, 200 sono risultate pregiudicate per reati gravi, come il traffico di droga e rapine". Lo ha detto il vicecapo della Polizia e direttore della Criminalpol, prefetto Nicola Cavaliere.
...dopo questo "giusto, preciso e interessantissimo conteggio" rimango in attesa del ben più interessante numero dei pregiudicati presenti in Parlamento!
Forza Roma. Ricky.  "Ciò su cui io non posso nulla, nulla possa su di me"
La frase del regista, sicuramente condivisibile, è però detta da un terribile iraniano guerrafondaio!
E' ingiusto anche generalizzare su chi fa politica. Eccone la dimostrazione.
Roma-Napoli, Perduca e Staderini: chi ha voluto gli incidenti? Si vuole tornare al carcere preventivo? Abolire Onms e Cams, da loro scelta criminogena
2 settembre 2008
• Dichiarazione di Marco Perduca,co-Vicepresidente del Partito Radicale Nonviolento eletto senatore nelle liste del PD e Mario Staderini, di Radicali Italiani
Le necessarie decisioni “drastiche”che il Ministro Maroni dovrebbe prendere sono l’abolizione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive (ONMS) e del Comitato di analisi (Cams), e favorire il ritorno della disciplina normativa nell'alveo della costituzionalità, mentre invece sono evidenti le responsabilità che il Ministro va cercando.
I due organismi, diretta emanazione del Ministero degli Interni, hanno compiuto una scelta oggettivamente criminogena consentendo una trasferta di massa senza poi occuparsi della gestione degli spostamenti dei tifosi. E lo hanno fatto in contrasto con le loro stesse regole e, soprattutto, nonostante le informazioni in loro possesso.
Verrebbe da pensare che ai vertici dello Stato regni l’incompetenza, se non fosse che il Cams è composto da alti funzionari di polizia e agenti dei servizi segreti.  Oppure credere a chi, subito dopo l’anomalo via libera alla trasferta, aveva pubblicamente parlato di atto propedeutico a generare fatti che distraessero l’opinione pubblica da altre vicende o magari cavalcare lo scandalo per ulteriori leggi d’emergenza che da vent’anni fanno del calcio un laboratorio per nuove forme di controllo sociale.
Infine, a proposito di media, l’ampiezza ed i toni dei titoli dei giornali e telegiornali di questi giorni sono oggettivamente anomali: per dirla con Sandro Curzi, spesso si ha l’impressione che vengano utilizzati per formare, anziché informare, l’opinione pubblica, magari per introdurre tramite il calcio un’ipotesi ordinaria di carcere preventivo, come da più parti sentiamo gridare.
http://www.radicali.it/view.php?id=127983
Roma-Napoli, Perduca e Staderini: la confusione regna sovrana. 5 domande al Ministro Maroni
Roma, 4 settembre 2008
• Dichiarazione di Marco Perduca,co-Vicepresidente del Partito Radicale Nonviolento eletto senatore nelle liste del PD e Mario Staderini, di Radicali Italiani
Un dato è certo, la confusione regna sovrana, al Ministero dell’Interno e non solo, viste le dichiarazioni contraddittorie cui abbiamo assistito.Il Vicecapo della Polizia che smentisce il Ministro dell’interno ed il Capo della Polizia, che a sua volta è smentito dal capo della Dda di Napoli nonché dal Ministro della difesa.
Intanto, sono molte le domande che rimangono ancora senza risposta.
Quella del Procuratore di Napoli, Antonio Ardituro, che definisce un “errore incomprensibile” aver autorizzato la trasferta organizzata.
Quelle del sindacato di polizia FSP-UGL, che chiede al Ministro come mai l’autorizzazione sia venuta nonostante lo scontato parere contrario delle Digos di Roma e Napoli e perché si siano scelte le stazioni centrali di Roma e Napoli anziché, come da prassi, due stazioni secondarie dove sarebbe stato più agevole controllare “l’orda” ed evitare problemi agli altri passeggeri.
Altre cose non sono chiare: perché il Ministro Maroni paventa responsabilità dell’Osservatorio se la decisione di autorizzare la trasferta organizzata è stata presa dal Casms e perché in questo organo, creato in fretta ed in furia il 15 agosto, il Ministro ha voluto il coinvolgimento dei servizi segreti sebbene da anni la Digos sia molto impegnata nell’analisi del tifo violento?
L’Osservatorio il 27 agosto annunciò che l’esito di Roma-Napoli “costituirà un vero e proprio punto di svolta per il prosieguo del campionato”. Lo è stato.
Tutti sono oggi concordi nel sostenere che quanto accaduto era una cosa organizzata: si, ma da chi?
Per saperlo, il senatore Perduca e la collega Poretti hanno presentato una interrogazione al Ministro Maroni.
http://www.radicali.it/view.php?id=128081
Da Napoli: "Cari amici romani, sono Francesco, un tifoso del Napoli presente allo stadio Olimpico domenica scorsa.
Per puro caso mi sono collegato al vostro sito ultras e devo dire che è davvero splendido, non soltanto perchè rappresenta un vero e proprio archivio storico, con foto d'epoca davvero eccezionali, ma anche perchè i vostri commenti sono sempre obiettivi e, soprattutto, mai volgari: una vera rarità con i tempi che corrono! Eppure sarebbe stato facile affondare il colpo sugli "odiati" napoletani dopo tutto quello che è successo...Complimenti ancora! La mia speranza è quella di rivedere al più presto lo spettacolo che un un tempo faceva da cornice alle sfide tra Roma e Napoli, quando le due tifoserie più belle e calorose d'Italia erano gemellate! Saluti". Sarà difficile tornare a quei tempi, ma la rivalità non può offuscare l'obiettività.
Al riguardo, altri due video, di scarsa qualità perché girati con il telefonino, che mostrano i napoletani sugli autobus. Come ben si vede: nessuno scontro e situazione tranquilla.
http://it.youtube.com/watch?v=zg9MXB86FKc
http://it.youtube.com/watch?v=O39IBxte0Ko
Prima Amato e la Melandri. Ora questi altri. Sempre la stessa storia.... Un commentino quindi su un soggetto politico che risponde al nome di Ignazio La Russa. Quest'uomo - tra una festa mondana e l'altra - è Ministro della Difesa.
Ci deve difendere. E io sono preoccupato:
"La Russa: firma obbligatoria per i tifosi colpiti da Daspo. An propone la firma obbligatoria per i tifosi colpiti da Daspo, in modo che sia certo che siano tenuti lontani dagli stadi. A illustrare la proposta il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, secondo il quale la misura potrebbe realizzarsi anche dando al prefetto la possibilità di fare ricorso a luoghi alternativi per la firma, rispetto alle caserme di polizia e carabinieri: «ad esempio anche scuole e teatri». Inoltre si può pensare, ha detto, di impiegare queste persone in lavori socialmente utili nelle ore prima della partita, con la possibilità, eventualmente, di concedergli di vedere la gara in tv. Il luciferino politico, poi, propone anche "modifiche al reato di danneggiamento e oltraggio". Il titolo del Messaggero on line è probabilmente erroneo, perché l'oltraggio come reato non esiste più. Se si insulta un poliziotto il reato è ingiuria aggravata. Comunque sia, questa la brillante proposta: "Per La Russa bisogna tutelare non solo l'interno dello stadio, ma anche le zone nelle vicinanze della struttura sportiva, e prevedere l'arresto in flagranza per chi compie danneggiamenti nel tragitto per recarsi alle partita, anche ore prima. Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato fa sapere che la norma verrà inserita nel ddl sicurezza sotto forma di emendamento, al pari dell'obbligo della firma per chi è colpito da Daspo".
Ah. Ignazio La Russa. IGNAZIO LA RUSSA. IGNAZIO LA RUSSA. IGNAZIO LA RUSSA. IGNAZIO LA RUSSA!!!!!!!!!
E' dal 1993, da 15 anni cazzo, che il 99,9% delle Questure d'Italia al DASPO aggiunge anche tre o quattro firme a partita, e ai tifosi della Roma fanno firmare pure - chissà perché - per le partite della Lazio e viceversa!!
"Dare la possibilità al Prefetto di indicare luoghi alternaitvi per andare a firmare" ????
Al Prefetto? Che c'entra il Prefetto?
IGNAZIO LA RUSSA!
Non è il Prefetto che dà il DASPO ma il Questore!!! E poi cosa cambia????
Mi calmo. Sorso di birra, rigorosamente Peroni.
Ora sono tranquillo.
Il nostro Ignazio sostiene poi che bisogna prevedere l'arresto in flagranza anche se il danneggiamento avviene lontano dallo stadio.
Ignazio.
IGNAZIO.
IGNAZIO.
IGNAZIO.
IGNAZIO.
IGNAZIO.
IGNAZIOOOOOOO!!!
Non è possibile. Ti hanno per forza travisato:
Art. 381 codice procedura penale
Arresto facoltativo in flagranza.
1. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria hanno facoltà di arrestare chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a tre anni ovvero di un delitto colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni .
2. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria hanno altresì facoltà di arrestare chiunque è colto in flagranza di uno dei seguenti delitti:
a) peculato mediante profitto dell'errore altrui previsto dall'articolo 316 del codice penale;
b) corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio prevista dagli articoli 319 comma 4 e 321 del codice penale;
c) violenza o minaccia a un pubblico ufficiale prevista dall'articolo 336 comma 2 del codice penale;
d) commercio e somministrazione di medicinali guasti e di sostanze alimentari nocive previsti dagli articoli 443 e 444 del codice penale;
e) corruzione di minorenni prevista dall'articolo 530 del codice penale;
f) lesione personale prevista dall'articolo 582 del codice penale;
g) furto previsto dall'articolo 624 del codice penale;
h) danneggiamento aggravato a norma dell'articolo 635 comma 2 del codice penale;
i) truffa prevista dall'articolo 640 del codice penale;
l) appropriazione indebita prevista dall'articolo 646 del codice penale;
l-bis) offerta, cessione o detenzione di materiale pornografico previste dagli articoli 600-ter, quarto comma, e 600-quater del codice penale, anche se relative al materiale pornografico di cui all'articolo 600-quater.1 del medesimo codice;
m) alterazione di armi e fabbricazione di esplosivi non riconosciuti previste dagli articoli 3 e 24 comma 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110;
m-bis) fabbricazione, detenzione o uso di documento di identificazione falso previsti dall'articolo 497-bis del codice penale.
m-ter) falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, prevista dall’articolo 495 del codice penale;
m-quater) fraudolente alterazioni per impedire l’identificazione o l’accertamento di qualità personali, previste dall’articolo 495-ter del codice penale.
Notizia di colore:
ARGENTINA: TRENO IN RITARDO, PASSEGGERI SCATENANO GUERRIGLIA
BUENOS AIRES - Almeno dieci persone sono state arrestate e otto hanno riportato ferite in seguito a disordini scoppiati in due stazioni ferroviarie della provincia di Buenos Aires per il ritardo di un treno. Lo riferisce la stampa locale. Gli incidenti sono cominciati intorno alle 8 nella stazione di Castelar (circa 15 chilometri a ovest della capitale), quando un convoglio dell'impresa Trenes de Buenos Aires (Tba) si è fermato per problemi tecnici. I passeggeri, scesi dal convoglio, hanno lanciato pietre contro gli uffici della stazione, danneggiato alcune carrozze, rotto i vetri di auto e rubato denaro dalle casse delle biglietterie. Per riportare la calma è stato necessario l'intervento di un centinaio di poliziotti, che hanno utilizzato proiettili di gomma e gas lacrimogeni per disperdere la folla. Intanto nella stazione successiva, a Merlo, pendolari furiosi per il ritardo del treno, hanno incendiato sette vagoni di un altro convoglio della Tba fermo sui binari. Parlando con i giornalisti, il portavoce di Tba Gustavo Gago, ha specificato che le carrozze erano nuove e valevano ognuna un milione di pesos (oltre 200.000 euro). L'unico effetto ottenuto dalla protesta, ha aggiunto, è stato quello di "lasciare a piedi 70.000 passeggeri".
E-mail: "Ciao Lorenzo. Seguo il tuo sito da parecchi anni ormai, e volevo fare un commento sulla curva sud. Ho 18 anni e sono abbonato ormai da 4 anni in curva. Questa passione me la trasmessa mio padre da piccolo...come penso a molti di voi. Io sono triste, anzi, arrabiato, amareggiato, per quello che sta succedendo in curva sud, ma dico io, sono lunico che si rende conto di cosa sta succedendo??
Da piccolo quando venivo a roma a vedere le partite(abitavo al estero), mi ricordo di non vedere a balbo segnare o a Aldair fare una bella entrata a scivolata , io mi ricordo la curva sud, i suoi colori i suoi stricioni anti lazio, anti moggi ,  i boati (all epoca andavo in tevere),  non vedevo la partita perche il vero spettacolo non era quello, ma su gli spalti.
Grazie al lavoro di mio padre ho vissuto 9 anni in Argentina. Come ben sapete il calcio e le squadre di calcio la sono una fede e vengono prima delle loro madri (in alcuni casi e veramente cosi), mi e capitato di andare a vedere molte partite del Boca , River, Huracan e San Lorenzo, e vi assicuro che non cera differenza fra la curva sud e la 12(boca)o los borrachos del tablon(river), anzi la sud era migliore in molti aspetti, ed era quello il vero spettacolo del olimpico. Questo, mi fa male al cuore dirlo, ma sta sparendo, attenzione... non e sparito, ma sta sparendo.
Posso accettare che il anno scorso non si cantava molto perche questo governo incapace aveva appena levato i megafoni (ma perche??), ed era qualcosa di nuovo, ma alla prima del campeonato contro il napoli non lo accetto, sopratutto quando devi far vedere a i nuovi acquisti come Riise , Baptista e Menez di che pasta siamo fatti! Non e possibbile. Voi veramente pensate che sono venuti solo per il progetto di una nuova squadra??? o anche perche avevano sentito che a roma il calcio e speciale, il tifo e caloroso e che ha una curva meravigliosa?? penso che siano venuti anche per quello...be sicuramente si sono messi a ridere o semplicemente non era quello che si aspettavano.
Non e possibbile che in mezzo alla Curva sud sto cantando a squarciagola , mi giro e ci sono duecento persone,vestite da discoteca, duecento persone che non cantano! andatevene via cazzo se non cantate, ma porca puttana! Ma non lo dico per esagerare il numero e quello  se non piu elevato. So che in questi anni non c'è totale armonia fra la parte bassa e fra i gruppi in alto ma per il bene della roma si deve fare qualcosa, mettersi daccordo. Ma allora mi domando perche quando sono andato a Madrid si cantava TUTTI a squarciagola da 1 ora prima della partita fino al aeroporto al ritorno??? perche???era altra gente?? ma allora non venite in curva per poter dire il giorno dopo "aho so stato in curva sud", se non cantate andate in nord... e uguale!! credetemi e la stessa cosa potrete pure dire "sono stato in curva", state pure seduti.
Io lo so che questa curva si riprendera, ma non lo fara da sola, serve che cantino tutti e 90 minuti se non di piu, non solo quando famo un bel tiro o prendiamo un calcio dangolo...
Un altra cosa , lasciamo perdere che fra i napoletani cerano delinquenti , camorra,etc. Ci hanno dato una lezione di tifo al secondo tempo,a me faceva male il cuore ogni volta che li sentivo perche voleva dire che avevano vinto loro, non importava se poi vincevamo 5 a 0, avevano gia vinto, e questo in casa nostra non puo succedere mai piu! puo succedere ai tifosi del parma, del inter, del empoli, ma non della roma.
Ma evidentemente non tutti i tifosi della roma la pensano come me, perche possiamo fare innamorare (un altra volta) litalia, europa e perche no? il mondo, ma non con le magie di totti o de rossi, ma con i boati e i colori che purtoppo devo ritrovare, e sono sicuro che ritrovero.
Non e mai tardi , siamo pronti a ricominciare. Lorenzo".
Passiamo ai fatti di Torino/Lecce. Mi viene inviato un articolo del 'Quotidiano di Lecce' "...ove vi è traccia , anche se parziale, della verità dei fatti a Torino. Ti preciso, se vuoi prosare a commento come sai fare ottimamente tu, che la chiave inglese e gli altri attrezzi erano stati usati per rompere i cocci del vetro rotto su consiglio e alla presenza dei poliziotti, che poi hanno fatto figurare strumentalmente le stesse come armi in possesso dei leccesi!
Ti ricordo che gli stessi poliziotti che hanno fatto sbagliare strada ai leccesi hanno 'confessato' dinanzi a tutti... se così non fosse stato ,ovviamente, sarebbero stati arrestati tutti i componenti dei 5 pulmini. Però qualcosa dovevano fare ed inventare... ecco quindi il solito famigerato filmato che inchioda i leccesi... peccato che nel filmino della digos non compaiono i granata (meglio così..) che hanno agito in tanti a viso scoperto...
Ho saputo l'incredibile storia. In pratica alcuni poliziotti, per errore, indicano una strada sbagliata ai pulmini leccesi che finiscono sotto la curva del Torino, rimediando un vetro rotto. Hanno l'arguzia, per fortuna, di annotare la targa della macchina della Polizia che gli ha dato l'indicazione sbagliata. Gli agenti, correttamente, ammettono l'errore e consigliano gli occupanti del pulmino di "pulire" i frammenti di vetro con gli attrezzi in dotazione allo stesso. Inutile dire che le bottiglie vuote di birra se le erano scolate durante il viaggio e che il gancio da traino è quello in dotazione al mezzo.
Come ben dici tu la verità traspare dall'articolo nella testimonianza che viene indicata e che sia proprio quella è dimostrato dal fatto che è stato dato solo un anno di diffida. Tanto per fare numero, come già la stessa questura di Torino ha fatto ai tifosi del Cagliari. Romanisti, ricordatelo per la prossima trasferta a Torino che la Questura è solita dare un anno di diffida per il fatto di presentarsi da quelle parti. Ergo, andateci nudi e fingete di essere svizzeri.

Messaggio:"Ciao Lorenzo, sto per partire per Atene e devo trovare un posto dove poter vedere le partite della Roma, puoi mettere un annuncio sul tuo sito così magari qualcuno mi può aiutare? Grazie Francesca".
