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(Louis C. Montesquieu)
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IL BLOG DI CRISTIANO MILITELLO





L'intervento completo di Claudio Rossi Massimi all'assemblea degli azionisti

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
Con le novità del 23 settembre 2009
Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)

In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.
"La realta’ e’ sotto gli occhi di tutti. Di tutti quelli che vogliono vederla. In molti si affannano a nasconderla, distorcerla, filtrarla.
Nessuno pero’ puo’ raccontarla meglio di chi la vive.
Se in questi ultimi anni di repressione assurda nei confronti del mondo del tifo sei stato protagonista o testimone di fatti sconcertanti, soprusi, violenze fisiche o verbali da parte di chi dovrebbe soltanto far rispettare le leggi, se sei stato vittima di limitazioni eccessive e senza senso alla tua liberta’ personale o di ottuse applicazioni di norme interpretate in maniera del tutto soggettiva, per favore invia il tuo racconto al seguente indirizzo:   ilcalcioaitifosi@hotmail.co.uk
Saranno pubblicati i piu’ significativi. Se non vorrai comparire con il tuo nome basta segnalarlo.
E’ necessario far sentire la nostra voce, un’altra voce, che combatta un’informazione sempre piu’ spesso corrotta,
fatta di bugie, luoghi comuni, pregiudizi ed omerta’".


Sono già fidelizzato!
http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574&ref=mf&v=info

Euro 2016: Italy? No grazie
Festeggia l'esclusione su facebook
http://www.facebook.com/group.php?gid=278354764372&ref=nf

COMUNICATO UFFICIALE
GRUPPI CURVA SUD 
16 giugno 2010

Comunicato Ultras Roma
Non avendo aderito al comunicato uscito il 16/06/2010 e firmato Curva Sud,  tenevamo a precisare quanto segue: a partire dal prossimo campionato gli Ultras Roma, anche se ci fossero disponibili dei biglietti di Curva Sud, in campionato non entreranno a prescindere in Curva e questo nel rispetto di tutti coloro che non appartengono ai Gruppi, ma che comunque hanno sposato la nostra causa, ovvero quella di non aderire alla tessera del tifoso e quindi di rinunciare al rinnovo del proprio abbonamento. 
Non avendo la certezza che tutti possano trovare posto in Curva (dipende da quanti abbonamenti saranno sottoscritti) e dal momento che molti avranno delle difficolta' a poter arrivare a quei pochi biglietti, riteniamo giusto rimanere vicino a chi ci e' stato vicino in questa lunga battaglia.
Noi non condanniamo chi la fa la tessera, anche se ribadiamo con fermezza il nostro disappunto, ma chi l' ha approvata e soprattutto chi l'ha proposta, il ministro Maroni!
Comunque e' sottinteso che in tutte quelle partite dove non e' necessario avere la tessera del tifoso per acquistare un biglietto, ovvero amichevoli, super coppa, coppa  italia, champions league, noi saremo come sempre al nostro posto in Curva Sud.  No alla tessera del tifoso! ULTRAS ROMA

TESSERE DEL TIFOSO UFFICIALMENTE VARATE IN SERIE A
Squadra Nome Posizione ultras
Bari Fedeltà Biancorossa No abbonamento 
Bologna Siamo Rossoblu No abbonamento
Brescia Cuore Biancoazzurro Brescia 1911 (Curva Nord) No abbonamento
Curva Sud tesserata
Cagliari Cagliari Card No abbonamento
Catania Cuore Rossazzurro Gli ultras lasciano lo stadio 
Cesena Cesena Card No abbonamento 
Chievo Verona Noi del Chievo  Aderiscono
Fiorentina Orgoglio Viola A.C. Campi, BMB, parterre in basso a destra, Badia, 7Bello Valdisieve e altri gruppi minori:
No abbonamento;
Gruppo Storico U.V. 73 e Quelli che il Chianti scolti.
Genoa DNA Genoa No abbonamento
Internazionale Siamo noi Aderiscono
Juventus Juventus Membership Libertà di scelta ma Drughi pubblicizzano abbonamenti. Drughi Roma e Ponente no abbonamento.
Bravi Ragazzi no abbonamento
Lazio Millenovecento Scioglimento gruppo
No abbonamento
Lecce No abbonamento, no tifo
Milan Cuore Rossonero  
Napoli   Curva A e Curva B
No abbonamento
Palermo Goal Member UCN e WUP No abbonamento
Brigate Rosanero aderiscono
Parma Tessera del Tifoso No abbonamento
Roma Privilege No abbonamento, Ultras Roma e Boys Roma fuori dalla curva
Sampdoria Sampcard No abbonamento
Udinese Udinese My Passion No abbonamento
HALL OF FAME
Chi ha detto inequivocabilmente e con i fatti
NO alla tessera del tifoso
e non farà l'abbonamento


2 ottobre 2010 (pomeriggio): la grande sòla inizia a preoccupare le massaie...:

INTER JUVENTUS/ Tessera del tifoso inutile: "Io, nerazzurra abbonata, forse rinuncerò a Inter-Juve"

sabato 2 ottobre 2010
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una tifosa interista che racconta le sue domeniche a San Siro dopo l'introduzione della tessera del tifoso. E in vista di Inter Juventus...
Caro Direttore,
stimata professionista, quasi 40 anni di cui più della metà passati (1 volta a settimana o 2) sulle gradinate di uno stadio. Prima con lo zio o la mamma, quando ero una ragazzina, poi con gli amici, il fidanzato e ora con mio marito. Ho girato tutti i settori dello stadio, da quelli più belli (quando pagava la mamma), a qualche anno in curva, ora in piccionaia, perché, ormai, per la curva sono troppo vecchia e i settori migliori costano troppo. Mi ci sono affezionata al terzo anello, abbiamo il nostro gruppetto di amici con cui ci si vede una volta a settimana a soffrire per le sconfitte (ultimamente poche) e gioire per le vittorie. Da quest’anno la novità della tessera del tifoso. Nessun problema, mi dico, non ho nulla da nascondere. Anche per il mio lavoro devo avere il casellario giudiziario vuoto, per cui…
Trafila in banca, foto, dati anagrafici, nessun problema. Prima partita in casa di quest’anno. Inter-Udinese. Posizionati, come al solito al 3° anello rosso (settore 331, fila 7, posto 1). Vediamo, con non poco stupore, un nutrito gruppo di tifosi dell’udinese nel nostro stesso anello. Cominciamo a preoccuparci. Torniamo, con la memoria, alla serie di polemiche scatenate da tutte le curve, prima dell’inizio del campionato e fare due più due, non è difficile. Devono essere gli ultrà dell’udinese, quelli che si rifiutavano di fare la tessera del tifoso, per non essere “schedati”, come dicono loro.
Apprendiamo, questa volta, con MOLTO stupore, che sì, la tessera del tifoso è necessaria per entrare allo stadio ma che non è l’unico modo per entrarci. In sintesi se uno vuole andare in trasferta, nella sua curva, deve essere in possesso della sopracitata tessera, se non si ha la tessera si può, tranquillamente, comprare il singolo biglietto della partita e scegliere un settore in cui accomodarsi e vedere la gara, in mezzo ai tifosi avversari. I tifosi dell’udinese cantano, gioiscono, soffrono ma non succedono incidenti. Un sospiro di sollievo e torniamo a casa. Seconda partita in casa: Inter-Bari Le scene della partita precedente si ripetono. Tifosi del Bari al 3° anello rosso.
Gruppo molto numeroso (parlano di 1.000/1.5000 persone), cori, torce accese, stendardi e striscioni. Numerosi abbonati al settore che occupano i tifosi del bari “costretti”, per motivi di ordine pubblico, ad abbandonare i loro posti e spostarsi in altri settori. Anche questa volta va bene. Il Bari perde sonoramente ma gli ultras si comportano bene, nessun incidente segnalato. Ce ne torniamo a casa e secondo sospiro di solievo.
Apprendiamo, questa volta, con MOLTO stupore, che sì, la tessera del tifoso è necessaria per entrare allo stadio ma che non è l’unico modo per entrarci. In sintesi se uno vuole andare in trasferta, nella sua curva, deve essere in possesso della sopracitata tessera, se non si ha la tessera si può, tranquillamente, comprare il singolo biglietto della partita e scegliere un settore in cui accomodarsi e vedere la gara, in mezzo ai tifosi avversari. I tifosi dell’udinese cantano, gioiscono, soffrono ma non succedono incidenti. Un sospiro di sollievo e torniamo a casa. Seconda partita in casa: Inter-Bari Le scene della partita precedente si ripetono. Tifosi del Bari al 3° anello rosso.
Gruppo molto numeroso (parlano di 1.000/1.5000 persone), cori, torce accese, stendardi e striscioni. Numerosi abbonati al settore che occupano i tifosi del bari “costretti”, per motivi di ordine pubblico, ad abbandonare i loro posti e spostarsi in altri settori. Anche questa volta va bene. Il Bari perde sonoramente ma gli ultras si comportano bene, nessun incidente segnalato. Ce ne torniamo a casa e secondo sospiro di solievo.
La prossima partita in casa è Inter-Juventus. Atmosfera tesa tra le due tifoserie. Non ci si ama tra interisti e “gobbi”. Già immagino la quantità di ultras che si assieperanno al 3° anello rosso. E noi che facciamo? Rinunciamo a vedere una delle più belle partite dell’anno per non avere come vicini di posto gli ultras juventini? A Torino non sono mai andata per evitare incidenti di sorta ma ora devo rinunciare anche a vederla nel mio stadio per lo stesso timore? Tra l’altro per una partita per cui ho già pagato? Non ho problemi a vedere una partita seduta accanto ad un tifoso della squadra avversaria ma vederla vicino a 1.000, 2.000 o 5.000 ultras della squadra avversaria è un po’ differente.
E se quei 1.000, 2.000 o 5.000 ultras avversari decidessero che non sono interessati alla partita ma a creare casino? E se gli ultras dell’inter decidessero che neppure a loro della partita importa molto e volessero affrontare i rivali? Scendere dalla curva e salire al terzo anello è un attimo (peraltro senza nessun controllo). La conclusione sarebbe una “guerra” al terzo anello, in mezzo a gente che è li solo per vedere la partita. Non sono contraria alla tessera del tifoso, anzi, ma utilizzarla come si sta utilizzando ora è una follia. Spero solo che si trovi una soluzione presto. Piuttosto che si consenta l’accesso allo stadio solo ed esclusivamente con la tessera del tifoso, anche per chi vuole assistere ad una partita sola. Intanto Inter-Juve si avvicina e noi speriamo che non succeda nulla.
*
Il tifo impazzito
Ultrà del Brescia a Roma per sfilare alla Bocca della Verità, solo ventisette romanisti a Napoli. Tra marce, contestazioni e scontri, cronaca di un movimento sempre meno legato al calcio.
Protesta dei supporters contro la tessera del tifoso Il difficile sarà spiegarlo alle mogli. Quelle che cantavano «perché la domenica mi lasci sempre solo?» e adesso scoprono che il marito non va a vedere la partita, ma a protestare, marciare, contestare. L'ultimo paradosso riguarda la scelta dei tifosi del Brescia che, domani, arriveranno a Roma con due pullman non per vedere la sfida tra Lazio e rondinelle - senza la tessera del tifoso non possono accedere al settore ospiti - bensì per protestare contro la medesima tessera. Raduno alle 15 davanti alla Bocca della Verità, vicino al Circo Massimo, dove disputeranno una partitella tra «bianchi» e «blu» per «mostrare il calcio che amiamo, vero, fatto di passione, sacrificio e sentimenti, senza divieti e limitazioni».
L'iniziativa ha ricevuto il via libera dalla questura e non dovrebbe sfociare nella violenza tra ultras: tra le fazioni non corre buon sangue ma la morte di Gabriele Sandri ha creato un fronte di protesta comune. Rimane comunque il simbolo di quello che accade da tempo nelle curve di tutta Italia, dove il movimento tifo si sta trasformando in un manifesto politico sempre più slegato da quello che accade in campo. Gruppi storicamente rivali si alleano - palermitani e catanesi, bresciani stessi e atalantini per citare due casi - e individuano nel comune nemico lo Stato, il ministro Maroni promotore della contestata tessera e, di consueguenza, i poliziotti che di quello Stato sono la prima interfaccia. Per non parlare di quelle tifoserie - dalla «rossa» Livorno alla «nera» Verona - che allo stadio hanno sempre sovrapposto politica e calcio. Tutto accadrà nello stesso giorno in cui appena 27 romanisti si recheranno a Napoli per una partita che, in passato, spostava anche diecimila persone.
Le antiche ruggini tra le due fazioni avevano consigliato di limitare l'accesso degli ospiti ai soli possessori della Tessera. Sarebbero oltre 20mila, ma quasi tutti hanno deciso di restare a casa. La retorica delle famiglie allo stadio è ormai superata. La realtà parla di concorrenza spietata delle tv e di spalti vuoti. Solo nell'ultimo anno le società di A hanno perso per strada il 20% degli abbonati. E si finisce come a Trieste, con un'intera tribuna riempita da spettatori virtuali. Ma la domenica i tifosi non restano a casa. Si riuniscono, si organizzano. Magari aspettano mezz'ora fuori dallo stadio o guardano la partita in silenzio.
Magari, senza avere la tessera, in trasferta ci vanno lo stesso e si mischiano con i tifosi di casa. Magari restano in giro per la città rendendo alla polizia sempre più difficile il compito di controllarli. Il loro «no» alla Tessera del tifoso ai più è parso immotivato. Hanno parlato di schedatura, ma in realtà già da alcuni anni esistono i biglietti nominali. Altre battaglie sono sacrosante: quelle contro il caro-biglietti o gli stadi fatiscenti, per esempio. Ma in un Paese dove durante una partita dei pulcini scoppia una rissa tra i genitori, l'illusione di ritrovare uno stadio pieno e pacificato è remota. E nessuna tessera sarà sufficiente.
(Il Tempo, 2 ottobre 2010)
*
A Roma::
"Ciao Lorenzo, per segnalarti l'assurdo!!! A Luglio malgrado tutto ho fatto la tdt, quindi con copia della richiesta ho fatto il fatidico abbonamento (che ti scannerizzo), ad  oggi non essendo mai pervenuta la tessera, ho chiamato la Lottomatica,  la quale mi dice che non risulto tra i richiedenti, quindi hanno perso i dati e mi faranno sapere.
La questione che ti pongo è: non dovrei essere registrato nel DB del ministero dell'interno?...e se fossi così, perchè ai tornelli la mia  tessera viene validata ed io passo tranquillamente??sono fuori legge? Resta inteso che non posso andare in trasferta.......secondo loro!!
Se per caso puoi aiutarmi, mi farebbe immenso piacere. Ciao".



2 ottobre 2010: tutto va bene, tutto fila liscio. In Steaua/Napoli accade questo... come sapete il primo confronto europeo per i Napoletani è andato un po' così, visto che sono stati sistematicamente aggrediti prima, durante e dopo. La Uefa non solo ha censurato i disordini in televisione, visto che per i primi venti minuti ci sono stati lanci di seggiolini e torce, ma sta anche agendo su Youtube, facendo eliminare i video che mostrano i disordini. Allo stato uno è rimasto, con i tifosi dello Steaua che bruciano le sciarpe napoletane.
http://www.youtube.com/watch?v=p2dR_YnyUoI&feature=player_embedded

Il link su You Tube...

... la censura dell'UEFA
*
Dopo la Quinta Giornata, ancora in calo gli spettatori negli stadi:
1^ giornata 2010/11: 252.469 
1^ giornata 2009/10: 223.829
2^ giornata 2010/11: 224.884 
2^ giornata 2009/10: 298.200
3^ giornata 2010/11: 219.932
3^ giornata 2009/10: 240.796
4^ giornata 2010/11: 247.394
4^ giornata 2009/10: 218.923
5^ giornata 2010/11: 217.507
5^ giornata 2009/10: 225.043
Tot: 2010/11 = 1.162.186
Tot: 2009/10 = 1.206.791
*
Napoli/Roma: "Ciao Lorè, ti scrivo perchè ieri ho avuto la dimostrazione che questo paese ha superato la soglia del ridicolo.
Ho preso due biglietti per la partita di napoli (la loro curva) al loro botteghino con una fotocopia del documento (tra chi l'accetta, chi non l'accetta...basta girare un pochino ed avere pazienza, anche qui ogni rivendita applica la legge sua)
Anche un bambino che gioca col Paint sa modificare un documento...a cosa serve la discriminazione territoriale di Maroni?!?
Ovviamente passerò ai tornelli come sempre senza nessun controllo, e sarà bellissimo guardarli rosicare dal loro stesso settore.
A napoli ci sono tanti romanisti e sono sicuro che ci saranno tanti inflitrati domenica....eventuali casini verranno addossati ai tifosi o a chi ha partorito questa legge scandalosa?!? Ti allego la scansione di un biglietto, ciao e sbraniamoli!
*
Sondaggio lazieli: "L'hanno truccato male il sondaggio..ha vinto Olimpia, in onore delle olimpiadi e della Grecia come i loro colori...non se smentiscono mai. Comunque rimane un problema loro, Roma tifa Roma e non pensa alla lazio!
*
Bresciani a Roma comunque:
ROMA
DOMENICA 03 OTTOBRE 2010 ORE 15.00
CONFERMATO L’INCONTRO DI CALCIO:
BIANCHI vs BLU
Spett.le redazione,
               con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato:
“I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la partita di calcio fra amici: BIANCHI vs BLU.
L’appuntamento è per le ore 15.00 in Piazza Bocca della Verità, una delle piazze più famose, “sincere” e visitate di Roma.
A quell’ora inizierà la nostra partita più sentita. Un incontro “vero”, fatto di passione, sacrificio e sentimenti, per ribadire l’unico calcio che amiamo.
Un calcio senza divieti e limitazioni, fatto appunto di emozioni, di valori e soprattutto di tifosi!
Quella di domenica prossima sarà anche una partita per “sbugiardare” la tessera del tifoso, strumento iniquo, discriminatorio e molto, troppo pericoloso.
Rinnoviamo quindi l’invito ai nostri politici, alla stampa e a chiunque ami il “football” a partecipare a questa partita forse simbolica, ma di certo “veritiera”.
Oltretutto, è nostra intenzione verificare la leggenda della “Bocca della Verità”. Introdurremo infatti la nostra tessera “Cuore della Nord” per verificarne la validità.
Invitiamo pertanto il Ministro Maroni (o chi per lui) a fare altrettanto con la tessera del tifoso.
Per informazioni tel. 338/3685525 (Diego). ”

RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi i nostri più cordiali saluti.
Brescia 1911 Curva Nord

P.S. Tempo permettendo, in tarda mattinata faremo una visita all’albergo della squadra, naturalmente per fargli un grosso in bocca al lupo!
P.P.S. Siamo alla disperata ricerca di un portiere che completi la rosa dei Blu. Unica referenza richiesta: tifare esclusivamente biancoblu e aborrire la tessera del tifoso.

*

Mozioni varie:
Mozione in Provincia di Roma per chiedere sospensione della Tessera del tifoso
Una mozione per chiedere la sospensione del provvedimento della tessera del tifoso e l'apertura di un tavolo tra le società sportive e le tifoserie per concordare in modo partecipato gli strumenti più adatti a garantire la sicurezza negli stadi di calcio.
E' quella approvata oggi dal Consiglio provinciale di Roma. La mozione è stata presentata dal consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà e coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia Gianluca Peciola. 'La tessera del tifoso e' un provvedimento inutile e anticostituzionale - ha commentato Peciola - che di fatto rende piu' complicato l'accesso allo stadio senza pero' risolvere la questione della sicurezza sugli spalti, visto che gli episodi di violenza piu' gravi avvengono fuori dagli impianti'. Il promotore dell'iniziativa ha poi ricordato che 'l'introduzione della tessera sta suscitando la contrarietà di molte tifoserie e gli abbonamenti alle societa' di serie A sono diminuiti del 15%. Basti pensare alla sola AS Roma che quest'anno ha registrato un calo di 7 mila abbonati".
*
E-mail: "Ciao Lorenzo, sono tifoso di una squadra che milita nel campionato di Eccellenza che preferisco non dire. Domenica scorsa allo stadio è successo qualcosa di insolito: per la prima volta una volta varcati gli ingressi a tutti quelli che volevano sedersi in gradinata "ultras" veniva imposto di essere fotografati dai Carabinieri, pena l'essere rispediti fuori. Quello che ti voglio chiedere è se tutto questo è legale, visto che mi sembra una forma di schedatura senza motivazione dato che di scontri nella nostra categoria non ne sono mai successi. Che ne pensi?".
Penso che siamo arrivati ai livelli del Cile o della Cina anni '60.
*
Lettera MyRoma all'AS Roma su una sòla di Lottomatica:
"Gentile Presidente,
con la presente si pone alla cortese Vs attenzione il realizzarsi di un fatto increscioso a danno dei cittadini e contemporaneamente i tifosi della Roma a cui la AS Roma dovrebbe essere sensibile. Sono infatti giunte segnalazioni che Lottomatica, colpevole di emettere errate tessere del tifoso, richiede ai titolari delle stesse di contattare un numero a pagamento per segnalare l'accaduto e per porre rimedio visto il valore, anche legale, che tale strumento dovrebbe avere. Come MyROMA riteniamo inaccettabile che un errore commesso da Lottomatica venga "pagato" dai tifosi della Roma e pertanto, prima che qualche associazione dei consumatori noti il fatto ed agisca come solitamente fanno, vi chiediamo di porre rimedio richiedendo a Lottomatica di attivare un numero verde gratuito.
Certi che la Vs sensibilità verso noi tifosi riesca a risolvere il problema, si rimane in attesa di un cortese e sollecito cenno di riscontro ".
http://www.azionariatopopolareasroma.com/target/lottomatica-sbaglia-i-tifosi-pagano-la-roma-deve-difendere-i-suoi-tifosi.html
Al riguardo, un articolo de "Rivista Romanista"
UN CALL CENTER POCO PRIVILEGE
Cosa succede a chi non ha ancora ricevuto la tessera del tifoso a casa o a chi l'ha avuta con errori anagrafici? La Roma (tramite Lottomatica) provvederà a inviarne una nuova. E chi vorrà acquistare biglietti per le trasferte potrà farlo (salvo parere contrario del rivenditore...) solo con la ricevuta della card. Richiedere informazioni sullo stato delle pratiche o segnalare un errore è pratica onerosa. Il numero da chiamare è il call center Listicket: 892982. Abbiamo provato a contattare il centralino con l'aiuto di un nostro conoscente ancora privo della tessera. Ha risposto un messaggio gratuito registrato da Lottomatica con chiarimenti sul prezzo della chiamata: 1,20 euro al minuto, con scatto alla risposta di 18 centesimi. Dal momento dell'ok è partito il countdown del credito. A noi è capitata un'attesa di un minuto scarso, prima di essere messi in contatto con l'operatrice che ci ha comunicato come la tessera in questione avesse un errore anagrafico e per questo era stata rinviata corretta il 23 agosto (il 10 settembre ancora non era arrivata al proprietario). A chiamata conclusa, abbiamo verificato il credito residuo: Quattro euro per poco più di tre minuti di chiamata, quasi un terzo del costo della card stessa: un gran bel Privilege (e.r.)
*
Leghisti a Roma:
"ciao Lorenzo... ti scrivevo per condividere con te e con tutti i visitatori del sito una cosa che io ho scoperto solo oggi..non so da quanto tempo c'è, non so il perchè c'è, ma da alcune fonti sono venuto a sapere che in VIA DI GROTTA PERFETTA, 600 ci sta la sede Romana della "lega nord"...  ho chiamato fingendomi un finto padano trasferitosi a Roma..mi ha risposto una simpatica donzella, e alla mia domanda: " lei è padana signorina? "
la sua risposta..." certamente, anche se devo dirle che in sede ci sta anche gente romana che si sta avvicinando sempre più al nostro partito "....mi sentivo morire... comunque, fatto sta, che il partito c'è, e sta li...!  così, invece di scrivere ciò che pensiamo di loro attraverso siti web o sfogarci in rete e con gi amici al baretto...si potrebbe anche andare li fuori davanti alla loro sede a dirgli quello che pensiamo noi di loro...UN BEL PRANZO AL SACCO LA DAVANTI, senza fare i porci però! bhò, era così per dirne una...".
*
Paolo Cento e la Lega:
Cento: "Io le scuse di Bossi non le accetto"

L'onorevole Paolo Cento, presidente del Roma Club di Montecitorio ed ex sottosegretario all'Economia, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” trasmissione radiofonica in onda su RadioIES e su Tana Libera tutti su Centro Suono Sport commentando le tardive scuse ai romani di Umberto Bossi e le parole del Ministro Sandro Bondi che ha oggi definito Bossi un "galantuomo della politica italiana".

“Io le scuse non le accetto! Quello che ha detto è di una gravità terribile, rischia di infuocare gli animi e il clima di odio incomprensibile. Mi auguro che i parlamentari romani del centrodestra siano coraggiosi, non basta fare manifesti in giro per la città. Bossi teme che la mozione di sfiducia passi alla camera, per questo – continua l'onorevole- ha chiesto scusa. Noi non dobbiamo curarci delle sue scuse, né tanto meno delle parole assurde di Bondi. Bisogna fargli capire che Roma è stanca di questi atteggiamenti, di questi insulti. Ne abbiamo le scatole piene, per non dire altro. Nelle ore successive a questa sua uscita, ho detto che a Bossi bisognerebbe dare il Daspo. Significa – spiega l'onorevole- che va diffidato come personaggio non gradito nella capitale. In maniera pacifica e rispettosa dell'integrità delle persone, quando si incontrano leghisti in giro per la città bisognerebbe fargli capire che la città è stanca delle loro parole. A volte bastano gli sguardi, nei bar, per la strada....”

Sull'impossibilità di effettuare integralmente le radiocronache locali della serie A:
“Ritengo che si possa fare molto. Il parlamento fa le regole in questo paese, per cui dovrebbe intervenire o per dare un indirizzo interpretando le norme vigenti, oppure facendo una legge nuova. Nel disegno di legge che è in discussione sugli stadi, c'è un capitolo che riguarda i diritti televisivi per cui si dovrà intervenire in quel momento. Nell'immediato bisogna fare pressione affinchè questa libertà di informazione venga rispettata”.

Queste le parole dell'On. Paolo Cento durante la trasmissione 'Tana Libera Tutti' in onda su Centro Suono Sport 101.5

"Sperano che la mozione su bossi vada nel dimenticatoio...Roma ha il diritto di sapere se il parlamento darà contro alla capitale d'Italia. roma ha una sua autonomia anche politica, se i partiti non sono in grado di tutelarci, forse ci dobbiamo tutelare da soli. C'è chi fa dell'attacco quotidiano a Roma il modo per nascondere le sue cose."
Anche Napolitano avendo la cittadinanza onoraria di Roma dovrebbe parlare...(in realtà parla solo quando Totti dà i calci a Balotelli!)
"Con il cluj c'era uno striscione in merito a ciò. Un tifoso che fa uno striscione si prende un divieto negli stadi di tre anni e il ministro Bossi nulla."
Perchè nel centro sinistra non c'è mobilitazione contro la tessera del tifoso?
"Perchè nasce tutto da una campagna di disinformazione, nessuno ha il coraggio di affrontare di petto la questione.. nessuno ha il coraggio di dire che non serve a nulla. Io sono contro la tessera del tifoso, sono contento che anche la privacy entri in gioco. Sono convinto che nei ricorsi che sono stati presentati oltre alle proteste, la partita sulla tessera è tutt altro che chiusa."
Per quanto riguarda la questione delle radiocronache delle radio locali...
"Non c'è stata solo miopia ma anche errata valutazione dei diritti. Tra i due tipi di radiocronaca non c'è neanche concorrenza, perchè una è chiaramente di parte, l'altra no. Le radiocronache della Rai poi sono spezzettate. I due servizi non sono in competizione, chi vuole sente l'uno o altro. se allo stadio un anno ci sono 50000 persone, quello dopo 30000 magari l'anno successivo in tanti non rinnovano neanche l'abbonamento televisivo perchè lo spettacolo diminuisce.. C'è solo il primato del profitto e dell'economia..."

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A Cesena il Sindaco si arrabbia:
Si palesano i limiti del provvedimento Maroni. Il sindaco Lucchi si lamenta: "Registrate criticità, che hanno messo in pericolo l’incolumità di pacifici spettatori". Si uniscono al coro gli abbonati dei distinti: "Le famiglie tifose della squadra di casa si ritrovano loro malgrado vicine ai tifosi ospiti più violenti"
CESENA - Sono servite tre partite casalinghe per capire che la Tessera del tifoso ha concreti effetti collaterali. Sono bastati una quindicina di napoletani mescolati ai cesenati nei distinti per evidenziare il più grave e pericoloso limite del provvedimento: una volta esclusi dalle curve, dove e come finiscono i tifosi senza tessera? Ovviamente negli altri settori dello stadio, mescolandosi senza distinzioni con gli altri appassionati, magari di fede sportiva opposta.
E così chi si è tesserato per sottoscrivere un abbonamento, rischia di ritrovarsi durante le partite in mezzo a tanti sostenitori ospiti, non sempre ben educati, che magari non sono in curva proprio perché il loro oltranzismo li ha portati a non sottoscrivere la schedatura proposta dal ministro Maroni.
La tessera funziona così: se vuoi abbonarti alle partite casalinghe della tua squadra del cuore, serve la tessera. Se vuoi seguire nel settore ospiti la tua squadra del cuore, serve la tessera. Il settore ospiti, al secolo "curva", è il quartier generale del tifo organizzato, frazione più calda e coreografica delle tifoserie, da sempre ostile alla tessera del tifoso. Gli ultras che non hanno aderito al tesseramento voluto da Maroni, non possono quindi entrare nel settore ospiti dello stadio, ma possono seguire la partita in un qualunque altro settore, per esempio i distinti, la tribuna o addirittura la curva opposta. Sono le parole dello stesso sindaco Lucchi a spiegare quindi cosa è successo al "Manuzzi" in virtù di queste regole:

“Già nella partita di domenica scorsa (Cesena – Napoli), così come in quella di domenica 19 settembre (Cesena – Lecce) nel settore Distinti si è verificata la contemporanea presenza di spettatori delle due tifoserie, dovuta alla collocazione in quel settore dei sostenitori della squadra del Napoli non provvisti di “tessera del tifoso”. A fine gara, proprio a causa della compresenza di contrastanti tifoserie nello stesso settore, si sono registrate criticità, che hanno messo in pericolo l’incolumità di pacifici spettatori. In questa situazione sia gli steward sia, soprattutto, le stesse forze dell’ordine, hanno evidenziato una difficoltà ad intervenire. E ciò nonostante la grande professionalità sempre dimostrata, in tutti questi anni, nella gestione dell’ordine pubblico al Manuzzi”. Questo il corpo del comunicato inviato dal Primo cittadino al Prefetto.
E il lamento di Lucchi non è l'unico. Gianluca B., 34enne tifoso di Ravenna, abbonato nei distinti. "Siamo arrivati allo stadio alle 11.30, nei nostri posto c'erano seduti 10 napoletani, che una volta sollecitati si sono spostati appoggiandosi alla balaustra. Hanno visto lì in piedi tutta la partita, rifiutandosi di andare a sedere nel settore Q a loro destinato. Ai gol del Napoli questi hanno cominciato con gli sfottò e a noi, abbonati seduti e pacifici, la cosa non è andata giù. Questi - prosegue il racconto - hanno iniziato ad offendere fino a quando tutto il settore non ha preso a fischiarli. A quel punto se ne sono andati".
"Siamo un gruppo di abbonati del Cesena - scrive Emanuele M. abbonato nei distinti - e desideriamo evidenziare come in gradinata, grazie ad alcune dilettantistiche norme sulla tessera del tifoso, le famiglie tifose della squadra di casa si ritrovano loro malgrado vicine ai tifosi ospiti più violenti. Durante la partita col Napoli si è rischiato in più momenti che qualche battibecco degenerasse in una rissa generale, con grave rischio anche per i bambini. E' veramente assurdo. Chi non ha la tessera (che di per sè vorrebbe essere espressione della volontà di mettere ordine negli stadi) deve restare confinato in una zona ben controllata dello stadio".
E così i nodi della tessera vengono al pettine, e c'era da aspettarselo. La soluzione di Maroni per evitare queste commistioni indesiderate di tifosi, ha previsto limitazioni alla vendita dei tagliandi in caso di partite considerate a rischio. Un esempio: il 19 settembre si è giocato Roma-Bologna, e visti i precedenti ai residenti dell'Emilia-Romagna era vietato l'acquisto del biglietto a Roma. In poche parole, decine di tifosi rossoblu son dovuti andare al bar per seguire la partita. Cosa succederà quando grazie a questo decreto fuori dal "Manuzzi" resteranno mille laziali, juventini o bolognesi? Come si comporteranno questi tifosi? Chiameranno il 1240 per conoscere un bar vicino, o diranno la loro incontrollati fuori dallo stadio, ricreando il classico dilemma delle forze dell'ordine: meglio tranquilli dentro lo stadio, o esagitati fuori?

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E-mail:
"Finalmente leggo un titolo di giornale di altri tempi, Sensi deferito/a. E' sempre stato il motivo principale che mi ha spinto a contestare la nostra presidentina ... Si è spudoratamente sottomessa al palazzo, e non voglio immaginare che avrebbe detto il padre al riguardo. Comunque non capisco tutti quelli che cercano di tirar fuori tanti motivi per contestare la presidenza. Il fatto che sia una marionetta, che tenga prezzi cosi' alti e che sia stato il presidente di serie A che ha aderito nella maniera piu' rigida alla tdt mi basta e mi avanza pure ... Poi il pensiero di avere un presidente straniero che viene qui a fare solo buisness mi fa rabbrividire (anche se darebbe tanto fastidio ad altri presidenti, motivo per cui non penso che alla fine arriverà). Vedo sempre meno motivazioni per seguire la mia amatissima Roma, dove andremo a finire? Probabilmente se stava meglio quando se stava peggio !!! Saluti, un ex-abbonato


30 settembre 2010 (pomeriggio): le scuse di Bossi e della Trota non sono ovviamente accettate.
Su Alberto Fortis: "Ciao Lorenzo, il motivo per il quale quel (snip, si intendeva didre di scarso successo) cantautore piemontese di alberto fortis ha scritto quella canzone schifosa è perchè alla fine degli anni '70 fu rifiutato, scartato da parecchie case discografiche. Ovviamente le più importanti erano Romane e quel (snip) non lo mandò giù tanto che compose quella minchiata. Ora radio padania la ripropone ma, come la canzone stessa, è frutto di invidia e impotenza verso chi "ancora" comanda. Rancoroso come pochi per fortuna a.fortis ha avuto il successo che meritava, cioè niente e dicevano che beveva (te credo, per fare quella canzone era fracico di alcool) e si era indebitato fino al collo. Roma non perdona..".
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Alessio: "Ecco dove arriveremo ,prima o poi, anche noi: gli ultrà dell'ajax contestano l'eccessivo prezzo del biglietto e il resto del pubblico li fischia perchè il fumo ,provocato dai fumogeni, impedisce loro di vedere la partita. No alla tessera!Rosella vattene".
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Danilo: "Ciao Lorenzo, l'entrata in vigore della famigerata tessera mi offre lo spunto per una riflessione piu' ampia sull' argomento...
innanzitutto, nonostante venga decantata come un catartico successo, è sotto gli occhi di tutti o meglio di quelli che hanno una mente autonoma-pensante
il suo paradossale fallimento. E' lapalissiano come questa mera operazione commerciale di schedatura sia del tutto controproducente,
 poiche' il numero spettatori cala a picco incessamente partita dopo partita,le famiglie non vengono piu' a vedere le partite perche' portare due bambini e moglie allo stadio in una tevere ti costa un quarto di uno stipendio base,le condizioni degli impianti sono a dir poco disastrate, i parcheggi fatiscenti gestiti da zingari con la municipale a due passi che fa finta di non accorgersi di nulla. Inoltre lo scenario che si prospetta all'interno durante una partita è un misto comico-grottesco: bandiere,torce,fumoni,striscioni e quant'altro sono solo un vecchio ricordo, tifoserie rivali che si mischiano tra loro... potrei continuare ancora per righe evidenziando molti altri aspetti contraddittori atti a dimostrare come questa "circolare" faccia acqua da tutte le parti, ma sono sicuro che tutti noi già ne siamo ampiamente a conoscenza...convinto che se le cose continueranno ad andare avanti cosi' a un tiro di schioppo il tanto amato mondo ultras sarà solo un bellissimo ricordo.Cio' che mi conforta, è pensare che presto la Tdt si dimostri effettivamente un arma a doppio taglio per Maroni e pagliacci vari,
facendo si che la gente sappia aprire gli occhi e non domandarsi piu' " ma che channo contro a tessera del tifoso questi??  ma perche' non tifano a roma  invece de pensa alla tessera?" (forse a molti personaggi che invadono ultimamente la sud fischieranno le orecchie...romanistoni,occasionali,cesaroni vari ).
O forse l'unico vantaggio di tutto questo ricadrà su Sky..fo e pay tv varie che vedranno crescere progressivamente gli abbonamenti ai propri pacchetti calcio portando cosi' sempre meno spettatori reali allo stadio...ma questo non farà rattristare troppo i nostri cari presidenti di calcio visto che i proventi derivanti dagli incassi sono i meno succulenti per le entrare societarie a differenza  di quelli provenienti dalla vendita dei diritti televisivi. E la nostra Rosella sembra la capostipite di questa tendenza, visti i prezzi stellari delle ultime partite (una curva per roma inter a 22 €.... col caz** che te l'ho dati)!Sarebbe opportuno pensare a come combatterla...perchè cio' che possiamo fare è solo questo...a  mio avviso e vorrei sapere cosa ne pensi, la migliore soluzione sarebbe quella di disertare gli stadi lasciando le curve vuote e rimanere di fuori...mi appello ai cittadini, prima che tifosi, perchè ognuno sappia rinunciare a qualcosa di bellissimo,
di cui è innamorato proprio come me,lasciando i loro teatrini vuoti,perche' noi non siamo le marionette di nessuno...
 questo sacrificio ci toglierà la nostra Roma e peserà come un macigno disertare quei posti che sono sempre stati nostri,  ma penso che sia piu' importante conservare la propria dignità e la propria coerenza contro chi ci sta cagando sopra. Finche' tessera non ci allontani...."
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Da Napoli: "Salve Lorenzo, nonostante napoletano, mi capita di leggere le news sul sito e qualche volta ti ho anche scritto in merito a quella foto di Napoli-Verona spaccaita per Roma-Napoli.
 Volevo farti notare alcuni fatti curiosi:
La repressione che si sta subendo in piazza pubblica da parte di alcuni signorotti.
In merito alle parole di Bossi sui romani, un gruppo di attivisti napoletani, partito dei Verdi mi pare(non faccio parte di nessun partito politico,mi fanno schifo tutti), ha inscenato una manifestazione folcloristica,provocatoria, contro la Lega, quando Maroni era a Napoli, solidarizzando coi romani.
 Risultato? Allontanati con metodi poco ortodossi dai CC e dalla scorta del leghista.
Ecco alcune foto da repubblica.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/09/29/foto/pizza-7544080/1/
 Altra questione che forse già hai trattato: Sempre La Lega, propone proiettili di gomma sugli ultras.
 http://www.calcioblog.it/post/14263/lega-nord-proiettili-di-gomma-contro-gli-ultras-siete-daccordo
 Ma c' è di più.. quello che in TV non si vedrà mai.
In provincia di Napoli, Terzigno-Boscoreale,si sta tentado di aprire l'ennesima discarica perchè non parte un piano di raccolta differnziata, e questo a scapito dei cittadini.
Ecco l' ESPERIMENTO di Stato dei PROIETTILI di GOMMA contro i manifestanti vesuviani. In tv tutto tace.
 http://www.youtube.com/watch?v=RY455OifT_g
 http://www.youreporter.it/video_Boscoreale_scontri_all_esterno_della_discarica_1
 Tra poco siamo ai livelli del Sud-America o della Serbia. Buon proseguimento".
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I tifosi del San Lorenzo.....:
http://www.youtube.com/watch?v=liTRIMHU9Ac&feature=player_embedded


30 settembre 2010: oggi è l'ultimo giorno per il sondaggio del pennuto http://www.sslazio.it/my-lazio/vota-il-nome.html. Skeggia sta 1,3% sotto. votiamo tutti e portiamolo al trionfo.
Sempre sul gallinaccio, Stefano: "Comunque io un paio di settimane fa sono stato a vedere Crystal Palace v Pompey e indovina che c’era allo stadio delle Eagles prima del calcio di inizio? Un tizio che faceva volare l’aquila e un fotografo che faceva le foto. Non sono originali, diciamolo".
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Poi continuiamo con le proposte:
caro Lorenzo sul corriere si può ascoltare la nuova canzone contro i romani trasmessa in diretta da Radio Padania...
http://video.corriere.it/canzone-anti-romani-/4fe2a59a-cba9-11df-a93d-00144f02aabe
no comment!!
ma senti perchè nn fare un sondaggio pure noi:
sulla gamba ancora sana di Bossi preferisci un intervento tipo:
Totti su Balotelli
Burdisso su Conti
io voto il secondo.....
ohi son battute tanto per ridere....Mi raccomando...eh...

