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13576
Le partite gratuite per i minori degli anni 14
nella stagione di Serie A 2007/08... 
teniamo il conto!
1
Roma/Siena
ore 15.00
2
Roma/Dinamo Kiev
ore 20.45
3
Roma/S. Lisbona
ore 20.45
4
 Roma/Cagliari
ore 20.30
5
Roma/Udinese
ore 15.00
6
 Roma/Manchester Utd
ore 20.45
7
Roma/Sampdoria
ore 20.30
 

IL BLOG DI CRISTIANO MILITELLO
DOVE SEGNALARE I SOPRUSI
http://blog.striscialanotizia.fabbricadigitale.it/

Il sito viene aggiornato ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. 
A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, è inutile che abbai: scondinzola"
(Anton Cechov)
Daspa il giocatore
Giustizia per
Gabriele Sandri


4 gennaio (pomeriggio): inizio ad inserire il materiale datomi da Enrico. Inizio con gli adesivi del CUCS, grazie ai quali ho iniziato la pagina 4. Per i giornalisti: sono di 20 anni fa, quindi se vedete pistole e coltelli sappiate che stiamo parlando del passato (e cioè del panino con la frittata). Ne ho inserito qualcuno anche nelle pagine precedenti.
Una e-mail di Gabriele: "Ciao lorenzo, ti segnalo un personaggio che mancava: http://it.youtube.com/watch?v=yl_OP4cTXtI
Si dovrebbe chiamare Giorgio Bianco (qualche suo libro su questo link): , in questo video ci fa la morale dopo la morte di Sandri.
Per lui è tutto un problema economico, sarebbe il caso che qualcuno (non certo noi tifosi, ma le società di calcio) incominci a dire a sta gente che il calcio ha mandato avanti economicamente lo sport in italia per decenni e decenni (con il totocalcio ad esempio) e che è un settore che da lavoro a parecchia gente (dal calciatore a quello che lavora in tipografia per il corriere, dal medico sociale a quello che lava le magliette, e così via) quindi "le guardie" fanno parte del sistema. Leggi anche i commenti che fa sotto al video, riporta una serie di inesattezze spaventose, dice ad esempio che Sandri fu diffidato, ma dimentica di dire che la diffida era stata revocata e il procedimento archiviato solo due mesi più tardi. Saluti e buon anno".
Sì, in effetti questo ci mancava. Prima di formulare giudizi ho ascoltato fino all'ultimo secondo il suo breve monologo, in cui per riparare l'ovvia accusa di perbenismo mette le mani avanti dicendo che ha scritto un libro contro il "politically correct". Bene, evidentemente non basta scrivere un libro per cambiare una persona. Anzi, dissimularsi dietro un libro per poi portare avanti tesi basate solo sulla lettura dei giornali di regime è una contraddizione in termini.
Al di là della libertà di opinione, quindi, credo che personaggi del genere si qualifichino da soli e forse potrebbe fargli bene leggere la splendida intervista raccolta da Tonino Cagnucci al fratello di Gabriele Sandri su "Il Romanista" di oggi (a proposito, degno di nota anche l'articolo di Stefano Faccendini sul modello inglese). Tra Gabriele Bianco e la massaia di Vigevano non c'è molta differenza. Ciò che pende a favore della massaia di Vigevano è che la stessa non avrebbe l'ardire di scrivere un libro sul politicamente corretto: si fermerebbe - giustamente - a un buon ricettario.
Per ciò che riguarda l'articolo di XL che mi è stato segnalato oggi (vorrei evitare di dar soldi al giornale, chi me lo può scannerizzare?), con una tiratina di orecchi mi viene scritto da Firenze: "Non so se hai taciuto appositamente, perchè da conoscitore di musica credo tu lo conosca...eventualmente invece fosse fuori dai tuoi generi preferiti, ti dico che Philopat è considerato forse l'unico "profeta" del punk in Italia, se non il primo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Philopat
Questo è un suo libro, la biografia dovrebbe chiarire molte cose. http://schiuma.blogspot.com/2004/12/marco-philopatcostretti-sanguinare.html".
Purtroppo non lo conoscevo. Anche se musicalmente ho sempre amato il punk, non ho mai apprezzato - ahimé - il punk italiano e quindi non ho mai seguito la scena italiana (al limite, solo quella romana) se non per qualche gruppo particolarmente bravo che mi aveva colpito con qualche pezzo (ad esempio i milanesi PHP, in ambito più hardocre che punk, hanno tirato fuori qualche pezzo degno di nota...). Quindi solo ora apprendo - e colmo la lacuna - che Philopat è sostanzialmente il Perciballi milanese (leggendo gli articoli segnalati capirete di chi sto parlando) e quindi, concordo con chi mi ha fatto la segnalazione, credo proprio che il mondo descritto da Philopat è senz'altro esistito ma negli anni '80, vale a dire 20 anni fa. Non avendo letto l'articolo non so se questo è chiaro o se lo si vuole spacciare per contemporaneo, fatto sta che spacciare Philopat per un "bravo ragazzo" dovrebbe inorridire lui stesso.
Aggiornata la pagina delle tessere del CUCS, anche con alcune delle sezioni. Le foto di Enrico, invece, inizio a metterle in questa pagina per poi riportarle nelle rispettive sezioni.
Dove si può cantare ancora in Inghilterra? Senz'altro al pub! Ecco i tifosi del West Ham United prima del match con il Tottenham allo strocio Boleyn pub (p.s.: non lo fate sapere a Fuccillo sennò si lamenta che non può andare al Boleyn, non può comprare un cellulare dentro al pub e non può bersi una birra in santa pace quando va a Londra, perché tra 10.000 pub, lui DEVE andare al Boleyn, perché DEVE poter comprare lì un cellulare!). Se scopre che esiste un pub così scrive alla Regina chiedendole di alzare i prezzi per una lager, così questa gentaglia non ci potrà più andare e lui potra andarci con la sua famiglia. Proprio al Boleyn, perché lui vuole andare SOLO al Boleyn. E qui aspettano, sempre al pub, il fischio finale contro il Manchester United. Ecco dove sono finiti i veri tifosi in Inghilterra.
Poi, visto che mi è stato chiesto com'è andata la trasmissione su MTV che è andata in onda una settimana fa: non vi siete persi niente. L'unica cosa interessante era la storia di Tiziano, diffidato per tre anni per lo scavalco di un cancello, ma il format della trasmissione non consentiva un approfondimento sulle tematiche a noi care. Il fatto, poi, che fosse registrato, ha consentito anche di tagliare alcuni interventi. Con questo ho definitivamente capito che - a meno che non sei un politico di chiara fama - non è possibile trattare certi temi sulle televisioni a livello nazionale ma, al limite, solo in quelle locali ed è per questo che ho voluto "fare esperienza" su MTV che in ogni caso si rivolge ad un determinato tipo di pubblico. Sono solo contento del fatto che la storia di Tiziano sia venuta fuori, anche se il mancato approfondimento ha fatto solo sfiorare le conseguenze che ha subito per via di un provvedimento ingiusto.
Inserite qui alcune foto di Enrico.


4 gennaio 2008: Prima di tutto, alleluia! Mi è arrivata "La Roma" di Dicembre. Quasi non credevo ai miei occhi!
Delle mensilità di Ottobre e Novembre, invece nessuna traccia, anche se le ho pagate con il mio abbonamento.
C'è qualche speranza di averle, così, non per il contenuto, quanto per non avere dei buchi nella raccolta?
Oggi cerco di recuperare qualche aggiornamento mancato. Iniziamo con Gianfranco:
"Se non ti fosse già stata segnalata ti invio questa chicca: negli anni '70, quando cioè allo stadio ci andavano le famiglie con il panino con la frittata, la violenza era così poco presente che la PANINI nell'album calciatori 1970-71 pensò bene di inserire tra le vignette rappresentative del giuoco del calcio, oltre al fallo di mano e l'espulsione, la barriera o il rigore, anche le vignette del PESTAGGIO e dell'INVASIONE DI CAMPO !!!!! A questo punto la PANINI sta' istigando a delinquere tutti i collezionisti di vecchi album!   DENUNCIAMOLA !!!!"
Poi mi scrive Gian: "ciao lorenzo, volevo segnalarti un paio di "mala-informazioni".
 1) sull'ultimo numero di "XL" mensile di Repubblica, campeggia in copertina, tra gli altri argomenti trattati nel numero, un "la curva: rabbia, violenza e droga". All'interno ci sono 6 pagine contornate dalle solite foto antiultras (il mortorino di s.siro, gli striscioni razzisti, le svastiche) ed il racconto di un certo Marco Philopat, che narra la sua amicizia con tale Andy, ultras delle Brigate Rossonere Milan e leader della Sud di S.Siro. Ovviamente il narratore è un bravo ragazzo, mentre l'ultras è un mix di droga-violenza-scontri e sprangate. Di una trasferta scrive addirittura: "risse oceaniche, pullman psichedelici, furti collettivi, collassi e droghe a non finire...". Nel testo si dice anche che si tratta di una storia vera. Il tifoso, per la cronaca, fu trovato morto nel Nord Europa. Ora, io non so se si faccia riferimento ad una storia realmente accaduta, comunque sia non capisco l'utilità dell'articolo. E' chiaro invece il messaggio che intende mandare...Il mio invece è questo: non acquistate "XL"!
 2) sul Messaggero di oggi, nello sport, viene riportata la querelle tra Alex Ferguson e i tifosi del Manchester, dopo le dichiarazioni dell'allenatore. Nel sottotitolo dell'articolo, firmato da Debora Ameri, si legge che il silenzio dei tifosi è dovuto ad una di protesta verso le loro continue bravate nella vita privata. Solo alla fine dell'articolo, le ultime 50 battute circa, si fa riferimento alla dichiarazione del rappresentante dei tifosi del man utd, che si lamenta di stewards e calcio moderno...  un saluto cordiale ed un invito caloroso ad andare dritto per questa strada".
Che dire. La Repubblica e i suoi derivati sono l'espressione più evidente di un modo di fare giornalismo di inchiesta che di inchiesta ha solo il nome.
Intendo dire che qualsiasi cosa i poveri incaricati di fare un servizio scoprano lungo le loro battute di caccia giornalistiche non conta. Se il direttore è convinto che Cristo sia morto di freddo, non importa che trovino ancora Gesù crocifisso sulla croce: inventano il solito anonimo testimone che racconta di come, in realtà, il Nazareno sia spirato durante una tormenta di neve e solo quello verrà pubblicato.
Il Messaggero, invece, merita un discorso a parte. Come sapete il quotidiano romano è dei Caltagirone, la cui figlia Azzurra è la compagna di Pierferdinando Casini, da sempre impegnato nella demonizzazione tout court degli ultras, da ultimo dopo l'omicidio di Gabriele Sandri.
Ecco spiegato il taglio dell'articolo.
Ma torniamo ai derivati di Repubblica, con l'articolo de "L'Espresso", di cui Mino Fuccillo è editorialista, che vi avevo anticipato.
Il mischiare la fantasia e il non sapere la realtà ha l'unico effetto di rendere l'articolo un potente lassativo.
Per completezza, poi, allego l'intervista rilasciata dall'ex Pre-effetto Serra che si mostra più equilibrato in alcuni giudizi anche se non ha ancora fatto pace con la magistatura nei cui confronti un uomo di Stato dovrebbe sempre evitare il commento (brava quando contesta il terrorismo agli arrestati post-Sandri, pessima quando libera i tre invasori del derby). Per finire, vi è un articolo di Giampaolo Pansa, che sull'Espresso cura una rubrica che si chiama "Bestiario". Nome più corretto non avrebbe potuto trovare.
Buona lettura e tenete un limone a portata di mano.
 
Sempre sulle dichiarazioni di Ferguson e, soprattutto, sulla risposta data da Colin dell'IMUSA, cui va tutta la mia solidarietà:
 "LONDRA (Inghilterra), 3 gennaio 2008 - Altro che funerale. L'Old Trafford è un autentico "stato di polizia". Non accenna a placarsi la polemica fra il Manchester United e i propri tifosi e questa volta tocca proprio ai fans scagliarsi contro il "guru" Sir Alex Ferguson per i suoi velenosi commenti sulla mancanza di partecipazione del pubblico durante le partite (vedi la risicata vittoria per 1-0 sul Birmingham dell'altroieri).
STATO DI POLIZIA - "Un sacco di gente è turbata per la poca considerazione che viene data ai tifosi di calcio al giorno d'oggi – ha tuonato sul Times Colin Hendrie, dell'Independent Manchester United Supporters Association" (imusa.org) -. Basti pensare che all’Old Trafford non si può nemmeno stare in piedi per incitare la squadra perchè se lo fai, arrivano gli stewards, ti mettono le mani dietro alla schiena e ti sbattono fuori in un minuto, sequestrandoti pure l’abbonamento. Sembra di essere in uno stato di polizia. In queste condizioni, che atmosfera può pensare di avere Ferguson?".
RARE ECCEZIONI - Il tecnico scozzese vorrebbe rivivere le stesse sensazioni della sfida di qualificazione fra Scozia e Italia all'Hampden Park del novembre scorso o magari dello stesso Anfield (la tana del Liverpool), sebbene non è che i tifosi dello United se ne stiano sempre zitti e fermi ai loro posti, come si è visto in occasione delle gare contro la Roma e il Milan in Champions League. Ma secondo i commentatori, si è trattato di due rare eccezioni, perché all’Old Trafford si preferisce guardare che farsi sentire. Per la verità, anche l’espressione "stato di polizia" appare quantomeno forzata, visto che appena tre fan sono stati cacciati dallo stadio nelle ultime tre sfide casalinghe (per forza, gli altri li hanno già cacciati prima e sono tutti terrorizzati! n.d.L.)  (il club si è riservato di decidere in merito ai loro abbonamenti), ma questa querelle fra Ferguson e i tifosi è l'innegabile segnale del crescente malumore del pubblico nei confronti della dirigenza dello United, malgrado lo stesso allenatore abbia più volte sottolineato quanto le critiche nei confronti della proprietà siano ingiuste e ingiustificate.
CARO BIGLIETTI - Ma ai fan le argomentazioni di Sir Alex interessano poco o nulla e uno dei fattori di maggior attrito fra le parti è sicuramente il caro-prezzi, con il costo medio dei biglietti che è passato dalle 26,50 sterline (pari a 35,49 euro) della stagione 2004-05 alle 34 sterline (45,50 euro) attuali. Un aumento voluto dai Glazer nell’ambito del loro piano di ristrutturazione, dopo l’acquisto del pacchetto di maggioranza nel maggio del 2005. Un "takeover" che i fan "duri e puri" dei Red Devils hanno sempre osteggiato, tanto da dar vita al "Manchester United Supporter’s Trust" (joinmust.org), un fondo che si batte per la tutela dei tifosi dello United, strozzati dalla politica al rialzo seguita dagli americani. Ora la protesta si è spostata all’Old Trafford, che rischia così di diventare un posto da incubo, malgrado sia conosciuto come "Theatre of Dreams" (il teatro dei sogni), a causa dell’atmosfera plumbea che vi si respira. E pensare che la squadra è seconda in classifica, ad appena 2 lunghezze dalla capolista Arsenal. Fossero in zona retrocessione, cosa succederebbe? Aspettiamo anche noi per la nostra Roma... siamo secondi in classifica e abbiamo visto la situazione.... Ci penserà Mino Fuccillo a sostenere la squadra sullo 0-2 quando magari saremo 14esimi.... ma lui in quel momento sarà sparito dalle colonne dei giornali sportivi e pure dallo stadio (ammesso e non concesso che ci vada con regolarità) mentre in quel cesso di Olimpico ci saremo sempre noi.
Sempre sul punto: "Ciao Lorenzo, girando per i siti mi sono imbattuto in questa dichiarazione di Ferguson il quale striglia i suoi tifosi di essere “morti”. Ora probabilmente Sir. Ferguson si è dimenticato della crescita esponenziale dei prezzi dei biglietti del Man. UTD e della diatriba tra il suo presidente (il magnate americano Glazer) e lo zoccolo duro dei fedelissimi del club, che aveva portato all’allontanamento della stragrande maggioranza di quest’ultimi per fondarsi un club minore tutto per loro. Alla fine, che siamo per un poco Amato ministro o per lo show business il loro calcio che antepone il vile denaro alla passione del tifoso ormai ha imboccato un misero viale del tramonto. Se solo riuscissimo a continuare l’astensione per fine anno o forse pure l’anno prossimo, probabilmente torneremmo ad avere la nostra libertà; anche perché stare ora in curva per chi è ultras come noi fino all’osso è una tale sofferenza ed agonia che è meglio starsene a casa che partecipare a questo grande fratello. Ti saluto ringraziandoti per quello che stai facendo e ringraziando quelle tifoserie che di nuovo mettono lo striscione perché ai raduni è facile parlare e dire, ma poi nei fatti si vede chi ha a cuore qualcosa e chi invece ha bisogno di essere in mostra (per mantenere i loro guadagni?). Un saluto affettuoso da un ultras reggino".
Gianluca mi invia una considerazione sull'articolo di Flick che ho inserito ieri:
"Caro Lorenzo l'articolo che hai pubblicato evidenzia una volta per tutte che non siamo stati a dormire visto che le tesi di Flick sono le stesse di molti noi (tu per primo) che si indignavano per le numerose leggi incostituzionali, e per il troppo potere dato alle questure. Ritengo il fenomeno ULTRAS uno dei primi che è stato utilizzato come laboratorio sociale per poi poter ripetere le stesse dinamiche (politiche dell'emergenza) in settori diversi. Bellissimo anche l'analogia fatta dalle piccole dosi date alla popolazione che alla fine si assuefa, nel ns caso, l'ambito stadio, tutte le persone al di fuori di chi segue maggiormente la AS Roma rientrano in questa fattispecie  ed arrivano a soffermarsi ed a sobbalzare dalla sedia per due bomboni innocui o 10 torce tirate in campo, mentre accettano passivamente una serie di leggi anticostituzionali, di tutori dell'ordine che sbagliano (cosa gravissima in quanto gli stessi stipendiati dalla collettività avrebbero un doppio obbligo, morale e di professionalità) convinti che il fine giustifchi i mezzi. La riflessione finale è capire perchè le dosi sono sempre maggiori, e le emergenze sociali aumentano di giorno in giorno. Personalmente ritengo che l'informazione incontrollata (grazie alla rete) sta diventando sempre di più alla portata di tutti, in molti hanno capito in quanto evidente, che avere tante TV non significa avere dei media liberi e quindi si cercano siti o spicchi di contro informazione che fortunatamente sono sempre maggiori. Questo sta portando lentamente a scoprire di tutto, situazioni fino a qualche anno fa impensabili stanno lentamente venendo alla luce CREANDO QUINDI NECESSARIA UNA POLITICA DELLE EMERGENZE utile a sviare l'attenzione dei cittadini. Introducendo leggi anticostituzionali, per ultima il tentativo di imbavagliare la rete che tu come al solito hai messo in grande evidenza, si riesce a controllare meglio il popolo e tutti coloro che si impegnano a far uscire le tante verità nascoste".
Parole sante, ma il problema è che sui giornali scrivono persone che ritengono sia più importante l'essere liberi di acquistare un telefono cellulare allo stadio!
Non si può non commentare. Ci ho provato. Mi sono detto: non lo commento e invece, come faccio a non farlo?
Ecco qui l'intervista ad Achille Serra su Il Romanista di ieri:
"Manchester, il modello inglese sugli spalti e una lezione di calcio sul campo. Quel 10 aprile 2007, il giorno del 7-1, seduto in tribuna all'Old Trafford a due passi dall'amministratore delegato romanista, Rosella Sensi, c'era anche Achille Serra. Attuale alto commissario per il contrasto e la prevenzione della corruzione, all'epoca Serra era il Prefetto di Roma. Sciarpa al collo, a Manchester c'era andato da romanista "doc".
***I tifosi inglesi erano come li ha descritti Sir Alex Ferguson?
"Assolutamente. Mi ricordo uno stadio ordinato. L'unico "incidente" mi (notare il "mi": gli altri romanisti pestati non esistono) capitò poco prima della partita. Un inglese iniziò a insultare noi italiani, compresa la dottoressa Rosella Sensi. Dopo cinque minuti uno steward lo prese e lo portò via. Una volta tornato al suo posto, questo tifoso rimase zitto per tutti i novanta minuti. Da loro, chi sgarra paga subito (non è vero e bisogna sfatare un altro luogo comune. Anch'io prima credevo fosse così, ed invece non è vero neanche questa cosa che ci hanno fatto credere. I romanisti denunciati a Manchester non hanno neanche subito un processo e sono stati semplicemente rimandati a casa. In Italia avrebbero avuto processo e diffida)".
***Ferguson accusa i fan dei Red Devils di vivere le partite come se fossero funerali.
"Beh, si vede che poi molti di loro si sfogano fuori da Londra, dall'Inghilterra (già, peccato che Londra e Manchester distino svariate centinaia di chilometri... ed è meglio lasciar perdere un aneddoto che mi è stato raccontato....). Basti pensare a cosa hanno combinato a Roma (vabbè, lasciamo stare, per fortuna ci sono le immagini). Con gli inglesi non era nemmeno la prima volta che capitavano degli incidenti.
Oppure, pensate a quello che è successo a Siviglia. Quando giocano in casa, gli inglesi tengono questo comportamento corretto. Poi, all'estero,
esagerano sempre. Senza, per carità, volere generalizzare. Non sono tutti così".
***Agli inglesi non sembra piacere il proprio modello. Sono i primi segnali di un fallimento?
"Non mi pare un modello fallimentare. Si è ottenuto ordine e sicurezza, le famiglie (ricche) entrano tranquille negli stadi. È logico che le esagerazioni sono sempre sbagliate".
***Restare sempre immobili al proprio posto non è un'esagerazione?
"Infatti, su questo sono d'accordo con i tifosi che replicano a Ferguson. Le loro richieste sono giuste. Come quando si parla di striscioni. Li reputo il
sale di una partita, sono l'anima dello sfottò. Se non sono volgari e se non violano la legge, devono entrare" (vedi "a noi ce c'è rotto er fax": la diffida di tre anni non mi risulta che ancora sia stata revocata).
***Dunque, in Inghilterra si sta andando oltre?
«Un pochino. Ma, se devo scegliere, continuo a preferire il loro modello al nostro (E te credo! Je manca solo la divisa!). Anche se in Italia stiamo assistendo a un miglioramento della situazione complessiva".
Passando ad altro, ma neanche tanto, su il Romanista di ieri c'era un reportage interessante che riprende quello che andiamo dicendo da tempo, tanto che un paio di mesi fa scrissi una lettera all'UEFA chiedendo di revocare l'assegnazione a Roma della finale di Champions League del prossimo anno: lo stato dello Stadio Olimpico, letteralmente pietoso.
Al riguardo, credo sia opportuno inserire quanto scrisse Luca Argentieri su "La Repubblica" (il caso vuole) del 7 ottobre 1987, cioè più di venti anni fa:

I più vecchietti si ricorderanno di Roma/Atalanta del 1986/87. Beh, sempre per il solito filone delle famiglie negli stadi col panino e la frittata, ho inserito due foto che non avevo e un articolo di giornale con la cronaca.
Enrico di Milano (che ringrazio ancora) mi ha usato la gentilezza di prestarmi per una sera il suo archivio di foto, adesivi, ritagli eccetera eccetera, degli anni '80. Ora cercherò di ordinare il tutto nelle varie sezioni, segnalando le foto più interessanti. Un saluto ai suoi figli, già ferventi giallorossi!


2 gennaio 2008: lo so: l'articolo di Mino Fuccillo su "Il Romanista" di oggi vi ha fatto sobbalzare sulla sedia e me lo avete scritto.
Ritengo quasi superfluo commentarlo, visto che Mino Fuccillo è editorialista de "L'Espresso", rivista perfettamente integrata nel Sistema che combattiamo. Di cosa, infatti, dovremmo parlare? Delle opinioni di chi ospita sulla rivista in questione l'articolo che vedrete tra poco in queste pagine dal titolo "Stadi a orologeria" e sottotitolo che vi risparmio? Di una persona con un più che discreto conto in banca che propone di frapporre ostacoli alle trasferte e di alzare i prezzi dei biglietti per le curve perché così le famiglie torneranno allo stadio?
Di una persona che vuole sentirsi libera non di esprimere le proprie opinioni, anche in uno stadio, ma di poterci comprare un cellulare?
Mi dispiace, qui non si tratta di calcio e di ultras. "O gli ultras o il calcio" è la sua affermazione? Bene, la mia è "o quelli che la pensano come Mino Fuccillo o il calcio".
Capite bene che è inutile andare avanti.
Del resto, la spiegazione della mia affermazione è data direttamente da Sir Alex Ferguson, uno che ha visto la Kop degli anni d'oro e quella attuale, ma anche da un articolo dell'ex ministro della giustizia Giovanni Maria Flick, ospitato su "L'Unità" di oggi.
Dei diritti e delle paure
Giovanni Maria Flick
Esiste oggi, drammaticamente, un agitato sentire sociale che - più o meno consapevolmente - associa tutta una serie di fenomeni, assai diversi tra loro, incanalandoli nell’unico, grande filone «emergenziale». Così, sentiamo evocare il concetto di emergenza tutte le volte in cui si è in presenza di una violenza che oltrepassa l’episodicità; in cui si assiste a episodi delittuosi che hanno una parvenza di serialità, per provenienza e modalità; o in cui si è di fronte a quella microcriminalità diffusa, che si esprime con cadenze costanti. La presenza multietnica nelle nostre metropoli viene vista, immediatamente, come un’emergenza epocale al pari della tutela delle vittime; in generale, il problema della sicurezza viene, sempre più spesso, spostato «verso l’alto», ossia in quel contenitore onnicomprensivo ormai conosciuto - anche dai non addetti ai lavori - come “diritto penale dell’emergenza”.
In esso, oggi, si tende a far confluire un po’ di tutto: dalle emarginazioni sociali ai disadattamenti della convivenza tra etnie diverse; dalla rinascita del “diritto penale d’autore” ai malesseri sociali: arrivando, persino, ad includervi i disagi della famiglia o delle microconvivenze, se è vero che, persino in occasione di efferati delitti maturati in ambito domestico, abbiamo letto che la stessa violenza in famiglia o verso amici o conviventi costituisce la “nuova emergenza” criminosa.
Ogni “falsa” emergenza, si nutre poi, naturalmente, dei rituali per esorcizzare l’insicurezza che la genera: questi ultimi, a loro volta, divengono - per un’eterogenesi di fini di immediata leggibilità - occasione di ulteriore, falsa emergenza. Rispetto ad un’irrazionale paura collettiva, nulla ha maggiore capacità di aggregazione (a buon mercato; e con il rischio di un populismo a sua volta aggregante) della minaccia di repressione penale: una risposta esemplare (“tolleranza zero” e “risposte forti”); simbolica (le “leggi manifesto”, anche prescindendo dalla verifica dell’esistente normativo, magari mai attuato); emotiva (le categorie del Tatertip, appunto, oppure la repressione proclamata al di là ed indipendentemente da ogni effettività di tutela). (...)
L’emergenza che mette alla prova i diritti fondamentali della persona non è la “falsa” emergenza dei fenomeni microsociali e della paura sociale che essi generano. Essa, purtroppo, assume contorni ben diversi - emblematici e reali, al tempo stesso - a seconda delle situazioni da cui origina; ed è un concetto che ovviamente si relativizza nello spazio e nel tempo, assumendo connotazioni di gravità assai variegate che, a loro volta, generano differenti livelli di compressione dei diritti fondamentali. È possibile, infatti, che un contesto di eccezionalità si realizzi in un dato momento storico per eventi o fenomeni della più varia natura: può trattarsi di catastrofi naturali; di guerre; di scontri sociali e simili. Ed è ovvio che a ciascun fenomeno corrispondano esigenze di tutela altrettanto differenziate. È la nostra Costituzione, ad esempio, a prevedere che in presenza di motivi di sanità possa essere limitata dalla legge la libertà di circolazione e di soggiorno sul territorio nazionale e possa essere compressa la inviolabilità del domicilio attraverso la esecuzione di ispezioni secondo le leggi speciali. (...)
Di fronte a questa pluralità di accezioni, mi sembra opportuno fermarsi a riflettere sul fenomeno che presenta in atto i connotati di più alto allarme collettivo: il terrorismo internazionale. Sono, infatti, proprio le gravissime forme in cui quel fenomeno tragicamente si esprime a rappresentare di per sé (aggredendo i singoli Stati, attraverso la emblematicità ed estensione dei fatti di sangue) l’emergenza collettiva di più estesa e percepibile pregnanza. Da tutto ciò scaturisce, dunque, il rischio che a tale acme di terrore, finiscano per corrispondere - sull’onda di logiche eccessivamente “semplificatorie” - deprecabili rimedi, per così dire, uguali e contrari, che finirebbero per travolgere i valori su cui si fonda il concetto stesso dello Stato di diritto. Qualsiasi struttura costituzionale, infatti, non può rinunciare - pena la sua evidente incongruenza giuridica - alla individuazione di una soglia minima di garanzie che devono proteggere l’individuo in quanto tale, a prescindere dalle esigenze di salvaguardia dello Stato collettività o, financo, dello stesso Stato persona.
Spesso ci si interroga su quale sia il crinale che distingue il diritto di difesa dalla “ingiusta” compressione del diritto altrui; ed è altrettanto frequente il richiamo ad un machiavellico principio di “fine che giustifica i mezzi”. Ma, per non superare quell’invalicabile crinale che è patrimonio coessenziale dello stesso Stato di diritto, occorre che i valori dell’individuo - che corrispondono “naturalmente” ai valori della collettività in cui esso si esprime - non vengano compressi al di là della soglia (variabile ma sempre identificabile in concreto) che ne determinerebbe la sostanziale vanificazione. In tale prospettiva deve quindi essere vista con estremo favore la recente iniziativa delle Nazioni Unite sulla moratoria della pena di morte, giacché è proprio questa la base etico-giuridica su cui edificare uno “statuto” dei diritti dell’individuo che viva nella concretezza delle dinamiche istituzionali, al di sopra e se si vuole anche a prescindere da qualsiasi “Carta” meramente declamatoria. (...)
Che certi gradi di divaricazione tra sicurezza e legalità (e dunque anche rispetto alla dignità) possano sussistere, è inevitabile, entro certi limiti, anche in situazioni ordinarie. Ciò che invece rappresenta un rischio (e, dunque, la prova per i diritti fondamentali) è una sorta di “cronicizzazione” e di “normalizzazione” dell’emergenza, idonee a trasformare il ricorso a misure eccezionali - quali ad esempio, la limitazione o la sospensione di diritti fondamentali - in una sorta di prevenzione senza fine, giustificata dal pericolo del terrorismo. In breve, il pericolo è quello di enfatizzare e di strumentalizzare paure ed insicurezze sociali per veicolare limiti alle libertà, secondo il criterio dell’innesto all’apparenza innocuo e senza effetti collaterali: come un veleno che - assunto in dosi insignificanti, ma continue - determina l’assuefazione e, quindi, la tolleranza dell’organismo.
Ora, questo effetto di “mitridatismo sociale” verso l’indebolimento dei diritti - vale a dire: questa condizione di immunità a più veleni per la democrazia, raggiunta tramite l’assuefazione, a causa dell’assunzione costante di dosi non letali di compressione dei diritti - è, probabilmente, il rischio più serio per questi ultimi, proprio in quanto idoneo ad alterarne la prospettiva. È un rischio causato non tanto e non solo dall’assuefazione a tale indebolimento, quanto e soprattutto dalla confusione tra due piani temporali completamente diversi. Si rischia, cioè, di confondere l’orizzonte storico dei diritti fondamentali con il transeunte dell’emergenza, annullando, in quest’ultimo, lo stabile assetto dei primi. Per semplificare, il rischio è quello di invertire le proporzioni temporali dei due termini: considerare l’emergenza quale condizione duratura dell’odierna civiltà, quasi un portato inevitabile ed ineliminabile delle contraddizioni di un mondo assai poco omogeneo; e considerare, per contro, i diritti quale variabile dipendente, elastica, come qualcosa che può e deve plasmarsi secondo la contingenza storica, comprimibile e riespandibile e, dunque, adattabile alle circostanze.
In breve, una concezione mobile della dignità umana e dei diritti che la presidiano: perché col terrorismo dobbiamo convivere; mentre i diritti li possiamo comprimere. Correlato a ciò, è il rischio di trasformare il diritto penale - opportunamente derogato nei suoi principi fondamentali: legalità, materialità, offensività, personalità della responsabilità, colpevolezza, proporzionalità, rieducazione, giusto processo - in un ordinario diritto penale “del nemico”; magari esteso - una volta che l'innesto nel corpo sociale abbia avuto i primi effetti di assuefazione - anche a campi diversi, a manifestazioni criminali comuni. Persino ad una microcriminalità colorita con le tinte fosche della xenofobia. Sono solo scenari apocalittici ? Non credo. Sono scenari possibili, soprattutto se, culturalmente, passa l’idea di una inconciliabilità della tenuta dei diritti di fronte all’emergenza; se, cioè, si pensa (e quindi si agisce) come se (ancora una volta) uno dei due termini della relazione dovesse comunque annullarsi. E, poiché non è in nostro potere il porre fine all’emergenza, è intuitivo capire quale sarebbe il termine sacrificato.
Il testo è tratto dall’intervento di Giovanni Maria Flick al convegno organizzato dall’Associazione Silvia Sandano in onore di Aharon Barak e che si è svolto all’Università La Sapienza di Roma lo scorso 6 dicembre
Pubblicato il: 02.01.08


31 dicembre: innanzitutto desidero fare a tutti i migliori auguri per il 2008.

Il male del calcio
Poi: "Ciao Lorenzo, ho appena finito di vedere il primo numero dell'inserto della gazzetta intitolato appunto "campionato ti amo". Il DVD si segnala per la carenza di passione che traspare dall'ora e un quarto di durata dei filmati, montati in maniera arbitraria e decisamente lacunosi nei contenuti (solo 3 o 4 giornate vengono commentate per intero, mentre le altre accorpate in spezzoni molto brevi).
Altro elemento di fastidio è dato dal buonismo (non poteva essere altrimenti...) adottato nei (non troppi, per fortuna) momenti di parlato.
In ultimo ti segnalo la solita incitazione a delinquere perpetrata da questi giornalisti irresponsabili: vengono ripetutamente inquadrati tamburi, fumogeni, coreografie (autorizzate????), coriandoli (notoriamente infiammabili!!!) e tifosi col volto coperto (di cui ti ho allegato una foto, giusto per darti un'idea). Poi si lamentano degli ultras". Verissimo. Un video altamente diseducativo. Striscioni offensivi, tamburi, torce, tifoserie in trasferte di massa, torciate, fumogenate, petardi che portano multe alle società, bandieroni e stadi pieni. Tutte cose che oggi costituiscono reato e sono vietate.
Che schifo il calcio di allora, molto meglio quello di oggi! Sono curioso di vedere quali immagini di colore metteranno per il 2007/08 e se oseranno inquadrare gli spalti semideserti. Piuttosto sorprende che il direttore della Gazzetta dello Sport - che avrà di certo visionato il filmato - abbia avallato tali immagini che istigano a commettere reati.
Grazie ad Antonella, sulla destra una foto di Giovannelli da bambino (come vedete è rimasto uguale).
Ovviamente inseriti molti video nella stagione 1978/79, ma anche il, gol di Bruno Conti alla Fiorentina del 1977/78.
Poi: "Ciao Lorenzo, sono Francesco,ti scrissi già in passato.In questi giorni come di consuetudine le emittenti televisive fanno passare i filmati più importanti dell'anno che và  a concludersi,e ovviamente nei programmi sportivi la fanno da padrone gli sproloqui riguardo alla violenza ,alla morte di Gabriele,dei fatti di Catania in cui per fortuna il ragtazzo additato come mostro è stato scagionato dall'accusa di omicidio (già ma nessuno pare se ne sia accorto.... ancora non ci hanno detto per quale ragione è morto Raciti, hanno tentato in tutti i modi di coinvolgere il minorenne e il legale che lo assiste è dovuto arrivare sino in Cassazione - che sembra essere l'unico ed ultimo organo ancora dotato di impermeabilità alle pressioni politiche e mediatiche - per sentirne dichiarare l'estraneità....) e altri episodi...
Quanta ipocrisia,quante falsità,verità distorte ad arte o sentenze dei giudici che mai arrivano all'attenzione dell'opinione pubblica,al massimo poche righe in ultima pagina...Gli stessi media pronti a mettere i mostri,noi tifosi in prima pagina alla prima occasione,gli stessi che danno spazio a coloro che hanno distrutto uno sport,il calcio,che amiamo.Si, non è più uno sport e non siamo (almeno io)più solo tifosi,ma siamo tra i pochi che ancora credono che fare il tifo in ogni circostanza per  la propria squadra possa buttare dentro il pallone della vittoria,quelli che si incazzano con uno steward perché è arrogante e prepotente con un bambino,che deve sopportare le angherie della polizia durante le perquisizioni,ecc...
quelli che ci sono perché della ROMA non possiamo fare a meno,perché gli AMICI che ho allo stadio sono AMICI VERI, perchè avere una bandiera e sventolarla assieme a mille altre è unico,perché sgolarsi ad incitare i nostri colori è innato.
Sinceramente spero che il prossimo anno ci porti GIUSTIZIA, per Gabriele,per tanti altri che hanno subito abusi,violenze e accuse e denunce.Che i papponi,i pennivendoli e gli sciacalli che insozzano il nostro calcio possano subire almeno una volta lo stesso trattamento di tanti amici o ragazzi a noi noti. Non è un lamento il mio ma solo una riflessione con cui cerco di sfogare la rabbia verso ciò che circonda il nostro amore e la nostra passione per la ROMA,e che cerca di allontanarci e di rovinarci....VI VA MALE SIAMO ANCORA TANTI E COR VELENO!!".


29 dicembre: inserite diverse fototifo delle stagioni 1997/98, 1998/99 e 1991/92, inclusa la pagina di Milan/Roma 1991/92. Poi mi viene chiesto: "Ciao lorenzo, sono un ragazzo in partenza per 6 mesi a Bergen, in Norvegia.. volevo avere info su come vedere la Roma lì! Spero mi potrai aiutare.. grazie mille!".
Inserite altre foto nella pagina 2 dedicata al ricordo di Gabriele Sandri.

28 dicembre: potrei esordire con un "ve l'avevamo detto", ma mi limito a segnalare l'articolo a firma di Roberto Stracca sul Corriere della Sera dal titolo "Stadi, la grande fuga", inserito qui sotto.
Momenti di tensione dopo l'espulsione di uno dei giocatori 
Prima il cartellino rosso, poi la pistola
E l'arbitro malese spara in campo
L'incidente durante una partita di calcio. Il direttore di gara, che è anche un poliziotto, è stato fermato
KUALA LUMPUR - Per sedare gli animi esagitati dei giocatori in campo avrà pensato che il cartellino rosso non bastasse. Per questo un arbitro malese ha estratto a un certo punto di una partita che stava dirigendo a fatica la sua pistola, arrivando persino ad esplodere alcuni colpi di avvertimento in aria . La gara era degenerata proprio a causa dell'espulsione di uno dei giocatori. Lo riferisce un quotidiano locale. Quando la situazione sul campo di gioco ha cominciato a sfuggirgli di mano, l'arbitro, che di professione fa il poliziotto, è corso verso la sua auto di pattuglia per prendere la pistola, mentre i giocatori si stavano facendo minacciosi scrive il New Straits Times. 
PERCHÈ? - «Stiamo indagando per capire se il poliziotto abbia avuto una giustificazione per sparare», ha detto il capo della polizia dello stato meridionale di Johor. Il poliziotto è stato fermato per il cattivo uso di armi da fuoco. Anche cinque calciatori, tra i 23 e i 40 anni, sono stati fermati per essere interrogati, aggiunge il giornale.
La vita all'ultimo posto in serie C1 deve essere dura per i tifosi dell'Hellas Verona, che nell'ultima partita natalizia con la Cremonese hanno inscenato un corteo funebre: http://it.youtube.com/watch?v=sEUOKIM9hX8&feature=related
E siccome il clima in Inghilterra è cambiato e le famigliole felici affollano gli stadi mentre la birra non si può bere.... Manchester United/Tottenham del 26 agosto 2007 (a metà tempo). La canzone, tradotta, suona come "tutti noi odiamo quella merda del Leeds": http://www.youtube.com/watch?v=7guAX9xMbxs
Poi ricevo questa e-mail riferita all'ormai lontano Fiorentina/Roma 2000/01: "Mi chiamo S.C.,e sono quel ragazzo che e' stato fermato per
l'accoltellamento del giornalista del corriere di firenze...Chiaramente anche questa volta, hanno preso la persona sbagliata!!! Sperando vi faccia piacere vi racconto un po come sono andate realmente le cose. Domenica 8 Aprile io, insieme ad un Amico partiamo alla volta di Olbia (4 ore di viaggio!!!!) per prendere la nave della Tirrenia diretta a livorno (altre 7  Ore!!!)quindi da livorno ,arriviamo a firenze.Appena arriva scesi dal treno,ho incontrato una mia Amica Sarda che il periodo viveva a Firenze, da li andammo a ritirare i biglietti che lei aveva prenotato, poi ci siamo diretti allo stadio ,sembrava tutto tranquillo davanti ai cancelii,ma all'improvviso sia i viola sia le forze dell'ordine?? Si scagliarono contro le persone che stavano ammassate davanti ai cancelli, strette!!!io,mi ritrovai dentro il primo cancello,senza pero i miei amici.La prima cosa da fare era rintracciare gli amici,e qui viene il bello,al numero della mia amica mi risponde un'altra persona,mi invitava ad uscire fuori per rendermi il telefono,io risposi che se voleva rendermelo ,mi avrebbe trovato dentro il primo cancello vicino ad una macchina dell'ambulanza. All'improvviso, una decina di poliziotti mi arrestarono, con tanto di manette e calci dappertutto. Mi portarono in questura senza neanche darmi spiegazioni, mi hanno picchiato in ogni modo questi "SIGNORI", anche dopo che il ragazzo del corriere di Firenze gli ha detto che avevano preso la persona sbagliata, anzi di piu!!! Questa cosa non l'ho mai digerita, vi diro' di piu', ogni volta che vengo fermato dalle forze dell'ordine , mi viene contestato questo fatto, sa come funziona!! DA QUEL GIORNO NON HO AVUTO PIU' NOTIZIE,neanche un processino! ::spero di non avervi annoiato,.. Malgrado tutto,l'AMORE per la ROMA non e mai morto, niente e nessuno potra cambiare certe cose, vi diro di piu' da quest'anno mi sono anche abbonato in curva sud, cosi come faro' i prossimi anni. Vi porgo i piu' cordiali saluti, BUONE FESTE e sempre FORZA ROMA".


27 dicembre: un passo indietro ai tempi bui del tifo organizzato... inserite alcune foto che mancavano della stagione 1995/96 (in particolare 4 di Napoli/Roma, Roma/Atalanta, l'amichevole Roma/Siviglia, Roma/Sampdoria e Roma/Inter (ultima partita di Mazzone con la Roma).

26 dicembre: inseriti gli articoli di giornale di Juventus/Roma 1973/74, Roma/Lazio 1974/75 di Coppa Italia (un'anteprima qui sotto); le foto e l'articolo dell'amichevole del 1963/64 Roma/Atletico Bilbao; la cronaca di Roma/Sampdoria 1961/62 (70.000 spettatori). Poi, qui di seguito, alcuni articoli tratti da 3 o 4 giornali che ho sfogliato... non c'è che dire, anche negli anni '60-'70 il fair play regnava sovrano!
Anzi, visto che con l'anno nuovo ci sarà la stretta di mano a centrocampo, ho avuto un'idea fantastica per il calcio politically correct del futuro: facciamo finire tutte le partite in pareggio!

Il  Corriere dello Sport, 14 gennaio 1974
Ternana/S.P.A.L.

Il Corriere dello Sport 
23 settembre 1974

Il Corriere dello Sport 
23 settembre 1974

Il Littoriale, 14 settembre 1932
(D'Aquino era un calciatore della Roma)

Il Tempo, 29 agosto 1963
Milan/Livorno

Il Tempo, 30 aprile 1963
Articolo dopo la morte di Giuseppe Plaitano (notare come anche allora si tendesse a nascondere le responsabilità delle forze dell'ordine: in effetti Plaitano fu ucciso da un colpo di pistola sparato da un Carabiniere)

Il Tempo, 30 aprile 1963
post Napoli/Modena

Il Tempo, 8 gennaio 1959
post Roma/Alessandria

Il Tempo, 8 gennaio 1959
post Roma/Alessandria

Il Tempo, 8 gennaio 1962
Padova/Udinese

Il Tempo, 8 gennaio 1962
(tanto per non dimenticare una delle stagioni dei lazieli in serie B...)
 


24 dicembre (sera): per non restare inattivo, qualche articolo degli anni '30, che mi ha rimediato Gabriele:

Il Littoriale del 12 maggio 1933

Il Littoriale del 12 maggio 1933

Il Littoriale del 12 maggio 1933

Il Littoriale del 5 luglio 1932
L'annuncio delle riprese di "Roma/Juventus 5-0"

Il Littoriale del 5 luglio 1932
Un tifoso picchia l'arbitro: 
nel 1932 2 mesi di reclusione, 
nel 2007 3 o 4 anni di galera!