Togliamoci la sensazione di nausea che politici, istituzioni e mass media ci hanno provocato con un video divertente: Rosario Central/Boca Juniors.
http://it.youtube.com/watch?v=DXTT-A3qfE8


4 settembre: allora, tiene banco quanto accaduto a Roma /Napoli. Un po' di sano confronto dialettico:
"Ciao Lorè. come già ti ho detto in precedenti email mi collego al tuo sito ogni giorno estate, primavera, autunno ed inverno dal 2000 (o forse dal 1999). A 10 anni il mio sogno era entrare in Curva Sud. A 12 fondare una sezione del Vecchio Cucs nella mia regione. Non sono un ultrà/s data la distanza della mia città da Roma, ma mi posso definire (con terminologia anni '50) un tifoso sfegatato. Sono stato in Curva solo 4 volte, innumerevoli altre in altri settori e alcune volte in trasferte. Ho letto stamattina, senza alcuna sorpresa, i tuoi commenti all'indomani di Roma-Napoli. Mi aspettavo, come infatti ho avuto la sensazione di leggere, quasi una "difesa d'ufficio". Vedi Lorè secondo me non si pùo addebitare l'assalto di un treno, la devastazione dello stesso, alla mancanza di organizzazione delle FS o di chi altro. Chi ha fatto in vita sua un biglietto per un ICplus sa benissimo che la prenotazione del posto è contestuale all'emissione del biglietto. Se io faccio scendere un altro passeggero per prendergli il posto vuol dire semplicemente che io non avevo il biglietto. E poco conta se già mi ero comprato il biglietto della partita. Se per Chelsea-Roma dovessi avere il biglietto dello stadio sarei giustificato nel dirottare un aereo la mattina della partita giustificando la mia azione  per la mancanza di posti liberi negli aerei della giornata? Se si decide di andare in treno ci si preoccupa di fare i biglietti prima, non si va alla stazione e si "vede quello che succede". Tu dici che il tifoso condannato per fatti commessi in tale qualità paga più di un cittadino qualsiasi. Ti credo, non potrei dire il contrario, ma ammetti pure che c'e' un'impunità generale altissima. All'indomani di Roma-Napoli ci sono stati 4 arrestati. Di cui, dicono, 2 napoletani. Credi che quelli che hanno danneggiato il treno, la stazione ed i bus fossero solo due?
Ed alla fine dell'attività investigativa credi davvero che verranno identificati tutti i colpevoli di danneggiamenti e devastazione? Credi che il riorganizzare i treni speciali sia una soluzione?Io credo di no, dato che quando c'erano questi treni la violenza c'era lo stesso e gli stessi treni, spesso, erano devastati se non dati alle fiamme (Piacenza-Salernitana).Secondo me, negli anni, da parte dei mass-media la figura dell'ultras è stata dipinta nell'immaginario collettivo come il
violento (impunito), tralasciando (magari anche volutamente) l'aspetto folcloristico (fumogeni, bandiere, canti) con la conseguenza che chi è entrato nel mondo ultras lo faceva per mettere in pratica, coscientemente o incoscientemente, quello stereotipo che gli è stato propinato. Siamo al punto di non ritorno?secondo me si. La violenza c'era pure negli anni '70 e '80 in curva ma allora era la società ad essere molto più violenta. Si sparava all'uscita da scuola. Ci si menava nelle fabbriche per ideologie politiche. E' possibile tollerare i milioni di euro spesi ogni w.end per la sicurezza in concomitanza delle partite o per riparare i danni?E' giusto che vi siano cosi tanti feriti e purtroppo anche dei morti (anche per cause indirette?) Vietare le trasferte non è la sconfitta dello Stato perchè non sa gestire 5000 persone che si spostano per una partita di calcio. Non è corretto il paragone "allora chiudiamo le autostrade perchè ci sono gli incidenti".
Perchè i numeri non sono gli stessi. E perchè negli interventi da affrontare lo Stato (lo stesso discordo vale per le aziende) deve darsi una scala di priorità rispondendo ad una certa proporzione tra bene garantito e sacrificio commesso. Con sincera immutata stima e riconoscenza per il tuo sito.
Beh, in parte condivido il tuo ragionamento. Si tratta di una sorta di difesa di ufficio, nel senso che cerco di evidenziare le cose che i giornali NON hanno evidenziato. Anche nei processi penali l'accusa non evidenzia le ragioni difensive. E' compito del difensore farlo, dopo di che il giudice emette la sentenza. La difesa di cui dici tu, quindi, non è volta ad ottenere una ipotetica assoluzione dei tifosi del Napoli, ma a mitigarne le colpe.
Ogni reato ha alla radice una motivazione: uccido mia moglie perché mi ha tradito. Va da sé che un omicidio di questo tipo avrà una radice di lettura diversa dall'omicidio compiuto per sadico divertimento. Questo può portare a due condanne di peso diverso, ma pur sempre condanne.
Ed allora, in questa ottica va letto quanto da me scritto. E' vero, come dici tu, che non è giustificabile un assalto al treno. Ma è pur vero che determinate dinamiche sono arcinote e la prevenzione di cui tanti si riempiono la bocca si fa proprio conoscendo dette dinamiche. Altrimenti cosa ci stanno a fare Prefetti e Questori? Converrai con me che qualunque persona preposta a mantenere l'ordine pubblico - che può degenerare in qualsiasi occasione - sapendo perfettamente la rischiosità dell'incontro, il numero di tifosi napoletani al seguito, la giornata particolare ed il fatto che questi si sarebbero recati alla stazione, avrebbe dovuto quantomeno prendere delle contromisure, che non ha potuto prendere - povero il Questore - perché lo stesso Stato ha ben pensato di abolire i treni speciali che - certamente - a volte avevano i loro problemi ma che quantomeno non coinvolgevano anche chi non aveva nulla a che fare con la partita. Ed allora, in questa situazione e per quanto ne so io per notizia diretta e da fonte più che attendibile, la maggior parte dei tifosi del Napoli avevano anche il biglietto del treno, così come confermato dallo stesso povero questore Puglisi. Ora, pensare che in una situazione del genere i tifosi del Napoli si sarebbero comportati (come pure qualunque cittadino civile dovrebbe fare) alla stregua dei ragionieri che fanno i pendolari tra Milano e Monza ritengo sia un po' ingenuo. E' poi assolutamente evidente che in molti hanno comprato biglietti under 12 od anche che in molti non li hanno affatto comprati ma - anche questo - in una città come Napoli non poteva essere preveduto?
Ed allora, o si crea un filtro fuori dalla stazione, chiudendo gli accessi e facendo entrare a priori solo chi ha il biglietto del treno, oppure non si può, con l'ansia e l'eccitazione della partenza, contribuire ad alimentare (si noti il verbo che ho usato) un disordine del genere.
In ordine, poi, ai reati commessi, già il Capo della Polizia Manganelli ha iniziato a fare marcia indietro - grazie You Tube! - dicendo che non ci sono stati scontri ma solo comportamenti sovraeccitati, visto che le scene apocalittiche di distruzione della stazione sono smentite dalle immagini che girano su internet e che la distruzione del treno è assai più limitata - ma di molto - di quanto detto dai giornali e mostrato dalle TV, che fanno vedere da tutte le angolazioni un solo vetro rotto. Questo, naturalmente, non vale un'assoluzione, ma quanto meno qualche attenuante ci dovrà pur essere!
L'impunità: certamente è vero che chi ha provocato scompiglio è un numero superiore a due persone. Tuttavia il problema dell'opinione pubblica è che vuole risposte immediate. Subito i colpevoli in galera. In situazioni delicate di ordine pubblico, tuttavia, non è possibile - proprio per ragioni di ordine pubblico - eseguire tutti gli arresti che si potrebbero fare. La multimedialità della nostra società, e gli strumenti tecnici di cui sono dotate le forze di Polizia fanno però sì che a distanza di mesi, senza che l'opinione pubblica ne sappia niente oppure quando l'interesse mediatico è scemato, le persone vengano identificate, denunciate, arrestate. Ma l'opinione pubblica percepirà la sensazione di impunità, perché nell'immediato poco si è fatto. La percezione, però, quasi mai corrisponde con la realtà. E la realtà è quella che ho detto. La gente non sa che i tifosi che - a parità di crimine - delinquono sono puniti con maggiore durezza rispetto a coloro che delinquono per strada. Per finire, credo invece che il paragone con l'autostrada sia calzante. Milioni di tifosi frequentano gli stadi e decine di milioni di macchine percorrono le autostrade. I morti sulle strade sono migliaia e i feriti centinaia di migliaia. Il calcio, tutto sommato, è ancora un'isola felice, per lo meno sotto il profilo della sua pericolosità, che a parere del sottoscritto è quasi inesistente e che potrebbe esserlo ancora di più se qualche mente un po' più perspicace, anziché fare "aperture di credito" ai tifosi senza prendere le opportune precauzioni, consentisse alle tifoserie di continuare a fare quello che hanno insegnato al mondo: il tifo, con striscioni, tamburi, torce e materiale coreografico. Forse i ragazzi penserebbero ad altro e non solo a chi incontrare al prossimo autogrill.