Mah, io spero in una recidiva che completi l'opera. E per la trota una strada scivolosa con qualche platano a lato.
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Al riguardo, la curva sud contesta Bossi e Maroni a più riprese nel corso di Roma-Cluj
http://www.facebook.com/l/32967r43pXtazNMtemaKgerq0Ng;blip.tv/file/4180609
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Fenomeni: "Non c'è che dire...il tanto "amato" Maroni è un fenomeno!! pur non volendo è riuscito nell intento di attuare due cose straordinarie..nessuno come lui prima...cioè...in primis è riuscito a dividere le curve e le tifoserie, in secundis sta facendo fuori i gruppi ultras dagli stadi italiani...beh merita
senz altro applausi. Ovviamente il mio tono è sarcastico, ma ci metto anche un pizzico di rabbia che non guasta mai!...la mia rabbia deriva nel vedere come non sia solo Maroni  "con una botta di culo"  a fare fuori gli ultras dagli stadi, ma come gli stessi ULTRAS si stiano facendo fuori da soli, portando avanti una "battaglia" impari, mal organizzata e poco compatta...visto che c'e' chi sta fuori, chi sta dentro, chi compra il biglietto e chi va solo fuori.
Partiamo dal concetto che non esistono tesserati o non tesserati ma tifosi della >Roma..mettiamo la Roma al di sopra di tutto...e poi vi lascio con una
domanda...ma se la tessera la facevamo tutti e dico tutti...avremmo creato piu' disagi a chi vuole solo speculare o sarebbe stato cmq triste? cmq domenica a napoli ci saremmo divertiti....usa il sistema contro di esso! Un saluto a Tutti...e Forza ROMA!".
Mi ripeto. Il calcio non finisce domani! E il sistema lo si usa contro di esso solo se non si riesce ad abbatterlo, il che è un tentativo quantomeno doveroso.... ingenuo, romantico, folle, inutile, ma doveroso.
Altra mail sul tema: "Ciao Lorenzo, dopo poche giornate di campionato penso che un commento sull’atteggiamento degli ultras italiani a riguardo della tessera possa già compiersi. La prima riflessione è che ancora una volta il cosiddetto movimento ultras ha dimostrato di non esistere. C’è chi si è tesserato, chi entra e contesta, chi entra e sostiene la squadra, chi resta fuori. Ancora una volta si va in ordine sparso con il risultato facilmente deducibile che le cose sono destinate a non cambiare. Per quanto riguarda la Sud vorrei capire che si intenda fare ma secondo me le idee sono poche ed anche alquanto confuse. Si è iniziati con il disertare la curva nel primo tempo di Roma-Cesena, poi con il Bologna solo cori contro Maroni e la tessera poi con l’Inter alternanza di cori pro Roma e contro Maroni. Pian piano si tornerà alla situazione normale. Peccato che nel frattempo le cose non siano cambiate. In trasferta ci potrà andare solo chi è tesserato (manco sempre vedi Napoli). Allora mi chiedo gli ultras vogliono essere ultras telecomandati (cioè in casa si, fuori no) oppure si aspetta qualcuno che salvi la baracca? Penso che anche questa battaglia sia persa. C’è chi si adeguerà e chi invece si allontanerà definitivamente. L’unico risultato si sarebbe avuto lasciando le curve vuote ma né i numeri, né la coerenza evidentemente stanno dalla parte dei vari gruppi ultras d’Italia. Proposta per il derby: una sola coreografia comune ad entrambe le curve: due curve, la nord e la sud, completamente vuote con uno striscione: “Questa è la coreografia che vi meritate. No alla tessera”. Forse è utopia ma sarebbe bello che nella partita più sentita la desolazione revalesse sulla passione. In questo momento dove le libertà fondamentali sono messe a repentaglio pensare ai risultati della Roma o di altre squadre dovrebbe passare in secondo piano. Ma evidentemente alla maggior parte dei tifosi interessa solo il risultato sul campo Gianpaolo ‘74".
Sono passate solo quattro giornate e ne mancano 34. Ognuno contesta come può, in base alle specificità di ogni città. Non ci può essere un movimento unitario perché ogni città ha problemi propri.
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Idee: "Ciao Lorenzo, Sono un abbonato della sud (da sempre), non ho votato per questo governo e mi sono visto costretto a tesserarmi mio malgrado (prioritá diverse, difficoltá nel reperire i biglietti ed fatti personali). Non sono stato molto addentro alle questioni di curva sulla tessera, sapevo che I gruppi organizzati la osteggiavano,  ma a dire il vero non credevo che l'introduzione della tdt si rivelasse cosi deleteria per la curva e che potesse dividere e parcellizzare  in questo modo il tifo della Sud (chi pro chi contro, chi contro e fuori, chi contro ma dentro e chi campionato-fuori, ma coppa dentro).
Inoltre, dopo aver visto le iniquita' che stanno creando a livello pratico (prezzi maggiorati sui biglietti, servizi scadenti all'entrata per chi  acquista
I biglietti, ecc.) sono ancora piu' schifato. In fine sentire Bossi, vabbe'lasciamo perdere..
Non credo sia tardi e mi domandavo come ci si possa aggiungere oggi alla  lotta che stanno facendo i gruppi. Credo che insultarci tra di noi non abbia
senso, genera solo ulteriori divisioni e astio in curva. La Sud deve rimanere  unita! Al contrario si puo' vedere chi - come me - alla luce dei fatti - oggi si
vuole aggiungere al ripristino della normalita'. Personalmente credo che un modo  per protestare per chi comunque si e'abbonato ed ha fatto la TdT sia non buttare l'abbonamento, ma buttare la tessera! Mi vengono in mente iniziative tipo "Taglio della TdT " oppure "Falo' della TdT", dove chi vuole (e credo il  numero sia in continuo aumento) - prima di entrare allo stadio - possa distruggere questo strumento che si sta rivelando quello che e': inutile e da buttare.  Che ne pensi? Altre idee? Ciao". Difficile rispondere. Come detto, è anzitrutto necessario che non la si attivi come carta di credito!
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Sdrammatizziamo!
"Ciao Lorenzo.... inutile farti i soliti complenti per il tuo lavoro... cmq per sdrammatizzare (anche se c'e' ben poco da sdrammatizzare) un po' su questo "cinema" della TDT.... facciamo sentire la prima parte di questo video al Sig. Maroni.
 http://www.youtube.com/watch?v=nlqBo8Q3C_0&feature=related
 Un saluto Danilo".
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Cose strane:
"Ciao Lorenzo, sono un vecchio abbonato della sud che non avendo fatto la tessera del tifoso mi trovo con altri amici a comprare i biglietti di volta in volta
In occasione della partita di ieri in data 20 settembbre mi ero recato alla rivitoria lottomatica a comprare i biglietti per tutti,mentre il mio amico non ricordandosi che già l'avevo fatto io si rcecava in un altra ricevitoria a comprare per lui lo stesso biglietto per o stesso settore.
in copia trovi il risultato , ovvero che ci sono due biglietti stampati per la stessa persona. Complimenti ancora per il lavoro che fai saluti Roberto
ps: ieri sono entrato con il biglietto con il suo nome all'interno dello stadio...".
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Daspo e ricevitorie: "volevo dirti che nela ricevitoria di via sicilia c'è un cartello che avvisa che a partire da ottobre il terminale è collegato con la questura è pertanto non è possibile rilasciare biglietti a coloro che sono sottoposti a daspo". Grazie dell'nfo. Sarebbe carino chiedersi quale imbecille sottoposto a daspo va a comprarsi un biglietto a suo nome! E, comunque, ribadisco, a questo punto a cosa serve la TdT se il controllo lo fanno già sui biglietti?
Un po' di modello inglese per i gironalisti:
Undici arresti a seguito dello scoppio di scontri a QPR/Millwall
Undici persone sono state arrestate dopo che la violenza è scoppiata prima e dopo una partita della Championship.
La polizia ha detto che sette uomini sono stati arrestati prima del derby QPR/Millwall in Sheperd's Bush, Londra Ovest, martedì nott e il resto dopo il match.
Sono stati arrestati con accuse che includono la violenza a pubblcio ufficiale, danneggiamento, aggressione, possesso di oggetti atti a offendere e uno di essi una violazione della legge sull'immigrazione. Gli uomini rimangono in custodia. La partita è finita 0-0.
http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-london-11433327
Ecco qui l'arrivo dei Millwall a Loftus Road. Degno di nota il coro "You're not famous anymore" (non siete più fa,mosi", rivolto dai QPR ai Millwall).
Altro articolo, in inglese, sui disordini: http://www.fulhamchronicle.co.uk/fulham-and-hammersmith-news/2010/09/28/night-of-shame-as-11-arrested-following-qpr-riots-82029-27361446/
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Da Foggia:
Testimonianze: Ultras, una storia di ordinaria repressione
La storia, di per sé, è ordinaria. Una storia di ordinaria repressione, si direbbe, utilizzando una formula inflazionata. Un paio di poliziotti, neppure particolarmente determinati, che bussano alla porta. Qualche attimo per riordinare le idee. La novità: bisogna seguirli in carcere. Un carico pendente, una vecchia sentenza, pretende soddisfazione. Ci sono da scontare tre mesi. È la prima volta. Legittimo frastuono. Una sola telefonata tra i diritti. Un amico, che dia l’avvio al tam-tam. Che divampa subito. “Hanno arrestato Topazio!”. E via di ipotesi: forse hanno bisogno di intimidire per via del fatto che dopodomani c’è Foggia-Pescara allo “Zaccheria”, hanno preso il meno protetto, il più scoperto, il più sgamato. Tesi da provare, perché l’accusa – a primo acchitto – è ridicola. Una firma saltata durante la diffida. Tre mesi di galera. Ferrei, inflessibili come con nessun evasore fiscale o costruttore d’ecomostri sulla spiaggia. Si rifletta. Si riflette. Un ultras arrestato. Nella scala delle categorie bistrattate, l’ultras precede i brigatisti e i rom. Ma di poco. Si,  folkloristici, curiosi, originali, caratteristici. Il fumo delle torce, le coreografie, i tamburi, i bandieroni. Ma basta alzare il vento della politica e vanno
giù. A retate. Bastano poche immagini evocative, e lo scenario muta. Affacciati ai finestrini degli autobus a sputare insulti sui malcapitati passanti, intenti a rovesciare cassonetti, a bloccare il traffico, a lanciare pietre, a scontrarsi con le eternamente fuoriposto forze dell’ordine o con i tifosi avversari. Hanno rovinato il calcio, si sente dire. Quel calcio che, prima del loro avvento, era un divertimento puro, pulito, per famigliole e brava gente del Dopoguerra innocente. Se agli ultras come Topazio si deve il declino, Topazio è colpevole, a prescindere. Per le sue scelte, per il suo stile di vita. E difatti, restano gli amici, quelli veri, quelli che sono come lui. Per il resto, attorno è cordone sanitario: è difficile anche solo parlare di sproporzione della pena rispetto al reato contestato. Non ci sono orecchie che intendano intendere. Una firma saltata diventa peggio di uno stupro, la popolazione si fa ferrea ed inflessibile tanto quanto la magistratura. “Se fosse andato a firmare non sarebbe successo”, dicono i saggi. Pillole del giorno dopo. “Che ha fatto per meritarsi
la diffida?”, chiedono – con malcelata malizia – i giusti. Sospettando e pregustando. Pochi, pochissimi sanno cosa sia un daspo. Quali immondi, immorali, indegni atti criminali bisogna porre in essere per meritarselo, per essere allontanato dalle strutture sportive per 3, 6, 12, 24 mesi. Topazio, nello specifico, s’era trovato nel bel mezzo di una danza di guerra con la polizia. Nel 2003. Ma, oggi come oggi, basterebbe accendere un fumogeno.
Sia chiaro, nessun ultras è inconsapevole. Nessuno pretende l’immunità degli onorevoli. Nessuno invoca l’impunità, il diritto allo scontro o sciocchezze simili. Tutti sanno quali siano le regole del gioco a cui hanno scelto di giocare. Il daspo, l’arresto, fanno parte dei danni collaterali. E si accettano, senza frignare o lamentarsi. Senza gridare al complotto. Ma quando la pena diventa ad hoc, quando l’attenzione si fa specifica e si taglia sugli ultras come un abito di sartoria, allora andrebbe sottolineato il dato – minimalista quanto si vuole, ma pur sempre dato – che dietro l’ultras si nasconde il cittadino. E se la prima entità può essere vituperata e crocifissa ai media per ragioni di pressante contingenza, sulla seconda un minimo di dibattito dovrebbe svilupparsi. Beccare tre mesi in piena faccia perché si è omessa una firma, e beccarsi l’obbligo di firma perché diffidati preventivamente, ed essere diffidati perché si è riconosciuti come “violenti da stadio”, e risultare violenti perché una volta, nel 2003 – sette anni e passa fa – si era a fronteggiare la polizia in una serata dove alla fine fortunatamente nessuno s’è fatto male, è o non è un problema di cittadinanza? Nessun elegante elemento della buona società fatta di diritti e doveri scorge, nella filigrana di questo curriculum, un principio di accanimento categoriale? A nessun pedofilo viene preventivamente impedito di frequentare gli ingressi delle Elementari; a nessun costruttore di aggirarsi presso le scogliere o i boschi incontaminati; a nessun omicida di bazzicare
case, bar, chiese e teatri. Gli ultras, in questi anni, hanno ingoiato violazioni della privacy (cfr. biglietti nominali), limitazioni al diritto di movimento (cfr. trasferte vietate), misure straordinarie di controllo e repressione (cfr. diffide preventive, segnalazioni, avvertimenti). Ma di stadio come laboratorio del controllo si è già detto a sufficienza (anche perché le limitazioni hanno toccato, a cascata, ogni altro “utente” dell’universo-calcio). Fatto sta che il
“caso Topazio” è finito – spray o vernice su stoffa e carta – negli stadi di mezza Italia, sul web, nelle radio. Ma non certo nei luoghi della società civile. Nelle agorà che si dannavano sulla Cirami; nei fori dove si progettava la cittadinanza attiva contro il Legittimo impedimento. Una storia da ultras non è una storia da premier. Una dicotomia che sa di ghetto. Un’incapacità di leggere la realtà minuta che dimostra, meglio di un pamphlet di politologia, lo sprofondo dal  quale certe logge ancora provano ad esprimersi/rappresentarsi come “alternative”. E certificano il loro compiuto fallimento.
Plebe Foggia da Sport alla Rovescia


29 settembre 2010: iniziamo dal gallinaccio:
"Ciao Lorenzo scusa il disturbo...siamo sempre i Vecchi Magnoni Roma..volevamo farti notare che ora sta diventando un caso di ordine pubblico anche il volatile della laziE...che avra liberta' (trall''altro uno dei nomi proposti....)di volare solo nelle partite NON  A RISCHIO DI ORDINE PUBBLICO, come riportato a pagina 13 del corriere dello sport di (29/9/2010)...in pratica ad esempio il rapace durante un lazie atalanta potrebbe non volare...perche magari i temuti tesserati bergamaschi...potrebbero colpire il volatile..qui si sta rasentando il ridicolo....POVERA SKEGGIA...TI FARANNO LA TESSERA DEL TIFOSO ANCHE A TE.... CON L'OCCASIONE RICORDIAMO AL POPOLO GIALLOROSSO DI VOTARE SEMPRE PER SKEGGIA.....ABBIAMO TEMPO ANCORA  FINO A DOMANI 30/09/2010...DECIDIAMO NOI IL NOME A QUESTO SIMPATICO UCCELLO...A CUI GIA STANNO PROVANDO A TOGLIERE LA LIBERTA'...PER ORDINE PUBBLICO ( http://www.sslazio.it/my-lazio/vota-il-nome.html )
RAGAZZI DECIDIAMO NOI IL VOTO DEL LORO RAPACE....
LIBERTA' PER SKEGGIA (FATELO VOLARE PER FAVORE E' SOLO UN RAPACE).
VECCHI MAGNONI...figli della carbonara...mai a dieta
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO".
Skeggia è sempre 1,5% sotto... per me è 'na sola...!
*
Passiamo ai porci:
La Padania titola “Il nord si incazza” e pubblica canzone Fortis “Vi odio romani”
 ROMA Roma, 29 set - «Il Nord si incazza». Titola così la Padania, che oggi, in diversi articoli spalmati su 11 pagine, racconta «l'amore mai nato tra Padania e Roma». Dopo la battuta di Umberto Bossi sull'acronimo Spqr, il quotidiano della Lega Nord rilancia la polemica antiromana, ribadendo che «quello che dà fastidio al palazzo è il decentramento dei ministeri». Una vignetta a pagina 3 mostra un uomo che azzanna il Nord del paese, mentre la scritta in vernacolo romano recita: «Semo partiti de Roma! Cor fisco ce magnamo er Nord».
Si volta pagina, e alla 4 compaiono i «Nemici», ovvero i «politicanti dei palazzi che si scatenano», con le foto di Roberto Menia, Fabrizio Panecaldo, Roberto Morassut, Fabio Granata, Sergio D'Antoni, Francesco Rutelli, Massimo Donadi, Alessandra Mussolini e Lorenzo Cesa. «Se la geografia è “logica”, si tengano pure il bordello», è il titolo di un altro articolo, a pagina 2, che spiega come il pensiero del Senatur «è un pensiero poliglotta. Ovvero di chi vuole ridisegnare la geografia con la logica della produttività». Un pensiero, fa notare la Padania, che è stato anticipato dal settimanale inglese The Economist, che in un articolo umoristico ipotizza una risistemazione del vecchio Continente, in cui «il resto dell'Italia, da Roma in giù, si separerebbe unendosi con la Sicilia per formare un nuovo paese, ufficialmente chiamato Regno delle Due Sicilie ma soprannominato Bordello».
A pagina 7, poi, la Padania ripubblica il testo di una canzone di Alberto Fortis, cantautore piemontese che nel 1979 musicò queste parole: «E vi odio voi romani, io vi odio tutti quanti, brutta banda di ruffiani ed intriganti, camuffati bene e male, da intellettuali e santi, io vi odio a voi romani tutti quanti. Siete falsi come Giuda e dirvi Giuda è un complimento...».
Su Radio Padania cantautore improvvisa "Spqr" canzone antiromana. Musica scarna, rime di grana grossa, linguaggio a dir poco “ultrapopolano”: il cantautore Torinese Valerio Manni, sull'onda delle dichiarazioni di Bossi ha composto al volo e presentato a Radio Padania una canzone che si chiama "Spqr".
«Vogliono il Gran Premio ma non glielo daremo» recita più o meno una strofa del brano inedito e ancora «correte sulle bighe» per finire con «A Monza ci vedremo e in c...ve lo daremo». La canzone, è stata improvvisata, così ha spiegato il cantante, dopo la lettura dei giornali, ed è stata eseguita negli studi di Radio Padania ieri. A quanto spiegano i responsabili dell'emittente, è stata fatta ascoltare anche a Bossi.
«Manni è uno dei cantautori indipendenti che io intervisto per un mio programma - spiega il conduttore Sammy Varin - e non è legato in alcun modo alla Lega. Ha improvvisato il brano che noi continueremo a mandare in onda perché è una presa in giro delle pretese romane di accaparrarsi il Gp di Monza».
Quanto a Bossi lui continua a preferire la vecchia canzone di Alberto Fortis, “A Voi romani”, e proprio per fargli piacere la radio leghista da due giorni la trasmette a intervalli regolari.
Al riguardo, Fatwa alla Lega: "Caro Lorenzo,
In merito alla vicenda dell’ennesima sparata di bossi contro Roma e i Romani, nella massima serietà propongo che si faccia una “fatwa” laica nei confronti suoi e dei tanti (purtroppo) parlamentari leghisti che frequentano Roma.
Pertanto, chiunque veda, incontri o scorga anche in lontananza Bossi, Maroni, Calderoli, e bestie simili, ha il dovere morale di insultarli e di invitarli ad andare via da Roma, ribadendo che la loro presenza nella Capitale non ci è gradita.
Il tuo sito è già un grande mezzo per mettere in pratica questa fatwa laica; comunque ti prego di fare girare questa fatwa a difesa di Roma su più siti possibile, anche di fede laziale (ma i laziali si sono arrabbiati o a loro gli sta bene?) , su radio, facebook, twitter, ecc..
Peraltro, è molto facile pizzicarli nei dintorni del Pantheon, piazza Colonna, Navona, e zone limitrofe, o anche aeroporto di Fiumicino.
A Roma, devono sentirsi ospiti assolutamente NON graditi.
Grazie. Un abbraccio, Fabrizio". Del resto se il loro capo ci ha dato dei porci, non vedo perché non debba chiamare porco un leghista che incontro per strada.
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Napoli/Roma: "ciao! perchè se il sito dell'as roma dice che i possessori della tessera possono recarsi a napoli per la partita, oggi in radio e in giro ho sentito dire che non è così? chi può darmi una risposta precisa? io vorrei andare e devo organizzarmi. grazie".
Per Napoli/Roma, nel comunicato del CASSASAMSMMSMAMSSS, non hanno fatto la solita precisazione, probabilmente in modo strumentale, per farci andare meno gente. Dubito comunque che a Napoli ci vadano più di 50 persone. Quel che conta è ciò che scrivono sul sito della Roma. Del resto basta andare al Roma Store e acquistare il biglietto. Ah, dimenticavo, in bocca al lupo.
Ecco al riguardo un articolo de "Il Romanista":
IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - C’è la seria possibilità che domenica al San Paolo i tifosi della Roma siano quattro gatti. Come a Brescia o a Cagliari. D’altronde le disposizioni del Viminale, o meglio del Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, sono chiare. Chi non ha la tessera del tifoso, e non risiede in Campania, si scordi pure Napoli. Chi non abita lì, potrà comprare i biglietti (15 euro più diritti di prevendita) del settore ospiti solamente se titolare dell’As Roma Club Privilege.
La prevendita, possibile solo nei punti Lottomatica, terminerà alle 19 di sabato. Ieri, in appena tre ore, sono stati venduti oltre cinquemila biglietti. Ad acquistarli, chiaramente, sono stati solo i tifosi napoletani. Gli unici che, alla luce delle disposizioni del Ministero dell’Interno, possono comprarli. Perché, certo, in teoria la trasferta è libera per i romanisti "privilegati". Ma la stragrande maggioranza dei "privilegiati" non sono ultras. Domanda:
quanti di loro resteranno a casa e quanti invece se la sentiranno di affrontare una trasferta a Napoli?
Intanto, fonti del Viminale assicurano che la tessera del tifoso diventerà un vero must. Il Ministero sta lavorando per migliorare il ventaglio di servizi. Al momento, le Ferrovie dello Stato offrono uno sconto del 15% sui titoli di viaggio acquistati dai possessori della tessera. Mentre lungo la rete autostradale, nelle stazioni e negli aeroporti viene offerto un menu dedicato ai possessori della tessera a un prezzo di 5 euro e 90 centesimi.
Riguardo i servizi, il Viminale è proprio fuori strada... Ormai con il treno in trasferta ci vanno solo quelli che sperano di non pagare il biglietto del treno, visto le deportazioni stile Auschwitz cui hanno abituato i tifosi. E, in secondo luogo, diciamolo chiaro: il "menù del tesserato" fa schifo. Se lo mangi Maroni.
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In tanti mi avete segnalato questo articolo de "Il Fatto Quotidiano", uno dei pochi giornali non di regime:
Tessera del tifoso, grande spot commerciale
E ora indaga anche il Garante della Privacy
Al vaglio dell'authority il trattamento dei dati personali, l’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip, nonché la liceità dell’obbligo di acquisto di una carta prepagata per ottenere la tessera del tifoso
Finalmente qualcosa si muove. Su segnalazione di alcuni cittadini e un’associazione di consumatori, il Garante per la Privacy ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso. Entro un mese è atteso l’esito. Tre i punti particolarmente controversi: il trattamento dei dati personali, l’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip, nonché la liceità dell’obbligo di acquisto di una carta prepagata per ottenere la tessera del tifoso.

A insospettire i tifosi era stata la modulistica di richiesta. Su cui non era chiaro a chi andassero in mano i dati personali. Ma non solo. Perché, nonostante il clamore suscitato dalla sua introduzione, in pochi ancora oggi hanno capito cosa sia la tessera del tifoso. La quale è a tutti gli effetti una carta prepagata. Che può essere utilizzata per comprare biglietti e l’abbonamento allo stadio, ma anche per acquistare qualunque altra cosa, proprio come ogni altra carta. E c’è di più: essa contiene anche un microchip di tecnologia RFID, attraverso il quale particolari macchinari sono in grado di rilevarne i dati a distanza, seppur breve. E inoltre, al contrario delle normali prepagate, contiene la foto del possessore. Tutto ciò già contrastava un primo parere espresso dal Garante per la Privacy nel giugno 2010, in cui si precisavano alcuni aspetti del trattamento dei dati personali nelle linee guida del ministero.

Ufficialmente, però, la tessera del tifoso venne introdotta per curare la piaga della violenza negli stadi. Eravamo, si badi bene alle date, a metà 2009. Già allora, come riporta l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, i reati da stadio erano in considerevole diminuzione: contando solo il numero di feriti, si è passati dai 1.219 della stagione 2003-2004 ai 361 di quella 2007-2008, con un’ulteriore diminuzione del 66% nel girone d’andata dello scorso anno. Ebbene, la tessera veniva spacciata come ulteriore elemento di sicurezza e prevenzione. Da una parte la squadra forniva una tessera di fedeltà al tifoso, dall’altra la Questura controllava che sul titolare non pendessero provvedimenti ostativi (un provvedimento di Daspo o una condanna passata in primo grado per reati da stadio, sentenza che di fatto sancisce una diffida a vita a frequentare qualunque stadio). Tale misura però, sebbene meno aspra, era già in vigore dal 2005, allorché le squadre furono costrette a trasmettere i dati dei propri abbonati alla Questura.

E allora che bisogno c’era della tessera del tifoso? A far diminuire la violenza? Be’, se si prendono in esame le prime giornate di questo campionato sembra proprio di no. E c’è un perché. La circolare ministeriale 555/2009 che introdusse la tessera del tifoso, infatti, si guardò bene dal renderla obbligatoria. Non solo non lo fece per le singole società, le quali avrebbero potuto benissimo non aderire all’intero progetto. Ma nemmeno per il singolo tifoso, il quale può a tutt’oggi andare al botteghino o in banca e ottenere così il suo diritto d’accesso allo stadio. Con due uniche preclusioni: l’abbonamento per l’intera stagione e i biglietti per le trasferte nel cosiddetto “settore ospiti”, ossia quella gabbia dove i tifosi in trasferta vengono assiepati come fossero mandrie.

Cosa è successo? Semplice, che chi non ha sottoscritto la tessera del tifoso (vuoi perché, è il caso di molti ultrà, la vede come una schedatura, vuoi perché, condannato per reati da stadio, non poteva farlo) è andato ugualmente in trasferta, ha comprato un biglietto per una tribuna che non fosse quella “ospiti”, e si è seduto in un settore normalmente frequentato dai tifosi di casa. Risultato: incidenti. A Brescia, due settimane fa, il più grave, con un tifoso della provincia di Ragusa finito in ospedale (in quella partita c’erano solo 26 tifosi del Palermo nella gabbia, tutti gli altri erano nelle varie tribune). Invece il 19 settembre, a Marassi, durante Sampdoria-Napoli, l’accensione di una torcia da parte dei tifosi partenopei ed il conseguente parapiglia in tribuna (la curva ospiti era semideserta) ha costretto steward e forze dell’ordine a fare cordone nel settore distinti. Mentre a Brindisi, già alla prima di campionato di Lega Pro, sette tifosi dell’Avellino che non si trovavano nel settore ospiti si sono azzuffati con quelli di casa. Per loro potrebbe scattare il Daspo. Nel caso, anche se volessero, niente prepagata.

D’altronde non ci voleva molto a capire che lo scopo della tessera del tifoso fosse eminentemente commerciale. Non a caso, dopo il lancio pubblicitario disastroso, con i gruppi ultrà che non ne volevano sapere di sottoscriverla e quelli dell’Atalanta, era il 26 agosto, che assaltavano la festa di Alzano Lombardo dove parlava il ministro dell’Interno Bobo Maroni, molte squadre sul loro sito l’hanno camuffata con nomi accattivanti, puntando tutto sulla fidelizzazione. Come è accaduto spesso in passato, il meccanismo ha fatto leva sull’amore per il calcio degli italiani, il quale, a fronte di una diminuzione delle presenze allo stadio (quest’anno in serie A mancano all’appello già 70.000 paganti), è in grande crescita, almeno stando a una recente indagine di Demos & Pi (fonte Repubblica). Detto fatto, finora sono 655mila le tessere del tifoso sottoscritte. Come dire, un ulteriore balzello per tanti appassionati (si consideri che la prepagata finisce in mano pure ai minori di 14 anni), ma anche fa un gran favore alle banche, guarda caso il soggetto che spesso emette le fideiussioni grazie alle quali le squadre ottengono l’iscrizione ai campionati.

di Elena Filicori e Matteo Lunardini
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/28/tessera-del-tifoso-grande-spot-commerciale-e-ora-indaga-anche-il-garante-della-privacy/65534/

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Grazie a Faina, due foto inedite di Urbino/Roma 1991/92.
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A Taranto:"Vi segnalo una diatriba assurda tra il presidente della A.S. Taranto Calcio "D'Addario" ed il sindaco della locale cittadina "Stefano". Il presidente vuole, a proprie spese, farsi carico di alcuni lavori da effettuare all'interno dello stadio, principalmente di rendere ottimale il manto erboso che ad oggi non è in buone condizioni. Questa ed altre cose.
Il Comune di Taranto di tutta risposta, ha riferito, mediante missiva che allego alla presente, che lo stadio è di proprietà di quel Comune e che il presidente non può effettuare assolutamente alcun lavoro.
Cosa molto strana e buffa. Anzichè approfittare e non far gravare sulle casse comunali queste spese il Comune dice che tutto va bene come è adesso, in questo stato e che non si farà nessun lavoro ne da parte del Presidente e ne da parte del Comune. Proprio in questo periodo dove il Taranto Calcio è secondo in classifica è potrebbe salire in serie B.
Vi allego la diffida del Comune di Taranto e la risposta della A.S. Taranto Calcio.
Il sito internet dove ci sono ulteriori informazioni è il seguente: http://www.astaranto.it/
Ve la segnalo perchè sarebbe interessante fare un servizio su questo.
Grazie anticipatamente. Francesco.
La diffida del Taranto (PDF)
La risposta del Comune (PDF)
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A Torino: "Ciao Lorenzo,  un piccolo ritaglio dalla pagina cittadina della Stampa che sicuramente non verrà ripreso, ma chiarisce in modo inequivocabile la degenerazione del calcio... Dice, che qui a Torino il teatro Regio, cioé il teatro dove si rappresenta l'opera lirica, quello con le poltroncine di velluto rosse, dove si va tutti agghindati, quest'anno ha tanti abbonati quanti ne avrà la juve. E, detto per inciso, visto che sono granata, ben più di quanti ne abbiamo fatti noi (per cui non ho visto cifre ufficiali, ma dovremmo stare sui 5/6mila). Ovviamente il direttore del teatro è tutto contento. Per lui sono buone notizie. per noi, un po' meno... Stanno riuscendo nell'impresa di trasformare il calcio allo stadio in una rappresentazione per pochi intimi, selezionati...
Che tristezza. Grazie, Maroni&c. Ciao andrea  Send
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A Parma:
Parma, 27 settembre 2010 - Dalla gara con il Milan in programma al Tardini sabato 2 ottobre alle 20.45 e valevole come anticipo della sesta giornata di campionato, entra in funzione il controllo immediato online dei dati anagrafici del soggetto richiedente il biglietto da parte della Questura. Se al termine di tale controllo, valido per tutti i settori richiesti e le tipologie di tagliando emessi (quindi anche pass di servizio e accrediti) l'emissione del tagliando venisse rifiutata, il punto vendita interessato (o la società Parma Fc se si tratta della biglietteria del Tardini) non è tenuto a fornire alcuna spiegazione. Per i chiarimenti del caso ci si dovrà rivolgere alla Questura di Parma.

Controllo Questura on line anche per gli accrediti stampa

Il controllo Questura on line è previsto anche per gli accrediti stampa. Dalla partita con il Milan il controllo immediato online dei dati anagrafici viene esteso anche ai giornalisti e agli operatori radiotelevisivi che richiedono l'accredito stampa. Se al termine di tale controllo l'accredito venisse rifiutato, il Parma Fc non è tenuto a fornire alcuna spiegazione. Per i chiarimenti del caso ci si dovrà rivolgere alla Questura di Parma. Si invita pertanto a mandare la richiesta di accredito per la gara con largo anticipo e con dati precisi (nome e cognome, luogo e data di nascita) oltre al nome della testata di riferimento.
Perfetto, se è possibile fare questo, a cosa serve la TdT?



28 settembre 2010 (pomeriggio): la pagina di Roma/Cluj sarà on line in nottata.
Ecco qui la frase di Bossi http://tv.repubblica.it/copertina/bossi-sono-porci-questi-romani/53721?video sminuita dai "giornalisti" del TG5 che in ossequio al padrone alleato del leghista si affrettano a dire che ha parafrasato una frase di Asterix. Già, peccato che quello è un fumetto, quell'altro un ministro della Repubblica Italiana!
Notare - e chiunque a Roma ricordi - come annuisce la Trota, suo figlio, alla frase. Il padre non si può difendere per via dell'ictus che lo ha semiparalizzato, il figlio è perfettamente sano. Lo venisse a dire in faccia a chiunque di noi!
Due parole su Alemanno: cosa aspetta a denunziare Bossi - si tratta di ingiuria aggravata - invece di chiedere aiuto a papà Berlusconi?

Umberto Bossi con a sinistra la Trota
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Comunque sia, il nome al suino lo abbiamo già dato, ora manca il nome al gallinaccio:
"Bella Lorè, ti scrivo in merito al sondaggio della QUAGLIA.......E' TRUCCATO!!!!! ti ho incollato il dato alle ore 12.30 di oggi, il totale è 100,1%
tocca dasse da fà...
VITTORIA 43.1%
SKEGGIA 41.6%
OLIMPIA 14.2%
LIBERA 1.2% ".
Nutro anche io dei dubbi al riguardo... Comunque sia... votate, votate votate! Ho controllato ora, stiamo 1,4% sotto!
Sul punto: "CIAO LORENZO..SIAMO I VECCHI MAGNONI ROMA...VOLEVAMO INVITARE TUTTO IL POPOLO GIALLOROSSO A VOTARE SKEGGIA OSSIA IL RAPACE DELLA LAZIE... (http://www.sslazio.it/my-lazio/vota-il-nome.html) VISTO CHE TERMINE PER DARE IL PROPRIO VOTO STA TERMINANDO(30/09).CERCHIAMO DI INVOGLIARE  ANCHE TRAMITE FACEBOOK I FRATELLI DI FEDE GIALLOROSSA.MANCA POCO ALLA FINE E SOLO 1,5 PUNTI DIVIDONO SKEGGIA DA VITTORIA.....RAGAZZI TUTTI E TUTTI ANDIAMO A VOTARE SKEGGIA......TI RINGRAZIAMO LORENZO PER LO SPAZIO CHE CI CONCEDI...DAJE SKEGGIA!!!!!!!
N.B. anche noi invitiamo  tifosi ad aderire alla campagna per la protezione e tutela dei rapaci colpiti da bracconaggio".
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Ancora: "caro lorenzo, ovviamente prima di tutto complimenti al tuo sito.
ti volevo solo segnalare questo divertente articolo di un giornalista lazialotto sull'iniziativa "vota skeggia" : http://www.tuttomercatoweb.com/roma/?action=read&idtmw=231146
ti cito queste poche frasi, secondo me il massimo del divertimento:
"Un volo lungo tre minuti, emozionante e pieno di significati per il popolo biancoceleste, la gente ha sgranato gli occhi per cogliere ogni battito delle sue ali, l'Aquila ha volteggiato con autorità ed eleganza, dirigendo lo spartito del suo Inno come un maestro d'orchestra ed unendosi al suo popolo con autorità ed eleganza. Uno spettacolo unico nel suo genere, ma che, molto probabilmente, non è andato giù a parecchia gente. Primi fra tutti i tifosi della Roma" sempre forza roma giulio".
Dunque, a parte che l'idea è stata scippata al Benfica, che già lo aveva fatto e non ha gradito, noi romanisti siamo solo divertiti per la storia del nome da dare al simpatico pennuto addomesticato. Noi non potremo mai fare una cosa del genere, perché una lupa non si addomestica.
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Poi: "Ciao Lorenzo, in un articolo di dopo Roma/Inter sul Romanista il giornalista Gianluca Piacentini scrive che "a spingere il pallone in porta c'erano i cinquantamila dell'Olimpico", ma nella colonna a fianco c'è scritto che gli spettatori erano circa 38mila. Non è la prima volta che accade su questo giornale, che ne pensi?". Beh, hai presente quando ci sono le manifestazioni in piazza e gli organizzatori scrivono un milione di manifestanti mentre la questura dice che sono solo duecentomila? E' la stessa cosa. E' il dato numerico che conta. Gli spettatori erano 38.726, di cui circa mille ospiti, una miseria. Altro che cinquantamila! Ma giornalisticamente fa più scena e chi legge si convince che allo stadio erano in cinquantamila. Con tutto il rispetto per il bravo Gianluca, non condivido i taroccamenti, neanche se hanno una funzione suggestiva.
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Stefano: "Ciao Lorenzo,sono Stefano da Modena.Scrivo due righe di sfogo dopo aver osservato le prime giornate di questo buffo campionato e dopo aver letto i vari commenti sul sito (pro/contro tessera). Siamo alle porte di Napoli-Roma  e a quanto pare la ns "privilege" ha fatto cilecca....Per Roma/Bologna pur volendo portare mia moglie allo stadio,lei residente a Roma io a Modena ho avuto un bel divieto a partire....Roma/Inter una bella occasione per lasciare l'Olimpico totalmente deserto!Ragazzi siamo uniti non molliamo!
Settore ospiti vuoti e gruppi a contatto con i "pacifici"delle tribune...Tornelli in tilt, e gente che si lamenta.... Personalmente ho scelto la strada del totale boicottaggio: allo stadio quando e come lo dico io.... (no sky no mediaset) ma solo cuffiette...no ai Roma Store ecc.ecc. Un po' di sano sacrificio,una piccola goccia nel mare,ma ho fiducia che prima o poi qualcosa cambiera' (alla riscoperta di antichi valori)
Nessun giudizio per i "privilegiati",mi piacerebbe solo sapere guardandoli negli occhi cosa li ha spinti a piegarsi a questo ricatto senza esserne informati.....
L'amore per la maglia? Anni d'abbonamento? Voglia di andare in sud? Avere ingressi riservati e prelazione sui biglietti? E poi sento sempre la solita risposta "non ho nulla da nascondere" etichettando il sottoscritto come pseudo delinquente visto che ormai e'passato il binomio non tesserato/criminale.
Lorenzo "quella voglia di stringersi un po' " c'e' sempre e questa e' la volta buona per farlo....
 P.s. grazie per tutto quella che fai! ".
Un articolo su La Padova Bene:
http://millenovecentodieci.blogspot.com/2010/09/sarebbe-ora-di-rinchiuderlo.html
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Allenamenti del Palermo:
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Banditi dalla Svizzera sette tifosi giallorossi:

Spezia/Como.
Nel settore ospiti, solo 9 tifosi del Como.
Nella foto i tifosi non tesserati del Como che dividono la tribuna 
con gli spezzini, dai quali vengono insultati.