Il Littoriale del 5 luglio 1932
(all'epoca il pubblico era sportivo
e applaudiva l'avversario)

23 dicembre (pomeriggio): qui di seguito il comunicato congiunto stilato dalle tifoserie milanesi per il derby di oggi:
 Un Derby senza Libertà di Colore
non merita neppure il Calore
La Curva Nord Milano 1969 e la Curva Sud del Milan hanno deciso di unirsi nel silenzio in occasione del Derby.
La sofferta decisione raggiunta dalle due Tifoserie Organizzate vuole essere pretesto e provocazione per dar modo di riflettere ad Opinione Pubblica, mezzi d’informazione, istituzioni e lega, sull’opportunità di perseverare nella politica repressiva che sta di fatto mutilando, se non addirittura annientando, soprattutto la parte Sana del Tifo.
Precisando che per entrambe le Tifoserie l’iniziativa non costituisce in alcun modo una forma di contestazione a Società o Giocatori e scusandosi per doverli privare dell’incitamento che meriterebbero sempre e comunque, il silenzio che verrà mantenuto dalle Curve in occasione del Derby vuole costituire un legittimo grido di battaglia contro coloro che stanno calpestando persino la Costituzione pur di perseguire in ogni modo gli Ultras.
I decreti in vigore oltre che improduttivi hanno sortito come unico effetto quello di svuotare gli stadi ed allontanare soprattutto quella parte di società che tanto gradirebbero ovvero le famiglie.
Noi Ultras non siamo il male del calcio come i media amano dipingerci, Noi siamo l’anima del pubblico che ama il Calcio, siamo la mente pensante delle Coreografie, il Dodicesimo Giocatore in campo, siamo quelli che seguono sempre ed ovunque la Squadra e che vivono la propria Passione 7 giorni su 7.
Rivogliamo gli strumenti per tornare a Tifare come abbiamo sempre fatto, Noi rivogliamo i Nostri megafoni, i Nostri tamburi, le Nostre bandiere, Noi vogliamo tornar Liberi di esprimere il Nostro attaccamento alle Nostre Squadre senza assurdi vincoli da stato antidemocratico in stile Birmano.
Esiste un evidente “piano” atto a ricondurre ogni problema legato al Calcio alla violenza degli Ultras, esiste una “logica” secondo la quale gli episodi di “violenza” vengono strumentalizzati per nascondere ben più gravi responsabilità del mondo del pallone.
L’omicidio Sandri non ha fatto altro che inasprire ulteriormente le norme e le già assurde misure restrittive messe in vigore dopo il “fatto” Raciti, come dire che anche in questo caso, dove un RAGAZZO VIENE ASSASSINATO DALLO STATO mentre si reca a vedere una partita, è colpa degli Ultras.
Viviamo in un paese che purtroppo ha bisogno di criminalizzare se stesso.
Un paese che ha bisogno di criminalizzare una fetta di società che per due ore si sposta e si aggrega in uno stadio, senza altra colpa se non quella di voler sostenere una squadra di calcio.
Abbiamo veramente bisogno di criminalizzare queste persone definendole terroristi mentre poi poco importa se il paese è vittima di se stesso? Poco importa se per strada accadono fatti ben più gravi? L’importante è veramente che il nemico siano gli Ultras?
Che la caccia alle streghe continui pure, che ci vengano a dipingere come criminali, che rovinino la vita a ragazzi di 20 anni tanto siamo tutti figli di questa “società, la quale ricerca nemici vulnerabili per sentirsi forte e fingere di saper debellare il male.
Il silenzio di oggi Vi serva per riflettere, Noi Ultras l’abbiamo già fatto … 
la Curva Sud Milan & la Curva Nord Milano 1969
Dopo di ciò, la visione delle foto che - prima di dividerle per annate - ho collocato in questa pagina è vietata ai minori: ci sono teschi, chiavi inglesi, torce, fumoni, addirittura striscioni di gruppi ultrà/ultras e persone che commettono gravi reati.
Poi: "ti segnalo anche,così,per conoscenza,l'ennesimo articolo dell'ormai conosciuto "pseudogiornalista" di Repubblica Corrado Sannucci, che, commentando Roma - samp di ieri dice :" Il settore esagitato della Curva Sud,che aveva deliziato lo stadio scioperando negli ultimi appuntamenti,si è malauguratamente ripresentato nel secondo tempo.Gli effetti si sono visti subito con una sequela di insulti a carabinieri,oltre a quelli per cassano. E a suo tempo la Sensi si era detta dispiaciuta che tali figuri avessero disertato,gente che neanche il Natale invita a pensieri di pace". Non credo che ci sia una categoria che disprezzi di più dei rinnegati. Se, quindi, è più che lecito che ognuno possa scrivere ed esprimere le sue opinioni, è anche bene verificare CHI è che le esprime. E' da diverso tempo che il Sannucci scrive articoli di questo tipo. Ora, se non ricordo male, Corrado Sannucci - già cantautore, autore di brani celebri come "La caffettiera" - appartenne a "Lotta Continua", settore assai moderato della politica di qualche decennio fa che ripudiava la violenza. Da tempo è ormai approdato, come tanti, in terre più moderate dalle quali può permettersi di dire quel che vuole con il placet di ministri e deputati di un Parlamento che ha una densità di pregiudicati sicuramente superiore a quello che ha la Curva Sud di Roma ma anche qualsiasi altra curva d'Italia.
Ho già detto più volte cosa penso di questi personaggi che nascono rotondi e muoiono quadrati. L'ex Sannucci che urlava contro i padroni, di cui però ora approva le leggi speciali, consideri solo - per tornare al de minimis - che i cori per Cassano sono stati fatti nel primo tempo, quando "Il settore esagitato della Curva Sud" era ancora fuori dallo stadio. Per quanto riguarda la sequela di insulti contro i Carabinieri, che tutti abbiamo sentito, ricordo a Sannucci questa parte di storia del movimento di cui ha fatto parte e che sembra aver dimenticato: "Dopo la morte di Giuseppe Pinelli il giornale del movimento condusse una violenta campagna contro il commissario Luigi Calabresi, ritenuto responsabile della sua morte. La campagna venne sostenuta anche da molti giornali e riviste. Quando Calabresi morì assassinato in un agguato il 17 maggio 1972 il giornale titolò: "Ucciso Calabresi, il maggior responsabile dell'assassinio Pinelli". Sannucci, dov'eri?


23 dicembre: inserite le foto di Roma/Sampdoria.

21 dicembre: perché non si perda traccia di questa gente che, anche mediaticamente, crea il mostro "tifo organizzato" (del quale ha grande timore perché unica voce non omologata) quando il primo problema del calcio è proprio questa organizzazione ramificata tra FIGC, Lega Calcio, Osservatorio, forze dell'ordine, mezzi di informazione, dirigenti sportivi, giornalisti e via dicendo, che crea "leggi fatte apposta sulla pelle dei ribelli per far credere alla gente che i colpevoli siano quelli", depositiamo qui e qui le trascrizioni delle intercettazioni di questi esseri, che arrivano, tramite direttori compiacenti, a scrivere finte lettere ai giornali per spostare l'attenzione mediatica su una cosa o su un'altra... Sono questi personaggi che ci stanno causando, come tifosi, le maggiori difficoltà vietandoci tutto. E non è populismo: il populismo trova il suo limite e cessa di essere tale quando la cosa che si dice è vera.
Ecco a cosa ci vogliono portare... :
La vendita a 150.000 dollari di un posto allo stadio manda alcuni fans a vedere la TV
2007-12-20 01:02 (New York)
di Crayton Harrison
Dec. 20 (Bloomberg) -- I più fedeli tifosi dei Dallas Cowboys fans schiumano di rabbia. La società sta chiedendo loro di pagare fino a 150.000 dollari (quasi 120.000 euro) per avere il diritto trentennale ad un posto nel nuovo stadio di 1,1 miliardi di dollari che si sta costruendo e che sarà pronto nel 2009. Questo significa che si potrà avere il diritto ad assistere ad ogni partita, che comunque verrebbe pagata almeno 340 dollari. "Sono troppi soldi", ha detto Steve Block, un avvocato di Dallas che per più di vent'anni è stato abbonato ai Dallas Cowboys. Ha detto che il propietrario del club Jerry Jones "non è interessato nei tifosi normali. E' solo interessato nel massimizzare i suoi ricavi". Block ha detto che non è il solo a rifiutare di comprare la licenza trentennale per avere le tessere stagionali per il nuovo stadio. Tuttavia questo non causerà troppi problemi a Jones: è convinto che la maggioranza dei tifosi dei Cowboys sono disposti a pagare per combin are il prestigio con una squadra di prim'ordine, così come dicono gli analisti dello sport business. "Quando vai a vedere una partita dei Cowboys, non stai andando a vedere solo una partita di football", ha detto Marc Ganis, presidente di SportsCorp. Ltd., uno studio di consulenza di marketing con sede a Chicago, "c'è uno status associato con l'andare a vedere una partita dei Cowboys". La società è sensibile a ai desiderata dei tifosi, ha detto Greg McElroy, il vicepresidente dei Cowboys. "La nostra intenzione è quella che tutti i nostri attuali abbonati abbiano un posto nel nuovo stadio", ha detto. Jones ha evitato di commentare.
Per 150.000 dollari, la cosiddetta licenza personale al posto, garantisce comodi posti sulla line adei 50 yard, cibo e bevande nei giorni delle partite e l'accesso ad un parcheggio esclusivo, ha detto Mc Elroy. Include anche inviti agli eventi della squadra el'opzione per comprare biglietti per il Superbowl del 2011 che verrà giocato proprio al nuovo stadio di Arlington, ha detto. Se invece versano 100.000 dollari, i tifosi non avranno l'invito per il Superbowl.
"Certamente è un balzo quantitativo in avanti quello che queste squadre stanno facendo, sicché ci deve essere un analogo balzo in avanti a livello qualitativo", ha detto David Carter, fondatore di Sports Business Group, una società di marketing sportivo di Los Angeles. Jones ha detto che il nuovo stadio porterà i Cowboys al livello più alto di profitti tra le 32 squadre della Lega. Anche le più economiche licenze della squadra, $ 16.000 (12.000 euro circa), sono un record, ha detto il portavoce della NFL Brian McCarthy. Max Muhleman, capo esecutivo della Private Sports Consulting Inc., ha detto che il precedente primato era colstituito dalle licenze da 10.000 dollari vendute ai Chicago Bears nel 2002.
Il costo delle licenze per i posti dei Cowboys partono da $ 16.000 per l'anello più basso vicino al campo sino ai $ 50.000 della linea delle 50 yarde, ha detto
McElroy. Gli altri prezzi non sono stati ancora fissati.
" La gente che ha sostenuto la squadra attrraverso gli anni bui degli '80 e dei primi anni '90 e che sono stati con la squadra pèer lungo tempo verranno semplicemente tagliati fuori", ha detto Block, 52 anni. Ha i posti alla 16esima fila della linea dei 40 yarde. I Cowboys hanno un record di 12-2 questa stagione, hanno vinto il titolo della East Division e si sono qualificati per i play off. La squadra ha vinto 5 volte il Superbowl tra il 1972 e il 1996.
     Michael Reisman, che è proprietario di una impresa di costruzioni a Dallas, siede molte file dietro la panchina degli ospiti, vicino alla linea delle 40 yarde. Una licenza per posti simili nel nuovo stadio costerebbe $ 35.000, che è troppo, ha detto. "E' una cosa triste. Tutto è per i dollari, ed è così anche per Jerry". I possessori di tessere stagionali possono cambiare di posto, se pensano che il nuovo posto similare sia troppo costoso, ha detto McElroy. Del resto molte persone hanno chiesto per posti migliori rispetto a quelli più economici. Per i tifosi che non possono affrontare la spesa, i Cowboys hanno pensato a un mutuo. La società offre un finanziamento trentennale all'8% (mecojoni!) per tutti i posti. I tifosi possono vendere le licenze che non vogliono più".
Sulla sinistra, poi in anteprima la copertina di "Forza Roma" per Roma/Sampdoria e, sulla destra "Una questione di cuore", libro scritto da Sandro de "Il mio canto libero" e che è in vendita da oggi.


20 dicembre (pomeriggio): in aggiunte alcune foto di Torino/Roma di Coppa Italia.
E-mail su un mondo che fu:
"….avevamo un sogno ed un riferimento….avevamo un orario e tutti eravamo fedeli allo stesso appuntamento…
Avevamo una passione e mille contraddizioni da vincere,compresa l’eterna lotta su cosa è giusto e cosa in effetti sia sbagliato….
Domande che ci venivano spesso rivolte ma che altrettanto spesso noi rispedivamo al mittente.
Noi eravamo tifosi senza fronzoli…orgogliosi e tenaci,attenti e faziosi,goliardici e appassionati.
Una passione senza restrizioni…dove eri sempre e comunque tu a decidere se partire,come partire,con chi partire per seguire la nostra squadra del cuore.
Eravamo un movimento,con i suoi pregi e i difetti innumerevoli.
A cominciare dal fatto che spesso il “movimento” stesso non ha avuto tempo per un’autocritica attenta e una presa di coscienza adeguata.
Abbiamo avuto una grande possibilità.
Quella di garantirci un futuro.
E adesso?
Logico interrogarsi sul come…sul quando…e sul perché…….
Lo stadio è un'aggregazione ancora troppo forte.
Un fortino,credo,ancora inespugnabile….un girotondo di anime confuse e di poeti estinti…..
Ribadendo differenze siderali e lontananze “fisiologiche”….
Abbiamo subito...restrizioni,diffide,perquisizioni,attacchi,soprusi,insulti,tavole rotonde,tornelli,orari improponibili…ma nonostante tutto siamo ancora qui...
…una curva piena di sogni,un’armata di cari amici….
Con affetto,uno della Vecchia Guardia…………."
Poi:
"Ciao Lorè, è la seconda volta ke ti scrivo,e seguo spesso il tuo sito ke è veramente fatto bene, complimenti.Volevo esprimere la mia opinione riguarda a ciò ke sta succedendo alla nostra amata curva sud e allo sciopero dei gruppi, ma più in generale a queste leggi assurde ke stanno rovinando il mondo Ultras.Bè la mia opinione è ke per rivedere folklore, coreografie,bandiere,fumoni,torciate, insomma tutte queste cose ke da sempre hanno caratterizzato la Sud ma in generale tte le curve d Italia,e ke tte le tifoserie del mondo ci invidiavano, bisogna solo aspettare.Non sò quanto, magari alcuni mesi, un anno...per me, come si dice,bisogna solo dare tempo al tempo.Ci sn state tante situazioni del genere anke nel passato, pensiamo a Paparelli,la sua morte ebbe un grande effetto sulla curva,come dimostrano qsti video http://it.youtube.com/watch?v=KCd8mIhKgnkhttp://it.youtube.com/watch?v=_qsu-2WLDhk (forse già li hai visti)  (più che visti, ne ho creato l'MPG :-) bè sembrava ke il CUCS fosse finito,eppure nn è stato così,dopo un pò di tempo già era tt come prima,probabilmente anke dopo Raciti stava succedendo la stessa cosa, cioè ci si stava riavviando alla ''normalità'', le leggi del nostro Amato ministro col tempo sarebbero state per così dire dimenticate, purtroppo c'è stato quel maledetto 11 novembre,e la situazione è ritornata simile a quella dei primi tempi del dopo-Raciti. Insomma, per me basta aspettare e la situazione ritornerà lentamente come quella degli anni passati cn folklore e coreografie. Con questo nn voglio assolutamante dire ke i gruppi nn stanno scioperando x niente, anzi, appoggio in pieno la loro protesta,vogliono fare capire ke senza tifo il calcio vale meno di zero ed è vero, lo stanno dimostrando: tanta gente continua ad andare in curva e in trasferta,ma la situazione nn è la stessa, proprio x niente, penso ke questo lo stanno capendo tutti... Ivano90-DAJE CURVA SUD.
Non saprei. Rispetto ad allora hanno fatto delle leggi speciali (che allora non furono fatte) e creato un Osservatorio che prima non esisteva e che ha creato i danni che vediamo al pubblico che va allo stadio (negli anni '80 'erano incidenti a go go eppure gli stadi erano pieni, o sbaglio?).
Per finire:
"CIAO LORENZO VOLEVO RISPONDE AL 34enne DE VERONA...ALLORA PUNTO PRIMO CHE COSA VUOL DIRE"PARLI COME UN GENERALE DEL BUON VECCHIO CUCS ,CHE MANCO SAI CHE ERA"PERCHE PER ESSE DELLA ROMA BISOGNAVA PER FORZA STA NEL CUCS???E CHI COME ME HA MILITATO PER 12 ANNI (ne ho 20)...IN UN ALTRO GRUPPO NON SONO ROMANISTA O ULTRAS???...PUNTO SECONDO ME PARLI DEL CUCS...MA PERCHE TU STAVI NEL CUCS???SE COSI FOSSE TE BATTO LE MANI MA DAL 99 TROPPE COSE SO CAMBIATE E POI RICORDA OGNUNO E LIBERO DI DIRE CIO CHE VUOLE...ONORE A QUEI 9 ROMANI PRESENTI A TORINO...PER ME IL RESTO ERANO SEMPLICI TIFOSI DA ROMA CLUB...DE QUELLI CHE 1400 KM IN UNA GIORNATA NON SE LI SO MAI  FATTI TRA ANNA E TORNA...
P.S.LEVATEVE DALLA TESTA ER MITO DER CUCS SO 10 ANNI CHE NON CE PIU...STAMO NEL 2007...PASSO ER TEMPO CAMBIA LA GENTE...SALUTI".


20 dicembre: in costruzione la pagina di Torino/Roma di Coppa Italia.
Qualche e-mail: "AVE LORE', DICO SOLO UN PAIO DE COSETTE DA 34enne CHE PUR VIVENDO,X LAVORO A VR,
PROVA A SEGUIRE I COLORI DELL'IMPERO OVUNQUE: 1)SCIOPERO OK,MA NO COI MIB CAZZOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ALMENO FORI....
2)A GLADIATO' SEI DELL'87 E PARLI COME UN GENERALE DEL BUON VECCHIO CUCS ,CHE MANCO SAI CHE ERA,E TE PERMETTI DE INSULTA' I ROMANISTI DEL NORD??? ONORE A LORO E SCUSATELO!!!!!
SCUSA LO SFOGO LORE' MA QUANDO LEGGI CERTE COSE TE VIè ER LATTE ALLE  GINOCCHIA!!!!!!!!!!!!!!!!
UN VECCHIETTO CHE NUN CONTA UN CAZZO...  ;-) BELLA GLADIATO'".
Poi abbiamo Sandro:
"Caro Lorenzo, ho sempre seguito il tuo sito... ma è la prima volta che ti scrivo... anche perchè in un certo modo sono stato chiamato in causa... io sono il ragazzo che ha fatto partire il "FORZA ROMA - ROMA CAMPIONE" uscito bene... ma non ho capito che cosa voleva dire sul primo resoconto chi ha scritto che chi intonava i cori non aveva esperienza... intonare un coro contro la juve vuol dire non avere esperienza...? non mi sembra che volevamo fare il gemellaggio coi torinesi... tanto poi c'era tutto il tempo per insultarli... come abbiamo fatto... e poi dopo 13 anni di abbonamento in curva sud e 70 trasferte.. sentir dire che non ho esperienza... Poi, per quanto riguarda la "tristezza" confermo tutto... senza gruppi è brutto.. non c'è colore.. non c'è tifo.. non ci sono bandiere, stendardi (io ce l'ho e capirai qual'è dal mio indirizzo di posta elettronica... ma ho deciso di non portarlo finchè non rientrano i gruppi) non c'è niente...
Io rispetto e condivido la loro protesta... sono stato al circo massimo... ma a stare a casa non ce la faccio... soprattutto quando giochiamo in trasferta... e dopo un viaggio in macchina di 650 kilometri... sfidando freddo e neve... non ce la facevo a non cantare... so benissimo che con i gruppi è tutta un'altra cosa... allora col mio gruppetto di amici abbiamo provato un po' ad animare il settore con risultati non sempre eccellenti... ma almeno ci abbiamo provato... qualcosa è riuscita male qualcosa è riuscita bene.. come il "FORZA ROMA-ROMA CAMPIONE" e devo dirti comunque che è stato emozionante lanciarlo... per me (non mi era mai capitato.. perchè quando ci sono i ragazzi dei gruppi ci pensano loro). Aspetto con ansia il ritorno dei gruppi per ricominciare a tifare come prima... piu di prima... ma intanto io continuo e non credo ci sia niente di male...
Infine, a proposito dei Romanisti del Nord o di qualsiasi altra località, non credo che sia colpa loro se il settore ospiti è triste.. anzi onore a chi canta... anche se con un accento diverso... Io stesso sono romano ma la passione per la MAGICA mi è stata trasmessa da mio padre che è di foggia... ma è abbonato da 30 anni.. un abbraccio a te e a tutti quelli che come me considerano l'AS ROMA.. "UN SOGNO IN MOVIMENTO CHE NON MI HA MAI LASCIATO E MAI MI LASCERA'" ONORE AGLI ULTRAS E ONORE A CHI CI HA LASCIATO CON LA ROMA NEL CUORE...  SANDRO".
Finiamo con chi ha dato origine alla discussione, Gladiatore87:
"ciao lorè senti ti mando questa mail perche mi dispiace ke siano state fraintese parecchie cose sul resoconto,che di sicuro me so espresso male io su qlk punto e pare ke ho scatenato un dibattito della madonna scrivo sto commento in risposta
COMMENTO DI GLADIATORE87
Sono il ragazzo che ha scritto il primo resoconto di toro roma di domenica,e da assiduo frequentatore del sito,mi sto accorgendo che parecchi di voi hanno frainteso cio che volevo dire io ossia che principalmente il tifo senza coordinamento(SENZA GRUPPI) è scadente molto scadente e penso che su questo siamo tutti d accordo,e questo scaturisce il fatto che partano cori in dialetto milanese o torinese o quello che sia(MA CON QUESTO NON HO ASSOLUTAMENTE NULLA CONTRO CHI TIFA ROMA E NON è DI ROMA,ANZI DEGNO DI STIMA E DI RISPETTO,ESEMPIO LAMPANTE UNO DEI MIEI PIU CARI AMICI VIVE A PESCARA E NON SALTA UNA PARTITA IN CASA DAL 97,E COME LUI CE NE SONO MOLTISSIMI,MI DISPIACE CHE ABBIATE FRAINTESO.Stesso discorso per il fatto degli 8 9 romani io ho detto che erano 8 9 al massimo le facce conosciute non i romani.
Il  secondo punto lo sciopero dei gruppi,rispetto l idea e proprio per questo non porto il mio stendardo ne in casa ne in trasferta dal dopo gabbo e non lo riportero finche non torneranno i gruppi,ero presente al circo massimo a roma udinese ed è forse la domenica in cui sono stato meglio negli ultimi 2 anni una protesta originale civile(ABBIAMO PULITO PURE L ERBA DEL CIRCO MASSIMO) e soprattutto democratica da romanisti NON DA LAZIALI,sono entrato sia a roma cagliari che col manchester e sono andato a torino,perche non riesco a stare lontano dalla roma,per qualcuno saro un debole,sono fatto cosi nel bene e nel male....  ASROMA IO NON VIVO SENZA TE".
E' tutto marcio: "Ciao Lorenzo, due righe così, tanto per ridere... Visto che per me povero tifosotto di curva (o ultras che dir si voglia) il garantismo è per legge sospeso comincio a ragionare come "loro" (per i fans di LOST...gli altri).
Nelle nuove intercettazioni al telefono più veloce d'italia (volutamente minuscolo) (che puoi trovare quì: http://download.repubblica.it/pdf/2007/moggi.pdf) compare un tipo (biagio sciortino) che decide spesso, facendo parte attiva del mirabolante OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE, se io posso o non posso andare in trasferta, se posso o non posso acquistare il biglietto la domenica mattina, se io posso o non posso portare una bandiera.
I carabinieri che lo intercettano lo descrivono nelle note come supplente dell'osservatorio, ma mi è bastato un veloce riscontro per vedere che è presente in 49 delle 59 determinazioni dello stesso (stranamente assente nelle ultime due...)
Diffidiamo l'osservatorio?
Poi una riflessione più seria, che meriterebbe altri approfondimenti, come mai l'osservatorio è più sveglio dopo fatti tragici (raciti e sandri su tutti)?
A gennaio 2007 2 determine in 31 giorni, dopo il 2 febbraio (raciti) 8 riunioni in 15 giorni che pian piano sciamano fino a riprendere vigore dopo il maledetto 11 novembre.
Sarà il caso che chi di dovere le valuti queste cose, se proprio è necessario, se proprio è utile questo osservatorio, che lavori come si deve, nei tempi dovuti e seriamente (magari cominciando a escludere dalle riunioni le ditte private come Autogrill e Trenitalia).
Un saluto sincero e buone feste (piene di torce, fumogeni, bandiere e stendardi)
Gabriele
ULTRAS CECCANO!".
L'Osservatorio morirà da solo o lo farà morire lo stesso Potere che lo ha costituito.
Finiamo con Giorgio (forse l'e-mail è arrivata tardi?):
"Caro Lorenzo, ci premeva far presente che, in relazione alla manifestazione di domenica al Circo Massimo, siamo totalmente d’accordo con la posizione assunta dai gruppi della curva sud. Oltre alla ignobile repressione della quale sono ormai oggetto tutte le tifoserie d’Italia,  considerate colpevoli “a prescindere” di amare la propria squadra, e di volerla seguire sempre e ovunque, riteniamo inaccettabile il silenzio delle istituzioni riguardo l’uccisione del povero Gabriele.
Sicuramente il nostro posto domenica non sarà sulla vetrata dei distinti sud ma insieme a tutti gli altri tifosi che saranno presenti al Circo Massimo.
Gabriele riposa in pace.
Montagnola Distinti Sud".


19 dicembre: è la volta dei romanisti non di Roma, ma iniziamo con una e-mail che chiarisce la situazione ambientale a Torino:
"Ciao Lorenzo, visto il dibattito creatosi sulla trasferta di Torino anche io ti scrivo due righe.
E' evidente a tutti che senza gruppi ultras il tifo perde il 90% della sua potenzialità. Sono evidenti le ragioni di chi protesta soprattutto alla luce dei provvedimenti inutili che il governo ha preso verso il mondo delle curve e degli stadi italiani. Meno chiari alcuni aspetti del primo comunicato ma non voglio entrare nel merito.  Detto questo però devo dire che a Torino i romani non erano 8 o 9. La parte passa del settorino (un centinaio o poco meno) erano in gran parte romani. Sopra,è vero,c'erano molti romani del nord, insieme a gente dei club,ed è un onore per noi avere tifosi romanisti in altre regioni storicamente "ostili". Dal punto di vista canoro devo dire che sono stato anche piacevolmente sorpreso. In pochi è vero, ma i cori spontenei non sono stati così male, e addirittura,grazie alla voce di un ragazzo, abbiamo fatto il classico "forza roma - roma campione".
Insomma, è vero, senza gruppi non è la curva sud, ma voglio dare un abbraccio "virtuale" a tutti i presenti ,che hanno sfidato la neve della firenze bologna per salire lissù. ciao! Luca p.s. ma katia romanista piemontese era quella SOLA sotto lo striscione dell'AIRC con il cappello in testa? Una pazza!".
Emilio: "Caro Lorenzo, ti scrivo perchè fortemente indispettito dai commenti sul settore ospiti di roma-torino, io vivo a foggia ma tifo roma da quando avevo 8 anni e mio padre mi portò a vedere un foggia-roma  di coppa italia.. la squadra della roma era poca cosa all'epoca.. ma mi innamorai di quel settore ospiti pieno di 5 mila persone che scesero a foggia per dei sedicesimi di coppa italia e che cantarono per 2 ore di seguto.. la partita non la guardai, guardai solo il settore ospiti, dal giorno dopo per me cominciò ad esistere solo la roma. elementari, medie e liceo passate tra insulti e sfottò di juventini, interisti e milanisti. credo che la vita di un adolescente romanista a roma sia un tantino (per usare un'eufemismo) più facile. finito il liceo mi iscrivo alla facoltà di giurispudenza a bologna (non sono andato a studiare a roma solo perchè i miei temevano che passassi le giornate sul muretto di trigoria) ogni trasferta della roma a nord ero presente, che si trattasse di partite scudetto (juve-roma 2001) o partite per salvarsi (atalanta-roma 2005).. eppure spesso e volentieri devo sentirmi gli editti e le domande non solo di chi tifa per le altre squadre: "ma perchè tifi per la Roma sei sei di foggia?" (quando magari loro tifano per il milan e sono di reggio calabria) ma anche di strani personaggi che in curva quando sentono il mio accento mi dicono: "ma che ce fai te quà?" ! abbiate un pò più di rispetto per chi prima della Roma ama Roma e i Romani, per chi spende 100 euro tra treno e albergo per venirsi a vedere la Roma all'olimpico in partite come Roma-Siena (in cui mi chiedo dove sono tutti i romanisti di roma che poi si sentono  "tifosi di serie A" rispetto a me).
dopo questo sfogo vorrei lanciare un'appello a tutti i gruppi ultras:
In nome della Roma tornate a tifare! Sò bene quanto questa protesta sia giusta e quanto stiate soffrendo a non poter sostenere il nostro amore, ma chi non ci capisce non ci capirà mai, non alimentiamo divisioni tra i tifosi, chi ama davvero la roma sà che voi siete la vera colonna portante del tifo romanista. scegliete altre forme di protesta per far capire a chi non ancora lo sà quanto siete importanti (ad esempio andando a tifare in nord), ma non lasciate sola la ROMA. se essere ultras vuol dire essere "oltre", dobbiamo tifare e sostenere la Roma anche "oltre" i decreti e "oltre" le repressioni.
P.S. lorenzo è la prima volta che scrivo ma ti leggo da 4 anni ogni giorno, anche perchè occupandomi di legge mi diverte affrontare certe leggi inutili con te che ne capisci di diritto. buon natale a te e famiglia! Emilio Gaudiano".
Donatello:
"Caro lorenzo, ciao mi chiamo donatello e sono un malato della roma da quando ho 11 anni. ti ricorderai di me forse per i file sugli spettatori che ti ho inviato spesso in passato e da te molto graditi. volevo aprire una piccola discussione su un tema che a me sta molto a cuore. io sono pugliese, di ostuni, e dai 18 anni (ora ne ho 25) sono però fuori casa: prima a milano per studio e ora a siena per lavoro. sono cresciuto romanista perchè lo è mio padre e perchè amici romanisti di ostuni mi regalarono una sciarpa dopo la finale roma torino 5 a 2 di c.i. del 93. da allora quella maglia è diventato uno dei punti centrali della mia vita: mi organizzo in base a quando e dove poter vedere la roma, vado quasi sempre in trasferta da solo e tante altre cose. ho incontrato tanti romanisti che mi hanno fatto i complimenti per la mia fede pur non essendo romano. SONO CRESCIUTO PERENNEMENTE SFOTTUTO DAI MIEI AMICI PER LA MIA FEDE E LO SONO ANCHE ADESSO. ma per me è solo un vanto. però spesso ho sentito un malessere dovuto al fatto che se non si è romani non si può essere veri romanisti. Un gran paio di balle, scusate lo sfogo. Lo sono molto più io e katia e cecilia (una ragazza di savona che ho conosciuto in trasferta a livorno eche gira l'italia da sola per vedere la roma) che non migliaia di tifosi romani che sono a malapena simpatizzanti e che non vanno manco allo stadio: infatti basta vedere il crollo di tifosi all'olimpico negli ultimi tre anni. e se i tifosi della roma sono tutti dentro il GRA allora sai che penso??? che forse non siamo/siete più i mejo come una volta. A roma non avete ancora capito che quanti più tifosi ha una squadra tanto più importante/potente/vincente sarà: vedi il milan e l'inter (la juve non considerala) : hanno tifosi a milano e in tutta italia....Saluti e forza roma".
GM:
"Ciao Lorenzo anchì'o ero a Torino domenica, com'ero a Livorno la domenica precedente e come sono sempre in tutti gli stadi d'Italia per seguire la mia Roma. Vivo al nord anch'io e ho letto che questo fatto di essere romanisti del nord non è stato tanto gradito da alcuni...
Ho letto la mail di Katia piemontese-romanista, alla quale va tutta la mia solidarietà e comprensione da tifosa vicentina-romanista.
Quello che vorrei capire è perchè essere tifosi del nord può provocare fastidio....sottolineo fra l'altro che per noi sono tutte trasferte anche le casalinghe, il che comporta molti sacrifici in primis quello economico, lo sbattimento per arrivare ad avere il biglietto, i km che sn tanti, il tempo atmosferico che sfidiamo a dispetto di tutto pur di essere presenti...non mi sembra poco... Quando finisce la partita all'Olimpico i romani prendono il loro scooter e in mezz'ora sono a casa, io arrivo a notte fonda e il giorno dopo devo andare a lavorare...non mi sembra poco... Come Katia anch'io e i miei amici non facciamo parte di nessun gruppo, ne abbiamo fondato uno in occasione di Udinese - Roma semifinale di coppa Italia gestione Bruno Conti e da allora è presente OVUNQUE..non mi sembra poco neanche questo... Cosa dire? Io non mi sento una romanista inferiore o diversa solo perchè vivo in Padania, sono fiera di esserlo e porto sempre alti i colori più belli del mondo!!! PS: d'accordo anche per la serenità che si è respirata sia a Livorno che a Torino...non me ne voglia nessuno.Ciao Lorenzo, complimenti e ovviamente FORZA ROMA!!".
Beppe: "Ciao lorenzo sono beppe di asti e volevo testimoniare la tristezza del settore ospiti a torino domani io non manchero' ma spero vivamente che la situazione si sblocchi al più' presto. Volevo solo dire che noi romanisti non romani che viviamo fuori Roma siamo molto penalizzati per l'acquisto dei biglietti vedi Livorno secondo loro io dovevo venire a Roma in profumeria prendere il biglietto e la domenica andare alla partita .Be' complimenti Pisanu e Amato(ma da chi?) Grazie mi avete levato la mia passione io voglio essere libero di andare allo stadio e di poter comprare il biglietto la domenica allo stadio  o almeno via internet.Sono a un bivio come penso molti altri ma non voglio dargliela vinta un ultima cosa i giocatori mi fanno schifo quando finisce la. Partita non vedono l'ora di andare negli spogliatoi BRAVI STRONZI NON AVETE RISPETTO PER NOI TIFOSI NEGATE IL SALUTO A CHI VI SEGUE COMPLIMENTI MA OCCHIO CHE SE IL GIOCCATTOLO SI ROMPE SO' CAZZI VOSTRI".
Ragazzi, non facciamo un dramma di questa cosa! Conosco personalmente ragazzi di Firenze, di Torino e via dicendo che sono abbonati in Sud e ogni domenica si fanno chilometri e chilometri per andare e tornare dalle loro case.... Posso dire che forse neanche io ce la farei! Quindi non si può certo pensare al fatto che si possa considerare qualcuno come romanista di serie A o B sulla base di una distinzioen geografica. Per me i romanisti di serie B sono solo quelli che - pur potendo farlo - non vanno allo stadio senza valide ragioni. Per il resto, come già detto, è evidente che una squadra di calcio che si chiama Roma deve essere necessariamente legata alla propria comunità territoriale, perché rappresenta la città di Roma, di cui ha nome e colori. Così come qualsiasi altra squadra che porti il nome di una città. Se da ragazzino mi fossi innamorato - chessò - dell'Ascoli, avrei amato anche la città di Ascoli e tutto avrei voluto tranne che la squadra dell'Ascoli non fosse sostenuta principalmente da ascolani.
Per finire: "Ciao lore, se leggi l'editoriale del romanista di oggi troverai ancora LUI il grande MINO FUCCILLO. Stavolta con dei bei giri di parole vuole
spiegare che il tifoso della Roma è un DEPRESSO e che ESSERE SECONDI non è poi così tanto male... Ma questo è della Roma? Possibile che odi così tanto i tifosi della Roma? Delle sue opinioni me ne frego, però è possibile che questo ogni volta che scrive se la prende con la TIFOSERIA?".
Guarda Raffaele, il mondo è bello perché è vario. Parlando del tifo organizzato senza saperne nulla aveva invaso - nel modo che tanto ci ha fatto ridere - un terreno che non gli competeva. Se poi parla di calcio e si rivolge al tifoso medio della Roma, poco male. In fondo quello rappresenta.


18 dicembre (pomeriggio): riguardo l'MP3 che ho messo stamattina, mi vien detto che fa parte di un altro disco. Tra pooco su MP3 anche "100.000 Giallorossi".
Poi una e-mail di Katia:
"Ciao Lorenzo, sono Katia di Torino.
Ovviamente domenica non potevo mancare, e non mancherò domani di certo! Sì, eravamo 4 gatti, ma personalmente non si stava male, freddo a parte e
totale assenza di vin brule'! Io sono un'innamorata pazza della Roma (altrimenti non avrei saltato il pranzo pasquale per andarmene a Manchester DA SOLA lo scorso aprile!!), ma il clima che si respirava domenica nel settore ospiti senza tensioni, senza polizia incarognita, beh, è sicuramente uno dei lati positivi dello sciopero degli ultras. Io personalmente non capisco questo sciopero dei gruppi, ma credo che su questo punto la pensiamo in modo diametralmente opposto, e non ho intenzione di convincere nessuno. Però quello che leggo sul tuo sito, della "trasferta" torinese un po' mi dispiace: non credano i romanisti che sono nati e vivono all'interno del raccordo anulare che noi romanisti fuori sede siamo tifosi di serie B!
Io, come sai, sono nata e vivo in Piemonte e, nonostante ciò, appena avuta l'indipendenza economica, mi sono abbonata in Curva Sud. Non mi sono mai
aggregata ad alcun gruppo, perché non mi riconosco troppo nel tifo organizzato, ma sono la prima a cantare, la prima a girare per Torino con la sciarpa giallorossa, la prima ad organizzare, sempre e costantemente da sola, le mie trasferte, perché qui è difficile trovare compagni di viaggio. Quindi, per favore, se il "Forza Roma" ha l'accento "spurio" e contaminato del nord, invece di indispettirvi, siatene felici: perchè esiste qualcuno, ancora più malato di molti romani, che coltiva la fede per la nostra amata Roma anche nell'arido deserto del Nord. Con affetto e costante stima per il tuo impagabile lavoro.
Un abbraccio giallorosso Katia".
Cara Katia, mi fa piacere che non ci sia stata la polizia incarognita, tuttavia credo che questo debba avvenire sempre, anche quando sono presenti i gruppi organizzati: sarebbe un bel fattore di tensione in meno. Per quanto riguarda il "romanismo di serie B", non credo sia questo il senso di ciò che è stato espresso da chi ha scritto i resoconti nella pagina di Torino/Roma (a proposito: ce ne sono altri due). I tifosi della Roma sono tutti di serie A, ma non c'è nulla di male se si ritiene che una squadra debba rimanere legata alla propria realtà territoriale e che quindi la Roma debba avere necessariamente la base più folta di tifosi a Roma: converrai con me che potrebbe "suonare" strano se in una trasferta del Napoli senti solo l'accento di Trieste, e questo non vuol dire discriminare o ritenere un tifoso di serie A o di serie B a seconda di dove nasce. Significa solo essere legati alle proprie radici, perché ci chiamiamo Roma e non Juventus o Internazionale.


18 dicembre: anzitutto un MP3 di Silvio Silvestri degli anni '70 dal titolo "Roma de noiantri". Scovata da Daniele e dai suoi amici, già l'hanno proposta come nuovo/vecchio inno della Roma! Il dubbio è sul titolo, perché tempo fa avevo scovato questo disco, da cui in effetti potrebbe esser tratta la canzone.
Solo che nnelle note c'è scritto che uhn lato del vinile ha il titolo "Forza Roma" e il retro "Non ricordo chi l'ha detto".

Dopo di che, aggiunte altre foto di Torino/Roma. Qualcuno che è andato a Livorno, mi manda il biglietto?


17 dicembre: una e-mail che ho assai apprezzato, perché dice puramente e semplicemente la verità:
"CIAO lorenzo, sicuramente avrai avuto modo di leggere le seguenti dichiarazioni di esponenti di alto rango della polizia inglese i quali  hanno capito quale è il vero problema di tutto, le ns autorità.  per i colleghi inglesi, infatti, gli italiani non sono capaci di gestire l'ordine pubblico. (amo il pragmatismo anglosassone). naturalmente i nostri organi di informazione si sono guardati bene di divulgarla, anche se, ad onor del vero, io questa notizia l'ho letta sul romanista. vedi tu se è il caso di pubblicarla, a me sembra molto interessante.
"Nove tifosi feriti e cinque arresti. È il bilancio degli scontri avvenuti mercoledì sera nei pressi dello stadio Olimpico, prima della partita di Champions League tra Roma e Manchester United. Sul web e sui principali giornali britannici la notizia degli incidenti ha ampio spazio. Nulla, comunque, se paragonato a quanto avvenne lo scorso aprile. L'attacco frontale al club giallorosso arriva da Dave McLuckie, capo della polizia di Cleveland, un'area dell'Inghilterra nord orientale, che era nella Capitale lo scorso aprile. «La Roma andrebbe squalificata - dice - Deve essere lasciata fuori dalle competizioni europee, sin dall'inizio, perché le autorità italiane non sono in grado di garantire la sicurezza delle persone che vogliono assistere a una partita di pallone. Quando i tifosi arrivano a Roma non si aspettano di essere attaccati né, tanto meno, di essere accoltellati. Ma queste cose, in Italia, stanno diventando la norma. Io amo il calcio e sono andato ovunque in nome di questa passione, ma nella capitale italiana non tornerò mai più». McLuckie si spinge oltre e sostiene che «se nessun tifoso dello United è stato ucciso è solo per un puro caso» e che qui «le autorità trattano gli ospiti come animali». Poi, invita le forze dell'ordine italiane a prendere esempio dai colleghi inglesi: «I poliziotti britannici sarebbero felici di aiutarle a risolvere il problema della violenza nel tifo. Loro a certe cose sono abituati». La reazione della Roma è affidata alle parole dell'amministratore delegato, Rosella Sensi: «C'è poco da dire, sono rammaricata che sia successo di nuovo. Ma questo è un fenomeno comune a tutto il calcio, non riguarda solo il nostro club»"
Ora, però, permettimi di farti le seguenti domande: l'osservatorio e le forze dell'ordine sono pagate per gestire l'ordine pubblico.
allora vi e mi chiedo:
1 ma se un manager pagato lautamente è incapace di fare il suo lavoro non deve essere licenziato?
2 perché roma man utd non è stata giocata a porte chiuse ovvero con il settore ospiti chiuso?
Ultima considerazione:
sono sicuro di una cosa e me ne assumo tutte le responsabilità:
gli europei non ci sono stati assegnati per i fatti di roma man utd dello scorso anno.
I fatti.
Roma man utd grandi polemiche sui mass media inglesi che in diversi servizi della bbc hanno “esaltato” il comportamento delle ns forze dell’ordine. È intervenuto ufficialmente il governo inglese.
L’ex prefetto Serra è andato in diversi programmi televisivi a tentare di legittimare le cariche di alleggerimento della celere, come vengono definite dai ns vertici di polizia, creando un effetto di boomerang impressionante. Gli inglesi lo hanno letteralmente sputtanato. Si domandavano come un’autorità di quel calibro potesse negare l’evidenza delle immagini? E perché il governo italiano non avesse preso provvedimenti? Ricordo un servizio della bbc che partendo da Genova g8 ha rappresentato il modus operandi dei nostri poliziotti e vi lascio solo immaginare come li hanno dipinti!!. (lo sapevate che siamo rimasti uno dei pochi paesi per cosi dire "civilizzati" in cui coloro che garantiscono l'ordine pubblico non hanno un numero di identificazione. è nel programma dell'unione prevedere una legge in tal senso, ma io ci scommetto quello che volete che nn verrà mai approvata, anzi manco la presenteranno al parlamento!!)
Le votazioni per assegnare l’europeo sono state espletate all’indomani di detta partita.
Uno degli elettori era un delegato inglese.
abbiamo perso, (ma nn ne sono sicuro) per un solo voto.
Ma no, la colpa è degli ultras……..
n.b. ricordo uno striscione degli ultras del Venezia all’indomani della assoluzione degli imputati al processo del petrolchimico di marghera. Tutti innocenti. Lo striscione recitava: “marghera nessuno colpevole? Saranno stati gli ultrà!!!”
ciao belli e buon natale a tutti voi…..".
A questo andrebbe solo aggiunto che sono stati proprio gli inglesi che hanno cercato per primi il contatto, ma la sostanza non cambia: c'è sempre chi inizia.
Aggiunte sei foto di Torino/Roma.
Sempre in Inghilterra: "He's so fucking handsome" cantato dai tifosi del Newcastle nell'area della "ricreazione" allo stadio in cui ci si può scolare qualche pinta (altro che divieto di alcool!!! Sfatiamo i luoghi comuni, in England se beve alle partite mica come da noi!). Si tratta di un classico coto da stadio - "E' così fottutamente bello"-  che ho avuto modo di sentire live al concerto dei Madness (che raccolgono ancora oggi un pubblico sostanzialmente calcistico), nei bagni degli uomini dopo il concerto, quando almeno 80-90 maschi prendevano bonariamente in giro i ragazzi che si specchiavano cercando di riassestarsi dopo l'esibizione del gruppo britannico: v'è da dire che, complice la birra, sanno veramente divertirsi e in questo c'è grande incomprensione con la mentalità italiana....)
http://uk.youtube.com/watch?v=GwXzjM2C01g&feature=related


16 dicembre: In costruzione la pagina di Torino/Roma. Qualche notizia e qualche amarcord:

La Questura li diffiderà?