E-mail: "Ciao Lorenzo, è molto che non ti scrivo, lo faccio per dire soltanto due parole...avrei  molto da dire sull'organizzazione della trasferta dei napoletani a Roma, cosi come su quanto detto in questi giorni dai vari Veltroni, Capezzone (questo viene dal Partito Radicale ed ora è nel centro destra: da paladino dei diritti umani a giustizialista, un bel salto in avanti, non c'è che dire...), Maroni,etc ma basta quanto riportato da te sul sito...la cosa che vorrei sottolineare è che siamo alle solite...loro che parlano di associazione per delinquere...senza aggiungere altro...cerchiamo di ricordargli chi è la vera associazione per delinquere...il problema è che il 99% della popolazione la pensa come loro, vittime di qualunquismo, superficialità e di un'informazione tutt'altro che libera.a presto. Antonio".
Elisa (autrice del romanzo Mondadori "Onore ai Diffidati"): "Ciao Lorenzo, ti scrivo sull'onda di quanto accaduto, soprattutto dopo aver saputo dell'ordinanza di divieto trasferte per tutto il campionato per i tifosi del Napoli. Oltre a questo, credo che saranno presi provvedimenti nei riguardi di altre partite considerate a rischio (definizione che parte da criteri  non troppo infallibili).
Nei commenti post domenica sono stata invitata ad esprimere una mia opinione, anche su quotidiani nazionali, in relazioni ai fatti di stringente attualità (ovviamente mai si parla del fenomeno quando le cose sembrano filare tranquille, troppo tranquille evidentemente per parlarne nei media con un ragionamento svincolato dal fatto della domenica).
La mia impressione è stata tristemente quella di un paese vincolato mediaticamente a tesi che non possono essere elaborate, in cui una dialettica "reale" è praticamente impossibile visto quanto è scoraggiata.
Mi spiego meglio: si inizia subito a parlare di come vietare gli stadi alle tifoserie (indiscriminatamente) e come inasprire le leggi nei confronti di una "categoria" che viene trasmessa solo come ciurma violenta e cretina.
Premettendo che, come dici tu stesso, imbecillità e gratuita violenza su persone "normali" e cose pubbliche sono da stigmatizzare, non è stato fatto nessun tipo di ragionamento da parte organi istituzionali, politici e giornalistici (funzione pubblica anche questa, no? visto che volenti o nolenti ne usufruiamo tutti...) sul PRIMA di Roma-Napoli, sembra che nessuno si ponga domande sul come era stata organizzata la trasferta, e su come 3000 persone arrivano tutte insieme alla stazione, mettendo in atto su due piedi un assalto al treno...mi sembra molto strano che non avessero biglietto tutti quanti...mi sembra molto strano che una partita "calda" non avesse predisposto al meglio le modalità di trasferta.
La mia impressione è quella di assistere a un meccanismo perverso, che rispetto a fatti del genere trova l'alibi per ribadire il suo paradosso: ingurgitate immagini di qualche demente, metterle insieme a qualche altro scatto di facce coperte, pedate e scontri (immediatamente riproposti dall'archivio) ed ecco che si ha di nuovo l'opionione pubblica da ammansire, proponendo soluzioni sotto l'egida della mitica "tolleranza zero".
E questo tutela gli organismi che invece potrebbero e dovrebbero considerare fatti e situazioni con un discernimento pienamente legale (nel vero  senso della parola...) senza partire dall'immediato e comodo pregiudizio: i teppisti da stadio sono il vero problema da affrontare nel nostro paese, stornando l'attenzione da altro, altro di ben più grave.
Lo dico qui a te e al sito di asromaultras, perché è molto difficile trasmettere un pensiero un pò più articolato sull'attualità del tifo oggi in Italia, in genere si aspettano soluzioni miracolose o una mannaia risoluta che tagli la testa ai cattivi e ammansisca i buoni, riabilitando chi sta nel mezzo.
Purtroppo io non ho ricette ma posso solo esprimere una mia impressione, come ho cercato di trasmettere nel mio libro, ma che a sua volta rischia di essere distorta.
Credo che questo sia frutto di un bisogno spasmodico di identificare il "male" in un'immagine non modificabile, per un tentativo maldestro di rassicurazione: "puniremo i cattivi".
E in questa ricerca dei "cattivi", o meglio dei "responsabili" penso che non dovremmo accontentarci, ma muovere una coscienza ulteriore che ci spinge a voler conoscere, a voler saperne di più rispetto al trito commento che ci viene proposto.
Semplicemente, non deve bastarci".
Notizia: "Un cacciatore di 51 anni è morto, colpito al torace accidentalmente da un compagno di caccia vicino ad Ancona. E' la prima vittima dall'apertura, il primo settembre, della stagione venatoria. L'incidente è avvenuto nelle campagne di Candia, a Piantate Lunghe. All'alba, intorno alle 6.30 del mattino, la vittima, G.P. si è incontrato con altri due amici per andare a cacciare nelle campagne della zona a tortore, colombacci, gazze e ghiandaie". Quanto accaduto è più grave di quanto avvenuto domenica o no?
Qualche commento. Il primo arriva dall'Emila Romagna: "Ciao Lorenzo, Purtroppo la trasferta dei napoletani a Roma, come vogliasi dimostrare, è stata una trappola. Per quale motivo avrebbero consentito a 4000 o più persone di muoversi verso una città ostile liberamente o quasi. Balle il fatto di dare fiducia ai tifosi o cazzate varie. Se non fosse successo nulla domenica scorsa, avrebbero "organizzato" qualcosa per la prossima giornata di campionato. Io la vedo così.. Adesso fanno come le altre volte due o tre partite a rischio, settore ospite chiuso ( e non vuol dire trasferta vietata..e la tua tifoseria insegna come successo lo scorso campionato..) Poi trovo davvero inquietante che nel nuovo super comitato facciano parte servizi segreti o roba del genere...Mi viene da dire che alla fine non siamo neanche messi tanto male come ci vogliono far credere, e che alla fine siamo ancora scomodi, se devono usare queste risorse per capire quanti andremo in trasferta o con quale tifoseria non si è in buoni rapporti...".
Il Messaggero, con un approfondimento degno di nota, segnala - era ora - anche la versione dei tifosi:
"Appuntamento alle ore 8.00 stazione centrale, la partita è alle 15.oo, la cosa non mi sorprende affatto: chi come me ha frequentato le curve sa cos’è un gruppo, sa quanto e difficile organizzare una trasferta. Roma non è come le altre, si sa che si deve fare qualche sacrificio in più e anticipare se è possibile anche gli imprevisti di un esodo di 3600 napoletani verso la capitale.
Quando scendo di casa ho in tasca solo il biglietto per il settore ospiti (stadio Olimpico ingresso 50/52) e qualche soldo per comprare il biglietto del treno, si perché anche se Trenitalia continua ad aumentare le tariffe, troppo care per le mie tasche di giovane precario, e di treni speciali non se ne fanno più, questa volta è diverso.
I gruppi organizzati e i tifosi napoletani si giocano la possibilità di poter vedere la loro squadra anche in trasferta, il Viminale ha dato una possibilità e nessuno vuole rimanere a casa la domenica davanti alle squallide telecronache di sky o di mediaset premiun. Il treno sembra la soluzione migliore perché garantisce la sicurezza di tutti, a Roma ci aspettano da tempo e conoscendo i rapporti che ci sono tra le curve romane e la Questura non ci fidiamo di arrivare in auto, troppo facile la possibilità di un agguato isolato, la situazione diverrebbe incontrollabile .
Verso le 9.00 ci dirigiamo tutti verso il binario da cui deve partire il nostro treno, tutti biglietto alla mano, ma è una bolgia. Il cordone di polizia ci stringe in una pressa, e il caldo fa il resto, quando un ragazzo si sente male la pazienza sembra finire. E’ un’ora che siamo li uno addosso all’altro aspettando di salire, la folla spinge e il cordone di polizia si rompe. Saliamo sul treno che già è pieno di suo, oggi c’è il rientro dalle vacanze, chiediamo scusa alle persone per il disagio ma siamo persone normali anche noi e abbiamo diritto di viaggiare, se qualcuno vende 3600 biglietti per un evento sportivo di quella portata dovrebbe anche prevedere uno spostamento in massa?!
Invece tutto sembra tranne che di trovarsi in un paese civile, e mentre i dipendenti di Trenitalia invitano le persone che non sono dirette allo stadio a trovare un’altra soluzione noi ce ne stiamo per più di due ore ammassati come bestie a più di 40 gradi nei vagoni senza poter bere e senza aria.
Quando il treno parte sono le 12.30, e già si capisce che perderemo di sicuro il calcio d’inizio. Ma prendiamo coraggio almeno arriveremo a destinazione, con noi si è trattenuta anche una coppia di anziani di Castellammare di Stabia che nonostante i consigli del capotreno di trovare una soluzione diversa, rimangono sul loro treno perchè hanno il biglietto per quel posto e non vogliono trovare soluzioni alternative. Ma quando dal treno spengono l’aria condizionata anche loro iniziano a barcollare, qualcuno si sente male e tutto sembra cosi assurdo, ma siamo a Latina e ormai il piu è fatto.