28 settembre 2010: ecco chi ci vuole al guinzaglio... chi è il MINISTRO DEGLI INTERNI!
Se fosse stato scritto su uno striscione allo stadio... diffida, processo e no tessera del tifoso....
Dai un nome al porco
Dai un nome al porco
Totti: «Ammiro Bossi per la sua personalità - ironizza il capitano giallorosso, che oggi festeggia i suoi 34 anni da romano - Spero che ne dia prova facendo questi bei discorsi su Roma e i romani anche davanti al Colosseo o sotto la Curva Sud».
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Da Tuttocesena (non potevate aspettarvi che venisse pubblicato su Repubblica o gli altri giornali di Stato):
"Gli sfottò e le provocazioni tra tifoserie opposte, nel calcio, ci sono sempre stati, fanno parte del gioco, e il problema non si pone finché i due frangenti si “affrontano” da due settori opposti dello stadio, con il terreno di gioco in mezzo. Purtroppo, però, non è più quello che sta accadendo, almeno al Manuzzi, dove i tifosi ospiti senza tessera trovano comunque il modo di aggirare i divieti e sedersi in settori riservati ai tifosi romagnoli. E’ successo contro il Lecce
ed è successo domenica quando oltre un centinaio di tifosi napoletani sedevano nel settore distinti del Manuzzi, spalla a spalla con i sostenitori bianconeri. Tutto ciò che è seguito credo si possa considerare una reazione assolutamente fisiologica con tifosi napoletani e romagnoli che, sospinti da quello che accadeva in campo tra gol e sviste arbitrali, hanno preso a provocarsi a vicenda, in gradinata, con insulti reciproci e lanciandosi qualche bicchiere o qualche giornale. Vedendo ciò che accadeva alla sua destra, la Curva Mare ha bersagliato di cori i tifosi napoletani e, nel finale di gara,
un gruppo di tifosi bianconeri ha addirittura invaso il settore distinti. Un epilogo grave, che sicuramente avrà conseguenze disciplinari, che però è frutto di una situazione completamente capovolta, dove la tensione nasce dal settore distinti, storicamente quello più tranquillo e tuttora riservato alle famiglie, per poi arrivare alle curve. Una situazione che è conseguenza indiretta della tessera del tifoso, provvedimento che, almeno al Manuzzi, sta producendo risultati contrari a quelli attesi".
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Da Nuova Cosenza.... l'ho sempre detto che la piramide del calcio va segata alla base, perché a quel punto crolla anche il vertice:
Quando il tifo fa piu’ rumore in silenzio
27 set 10 Nel settore ospiti dello stadio San Vito domenica scorsa contro il Pisa erano presenti 23 tifosi. Tutti possessori della tessera, l’ultima invenzione delle istituzioni per “porre freno agli episodi di violenza negli stadi” (?). 30 invece gli steward dedicati a quella zona, uno spicchio di spalti con 1600 posti a sedere, che il Cosenza schiera ogni domenica. Come dire uno steward a persona. Uno spreco. Due domeniche fa da Taranto venne un solo tifoso. Sono questi i numeri di chi ha progettato la fantomatica “tessera del tifoso”? Un vero e proprio fallimento che se nei campi di A e di B è oggetto di boutade come a Trieste, dove la societa’ si permette il lusso di stendere delle gigantografie stampate con le vecchie immagini del pubblico tra gli spalti, in Lega Pro, e nelle altre leghe minori, diventa un preoccupante campanello d’allarme per i bilanci delle societa’. Incassi mancati e canna del gas vicina alla bocca. Se in serie A e B la pubblicita’ ed i diritti televisivi coprono gran parte dei bilanci, magari non tutto, ma danno una grossa mano, nei campionati minori si vive solo del contributo dei mecenati che, fin quando non si scocciano, investono con la speranza del grande salto che tradotto significa gestire bilanci con una buona parte di risorse garantite. Un vero e proprio suicidio. L’arcipelago calcio in Italia non e’ solo la serie A dove la tessera del tifoso funziona nelle metropoli come Milano, Roma, Napoli, Catania e Palermo dove il bacino di spettatori ha una percentuale alta rispetto a popolazioni che superano il milione di abitanti, ma e’ soprattutto campi e citta’ di provincia dove, quando va bene, in citta’ come Cosenza, Taranto, Foggia si arriva alle 10.000 unita’ ma nelle grandi occasioni. In tutti gli altri casi la media scende sui 1000-2000 spettatori. Ma parliamo di Lega Pro. Senza scendere nelle altre categorie minori della galassia calcio. Così succede che se le curve, oltre il 50% degli incassi, decidono di non entrare, e’ la fine. La fine di uno spettacolo, la fine del piu’ bel gioco del mondo. E’ inutile negarlo, o nascondersi dietro un cerino. Succede che la passione sfuma e, come ieri a Cosenza, quando serve quella mano in piu’ che solo la passione e l’incitamento sanno dare, anche il gioco in campo ne rimane influenzato. Vedere Cosenza-Pisa, un appuntamento da cartellone del calcio di Lega pro, che sfila nel silenzio piu’ totale delle curve, davanti a 3.380 paganti, bè questo e’ piu’ di un allarme. Questo e’ il segnale che qualcosa si e’ rotto. E’ segno che chi ha messo mano al problema violenza pensando di risolverlo con una tessera ha proprio sbagliato approccio. Gia’ il biglietto nominativo violava elegantemente la privacy del cittadino. Ora con la tessera siamo alla frutta. Stadi vuoti e tifoserie indispettite, risultato: il crac, il deserto, la noia. La fine di un gioco che con il pubblico ha la sua parte importante. Quando lo capiranno i vertici del calcio non sara’ mai troppo tardi. (Pippo Gatto)
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Anche questa notizia rimane in ambito locale, pubblicata sul Giornale di Brescia:
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Poi una mail: "Caro mio ti scrivo perchè non sono completamente d'accordo con il tuo discorso.Essendo un abbonato di curva(nel 1973/1974 non c'era distinzione fra nord e sud ) e, tranne per motivi di servizio militare per cui ero impossibilitato a seguire la mia AMATA , ho sempre rinnovato il mio abbonamento, e da quando ho iniziato a portare mio figlio assiduamente allo stadio (dal 90 all'età di sei anni) ho scelto la nord per stare più "comodo" con un ragazzino che anche se in piedi non vede nulla in sud perchè c'ha la "gente davanti in piedi" , e li continuo a rinnovare il mio abbonamento avendo familarizzato anche con i vicini di posto.Il famoso chip di cui tanto scriviamo è gia con noi da quando ci siamo muniti di cellulari di cui sembra non possiamo farne a meno.Il vero motivo per cui non dovremmo accettare la "Tessera del Tifoso" è solamente di principio perchè è un'imposizione Dittatoriale del governo impostaci senza reale motivo se non quello di toglierci altri soldi...fatti un piccolo conto di quanto incassano solo per emetterle (15 euro per ogni tessera),senza contare poi quelli che incassano da chi la attiva e la usa come carta di credito.........Comunque il suo scopo fondamentale è svuotare gli stadi e farci vedere la partita tutti davanti la TV A PAGAMENTO(altri soldi) e non di schedarci e controllare i nostri movimenti.QUELLO GIA LO FANNO CON TUTTI I SATELLITI E I CA..I VARI CHE HANNO INVENTATO(acquisti su internet ect.ect) E CHE CONTROLLANO OGNI NS MOSSA........Poi con QUELLA ci hanno messo anche gli UNI CONTRO GLI ALTRI poichè domenica non sentivo in nord i ragazzi del gruppo incitare la Roma nel momento di difficoltà perchè ,credendo che la partita era gia vinta(essendo rivolti verso gli spalti e non verso il campo),il loro grido era solo questo...TESSERATO PEZZO DI MERDA ...... questo solo perchè io tesserato voglio avere l'abbonamento poichè non ho tempo di fare le file ogni volta che c'è un partita di cartello per avere il biglietto ,e non ho voglia di fare almeno trenta chilometri solo per andare a farli ogni volta poichè non abito più a Roma ma a Ladispoli e non ci sono ne romastore ne lottomatica abilitati nelle vicinanze, e non perchè sono contro gli ultras che non l'hanno fatta ma solo uno che ama la Roma e vuole fare l'abbonamento.E se quest'anno ho una partita gratis, non mi stanno regalando nenche più di tanto poichè sono quarant'anni che anticipiamo i soldi anche per amore ,poiche non navighiamo nell'oro e pagando prima siamo sempre presenti e non siamo costretti a scegliere quando si hanno più partite ravvicinate,in quanto diventa una spesa ulteriore in una sola settimana che a volte non si può sopportare.. e poi quando va male e piove e fa freddo ,"visto che ho gia cacciato li sordi", c'annamo uguale alla stadio invece de sta a casa al calduccio .Ti saluto con un grosso FORZA ROMA e sicuro di non averti convinto ma almeno di essere capito e non schifato .(Il comunicato degli ultras del 24 scorso è anche contro di me, (se non solo contro di me) oltre che contro la tessera".
Come già detto, ci sono persone con difficoltà logistiche che hanno tutte le attenuanti del caso, come ad esempio chi risiede fuori Roma. Mi sembra che tu ci rientri appieno. Per il resto, è questione di priorità: come sai c'è chi la vede in un modo, chi un un altro. Nel frattempo però, SOLO grazie a chi non se l'è fatta, ci sono i problemi che leggiamo quotidianamente su questo sito e che sono l'unica speranza per far modificare qualcosa.
*
Post Roma/Inter: "Ciao Lorenzo, che dire..! Per COERENZA ti riscrivo dopo Roma Inter.
Quando sono arrivato e ho saputo che si sarebbe cantato ci sono rimasto male. Anche se lo stadio e la curva in particolare (che è l'unica parte che mi interessa) non era affatto piena,o meglio non c'entrava  niente con i Roma-Inter al vertice come gli anni precedenti,mi sono sentito parte del Circo Sky.
Sempre pieno di gente mai vista e incantevoli donzelle pronte per la disco subito dopo la partita,a prescindere dal risultato.Io se perdevo pure Sabato sarei andato  in depressione !
Ad ogni modo se la semi-protesta è servita realmente a far capire che non è un caso se la Roma con la Curva Sud,fa paura per grinta e voglia di lottare ( anche se c'è andata bene). Fa veramente male entrare e vedere gente seduta e apatica,nei settori dei gruppi che non entrano. Sarà ma ho l'impressione che se la Roma riprende a vincere questa protesta passerà in secondo piano. Per poi riprendere (in ritardo come al solito) quando verrà reso pubblico che per assistere a una partita in qualsiasi stadio bisognerà essere "privilegiati" o si resterà  fuori.
Ci limiteremo agli sporadici "NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO" che non fanno neanche sentire in TV,che sono due anni che intoniamo,ma che non hanno portato a nessun risultato.
Tentare di risaldare la spaccatura col tifoso medio,non è un'idea sbagliata,perche come ho già scritto è una protesta che riguarda tutti,ma entrare a 22 EURO e cantare a squarciagola,come se niente fosse alimenta il valore dello spettacolo offerto da questo calcio-industria che noi combattiamo.
Vabbè per il momento godiamoci la ripartenza della nostra amata A.S. ROMA. !
BASTARDI STIAMO ARRIVANDO...! Saluti Ang88".
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Ricevitorie... questa mi era già stata segnalata: "Ciao Lorenzo, ti scrivo due righe per raccontarti come si comporta il titolare, tra le altre cose laziale, del punto vendita lottomatica di Corso Francia angolo via bodio. Sabato mattina ero in zona e mi sono fermato per acquistare una curva nord nel suddetto bar (sapevo che c'erano ancora diversi tagliandi a disposizione da un amico che lo ha acquistato a torrevecchia). A domanda precisa, mi è stato risposto in maniera arrogante da questo tracagnotto che le curve erano esaurite e che vendeva solo biglietti di distinti a 33 euro e tevere da 60/80...probabilmente perchè la "provvigione" sui biglietti più costosi è ovviamente maggiore rispetto a quella delle semplici curve.
Consiglio di boicottare vivamente questa ricevitoria, sia per la loro arroganza che per il loro modus operandi. Un caro saluto, Giacheme".
Abbiamo ben visto come era esaurita la Curva Nord!
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Musica e ultras: "Ciao ragazzi, appena avete 5 minuti liberi ascoltatevi il nostro nuovo singolo "Ultras" (al link qui sotto), dedicato a tutti i tifosi che vengono considerati e trattati come criminali per il solo fatto di andare allo stadio, senza distinzione di colori e bandiere.
Ci piace pensare che quello che suoniamo rispecchi il grido di rabbia di tutti, contro un sistema marcio ed opportunista che sta facendo di tutto per reprimere quella che é la parte piú bella e autentica del calcio. Un saluto incazzato, BZK
http://www.myspace.com/bruttizozziekattivi
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Roma/Crotone Primavera:
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Fiorentina/Parma.... torna la democrazia! E poi, gentiluomini dei Lech Poznan a Torino con la Juventus.

Viola

Parmensi fuori dal settore ospiti

I gentiluomini polacchi a Torino con la Juventus


27 settembre 2010: aggiornamenti sul sondaggio Lazie: "Ciao Lorenzo, volevo informarti che non è vero che il risultato sia già scritto
come letto in precedenza, perchè attualmente SKEGGIA è in testa di pochissimo, per cui dobbiamo continuare a votare!!!
Un saluto e complimenti per il tuo immenso lavoro. Emiliano".
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Juventus/Cagliari
A sinistra Cagliaritani tesserati, a destra Cagliaritani non tesserati
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Come sapete, sul finire degli anni '70 c'è stato un connubio totale tra musica e football.
Qui sotto il video dei Cock Sparrer, noti tifosi del West Ham United, "We love you" che in sottofondo mostra i West Ham nel 1977 nella finale di FA Cup.
http://www.youtube.com/watch?v=tkEEaoawRdc
Questo, invece, il testo di "King of the jungle" dei Last Resort, dedicata ai tifosi del Millwall:
He watches the other beasts
Quiet and dignified
Claws like flicknifes
He don't have to hide
Waiting until the time is right
Pouncing like a thief in the night
But they keep on coming through the jungle track
When they feel the power on the hour
Wish they had turned back
The air is fill with a mighty roar
They stand there as always as before
The warrior's strong, the warrior's proud
The warrior stands at the edge of the crowd
The warrior's brave, the warrior's cool
Even when he's got his back against the wall
He's the king of the jungle
They stand by each other like a brother
Like a lions pride
They won't turn away or stray
To the other side
Even though they're few and far between
They'll stand by you no matter where you've been
Del resto anche il singolo "Running Riot" (1977) del medesimo gruppo ha quale copertina una immagine dei disordini tra West Ham United e Manchester United:

Persino i Pink Floyd, al termine della loro canzone "Fearless" (tratta dall'album "Meddle") hanno immortalato la Kop di Liverpool che canta "you'll never walk alone": http://www.youtube.com/watch?v=UvPiv7F1lfE
In questo video del 1985, si vedono i Newcastle infiltrarsi nella curva rivale del Sunderland e poi venire rimandati verso il loro stand passando a bordo campo: http://www.youtube.com/watch?v=sxGGsAW94hE&p=1C48BD95411AC120&index=39
Stessa cosa per i Preston North End a Chorley nel 1986: http://www.youtube.com/watch?v=B_BExRzS8Ag&feature=related
Qui invece c'è la Red Army del Man U a Norwich nel 1977: http://www.youtube.com/watch?v=jN9djmp_sjk&p=1C48BD95411AC120&index=41
Sempre la Red Army arriva a Liverpool: http://www.youtube.com/watch?v=eeAPAvkNgu0&p=1C48BD95411AC120&index=42
Questa dal Brasile fa ridere: http://www.youtube.com/watch?v=vQx2_KQVkpI&feature=related
Spettacolo al Boca: http://www.youtube.com/watch?v=l-sxrOH-Le8


26 settembre 2010: inserite altre foto di Roma/Inter. Al riguardo: "Bella Lorè, ieri mi hanno prestato un abbonamento per andare a vedere Roma
Inter in Tribuna Tevere (ingresso 29, ero 3 file sopra di te)...ebbene io ovviamente non ho la TdT: sono entrato con abbonamento intestato alla persona X
e chi mi accompagnava mi ha dato la sua TdT intestata alla persona Y. Y è entrato dall'ingresso riservato alla TdT senza TdT...VIVA LA LIBERTA', IO NON MI TESSERO FORZA ROMA CIAO GABRIELE".
Se è per questo segnalo anche che in Tribuna Tevere non vi è affatto un ingresso riservato ai possessori della TdT: è uguale per tutti.
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Qualche articolo trovato qua e là:
"Inutile dire che questo Milan-Genoa non poteva essere una partita come le altre, soprattutto a livello di tifoserie; dopo quindici anni in cui i tifosi delle due squadre non si erano più ritrovati nello stesso stadio in occasione delle sfide fra le loro squadre, è giunto il momento di tentare di far tornare le cose alla normalità. Ovviamente un po' di timore c'era, avvicinandosi allo stadio e cercando di capire quale fosse l'atmosfera e se ci fossero pericoli di incidenti e tafferugli, ma si è subito intuito che tutto stava filando via molto tranquillamente. Certo lo scenario all'interno dello stadio si è rivelato quantomeno grottesco e ciò impone una riflessione sulla "tessera del tifoso" non come strumento in se stesso ma per come vengono gestite le vendite dei biglietti; in pratica in questo caso il ragionamento è stato: se sei un tifoso genoano puoi comprare biglietti del settore ospiti solo se hai sottoscritto la tessera del tifoso, ma se per caso la cosa non ti va (come capita alla stragrande maggioranza degli ultras italiani) puoi comunque comprare un biglietto per qualunque altro settore occupato dai tifosi avversari e mischiarti con loro. E' come gettare un cerino in una polveriera e sarebbe potuto accadere di tutto, visto che il settore ospiti, appositamente predisposto a separare i tifosi delle due squadre era pressochè deserto e tutti i tifosi del Genoa erano appostati nel terzo anello rosso con la possibilità di entrare in contatto con i tifosi rossoneri e senza reti che impedissero loro di gettare oggetti nei settori sottostanti; fortunatamente non è successo nulla di particolarmente grave o irrimediabile e mi perdonerà la signora rimasta stordita dal petardo lanciato nell'intervallo, nell'unico momento di tensione in un pomeriggio che molti ipotizzavano ben più caldo da questo punto di vista. Chiaro che, però, chi ha inventato la tessera del tifoso e, soprattutto, consente (non solo in questo caso) che ai tifosi ospiti vengano venduti biglietti di altri settori che non sia quello loro riservato, non sta facendo prevenzione della violenza, ma sta creando i presupposti perchè prima o poi succeda qualcosa di spiacevole e se queste sono le conseguenze dell'applicazione delle norme sulla tessera del tifosi...meglio tornare al passato con i tifosi ospiti riuniti nel loro settore, tessera o non tessera, perchè se la tessera serviva a scongiurare che i tifosi meno tranquilli potessero andare in trasferta, l'intento è miseramente fallito. Fortunatamente fra le due tifoserie ci si è limitati ad insulti verbali e cori di sfottò, ma chi dirige l'ordine pubblico negli stadi dovrebbe fare un bell'esame di coscienza e cercare di correggere i tanti errori e le tante lacune delle nuove norme".

Autorizzati da Maroni nel settore ospiti

Genoani che ne hanno pieni i maroni in mezzo ai milanisti
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Buffonate a Pescara: "Ciao Lorenzo, leggo da tempo con interesse il tuo sito, che è senz'altro una delle migliori fonti informative riguardo alla battaglia contro la tessera.  Vorrei renderti noto (e chiedere una tua opinione in merito) quanto avvenuto in occasione di Pescara - Torino.
A una settantina circa di ultras del Toro, ovviamente non tesserati, muniti di biglietto di tribuna adriatica, è stato intimato, da parte dei locali responsabili dell'ordine pubblico, (a pena della prospettazione di un possibile intervento della forza pubblica..) di entrare nel settore ospiti e non nel settore di tribuna per il quale avevano acquistato il biglietto (peraltro più caro per circa dieci euro).
A tal fine le stesse forze dell'ordine si sono premurate di disattivare i tornelli del settore ospiti...
Per evitare problemi, pur a malincuore, ci si è adeguati..
Le conclusioni direi che sono:
- l'assurdità di questo sistema (ti impediscono di comprare il biglietto di settore ospiti e poi ti costringono ad andare lì, sconfessando tutto quanto)
- l'estrema discrezionalità degli organi di polizia, discrezionalità che mi pare sconfinare nell'abuso quando a una persona è negata la possobilità di assistere a un evento nel luogo ove un titolo d'accesso regolarmente acquistato glielo consentirebbe.
La domanda che ti pongo è: un simile comportamento può, a tuo avviso, integrare gli estremi dei reati di abuso d'ufficio (comportamento in violazione della L. 401/89 con danno ingiusto arrecato a chi è costretto ad assistere alla partita in un settore il cui biglietto ha un prezzo inferiore), di violenza privata (costrizione ad entrare nel settore ospiti dietro prospettazione dell'intervento della forza pubblica) o di qualche altra fattispecie criminosa? Quali sono i limiti di discrezionalità dell'autorità di pubblica sicurezza nell'impedire di usufruire di uno spettacolo in un determinato luogo nella modalità specificate da un contratto stipulato tra singolo soggetto e società di calcio/ente emettitore dei biglietti?
Grazie, un ragazzo di Torino
Prima o poi bisognerà denunciarli, è ovvio. Chi gestisce l'ordine pubblico ha un'ampia discrezionalità ma in casi come questi per lo meno la restituzione del costo pagato in eccedenza dovrebbe pagarlo il Ministero degli Interni: è Maroni che ha voluto tutto questo, i granata non hanno violato alcuna legge e son o stati costretti ad assistere alla partita in un settore diverso da quello per cui avevano il biglietto. La denuncia per violenza privata ci sta tutta. E anche per abuso d'ufficio.
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Biglietti vari: "Buongiorno Lorenzo, ti invio in allegato la scansione del biglietto della partita Lazio Milan che la polizia tributaria ha regalato al barista del bar dove solitamente vado a mangiare. E la cosa strana è che nessuno l'ha controllato, nè gli hanno chiesto tessere o documenti.
Ovviamente sul retro, nella parte cancellata, c'è il nome, cognome e la data di nascita del barista. Scritta a penna. Volendo avrebbe potuto chiamarsi Raimondo Vianello ed essere nato dove e quando gli pareva, tanto nessuno ha confrontato nulla... Lascio a te ogni commento Stefano". Il commento lo dovrebbero fare i "giornalisti"... io mi limito a informare!
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Qui sotto una foto dei Fiorentini senza tessera a Genova con il Genoa la settimana scorsa.



25 settembre 2010 (pomeriggio): in costruzione la pagina di Roma/Inter.
Al riguardo un articolo del Corsport sulla intelligente scelta della Roma in ordine al costo dei biglietti:
CORSPORT (P. TORRI) - C’era una volta-Roma-Inter. E non c’entra niente il fatto che, questa volta, per questa ennesimo incrocio non si possa parlare di sfida scudetto.  C’entrano i nu meri. Numeri che dovrebbero far riflettere un po’ tutti, a cominciare da chi detta le regole. I numeri a cui ci ri feriamo sono quelli relativi all’affluenza stasera all’Olim pico per una partita che nelle passate stagioni ha quasi sempre fatto registrare il tutto esaurito. Stavolta non ci sarà. A meno di clamorose impennate nella giornata di oggi, saranno circa quarantamila i tifosi che si presente ranno ai tornelli dell’Olimpico, diciottomila sono gli ab bonati, più i circa diciottomila paganti (almeno fino a ie ri sera). E’ esaurito soltanto il settore Sud dello stadio, Curva e Distinti, per il resto c’è ancora abbondanza di bi glietti, in particolare per quel che riguarda le tribune che stasera presenteranno lar ghi vuoti.

NO DEI GRUPPI - In Sud ci saranno anche quasi tutti i gruppi che hanno rispedito al mittente la tessera del ti foso (gli Ultras Roma non ci saranno, ieri con un comu nicato hanno ribadito che rimarranno all’esterno). Un ulteriore segnale, quello dei paganti, di una crisi di vo cazione da stadio, è data an che dal numero dei tifosi in teristi che si presenteranno alla partita di questa sera. Negli anni passati ne erano sempre venuti quattro-cin quemila, stavolta al momento saranno meno di mille e sa ranno sistemati nel solito settore di Distinti Nord riser vato agli ospiti.

IN ANTICIPO - Del resto oggi andare allo stadio è come fa re una specie di via crucis, a cominciare dall’acquisto dei biglietti, questa volta pure piuttosto cari, cosa che non ha fatto piacere alla tifoseria giallorossa, per finire alle code che da quest’anno si formano ai pre- ingressi dove sono stati divisi i percorsi tra chi ha la tessera del tifoso e chi non ce l’ha, cosa che nelle precedenti partite ha visto formarsi lunghe code. Per questa ragione ieri la Roma, con un comunicato apparso sul sito ufficiale, ha in vitato tutti a presentarsi con un certo anticipo allo stadio proprio per evitare che arrivando all’ultimo possa voler dire entrare all’Olimpico con la partita già cominciata. Saranno ovviamente molto accurati i controlli di sicurez za per una partita che negli ultimi anni ha sempre avuto il bollino rosso per quel che riguarda il rischio incidenti. Certo è che questa Roma alle prese con una classifica che mai avrebbe immaginato di avere dopo quattro im pegni di campionato, stasera avrà anche bisogno dei suoi tifosi per andare oltre l’ostacolo l’Inter e provare a tirar si un po’ su. Chi ci sarà lo farà sicuramente, ma ci fareb be molto piacere stasera vedere un Olimpico pieno come ai bei tempi.
Riguardo il sondaggio della Lazio, è chiaro che è taroccato per far vincere Olimpia, visto che prima di invitare i romanisti a votare per Skeggia, proprio questo nome per il simpatico pennuto era al secondo posto e ora è al terzo assai distanziato dai primi due.

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Alla fine di tutta questa storia bisognerà scrivere un libro di barzellette:
Atletico Roma / Virtus Lanciano: dopo che la Virtus Lanciano si infuria per la chiusura dello stadio ai propri sostenitori con TdT, a due ore dall'inizio la partota viene rinviata... è il caos totale! Dal sito del Lanciano:
Grazie, basta così!
“È buonsenso prendere un metodo e provarlo. Se fallisce, ammettilo con franchezza e provane un altro. Ma soprattutto, prova qualcosa” (F D R)
Se questo è un attacco, è un attacco a tutto il cosiddetto “sistema” di governo e di controllo del calcio.
Atletico Roma-Virtus Lanciano chiusa ai sostenitori ospiti; una “bella” storia di (purtroppo) ordinaria pessima gestione da parte di Chi ha la funzione di tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico e di Chi ha il dovere di tutelare i legittimi interessi delle Società e dei sostenitori di quelle Società senza le quali non esisterebbero né la Lega né  il calcio.
Con il calcio, o meglio con il “governo del calcio”, di “questi tempi” è sempre tempo di domande, spesso imbarazzate e imbarazzanti.
Magari, un giorno, Qualcuno ci spiegherà …
A cosa serva chiedere, a inizio stagione agonistica, a tutte le Società professionistiche la garanzia della disponibilità di un impianto a norma per avere diritto all’iscrizione alla Lega PRO quando poi, per ragioni indipendenti dalla volontà delle stesse Società, è possibile assistere a “sfratti” repentini che costringono a ripiegare su impianti di fortuna.
A cosa servano strutture e sovrastrutture di controllo, sorveglianza e pianificazione quando pur essendo ben noto, ufficialmente dal 21 settembre, in realtà (informalmente) da alcuni giorni prima, che la partita si sarebbe disputata al “Francesca Gianni” e non più nella sua sede naturale (il “Flaminio”) si è arrivati al punto di effettuare una “riunione tecnica” presso l’impianto solo venerdì 24 settembre, circa 24 ore prima dell’inizio della gara, alimentando uno stato d’incertezza e di confusione in tutte le parti in causa, in primis negli appassionati in attesa di poter acquistare un biglietto che non sarebbe mai stato posto in vendita.
Quale sia l’obiettivo che il Ministero, l’Osservatorio, il CASMS vogliono perseguire: se vogliono davvero garantire ordine e sicurezza oppure se vogliono generare confusione e totale sfiducia nel fatto che Chi decide, decide per il meglio e con la dovuta tempestività … perché, è necessario che se ne rendano conto, è questo che stanno rischiando di ottenere.
Quale sia la funzione della Lega PRO che non ha fatto quanto era giusto attendersi per tutelare gli interessi delle Società affiliate che per “obbligo e mandato naturale” (della Lega) dovrebbero essere non solo governate  “a colpi di comunicati” e norme sempre più pressanti ma rappresentate e affiancate, anche con interventi di mediazione nei confronti delle Autorità territoriali; ebbene, Noi e i Nostri Tifosi, in questa circostanza, non ci siamo sentiti rappresentati e tutelati da nessuno.
Quale sia la reale funzione del “prezioso” strumento Tessera del Tifoso che sembra essere “indispensabile quando non serve e inutile quando dovrebbe davvero servire”.
Più precisamente, ci chiediamo, noi della Virtus e di Lanciano: a cosa sarà mai servito averne sottoscritte oltre mille di quelle famose tessere se sembrano essere utili a tutto tranne che ad accedere in un impianto sportivo per assistere a una partita?
Che Qualcuno, dopo averci sollecitati a fare azioni di persuasione e di “marketing” presso i nostri sostenitori, faccia a sua volta un’azione di persuasione e venga a convincerci che non ci siamo sbagliati, che non ci siamo fatti prendere per il naso e che non abbiamo (seppur involontariamente) preso per il naso nessuno …
venga a convincerci, anche, che non siamo stati semplicemente lo strumento di una banale ma torbida azione di sell-out per conto di chi aveva bisogno di piazzare qualche prodotto finanziario nelle mani di nuovi potenziali clienti.
Venga a convincerci che possiamo contare su idee, progetti e strutture improntate alla trasparenza, alla chiarezza, all’efficacia.
Altrimenti, se il “grande progetto” è quello di piegare tutti alla formula di calcio-spettacolo e business, dove l’ultimo elemento è il vero motore immobile di tutto il meccanismo, lo si affermi con chiarezza e si ammetta lealmente di non essere più in grado di onorare la propria missione naturale: garantire al “sistema calcio” equità, certezza e rispetto delle regole, trasparenza.
Peccato che il tempo delle risposte sembri non arrivare mai.
S.S. VIRTUS LANCIANO 1924 S.R.L.
“A parte i nostri pensieri, non c'è nulla che sia davvero in nostro potere” (R D)
Ancora Tdt: "concordo a pieno con te lorenzo e l'unica maniera e' acqistare in massa i biglietti della nord.in primo per lasciare da soli i tesserati "ULTRAS"in sud e poi per vedere se conviene a nessuno che stiamo vicini al tanto amato settore ospiti.........ultras tutti in nord ...............un 37enne........".
Angelo: "Ciao Lorè (ho preso il vizio eh!)
questa stagione può essere considerata come un svolta epocale,a livello di tifo,e ti giuro che non faccio che pensare a quanto era bello aspettare la domenica,per andar a gridare con tutta la passione e l'ardore (che contraddistingue noi romanisti) l'amore per la  ns squadra e i nostri ideali.Organizzarci per le trasferte! Mentre ora so che c'è da combattere ( in senso buono...mica tanto! ) per ottenere qualcosa di simile. Comunque la penso esattamente come Mirko.Sarei disposto a restare fuori nonostante i 22 euro. Ma quanti lo farebbero,e per quante partite soprattutto? Poi siamo sicuri che al derby lasceranno un blocco di ultras nell'antistadio? Sappiamo tutti quanto si sia imborghesita la tifoseria,la gioventù,la società in generale.
Io,come altri commentatori essenzialmente a livello decisionale nella curva,non contiamo un caxxo! Ma credo che un blocco unito che contesta E BASTA...all'interno della curva,sia l'idea migliore.Anche perchè,come già accade, chi ha la tessera,e magari entra in Sud per la prima volta stà sicuro che dopo un paio di partite si mischerà coi contestatori o cambierà settore.
Non credo che sia conveniente fare quadrato trà  duri puri ( visto che per diversi modi di vedere la protesta ci siamo già divisi ), ma solo attirare l'attenzione con una protesta duratura con l'impatto che solo la Sud è in grado di dare. Grazie per l'opportunita che ci offri col tuo sito".
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Poi S. critica un pezzo de "Il Romanista": "Ti scrivo dopo aver letto il pezzo di Chiara Zucchelli sui tesserati presenti a Brescia. Comincio a chiedermi se i media "ce fanno o ce so"? Ritengo quanto scritto un vero e proprio schiaffo in faccia a tutti quelli che negli anni hanno seguito i nostri colori ovunque, ma veramente ovunque. Evidentmente il Romanista (perchè se non sbaglio si tratta di questa testata giusto?) sta ricalcando la pessima linea editoriale adottata un paio di anni fa, prima sostiene che se si vendono 10 biglietti per il settore ospiti del Rigamonti è perchè la partita si disputa in infrasettimanale, poi addirittura elogia e rende onore ai tesserati che (anch'essi) sputando letteralmente in faccia a chi si sbatte per questa squadra, nonchè ai diffidati, hanno avuto il vergognoso ed ingiusto privilegio (ingiusto perchè in genere un privilegio è conseguenza di un valore o di un qualcosa dimostrato nel tempo e non perchè tu firmi un modulo ed io no!) di poter acquistare il tagliando per il settore ospiti. Vorrei solo ricordare a questa pischelletta forse un pò disinformata o scordarella che 6-7 anni fa in un Brescia-Roma di Coppa Italia (ovviamente infrasettimanale) il settore ospiti si gremì di 80 ULTRAS (perchè solo gli ultras partono per la Coppa Italia, in pieno inverno, di giovedì sera!), che erano quindi già 3 volte tanto i presenti quest'anno in campionato! Non le/vi viene il dubbio amletico che forse se c'è qualcosa che non va è la presenza della tessera del tifoso oltre che di norme volte a voler a tutti i costi svuotare gli stadi???
 La signorina Zucchelli nel suo pezzo parla di amore, attaccamento alla maglia, fede...ma di cosa stiamo parlando? Se alla suddetta vietassero di vedere il marito/fidanzato per una qualsivoglia ragione, mettiamo perchè lei ha i capelli biondi anzichè mori, vorrebbe dire che lei non lo ama più oppure che sta subendo un vile abuso? Ha mai messo piede in uno stadio, almeno all'Olimpico? Lo sa che esistono file differenziate per buoni (tesserati) e cattivi (non tesserati) come avveniva durante l'apartheid? Sprechi meno inchiostro signorina Zucchelli, e non venga ad insegnarci a noi cosa è la fede per la Roma...piuttosto pensi alla sua che sicuramente, grazie alla sua professione (privilegiata quanto i privilegiati), non trova gli stessi nostri ostacoli! E lasci perdere parole come "eroi"...gli eroi (sempre nel nostro contesto, altrimenti questa parola andrebbe usata per argomenti ben più importanti) sono quelli che andarono a Tromso, a Tampere, a Belgrado etc etc... e non 20 ragazzi che, forse neanche per loro colpa ma piuttosto di una società malata che oggigiorno latita di valori e si fa calpestare i propri diritti mostrando il sorriso, non hanno capito quale è la gravità dello strumento repressivo che loro stessi hanno sottoscritto... ma la cosa più grave è che probabilmente non lo capisce neanche lei signorina Zucchelli, che di mestiere fa la giornalista ed in teoria avrebbe il compito (anche nel suo piccolo) di salvaguardare quel briciolo di democrazia che rimane nel nostro ignobile paese... seh vabbè...
 NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, NO AI PENNIVENDOLI!
Un tifoso non tesserato".
*
Beffa dei cesenati:
"La redazione di "Tuttocesena" ha pubblicato un comunicato diffuso dal noto gruppo di ultras romagnoli, WSB 81, che è riuscito a violare il divieto di trasferta, accedendo allo stadio "Massimino" di Catania senza tessera del tifoso. Ecco il racconto del gruppo di ultras: "Domenica scorsa con il Lecce apprendiamo che l’agenzia viaggi Manuzzi di Cesena, mette in vendita a chiunque un pacchetto viaggio che comprende trasferimento e ingresso allo stadio di Catania, senza tessera del tifoso, come accredito. All’inizio rimaniamo sorpresi...poi ci viene un’idea. Ci informiamo e decidiamo, il lunedì pomeriggio, di provare a “violare il divieto”, infiltrandoci nel charter, che trasporta la squadra, riuscire ad entrare e mostrare i nostri simboli (WSB e Sconvolts) alla faccia di chi vuole eliminarci. L’obiettivo della nostra azione era in primis, riuscire a battere il divieto, violando l’assurdità del provvedimento che permetteva ai soli tesserati di scendere a Catania. Obiettivo secondario quello di mettere in “crisi” il loro sistema, che permette ai tanti tifosi da tribuna, amici e “vip” di entrare senza tessera allo stadio. Infiltrandoci volevamo mettere in crisi il loro sistema di privilegiati - si legge nella nota scritta dagli ultras - Quando agenzia, questore di Catania e società capiscono che sull’aereo saliremo anche noi... la questione diventa un caso. La nostra iniziativa manda in tilt il sistema. Il questore, fa di tutto per impedirci di partire... in quanto ultras, e alcuni addirittura ex daspati. La situazione è surreale... tutti gli altri non tesserati sull’aereo possono andare senza problemi e NOI NO? Mobilitiamo i nostri avvocati perché nonostante la repressione in atto, siamo ancora cittadini come gli altri e non possono impedirci di prendere un aereo. Grande è l’imbarazzo del sistema organizzativo, e grandi sono le pressioni per farci desistere dal nostro intento. Chiediamo che il divieto di prendere l’aereo ci venga comunicato attraverso un documento ufficiale, che ci venga scritto e firmato dal Questore di Catania o chi per lui. Ma sapevamo che non poteva farlo se non violando leggi e costituzione quindi… Noi, tramite i nostri avvocati, rivendichiamo i nostri diritti di cittadini, non molliamo e alla fine partiamo. Non ci piace certo viaggiare con squadra e società, e per questo stiamo sulle nostre, ma vogliamo raggiungere il risultato di entrare e violare, di fatto, il divieto. Viviamo cosi la nostra giornata da OSPITI INDESIDERATI, scomodi al sistema sempre, contenti di esserci infilati nelle falle del sistema repressivo per un giorno e ripagati dei tanti sacrifici per essere presenti comunque". (Mediagol.it)  (Redazione)"
Fonte: http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=184186#ixzz10YeaJnIl
I Lech Poznan a Torino: http://www.youtube.com/watch?v=30fYKZZrbdc


24 settembre 2010 (pomeriggio): inserite alcune foto di Brescia/Roma.
A proposito... tra i divieti del CASMSASASASMMSSSSS non c'è scritto nulla in ordine alla possibilità, per chi ha la TdT, di andare a Napoli..... un svista?
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Cruz Azul (Mexico) / Columbus (U.S.A.)

Empolesi ad Ascoli (senza tessera)

I granata del Torino senza Tdt sventolano i rispettivi biglietti

Pescaresi a Varese (senza tessera)
Una e-mail:
Buonasera Lorenzo,
ho 43 anni e fino l'anno scorso sono stato abbonato in curva sud nel settore dei distinti lato monte Mario, seguo la Roma da quando avevo 7 anni e sono stato abbonato per più di 25 anni, con altri 8 amici abbiamo deciso di non rinnovare per non piegarci a chi vuole decidere come dobbiamo vivere la nostra passione e per solidarietà e sostegno verso coloro che portano avanti il nome e l'onore della nostra amata curva sud e del mondo ultras in generale.
Essendo ormai un padre di famiglia vivo il tifo in maniera meno attiva di quando ero  un giovanotto, ma nel mio piccolo ho sempre cercato di dare il
mio contributo di voce e cuore, ero uno dei pochi del nostro settore che rimase fuori il primo tempo di  Roma Fiorentina dello scorso anno per la protesta contro la T.D.T. e tornando sugli spalti mi sono trovato ad arrivare quasi alle mani con quelli che insultavano i  ragazzi della curva che stavano rientrando.
Sono convinto che tranne pochi casi sporadici chi ha fatto la tessera in curva ha "tradito" un'ideale e non sia giusto che calchi quei gradoni, provo fastidio verso chi si e' appecoronato e mai mi sarei immaginato che sarebbero stati così tanti ;tant'è che anch'io avevo deciso che la lotta più giusta sarebbe stata quella di disertare lo stadio e infatti fino ad oggi sono stato solo a Monaco.
Da quanto ho sentito mi sembra che i ragazzi vogliano continuare la loro giusta protesta non facendo il tifo o addirittura restando fuori per Roma-Inter,in linea di pricipio sono daccordo ma ho paura che questo diventi controproducente alla "causa".
Essere ultras penso voglia dire far parte di un' elite di tifosi e sicuramente io che ultras non sono non posso dire come dovrebbero comportarsi;ma mi faccio delle domande:
Questa battaglia si vince  senza il consenso della gente e quindi del tifoso normale?
Quanti capirebbero che non fare il tifo per coerenza in un momento di bisogno sia giusto?
Non si rischia di essere autoreferenziali se non si sostiene in questo momento la causa scatenante del nostro essere tifosi e cioè la Roma?
Sono molto confuso  non riuscendo a darmi una risposta e forse me ne pentirò ma ho preso il biglietto di Roma-Inter perchè in questo momento sento che è
giusto essere vicino alla mia Roma! Mi piacerebbe sapere che ne pensi?
NO ALLA T.D.T.! Saluti  Alessandro
E' difficilissimo dare una risposta e non vorrei entrare in tematiche che non mi competono più. La linea più estrema del non entrare è forse la più corretta da un punto di vista logico, anche se l'acquistare il biglietto ha comunque un suo senso, perché per farlo non devo chiedere il permesso al questore. Nel momento in cui lo si dovrà fare, si vedrà. Certamente però non ha senso fare il tifo come se nulla sia acacduto. Sono d'accordo sul non inimicarsi il resto della tifoseria: ciò che attualmente dà fastidio alla massa di romanistoni sono i cori contro la TdT in luogo di quelli di sostegno per la Roma: beninteso, da parte di gente che fa un coro ogni 17 partite (non mi riferisco ai tesserati della curva). A livello personale, l'astensione dal tifo e la collocazione in un diverso settore sarebbe sufficiente. Addirittura, andando in un altro settore, si potrebbe anche fare il tifo per la Roma. Ribadisco che la Curva Sud non è (più) un luogo geografico. Del resto proprio nell'ultimo Brescia/Roma campeggiava un Curva Sud Brescia nel settore di Tribuna. Ma poi le scelte le debbono fare, giustamente, coloro che in curva ancora ci stanno.
*
Mirko: "Ciao Lorenzo, ti scrivo nella speranza che quanto ho da dire risulti utile e contribuisca a dare uno spunto di riflessione in più a chi, tra i vari gruppi della Sud, detiene il "potere decisionale" (lo metto tra virgolette non in senso denigratorio, ma per far capire che vorrei raggiungere i vertici
decisionali) sulle manifestazioni di protesta contro la tessera.
Come sai io la tessera non l'ho fatta (rinunciando al mio 23mo abbonamento consecutivo) ed approvo in pieno la contestazione a questo odiosissimo
provvedimento. Ci sono però delle cose, degli atteggiamenti e delle modalità che mi hanno fatto riflettere sulla contestazione.
Anzitutto lo sfarinamento del fronte ultras antitessera. Tralasciando il giudizio negativo nei confronti di alcune grandi tifoserie del nord (che ancor oggi si fregiano del titolo di ultras) che hanno scelto di cedere al sopruso, osservo, guardando alla mia Curva Sud, uno sfaldamento delle posizioni. Non vedo compattezza, non vedo unità di intenti.
Ognuno va per la sua strada con il rischio concreto che la nostra protesta, oltre a non raggiungere l'obiettivo finale della rimozione del provvedimento, non venga nemmeno UDITA!
In altre piazze (Napoli per esempio), la protesta è sempre visibile ed udibile. Non perdono occasione in casa nel mostrare striscioni assai eloquenti, quasi delle vere coreografie per protestare, con una forza di impatto fortissima.
In secondo luogo osservo come il bersaglio privilegiato è, nella Sud, il tifoso tesserato.
A mio avviso è importante RECUPERARE quelle persone e non insultarle, non aggredirle con lanci di oggetti e liquami vari. Se si vuole VINCERE la
BATTAGLIA è necessario CREARE CONSENSO.
Il rischio, sempre più vicino, è quello dell'auto-ghettizzazione, con comportamenti al limite, dettati da una "boraggine" che mal si sposa con i veri ideali ULTRAS. Sarebbe opportuno che i gruppi organizzati vigilino sui cani sciolti, impedendo loro di infangare l'ideologia ultras.
Cosa si ottiene prendendosela con il tesserato e basta? Che se questo prima aveva un dubbio e la tessera l'ha fatta VIOLENTANDOSI, ora si sente preso di
petto e passa armi e bagagli "col nemico".
Il vero NEMICO da combattere è MARONI e la sua logica liberticida inserita nella TdT.
Ma non si può invocare e sostenere una battaglia di LIBERTA' calpestando la libertà altrui.
E' vero, tanta gente ha sbagliato sottoscrivendo la tessera. C'è cascata, s'è in qualche modo tolta un pezzo di dignità scambiandolo con un pezzo di
plastica. E' NOSTRO DOVERE REDIMERLA, questa gente, con iniziative di dialogo, di confronto, di convincimento, di RAGIONAMENTO. Far capire loro
l'errore. Ogni atteggiamento ostile nei loro confronti è CONTROPRODUCENTE alla CAUSA.
Tirargli una busta di piscio non aiuta ne loro e, soprattutto, ne la contestazione.
Anche dal punto di vista organizzativo ho qualche dubbio. Per esempio leggo del comunicato degli Ultras Roma. Che senso ha manifestare oggi la volontà
di restare fuori domani, quando ormai la stragrande maggioranza della gente ha già SPESO 22 MALEDETTI EURO? Il prezzo dei biglietti è noto da più di una settimana. Aveva più senso DIRLO SUBITO.... "SABATO NON SI ENTRA...NON COMPRATE I BIGLIETTI"....c'è chi per mettere insieme 22 euro ha fatto i
salti mortali. Non entrando sabato sera si sarebbe beffati due volte e la nostra rabbia ce la urleremmo in faccia solo tra di noi che eventualmente
rimarremmo fuori. Io direi di portarla dentro la curva, LA RABBIA.
Per me il concetto è che il LUOGO della protesta è LA CURVA, perchè è li che noi VOGLIAMO VIVERE.
E' IN CURVA che dobbiamo manifestare il dissenso. E' in curva che dobbiamo esporre i nostri messaggi di protesta. Anche perchè oggettivamente la CURVA ha più visibilità di un antistadio, dove non arrivano telecamere ne giornalisti. Perchè una protesta ha SENSO se viene VISTA e RIPORTATA nei
media. Perchè la CURVA e la sua distruzione concettuale è l'obiettivo di Maroni e soci ed è questo luogo, fisico e metafisico che NOI VOGLIAMO
PRESERVARE.
Dimostrare purezza assoluta facendo scelte ghettizzanti (contro il tesserato) ed auto-ghettizzanti (rimanere fuori) è, lo ribadisco, CONTROPRODUCENTE.
E' anche importante, poi, non dimenticare un'altro obiettivo, inscritto nel nostro DNA.
SOSTENERE LA ROMA!
E' apparso evidente come, senza i gruppi, in casa e in trasferta, NON ESISTA TIFO.
Contestare la TESSERA e MARONI è DOVEROSO. Ricordare a tutti quale possa essere la FORZA DI IMPATTO dei cori di sostegno alla ROMA della SUD UNITA fa però ancora molto effetto. Facciamo capire cosa significa il TIFO. Ribadiamolo. Alternarlo ai cori di contestazione potrebbe essere molto utile
alla causa.
Io spero vivamente che queste mie parole vengano interpretate nella maniera corretta. Io vorrei vedere una curva COMPATTA, dove anche chi ha SBAGLIATO (facendosi la tessera) combatta convintamente al fianco di chi invece, come me e tanti altri non tesserati, ha scelto di sacrificarsi in prima persona.
L'ESEMPIO siamo noi, i non tesserati. Per essere seguiti, come esempio, dobbiamo però essere AUTOREVOLI e non cedere ad un autoritarismo sciocco,
tipico del nostro nemico MARONI.
Rispetto, compattezza, forza delle nostre idee. Avanti CURVA SUD, vinceremo anche questa battaglia!
Mirko"
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Vota Skeggia: "ahahaha idea geniale ma tocca darsi da fare. siamo sotto 13 punti percentuali....PS: si può votare più di una volta...!!! tocca lanciare un attacco massiccio al sito delle quaje! ".
http://www.sslazio.it/my-lazio/registrati/vota-il-nome.html
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Dalla Gazzetta dello Sport di oggi:
"Sono un abbonato dell’Inter da 35 anni e domenica, come sempre, ero presente alla partita della mia squadra in compagnia di mio figlio di 12 anni. La sorpresa è stato trovare il settore 327 del terzo anello rosso completamente occupato da un migliaio di ultrà del Bari, che, non avendo aderito alla tessera del tifoso non potevano accedere come in passato al settore ospite loro riservato, ma allo stesso tempo, non essendo la partita considerata a rischio dall’osservatorio hanno potuto acquistare un qualsiasi biglietto e assistere regolarmente alla partita. Ora le chiedo, a parte il fatto che il settore sopra citato è solitamente occupato da abbonati dell’Inter che domenica non hanno potuto sedersi al loro posto in quanto occupato illegittimamente dai tifosi della squadra ospite, le sembra normale che io porti da anni mio figlio allo stadio senza aver mai avuto il minimo problema, e nell’anno 2010, grazie a queste norme assurde, mi ritrovi 1000  ultrà al fianco che possono creare qualsiasi tipo di problema non essendo scortati nè da uno steward ne tanto meno da un poliziotto? Su quale base l’osservatorio stabilisce se una partita è a rischio? Forse al fatto che non sono mai accaduti incidenti in passato? Benissimo, due anni fa al Comunale di Torino ci fu il finimondo tra due tifoserie da sempre gemellate Toro e Genoa: fortunatamente in quell’occasione, i tifosi ospiti erano nel loro settore. Stiamo aspettando che succeda qualcosa di grave per far chiudere gli stadi? Nel caso gradirei essere avvisato prima. Non ho niente contro la tessera del tifoso, l’ho sottoscritta due anni fa, ma ho troppa esperienza, vista la lunga militanza in curva, per dirle che è molto strano che un episodio del genere non abbia causato alcun ferito. Se l’obiettivo della tessera del tifoso - e non credo lo sia - è mischiare le tifoserie come avveniva trent’anni fa, allora siamo lontani anni luce dalla  risoluzione del problema. Quanto meno, tessera o non tessera cerchiamo di assicurare un minimo di sicurezza a chi  con passione e fede ama ancora assistere ad una partita di calcio.