1986/87 Volantino milanista

Partita di calcio a Kamez (Albania)

Iniziativa del Lecco Calcio


15 dicembre: iniziamo con un annuncio, al quale faccio una piccola premessa. Mi è stato proposto di intervenire nella trasmissione di MTV di cui all'annuncio che leggerete per illustrare uno dei casi più ridicoli di diffida ingiusta che mi sia capitato di vedere e per illustrare le conseguenze che, a seguito di questo provvedimento, ha subito il tifoso che ne è stato destinatario, che pure sarà presente per raccontare la sua storia. Ho deciso di partecipare perché ci sono dei casi che meritano di essere posti a disposizione di un pubblico più ampio di quello che può visitare un sito, o un blog.
Mi era anche stato chiesto di reperire tifosi ultras possibilmente violenti che con tutte le garanzie potessero illustrare le ragioni della rabbia, ma ho già spiegato che in questo non avrei potuto essere di aiuto (anche perché a mio modo di vedere anche voci distorte e visi oscurati possono essere facilmente decifrati) e che sarebbe anche stato impossibile trovare ultras disposti a comparire in televisione, vista la mentalità di non apparire che, giustamente, viene spesso richiamata e che in un momento di criminalizzazione mediatica degli ultras è quantomai opportuno seguire, vista la facile possibilità di strumentalizzazione. In effetti, il ragazzo che illustrerà la sua storia non è un ultras ma ha tutte le ragioni per essere arrabbiato. Detto questo, confido nel fatto che chi (eventualmente) dovesse decidere di intervenire non si definisca ultras ma semmai tifoso di una qualche squadra. Visto l'oggetto della trasmissione, quindi, credo possa essere opportuno - se qualcuno fosse intenzionato a partecipare - che si presenti un tifoso di curva (la squadra non conta) che abbia una certa proprietà di linguaggio e che possa esporre le ragioni della rabbia dei tifosi "da curva" a seguito delle restrizioni imposte dall'Amato Ministro e dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. In considerazione del fatto che il VJ è un politico, ancorché giovane, è anche preferibile leggerne il profilo, visto che non c'è errore più grande del partecipare a una trasmissione televisiva senza sapere chi si ha di fronte: http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Adinolfi. Se non si seguono queste premesse si rischia di fare brutte figure (considerate che dopo il caso Sandri ero stato invitato a partecipare ad "Annozero" di Santoro ed ho preferito dire di no perché non avevo avuto sufficienti garanzie sul tema della trasmissione).
AAA CERCASI TIFOSI
Mafia, precarietà, ingiustizie sociali, discriminazioni, disagi familiari. Fatti e situazioni che provocano sentimenti forti e contrastanti come collera, disappunto, indignazione, frustrazione, commozione ma che troppo spesso dobbiamo reprimere, stringendo forte le mani nelle nostre tasche. Ma se qualcuno vi invitasse a non farlo? Anzi vi dicesse che c'è un luogo dove poter lanciare i vostri pugni fuori dalle tasche? E' quanto farà, da venerdì 21 dicembre, MTV Italia con un nuovo programma settimanale, non a caso intitolato "Pugni in Tasca", che avrà come padrone di casa un vj decisamente insolito per MTV, Mario Adinolfi.
Mercoledì 19 si registra una puntata tutta dedicata al tifo. Se qualche romanista (e non solo) fosse interessato a partecipare può inviare una mail a: wanmar@libero.it. Grazie!".
Detto questo, passiamo alle e-mail:
"Ciao Lorenzo, sono Valerietto un ragazzo della sud, che fà parte di un gruppo, ma per ovvi motivi non mi và di pronunciarne il nome! Ho visto quel che è successo in questo periodo, e dirti che secondo me le chiacchiere non servono, bisogna disertare ancora per parecchio! Non vedo l'ora che finisce questo maledetto campionato, fatto solamente di pagliacci! Io per mia scelta ho venduto l'abbonamento di curva, dopo la morte di Gabbo! Penso di rientrare ad aprile, quando riapriranno la curva bergamasca, che secondo me il giorno della morte di Gabbo, ha fatto un grande gesto! Per rispetto soffrirò anche io lontano dalla mia squadra, però sono sicuro di una cosa, che la mentalità ci accomuna, perchè stiamo parlando di veri ultras, che vanno aldilà di tutto! Per me il loro gesto è stato importante, anche se è una tifoseria sempre odiata, non importa, dopo questa gesto gli voglio bene! Il loro obiettivo è stato perseguito.....pensa abbia visto tutta Italia e non solo....Cmq spero solo che quello che hanno fatto tutti i ragazzi presenti al Circo Massimo valga a qualcosa, lo spero vivamente, se lo meritano! In questo momento, non c'è differenza tra squadre, tra tifoserie, vale solamente quello che stiamo portando avanti per non dimenticare la  morte di Gabbo, che vorrebbero  mandare in archivio...ma con persone come noi è molto difficile che ci riescano! Ti ringrazio per le iniziative che stai promuovendo!".
Poi una e-mail dall'Indonesia leccese:
"piero , cucn lecce 1981
Ti scrivo da Bali , Indonesia : vivo qui  da 9 anni  ma continuo a sventolare sempre la mia vecchia bandiera ,la sciarpa che ho nel cuore , quella cheha conosiuto Gloria e sofferenza; una mentalita`,uno stile di vita…un atto di fede per degli spalti che non hanno latitudine...quelli che senza di noi sono cemento senza anima…questi mercanti moderni non mi potranno mai sottrarre quella che da sempre e` stata una voce ribelle! Quella che riscalda i cuori come torce al vento , tamburi che a suonar torneran….ultras e` per sempre.una scelta fatta d`onore, fedelta` e militanza .
Il movimento non lo potranno fermare,le nostre emozioni vanno oltra ogni colore,odio e leggi speciali…ultras vecchia maniera contro un calcio omolgato,quello degli affari e di uomini senza bandiera,senza appartenenza.
Ultras e fedelta ad un idea, ultas e sentirsi il 12 in campo anche quando il campo si chiama strada,lavoro e quotidianita`: onore a chi non striscia!
Commando ultra curva nord 1981"
Altre due e-mail che trattano lo stesso tema:
"Ciao Lorè, nonostante lo sciopero mercoledì sono andato allo stadio. Entrato in Curva mi sono reso conto che una parte dei presenti erano alla "esordio in curva" (alcuni guardavano sul biglietto la fila e il posto!). Ora premettendo che i motivi dello sciopero sono giustissimi e li condivido al 100% (ero al Circo Massimo...) invito tutti coloro che amano la NOSTRA Curva a non lasciarla in balia di certa gente che compra il biglietto e canta 2 cori così da potersi vantare il giorno dopo di essere andato in Curva Sud... Io sono andato allo stadio, ho regolarmente occupato il mio posto rimanendo in rigoroso silenzio dall'inizio alla fine della partita ma se non ci fossi andato al mio posto ci si sarebbe messo qualcun' altro che magari cantava rendendo inutile lo sforzo che tutti noi che amiamo veramente la Curva Sud, e che la rivogliamo bella e colorata come è sempre stata, stiamo facendo.
Magari io sto sbagliando, non lo so... L'unica cosa che so è che dobbiamo evitare che ci facciano passare per 2000 criminali a cui non importa nulla della Roma e stare a casa non credo sia il modo giusto. Grazie per il l'opportunità che ci dai. Valerio RXX".
Poi:
"Ciao Lorenzo, Riepilogo: ero al Circo Massimo. Poi, Roma-Cagliari: in Sud, con un nutrito gruppo (il solito, 15 persone, presenti pure al circo massimo) che per solidarietà con i gruppi decide di non cantare. Posizione mantenuta anche col Manchester: silenzio. Intorno a noi (soprattutto col Manchester): pischelli alla prima volta in curva, tre o quattro ciociari (sic!) mai visti, 6 ragazzi inglesi con le sciarpe della Roma evidentemente invitati da altri ragazzi altrettanto sconosciuti in curva, non so quante ragazze età media 14 anni, e infine almeno tre (sic! sic!) napoletani. A qualcuno abbiamo insegnato l' 'educazione' (al gol soprattutto). Per il resto mi veniva da piangere (e non mi metto qui a dire che ho anni di curva alle spalle etc., non me ne frega nulla, io qui ci vengo dal 1985, punto e basta). Vorrei dire ai gruppi: cani sciolti che sanno cosa significa sostenere la propria squadra, nella parte centrale della Sud e non solo, ce ne sono ancora moltissimi. Quando i gruppi lanciano i cori siamo noi, indifferentemente da chi sono partiti, a rilanciarli a seguirli a fomentarli. Forse, visto che la vostra assenza sta servendo da cartina al tornasole di quello che è diventata (anche) la Sud, vi propongo: superiamo steccati decennali, uniamoci tutti, ognuno col suo striscione ovviamente, sopra o sotto, come preferite, tiriamo un bel nastro oltre il quale chi non canta novanta minuti se ne può tornare a casa, le bandiere, almeno quelle, le fanno entrare, portiamone 1000, poi alziamo la voce: chiunque sa qualcosa di Sud, sa che potremmo essere almeno 2000, il resto della gente chissenefrega, imparerà. La Sud in questo stato è allucinante.
P.S.: stanotte guardate la trasmissione di RaiTre "Fuori Orario" a partire dalle 01.40 (o registratevela) e aguzzate la vista!!!!! Attenti, siamo ovunque e NON MOLLEREMO MAI! Lorenzo".
Altra e-mail: "Ciao Lorè, scusa se ri-rispondo ora. Dunque, quella roba delle trasferte vietate a determinate tifoserie era la solita azione mediatica per far risaltare l'operato delle fdo nei confronti del c.d."tifo violento", no? Perchè non ricordo che quella napoletana fosse nel blocco delle tifoserie a cui erano state vietate le trasferte, eppure domenicalmente, a seconda dell'avversario, gliele bloccano ugualmente. Allora cosa cambia dal nostro caso??
Cioè, io, per tornare in trasferta, devo stare alla finestra speranzoso che il capo dell'Osservatorio, il prefetto di turno e i loro amichetti si sveglino di buon umore per poter andare a vedermi una partita della Roma fuori casa? Perchè se è di caso in caso, qui non la si finisce più.
Anche perchè, se non hanno bloccato la tifoseria romanista a Livorno (trasferta che richiama un certo target di persone, al di là del tifo calcistico), in una partita che proprio tranquilla non era, quando la dovrebbero bloccare?
Bah, sinceramente non so se sono io che non capisco, o il mio cervello inconsciamente si rifiuta di capire ste logiche contorte. Sono veramente sconfortato.
 Un saluto, Michele".
L'Osservatorio non ha una logica, se non punitiva, e crollerà da solo. Gli stadi sono vuoti e il clima generale che si respira fa schifo ovunque. Quando si renderanno conto che le famiglie allo stadio non ci vanno comunque, ultras o non ultras, l'Osservatorio cadrà come una torre di sabbia per m,ano degli stessi che gli hanno dato il potere. Grazie a Gabriele, una bella foto di 27 anni fa, finora inedita. Nelle curve i teppisti, le tribune gremite. Eppure siamo subito dopo l'omicidio Paparelli:

Udinese/Roma 1980/81
Finiamo per il momento con un'altra iniziativa che mi sento di condividere al 100% e che è promossa da Beppe Grillo (non so se avete visto la faccia del presidente del Senato Franco Marini quando gli sono stati consegnati i 12 scatoloni con le firme e il progetto di legge di iniziativa popolare che chiede che i politici condannati se ne vadano a casa... per tutto il resto c'è Mastercard!) che dice: "il vero pericolo di questo paese non è la politica, è l'informazione. Ormai nei cda degli organi di informazione siedono industriali, banchieri e politici. Così come anche i tg, sono completamente sfacciati. Non c'è più in questo paese una informazione normale. Quindi via i finanziamenti pubblici ai giornali, se fai un giornale, te lo finanzi, ci lavori, lo fai bello e lo vendi. Vivi con chi ti compra e chi ti legge".Sono perfettamente d'accordo.


14 dicembre: iniziamo con le e-mail:
"Cari visitatori di asromaultras.it, Caro Lorenzo, sarò conciso e diretto perché lo scoramento che sto provando è talmente grande da essermi imposto di non parlare di tutte le singole implicazioni di questa situazione per evitare di starci veramente male.Sono uno studente universitario e per motivi legati al mio studio mi sono trasferito a Milano da qualche mese. Ogni qual volta posso, torno a Roma per andare allo stadio (nonostante mi sia trasferito ho rinnovato il mio abbonamento in Curva Sud). Oltretutto, vista la mia nuova residenza e dislocazione delle squadre di serie A mi è capitato spesso, quest’anno, di andare in trasferta. Comunque, vedendo oramai dall’esterno molte delle vicende legate al tifo romanista, credo di poter effettuare una riflessione quantomeno coerente.
Dichiaro, prima di iniziare, la mia posizione a riguardo della protesta messa in atto dai gruppi della Curva Sud: sono d’accordo e sono stato al Circo Massimo due settimane fa, in occasione di Roma - Udinese.
Paradossalmente, il vero dramma dell’atmosfera agghiacciante delle ultime tre partite è che chi era presente non era d’accordo con lo sciopero, e non ha cantato senza una nuova motivazione esplicita. Mi spiego: sono rimasti fuori dall’Olimpico i pochi che sostengono la squadra intonando cori e colorando lo stadio, è entrato chi la sostiene in altre maniere (comprare il biglietto è l’unica che mi viene in mente ma credo che, come dicono, ce ne siano delle altre a me oscure). Fuori sono rimaste le persone che fanno in modo che tutta la situazione del calcio (romanista, in questo caso) sembri rimanere a galla mentre in realtà sprofonda nell’oblio delle televisioni, degli atteggiamenti mafiosi, della repressione, del calcio moderno. E non entrando, questi pochi ancora legati sentimentalmente al tifo da stadio, hanno chiarito la loro minoranza schiacciante e il destino del nostro calcio.
I presenti, con il loro silenzio-assenso - nei confronti degli sciagurati decreti, ahimè!, statali - hanno (in)coscientemente dato dimostrazione di quanto sia stato proficuo il processo di deviazione effettuato dalle istituzioni nei confronti della più bella cornice sportiva che esista al mondo: il tifo calcistico.
Non si può sempre essere bastian contrari, però. Non si può essere contrari a quello che si sta delineando come il nuovo calcio, essere contrari alla protesta e non proporre nulla per cambiare la situazione. Si accetti lo stato delle cose e si abbia il coraggio di dire che va bene così. Purtroppo è un morbo molto diffuso in Italia quello dell’«immobilità contraria», e buona parte del tifo romanista sembra esserne affetto irrimediabilmente.
Per una volta si capisca che ora non è il momento di discutere di questioni congenite, di vecchi rancori e di tensioni interne, ma di unirsi per sconfiggere un nemico più grande che individualmente è invincibile. Io non faccio parte di nessun gruppo organizzato della Curva Sud e ho molti dubbi sulla condotta di alcuni di questi ma non vuol dire che quando viene proposto qualcosa che mi trova d’accordo io debba, aprioristicamente, rifiutarlo. Molti hanno detto che la vera protesta sarebbe quella di andare e colorare lo stadio; già, bella scoperta! Tralasciando il fatto che è quello che la Curva Sud fa ogni domenica, io mi pongo una domanda: con quali colori, visto che oramai non è più possibile portare niente all’interno dello stadio?
Non entrare, oggi, vuol dire dare un segno tangibile di contrasto. Magari per far vedere, domani, qual è la differenza con uno stadio stracolmo. L’incasso al botteghino non è più il primo introito delle società di calcio ma sicuramente se ci fossero dieci stadi su dieci vuoti ogni domenica in serie A la perdita di immagine della Lega Calcio sarebbe insostenibile. A quel punto qualcosa si muoverebbe sicuramente.
In ultimo, non si dica che chi è entrato lo ha fatto perché la squadra ha bisogno di sostegno perché, come hanno dimostrato le ultime gare, questo sostegno non c’è stato.
La speranza - certo! - è l’ultima a morire, ma intanto io mi porto avanti: addio calcio che mi hai fatto innamorare, benvenuto calcio moderno. Mattia ZG".
Altra e-mail da Tor Tre Teste:
"Ciao Lore', è la prima volta che ti scrivo anche se oramai sono anni che visito il tuo sito e approfitto per farti i complimenti.
Io sono uno dei tanti tifosi delusi e amareggiati per tutte le cose che stanno succedendo, ho appoggiato in pieno la protesta dei gruppi, sono andato al circo massimo e continuo a non andare allo stadio e soprattutto in trasferta, protestare per una giusta causa come stiamo facendo dovrebbe farmi sentire bene invece non è cosi', vorrei fare un appello ai gruppi: "riprendiamoci la curva sud" torniamo in curva e continiuamo la protesta silenziosa all'interno della curva, in queste partite ho sentito cori che mi hanno fatto rabbrividire, prima i cori a Taddei e poi ieri sera cori a Barusso ("e vai Barusso facci un gol"), non è possibile!!! Se non siamo riusciti a lasciare la curva vuota come speravamo dobbiamo tornare e cercare almeno di non far cantare gli imbecilli che stanno infangando in nome della Sud in queste partite in un modo o nell'altro, una persona che ti dice "nun ja faccio a lascia' a magggica da sola" ma che je voi risponde? l'unica cosa che uno puo' fare è cojonarlo, je dai na pacca sulla spalla e gli dici "c'hai ragione te", e di persone cosi', vuote e omertose che oltre il propio naso non vedono o non vogliono vedere, pultroppo ne è piena la nostra amata CURVA SUD come abbiamo potuto vedere in queste partite, tutte le persone che dicono che la Roma non va lasciata sola, dov'erano a Livorno? erano 350 e sicuramente non tutti da Roma. Vorrei ricordare anche uno striscione che abbiamo messo qualche anno fa' per il nostro capitano (Giuseppe Giannini) quando lascio' la roma e vorrei rigirarlo a tutti i veri tifosi della CURVA SUD:
"SOLO CHI AMA E CHI SOFFRE PER LA MAGLIA HA IL DIRITTO DI ONORARLA PER SEMPRE"
Spero che questa mail venga presa in considerazione dai gruppi e in attesa di questo continuo a non andare allo stadio.
FORZA ROMA E FORZA CURVA SUD CIRCO MASSIMO
Gabriele T3T".
Proseguiamo:
"Ciao Lorenzo. Complimenti! Ormai il tuo sito è diventato un punto di riferimento per me (più che un punto di riferimento direi che è un sito che cerca di dare spazio a chi non ha voce in altre sedi!).
Volevo dire, come molti prima di me, che le battaglie si vincono stando tutti uniti; al contrario si crea una guerra nella guerra inutile e improducente che darebbe ragione ai nostri tanto odiati signori del(anti)calcio.
Nessuno può negare che lo stadio senza colori, cori, coreografie è una tristezza. E' vero, è comunque tifo, ma non il nostro; quello che fa venire la pelle d'oca anche a chi passeggia a ponte milvio e che ti fa sentire protagonista dell'evento e non semplicemente spettatore.
Parlando degli scontri di Roma Manchester "scontri tra ultras: 6 accoltellati", ma come? gli ultras non ci sono per protesta! soliti media, prendete un vocabolario dei sinonimi e contrari e vedrete che ultras non è un sostitutivo di delinquente!
Per concludere volevo sapere se è vero che persone di altri settori vengono incanalati nella sud, perchè un pò mi viene sto dubbio.
Un saluto a tutti! Carlo. ps benvenuto Antunes!!!".
E' il momento di Davide:
"Ciao Lorenzo, sono Davide, ieri dopo due partite senza stadio, sono tornato nella nostra amata curva e ti dico la verità ci sono tornato solo ed esclusivamente per vedere che situazione si è venuta a creare con lo sciopero dei gruppi e con il clima che si respira oggi in Italia..Bè l'unica cosa che mi viene da dire, è che non capisco come si possa riuscire ad alzare cori in una situazione così delicata, sono stato al circo massimo il giorno della protesta e mi sono accorto lorè che la curva sud è quella del circo massimo, 2000 persone tengono in piedi la passione e la fede di una curva come la nostra, chi non ha partecipato allo sciopero di queste settimane è il primo che poi si lamenta che nn ci sono più torce, fumogeni, striscioni etc etc....vabbè lorè ho parlato abbastanza .... cmq spero che tutto questo a qualcosa sia servito, ma ho i miei dubbi...bella lorè...AVANTI CURVA SUD".
Torniamo a ieri com Simon....
"Ciao Lorenzo, sono tornato da poco dallo stadio. Che dire?? Una Roma che avrebbe potuto fare di più ma non importa, non c'era nulla in palio e una partita così ce la potevamo aspettare. Sai, a lasciarmi stupito è leggere che anche stasera ci sono stati dei tafferugli. Ma come?! Lo stato fa leggi repressive a gogò fin oltre l'assurdo e ancora ci sno i tafferugli?? Inoltre.. ma i tifosi del Manchester non erano accompagnati dai loro steward?? E come mai hanno permesso (se veramente sono andate così le cose) che i loro "protetti" venissero a contatto con i romanisti?? Al solito domande senza risposta, o meglio domande che hanno una sola risposta: INCOMPETENZA A 360°!! Volevo poi aggiungere che è sempre triste vedere la sud vuota e che ho l'impressione che i padroni del calcio e della politica traggano giovamento dal vedere gli stadi che finalmente si svuotano e dove tutti restano pressochè in silenzio. Alla prossima!!".
... e Luca: "no basta nun ce la faccio +,la partita e' cominciata da 25 minuti e e' gia' la 50 volta ke la rai inquadra bambacioni e magnapatatine e fra l'altro quello ke aveva detto sul tuo sito qualcuno l'altro giorno e' vero e l'hanno rifatto,hanno fatto entra' in sud anke quelli della nord perke' c'e' la nord vota e la sud me sembra quasi piena e se e' cosi' me sembra na bella infamata da parte della societa'.ciao e grazie per lo spazio". In realtà credo che i pochi spettatori della Nord li abbiano fatti entrare in Distinti Nord... Sui bambacioni sono d'accordo: devono far vedere che lo stadio è dei bambacioni! Del resto la RAI di chi è espressione politica?
Valerio:
" ****** Pisanu, ******* Amato, le guardie frustrate che godono nell'avere continuamente appoggio x i loro ormai decennali vergognosi abusi e soprusi, ******** a  quella ************** briatorina della Melandri (W gli europei in Polonia!), vaffanculo i tornelli, i passamano, i corridoi, i biglietti costosissimi numerati di posti fasulli e inesistenti comprati in profumeria facendo 2 volte la fila con documenti rigorosamente originali e sottoposti a controllo elettronico-digitale dell'iride dell'occhio, vaffanculo ai pericolosissimi cancelloni della zona prefiltraggio (prefiltraggio de che????), vaffanculo ai 30.000 e passa biglietti che puntualmente ad ogni finale vanno a finire ai giapponesi della playstation anzichè nelle mani di chi va a kiev a -10, vaffanculo a chi dice ke in curva la gente sta in piedi perchè è colpa dei tabelloni pubblicitari che fanno alzare quelli delle prime file che altrimenti vorrebbero tanto star seduti, vaffanculo ai seggolini riscaldati negli stadi, vaffanculo ai seggiolini con gli schienali spaccagambe, ma vaffanculo ai seggiolini e basta, vaffanculo ai giornali e ai mass media tutti perchè sono sfacciatamente piegati al volere di quelli che vogliono ostinatamente farci credere delle cose e non altre (fosse x loro arriverebbero a dire che Gabriele s'è suicidato), vaffanculo alle TV, a SKY, al Digitale terrestre, ai videofonini, a D+ quando c'era, a Stream quando c'era, vaffanculo a chi non si fa 2 risate ogni volta che l'osservatorio del Viminale apre bocca, vaffanculo a chi non ha vergogna a sequestrare a un bambino la sua bandierina "Totti ti voglio bene" che si era fatto con tanto amore con l'Uniposca, vaffanculo a chi mi fa sequestrare i borghetti e poi me li vende dentro, vaffanculo a chi non capisce. VALERIO, S.GIORGIO A LIRI".
Insomma, si stanno facendo amare... Così si recupera il rapporto con le "Istituzioni":
"Ciao Lorenzo, volevo scriverti solo di Roma-Manchester ma alla fine erano tante le cose che volevo dire (non a te in particolare, ma a tutti i lettori del tuo
bellissimo sito, "guardoni" e "giornalai" compresi) che è venuto fuori qualcos'altro...chiamiamoli pensieri sparsi.
Sono abbonato in Curva Sud e ho aderito alla protesta, a Roma-Udinese me ne sono andato al Circo Massimo per respirare quell'aria "che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo" e ho vissuto un bellissimo pomeriggio da una parte (quella che ci ha visti tifare finalmente liberamente, con cose illegali tipo i fumogeni ma che non hanno fatto male a nessuno, tant'è che c'erano anche dei bambini), e triste dall'altra perchè pur di fare qualcosa (che sia il modo migliore è leggittimo avere dei dubbi, ma qualcosa bisognerà pur fare... altrimenti finiremo come gli inglesi che finiscono diffidati per aver mandato affanculo l'arbitro) siamo rimasti lontani dalla nostra Curva Sud ma ciò che è ancora più importante dalla "nostra" Roma (nostra non nel senso che è di noi "ultras" ma di tutti i tifosi della Roma, dal mio vicino di casa che si vedeva le partite in tevere e mò per vari motivi se la vede a casa davanti a sky a me che (non) me la vedo in Curva Sud nonostante c'ho avuto un infarto a luglio)!
A Roma-Cagliari sono andato allo stadio ma sono rimasto sulle scale e non ho tifato, vedendomi - per una volta - la partita così come fa un sacco di gente
sia negli altri settori che purtroppo in Curva Sud, cioè in silenzio. A proposito, ho letto su qualche forum gente che si complimentava del tifo perchè
qualcuno si è impegnato (ma con risultati scadenti) dicendo che era mancata solo un pò di coordinazione.... ovvero di tifo organizzato o magari qualche
megafono... e allora tutto torna! Ormai siamo arrivati a un punto tale che la gente non capisce manco quello che dice, non si è d'accordo con lo sciopero del tifo organizzato per le leggi che ci tolgono gli strumenti del tifo e poi si dice che il tifo a roma-cagliari era buono ma mancava l'organizzazione! Mah!
Oggi a Roma-Manchester non andrò allo stadio ma ti volevo dire una cosa che mi è successa alquanto strana! Ti giuro sulla mia sciarpa del Commando che è vero! Sono capitato sull'autobus 271 verso le 18:10 in direzione da San Paolo a Piramide e c'erano 4 inglesi (piuttosto ben piazzati anche se con qualche capello bianco)...ma la cosa strana è che due di loro avevano sciarpe della Roma! Ma non è tutto... Arrivato al Colosseo vedo due ragazzi e una signora sui 40/50 con due bandiere della Roma (nuove di zecca) e subito penso "ma guarda come tengono ste bandiere...che non hanno mai tenuto in mano una bandiera questi?" ma poi mi accorgo che la donna aveva in mano una guida turistica con scritto Rome e ...parlavano inglese!!! Totale: 7 inglesi, 2 sciarpe e 2 bandiere della Roma!!! La nuova frontiera del casual o se semo gemellati cò qualcuno e nun me ne sò accorto??? Vabbè...
Ah, ultimi aggiornamenti mentre ti stavo scrivendo... pare che ci sono stati scontri vicino piazza mancini... evidentemente il tifo lo stanno fermando ma la
violenza no...
p.s.: C'è mia sorella furibonda perchè per colpa della partita al supermercato non le hanno voluto vendere il vino rosso!!!. E che se vo' beve er vino rosso er giorno de Roma/Manchester??? Ma siamo pazzi??? Poi si accoltellano!!!
Paolo: "Ciao Lorenzo, due minuti per segnalarti l'articolo sulla pagina on-line de "il Romanista" (giornale che fosse per me avrebbe venduto due copie nella sua storia..). Nell'esaltare, giustamente, il fatto che stasera ci saranno tanti bambini chiude così: "...Forse è il segno che all'Olimpico il tifo, quello sano, sa ancora vincere." A chi sarà mai riferito???? Ai cattivoni della Sud che non entrano???? (è il periodo più lungo della mia vita senza stadio e sicuramente questo non mi fa stare bene). Benissimo, peccato però che poi nella foto sopra non ci sono le famiglie che vanno finalmente in pace allo stadio, ma uno scatto della manifestazione al Circo Massimo. La solita storia, tutti schifano la curva,i colori, quelle armi atomiche che sono i fumogeni, salvo poi che da sfondo ai loro articoli di giornale o ai loro servizi televisivi usano tutto questo per i loro porci comodi... Mi fate sempre più schifo!  Quanto mi manchi CURVA MIA!!!!! Paolo". Beh, la sigla televisiva della Nazionale comprende la torciata criminale dei Gladiatori e ancora oggi le televisioni fanno vedere torciate e fumogenate come esempio di colore e colore.... Delinquenti che istigano alla violenza, verrebbe da dire....
Sul pumto, Bruno:
"Ciao Lorè, ieri sera ho giocato per la prima volta a Pes2008 alla Play3 (dirai sti cazzi, è meglio il subbuteo ehhe), bè, alle soglie del 2008 all'ingresso delle formazioni (rigorosamente Roma-Lazio) uno Stadio Olimpico gremito in ogni ordine di posto (si vede che è un gioco...) e cosa ancor più fantascientifica le PERICOLOSISSIME TORCE...
Arrestiamo quelli della Sony per favoreggiamento a delinquere... Saluti".
Gianfranco:
"Ciao Lorenzo, ho letto la mail di quel ragazzo che non è potuto andare in tribuna per vedere la partita perchè abbonato in altro settore, puoi pubblicare questi "consigli"...  Anche io ho scelto il modo di aderire alla protesta in atto andando a vedere la partita in un altro settore che non fosse la sud dove sono abbonato (...da 33 anni consecutivi). Per evitare l'odiosa disposizione che non permette al sistema informatico della Lottomatica di rilasciare un biglietto per chi è già abbonato consiglio di usare qualche accortezza... Per esempio se vi chiamate con un nome "composto" tipo Gianluigi, è sufficiente che sul nuovo biglietto lo fate scrivere staccato "Gian Luigi" et voilà...il sistema lo riconoscerà come altro nominativo ed avrete il vostro biglietto, oppure basta che fate mettere un punto dopo il nome o il cognome e l'effetto è lo stesso.....buon divertimento".
Per finire: hanno fatto bene a non vendere i biglietti del settore ospiti ai salernitani (che hanno tutto il diritto di prendersi i biglietti per qualsiasi altro settore).... se non ci sono disordini, meglio crearli!
Cinquanta tifosi granata davanti al Menti
Arrestato un supporter della Juve Stabia.
Un giovane arrestato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale - manette ai polsi del tifoso stabiese CS, 26 anni, per il quale era giá scattato il Daspo nei mesi scorsi - quattro contusi tra le forze dell’ordine, nessun fermato tra i tifosi della Salernitana, tante immagini raccolte dalla polizia attraverso le telecamere a circuito chiuso interne ed esterne al "Romeo Menti".
E’ questo il bilancio del parapiglia scoppiato nel piazzale antistante lo stadio di Castellammmare di Stabia, prima del fischio d’inizio e per gran parte del primo tempo del derby delMenti tra la Juve Stabia e la Salernitana. Tutto è cominciato poco prima delle ore 16.30. All’improvviso la curva della Juve Stabia si è animata perché alle proprie spalle ha sentito voci e cori di un folto gruppo, stimato in circa cinquanta unitá, di tifosi della Salernitana che sono arrivati nei pressi dello stadio per manifestare la propria vicinanza ai granata pur sapendo che la trasferta era stata loro vietata dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale. I tifosi della Salernitana sono arrivati da via Cosenza, hanno attraversato viale Europa ed il piazzale che si trova davanti la curva di casa e sono arrivati nei pressi della curva Ferrovia, il settore che è rimasto sguarnito per motivi di ordine pubblico.
I tifosi della Juve Stabia li hanno visti e pure quelli dei distinti che hanno cominciato ad aggrapparsi alle recinzioni. Dalla curva gialloblu sono partiti diversi fumogeni e dai distinti altri oggetti. Nel frattempo le forze dell’ordine si sono precipitate all’esterno dell’impianto per evitare il contatto tra le due tifoserie. Lo scontro l’hanno avuto con i tifosi della Juve Stabia che hanno provato in tutti i modi a sfondare il cordone e raggiungere i salernitani che inveivano dall’altro ciglio di strada. Il responsabile del servizio allo stadio, il vice commissario Petrillo, ha fatto partire alcune cariche di alleggerimento. Poi i tifosi della Salernitana sono stati raggruppati e sotto scorta sono stati condotti al casello autostradale perché potessero fare immediato ritorno a casa.
Intorno allo stadio Menti è tornata la calma prima dell’intervallo. Però le cariche ed i tafferugli hanno provocato danni ad alcune autovetture parcheggiate in viale Europa. Le forze dell’ordine hanno inserito nel proprio rapporto di fine giornata la rottura del parabrezza di una macchina da parte dei tifosi della Salernitana. Durante i tafferugli, è stata asportata anche la marmitta di un’altra vettura.
Per finire, inserita la pagina 2 dell'omaggio delle tifoserie a Gabriele Sandri. E' la volta della scena tedesca/austriaca.


13 dicembre: inserite le foto di Roma/Manchester United.

12 dicembre (pomeriggio): giusto per un messaggio di emergenza: "Ciao Lorenzo, potresti (PLEASE) chiedere se qualcuno stasera mi può dare un passaggio dopo la partita? So disperata, per via della benzina che non c’è vanno tutti in moto/motorino e l’unica macchina è già piena. Mi basterebbe un passaggio in qualsiasi punto della via prenestina, o tiburtina. Il mio numero è 339 3325423 e la mail: renee.forte@valueteam.com
Grazie mille e forza roma, Renée".
Dopo di ciò segnalo due siti veramente utili: http://www.romanews.eu/scroller.asp e http://www.romatube.com/
Tra poco li metto come link diretto in questa pagina.
Poi una e-mail di Davide: "ciao lz, e' passata ormai una settimana da roma cagliari, ma non ho avuto modo di scriverti prima.
volevo soltanto dirti che io personalmente non ce la faccio a rimanermene a casa quando gioca la roma, pero' per questa volta avevo deciso di andarmene in tribuna, almeno mi sarei sentito piu' vicino a chi, giustamente, porta avanti una protesta con coerenza e sofferenza ( e te lo dice uno che non ha mai avuto u n buon feeling con i gruppi, ma in certi momenti bisognerebbe fare quadrato ).
fatto sta che, alla lottomatica non mi hanno dato il biglietto in quanto possessore di un altro titolo per un altro settore.... praticamente non so libero neanche di andare a vedere la partita dove mi pare. ma e' vera sta cosa o mi hanno detto una cazzata alla lottomatica? se cosi' fosse io non potrei, che so, andare allo stadio con un amico non tesserato con la mia ragazza...
altra considerazione, mi sto vedendo la coppa intercontinetale.... ma che dovemo anna' in giappone pe pote' ricomincia' a fa un po' di tifo come cristo comanda??? ma non si puo' fare un referendum per abolire sto cazzo de decreto? o quantomeno, siccome dei punti sono palesemente anticostituzionali, non se ne puo' chiedere la non validita' ( io in materia giuridica sono totalmente incompetente lo ammetto... tu qualcosa in piu' di me credo che ne sappia :-)) ) ti saluto, ti rinnovo i complimenti e sempre FORZA ROMA E FORZA CURVA SUD!
P.S.: complimenti ai lazieli che stavano a madrid ieri, nonostante l'andazzo della gara hanno cantato tutta la partita".


12 dicembre: le foto di Roma/Manchester United in nottata. Diverse e-mail e segnalazioni:
"Sono stato a Livorno questa domenica,e dico solo che hanno vinto loro.Finchè sarà così non mi divertirò più.A Termini eravamo una 30ina di ragazzi e c'erano almeno una cinquantina di poliziotti.Noi scortavamo loro!A Livorno che te le dico a fà,appena scesi dal treno o facevi il biglietto di ritorno o non vedevi la partita.Sempre rigorosamente ripresi da una telecamera.SEMPRE.In stazione allo stadio...Così non si può.Fai il biglietto e devi inviare il tuo documento alla questura,come puoi?Riempivamo a mala pena un autobus e c'era un corteo di volanti e cellulari della PS lungo un kilometro.Come si può?Io voglio solo tifare.E' nauseante andare allo stadio in curva ormai.E' così.E' la fine.".
Sulla Curva Sud:
"Mi manca e non sapete neanche quanto! Entrare in quella curva, sentire quei  "mormorii" del pre gara, ammirare bandiere e striscioni dei gruppi,
stendardi e tutto il resto...mi manca qual colore sangue e oro...che amo più della mia vita...mi manca...e non potete immaginare quanto! Nonostante
tutto, nonostante i mille sacrifici fatti per poter entrare in quel settore, nonostante i sacrifici estivi fatti per pagarsi un abbonamento, nonostante il mio domicilio...nonostante tutto...sono dalla parte dei gruppi...sono dalla loro parte...perchè mi sento un Ultras e vivo la mia vita (più o meno) come loro! E' passato già troppo tempo senza Curva Sud, sono passati già troppe mattine e sopratutto troppe notti...guardando le foto e sorridendo ad ogni ricordo...la nostalgia è sempre più forte...ma sono dalla Vostra parte! Mi ritrovai a scrivere una e-mail dopo i fatti di ASR - Livorno, quando, per l'ennesima volta, anche chi stava in Sud, pensò bene di sputare veleno, sui "TDR", per lo striscione "razzista"...sono passati anni, ma a quanto pare, certa gente, è ancora in curva, nella "mia" curva, solo per moda e vanto! Gli stessi 2/3000 che entrano per ASR - Udinese e ASR - Cagliari, ma che a Livorno, vanno in 230...gli stessi che come anni fa, infangarono il nome di un gruppo della Ultras della Sud, e che poi, non andarono né Belgrado, né a Torino con - 5°...gli stessi che cantano per i calciatori e per i diffidati fanno finta di starnutire...gli stessi che prendono calci in culo in trasferta e dalle guardie e poi "pregano" i gruppi di "levargli gli schiaffi da faccia"...gli stessi che in 5000 a Manchester per un ottavo di finale, mentre per una gara del girone preferiscono la pay - tv ed in Inghilterra ci si ritrovano in 600...gli stessi che Odio Napoli, Bergamo e tutti, ed in trasferta chi li vede! Sono dalla Vostra parte e lo sarò sempre...grazie a
Dio...sono come Voi...grazie a Dio...sono un Ultras! Lunga vita a te...Lunga vita Curva Sud! Vincenzo!".
Su un blog apparentemente inaccessibile:
"ho letto ora l'intervento riguardo l'impossibilità di accedere al blog delle "guardie".. però io sono riuscito ad entrarci.. all'inizio mi sono insospettito perchè ho pensato di avere questo "permesso" e quindi di trovarmi dalla parte loro :-D (con molta preoccupazione) ma poi mi sono ricordato di essere iscritto ad un blog di forumfree, dal momento che anche loro si appoggiano a quell'organizzazione credo che basti essere registrati a forumfree (che è appunto una catena di forum) per potervi accedere".
Una piccola replica:
"Ciao lorè,sò quello che ha scritto l' email del prefiltraggio. Volevo solo precisare una cosa: il mio non era un lamento,ma una semplice segnalazione di ciò che succede. Anche perchè anch'io domenica scorsa con l'udinese sono stato al circo massimo. E lo avrei rifatto anche mercoledì. Solo che tra lo scegliere di protestare a casa e  andare allo stadio ho preferito la seconda. Perchè PER ME protestare a casa non avrebbe avuto significato. Entrare allo stadio per me non significa dargliela vinta,io non sarei entrato fino a gennaio se fosse per questo, ma lo avrei fatto solo se si fosse organizzato qualcosa di grandioso come,secondo me, è stato quello che abbiamo fatto al circo massimo,dove sembrava essere tornati indietro nel tempo. Oppure essere andati a livorno in 4 gatti a prendere l'acqua e a non tifare. Io ho il massimo rispetto per i gruppi,che reputo l'ultima ancora di salvezza per poter tornare a essere quelli che eravamo, ho condiviso ogni semplice parola del loro comunicato per il circo massimo. E provo lo stesso disagio che provano loro,non credere che sono stato contento della situazione della curva col cagliari e a livorno;so che è necessario. Io nei miei ideali non mi sento lontano da quelli dei gruppi: amo seguire la Roma,amo il tifo vero,amo combattere per i miei ideali, amo cantare a squarciagola la società dei magnaccioni nella stazione in trasferta,amo stare tutti insieme a sostenere la Roma,amo entrare in curva e vedere che c'è tanta gente che la ama come me,e mi sarebbe tanto piaciuto continuare la protesta nello stesso modo di come è iniziata,ma se così non può essere,come hanno ritenuto giusto che fosse così sia. Ma io a casa non ce la faccio a stare".
Una voce che dissente non nel merito ma nella forma:
"Ciao Lorenzo,
volevo precisare alcune cose sul mio punto di vista personale riguardo la protesta dei gruppi della sud...pochi giorni fa ho scritto una mail molto critica su certi atteggiamenti di alcune persone all'interno della curva che secondo me predicano bene e razzolano male...ora però vorrei cercare di essere più propositivo dato che alla fine la curva sud sta a cuore a (quasi) tutti quelli che ci stanno dentro...premetto che per me i motivi della protesta sono giusti come il metodo profondamente sbagliato e quindi domani starò al mio posto...detto questo la prima cosa che secondo me dovremmo iniziare a fare tutti è smetterla di insultarci tra di noi (mi ci metto anch'io dentro..)..se c'è una cosa che non porta a nulla è spargere zizzania tra gente che ama la roma e la segue ininterrottamente da anni..io mi tengo le mie opinioni e altri le loro ma questo non impedisce a tutti di convivere per 90 minuti con un fine comune. Riguardo il metodo della protesta il mio disaccordo è molto semplice: il non entrare allo stadio non serve a niente..completamente a niente!!! Volete far vedere com'è la curva senza gruppi, tifo e colore? Fa schifo e non serviva neanche una partita per dimostrarlo figuriamoci stare a casa per una settimana, un mese o un anno...ma i padroni del calcio non aspettavano che questo...si stanno già leccando i baffi..pensate che tra un mesetto diranno: "Ma che brutto questo calcio senza pubblico e passione ridiamogli i fumogeni e gli striscioni e vissero tutti felici e contenti?" Loro possono andare avanti senza curve per l'eternità..il non andare allo stadio servirebbe solo se tutti gli stadi fossero completamente vuoti..ma questo sapete bene che non è possibile...i mass media hanno già fatto il loro dovere..nel 90% degli stadi se parte un coro per Gabriele Sandri il resto dello stadio fischia...ma ci pensate?? E' allucinante ma è un dato di fatto quindi bisogna volenti o nolenti considerarlo..Lorenzo ogni partita leggo la tua "descrizione" dell'ambiente..è esattamente quella che appare su giornali e televisioni...inoltre leggo pseudo articoli e blog romanisti dove si narra della festosa curva liberata dalla minaccia dei gruppi..dove finalmente le persone costrette a tifare e malmenate tutto il tempo possono cantare quando vogliono...la realtà artificiale è ufficialmente stata creata! Quindi cosa fare? La mia opinione è di entrare allo stadio ognuno con una sciarpa...parte roma roma e fare una sciarpata che non si vede una testa..poi cantare a squaciagola per 90 minuti..e quando faranno 40 gradi e la sciarpa proprio non si potrà portare entrare tutti con la maglietta della roma tale da fare un muro rosso con  migliaia di bandiere giallo e rosse da sventolare per 90 minuti..per me è da qui che si deve ripartire per poi cercare di far valere i propri diritti che sono stati violati..e sono i gruppi che devono dare l'esempio portano le sciarpe e le bandiere allo stadio...questo per me sarebbe veramente un atteggiamento ULTRAS.....ripeto il metodo scelto per me non porta a nulla...quando una categoria sciopera fa dei sacrifici rinunciando allo stipendio ma creando disagi tali che costringe l'opinione pubblica a occuparsi del problema..da un certo punto di vista è anche considerabile come un ricatto (giustificatissimo)...qui abbiamo un gruppo di persone che si sacrificano rinunciando ad andare allo stadio creando dei disagi a chi? Alla Roma? Sai che ie frega..Alla lega calcio? Alle televisioni? Al ministro Amato? Ve lo dico io a chi: a nessuno di quelli contro cui volete ribellarvi..quindi in conclusione io rigiro l'invito dei gruppi...venite allo stadio a tifare e in quel contesto troverete l'appoggio anche del resto della curva...come dite voi uniti si vince.
Saluti Tommaso".
Eppure qualcosa manca con l'assenza dei tifosi più canterini:
"Ti sei accorto che la Rai manda le sintesi delle partite con i boati finti delle esultanze del pubblico? (me ne ero accorto, mi ero dimenticato di segnalarlo... nota anche come le TV non riprendono gli spalti ormai deserti su ogni campo, n.d.L.) Se tutti continuassimo a boicottare il tifo, magari non cambierebbe nulla a livello pratico, ma sono convinto che per i padroni del calcio sarebbe un bel danno. Gli stadi vuoti e senza cori fanno più male di mille abbonamenti disdetti a Sky. Basta vedere cosa succede per la Coppa Italia: l'assenza dei tifosi allo stadio rende molto meno appetibile lo spettacolo televisivo (è esattamente così, n.d.L.). Magari mi sbaglio, ma un giorno qualcuno (in nome dei soldi) potrebbe addirittura rimpiangere torce e fumoni, nonchè quelle sane (?) scazzottate degli anni '70".
C'è chi condivide ma, onestamente, dice che nun je la po' fa :-) :
"ciao lorenzo...anch'io NUN JE LA POSSO FA infatti contro il cagliari sono entrato  e anche per me non significa che non sono d'accordo con i gruppi  ma anzi...tutt'altro e ti devo dire che ammiro e rispetto questa loro protesta che stanno portando avanti con coerenza...mi aspettavo un altro comunicato sopratutto di questo genere giusto e intelligente...CORAGGIO CURVA SUD UNITI SI VINCE".
Più o meno sulla stessa linea:
"Ciao Lorè, solo poche parole per la protesta che ci sarà domani.
Io molto probabilmente stà volta enterò, ma come fanno molti, moltissimi ragazzi, da quanto mi è stato detto, non canterò nessun coro (inno compreso); non perchè non ci vada di cantare, anzi! ma per affiancare idealmente la protesta..non porterò neppure bandiere ne sciarpe al collo, sarò semplice spettatore di uno squallido spettacolo in una curva spoglia di passione e colore.
Purtroppo l'ho data vinta alla debolezza, che dire...spero che la protesta dei gruppi, di gente più forte di me, che con questo atteggiamento stà dimostrando di avere gli attributi, vada avanti...e faccia capire realmente il danno che è stato fatto all'espressione del sano tifo in tutta Italia.
Non è assolutamente inutile tutto ciò che si stà facendo...che sia portato avanti da chi ne ha maggiormente la forza, magari per il raggiungimento di un obiettivo concreto e la comprensione da parte di tutti che è la cosa più giusta da fare. Alessandro Curva Sud".
Per carità, capisco benissimo: magari si può pure andare in Curva Nord :-)
In effetti anche i giornalisti iniziano a notare che qualcosa non va, segno che la protesta ultras in tutta Italia qualche effetto lo porta... Da La Repubblica (Fulvio Bianchi):
"UNA TRISTEZZA: stadi mezzi vuoti, rischia di fallire clamorosamente l'operazione lanciata ad inizio stagione. "Due milioni di tifosi in più", lo slogan di Antonio Matarrese. Ci credeva, il n.1 della Lega Calcio: questa doveva essere la stagione della rinascita. Il ritorno in serie A di Juventus, Napoli e Genoa, dopo lo tsunami di Calciopoli, avrebbe dovuto contribuire a riempire nuovamente gli stadi. Niente da fare. Sì, sono cresciuti gli abbonati. E' vero. Ma gli spettatori-
partita lo scorso anno erano calati clamorosamente sotto quota 20.000, e ora si fatica a risalire. Anche se si risale. Pur restando lontani, lontanissimi, da certe cifre del passato: 34.000 spettatori medi nel 1991-'92 e quasi 40.000 di metà anni Ottanta. Tempi ormai inavvicinabili. Il trend negativo è inarrestabile L'ultimo week end, pur non essendoci alcune restrizioni da parte del Viminale alla trasferte, gli stadi erano vuoti: il massimo dei paganti si è avuto a Napoli, per la gara col Parma (12.767). Poi Inter-Torino (8995) e per il resto un disastro: Livorno-Roma (2378), Lazio-Catania (2457), Palermo-Fiorentina (2827), Juventus-Atalanta (2907), Udinese-Samp (1.311), Empoli-Cagliari (786), Genoa-Siena (1022). Una miseria. Nelle prime 11 giornate di A il numero degli spettatori, secondo i dati
dell'Osservatorio, era cresciuto del 19%. Ultimamente, fra curve chiuse e tanti altri fattori, però si vedono sempre più stadi vuoti. O con larghissimi spazi. Sono diminuti i tifosi che vanno in trasferta, questo ormai è sicuro. Di stadi vuoti si comincia a discutere, sperando che qualcuno-prima o poi-trovi i rimedi. O cerchi almeno i rimedi. "E' un fenomeno che ci deve preoccupare e deve preoccupare soprattutto chi organizza il calcio - spiega Sergio Campana, storico presidente del sindacato calciatori- Le cause sono diverse: la stagione fredda non è di certo un invito al pubblico (mi sembra che la stagione fredda esista sin dal 1898, forse anche da prima... n.d.L.). Poi, si giocano troppe partite e il pubblico quindi deve scegliere. C'è anche il dominio della tv, che se da una parte produce finanziamenti dall'altra non lavora per fare venire il pubblico allo stadio; e poi ci sono i provvedimenti per i quali per alcuni tifosi lo stadio è chiuso. Ho visto di recente Vicenza-Piacenza, e gli ospiti erano 11... Dobbiamo riflettere anche su questo". Queste le parole di Campana, intervenuto oggi ai microfoni de "La Politica nel Pallone-Gr Parlamento". La ricetta? "Si deve tornare a giocare di meno. Una volta la partita era la domenica e la gente sapeva che era quello il giorno designato per lo stadio. Servono quindi stadi confortevoli e bisogna rivedere i prezzi. Chi ha le responsabilità di gestire il calcio deve valutare tutte queste cose e cercare di porvi rimedio". Ma di ridurre l'area professionistica (assurde 20 squadre in A e peggio ancora 22 in B) nessuno parla. Lo stesso sindacato calciatori a parole è favorevole ma nei fatti contrario, teme di perdere potere. Se in A si vedono stadi mezzi vuoti, in B la situazione è ancora peggiore: lì il calo di spettatori è clamoroso. E non c'è nemmeno la tv. Molti club sono sull'orlo della crisi economica".
Cazzi vostri, verrebbe da dire.
Ma passiamo a una proposta alla quale anche io avevo pensato:
"Lorè ti scrivo per farti una proposta e estesa anche agli ultrà della curva sud tra cui mi ci metto pure io anche se sono una "nuova leva". Secondo me dobbiamo dare uno smacco morale a tutti quelli che queste domeniche sono entrati credendo di poter tifare come se fossero loro il cuore della sud e credendo di poter fare a meno dei gruppi.
Con l'udinese sono andato al circo massimo ma col cagliari sono entrato allo stadio non certo con l'intenzione di tifare ma ma con l'intenzione di rimane tutta la partita sotto ai bagni. Dico la verità apprezzo tutti quelli che hanno cantato e "c'hanno messo l'anima" per sostenere la squadra, ma allo stesso tempo li disprezzo perchè hanno avuto la presunzione di essere meglio di chi non c'era. Forse mi sbaglio però questa è stata la mia impressione.
La mia proposta quindi è:
Regà, per una partita, perchè non ce ne andiamo a tifare in curva nord?, così se siamo anche solo una minoranza facciamo vedere a tutti qual'è il cuore pulsante della curva sud.
Secondo me si prendono due piccioni con una fava: Innanzitutto non smettiamo di dare il Nostro calore alla nostra maglia e secondo poi diamo la dimostrazione di quanto possiamo essere forti anche se solo una minoranza.
Questa "divisione" ,tra Ultrà e non, non mi piace affatto e mi fa stare molto male in quanto io sono un grande ammiratore del tempio del tifo qual'era il COMMANDO ULTRA' CURVA SUD e mi sono innamorato della roma vedendo le foto e video della curva di quel tempo che purtroppo non ho vissuto. Non capisco quindi la gente che ancora oggi ha entusiasmo nel tifare anche senza colori, dopo aver avuto un passato goliardico come il Commando che è stato quello che è stato anche grazie a fumoni, bandieroni, bomboni e tamburi.
Mi chiedo come si fa a non accorgersi che ormai sta morendo il Tifo e stiamo morendo noi con lui, vittime di decreti e leggi, di osservatori e questure giornalisti e opinione pubblica.
Se volete morire, morite pure
Ma se non volete morire, è ora che vi svegliate, è giunta l'ora che tutte queste nuove leggi non vi vadano più giu, e che tutte quelle che vi hanno fatto ingoiare le vomitiate per farle cambiare.
Forse non sapete che tifare in curva significa dare il meglio di se per sostenera la maglia.
Se pensate che date il meglio di voi limitandovi a cantare qualche coretto vi sbagliate alla grande perchè la storia ci ha insagnato che si può essere di gran lunga migliori di come siamo ora.
La curva deve tornare ad essere colorata e romorosa e per questo dobbiamo ribellarci
Un saluto Matteo".
Poi un po' di sano modello inglese (chi conosce l'inglese, legga i commenti al video, che riguarda gli stewards del Man U che se la prendono con gli strapacifici tifosi del Fulham, che volevano seguire la partita in piedi):
http://uk.youtube.com/watch?v=bq8W1rLFwIw
Finiamo con Palermo, perché è sempre bene che si sappia: i palermitani hanno dovuto evitare, a seguito delle note disposizioni, di recarsi a Catania per il derby. Così alla partenza hanno salutato, con rabbia, la squadra alla vecchia maniera, accendendo una quindicina di torce ed esponendo uno striscione.
Contro ls Fiorentina, invece, è stato esposto uno striscione per Gabriele ma la Digos locale ha imposto di togliere dallo stesso il verbo "pretendiamo": lo striscione originale era, infatti, "Noi non dimentichiamo, pretendiamo giustizia per Gabriele", poi diventato "noi non dimentichiamo, giustizia per Gabriele". In Italia la giustizia non può essere pretesa, solo auspicata....