Arriviamo a Roma Termini alle 15.44 in corteo usciamo dalla stazione e prendiamo i pullman parcheggiati sul piazzale: stessa scena, ammassati come animali, senza acqua da ore, saliamo in un pullman che può contenere 50 persone ma noi siamo più di 150. Il viaggio sembra non finire e Aquiliani segna l’uno a zero. Arriviamo nello stadio quando il secondo tempo è gia iniziato da qualche minuto, la ressa ai cancelli è infernale, la gente spinge e i tornelli non aiutano il defluire delle persone. Quando entriamo abbiamo giusto il tempo di vedere lo stupendo gol di Marek Hamsik , finalmente un pò di sollievo, possiamo guardare solo altri 30 minuti di partita (in cui il Napoli rischia anche di vincere), e lo facciamo cantando a squarcia gola. Quando la partita finisce ci tengono altre 2 ore nello stadio per far defluire i tifosi ospiti, ma qualcosa cambia quando arriviamo ai pullman che ci aspettano già nel settore.
Squadracce di celerini guidate da integerrimi dirigenti , fanno il giro tra i pullman scegliendo tifosi a campione da pestare. Salgono anche nel mio prendono un ragazzo per i capelli, gli gridano “già ne abbiamo ammazzato uno, il prossimo sei tu” lo portano giù tra gli occhi increduli di chi era sul bus, lo picchiano a sangue finché un dirigente non lo porta dietro una siepe lo mette a terra fermo con un piede sulla faccia. Fanno lo stesso anche negli altri pullman. Noi partiamo finalmente, ma altri 10 bus rimarranno nello stadio fino alle 21.30, senza sapere cosa può succedere. Arriviamo in una stazione blindata intorno alle 19.30, iniziamo a capire che qualcosa non va.
I cordoni di polizia e carabinieri ci chiudono su tutti e 4 i lati, e mentre da Napoli ci arrivano telefonate che ci informano che i telegiornali annunciano che i napoletani si sono lasciati andare ai soliti atti di vandalismo e guerriglia. Nella stazione la situazione peggiora. Iniziamo a temere che forse stanotte non torneremo a Napoli, ne ho viste tante di trasferte, sono stato anche ai cortei in piazza, ma di situazioni così ne ricordo davvero poche, sembra che tutto abbia un copione già scritto.
Siamo circa un migliaio, tra chi ha il biglietto cumulativo (i gruppi organizzati hanno un biglietto che ha più di 700 posti) e chi ha il biglietto singolo, la fretta di tornare a casa e lasciarsi Roma alle spalle fanno il resto. C’è ressa per passare, i cordoni di polizia si stringono e la folla spinge per entrare: parte una carica che provoca un fuggi fuggi generale nel cuore di Roma Termini, rischiando di travolgere anche le persone che incredule assistono a questo spettacolo. Aspettiamo altre due ore prima di riuscire a sfilare dalla folla e salire sul treno; sono ormai le 21.30 ma il treno non parte, aspetta gli altri tifosi rimasti allo stadio nei pullman. Finalmente si parte sono le 22:30, arriviamo a Napoli che è quasi l’una, felici del risultato e di esserci lasciati alle spalle la follia di questa giornata" http://essequamvideri.splinder.com/.
E' poi notizia del giorno che almeno duecento pregiudicati erano sul treno Roma/Napoli. Tenendo presente che nel nostro Parlamento abbiamo decine di pregiudicati per reati contro lo Stato, tra cui lo stesso ministro dell'interno Maroni, mi vien da dire: embé?
Si passa poi ai problemi della Curva Sud: "La Curva Sud sta morendo.. non canta più nessuno.. finiamola di dire che la nostra è la curva più bella,colorata ecc.. spero in qualche modo si ritorni ai fasti di un tempo ma ad oggi la situazione è critica..anonimo..". I problemi sono noti e arcinoti e, a parere del sottoscritto, impossibili da risolvere.
Passiamo al calcio giocato e al tifo vissuto.
Luca mi dice che: "Solo per segnalarti quanto i nostri futuri avversari di Champions' ci considerino loro padri
http://en.wikipedia.org/wiki/Capitoline_Wolf_Statue,_Cluj-Napoca
Per chi non conosce l'inglese, il testo parla della donazione nel 1921 da parte dell'Italia a cinque città rumenre della statua con la lupa capitolina, tra cui vi è la città di Cluju, in cui la statua è collocata al centro della città, in Unirii Square. Sulla statua - che simboleggia l'unità dei romeni e la loro latinità - è incisa la frase: "Alla citta di Cluj, Roma Madre, MCMXXI". Qui sotto, la tifoseria del Cluju.
Per finire, inserite alcuni oggetti, grazie a Gabriele, nella pagina 64 di memorabilia.
Infine, un annuncio: "ciao Lorè, ho smarrito lo stendardo in Curva Sud oggi pomeriggio durante Roma napoli, è un due aste color rosso con scritta bianca in corsivo "C'è Sempre Un'Altra Stagione...", sono tornato anche indietro a fine partita per cercarlo meglio e non l'ho trovato, magari qualcuno l'ha preso "in prestito"...in ogni caso la mia mail è ultimo_ribelle@yahoo.it, chi l'avesse preso mi facesse sapere. Grazie, alla prossima! Valerio".
Ah! Anche quest'altro annuncio: dove si può vedere la Roma a Toronto?
Più vado avanti e più annunci ci sono: "Ciao Sono Lorenzo un ragazzo che abita a firenze e che vorrebbe poter seguire la roma in citta nonostante la espressa ostilità dei fiorentini. Non è che hai qualche notizia di qualche roma club o di qualche posto dove si riuniscono tifosi giallorossi in questa citta cosi ostile?? so di un roma club in via del bottego ci sono andato ma non c'e' piu nulla la. Ha qualche info qualche contatto utile per vedere la roma a firenze e magari per organizzare qualche trasferta? Ho preso il tuo indirizzo dal sito asromaultras.it Aiutatemi !! FIRENZE GIALLOROSSA!!!".
Teresa:"CIAO, avrei bisogno di trovare dei numeri della rivista Forza Roma degli anni 88-89 e 90 .. lo so che sarà difficile… ma se potete aiutarmi e dirmi a chi rivolgermi.. Grazie mille Teresa Cell  3920397919".


3 settembre (pomeriggio): alla canea di commentatori preferisco opporre la sana controinformazione, che peraltro è la realtà:
"Domenica mi sono trovata per puro caso su quel treno, non sono tifosa, non capisco niente di calcio e non avrei mai immaginato di dovermi trovare a difendere i tifosi, dei quali avevo sempre condannato la violenza e l'aggressivita'. Io sono tra quelli che hanno deciso, volontariamente di scendere e ho visto le cose esattamente come sono raccontate sul sito citato da tuxrox. Domenica tutto aveva l'aria di una trappola organizzata per esasperare gli animi e trovare un pretesto per vietare le trasferte con la complicita' della stampa che non ha perso l'occasione per distorcere i fatti".
http://it.youtube.com/watch?v=xVczsnRuOyg (i giornali hanno pubblicato foto di tifosi del Napoli che correvano alla Stazione Termini, lasciando intendere che si trattasse di scontri. Tenete presente che il treno è arrivato con la partita che stava per iniziare e che quindi i tifosi avevano freetta di arrivare allo stadio. Qui c'è tutta la scena del loro arrivo. Qualcuno vede scontri o danneggiamenti? ).
http://it.youtube.com/watch?v=utlAAv-dd-A&feature=related Qui si vede la Polizia che manganella a Termini e non mi risultano reazioni.
http://it.youtube.com/watch?v=-78X0dcBsdk&feature=related dopo la partita, come sopra.
http://it.youtube.com/watch?v=hTWedoL9MHw&feature=related al di là dei soliti cori guerreggianti, anche qui non è accaduto nulla di particolare.