RISPOSTA (forse vivono su Marte) GAZZETTA
Molti sostenitori nerazzurri hanno scritto sull’episodio. Segnalazioni analoghe vengono da altri stadi. La tessera del tifoso in questo caso non c’entra affatto: il problema è il controllo (diremmo meglio, il presidio) degli stadi e la corrispondenza posto-biglietto venduto. Finchè ciò non avverrà, tutto l’apparato delle norme di sicurezza poggerà su una finzione.

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Ulivieri: tessera del tifoso? Una coglioneria


24 settembre 2010: aggiornamenti in progressione...
COMUNICATO ULTRAS ROMA
Ancora una volta siamo pronti a smuovere le coscienze di tutti voi per rimanere fuori  a roma inter,
vi abbiamo sentito arrabbiati del prezzo biglietto che da 17euro ne costa 22 quindi molti di voi hanno aperto gli occhi complimenti.
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè non ce tifo ,allora rimaniamo fuori tifando a modo nostro.
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè nn è possibile fare un ora e mezza di fila per entrare allo stadio .
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè c'è la fila dei buoni e dei cattivi
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè stanchi dei soliti abbusi e soprusi ai cancelli per una bottiglia d'acqua o una cinta.
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè a roma-cluj a differenza di tutti voi i tesserati entrano gratis .
vi abbiamo sentito arrabbiati perchè stanchi di essere marionette di questo sistema calcio vile e infame.
Anche noi siamo stanchi e arrabbiati,si arrabbiati perchè chiamati a casa e  minacciati con tanto di diffide pronte per un'alta eventuale protesta,qualcuno si domandi il perchè di questo.
Adesso siamo piu arrabbiati di prima quindi diciamo basta a questo calcio,gridiamo piu di prima domenica tutti fuori.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
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Un resoconto di un non tesserato di Brescia/Roma:
"Sarà la tigna, sarà il fatto che a Brescia non sono mai stato o sarà il semplice piacere nel vedere quanto le leggi (in materia di manifestazioni sportive) italiane siano stupide e facilmente eludibili, ma fattostà che decido di affrontare la trasferta al "Rigamonti" in solitaria e da non tesserato.

Arrivo, col treno, la mattina intorno alle 11 nella città della Leonessa, il clima è mite e sereno, l'ideale per una giornata fuori. La prima cosa da fare è reperire il prezioso tagliando, ho appuntato su un foglio di carta diverse ricevitorie e lo trovo subito alla prima. L'impianto di Mompiano si preannuncia quasi tutto esaurito ed infatti riesco a trovare solamente una Gradinata Sud Laterale, al modico prezzo di 30€... t r e n t a  e u r o  per uno degli stadi più brutti e fatiscenti d'Italia, ma tant'è, dopo aver fatto 600km non posso di certo tirarmi indietro. Il signore che mi stampa il biglietto è a dir poco cordiale e gentile (nonostante abbia palesemente capito che io sia romano), visto che inizialmente per qualche misteriosa ragione il sistema non riesce ad emettergli il tagliando e lui non fa una piega, dopo 5-6 tentativi finalmente ce la fa! Nonostante non abbia nessun requisito per venirne in possesso riesco con astuzia ad ottenerlo, ovviamente i particolari rimangono top-secret!

Dedico il pomeriggio ad un giro della cittadina lombarda (molto bella) accorgendomi come in giro non si parli altro che della partita e poi finalmente alle 19 mi avvio verso lo stadio prendendo dalla Stazione un pullman di linea. Alle 19,40 sono al "Rigamonti", stadio a dir poco vecchio stampo costruito nel bel mezzo del centro residenziale di Mompiano dove per arrivarci si devono percorrere stradine strette ed inquietanti che mi fanno capire bene il perchè quella di Brescia sia sempre stata una trasferta ostica. Il primo (ed in pratica anche l'ultimo) controllo di biglietti e documenti avviene molto distante dallo stadio

Quando arrivo sbuco di fronte alla Curva Nord dove sono appostati i Brescia 1911 intenti a distribuire dei volantini nei quali contestano Corioni per la scellerata gestione dello stadio (inagibile in parte) e invitano tutti a seguirli nella trasferta di Bari senza tessera. Inoltre da sottolineare la frase finale con la quale ci tengono a precisare che i cori anti-Roma di quest'oggi saranno dedicati soprattutto ai tifosi tesserati giunti dalla Capitale mentre per i non tesserati costretti a casa dal Casms esprimono la massima solidarietà, questo gli fa sicuramente onore. Oltretutto è molto bello quello che stanno facendo contro la Tessera, hanno creato un sorta di "tessera nella tessera" e permettono a tutti di acquistare i biglietti della Curva Nord a prezzo scontato di 0,50€ che mettono di tasca propria.

Per raggiungere il mio settore transito anche davanti all'altro gruppo, il CUCS che occupa la Gradinata Bassa, il settore sottostante a dove mi andrò a posizionare. All'entrata si nota subito l'inadeguatezza delle strutture, con prefiltraggi praticamente inesistenti (passavi anche se avevi un biglietti di Roma-Alessandria del 1942) e tornelli rotti (o forse mai attivati) che girano a vuoto. Il colpo d'occhio che offre lo stadio bresciano è molto buono, mentre nel settore ospiti spicca tristemente la presenza di circa 15 tesserati con bandiere made in Naples ed uno stendardino che non sono riuscito a decifrare ma che mi sembra riportasse in basso la dicitura Curva Sud Roma...mah! Non sta di certo a me giudicare le scelte altrui, ma chiedo una cosa a queste persone: che gusto ci trovate nel venire di mercoledì sera a Brescia, in un settore ospiti deserto, freddo e spento? Magari sono gli stessi che sparano merda sugli ultras 365 giorni all'anno ma che poi però ieri avranno sentito la mancanza di quei 4-500 che sicuramente sarebbero saliti nella gelida ed inospitale terra di Lombardia, è vero o non è vero?

Per quanto mi riguarda, lo dico senza manie di superiorità e senza voler fare discriminazioni ma semplicemente perchè lo sento, ho preferito stare 90' in mezzo ai tifosi avversari che tra di voi...

Tornando alla partita, quanto successo in campo lo abbiamo visto tutti e ci tengo a sottolineare che oltre allo scandaloso arbitraggio che sicuramente ha pilotato la partita a favore dei padroni di casa, non si può andare avanti così. Con un tecnico che sembra confermare sempre di più le malelingue che sostengono che la grande stagione disputata lo scorso anno sia dovuta più alla fortuna e ad un fattore psicologico che alle sue conoscenze tecnico-tattiche...ed onestamente me ne sbatto che ad ogni conferenza stampa ci tiene a sottolineare che lui è testaccino, di San Saba, romano e romanista vero etc etc.. Ah Raniè, ma come mai quando allenavi in altri lidi non ti ho mai sentito parlare di Roma? Ma soprattutto... NUN CE NE FREGA UN CAZZO, sennò chiamavamo Gigi Proietti ad allenarci, anche lui è romano verace!

Altra menzione la merita la cara Rosellina, dato che contestarla è diventato come bestemmiare la Madonna per un cattolico integralista...io mi chiedo se la gente ha i paraocchi o riesce a ragionare con il proprio cervello? Vi è bastato un Borriello qualsiasi (tra l'altro preso con i soldi di Unicredit) per osannare una che negli ultimi anni ha sfruttato e sputtanato il marchio Roma calpestando i tifosi in maniera ignobile (a proposito i 22€ con l'Inter col cazzo che te li do!)? Se questa squadra, oltre ai problemi atletici dovuti evidentmente ad una preparazione sbagliata, soffre anche e soprattutto di problemi a livello psicologico non vi viene in mente che questo è dovuto anche all'indecente situazione societaria? Io penso che negli anni passati siamo riusciti sempre a cavarcela in qualche modo, con una squadra tutto sommato buona e di carattere che è riuscita a coprire fin troppo le magagne e la scellerata gestione di questa signorina NESSUNO. Non vorrei che fosse arrivato il momento di pagare caro la buona sorte che ha avvolto ls Signora Staffoli negli ultimi anni...

Da un punto di vista prettamente ultras invece è da elogiare la prova della Curva Nord, con alcune torce accese all'inizio e durante la gara, un paio di belle sciarpate e tifo costante per tutti i 90'. La tribuna mi è piaciuta un pò meno invece, sarà stata l'angolazione dalla quale l'osservavo ma mi ha dato l'impressione di essere troppo moscia per la maggior parte dell'incontro... Comunque tutto sommato il Rigamonti si è confermato un ambiente ostile nel quale giocare.

A fine partita riprendo il pullman (non senza qualche difficoltà visto il piacere con cui a Brescia vengono transennate e sbarrate numerose vie durante gli incontri di calcio) dirigendomi di nuovo alla Stazione per tornare in treno verso la Capitale dove farò rientro poco dopo le 9.

Era una trasferta che volevo fare da diverso tempo, rimane sempre il rammarico di non esserci andato davvero da ultras insime ad altre centinaia di ragazzi come me. Ma del resto questo è quello che vuole il nostro paese, dove si è capaci solamente di vietare ed a disgregare qualsiasi forma di aggregazione. Sto riflettendo seriamente se abbandonare, almeno per quest'anno, lo stadio, anche se è dura lasciare quei colori e pensare di stare a dargliela vinta...

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO

P.S. Tra stasera e domani ti invio un pò di foto ed il biglietto".

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MyRoma scrive all'AIA per l'arbitraggio di Brescia/Roma:
"MyROMA, accogliendo le innumerevoli rimostranze ricevute dai suoi Soci e simpatizzanti, comunica che in data odierna ha provveduto ad inviare una lettera all'AIA - FIGC nella persona del suo Presidente Nicchi e del designatore Braschi, per chiedere l'allontamento dalla serie A della terna arbitrale di Brescia vs Roma. Un atto importante che darebbe credibilità ad un Organismo, come quello della AIA - FIGC, dopo uno scempio che porta solo rabbia ed incredulità ed allontana ulteriormente gli appassionati dal mondo del calcio.I tifosi della Roma, ora anche partecipi al capitale sociale AS ROMA tramite MyROMA, esigono rispetto ed accolgono l'appello del Presidente Rosella Sensi. La Roma deve essere protetta.Invitiamo tutti coloro che amano questa maglia a stare vicino alla squadra ed a tutto il suo staff. E' il momento di remare tutti nella stessa direzione.Testo della lettera:Gentile Presidente,a nome di MyROMA (Azionariato popolare AS ROMA) le esterniamo il profondo disgusto per quanto il popolo giallorosso e ogni amante del calcio è stato costretto a vivere durante il match Brescia vs Roma.MyROMA, insieme a tutti i suoi Soci, sta da mesi lavorando per far comprendere che esiste la possibilità di dare una nuova dimensione alla parola tifoso. In modo democratico e responsabile è possibile collaborare con il proprio Club e con le Istituzioni per gettare delle solide basi di sviluppo sia da un punto di vista finanziario che sociale.MyROMA impegna quotidianamente tutte le proprie energie per promuovere i sani valori dello sport, combattendo per il rispetto dei diritti del tifoso ed al tempo stesso ripudiando ogni forma di violenza. Gran parte dei nostri sforzi sono rivolti alle nuove generazioni di tifosi, cercando di essere per loro un esempio in ogni circostanza. Oggi si vuole combattere la violenza con una tessera, mentre chi dovrebbe essere simbolo di serietà, professionalità e trasparenza è sempre oggetto di spiacevolissimi episodi che alimentano ciò che noi cerchiamo di combattere con tutte le nostre forze. Sono serate come quelle di ieri sera che creano la rabbia nelle persone e la voglia di allontanarsi dai veri valori sportivi.Non è facile lavorare quotidianamente contro la violenza, quando chi gestisce certi ruoli si cela dietro un silenzio che con facilità si può fraintendere.Pertanto le chiedo, se l'infelice giornata di ieri sia stata figlia solo di inettitudine tecnica, di dare una chiara dimostrazione allontanando la terna arbitrale, alla luce del fatto che un suo componente ha dei chiari precedenti di inadeguatezza anche in campo internazionale.La violenza si combatte con i buoni esempi ed oggi Lei ha il compito di dimostrare la serietà dell'Istituzione che rappresenta".
*
Ricevo questa e-mail che pubblico: "Ciao sono Paolo...volevo informarvi che sabato dalle ore 10.00 in Via  Allegri stiamo organizzando un sit-in pacifico...vogliamo essere in  tanti e far capire a FIGC e AIA che seppure la Roma non ha società ci  sono sempre i tifosi e a noi ci devono rispetto.
La decisione del sit-in è stato preso in seguito ai provvedimenti su  Mexes e sui dirigenti della Roma che testimoniano come col cavolo si  sono resi conto che hanno sbagliato, continuano ad infierire...Noi  come voi siamo Furiosi...per il momento siamo una cinquantina i sicuri  alla manifestazione (ossia noi organizzatori)....stiamo facendo girare  la notizia su Facebook!
SOSTENETE LA NOSTRA PROTESTA O QUANTO MENO AIUTATECI A DARNE  CONOSCENZA!!!!
SEMPRE FORZA ROMA!".

(stiamo inviando varie mail per avere più diffusione possibile)".

*
Un ulteriore chiarimento su una mail precedente: "Era rivolto a chi come per ROMA cesena aveva il biglietto ma era rimasto nel piazzale.
Comunque pronti a ribadire o con un comunicato o con un appello che:
anche sabato sera in occasione di ROMA inter la CURVA SUD DEVE RESTARE VUOTA
in modo che
caro spettatore che vedrai la partita per la 2°-3°10° volta in sud perche' finalmente sei riuscito a prendere il biglietto
caro tesserato che non hai problemi a compare un biglietto di curva a 22 euro ogni plenilunio ed il prossimo a 25
caro abbonato perche' senza aaaroooma nun ce so sta...
- senza che nessuno te lo dica -
capirai che quel posto non è il tuo...
ti sentirai inadeguato e inappropriato..come un buco in una coreografia
addirittura indignato per lo "scarso spettacolo" che offri....
e tornerai magari all'80° a casa con il solito pensiero nella testa...
(cor ca....che ce vengo la prossima volta)...
AD MAIORA
*
Ancora Roma/Inter: "Ciao Lorenzo,
ti scrivo anche oggi,non per l'ennesima batosta della stagione (anche se indirizzata fin dall'inizio),ma perchè leggo i commenti su alcuni blog,e so da amici "dell'altra sponda" che ieri si è cantato e come in Nord,con tanto di pezza centrale esposta! Senza specificare.  Sono sempre di più le persone che si stancano degli atteggiamenti di chi non è tesserato,e sempre meno gli ultras che entrano negli stadi.Ho portato l'esempio di Ladzie-Milan perchè
ho paura che sabato,essendo big-match,succederà la stessa cosa.
Chi mi onosce,sa che nella vita tengo molto alla coerenza con le mie scelte,(per quanto sia lecito tornare sui propri passi e riconoscere l'errore) quindi se così dovesse essere rimarrei molto deluso da chi dovrebbe portare la bandiera di questa battaglia,e successivamente mi trasferirei all'obelisco finche non saremo in numero irrilevante,o a casa..
Viceversa se la tifoseria organizzata,e chi è allineato alla idea MAI TESSERATOl MAI SERVO DELLO STATO ,si dimostrerà coerente nel contestare e basta,(SE LO FACCIAMO SABATO RISALTERA' E COME) sarà almeno per me una dimostrarzione che la mentalità ultras della Grande Sud non è morta,io saro ancora fiero di spendere,spendere e spendere resistere e continuare a vivere lo stadiocome piace a noi!
 P.S:In riferimento alla "pezza" di Ieri In Nord,che non ho citato....
Personalmente me lo aspettavo da chi non ha rotto immediatamente un gemellaggio con una curva che ha letteralmente sputato da anni sui principi dell'essere ultras,mettendosi con una da 5 presenze in trasferta come il Chievo. Saluti".
*
Sempre Roma/Inter: Come per la prima di campionato , anche per Roma - Inter , me ne rimango fuori dallo stadio , anzi sotto l'obelisco con radiolina , pallone e birre.
Siamo solo alla 4 di campionato e non sento più parlare di curve vuote e contestazioni alla Tdt. Forse questa è l'ennesima occasione persa per dare concretezza a quello che per mesi si era detto di fare contro la Tdt.
Siamo tutti liberi di scegliere se andare allo stadio e come andarci ma allora non parliamo di contestazioni o di messaggi alla società se bastano "4 partite di campionato " per dimenticare la nostra battaglia.
IL CORO DI PROTESTA RIMANE PER POCHI SECONDI  , UNA CURVA VUOTA VIVE TUTTA LA PARTITA.
Liberi di scegliere.
 Ric
*
Enrico: "Sono Enrico da Milano, dico la mia ma cercherò di essere sintetico, ho letto tutti gli  interventi sinora pubblicati, ma c'ho messo 2 ore....
Sulla tessera c'è poco da dire, io la penso così: chi sa di essere un uomo libero non chiederà mai di fare la tessera.
Domenica ero in curva sud, (sembravamo la curva dell'inter) e ho capito che fare il biglietto non basta, non è una protesta efficace.
Per me la strada da seguire a questo punto è una sola: solo trasferte.
Solo lì è possibile ritrovare la Sud, in quelle autorizzate saremo tutti insieme dentro lo stadio dove ci pare (bellissimo), in quelle vietate in
gita turistica per la città....
Nelle partite in casa, fuori dallo stadio con le radioline.So benissimo che una linea del genere sarebbe sposata dall'1% della Sud, ma concordo con chi ha scritto che nella situazione attuale entrare vuol dire farsi prendere per il culo e fare il loro gioco. Se vogliamo che il progetto fallisca c'è bisogno di scelte radicali,  spero si tratti di un anno solo! Io la vedo così. Infine, vergognosi gli ingressi separati, con code estenuanti per noi e varchi liberi per i privilegiati....Questo non è il telepass di cui blatera maroni, è l'apartheid. Aneddoto divertente, domenica vista la fila enorme sono entrato ai varchi per i tesserati esibendo solo la carta d'identità, non mi ha fermato nessuno!
Un caro saluto e un grazie per il tuo preziosissimo lavoro. Enrico. P.S. Dovevo chiamarti dopo Roma-Bologna, ma ero troppo avvilito..... Per
la prima volta dal 1977 sono uscito dallo stadio con le corde vocali intatte".
*
Gianluca: "Buonasera Dottore (…come Alberto Lupo, sono proprio Vecchie Maniere…),
fatti dire pure la mia su ieri sera, ho sentito più volte, anche nei commenti dei tifosi, riferimenti al “sistema” che è marcio e cha và combattuto, ecco, è a questo “sistema” a cui abbiamo risposto NO non facendoci la tessera del tifoso, perchè buoni si, coglioni no.
Ho anche sentito lo sfogo del "nostro" presidente, brava verrebbe da dire, era ora, ma perchè non difese Daniele allora un paio d'anni fà? Perchè non si dimette da quel tavolo del sistema in cui stà, con i suoi "amici" moratti e galliani?
Adesso però ci vorrebbe lo stadio pieno con l'inter ri-verrebbe da dire, eh già, ma prima fate del tutto per cacciarci via dallo stadio, biglietti esorbitanti compresi e adesso vi aspettate che si superi tutto per stare vicini alla squadra? Troppo comodo, buoni si, innamorati sempre, coglioni no.
Due provocazioni:
1 – Roma – Inter: abbattimento dei divisori agli ingressi tra privilegiati e per chi fà il biglietto sconto del 50% sulla prossima in casa (sui prezzi dello scorso anno…)
2 – Ma se fossi un azionista della Roma ci sarebbero i margini per denunciare civilmente la quaterna arbitrale per un qualcosa di colposo? (è chiaro che la volontarietà andrebbe dimostrata ma la negligenza è evidente). Non si tratterebbe di vincere la causa in se naturalmente ma solo di una dimostrazione civile. Alla prossima gl ".
*
Poi, una idea fantastica di Stefano: VOTIAMO TUTTI "SKEGGIA"? Partecipiamo anche noi romanisti.... diamo alla gallina il nome che merita :-)
La S.S. Lazio, visto il grande successo dell'iniziativa "vota il nome dell'Aquila", ha deciso di affidare ai tifosi la scelta del nome tramite sondaggio sul proprio sito internet. I quattro nomi piu' gettonati , scelti sulla base delle preferenze ricevute dai propri tifosi, sono:
> - LIBERA
> - OLIMPIA
> - VITTORIA
> - SKEGGIA
> Il sondaggio sara' on line a partire da domani 24 Settembre. Tutti i tifosi potranno votare il nome preferito fino a fine mese.
VOTA SKEGGIA


23 settembre 2010 (pomeriggio): beh, riguardando a Brescia/Roma è servito a qualcosa essere gli schiavi del sistema! Rosella dimettiti da vicepresidente di Lega....
Qualche e-mail:
"Caro Lorenzo,
trovo che il momento che stiamo vivendo sia veramente triste e preoccupante. Non mi dilungo a spiegare ancora una volta il perché la Tdt sia uno strumento sbagliato e che deve essere contrastato in ogni modo. Voglio invece fare una riflessione sul popolo romanista, sperando che nessuno si offenda. Mi pare evidente che questo popolo stia sempre più scivolando verso la mediocrità e che si sia appiattito sulle mode del momento e sui grandi slogan. Roma un tempo era il luogo della passione, dell’originalità e, in visione ultras, della mentalità. Oggi vedo tanta gente che ha rinnegato sé stessa e che non ha saputo (o voluto?) trasmettere ai più giovani i valori per cui ci siamo fatti apprezzare nel mondo. Voglia di stringersi un po’ è diventata la suoneria di tanti cellulari, gli speaker delle radio i nuovi divi, i cori per il Riise di turno la massima espressione dell’attaccamento alla maglia, la telefonatina alle radio dopo la partita al grido di “grande curva suddde” una vera e propria consuetudine anche se in quella curva non ci si è mai messo piede o se ci si è stati in silenzio per 90 minuti. Anche il tuo sito, consentimelo, è diventato parte di questo meccanismo. Non certo per colpa tua ma per quella di chi un giorno si professa ultras e quello dopo corre a farsi la tessera, perché la Roma si deve sostenere sempre.
E’ in questa chiave che leggo molti degli interventi che hai pubblicato di recente.
Nessuno sembra capire le ragioni profonde che hanno portato buona parte del tifo organizzato a stare in silenzio e a cantare solo contro la tessera. Allo stadio i tesserati e gli occasionali tra di loro si dicono: ma che fanno? Non cantano? Dove è finita la curva sud? Dove sono gli ultras? Fate entrare i clown! Ma i clown stavolta non entrano e se entrano stanno zitti… Un ultras".
*
Daniele: "Buonasera Lorenzo,
sono Daniele, 29 anni tifoso di questi colori da sempre e ammiratore della Curva Sud da quando per la prima volta misi piede all'Olimpico che avevo 11 anni. per lontananza e motivi economici, non sono mai stato assiduo dello stadio (e non venivo solo per i big-match, anzi ne ho visti pochi).
Credo che oggi ci si dovrebbe fermare e riflettere: gli Ultras in questi anni non hanno fatto nulla per far comprendere il loro messaggio, si sono settarizzati dietro la custodia del vero tifo e ciò ha portato molte persone a distaccarsene o addirittura a condannare senza conoscere (complice un regime che non c'è solo allo stadio). Perchè un tifoso normale dovrebbe dare ascolto a chi lo insulta o lo chiama l'Occasionale che porta male ecc.? Non sto dando ragione a nessuna delle due parti in causa, ma sono ragionamenti fatti guardando il tutto criticamente. Io ho deciso che non metterò più piede in uno stadio visto che rifiuto il concetto della Tessera e sopratutto perchè la società specula applicando sovrapprezzi per i tifosi "cattivi" non tesserati. Non mi sembra giusto contestare il sistema, insultare i tesserati (a loro modo coerenti della loro scelta) e piegarsi al ricatto poi pagando il sovrapprezzo di non avere la tessera. Lo stadio dovrebbe essere disertato da chi non ha la tessera: magari a qualcuno piacerà lo stadio senza colore e il tifo vero, ma la maggior parte ne sentirà la mancanza. e poi uno stadio vuoto parla da sè sull'insuccesso della Tessera (nonostante poi i tromboni di regime diranno di aver cacciato gli ultras dagli stadi).
so già che non condividerai, Un saluto DANIELE".
*
Mi viene poi segnalata questa scritta e questo articolo...

Nella foto: Maroni sorridente sotto un body scanner pagato dalla collettività
*
Altra e-mail di Gabriele: "Che puoi chiedere al romanista dove erano i 300 tifosi romanisti previsti a brescia?". LA notizia l'ho letta anche su Romanews... Sarà stato un errore di stampa... O lo hanno scritto a lettere?? Perché nel secondo caso temo che il pezzo sia stato scritto dopo una notte di baldoria in trattoria! 300 non li avremmo fatti di mercoledì sera manco se non c'era la TdT. Per quel che si poteva vedere ad occhio erano al massimo una ventina. Attendo notizie da Brescia sul numero esatto...

Le decisioni del CSASASASAMMSMMSSMM:
     *  “Pro Patria - Lecco” (Lega Pro) del 26/9/10 la vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Varese;
    * “Fasano.- Cerignola” (Dilettanti) del 26/9/10, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Brindisi e chiusura settori ospiti;
    *  “Pistoiese- Pro Livorno” (Dilettanti) del 26/9/10, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella province di Pistoia e Pisa e chiusura settore ospiti;
    * “Ascoli- Livorno” (Seire B) del 01/10/10,divieto di  vendita dei tagliandi  ai residente nella regione Toscana;
    * “Sassuolo- Atalanta” (Serie A) del 02/10/10, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella regione Lombardia;
    * “Lazio- Brescia” (Serie A) del 03/10/10, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia;
    * “Napoli- Roma ” (Serie A) del 03/10/10, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Campania;
    * “Virtus Lanciano- Juve Stabia” (Lega Pro) del 03/10/10,  vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Abruzzo;
    * “Barletta- Cosenza” (Lega Pro) del 03/10/10, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Cosenza;
    * “Nocerina- Andria” (Lega Pro) del 03/1010 divieto di vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Campania (quindi i nocerini non possono comprare i biglietti e gli andriesi sì?);
    * Verona- Cremonese” (Lega Pro) del 04/10/10, divieto di vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Veneto (quindi i veronesi non possono comprare i biglietti e i cremonesi sì?).

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Articolo:
Tessera del tifoso: il flop di Inter-Bari
I tornelli non leggono le card:
abbonati costretti a un lungo rigiro prima di entrare allo stadio
La tessera del tifoso è, o meglio dovrebbe essere, un mezzo di “fidelizzazione” tra le società calcistiche e i loro sostenitori, che possono usufruire di promozioni e opportunità esclusive. In realtà, lo scopo "secondario" è quello di svolgere un controllo su coloro che entrano negli stadi, in quanto, prima che la tessera possa essere rilasciata, la Questura deve svolgere opportune verifiche per identificare i tifosi richiedenti.
La tessera ha, però, comportato, almeno per ora, ad una decrescita degli abbonamenti, in quanto obbligatoria per gli abbonati, e sono tanti coloro che hanno deciso di non sottoscriverla per "protesta". Sono proprio questi tifosi che, in quanto non tesserati, comprano i biglietti alle casse, rischiando di finire in tribuna assieme ai rivali, cosa che potrebbe diventare molto pericolosa durante incontri ad alta tensione, quando i punti in gioco iniziano a "pesare" molto.
Per fortuna, Inter-Bari, che si è svolta ieri a San Siro, non ha comportato nessun genere di "problemi" tra le tifoserie opposte, nonostante i sostenitori delle 2 squadre avversarie, in possesso dei "normali" biglietti, siano, incredibilmente, entrati dagli stessi ingressi.
Il problema, piuttosto, si è verificato per coloro che avevano sottoscritto le tessere del tifoso, che in buona parte dei casi non venivano "lette" dai sistemi dei tornelli, e che, pertanto, hanno dovuto sottoporsi a vari ri-giri prima di poter accedere allo stadio, come successo a chi scrive.
Così gli steward, spazientiti per l'ingorgo che si era creato all'ingresso e per l'impazienza di coloro che volevano entrare, hanno spedito tutti alla biglietteria Sud a ritirare un “biglietto sostitutivo” per accedere, finalmente, al Meazza.
Alla biglietteria Sud, però, non sapevano che "pesci pigliare" e, dopo una lunga attesa hanno spiegato ai tifosi che i database non erano aggiornati, pertanto bisognava aspettare l'autorizzazione da parte di un fantomatico “ufficio centrale” (di cosa?) prima di farli entrare.
Mentre da quest'ufficio pare non rispondesse nessuno, intanto, incominciava la partita, con i tifosi che scalpitavano, tanto che qualcuno, nonostante l'abbonamento, ha comprato i biglietti dai bagarini pur di non perdersi il match.
L'attesa aumentava e cresceva proporzionalmente alla furia dei possessori di quel flop chiamato "tessera del tifoso", che invece di agevolare crea confusione e disagi. Dopo mezz'ora e a partita ormai cominciata, i tifosi, esasperati dall'attesa, si sono sentiti dire che l'unico modo per provare ad entrare era parlare con il capo degli steward all'ingresso 7 per ottenere l'autorizzazione. Allora, tutti di corsa per raggiungere questo "plenipotenziario" e una volta trovato, ecco sentirlo dire: “Non c'è problema, entrate”. Ma non potevano dirlo prima?
In sostanza, tra la disorganizzazione generale degli addetti alla sicurezza, i tornelli che non leggono correttamente le carte, i disagi causati ai tifosi fidelizzati, l'esame della tessera del tifoso è stato, per il momento, un vergognoso flop. Aspettiamo notizie dalla Prefettura, dalla Questura e dall'Inter, per chiarire questi fatti, che, speriamo, non si possano più ripetere.
Per ulteriori risate su Inter/Bari: http://www.interistiorg.org/index.php/2010/09/22/la-tessera-del-tifoso-serve-a-identificare-subito-il-morto/
*
Passiamo all'Inghilterra:

"La Polizia parlerà con il Wolverhampton dopo lo strip di Lee Hughes del Notts County, in occasione del controverso modo di celebrare il gol segnato durante l'incontro di Carling Cup a Molineux.
Dopo aver segnato martedì scorso, Hughes si è alzato la maglietta mostrandone un'altra con scritto 'Boing, Boing'.
Che è lo slogan dei rivali dei Wolves, il West Bromwich, squadra precedente di Hughes.
Dopo la partita, che i Wolves hanno vinto 4-2 dopo i supplementari, è scoppiata la violenza qundo i tifosi di casa hanno attaccato gli autobus del West Bromwich. Una donna di 78 anni è stata ferita al volto dai vetri rotti.
Il presidente dei Wolves Jez Moxey ha etichettato i giovinastri come "teppisti" e ha detto che verranno banditi dal Molineux.
La partita è stata la prima di Hughes al Wolverhampton dopo tre anni e mezzo di carcere per omicidio colposo causato da guida pericolosa nel 2003"
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/football/3149018/Cops-launch-quiz-over-Notts-county-ace-Hughes-celebrations.html


23 settembre 2010: Brescia/Roma. Gli Ultras Tito, non tesserati, hanno abbandonato lo stadio di Cagliari dopo che le "forze dell'ordine" hanno impedito loro - chissà perché - di esporre il loro stendardo. Sono rimasti sul posto, invece, i "Fedelissimi".
Altri commenti: "Ciao Lorè,
Stavo leggendo tutti i vari commenti sul tuo sito da parte di tesserati e anche sul sito del romanista certa gente s'incazzava perchè siamo entrati solo per fare cori contro la tessera e la società. Stavo pensando allora che per le prossime partite(la cosa migliore sarebbe stato farlo con l'inter!!) potremmo spostarci tutti in nord e dimostrare la differenza che c'è tra tesserati e noi. Giusto per alcune partite, così i tesserati che volevano raccontare quant'è bella la sud s'attaccheranno al ..... Saluti, Giorgio".
Alessandro: Ciao Lorenzo. Da anni sono un assiduo frequentatore del tuo sito e come prima cosa ti faccio i complimenti per il lavoro che svolgi quotidianamente. Questa è la prima volta che ti scrivo (approfittando della libertà che offri nella pagina degli aggiornamenti) e questa  esigenza di buttare giù 4 righe nasce dal periodo storico e situazione in cui ci troviamo. Ti scrivo non tanto per dire razionalmente ciò che penso riguardo alle questioni recenti,quanto per esprimere,di getto, ciò che sento;oggi ho preso i biglietti per lo Roma-Inter,e sabato sera assisterò alla seconda partita di campionato di quest’anno (l’altra è stata Roma-Bologna). Fino a pochi minuti ero felicissimo di poter andare allo stadio,ero felice di avere questo ”MALEDETTO TAGLIANDO”;fino a questa mattina appunto…
…ogni volta che sono riuscito ad andare allo stadio è sempre stata una festa,un evento da ricordare per tutta la vita ( non è facile andare allo stadio per chi non ha una situazione economica del tutto rosea,ma tutti i sacrifici fatti in passato non mi sono mai pesati ),a prescindere dal risultato,questo perché potevo ammirare la Roma, perché potevo vedere una grande curva,perché potevo vivere la partita,cantare,sventolare la bandiera,una serie di sensazioni che temo di non vivere più. Quello che sento adesso è solo rabbia e rassegnazione.
Sono arrabbiato e mi sento deriso da questa società che ha stabilito dei prezzi assurdi per questa partita;giocano con la passione dei tifosi.
Mi sento di aver fatto il gioco di questo governo che finge di cercare di risolvere la questione della violenza negli stadi raggirando il problema,colpendo nel mucchio, promuovendo azioni con fini commerciali e affibbiando l’etichetta di violenti,di feccia, a chi non si è tesserato;la cosa più fastidiosa è la generalizzazione che viene fatta dai mass-media e da molti italiani che vivono in una situazione di insana disinformazione e che vedono lo stadio come un campo di guerra per tifosi,ultras e ultrà che vedono come ammasso di decelebrati,violenti che girano con l’anello al naso. Sono triste perché  molti giornali,e giornalisti mancano di un pensiero critico,un pensiero negativo che indaghi le contraddizioni dei provvedimenti presi da Maroni ( il ciò neanche mi stupisce più di tanto visto che tale mancanza si ha anche per questioni extra-calcistiche di importanza anche maggiore).
Oggi so che grazie a queste scelte non potrò mai vivere a pieno le emozioni vissute dai miei parenti che mi hanno raccontato ed hanno vissuto la grande curva sud di fine anni 70 e degli anni 80.
Forse l’ultima cosa che sto per scrivere è quella che maggiormente mi fa arrabbiare e rattristire.
Vorrei tanto sapere cosa si intende di preciso per occasionale…per quanto ho capito ognuno ha la sua visione. Mi spiego meglio:purtroppo sono stato tacciato di essere un occasionale e ciò mi ha fatto arrabbiare in modo incredibile,sembrava quasi che avessi la peste. Mi sono sentito giudicato da chi penso sia,o almeno credevo fosse simile a me. Ho sempre sognato di abbonarmi allo stadio,quest’anno dopo un anno di sacrifici ero riuscito a racimolare i soldi per farmelo,ma per rispetto di me stesso e dei miei ideali ,della libertà e di chi ha calcato per anni gli spalti dello stadio che ha deciso di dar vita ad una giusta protesta non l’ho fatto. Certa gente prima di giudicare aprioristicamente dovrebbe capire che dietro una persona c’è sempre una storia e che coloro che non vanno allo stadio quelle 5-10-15 volte non lo fa sempre per moda,non lo fa per farsi bello,ma lo può fare perché ha passione,perché vuole esserci,perché vuole vivere lo stadio. Purtroppo non tutti,come me, hanno la possibilità di non essere “occasionali”.
Credo comunque che questa sarà la mia ultima partita  per un lungo,cercherò di “disintossicarmi” fino a quando certe cose non cambiano. Continuerò a seguire la mia Roma con la radio ( anche se le telecronache per intero non ci sono più).
Probabilmente molte cose che ho scritto sono criticabili,stupide,potranno sembrare demagogiche,ma questo è ciò che sento e mi è sembrato corretto esprimere questi miei pensieri. Grazie per lo spazio che dedichi a me ed a tutti gli altri. Un tifoso"
*
Precisazione:
Ciao Lorenzo,
sulla tua pagina degli aggiornamenti alla data del 22/09/2010 leggo questo commento:
Reminescenze storiche: "per arrivare alla palla abbisogna avere il biglietto...o almeno...... ( a buon intenditor poche parole )
Ora, forse ho capito male o forse sono permaloso, ma se e' riferito a chi e' rimasto fuori a contestare, sicuramente e' meglio precisare che alla palla ci siamo arrivati solo dopo l'apertura dei cancelli (a circa 10 minuti dal fischio finale), mentre per tutto il resto della partita siamo stati fuori all'obelisco. Quindi se non ho frainteso concordo con "le poche parole", ma "piu' fatti"... aggiungo io. Se invece ho frainteso allora chiedo scusa per il disturbo. NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO! ULTRAS ROMA
*
L'analisi di Andy: "Ciao Lorenzo, sono Andy. Non tesserato. E voglio dirti il mio punto di vista sulla situazione..
Ovviamente l'unione fa la forza, quindi qualsiasi forma di protesta si attua ha più valore se vede unite il maggior numero di persone. Ci vorrebbe più
unità, almeno tra "non tesserati".
Ho sentito i commenti più svariati da parte di chi ha sottoscritto la tessera..
C'è chi s'è pentito, chi non approva il contestare e il fare esclusivamente cori "contro",
chi ci deve essere a qualunque costo..
io ho un pensiero mio.. intanto il tifoso PRIVILEGIATO di privilegi non ne ha..
può andare in trasferta, ma non ci va (come prima del resto), se compra un biglietto lo paga
come lo scorso anno, ha un diritto di prelazione sulle partite di coppa (come gli anni scorsi), ha un ingresso
riservato esattamente come chi non è tesserato..NON vedo privilegi..
il mio pensiero è un altro.. chi si è tesserato.. è ..come dire... di MENTALITA' TESSERATA..
pensa che tanto non cambia nulla..e non fa nulla per cambiare..
pensa che le restrizioni sul rilascio della tessera non lo interessano.. guardando esclusivamente al proprio orticello..
pensa che s'è dovuto tesserare per forza perchè lui senza roma non sa stare (Infatti abbiamo visto in quanti vanno
oltre l'olimpico)..
pensa e pensava tante cose prima che la tessera uscisse, faceva cori contro e professava idee contrarie..
ma poi è corso ad allinearsi al sistema..perchè essere contro..è più faticoso, è più costoso.. è più scomodo..
come spesso succede... si è contro a parole, poi i fatti dicono altro...
Il tesserato di mente, così mi piace chiamarlo, un domani sarà disposto, se mai dovesse accadere,
a chiedere il permesso per uscire da casa, o per respirare ..
aspetterà che a manifestare in piazza vadano gli altri, che le prese di posizione le prendano gli altri,
sperando in un cambiamento della situazione senza mai "sporcarsi le mani",
e se la situazione non dovesse cambiare, anche di fronte alla possibilità di dire NO, direbbe comunque si, per comodità,
o per mancanza di "voglia", o per paura di affrontare anche una sola situazione scomoda..
Chi è di MENTALITA' LIBERA, invece, una tessera inutile, una tessera che limita la libertà delle persone, una tessera che è
puramente una manovra economica... non la sottoscrive..
Affronta le scomodità, rinuncia a qualche cosa (chi allo stadio, chi alle trasferte, chi a qualche partita) ma si tiene
ben stretto la sua LIBERTA', consapevole che a pecora non ci sta e nemmeno ci si mette..
Non abbiamo mai chiesto il permesso per andare allo stadio neanchè a mamma, o a papà, di certo non lo chiederemo alle istituzioni,
o al questore, o a chi per lui...