11 dicembre: ricevo e pubblico:
IL PERCHE' DI UNA PROTESTA
Con queste righe desiseriamo spiegare a tutti cosa ci spinge a stare lontani, ma mai cosi vicini, alla nostra Roma. Siamo ultras e da sempre seguiamo la Roma ovunque oltre ogni risultato. 
Siamo semplicemente stanchi di essere obbligati ad inviare fax  per fare il tifo per la nostra squadra, di vederci vietare le trasferte, di avere difficolta' a trovare i biglietti. Troviamo ingiusto criminalizzare chi vuole fare il tifo in modo colorato e passionale con striscioni, bandieroni, megafoni, torce, fumoni e stendardi che non hai mai fatto del male a nessuno e hanno colorato per decenni un settore giustamente famoso non per il suo attuale grigiore, ma per l' esplosione del giallo e del rosso. Le norme attuali sull' uso degli strumenti di tifo sono totalmente inadeguate e penalizzanti dato che comunque all' ingresso dei vari settori ci sono persone preposte al controllo del materiale dei gruppi e non, quindi basterebbe quello e non inutili autorizzazioni preventive. La CURVA SUD non puo' diventare come un qualsiasi altro settore, ecco perche' restiamo a casa. Per farvi provare cosa significa uno stadio senza calore e colore...  A VOI LA SCELTA..... CORAGGIO CURVA SUD UNITI SI VINCE !!!
11/11/2007   11/12/2007   ASPETTANDO GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI

                                             I GRUPPI DELLA SUD

Poi una e-mail molto incisiva:
"Ciao Lorenzo, ho letto come sempre le mail del Tuo sito, le varie notizie e le Tue osservazioni sempre puntuali. Non so come fai. Evidentemente non dormi la notte. L'unica cosa che mi trova in disaccordo con Te e gli altri autori delle varie mail pro-ultras è un certo vittimismo di fondo. E' vero, c'è una forte repressione in atto contro le curve, assistita una retorica ed un qualunquismo da quattro soldi, oltretutto proveniente da soggetti indegni di fare la morale a chicchessia. Ma non si può vedere solo la trave (perchè di trave si tratta) nell'occhio altrui, e non quella (abbastanza grande) nel proprio. Un pò di autocritica non guasterebbe. Non vorrei essere frainteso, ma il caso del povero Sandri è in un certo senso illuminante. Non è importante che, nel caso specifico, le cose siano effettivamente andate così come ci hanno raccontato, è importante ammettere con sincerità che, con certi presupposti, le cose POSSONO andare come sono andate e le conseguenze le pagano tutti.
Cioè
- se si parte per una trasferta armati fino ai denti
- se si incontrano "i nemici" (ultras/tifosi) in minoranza e si aggrediscono...
- per una ragione o l'altra, ci può scappare il morto, magari la persona meno responsabile...magari un passante qualsiasi...
e scatta la repressione dello Stato.
Se io fossi in qualche modo artefice di una rissa o di uno scontro, mi sentirei colpevole del fatto che qualcuno perda un occhio, rimanga paralizzato o muoia, perchè almeno moralmente sentirei il peso di ciò che è accaduto, anche se avvenisse per responsabilità DIRETTA di altri (un pazzo, un giustiziere improvvisato, un padre spaventato che difende il figlio a colpi di pistola, Rambo).
D'altronde come non si potrebbe sentire (o essere ritenunto) responsabile dell'infarto di De Falchi chi si è divertito ad aggredirlo in 20 contro 1 ?!!
Dopo qualunque fatto del genere la prima risposta è sempre la repressione per quanto idiota, poi in Italia, torna tutto come prima, sino al prossimo morto.
Per quanto riguarda la protesta dei gruppi della Sud, credo che sarebbe bello che in una partita qualunque, meglio se la più insignificante, si tornasse in Curva tutti uniti, con tutto ciò che possa fare colore senza bisogno di fax preventivi e cantare a squarciagola 120 minuti all'insegna della goliardia e dell'ironia, rispolverando cori vecchi e nuovi, inneggiando a Dino Viola, Agostino di Bartolomei, Bruno Conti o che ne so... anche Rocca o Fulvio Bernardini esplodendo come per un gol per una rimessa laterale o un calcio d'angolo. Insomma fare un casino della Madonna per fare vedere a tutti "l'effetto che fa".
Un saluto. Enrico
Sicuramente quel che dici è vero, anche se di fronte all'enormità di un omicidio compiuto non durante un episodio criminoso ma quando lo stesso era finito tutto il discorso viene a cadere. Se però vogliamo estendere il tuo ragionamento ad un contesto più ampio e svincolato dal caso-Sandri allora senz'altro c'è del vero. Siamo nella situazione in cui una minoranza, rappresentata dagli ultras, viene perseguitata perché una minoranza della minoranza tiene, a volte, comportamenti illegittimi che rientrano nella propria sottocultura o, più raramente, comportamenti di notevole gravità.
Il fatto è che per il sottoscritto, ma credo anche per chi mi scrive, tutto questo sia assolutamente evidente e non discutibile.
Tuttavia, la linea che ho deciso di dare al mio sito sin dalla sua nascita è quella di dare spazio alla voce contraria, visto che quello che sottolinei tu viene evidenziato da TUTTI i mezzi di informazione senza che nessuno di essi dia spazio al dissenso, salvo sporadici casi. Del resto non mi sembra di aver mai ricevuto o pubblicato e-mail che rivendichino il diritto a tenere comportamenti criminali o illegittimi, né tali messaggi potrebbero trovare spazio su questo sito, ovviamente. Al massimo può trovare ingresso la sacrosanta rivendicazione di poter utilizzare gli strumenti di tifo che si sono sempre utilizzati, e ritenerne l'uso folkloristico e non criminale, ma questo è tutt'altro discorso. Ritengo che la radicalizzazione della violenza sia un prodotto della repressione e dell'attuazione di provvedimenti che costituiscono un rimedio perggiore del male. Del resto, i fatti (18 anni di leggi sempre più repressive) mi stanno dando ragione e continuo a pensare che interventi di natura diversa renderebbero la violenza - che è ineliminabile - meno pericolosa.
A proposit di minoranze, una e-mail di qualche giorno fa che non ero riuscito ad inserire (sono andato a vedere i Madness a Belfast):
"Leggevo il giornale dopo la vittoria sul Cagliari cercando speranzoso qualche riferimento alla protesta dei gruppi organizzati (alla quale ho aderito insieme a quelli come me), sinceramente speravo di sentire qualche giornalista rammaricarsi del fatto che i cori hanno lasciato il tempo che trovavano, il silenzio ha dominato parallelo quasi al dominio sul campo della Roma. Invece niente, non una parola, nessuno dispiaciuto, nessuno che dicesse: “bè ragazzi ci siete mancati, forse dovreste tornare”. Come al solito dopo aver sfogliato il giornale ho iniziato ad imprecare contro questo e contro quello, contro i giornalisti e contro il sistema, contro i bruchi, che non capiscono quanto sarebbe stato utile essere uniti e compatti nella protesta, e contro i calciatori che non si preoccupano se noi che stiamo li tutte le domeniche per la Nostra maglia o  se tutt’un tratto non ci siamo ‘più.. spariti e nessuno di loro si chiede dove sono, nessuno di loro si chiede il perché, gli bastano quei 5.000 “irriducibili” che ci sono anche quando si protesta, con il loro incessante tifo e le loro bellissime bandiere, controllati a vista da Digos e Stewart “tifosi irriducibili” diventati anche loro parte del circo, inconsapevoli e sfruttati, sfruttati loro ed il loro amore per la Roma, la loro ingenuità spassionata fede, servi quasi inconsapevoli del calcio moderno, industria, potere..
Ma infondo perché arrabbiarsi? Con chi bisogna avercela? Con i giornalisti? I giornalisti, in questo paese come credo nel resto del mondo, sono ormai un mezzo del potere, l’informazione è il modo migliore per modellare l’opinione pubblica e i giornali e le tv sono al servizio del potere governativo o occulto che sia.. e allora chi rimane? Le guardie? Si le guardie si, hanno le loro immense colpe e le loro responsabilità innegabili che verranno giudicate forse solo da Dio perché prima che sia un giudice a farlo ne passerà di tempo, le guardie in fondo sono vittime quanto il tifoso che và allo stadio se si protesta, le leggi contorte e gli ordini infami le hanno fatte passare mille volte sopra al loro giuramento, il lavaggio del cervello che gli viene fatto li rende convinti di essere nel giusto quanto io sono convinto del contrario.
Il fatto è che noi non ce la possiamo prendere con nessuno, il fatto è che non è una notizia sensazionale che al circo massimo c’era una minoranza, perché siamo una minoranza ed è giusto così, i giornali non parlano bene di noi? Meglio, sarà ancora meglio poi se non né parleranno per niente, perché io non ho bisogno di vedere la foto della mia bandiera sul giornale del giorno dopo per sentirmi soddisfatto, perché io sto bene li, in piedi su quel seggiolino blu, girato verso la curva, sventolando senza tregua i miei colori. Il resto non conta. Mi tolgono le torce, i fumogeni, gli striscioni (la libertà di parola e pensiero), mi minacciano e mi infamano: pazienza. Le loro leggi ipocrite e serve del denaro passeranno io rimarrò e il mio pensiero rimarrà con me e con chi lo apprenderà, con quei bambini che si innamorano delle bandiere e dei colori, come me ne sono innamorato io. In conclusione penso che sia giusto protestare e magari far vedere al resto dello stadio quanto lo stadio non sia più quello senza di noi, ma io senza Roma non so stare e non cerco consensi nell’opinione pubblica o nel politico di turno e delle loro critiche non mi importa perché loro ormai sono dalla parte sbagliata ed io sono una minoranza, ma è stare nella minoranza e sapere di avere ragione da vendere e che quei ragazzi al circo massimo sono pochi e io mi ritengo fortunato a stare con quei pochi, con quei pochi che pensano, ragionano e combattono ed anche se adesso non sembra, vinceranno. Ma dobbiamo tornare a casa, la Sud ci aspetta..".
Mi scrive nuovamente Giuliano per una precisazione:
"Ciao Lorenzo,
innanzitutto Grazie per Aver Risposto alla mia e-mail, ed anzi proprio a proposito delle Tue Considerazioni Volevo FarTi un paio di “Precisazioni”, perché forse, come Avevo Scritto, Non Sono Stato Sufficientemente Chiaro.
Il fine della Mia e-mail infatti Era Propositivo, nel senso che Ritengo Prioritario Evitare di Creare Inutili Tensioni all’interno della Curva, che porterebbero soltanto conseguenze Negative e contro-producenti per Tutti, Nessuno Escluso, ed è Originata dal fatto che, un po’ dalle e-mail Lette sul Sito, un po’ dalla Rappresentazione dei media, “Il Romanista” in primis, Mi è Sembrato che Si Andasse quasi verso un “Gruppi vs. Tutti” piuttosto che, come Dovrebbe Essere, Gruppi & Altri contro: Istituzioni, Osservatori, Certa Polizia, ecc. ecc. …
Io, inoltre, di Rovesciare il Discorso verso i Violenti, Non L’Ho Mai Detto, primo perché gli Ultras Non Sono Istituzionali, come Dici Giustamente Tu, e poi anche perché Ritengo che la Violenza, intesa come Scontro con le Fazioni Rivali, Difesa del Territorio, Difesa da Eventuali Soprusi da parte di Chiunque ecc., faccia parte, Volente o Nolente, della Mentalità e  del Modo di Vedere e di Agire di tutto il movimento, dagli inizi ad oggi.
Appunto per questo Ribadisco il Concetto di “Diversificazione dei Livelli” e di “Maggiore Coinvolgimento”, proprio perché, come Succedeva di più fino a qualche anno fa, Facendo magari Volantinaggio, Allargando insomma il Cerchio, Si Riuscirebbe senz’altro ad Aumentare il Numero di Persone che Si Rendono Conto che è Giusto Dissentire, a prescindere dal modo con il quale poi lo si faccia.
E Solo per quello Sottolineavo il fatto che, ad esempio, Fare ciò che Ho Fatto Io Mercoledì, cioè Entrare ma non Tifare, Non Necessariamente Va Letto come Disaccordo coi “Gruppi”, ma Soltanto come #  Modo di Protesta alla Problematica Comune.
Anche perché Qui Entra in Gioco la Mia “Debolezza”, che Mi Impedirebbe, di fatto, anche Volendo, di Non Seguire la Roma allo Stadio …… perché proprio Nun Je La Posso Fa !!!!!
Ho Voluto solo Precisare “2 Cosette”, perché Ci Tengo che Sia Chiaro come La Penso, Tutto Qua, Ti Ringrazio".
Sempre sul tema: "Caro lorenzo, non avrei mai pensato che un giorno ti avrei scritto!
Non sono un ultras, non un supporter ne un appassionato di calcio. Io so romano e basta, e "ogni romano è bon tifoso e sa strilla'"!!
22 anni e sette anni di curva alle spalle da cane sciolto con il suo gruppo di amici!
Ormai è abitudine di chi ti scrive precisare con puntualità chi è e quanti anni di curva ha alle spalle: 3, 5, 10 o magari 20 anni.
Non basta piu dire che si fa parte di una curva, è come se si fosse persa l'identita, l'appartenenza.
Questo mi fa paura. Quello che sta accadendo mi fa paura.
Io in queste due partite non sono entrato, non me la sono sentita.
Kurt Lewin diceva che un gruppo è piu della somma delle parti. Questa è per me la curva, qualcosa che va oltre le persone qualcosa di magico, qualcosa di inspigabile! Un qualcosa di immortale, come dire passa il tempo e cambia la gente... Ora non ne sono piu tanto sicuro. La curva sud sta diventando un mito, ma si sa il mito nasce sempre da un assenza: il mito di Roma de na volta, il mito degli anni 70... il mito nasce da una mancanza. La curva sud sta morendo. C'è chi dall'alto l'ha voluta uccidere, ma sta a noi decidere della nostra sopravvivenza.
Ho sempre rispettato i gruppi e spesso criticato qualche loro componente che come tanti "cani sciolti" in curva non si comporta proprio da romano!
Probabilmente ogniuno di noi pensa che in curva ci siano persone meritevoli e non di stare li, persone che si rendono conto che vuol dire appartenere alla sud, che sudano e lottano per esserne all'altezza, e altre che non si rendono conto e vengono allo stadio come se andassero al cinema. Forse è così.
La curva si è imborghesita? Io sono un borghese (essere di estrazione borghese non significa avere mentalità borghese, n.d.L.) ma sinceramente e umilmente do tutto me stesso per questa curva, non peso dipenda solo da questo.
Ci stiamo dividendo, stiamo facendo il loro gioco. Ci stiamo arrendendo. Se ci dividiamo se non ci parliamo se non facciamo uno sforzo piu umile nel tentativo di capirci perderemo tutti. Io in questa protesta mi sento dalla parte dei gruppi, ma ho tanti amici che, non domenica, ma mercoledì allo stadio c'erano, sono amici miei c'ho vissuto anni di curva inieme e so che meritano di stare li. Forse se tutti noi ci fermassimo a pensare, a confrontarci capiremmo che non siamo poi così lontani che siamo tutti della stessa pasta, che ogni parte ha le sue ragioni e i suoi torti, che noi, tutti inieme, borgesi e non, belli e brutti, ultras e tifosi... noi tutti inieme siamo la curva sud, qualcosa di piu della somma delle parti ma che sensa l'unità delle quali è destinata a diventare solo uno splendido ricordo, un malinconico mito!!!
Curva Sud TI AMO!! Che tutti alzino la testa e aiutino il vicino a scegliere la strada giusta!! Stefano P.".

Passiamo ad altro: dopo la segnalazione del blog in cui presunti appartenenti alle forze dell'ordine postavano messaggi in cui si rivendicava apertamente il "diritto" di adoperare violenza contro persone arrestate o detenute, ricevo questo messaggio: "ciao lorenzo, forse lo avrai già appurato pure tu, ma il forum delle forze dell'ordine è inaccessibile. oggi ho provato a ricollegarmi e mi è comparsa la scritta "Non hai i permessi necessari per visualizzare questa discussione" non ho provato più di tanto, magari è il mio pc....". In effetti dopo la segnalazione effettuata su questo sito, il forum http://militari.forumfree.net/
è accessibile solo previa registrazione. Chissà perché!
Aggiornata la pagina sugli striscioni dedicati a Gabriele Sandri con la scena francese.
Mi viene segnalato questo articolo di Andrea Pisauro sul sito di cui riporto il link: http://www.labouratorio.it/2007/12/10/linutile-guerra-tra-lodiato-ultra-e-lamato-ministro/
L'inutile guerra tra l'odiato ultrà e l'amato ministro 
di Andrea Pisauro - Lunedì 10 Dicembre 2007
Non si è ancora spenta, a più di un mese di distanza, l'eco della
babele di analisi superficiali e semplicistiche sulla morte di
Gabriele Sandri e sugli incidenti che l'hanno seguita, di commentatori
(è proprio il caso di dirlo) della domenica, che mai hanno messo piede
in uno stadio di calcio.
E' allora forse utile spezzare il monolitico coro di voci che si sono
levate ad inveire contro polizia ed ultras, colpevoli rispettivamente
di un omicidio e di devastazioni varie (in particolar modo a Roma e a
Bergamo), ripetendoci allo sfinimento che si è trattato di
comportamenti criminali (anche se di diversa natura e gravità) da
punire con estrema durezza.
Nulla è stato invece detto a proposito di una quanto mai necessaria
rivisitazione della legislazione in materia di tifo violento che, lo
si può dire in tutta tranquillità, fa acqua da tutte le parti. Sbaglia
infatti chi crede che un tale proponimento comporti la
sottovalutazione del grave problema concernente le violenze che
spesso, anche se non più frequentemente che in passato, segnano in
modo indelebile le domeniche pallonare. Appare infatti evidente che la
risposta dello stato, articolata negli anni in una lunga serie di
decreti convertiti in legge, non ci abbia fatto fare un solo passo
avanti nella risoluzione del problema.
Dal 1989 (anno del primo intervento legislativo in materia) ad oggi,
le varie leggi antiviolenza hanno sempre presentato alcuni tratti
comuni che hanno raggiunto la loro massima espressione con la
conversione in legge del Decreto Amato, promulgato in seguito ai
tragici fatti di Catania del Febbraio di quest'anno in cui morì
l'ispettore Filippo Raciti.
Due sono i capisaldi di quella che si potrebbe definire una scelta
puramente repressiva (e in quanto tale naturalmente invisa a una forza
politica liberalsocialista): l'introduzione di una selva di divieti,
procedure, controlli e regolamenti che ha portato ad una sorta di
ipernormativizzazione dell'evento calcistico e la sempre più massiccia
delega (spesso praticamente in bianco) alle forze dell'ordine per
tutto ciò che concerne l'organizzazione e la gestione di una partita
di calcio, anche sotto il profilo dell'attuazione della citata babele
normativa.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la disaffezione dei tifosi
"pacifici", che sempre più disertano gli stadi della penisola, e
l'insofferenza crescente verso le forze di polizia da parte del più
radicale e a questo punto anche radicalizzato popolo delle curve.
Tutto questo senza che si sia raggiunto il benché minimo risultato in
termini di lotta alla violenza tifosa.
Gli esempi sconcertanti dei due aspetti peculiari della Legge Amato e
delle sue antenate sono innumerevoli. Per quanto riguarda l'ondata
burocratica che ha investito il mondo degli stadi basta ricordare i
biglietti nominativi, le complesse procedure per poter introdurre allo
stadio degli striscioni indipendentemente dal loro contenuto (con
buona pace della libertà di espressione), il divieto di vendita di
biglietti per aree geografiche, il cosiddetto divieto di trasferta e
le stringenti limitazioni all'introduzione di bandiere, megafoni,
tamburi e simili. Si tratta nella maggior parte dei casi di misure
demagogiche e inapplicabili (e dunque in buona sostanza ipocrite, che
estendono, come se ce ne fosse bisogno, il campo dell'illegalità) che
alimentano un sentimento di frustrazione nei tifosi che finisce
inevitabilmente per ripercuotersi sul mantenimento dell'ordine
pubblico. Il fatto poi che siano le forze di polizia ad essere
investite in toto dell'applicazione e in parte anche della
promulgazione (tramite le incredibili decisioni del "Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive") di norme palesemente
insensate produce l'indesiderato effetto collaterale di montare
l'avversità delle tifoserie organizzate nei confronti dei tutori
dell'ordine (non è un caso che questa sia iniziata a comparire proprio
a partire dal 1989). Moltissimi osservatori non riescono invece a
sfuggire la tentazione di associare l'unità dei gruppi ultras contro
la polizia ad improbabili piani eversivi dei primi, assurti
addirittura al rango di terroristi…
Come se non bastasse, le varie leggi promulgate in materia, sempre
sull'onda di gravi fatti di cronaca e dunque a carattere prettamente
"emergenziale", secondo un costume purtroppo tipico del nostro paese, hanno introdotto surrettiziamente nel nostro ordinamento veri e propri "mostri"
giuridici quali l'istituto della "flagranza differita" e l'applicazione di un provvedimento quale il DASPO (divieto di accesso alle manifestazioni sportive), in teoria amministrativo e comminato con intento preventivo, in pratica penale (limita la libertà di circolazione) e disposto per scopi repressivi, per il quale non è più necessaria la convalida dell'autorità giudiziaria essendo comminato
senza contraddittorio direttamente dal questore. Non a caso in sede di
discussione parlamentare del decreto Amato i parlamentari socialisti e
radicali della Rosa nel Pugno hanno giustamente denunciato con
inusitata determinazione il pericolo di uno "stato di polizia" latente
per quanto concerne i diritti dei cittadini-tifosi. 
Nel desolante silenzio degli organi giornalistici, fa eccezione il sempre più commovente Riformista, e nell'assoluto disinteresse della classe politica, che ha votato come un solo uomo (unica eccezione la Rosa nel Pugno) la legge Amato, si procede spediti verso il baratro: sempre più palese è l'ennesima sconfitta dello stato allorché sempre più spesso la soluzione trovata per far disputare le partite di campionato è quella di farle giocare senza pubblico, che equivale alla morte definitiva del calcio.
Un'inversione di rotta è possibile e necessaria. Facendo tabula rasa di quanto fatto finora e ripartendo dalla riqualificazione e privatizzazione delle infrastrutture, cardine dimenticato del sempre mitizzato modello inglese.
Prendendo esempio dal resto dell'Europa per quanto concerne le tecniche di gestione delle folle, incredibilmente ignorate in Italia, perché prevenire è meglio che reprimere.
Togliendo gradualmente alle forze dell'ordine l'onere della gestione del problema e affidandolo alle società, fruitrici degli immensi ricavi del sistema calcio.
Ma soprattutto eliminando dalle nostre menti il terrificante buonismo che ci impone di dimenticare che nel calcio, insostituibile valvola di sfogo della nostra società, lo sfottò che tracima nell'insulto è un argine all'esplodere delle violenze (un po' come le sparate della lega che sublimano un'altrimenti probabile violenza xenofoba) e non il nemico da abbattere.
Solo la ragione, e mai le urla sguaiate, potrà permetterci di tornare ad amare il nostro gioco preferito.
9 Dicembre 2007
Andrea Plex Pisauro
Poi mi scrive Simone:  "Ciao Lorenzo, sono Simone, laziale. Volevo segnalarti un’interessante intervista ad Enrico Brizzi, scrittore generazionale, per carità, ma mi sembra abbastanza non allineato. Considera che è abbastanza ascoltato ed ha venduto abbastanza. Non so se la sua sia spontaneità, so che non è la prima volta che si schiera in favore di una non banalizzazione del “movimento”. Che ne pensi?". Beh, mentre leggevo dicevo tra me e me "incredibile". Poi ho letto che ha frequentato la curva e allora mi sono spiegato tutto!
Brizzi: “Gli ultras, questi sconosciuti”
Enrico Brizzi
ROMA - Enrico Brizzi, classe ‘74, scrittore (dal Jack Frusciante è uscito dal gruppo del ’94 a Il pellegrino dalle braccia di inchiostro di quest’anno), tifoso da curva (soprattutto dell’Andrea Costa, allo stadio Dall’Ara di Bologna). Conosce gli ultras e il loro mondo e risponde alle domande di Diregiovani su quanto sta succedendo dopo la morte di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso domenica scorsa da un poliziotto della Stradale in un’area di servizio vicino ad Arezzo.
- Brizzi, per gli ultras che hanno scatenato gli incidenti di domenica dopo la morte del tifoso laziale si ipotizza il reato di terrorismo: che ne pensi? Hanno assaltato due caserme a Roma, ci vedi un progetto eversivo contro lo Stato?
“I gravissimi incidenti di Roma non hanno precedenti nella storia dei 'ragazzi da stadio' italiani, ma credo vadano inquadrati nell’ambito di una giornata dalle tinte tragiche: la tensione già alta fra tifoserie militanti e forze dell’ordine è letteralmente detonata nel corso di 12 ore in cui non si è raccontata in maniera trasparente la verità sulla fine del povero Sandri. Purtroppo credo che la vaghezza in conferenza stampa del Questore di Arezzo (vietate le domande ai giornalisti, fra l’altro), così come la decisione di non interrompere il campionato, siano stati errori fatali nella gestione dell’emergenza. A questo modo decine di migliaia di tifosi si sono sentiti colpiti nel vivo. Quanto all’accusa di terrorismo, sembra incredibile vederla accostata a una realtà tradizionalmente 'spontaneista'. Se poi si proverà che esiste una 'cupola ultras' a Roma o altrove in Italia che mira alla sovversione dello Stato, ammetterò il mio errore di valutazione. Personalmente, l’accusa di terrorismo mi sembra una grave esagerazione giudiziaria”.
- Ti convince la tesi della politicizzazione delle curve, con l’estrema destra che sembra prevalere?
“Ogni curva ha la propria storia, il proprio stile e i propri equilibri interni ed esterni. Sono mondi complessi, dove trovi fianco a fianco il giovane notaio, l’impiegato, l’operaio e il disoccupato cronico, l’allegria e la balordaggine, l’amicizia e la paura. C’è stata negli ultimi anni, è vero, un’'offensiva di visibilità' della destra estrema negli stadi, ma non su tutte le piazze e con modalità molto diverse da città a città, talvolta puramente folkloristiche. Quello che i media non accettano è che la politica non è il vero collante di una curva, o delle curve fra di loro. Fino a quando non indagheranno senza pregiudizi il concetto di 'rispetto', fino a quando non accetteranno che una gradinata fitta di (più o meno) giovani maschi italiani è un posto complicato, continueranno a capirci poco. Ma forse preferiscono così. Nei salotti è più facile dipingere gli ultras come bestie rare e pericolose, anziché accettare che sono uno spaccato della società italiana”.
- Hai frequentato la curva (a Bologna) e le curve (in trasferta): chi sono per te gli ultras?
“La parte più irrequieta, tradizionalista e passionale dei ragazzi italiani. In ogni caso ragazzi in carne ed ossa, mio cugino o il vostro, non mostri senza volto giunti da un passato remoto per massacrarci tutti mentre mangiamo i nostri 'quattro salti in padella' in ciabatte davanti alla televisione, come crede forse Bruno Vespa”.
- Poliziotti e carabinieri, le ‘guardie’, sono un nemico: non lo trovi assurdo?
“È una contrapposizione stucchevole che non fa bene a nessuno. Ma anche se fa male dirlo, non sono sempre i tifosi ad attaccare briga. Di sicuro, la non identificabilità degli agenti impegnati nell’ordine pubblico non è un buon principio. Che paghi chi sbaglia in quanto cittadino, non come ultras o poliziotto”.
- I ragazzi che frequentano le curve, ti sembrano cambiati negli ultimi 10 anni? E se sì, come?
“Anche qui, ogni curva meriterebbe un discorso a se’. In generale la politica repressiva dei DASPO ha portato allo scioglimento dei grandi gruppi storici, favorendo il sorgere di 'crew' poco numerose che viaggiano senza dare nell’occhio. Come tifoso può essere assai comodo, perché ti evita ore di attesa e controlli già nella città di partenza, ma non credo sia una soluzione sensata per prevenire gli incidenti”.
http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=5752
Per finire, con riferimento alla e-mail inviata il 07.12.2007 nella quale ci si lamentava di un controllo avvenuto nel pre-filtraggio in Curva Sud, mi arriva questa risposta da parte di Andrea: "Ciao Lorenzo, vorrei cercare di far capire a questa gente (in questo caso l'artefice di questa mail) che i gruppi della Sud stanno protestando proprio per queste situazioni insopportabili che gli Ultras devono ogni domenica subire in silenzio, quindi mi sorge una domanda: perchè ti lamenti e poi continui a far parte del circo? perchè gliela dai vinta?
Io inizio a pensare che a molta gente piaccia proprio così, stare in curva sud, vantarsi e raccontare le proprie storielle. Togliamo i gruppi allora, esiste troppo distacco tra chi fa parte di un gruppo e chi non ne fa parte, l'unica cosa importante è la Roma, quando si va in trasferta si respira un'aria diversa, tutti in un'altra città con la Roma che ci accomuna, tra gruppi e cani sciolti il fattore comune è la Roma, io non credo che sia un problema di "imborghesimento". un saluto, Andrea. P.s. belle le parole di Barbara per Tiziano, ma sto sito però sta a diventà come Mtv??". Ammazza, pe' una e-mail d'amore in 9 anni....!
Seganalazione di Dino: "Ciao Lorenzo, ti volevo segnalare che ieri sera alle 22.00 è andato in onda su Discovery Channel (canale 401 pacchetto Sky) il Reportage sugli Ultras in Italia per la serie Ultras-Curve Infuocate. La serie è interessante in quanto ogni settimana fanno un viaggio nei covi Ultras dei paesi in cui il movimento è più caldo (anche se ormai siamo quasi alla fine). Nel Reportage di ieri sono state presentate le curve di Juve, Atalanta, Roma e Lazie. Il servizio non è che mi sia piaciuto più di tanto (anche perchè ha seguito Roma-Lazio dell'anno scorso....0-3), diciamo che avrebbero potuto fare di meglio. Per chi se lo fosse perso, Martedì 11 dicembre ci sarà la replica alle ore 23.00 sempre canale 401.
Ciao, Dino.....AS ROMA UNICA FEDE!!!!".
Altra e-mail: "Sono Antonio, napoletano residente a Roma per lavoro. Ho messo su un blog, AVANTI A GAMBA TESA, http://avantiagambatesa.blogspot.com E' un romanzo online che spero, un giorno, di pubblicare. Mi farebbe tanto piacere avere un tuo parere, anche se non si parla degli ultras giallorossi, bensì di quelli partenopei". Antonio mi ha dato il permesso di pubblicizzare il link, quindi chi vorrà potrà scrivergli i propri commenti.


10 dicembre (pomeriggio): un intervento di Lele:
"ciao lorè volevo fare un intervento molto banale però sono mie considerazioni. Vedevo la partita tra urawa red e sepahan rigorosamente in streaming (no al digitale!) e sono rimasto positivamente colpito dalla tifoseria giapponese, veramente calda, colorata e molto molto rumorosa..pensavo tra me e me quanto sarebbe bello vedere una finale tra loro e il boca, con il tifo nipponico e quello della doce (leggenda di ogni tifoso) a confronto, con il risultato di sparare dritto all'opinione pubblica un bello spot per lo stadio colorato e chiassoso, nn come le mummie di roma-cagliari ad esempio (o cmq contro l'osservatorio che quello ci vorrebbe propinare). Dopo nemmeno un ora ho sentito un servizio su studio sport in cui si parlava dell'antistadio "ordinato e pulito" nel prepartita tra i messicani e i tunisini nell'altro quarto di finale, dove addirittura si osannava il fatto di vedere esercizi commerciali gremiti all'esterno,parrucchieri e mercatini vari presi d'assalto, e si sottolineava marcatamente "nessun coro nessun fumogeno nessuna bandiera" (come se cori e fumoni fossero oggetti di offesa al pari di lame e mitraglie, bah scandaloso!).
Ma te credo, chi ce viene in giappone dalla tunisia o dal messico?!?!? Grazie al cavolo che lo stadio era pieno de occasionali,mica ce vole un genio pe capillo! Poi parlando della curva dell'urawa mettevano in risalto il fatto del colore ecc ma dicendo "nessuno scontro fuori lo stadio,lezione di civiltà"..uhm...ma te credo giocavano contro gli iraniani, ma che scontri ce dovevano esse?!?!ma chi ce veniva a Saitama dall'Iran???? boh continuo a non capire...
Morale della favola: dopo aver fatto le mie considerazioni sono stato puntualmente colpito ed affondato, in quanto gli oragni mediatici hanno subito messo na pezza all'osservazione che ho descritto all'inizio, e che molti avrebbere potuto fare..bah..se nn è dittatura questa...". In questo specifico caso direi che più che dittatura è idiozia...
Notiziola:
OMICIDIO RACITI
La Cassazione: "Liberate Speziale"
Il pg ha chiesto la scarcerazione del tifoso catanese per il solo reato di omicidio: in ogni caso il ragazzo rimarrà in comunità per i tafferugli mentre per l'omicidio verrà annullata definitivamente la custodia cautelare in carcere
Roma, 7 dicembre 2007 - Antonino Speziale, accusato dell'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti nello scorso febbraio in seguito ai disordini fuori dallo stadio di Catania, non deve tornare in carcere. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Oscar Cedrangolo, ai giudici della prima sezione penale chiamati oggi a decidere se accogliere o meno il ricorso del giovane divenuto da poco maggiorenne.
Il ricorso di Speziale è contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catania che il 2 luglio scorso, accogliendo l'appello del pm, aveva disposto nuovamente la custodia cautelare in carcere per il giovane. Il carcere era stato revocato invece dal gip, lo scorso 3 giugno, per sopravvenuta mancanza di indizi. Attualmente Speziale si trova ai domiciliari in comunità per l'accusa di resistenza.
In sostanza Cedrangolo ha chiesto, per il solo reato di omicidio, la scarcerazione del ragazzo che attualmente, tuttavia, si trova in una comunità catanese per l'altra accusa a suo carico, di resistenza a pubblico ufficiale. L'unica per la quale, fra l'altro, è stata già formulata un'imputazione.
La decisione verrà presa entro oggi dalla prima sezione penale della suprema corte presieduta da Giorgio Santacroce. Se la Cassazione riterrà valida la richiesta del Pg e quindi riterrà di annullare senza rinvio l'ordinanza del riesame, il ragazzo resterà in comunità per i tafferugli mentre per l'omicidio verrà annullata definitivamente la custodia cautelare in carcere. Al contrario se la Cassazione dovesse respingere il ricorso presentato dal difensore di Antonino, Giuseppe Lipera, il giovane verrà riarrestato e tornerà in carcere (dovrà quindi lasciare la comunità).
Comunicato dei lazieli:
Il silenzio degli Innocenti, un silenzio che deve valer più di mille parole.
Il silenzio come forma di protesta scelta dalla Curva Nord per urlare il proprio dolore per la morte di Gabirele Sandri. Per ribadire la propria rabbia nei confronti di un Sistema che sta facendo di tutto per allontanare la gente dagli stadi. Per sottolineare una volta di più l'accanimento nei confronti della "categoria" ultras, per la quale sembra esistere un trattamento diverso da quello che dovrebbe spettare a ogni cittadino di questo Paese.
Un silenzio che non andrà confuso e mistificato.Che non potrà essere ridotto alla comoda formuletta di "sciopero del tifo".
Dalla partita con il Catania in poi, andrà in scena un protesta silenziosa ad oltranza per richiamare l'attenzione su diverse questioni che devono necessariamente essere affrontate e risolte.
Silenzio per la vicenda di Gabriele, dalla quale i media stanno troppo in fretta distogliendo l'attenzione e che invece dovrebbe essere ancora all'ordine del giorno. Perché la verità non ce l'hanno voluta raccontare, perché giustizia non è stata fatta.
Silenzio per evidenziare l'infinito regime di custodia cautelare cui vengono sottoposte da oltre un anno quattro persone, ancora in attesa di giudizio e finora impossibilitate a difendersi.
Silenzio. Perché leggi spesso poco aderenti alla realtà creano continui ostacoli a chi vorrebbe continuare a seguire la propria squadra non facendole mai mancare il supporto del colore e della passione. Limitazioni, divieti, che vorrebbero fare del popolo degli stadi delle scimmiette ammaestrate, alle quali dare e togliere il permesso di andare alla partita di settimana in settimana, alle quali dire come, dove e quando tifare.
Silenzio per le squalifiche dei settori, guarda caso sempre e solo le Curve, e per solidarietà nei confronti dei tifosi dell'Atalanta, il cui gesto estremo per pretendere il giusto rispetto per la morte di Gabriele è costato loro, denunce, diffide e la squalifica della Nord fino a fine marzo.
Silenzio, perché non diremo mai sissignore e non saremo mai disposti ad essere ridotti a un ingranaggio del sistema.
Dodicesimo in campo? Quando lo vogliamo noi
Curva Nord Gabriele Sandri


10 dicembre: in costruzione la pagina di Livorno/Roma.

7 dicembre: anzitutto una cosa importante. Molto correttamente mi è stato preannunciato da "Il Romanista" che nel numero odierno c'è un intervista al Dott. Massucci dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, nel quale - tra le altre cose - si danno chiarimenti in ordine all'inchiesta sui dati forniti dal medesimo Osservatorio ed oggetto di critica da parte del sottoscritto.
Ho preferito rinunziare a una tavola rotonda sul tema con il medesimo Dott. Massucci in quanto non trovo opportuno discutere di miglioramenti al disastroso sistema attuale sui giornali: se si hanno intenzione di modificare le cose si compiono delle valutazioni tecniche lontano dai riflettori e non per farsi compiacere dai lettori. Detto questo, prima di passare alle e-mail che mi avete inviato, vi comunico che non potrò aggiornare il sito - e quindi commentare l'intervista del Dott. Massucci - sino alla sera di Domenica.
Desidero solo precisare che ho impiegato tutto lo scorso Sabato a ricontrollare, uno per uno, tutti i dati forniti dal sito della Polizia di Stato e che tali dati - come potete verificare dai pdf che sono indicati nella pagina - riportano la dicitura "Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive".
Passiamo ad altro.
Mi è stato inviato questo link:
http://www.footytube.com/category/videos/english-premiership/page/3/
Può essere ritenuto un criminale chi festeggia un gol abbracciando il proprio idolo? Per Mino Fuccillo probabilmente sì: Sunderland/Derby, cliccare su "Sunderland V Derby".
Con il titolo "Cominciò a Roma/Cagliari 1-1", Guglielmo mi invia questa e-mail:
"É finito, é tutto finito, il calcio italiano é morto e non vedo nessun segno per un miracolo. Vedere nelle tue foto la Curva Sud semi vuota, (e il Romanista scrive il contrario)  la nord quasi vuota mi fà tristezza, tanta tristezza. Penso che c'era più gente a Roma-Ballymena (ti ricordi???) di ieri sera. E mi ricordo che quel giorno ero triste ed arrabbiato perchè lo stadio non era pieno diciamo semi  vuoto. Sia Liverpool o sia Ballymena si deve andare allo stadio, questo era ed é il mio pensiero. Mi ricordo di quando ero piccolo e vidi la Roma la prima volta, avevo  7 anni, era 1975, la Roma giocava in casa con il Cagliari, lo stadio era pieno, e notai anche tanti cagliaritani in Nord, non si  vedavano vuoti, la Roma con la sua casacca giallorossa, De Sisti  capitano, e il Cagliari con la loro storica maglia bianca bordata di rossoblu con i lacci.  Che bella maglia. Ed ora... l'anno scorso con la maglia verde, e  quest'anno ocra??? Che schifo!!!
Tornando ad allora la partita fù bruttina finì 1-1, gol di Spadoni,  ma io ero il bambino più felice del mondo. I ricordi sono nitidi, fù bellissimo.
È il mio ricordo più bello di quando ero bambino.
Dall'anno successivo fino al 1986 sono stato abbonato alla Roma, a 15  anni (Pisa-Roma 1-2  Falcao, Di Bartolomei) iniziai ad andare in  trasferta, e poi andai via lontano... ma quando posso, 3/4 volte all'Olimpico all'anno ci vado sempre. E poi c'è il tuo sito.
Ora la nostra squadra è forse la più spettacolare e bella di quelle  che abbia mai visto, gioca un bellissimo calcio.
Abbiamo in campo il giocatore  più forte che abbia mai indossato la  Nostra MAGLIA.
Ed anche ROMANO! Una BANDIERA. Abbiamo il massimo e  lo stadio è  semivuoto. Che tristezza.
Sono lontano a Londra e anche se ho la possibilità ho deciso di non  guardare più Sky, che sono di sicuro trai maggiori colpevoli di tutto  questo.
La partita la sento in radiocronaca su TeleRoma 56 ancora con  Lamberto Giorgi come 25 anni fà. E poi i gol e azioni salienti su  YouTube.
Niente televisione, mi hanno stufato, parlano, moviole, e parlano  ancora e i gol ??? Qui tutto questo non c'è. Non ci sono polemiche,  processi....
e  Sky c'è anche qui, è nata qui, ma il sistema è diverso, e qui gli  stadi sono sempre pieni o quasi! Ma, mi scoccerebbe dire che  lnghilterra e meglio dell'Italia.
I gruppi hanno fatto le loro scelte, io non le condivido la loro  protesta, per me far così significa arrendersi, e soprattutto far  mancare il tifo necessario alla squadra che come tu ben sai ne ha bisogno e loro, Totti, De Rossi, Aquilani,  Mexes, Panucci, Taddei... che colpe hanno?
L`Inter è molto più forte, e il nostro pubblico può con il suo calore  ed entusiasmo dare quel qualcosa in più per un miracolo, un sogno. Non siamo ipocriti quando apri il tuo sito quello che vedi sono il  nostro simbolo, la Lupa Capitolina  e subito sotto le nostre  conquiste, non tante ma tutte bellissime, scudetti e coccarde. Come la mia prima bandiera.
Noi sognamo di vincere. Noi sognamo, non ci aspesttiamo di vincere, e  per questo che noi Romanisti semo speciali e li mejo.
È tutta la vita che sognamo, e quando si vince  è un sogno, nun  sembra vero.
Capisco che forse parlare di calcio dopo l'assurda morte di un  ragazzo sembra strano, ma la morte di Gabriele Sandri è assurda e  senza senso come lo fù quella di Vincenzo Paparelli che ben ricordo (sulla quale  tutti noi abbiamo scherzato e cantato gogliardicamente. Forse  sbagliando?
Non penso, per noi era solo un gioco, stupido, ma un gioco che  paradossalmente forse serviva per non dimenticare), quella di Antonio  Defalchi ed altre ancora.... Allora, che di sicuro non c'erano le paytv e gli interessi attuali,  non mi sembra che le partite furono non giocate o interrotte , la  vita è vita,
non moriamo nel nome di coloro che sono morti, ma viviamo nel loro  ricordo. Le Loro Morti non siano inutili e facciamo che questo non  accada più.
Quello che é successo a Bergamo e poi a Roma quella sera per me é  calcio moderno quanto lo sono le maglie del Cagliari, i pigiami Diadora, Sky, il derby sospeso, il primo striscione di Ultras Romani blu con scritta gialla (a dire il vero il primo striscione con colori "strani" fu dei Fedayn, verde con scritta giallorossa nel 1994/95 se non sbaglio, poi ci fu Opposta Fazione blu (anzi "violone") con scritta gialla... gli Ultras Romani lo ebbero di quei colori solo un anno, n.d.L.) e forse anche questa protesta. La capisco ma non la  condivido. Un saluto, Guglielmo Londra
uno che non ha mai fischiato un giocatore con la maglia giallorossa e  si incazza con chi lo fà, uno di Roma-Bayern Monaco 1-2 e di Roma-Torino 5-3, da Londra dopo il  3-0.
Credo ci sia stato un difetto di comunicazione: la protesta trae origine dall'omicidio Sandri, vero e proprio spartiacque, ma prosegue per via delle disposizioni che impediscono o rendono grandemente difficile fare il tifo in modo colorato per la propria squadra ed anche il seguirla in trasferta.
Tali ragioni, per il sottoscritto, sono assai più che condivisibili e, del resto, uniscono tutte le tifoserie d'Italia, dalla Serie A alla Terza Categoria.
Ma, a proposito di Lamberto Giorgi, ecco qui un video che mi è stato mandato che, in grande simpatia, ancora sto a ride: http://www.youtube.com/watch?v=nGrEqICS7Xk
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo, sotto c'è un articolo del romanista (viene trascritto quello di Mauro Macedonio, n.d.L.), non ho manco più la forza di vomitare.
SALUTI". In tanti mi avete scritto per quell'articolo. Già ho detto che sono perplesso, perché ha falsato la realtà. Mi spiace perché ho conosciuto Mauro e non comprendo come possa aver visto quello che ha detto di aver visto (e sentito).
Altra e-mail:
"Ciao Lorenzo, io ieri non sono andato allo stadio e domenica ero al circo maximo, premetto che sono abbonato in sud dal 98; non e’ stata una settimana facile sono stato combattuto cercavo di capire se la decisione che avevo preso era quella giusta dal momento che delle 8000 (circa) persone che popolano la CURVA SUD solo un migliaio si sono astenute dall’ entratre in curva. Forse il comunicato dei gruppi non e’ stato molto chiaro o meglio poteva esserlo di piu’, focalizzandosi su una protesta contro le nuove assurde leggi anti-colore e anti-fomento (emblematiche a proposito le foto della curva con il Cagliari), piuttosto che contro la poca attenzione data all’ omicidio di Gabriele, che tanto ci sono dei tempi procedurali da rispettare…e’ chiaro a “loro” non fa’ comodo parlarne e non lo faranno, ma e’ altrettanto chiaro che “noi” non dimenticheremo e non perderemo occasione per chiedere giustizia . Quindi intenzioni piu’ chiare…certo nessuno pensava che ce ne sarebbe stato bisogno…NON E’ FIN TROPPO CHIARO LO SCHIFO CHE SI STA SUSSEGUENDO DOMENICA DOPO DOMENICA?…mi chiedo ma tutti quelli che ti scrivono e si lamentano e che io leggo tanto volentieri perche’ sono come me, che non ci stanno e mi danno speranza nel credere che c’e’ allora qualcuno che non si e’ fatto imbambolare, che ancora si indigna, che non ha perso di vista il punto della questione e cioe’ che quello che le istituzione stanno attuando di questi tempi e’ una grossa PROVOCAZIONE che colpisce chiunque. Gli ultra’ hanno colto il senso di questa provocazione cercando di trovare contromisure vedendo in pericolo la loro stessa esistenza, i tifos invece, vittime per eccellenza di certe assurde restrizioni della liberta’ individuale hanno accolto passivi l’invito dei media, di distinguersi da coloro che hanno portato a questa situazione, gli ultra’ appunto che scioperano ( “ahah ma si, famose du risate alla faccia de sti cojoni che se stanno a prenne l’acqua al circo massimo, ma che vonno fa’? ma co chi ce l’hanno? Ma che se pensano de cambiare il mondo? Io non mi faccio strumentalizzare dagli ultra’…LA ROMA prima di tutto non va’ mai lasciata sola!”). Credevo la SUD una curva unita, al di sopra delle idee politich,e del quartiere di appartenenza, dei soldi di papa’, mi sbagliavo. Sono triste Lore’ perche’ sento che sti ragazzi che c’hanno messo il core e hanno mostrato li cojoni vengono visti come portatori di un interesse proprio e specifico quando invece e’ solo il bene presente e futuro della nostra amata curva.
Scusa per il tempo che ti ho rubato.
Torce, Bandieroni, Fumogeni, Stendardi, Megafoni, Bomboni, Coreografie, Tamburi, Striscioni... io resto fuori con voi.
Ti Amo Curva Sud e voglio che succeda ad altri come e’ successo a me!
Alessandro R.
P.s. pensavo di allegare 2 foto a questa email...ma il pc non me lo fa' fare...due foto tipo la curva di Roma Cagliari opposta al Roma Cagliari del campionato scorso...e tu che jai dato 5!!! ;-)".
Beh, lo faccio io, con le foto migliori di alcune annate:

2007/08

2006/07

1999/2000

1995/96
Proseguiamo con le e-mail:
"Ciao Lorè, dato che è la prima volta che ti scrivo volevo farti i complimenti per il sito chè è veramente straordinario. Io mercoledì sono andato allo stadio non aderendo allo sciopero fatto dai gruppi nonostante domenica fossi andato al Circo Massimo; secondo me lo sciopero ha delle motivazioni giuste ma il modo in cui è stato fatto mercoledì non lo condivido perchè stare a casa davanti a sky è a mio avviso totalmente sbagliato.
Detto ciò invito tutti coloro che vanno in Curva Sud a non scagliarsi contro i gruppi perchè se i tifosi della roma sono conosciuti in tutto il mondo è anche merito loro che sono presenti a tutte le partite, a qualsiasi orario e in qualsiasi giorno al contrario di chi appena fa du gocce se ne sta a casa sotto le pezze... E soprattutto siate tifosi sempre no solo cor Manchester! Un'ultima cosa la devo dire a tutti quelli a cui ho sentito dire che allo stadio si stava bene senza bandiere,tutti seduti MA DE CHE??? ma annatevene in curva nord se paga uguale e se vede uguale SEMO NOI CHE NON VOLEMO VOI.
Ciao Lorè scusa per lo sfogo, Gabriele R.I.P.  SEMPRE FORZA ROMA Valerio".
Domenico: "Grazie a tutti quelli che ieri e domenica erano presenti, grazie a tutti quelli che si sono sentiti in dovere di sostenere la squadra in un momento difficile, grazie a tutti quelli che hanno chiamato le radio dicendo che non si poteva mancare, che dovevamo essere presenti perchè la squadra ha bisogno di loro, grazie a tutti quelli che hanno passato il tornello in queste due partite. Io, povero stupido, è dal derby che non vado allo stadio solo perchè ci trattano come bestie, perchè non sono libero nell'unico luogo che mi permetteva di esserlo, perchè non posso portare lo striscione di un centimetro più alto del permesso, perchè non posso chiedere ad un mio amico di prendermi il biglietto per Livorno, perchè tutte le Domeniche vengo provocato da "quella mora là", perchè perchè e ancora tanti perchè! Ma voi ci siete andati, il cartellino l'avete passato e avete sostenuto la squadra. Ho provato "invidia" ieri sera sentendo la SUD in silenzio per novanta minuti, pensando che potevo essere lì anche io, a sede battendo i denti più che le mani. Mi sono sentito quasi importante pensando che quel silenzio era "colpa" dell'assenza di poche persone, ma poi ho pensato che voi potete dire "Io c'ero" e l'invidia è tornata a salire.... All'olimpico??? NO! A livorno??? SI! Avanti Curva Sud!".
Edoardo: "Lorenzo ciao, sono un ragazzo di19anni abbonato in Sud da 5!Domenica sono andato al Circo Massimo....bello anche se cmq eravamo pochi poichè se i presenti entravano non avrebbero riempito metà dei posti vuoti in Curva....Bello quando i bandieroni si sono disposti sotto gli striscioni e quest'ultimi tutti fradici sulla discesetta (sai perchè non c'era lo striscione testaccio?!), bello anche il coro per Giorgetto!!!innazzitutto un commento su quello accaduto dopo l'assisinio di Gabriele(RIP) ,a Roma come a Bergamo e in altre città italiane ci sono stati scontri...per me l'unica strada da prendere era non entrare e stop, poichè quelli non vedevano l'ora che "noi" facevamo casino così che loro avrebbero potuto riggirarsi la frittata dicendo ecco i soliti ULtras vandali e terroristi. In secondo luogo giusta la "rimpatriata" al Circo Massimo anche se c'era poca gente, però non ho condiviso la scelta di rimanere a casa ieri perchè un conto è non entrare vedesse "tutti" al circo massimo, cantà, divertirci e anche pulire, un altro conto però è decidere di rimanere a casa perchè la Roma va sempre sostenuta e se magari essendo sera al circo massimo non se poteva stà almeno stare tutti quanti alla palla o direttamente sotto le scale così che avrebbero visto che ci si diverte di più a stare fuori al freddo a cantare e fare fumogenate piuttosto che dentro in un clima che sembra S.Siro o lo stadio del Barcellona(scusami ma ho visto su sky una partita loro......ed è un continuo silenzio), quindi ho deciso con tre amici di entrare comunque ma scavalcare ed andare in tevere lasciando almeno vuoto lo spazio in Sud!Ti chiedo inoltre Livorno verrà disertata(non credo e non spero) con il Manchester i gruppi ci saranno? Perchè la Sud mi manca anche senza fumogeni coreografie e striscioni. In fineIl comunicato per il CircoMassimo era firmato "i gruppi della sud", ci andaimo piano piano ricompattendo perchè con tutto il rispetto parlando a me non piace vede che a sinistra c'è il coro degli Ultras Romani a destra quello dei Fedayn e i poveretti in basso che non sanno chi segui nonostante la buona volontà!!
Ciao e grazie di tutto quello che fai per noi CurvaSud unita finche morte non ci separi".
Fabrizio invia una e-mail dalla protesta alla proposta:
"Lorè te stamo a mannà ar manicomio lo so! Osservando la situazione a me appare chiaro che gli stimoli (anche se indotti e pagati a caro prezzo) per un cambiamento, o perlomeno per un tentativo ci sono, quello che manca è dialogo e organizzazione. Basta parlare di ultras, ultrà, tifoso da distinti, tifoso da tribuna, tifoso da divano e tutte le altre sottospecie, personalmente credo non sia costruttivo. Capisco che l’impotenza generi rabbia e che poi questa rabbia debba essere liberata, meglio se contro un obiettivo ben definito, ma cercare di creare ulteriori divisioni vuol dire non avere a cuore la soluzione del problema. Cerchiamo di individuare questo problema! Televisioni (sky, mediaset, rai) e imprese di calcio (le società sono delle s.p.a. e i presidenti sono degli imprenditori) ? Qualcuno vorrebbe inserire anche la politica (nel senso più comune del termine), per me è solo una sovrastruttura assoggettata, come in ogni sistema capitalistico che si rispetti, alle imprese e alle lobby che le gestiscono; quindi la tengo relativamente fuori. Un sistema del genere di fatto (sono più preciso: allo stato attuale, con la coscienza e la volontà attuale, con la forza attuale) può essere stravolto? Credo proprio di no. Non vorrei allontanarmi troppo dal “calcio”, ma considerare questo fenomeno come distaccato dal resto del sistema sarebbe pura fantasia. L’obiettivo qual è? Tornare ad andare in trasferta? Tornare alle coreografie? Tornare allo stadio come lo intendiamo noi insomma. Cerchiamo di risolvere questo e non di creare nuovi problemi e spaccature. Cerchiamo di essere uniti! Ero al circo massimo e anche oggi me la sentirò per radio, nonostante abbia l’abbonamento in tasca, ma non mi sento né più, né meno tifoso di chi entra…mi sento solo ugualmente (spero) incazzato e impotente! Stare fuori, o entrare e non tifare non risolve nulla, entrare e tifare ugualmente nemmeno, sono solo diverse manifestazioni dello stesso malessere. Quindi CHE FARE (mi dovrei vergognare x aver alluso..)?
Questo bisogna deciderlo insieme.
Non è democrazia è creare una coscienza comune per arrivare ad un’azione unitaria.
Proponiamo.
-          NIENTE SCONTRI CON POLIZIA O ALTRI GRUPPI DI TIFOSI
-          ORGANIZZARE RIUNIONI TRA TIFOSI E GRUPPI ORGANIZZATI (per decidere una linea comune da seguire, poi chi vorrà aderire sarà libero di farlo, ma almeno ci sarà stata una discussione)
-          ORGANIZZARE RIUNIONI A LIVELLO NAZIONALE TRA RAPPRESENTANTI DELLE VARIE TIFOSERIE (stilare un documento in cui ci si prende responsabilità, ma si richiedono anche dei diritti)
-          RICHIEDERE UN INCONTRO CON CHI DETTA LEGGE (lo so che la maggioranza disprezza una proposta di questo genere, ma una rivoluzione non è attuabile di fatto e se vogliamo riprenderci qualcosa dobbiamo entrare in un’ottica diversa, un’ottica borghese – ce se deve accontentà -..io la vedo come l’unica soluzione,le altre sono chiacchiere, proteste sterili, oppure si arriva all’assalto delle questure che equivale a dire colpo di stato e che non risolve nulla ugualmente, perché anche se ce ne sarebbero tutte le ragioni, di fatto non è attuabile, manca la coscienza…ma questa è una mia personalissima opinione)
Indubbiamente non possiamo prescindere dai gruppi organizzati (odio profondamente il carattere imprenditoriale di alcuni di essi) perchè sono gli unici che possono coordinare un’iniziativa a livello nazionale. Personalmente frequento la curva da diversi anni, ma non ho dei contatti diretti con nessuno di essi. E’ possibile incontrarli per verificare se un dialogo è fattibile? Lo chiedo a chiunque legga queste “poche” righe se Lorenzo avrà la bontà di pubblicarle. L’indifferenza è la morte di ogni progetto, di ogni slancio ideale, di ogni futuro. Dobbiamo prenderci personalmente le nostre responsabilità, altrimenti non se lamentamo, non famo le vittime…sempre a piagne ma senza mai alza un dito. Io sto qua, sono a disposizione per qualunque iniziativa. Saluti e sempre amandola senza discutere FORZA ROMA. Fabrizio".
Monta er fomento:
"Ciao lorè, è da qualche tempo che guardo regolarmente il tuo sito e ti faccio i miei complimenti, ti scrivo queste poche righe lette su un libro che rispecchiano viste in un certo modo molto bene il mio pensiero sulla situazione di questo paese e spero quello di molte persone come me stanche di vedere questo schifo ma ancora  in grado di ragionare con la propria testa senza mai essere vittime inconsapevoli di uno stato "democratico" il cui il sistema ben collaudato a trasformato in un oligarchia in cui tutto è sotto controllo in cui chi sfugge al controllo è un terrorista un eversivo uno stato in cui mass-media abbassano la testa con i potenti ma sono sempre pronti a criminalizzare ed aggredire con ferocia inaudita chi dai loro PADRONI è considerato elemento di disturbo. Uno stato in cui chi ha una divisa ormai da anni crede e spesso riesce a fare il proprio comodo senza mai rispondere delle sue azioni dalla strada come allo stadio come in qualunque posto da chi con il grado piu basso cova la sua rabbia nelle caserme da sfogare al momento giusto liberi di agire, fino ai grandi generali spesso visti, magari indagati ma mai consegnati alla giustizia (ma qual'è? inizio a pensare che non esista neanche quella divina). Uno stato le cui facce oscure cominciano a vedersi chiare e con loro le facce di politici ormai ridicoli, che tentano in tutti i modi di continuare a fare il loro sporco gioco, attaccando giorno dopo giorno i pezzi di un puzzle pericoloso,  fregandosene della situazione in cui versa la nazione arrivata ormai sull' orlo del punto di non ritorno. Potrei parlarti di mille altrecose come le banche a mio avviso strozzini legali o le morti sul lavoro non tollerabili in un paese civile o ancora i collegamenti tra mafia e politica, ma non è questo il punto, anzi scusa dello sfogo arrivo al punto...
Ho sempre pensato a quanto sia divertente questa separazione, questa linea di confine fra me e la società. Forse sono un pò ingenuo, ma finora ho sempre creduto che fossi io la società, o almeno una piccola parte di essa.
Invece il vecchio Davidson ha detto che sono un "nemico della società".
Sono anche un fallimento "agli occhi della società", secondo il tribunale che mi ha messo dentro per furto. Cosa significa esattamente tutto ciò?
A essere logici significa che dovrei esserne estromesso, altrimenti la società si condannerebbe da sola- o no? Ma la società di cui sto parlando non lo fa.
Allora: se non ne faccio parte, cosa sono?
Devo far parte di un' altra società, o almeno della piccola parte di un' altra società. Mi spiego?
Nel qual caso, chi può dire chi ha ragione e chi ha torto?
Dopo tutto, qui abbiamo due società con valori differenti.
Una cosa è certa: so cosa penso e in cosa credo.
Quindi voi che pensate di saperla lunga, che giudicate, che cercate di dirmi come vivere, sapete cosa? Non sono io, siete voi i nemici della mia società.
Quindi andate affanculo.
E se alzassimo la mano per vedere quanti sono da una parte e quanti dall' altra, potreste avere brutte sorprese.
Sbrigatevi a costruire le vostre barricate, perche  la vostra ora sta per scoccare.
Vi teniamo d' occhio.
Scusa se ti ho rotto le scatole con questa e-mail, ti saluto.
CURVA SUD AVANTI CON LA PROTESTA!!!
UN ULTRAS DELLA ROMA!!".
Giuliano:
"Ciao Lorenzo,
Anch’IO Ti Scrivo in merito all’Argomento Principale degli Ultimi Giorni, ossia la Protesta dei Gruppi della Curva Sud e le rispettive Opinioni.
Ti Scrivo Perché Ho Notato, con Dispiacere, che Sta Peggiorando “il Tono” con il quale Chi è Andato al Circo Massimo, e/o comunque Non è andato allo Stadio Domenica Scorsa (Come Me, ad esempio), Dibatte, tramite il Tuo Splendido Sito, con Chi Invece è Andato e/o Non è D’Accordo in merito …
E Ciò, a Mio avviso, è Profondamente Sbagliato in quanto Ritengo Possa Diventare un Problema, del Presente e del Futuro della Ns. Curva, e che Non Farà altro che Peggiorare le Cose già Difficili e Complicate del ns. Mondo, Sempre + Falcidiato da Norme che Hanno L’Unico Obiettivo di Distruggerci, di Eliminarci, di Accantonarci …
Ecco, IO Temo che la Curva Sud, così come le Altre Curve d’Italia, Spaccandosi anche all’interno Non Farà che Aiutare il Meccanismo Psicologico Voluto ed Ideato dai “Mandanti” …
IO Credo infatti che le Differenze fra Ultras e Tifosi “Normali” diciamo, Siano piuttosto prevedibili e Ci Siano Sempre State, come Hai Scritto anche Tu qualche giorno fa, e Vadano quindi soltanto Gestite meglio, magari diversificando i Livelli di Protesta e di Scontro, Ma Coinvolgendo comunque di + Tutti, Non Limitandosi ad Emettere soltanto Comunicati, ad esempio, che Purtroppo Chi Non “è Calato nella Mentalità” Non Capisce … e/o Non Vuol Capire …
IO, ad esempio, Vado in Curva Sud dal 1989/90 ed Ho Avuto la “Fortuna” di Nascere & Crescere nei pressi di Via Gallia, e quindi di Assorbire e Fare Miei quei “Principi” e quella Mentalità che Ancora Oggi Mi Accompagnano nella Vita in generale e Non solo allo Stadio, e che Mi Permettono di Capire certe Dinamiche che Non tutti magari Recepiscono e/o Condividono ……
X Farla Breve, IO Domenica Non Sono Andato, per Rispetto & Solidarietà nei confronti dei Gruppi Ultras, di cui ora non faccio + parte in modo “Attivo”, ma a cui Riconosco Oneri ed Onori, e con cui Spesso Mi Trovo a Condividere Opinioni ed Azioni, Ma Oggi, per A.S. Roma - Cagliari, Ho Deciso di Andare … e Non Credo che questa Mia Decisione Possa Essere Definita Incoerente e/o Sbagliata ……e Non Credo neanche di Andare Contro Nessuno, e tanto meno contro i Gruppi.
Perché Vedi, l’A.S. Roma, la Curva, lo Stadio, X Me Non Rappresentano il mezzo attraverso il quale Esprimere le Mie Idee e/o Manifestare il Mio Modo di Essere, il Mio Dissenso verso le Istituzioni o verso le Decisioni prese in merito al Calcio ecc. ecc., Ma Rappresentano, Anche e Soprattutto, l’Amore, la Passione, quella Passione Estrema che fin da Bambino ad Oggi, che di Bambini Ne Ho 2, Mi Danno delle Emozioni, delle Vibrazioni, delle Gioie e dei Dolori che Poco Altro Riuscirebbe a Darmi … e dei quali Non Voglio (e Forse Non Posso) Fare a meno … e quindi Ritengo Plausibile che, X Tornare alla “Diversificazione dei Livelli”, mentre i Gruppi Attuano la Protesta in modo Attivo, Disertando e Manifestando Altrove, Chi, come Me, è (Ormai) un Tifoso e Non + un Ultras, Manifesti magari Stando Seduto e Non Cantando, senza per questo Volersi Contrapporre a Qualcosa e Qualcuno.
Vorrei Sapere il Tuo Pensiero in merito, nella Speranza  di Essere Stato Chiaro…
Romana..Mente Saluto,
Giuliano ASR."
Beh, anche io penso che l'amore per la Roma non debba essere il mezzo per esprimere assenso o dissenso verso le istituzioni, a meno che le istituzioni non entrino così prepotentemente nella mia vita di romanista facendo sì che debba essere obbligato a mandare un fax per fare entrare qualsiasi cosa quando è invece sufficiente il controllo che si faceva un tempo ai cancelli! Quando si incide sulla tua libertà credo sia giusto far notare alle istituzioni che sono marce dalle fondamenta e nelle stesse persone che le formano, il cui mancato allontanamento ne provoca l'assoluta assenza di credibilità.
E neanche si potrebbe rovesciare il discorso dicendo che lo stesso dovrebbero fare gli ultras con i violenti, perché gli ultras NON sono soggetti istituzionali!
Ognuno ha manifestato il suo dissenso in qualche modo: andando al Circo Massimo, stando a casa, non tifando. Nel mio piccolo di tifoso ormai di tribuna ho fatto il mio non partecipando ad alcun coro e neanche all'inno inziziale (cosa che invece cerco di fare abitualmente pur in Tribuna Centrale).
L'importante non è quindi COME dissentire ma DISSENTIRE e dissentire non significa essere pro o contro i gruppi, significa solo anteporre la propria dignità di persona a chi ti sta vietando tutto. Io prima di essere un tifoso sono una persona!
Notizie da Fasano: "FASANO-GRAGNANO C.N.D. girone H
Purtroppo oltre al SILENZIO assoluto della gara,ben poca cosa si poteva fare per fermare il campionato nazionale dilettanti(dilettantismo a parole...girano un sacco di soldi in NERO!).
Ai tifosi ospiti fu vietata la trasferta per diposizioni dell'Osservatorio,nel settore a loro destinato,nonostante furono contattati per seguire ugualmente la squadra,si sarebbe occupato del tutto la tifoseria locale,presenti solo in 5 dirigenti.
Durante il riscaldamento degli ospiti fu detto al capitano di riferire dell'invito, il quale rispose"Ma noi in trasferta non abbiamo seguito,tranne che in qualche città campana e nemmeno tutte"
Ma l'Osservatorio, queste"osservazioni"come le fa?
Ho notato però che non solo i mass media hanno dimenticato l'"esecuzione"nei confronti di Gabriele,anche parecchie curve e moltissimi Ultras.
Perchè NO la diserzione totale?Se applicata,li piegherebbe in due,non per gli incassi in se per se,ma per il mutismo degli stadi.
Sarebbero poi capaci a quegli invertebrati dei settori meno popolari di farli cantare?
Se così fosse, beh allora si che non potremmo fare più niente e andarcene beatamente nei nostri CIRCHI MASSIMI!!!! Saluti"
Anche Acireale è in fermento:
"Dal 11.11.2007 la curva sud di Acireale segue le partite sia in casa che in trasferta tutti dietro la pezza GABRIELE SANDRI in rigoroso silenzio.in questo delicato momento per il Movimento Ultras Nazionale e Acese quella pezza per noi rappresenta Tutto ! Ricordo, Rispetto, Disgusto, Voglia di Giustizia e Verità".

In uno Stato che vede governi che si reggono per 33.000 voti toccà fà il Partito degli Ultras. A quel punto impazziscono e vengono i politici a farti la coreografia in curva. Ovviamente non sto scherzando.
Sempre sul ricordo di Sandri:
"Ciao Lorenzo,
sempre che non ci abbia pensato già qualcun'altro, ti mando la foto di questo striscione, per la pagina su Gabriele. La partita è Italia-Far Oer disputata a Modena. Lo striscione è stato esposto all'esterno, sull'edificio delle biglietterie posto di fronte allo stadio. Perchè, ovviamente, non ne è stato permesso l'ingresso. Ciao e complimenti per il sito. A.

Passiamo ai tabelloni pubblicitari:
Ciao Lorenzo,
sono un abbonato di curva sud e la partita me la vedo poco sopra lo striscione dei Fedayn quindi in una posizione alta considerata la sud nel suo insieme.
Quello che ormai da tempo mi fa diventare matto è che da questa altezza non riesco a vedere il fondo del campo sotto la sud ( e non mi voglio immaginare quello che vedono quelli che stanno nella parte in basso) grazie ai magnifici cartelloni pubblicitari luminosi che cambiano di continuo il messaggio di sponsorizzazione. Mentre quando la palla si avvicina al fondo dalla parte della nord, sempre grazie ai cartelloni, perdo completamente la visuale del pallone.
Cioè io pago per andare allo stadio e dovrei essere (sono ironico è chiaro) uno spettatore privilegiato, mentre in effetti manca solo che mi chiedano di stare allo stadio bendato!
Basterebbe chiedere gentilmente di spostarli 3 o 4 metri ma visto che non so come comunicare con la As Roma ti chiedo se gentilmente ti puoi far carico anche di questo problema. Ti saluto e ti ringrazio … Luca
Rilancio la palla alla Roma, ma immagino che l'interesse per l'abbonato passi in secondo piano rispetto all'interesse per i contratti pubblicitari....
Poi mi arriva questa e-mail dal titolo "Mio Dio, in che dimensione vivo?":
"ciao lorenzo è un pò che nn ti scrivo, ma il tuo sito continuo a leggerlo tutti i giorni. mi piace, mi piace davvero.
è proprio dal tuo sito mi sono collegato a quella specie di forum dove interloquiscono (credo) appartenenti alle forze dell'ordine.
Mio dio. Mio dio. Io non voglio neanche pensare che quelle persone siano davvero dei poliziotti o, comunque, appartenenti alle forze dell’ordine?
Possibile vantarsi di non aver picchiato i ragazzi arrestati la notte degli scontri?
Queste persone, oltre ad essere pubblici ufficiali, sono anche agenti di polizia giudiziaria.
In italia, picchiare una persona senza motivo è reato.
A questo punto devo immaginare che nella loro mente esiste questo concetto: picchiare una persona non è reato.
Il perché non è dato sapersi. Ciòè nn si sono posti neanche il problema.
Ma è possibile tutto ciò?
Boh…
Forse vivo in una dimensione tuta mia. Ma ora mi viene in mente un’altra cosa.
Uno degli arrestati non ha dichiarato davanti al Gip di roma, in fase di interrogatorio per la convalida del fermo (mio dio sto parlando di bibbia con dio- mi perdoni avvocato), che i trenta punti in testa sono stati causati dalle percorse post-arresto? E che a ciò la polizia ha controbattuto che non è vero, è cascato dalle scale? iL magistrato non ha neanche aperto una indagine? Ciò, mi spiegate dove viviamo?
Mbe in fondo, il poliziotto che ha picchiato ripetutamente e poi sottratto (diciamo così) la macchinetta alla tifoso del Manchester aspetta ancora di sapere a quale p.m. sarà affidata l’indagine. Attenzione, c’è una denuncia scritta nero su bianco e depositata in Procura a roma. Anche se il buon Lorenzo mi insegna che per quel tipo di reato (xxxxx con strappo) non è necessaria una denuncia per iscritto, dovendo la procura procedere d’ufficio…anzi è previsto pure l’arresto….vabbè vivo in una dimensione tutta mia……
Poveri ragazzi, nessuno li tutela.
Domani parto, per lavoro ogni tanto mi tocca andare in Europa per incontrare delle persone.
Ormai ho un concetto di civiltà tutto mio.
La civiltà è anche un poliziotto che riesce a sorridere mentre gli domandi per ben tre volte dove andare senza spazientirsi. Ove lo spazzino parla inglese meglio di una italiana professoressa di inglese.
Civiltà è anche il poliziotto che va in giro senza pistola.
Forse un paese come l’italia l’ho trovato. La russia di putin.
Anche li manifestare contro una democrazia dittatoriale significa essere arrestati senza motivo.
In italia se a manifestare sono gli ultras, magari perché ritengono una legge anticostituzionale, i poliziotti oltre ad arrestarti, ti portano in caserma e ti spaccano la testa……
Con una differenza. I giornalisti c.d. occidentali li stanno dalla parte dei manifestanti, qui dei poliziotti.
Mio dio…eppure l’europa l’abbiam fatta noi. questo concetto l’aveva inventato un certo giulio Cesare e qualche suo avo. In “europa” dell’epoca la lingua ufficiale era il latino, la lingua di ROMA (prima ho scritto roma appositamente in minuscolo). C’era la moneta unica, il sersterzio di ROMA. Tutti gli altri imperatori, pardon a ROMA non andava giù che ci fossero altri imperatori, diciamo governanti, venivano a ROMA per apprendere e meravigliarsi di tutto. Dai monumenti, alle strade…a tutto….
Per nn parlare di diritto. IL primo popolo ad inventare ed usare un diritto laico…cazzo è come dire oggi che un ultras è un ragazzo con una passione sfrenata per una maglia…..e non un delinquente
Mio dio, robba da matti…ma in che dimensione vivo?".
Rapporti difficili all'ingresso dellla Sud:
"Ciao lorè! Ti scrivo per riferirti un fatto assurdo che mi è accaduto ieri mentre stavo entrando allo stadio... Sono abbonato in curva sud,dalla parte laterale (anche se non è una formalità che rispetto) ,con un mio amico. Per questa partita arriviamo tardi allo stadio,a meno di un'ora dal calcio d'inizio. Come ogni partita, superati i tornelli, ci imbattiamo in un gruppo di steward. L' amico che era con me aveva una busta con dei panini ed una bottiglia d'acqua da mezzo litro. Come è risaputo, le bottiglie con i tappi non possono entrare e, così lo steward glielo fa notare. Lui inizialmente ce prova a ribatte ma lo steward gli dice: "O te la versi in un bicchiere o la butti". Lui non avendo il bicchiere, mentre si volta, la butta. Ma la bottiglia invece che nella busta cade a terra. A quel punto viene raggiunto da 2 steward che gli dicono di raccoglierla e di buttarla nel sacco ; il mio amico gli fa notare che ce ne erano a bizzeffe di bottiglie per terra, e dopo un pò per non perdere altro tempo va lì ,la raccoglie e la butta nel sacco. Ci cominciamo a incamminare verso le scale ma una guardia lo raggiunge e gli dice: ste cose 'n se fanno,la dovevi buttare subito nel sacco, etc. etc. . A quel punto io,vista l'ora e l'inutilità di una predica per una cosa già risolta, dico: "Ahò e daje!!". Così scatta il putiferio: il poliziotto si rivolge a me dicendo: "Io sto parlando con lui,allontanati ed entra allo stadio" al che io ribatto: "Ma io sto con lui e se lo fermate che faccio? Lo devo lascià da solo?" Mi risponde : "Ma che vuoi che succede ad un tifoso che resta da solo con un poliziotto?"   Io gli dico che allo stadio sarei entrato con il mio amico e che non poteva impedirmi di stare vicino a lui. Così mi dice di essere strafottente,di non essere corretto e si avvicinano altre due guardie a dirmi "voi dovete fare  quello che vi diciamo noi,se il collega ti dice di allontanarti,tu ti devi allontanare!". Io,ovviamente non me ne sono andato,così quello che mi aveva fermato mi prende per un braccio affermandomi che io non avrei visto la partita. Allora mi libero e gli dico che non lo può fare; così arriva na ********* napoletana che sta sempre lì tra le guardie e gli steward e gli dice di farsi dare i miei documenti. Lui,gentilmente,mi dice: " se non mi dai i documenti entro tre secondi io ti denuncio!!" E io: " Ma me denunci de che? Ma se stai a fa tutto da solo?" Me lo dice altre tre volte e alla fine,anche su consiglio del mio amico,glieli do. Lui legge nome,cognome e data di nascita, dopo di che me li ridà e,finalmente ci lascia entrare. Io nun c'ho parole. So solo che tanto ,alla fine, li stronzi semo sempre noi! Ciao lorè  e sempre forza ROMA!".
Francesco mi segnala questa notizia:
"L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale ha assegnato il massimo livello di rischio al match di Champions League Roma-Manchester United. L'organismo non ha comunque adottato limitazione alcuna all'incontro che si terrà mercoledì 12 dicembre. Tra le misure di sicurezza adottate saranno rafforzati i servizi di ordine pubblico e aumentata la presenza degli steward".
...ma chissà perchè...forse perchè l'osservatorio non conta nulla in europa?...
Beh, in realtà il Prefetto avrebbe il potere per adottare limitazioni. Se lo fa, tuttavia, sa bene che tutta l'Europa gli riderebbe dietro e criticherebbe l'incapacità dei soliti Italiani. Quindi si limitano a vietare solo la disputa delle partite italiane, anche se non hanno livello di rischio e a scopo punitivo.
Un altro motivo per ritenerlo del tutto privo di credibilità: visto il massimo livello di rischio, non potendo vietare agli inglesi di venire qui pena le risate dell'Europa, dovrebbe perlomeno vietare ai romanisti di andare allo stadio e così farci giocare in trasferta pur giocando in casa.
Un incontro o è a rischio o non lo è. Se è al massimo livello di rischio va disputato a porte chiuse o con limitazioni per il pubblico no? Ebbene, fatelo!
Poi mi scrive Tiziano: "Ciao Lorenzo...scusami xche so' che il tuo sito non è una chat (speriamo che questi tornano a facce fa er tifo! Vorrei tanto continuare la mia opera di ricerca e coltivazione della memoria storica! n.d.L.) ma mi sentivo di rispondere a tommaso x chiarire quello che è il mio  pensiero...anche xche dalla lunghezza della sua email credo di aver colpito nel segno.... : )
intanto devo precisare che nn faccio parte di nessun gruppo ma credo solo di avere un mio cervello x valutare le cose....non credo che si debba seguire i gruppi in tutto quello che fanno ma valutare ogni situazione...critico tutte le radio xche sono troppe ma soprattutto chi le chiama e si nasconde dietro a un dito....bisogna valutare bene una protesta che cerca di portare il meglio x tutti.....penso che la prima differenza tra me e tommaso stia nel giudizio degli "ultras"....il suo è un giudizio come quello di tanti influenzato dai media....io credo che l'ultras non vada minimizzato nello stereotipo di chi deve menare a
tutta Italia ed è contento....io vedo dei valori:passione,amicizia,attenzione a quello che accade intorno,solidarieta'..ma soprattutto empatia..mettersi nei panni di un ragazzo che muore senza un motivo,(ti invito a visitare la pagina sugli striscioni x gabriele)..se ultras da' Bellinzona a Budapest mettono uno striscione x un ragazzo morto in italia forse hanno dei valori....forse ogni ragazzo italiano,anche chi non segue il calcio,avrebbe dovuto mettersi nei panni di chi sta in un
autogrill con un gruppo di amici e a causa di una discussione si trova un proiettile nel collo...ti ricordo che il poliziotto non sapeva che fossero tifosi (ma vi capisco xche né la televisione,né la lega femando il campionato,vi ha detto di essere solidali)....ma qui non si tratta solo di gabriele....si parla di repressione,divieti inutili,energie sprecate da uno stato che NON CERCA DI RISOLVERE UN PROBLEMA ma di cancellare una categoria....si tratta del "nostro" calcio...di fumogeni e megafoni che servono SOLO allo spettacolo....di striscioni che ti davano almeno l'illusione di poter dire quello che pensi......di un
abbonamento pagato x le partite di domenica alle 15 e giocate a tutte le ore....ogni tre giorni....di uno 0 -1 a San siro che non mi posso godere di lunedi' mattina xche gia' sto a pensa' al derby del mercoledi'.....due derby di mercoledi!!!!tutto ha perso tanta bellezza....è soprattutto l'attesa che valorizza un evento....se delle persone comprassero un biglietto x uno spettacolo di Proietti di sabato sera e all'ultimo qualcuno si inventa di spostarlo al giovedi
pomeriggio...credi che qualcuno si lamenterebbe??che le loro proteste sarebbero ascoltate?..Bè a noi non ci ascolta nessuno...domenica chi stava al circo massimo pensava al futuro che è piu importante di una partita,qualsiasi essa sia.....e in un sistema che ci vede gia' perdenti a tutti...gruppi e non...se non riusciamo a rimanere uniti nelle proteste abbiamo perso due volte........"
Chiudiamo con l'amore. Ogni tanto non guasta:
"Ciao a tutti…
Scrivo a voi perchè il mio ragazzo Tiziano vi legge sempre essendo un tifoso sfegatato  della Roma…Vorrei potergli dire una cosa ma so che mandarglielo tramite sms non farebbe lo stesso effetto e forse se lo pubblichi qui riuscirà a capire quanto lo amo e dove può arrivare l’amore…per favore pubblicatelo…
“Ogni tuo sorriso è un mio sorriso, ogni tua lacrima è una mia lacrima,ogni battito del mio cuore è un battito per te e tutto questo succede perché siamo “NOI”che non abbiamo bisogno di parole perché voliamo in alto sempre e comunque “NOI”che ci emozioniamo con uno sguardo ,”NOI”che respiriamo all’unisono e questo succede perché siamo “NOI”oltre tutto e tutti…
Tienimi sempre accanto al tuo cuore, fra i tuoi pensieri e fra le tue braccia, tienimi perché anche tu senti questa forza che ci unisce, questa forza chiamata AMORE, tienimi semplicemente perché ci amiamo.
Vorrei essere il tuo angelo custode per poterti abbracciare quando sei triste, ridere con te quando sei felice, perché tu amore, tu mio dolce angelo rendi migliore ogni istante della mia vita con la tua dolcezza, con il tuo affetto perché in una tempesta di tristezza tu sei la mia ancora di salvezza, sei il mio raggio di sole, sei tutto…sei tutta la mia vita perché tu sei la mia vita.” Ti amo da morire
Da Barbara G. per Tiziano M.".
Ecco fatto... A Tizià, tiettela stretta!


6 dicembre (pomeriggio): qualche e-mail: "Ciao Lorè, sono tornato da una splendida serata con due miei amici, tifosi, uno di un gruppo, l'altro no, in macchina con due birre e la radio accesa.....A soffrire per la roma, perchè non siamo entrati, no, perchè ....perchè la libertà è più importante, perchè non serve essere di un gruppo per capire che ci vogliono eliminare, per capire che la maggior parte di queste leggi sono per favorire le pay-tv. Questa sera
la Curva Sud è morta. Sì è morta, perchè nessuno vuole sentire ragioni, io sono meglio, tu sei peggio, i gruppi sono mercanti etc. etc. Ma che
dite? Ma perchè nessuno vuole capire? perchè tutti si fanno gli affari propri?  La dimostrazione che la nostra curva è morta è stata proprio oggi: i gruppi a casa senza organizzare nulla, la gente dentro a insultarli perchè non sono entrati (ma quando rientreranno, se lo faranno, avrete i coglioni di andare dal xxxx, o da xxxx a insultarli perchè sono mercanti, terroristi, etc?), noi fuori a insultare loro che facevano i gorgheggi. Che tristezza. Qualcuno però si
merita comunque di essere insultato: quelli che dicono entro perchè devo sostenere la Roma, però sono d' accordo. Benissimo: allora vacci
mercoledì 19 a Torino per la coppa, comprali questi biglietti. Vacci al girone di ritorno a Napoli..tutti bravi sul divano a dire siamo forti a Manchester ci sentivamo solo noi...noi chi? E se mercoledì col manchester la situazione fosse ancora questa? E i Mancuniani decidessero di farci il famoso "Take the End"? Soffrirei ma col sorriso perchè l' avete voluta. Ho sentito alcuni di voi, voi che la Roma va sostenuta sempre dirmi: Ma che l' hai preso il biglietto per il Manchester? Ma dai tanto siamo qualificati.....Curva Sud R.I.P. Stefano, Curva Sud".
Altra e-mail: "Ciao Lorenzo, sono un tifoso della Roma abbonato in Sud da cinque anni, e non appartengo a nessun gruppo. volevo condividere con te questo momento che sta passando la nostra curva, e magari farti un paio di domande. ti premetto che domenica scorsa stavo al circo massimo e che ieri sera invece (e aggiungo purtroppo) ero allo stadio. ma andiamo per ordine. la morte di gabriele è ormai passata in secondo piano (non per noi). si parla di nuovo, solo di episodi di violenza che vedono protagonisti gli ultras, dei fatti di catania (vedi le innumerevoli comparse televisive della vedova Raciti), e non solo. proprio per questo penso che la protesta dei gruppi della sud piu che giusta la definirei legittima, ma mi chiedo una cosa: non sarebbe stato meglio organizzarsi sotto la curva? forse si sarebbe coinvolta piu gente, ci avrebbero temuto di piu anche le istituzioni, ci saremmo fatti sentire maggiormente, in fin dei conti a due passi c'è il coni. la stessa cosa si sarebbe potuta ripetere anche ieri sera. al circo massimo eravamo una minoranza (pochi ma buoni), forse proprio quella minoranza che stanno cercando di allontanare dagli stadi. perchè? dove sono gli altri? mi chiedo se la nostra curva ha perso l'unione che c'era una volta, o col passare degli anni si è riempita di gente senza valori. mah!!!!
infine vorrei farti conoscere tutto il mio disprezzo per coloro che ieri sera hanno provato ad intonare cori cercando di coinvolgere l'intera curva.
onore ai Nostri Gruppi, rispetto per Gabriele, AVANTI CURVA SUD".
Ancora: "Lorenzo basta, non ti credo più. Sei un contafrottole.
Ecco la verità sull'entusiasmante partita di ieri vissuta nella più che mai coloratissima e caldissima (ma rispettosissima dei dettami del potere) Curva Sud "pulita".  Dal Trigorista, eh:
"Se è vero che chi era domenica al Circo Massimo ha scelto, ieri sera, di restare a casa, è anche vero, o almeno probabile, che molti di loro abbiano preferito tornare allo stadio piuttosto che seguire la partita dalla poltrona del salotto. Di certo, erano più di domenica i presenti in Curva Sud. Il colpo d'occhio conferma i "buchi" nella parte alta dei tre spicchi in cui è divisa, dai due che sono adiacenti al tabellone, "territorio" rispettivamente di Fedayn e Ultras Romani, a quelli ai due lati, con Lupi e Boys da una parte, e Primavalle dall'altra. Ma nella parte bassa, le file vuote di domenica si sono ampiamente ridotte, da dieci-dodici quante erano, a non più di tre o quattro. E l'impressione è che pure i cori - che anche oggi sono incessanti fin dall'ingresso delle squadre in campo - abbiano una consistenza sonora decisamente maggiore. Non tale forse da non far rimpiangere la potenza con cui sono soliti imporsi quando in curva ci sono proprio tutti, ma il cui impatto è comunque di grande forza e grande partecipazione. Si "sente" che chi c'è non vuole far mancare il proprio sostegno, sopperendo per quanto possibile all'assenza di chi ha deciso di non esserci. «E' un peccato che i gruppi non siano qui - ci dice prima di entrare dall'ingresso 17, un abbonato a quel settore -. Vengo qui da trent'anni e, pur rispettando la loro scelta, non ne condivido i motivi». «E' comunque una protesta attuata in modo civile - aggiunge un altro, più anziano, anche lui sciarpa al collo e berretto di lana regolamentare -. E mi faccia dire che in curva, anche con loro, non è mai successo nulla. Che impressione mi ha fatto domenica? Di vuoto, anche se eravamo lo stesso in tanti».
E in tanti, come detto, sono anche stasera, nonostante il turno feriale e una partita dal minor appeal. Ma questo, si sa, conta poco per la Sud. Anche perché, sennò, non sarebbe la curva che conosciamo. Lo testimonia ancora di più la ripresa, con i cori che riprendono costanti e non tradiscono la propria matrice. Quando da Milano arriva la notizia del terzo gol dell'Inter, la curva parte compatta all'indirizzo dei "cugini": «Lotito ve manda in B! Lotito ve manda in B!». Per tornare subito dopo ad invocare «Totti-gol, Totti-gol!». Tutti seduti, composti (fa quasi impressione!, ndr), con gli steward che sembrano non credere ai loro occhi.
Gli ultimi minuti non lesinano ancora una volta qualche patema, ma il doppio vantaggio resta rassicurante. Al fischio finale, quindi, nessun urlo liberatorio ma solo un grande applauso. Molto british anche questo, e senza "terzo tempo" in campo. «Non ho niente contro i gruppi - è l'opinione di un altro "curvarolo", stavolta all'uscita - ma la curva non mi è dispiaciuta neanche così. I cori, stasera, ci sono stati, eccome, e non credo che siano stati inferiori a quelli cui eravamo abituati. Può non piacere ad alcuni, ma io sono riuscito a vedere la partita più di quanto fosse possibile di solito...». E se ne va, sciarpa al collo e nella testa ancora quell' "ale, ale, Roma, alè...". Sembra quasi dirsi, compiaciuto: «Però! Siamo stati bravi anche noi, tifosi "normali" e non ultrà». Chissà se è così. Forse c'è davvero bisogno tanto degli uni quanto degli altri. Insomma, di tutti".
Io c'ero Lorenzo, mischiato fra gente che non ha capito nulla. Perchè volevo vedere che vuol dire la Sud senza i ragazzi della Sud. Beh, mi è bastato per dire che finchè non torneranno, nemmeno io tornerò. Forse davvero devo augurarmi di andare in serie C1 per vedere una bella scrematura dei tifosetti senza mentalità. Saluti". Sì, anche io sono arrivato a sperare in una scrematura dei tifosi della Curva Sud. Per il resto, non so che partita ha visto Mauro Macedonio, che ha visto i tifosi della Curva Sud seduti e composti fare il tifo pure nel secondo tempo.
Posso solo dire che dopo avere letto l'articolo sono rimasto letteralmente sconcertato.
Passiamo ad altro.
L'Amato Ministro è Ministro dell'Interno nell'attuale Governo ed è quello che ha detto "se si fossero presi un caffé insieme, Sandri non sarebbe stato ucciso". Io non dico nulla e neppure me la prendo con l'Amato Ministro. Io me la prendo con i cani da guardia della democrazia che scrivono pagine e pagine sugli ultras e nulla dicono su chi è a capo delle forze di Polizia e che fa leggi liberticide nei confronti di chi glielo dice in faccia quello che si pensa di lui. Da Repubblica: "Uno sprazzo di luce su una vicenda ancora oggi più ricca di ombre che di luci arriva invece da una lettera che Giuliano Amato scrive a Craxi il 9 febbraio 1993. La data è importante. Lo scandalo di Tangentopoli è al culmine della sua deflagrazione: da 24 ore Silvano Larini viene interrogato dal pool di Mani Pulite, e sta raccontando di un conto "Protezione" su cui Licio Gelli ha versato sette milioni di dollari al Psi. Craxi è già stato raggiunto da un avviso di garanzia e tre giorni dopo si dimetterà da segretario. Martelli darà le dimissioni entro poche ore.
In questo clima infuocato Amato, presidente del Consiglio, scrive a Craxi una lettera di suo pugno - su carta intestata di Palazzo Chigi, ma non protocollata e dunque non classificata - che sembra avere un solo obiettivo: rassicurarlo sui suoi guai giudiziari. "Caro Segretario, prendo a calci i primi mattoni di un muro di silenzio che non vorrei calasse fra noi. E vorrei chiederti invece di avere fiducia in quel che io sto cercando di fare. Occorre certo che passi qualche giorno, che la situazione delle imprese, e non solo della politica, appaia (come del resto già è) insostenibile. E' inoltre realisticamente utile che la macchia d'olio si allarghi. Neppure a quel punto credo che sarà possibile estinguere reati di codice. Ma credo che l'estensione per essi dei patteggiamenti e delle sospensioni condizionali sia una strada percorribile. Sto conquistando su questo preziosi consensi. E ritengo che si ottengano così procedure non massacranti, che evitano la pubblicità devastante dei dibattimenti e forniscono possibilità di uscita (...). Claudio mi pare ormai in pericolo. Apprendo che, se ci fosse un riscontro a ciò che ha detto Larini, già sarebbe partito un avviso per concorso in bancarotta fraudolenta. Io sono qua. E continuo ad esserti grato ed amico. Giuliano".
Il giorno dopo, al Senato, Amato dirà che "la questione morale è diventata, di prepotenza, prioritaria". E tre settimane più tardi, il 5 marzo, il suo governo varerà quello che passerà alla storia come il "decreto salva-ladri": depenalizzazione per il finanziamento illecito dei partiti ed estensione del patteggiamento ai reati di concussione e corruzione. Decreto che sarà precipitosamente ritirato dopo la clamorosa protesta in tv del pool milanese. E poi mi vengono a dire che devo credere alle Istituzioni? Io sto a una giusta distanza da questa gente e esercito il "diritto di resistenza" di cui parlava Rosangela in un articolo di ieri.... ed ecco i risultati di tanta moralità: http://militari.forumfree.net/?t=22974314&st=0.
Per finire mi scrive Fulvio: "Ciao lorenzo sicuramente esco fuori tema nel senso che non parlo dei gruppi che non entrano o della gente che entra. Volevo solo segnalarti un sito internet il cui nome è xxxxxxx in cui non si fà altro che andare contro gli ultras (dunque anche contro di me visto che seguo questo amore in casa e in trasferta), non va bene che vanno allo stadio non va bene che vanno in trasferta non va bene che fanno lo sciopero, attenzione non sono contro i gruppi ma con l'intera sud perchè per loro sono solo delinquenti. Io ho frequentato per un pò questo sito spiegando il mio pensiero ma è stato tutto inutile. Alla fine ho capito che coloro che si occupano di questo sito sono i soliti moralisti benpensanti e la cosa che mi fa sorridere è che molti di loro non và allo stadio e l'ultima che ho sentito è che se gli ultras non andranno più allo stadio forse torneranno a vedere qualche partita, una sola parola RIDICOLI!!! (beh, potevano farlo già nelle ultime due partite... n.d.L.) Ah una cosa ripensando ai biglietti nominali steward e tutto il resto mi è venuta in mente una domanda spontanea, ma come fanno a entrare i revenditori napoletani che vendono le sciarpe? Non penso proprio che prendono il biglietto visto che vendendo due sciarpe a partita ci rimetterebbero, e poi a me magari me dicono pure de che colore porto le mutande, mah misteri delle leggi! Mi farebbe piacere sapere il tuo pensiero su queste due cose, scusa se mi sono prolungato e forza roma sempre contro tutto e tutti ciao fulvio". Bah, internet è talmente diffuso che ogni sito raggruppa persone che seguono una determinata corrente di pensiero. Quindi è assolutamente normale che ci siano siti come quello che mi hai segnalato, se non fosse che quando nacque chiesero aiuto proprio al sottoscritto per pubblicizzarlo. Tanto sono persone che allo stadio non ci vanno né ci andranno mai, quindi puramente e semplicemente non le considero, neanche a livello di opinione. Per la questione bagarini: beh, sonoi fenomenali. Inizio ad amarli, poiché dimostrano anche loro a cosa servono le leggi Amato-Pisanu.
A nulla.