LA TRAPPOLA CONTRO I TIFOSI DEL NAPOLI
http://itifosidelnapoli.blogspot.com/
Il nostro racconto parte da giorni antecedenti all'evento in programma domenica 31 agosto, e precisamente dalla partita interna di Uefa contro il Vllaznia, dove all'uscita dei varchi delle due Curve gruppi organizzati, hanno distribuito volantini a tutti coloro che avevano intenzione di andare in trasferta nella capitale, invitandoli a comprare biglietto di stadio e treno e raccomandando quest'ultimi di partire alla volta di Roma, uniti ed in treno, per evitare scontri con la tifoseria romana, con la speranza che l'evento fosse una manifestazione sportiva e non una triste pagina di cronaca. Il giorno successivo cioè venerdi 29 agosto, alcuni esponenti di gruppi organizzati si sono recati presso la stazione centrale di Napoli, cercando di organizzare con i vertici delle Ferrovie dello Stato un treno speciale, nel tentativo di evitare scontri e spargimento di sangue nel giorno della partita. Inizialmente si era trovato un accordo, ma i buoni propositi nati nell'incontro stesso tra entrambi le parti ma soprattutto della tifoseria napoletana, finiranno per sciogliersi come neve al sole infatti la sera stessa Ferrovie dello Stato in un comunicato ufficiale, invita i tifosi napoletani a raggiungere la capitale con mezzi alternativi e non tramite treno, tutto questo dopo che erano stati venduti già circa 2000 biglietti, una vera assurdità, forse la decisione più emblematica che ha deciso in modo significativo sull'evolversi del viaggio disumano dei supporters azzurri a volta della capitale. Domenica 31 Agosto: ore 07.30 nella stazione centrale di Napoli sono presenti già un nutrito gruppi di tifosi. 08.24: nel primo convoglio diretto a Roma, soltanto un piccolo gruppo di tifosi azzurri decide di partire nelle prime ore del mattino. ore 09.00 La stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi inizia a rilento a riempirsi di tifosi azzurri, muniti di regolare biglietto e pronti a partire per la capitale. Il treno in arrivo è un Ic Plus Modigliani da Reggio Calabria, con a bordo vacanzieri di ritorno dalle località balneari, il treno è quasi deserto, pochi vagoni sono occupati dai passeggeri. All'arrivo del convoglio la situazione era già diventata irrimediabile. Circa 2000 tifosi attendevano nei pressi del binario 24 di partire per la trasferta roman. Vari responsabili dei gruppi presenti alla stazione si danno da fare per collaborare e per organizzare in modo adeguato la partenza di tutti i tifosi cercando in tutti i modi di limitare i disagi agli altri passeggeri, disagi che poi inevitabilmente si verranno comunque a creare data la presenza cosi massiccia di gente all'interno della stazione partenopea. La quantità dei tifosi diventa col passare dei minuti non proporzionale alla capienza del treno, la frittata è fatta, una situazione presa sottogamba dalle autorità e dalle Ferrovie dello Stato, diventerà successivamente per i tifosi "occasionali" il pretesto per sfogare contro la società la propria ignoranza. Il tempo passa inesorabile, ma la situazione è sempre la stessa, i pochi passeggeri a bordo del treno decidono di abbandonare il treno sotto spontanea volontà e non sotto minaccia degli ultras partenopei, addirittura si vedono scene di collaborazione tra gli stessi "vacanzieri" e i tifosi partenopei. Ore 11.15 Treni Italia decide finalmente di equipaggiare il treno IC Plus Modigliani di altri vagoni, per consentire a tutti coloro in possesso di regolare biglietto di salire a bordo. Ma nonostante questo intervento la situazione era ancora in alto mare, e tifosi oramai da ore sotto il caldo torrido, iniziano a dare i primi segni di nervosismo, ma nessuna scontro si registra tra forze dell'ordine e tifosi soltanto spintoni per la ressa incredibile che si era creata nei pressi del treno. Il tempo scorre inesorabile e sono ancori moltissimi i tifosi a "terra", a quel punto precisamente alle 12 decidono di intervenire in prima persona esponenti di gruppi organizzati, che sotto lo sguardo attento delle forze dell'ordine "caricano" con forza sul treno tutti coloro provvisti di biglietto e allontanano a suon di schiaffi tutti i furbi che tentavano di infiltrarsi sprovvisti dei ticket necessari. Ore 12.29 Partenza: tra mille polemiche e problemi logistici il convoglio riesce a partire. La situazione è stata decisamente sottovalutata dagli organi di competenza. Sul treno non vi sono altri passeggeri, ma soltanto tifosi azzurri e ciò lascia pensare che il viaggio proceda senza interruzioni di rito e cioè fermate obbligatorie ad Aversa, Sezze, Formia e Latina. Ma inspiegabilmente ciò non accade, nel treno gremito in ogni ordine di posto, la situazione diventa insostenibile, per l'eccessiva temperatura vengono infranti i vetri del convoglio per consentire il filtraggio d'aria, più che un treno di tifosi sembra un convoglio diretto ad Auschwitz, in condizioni disumane per una società moderna. Da questo momento i vandali o meglio i cosiddetti tifosi"occasionali" non personaggi legati a gruppi organizzati, sfogano la propria rabbia devastando vari convogli del treno, causando migliaia di euro di danni.Durante il tragitto moltissimi tifosi si sentono male ma non sono assistiti da nessun personale medico. Treni Italia decide di far proseguire il treno secondo il percorso abituale. Nel frattempo arrivano anche le prime dichiarazioni del prefetto di Napoli, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione."I tifosi sono stati controllati da noi uno per uno, sia nella fase iniziale che in quella finale, tutti erano regolarmente muniti di biglietto. Un grande apporto è stato dato anche dai responsabili dei diversi gruppi organizzati, Ci auguriamo che il prosieguo della giornata sia buono e collegato solo ad un evento sportivo. "Era una giornata particolare per Trenitalia che ha dovuto fare i conti con una disponibilità non immediatamente sufficiente - ha spiegato il questore - i numeri non ci hanno aiutato, la capienza non sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della folla". Ore 15.09 Il treno è giunto a destinazione, nella stazione si accinge un fiume di persone, spuntano aste di bandiere, fumogeni, riecheggiano botti fortissimi, i tifosi azzurri vengono accolti da petardi lanciati da diversi supporters giallorossi, che in seguito verranno riconosciuti dalle forze dell'ordine, le immagini riprese all'interno della stazione verranno successivamente ingigantite dai mass media, ma risultano per essere una coreografica e rumorosa sfilata. Al grido di “Bruciamo la Capitale” e sotto gli occhi increduli di centinaia di viaggiatori che guardano ai lati della stazione ha inizio la disordinata invasione dei supporters azzurri, scene che si vedono ogni settimana in ogni trasferta, non si intravedono scontri o saccheggi soltanto cori contro la diretta avversaria, azioni che compiono tutte le tifoserie del mondo. La nutrita rappresentanza azzurra raggiunge cosi' i pullman dell’Atac. Molti di loro decidono di coprirsi il volto con passamontagna, cappucci di felpe e sciarpe, ma nonostante questo assetto "inappropriato" non accade realmente nulla.
Ore 15.45 Arrivo allo stadio Olimpico, tornelli chiusi, a quel punto i tifosi esausti dopo questa odissea e inferociti dall'estenuante viaggio sfondano i tornelli, si accalcano nella stretta zona compresa tra il prefiltraggio e l’ingresso. Anche qui si rischia grosso, la calca è disumana, parecchi ragazzi cadono e rischiano di restare schiacciati dalla folla. Ore 16 I tifosi azzurri finalmente sono sugli spalti dello Stadio Olimpico, riusciranno a vedere soltanto circa 40 minuti della partita dopo aver pagato regolarmente 28 euro di biglietto per la partita e 30 euro per i biglietti ferroviari. Ore 19.10 Dopo circa due ore dal termine della partita, i tifosi vengono scortati verso i pullman, soltanto una parte della carovana azzurra riceve l'autorizzazione a raggiungere la stazione Roma-Termini, il resto viene tenuto ancora allo stadio per motivi di ordine pubblico. Durante il primo viaggio di tifosi la situazione inizia a surriscaldarsi, anche le forze dell'ordine perdono la testa e iniziano a caricare. Il motivo è che i tifosi azzurri ancora bloccati nei pullman sotto l'Olimpico, abbiano deciso di aprire i finestrini dei pullman, senza esplicita autorizzazione, causa l'enorme calore che regnava nei mezzi dell'Atac. In assetto antisommossa, i poliziotti entrano tra le porte dei mezzi della compagnia pubblica romana e cominciano a manganellare contro gente inerme. Ovviamente tutti fuggono in fondo ai mezzi, vengono aggrediti sia davanti che da dietro in uno spazio di 10 metri, nonostante stiano con le mani tese sul capo in segno di paura e di dissociazione a quanto stava succedendo, per molti minuti vengono picchiati a sangue. Ore 19.35 il primo convoglio formato da dieci pullman arriva in stazione, e cerca di dirigersi verso i binari del treno numero 14, la ressa è indescrivibile, tra gli spintoni la polizia inizia a caricare, con i manici dei manganelli girati, scena apocalittica. Persone che per sfuggire alla carica, cadono ad un certo punto si forma una piramide umana con forze dell'ordine che continuano a calpestare persone senza ritegno umano. Ore 22.30 Partenza del primo convoglio, sono in quel momento parte il secondo convoglio con dieci pullman dallo stadio Olimpico, la triste conclusione di una giornata triste. I primi tifosi azzurri giungono a Napoli alle 01.30 i meno fortunati nelle prime ore dell'alba. Il ministro Maroni deciderà stamane le sanzioni da applicare per quanto di deplorevole è successo durante l'intero viaggio, sarà difficile che tenga in considerazione quanto accaduto a Torino, dove i tifosi del Lecce viaggiavano su un pulmino che trasportava petardi, chiavi inglesi, bottiglie di vetro vuote e un gancio traino e soprattutto di quanto accaduto sull'autostrada A7 dove alcuni tifosi interisti hanno letteralmente raziato un autogrill, il tutto verrà giudicato con pesi e misure diversi e non per fare vittimismo ci sembra semplicemente fuori luogo. Noi della redazione di Tutto Napoli ci siamo sentiti in obbligo di raccontare la versione reale dei fatti perchè siamo disgustati dall'onda moralista mediatica, che si sta abbattendo nei riguardi della nostra città. Ci auspichiamo che i teppisti colpevoli dei danni causati alla società vengano puniti con pene severe, ma allo stesso tempo esortiamo a chi di dovere di accettarsi di tutto quanto è successo realmente in quel giorno, di prevenire in futuro questa disorganizzazione e di rimuovere dai propri incarichi tutti coloro che rappresentano lo stato e che hanno sottovalutato questo tragico evento. Al capo dello stato inoltre chiediamo di intervenire in modo diretto , per tutelare la società civile e per far si che la gente non abbandoni il proprio sogno: IL CALCIO!!! --> -->


3 settembre: ferie finite. Da oggi ritorna la regolarità degli aggiornamenti. La pagina di Roma/Napoli è in costruzione. Sarà completa nelle prossime ore.