Il tesserato di mente parla parla ma non da seguito a quel che dice... e se lamenta pure per una situazione che si è creata
e della quale è uno degli artefici..
non gradisce la mancanza di cori per la roma.. ma non fa nulla..
non gradisce i cori che lo insultano.. ma fa pippa.. (tranne poi sfogarsi a parole, ovviamente)
non gradisce...... ma si è piegato....  senza lottare.... senza nemmeno provarci....
tenetevi i vostri cori.. tenetevi la vostra tessera, le vostre partite di coppa, le vostre scampagnate a fiumicino
ad accogliere i vari battista e cicinho, i vostri PRIVILEGI..
se la volete, per me, prendetevi anche la Sud.. lo dico non senza dispiacere, ma appoggio l'idea di "qualcuno" che recita
che la SUD è fatta dalle persone che ci sono dentro, e non da un luogo definito.. che la sud la si può fare altrove, con la giusta
mentalità...
tenetevi tutte queste cose, belli, carucci, pettinati e appecorinati....
io, noi, ci teniamo i nostri LIBERI PENSIERI, la nostra MENTALITA' LIBERA...
e continuiamo a fare quello che ci piace, o che almeno ci piaceva, senza dover chiedere "POSSO" a nessuno.

Saluti".
Andrea F. (che sta svolgendo un lavoro storico importante per questo sito recuperando materiale qua e là):
"Ieri mi capita sott'occhio questo video. Roba da pelle d'oca!
Poi ho pensato:
coreografie che oggi sarebbero vietare perchè infiammabili;
esultanze spropositate che porterebbero ad ammonizione dei giocatori;
Tifosi che scavalcano per abbracciare i giocatori sotto la curva: oggi sarebbero tuti diffidati;
Giocatori che dopo aver segnato vanno ad abbracciare i tifosi, cosa che oggi è rara come un'eclissi di luna.
L'ultimo pensiero è stato: ma che senso ha oggi andare allo stadio?

Tutto quello che si vede in questo video non esiste più, gente che non ha idea di qusta passione mi viene a dire che la roma va sempre sostenuta (la stessa gente che è capace solo di applaudire quando la squadra segna e di fare quattro cori, l'ho contati, in tutto l'arco della partita) e che la tessera non è poi questo grosso problema (come se essere sottoposti a controlli di questura per poter essere autorizzati a passare il proprio tempo libero come meglio ci aggrada non sia una cosa immorale e lesiva della dignità personale di chiunque), che se non ti fai la tessera hai qualcosa da nascondere (non ho un cazzo da nascondere io, semplicemente non mi sta bene che sia Maroni a decidere se posso o meno avere una passione). Sinceramente non mi va di andare allo stadio per assistere a 90 minuti di litigio fra gente che dovrebbe avere un amore in comune, per vedere che l'atmosfera magica che c'era un tempo è stata sostituita dalla spider cam e dalle interviste a metà partita. Tutto questo lo dice una persona che lotta con se stessa ad ogni partita fra l'amore per la maglia e la repulsione per il sistema, la stessa persona che 2 settimane fa ha passato una settimana intera a cercare il modo di andare a Cagliari senza l'autorizzazione del leghista pregiudicato (un pregiudicato per resistenza a pubblico ufficiale che decide di leggi antiviolenza mi sembra un'idiozia che possa essere tollerata solo da un popolo di deboli) perchè l'amore è troppo".


Video anni belli


22 settembre 2010: in attesa di Brescia/Roma....:
"Dopo aver letto tutte le critiche piovute addosso alla Curva in seguito alle decisone di sospendere il tifo in segno di protesta contro la Tessera vorrei
fare alcune considerazioni:
-Se dopo aver sopportato per amore della Roma, i tornelli, i biglietti nominali, le diffide incondizionate, le restrizioni sui diritti più elementari si arriva ad un punto di non ritorno è giusto dire basta.
- Se per voi è più importante sostenere la Squadra e pensare che per noi prendere una decisione del genere non costi fatica fate pure,
- Se per voi le tessere, i controlli, le autorizzazioni della questura, le file di 20 minuti per entrare, solo perchè non si richiede una carta di credito siano sensate e preferite far finta che la situazione sia la stessa di 20 anni fa e ricordarci che "allo stadio ci si va solo per sostenere la Roma" mentre vi stanno affossando come entità storica il problema è vostro...tenetevi questa Curva.
Ricordando a tutti che la Curva si è messa a disposizone di tutti quelli che non volessero aderire al progetto TdT, sprecando tempo e giornate al servizo
della collettività, ottenendo come risultato la concessione di una prelazione per i vecchi abbonati, credo che adesso possa liberamente decidere di tifare o meno, di insultare o meno, chi ha veramente affossato la Curva Sud, cioè chi si è piegato al sistema, e poi si presenta in 10 a Cagliari o a Brescia.
Un ragazzo dei gruppi organizzati".
*
Reminescenze storiche: "per arrivare alla palla abbisogna avere il biglietto...o almeno...... ( a buon intenditor poche parole )
in merito al dibbbatito
ANCHE CESARE MARCIO' CONTRO ROMA....e non è che l'amava meno di POMPEO...
MA FORSE perche' non si voleva tesserare
...trovate voi le analogie...ma io non ci entrero' piu' fino a che sara' un covo di servi...

[...]CESARE reagisce poi con durezza[...]
Gli inviarono un ultimatum con un termine stabilito[...]
Cesare rifiutando quest'ordine, inizia la sua ribellione.[...]
[...] Cesare non poteva più aspettare e lasciare che i suoi nemici raccogliessero forze contro di lui. Era necessario rinnovare il gesto[...]
[...]presentarsi sotto le mura di Roma, non come nemico,
non sotto le vesti di Coriolano,
ma come giustiziere, per difendersi da coloro che per primi avevano violato la legge della patria.
CESARE non aveva con sé che una Legione:
cinquemila fanti e trecento cavalli, né poteva aspettare che lo raggiungessero le truppe lasciate nella Transalpina;
ma contava molto sulle due legioni che aveva cedute per la guerra contro i Parti e che avrebbero indubbiamente sposata la sua causa,
contava su tutti i suoi veterani mandati in congedo,
contava sul popolo, il quale lo considerava suo campione e sarebbe subito accorso sotto le sue insegne, e contava soprattutto sulla sua fortuna.
Senza perder tempo radunò i suoi legionari e, informati della situazione e dell'offesa recata a lui e al popolo, con parole di fuoco li persuase a seguirlo[...]

*
Angelo: "Ciao Lorenzo,
sono sempre Angelo.Come ho detto, leggo costantemente gli aggiornamenti sul tuo sito,e quindi le varie opinioni  che circolano in curva sud,e più n generale nella tifoseria nostrana (grazie per aver inserito anche la mia).

COERENZA:
 La mia idea è continuare a presenziare i ns settori,senza tifare (in queso modo si sentirebbe comunque
la mancanza della sud) se non contro il Ministro,la tessera,i tesserati e Rosella.
Quello che mi preoccupa però.è la coerenza con questo tipo di scelta,perchè io sono daccordo e disposto a spendere 22 euro (..cci sua.) per tutto l'anno,ma dobbiamo dimostrare di essere tutti allineati nel pensiero e nel modo di combattere,altrimenti riusciremo  solo a disintegrarci dall'interno.
Sabato c'è "il derby d'Italia" degli ultimi 5/6 anni e vedremo un pò come ci si comporterà.

TESSERATI:
Con i miei amici abbiamo riflettuto molto sul discorso di insultare i tesserati,
con i quali anche tra noi è avvenuta una semi-rottura,neanche troppo nascosta.
E' anche vero che gli ultras non si sono mai filati chi non era come loro,almeno da quando frequento io lo stadio( ho 22 anni),e ora non si può pretendere che si schierino al fianco di chi li ha considerati "occasionali che portavano male",la rovina della Roma.Diciamo che sono sempre stati vittime del coattismo che spopola in Sud,anche tra gli ultras.Nella mia mail precedente ho indicato coloro che in modo chiaramente opportunista cambiano pernsiero secondo la situazione,e che probabilmente ora si
vergognano di aver sottoscritto la Privilege.
Ad esempio alcuni a Monaco erano sulla balaustra con noi che intonavamo cori offensivi e senza dire una parola.Comunque l'opera di riavvicinamento tra frequentatori degli stadi in generale andava operato prima,ora mi sembra troppo tardi,anche la maggior parte delle radio che da  Paladini dell'ultim'ora erano a Trigoria,hanno già abbandonato l'argomento.
Siamo noi contro tutti!
Il problema è che non riusciamo ad essere uniti nella lotta neanche noi.
Non voglio insegnare niente a nessuno,non mi permetto.Ma restare a casa e cedere il campo credo sia la
scelta peggiore che si possa fare!
Chi ha visto la Grande Sud degli anni 80' probabilmente ne ha viste,e subite molte più di me  ed è comprensibilissimo che sia stanco,ma abbiamo bisogno di loro.
Questa se non sarà l'ultima battaglia sicuramente sarà la più dura,quindi non possiamo perdere coloro
ai quali abbiamo fatto riferimento da piccoli.
FINO ALLA FINE..!
Un saluto.

*
Andiamo avanti: "Ciao Lore', ti dico anche io la mia su questo momento particolare della Sud in cui quasi nessuno da quello che leggo (me compreso) sa dove andare a sbattere la testa...le opinioni sono tante, tutte condivisibili (rimanere fuori, ascoltare la partita alla radio, entrare di volta in volta per non lasciare la Sud ai tesserati etc...)...però sinceramente la cosa che mi ha colpito di più domenica è stato il cambiamento netto (in peggio) che c'è stato dopo Roma-Cesena, se pensiamo che sono passate più o meno solo 2 settimane... alla prima di campionato, complice la protesta contro la tessera, era bastato "radunarci" e ritrovarci prima dell'inizio della partita per poi entrare tutti insieme...e tutto sommato la Sud quella sera era stata discreta, avevamo fatto un buon secondo tempo, non eccezionale ma comunque su livelli buoni e con i Fedayn attivi e non contestatori (per me restano e resteranno sempre il modello da seguire, però bisogna capire che entrare e pagare i 17 euro o i 22 euro per poi cantare " 22 EURO LI MORTACCI TUA " è un po' un controsenso)... quello che voglio dire è che secondo me per rimediare a questo disagio basta semplicemente fare qualcosa ma farla TUTTI INSIEME...decidiamo di stare fuori con gli Ultras Roma? Ok, lo facciamo tutti...decidiamo di andare al Circo Massimo? Da paura, andiamo... decidiamo di aspettare l'inizio della partita, entrare tutti insieme e metterci tutti vicini nello stesso posto come col Cesena (parte bassa, alta, al centro, dove vi pare)? Ok, va bene... basta che stiamo tutti insieme e decidiamo con coerenza di adottare la nostra strategia in questa lotta... se se dividemo famo er gioco loro. Quest'estate l'iniziativa dei gruppi sull'Appia era stata ottima, perchè mirava a dare coesione e organizzazione al movimento e anche a far crescere i gruppi di quartiere...se ora non serve più sentirsi per comprare i biglietti, dato che ognuno lo prende con la prelazione abbonato, allora sentiamoci tramite mail o cellulare per decidere cosa fare...del tipo appunto rimanere fuori, entrare tutti insieme, andarcene da qualche parte a far vedere DAVVERO a TUTTI ' ste VECCHIE MANIERE... Io con l'Inter non entro, oggi per problemi di lavoro non ho fatto nemmeno in tempo a prendere il biglietto ma comunque 22 euro davvero stavolta non glieli avrei lasciati, è un controsenso non abbonarsi, contestare la società e poi magari a fine anno con i biglietti singoli lasciargli pure più de 235 euro. Però spero che qualcosa si possa fare e una soluzione si possa trovare... prima de dalla vinta a 'sti infami. NELLA LOTTA BUTTA ER CORE...Ale"
*
Una voce contraria: "Secondo me la situazione attuale va imputata in primis non a maroni,ma alla sud stessa (anche se credo che di gruppo vero ne sia rimasto uno solo) e ti spiego il perche'.
In linea di principio sono contrarissimo a questa tessera del c... e so benissimo avendo amici diffidati che non tutti sono criminali anzi molte volte ci sono errori di persona etc etc..
Ok. Ma ci ricordiamo roma-fiorentina dello scorso anno? padri con bambini ai quali venne impedito fisicamente di entrare,gente che aveva comprato il biglietto o cmq aveva pagato con l'abbonamento che non è stata messa in condizione di entrare con la forza?
è questo l'approccio giusto a una protesta? Se tutti gli ultras non diffidati avessero rinnovato (il 90% del totale) non ci troveremmo in questa situazione e sarebbe tutto piu' o meno uguale, purtroppo i tempi cambiano e la societa' va avanti (tra l'altro credo che moltissimi non tesserati abbiano votato questo governo). Io la vedo un po' come la patente a punti (altra grandissima truffa),recentemente ho dovuto COMPRARE presso un autoscuola dei punti che mi avevano levato dalla patente,altro ricatto a fini di lucro....ma che fai non guidi piu' la macchina? Ok un tempo potevi girare pe ostia a fa le corse ubriaco e non ti avrebbe mai fermato nessuno,poi dopo morti e incidenti adesso è pieno di posti di blocco.Mi sembra un paragone appropriato. La societa' cambia e si adegua ai tempi ed è da illusi pensare che lo stadio resti fuori. Se vuoi tentare di cambiare le cose,sentimento nobile,qualche speranza cell'hai ma se tenti dall'interno (in che modo dall'interno? Come? Forse nessuno ci ha pensato o non ha avuto la giusta intuizione e questo spazio serve anche per spiegare le proprie idee e proposte),se 400 o 4000 ultras non fanno il biglietto NON GLIENE FREGA NIENTE A NESSUNO a livello economico,il calcio va avanti coi diritti tv non diciamo fregnacce (può darsi, ma se non tenti neanche...).
Io rispetto moltissimo chi è tutto d'un pezzo e non si piega,ma allora non ti devi fare sky (non devi chiedere il permesso al questore per farti Sky),non devi avere un conto in banca (non devi chiedere il permesso al questore per avere un conto in banca, non so se è chiara la differenza tra uno Stato normale e uno Stato di Polizia, come lo vuole il Ministro Maroni...) etc etc in poche parole devi essere un emarginato sociale.
Infondo cosa cambia rispetto al biglietto nominale? ti rintracciano? cazzate,ho nel portafoglio la postepay da anni ed è uguale (e no, uguale no! per avere la postepay hai chiesto il permesso al questore e gli hai inviato tre foto ? ;-). il nome privilege? (beh, su quello converrai che è una presa per il culo) il fatto che i diffidati non possono piu andare allo stadio? (già non ci vanno i diffidati allo stadio: Francesco, qui non si sa neanche chi ha diritto ad avere una tessera del genere e chi no! Non si sa a chi ricorrere se viene negata, viene negata la possibilità di farla a chi ha avuto una condanna per reati da stadio anche se ha già scontato la diffida per lo stesso episodio! Il caso vuole che proprio i gruppi siano stati i più falcidiati da diffide e condanne, perché magari a Brescia in infrasettimanale quei 400 li portavano sempre, quindi hanno tutto il diritto di pretendere chiarezza. Se la Roma fa una tessera del tifoso non ci sono problemi, se viene imposta dal Ministero dell'Interno senza che neanche si sappia bene cos'è il problema c'è, eccome, almeno per chi in trasferta ci andava sempre e non solo a Firenze e Perugia) sento spesso tra gli slogan piu' gettonati "per chi se lo fosse scordato fare l'ultras è reato", allora che sia reato, imboccate senza biglietto o scavalcate,perche' la societa' va in un altra direzione indipendentemente da voi,e non ci puo' rimettere il pischello che per non sentirsi diverso non va allo stadio cogli amici che magari se ne morirebbe,o il lavoratore che non puo' fare le file ai botteghini di lunedi'mattina.è facile fare le proteste se sei un diciassettenne scolaro o se non vai a lavorare la mattina (Francesco, lavoro dalla mattina alle 8.30 alla sera alle 8.30 e per ora per Roma/Cesena e Roma/Bologna ho avuto il tempo di fare il biglietto... Chi ha fatto la TdT ha fatto una scelta di comodità, magari mal digerita ma di comodità propria. Se la Sud avesse avuto 0 abbonati, pensi se ne sarebbe parlato? Però intanto abbiamo avuto 10 tifosi a Cagliari e 10 a Brescia...).
Chi ci rimette di tutta questa situazione? La Roma,che non ha piu' una tifoseria perche la curva è stata lasciata in mano agli occasionali (non sono occasionali, sono abbonati)  sotto diktat dei gruppi che ti dicono: o fai cosi o sei una merda.
Secondo me la curva è gia morta da almeno 5-6 anni,ma dopo quest'anno penso che abbiamo toccato il fondo,abbiamo fatto il gioco loro.
Grande rispetto per i veronesi dei quali ho letto il comunicato e mi trovo perfettamente d'accordo con loro. Francoasr80"-
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Livio: "Ciao Lorenzo,
domenica sono tornato allo stadio, da cui mancavo dalla trasferta di Milano in supercoppa. Come al solito in Curva Nord. Arrivo circa un'ora prima, con due bambine ed una mamma. Credo che gli organizzatori abbiano fatto finta che i tornelli non funzionassero, per rompere quanto più possibile ai non privilegiati. Dopo esserci fatti un panino e chiacchierato un po' faccio un giro per il settore (poca gente, tanti stranieri e frequentatori poco assidui, ma anche faccie conosciute). Pochi alla balaustra. Appena entrato vedo solo solo 4 - 5 bolognesi, che all'inizio diventano qualche decina. Dopo Roma Roma scendo in basso, mentre il gruppo si sta formando. Pochissimi cori per la squadra, a iosa per rosella (a proposito: a tutti coloro che la lodano e l'incensano per l'acquisto di Borriello, faccio notare che lo ha comprato dopo che la società non era più delle sensi. Ergo: i soldi non li ha cacciati lei. Brava, eh!), la Tdt, i privilegiati, le spie tesserate bolognesi (non sono mai stati un gran che, ma la loro irrilevanza di domenica fa capire il profilo prevalente cui attinge la Tdt). Fischi della nord alta ai cori contro rosella: ma questi grandi tifosi sbolognano in massa dopo il pareggio... quo erat demonstrandum! La sud piena mi aveva fatto sperare, ma la prima volta l'ho sentita solo al decimo della ripresa... Atmosfera quasi zero. Anche soltanto lo scorso anno ricordo belle prove di tifo, non ostante tutto (penso alla gara col Bari, Cagliari, Pao): sembrano lontanissime.
Assodato che il primo passo è non fare la Tdt, mi sto interrogando quale sia ora la strategia più fruttifera. Confesso di essere un po' in imbarazzo. In passato ho sostenuto l'opportunità di comprare di volta in volta il biglietto, e di protestare con cori. Ma vedendo lo spettacolo di avantieri ed ascoltando le riflessioni di chi propugna di non entrare e rimanere fuori, può darsi che sia proprio questa una via da seguire. Vero è che ogni possibile strategia è destinata a rimanere abbastanza inefficace, se non raccoglie un consenso sufficientemente ampio. Comunque credo due o tre mila persone che rimangono fuori (tra nord, sud ed altri settori dovrebbero esserci), in un gruppo coeso, abbiano un grande impatto sugli altri tifosi ed in generale sui media. Sebbene, probabilmente, poi troverebbero un pretesto per caricarli e diffidarli / denunciarli...
Un ultima riflessione: credo fermamente che allo stadio ci si vada soprattutto per tifare e vedere il tifo, anche quelli interessati al gioco, senza tifo si romperebbero presto. Figuriamoci poi i tanti tifosi 'finti': senza tifo, consumata in fretta quest'ultima moda di essere in curva, costoro per lo più, credo, si volgerebbero altrove, per mettersi in mostra e cercare le nuove frontiere dell'apparire.
Ho ascoltato poco fa il questore sul TG regionale: preferisco non esprimere la mia opinione sul personaggio.
C'è solo la ROMA! Livio".
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Poi:
"L’argomento che sto per trattare è a me estremamente caro, con le parole che scriverò non vorrò niente di più che essere ascoltato, perché oggi essere ascoltati in Italia è un privilegio di pochi.
Stanno uccidendo la mia passione e quella di migliaia di altre persone i tutta l’Italia. Il calcio.
In molti si domandano perché io vada allo stadio, perché sia disposto a sgolarmi, stancarmi stando in piedi per ore, a farmi quasi un ora di autobus per raggiungere lo stadio, perché spenda tutti questi soldi per una semplice partita di calcio. La risposta è semplice: perché mi piace. Si chiedono perché sia un ultrà, perché è bello. Credere in qualcosa, essere ultrà non è semplicemente sostenere la propria squadra, nei giorni che viviamo è una cosa incredibilmente rara. Trovare qualcuno disposto a dei sacrifici per un idea, per uno stile di vita, per la sua ferma convinzione che andare allo stadio, cantare e passare un pomeriggio con gli amici della curva, ne valga la pena, come ho detto è raro.
In un film “Il mio amico Eric” c’è una parte dove il protagonista ricorda perché andava allo stadio e perché gli piaceva, il motivo era perché quando entrava dentro non pensava ad altro se non alla partita. Non esisteva niente che potesse angosciarlo, era un momento catartico! Ed è la stessa cosa per noi ultrà!
Il problema è che ormai “il calcio moderno” ha reso questo sport e questo rito dello stadio uno schifo. Giocatori strapagati, a cui non importa nulla dei tifosi, società che pensano ad incassare solo soldi, istituzioni che cercano in tutti i modi di uccidere l’ultima e vera forma di ribellione, in un paese che da decenni vive nel torpore. Divieti su divieti si accumulano per impedirci di seguire serenamente la nostra passione ovunque. Costretti a imprese colossali per vedere una partita di pallone, trattati come dei malviventi, screditati agli occhi della società dall’opinione pubblica, che è unita solo nel gridare alla violenza negli stadi. Mentre il nostro paese cola a picco nel mare della recessione, della crisi finanziaria che ci dicono essere finita, ma che ancora è più forte che mai, mentre il tasso di disoccupazione aumenta, mentre gli insegnanti precari si vedono distruggere il futuro, mentre la scuola pubblica fa acqua da tutte le parti, l’unica cosa su cui gli itaGliani sembrano essere d’accordo è la repressione negli stadi.
Stanno uccidendo la mia passione. Perché? Perché con la tessera del tifoso si fanno gli interessi dei magnati del calcio, delle banche, che vogliono sempre di più e stanno spremendo il tifoso fino a quando non avrà più vita per cantare.
La “Tessera del tifoso” è una carta di credito ricaricabile e che può non essere attivata; può essere contratta solo da maggiorenni, quindi i minorenni non potranno abbonarsi, andare in trasferta, eccetera; è un provvedimento inutile per la sicurezza negli stadi, poiché non aggiunge niente di nuovo ai vecchi provvedimenti; è una schedatura di massa ingiustificata. Secondo me uno dei punti su cui ci si deve soffermare è: la tessera in quanto carta di credito. Questa carta anche se non attivata, permette alle banche di guadagnare una percentuale di soldi, sull’importo dei biglietti e non solo. Il Tesserato avrà a disposizione vari sconti, sui treni, allo stadio( bevande, cibo, gadget), all’autogrill e altri sono in arrivo. Bene, su ognuna di queste transazioni la banca che ha emesso la tessera del tifoso, guadagnerà una percentuale, ma questo non è stato detto nella presentazione della tessera del tifoso. Vogliono spostare tutto il pubblico, in diminuzione del 25% rispetto l’anno scorso, sulle pay-tv. Gli stadi vuoti e paradossalmente le tasche delle società piene.
Andare allo stadio era un piacere, una gioia, una festa con gli amici. Oggi sono costretto ad assistere ad un pubblico demotivato, giocatori demotivati, non sento tanti cori, siamo trattati al pari di assassini, spacciatori, siamo come dei terroristi per il Sig. Maroni, razzista, appartenente ad un partito che spesso si è detto contro la nazione, il capo dello stato, il sud Italia e tante altre belle cose. Dovremmo prendere lezioni di legalità e moralità da lui?
Io voglio solo andare allo stadio, cantare, colorarlo con fumogeni di ogni sorta, saltare e gioire della mia squadra. Ora come ora sono solamente deluso ed incazzato, perché Ultrà è bello! Marco B.".

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Passiamo ad altro. Aggiornata la sezione Groundhopping con Huesca/Salamanca.
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Dall'Italia:

Fiorentina/Lazio
Laziali con TdT

Chievo/Brescia
Bresciani senza TdT

Triestina/Padova
A sinistra, padovani tesserati
a destra, padovani non tesserati

Parma/Genoa
 

Parma/Genoa
Genoani non tesserati fuori dal settore ospiti

Napoli
 


21 settembre 2010 (pomeriggio): è il momento del dibattito... anzi del diBBBBattito:
"Ciao Lorenzo,
domenica ho fatto il mio esordio in Curva Sud da non tesserato e quindi da non abbonato dopo 31 anni. Devo esordire dicendo che Maroni un risultato l’ha ottenuto: farci stare più larghi. Sono riuscito addirittura ad andare a bere alla fontanella tra il primo e secondo tempo quando prima non riuscivo neanche a scendere le scale!
Scherzi a parte, vorrei fare delle considerazione a ruota libera.

a)    Ad occhio i privilegiati della Sud sono meno di quelli che mi aspettavo. Forse non superano il 30-40%. Non c’è stato però quel ricambio nefasto che temevamo. Le facce mi sembravano sempre le stesse. Quello che spiccava erano le assenze di alcuni storici che ho avuto vicino per anni. Vero è che la situazione attuale non richiama frotte di occasionali tuttavia l’indicazione può essere già considerata positiva.

b)    I gruppi (o quel che ne resta) hanno deciso di non fare il tifo ma solo di manifestare contro la TdT. Avrei trovato giusto dedicare il primo quarto d’ora a questa protesta ma per poi iniziare a sostenere i nostri colori che ne avevano tanto, taaanto bisogno… ‘Cui prodest’ questo atteggiamento? Una contestazione a Maroni ad oltranza non fa né caldo né freddo a nessuno degli ‘attaccati’. L’assenza di sostegno invece danneggia… e allontana. Abbiamo detto che la maggior parte è non tesserata ma ciò nonostante affronta sacrifici economici per stare vicino alla Roma. Se per le prossime giornate dovrà andare allo stadio per vedersi la partita come a teatro perché non va in trip con la contestazione di 90 minuti, vedrai che inizieranno le defezioni anche fra i disallineati. A riguardo trovo allora molto più lodevole l’atteggiamento di chi è così radicale nella sua protesta da restare fuori dallo stadio. Condivido poi in pieno l’intervento precedente di chi ha detto che dare del pezzo di m. al tesserato è completamente fuori luogo. Anche qui si corre il rischio di cadere nell’autorefenzialità come purtroppo troppo spesso è successo in passato.

c)   Il balzello economico sui biglietti è scandaloso ma fa parte del gioco. Nel momento in cui la TdT massacra il flusso di cassa certo della società, questa deve inventarsi qualcosa (almeno fino a quando non arriverà lo sceicco…). Deve essere chiaro che l’aumento non supplirà mai al calo di ricavi per i mancati rinnovi e, aggiungo, per il calo di spettatori che si registrerà quest’anno. E allora che facciamo? Ci rifiutiamo per non essere vittime di un’ulteriore ingiustizia? E’ una cosa che tutto sommato è ragionevole ma qui, è chiaro, siamo ormai in una ‘guerra’ contro il tifoso da stadio e bisogna vedere quale deve essere la ‘nostra’ strategia. Purtroppo, come sai bene, siamo vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro e quindi i nostri mezzi sono molto limitati. La scelta di non tessererarci è stato un bel gesto di disobbedienza civile che a medio termine potrà portare i propri frutti. Se però abbandoniamo il ‘campo di battaglia’, magari per fare un favore ad altri ‘nemici’ (Pay TV), avremo sempre il rimpianto di non aver fatto tutto il possibile per difendere il ‘nostro’ calcio. In sintesi, se ho i soldi vado altrimenti seleziono ma non abbandonerò mai.

Stammi bene.
Franchino".

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Poi, le ragioni del pro:
"premessa io ho fatto la tessera
credo di essere stato uno dei primi a dichiararlo apertamente sul tuo sito
non appartengo a nessun gruppo ... insomma quelli che prima so definivano "cani sciolti"  avevo provato a fare un discorso del tipo "distruggiamola da dentro" ... no visa ... no prelazione ...... e dicendo che tra social network e compagnia cantante eravamo già belli che schedati
il senso della mia frase frutto del pomeriggio assurdo di domenica è che da una parte vedo degli ultras ( non tutti ma una parte  ) con interessi economici e dall'altro uno stato con altrettanti interessi economici vedo ragazzini ( e non ) intossicati dal sistema "romanzo criminale " che mi apostrofano come "pezzo di merda " o "infame "...
non credo al binomio tesserato-occasionale .... o perlomeno non è cosi scontato
Vorrei che i gruppi senza interessi economici e i vecchi ultras che hanno dato tanto alla curva sud si facessero un esame di coscienza  per capire come mai in questa lotta sono rimasti "soli" con ragazzini modaioli e coatti...
pronti a tesserarsi ( mi ci gioco casa ) con l'avvento di un soros e annessi campioni
ho sempre avuto un profondo rispetto per l'ultras al punto da non definirmi tale ...
eccesso di umiltà o paura di non essere all'altezza ... chi può dirlo ... poi magari nella testa lo sono molto di più di chi millanta comprandosi felponi o cappelli ... senza rendersi conto di cosa significa indossare qualcosa con scritto "ultras "
 essere ultras è reato recitava un "comunicato" di un gruppo "scomparso (?) "... e vedere gente che ha negozi , che parla in radio , che organizza trasferte, che gira con mazzetti di biglietti ecc ecc ...definirsi ultras ... mi fa sorridere ..  non mi sembra in linea con la mentalità ultras , non c'è coerenza ... la stessa coerenza che viene "invocata" in occasione della tessera del tifoso... da che pulpito !
la tessera del tifoso è la punta dell'iceberg , di una decomposizione iniziata con l'avvento dei tifosi/ultras  uomini d'affari.....e lo stato e i club stanno a guardare ? proviamo a lucrare anche noi avranno pensato...
in tutti questo chi è la vittima ?
prima di tutto il popolo romanista che sta vivendo una guerra civile ...
(aspettiamo il "martire" di questa guerra con "ansia" per capire come reagirà il "mondo" ) e sopratutto i nostri sentimenti e la nostra passione...
come vedi anche i tesserati " hanno un'anima" ....
FORZA MAGICA ROMA
andrea".
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Poi: "Ciao Lorenzo, come tanti vecchi abbonati ho deciso di non fare la tessera del tifoso ed entrare settimanalmente facendo il singolo biglietto. A costo di perderci dal punto di vista economico ed avere la scocciatura di andare a cercare il biglietto anche 2 volte a settimana.
Ma dopo la partita di domenica scorsa sto pensando seriamente di abbandonare lo stadio finchè qualcosa non cambia e si torna (almeno in parte) ai tempi passati, quando andare allo stadio per me era la cosa più divertente del mondo .
Non so quanto tempo resisterò a farmi prendere per il culo, impiegando 40 minuti per entrare in curva tra 1000 inutili controlli mirati solo a farmi perdere le staffe, entrare e vedere i cartelloni pubblicitari più vicini che ti coprono la visuale del campo e i cartelloni luminosi più lontani che ti fanno perdere di vista il pallone. Non so per quanto tempo avrò la forza di inventarmi qualcosa per sfruttare le sole 24 ore (anche meno) per fare il biglietto della partita successiva, stare in piedi per tutta la partita senza fare nemmeno un coro per la squadra ma solo contro Maroni e la TDT (come se a Maroni fregasse qualcosa poi) e rischiare pure di andare a litigare con altri tifosi della Roma.
Probabilmente stanno vincendo loro, ci hanno sfiancato. Hanno reso impossibile divertirsi appresso ad una squadra di calcio.
La curva sud, lo stadio e questo calcio non accendono più la mia passione e il modo più corretto per protestare forse è uno solo. Lasciarlo da parte.
Curva Sud non ti ci mettere pure te.  Ciao Luca
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Ancora: Ciao Lorenzo, ti avevo scritto gia a luglio per proporre questa idea di non entrare allo stadio,così da non dargli neanche un €uro, visto cosa è successo nelle prime 2 partite ne sono sempre più convinto, secondo me bisognerebbe stare fuori con le radioline in mano (anche se stanno vietando pure le radiocronache private il che è semplicemente SCANDALOSO), io me ne andrei direttamente al circo massimo tutti li ci potremmo divertire molto. Alla partita col cesena essendo fisicamente fuori roma non sono potuto andare, quella col Bologna non me la sono sentita di stare in curva con tutti tesserati, senza i gruppi , senza una coesione generale. Se mi devo subire le angherie delle file più lunghe, degli ingressi "privilegiati " e non (manco fossimo in un lager), prezzi più alti, beh io non ci sto. E' passato il pensiero che "chi non ha niente da nascondere" si tessera, e gli altri tutti criminali... sbagliatissimo. IL VOSTRO UNICO PRIVILEGIO E' NON AVERCI LO SFREGIO, ossia quei 2- 3 euro a partita in più. beh personalmente quest anno non andro piu allo stadio, semmai solo qualche partita di coppa (italia sia ben chiaro), e ti diro di piu, magari se pijamo 4 gol coll'inter cosi da stroncare tutte le belle attese dell occasionale e del tesserato. la sud è un luogo che va meritato, ed è ben più che un luogo fisico.
grazie come sempre di tutto il lavoro che fai per noi.
ROSELLA VATTENE
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Andiamo avanti: "a rega restiamo tutti di fuori contro sto schifo di sistema che ci sta uccidendo...contro questi bori maledetti tesserati che stanno rovinando la nostra "sud"...uniamoci in un unico coro come i vecchi tempi...facciamojela vedere che ancora ci siamo che ancora resistiamo....non potrei mai entrare sapendo che canto vicino a un tesserato---allora uniamoci tutti di fuori all'obelisco NOI che ancora resistiamo...".
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Proseguiamo: SStiamo cadendo in basso, e non è solo colpa di una tessera. Mi sono VERGOGNATO del settore ospiti in Germania, VERGOGNATO! 2000 persone, 20/30 che cantavano con regolarità e fomento, gli altri (Non tesserati compresi) zitti, muti, fermi...senza colore, senza anima, senza voce. E' facile sempre dare la colpa ai tesserati, ma se non tiriamo fuori le palle noi chi cazzo le tira fuori?
Inventamose qualcosa, ma dobbiamo essere uniti...come diceva lo slogan: SE I RAGAZZI SONO UNITI, NON SARANNO MAI SCONFITTI...Così non è stato, in Sud ormai galleggiano troppe linee di pensiero (tutte giustificabili, apparte il "si" alla tessera), nessuno sa bene che fare, come combattere questo sistema che ci sta mettendo da parte, levando dai coglioni. Non è possibile che i migliori settori ospiti degli ultimi mesi siano stati Pescara, Grosseto e Parigi. Non è possibile che se siamo più di 4/500 non si riesce più a tifare, perchè ci mischiamo alla merda della massa e non siamo compatti, non è possibile che il silenzio dei tesserati sia più assordante dei nostri cori.
Svejamose, riniziamo a raggionare da curva, da MOVIMENTO. C'è troppa rassegnazione in giro, ma come li abbamo fatti dannare per anni, dobbiamo continuare a farlo, e non deve essere un pezzo de plastica a fermarci, perchè se fosse così, vorrebbe dire che la nostra amata curva stava già morendo, NON CALANDO! Tutti dentro a fa bordello, tutti fuori, a destra o a manca, a vedè la primavera o solo in trasferta, va bene tutto...MA TUTTI INSIEME...Perchè se siamo 100 di fuori, 1500 dentro e 800 a casa non ci si caca nessuno!!
I tempi si fanno duri per noi, ED E' PROPRIO QUESTO IL MOMENTO DI TIRARE FUORI LE PALLE, so boni tutti quando è tutto facile, è arrivato il momento di lottare per davvero...
Eppure una soluzione ci sarebbe visto che chi entra il biglietto lo fa volta per volta...
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Da Verona: "Ciao Lorenzo, ancora una volta mi trovo a scriverti da Verona... Stavo leggeno uno dei resoconti di Roma Bologna e mi ha colpito una frase: "Meglio far parte di una minoranza insignificante che continuare ad alimentare il sistema". E' lungimirante il ragazzo che ha scritto. IO SONO UN NON-TESSERATO del Chievo. La mia società quest'anno ha quasi regalato gli abbonamenti con sconti per un sacco di categorie... Io da studente universitario avrei pagato l'abbonamento 90 euro. 4,70 euro a partita. Per la gara col Brescia ho acquistato il tagliando di curva per 18 euro... hanno fatto di tutto perchè la gente si abbonasse e purtroppo quasi tutti, come pecore, hanno seguito la strada della convenienza. Prima della partita mi sono trovato fuori con i miei amici non tesserati. eravamo una dozzina... Che senso di impotenza, che vergogna, che schifo... Vuoi ridere (ci sarebbe da piangere ma è inutile)??? Abbiamo così tanti tesserati che ai tornelli riservati a loro c'era una coda infinita e noi siamo passati in un attimo per l'unico tornello dei non privilegiati.... Poi tante altre cose sono state davvero schifose e ora non sto qui a raccontarle. Fatto sta che adesso mi trovo daccordo che l'unica cosa da fare è rimanere fuori dagli stadi, almeno per le tifoserie che non hanno unità d'intenti. Me ne rendo conto solo ora ma vabbè seppur da cane sciolto continuerò a protestare contro questa maledetta tessera. La mia dignità non ha prezzo, i 90 euro di abbonamento piuttosto li devolvo in beneficenza.  un altro paio di considerazioni: I bresciani domenica mi hanno deluso: tristissima la curva sud tesserata... saranno stati 600 nel settore ospiti... I 1911 e i brixia in tribuna circa 150 più altri cani sciolti in altri settori... pochi purtroppo ma il loro biglietto costava 36 euro!!!! un salasso per i non tesserati... Altra cosa: i cugini dell'hellas che per anni hanno dato lezioni di tifo e mentalità in giro per l'Italia (lo devo ammettere...) si sono tesserati quasi tutti... Io non critico questa loro decisione anche perchè il comunicato con cui la spiegavano era almeno in parte condivisibile. Quello che non mi va giù è che l' Hellas ha un numero spropositato di diffidati che non potranno avere la tessera. Complimenti per la solidarietà verso i loro 'camerati'... Ma per favore, ormai ognuno guarda solo nelle sue tasche... Leggo spesso della Sud romana imborghesita... Dovreste vedere la Sud dell'Hellas piena di fighetti firmati da testa a piedi che si dicono casuals... CHE SCHIFO. Domenica mi sono sentito come se andassi a teatro: fuori posto, la gente che mi guarda strano, che ridacchia alle mie grida... Straniero a casa mia... Stanno vincendo loro".
*