6 dicembre: inserite le foto di Roma/Cagliari.

5 dicembre (pomeriggio): un paio di e-mail, giusto per gradire:
"Ciao lorè...ti ringrazio per quello che fai sul tuo sito...ancora esiste chi dà la possibilità alla gente di esprimere lo schifo che sente dentro...
io c'ho 29 anni...sò abbonato da 15 anni in curva...e non mi sono mai sognato di aderire ad un gruppo...la mia mentalità non me lo permetterebbe...io sono nato cane sciolto...e cane sciolto rimarrò a vita...
però non capisco una cosa...perchè tutto sto astio verso sti ragazzi dei gruppi organizzati?perchè la gente che viene in sud non capisce quello che stanno provando a fare?ma davvero pensano che gente che vive di roma 24 ore al giorno trovi così facile rimanere a casa e non andare a seguire la sua vera passione?c'hanno levato tutto...niente più coreografie...striscioni goliardici...fumogeni che coloravano di giallo ocra e rosso pompeiano la curva più bella del mondo...stanno spegnendo una passione...stanno impedendo a tanti bambini che entrano per la prima volta allo stadio di innamorarsi della roma...della sua magica curva sud..oltre a ciò decidono loro se puoi andare in trasferta..per comprare un biglietto devi fare i salti mortali...o come il caso di livorno addirittura inboccà in profumeria...ma come cazzo stamo a cadè in basso?ma questo poi sarebbe niente...è stato ammazzato un ragazzo in quel
modo purtroppo incredibile...e hanno avuto il coraggio di provare a incolpare ancora i temuti ultras..come del resto stanno provando a insabbiare tutto...qualcuno di voi ha più sentito una notizia ai tg di stato su questo fatto?che fine ha fatto lo sceriffo spaccarotella?è stato sospeso?e per quelli che a queste cose mi risponderanno co la solita frase :" ma allora il povero raciti?", rispondo :''chi ha ammazzato quel poliziotto?il 17enne col lavandino per caso?ma siate intelligenti una volta nella vita...si insabbia anche lì perchè forse la verità scomoda è un'altra..dopo aver incolpato gli ultras venire a
conoscenza di una morte per causa di un "fuoco amico" cosa innescherebbe?come potrebbero giustificarsi?per tutte queste ragioni io ammiro i ragazzi dei gruppi...che magari molte volte sbagliano...soprattutto nei casi in cui fanno prepotenze o non dialogano cercando il confronto con il semplice ragazzo che và in curva...che magari sbagliano quando parlano di mentalità e poi fanno i commercianti di mestiere magnando sulla passione della gente...ma che
hanno e avranno sempre la mia stima in occasione di prese di posizione così forti...nessun gruppo in italia ha disertato lo stadio...nemmeno la curva nord a cui è stato ucciso un figlio...per questo la loro iniziativa mi ha reso orgoglioso di essere romano e romanista...per questo domenica allo stadio non c'ero..non c'ero al circo massimo...e non c'ero neanche su sky-fo...dopo anni non ho seguito la mia roma...manco alla radio..ho sofferto come un cane...inutile negarlo... avrei tanto voluto vedere vuota la mia curva...sarebbe stato un gesto importantissimo..ci avrebbe reso onore...e avrebbe confermato a tutto il mondo di che pasta sono fatti i romani...mai asserviti..mai proni...co le palle quadrate..
purtroppo però la delusione è stata grande..mezza curva dentro seduta a guardà la partita in silenzio...così mi riferiscono...nessuno de voi
si è sentito gabbo...nessuno de voi si è sentito un parente di gabbo...nessuno de voi ha rinunciato a perde er partitone della roma..pensate sempre e solo a voi stessi..e auguratevi che non vi succeda mai una disgrazia del genere...per domani che dire...non c'ha senso co sta gente non entrare..favoriscono solo i pennaioli che incensano coloro che si rivoltano ai gruppi ultras e prendono posto in curva...ma quale rivoltano!!!!nessuno che c'ha le palle de aprì bocca..
ve lo dico io da cane sciolto che ce sò passato...proponete...parlate coi ragazzi dei gruppi...magari andate direttamente dai capoccia e nondai coattelli che c'hanno intorno... e non fate le merde capaci de parla' male da dietro un pc o su na radio...
è l'ora de mostrà quanto valete...
scusate se me sò prolungato troppo...ma è no sfogo e sò annato a rota
libera...
CURVA SUD FORTE E ROMANA
MA SPERIAMO SOPRATTUTTO UN GIORNO SEMPRE PIU' UNITA!!!
zipietro
Qui c'è il pensiero del Gruppo Insalata sul raduno al Circo Massimo.
Poi c'è l'email di Tommaso che è l'opposto di quella di Zipietro. La verità sta nel mezzo?
"Scusa lorè ma non ce l'ho fatta...stamattina ho letto l'email di Tiziano e proprio non riesco a non rispondere...innanzi tutto vorrei dirgli che se la situazione è questa è proprio perchè in curva sud c'è poca gente come lo è stata per la curva Marione e molta come è Tiziano (cattiveria gratuita perchè non lo conosco ma passamela perchè sò incazzato)...dopo aver insultato il tifoso che sta a casa, quello del roma club, quello dei distinti finalmente ci siamo arrivati: quelli che domenica sò entrati sono una massa de cojoni privi dell'antichi valori che Tiziano incarna alla perfezione...io credo invece che i gruppi della sud dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza sul perchè la gran parte della curva, nonostante condivida tutte le problematiche della protesta, se ne è fregata altamente di venire al circo massimo..il richiamo irrinunciabile della Roma? Quindi credete che se la roma non giocava al circo massimo sareste stati 10.000? Io non credo proprio...credo che sareste stati esattamente lo stesso numero...ma questa separazione, questo estremismo nel vivere il mondo ultras lo avete voluto voi...ma se l'ultras è solo quello che segue la squadra ovunque, che cerca sempre lo scontro con le tifoserie rivali, che rispetta un certo stile e certi codici di che ti meravigli??? Quanti ultras che corrispondono a questa descrizione ci sono in curva sud? Me sa meno di quelli che erano al circo massimo....e poi se c'è una cosa che l'ultras non dovrebbe fare è mandare email insultando e piagnucolando come  ha fatto Tiziano (e come fanno molti altri..ancora leggo email di bambini che scrivono che invece di tifare la gente si fa le canne e altre comiche del genere..) e qui arriviamo al nocciolo del problema...io sto in curva da più di 10 anni e a me (e a molti altri) sembra che alcuni vogliono fare gli ultras solo quando gli fa comodo...te insulti marione ma se lo incontravi sotto il muretto dei boys quando stava in curva probabilmente ti saresti inginocchiato...io marione lo sento e ti devo dire che non sai quanti ultras (anche di quelli che stavano al circo massimo) ho sentito alla sua trasmissione...gente che se deve pubblicizzà un negozio, un CD o un pulmann viva marione rispetto per quello che ha fatto per la curva se poi  ce litigano  marione infame alla sua trasmissione chiamano i tifosotti e bla bla bla...il problema è che non sai quanti ne sento caro Tiziano in curva de gente che parla come te e dice le stesse cose come un libro stampato...ora in curva non bisogna fare i cori ai giocatori, molti fanno facce disgustate anche quando partono cori per totti..peccato che io con i miei occhi ho visto le stesse (identiche!) persone qualche anno fa durante una contestazione cantare emerson emerson emerson...cantiamo siamo solo noi vecchie maniere quando alcuni aprono negozi e vendono magliette della roma viola e blu...e potrei continuare per ore...quindi forse sarebbe meglio se qualcuno si facesse un bell'esame di coscienza (e di coerenza) dentro se stesso...la gente che sta in curva viene dietro ai gruppi, alle volte si pavoneggia nel dire di farne parte anche quando non è vero ma solo esclusivamente per la roma...uno slogan che va molto di moda adesso è: a noi della partita non ce ne frega un cazzo...bene che vi piaccia o no senza partita alla quasi totalità della curva dei gruppi non gliene frega un cazzo uguale..perchè nessuno di loro si riconosce nello stereotipo che l'ultras dovrebbe incarnare..ora Tiziano penserai meglio pochi ma buoni...perfetto allora fai la tua protesta senza lamentarti e senza giudicare gli altri che non sono ultras...come secondo me non lo sono alcuni che manifestano con te ostentando la loro mentalità..io credo che l'ultras moderno dovrebbe iniziare a prendere in considerazione l'idea di essere meno intransigente su certi aspetti e avvicinarsi al resto della curva coinvolgendola maggiormante invece di rimanere su posizioni estreme proferendo dogmi che molti di loro stessi non riescono a rispettare fino in fondo...così a parer mio vi scavate la fossa da soli (e non è standosene a casa per evitare domani di vedere sui giornali che al circo massimo eravate 200 che si risolve il problema)..c'è  molta gente come me, che ha seguito la Roma da Udine a Reggio Calabria, che ha subito soprusi in varie parti d'italia e a cui queste leggi fanno schifo che sarebbe pronta a dare una mano ma così no...tanto vale dirlo chiaramente...se togliamo i ragazzini (bambini) quante persone rimangono facenti effettivamente e attivamente parte dei gruppi? pochi...e io come altri con alcuni di quei pochi non voglio aver nulla a che fare...se si tratta di sostenere la roma insieme va bene..finita la partita voi di qua io di là...se volete cambiare le cose sta a voi fare un passo nella nostra direzione...
Scusa lo sfogo e la confusione delle idee ma l'ho scritto di getto...
saluti Tommaso"
Ma preferisco chiudere con il pensiero di Rosangela che, al contrario di quel chge può pensare qualche becero giornalista dei maggiori quotidiani nazionali, è laureata con 110 e lode in giurisprudenza:
- DIRITTO DI RESISTENZA –
Cercare di svegliarsi dall’anestesia mediatica propinata a ciascun cittadino italiano che guardi la TV o legga un giornale (uno qualsiasi) è la vera sfida dell’era moderna. 
E forse basterebbe soltanto guardarsi indietro, riconsiderare la storia del Nostro Paese e osservarla con gli occhi di un popolo, di una categoria, che sta vivendo un’emergenza democratica. Non nascondiamoci dietro i linguaggi aulici o, peggio ancora, dietro i simboli di partito: le nostre libertà di pensiero e di circolazione, i nostri “diritti inviolabili” si trovano nella morsa di una compressione che rischia di diventare irreversibile.
E questo fenomeno è tanto piu’ evidente nell’ambito che maggiormente ci appassiona, quello dello stadio, del tifo, del calcio. La settorialità di questo ambito non deve assurgere a palliativo per ridimensionare l’emergenza di cui si parla, anzi; il fatto che i meccanismi di repressione delle nostre libertà fondamentali siano così evidenti proprio in una fetta così piccola ma così importante della vita sociale, vale ad amplificare il suono della sirena d’allarme della collettività. Lo stadio ERA uno dei luoghi in cui piu’ che in altri poteva trovare esplicazione la libertà di pensiero; e adesso c’è Qualcuno che decide chi deve/può andarvi, cosa si può recare con sé, quando si deve entrare e quando si deve uscire e, cosa ancora piu’ grave, cosa si può dire/scrivere all’interno di questo luogo. E tutto ciò (anche a partire dalle diciture di talune leggi) viene spudoratamente spacciato come meccanismo assolutamente irrinunciabile per salvaguardare la sicurezza di ciascuno di noi.. e mentre i signori della politica si preoccupano di come farci stare tranquilli e sicuri agli stadi (!), un poliziotto spara a braccia tese verso un tifoso (sì, verso un tifoso, non verso un ragazzo qualunque) come uno  sceriffo nel Far West uccidendo in un sol colpo quel tifoso, la serenità della sua famiglia e soprattutto i barlumi di speranza democratica che questo Paese poteva ancora avere. E poi, la solita procedura: per una settimana circa prime pagine su giornali e telegiornali, accesi dibattiti nei salotti della seconda serata dei palinsesti televisivi, e poi il nulla. Anzi, il peggio: un evento così tragico, un OMICIDIO, viene vergognosamente strumentalizzato per introdurre altri meccanismi repressivi, altre limitazioni/compressioni dei nostri diritti fondamentali, cercando di farle sembrare normali, addirittura necessarie.
In sede di redazione del Progetto di Costituzione Italiana, la Commissione dei 75 introdusse al 2° comma dell’art. 50 la disposizione in base alla quale “quando i pubblici poteri violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino”. L’assemblea Costituente scelse di non inserire questa norma nel testo definitivo della Costituzione, ma il diritto di resistenza deve ritenersi assolutamente vigente del nostro ordinamento, malgrado il silenzio del testo costituzionale. Infatti, la scelta di non inserire tale diritto nel testo costituzionale risponde solo all’esigenza di non disciplinare preventivamente un qualcosa che, per sua stessa natura, si atteggia caso per caso, e non può essere incasellato in caratteristiche predeterminate.
Il “diritto di resistenza all’oppressione” è legittimato dal principio di sovranità popolare (asse portante dell’intero ordinamento), ne è una conseguenza inevitabile; se non fosse consentito ai cittadini di ricorrere alla resistenza, il principio di sovranità popolare rimarrebbe una formula vuota, priva di significato. Inoltre, anche qualora, per assurdo, il diritto positivo vietasse l’esercizio del diritto di resistenza, la violazione della Costituzione da parte dei pubblici poteri legittimerebbe la disobbedienza dei cittadini alle norme che vietano la resistenza, al fine di garantire e salvaguardare le libertà fondamentali violate.
Inoltre l’art. 54 della Costituzione impone il dovere di fedeltà alle disposizioni costituzionali: non quindi alle leggi singolarmente intese, ma alla Costituzione, ai suoi principi, ai diritti in essa stabiliti. Ciò significa che, in nome del dovere di fedeltà alla Costituzione, si ha il diritto/dovere di non obbedire passivamente a tutti gli atti normativi in contrasto con essa. Pertanto, quando il Governo, o il Parlamento, o qualsiasi Istituzione dotata del potere di emanare atti normativi, compiano deliberatamente atti di eversione dell’ordine costituzionale, o tentativi di repressione di diritti costituzionalmente garantiti, la resistenza è un dovere, prima che un diritto ed è sempre legittima: sia in forma individuale, sia in forma collettiva, sia in forma attiva, sia in forma passiva.
Non bisogna aver paura di esercitare un diritto. E la resistenza è un diritto, oltre che un dovere. E’ uno dei pochi strumenti attribuiti al popolo, e incontrollabile da parte degli organi statali, per garantire il rispetto della Costituzione e delle nostre libertà fondamentali.
In diversi ordinamenti europei e non, poi, la resistenza è esplicitamente prevista e assolutamente vigente:
- Dichiarazione degli Stati Uniti d’America (1776): “Allorché una lunga serie di abusi e di torti tradisce il disegno di ridurre l’umanità ad uno stato di completa sottomissione, diviene allora suo dovere, oltre che suo diritto, rovesciare un tale governo”;
- Art. 2 Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789): “Lo scopo di ogni società è la conversazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono la libertà e la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione”;
- Art. 147 Costituzione del Lander dell’Assia (1946): “La resistenza contro l’esercizio contrario alla Costituzione del potere costituito è diritto e dovere di ciascuno”;
- Art. 19 Costituzione del Lander di Brema (1947): “ Se i diritti dell’uomo stabiliti dalla Costituzione sono violati dal potere pubblico in contrasto con la Costituzione, la resistenza di ciascuno è diritto e dovere”.
Questo però non si dice in TV e non si scrive sui giornali.
Svegliamoci.


5 dicembre: iniziamo con una e-mail:
"ciao lorenzo...sono d'accordo con te...pero secondo me  si puo pure riassumere  dicendo che le gente che è entrata in sud domenica è molto incoerente perche sicuramente è la prima a dire c'hanno tolto i fumogeni!c'hanno tolto gli striscioni!c'hanno tolto i megafoni! tocca protesta! e poi pero quando per protestare deve  privarsi di vedere la partita direttamente allo stadio  ma andare ad esempio al circo massimo a sentirla per radio cambia idea.Non credo che quella gente era più o meno d'accordo con la protesta ma credo solamente che quando si è trattato di non andare allo stadio ha cambiato idea perche  se  si attuava una protesta come lo sciopero del tifo seduti,quella gente non avrebbe fatto storie...prendiamo l'esempio dell'altr'anno quando non mi ricordo in quele partita si è fatto uno sicopero di 15 minuti nel quele nessuno si è opposto(parlo della curva sud centrale)...secondo me è soprattutto questo".
Ancora sul Circo Massimo, Caino e Abele!
"Le opinioni degli altri vanno rispettate...ma quando tu fratello di  18anni.....abbonato anche lui in sud.......preferisce anda' allo stadio......il giorno dopo ti senti in obbligo di mandargli un mms.... in 500 al circo massimo,sotto l'acqua,avvelenati; stavate in curva,ammutoliti...come steward mancati;
NOI co le sciarpe,bandiere,fumogeni,mentalita'... voi 2000 menefrighisti,a fa' finta de' sta' a tifa'; difensori de no spettacolo,che ha perso l'antichi valori....
voi traditori,e illusi...de riempi na curva rimasta vota de passioni...ultras responsabili e difensori de ideali... voi modajoli boni solo pe' sky....
non cambieremo er monno...ma reagimo ar sistema ingrato; meglio de chi abbozza,china er capo senza fa' un fiato.... "contro tutto e tutti"..."non molleremo mai" te gonfi la bocca de belle parole.... ma quanno servono li fatti n'do' stai? stai a vedette un "partitone"!! e sta matina......sèntite "marione"
chiamera' gente come te,gente banale... che dira' che er tifo non serve... "xche la ROMA ha vinto uguale"... sarai un degno ascoltatore.....godite sta trasmissione.... te servira' a capi' ancor de piu'....... quanto sei cojone......
pe' quer coatto de Damiano........Tiziano".
In molti mi avete poi segnalato l'articolo di Mino Fuccillo su "Il Romanista".
A Mino Fuccillo - mai visto in Curva Sud in vita mia e che conosce ciò che accade in Curva Sud come io conosco la teoria quantistica - dedico lo scritto "Quelli che siamo", che mai finirò di leggere abbastanza.... e ora godetevi i concetti espressi nello scritto, che si contrappone ad un articolo sostanzialmente opposto di Marco Conidi, uno dei cantanti più amati dalla tifoseria giallorossa:
Domenica all'Olimpico c'erano, tutti insieme, il bel calcio, il bel tifo, la grande squadra, l'ottimo risultato, la bella partita, il forte e degno avversario e più della metà dei nostri che hanno giocato da innamorarsene. Non c'erano i gruppi ultras, non se ne è sentita la mancanza. Nemmeno in curva, che era tutt'altro che vuota. Avessi avuto un figlio di dieci anni da portare allo stadio, altro che infantile "lacrimone lungo" e genitoriale lacrima per quel che una volta tanto non c'era. Alla domanda: "Papà, perché?", avrei risposto: "Sorrido, contento e pure sereno perché oggi lo stadio è stato davvero un posto bello da andarci, era un'occasione da non perdere, non succede quasi mai". Scusami, caro Conidi, se uso il tuo scritto di domenica come mappa di un mondo che a me appare capovolto e che provo perciò a rimettere in piedi. Scusami, ma la pensiamo in modo radicalmente diverso. Diversamente da te, il mio immaginario figlio di dieci anni allo stadio non lo porterei invece in una domenica normale, di quelle con gli ultras a dettar legge ai tifosi. Sarebbe come portarlo a una madrassa, una scuola coranica dove i bambini vengono ingozzati di un'unica fede, non quella in una squadra, ma quella nel, chiamiamolo così, "ultrismo". Portandolo allo stadio in quei giorni normali, mi sentirei in imbarazzo a dovergli spiegare che le "sigle" sono tanto politicamente nere quanto tifosamente giallorosse. Che la Sud "era" la curva più bella del mondo con striscioni, tamburi e cori prima che tutto questo fosse sfrattato non dai decreti ma dall'occupazione ultras della curva. Che "i figli più devoti" sempre più spesso e volentieri sono quelli che "mamma" squadra viene dopo "l'onore e la rabbia" e che devoti sono sì, ma soprattutto alla famiglia e all'ideologia ultras. E mai mi sarebbe venuto in mente di dire a un bambino di dieci anni che "qualcuno dice che qualcuno ha fatto casino e che erano tifosi". In questo modo, più che teneramente eludere difficili domande, avrei insegnato a quel figlio a credere alle facili, elusive e comprensive bugie. E mai gli avrei raccontato di una grande alleanza dei cattivi che alzano gli affitti e abbassano i salari, rapinano e danno fastidio alle donne e che usano poi i poveri ultras denigrati come schermo e alibi per i loro loschi affari. Con simili confuse favole avrei confuso la testa del bambino, anzi l'avrei distorta al punto da fargli credere che l'ideologia ultras è antidoto, scudo e lancia contro i mali del mondo, inflazione e immigrati compresi. A raccontarla così, se poi quel bambino appena cresciuto va con la sciarpa giallorosa e il passamontagna nero in guerra contro lo Stato e a caccia di rumeni, non c'è sorpresa, è la logica conseguenza. Gli avrei invece spiegato a quel figlio immaginario che, siccome "isolare i violenti" vuol dire in italiano non starci insieme, quei "seggiolini vuoti", neanche tanti in verità, non "sono la cosa più pulita" ma che, al contrario, quei seggiolini vuoti rendevano per una volta lo stadio più pulito. 
Dirlo chiaro porterà urla e strepiti, ma o l'ideologia ultra, oppure il calcio che sorride e affanna, consola e accoglie, affascina e guadagna. O l'una o l'altro: tutti e due in un solo stadio non ci stanno. Prima ancora che estetica, culturale, economica, organizzativa, legale o addirittura etica, l'incompatibilità è fisica, materiale. E' nella natura e nel programma di uno dei due. L'ideologia ultras, prima ancora che giusta o sbagliata, ingenua o criminogena, gagliarda o codarda, è esclusiva, egemonica, colonizzatrice. Non tollera relativismo, è assoluta. Se vai in curva, il dove e il come ci stai è dettato e presidiato dall'ideologia ultra. O ci stai o non ci vai. Se vai in tribuna, all'ideologia ultras devi rendere omaggio, è lei che scrive la colonna sonora, allestisce la coreografia, stende la sceneggiatura e tiene in mano la regia dell'evento-partita. Se ci vai, fai da spettatore, al massimo comparsa. Mentre ci stai andando o ne stai uscendo, è l'ideologia ultras a calibrare in quanta e quale sicurezza o semplicemente serenità ti è dato camminare. E' l'ideologia ultras a dirti orgogliosamente che non c'è spazio per te, non c'è posto per altro da sé.
Ma cos'è questa ideologia ultras? Non il tifo organizzato e neanche quello che talvolta fa volare uno schiaffo. Entrambi allo stadio con il calcio serenamente e felicemente convivono. E' altro l'ideologia. Le sue parole, i suoi testi: "No al calcio moderno...Ideale e stile di vita...Le curve sono oasi di pensiero libero e non omologato". Libero proprio no: se in curva dissenti paghi subito e caro. Non omologato? Omologante di sicuro, se non ti uniformi ti cacciano e minacciano. Se sono in buona, si limitano a scomunicarti. E neanche tanto nuovo come pensiero, era molto alla moda negli anni più tragici del secolo scorso. Il calcio antico, di trenta anni fa? Non conosceva ideologia ultras. Ideale e stile di vita: anche a volerli depurare della rivendicata identità politica di estrema ed eversiva destra, l'ideologia ultras resta, per sua stessa aspirazione, una religione militante che esige e produce una milizia religiosa. Milizia che vuole un nemico, dentro e fuori lo stadio, anzi più fuori che dentro. Milizia che vuole, e quando ci riesce fa, dello stadio il suo tempio e la sua caserma. Se non vuoi convertirti o arruolarti, prima o poi allo stadio non ci vai.
Coincide l'ideologia ultras, è consustanziale al tifo calcistico? Lascio la parola a Daniele Nalbone, tifoso da curva sud e lettore de "Il Romanista". Ha scritto al suo giornale: "La Sud che hanno distrutto, spaccato, commercializzato, politicizzato...quelli dovrebbero disertarla per sempre". Crudo, amareggiato, documentato, corretto. Lascio la parola a Claudio Chioccarello, a Lulu, a Gianmy 73, a Skini, Rolly, Marco75, Marina, Pippo, Walterino, Alessandro Yan, Bopa, altri lettori e ultratifosi che non ci stanno, che scrivono della loro provata fatica e pena per i riti ultra. E lascio la parola ai numeri: al Circo Massimo erano meno di mille, al massimo duemila secondo la più amichevole stima. Dalla cronaca del "Romanista": "C'è chi si aspettava più adesioni, che ore sono? Le 14,12: avemo perso".
Perché ingrossa e non stenta l'ideologia ultras? Lascio la parola a Mark Sorosio che scrive a "La Repubblica": "Sono rimasto fuori dal lutto nazionale...Mi è dispiaciuto umanamente, ma troppa retorica e viltà , non si va allo stadio con le spranghe nel bagagliaio". Il povero Gabriele Sandri non aveva spranghe, ma "viltà" c'è stata, almeno dell'informazione. Michele Serra, cui il lettore di "Repubblica" si rivolgeva, ha risposto: "Viltà anche mia, non avevo voglia di ricevere insulti e minacce". Viltà perché è costato a noi tutti troppo dire chiaro e forte che un poliziotto omicida non assolve né pareggia né nobilita le bande da stadio. E che si abbassano gli occhi e il capo davanti alla morte, ma che trasformare il ragazzo vittima in martire ultra, applaudire, inventare il soldato caduto è gesto e promessa di guerra. Infatti l'ideologia ultras vuole per Sandri funerali che non finiscano mai, perché ogni funerale è adunata e manovra, rito di fedeltà da cui si esce benedetti da e contro gli "infedeli".
L'ideologia ultras non è folle, è quel che è. Ieri altra cosa dal calcio, oggi tutt'una con il calcio, almeno allo stadio. Oggi sono fratelli siamesi. Se restano attaccati, muore il calcio allo stadio. Come separarli non saprei. Ma so che il calcio vive bello e libero dall'ideologia ultras praticamente in tutta Europa. So che lo stadio può essere, anzi è, qualche sera o pomeriggio, il posto più bello che c'è. Succede altrove, quasi ovunque. Siamo noi l'eccezione. Però non lo siamo sempre stati: è condizione dell'oggi e non maledizione senza tempo. E questa nostra anomalia, sorpresa, non è colpa degli ultras né della loro ideologia. Ma questa è un'altra storia, d'Italia e non del calcio. 
Mino Fuccillo per Il Romanista
Il commento all'articolo di Mino Fuccillo lo intergo nella risposta alla e-mail di Franchino:
"Ciao Lorè. Permettimi due parole a margine della tua risposta, puntuale e precisa come sempre. Siamo due facce della stessa medaglia, solo che tu sei falco ed io colomba. Mi riaggancio direttamente ad alcuni punti della tua replica. Dici che mai come oggi gli ultras sono vessati. Vero, ma situazioni da stato di polizia le abbiamo subite anche ai tempi di Paparelli. Anche lì hanno provato a rompere il giocattolo: niente tamburi, niente fumogeni, niente carta, niente striscioni. Niente CUCS, solo " i bravi Ragazzi". Eppure la Sud è sopravvissuta a livelli altissimi per tanti anni ancora perché il "sentimento popolare" non era stato tradito. Pensare poi di associare questo "sentimento" al bersi supinamente le bugie di un certo regime, scusami ma credo che sia una semplificazione piuttosto eccessiva. E se la semplificazione diventa un pensiero comune fra gli Ultras, allora si arriva facilmente a quella che tu chiami radicalizzazione ma che io chiamo distacco. Oggi siamo sicuramente all'interno di un tunnel molto oscuro per quanto riguarda il tifo ma non ho mai sentito nessuno della sponda Ultras, non dico accollarsi qualche responsabilità, ma almeno mettersi in discussione. Il Commando questo lo faceva, lo sai, e con questo non voglio fare ancora la figura della vedovella. Hai detto che gli UR per un periodo sono stati abbandonati dal "sentimento popolare " dopo Paparelli. Verissimo, ma non si può omettere la considerazione che c'era un omicidio di mezzo (e la relativa apologia). In ogni caso il legame con il resto della Sud era talmente forte che la situazione si è normalizzata in breve tempo.
Gli Ultras, poi, sono quelli che vanno sempre ed dovunque e pertanto vanno rispettati a prescindere. T'invito però a considerare che non sono mai soli. C'è sempre qualcuno che magari non ha uno striscione o magari la loro età che per amore della sua squadra presenzia gli appuntamenti più improbabili. Perché il loro punto di vista dovrebbe essere allora meno valido?
La Sud senza guida è stata sicuramente penosa ed anzi mi sono stupito di quella breve fiammata iniziale. A me però hanno sempre insegnato che tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Per questo, se si dovesse creare una contrapposizione fra la Sud ed i suoi Ultras, io mi schiererei sempre con chi ha attraversato la storia, confidando che dalle ceneri di qualcosa che finisce c'è sempre qualcos'altro che rinasce e forse di migliore.
Smetto di tediarti dicendo che a mio parere molti di quelli che sono entrati in Curva sarebbero ben lontani da accettare un campionamento genetico per vedere la propria squadra. Sicuramente però avrebbero gradito maggiormente di  onorare la memoria di Gabbo con una manifestazione di Curva (e c'erano i presupposti, vista la vicenda) piuttosto che autoreferenziale.
Grazie per la pazienza per avermi letto fin qui.
Stamme bene. Franchino"
E' sempre un piacere dialogare telematicamente con Franchino!
Dunque, se è vero che anche ai tempi del post-Paparelli il CUCS è riuscito a sopravvivere è pure vero che la ricucita con i tifosi normali è durata diverso tempo e che i tifosi normali della Curva Sud di allora era gente assai più dura di quella che abbiamo in curva oggi, che ha cantato per vent'anni (ed io e te eravamo di certo tra loro) 10-100-1000 Paparelli e 28 ottobre giornata storta. Nessuno inorridiva, non eravamo tutti assassini ed alcun giornale si interessava a cori di questo genere: quello era il substrato dell'intera Curva Sud dell'epoca, quella che ha fatto la Storia. Ti ricorderai anche la situazione sociale della Sud di allora! Gente che accattonava per racimolare i soldi per un biglietto, risse qua e là, "gruppi oro" vari che si facevano le catenine... Però il collante con il sentimento popolare qual'era? La possibilità di fare il tifo e di farsi perdonare con un sostegno straordinario le tante marachelle che si combinavano! Facciamo un esempio più recente: l'esperienza AS Roma Ultras. Anche lì hanno - abbiamo - iniziato, a seguito dei noti fatti del 12 settembre, in una salita che più salita non si poteva, con una campagna stampa contraria a tal punto che si dovette incontrare Antonello Venditti che voleva conoscere i novelli terroristi dipinti dai media. Eppure, domenica dopo domenica si era riusciti a far cambiare idea a molte persone e, possiamo dirlo, AS Roma Ultras è stato l'ultimo gruppo ultras organizzato centrale della Curva Sud di Roma che abbia saputo fare il tifo ed esportare i nostri cori un'altra volta fuori dall'Europa.
Questo perché ha avuto la possibilità - sia pure tra mille difficoltà - di fare il tifo come si è sempre fatto! La nuova situazione impedisce ai gruppi ultras di fare ciò che sono deputati per natura a fare. Questo determina la radicalizzazione e il distacco nei confronti di una curva che, di certo, non è quella di Geppo e Tzigano, ma è formata da gente per lo più imborghesita che fischia i giocatori della Roma e che diserta lo stadio per Coppa Italia e Champions League, cosa impensabile per il Commando dei bei tempi (era sempre la parte molla della curva che lo faceva).
Che poi il tempo dei gruppi organizzati sia finito, lo vado dicendo da tempo. Per resistere alla repressione è necessario, puramente e semplicemente, sciogliersi e rifondare il tifo dal basso, in modo che ognuno basti a se stesso. Per il resto, so bene che anche molti tifosi "sciolti" seguono la Roma in trasferte disagiate e a prescindere, difatti quel che dico non è che si doveva per forza andare al Circo Massimo se c'è qualcosa che non va con i gruppi organizzati, ma quantomeno mostrare il dissenso verso uno stato di cose che, di fatto, vedrà la prossima Curva Sud popolata da tanti cloni di Mino Fuccillo, vale a dire il contrario di ciò che la Curva Sud ha rappresentato in Italia e nel mondo e per cui la Roma era conosciuta ben prima dei risultati che poi ha ottenuto.
Ultras, quindi, non coincide necessariamente con i gruppi ultras. Si può essere ultras anche in Tribuna Monte Mario. Ma il dissenso nei confronti del sistema calcio deve essere mostrato. Fermo restando che tra il peggior ultras della peggiore tifoseria di Terza Categoria e una persona che la pensa come Mino Fuccillo, preferirò sempre il primo e avverserò sempre, con tutte le mie forze, il secondo che rappresenta il classico esempio di colui che - sicuramente per meriti personali, non voglio certo intaccarne l'indiscutibile professionalità - si è perfettamente integrato in un sistema che mi fa inorridire  e che, non pago di poter scrivere sui maggiori quotidiani o periodici nazionali che avallano supinamente lo stato delle cose, ora cerca anche di regolare le vite di chi vuol fare il tifo e vivere lo stadio in un'altra maniera.
Il tutto pur avendo molti altri settori a disposizione oltre alla Curva Sud in cui pacatamente esprimere il suo ego di grande tifoso della Roma nel modo che più ritiene opportuno.
Se quindi il "maivistoincurvasud" Fuccillo prova a "rimettere in piedi il mondo" che Marco Conidi ha "capovolto" con l'articolo del giorno precedente, io cerco di capovolgerlo di nuovo e non solo allo stadio.
Pure nella vita.
Poi:
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Ti prego dimmi che è uno scherzo, stavolta non ci credo... Non più alla Lottomatica non più alla ticket one, non più al Gran Teatro ora tutti dal grande Muzio...
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Ancora sui biglietti di Livorno/Roma:
Ciao Lorenzo, Questa mattina, mi sono collegato sul sito ufficiale dell' As Roma ( come ogni lunedì o martedì mattina prima della domenica di trasferta) e alla voce "info biglietti" ho letto dove era possibile acquistare i biglietti di Livorno-Roma. Dopo aver appreso che il "punto"(una profumeria), più vicino alla mia abitazione e al mio posto di lavoro dista circa 40 Km, ho deciso, prima di imbarcarmi per la profumeria di Viale Somalia, di passare alla lottomatica dietro l'ufficio dove solitamente acquisto i biglietti per le trasferte e ho chiesto al ragazzo della lottomatica se era possibile acquistare i biglietti per la partita. Lorè ci ha messo cinque minuti si è collegato sul sito "booking show" e me li ha stampati, non solo, ho comprato quelli curva sud (Euro 19,50), il settore a fianco a quello ospiti che invece costa 25,00 Euro. In più prima di recarmi alla Lottomatica, mi ero informato sugli orari di apertura della "profumeria" e la signorina che mi ha risposto al telefono, dopo avermi detto che dalle 13:00 alle 16:00 comunque il negozio rispettava gli orari di chiusura, quindi in quell'arco di tempo non sarebbe stato possibile acquistare i biglietti, ha pure aggiunto che li vendevano fino a giovedì, cosa che sul Sito dell As Roma non è ben precisato.
Sempre più menzogne...che non potranno mai fermare la nostra passione!
Con questo e tutto e grazie dello spazio che ogni giorno ci concedi per esprimere le nostre opinioni, continua così!
...GABRIELE VIVE
E-mail su tabelloni pubblicitari dell'Olimpico:
"ciao lorenzo,senti volevo chiederti se si poteva fare qualcosa per i tabelloni publicitari che ci sono all'olimpico,quelli messi a livello del terreno,sono fastidiosissimi e dalla curva sud nn si vede il pallone dall'altra parte perchè ti ciecano, grazie "
E-mail sul nuovo comunicato della Curva Sud:
"Ciao Lorenzo, io spero che tu sai che non c'era nessuno al Circo con orgoglio piu di me. Pero' non posso restare a casa mercoledi. Se i nostri gruppi vogliono continuare la protesta, ve bene e io sono d'accordo. Ma noi dobbiamo FARE qualcosa! Se noi restiamo a casa, siamo noi lo stesso della gente che non va allo stadio mai! Perche non torniamo al Circo o andiamo allo stadio dei marmi, solo fuori del'Olimpico, Piazza del Popolo o Piazza Venezia? Di restare a casa non fa un sciopero ma una ferie".
Altra e-mail sul punto:
"Ciao Lorè sono Niccolò , non so se te lo hanno già detto ma leggiti l'editoriale sul romanista di oggi (o sul sito) di Mino Fuccillo è uno spettacolo . Egli già si era segnalato per benpensantismo totale ma oggi si è davvero superato . Poi una cosa , oggi appena ho appreso la notizia della continuazione dello sciopero ero contento ; infatti domenica al circo massimo io sono andato da sciolto , senza per questo vantarmene con amici e conoscenti , o senza sentirmi "succube " o "vittima" di questi "prepotenti e tiranni" della curva ;tuttavia stavolta c'è da muovere qualche critica e mi spiegherò meglio adesso. Domenica mi sono recato lì , spinto non dai gruppi ultras o perché me lo avesse prescritto il medico o per dire "io ero lì" , ma semplicemente perché condividevo i motivi della protesta ( e credimi se il comunicato non fosse stato firmato dai gruppi della sud , al circo massimo saremmo stati il doppio - questa è una mia convinzione sentendo anche un pò di pareri di amici che si recavano allo stadio ["ma che fai ti fai assoggettare da quelli!!") . Sono il primo che detesta alcuni loro atteggiamenti ... Ora arrivo al nocciolo della questione : i miei amici mi chiedono : " mercoledì che fai?"
Io mercoledì andrò allo stadio e nn tiferò per dimostrare il mio dissenso e critico stavolta i gruppi di incoerenza ( come criticavo domenica le persone che dicono no al calcio moderno e ultras liberi , ma poi sono i primi che nn sanno rinunciare allo stadio per un ideale comune ) , in quanto dico " come? Domenica contestiamo il calcio moderno e mercoledì loro vogliono rimanere a casa???? a casa???? davanti a sky magari ????" . Stavolta hanno sbagliato . Sarebbe stato giusto continuare la protesta o allo stadio non tifando , o di nuovo fuori da esso , ma darla vinta a sky no , proprio no . Saluti e quando riuscirò a mandarti le foto via e- mail lo farò , che ancora nn ti sono riuscito a mandare (manchester - roma ; Parma - Roma ; circo massimo e qualche video di tifo ) . Niccolò
Finiamo con Alessandro:
"Ciao Lorè, sempre Alessandro Abbonato in Curva Sud - Circo Massimo.
Anche domani non entrerò, e non sai con che sofferenza lo dico.
Io che vivo lo stadio e l'andare in curva in maniera a dir poco eccessiva per tutto quello che riesce a darmi.
La SUD (o parte di essa, purtroppo tocca farlo presente) stà dando un forte segnale più che al sistema (che parola brutta e fin troppo ripetuta) calcio a tutto il mondo delle curve italiane.
E' giustissimo e anche onorevole esprimere il proprio dissenso tramite striscioni (quando vengono fatti entrare), entrate 15 min in ritardo, scioperi del tifo canoro e quant'altro ma in questo frangente a dir poco storico, per come si intenda vivere il calcio, serve un segnale forte, fortissimo!
I Gruppi della SUD, prendendo questa posizione, hanno dimostrato perchè questa grande curva si è fatta una nomea negli anni.
In modo alquanto probabile non cambierà molto successivamente a questa e a tutte le manifestazioni di dissenso avute in Italia, ma almeno quando domani sarà finita la partita starò con la coscienza apposto di aver fatto una cosa giusta, giustissima con l'idea piuttosto utopica che sia servita a raggiungere un obiettivo ma anche con il rimpianto di non aver vissuto un'altra giornata spettacolare nella mia curva, tra la mia gente.
Sinceramente però vi dico che se una cosa deve essere fatta unicamente secondo i gusti e le impostazioni di altri preferisco evitarlo...anche se capisco chi, preso dal fomento, non ne riesca a starne lontano...
Per raggiungere un risultato, in certi momenti tocca mettere da parte, a malincuore, la passione e l'ardore.
E' come se mi dicessero di "andare" con l'Arcuri però solo nei tempi e nei modi decisi da altri...maddechè stamo a parlà?
4 anni fà prima di entrare in Curva vedevo tutto quello che accadeva intorno in maniera distaccata e a dir poco superficiale, ora capisco molte cose e stò (ancora) imparando a vivere, perchè il mondo non è tutto rosa e fiori come ce lo vogliono propinare...
A chi, in maniera comunque comprensibilissima, dopo esser stato presente domenica a Circo Massimo, entrerà a Roma-Cagliari, spero unicamente che non canti (Oddio cosa semo arrivati a dire!!!) per dimostrare che il calcio senza tifo, passione, colore e ardore equivale al nulla.
Lo sciopero di domenica ha funzionato, la gente che era presente all'olimpico sì è accorta nettamente della differenza, non pensate che se una cosa non la dice il TG non abbia sortito effetto...l'approvazione si deve innanzitutto cercare nel proprio ambiente per avere una base maggiore di consensi sui quali operare in futuro... CURVA SUD OLè!
Anche in questo caso, ognuno la pensa nel modo che vuole. Del resto i gruppi organizzati non hanno chiesto a nessuno di starsene a casa, hanno semplicemente comunicato che loro lo faranno e, personalmente, trovo che sia più che sia una forma di protesta più che civile.
Poi: "ciao lorè ti scrivo per informarti di una voce assurda ma probabilmente vera, piu' amici di un mio amico hanno riferito che in occasione di roma-udinese sono stati aperti i cancelli delll'antistadio dei distinti col proposito di mandare la gente in sud, se la notizia è vera sono sono proprio delle merde, ti prego di indagare magari mettendo un annuncio sul sito fammi sapere". Chi sa, faccia sapere, perché con i biglietti nominativi non si potrebbe fare una cosa del genere ;-)
Proseguiamo con un comunicato che mi è stato inviato:
C U R V A N O R D
In occasione di MILAN-JUVE, la CURVA NORD, nei gruppi VIKING, NUCLEO, Gruppo Marche, ha dimostrato l'assurdità delle nuove leggi e la stupidità delle disposizioni dell'osservatorio, arrivando "organizzati", in massa ed indisturbati allo stadio, in mezzo ai tifosi milanisti. Solo la maturità e la serietà delle 2 tifoserie ha evitato il peggio o che le cose degenerassero, dimostrando ancora una volta che chi giudica gli ULTRAS
è totalmente ignorante, incapace ed incompetente !!!
Il brillante Maurizio Crosetti per il giornale di Stato per eccellenza (non ho il tempo per cercare un suo articolo dove lodava la Legge Amato e gli interventi repressivi acutamente studiati dall'Osservatorio):
"Quelli del Milan gridano assassini ai poliziotti. Quelli della Juve, che nemmeno dovevano esserci, tirano fumogeni in tribuna. Quelli del Milan cantano "celerini pezzi di m...". Quelli della Juve ripetono il vecchio coro ad Ancelotti, "un maiale non può allenare". Quelli del Milan urlano "mestiere di m..., carabiniere". Una bella serata di sport allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro, Milano.
Il calcio feroce e trucido non cambia, semmai migra. Le cosiddette autorità chiudono i settori ospiti, e gli ospiti si spostano di cinquanta metri, dopo avere acquistato migliaia di biglietti che in teoria non dovevano neanche uscire dai botteghini. Fatta la legge, facilissimo l´inganno: si va a Milano (da Torino, 127 chilometri) e si compra quello che non si potrebbe comprare, e poi ci sono i tifosi juventini della Lombardia, senza divieti. E comunque, i divieti si anticipano facilmente, basta vendere i tagliandi prima che sia proibito: l´astuzia è l´anima del commercio.
C´è proprio una brutta aria dentro lo stadio, e non solo per il puzzo dei bengala. Nell´intervallo, un paio di questi planano in tribuna stampa e anneriscono un bancone: per fortuna, nessuno in quel momento era seduto lì. Si affannano pompieri e vigili urbani, la sensazione è che adesso potrebbe piovere qualunque cosa e nessuno saprebbe impedirlo: i fumogeni sono allegramente entrati, varcando gli inutili tornelli, proprio come prima della grottesca "tolleranza zero".
E´ come se fossero saltate le marcature del tifo, rossoneri e bianconeri non si insultano e ululano poco nei confronti dei giocatori avversari (un´eccezione per Nedved, che ottiene l´unanimità del dileggio vocale milanista), la loro è una coesione contro chi porta una divisa. Il tacito gemellaggio tra le curve prosegue, lo si capisce dai cori e dagli striscioni che ricordano Gabriele Sandri, ormai assurto al ruolo di martire dello sport nonostante facesse parte di un gruppo di provocatori e avesse i sassi in tasca.
Lo schema è chiaro: tutti contro poliziotti e carabinieri, anche se una parte di San Siro fischia (debolmente) quando partono i primi cori d´insulto all´Arma, all´inizio della partita, per poi ripetersi con regolarità. E forse non va dimenticato che questo è lo stadio che fischiò vergognosamente la Marsigliese prima di Italia-Francia, tre mesi fa.
Un ampio settore rettangolare della curva sud è vuoto. Lì i tifosi del Milan hanno appeso due striscioni: "Giustizia per Gabriele" e "Gabriele presente". Dalla tribuna rossa, cioè la sezione proditoriamente diventata il settore ospiti ombra, gli juventini rispondono "Gabriele uno di noi". Come se fosse una specie di battaglia ideologica per rivendicare chissà quali diritti negati, ed ecco che rimbomba un altro slogan: "Libertà per gli ultrà".
In campo non accade quasi niente, è una partita stanca e vuota, grigiastra come l´umidità che lentamente scende sull´erba e sulle gradinate, eppure il pubblico trova ugualmente motivi o pretesti. Si sentono forti il rancore e l´odio, hanno quasi densità fisica. E il sospetto è che la migrazione degli ultrà avversari, fenomeno sperimentato con successo l'altro ieri sera a San Siro, possa diventare regola in ogni stadio, perché i gruppi estremi sanno organizzarsi e stringere alleanze ben oltre i colori sociali, e poi c´è internet come veicolo di commerci rapidi e nella sostanza incontrollabili.
Comprare biglietti in altre città, e poi invaderle il sabato e la domenica, è facilissimo. Ed è anche molto più complicato controllare gli spostamenti: prima c´erano gli orrendi treni speciali e i pullman scortati, ora l´ultrà si sposta in piccoli gruppi, arriva quando vuole, si sistema dove riesce, spesso a contatto con i tifosi di casa. In questo modo aumenta anche il rischio di scontri.
Ecco perché Milan-Juventus, pur senza episodi di violenza clamorosi, rappresenta un grave passo indietro. La notte del Meazza, con il sottofondo di minacce fino al novantesimo e oltre ("vi romperemo il c...", grida la sud), ha smascherato l´illusoria pretesa del controllo globale. Per adesso, dalla rete sono sfuggiti biglietti vietati, cori violenti, striscioni e fumogeni. Per coltelli e pietre c´è tutto il tempo.
Mah, forse l'avevamo detto che 'sto sistema escogitato è una buffonata pericolosa...
Aggiunte altre 4 foto nella pagina dedicata agli striscioni dei tifosi per Gabriele Sandri (ne ho molte altre da inserire).
Finiamo con un chiarimento sul "terzo tempo" con il quale ci stanno facendo due palle come due vagoni ferroviari:
"Ciao Lorenzo, sono Massimetto…
Ti scrivo in quanto sto sentendo che vogliono introdurre il “terzo tempo” a fine partita da gennaio. Non conosco bene la notizia, in quanto mi rifiuto di leggere i giornali per via delle innumerevoli cavolate che riportano, perché il giornalismo nel senso più pratico, moralista e concreto non esiste più e perché non mi voglio far prendere in giro da questi buffoni di politici che coordinano l’attività dei giornali!
Ad ogni modo, tornando all’origine dell’e-mail, ho sentito che intendono, per terzo tempo, il corridoio che i giocatori fanno a fine partita. Ti posso garantire, soprattutto da ex rugbista (esperienza decennale!) che il terzo tempo è tutt’altro! Il corridoio viene fatto a fine partita per ringraziare “della partecipazione” l’altra squadra, che a sua volta, prima di uscire dal campo, ricambia l’omaggio con un nuovo corridoio.
Il terzo tempo, invece, consiste nel passare il tempo insieme alla squadra avversaria dopo la partita, banchettando! Infatti la squadra di casa offre sempre un buffet agli avversari. Ma ce lo vedi Totti che si mangia un panino con la porchetta e si beve una lattina di birra???".