Non ho letto tutti giornali, stando fuori, ma posso immaginare i commenti - sempre i soliti - che mescolano cose false ("i teppisti da stadio non vengono mai puniti") a tentativi di nascondere TUTTA la verità. Premessa: rompere un treno è da idioti. Creare le premesse per far sì che un treno venga rotto è ugualmente da idioti. La verità credo sia anche questa: l'istituzione del nuovo organo di Polizia con quello strano, impronunciabile e facilmente storpiabile nome che inizia per C prevede che al suo interno ci siano niente meno che i servizi segreti.
Ora, lasciamo stare quello che hanno combinato i servizi segreti in Italia dal dopoguerra ad oggi e fermiamoci all'attualità.
Delle due l'una: o c'è da preoccuparsi per le sorti dell'Italia in ambito internazionale, visto che i servizi segreti non riescono neppure a "leggere" Roma/Napoli, oppure non c'è affatto da preoccuparsi e questi signori hanno messo a segno un colpo vincente sin dalla prima giornata, allarmando nuovamente l'Italia con il pericolo ultras in prima pagina e un paio di morti per lavoro in penultima. Un vero e proprio trappolone, in cui era inevitabile cascare. I giornali di sinistra ne approfittano per dare addosso al Governo, quelli di destra per mettere in ombra i veri problemi.
La terza ipotesi - pure da considerare - è che, alla bellicosità evidente dei tifosi del Napoli (ampiamente preannunciata), si sia sovrapposta una colossale mancanza di organizzazione.
Come si può, infatti, vendere 3000 biglietti per una partita del genere senza prevedere - di 31 agosto - con quale mezzo di trasporto i tifosi avrebbero raggiunto Roma? Chi organizza una partita a rischio dovrebbe sapere che in situazioni come queste ci si muove con il treno e non con pullman o mezzi privati. Ah già, hanno soppresso i treni speciali. Sbaglio o avevamo detto, già da qualche anno, che la soppressione di detti convogli è un male perché comporta il mischiarsi dei tifosi con i cittadini normali?
Ma è inutile continuare, visto che i tifosi del Napoli hanno dato la loro versione dei fatti, che è quella che qui sotto è riportata e tratta da "Il Messaggero", alla quale non ho alcuna difficoltà a credere:
Gli ultras azzurri: siamo stati mandati al macello. 
Trenitalia: i posti sui treni erano sufficienti
E' polemica tra il tifo organizzato del Napoli e Trenitalia sull'organizzazione della trasferta a Roma. I gruppi del tifo azzurro ricordano l'appello comune rivolto ai tifosi a «partire in treno tutti insieme», con i volantini distribuiti giovedì scorso al San Paolo in occasione della partita con il Vllaznia. «Era una misura di sicurezza e di dissuasione - dicono gli Ultras azzurri - andare in auto sarebbe stato più pericoloso».
«Venerdì - aggiunge un esponente del tifo della Curva B - avevamo chiesto un incontro con Trenitalia proprio per organizzare al meglio la trasferta. Ma Trenitalia non ci ha voluto a bordo, non ha voluto organizzare un treno speciale ed ha risposto con un invito ad utilizzare altri mezzi». Attacca il presidente dell' Associazione Club Napoli: «Non potevano pretendere di mettere circa 3.000 mila tifosi su un treno già occupato da altri viaggiatori, ci voleva un treno speciale. Quasi tutti i tifosi avevano pagato il biglietto del treno ed il biglietto dello stadio, costato ben 28 euro: tenerli fermi per farli arrivare allo stadio solo nel secondo tempo ha contribuito ad accendere gli animi.
Per il presidente dell' Associazione Italiana Club Napoli, si tratta di una «trappola organizzata. I violenti vanno condannati, ma bisogna dire che i tifosi sono stati mandati al macello: è mancato qualcosa nell'organizzazione. Non si possono gestire in questo modo quattromila tifosi, peraltro identificati uno per uno al momento dell'acquisto dei biglietti».
La replica di Trenitalia. La replica di Trenitalia è affidata all'ufficio stampa, che ricorda l'invito rivolto ai tifosi attraverso i mass-media a non scegliere il treno per viaggiare, vista la giornata di sovraffollamento annunciato. «Sul treno Intercity 520 diretto a Torino - afferma Trenitalia - sono state aggiunte quattro carrozze. Alla stazione di Napoli a bordo c'erano già 300 passeggeri, per i tifosi i posti disponibili erano 900. Quanto ai treni speciali, già dal 2007 non se ne organizzano più, e questo è risaputo». I posti a disposizione dei supporters del Napoli in trasferta a Roma, secondo Trenitalia, erano quindi «ampiamente sufficienti». Il dato è contestato dal tifo organizzato che, in serata, ha chiesto un confronto con i dirigenti della società del gruppo Fs ed ha annunciato iniziative legali. 
Trenitalia, dal canto suo, aggiunge che dei 1.600 biglietti Napoli-Roma venduti ieri mattina oltre la metà non era utilizzabile per Intercity Plus, e addirittura diverse centinaia erano stati acquistati con la "tariffa ridotta per ragazzi" sotto i 12 anni.
«Volevamo prendere il treno per evitare incidenti». «Abbiamo fatto di tutto per scongiurare incidenti e lo abbiamo dimostrato con il volantinaggio dei giorni scorsi. Lo confermano gli incontri e le mediazioni avute con i dirigenti della Questura di Napoli. Le immagini di noi alla stazione Termini non sono altro che il nostro arrivo e la corsa per salire sui pullman che ci avrebbero portato allo stadio Olimpico. Nessuna guerriglia». Così gli "ultras" del Napoli, a poco più di 24 ore dalla gara contro i giallorossi, raccontano la loro versione dei fatti di ieri. La settimana dei supporter azzurri in vista della trasferta contro i romani, dicono, era cominciata presto e con i migliori propositi. «A Roma andavamo non per guerreggiare - dicono alcuni ultras - ma per seguire il nostro Napoli, come ultras "in marcia per una fede". Ci è stata data un'occasione troppo importante e non volevamo sprecarla, anzi volevamo dimostrare che possiamo seguire la squadra ovunque, senza limitazioni». Per evitare che accadessero incidenti, la sera di Napoli-Vllaznia, preliminare di Coppa Uefa, dentro e fuori la curva A, erano stati distribuiti volantini nei quali si invitava quanti volessero recarsi a Roma a farlo in treno e non con mezzi propri «per evitare qualsiasi contatto con le altre tifoserie».
«Venerdì - spiegano alcuni portavoce degli ultras - in virtù dei buoni dati della prevendita dei tagliandi per il settore ospiti dell'Olimpico, quattro leader di alcuni gruppi organizzati si recarono alla stazione ferroviaria per chiedere un incontro con Trenitalia, ma non c'è stato niente da fare. A quel punto abbiamo comprato 400 biglietti per i convogli delle 8,28, 9,28 e 10,28. Il passaggio successivo ha portato i rappresentanti della tifoseria organizzata in Questura, dove è stata esposta l'esigenza di volersi recare tutti insieme nella capitale in maniera pacifica». Negli uffici di via Medina, stando alla ricostruzione, «i quattro - sostengono gli ultras - hanno ricevuto i complimenti per il positivo lavoro che stavano svolgendo e la promessa di massima collaborazione affinché non si verificassero incidenti. Sabato pomeriggio, dalle 13 alle 17, Trenitalia ci ha concesso la possibilità di acquistare biglietti intercity con orario libero. Successivamente ci è stato detto che era arrivata una circolare che bloccava questi i tagliandi».
«Ieri di buon'ora - continuano - alcuni dirigenti della polizia, mentre noi collaboravamo per l'ordine pubblico, ci hanno consigliato di usufruire del convoglio delle 8.28 in quanto c'erano circa 400 posti liberi». Invito non accolto perché il gruppo di 1.500 tifosi intendeva viaggiare tutto insieme. Nel frattempo dalle macchinette della Stazione uscivano tagliandi per l'intercity delle 9.28, ancora fermo in stazione. Verso le 10.30, vista la situazione di caos che si era creata, gli ultras sostengono di «essersi detti disponibili ad accettare un'altra soluzione, con circa 300 persone che sarebbero partite successivamente. La confusione è nata quando Trenitalia ha iniziato il controllo preventivo dei biglietti sul treno. Non saremmo mai partiti e quindi mai arrivati in tempo per la partita. C'è stato un colloquio con il questore Puglisi che, sentite le nostre ragioni, ci ha dato l'ok. A Roma avevamo fretta di entrare allo stadio, ma ad alcuni di noi non sono stati neanche controllati i biglietti. Da qui le immagini di noi che correvamo. Gli ultras non volevano la guerra». 
Una parola sui commenti seguiti alla scarcerazione dei tifosi arrestati da parte del centro sinistra (Veltroni in primis) e di diversi esponenti del Governo in carica (Maroni su tutti), garantisti solo quando mandano in galera i loro compagni di partito: non sanno neanche per cosa sono stati arrestati, quali sono le pene, se si tratta di pregiudicati o di insensurtai e parlano, parlano.... Il bello è che le leggi che i magistrati applicano le fanno proprio loro!