Il Romanista non si pone proprio il problema della TdT...:
(Il Romanista - P. Bruni) - Avanti, c’è posto. Sarà il momento poco felice della squadra, il turno infrasettimanale o lo scarso amore fra tifoserie, fatto sta che la sfida di domani fra Brescia e Roma non ha stuzzicato le fantasie dei sostenitori giallorossi. Fino a ventiquattro ore fa, infatti, le informazioni provenienti dal capoluogo lombardo, raccontavano di appena dieci biglietti venduti. Una miseria (per usare un eufemismo) se si guarda alle abitudini romaniste.
Il tempo, ormai, è tiranno ma una piccola possibilità esiste ancora. Chi volesse, può andare fino alle 19 di questa sera nelle rivendite IP TICKET del circuito BEST UNION abilitate sul territorio nazionale (consultabili sul sito www.indexpoint.net) e, con 15 euro (più la prevendita) staccare un tagliando per il settore ospiti del Rigamonti. Attenzione però, le ricevitorie saranno a disposizione soltanto per chi ha la tessera del tifoso (materialmente e non, in mano) visto che, per questo incontro, c’è la limitazione di vendita ai residenti nella regione Lazio.
Non manca molto neppure alla sfida di Champions con il Cluj e, anche in questo caso, la vendita dei ticket prosegue a rilento. Qui, però, c’è da considerare che gli abbonati non pagheranno. Basterà, infatti, presentarsi davanti ai tornelli con la tessera di questa stagione e il gioco sarà fatto. Per tutti gli altri, invece, ci saranno due fasi. Quella di prevendita riservata ai titolari dell’As Roma Club Privilege non abbonati su tutti i posti disponibili e quella libera che si concluderà alle 18 di martedì prossimo nei Roma Store e, alle 20.45, nelle ricevitorie Lis Lottomatica e al Gran Teatro. I prezzi, interi, variano da un minimo di 17 euro fino ad un massimo di 112. Per i “privilegiati” ci sarà un piccolo sconto. Riduzioni per le donne e gli over 65. I lupacchiotti sotto i 12 anni entreranno gratis ma dovranno essere accompagnati. Condizione necessaria per ritirare l’omaggio, la presentazione, per entrambi, della card del tifoso.
Infine, il match contro l’Inter di sabato. Anche qui, così come accadrà per tutta la stagione, la vendita biglietti sarà spalmata su più momenti. Il primo, partita ieri pomeriggio, disegnata appositamente per i “club privilege” non abbonati su tutti i posti disponibili; il secondo studiata per gli abbonati dello scorso anno esclusivamente sui posti disponibili nello stesso settore e, dulcis in fundo, il terzo. Il più ghiotto: quello libero. Questo step partirà domani pomeriggio alle 15 e terminerà alle 18 di sabato nei Roma Store e alle 20.45 nelle ricevitorie Lis Lottomatica e al Gran Teatro. Occhio comunque: la vendita dei tagliandi, salvo ulteriori decisioni del Casms, è sospesa ai residenti delle regione Lombardia con incedibilità del titolo. Escluso chi ha le tessera del tifoso. I costi? Gli Interi partono dai 22 euro delle Curve, passano per gli 80 della Tevere Centrale e si arrestano sui 127 euro della Monte Mario Top.
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A Prato:
Lungobisenzio, il paradosso della tessera del tifoso
di Roberto Nardi
Prato, 20 settembre 2010 -  Con l'inizio della stagione calcistica è entrata in vigore la cosidetta tessera del tifoso. Questa card è obbligatoria per chi vuole sottoscrivere l'abbonamento per la propria squadra o andare in traferta nel settore ospiti e inoltre consente l'accesso agli stadi anche in caso di limitazioni imposte dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. La tessera è stata contestata soprattutto dai gruppi ultras.
Non vogliamo entrare nel merito della questione, ma la vicenda sta assumendo contorni grotteschi e paradossali anche al  Lungobisenzio. Come dicevamo, visto che i gruppi organizzati che di solito seguono le squadre anche in trasferta, non hanno sottoscritto la tessera non possono acquistare il tagliando per il settore ospiti, ma possono ugualmente acquistare un biglietto per un'altro settore dello stadio ed è quello che sta regolarmente accadendo.
 Nella gara di esordio con L'Aquila erano una cinquantina i tifosi abruzzesi (vedi foto) sistemati in un lato del settore distinti divisi dai tifosi di casa da un cordone di stewart. La stessa scena si è ripetuta ieri nella gara con il San Marino dove però i tifosi giunti dalla Repubblica del Titano erano soltanto tre e si è assistito ad una scena al limite del paradosso con ben nove stewart a controllare a vista i tre tifosi sammarinesi con la tribuna ospiti (risistemata prima del via del campionato) completamente vuota.
Ora sorgono spontanee alcune riflessioni. A cosa serve il mastodontico apparato fatto di cancellate e tutte le misure connesse se i tifosi ospiti vanno nello stesso settore dei tifosi di casa?
Qualche anno fà quando furono istituite tutte queste misure in ossequio a decreti ministeriali fu detto, ed è vero perchè lo prevedono le nuove disposizioni, che ci fossero due percorsi separati tra le tifoserie e siccome il Lungobisenzio è situato in una posizione scomoda compresso tra il fiume e la ferrovia, fu deciso di far passare i tifosi di casa dal lato Ponte Petrino (con tanti mugugni dei tifosi pratesi che provenendo dal centro città sono costretti ad un lungo giro per arrivare allo stadio) e i tifosi ospiti dal lato Ponte alla Vittoria visto anche che l'ingresso loro riservato è da quel lato.
Il tutto è sempre stato ribadito a chi protestava (anni fà ci sono stati incontri e riunioni ) per garantire la sicurezza soprattutto dei tifosi pratesi. Ora invece tifosi pratesi e ospiti entrano dallo stesso lato e vanno nello stesso settore, vorremmo che qualcuno ci spiegasse il perchè, sono venuti forse meno i presupposti per cui erano state create quelle disposizioni? Crediamo di no. Ma forse più semplicemente questi sono i paradossi legati, suo malgrado alla tessera del tifoso.



21 settembre 2010: ancora mail:
"Lorè ciao!!!
leggo e rileggo e ricordo pagine e mail su questo sito che raccolgono un pò il pensiero della curva, della tribuna, del tifoso, della poltrona e del mondo che ci "avvicina" ogni domenica... e siccome semo della roma ogni giorno!
Ho letto di persone che non si sono tesserate ma che allo stadio ci vanno acquistando il biglietto... leggo di chi si è tesserato e continua come se nulla fosse, leggo di chi s è rotto le palle e allo stadio non va più... tutte scelte rispettabili solo perchè c'è un cervello dietro e ognuno ha le sue motivazioni e il suo pensiero...
Mi domando però dove siamo arrivati??? ormai passate 4 partite dove la coerenza non esiste più... si andava allo stadio per tifare la maglia, la squadra, l'idolo o chi te pare... ora si va allo stadio e siamo uno contro gli altri... ed è una tessera che ci divide! OTTIMO! Stiamo facendo ciò che vogliono!!!! La Roma perde, pareggia ma se canta contro la tessera, contro chi si è tesserato e non si pensa più alla squadra... UNO CONTRO L'ALTRO!
Ormai credo che la nostra curva il nostro tifo sia davvero finito... addio tutto... e c'è bastato veramente poco... 4 fottute partite e na tessera che per chi ce là lo fa diventare stronzo o infame agli occhi di chi ha deciso di non farla!
Ma non ci stiamo comportando come maroni???? CHI NON FA LA TESSERA E' UN CATTIVO TIFOSO! E ora? per chi non l'ha fatta: CHI HA LA TESSERA E' NO STRONZO!!!! Sempre la legge del più forte (o si crede tale) verso chi è più debole!
Son però convinto che se arrivassero i risultati e si iniziasse a "volare"... sti cazzi della tessera, sti cazzi del tesserato, sti cazzi de rosetta e sti cazzi der barista e tutti a cantà forza roma alè alè!
con un grande BOHHHHHHHH te saluto
PS
complimenti ha chi ha la forza di non comprare il biglietto, di rimanere a casa o fuori allo stadio... quella si che è protesta!!!! Quello si che è boicottare!!!!".
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Mattia: "Ciao Lorenzo, sono avvelenato e non ce la faccio più.Ormai la situazione è insostenibile. Ci stanno riuscendo a togliermi la voglia di andare allo stadio. Lorè stamo a perdè la battaglia.Purtroppo gli italiani sono un popolo de gargarozzoni, basta che je dai un piatto de pasta e je fai fà le ferie, a loro
non je ne frega niente se te lo stanno a mette lì. E'  quello che se meritamo,!
C'avemo i banditi in parlamento che basta che se fanno 2 anni e mezzo de legislatura e se garantiscono na lauta pensione pe tutta la vita, non semo capaci a caccialli, pensa se potevamo in pochi ultime persone con un cervello a sconfigge il sistema calcio industria.Ultima sorpresa della giornata i prezzi aumentati per la partita di sabato. Io sono d'accordo con gli ultras roma, noin bisogna dargli più i soldi. Per me  è inutile non portare striscioni, fare qualche coro mai poi entriamo e gli  diamo i soldi.Questa era la loro strategia e la stanno portando avanti con successo.Per quanto mi riguarda penso che se non riusciremo a far cambiare le cose non  metterò mai più piede dentro lo stadio. CI TOGLIERANNO DAGLI STADI,CI TROVERANNO NELLE STRADE! Mattia".
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Luca:
Ciao Lorenzo, mi chiamo Luca e per la prima volta dopo anni che visito il tuo sito regolarmente, ho sentito il bisogno di scrivere questa mail perchè ieri, a mio parere, abbiamo raggiunto un livello insostenibile. Guardavo la curva e mi veniva da piangere, non per le emozioni che sentivo, come spesso è accaduto in passato, ma per la tristezza che provavo nel vedere una massa di tesserati e cesaroni senza passione, senza spinta, senza colore, senza mentalità che circondavano me, pochi amici e altri piccoli gruppetti che provavano a cantare regolarmente, senza molti risultati.
All'inizio di questa stagione ero convinto che il miglior modo per protestare contro la tessera del tifoso fosse entrare col biglietto tutte le domeniche, per non lasciare il mio posto ad un cesarone/privilegiato/occasionale qualsiasi e per dimostare che nonostante tutto noi saremmo sempre stati disposti a metterci in gioco per esprimere con tutta la fermezza necessaria il nostro dissenso. Ma dopo ieri, e una giornata passata a pensarci, mi trovo assolutamente sulla stessa linea di pensiero di tutte le persone che hanno deciso di abbandonare i propri posti, ai quali siamo indissolubilmente legati da ricordi che non ci abbandoneranno mai per restare fuori lo stadio, prima di tutto PER IMPRIMERE NELLA MENTE DI TUTTI COSA SIGNIFICA VEDERE E SENTIRE LO STADIO OLIMPICO SENZA LA CURVA SUD, e per colpire la finta società che ci ritroviamo nell'unico punto in cui è sensibile, il portafoglio, visto che lei non si fa scrupoli a fissare a 22 euro il prezzo del biglietto di un settore che dovrebbe essere popolare, di cui i componenti sono stati gli unici a seguire veramente, ovunque, sempre e oltre il risultato la nostra ROMA (a proposito, voglio proprio vedere quanti saranni i privilegiati a Brescia mercoledì).
Non voglio appartenere alla generazione che vedrà il declino della nostra curva, non voglio vederla riempirsi di pupazzi senza mentalità che vanno allo stadio e in particolar modo in curva sud per moda, senza un briciolo di attaccamento e passione per questa maglia e questa città, senza una minima idea di quella che è stata la curva sud e di che cosa ha rappresentato per le passate generazioni, e di conseguenza senza idea di cosa potrebbe rappresentare per noi. Se canti ti guardano come se fossi un alieno, se sventoli si infastidiscono perchè "già se vede male, poi se ce metti la bandiera davanti..." ,oppure perchè "ao! io ho pagato!!! " perchè!? io entro gratis, idiota?!?
Dobbiamo far capire loro che la VERA CURVA SUD STARà FUORI LO STADIO, che non possono interrompere la nostra storia e la nostra tradizione, per la quale tanti hanno combattuto, hanno sofferto e gioito, hanno speso tempo, soldi ed energie per questa passione viscerale che proviamo. Questo è un appello per tutti quelli che, come me, hanno deciso di abbandonare il proprio posto, perchè un'idea è più forte di una tessera o di una partita di questo cazzo di sport che stanno spogliando di tutto il suo significato più profondo, per soldi, successo e politica.  LUCA, FILA 18
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Andrea: "Carissimo Lorenzo, ti scrivo solo per fare uno sfogo. Non so se sarai più o meno favorevole a ciò che ti sto per scrivere ma domenica uscendo dallo stadio sono rimasto davvero amareggiato dal comportamento dei principali gruppi della nostra amata curva sud.
ritengo giustissimo protestare contro la tessera dal tifoso, ma ritengo inconcepibile darsi la zappa sui piedi e danneggiare la nostra storia, dignità, partita in corso, con una botta sola!! Mi riferisco al fatto che i cori cantati domenica sono stati esclusivamente distruttivi e non hanno MAI dato un valore aggiunto alla squadra!  si è cantato, per altro, in modo molto disunito e incostante sui seguenti temi:
- tessera del tifoso
- rosella sensi
- carabinieri
Penso che se ci dobbiamo fare del male da soli, a questo punto sarebbe meglio ce ne stiamo tutti fuori dalla curva e manifestiamo il nostro dissenso con il silenzio, lasciando magari in curva solo qualche striscione. Ma cosi, come si è fatto domenica è davvero una cosa indecente. Lorenzo, sono profondamente amareggiato per come la mia curva si è comportata....in mezzo al campo c'era la nostra roma e i principali gruppi non facevano altro che inventarsi stupidi cori contro maroni "maroni te venisse er tumore..."
Non so quanto possa essere utile questa email, se non lo fosse prendila solo come uno sfogo, uno sfogo da parte di uno che è abbonato da 11 anni, e che ieri più che mai ha visto la propria curva morire indegnamente. un saluto Andrea".
*
Nando: "Non ce la faccio piu’!mi viene il vomito.per la prima volta  ho sentito dire da un padre che non portera’ piu’ il figlio allo stadio non per la violenza ma perche si annoia,si senza tifo  non gli piace piu’.
Sono riusciti a mettere una diga al movimento.
Bloccando il fulcro con le ultime pseudo leggi credevano di aumentare le famigle allo stadio ed eliminare la violenza.
SENZA tifo ogni padre sceglierà di portare il proprio figlio in qualsiasi altro posto purchè allo stadio.
QUINDI COL PASSARE DELL’ANNO E SE LA ROMA CONTINUERA’ COSI’ rimaranno pochissimi i frequentatori.
Sono piu di dieci anni che vivo lo stadio ma mai cosi’ abbiamo accusato il colpo.
Credo sia ora di usare un po’ di amor proprio lascio per quest’anno con la speranza che il giocattolo si rompa.
E’ come restare senza casa.ma almeno e’ l’unica speranza per poter contrastare questo circo.
Anche se apprendendo che con i magnifici teloni di trieste  le societa ci guadagnano pure meglio(sponsor ecc…)
Non vedo luce  lore’ ma forse prima o poi ci ritroveremo dietro qualche rete a ridere e tifare come una volta forse sara’ la romulea  a s.giovanni o l’urbe roma a bravetta o qualcun’altra, ma sono sicuro che non moriremo cosi’ e’ impossibile.
ORA PURE LA RADIO C’HANNO LEVATO.OCCHIO AL SUBBUTEO LEVATO QUELLO E’ LA FINE.
TORNEREMO A RIDERE".
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Angelo: "Ciao Lorenzo, sono Angelo,ti scrivo come tutti un commento in merito alla desolazione di ieri in Curva Sud.
Come sai ,faccio orgogliosamente parte dei NON TESSERATI (nel caso non fosse chiaro a qualcuno), e ho partecipato a tutte le manifestazioni alle quali mi è stato possibile assistere ( compreso il 5/09 a Spazio Roma ).Mi piace insultare coloro che si sono piegati, non per puro piacere,xchè posso anche
arrivare a capire le ragioni di qualche tifosotto,o qualcuno che ha perso il vigore e la vena ribelle che fa parte di noi giovani "curvaroli".Quelli che io disprezzo sono coloro che fino a Roma-Samp intonavano cori contro la tessera e Maroni,mentre già a Roma-Cagliari e soprattutto a Verona,con la coda tra le gambe si dissociavano,o che come l'esempio fatto da te,cantano < IO NON MI TESSERO> con la tessera in tasca (come succede,poichè ce l'hanno scritto in faccia).Queste persone non hanno un briciolo d'orgoglio è per me a livello umano valgono poco.La coerenza in qualsiasi ambito è una qualià  nobile.
Detto ciò io ritengo che se gli ultras si allontanano dalla curva prima o poi qualcuno provera a coordinare il tifo,come ogni tanto da sempre prova a fare qualche "Cesarone" in distinti dopo la 4' birra. Cio scatenerebbe quella guerra civile,che permetterebbe a maroni la "pulizia finale". Settori ultras occupati,da chi l'ha sempre fatto,cori contro tessera,maroni,tesserati,Sensi R. Sostegno alla Roma solo in trasferta quando la persona che hai di fianco sarà una di quelle disposte a cantare oltre il risultato,fino alla morte! Quindi speriamo non come a Monaco! L'ideale sarebbe come a Cesena,sopra tesserati sotto non,ma come sappiamo l'olimpico non ha anelli. La proposta al momento della raccolta degli abbonamenti era stata quella,ma a quanto pare non tutti riescono a lasciare il loro muretto (comprensibile).
FINO ALLA FINE...ULTRAS! Angelo88".
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Andrea: "Ciao Lorenzo, io la vedo in questa maniera ovvero gli unici modi per dire no al calcio moderno sono due: o si abbandonano gli stadi, ci si abbona a sky e si segue la squadra del cuore in piena comodità senza problemi di parcheggi chiusi, file ai tornelli interminabili e rischi di diffide per cose inventate oppure entrare nei nostri stadi e contestare soltanto, niente cori per la squadra del cuore, niente bandiere, niente colore, tutti uniti come una sola identità contro il calcio moderno. Questo significherebbe non fare tutto ciò per cui veniamo sfruttati di settimana in settimana da stampa e tv. Non posso biasimare chi preferisce vedere la propria squadra in tv invece che spendere 45-50 euro per un Roma-Bologna e vedere uno come Mexes che fa finta di giocare a pallone con tutti quei soldi che prende e sventolare una bandiera giallo-rossa per colorare la partita in HD si sky. I cambiamenti avvengono spontaneamente.
Non dare i soldi a sky non serve a niente è solamente un servizio che ti permette di vedere un Barcellona-Real Madrid che altrimenti non potresti vedere. E' chi sta svendendo il calcio che va contestato. Quando Nesta passò al Milan i laziali non se la presero con il Milan......
L'unico modo per far cadere un sistema è non farne parte. Nel sistema calcio gli ultras sono sempre stati una parte importante? se ci fa schifo questo sistema basta non esserne COMPLICI. E questo non vuol dire abbandonare lo stadio. Grazie Lorenzo".
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Gianluca: "ciao lorè.. mi faceva piacere darti la testimonianza mia, e dei miei amici!
a roma-cesena abbiamo comprato la Sud, a roma-bologna siamo finiti metà in Sud e metà in Nord, per vedere se l'euforia della vera CURDA SUD si riuscisse a trovare da un'altra parte. Purtroppo niente.
con le lacrime agli occhi abbiamo deciso che non daremo più soldi alla ROMA e a questo sistema... ho solo 22 anni (passati fin da quando so camminare tutte le domeniche allo stadio, e da quando ho 18 anni anche tutte le domeniche in trasferta), non avrei mai creduto potesse succedere, ma la mia dignità mi dice di CONTINUARE AD ESSERE TIFOSO DELLA ROMA E NON DIVENTARE UN CLIENTE DELL'ASSOCIAZIONE SPORTIVA ROMA.
ieri è stata la mia ultima volta allo stadio, spero di quest'anno!!!
TESSERATO, LA TIFO PIU' DE TE!".
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Davide: "Lorè volevo solo rispondere a chi dice che c'era gente che non cantava cori per la Roma io ero uno di quelli, la risposta e' semplice: io cantare "Curva Sud Vecchie Maniere", con gente che con le vecchie maniere e con la curva sud non c'entra nulla non ci penso proprio. Ed è inutile che dicono che in campo c'è solo la Roma perchè anche per me c'è solo la Roma in campo infatti mi limito a cantare cori di protesta e a questa punto mi dispiace dirlo guardarmi la partita adeguandomi alla scelta della curva di entrare lo stesso e contestare. Sembra brutto da dire ma è cosi io con uno che si è fatto la tessera non ho niente da spartire nemmeno se romanista perchè per me anche se romanista una persona vale dalle cose che fa. Se un domani la curva decidesse di non entrare piu' allo stadio non entrerò piu allo stadio adeguandomi come giusto che sia per rispetto di chi ha portato il nome della CURVA SUD in giro per tutto il mondo non 4 ragazzini bori cesaroni che vanno allo stadio a cantare olè olè rise...quindi preferirei che nemmeno si alzassero cori che nominano la curva sud perchè la curva sud (secondo me) sarà MORTA fino a quando certe persone entreranno. Quindi se i gruppi non alzano i cori le persone abbiano almeno il rispetto di non alzarli loro visto che alzarli solo dopo un azione o un gol e' una cosa tristissima. Il "cantate quanno ve pare" che una volta cantavamo ai distinti adesso dovremmo cantarcelo da soli. Magari si potesse dividire la curva tra tesserati e non allora li si che potrei cantare per la Roma perchè canterei solo a insieme a un nucleo di persone che rispetterei e che mi rappresenterebbero, invece mi rifiuto di mischiarmi con la massa che riempie la sud di oggi rendendola ridicola. Non c'è rispetto per niente, ragazzini superbori che si siedono sulle balaustre subito pronti a cantare olè olè riise e cori di merda salvo poi andarsene quando si prende il secondo gol...questa non è la Sud! Me viene da piange a vederla così non c'è nessuno rispetto per chi ha subito i guai per seguirla dapertutto, per chi è stato licenziato per seguirla, per chi ha preso diffide, perquisizioni e solamente guai per vederla (quasi sempre) perdere! E adesso devo vedere un ragazzino de 16 anni che sputa in testa a tutti questi, alza i cori fregandosene di ciò che decide la curva, tesserandosi, facendo i cori per i giocatori nonostante la CURVA canti TIFIAMO SOLO LA MAGLIA, e devo vedere questi "cesaroni" che hanno la precedenza sui biglietti rispetto a chi si è fatto il culo girando tutto europa anche nei momenti piu grigi e bui della nostra storia. Paradossalmente dico che ci vorrebbe un anno di B per dare una ripulita da questa marmaglia che ormai hai sporcato il nome della CURVA SUD ROMA. Tifiamo solo la MAGLIA! Davide".
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Spettatori paganti: "Ciao Lorenzo, sui paganti di Roma-Bologna.
"Il Romanista" di domenica titolava con enfasi Sud esaurita, i Distinti quasi e nell'articolo leggevi" Fino ad ora sono stati venduti circa 13 mila ticket." .
Oggi scrive: "I paganti sono pochi, appena 11.599..."  A buciardi!!!
Sulla tessera... personalmente dopo essere stato abbonato dalla stagione 1994/95 (sono del 1980) sto seguendo questa linea: niente stadio e men che mai tv a pagamento. Andarci con i biglietti mi sembra masochista. Non dico che se facessero tutti così tra sei mesi ce rimetterebbero le maglie dall'uno all'undici ma credo che senza sacrificio davvero non si ottenga nulla. Il mio sogno è mostrargli che senza di noi il calcio fa cagare. Lasciamoglieli vuoti quei seggiolini, facciamogli fare a tutti i presidenti come quello della Triestina. Per ora si salvano perchè i soldi entrano delle tv ma quando anche gli abbonati sky/mediaset/la7 si stancheranno di partite senza tifo e calore vedrai come ci richiamano allo stadio! A proposito, complimenti a chi sta scegliendo i prezzi dei biglietti della Roma dimostrando per l'ennesima volta l'attaccamento alla sua gente. Poi dite a me che me merito Ciarrapico...
Sempre forza Roma. Ciao, Paolo".
Dunque, abbiamo quindi scoperto quanti sono gli abbonati della Roma: 13.401 (25070 spettatori - 11.599 paganti = 13471 - i 70 del Bologna = 13.401). Lo scorso anno erano 24.454. Quindi quasi il 45% in meno.
Per quanto riguarda il Romanista, conosciamo bene la nuova linea editoriale, quindi non mi stupisco di certi titoli ad effetto, puntualmente smentiti dai fatti.
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Emanuele: "Ciao Lorenzo, sono Emanuele. Volevo inviarti un articolo interessante apparso sul sito www.laragnatela.tk sull' esposizione dello striscione "No alla Tessera" al Torneo dei Rioni di Mentana. Grazie e forza Roma.
MENTANA: AL TORNEO DEI RIONI STRISCIONE "NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO"
Un grido unico che, dai campi di tutta Europa dove gli Ultras appoggiano la lotta dei tifosi italiani contro l' incostituzionale Tessera del Tifoso, si sposta anche ai campi di provincia ed ai tornei cittadini. Ultimo tra questi, lo striscione apparso al "Torneo dei Rioni" di Mentana, torneo di calcetto, che ha visto i rioni della città garibaldina sfidarsi in sfide avvincenti e che ieri ha avuto il suo epilogo con la vittoria del Rione Sargiatella. Un plauso ai sostenitori che hanno avuto l' idea di esporre lo striscione che, seppur non con la stessa risonanza dei grandi eventi sportivi, volevano gridare il loro dissenso.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!
P. S. In allegato ti invio la foto.

Marassi e la Tessera del tifoso, qualcosa non funziona

Tre giornate di campionato sono state probabilmente sufficienti per convincere anche i più scettici sulle tante lacune dei nuovi decreti antiviolenza, che hanno avuto nell’introduzione della Tessera del tifoso il provvedimento più significativo ma anche discutibile. Già nel corso di Sampdoria-Lazio, prima stagionale al Ferraris, avevamo dovuto assistere alla scissione del tifo storico della Sud, con il passaggio degli Ultras Tito nella gradinata opposta per protestare contro la tessera, oltre ai problemi ai tornelli e nelle tempistiche d’ingresso allo stadio. Ieri sera però, nel match perso dai blucerchiati contro il Napoli, sono emerse palesemente le contraddizioni del nuovo provvedimento che dovrebbe teoricamente eliminare la violenza dagli stadi. Nella Gabbia Nord, che fino alla passata stagione sarebbe stata riempita dai sostenitori ospiti, c’era solo uno sparuto gruppo di persone dato che i gruppi organizzati delle due curve napoletane, non hanno sottoscritto la tessera mentre diverse decine di tifosi partenopei si sono posizionati nel lato distinti vicino alla Nord, divisi dai blucerchiati solo da un cordone di steward. Silenziosi ed invisibili per buona parte dell’incontro gli Azzurri residenti in Liguria (il Casms aveva limitato la vendita dei tagliandi solo alla nostra Regione) sono comprensibilmente esplosi di gioia al raddoppio firmato da Cavani, accendendo anche una torcia e costringendo un contingente di Carabinieri a rafforzare il cordone per separarli dai locali che non hanno certo accolto con soddisfazione l’esultanza sfrenata. La stessa che in occasione dei due gol ha visto accendersi un parapiglia in tribuna dove altri napoletani avevano festeggiato provocando i tifosi di casa. Fortunatamente non si sono registrati incidenti come quelli avvenuti solo la settimana scorsa all’Arechi di Salerno dove un’analoga situazione ha avuto conseguenze peggiori, ma i dubbi sull’efficacia del provvedimento sono molti. Viene da chiedersi se non sarebbe stato più semplice controllare tutti i sostenitori del Napoli delimitati nella gabbia come è sempre stato evitando pericolosi contatti fra le tifoserie, ma anche quante e quali possano essere in futuro le situazioni simili con annesse problematiche per l’ordine pubblico e la tranquillità di chi paga il biglietto o sottoscrive l’abbonamento. Non solo, appare quanto meno curioso che nel comunicato odierno del Giudice Sportivo venga segnalato come “nel corso della gara Sampdoria-Napoli sostenitori della Soc. Sampdoria accendevano un bengala
nel proprio settore” addossando la responsabilità ai blucerchiati e non agli ospiti ben visibili nel momento dell’esultanza. Anche in questo caso le conseguenze sono state minime in quanto non sono stati adottati provvedimenti nei confronti della società, ma le perplessità sulla reale utilità della Tessera e la sua concreta applicazione restano davvero forti.

Sampdoria/Napoli

Fiorentina/Lazio
Da Il Corriere di Romagna:
Il Corriere di Romagna racconta quel che è accaduto ieri pomeriggio a Cesena. Ecco uno stralcio dell'articolo: Non erano attesi, invece oltre cento ultras del Lecce si sono presentati al Manuzzi senza tessera. Giunti in auto, una volta individuati e raggruppati sono stati fatti entrare nei distinti inferiori nel settore adiacente la curva ospiti (semi deserta, con i soli 70 tifosi tesserati leccesi).
A separare gli ultras salentini dai tifosi bianconeri della gradinata c'erano una decina di stewart. La situazione era potenzialmente a rischio e dopo un quarto d'ora sembrava potesse già degenerare. L'intervento della polizia ha ristabilito la calma e non ci sono stati problemi di coesistenza. Problemi che potrebbero invece esserci in futuro se gli ultras avversari privi di tessera si presenteranno al Manuzzi con un biglietto per la gradinata, dove tra l'altro sono concentrati gli abbonamenti con la formula "famiglia". Ecco che viene alla luce il paradosso della tessera del tifoso: settore ospiti deserto e ultras accanto alle famiglie".
Per finire: ho deciso la ragione per la quale prenderò una diffida :-) Regalo mille euro a chi l'abbatte.
"Claudio Lotito ha deciso di rendersi meno antipatico nei confronti dei tifosi lanciando una simpatica iniziativa. A partire dal match di mercoledì sera contro il Milan per poi proseguire per tutte le gare interne, un'aquila perfettamente ammaestrata volerà sul cielo dell'Olimpico. Un'idea presa in prestito dal Benfica, che ha lo stesso simbolo dei biancocelesti e che prima di ogni partita al 'Da Luz' lascia in volo ben due rapaci, Vitoria e Glorioso.
L'aquila biancoceleste è arrivata sabato mattina proprio da Lisbona e sarà addestrata per tre ore al giorno a Formello per volare al ritmo dell'inno della Lazio. Si ciba di pollo, salmone e coniglio e per il momento dorme nella foresteria del centro sportivo biancoceleste insieme al suo ammaestratore. Ma è già in programma la costruzione di un'accogliente voliera, soprattutto se le sue evoluzioni sull'Olimpico porteranno fortuna ad Hernanes e compagni. Tradizione vuole che debba volare per almeno tre minuti, solo in questo caso la squadra di casa vincerà.
Il nome del rapace verrà scelto dai tifosi attraverso un sondaggio, nel frattempo il presidente Lotito ha spiegato così, sul sito ufficiale, la sua scelta: "È un’idea per riavvicinare i tifosi al mondo Lazio. Proprio in occa­sione della gara con il Milan, ho deci­so di mettere l’aquila come punto di riferimento per tut­ti i tifosi laziali".