4 dicembre: breve comunicato già diffuso dalle radio e inviato anche al sottoscritto:
"I gruppi della Sud in occasione di 
AS Roma/Cagliari rimarranno a casa continuando la loro protesta".
Per quanto riguarda Foligno/Venezia ricevo queste precisazioni: "ciao Lorenzo ti scrivo solo per fare un pò di chiarezza....
a Venezia esiste una spaccatura insanabile tra due fazioni, la curva sud (gruppi: vecchi ultrà, brigata, goc) e i distinti laterali (gate 22 "a sostegno di un ideale")....  volevo a titolo personale precisare su quanto sia successo a Foligno: il comunicato che avevi postato riguardava esclusivamente la curva sud....
noi per dimostrare l'infondatezza di queste stupide leggi ci siamo mossi senza alcun tipo d'appoggio da parte della tifoseria di casa, che tra l'altro non avevamo mai visto nostra storia....così ci siamo posizionati in gradinata in maniera del tutto incognita e soltanto al 15 esimo minuti ci siamo radunati e abbiuamo tifato e colorato il nostro spazio.... la sistemazione in gardinata, voleva dimostrare come queste leggi non fermano la violenza ma solo la bellezza del tifo, della passione, dell'aggregazione... in allegato un nostro comunicato....
Sempre sul punto Andy74: "Ciao Lorenzo, ti scrivo solo per precisare alcune cose sui veneziani presenti a Foligno.
Come ben saprai i gruppi a Venezia sono due: I vecchi ultrà della Curva Sud che sono stati ospiti dei folignati (come nella prima foto che hai messo).
Il gruppo "a sostegno di un ideale-gate 22" che non ha partecipato a questa iniziativa (essendo oltretutto amico dei ternani) ma se ne è andato in tribuna in ordine sparso per poi radunarsi e fare tifo (nella seconda e terza foto che hai postato). Era per precisare visto che tra i due gruppi veneziani c'è una bella differenza e corre tutt'altro che buon sangue.
NON SI CHIEDE IL PERMESSO PER ESSERE LIBERI
Il decreto Amato si è dimostrato essere inutile ma soprattutto dannoso.
Le nuove leggi speciali che hanno colpito i tifosi si sono rivelate pericolose e anticostituzionali.
Ci raccontavano che avrebbero eliminato razzismo e violenza dagli stadi.
Invece hanno colpito la passione e l’aggregazione di tutti i tifosi.
Hanno eliminato il rumore dei tamburi e il colore delle bandiere.
Mentre razzismo e violenza sono ancora ancorati sugli spalti e fuori.
A noi tifosi unionisti hanno sigillato, senza alcun valido motivo, il settore ospiti di Foligno.
Tifoseria con la quale non ci siamo mai incontrati nella storia e per la quale portiamo rispetto in attesa di elementi per giudicare.
La nostra pericolosità è fondata esclusivamente in base a tutte le iniziative che abbiamo fatto e che faremo per ribadire il nostro dissenso a leggi pericolose e provvedimenti discrezionali. Ci puniscono così. Con una rappresaglia istituzionale.
La nostra trasferta odierna è diversa dal modo in cui siamo abituati a muoverci.
Il clima di passione e felicità che attraverso i nostri pullman, i nostri treni, portiamo in giro per lo stivale oggi viene a mancare…
Viene a mancare perché qualcuno l’ha giudicato pericoloso.
Qualcuno ha giudicato essere pericoloso un pullman facilmente riconoscibile, facilmente scortabile e controllabile, facilmente quantificabile in numero di partecipanti.
Rispetto invece ad un’orda di macchine indipendenti, irriconoscibili, incontrollabili e non quantificabili…
Preferiscono le schegge impazzite, i cani sciolti ai gruppi organizzati.
Preferiscono l’Hooliganismo alla passione del tifo.
La nostra presenza dimostra tutto ciò.
Il clima di repressione, di uno stato in cui vengono messi in discussione diritti fondamentali sanciti dalla costituzione italiana, come il diritto d’espressione, d’aggregazione, di circolazione, è spaventosamente drammatico quanto reale.
Ci vogliono clandestini…  saremo clandestini!
Non collaboreremo mai con gli artefici di queste ignobili disposizioni.
Non  chiederemo autorizzazioni, ne cercheremo compromessi.
Vogliamo essere liberi, e per vivere liberi non dobbiamo chiedere alcun permesso!
GATE 22 - VENEZIAMESTRE 1987
“A SOSTEGNO DI UN IDEALE”


4 dicembre: dopo situazioni tipo Roma/Udinese, per la quantità di e-mail ricevute, dovrei stare a casa sul PC tutto il giorno. Cerco di recuperare ma dovrò fare un sunto. Anzitutto, però, desidero evidenziare, come già fatto dalla rubrica "Striscia lo striscione", come i tifosi del Foligno e del Venezia si siano regolati dopo che l'Osservatorio aveva "vietato" la trasferta ai veneziani. Qualche giorno fa avevo pubblicato il comunicato dei tifosi di curva del Foligno al riguardo. L'esempio parte dalla curva, e non è imposto dai media, quindi è veramente apprezzabile, se non altro perché rimarca, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l'assoluta inutilità della maggior parte delle decisioni prese dall'Osservatorio stesso, che si è autotrasformato da iniziale organo di prevenzione (sui generis) a organo di punizione:
Curva Sud Venezia a Foligno
ASDUI Veneiza a Foligno
ASDUI Veneiza a Foligno
Sempre sul tema: "ciao lorenzo!! Sono uno Juventino e vorrei farti conoscere una persona che ho avuto il piacere di incontrare ieri sera. Si chiama decreto pisanu-amato (la lettera piccola non è un errore di battitura) è molto timido, parla poco e spesso non riesce mai a fare quello che dice, però vale la pena conoscerlo per farsi due risate, in fondo è un tipo simpatico. Eccolo, te lo presento: http://it.youtube.com/watch?v=sJZijIyolQg complimenti per il sito.Saluti".
A proposito di Strriscia lo Striscione, mi ha mandato una e-mail proprio Cristiano Militello per segnalarmi questa cosa che è bene che si sappia:
"Ciao Lorenzo, oggi ero a Pizzighettone (C2 gir.A) per Striscia; da dopo Gabriele preferisco andare sui campi cosiddetti minori per un po',
vista l'aria che tira e il disagio che provo..... Bel pomeriggio, ho trovato un ultrà locale di 50 anni che abita a 100 metri dallo Stadio, me lo son visto cantare a squarciagola, con tanto di parrucca biancazzurra, in piedi sulla balaustra del terrazzo di casa sua addobbato di tutto punto (e il bello è che non sapeva del mio arrivo!). Mi hanno offerto da bere, da mangiare, mi hanno regalato una maglia da calcio dei "leoni" pizzighettonesi; giocatori che arrivano al campo a piedi; mi han fatto entrare senza autorizzazioni nell'impianto, poi anche in curva e mi avrebbero fatto entrare persino in campo: bastava il permesso dell'arbitro. Insomma, anni luce dal circo dei piani di sopra....Ma non ti scrivo solamente per lo spot del Mulino Bianco.
Ti scrivo per segnalarti due cose tristi.
1) il signore di cui sopra mi ha riferito di come domenica scorsa, andato fino a Sassari (erano in tutto in otto) per vedersi la sua squadra, si è visto rifiutare l'ingresso dello striscione CIAO SOFIA che egli porta da 12 anni in tutta Italia per "salutare" la figlia quando va fuori casa. La motivazione è stata "non abbiamo ricevuto l'autorizzazione dalla Questura".
2) domenica prossima i temibili pizzighettonesi non potranno andare a Varese perchè il prefetto locale ritiene che il settore dei tifosi varesotti sia "troppo vicino" a quello degli ospiti: ergo il divieto di trasferta.
Mi chiedo - invano - che stato (minuscolo, non è una svista) sia quello che non riesce a garantire il regolare svolgimento di Varese-Pizzighettone e che non riesce a conferire un briciolo di buon senso a chi decide cosa entra in un settore ospiti a Sassari (come del resto ovunque).
Dunque, ovviamente ho ricevuto molte e-mail su Roma/Udinese. Le ho raccolte nella pagina 2 della stessa Roma/Udinese.
Per il resto, sempre sull'argomento, credo che l'articolo di Marforio su Corederoma.net sia veramente interessante:
http://www.corederoma.it/online/?p=934#more-934
E qui sotto un articolo di ASG Media sul Circo Massimo.
Dopo aver letto un resoconto sulla trasferta di Dynamo Kyiv/Roma sul tema che potete immaginare, iniziamo con le e-mail:
"Caro lorenzo, indipendentemente dalla protesta di ieri, io sono stato al circo massimo insieme alla mia ragazza…mettendo in serio pericolo la sua incolumità… del resto lo sappiamo tutti quanto siano pericolosi e feroci gli ultras!  (tra l’altro avrei preferito che anche il resto della curva non fosse entrata ma non si può mettere tutti d’accordo…ora però gradirei non sentire più le solite lamentele sul calcio moderno, del resto ieri in parecchi hanno dimostrato di gradire questo sistema).
Vabbè chiusa questa piccola parentesi, volevo segnalarti qualora ce ne fosse ancora bisogno la superficialità di molti fenomeni della carta stampata e dell’informazione sportiva televisiva riguardo al fair play di Firenze. Premesso che questa mania italiana di far passare la mentalità rugbistica come la soluzione a tutti i mali del calcio mi sta parecchio sul cazzo! Anzi mi piacerebbe vedere in paesi dove il rugby è lo sport nazionale com’è che funziona…comunque, non se hai fatto caso che praticamente tutti hanno fatto passare il saluto dei giocatori fiorentini ai giocatori neroazzurri come se si trattasse del “terzo tempo”  rugbistico!
Io a rugby non ci ho mai giocato e sinceramente neanche ci tengo! Comunque so che il terzo tempo è un’altra cosa! Ora, fino a quando si parla di sport possiamo anche fregarcene…siccome però la stessa superficialità è applicata anche a situazioni parecchio più serie, sinceramente mi rode parecchio il culo!
Poi: "tutti i giornali a tessere le lodi per la decisione d'introdurre il terzo tempo (tra l'altro pratica che ha valore se spontanea o anche emulativa, ma non soggetta a regole). nessuno dice che la lega nego' l'autorizzazione alla fiorentina che se ne e' fregata e lo ha fatto comunque. bene. per mercoledi vorrei chiedere alla lega di vedere la partita con gli "amici" di cagliari e festeggiare insieme una serata di sport, tanto se me lo negano, lo faccio comunque. e se tutto filera' liscio la lega potra' di nuovo godere di titoloni (l'unica cosa che davvero gli interessa). fair play fans".
Ancora: "Oggi ho ricevuto una mail per partecipare a un sondaggio CENSIS su tifo e violenza (sicuramente lo sai già: http://84.33.1.43/censis/calcio_e_violenza.htm). Ti segnalo la assoluta mancanza di varietà di opinioni delle risposte, assolutamente ORIENTATE, tant'è che ad una domanda (quale potrebbe essere la soluzione per la violenza?) è impossibile indicare una risposta che sia coerente con i miei pensieri, proprio perchè tutte le risposte danno per scontate che io sia d'accordo con ciò che pensano loro".
Aggiornata la pagina con gli striscioni dedicati dalle tifoserie a Gabriele Sandri.
Al riguardo, una e-mail:
"Ciao Lorenzo,
sono un ragazzo che vive a Milano da 5 anni ma sono romano e romanista. La vita mi ha portato a Mediolanum, non sputo nel piatto in cui mangio anche se ogni giorno cerco di inculcare ai milanesi quanto sia immensa Roma, ma sto esulando da quanto vorrei scriverti.
Da ieri mi frulla una cosa per la testa riguardo l'omicidio di Gabriele Sandri. Non voglio scrivere l'ennesima roba, l'ho già fatto sul mio blog...
http://lamentedicristallo.leonardo.it/blog/lomerta_del_regime.html
http://lamentedicristallo.leonardo.it/blog/sbirro_spara_in_aria_e_uccide_ragazzo_della_lazio.html
e quindi non voglio di nuovo parlarne!
Ne ho discusso con gli amici, al lavoro...mi hanno preso per pazzo. Non sono un ultrà, ma seguo la Roma nelle trasferte del nord e se devo essere sincero, mi schiero dalla parte degli ultras questa volta! La mia riflessione è la seguente: se quel giorno, invece di Gabriele Sandri, ci fosse stato un rumeno, un rom o un albanese, dici che una di queste minoranze etniche non sarebbe scesa in piazza proprio come hanno fatto gli ultras? Dici che non si sarebbero incazzati? A prescindere dalle idee politiche (anche perché le mie sono molto sbilanciate verso il sociale!), se il proiettile avesse ucciso una persona di religione ebraica, non trovi che la notizia avrebbe avuto un altro tipo di risonanza o di trattamento? Lo so che con i se ed i ma non si va da nessuna parte, ma quello che cerco di trasmettere in queste righe è: perché la gente si incazza con gli ultras non trovando nessun nesso logico tra l'omicidio e la reazione degli ultrà?
Secondo me se il proiettile avesse colpito una minoranza etnica "forte" si sarebbe rischiata una rivolta vera e propria. Ma il proiettile ha colpito "soltanto" un ultrà...la "feccia della feccia"...e siccome gli ultrà si incazzano ma poi in fin dei conti sono leali, non sparano e non fanno guerre, allora vengono criminalizzati! Mi fa incazzare questo atteggiamento dello Stato italiano di essere sempre forte con i debolissimi e assolutamente pavido contro i potenti! Non ce la faccio veramente più! Sembra che la violenza in questo paese sia costituita solo dagli ultras...10.000 agenti negli stadi per controllare 1.000 persone e poi per le strade delle periferie non c'è un poliziotto...ma ci credono stupidi? Comodo concentrare i poliziotti negli stadi dove rispetto alla strada non succede praticamente nulla! Ok, sto divagando!
Comunque vorrei un tuo giudizio sul tema delle "minoranze" a livello sociologico. Secondo te se un'altra minoranza fosse stata toccata, cosa sarebbe potuto succedere? Quali conseguenze ci sarebero potute essere?
Grazie mille!
Principe, esiliato a Milano".
Anteprima:

Andiamo sul sacro inno da partte di Paolo: "ciao lorenzo ti mando il link sul racconto della storia della nascita  dell'inno,forse ti può interessare
http://dagospia.excite.it/articolo_index_36286.html
Qui di seguito il docuemnto che il Manchester United ha preparato per i propri tifosi in trasferta. Da segnalare il commento sullo stato dello Stadio Olimpico e su Campo de' Fiori, definito come "ritrovo" dei tifosi romanisti: http://dps.twiihosting.net/manutd/doc/content/doc_10_284.pdf

2 dicembre (sera): inserite le foto di Roma/Udinese.
Da Repubblica: "La presenza di folti (e molto rumorosi) gruppi di infiltrati juventini (cui formalmente doveva essere interdetto l'ingresso) ha fatto capire come possono essere aggirante certe disposizione; gli slogan continui contro polizia e carabinieri ("assassini"); oggetti dei tifosi juventini in tribuna stampa, ci hanno illustrato l'aria che tira nel calcio. Del resto, la presenza delle forze dell'ordine è stata discreta (troppo, forse), quasi impalpabile".
TGCOM:
Ultras bianconeri sono a San Siro
Lanciato un fumogeno in tribuna stampa
Nonostante il divieto dell'Osservatorio e del Prefetto di andare in trasferta, un nutrito gruppo, circa 250 persone, di ultras della Juventus è comunque presente a San Siro per la gara col Milan. I tifosi bianconeri si sono riuniti al terzo anello rosso, proprio sopra alla tribuna stampa. Nel corso dell'intervallo, un fumogeno è stato lanciato proprio in direzione dei giornalisti presenti allo stadio milanese.
Alla fine, per fortuna, non è successo nulla di grave, non ci sono stati feriti o scontri, ma la decisione dell'Osservatorio, di vietare la trasferta agli juventini, ha rischiato di rivelarsi un boomerang. Come era prevedibile, i tifosi bianconeri hanno comunque raggiunto San Siro per sostenere la propria squadra e, tra essi, anche circa 250/300 ultras. Questi sostenitori sono stati raggruppati, sembra per volere delle forze dell'ordine, al terzo anello rosso, nel settore superiore alla tribuna stampa.
Qualche momento di tensione si è vissuto all'intervallo, quando un fumogeno, apparentemente di piccole dimensioni, è stato lanciato nella parte alta della tribuna stampa. Il fumogeno non ha provocato danni ad alcuna persona ma c'è stato un po' di spavento. Poi, sia prima che dopo la partita, tutto è filato liscio, senza alcun problema.
Il bilancio, alla fine, è positivo, ma in occasione di queste partite, in cui molti tifosi ospiti abitano nella città ospitante, forse bisognerebbe riflettere un po' di più sulle decisioni da prendere. C'erano già stati rischi in Inter-Napoli, la stessa cosa in questa notte di San Siro, prima o poi potrebbe accadere qualcosa di grave. Il calcio non ne ha proprio bisogno.


2 dicembre: Tempo fa parlammo degli Urawa Red Diamonds. A livello di tifo questi non hanno rivali:
http://www.youtube.com/watch?v=XHa99gWFfuY&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=qQhJIfe6at8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=fB0yaEWpO0U&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=qQTj6zqDVms&feature=related
La "svolta" di Supertifo:
"Ancora prima di sparare cazzate da biscardi, micheletti circa 10 anni fa era a telelombardia e conduceva la trasmissione qui studio a voi stadio.
Durante mi sembra un inter roma ci furono gravi incidenti e si vide ripetutamente un celerino darle di santa ragione a un ragazzo per terra
Guardando le immagini micheletti si fomento' al massimo e urlo' giu' botte, giu' manganello con una tale enfasi che anche pierino prati o veleno lorenzi adesso non ricordo intervennero per dire eh ma davide, dai non dire cosi, ci sono le famiglie di sti ragazzi a casa…
Requiem per supertifo, che 20 anni fa mi ha avvicinato al movimento".
Daniele: "Vorrei risponde ad Andy (che reputo ultras) e a tanti altri che anno deciso de prende parola...che fino a ieri non se sa manco se esistevano a no...
SE PER VOI ANDARE A CIRCO MASSIMO SIGNIFICA "RISOLVE IL PROBLEMA" BEN VENGA... MA DISERTARE A ROMA UDINESE E POI A ROMA CAGLIARI RISTARE DENTRO COME PRIMA...FATE PRIMA AD ANNA' A PESCA DOMENICA CHE ANNA CIRCO MASSIMO...PERCHE (a pensiero personale) NON CAMBIA NULLA...VOGLIAMO FARE UNA AZIONE DIMOSTRATIVA... FACCIAMO VEDERE CON I FATTI E NON CON LE CHIACCHIERE CHE L ULTRAS E ANCORA VIVO...E NON SI PIEGHERA' AL LORO VOLERE...MA SE COME A VOI TIFOSI DEL 2000...PIACIONO STE COSE...COSI POTETE DI IO CERO...VE FARETE 5000 FOTO COME SE STASSE IN GITA E CHIEDERETE A MEZZO MONO DE PUBLICALLE COSI IL LUNEDI DIRETE AI COLLEGHI"O VEDI IO STAVO LA"...
L ULTRAS E ANONIMO E NON DEVE FARE A GARA A CHI CIA PIU FOTO SUI SITI...
PER ANDY...TU HAI RAGIONE CHE SI E SEMPRE TIFOSI (io sono come te da 12 anni) APPOSTA DICO A STI TIFOSI DEL 17 GIUGNO MODAIOLI DE ANNA AR CENTRO DOMENICA CHE FANNO PRIMA...INVECE DE LEVA (in curva) IL POSTO A CHI E TIFOSO VERAMENTE (e de veni a fa er bello) DOMENICA A CIRCO MASSIMO...(patetici perche anche se piove con gli occhiali da sole...CHE BELLI CHE SETE!)...cmq UN SALUTO AD ANDY...IO RIMANGO FEDELE ALLA MIA MENTALITA (non saro presente a circo massimo)... O STADIO O RADIO...SALUTI.
Da Carpi: "Ciao Lorenzo, ti scrivo dopo aver letto il comunicato delle CURVA SUD  devo innanzitutto complimentarmi per l'iniziativa, e mi auguro che riscuota un grandissimo successo. Sono sicuro che non andare all'Olimpico sia stata e sarà una scelta difficile e costosa per chì vive la curva, però iniziative come questa o come quella dei Ternani (che hanno fatto una cosa simile a quella della SUD, per una trasferta vietata) fanno capire che l'essere ultras và al di là della partita, fanno riflettere sul fatto che alla base di tutto c'è il gruppo, l'amicizia e la voglia di stare insieme, in una società dove tutti tendono ad isolarsi. Tienici aggiornati sull'evento... chissà che non sia la tendenza per il futuro....
Grazie anche a te, per il lavoro che fai, tramite il tuo sito, per quelli come noi, che credono ancora nei valori ultras. un saluto da Carpi".
Ah. Naturalmente sarà mia cura consegnare lasciare sul seggiolino di Antonello Venditti (sempre grazie per "Roma Roma Roma"!) i risultati del sondaggio sui tifosi della Roma in Curva Nord al derby.
Interessante inchiesta del Guerin Sportivo:
Stella Rossa, fumogenata
GEGEN DEN MODERNEN FUSSBALL
AGAINST MODERN FOOTBALL
CONTRE LE FOOTBALL MODERNE
CONTRO IL CALCIO MODERNO
TEGEN MODERNE VOETBAL
DE ENCONTRO AO FOOTBALL MODERNO
CONTRA EL BALOMPIE' MODERNO


1° dicembre (pomeriggio): anzitutto una e-mail di Ludovica:
"Carissimo Lorenzo, riflettevo in queste ore sulla decisione presa dai gruppi della sud.
Poi stasera un amico mi fa.."a ludovì ma come la vedresti domenica al circo massimo na bella partitella de pallone, de quelle de na vorta co' le porte fatte da li giacchetti buttati a terra?...".
E allora mi sono immaginata un circo massimo pieno di gente, al centro un bel quadrato, due squadre con le maglie che ti ritrovi, nessuna linea di fondo, traverse ideali, ginocchia sbucciate e chi segna l'ultimo ha vinto.
Vorrei tifare per questa partita. Giocata da giocatori semplici e commentata solo dagli insulti della gente.
Riprendiamoci il nostro calcio, almeno per una sera".
Dopo di ciò, due articoli interessanti, che vanno illustrati. Il primo è di Roberto Stracca, uno dei pochi del quotidiano di Via Solferino che se ne intende e chi ha qualche anno di curva sa bene perché. Naturalmente lo scrivere per un quotidiano nazionale non può portare ad eccessi, ma quantomeno riporta in modo corretto la fenomenologia. L'altro articolo è di Carlo Bonini de "La Repubblica", probabilmente il quotidiano che - successivamente alla vicenda Sandri - ha riportato in modo più fazioso e non corretto gli avvenimenti di questi giorni, non sotto il profilo della loro storicità ma sotto quello dell'analisi fenomenologica e dello "spostamento di attenzione" dal fatto più grave a quello meno grave.
Debbo premettere che, qualche tempo fa, ho avuto una chiaccherata di un'ora con Carlo Bonini (che non conoscevo.... uno di quei tipi che quando ti parlano non ti guardano negli occhi e verso il quale ho provato sin da subito una istintiva diffidenza) poi trasfusa in parte in un articolo a sua firma pubblicato qualche settimana fa su "Il Venerdì" di Repubblica al quale, evidentemente, doveva dare il solito taglio che siamo usi a leggere.
Bene, per via di quella istintiva diffidenza subito provata, gli anticipai che non avevo simpatia per alcuni giornalisti che quando fanno le inchieste si inventano le cose (tipo quell'articolo fantasioso della riunione pre-mondiali dei tifosi nazisti a Branau, a cui convennero (sic!) i tifosi del Marsiglia) e questo forse lo ha frenato. Non ha però potuto evitare di mettermi in bocca cose mai dette né pensate. Un'ora in cui ho cercato di spiegargli alcune cose che, evidentemente, non aveva alcuna intenzione di recepire, se non altro perché di quell'ora di colloquio - oltre a qualche piccolo spezzone riportato correttamente - mi ha virgolettato questa dichiarazione: "Se tutti cantano devi cantare anche tu, altrimenti ti cacciano. Devi farti vedere all'altezza. E naturalmente per i deboli non c'è posto". Dichiarazione che naturalmente non ho mai fatto semplicemente perché dà l'impressione che il sottoscritto sia mai stato forzato a fare il tifo, pena la cacciata dalla curva, cosa non vera. Nessuno in 23 anni mi ha mai obbligato a fare qualcosa.
L'articolo di Carlo Bonini, quindi - anche se interessante - avrà il limite del beneficio di inventario.
A commento, posso dire che la suggestione - imposta dalla stessa linea editoriale di La Repubblica - è quella di mettere sul piatto della bilancia solo chi rappresenta lo Stato sul campo soffrendone le conseguenze, senza evidenziare le responsabilità politiche di chi gestisce l'ordine pubblico a livello di catena di comando. Per intenderci, di chi mette un De Gennaro (ex capo della Polizia indagato per istigazione alla falsa testimonianza in relazione ai fatti del G8) come sottosegretario al Ministero degli Interni (ricordiamoci anche di altri episodi dimenticati che lo riguardano...: http://english.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed569/s210.htm). Insomma, si continua ad evitare il cuore dell'argomento: se un ultras denunziato viene diffidato, non dovrebbe essere la prima regola del vivere civile che un deputato condannato (non dico denunciato!) non possa mettere piede in Parlamento e che un poliziotto denunciato per reati gravissimi perché vanno contro l'amministrazione della giustizia debba essere destinato a ruoli diversi e di minor reponsabilità rispetto a quelli fino ad allora ricoperti? Invece di essere promosso, per di più nello stesso settore di competenza?
Sono pazzo io, siamo pazzi noi o sono marci loro? E sulla strada, chi è che rappresenta "loro"?. Io? Noi? Questo è il vero nodo del problema, che non si vuole vedere, o meglio che non vuole vedere chi di questo sistema marcio è il portavoce. Il cane da guardia.
 
 
Passiamo ad altro.
Giorgio Micheletti.
Ve lo ricorderete al "Processo del Lunedì" di Biscardi. Vi ricorderete le sue opinioni sul mondo ultras. In quella trasmissione venivano dati nomi, indirizzi, scuole frequentate, volti di persone coinvolte - o presumibilmente coinvolte - in incidenti negli stadi. Anche se poi assolte da ogni accusa. Mostri sbattuti in prima pagina da persone poi intercettate e accusate di collusione con il sistema creato da Moggi e soci.
Bene, questo il suo profilo: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Micheletti
Nella nostra povera patria, ora Giorgio Micheletti dirige "Supertifo", rivista che per prima (forse solo dopo il Guerin Sportivo) iniziò a raccogliere, quando internet non esisteva e sotto la direzione di colui che lo inventò, Nicola Nucci, commenti, foto e scambio di materiale di tifosi ultras.
E la cosa grave non è tanto che diriga un mensile del genere. La cosa grave è che ci sia qualcuno che lo compri.
Per farvi un'idea, riporto l'editoriale, tratto dal suo sito, e il logo che ha scelto per la rivista. L'idea fatevela da soli.
Poi mi scrive Stefano: "Ciao, ti scrivo in relazione al comunicato. Premetto che non faccio parte di nessun gruppo organizzato, ma sono un semplice tifoso della Roma abbonato in Curva Sud. Neanche mi definisco Ultras, nel senso che non sono a Kiev, non sono andato a Manchester o a Lione, o a Napoli e
Bergamo,  sono soltanto un tifoso......Eppure li appoggio, eccome se li appoggio...ma come si fa a non vedere quello che sta succedendo? Io sarò
con loro domenica, al centro della città più bella del mondo, perchè questo stato di cose deve cambiare....Possibile che non lo vede nessuno?
I borghetti non posso portarli, così come l' acqua o la birra, però poi dentro queste cose vengono vendute a prezzi stramaggiorati, prendi il treno senza biglietto, mica ti fanno la multa no ti diffidano......pile di documenti per prendere un biglietto di una cazzo di coppa italia roma triestina alle cinque di un mercoledì pomeriggio, che bisogna fuggire dal lavoro.....5000 a cantare e soprattutto 5000 in tutto per un Roma Aris, perchè tanto l' Aris non conta nulla......I mezzi di informazione che....vabbè lasciamo perdere, a forza di essere preso per il culo da loro e da chi li comanda sono più alto almeno di dieci cm, gente condannata per un petardo o "per incidenti" a tre anni, mentre pedofili e Rom ubriachi che ammazzano quattro persone si fanno i domiciliari in piscina, e poi fanno anche una marca di jeans per le sfilate.....Ma a voi tifosi veri, voi che entrate perchè la roma va sostenuta, vi sta
bene....vi sta bene che Matarrese sia ancora a capo della Lega, vi sta bene quando cercano di rubarci la partita anche col Genoa, vi stanno bene le file interminabili ai tornelli, vi sta bene che vi tolgono l' ombrello ai cancelli, vi sta bene tutto questo schifo.....Voi Veri tifosi che entrate, che vorreste stare seduti anche in curva, che vi danno fastidio le bandiere, che il fumogeno oddio non vedo più la partita.... perchè vi preoccupate tanto che non entrano i gruppi e con loro tante persone ? La Roma va sostenuta? Bene, pensateci voi...voi veri tifosi cantate, sostenetela, perchè la partita è importante....però
mi raccomando state seduti e al vostro posto perchè sennò quello dietro di voi non vede la partita. Stefano, Curva Sud".
Aggiungerei: fate il tifo non solo domani, visto che lo farete una tantum per spirito di contrapposizione, ma sempre.
Altra e-mail:
"ciao lore...  sono un paio di giorni che rifletto e che penso molto alla scelta da fare domenica... sto quasi sempre collegato sul tuo sito e capire + o - cosa ne pensa la gente....
la cosa che mi preoccupa di + è il fatto delle gente che dice, quale sarà il pensiero dei propri figli a vedere una curva vuota o <<fino a quando ci sara qst schifo, nn li porteranno + allo stadio...>>
io nn sono padre ma sono stato figlio e ricordo che la prima volta che sono stato allo stadio, parlo del 1991,(avevo appena 6 anni),  mio padre si batteva all'entrata a chi voleva a tutti costi farmi pagare un biglietto anche se ancora nn avevo superato la famosa e indimenticata "LINEA GIALLA DELL'ALTEZZA", (pensa che schifo! come se quelle 15 mila lire gli sarebbero entrate in tasca a lui) o addirittura al famigerato "TAPPO DELLA BOTTIGLIETTA" (per SOTTRARLO senza chiudere un occhio verso una padre che voleva solo far  bere il figlio e nn pensare ad altro)....
mi veniva tolta l'asta di una bandiera, solamente xkè poteva recare danno...  (tutte repressioni che alla fine sono continuate o addirittura aumentate fino ai giorni nostri o sbaglio.. la situazione è peggiorata o sbaglio? cn una padre che invece di fare una sorpresa al figlio per un bel voto a scuola e decide all'ultimo di portarlo allo stadio e ora nn puo più perchè i botteghini nn sono + aperti)
io sono cresciuto con queste cose, anzi siamo cresciuti, abbiamo saputo combattere e reagire.. credo quindi che domani sia anche una cosa per i nostri figli, perchè se davvero continua cosi, un giorno li faranno entrare senza scarpe o addirittura cn una richiesta al VATICANO...
Viviamo in uno stato dove l'omicidio di una signora italiana è stato dimenticato cn 6 ore, che l'omicidio di un tifoso come Noi (R.i.P GABRIELE) è stato tt dimenticato o strumentalizzato a loro comodo,
come un ROM ubriaco che uccide 4 persone e gli danno una casa sul mare e lo fanno diventare un attore.. ma dove siamo arrivati..???
 NON MI RITENGO UNA MARIONETTA E AL LORO GIOCO NN CI STO...
FORTE DEI MIEI IDEALI MI RIBELLO A TUTTO QUESTO SCHIFO! ...Christian "PASSIONE di CUOIO"...


1° dicembre: grazie a Gabriele, dedicato a quelli che....

Roma/Lazio
31 marzo 1974
La Curva Sud

Roma/Lazio
31 marzo 1974
La Curva Sud

Partita non identificata anni '70
L'Osservatorio si combatte così:
COMUNICATO STAMPA ULTRAS FOLIGNO, SERIE C1
"La Curva Marco Bucciarelli Foligno, dal 1981 a sostegno dei colori della propria città, comunica che in seguito ai provvedimenti emanati dall’Osservatorio del Viminale che impediscono ai tifosi del Venezia di assistere alla gara in programma domenica 2 dicembre 2007 a Foligno, hanno contattato i tifosi della Curva Sud di Venezia per invitarli ad assistere insieme alla suddetta gara nella curva Marco Bucciarelli. I tifosi veneziani hanno accettato l’invito e domenica mattina si faranno trovare davanti alla Bucciarelli, dove verranno ospitati, invitati a consumare un pranzo insieme e ad uno scambio di idee sull’attuale situazione del tifo in Italia. L’iniziativa, crediamo unica nel suo genere, è tesa a svelenire il clima di tensione che si è ultimamente creato intorno alle tifoserie organizzate e che di fatto limita, quando non azzera, la possibilità di apportare un sostegno corretto e colorato alla squadra del cuore, cosa che contribuiva a rendere il campionato di calcio italiano tra i più affascinanti e imitati al mondo. Due tifoserie che non si sono mai incontrate prima, messe l’una accanto all’altra ad assistere alla stessa gara dalla stessa curva, potranno così dimostrare a quell’opinione pubblica che troppo superficialmente giudica senza conoscere, come gli ultras, quanto meno la maggior parte di loro, siano in grado di dialogare costruttivamente e confrontarsi tra loro in modo più che civile e anche di prendersi le proprie responsabilità quando necessario".
Saranno pure dei criminali per lo Stato italiano, però....: gli Ultras della Stella Rossa (cioè tutto lo stadio!).
Con oggetto "certo che so' modifiche importanti, speriamo nun je sia scoppiata la testa a Platini pe' st'invenzione", una ANSA:
CALCIO, CHAMPIONS LEAGUE: DAL 2010 LA FINALE DI SABATO
L'esecutivo Uefa ha approvato la riforma della Champions League voluta dal
presidente Michel Platini. Dalla stagione 2009-2010 la finale non si
disputerà più di mercoledì ma di sabato
Ed ecco una condanna frutto del panico mediatico, se si tiene conto del fatto che per una rapina in banca si prendono un paio di anni di reclusione... Chissà se il poliziotto che ha ucciso Sandri prenderà una pena maggiore di quella indicata qui sotto:
Condannati otto ultras Taranto
Per gli incidenti nella gara contro la Massese
 (ANSA) - TARANTO, 30 NOV - Otto ultras del Taranto Calcio sono stati condannati per gli incidenti durante la partita Taranto-Massese (C1/B) dell'11 novembre. Il giudice ha condannato i tifosi a pene che vanno da 3 anni di reclusione a 3 anni e 8 mesi. I tifosi non potranno seguire per 5 anni le gare del Taranto in casa e in trasferta. La partita fu sospesa al 58'con i rossoblu'in vantaggio 2-1. Il giudice sportivo decreto' poi per il Taranto lo 0-3 a tavolino e la disputa di 4 gare casalinghe a porte chiuse.
Notizia interessante:
Il perito dei Sandri: "Un colpo diretto ha uciso Gabriele"
Gabriele Sandri è stato raggiunto da un proiettile sparato in maniera diretta, cioè senza alcun tipo di rimbalzo, non ha colpito né l'asfalto, né il guard-rail dell'autostrada. E non solo.
La traiettoria del colpo sparato dal poliziotto Luigi Spaccarotella contro la vettura nella quale era seduto il dj romano è dall'alto verso il basso. Ad esserne convinto è il perito balisto Vero Vagnozzi, nominato dalla famiglia del ragazzo morto l'11 novembre scorso nell'area di sosta di Badia al Pino, vicino Arezzo. Convinzioni che l'esperto ha sviluppato dopo i sopralluoghi eseguiti la scorsa settimana sul luogo della tragedia.
Crede che l'agente abbia mirato proprio all'automobile?
«Secondo quanto verificato sul posto, posso sostenere che il proiettile prima di colpire Gabriele Sandri non ha rimbalzato da nessuna parte».
Si spieghi meglio.
«Il proiettile se avesse colpito prima l'asfalto oppure il guard-rail si sarebbe deformato e sarebbe salito verso l'alto, perdendo anche velocità».
L'agente indagato per omicidio volontario ha affermato di aver mirato alle gomme della Mégane, crede sia possibile?
«Dal luogo dal quale avrebbe fatto fuoco il poliziotto non è possibile vedere i pneumatici dell'auto. Per accertare questa possibilità abbiamo anche effettuato una simulazione sulla vettura, riempiendo la macchina con lo stesso peso che avrebbe avuto al momento della tragedia».
Quindi ha mirato proprio all'auto?
«Posso confermare che Spaccarotella non poteva mirare alle gomme della Renault nella quale è morto il ragazzo, il guard-rail non permette di vedere i pneumatici».
Quale la reazione della famiglia Sandri di fronte alle sue prime conclusioni?
«È pienamente d'accordo, ma non per un sentimento basato sull'emotività, ma proprio sull'obiettività degli accertamenti, una convinzione che va al di là del dolore che sta vivendo la famiglia di Gabriele Sandri»
http://www.iltempo.it/2007/11/28/807718-perito_sandri_colpo_diretto_uciso_gabriele.shtml
A proposito, tutte le foto degli striscioni sulla questione Gabriele Sandri sono ora in una pagina apposita.
E-mail:
Ciao Lorenzo,
ho appena finito di vedere un servizio sulle iene, riguardo un articolo del decreto Amato e precisamente quello inerente all'ingresso gratis allo stadio per i ragazzini sotto i 14 anni.
Come ben sai, visto che te ne occupi attivamente, il decreto prevede l'ingresso gratis a questi bambini per il 50% delle partite; la scelta delle partite è a discrezione della società.
Ora dopo una serie di telefonate alle biglietterie delle varie squadre di serie A è uscito fuori (strano!) che la maggior parte delle squadre se ne fotte!
La cosa + incredibile è che l'inviato, di conseguenza, si reca ad intervistare Matarrese (me sta a venì da vomità solo pe er nome), il quale all'inizio fa lo gnorry, prosegue dicendo che è compito delle società applicare questo decreto e infine schernisce l'inviato invitandolo alla prossima riunione di Lega a far presente questo fatto...come a dì: parla parla, tanto nn te s'encula nessuno!
Io trovo tt questo assurdo, Lorenzo, xchè cm al solito vogliono farsi belli davanti alla gente facendo vedere che loro ai giovani ci tengono, poi ovviamente è tutto una puttanata, e quando qcuno glielo fa notare ,o meglio gli fa notare più che altro che nn c'abbiamo l'anello al naso e che lo vediamo che ci prendono x il culo, se ne fottono ugualmente e ti prendono per il culo ancora di più, tanto lo sanno che nn gli succede niente!
E meno male che sono gli ultras che tengono lontani i ragazzini dagli stadi!!!!!!!!!!!!!
Facciamo bene a nn entrare domenica, anzi anche se mi piange il cuore, spero che nn si entri +.
Lo so che è utopia, ma mi piacerebbe vedere che cosa succederebbe se nn entrassimo + per il resto dell'anno. Te lo dico io: la gente se romperebbe il cazzo de prende il freddo/caldo in un deserto impianto di cemento e alla fine rimarrebbe a casa. Tanto che cominciano a cantà le tribune nn ce credo manco se lo vedo.
Saluti, Roberto.
Sulla protesta di domenica:
"ciao lorenzo volevo rispondere a tutti i ragazzi che pensano che non sia una buona idea lasciare la curva vuota.
è ormai da molto tempo che in curva ogni realtà (dal gruppo più grande a quello di quartiere) si guarda solo l'orticello suo, se non si riesce ad essere uniti neanche in un gesto di solidarietà-ribbellione come questo ( che è il minimo che una curva abitata da ultras possa fare), è meglio che ce ne stiamo tutti a casa no domenica ma sempre perchè significa che non c'avemo capito un cazzo.
non presenziare domenica non significa dargliela vinta a nessuno, anzi, sarebbe moralmente più corretto ( ricordo a tutti che chi ora non può più andare allo stadio era uno di noi ).
io ho letto il comunicato su questo sito e vedendo che era firamato "i gruppi della sud" mi sono riempito di gioia, constatando che nel momento del bisogno la parte di curva che conta (coatti occasionali, ragazzini e fidanzatine al seguito manco li calcolo) ha risposto unita, remando in un unica direzione.
non credo che disertare una partita sia così dannoso per la Roma (tanto ci sono i tifosi veri :))
ora sta a ognuno di noi scegliere la cosa più giusta da farsi, facendo capire a tutti (tifosi tifosotti pantofolai e nonne), che non facciamo parte di un così squallido spettacolo. il comunicato parla chiaro:niente picchetti all'ingresso (perchè non servono), niente prepotenze (perchè non siamo infami), ma la scelta di domenica è importante, per vedere quanta  gente ha veramente voglia di non essere uno spettatore passivo.
per come la vedo io chi non ce la fà a lasciare la squadra senza sostegno  perchè è lui stesso in primis a non volersi perdere le prodezze di totti e compagnia.
P.S. noi non siamo nè laziali, nè interisti, nè juventini, noi siamo la curva sud mettetevelo bene in testa.
è questa l'ora de mostrà quanto valemo
Continua Alessandro: "Ciao Lorenzo sono Alessandro, abbonato nella più grande curva mai esistita.
Dopo i tragici fatti avvenuti un paio di settimane fà, per i quali si sono dette già un'enormità di cose (GABBO R.I.P.) e anche per i quali non è mai inutile aggiungerne altre perchè sono associabili allo stesso concetto percui ci sarà lo spostamento della CURVA SUD (spero tutta) a circo massimo Domenica cioè NON DIMENTICARE.
Mi ritrovo, dopo un pò, di certo a scriverti certamente con uno spirito diverso, ma solamente intaccato in maniera minima da tutto quello che avviene intorno a noi.
Nessuno può annichilire o eliminare la gioia di vivere il calcio a modo nostro se si parte da una convinzione interna che dobbiamo ricercare da soli.
Domenica starò nel luogo dove gli antichi romani davano estro al loro spirito ribelle e "tifavano" in 150.000 per semplici corse tra bighe.
Domenica porteremo senza dover rendere conto a nessuno per una cosa normalissima: Borghetti, Megafoni, Fumogeni, Bandiere, Palloni da calcio, Birre, Stendardi, Striscioni, Sciarpe, Cuore, Ardore, Passione e Mentalità.
Con la convinzione che NESSUNO potrà mai toglierci tutto questo.
Non voglio fare i soliti discorsi retorici che seguano una linea demagogica come tentano di fare i politici nostrani per "incartarcela"; voglio unicamente mettere in evidenza che se stiamo lì, tutti uniti e compatti è solamente per dimostrare al sistema (calcio) che non ha vinto, che non ci arrendiamo.
Il restare fuori non implica una sconfitta in quanto così facendo lo stadio sarà a "norma", il restare fuori e andare al Circo Massimo farà capire che il gioco calcio senza di noi vale meno di Zero.
Ne abbiamo la possibilità, tocca dimostrare quanto valiamo senza inceppare in nessun tipo di provocazione che sarebbe di nuovo solo che strumentalizzata (chi vuole intendere intenda).
Il sistema si cambia dall'interno stando (purtroppo) alle regole del gioco.
Abbiamo questa occasione, Sfruttiamola.
Sempre Più Forte CURVA SUD OLè!".
Sulla stessa linea di pensiero mi sembra Andy, commentando quanto ho scritto ieri:
"So che molti tifosi non ce la faranno a stare fuori e a compiere una scelta così radicale, del resto il comunicato viene da quei gruppi che si definiscono ultras"... purtroppo in curva tutti si definiscono ultras, xo poi al momento di lasciare la sud vuota.. 'a no,ma la partita va seguita.... non si puo lasciare la roma.... non possiamo non andare...' ricordiamo a questi signorini che si è ULTRAS anche a roma-triestina primo turno di coppa italia co un gran freddo.... o a roma - aris salonicco...  in quell'occasione la roma non va seguita?? in quell'occasione si puo lasciare sola??   una cosa o vale sempre,o non vale mai..ci vorrebbe un po di coerenza....certo la roma 2 in classifica affronta l'udinese 2 in classifica e non si puo mancare....ora la roma va sostenuta...
se questa decisione fosse stata presa per il primo turno di coppa italia,probabilmente ti avrebbero scritto in 2 e nessuno si sarebbe sentito leso....
ma sai.....""io si che so vero ultras,vado a vede sempre il derby,in curva sud ovviamente,e na volta so andato pure in traferta a siena...o era perugia??""
Poi un comunicato stampa:
Comunicato Stampa
Cochi (Comune di Roma) Barbaro (Asi): Lodevole quanto significativa l'iniziativa di domenica dei tifosi giallorossi al Circo Massimo
“Domenica 2 novembre i gruppi della Curva Sud romanista hanno deciso di disertare lo stadio, in segno di civile protesta verso una visione del calcio che non sentono più di loro appartenenza.A tal proposito, raccolgono il plauso e la solidarietà di alcune istituzioni politiche e sportive.
L'On. Alessandro Cochi, vicepresidente della Commissione Sport del Comune di Roma e da sempre distintosi per la sua sensibilità alle tematiche del tifo organizzato, ha dichiarato: “La grande prova di civiltà, quella che domenica dimostreranno molti tifosi della Roma, merita rispetto e solidarietà anche da parte mia, che sono notoriamente legato all'altra squadra capitolina. Fermarsi in questo momento, parlare “a gioco fermo” contro la “grande abbuffata” di un calcio fatto di televisioni, pay-per-view, procuratori, club con fini di lucro, società quotate in Borsa, sponsor... Tutto questo è un segnale forte, civile e pienamente condivisibile, soprattutto se attuato in un luogo come il Circo Massimo, già teatro di molti trionfi laziali, romanisti e nazionali”.
Anche Claudio Barbaro, Presidente di Alleanza Sportiva Italiana, ha fatto sentire la sua voce: “Sono vicino ai tifosi della mia squadra – la Roma – e alla loro iniziativa volta a sensibilizzare le componenti del calcio italiano in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a causa delle note e recenti vicissitudini. I ragazzi della Curva Sud hanno scelto una forma civile di dissenso: una pausa di riflessione e di silenzio per far giungere un chiaro messaggio a chi di dovere. Li appoggio in pieno”
Roma, 1 dicembre 2007
On. A. Cochi – Dott. C. Barbaro.”
30 novembre: prima che mi dimentichi: per la Roma a Parigi, scrivere a circospetto@hotmail.com.
Poi, finalmente on line le fototifo di Dynamo Kyiv/Roma.
Da Pisa: "Premessa: L'episodio a cui si riferiscono è accaduto sabato in Chievo Verona - Pisa. I tifosi pisani avevano messo uno striscione quadrato di circa un metro per lato con scritto : "Giustizia per Gabriele. Mau Ovunque" Mau è un ragazzo pisano morto allo stadio di La Spezia a causa delle negligenze
dei soccorsi, caso archiviato senza spiegazioni.. cmq..Dopo che hanno affisso questo striscione i poliziotti sono entrati in curva e hanno ordinato di togliere lo striscione altrimenti avrebbero caricato. I capi ultras hanno provato a spiegargli che non c'era niente di male, che era solo un messaggio di solidarietà per un ragazzo che se n'era andato, però i poliziotti si preparavano a caricare anche se non c'era il minimo pericolo per l'ordine pubblico.
Questi 100-150 Ultras allora hanno preso lo striscione, lo hanno arrotolato, sono rimontati sui pulman e sono ritornati a Pisa senza che nessuno glielo
avesse ordinato.
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28/11/2007 ore 18:34 - Comunicati della Curva Nord "Maurizio Alberti"
Comunicato sui fatti di Verona
La Curva Nord "Maurizio Alberti" intende precisare i fatti incresciosi accaduti sabato a Verona: come largamente preannunciato, siamo entrati mezzora prima
dell'inizio partita e abbiamo attaccato uno stendardo ("giustizia per gabriele"- piccolo e non autorizzato) e abbiamo incominciato ad intonare i nostri
cori. L'intenzione era di cantare fino al fischio di inizio per poi rimanere in silenzio per 90 minuti. Ad un certo punto abbiamo visto decine di celerini
in tenuta anti-sommossa sbucare dalle entrate della curva al grido: "o levate lo stendardo per Gabriele o carichiamo tutta la Curva". In quel momento in
curva c'erano anche bambini, donne e anziani. Per evitare un massacro ed evitare di essere strumentalizzati proprio nel giorno del silenzio per
Gabriele, abbiamo levato lo stendardo e siamo usciti dallo stadio. Chiaramente la notizia a carattere nazionale non è stata riportata e poco anche a carattere
cittadino. Per noi invece questo fatto è gravissimo e siamo convinti che se non avessimo levato lo stendardo e la celere avrebbe caricato si sarebbe parlato di
tafferugli procurati dagli ultras pisani, di terrorismo e di attacco alle forze dell'ordine. PER UNA VOLTA abbiamo preferito andar via piuttosto che essere
strumentalizzati proprio nel giorno del ricordo di Gabriele Sandri e piuttosto di vedere la testa della gente spaccata per aver commesso "il gravissimo reato" di aver chiesto giustizia per un ragazzo assassinato da un colpo di pistola alla testa.
Siamo veramente stanchi di questi soprusi e siamo nauseati da tutta questa ipocrisia. NON BISOGNA CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO PER CHIEDERE GIUSTIZIA PER UN RAGAZZO MORTO A 26 ANNI IN QUELLE TRAGICHE CIRCOSTANZE... GIUSTIZIA PER GABRIELE
Curva Nord "Maurizio Alberti"- Pisa Link: http://www.svitatipisa1990.info/new.php?id=744
Poi,  mi vengono segnalati incidenti a Madrid prima della partita di Coppa Uefa Atletico Madrid/Aberdeen:
Undici feriti in una rissa nei dintorni del Calderon.
Nella rissa, che ha richiesto l'intervento della polizia, sono state lanciate bottiglie ed altri oggetti contundenti, ciò giustifica che le lesioni siano localizzate alla testa e alle mani ad eccezione di una che è stata una distorsione alla caviglia.
Undici feriti lievi per contusioni è stato il bilancio degli scontri, fra tifosi dei clubs Atletico de Madrid ed Aberdeen, avvenuti prima della partita di Coppa Uefa nello Stadio Vicente Calderón. Nella rissa, che ha richiesto l'intervento della polizia, sono state lanciate bottiglie ed altri oggetti contundenti, ciò giustifica che le lesioni siano localizzate alla testa e alle mani ad eccezione di una che è stata una distorsione alla caviglia. Ciò è stato riferito all'agenzia EFE dal portavoce dei servizi di Emergenza di Madrid. Tutti i feriti sono stati curati nel luogo in quello che si può definire un intervento "abituale" in una partita di calcio di queste caratteristiche.
Qui sotto c'è il link al video:
http://www.ono.com/presentation/default.asp?play=true&guid={117EBE54-8B23-42E9-BA75-BE2344BDA30C}
E-mail da Torino: "Ciao Lorenzo, sono Federico dei Drughi Ponente,ti avevo già scritto ai tempi della morte di Raciti ora ti riscrivo per segnalarti un fatto altamente schifoso successo domenica a juve-palermo. Come avevamo stabilito curva Sud e curva Nord rimangono vuote e in silenzio per tutta la partita con tanto di striscioni per Gabriele (ti allego le foto della curva sud),l'atmosfera silenziosa veniva interrotta dai juve juve fatti dai distinti,che giustamente non cantano mai mentre oggi cantavamo..che bravi tifosi...di merda..resta che gli ultimi dieci minuti si decide di cantare gabriele uno di noi..ed ecco il fattaccio...lo stadio ci fischia!! incredibile mai mi sarei aspettato una cosa così schifosa e infame dai distinti,dove sono i media ora?ah già non si è fischiato il maresciallo (applaudito durante il minuto di silenzio anche dalle curve,anche se mi chiedo ancora dov'è il minuto di silenzio per Gabriele..) allora va bene?ti mando anche il link di youtube dove si sentono i fischi.. http://it.youtube.com/watch?v=5MKLAQUyCHA
direi che l'opinione pubblica è sempre più scarsa..mi viene da vomitare.. Un saluto Fede"
Devo dirti la verità Federico: la cosa non mi stupisce più di tanto e sono certo che potrebbe accadere in qualsiasi stadio. C'è una totale distinzione tra due categorie diverse di tifosi di calcio. Ti invito a leggere l'articolo mandato qualche tempo fa che si intitola "La giusta distanza". Lì c'è già tutto.
Credo sia impressionante l'eco che ha avuto l'omicidio di Gabriele Sandri, come dimostrano le altre foto qui sotto:

Juventus

Juventus

Rapid Wien

Bellinzona

Steaua Bucarest

Nantes

Lucerna

Panathinaikos

Lazio

Standard Liegi

Essen

Bosnia

Chiasso

Grasshoppers

Olympique Lyonnais

Munchen 1860

Olympiakos

Neuchatel Xamax

Sporting Gijon

Real Zaragoza

Sassari

Losanna Hockey Club
Omaggio video dall'Ungheria:

Kosice

Kaiserslautern

Kaiserslautern

Kaiserslautern
Una e-mail: "Ciao Lorenzo, navigando sul web ho trovato questo artcolo sul derby siciliano di domenica.
Catania-Palermo: chiuso il settore ospiti
La vedova Raciti: "Bisognava intitolare lo stadio a mio marito"
Domenica si gioca Catania-Palermo. Sfida che torna a quasi dieci mesi da quel maledetto 2 febbraio, giorno degli incidenti fuori dal Massimino, prima del derby siciliano, incidenti nei quali rimase ucciso l'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti. Domenica lo stadio di Catania ospiterà soltanto i tifosi locali. Chiuso il settore ospiti (riservato per l'occasione alle scolaresche e ai ragazzi della scuola calcio del Coni), per decisione dell'Osservatorio del Viminale. I tifosi del Catania potranno acquistare un solo biglietto a testa, con il divieto di cedere il proprio tagliando. I biglietti saranno venduti solo nella provincia di Catania. Vietata la diffusione attraverso circuiti telematici, e fino alle 19 del giorno precedente il match.
Provvedimenti che non soddisfano la vedova dell'ispettore ucciso, Marisa Grasso. "Domenica non andrò allo stadio perché non voglio subire altro dolore non vedendo onorata la memoria di mio marito. A mio parere la città doveva rispondere con un gesto di responsabilità, civile, educativo, rispettoso e dovuto intitolando lo stadio, prima di questo derby, all'ispettore capo Filippo Raciti".
"La decisione dell'Osservatorio la ritengo dunque non completa, perché si poteva agire in due modi. Se fosse stato intitolato lo stadio a mio marito, le porte dovevano essere aperte a entrambe le tifoserie che, a loro volta, dovevano rispondere con messaggi di civiltà. Ma visto come sono andate le cose penso che dovesse rimanere chiuso".
Mio commento personale a margine; invece di chiedere di intitolare lo stadio al marito io chiederei la verità sulla sua morte. saluti, Marco
Credo la sappia. E' per questo che chiede l'intitolazione dello stadio.
Iniziamo con l'argomento del giorno. Ogni volta che mi viene chiesto di pubblicare un comunicato ufficiale già so che debbo stare al PC molto più tempo del previsto. Non potendo fare le 4 di mattina ho fatto quel che ho potuto:
"Ciao Lorenzo,sono Andy. intanto buongiorno.....
ho letto il comunicato sul tuo sito,ma non facendo parte di nessun gruppo mi chiedevo se il comunicato appartiene a tutti i gruppi o solo la parte bassa....
magari per una volta si riuscisse davvero a lasciarla interamente vuota la sud... complimenti per il sito..se hai tempo risp.. saluti".
Il comunicato l'ho letto come tutti. Mi sembra di capire, e non credo di sbagliarmi, che si tratti di una scelta di tutti i gruppi della Curva Sud, altrimentim il comunicato avrebbe riportato i nomi dei gruppi che lo proponevano. La scelta del Circo Massimo immagino suia per evitare strumentalizzazioni della stampa che non perderebbe l'occasione per inventarsi picchettaggi, donne picchiate e bambini in lacrime stuprati dagli ultras. Questa intelligente scelta fa sì che il comunicato possa essere o meno condiviso, ma non toglie di certo la libertà di entrare in curva o non entrarvi.
"Ciao Lorenzo,
ho appreso dal tuo sito la decisione dei gruppi della Sud di non entrare Domenica con l'Udinese, approvo la scelta,aderirò alla forma di protesta,ma non posso negare la tristezza che ho dentro...
Rimane fuori mi fa male,sto scegliendo autonomamente di non entrare,ma non so perchè ho la sensazione che fuori non mi ci sto facendo da solo.Coloro che regolano,decidono,fanno leggi,decidono se sei a rischio 1,2,3,4,5,200,700,...sono loro a farmi fuori.
Paradossalmente riacquisto un po di felicità...se sono loro ad allontanarmi,riesco a dare un senso alla mia scelta.
Triste perchè fuori,felice perchè fuori.
Oggi,dopo aver letto il comunicato,mi è venuto in mente che Domenica c'è l'ingresso gratuito per i bambini,per molti di loro sarà la prima volta allo stadio.Ho ripensato al giorno in cui ho varcato per la prima volta i cancelli dell'Olimpico...i bambini che Domenica andranno allo stadio non vivranno le mie stesse emozioni.
Avevo 7 anni,la prima volta fù in Tribuna Tevere...avevo lo sguardo fisso alla Sud,con i suoi colori,le sue bandiere,i suoi tamburi,la sua gente...avevo solo 7 anni ma già volevo entrare in quel mondo.
Fù cosi che mi innamorai definitivamente della Roma,della Sud...i bambini di Domenica cosa vedranno?
Un ambiente freddo,senza alcun colore,nessun coro,niente di niente...non si innamoreranno.
Ha vinto la tristezza...
Marco
Già so cosa accadrà domenica. Ne sono certo al 1000 x 100. E sarò sempre più felice di stare dall'altra parte. I miei bambini li porterò quando tutto tornerà come prima, cioè mai.
"Ciao Lorè volevo solo farti notare una cosa...stavo vedendo il tgsport di raidue, quando parte il servizio su roma udinese (mi sembra di Mattioli) quando alla fine se ne esce dicendo " per quanto riguarda il tifo poteva essere l'occasione per vedere entrambe le tifoserie, cosa che succede di rado in questo periodo, ma i tifosi della Roma, in memoria di Gabriele Sandri, diserteranno  la curva per darsi appuntamento al circo masimo dove non ci saranno maxischermi ma solo radioline.... peccato si è persa una buona occasione per ricominciare...."
MA COME???? prima vogliono allontanare questi famigerati ultras-teppisti-violenti-terroristi-rovinacalcio dallo stadio, e poi il giorno che decidono di non esserci si recrimina perchè non ci saranno??? MA QUESTI STANNO FUORI????? non ho più parole per definire questi beceri-pseudo-giornalisti.....
Riccardo". Pochi commenti alla e-mail. Ancora una volta, per sempre, in eterno: sono sideralmente opposto a questa gente.
Altra e-mail: "Bene il sito, ottima la poetica della nostalgia e della romanità, benissimo le proposte per il ritorno al calcio vero, e l'importanza data alla storia, ai colori delle maglie, etc.. Benissimo anche la dimensione sociologica e, diciamo così, filosofica legata alle devianze della "società del business" - che meglio sarebbe chiamare col nome più rappresentativo di società degli affaristi e dei truffatori. L'unica cosa che non condivido è il concetto stesso di "ultras", ormai
assai lontano da qualunque significato innocente, e invece evocativo del  tifo organizzato, che ha la smania di rendersi protagonista molto al di là  della passione pura e semplice. Essendo un libertario convinto, trovo anch'io insopportabili tutte le sindromi repressive e i divieti portati a sistema, e anch'io trovo
malinconiche le gradinate prive di colori e di bandiere: ma trovo ancora  peggiori le malefatte dei gruppi ultras - o sedicenti tali - che hanno trasformato gli stadi e i loro dintorni in campi di battaglia. Una lotta contro l'inettitudine della polizia, contro l'affarismo e tutto il resto non può essere circoscritta al fenomeno calcio, né essere portata avanti mescolando valori veri e puliti con la torbidezza di certi circoli del tifo organizzato: si fa un torto al tifo pulito, e si fa un torto ai contenuti civili e politici di quella lotta. Io credo. Saluti cordiali  - piero dm
Gentile Piero, i complimenti sono sempre piacevoli. L'unica cosa che - a mia volta - non condivido è che la fenomenologia della violenza sia nata oggi. Il mio sito evidenzia gli aspetti positivi dell'essere ultras - che intendo come supertifoso della squadra e non supertifoso di se stesso, se non in seconda battuta - e le distonie di chi prende provvedimenti che penalizzano il tifo colorato, senza comunque risolvere il problema della violenza. Probabilmente il difetto è quello di fare poca autoritica, del resto ci pensano i 30 quotidiani nazionali e locali (oltre a svariate reti televisive) a bilanciare il tutto.
E per finire, questo sito lo ha fatto un ultras, nel senso che sopra ho riferito.
"Noi da ULTRAS ci rendiamo conto della mondezza che ormai è diventato il nostro calcio,ma pensiamo anche che questo sciopero indetto dalla Curva Sud per domenica 2 (gara Roma-Udinese) non serva a molto perchè sarebbe come lasciare la Roma. La Sud da a loro la forza e l'orgoglio di esultare al momento della rete,e se noi ce ne andiamo al Circo Massimo per protestare, non risolviamo niente,preferiremo stare nella Sud a guardare la partita e magari lasciare anche metà curva vuota ma la Roma va sempre seguita. Noi con questo non vogliamo essere dei rivoluzionari che cambiano le idee ma vogliamo solo dare il nostro punto di vista su questa vicenda. Ormai il calcio è diventato un calcio industria,e se noi disertiamo la Sud sarebbe dare un punto a favore alla repressione ultras. Con questo concludiamo dicendo domenica allo stadio bisogna dare il nostro appoggio alla squadra e insultare sempre più (censura).
Ognuno ha il suo punto di vista, ovviamente, su come protestare contro lo stato delle cose...
"ciao lorenzo, spero  vivamente che domenica riusciremo a lasciare la Sud vuota, se non ci riusciamo stavolta non riusciremo mai più penso. Non possiamo continuare a sottometterci ai loro sporchi interessi, alle loro inutili leggi, alla loro stupida repressione....la morte di Gabriele brucia ancora e nel cuore di ogni ultras ci vorrà tempo prima che un pò si plachi questa rabbia. Facciamo rumore con il nostro silenzio, creiamo disagio con la nostra assenza... dai gruppi è arrivato un segnale forte,CURVA SUD unita e compatta, facciamo trovare pronti,e godiamoci roma-udinese nella suggestiva cornice del Circo Massimo e.....il pallone lo porto io!
Mi scrive Michele: "Ciao Lorenzo, sono Michele. Nel rinnovarti gli ormai scontati complimenti per il sito, e nel domandarmi come tu faccia a mantenerlo così aggiornato e a rimanere al passo con i tempi e con le miliardi di e-mail (semplice: non dormo) , volevo segnalarti innanzitutto un fatto relativo alla partita Dinamo Kiev - Roma. Al goal del 1 a 3 di Bangoura, da una delle angolazioni del replay, mi è sembrato di vedere esultare sullo sfondo un agente della polizia....se avrai voglia e tempo verificalo guardando i video su youtube.
Ora passiamo ad un argomento serio: rispetto, ma non condivido la scelta di mostrare ancora ribrezzo e disdegno per ciò che è accaduto al povero Gabriele. L'11 novembre successe il fattaccio. Il giorno successivo si è parlato dell'omicidio. Già 2 giorni dopo nn si parlava più della morte di un giovane tifoso innocente, ma si buttava merda sopra la reazione degli ultras a Roma, Milano e Bergamo. La settimana dopo: il nulla. Ora, a distanza di nemmeno tre settimane si è totalmente dimenticato tutto. L'omicidio di Meredith, la ragazza americana uccisa a Perugia la notte di halloween (31 ottobre, ben 11 giorni prima), è tutt'oggi sulle prime pagine dei quotidiani nazionali. Concordo nel ritenersi estremamente umiliati e schifati da tutto questo. Concordo nell'essere ribelle fino all'ultimo giorno, nel rifiutare fino in fondo queste leggi che a definirle oppressive gli si fa un complimento. Ma non credo che nel lasciare la Curva Sud, il cuore e l'anima del tifo giallorosso, vuota possiamo dimostrare qualcosa, anzi, così gliela diamo vinta. Realizziamo il loro sogno: Cacciarci, e non allontanarci, dagli stadi. Inoltre puoi spiegarmi come mai i laziali, direttissimi interessati, hanno presenziato lo stesso in Nord ieri sera? Finchè si organizzeranno sit-in e cortei di qualsiasi genere in qualsiasi posto sarò in prima fila a combattere insieme, ma non ha veramente senso non cantare e non colorare la nostra amata Curva Sud. Un grande saluto. Non so quello che hanno fatto i laziali e, ovviamente, questo deve poco importare... Ognuno tiene il comportamento che crede in base alla propria legge morale e alle sue convinzioni. L'unica cosa che mi provoca ribrezzo sono gli insulti da parte di molti tifosi che criticano la scelta: sono assolutamente certo che se in Curva Sud domenica dovesse partire un coro per Gabriele Sandri, gli spettatori-bene fischierebbero, così come per il minuto di silenzio per Raciti alcuni tifosi girarono le spalle.
So che molti tifosi non ce la faranno a stare fuori e a compiere una scelta così radicale, del resto il comunicato viene da quei gruppi che si definiscono ultras.
Poi:
"Ciao Lorenzo...ti scrivo per sfogarmi un pò analizzando questo periodo storico che stiamo affrontando.innanzitutto è assurdo che già non si parla più di Gabriele(R.I.P.) e del suo assassino(anche se già dopo due giorni non sene parlava più),ma si preferisce oscurare il tutto con il solito problema della violenza negli stadi,facendolo passare come primo problema in Italia e facendo finta di saper affrontarlo e risolverlo,senza pensare che in Italia ci sono cose ben più gravi prima da affrontare come corruzione,pedofilia,sicurezza e chi più ne vuole ne metta.tutto questo non risolverà MAI niente,anzi...il problema di sempre in Italia è la mancanza di responsabilità da parte dello Stato o dei privilegiati...a rimetterci sono sempre i soliti...nel senso che se io domenica vado allo stadio a spaccare la testa ad un altra persona, so che potrei prendermi le dovute conseguenze.ma se un poliziotto abusa di potere (allo stadio,per strada,in un autogrill...)sa che molto difficilmente gli succederà qualcosa...ci sarà sempre qualcuno che farà sparire le prove,o qualcuno che non si sa per quale motivo (ah forse perchè "La legge è uguale per tutti")lo scagionerà da qualsiasi pena.questo non è un pensiero o un'ipotesi,ma è la verità che mi hanno messo in testa con i fatti,dopo la morte di Carlo Giugliani, dopo Gabriele e dopo mille altri fatti (vedi il capo dei vigili a Roma)...e quello che mi fa più schifo è che è tutto già sistematico che si ripete ogni volta...ci hanno riempito la testa di cazzate per un'intera settimana con gente accusata di terrorismo e non sappiamo ancora cosa significa la parola Giustizia per i fatti di Gabriele...loro pensano che un giorno avranno il loro amato stadio commerciale e con i tifosi(se così possiamo chiamarli)che si abbracceranno tutti insieme in un Catania-Palermo:un'isola felice per gente finta senza passioni e valori...purtroppo finchè esisteremo tutto questo non potrà mai accadere...noi ci saremo sempre perchè il calcio ci appartiene e senza di noi non esisterebbe...mettetevelo in testa!LA NOSTRA PASSIONE SARA' SEMPRE PIU' GRANDE DELLA VOSTRA REPRESSIONE...
GIUSTIZIA PER GABRIELE".
"Ciao Lorenzo, sono Fabio della prov. di bari e grande tifoso della Lazio. Ti ho scritto non per parlare di calcio..ma di una cosa che è più importante: la solidarietà in questo momento. Graze per la solidarietà mostrata in questo momento brutto per noi tifosi ma in generale per tutti gli ultras italiani. I veri uomini si vedono nei momenti di difficolotà e voi siete uomini veri!!! Ho letto appena adesso il vostro comunicato in cui dirte che per ricordare Gabriele lascierete la curva sud vuota: questo è un gesto che vi fa onore!!!! Grazie di tutto". Chi vivrà vedrà.

29 novembre: anzitutto, ricevo a pubblico questo comunicato:
"Tifoso della As Roma, Ultras della Curva Sud, semplice utente di questo calcio industria o illuso e romantico sostenitore di un ideale e di uno stile di vita, a te rivolgiamo queste righe per spiegare il perchè, domenica prossima in occasione di Roma -Udinese, la Curva Sud dovrà rimanere vuota di passione e di persone.
La morte di Gabriele Sandri sembra si stia dimenticando, superata e sepolta da un sistema deviato che salvaguarda se stesso ed i propri interessi a discapito di tutto il resto.
Tutto viene e sarà stravolto, distrutto e ricostruito con l' unico obiettivo di essere strumento per i classici e soliti giochi di potere; 
è quello che sta accadendo, ora come sempre.
In un paese dove " la legge è uguale per tutti ", ma non tutti sono uguali davanti alla legge, siamo ancora una volta spettatori di una nuova ingiustizia e, di vederci ennesimamente puntati contro i 
riflettori di un opinione pubblica strumentalizzata da stampa, massmedia e lobby di potere.
L' Ultras va eliminato, perchè le curve sono oasi di pensiero libero e non omologato, in una società vuota di valori e lobotomizzata; sono un terreno non ancora massificato ed instradato nei soliti binari degli interessi, un terreno che non fa certo comodo a chi tutto controlla.
C' erano una volta le coreografie, i colori, le bandiere e gli striscioni, ricordi di una curva che ci hanno accompagnato da sempre e che oggi con tutta questa repressione diventeranno sempre più ricordi sbiaditi.
Da qui oggi nasce la nostra riflessione e presa di coscienza che ci porta a rimanere fuori, non solo dalla Curva ma anche da questo stato di cose; ed è quello che chiediamo ad ognuno di voi, di riflettere, ricordare e iniziare a comportarsi come ognuno ritiene più giusto in un momento decisamente delicato.
Non ci troverete fuori i cancelli della Sud domenica, perchè a qualcuno farebbe comodo dire che la nostra prepotenza ha lasciato la curva vuota e, per non far parlare ancora chi dovrebbe una volta tanto nella vita farsi da parte, almeno ora. 
L' unica possibilità per salvare la propria dignità e i propri diritti, passa attraverso la scelta di ognuno di noi che siamo allo stesso tempo complici e vittime di questo circo, che lasciato solo è destinato ad estinguersi.
L' appuntamento è domenica alle 14 al Circo Massimo con sciarpe e bandiere uniti nel pensiero, nella passione e negli ideali per tifare la nostra Roma........visto che di circo si parla.

 CHE OGGI LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO...
      MA SENZA DI NOI!

                            I GRUPPI DELLA SUD"

Dopo di ciò, iniziamo con le -mail:
"Ciao Lorenzo ho da poco appreso la notizia del settore ospiti dello stadio Massimino di Catania dove i tifosi Palermitani non potranno assistere alla partita.Non capisco dove è stato lo sbaglio nostro?!Non ci siamo resi protagonisti di incidenti ,di altre cose ben più gravi,ci siamo calati le corna con le nuove leggi repressive,facciamo sacrifici pur di non far mancare il nostro apporto alla squadra per poi vedere chiudere o sbatterti una porta in faccia,forse a quanto ho capito nemmeno potremo andare in tribuna perchè vogliono vedere la carta d'identità con il luogo di nascita che deve essere tra Catania e provincia.Anche i tifosi catanesi quest'anno non hanno combinato casini.Credo che c'è la meritavamo questa trasferta?!La verità è che hanno paura che succeda un'altra cosa grave,ma avendo queste paure il calcio chiude.Ieri sera a Milano c'erano 20.000 interisti e 5.000 turchi ,tutti gli stadi europei erano strapieni;ora è inutile che ci vengano a prendere per il culo a noi tifosi dicendoci che gli stadi in Italia si stanno ripopolando,non siamo idioti e non siamo nati ieri,gli stadi italiani sono diventati di una tristezza inaudita. Saluti da un ultras Palermitano e fiero di esserlo fino alla morte.In bocca a lupo per la tua Roma.ciao!".
Da Milano: "Ciao Lorenzo, ti scrivo x un piccolo aggiornamento.....ieri sera sono stata al Meazza a vedere l'Inter......e questa volta la carta d'identità mi è stata chiesta una volta sola...ma guardano solo il nome non la aprono neanche per vedere se sei tu davvero..!!!!....Passato questo controllo e prima dei tornelli sono stata invitata a togliere il tappo alla bottiglietta dell'acqua, invito fatto da 2 poliziotti, ho dovuto aprire la mia borsa piccola e fare ciò.....ma mi chiedo dato che sono persona piuttosto normale....come ti ho detto no "sfegatata"...avevo sciarpa e guanti della mia squadra...che c'era bisogno di farmi aprire la bottiglia......premettendo che uno se vuole si porta il tappo da casa e la richiude!!! Comunque ieri sera la curva..no striscioni..si alle sciarpe....... si al tifo ..ai cori ecc......così come tutto lo stadio. Ciao...e complimenti ancora x il sito.......Antonella".
Poi la segnalazione di un articolo (fonte: denaro.it), con relativo commento di TM:
"Sarà realizzato ad Arzano e sperimentato, a partire da dicembre, allo Stadio Friuli di Udine, il passaporto che permetterà ai tifosi l'accesso agli stadi. La card conterrà un microprocessore e un'antenna per la trasmissione dei dati in radio-frequenza (RF-Id - Radio Frequency Identification). La notizia è stata data ieri ad Arzano in occasione dell'inaugurazione della nuova fabbrica Gep, la prima in Italia e una delle quattro nel mondo in grado di produrre i semi-lavorati (paper-lam) per la realizzazione dei passaporti elettronici.
Parte a dicembre dallo stadio Friuli di Udine e durerà fino alla fine del campionato di calcio la sperimentazione del PassaSport: un passaporto per l'accesso agli stadi dedicato al tifoso, contenente un microprocessore e un'antenna per la trasmissione dei dati in radio frequenza. Un esperimento d'attualità che si collega alle iniziative messe in atto per scoraggiare la violenza negli stadi e quindi alla necessità di controllare in qualche modo gli accessi. Franco Soldati, presidente dell'Udinese, e Paolo Pepori, amministratore delegato di Gep, hanno siglato l'accordo ad Arzano in occasione dell'inaugurazione della nuova fabbrica Gep, che opera nel campo della tecnologia e della sicurezza alla presenza del ministro delle Riforme e dell'Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais e del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino (vedi riqadro in pagina).
"Da sempre - afferma Soldati, che ha anche mostrato un prototipo del passaporto - la nostra società è in prima linea quando si tratta di innovazione tecnologica applicata al mondo del calcio. E' un progetto interessante. Come Udinese abbiamo accolto favorevolmente questo tipo di sperimentazione, ritenendola utile in prospettiva per migliorare e ottimizzare l'accesso allo stadio dei nostri tifosi".
"Sono convinto - ha aggiunge Paolo Pepori, amministratore delegato di Gep - che un uso appropriato della tecnologia debba semplificare e, dove possibile, rendere più sicura la vita del cittadino. Il PassaSport ne è un esempio. Utilizza, infatti, la stessa tecnologia del passaporto elettronico, garantendo lo stesso livello di sicurezza nella identificazione della persona e gli stessi dispositivi contro la falsificazione. Inoltre, rende più veloce e fluido l'accesso agli impianti sportivi".
L'accordo Udinese-Gep riguarda, inizialmente, la realizzazione in via sperimentale dei PassaSport per i giornalisti accreditati allo stadio Friuli. Uno dei varchi di accesso sarà attrezzato con un'apparecchiatura palmare dotata di antenna e radiofrequenza e un software di lettura. Il possessore dei PassaSport si presenterà al varco e il personale ad sdetto potrà rilevare in pochi secondi le generalità del proprietario e l'autenticità del documento. Ciò - è stato sottolineato - avverrà senza la necessità di inserire il PassaSport nel lettore ma semplicemente avvicinandolo attraverso la tecnologia di prossimità, a circa 20 centimetri. I risultati saranno un abbattimento dei tempi di accesso all'impianto, nonché un controllo più accurato dei frequentatori dello stadio.
I dati anagrafici necessari all'identificazione saranno inseriti nei PassaSport, "in assoluta sicurezza e con il consenso esplicito del tifoso", presso la nuova fabbrica di Gep e criptati, al fine di evitare la falsificazione e garantire la privacy del possessore".
QUALCHE COMMENTO PERSONALE
1)io uso il passaporto, quello vero,  PER LAVORARE e per andare in paesi che in genere sono governati o da dittatori o da generali dell'esercito (ok il tipo di lavoro l'ho scelto io ma questo per darti un idea di cosa identifico io con il passaporto e di che modello vogliono adottare negli stadi in italia)
2)chi rilascia il passaporto (quello vero)? LA QUESTURA! ora sara' anche una cazzata linguistica,  avrebbero anche potuto chiamarlo in altro modo (smart card del tifoso etc) che la sostanza non cambia, ma questa subconscia associazione mi lascia molto molto perplesso....".
Qui sotto un articolo di "Linea" del 25 novembre 2007:

Wuppertaler

Wien

Wien

Sydney FC

Sydney FC

Freiburg

Dynamo Kyiv e Roma

Bayern Munchen

Bayern Munchen

Atletico Madrid

Atletico Madrid

Linz

Linz

Ajax

Sambenedettese

Grasshoppers
A completamento della rassegna di foto, mi viene poi inviato questo pensiero, tratto da un forum:
"Dedicato a chi domenica scorsa se la ricorderà per sempre. Dedicato a chi non è riuscito a trattenere le lacrime e non ne ha provato vergogna. Dedicato ai ragazzi che muoiono ammazzati mentre dormono o mentre compiono il loro dovere di cittadini, oppure mentre se ne stanno tornando a casa con le mani ficcate in tasca. Dedicato a chi domenica mattina ha subito scritto o detto che si trattava di banda Noantri, che l'auto del ragazzo ammazzato era piena di armi, di esplosivo, che il ragazzo ammazzato era un teppista con un passato becero: voi. Siete. m@@@@.
Dedicato a chi ama il calcio. Dedicato a chi pensa che quei maledetti 90 minuti possano anche valere un'esistenza intera. Dedicato a chi le più intense emozioni della propria vita le ha provate dentro a uno stadio e così anche le delusioni più appuntite. Dedicato a chi ha perso un padre o un familiare e, ricordandolo oggi, è comunque legata al calcio la prima immagine che gli viene in mente. Dedicato a quelli che Nick Hornby è il miglior scrittore vivente, anche se non lo hanno mai letto. Dedicato a chi tra una serata con la donna della propria vita e la partita sceglie comunque e sempre quei novanta minuti maledetti.
Dedicato a chi parla con i terzini. Dedicato a chi non ha paura di cominciare un coro allo stadio. Dedicato a chi i tornelli gli fanno cagare. Dedicato a chi c'è stato 100 volte in quegli autogrill e sa che se 99 volte va tutto bene, basta una sola c@@@@ di volta in cui uno alza le mani o la voce, per leggere il giorno dopo sui giornali che i tifosi sono sempre gli stessi e che bisognerebbe vietare le trasferte. Dedicato a chi non può più entrare allo stadio perché ha scelto di non fare un passo indietro. Dedicato a tutti i forcaioli che non hanno mai conosciuto un carcere. Dedicato a chi s'è fatto mesi dentro senza un perché, mentre altri sguazzano tuttora in una poltiglia schifosa che si chiama impunità. Dedicato a chi si nasconde le facce dietro le sciarpe e il lunedì mattina presto va a lavorare in fabbrica in tram perché il Suv non ce l'ha mai avuto e mai ce lo avrà. Dedicato a chi ha sfondato quei vetri a Bergamo perché non si giocasse una partita di plastica, macchiata di sangue, ipocrisia e menzogna.
Dedicato a chi, come noi, s'è sentito in dovere, domenica sera, di incontrarsi tutti insieme da qualche parte, come dopo l'11 settembre, quando ci si chiamava a vicenda per sapere se andava tutto bene e per capire cosa sarebbe stato giusto fare. Dedicato a chi non è mai stato razzista e mai lo sarà, epperò durante quei maledetti 90 minuti non c'è un nero che non sia un negro dimmerda esattamente come non c'è un pelato che non sia malato di leucemia. Dedicato a chi dice le parolacce e a chi non gliene frega un c@@@@ di vedere i bambini sulle spalle dei papà allo stadio. Dedicato ai caffè borghetti, uno duemila, tre cinquemila. Dedicato a chi non ha voglia di uscire, la domenica sera, se la propria squadra le ha prese.
Dedicato a tutti quelli che il calcio non sarà mai solo uno sport. Dedicato a quelli che se non ci stanno due porte alle estremità, nemmeno lo chiamano SPORT. Dedicato a quelli che pure sul 5-1 per gli altri non lasciano il proprio posto allo stadio. Dedicato a quelli che non mangiano prima di un derby. Dedicato a quelli che vanno in trasferta: non riusciranno mai ad impedircelo, perché ci mischieremo, ci nasconderemo, ci guarderemo le partite arrampicati sugli alberi, sui piloni dell'elettricità, dappertutto, perché potrete levarci la vita da 80 metri di distanza ma non quei 90 minuti. Dedicato a chi passeggia per le strade della città ospitante cercando quel ristorante che gli hanno consigliato in curva la domenica prima. Dedicato ai viaggi di ritorno. Dedicato a chi guida. Dedicato a chi dorme. Dedicato a chi lo sa che non esiste nessuna grande opera d'arte al mondo e nella storia dell'umanità che possa dare la medesima emozione che corre sul filo tra il momento in cui l'arbitro fischia il rigore e l'attimo in cui il tuo giocatore si leva le mani dai fianchi.
Dedicato a chi davanti a una carica della polizia non ha mai fatto marcia indietro. Dedicato a chi marcia dietro gli striscioni invece di criticare dalla poltrona del salone. Dedicato a chi è tornato a casa con le ossa rotta. Dedicato a chi a casa non c'è tornato più. Dedicato a chi ha detto no a matrimoni e amici per esserci. Dedicato a chi ha capito qualcosa in più della propria esistenza al minuto 94.
Dedicato a chi pensa che ogni calcio d'angolo possa diventare goal. Dedicato a chi ha visto passare i più grandi calciatori del mondo nella propria squadra e oggi si abbraccia per un gol di Stendardo. Dedicato a chi esulta stretto a perfetti sconosciuti. Dedicato a chi ha pianto e riso a crepapelle e che oggi non ha un solo ricordo che non sia legato in qualche modo a una partita di pallone. Dedicato a chi pensa che le donne non ne capiscano un c@@@@. Dedicato a chi non ne vuole sapere la domenica. Dedicato a chi ci spende tempo, soldi e battiti di cuore nonostante lo schifo che c'è dietro.
Dedicato a chi rallenta sempre, in macchina, quando passa davanti a un campetto di m@@@@ dove stanno giocando una partita di m@@@@ di cui si parlerà fino a giovedì. Dedicato a chi non sa niente di Londra, Madrid e Barcellona fatta eccezione per lo stadio. Dedicato a chi si manda gli sms dopo un gol con dentro scritto semplicemente: "Goooooool!". Dedicato a quelli che si danno appuntamento al bar. Dedicato a quelli che al bar ci rimarranno per sempre. Dedicato a tutte le sconfitte che ci siamo infilati nel culo per poi fottercene una settimana dopo, come se mai niente fosse accaduto. Dedicato a chi se lo sentiva. Dedicato ai profeti del pronostico.
E' dedicato a noi questo post.
E' dedicata a noi questa settimana difficilissima che c'è stata. Noi che non saremo mai come voi ma che non per questo vi additeremo a distanza. Troveremo altri cordialissimi punti di comune interesse. Solo, per piacere, adesso lasciatelo riposare. Lasciateci in pace. E basta anche con gli slogan: Gabriele no, non vive. Tantomeno suona. Sta lì dove i morti stanno. E così sia".
E-mail: "al minuto 44 di Juve Palermo al coro "Gabriele Uno di Noi" la Tribuna fischia dopodichè una delle due parti non ho capito quale fa partire un "Vergognatevi". Di nuovo Gabriele Uno di noi, ancora fischi. Caressa se ne accorge e  dice "c'è polemica tra una parte e l'altra dello stadio". I fischi sono
rivolti sicuaramente al coro perchè la palla era in possesso della Juve. Perchè non è stato  evidenziato il "vergnoso"atto di fischiare una persona morta? Perchè  quando si fischia la morte di un funzionario dello stato si scatena il putiferio ed ora si fa finta di nulla?".
Arrivo in ritardo lo so, ma ovviamente mi associo: "ciao lorenzo come penso tu sappia in questi giorni ha perso la vita la moglie del nostro ex allenatore Cesare Prandelli. La mia è una richiesta per dimostrare che queste cose vanno oltre i colori, come per gabriele dimostriamo solidarietà anche per l' ex mister. Ti sarei grato se mettessi una frase o qlcs del genere on-line.
Viste le manifestazioni di affetto dimostrare anche quando il mister ha lasciato la roma per la moglie  "hai dimostrato al calcio intero cosa è un uomo vero" striscione IrishClanRoma".
200708 Inter/Atalanta
Finiremo così?
USA: SUONA IL CELLULARE, FINISCONO IN CARCERE
NEW YORK  - Un giudice italo-americano di Niagara Falls, nello Stato di New York, Robert Restaino, è stato licenziato per avere sbattuto in carcere 46 persone solo perché un cellulare aveva squillato nel corso di una udienza in tribunale. I fatti si erano verificati nel marzo 2005: quando il telefonino aveva iniziato a squillare, Restaino aveva chiesto al colpevole di manifestarsi, ma nessuno si era fatto avanti.
Furioso, Restaino aveva fatto incarcerare le 46 persone presenti tra il pubblico, la maggior parte delle quali erano poi state inmmediatamente liberate dopo il pagamento di una cauzione. Ma 14 sfortunati, senza un dollaro in tasca, erano stati incarcerati nella prigione della contea locale. Bombardato di domande dalla stampa locale, il giudice aveva poi cambiato idea, scarcerando tutti. In queste ore una commissione disciplinare di Niagara Falls ha deciso di licenziare il giudice, giudicandolo responsabile di "un abuso di potere monumentale e senza precedenti".
Elisa mi manda questo suo articolo:
Ultras, il linguaggio del muro
C’è chi si pronuncia, e chi fa silenzio, o aspetta nel silenzio che dovrebbe parlare dopo fatti tristi, aiutandosi con le scritte sui muri.
C’è chi parla, aggrappandosi a ipotesi di verità, come quando finiamo nelle strettoie delle storie – quando le storie ci rimbalzano dietro alle spalle, sospingendole in avanti ma impedendo di guardarsi bene addietro – che pretendono una soluzione valida, almeno per qualche giorno.
C’è chi medita, anche se ormai non è il tempo di meditare, i fatti traslocando veloci, qua il pensiero deve correre come un pixel di immagine replicato all’infinito su internet, dove le cariche della polizia vanno più lente dei suoni e dei colori impressi su un telefono cellulare, e poi inviati al mondo sommerso ed emerso, con un titolo semplice più di ciò che trattiene, come "Gabbo vive" oppure "Vendetta per Gabbo".
Linguaggio facile e immediato, e dietro il facile e l’immediato un complicato latente compromesso tra razionalità del buon governo e volontà di leggere i fatti, anche dietro lo schietto muro vergato da uno, due o tre parole che ci fanno paura, che neghiamo alla vista, che ci vedono tirare avanti, senza nemmeno pretendere di coprirle quelle scritte, sospirando nell’italietta stanca delle guardie e dei ladri, delle domeniche sante e dei teppisti in vista, mentre si parla di ciò che ci manca abusandone nelle parole; perché oggi, i valori e gli ideali, sembrano mancarci e ce ne facciamo un gran dolore.
Il primo grande tafferuglio che dovrebbe imbarazzare gli editoriali dei giorni successivi agli scontri di qualche domenica fà, è proprio un paradosso di linguaggi che va al di là dei fatti, e ne palesa l’incoerenza rispetto alle parole, che si compongono in quotidiane scritte sui muri, democraticamente in ogni quartiere.
Parole come identità, compagno, fratello, onore, lotta, rivolta, eversione, guerra, vendetta.
Perché chi scrive le parole sui muri (o meglio, qualcuno tra chi scrive, perché lo spirito di emulazione crea volenterosi replicanti delle intenzioni…) , ai valori e agli ideali crede, o si ostina a crederci, e fa propria una lotta che va ben al di là della cornice di uno stadio, o di un tombino divelto davanti alla questura.
Gli ultras oggi comunicano attraverso muri, blog o altro, comunque realtà di messaggi criptati quanto basta da non risultare accessibili ai massmediologi di turno, ma che raggiungono chiunque, come chiunque oggi può essere un ultras arruolato, potenziale dirottatore di corsie preferenziali per pulmann speciali, ma più spesso attivo innamorato della propria terra, incosciente quanto basta per spendere troppo soldi per organizzarsi una trasferta del Gragnano, non un delinquente ma un patriota della propria frazione d’Italia, da portarsi con orgoglio, mano sul cuore come quando un buon italiano sente il suo inno.
Perché l’Italia è un meraviglioso paese di frazioni e campanilismo, proloco e santità, e tanti generi di delinquenza che non ci permetterebbero di definire con un solo termine gli ultras, una legione che oggi sarebbe abbastanza numerosa da essere un partito politico, se solo non esistessero appunto, le frazioni e non si potesse proprio concepire una qualche lega, che so, tra laziali e napoletani.
Eppure, l’eccezione c’è stata, evidente e quanto mai sottolineata dai funerali di un ultras (poi spacciato a livello televisivo come tifoso, giusto per rendere la verità più semplice da raccontarsi in buoni e meno buoni) in cui bandiere contro bandiere, sciarpe contro sciarpe, l’identità ultras veniva rinnovata sotto colori differenti, non più diversi, che scrivono assieme "i colori ci dividono, la mentalità ci unisce".
Già, mentalità.
Ultras, dalla parola francese, ultra royal, gli ultra realisti, i fautori del terrore bianco del post termidoro rivoluzionario, sono una compagine che ama definirsi legione, e cita Sparta e i 300 di Leonida, forse non ama troppo il calcio di adesso, ma ama scendere "sul campo", calpestarlo con i piedi che camminano al ritmo dei cori, e preferibilmente voterebbe Forza Nuova per un senso di patriottismo ed onore che crea i fratelli, i compagni, quelli a cui intitolare uno striscione, se sono come i caduti, come Gabbo, quando "lo hanno sparato", anche a Napoli.
Perché quando l’immagine salta dai canoni, e al posto di una porta gonfiata da un gol arrivano i fuochi e le camionette dei celerini assaltate, e invece dei volti sorridenti le facce coperte a mò di Diabolik, e arriva la guerriglia, la questione dovrebbe allargarsi al linguaggio, che impone la rilettura dei fatti, insieme alle parole, quelle scritte sui muri.
Dovremmo ascoltare il silenzio degli arrabbiati che non concedono interviste e che per loro "i giornalisti sono infami", distinguendo i differenti tratti di una "delinquenza" che ci sembra sempre tutta uguale, eppure a volte per chi la professa è rivendicazione su un ordine costituito subito ma non riconosciuto, non solo nel perimetro dello stadio, ma anche nella lotta contro carovita e i celerini che sparano al posto di blocco e l’aereo presidenziale per Mastella al gran premio.
E’ la lotta di chi sta contro, contro da posizioni differenti,da ingegnere a operaio, a elettricista a studente, da aspirante avvocato a disoccupato, da donna a uomo, perché il sessismo in questo caso lo abbiamo lasciato da qualche parte.
Stare contro è uno slogan che cattura più del populismo poco accattivante della classe politica, stare contro è più allettante di uno scudetto, quasi più allettante dello stare allineati in fila a una linea telefonica, per partecipare ad un gioco a premi in televisione.
Gli ultras di oggi, sono un movimento trasversale di persone quanto mai differenti tra loro, per lavoro e status sociale, piuttosto giovani (e anche questo dovrebbe dar da pensare..) e orgogliosi di appartenere a una casta "pericolosa" e combattente, fieri di stare fuori dai meccanismi di potere, e ben lontani dal concepire una guerriglia legata solo alle squadre di calcio, per chi vince o chi perde, arbitro cornuto e scazzottate della domenica.
Vi è molto di più, una radicalità che sfoggia lo stare contro come dimensione globale di una risposta a temi generali, che individua un concetto errato dello stato dell’ordine, e che pensa di esistere con diritto e di subire boicottaggi e ingiustizie, mentre, come mi diceva un vivace ultras napoletano "a noi la mondezza ci arriva al culo".
Ed è con questo "stare contro" che dobbiamo fare i conti, uno "stare contro" contro il quale non basterà impedire trasferte, aumentare le scorte dei celerini, e diffidare per un labiale scortese; non basterà nemmeno la commozione rispetto a un fatto triste, come la vicenda di Gabbo, non basteranno gli arresti e i commenti sui delinquenti guerrieri, se non ci si porrà davanti a uno slogan urlato su un muro pensando, davvero, a chi sono e che vuole davvero, la frange degli ultrà royale".

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