Mi astengo dal commentare le affermazioni fatte da Veltroni, visto che ha un diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato dall'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato che non gli consente di conoscere esattamente la giurisprudenza. Di tutt'altro tenore, invece, il discorso da fare su Maroni:
Roberto Maroni (Lega Nord) - Ministro dell’Interno
Anagrafe Nato a Varese il 15 marzo 1955.
Curriculum Laurea in Giurisprudenza; avvocato all’ufficio legale della Avon, poi dirigente leghista fin dalle origini; ministro dell’Interno nel primo governo Berlusconi e del Welfare nel secondo, già capo del «governo della Padania»; 6 legislature (1992, 1994, 1996, 2001, 2006, 2008).
Soprannome Bobo.
Fedina penale: Condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Quindi Maroni avrebbe mandato in galera se stesso! Visto che uno tra gli arrestati è stato catturato (e non ancora condannato) per lo stesso reato commesso a suo tempo dal Ministro Maroni (condannato in via definitiva), vorrei chiedere al Ministro: di questi 4 mesi e 20 giorni di condanna, quanti ne ha scontati in carcere? Risposta: nessuno, però - moralmente - lui stesso in carcere ci si sarebbe mandato.
L'Italia è un Paese che fa Ministro dell'Interno qualcuno che è pre-giudicato proprio per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. C'è da rimanere perlomeno perplessi. E nessuno, tra questi giornalisti da strapazzo che ne raccolgono le dichiarazioni, gli pone la fatidica domanda: "Mi scusi Ministro ma io mi ricordo che qualche anno fa anche lei....". Nessuno. Del resto lui avrebbe risposto "E' una cosa diversa". Già, la cosa diversa è che ora lui è Ministro e Gennaro Esposito è sempre netturbino!
Un articolo tra i peggiori (del Covvieve della Seva) mi viene segnalato da Valerio: "Buonasera Lorenzo, ti segnalo questo editoriale di claudio magris, che non è l'ultimo dei pennivendoli, ma che per l'occasione veste i triti e ritriti abiti del bacchettone moralista dallo stile banale e aggressivo, da tabloid di terz'ordine. L'articolo mostra una spaventosa (o artificialmente voluta?) ignoranza, una caparbia volontà di non voler considerare tutti gli aspetti di un fenomeno come si fa per un evento politico, economico, o qualsiais altra stronzata di cui scrivono i giornali. Lascio a te il sollazzo, saluti Valerio".
DUE PESI E DUE MISURE
L'impunità calcistica
di Claudio Magris
Perché né terroristi né bande di rapinatori né gruppi di vituperati zingari, grazie a Dio, non attaccano apertamente i treni, picchiando selvaggiamente i passeggeri e obbligandoli a scendere, causando gravissimi danni a persone e a cose? (perché i rapinatori rapinano le banche e gli zingari fanno la loro vita secondo i loro parametri di civiltà e non usano il treno per spostarsi per andare a vedere una partita di calcio).Perché i seguaci di nessuna setta religiosa, a differenza dei beoti adoratori di una squadra di calcio, non sfasciano, nell'entusiasmo per il loro dio, bar e negozi, rovinando economicamente i loro proprietari e le loro famiglie? (forse ANCHE perché gli esponenti di una setta religiosa possono avere un treno speciale per andare a una qualche celebrazione, oppure perché sono troppo impegnati per massacrarsi alla Mecca nel corso dei consueti pellegrinaggi) E perché, invece, i cosiddetti tifosi, ultrà o come si vogliono chiamare i violenti che escono da uno stadio lo fanno periodicamente? (non lo fanno periodicamente: è da diverso tempo che non accadono episodi del genere. Se accadono è ANCHE perché vi è una assoluta incapacità organizzativa ed incompetenza ai livelli più alti)
La ragione è semplicissima: perché i primi verrebbero immediatamente perseguiti e costretti a pagare le conseguenze dei loro atti, mentre invece i secondi, i criminali travestiti da tifosi, possono farlo, sanno di poterlo fare, sanno che nell' epoca moderna lo stadio ha sostituito la chiesa quale asilo per i delinquenti; sanno di restare impuniti o di pagare pene irrisorie per i loro gravi e imbecilli reati (vorrei chiedere a Claudio Magris: cosa ne sai? Perché continuare con questa menzognera solfa? I tifosi che commettono reati vengono puniti anche in misura superiore rispetto a qualsiasi altro cittadino della Repubblica Italiana. Magris, cosa ne sai? Su che basi fai queste affermazioni?). Se una banda di zingari si impadronisse di un treno o se nostalgici delle Brigate rosse devastassero la stazione di Milano, sarebbero perseguiti con adeguata durezza. Se chi negli anni scorsi, come accaduto, ha causato gravissime lesioni a pacifici cittadini, magari provocandone la morte, fosse ancora in galera, nessuno si abbandonerebbe più a tali atti bestiali (non mi risulta di pacifici cittadini morti, Magris. In ogni caso, se pure ciò fosse avvenuto, il colpevole è di certo in galera). Se chi ha distrutto un esercizio pubblico fosse condannato a pagare i danni fino all'ultimo centesimo (e così è, infatti), venendo così pesantemente e giustamente penalizzato nella sua esistenza, nessuno si scatenerebbe contro persone e cose (ed invece, nonostante ciò avvenga regolarmente nonostante Magris non lo sappia, la cosa si è ripetuta). Non capisco proprio perché se aggredissi o danneggiassi qualcuno per conto mio sarei chiamato a pagarne di persona, mentre se lo facessi urlando slogan calcistici godrei di una sostanziale impunità (Magris, non è vero. Un discorso del genere offende la tua intelligenza. Se lo fai da tifoso, paghi doppio. Fidati.). È giusto, doveroso punire violenze di rapinatori e terroristi, ma occorre punire ancor più duramente chi delinque in nome di una squadra di calcio, con l'aggravante dei motivi futili e abbietti, perché accoltellare qualcuno in nome della Triestina o della Juventus è ancor più spregevole che farlo in nome di qualsiasi ideologia politica (e infatti questo è quello che avviene). In Inghilterra i delinquenti dello stadio, individuati con un intelligente lavoro di infiltrati, sono stati pesantemente puniti e il fenomeno criminoso è grandemente diminuito (su questo ci sarebbe da scrivere un libro a parte, visti i teen agers uccisi a coltellate a Londra negli ultimi due anni). Si parla tanto di soldati per reprimere la piccola criminalità; è il caso di impiegarli contro questa media e peggiore criminalità, tenendo presente che, se si fanno intervenire i soldati e non le Orsoline è perché reagiscano alle violenze da soldati e non da Orsoline. Psicologi e letterati si affannano a spiegarci che chi spacca la testa di un altro in nome del calcio lo fa perché ha i suoi problemi psicologici, i suoi disagi interiori. È vero, ma ciò vale per tutti; anche i serial killer, gli stupratori, i rapinatori hanno evidentemente i loro problemi e forse non sono stati amati abbastanza dalla mamma. Non è una buona ragione per lasciarli uccidere o stuprare (infatti non avviene: tutto il tuo articolo, Magris, si poggia su un presupposto FALSO).
Se le violenze del calcio continueranno — e continueranno — sarà perché e soprattutto perché le autorità preposte a garantire in generale la sicurezza dei cittadini, in questo caso decidono, chissà perché, di lasciar correre, di non tutelare i cittadini, diversamente da quel che accade nei confronti di altri malviventi. Ogni governo, sinora, sotto questo profilo, si è comportato irresponsabilmente; ha lasciato fare e certo lo farà ancora.
Magris ha vinto un giro al Tribunale di Piazzale Clodio. E spero gli nasca un figlio ultras. Del Napoli.
Alessandro: "Caro Lorenzo, Archiviata la prima di campionato restano le polemiche per la trasferta dei tifosi del Napoli. I commenti delle forze dell'ordine e della politica sono sempre gli stessi: basta con la violenza e fine delle trasferte per i napoletani.
C'è un lato comico in tutta questa vicenda, se infatti, non fosse stata in vigore la legge Amato non sarebbe accaduto nulla di quanto invece è accaduto. Mi spiego, una volta autorizzata la vendita di circa cinquemila biglietti nè il questore di Napoli, nè il direttore dell'Osservatorio si sono preoccupati di capire come sarebbero arrivate a Roma quelle cinquemila persone!!!!! Visto che la La legge Amato impedisce l'organizzazione delle trasferte ecco che il loro giocattolo gli si ritorce contro, perchè le società non hanno modo di organizzare i loro tifosi e di conseguenza le forze dell'ordine non sono in grado di controllare le tifoserie. Ovviamente oggi tutti chiedono di abolire le trasferte, per primi, i sindacati di polizia che sono incapaci di gestire l'ordine pubblico in qualsiasi manifestazione, ma chiudere non risolverà il problema anzi lo aumenterà. Ci troveremo sempre di più davanti a piccoli gruppi che si spostano come vogliono indisturbati sotto il naso dei tutori dell'ordine pubblico!!!
Chiudo con una provocazione: visto che ogni anno i morti sulle autostrade sono infinitamente più di quelle negli stadi...bene CHIUDIAMO LE AUTOSTRADE
Alessandro".

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