20 settembre 2010: aggiunti alcuni resoconti su Roma/Bologna. Li metto anche qui per comodità, visto che trattano temi di stretta attualità:
"Ciao Lorenzo sono Mauro, ex abbonato della curva nord.
Sono altamente depresso e scoraggiato per quanto visto ieri all’Olimpico, sin dagli ingressi.. All’Esterno le barriere protettive sempre + simili a
“fortezze” modello medioevo (voglio vedere contro l’Inter che casino ci sarà per entrare.. ) steward davanti ai tornelli che dovrebbero aiutare chi non ha dimestichezza con lo stadi ed invece risultano essere un elemento sempre + di
disturbo tant’è che ieri qualcuno di loro si è beccato non pochi insulti, vista l’incapacità e l’insofferenza riscontrata verso i NON griffati.. .
Vogliamo parlare della curva?  Sempre peggio.. prima si cercava di coinvolgere col tifo i “preti” della nord ma ora con questi nuovi divieti, c’è sempre meno gente intenzionata (a ragione dico io) a darsi da fare.. anzi.. Dobbiamo sentire anche i fischi e gli insulti da chi, griffato, pensa che contestare la Sensi oramai sia diventato un reato a tutti gli effetti.. .
.. Gli stessi privilegiati che al pareggio di Di Vaio si sono alzati e hanno guadagnato le uscite.. gli stessi privilegiati che non andranno a Brescia
mercoledì.. .
Lorenzo, se questa è la realtà che ci aspetta, ho deciso di mollare e dopo Roma/Inter, salutare (spero solo per quest’anno.. saro’ pazzo ma credo che il prossimo anno i griffati torneranno ad essere “occasionali” e noi i veri Landlords della curva..) la mia amata Nord, che mi ha visto presente sempre e comunque da 15 anni a questa parte..
Mauro.
*
Ciao Lorenzo sono Luca di Formello . Parto con una premessa. Dopo tanti anni anche io non ho sottoscritto l’ abbonamento causa tessera dello schifoso ehm … tifoso. Secondo me per vincere la battaglia  contro la tessera non è sufficiente non sottoscriverla e non fare l’abbonamento. Si vince rimanendo fuori lo stadio . Ci ho riflettuto molto e sono giunto a questa conclusione già alla fine dell’ ultima stagione. Ma  come dicesti te quanta gente sarebbe disposta a percorrere questa strada? Sarebbe una minoranza insignificante. Allora proviamo a combatterla acquistando il biglietto per ogni partita. Così ho fatto contro il cesena e il bologna , anche se molto titubante riguardo al raggiungimento del nostro fine.
Ieri in curva partiva un coro che non ricordo come faceva ma che di sicuro diceva “22 €”.
Che vuol dire ? Mi informo : per ROMA inter la Curva Sud costa 22 € e non 17 come per le altre partite.
Questa mattina  ho inoltrato per e-mail e per fax una lamentela alla società ( puoi leggerla è riportata di seguito ).
Questa politica dei prezzi è infame e va a rafforzare il mio pensiero riguardante la lotta alla tessera. Stiamo facendo il loro gioco Lorè. Noi non tesserati che ogni partita compriamo il tagliando facciamo il loro gioco. Così facendo nelle tasche della società entreranno ancora più soldi. Sti stronzi se li so fatti due calcoli . Tanto i coglioni che non si sono tesserati il biglietto lo comprano lo stesso. Comprano i biglietti per partite contro il cesena e il bologna, ti pare che non lo comprano contro l’ inter . Questo hanno pensato .E così si permettono anche di alzare il prezzo per le partite di cartello . Condivido in pieno quanto detto dagli Ultras Roma nel loro comunicato da te pubblicato il 18/09. L’ho sempre pensata come loro, prima che uscissero i loro comunicati. Soltanto facendo un danno economico alla società possiamo vincere . Sto valutando seriamente l’ idea di abbandonare lo stadio. Scelta dolorosa ma necessaria. Meglio far parte di una minoranza insignificante o che non ha peso che continuare ad alimentare il sistema. Sono stanco, sono arrabbiato … mi sento impotente.  È una questione di dignità . I nostri diritti vengono calpestati. Che senso ha continuare a queste condizioni ? Anzi alle loro condizioni. È inutile dire aspettiamo , questo è un anno di prova, perché tanto non cambierà nulla. Più andiamo avanti e più sarà peggio. Se la ROMA dovesse andare bene e lottare per grandi traguardi sai quante tessere del tifoso verrebbero richieste per andare in trasferta e usufruire della prelazione? Il discorso vale per tutte le società. Le tessere richieste saranno sempre di più. Prendi ROMA bologna : 25000 spettatori tra cui una sessantina nel settore ospiti e il resto tutti davanti alla pay tv. A loro questi numeri vanno più che bene. Con loro intendo chi deve gestire l’ordine pubblico e chi ci mangia.  Anche alle società vanno più che bene tenendo conto quanto detto prima cioè che con meno abbonamenti e più biglietti il guadagno sarà maggiore . Nulla rispetto agli introiti di diritti tv e sponsor ma comunque un incentivo per continuare sulla linea di maroni ( si con la m piccola ).
Ieri in curva non si è cantato. È partito qualche coro spontaneo e molto debole. I ragazzi che si posizionano sul cancello per lanciare i cori non c’erano.  Non so se non si cantava per uno sciopero o perché alla gente non gli andava. So solo che sembrava una curva de depressi. Sventolavo svogliatamente la bandiera e mi guardavo intorno. L’ambiente era desolante, mancavano grinta e passione. La squadra necessitava del nostro sostegno e noi eravamo in silenzio. Se in curva non si cantava per scioperare contro tessera , repressione, introduzione striscioni  che senso aveva rimanere lì ?Per me in curva si va prima per cantare, poi per vedere la partita. Sennò me la vedo comodamente in tv  a meno costi e meno rischi. Preferivo rimanere fuori. Cosa che sicuramente farò contro l’inter. 22 € non glieli do. Mi unirò all’esterno dello stadio con gli Ultras Roma. Mi sono pentito anche di aver acquistato il biglietto per la prima di coppa campioni in casa e per aver prenotato il viaggio per cluj. Sono stanco di fare il loro gioco. Stanno vincendo loro Lorè …
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 Caro Lorenzo,
c'è un momento nella vita in cui bisogna prendere decisioni, anche dure e difficili, ma inevitabili. Dopo aver seguito la maglia in lungo e in largo per venticinque anni, credo che il gioco sia finito. Già schifato da tempo a causa di restrizioni sempre più pesanti, ho però continuato ad abbonarmi e a partire in trasferta, perchè in fondo la roma è importante, ma mai quanto sostenere e rappresentare la propria città contro tutto e tutti, insieme alla gente giusta.
Ora però sono nauseato perchè mi scontro con la realtà, e la lotta, già impari in partenza, è a mio avviso persa e difficilmente si tornerà indietro. Gran parte di quella generazione che avrebbe dovuto prendere il posto della vecchia guardia, e lottare contro questo stato di polizia insieme a noi, se ne sta li al prefiltraggio con la tessera del tifoso in mano a fare i cori per i giocatori o dentro lo stadio a strillare i cognomi degli stessi durante la formazione, schiavi di falsi idoli. Questo non è il mio stadio e non ho intenzione di continuare a far parte del circo.
E chi dissente deve magari lasciare nome, cognome, numero di telefono e firma, al funzionario di turno, per far entrare una pezza. E gli altri si girano dall'altra parte perchè in fondo non gliene frega una cazzo tanto loro "nun c'hanno niente da nasconde"! Complici di un sistema che li ha ammansiti, e colpevoli per aver ridotto così la "loro" casa.
Ma la cosa che più mi ha fatto male è stata vedere gente che ritenevo diversa, con la tessera nel portafoglio perchè "l'avemo provate tutte ma non se può sta senza la roma"!
E' per questo che dopo ieri ho deciso di non andare più dentro uno stadio che non sento mio e di certo non regalerò più neanche un euro a chi se la starà ridendo pensando a come sta colpendo quei contestatori che invece di appecoronarsi hanno acceso il cervello denunciando ua situazione insostenibile.
Seguirò magari qualche trasferta europea o italiana quando mi andrà, e libero da ogni coercizione. O magari me ne starò fuori dall'olimpico a manifestare tutto il mio odio contro chi ha distrutto le passioni e contro chi si è dimostrato complice. Di certo non mi toglieranno mai la voglia di girare a testa alta ed urlargli in faccia tutto il mio disprezzo. Forse un giorno si tornerà più forti di prima. O almeno mi piace pensarlo.
 Montagnola, Tevere Non Numerata
*
Ciao Lorenzo,
ti scrivo dopo la desolante domenica di Roma Bologna.
Desolante non per il risultato..pazienza per quello,ma per lo spettacolo offerto dallo stadio.
La situazione e' sempre piu' triste e cupa,e da quanto vedo ( per esempio Trieste con gli spettatori finti) allineata con lo status
nazionale.
Grazie a Maroni grazie alle politiche sbagliate il nostro calcio sta' morendo.
Questo fine settimana in Inghilterra si e' giocata una spettacolare partita tra Manchester United e Liverpool Old Trafford ovviamente pieno tifosi del Liverpool al seguito senza limitazioni ed alchimie
varie. In Germania due particolari derby St.Pauli Amburgo e Schalke04 Borussia Dortmund stadi pieni e colorati da parte di tutte le tifoserie.
Purtroppo nessuno su nessun organo di stampa importante parla di questo,e quando lo fanno ne parlano male e senza competenza. Saluti
Alessandro
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Caro Lorenzo, ti scrivo dopo Roma-Bologna per rendere partecipe te e chi legge il tuo sito della situazione attuale della Curva Sud e dello stadio in generale. A mio avviso abbiamo toccato il fondo. Tessera, tornelli, niente striscioni, niente megafoni, niente fumogeni…non è più stadio ma teatro. Ho sentito molte persone con anni e anni di curva alle spalle dire che è arrivato il momento di dire basta e lasciare lo stadio. Io ho 24 anni e anche se la voglia è ancora tanta penso che così non durerò ancora per molto perché ormai andare allo stadio mi provoca una sola emozione: LA NOIA!
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Mi piacerebbe avere l’opportunità, e spero di “usare” il tuo sito per questo, di far presente a tutti i ragazzi dei gruppi la situazione: proviamo INSIEME a far qualcosa. Non entriamo più allo stadio, lasciamoli soli nel loro silenzio tanto a noi non c’è mai fregato niente della partita e dei risultati, entrare per cantare 2 cori contro la tessera non porta a niente tanto a loro i soldi li portiamo lo stesso. LASCIAMO LO STADIO VUOTO per 1-2-3 giornate e vediamo cosa succede. E anche se non cambiasse niente ritengo che sentirsela per radio in 2000 sotto lo stadio sia meglio che entrare e vedere certe facce, sentire certi discorsi (chi contesta sbaglia dobbiamo pensare solo alla Roma..) Ci criticano, ci contestano?? Bene lasciamoli soli e vediamo quanto migliora la Curva. Scusa per lo sfogo ma mi hanno tolto la cosa più bella che avevo. NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO NO AL TESSERATO IN CURVA SUD. Valerio
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Ciao Lorenzo,
seguo il tuo sito da molti anni e volevo farti i complimenti per la passione che metti in questo "lavoro" di educazione e soprattutto informazione dei tifosi. Nonostante io frequenti la curva sud dal lontano 1988 e sia un cane sciolto, mi considero un ultras, nel senso che per me esiste solo la roma, il resto non conta. Con l'avvento della tessera del tifoso credo che si sia decretata definitivamente la morte della curva sud, già agonizzante da diversi anni. Troppe spaccature, troppe rivalità (per i troppi interessi economici), troppi pensieri che non fanno altro che il male di quello che è stato per anni il fiore all'occhiello del tifo italiano. Ieri, su 90 minuti ci sono stati 2 cori a favore della roma, il resto è stata solamente una stucchevole contestazione alla tessera e l'ennesima dichiarazione di odio per chi l'ha sottoscritta. Premesso che la vera contestazione è quella che si è svolta alla palla, ovvero contesto=non entro allo stadio, non capisco perchè debba esserci ostilità verso chi ha sottoscritto la tessera e non unione di intenti, possibilmente con i tesserati stessi, per un'immediata abolizione. Una volta entrati allo stadio, che senso ha cantare contro la tessera e i tesserati mentre gioca la roma? Mi spiace essere così limitato nella visione delle cose, ma non riesco a pensare a qualcosa di diverso mentre in campo c'è la mia squadra. Posso contestare il provvedimento idiota di Maroni prima, dopo e anche nell'intervallo, ma durante la partita non vedo perchè si debba far mancare il supporto alla squadra.
Ultima nota, la trasferta di Monaco. Non mi era mai capitato di vedere la polizia entrare nel settore e portare via, a più riprese, diverse persone mentre i tifosi si affrettavano a liberare i corridoi per far passare gli uomini che "armati" di telecamera filmavano il fermo dei fumatori di canne, segno che la compattezza della curva non esiste veramente più.
Esserci è diventato molto più importante che contare o farsi sentire.
Saluti e sempre Forza Roma.
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Dopo le lungaggini burocratiche di Roma-Cesena laddove ai primi prefiltraggi dello stadio si era reso necessario un consulto di più ispettori per perquisire un piccolo zainetto con qualche innocua e semplice bandierina, quest'oggi, dopo aver provato senza successo a passare per privilege con qualche tessera sanitaria,un bancomat e qualche tessera del supermercato, abbiamo deciso di dividerci il materiale per velocizzare i controlli...dopo una buona ventina di minuti ai tornelli degli ingressi 15/17 ci accorgiamo che gli stewards anzichè far inserire i biglietti nelle apposite fessure dei tornelli dicono che gli stessi non funzionano costringendo quindi tutti quanti a fargli vedere biglietto e documento da dietro le "sbarre" prima di ricevere il definitivo lasciapassare. Parrebbe finita ma naturalmente così non è!Dopo aver mostrato il biglietto almeno una dozzina di volte viene nuovamente richiesto questa volta da un ispettore...e qui la fatidica domanda (ero sotto all'ingresso 17 con tanto di scritta ci tengo a precisare...):"Tu non puoi entrare,sul biglietto c'è scritto curva sud".La grande pazienza ma forse soprattutto i residuati della sbronza della sera prima mi portano a gestire la situazione con molto self control..."Mi scusi ma sta scherzando?Non lo sa che questo è un distinto solo sulla carta da molti anni?"."No no,perchè c'è scritto curva sud sul biglietto?"."Non lo deve chiedere a me,se vuole lo correggo a penna"."Non faccia lo spiritoso sennò finisce male"."Perchè dovrebbe finire male mi scusi?Io ho il biglietto,ho fatto la fila e ora mi piacerebbe entrare allo stadio nel settore appositamente scritto sul tagliando.Non può finire male".Chiaramente il tutto rallenta ulteriormente le cose al che uno steward si avvicina all'ispettore chiedendo lumi sulle problematiche dello spinoso caso...lo steward non può che darmi ragione al che l'ispettore o qualunque grado esso sia stato si interroga alquanto adirato sulla vicenda anzi imprecando contro non so chi al motto "MA PERCHE' C'è SCRITTO CURVA SUD SUL BIGLIETTO?".
Alle 14.50 si è finalmente sugli spalti e il primo coro non può che essere per lei...22 EURO LI MORTACCI TUA!
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Ciao Lorenzo,
pur essendo perfettamente conscio del fatto che "i panni sporchi si lavano in famiglia",in questo caso in curva,ti scrivo dopo tanti anni data la durezza e la difficoltà della situazione.
Sapevamo tutti benissimo che questa sarebbe stata un'annata a dir poco "on the road",ma francamente nessuno poteva immaginare quello che sta accadendo.
Sarà sgradevole ammetterlo,ma stanno vincendo loro (con loro intendo "il sistema"),e stanno vincendo perchè quest'anno, per la prima volta,sono riusciti dove avevano sinora fallito,con i tornelli,i biglietti nominativi,la legge amato,i casmsassmsm e tutto il resto:
Ci stanno dividendo.
Tesserati contro non tesserati.
E ancora non tesserati che entrano contro non tesserati che non entrano.
E qui ti volevo chiedere un parere:possibile che neanche in questo caso,neanche contro la tessera del tifoso (il massimo attacco del sistema),NEANCHE PER SOPRAVVIVERE,si sia riusciti ad organizzare una protesta unita,coordinata?
E possibile che quando si entra a Roma-Cesena e ci si rende conto che 2/3 di curva sono tesserati non si trova niente di meglio da fare che faje i gavettoni?
E il coro di oggi "tesserato pezzo di merda" era proprio necessario?
Il sottoscritto aveva umilmente proposto "a chi conta" di organizzare qualche iniziativa propositiva:un banchetto,un volantinaggio,degli incontri...ma niente.
C'è secondo me un errore di fondo nella reazione che la nostra curva e del movimento in generale (ammesso che di "movimento" si possa ancora parlare) hanno avuto.
E anche su questo mi piacerebbe avere un tuo parere.
La tessera del tifoso,come tu stesso hai spesso fatto notare,non è un fulmine a ciel sereno.
E' un elemento di un disegno più ampio e articolato che riguarda sia il rapporto "sistema-ultras" che il rapporto più generale "sistema-società".
Se si vuole provare a vincere questa battaglia si dovrebbe provare anzitutto,perdonami l'espressione vagamente marxista,ad estendere le ragioni del conflitto.
A coinvolgere anche chi ultras non è e mai sarà.
E invece io sto vedendo una protesta,permettimi di dire,la solita protesta settaria,chiusa. e mi domando:serve?
Bisogna fare una scelta strategica:o si sceglie di andare avanti "noi duri e puri",ma credo ci sia avvii a perdere,oppure ci si apre e si cerca di coinvolgere gli altri ma in questo caso cantargli "pezzo di merda" non mi sembra la strada migliore.
 Con stima.
Dunque, il discorso è molto complesso. La controinformazione (che del resto era vera informazione) ha provato a coinvolgere tutti quanti e in parte c'è stata una buona risposta. Tuttavia un buon numero di persone che seggono in Curva Sud hanno deciso - per amore della Roma, ovviamente - di turarsi il naso e non provare a combattere neanche in un modo che sarebbe stato molto semplice (con il non rinnovo dell'abbonamento) ciò che distruggerà per sempre lo stadio che abbiamo vissuto. Questo è il motivo dell'astio. La parte della Curva della Roma che si è fatta la tessera è la parte più debole, e probabilmente si vergogna persino di averla fatta: la prova la si rinviene nel fatto che in trasferta (in quelle "chiuse" intendo), non si affacciano neanche (anche se qualcuno lo farà a Firenze e cose del genere). Oltre a ciò, come ben scrivi, si apre un altro fronte tra chi entra e chi non entra, anche senza tessera, il che complica ulteriormente le cose. Non vedo però in quale altro modo si possa coinvolgere la gente se non come si è fatto negli ultimi due anni. Ormai è tardi per coinvolgere, temo, e quel che accade a Roma accade in tutti gli stadi d'Italia. La protesta unita e coordinata era, principalmente, quella di non farsi la tessera del tifoso. La scelta tra l'entrare e il non entrare sarebbe stata successiva. Ma se la protesta più semplice (quella di non fare la Tdt, ovviabile con l'acquisto del biglietto per le partite in casa, visto che in trasferta mi sembra che i tesserati non ci vadano) non è stata presa in considerazione, l'unità della curva è andata a farsi benedire da subito, coro o non coro.
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Se riusciro' ad essere coerente con me stesso...e spero almeno solo per quest'anno...( e non capitava da un bel po') NON ANDRO' PIU' IN CURVA...e non è per la "grande" difficolta' nel reperire i biglietti, ma perche' non voglio piu' essere complice di questo marcio sistema.in piu' perchè non ce la faccio a  vedere la "curva sud" oltraggiata da poveri occasionali e tesserati di varia estrazione sociale il cui unico interesse era pomiciare o pavoneggiare davanti alle pischellette!!! gia' di per se' lo scenario era desolante, senza tanti, molti amici a casa o fuori, senza gli striscioni, cantare o alzare cori era tanto facile quanto pero' incostante,i piu' seguiti erano ovviamente quelli contro Maroni...(so piu' fashion)...e qui me so' cascate le tonsille per terra...nel vedere e ascoltare parecchie facce nuove incitare "le vecchie maniere"...o alzare la voce al coro io non mi tessero con magari quest'ultima ben risposta nel portafoglio!!! Ieri la curva meritava 3.5 ed il mezzo punto è per il colpo d'occhio che puo' dare la cospicua presenza.
Passata la rabbia per la prima giornata ho capito che se si vuole veramente combattere il sistema o almeno contrastarlo bisogna abbandonare "MOMENTANEAMENTE" la curva! Ogni vero tifoso che ha a cuore la cura sud e la sua storia non puo' rendersi complice di questo scempio confermando la sua presenza ogni domenica . NON si puo' comprare il biglietto per ogni partita. (22 euro manco a m......-te rendi conto?)Solamente LO SPAZIO VUOTO e IL SILENZIO della curva potrebbero a far cambiare qualcosa, il calo degli incassi e l'imbarazzo per gli spalti faranno piu' effetto di uno striscione o di un coro di protesta, per questo lo lascio a te caro tesserato il compito di sfasciare un monumento vecchio di decenni, ma il scrificio di questo si portera' dietro questo infame quanto infimo progetto tdt.
AD MAIORA
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E-mail dal titolo: "bagarini":
http://bo.asroma.it/UserFiles/1252.pdf
22 € un biglietto di CURVA!
E poi vogliono che vengono più famiglie allo stadio!
SCANDALOSO
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Da Forzaroma.info:
Senza tessera del tifoso 20 minuti per entrare allo stadio
Domenica 19 Settembre 2010 14:44
Ecco il perchè di quel comunicato. “Venite allo stadio per tempo” diceva la Roma ieri pomeriggio. Sono le 13.50, in viale delle Olimpiadi, la parallela a via dei Gladiatori, si intravede già in lontananza una lunga fila davanti ai così detti, cancelli gialli, quelli di preselezione.
“Sono 20 minuti che sono qui in fila per entrare allo stadio” ci dice Alessio quasi giunto al traguardo. Solo quattro i passaggi aperti, due per chi ha regolare biglietto e due per chi ha la tessera del tifoso e quindi l'abbonamento. Le persone in fila iniziano a protestare animatamente, bambini presi in braccio dai propri padri, donne stanche e accaldate, al di là dei cancelli le forze dell'ordine inermi, uno scenario ai limiti della decenza. Questo è quanto viene riservato a chi, per un motivo o per l'altro, non ha sottoscritto la Privilege Card.
Gianluca Lengua
Eh eh eh!! Al Viminale non hanno capito che i signori con i bambini in braccio, la prossima volta, non si fanno la tessera... non ci vengono proprio! Ieri 25.070 spettatori, una vergogna, altro che stadio pieno come profetizzava qualcuno.
Torino/Novara, un mini resoconto: "Dopo questa , leggera e , sicuramente , poco competente disanima della partita vorrei anche sprecare due parole sull’opera maroniana della Tessera del Tifoso, che ha costretto gran parte dei novaresi ad occupare un terzo di curva Primavera per poter assistere alla partita. Qualche scintilla , con i Granata in loco,poco prima del fischio d’inizio e fortunatamente niente di più".
Anche a Udine, 400 juventini in Tribuna e 40 nel settore ospiti.
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SOLO UNITI POSSIAMO CONTARE!: E' POSSIBILE INVIARE LA PROPRIA SOTTOSCRIZIONE
A MyROMA SEGUENDO LA PROCEDURA SCRITTA SU www.myroma.it.
MyRoma scrive al Ministero dell'Interno

In data 03 Settembre 2010, MyROMA, seguendo i suoi principi fondativi e quelli relativi al proprio documento programmatico, ha inviato una lettera alla AS ROMA evidenziando che in occasione della partita Roma vs Cesena la Società non ha applicato in modo corretto il D.L. 8 febbraio 2007 n° 8 art 11, che garantisce ai minori di anni 14 l'accesso gratuito allo stadio.

La AS Roma richiede, per rilasciare il biglietto gratuito, che sia l’adulto che il minore abbiano la tessera del tifoso.
Per conoscenza riportiamo il passaggio normativo:

Art.11-ter.

Rilascio di biglietti gratuiti per i minori

1. Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive sono tenute a rilasciare, anche in deroga al limite numerico di cui all'articolo 1-quater, comma 7-bis, del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, introdotto dall'articolo 1, comma 2, del presente decreto, biglietti gratuiti nominativi per minori di anni quattordici accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado, nella misura massima di un minore per ciascuno adulto, per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al 50 per cento di quelle organizzate nell'anno. L'adulto assicura la sorveglianza sul minore per tutta la durata della manifestazione sportiva.

La AS Roma, nella persona del Dott. Feliziani (Responsabile Biglietteria AS Roma), ha risposto gentilmente alla nostra richiesta e vi riportiamo il passaggio sul tema trattato:

“…Il D.L. 8/2/2007, n° 8, art 11, effettivamente non prevede la possibilità di concedere biglietti gratuiti ai minori i 14 anni solo se in possesso della "tessera del tifoso", ma del resto non prevede neanche il contrario, e cioè il divieto di concederli solo ai possessori della Tessera (e quindi l'AS Roma, unica società tra tutte quelle di A, B, Lega Pro, D, Dilettanti, Eccellenza, Promozione, I, II e III categoria, ha deciso di interpretare la norma nel modo più restrittivo. Ripeto L'UNICA SOCIETA' IN ITALIA!). Nel 2007 peraltro, si era ancora ben lontani dall'effettiva applicazione di questo strumento.
Allo stato un minore di anni 14 può essere senz'altro titolare di una AS ROMA CLUB PRIVlLEGE perché la responsabilità giuridica, sia al momento della richiesta che successivamente nell'uso della stessa Tessera, viene assunta da chi esercita la patria potestà all'atto della sottoscrizione del Modulo di Adesione (pag. 2 del "MODULO DI RICHIESTA DI ADESIONE Al PROGRAMMA AS ROMA CLUB PRIVlLEGE"). A tal riguardo si ricorda che per poter ottenere un abbonamento "Under 14" per l'attuale stagione calcistica è comunque obbligatorio richiedere la tessera del tifoso….
…Alla luce di quanto sopra esposto, ringraziandola in ogni caso per il Suo garbato approccio, riteniamo tuttavia di proseguire con la procedura testé illustrata. Sarà nostra cura nell'esclusivo interesse di tutti i nostri numerosissimi Tifosi, modificare elo integrare questa o qualunque altra procedura qualora pervenissero sostanziali e diverse indicazioni in materia. Con la speranza di aver definitivamente risolto dubbi, incertezze e malintesi, ma che sui quali, in caso contrario, non potremo dar ulteriore seguito”
Con profondo rammarico MyROMA, su approvazione del proprio Dipartimento Affari Legali e Diritti del Tifoso, non ritiene esaustiva e soddisfacente la risposta, pertanto, visto che lo stesso modus operandi è stato applicato in occasione della prossima partita di seria A, Roma vs Bologna, e della prossima partita di Champions League, Roma vs Cluji, evento per il quale la tessera del tifoso non è richiesta, ritiene opportuno e necessario rivolgere tali quesiti al Ministero dell’Interno. [download lettera al Ministero]
Ricordiamo che in base art 11-ter ogni Società ha la discrezionalità di scegliere quando applicare tale agevolazione per i minori under 14 mantenendo però a fine anno una percentuale non inferiore al 50% delle partite giocate in casa.
A conferma di quanto detto riportiamo i riferimenti della prossima giornata di Campionato, evidenziando il fatto che la AS Roma, purtroppo, è l’unico club di seria A che applica all’art 11-ter il vincolo della tessera del tifoso:

    * Fiorentina - Lazio
http://it.violachannel.tv/prossime-partite.html
Legge non applicata, ma a differenza degli altri specifica solo che non ci sono biglietti a tariffa ridotta e non a titolo gratuito.
"Biglietti Under 14: per questa gara non sono disponibili biglietti a tariffa ridotto Under 14"
 

    * Milan - Catania

http://www.acmilan.com/infopage.aspx?id=86643
Legge non applicata per questo match, ma è presente una politica per l'afflusso dei bambini con prezzi molto popolari, in particolar modo per gli Under 7.
http://www.acmilan.com/InfoPage.aspx?id=88340
 

    * Bari - Cagliari
http://www.asbari.it/biglietteria/omaggio-under14.html
Applicazione della legge in modo perfetto:
"L’As Bari, ancora una volta, vicina ai giovani. Dopo il lancio degli abbonamenti baby e Under 14 che permetteranno ai giovani di vedere gratuitamente l’85% delle gare interne, dalla prossima partita con il Cagliari (in programma il 19 settembre alle ore 12.30) saranno disponibili biglietti omaggio per gli Under 14, fino ad esaurimento scorte, accompagnati da un genitore munito di titolo d'ingresso (biglietto o abbonamento a pagamento) del settore Tribuna Est e Curva Sud"
 

    * Cesena - Lecce
Ancora non pubblicato il comunicato per i biglietti di questo match
http://www.cesenacalcio.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=8&Itemid=54
 

    * Chievo - Brescia
http://chievocalcio.tv/it/content/gare-pagamento-bambini-under-14
Applicazione della legge in modo perfetto ed in modo molto intelligente pubblica già l'elenco delle gare:
"...il tagliando per il bambino under 14, sarà gratuito. Si potrà ritirare esclusivamente allo stadio, il giorno antecedente l'evento presso il bigoncio 7 negli orari di prevendita ed il giorno stesso della partita presso la biglietteria sita nel park A. Si rammenta che il bambino under 14, oltre al titolo di accesso, dovrà essere munito anche del certificato con foto rilasciato dall'anagrafe o dell'autocertificazione compilata e firmata dall'adulto accompagnatore"
 

    * Palermo – Inter
Legge non applicata e nel sito non è riportata alcuna informazione circa la possibilità di usufruire di tale legge.
http://www.listicket.it/dettaglio.php?lang=IT&idOrganizzazione=135&idProdotto=16507
 

    * Parma - Genoa
http://www.fcparma.com/stagione/archivio-news/7440-parte-la-prevendita-per-parma-genoa.html
Applicazione delle legge in modo perfetto:
"Gli Under 14, solo se accompagnati da un parente fino al 4° grado, possono, col documento d'identità, ritirare alle casse il biglietto gratuito."
 

    * Roma - Bologna
http://bo.asroma.it/UserFiles/1241.pdf
Questo è quanto riporta il comunicato AS ROMA:
"BIGLIETTI GRATUITI PER I MINORI DI ANNI 14, NATI DAL 1997 (COMPRESO) IN POI: potranno essere ottenuti esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store nei settori di Curve e Distinti Sud e Nord e fino ad esaurimento, dai minori di anni 14 Titolari di AS ROMA CLUB PRIVILEGE dietro esibizione della stessa Card e attestazione tramite autocertificazione del grado di parentela dell’adulto accompagnatore anch’esso Titolare di AS ROMA CLUB PRIVILEGE. Solo per gli adulti accompagnatori che siano anche Abbonati di Curve e Distinti Sud e Nord della presente stagione calcistica sarà possibile effettuare la scelta del posto tra tutti quelli disponibili. Tali biglietti non saranno cedibili."
 

    * Udinese – Juventus
http://www.udinese.it/prezzi.php
Legge non applicata per questo match, ma è presenta una politica molto interessante per i bambini 0-7 anni e biglietti ridotti. Nel sito però non è presente alcuna informativa circa la possibilità di usufruire della concessione derivante da tale legge.
 

    * Sampdoria - Napoli
http://www.sampdoria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2353&Itemid=200
Legge non applicata per questo match, ma in modo molto intelligente la società blucerchiata pubblica l'elenco delle partite interpretando la legge in modo perfetto:
"Per richiedere il tagliando gratuito l'accompagnatore dovrà esibire il documento del minore e compilare un'autocertificazione attestante il grado di parentela. I suddetti tagliandi saranno rilasciati nella misura massima di un minore per ciascun adulto. L'adulto inoltre dovrà assicurare la sorveglianza sul minore per tutta la durata della manifestazione sportiva. I minori privi di accompagnatore non avranno diritto d'accedere all'impianto sportivo pur se in possesso di regolare tagliando under 14. La suddetta agevolazione è valida solo per il settore Distinti e Gradinata Nord, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Si ricorda che in relazione a quanto previsto dal Decreto del Ministero degli Interni del 6/6/2005, il biglietto è nominativo e pertanto all’ atto dell'acquisto bisognerà presentare un documento d'identità valido"
 

Il nostro futuro deve ripartire dalle nuove generazioni di tifosi per questo MyROMA auspica che tale confronto possa portare finalmente ad una politica concreta in favore delle famiglie e dei piccoli romanisti.
APPELLO DI MARIOLINA BERNARDINI (Figlia di Fulvio Bernardini) ALLA AS ROMA (temo che non sappiano neanche chi è Fulvio Bernardini).
http://www.youtube.com/watch?v=UdMvPyLWpqg&feature=player_embedded

*
Annuncio:
"anzitutto complimenti per il bellissimo sito storico!
se capitasse a qualcuno di voler vendere la rivista "Giallorossi", a me interessano le annate dal 1971 sino alla stagione 1981/82 - grazie Camillo
mio cellulare per sms 346-8414835"


19 settembre 2010 (sera): aggiunta la pagina di Roma/Bologna.
Da Trieste:
"Triestina, sempre più tifosi finti. Sono raddoppiati, allo stadio Nereo Rocco di Trieste, i tifosi virtuali seduti sugli spalti. Nuovamente rivoluzionato il colpo d'occhio all'interno dello stadio dove sono state aumentate le dimensioni della copertura collocata sui gradoni della gradinata Colaussi e che raffigura i sostenitori alabardati in una giornata di festa. In occasione del derby del Triveneto odierno contro il Padova (0-0), i teloni raffiguranti i tifosi sono stati elevati di un'ulteriore livello e ora coprono in altezza quasi completamente la tribuna prospicente alle due panchine. Sulla copertura, inoltre, hanno fatto la comparsa anche gli attesi sponsor, una quindicina, portando così a complimento il progetto di marketing elaborato dal presidente Stefano Fantinel".
Ancora da Trieste:
"Visto che parlavi nel tuo sito dei tifosi virtuali raddoppiati a Trieste, senti anche questa:
 Per la partita di sabato, non essendoci nessun divieto imposto dal Casms, l'U.S. Triestina creava due settori ospiti: quello "classico" aperto solo ai possessori di TdT, e la Tribuna Trevisan, in fianco al settore ospiti, per chi non aveva la tessera. Molti tuttavia partono da Padova sprovvisti di biglietto, visto che con queste nuove norme è previsto che i tifosi ospiti lo possano fare sul posto. Ed a Trieste troviamo la sgradita sorpresa: i biglietti di Tribuna Trevisan sono ancora disponibili, ma a 22 euro e non a 18 come precedentemente comunicato! Proviamo a fare il giro dello stadio per trovare una biglietteria aperta mentre la polizia da ordine di chiudere le biglietterie sotto le tribune. A questo punto torniamo al settore ospiti, dove c'è una sola lentissima impiegata a stampare il biglietto per 150 tifosi ospiti sprovvisti di biglietto e TdT (in attesa sotto l'acqua, precisiamo) quando mancano pochi minuti all'inizio della partita. Nel frattempo il prezzo scende da 22 a 20. Decidiamo di averne abbastanza di essere presi in giro e torniamo in strada, pronti a tornare a casa. Dopo un lungo tira e molla la polizia ci farà entrare gratis al 25 del primo tempo.
Insomma, dopo le prime due partite posso dirti che non aver sottoscritto la TdT è stata una grande idea: a Modena abbiamo pagato 12 € contro i 15 pagati dai tesserati, a Trieste nulla... probabilmente nelle prossime trasferte arriveranno a pagarci per farci entrare! La TdT è un vantaggio indubbio... per chi non ce l'ha!
 Grazie Maroni".
*
Andrea F.: "Reggina modena 4-0 di oggi pomeriggio. L'ultima volta che sono stato a Reggio Calabria la curva era quasi piena, oggi c'è la pubblicità... di sicuro la reggina ha incassato più soldi oggi che 7 anni fa.
Comincio a pensare che sia meglio smettere di andare allo stadio, che tristezza!".
*
A proposito di voglia di andare allo stadio, oggi hanno fatto di tutto per farmi levare il residuo di volontà che avevo.
Entro alle 14.40 in Tribuna Tevere. I cancelli dedicati ai privilegiati sono chiusi e ci sono solo tre tornelli, rotti, da cui entrare tutti quanti. Passo tranquillamente i prefiltraggi, dopo di che mi chiama un amico che dovevo vedere fuori e che non avevo visto vicino alla palla. Gli dico allora di vederci vicino alle grate in ferro che dividono il dentro dal fuori, tra Tevere e Distinti. Vado e inizio a parlare con lui e alcuni suoi amici. Situazione che definirsi tranquilla è un mero eufemismo. Dopo un po' arrivano tre agenti in borghese, due abbastanza educati (anche se quel modo di rivolgersi alla "te-quà-nun-ce-poi-stà" conferito dalla divisa è ineliminabile), una donna un po' meno ("vada di fuori a chiaccherare", col sorrisetto di chi sa che poi non sarei potuto rientrare), che mi dicono che non posso stare lì. Replico in modo altrettanto educato che il regolamento d'uso dello stadio, che conosco a memoria, non lo vieta e quindi non capisco perché non possa stare lì a chiaccherare. Mi dicono che non è permesso perché da lì potrebbero passarmi qualcosa dal di fuori. Ora, al di là del fatto che ho quasi 45 anni e che sto chiaccherando tranquillamente e che quindi non sembro essere una persona che si trova lì per fare qualcosa del genere, osservo che è abbastanza difficile passare qualcosa attraverso una grata fitta come quella.
A quel punto, immancabile, arriva la richiesta del biglietto e dei documenti, i cui estremi vengono diligentemente annotati su un fogliettino.
Capisco le disposizioni di ordine pubblico. Il problema è che chi dovrebbe mantenerlo a volte mostra poco buon senso e quando ha di fronte una persona che ha pagato 45 euro per uno spettacolo dovrebbe pensare di rivolgersi a lui come a una persona che si trova in un teatro.
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Fumogeni a Livorno: "Fuggi fuggi generale ieri sera in un palazzo di una zona residenziale di Livorno dove il fumo, proveniente dal terrazzo di un appartamento del quarto piano, ha scatenato il panico spingendo tutti gli inquilini in strada per paura che fosse scoppiato un incendio. Quando però sono
intervenuti i vigili del fuoco hanno scoperto che il fumo denso e rosso che si alzava dalla porta-finestra del balcone fuoriusciva da un fumogeno che il padrone di casa, un livornese di 28 anni, aveva acceso per festeggiare il suo compleanno.  Ascoltato dalla polizia il giovane ha ammesso le sue
responsabilità e ha raccontato che aveva acceso il fumogeno per festeggiare il compleanno. E' stato denunciato per accensioni pericolose". Se lo avesse fatto in uno stadio, arresto, direttissima, condanna, daspo. Lo stadio è un luogo extraterritoriale!
*
La mattanza:
BARI - Alla fine del primo tempo Pinardi e Acquafresca, giovani e talentuosi giocatori del Cagliari, sono stati costretti a uscire dal campo e rientrare negli spogliatoi: piegati in due, i conati di vomito che non si riuscivano a fermare nemmeno con le iniezioni. Erano gli unici a non aver mangiato la pasta alle nove della mattina. Al termine della partita - mentre sugli spalti in molti rimettevano a posto contenitori vuoti di parmigiana e pasta al forno - l'allenatore del Bari, Gianpiero Ventura è stato abbastanza chiaro: "Capisco le esigenze televisive, capisco il business, ma così è una vergogna. Giocare a quest'ora, a Bari, a metà settembre con 35 gradi e l'umidità al novanta per cento significa voler male ai ragazzi e anche allo spettacolo. Dicono che ci hanno visto in Cina, ma il Bari e il Cagliari se non avessero giocato a quest'ora avrebbero fatto molto meglio di così".
Alla terza giornata di campionato, è andata in scena a Bari la prima vera, grande protesta contro il campionato spezzatino e le partite alle 12,30. Effettivamente, nel fondo del catino dello Stadio San Nicola, ieri mattina era come stare in spiaggia, e la sabbia del manto erboso era soltanto un particolare in più. La temperatura era elevatissima, l'umidità non dava tregua e già a metà del primo tempo i giocatori non ne avevano più.  L'allenatore del Cagliari, Bisoli, invece è costretto ad allargare le braccia. "Pinardi e Acquafresca avevano mangiato un toast e a metà partita erano piegati in due. Non li voglio rimproverare, capisco che è strano giocare a quest'ora ma la prossima volta bisognerà fare più attenzione. Ho dovuto sostituire due persone al primo tempo, la partita non è andata come avrei voluto". "Io spero - incalza Ventura - che la prossima volta a nessuno passi per la testa di giocare a quest'ora a ottobre o magari a maggio, a Bari, a Palermo, Napoli, Catania o Cagliari. E' assurdo, andassero a giocare a Udine a mezzogiorno. Ripeto è una questione di rispetto per i giocatori che non possono lavorare bene a queste temperature e per i tifosi: oggi si sarebbero divertiti molto di più, allo stadio e a casa, se Bari e Cagliari avessero giocato al solito orario con temperature diverse. E' davvero difficile capire perché si debba giocare a quest'ora". Durissimo anche il presidente del Cagliari, Massimo Cellino: "I giocatori dovrebbero scioperare per queste cose. Oggi per loro è stata una una mattanza, va bene le esigenze televisive ma è una roba assolutamente da rivedere".
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Una targa per Gabriele:
ANCHE I ROMANISTI
FIRMANO PER GABRIELE SANDRI
Grande partecipazione dei tifosi della Roma per l'iniziativa 'Una Firma per Gabriele' promossa dal 'Comitato Mai Più 11 Novembre' per mettere una targa
ricordo nell'autogrill di Badia Al Pino. Prima di Roma-Bologna lunghe file nel banchetto di raccolta firme allestito fuori la Curva Sud dell'Olimpico, dove è stato invitato anche Giorgio Sandri: “E' stata un emozione unica, la stessa del derby del 2008 quando il popolo giallorosso mi ospitò in Sud - ha detto il papà di Gabbo - Tanta gente ha firmato la petizione. Mi hanno abbracciato, dimostrandomi affetto e solidarietà, chiedendomi di non mollare. La targa per mio figlio è un'iniziativa nobile: ringrazio di cuore i tifosi romanisti. La richiesta di giustizia e il senso civico dei cittadini sorpassa ogni rivalità calcistica.”
www.gabrielesandri.it
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Massimetto: "Ciao Lorenzo...visto che è più facile andare a vedere una partita in inghilterra che all'olimpico, mi sono imbarcato nuovamente per londra sponda millwall...derby millwall vs watford.
due le cose che mi hanno colpito: la "ormai consolidata" risoluzione dei problemi della violenza negli stadi inglesi e l'ormai stranota passione calcistica.
prima cosa: verso la fine del primo tempo, col millwall sotto per 3 a 0, piccola invasione di campo (vedi foto), sospensione della partita per qualche minuto e portiere del watford che non voleva più tornare in porta sotto la cold blow lane (nostra curva sud):
seconda cosa: a fine partita, ingloriosamente finita 6 a 1, dallo stadio fino a london bridge (viaggio in treno incluso) esplodeva un solo canto...il loro canto...NO ONE LIKE US... poi torno in italia e scopro quest'altra sorpresa...quanto la vedo male con la nostra roma!!!".
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Disorganizzazione e taglieggio:

"Carissimo,
sono tra la schiera dei nuovi “non abbonati” causa tessera del tifoso e comprando i biglietti (cosa che non facevo da anni) ho fatto questa scoperta: anche se SONO OBBLIGATO a prendere i biglietti al ROMA STORE pago dei diritti di prevendita.
La questione è questa:
-          non ci sono più i botteghini allo stadio;
-          ci sono i Roma Store e le prevendite Lottomatica,
perché i Roma Store devono essere considerati agenzia di vendita?.. non sono quello che una volta erano i botteghini .. o la sede al Circo Massimo?
Un altro modo per intascarsi 4 euro a biglietto".
Soprattutto non considerando che, per incentivare la gente ad affollare uno stadio, il meccanismo dovrebbe essere opposto: in prevendita si dovrebbe pagare meno, se ti riduci all'ultimo paghi di più. Ma il concetto è troppo evoluto.

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Altri modelli: "Lorè, ecco il grande modello tedesco. Derby di Amburgo, Sankt Pauli -  Amburgo
Incidenti alla fine della partita. Cinquanta tifosi fermati e sei poliziotti feriti è il bilancio degli scontri. Amburgo e Sankt Pauli tornavano ad affrontarsi per la prima volta dopo otto anni e i timori della vigilia sono stati confermati, secondo il primo bilancio della "Bild". Prima dell'inizio del match, terminato 1-1, i circa 1500 sostenitori dell'Amburgo - squadra che giocava in trasferta - hanno provocato tafferugli lungo i tre chilometri di strada nel quartiere di Altona fino allo stadio. Lancio di pietre, bottiglie e petardi hanno ricevuto come risposta l'uso degli idranti da parte della polizia tedesca, schierata con mille agenti. Alcuni tifosi hanno anche rotto le vetrine dei negozi e in prossimità della stazione è stato fermato un treno di supporter ospiti. A quel punto i sostenitori che provocavano gli incidenti sono stati divisi in piccoli gruppi e accompagnati allo stadio, senza mai entrare in contatto con la tifoseria avversaria. Poi, a fine partita, altri incidenti, con una rissa in un bar.
P.S. Permettimi anche un accenno al prezzo dei biglietti in curva per Roma Inter, una sud costa 22 euro, ci stanno facendo passare la voglia di andare allo stadio. VERGOGNA!
NO AL CALCIO MODERNO, NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
Angelo

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Un po' di sano tifo, come mi scrive Gianluca:
http://www.youtube.com/watch?v=hi8u7ghQwy4


18 settembre 2010: aggiunte altre foto di Bayern Monaco/Roma.
Al riguardo un annuncio:
"Ciao Lorenzo, un annuncio per tutti: Sono appena tornato da Monaco e mi sono accorto di aver smarrito il biglietto della partita. Dato che sono un grande collezionista dei tagliandi dell'AS Roma chiede a qualcuno se ha la gentilezza di cedermi il suo, ovviamente possiamo incontrarci in qualsiasi zona. Per un'eventuale prelazione non è importante oltretutto avere il biglietto, dato che i terminali controllano il nome riportato sul documento con il quale sono stati acquistati. Spero che qualcuno mi posso aiutare!
Questa è la mia mail: giustizia_per_gabriele@hotmail.it
 NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO - DISPREZZO PER CHI E' VENUTO A MONACO IN GITA!".
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Comunicato Ultras Roma: "gli ultras roma comunicano che domenica per roma bologna coerenti con i comunicati precedenti rimarranno ancora fuori dallo stadio ringraziando tutti i ragazzi che ci sono stati vicini a roma cesena e che lo faranno domenica senza obligare nessuno, condividendo il pensiero di chi preferisce casa, anche quella sara per noi una vittoria,il nostro obbiettivo con l'aiuto di tutti è creare  danno economico alla socetà che poi si ribellerà al sistema ,allora si che il prossimo anno potremo continuare ad andare allo stadio senza tess. del tifoso. si dice che aquistando il singolo biglietto di partita in partita nn serve la T.T. bè cazzate solo una scusa come è una scusa quella di dire andiamo allo stadio per l'ultimo anno cazzate.Come si fà a nn capire che aquistando il singolo biglietto si portano piu soldi alle società ,facciamo un esempio quà a roma un'abbonamento di curva costa circa 235euro un singolo biglietto costa 17 ecco che a fine staggione avete portato 320euro complimenti state facendo ancora il loro gioco. Come si puo pensare di combattere la tess tif. con cori e striscioni ci vogliono i fatti,la vita è fatta di sacrifici la cosa migliore sarebbe rimanere a casa per un anno, aprite la mente.  Come mai nn vi chiedete perchè l'asroma arrivati ad oggi ha scelto di dare prelazione ai vecchi abbonati? prendendo cosi in giro tutti quei ragazzi di curva che si stavano prestando per lo stesso motivo . Volevamo ricirdare una frase che primeggiava sulla manifestaz. della tess del tifoso.......... se i ragazzi saranno uniti nn saranno mai sconfitti ! allora facciamolo domenica tutti fuori, DOVE ? ci sentirete e ci vedrete.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO   ultras roma".
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Prelazioni e disorganizzazione:
"Ciao Lorenzo, volevo rendere pubblica l' ennesima "presa in giro" da parte della societa "AS ROMA". Ieri sono andato a prendere i biglietti (per me e per la mia ragazza) di champions ROMA-CLUJ in prelazione per i vecchi abbonati. Non solo il disagio che Noi Vecchi Abbonati abbiamo a recarci in solo 6 punti vendita AS ROMA STORE, ma anche il fatto che non esiste prelazione per una DONNA VECCHIA ABBONATA. Infatti la Donna con Privilege Card paga 8 euro, la Donna nella fase vendita libera(quindi ne privilegiata ne vecchia abbonata) paga 10 euro mentre per la Donna nella fase di prelazione "vecchio abbonato 09/10" paga prezzo intero 17 euro. A voi le RIFLESSIONI. Firmato un tifoso della Roma non tesserato e stanco di essere preso in giro".

Sparta Praga/Palermo
con "Libertà" gli UCS (riferito agli arresti per Palermo/Maribor, 
con "no alla tessera" gli UCN)


16 settembre 2010: in costruzione la pagina di Bayern Monaco/Roma.
La RAI fino al 20' è riuscita a non inquadrare la scritta (al contrario di Sky), ma poi non ha potuto evitare di farlo:
Avviso dei Red Munichs per la trasferta di Roma
Le comiche per Roma/Bologna:
"A seguito della determinazione CASMS n.35 del 13/09 (ma dove si leggono queste determinazioni? Mi piacerebbe leggerne i motivi...), il Prefetto di Roma ha disposto le seguenti prescrizioni:
- divieto di vendita dei tagliandi ai soli residenti in Emilia Romagna
- incedibilità dei tagliandi.
Da tutte le prescrizioni sono esenti i possessori della tessera del tifoso.
tristezza
che paese di merda
http://www.bolognafc.it/it/news/pagine/9341/Roma-Bologna-limitazioni-CASMS.html
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Ordinarie disfunzioni che fanno passare la voglia: dopo aver acquistato il biglietto per Roma/Bologna ho tentato di acquistare una Curva Nord per Roma/Cluj. Il sistema lottomatica consentiva la vendita solo ai titolari della "privilege" card, nonostante i biglietti normali per i poveri non privilegiati (per scelta) debbano essere in vendita. Conclusione: devo tornarci un'altra volta perché non sapevano che pesci prendere. Lo hanno scritto ieri i tifosi del Bayern riferiti alla UEFA, ma vale ancor di più per la Roma: AS Roma, non ci interessa dei tifosi.
A Parma, invece, la società pensa ai tifosi:
I Boys ringraziano il Parma per gli sconti ai non tesserati
16/09/2010 - di Lorenzo Pederzani; Fonte: www.boysparma1977.it
Finalmente una bella notizia. La Società Parma Calcio, ha diramato tramite il suo sito internet, le modalità di prevendita dei biglietti per la partita Parma Genoa e con sorpresa e soddisfazione notiamo che è stato scelto di agevolare economicamente anche i tifosi che non hanno rinnovato l'abbonamento per la stagione 2010/2011, chi per obbligo, chi per scelta (come nel nostro caso). Come riportato dal sito ufficiale del Parma, i biglietti di Curva Nord per i vecchi abbonati per la partita Parma Genoa costeranno 10 euro.

A noi piace essere schietti, criticare le cose che non ci piacciono, rendere merito quando è il caso. Senza giri di parole, non fra le righe, ma nero su bianco.

Così come abbiamo storto il naso davanti al continuo slittamento della Campagna Abbonamenti (e dunque della Tessera del Tifoso), così come siamo orgogliosi che il Parma abbia adottato una Tessera "scollegata" dalle banche e gratis (magari dopo le nostre proteste!), oggi giudichiamo positiva l'iniziativa sui biglietti (magari dopo le nostre proposte!).

Ci sembra un prezzo ragionevole, giusto, il prezzo di un settore che deve essere e rimanere "popolare". Ringraziando la Società a questo punto ci permettiamo di suggerire una proposta da adottare specialmente nelle partite contro le cosiddette "grandi". In questo caso per garantire l'accesso a tutti i vecchi abbonati proponiamo un periodo di prelazione sull'acquisto del tagliando d'ingresso, per evitare che il nostro stadio, ma specialmente la nostra curva venga invasa o esaurita dai tifosi con le maglie a "strisce".
Speriamo che la Società accolga questa nostra richiesta, per avere un Tardini "il più gialloblù possibile", e per non fare distinzioni o creare spaccature tra chi abbonandosi ha deciso di aderire al programma ministeriale della "Tessera del Tifoso" e chi non si è voluto piegare alle imposizioni del Ministro Maroni. Spaccature che noi Boys, come abbiamo più volte rimarcato, abbiamo sempre evitato e sempre eviteremo, per il bene del Parma a cui siamo fidelizzati da 33 anni senza aver bisogno di nessuna Tessera del Tifoso.

Ricordiamo a tutti i tifosi che ci hanno consegnato l'abbonamento della stagione 2009/2010 e che non l'hanno ancora ritirato, di passare in sede nelle serate di martedi dalle 20 alle 21:30 e giovedi dalle ore 21 alle ore 23.

Prezzi popolari, meno divieti, e tifo: ecco la ricetta per riportare la gente allo stadio!

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Un articolo da "La Nuova Sardegna" di mercoledì 15 settembre:
Stagione 2010, fuga dagli stadi
In due giornate la serie A ha perso 47mila spettatori
  di Andrea Sini
  Venticinquemila spettatori al San Paolo di Napoli, 16 mila all’Olimpico per la Lazio, 36 mila per la Roma. Abbonamenti ai minimi storici, interi settori semideserti in tutti gli stadi. Roba da amichevoli precampionato, altro che serie A. E c’è chi lo chiama ancora il campionato più bello del mondo. La stagione degli incassi al botteghino (quella dei diritti tv è un’altra storia) è iniziata in rosso. Il primo bilancio è assolutamente negativo: rispetto allo scorso anno, la serie A ha già perso quasi 50 mila spettatori.
 Calciatori in sciopero, partite a mezzogiorno, spezzatini vari, una tessera del tifoso ancora indigesta per molti. Il calcio italiano rischia di diventare una scatola vuota, un teatro deserto che serve soltanto ad alimentare teatrini estranei al vero pallone.
 Due sole giornate di calcio giocato hanno già permesso di inquadrare la situazione che va prefigurandosi. Con tutte le squadre della massima serie che hanno giocato almeno una partita in casa, gli spettatori complessivi sono stati 475 mila. Pochi? Molti? Basta fare un confronto con la scorsa stagione per avere una risposta: nel campionato 2009-’10 il totale fu di 522 mila. A conti fatti, insomma, la serie A è già in rosso di 47 mila spettatori.
 Il dato che colpisce di più è l’emorragia di pubblico dagli stadi delle “big”. Se la neopromossa Cesena ha registrato un pienone contro il Milan (21 mila spettatori), la Lazio ha visto un crollo (appena 16 mila) contro il Bologna. Idem per la Roma, che dai 50-60 mila spettatori abituali è passata ai 36 mila di Roma-Cesena. Appena 37 mila i biglietti venduti a San Siro per l’esordio del Milan col Lecce. Di tifosi ne ha perso di botto 10 mila anche il Napoli, piazza storicamente caldissima: all’esordio interno della scorsa stagione, contro il Livorno, se ne contavano 35 mila. Domenica, col Bari, sugli spalti non c’erano più di 25 mila persone. Il Cagliari per ora non se la passa male, con 15 mila spettatori contro la Roma.
 La media nazionale (meno di 25 mila spettatori) sembra destinata a calare ancora ed è sempre più distante da Spagna (27 mila), Inghilterra (34 mila) e Germania (42 mila).
 Ma perché il tifoso italiano non ne può più? Al progressivo svuotamento degli stadi italiani, negli ultimi anni hanno contribuito diversi fattori. Prima di tutto la scelta della Lega (e quindi delle società) di rastrellare più denaro possibile dalle tv, con la conseguenza che il campionato (spezzettato, giocato a orari e in giorni improponibili) sembra sempre più concepito a uso e consumo dello spettatore televisivo.
 C’è poi il problema della violenza, mai risolto ma forse mai affrontato in maniera davvero approfondita. L’idea della pericolosità degli stadi non spiega però come, per esempio, negli anni Ottanta gli scontri fossero altrettanto frequenti ma la media degli spettatori restasse altissima.
 Contro la tessera del tifoso, obbligatoria per chi si vuole abbonare, si sono schierate le frange calde del tifo, ma non solo. L’unica conseguenza, al momento, è che è crollato un po’ ovunque anche il numero degli abbonati. E delle famiglie, che secondo il ministro Maroni dovrebbero ripopolare gli stadi, al momento non c’è nessuna traccia.
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Altra notizia:
DOMENICA RACCOLTA FIRME PER GABBO FUORI L'OLIMPICO
Prima di Roma-Bologna fuori la Curva Sud dello stadio Olimpico verranno raccolte le firme per il progetto 'Una firma per Gabriele'.
L'iniziativa, promossa dal 'Comitato Mai Più 11 Novembre', è nata per posizionare una targa ricordo per Sandri nella Stazione di Badia Al Pino attraverso una petizione popolare. In Curva Sud, nel derby del 2008, i tifosi romanisti ospitarono il papà che ancora oggi ricorda quel momento come indimenticabile.  WWW.GABRIELESANDRI.IT

15 settembre 2010: su Udinese/Juventus da il Messaggero Veneto:
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
Domenica previste code ai botteghini del Friuli: ecco dove acquistare i biglietti in prevendita
Abbonati friulani e ultrà ospiti, tutti in Curva sud
  Inascoltato l’appello dei club udinesi: non lasciateci a contatto con gli juventini
IL CASO
Nessun provvedimento della Questura per evitare la “convivenza” con chi non ha la tessera del tifoso
La situazione a rischio interessa 900 supporter già gomito a gomito con i genoani all’esordio
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Una richiesta di aiuto inascoltata. La questione della “convivenza” forzata tra i tifosi bianconeri e quelli della squadra ospite, nel settore della curva sud, non ha ancora trovato soluzione e la Juventus con il suo seguito di ultrà è sempre più vicina. «Il problema c’è, va affrontato e risolto»: queste le parole del Questore di Udine, Antonio Tozzi, dopo la prima partita di campionato. Le segnalazioni di situazioni negative da parte dei supporters dell’Udinese, testimoniate anche dal nostro quotidiano, erano state numerose. Ma, al momento, non ci sono notizie su possibili restrizioni all’ingresso in curva sud (ex laterali sud) per i tifosi juventini sprovvisti di tessera del tifoso. Quindi, a sei giorni dal match del Friuli contro la Juventus, la preoccupazione dei sostenitori dell’Udinese, in particolare quei 900 abbonati nel settore dei vecchi distinti laterali, cresce.

Dopo il gomito a gomito con gli ultrà del Genoa, domenica il problema e i disagi per i tesserati friulani potrebbero riproporsi e amplificarsi. La paura è quella di possibili intemperanze o scontri con ultrà juventini e la questione è stata ribadita con forza nel sito dell’Associazione Udinese Club. «Stiamo continuando a ricevere numerose chiamate di tifosi abbonati nei settori M, P ed N della curva sud», si legge in un comunicato. «Il timore è che gli ultras ospiti possano mescolarsi alla tifoseria casalinga. Trattandosi di un incontro molto sentito è quantomeno auspicabile che i responsabili della sicurezza dell’impianto (che non sta a noi individuare), trovino delle soluzioni adeguate per evitare situazioni spiacevoli – continua il testo dell’Auc – quando si tratta di sicurezza è necessario farsi parte attiva nella ricerca delle misure idonee, al fine di ridurre al minimo i rischi per i tifosi. Appare singolare che chi ha sottoscritto regolarmente la tessera del tifoso alla fine sia costretto a subire il comportamento di coloro che tali norme non le ritengono utili; a questo punto, stando così le cose, non hanno tutti i torti».
Insomma la tensione per una situazione potenzialmente pericolosa è elevata. L’Udinese ha ribadito sul proprio sito ufficiale, alcuni giorni fa, di esprimere la massima solidarietà ai propri abbonati, ma che la questione riguarda le autorità predisposte alla tutela dell’ordine pubblico e quelle preposte alla stesura dei pacchetti normativi. Insomma l’intero peso della situazione è sulle spalle della Questura.
Il responsabile del Gos di Udine(Gruppo Operativo Sicurezza), Giovanni Belmonte, spiega: «Al momento l’Osservatorio non ha individuato alcuna criticità per la partita di domenica. Anche nel match tra Juventus e Sampdoria non ci sono state intemperanze e sappiamo che molti tifosi della squadra torinese hanno la tessera del tifoso e quindi troveranno posto nel settore ospiti. Noi stiamo monitorando la situazione, nei prossimi giorni saranno fatte ulteriori valutazioni».
Ma i disagi nei laterali sud potrebbero non essere l’unico problema: per domenica sono probabili code ai botteghini vista l’affluenza allo stadio di tifosi provenienti da varie zone del Triveneto, per questo è consigliabile acquistare il tagliando del match quanto prima. I biglietti sono disponibili nelle filiali della Cassa di Risparmio del Fvg e nei seguenti Udinese Point: Angolo della Musica, Bar allo Stadio e Rivendita Tabacchi 3 a Udine, Osteria alle Risorgive a Codroipo, Bar al Cacciatore a Tricesimo, Bar Libertà a Pordenone e Tichetpoint a Trieste.
Marina Presello
Ed ecco l'ANSA al riguardo... da sbellicarsi dal ridere:

CALCIO: UDINESE, PIU' STEWARD PER TIFOSI JUVE SENZA TESSERA
 (ANSA) - UDINE, 14 SET - I tifosi juventini che non possiedono la Tessera del Tifoso verranno sistemati, in occasione della gara contro l'Udinese, nella zona adiacente al 'Settore Ospiti' dello stadio Friuli di Udine, e saranno separati dai tifosi friulani da un apposito cordone di steward, rafforzato per evitare ogni possibile problema o disagio. Lo rende noto stasera la società friulana, sul proprio sito internet, dopo i timori espressi dalla propria tifoseria in
vista della gara contro i bianconeri torinesi.   La società friulana precisa inoltre che attualmente l'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Viminale non ha posto alcuna limitazione alla vendita dei biglietti per la partita o per l'accesso allo stadio dei tifosi ospiti e presumibilmente tale libertà non dovrebbe venire meno nei prossimi giorni. Secondo l'Udinese, inoltre, sarà cospicuo al Friuli il numero di tifosi juventini in possesso della Tessera
del tifoso. Per i residenti in Piemonte e Lombardia - sottolinea infine l'Udinese - Š stato possibile acquistare i tagliandi del Settore Ospiti con l'obiettivo di rendere maggiormente fluido e rapido l'accesso all'impianto nella giornata del match.
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Salernitana/Paganese:Caro Lorenzo, ti invio il messaggio che ho postato sul sito ultrasalerno.it, dopo la partita di ieri. Prima, però, ci tengo a precisare due cose. Uno: tra noi salernitani e i paganesi non c'è mai stato un gemellaggio, ma sempre e solo un rapporto di non belligeranza o di reciproca indifferenza. Secondo:Il problema di fondo credo sia legato al fatto che oltre ai 10 imbecilli per parte, esiste la tessera che NEGA la possibilità di andare nel SETTORE OSPITI se non ce l'hai, ma ti porta ad avere il DIRITTO a recarti in tutti gli altri settori mischiati alla tifoseria ospitante. Di seguito il messaggio.
Un abbraccio, Gianluca
"Caro Muro, caro Webmaster e cari utenti tutti. Ieri sera sono tornato allo stadio dopo tanto tempo, non per il richiamo di una partita "di cartello", ma per stare insieme ad un gruppo di amici, alcuni dei quali di Pagani. Prima della partita siamo stati tutti insieme a bere qualcosa al bar ed è stato bellissimo vedere ai tornelli persone di Salerno e Pagani entrare insieme senza alcun problema. E' stato bellissimo vedere lo spettacolo del primo tempo(solo sugli spalti perchè ahimè in campo non accadeva nulla) con le due tifoserie che cantavano sostenendo le proprie squadre e non insultandosi. Nell'intervallo stavamo parlando proprio di questo, quando all'improvviso abbiamo visto famiglie con bambini al seguito correre da tutte le parti: è bastato poco per capire cosa stesse succedendo. Ho perso i miei amici di Pagani nel fuggi fuggi generale e ho deciso di lasciare lo stadio(non per paura figuriamoci, ho fatto trasferte a Napoli e in tanti altri posti d'Italia dove altro che ste piccole cose...), ma per lo spettacolo indecente cui stavo assistendo. Vedete ragazzi, io non so perchè sia successo tutto ciò(oggi leggo del mancato pagamento di alcune consumazioni al bar), ma so che la reazione è stata assurda. Perchè fin quando si fosse trattato di ultras e ragazzi avrei potuto anche capire, ma lì in mezzo c'erano bambini, donne, padri di famiglia ed è stata fatta una "caccia al paganese" senza guardare nessuno in faccia. Scusatemi se dico ciò, ma ho capito che se prima pensavo fosse un tantino pericoloso portare un nipote, un cugino piccolo o un figlio allo stadio, ora sono convinto che con la tessera del tifoso è praticamente impossibile! Non posso rischiare di traumatizzare e rovinare la vita o comunque un'esperienza di vita o perchè no una festa di un gruppo di bambini di 6/7/8/10 anni per via dei dieci imbecilli di turno. Sono amareggiato, io che ho vissuto la Curva per tanti anni e che talvolta sono stato anche in prima linea a difendere l'onore di Salerno. Sono amareggiato perchè una volta l'essere ultras significava affrontarsi a mani nude TRA ultras. Oggi invece c'è chi utilizza cinture, spranghe e quant'altro cercando di colpire "la massa". Sono andato alla macchina e ho ritrovato i miei amici di Pagani che nel frattempo avevano lasciato lo stadio e come loro tantissimi altri. Siamo tornati a casa senza ascoltare per radio la partita, siamo stati in silenzio fino alla fine, e quando il nipotino di un mio amico di 7 anni ci ha guardati con gli occhi di chi si chiede: "Ma perchè tutto questo?", ho capito che forse è il caso di chiudere per sempre con il calcio. Questo non è e non potrà essere il mio mondo, nè quello dei miei nipotini, nè quello dei miei futuri figli."
A proposito ecco le immagini con una tribuna divisa a metà grazie a Maroni: http://www.youtube.com/watch?v=dhoC2l39Knc
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Roma/Bologna: Ciao Lore', ti scrivo per lamentarmi dell'ennesima buffonata di una società ridicola...ma io dico, nel momento in cui tu riservi agli abbonati 2009-2010 la prelazione per Roma-Bologna e Roma-Cluj ( grazie signora Rosella del pensiero gentile ) perchè non fai in modo che la prelazione possa essere esercitata nello stesso giorno per entrambe le partite invece di far tornare gli stessi abbonati due giorni dopo? Apparte il fatto che la prelazione può essere esercitata solo nei Roma Store ( il cui numero negli ultimi anni si è abbastanza ridotto, io per esempio ne avevo uno vicino casa a Torrevecchia che adesso non ha più la biglietteria... e comunque i Roma Store sono chiaramente molti meno rispetto alle ricevitorie di quartiere), apparte il fatto che ogni volta devo presentare una fotocopia del vecchio abbonamento ( non può bastarne una sola, se vado nello stesso Roma Store? Io tra due giorni consegnerò allo stesso impiegato una fotocopia dello stesso abbonamento che ho consegnato oggi e che avevo già consegnato per Roma-Cesena... ma oltre al biglietto nominativo, oltre i miei dati nel modulo dell'abbonamento dello scorso anno e degli anni prima quante c***o de volte me le devono prende 'ste generalità?) possibile che nessuno abbia pensato che tornare 2 volte a settimana per le partite di campionato e coppa a fare la fila per i biglietti può essere un problema? L'unica cosa a cui hanno pensato è fare entrare i privilegiati GRATIS ( E SOTTOLINEO GRATIS ) in Champions, quando a noi abbonati l'anno scorso manco un Roma-Triestina de Coppa Italia co' 20 persone c'hanno regalato... io l'anno scorso per Roma-Triestina per me e mia madre ho speso 14 euro, quest'anno un privilegiato con 10 euro va allo stadio con un'altra persona per una partita di Champions... chiudo con una riflessione sulla nostra Curva e sul resto delle curve italiane...io so solo che noi lo scorso anno a Roma-Fiorentina, ben prima che 'sto schifo de tessera entrasse davvero in vigore, abbiamo fatto una protesta di quasi un tempo...che già nel 2008-2009 fuori dalla Sud fu distribuito un volantino in cui si spiegavano tutti i motivi per cui non fare la tessera e le schifezze commesse dalle società nel corso degli anni a danno dei tifosi...ora ( e solo ora ) c'è una curva (Nord Milano) che dopo essersi messa in fila per tesserarsi ci regala striscioni di 40 metri contro la tessera o 20 minuti di silenzio per i diritti dei cittadini...tanto in quei 20 minuti di silenzio la differenza non si è notata, è la condizione abituale che regna a S.Siro...ma del resto c'è chi è gemellato col Panathinaikos e chi con la Lazio. NOI E SOLO NOI...TUTTA UN'ALTRA MENTALITA'. AVANTI CURVA SUD Alessandro
 
 



14 settembre 2010 (pomeriggio): qualche aggiornamento in ordine sparso...
I cesenati prima del match con il MIlan:
"Domani sera si ricomincia a quasi 20 anni di distanza dall’ultima partita giocata in serie A tra le mura del Manuzzi. Doveva essere un sabato di festa, un sabato di orgoglio romagnolo contro l’arroganza ed il potere del mondo del calcio. Purtroppo però il leit-motiv sarà un altro. La Tessera del Tifoso e la “divisione” che si è venuta a creare tra “tesserati” e non “tesserati”. Dopo quasi 2 anni di tentativi e di rinvii è infatti partito l’esperimento di macelleria sociale chiamato”Tessera del tifoso”. Tutte le componenti Ultras di Cesena più alcuni Club hanno subito manifestato la loro contrarietà a questo progetto illiberale ed assurdo, esternando la propria avversione con striscioni, articoli, manifesti e col convegno del 28 giugno. Purtroppo però la stragrande maggioranza dei tifosi non ha capito o non ha voluto capire e condividere la nostra posizione ed il nostro messaggio. In pochi giorni la tifoseria bianconera ha risposto al progetto Tessera come in nessuna città d’Italia, ad oggi circa 14.000 sono le Card richieste contro le circa 3.000 di Lecce Brescia e Cagliari o le 11.000 di Napoli! I tifosi Romagnoli, a digiuno del grande calcio da quasi 20 anni, non hanno voluto ascoltare i ragazzi di Curva ed il loro invito a non svendere la nostra libertà e i diritti civili faticosamente conquistati in migliaia di anni di lotte. Ora la Curva, gli Ultras, le WSB si sentono tradite, deluse, ferite, chiuse all’angolo…

Quasi 15.000 tessere contro 700 prelazioni e qualche altro centinaio di cani sciolti, 15.000 contro 1.000, questi sono i numeri in campo. A Roma in trasferta c’è stato un primo assaggio di quella che potrebbe essere una guerra civile che procurerebbe solo sconfitti e nessun vincitore… Sia tra i tesserati che tra i non tesserati ci sono sia posizioni più estremiste sia pareri più “morbidi”. Ma la tensione è tanta. Noi WSB, pur provando come abbiamo scritto sopra, sentimenti di profonda delusione, e pur sentendoci ingannati e traditi, risponderemo alle migliaia di tifosi che ci hanno abbandonato con l’indifferenza che il loro tradimento merita. Non canteremo contro di loro perché la guerra come tra i capponi di Renzo preferiamo lasciarla ad altri, non siamo così masochisti…Qualcosa però si è rotto e difficilmente si tornerà come prima, ora le carte sono state scoperte, ognuno potrà fare il proprio gioco in trasparenza. Come negli anni 70 quando sono nate le gloriose Brigate Bianconere, torniamo ad essere un Gruppo Compatto, magari più piccolo ma unito e fiero di se stesso e delle proprie azioni. La prelazione per il posto in casa, ,l’odissea delle trasferte, il rischio molto più alto di incidenti, la necessità di serrare i ranghi sono fatti che ci stanno unendo e fortificando ogni giorno di più.

Sabato prossimo ci posizioneremo nella parte inferiore della Curva Mare, abbiamo lasciato i posti superiori ai tesserati. Non ce la sentivamo di far cantare, come se nulla fosse, migliaia di ragazzi e di tifosi che ci hanno voltato le spalle nel momento di combattere insieme la battaglia più importante. Nei bar e nei siti web cittadini la considerazione più ripetuta è “tessera o non tessera siamo tutti tifosi del Cesena e dobbiamo tifare insieme” Oppure: “la scelta di tesserarsi o meno è una scelta privata che non deve influire nei rapporti in Curva e nel tifo alla squadra..” Ma stiamo scherzando??Questi discorsi non li possiamo accettare, chi si è tesserato ha aderito al piano di annientamento per i tifosi organizzati di Maroni e (magari senza rendersene conto..) un mandato in bianco al ridimensionamento dei diritti civili di tutti i cittadini della Repubblica Italiana. Pertanto non può pretendere che tutto rimanga come prima. Chiediamo quindi a tutti coloro che si riconoscono nelle azioni e nei pensieri delle WSB di seguire con noi la partita nella Curva Mare Inferiore e a chi invece ha preso una posizione a noi avversa di ignorarci, di non provocarci perché la tensione è tanta e basterebbe poco per dar vita ad un incendio. Avete fatto la vostra scelta consapevoli, sapendo a cosa andavate incontro, ora non chiedeteci più nulla, ognuno andrà per la sua strada. Non ci saranno più le bandierine di Pisa e Ravenna, i Cappellini di Piacenza, le trasferte con gli sconti per tutti, il materiale venduto a chiunque lo volesse, le coreografie di 5.000 persone ecc. Noi da una parte, Voi dall’altra.

In questi giorni inoltre decine di tifosi, soprattutto ragazzi giovani e giovanissimi, ci hanno chiesto cosa possono fare per rimanere al nostro fianco pur avendo sottoscritto la tessera. Chi l’ha fatta la può tagliare e non utilizzarla. Chi vuole continuare a vivere lo stadio con noi deve assolutamente seguire il Cesena in trasferta con noi e quindi non nel settore ospiti e quando una partita sarà vietata ai non tesserati dovrà restare con noi fuori dal Manuzzi. Queste sono le condizioni minime obbligatorie per continuare a seguire la partita vicino alle WSB. Per finire invitiamo tutti coloro che non si riconoscono più nel nostro modo di vivere il calcio a non portare maglie felpe e sciarpe con il nostri simboli sopra, veder sventolare bandierine WSB nel settore dei tesserati a Roma è stato alquanto grottesco. Chi non vuole riporle in un cassetto potrà sempre andare in sede WSB dove gli verranno ricomprate.

WSB 1981

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Lettera a "La Padova bene"
"Ciao La Padova Bene, oggi (mercoledi 8) sul mattino pagina dello sport ho letto una notizia riguardo il Cittadella, l'articolo a grandi linee parlava delle lamentele di un abbonato di tribuna ovest che nella partita contro il Torino e quella di domenica contro il Novara le persone abbonate in tribuna est, da come dice lui, sono state sfrattate dal loro settore probabilmenta anche a coloro che avevano acquistato il biglietto, per fare spazio ai tifosi ospiti senza tessera con biglietto appunto dell'omonimo settore lasciando così vuota la curva a loro assegnata. L'abbonato criticava il perchè quella gente doveva spostarsi dal proprio posto per fare spazio agli ultras; "questi arrivano e fanno quello che vogliono non li possono mettere nel settore ospiti visto che è vuoto ?". La risposta della società è stata: "siamo molto rammaricati di questo fatto ma se i tifosi arrivano qui e si uniscono tutti in gruppo, dobbiamo cercare di mantenere l'ordine pubblico per evitare spiacevoli eppisodi anzi è necessario l'utilizzo del doppio degli steward per evitare problemi". Questo sintetizzando diceva l'articolo, va finire che tra poco metteranno i tifosi locali nel settore ospiti e quelli esterni che ne so magari nel settore poltronissime".
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Salernitana/Paganese, da Salerno Notizie:
"In campo è stata una partita combattuta ma sostanzialmente corretta. Sugli spalti, invece, è accaduto quello che non doveva succedere: un migliaio di tifosi azzurrostellati nel settore inferiore dei distinti, qualche sfottò non gradito da qualche tifoso, il danneggiamento pare del bar nel settore distinti e via agli incidenti. In pochi minuti la tensione è salita alle stelle con il gemellaggio del passato andato a farsi benedire così come l’amicizia tra le frange più adulte delle due tifoserie e l’indifferenza diventata d’improvviso accesa rivalità. A causa degli scontri sugli spalti addirittura si era ipotizzata una sospensione del match. Il tutto sotto la luce dei riflettori e delle telecamere della RAI che mandavano in onda quanto accadeva all’Arechi con momenti di tensione tra le due tifoserie anche all’esterno. I supporters azzurostellati rimasti sugli spalti dopo una carica della polizia venivano relegati nel lato estremo dei distinti sotto la Curva Nord per evitare altri lanci di oggetti tra le due tifoserie".
Sempre Salernitana/Paganese da Repubblica:
CALCIO, SALERNITANA-PAGANESE: INCIDENTI TRA TIFOSI, 4 FERITI
Incidenti tra opposte tifoserie sono avvenuti stasera allo stadio Arechi durante il derby di campionato Salernitana-Paganese del girone A della prima divisione di Lega Pro. Gli scontri tra i sostenitori delle due squadre sono avvenuti durante il secondo tempo (la partita si è conclusa con la vittoria per 2-0 dei padroni di casa) a quanto pare dopo un'aggressione ai danni del gestore di un chiosco per la vendita di bevande all'interno dello stadio. Quattro tifosi della Paganese sono rimasti feriti e sono stati medicati all'ospedale San Leonardo di Salerno e successivamente dimessi. Al momento c'è ancora un pò di tensione all'esterno dello stadio, ma la polizia ha la situazione sotto controllo. I circa duemila tifosi della Paganese che hanno seguito la squadra erano sprovvisti di tessera del tifoso in quanto era stato fatto un gemellaggio con quelli della Salernitana ed i due gruppi condividevano gli spalti nel settore distinti.
Vedete i media di Stato? "Erano sprovvisti di TdT in quanto gemellati"! In realtà non se la sono fatta ma lo Stato ha deciso che il settore ospiti deve rimanere vuoto e loro devono andare in tribuna insieme ai salernitani! Questa stagione ci sarà da ridere con questi scienziati!
Si noti in Germania:
"Secondo quanto riferito dal sito ufficiale del Bayern Monaco, la Roma ha restituito 1000 biglietti per la gara valida per la prima giornata del gruppo E in Champions League, al club bavarese. La società tedesca avvisa, quindi, i suoi tifosi che i tagliandi verranno messi a loro disposizione. Il prezzo va dai 40 ai 60 Euro".Da noi avrebbero distrutto i tagliandi.
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Qualche foto dai campi:

Lecce/Fiorentina
Fiorentini senza tessera in tribuna a Lecce

Inter/Udinese
Udinesi senza tessera in mezzo agli interisti

Catania/Parma
Settore ospiti con zero tifosi

Catania/Parma
catanesi fuori

Juventus/Sampdoria
settore ospiti semideserto, doriani in tribuna insieme agli juventini

Ravenna/Cremonese
Ultras rossogrigi in tribuna

Napoli/Bari

Napoli/Bari
Napoli/Bari

Napoli/Bari
Una decina di baresi tesserati nel settore ospiti

Napoli/Bari
...immune al tempo.. alle leggi... ai decreti... all'ONMS... al CASASSMS


14 settembre 2010: dopo la prima giornata di campionato il Ministero degli Interni inviò una velina a quotidiani e TV in cui si annunciava trionfalisticamente che, visto l'aumento del 3% degli spettatori rispetto alla prima giornata della scorsa stagione, l'esperimento TdT era un successo.
Poiché in Italia i giornalisti scarseggiano, ma scarseggiano sul serio, in assenza di veline del Ministero di turno nessuno - o quasi - si prende la briga di verificare la seconda giornata.
Ecco qui, quindi, che facciamo noi il mestiere che dovrebbero fare altri, con il titolo adeguato:
CROLLANO GLI SPETTATORI NEGLI STADI
Qui di seguito l'articolo di Roberto Vinciguerra (noto collezionista di dati statistici) su Violanews:
Spettatori: dopo 2 giornate ne mancano già 45.000 !
SERIE A
2009-10
SERIE A
2010-11
Spettatori 1° giornata
223.829
Spettatori 1° giornata
252.469
Spettatori 2° giornata
 298.800
Spettatori 2° giornata
224.884
TOTALE
522.629
TOTALE
477.353
Rispetto alle prime due giornate del campionato di Serie A 2009-10 gli spettatori sono diminuiti dell'8,7% per un totale di 45.276 unità circa.
Se paragoniamo il totale degli spettatori delle prime due giornate dell'attuale campionato con la media degli spettatori della scorsa stagione delle singole squadre, abbiamo la conferma del trend al ribasso, in virtù dei 34.890 spettatori in meno (circa il 7%).
In questo caso va considerato che le neopromosse hanno quasi raddoppiato il proprio pubblico (38.000 circa contro la media di 23.000) e questo non fa altro che confermare il trend negativo delle "grandi".
Curiosità: nelle prime gare caslinghe le 3 neo promosse nella 1° giornata di Serie A dello scorso anno (Bari, Parma e Livorno) totalizzarono quasi 44.000 spettatori. Quest'anno (Lecce, Cesena e Brescia) poco meno di 38.000. Anche questo dato (-13,6%) volge nettamente al ribasso.
Roberto Vinciguerra"-
Il dato è estremamente significativo in quanto dopo due giornate TUTTE le squadra hanno giocato una partita in casa.
Inserite altre foto di Cagliari/Roma.
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Facile andare allo stadio nel 2010...:
"ciao lorenzo, innanzitutto complimenti per il sito e per il grandissimo lavoro che fai. sono un24enne milanista, dopo 2 anni senza abbonamento a s.siro (sono stato abbonato fino a quando hanno introdotto la card "cuorerossonero") ho deciso di riabbonarmi quest'anno a giugno (ahimè non ho resistito al richiamo dello stadio, è stato troppo forte) e quindi di sottoscrivere la famigerata tessera, pur essendo perfettamente conscio di quali schifezze e interessi si nascondano dietro a questa scandalosa operazione commerciale.
vengo subito al sodo. in occasione di cesena milan ho deciso di seguire le partita al manuzzi e approfittarne per trascorrere un weekend nella riviera romagnola con la mia ragazza (appassionata di calcio ma purtoppo juventina!) l'idea è quella di farla "imbucare" con me nel settore ospiti, comprandole un biglietto di qualsiasi altro settore (essendo juventina non ha certo fatto la Tdt milanista ..).
mi attivo con abbondante anticipo per conoscere le modalità d'acquisto dei biglietti (l'inizio della vendita libera era fissato per lunedì 6) e mi arriva la prima "palettata" in testa: apprendo infatti che i punti vendita autorizzati alla distribuzione dei biglietti sono limitati solamente alle città di Cesena e Milano e le relative province; io abito parecchio più a nord di milano, lavorando non ho di certo la possibilità di andare in uno di questi punti vendita! nonostante ciò non mi scoraggio e tramite varie ricerche in internet scopro che verrà attivato un servizio di vendita on line tramite il circuito indexpoint; penso di esser fortunato nonostante tutto.
arriva il fatidico lunedì e prendo un'ora di permesso da lavoro per arrivare nel punto indexpoint più vicino: al momento dell'acquisto del mio biglietto (ospiti) nessun problema grazie (sic!) alla Tdt. quando mi appresto ad acquistare un biglietto di qualsiasi altro settore del manuzzi per la mia ragazza scopro con immensa sorpresa che...on line non è previsto nessun servizio vendita biglietti per i non possessori della Tdt!!! praticamente tramite il circuito di indexpoint permettevano la vendita del solo settore ospiti, impedendo di fatto a qualsiasi altro tifoso non tesserato e non residente a milano o cesena di poter partecipare ad un evento sportivo! insomma una discriminazione bella e buona, alla faccia della libertà individuale di una persona! è in questo modo che il pregiudicato maroni intende riportare le famiglie allo stadio?? praticamente ho sputtanato un'ora di permesso al lavoro e 32 euro (prezzo privilegiato, è chiaro, lascio però a te immaginare chi sia stato privilegiato) di biglietto per cosa? per andare a salutare alcuni amici fuori dal manuzzi, respirare un po' l'ambiente e tornarmente in albergo in riviera.. penso che sia davvero molto libero e democratico un paese che ti impedisce letteralmente di seguire una partita di calcio se non sei tesserato o residente nella provincia giusta..che schifo. mi domando quanto tempo impiegherà per morire il calcio italiano.
un abbraccio ed un grosso in bocca al lupo a te lorenzo, continua così.
Ianne
P.S. ho pensato di scrivere una lettera pure ai "paladini della tessera" della gazzetta dello sport per interrogarli a riguardo, ma leggendo con quanta idiozia, falsità e servilismo rispondono ai lettori contrari alla Tdt per il momento ho pensato di evitare..".
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Nota a margine di Cosenza/Taranto 0-0 (da http://www.nuovacosenza.com/sport/10/calcio/settembre/taranto.html):
"Piccola nota a margine della giornata, l'enensimo fallimento della tessera del tifoso. Settore ospiti pieno di steward e forze dell'ordine e la bellezza di un (1) solo tifoso ospite. Una situazione che comincia a preoccupare le casse delle societa' di Lega pro che non hanno i contributi delle leghe superiori dove, vedi San Siro, senza tessera, i tifosi ospiti vanno nelle tribune dei locali col rischio di innescare ulteriori problemi. Contro l'Udinese i tifosi friulani, infatti, si sono accomodati nel secondo anello della tribuna rossa. C'era il gemellaggio e non e' successo niente. Ma Cava, giusto per fare un esempio, ai tifosi del Cosenza dopo aver comprato il bigliettoe' stato fatto divieto di esporre bandiere e striscioni e addirittura tolti fuori dallo stadio con l'aggressione di un ultra di Cosenza. Ma come si fa a portare avanti una situazione del genere?".
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Torino granata:
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Addio stadio, mi sembra che l'As Roma stia perseguendo una buona politica... soprattutto intelligente:
"Ciao Lorenzo.
Ieri sera ho buttato giù due righe che avevo il piacere di condividere con te e con i frequentatori del tuo sito.
Dopo l' ennesima presa in giro da parte dell' A.S. Roma nei confronti dei tifosi sprovvisti di Privilege Card per i biglietti di Roma-Bologna ho deciso di abbandonare lo stadio. Non assisterò a nessuna partita dell' A.S. Roma, sia essa di campionato, Coppa Italia o Coppa Campioni.
Questa è per me una decisione estremamente dolorosa ma sono stanco di tutti i provvedimenti irrazionali che sono stati presi nel corso di questi ultimi anni. E lo dico io che sono un semplice tifoso ex-abbonato in Distinti Sud, non un ultras. Per me andare allo stadio non significava solo guardare la partita, ma respirare una serie di emozioni che solo l' Olimpico fino ad oggi mi ha saputo regalare. Ogni volta che entravo e vedevo la Curva Sud colorata e rumorosa mi emozionavo. Per me la Curva era la vera attrazione dello stadio, tant'è che durante la partita non erano rari i momenti in cui fissavo la Curva invece del campo. Ma oggi tutto questo non c'è più, e credo non ci sarà più. La Tessera del Tifoso è stato l' ultimo dei tantissimi colpi che i tifosi hanno dovuto subito dal potente di turno. Ma la mia dignità di tifoso e di libero cittadino vale più delle emozioni che lo stadio Olimpico mi ha regalato e che purtroppo mi sono state tolte. Emiliano".
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Interessantissimo tratto da Carta del 3/9 settembre 2010:
Scontro finale
Tra i credenti in un Dio, qualsiasi nonno condurrebbe la propria discendenza nel tempio. La chiesa di Elio Principato si chiama stadio “San Vito”. È un anziano tifoso verace, uno di quelli che portano l’ugola in tribuna e proiettano il cuore in curva. Due settimane fa, con la nipotina di due mesi in braccio, s’è presentato al Cosenza Store per prenotare l’abbonamento. Gli hanno detto che avrebbe dovuto tesserare anche la bimba. Pensava che scherzassero. Allora l’addetto lo ha guardato stizzito negli occhi: “Se vuole abbonare la bambina e portarla allo stadio, deve tesserarla davvero”. Elio non l’ha presa bene. Pochi minuti dopo è arrivato al botteghino pure il presidente del Coordinamento Club, Alessio Tallarico, una persona perbene, un signore abituato a rispettare le regole. Gli hanno chiesto di mettersi al muro e lo hanno fotografato. Lui rispettoso come sempre, eppure incredulo: “ma allora i ragazzi avevano ragione. Mi state schedando sul serio?!?”.

Già, i “ragazzi”, cioè i discendenti di un’antica tribù che un bel giorno s’appartò dalle altre. Decisero di fumare il calumet durante la guerra e dissotterrare l’ascia in tempo di pace. Capirono che per continuare a vibrare uniti, c’era bisogno d’una colonna sonora originale. Preferirono cantarsela da soli, ogni domenica, in coro, sui gradoni della curva, battendo le mani e suonando tamburi, avvolgendo di fumogeni e bandiere uno spettacolo che già all’epoca diveniva sempre più appannato, scialbo, paonazzo. Non c’è nella storia italiana del ‘900 un fenomeno giovanile di massa parimenti dotato di cotante originalità, imprevedibilità e lunga durata. Negli stadi di calcio, luoghi concepiti per assorbire l’energia umana e distrarne le potenzialità critiche, gli ultrà hanno mescolato “guerre in trappola” a ribellione pura, resistendo per 40 anni alle ristrutturazioni dell’industria del pallone. Illuminante, in proposito, la narrazione di Valerio Marchi: “Noi siamo nati proprio dall’idea che il gioco del calcio, e con esso l’intera nostra esistenza, stesse prendendo una brutta piega, sempre più affari e meno passione. E che non avevamo nessuna intenzione di star là a guardare, idealmente a bocca spalancata, mentre ci inculcavano la vita sotto ogni aspetto. Così ci siamo tenuti ben stretta l’idea inglese del campionato parallelo, non abbiamo mai rinunciato alla baldoria e alla violenza, ma abbiamo irrorato la felicità del nostro teppismo con cisterne di rabbia sociale. Il nostro reciproco cercarci e trovarci in giro per gli stadi d’Italia è esploso in una pratica più complessa, e pericolosa, che il semplice confrontarsi con avversari di turno. Più complessa perché implica il ruolo di unica forma di resistenza alle trasformazioni affaristico-commerciali del sistema-calcio, più pericoloso perché eleva a proprio primo e peggior nemico non più l’avversario ma appunto il sistema”. E tale potenza s’è conservata intatta nel tempo. Non è casuale che nell’ultima annata soltanto due movimenti di massa siano riusciti a trovare i numeri e la forza per ostacolare dal basso le scelte governative più neoliberiste e securitarie: la campagna contro la svendita dell’acqua pubblica, e la lotta contro la tessera del tifoso.

Adesso però siamo alla svolta decisiva. È un doloroso mutamento di scena. E pur di chiudere il sipario, non è detto che nella pancia pelosa dello Stato non si sia messo in conto un nuovo Gabriele Sandri. Sarebbe la settima vittima, dopo decenni di brutali operazioni di polizia dentro e fuori gli stadi di calcio. Così migliaia di colorati e vocianti pesci combattenti si preparano a tuffarsi liberi nel mare. Diventa carne viva la metafora di “Rumble Fish”, film conosciuto in Italia con il titolo di “Rusty il Selvaggio”. Non ci sono più compromessi possibili. Dentro o fuori! S’è detto con chiarezza nei numerosi raduni organizzati in giro per la penisola, durante gli ultimi mesi, nel tentativo di mantenere desta la mobilitazione contro il progetto maroniano di annientamento. Chi si tessera, si macchia d’infamia. Perché la nuova normativa istituzionalizza il “tu sì, tu no”, divide le curve in buoni e cattivi, conferisce poteri illimitati alla digos. Che già, in omaggio alla tradizione delle leggi speciali, in ossequio all’emergenza perpetua, in contrasto con i principi basilari del diritto, poteva arrestarti senza flagranza e costringerti a firmare in questura vita natural durante, senza passare da un magistrato. Adesso potrà limitare persino la tua libertà di consumo, cioè di acquisto di un regolare biglietto, sulla base d’una semplice antipatia. Sarà come andare in discoteca, dove non puoi entrare se hai una faccia sgradita al primo buttafuori che incontri. E siccome in occasione di partite considerate “a rischio” l’acquisto dei biglietti d’accesso a determinati settori sarà vietato ai non residenti, nemmeno immigrati, turisti e semplici tifosi fuori sede potranno accedere agli impianti sportivi.

Se il ministro Brunetta ha individuato in “insegnanti e fannulloni” i propri parafulmini ideali, l’apparato propagandistico di Maroni ha scelto invece gli ultrà come bamboline voodoo da inserire nella lista dei mali della Terra, a far da ponte simbolico tra migranti e ‘ndranghetisti. Poco importa che i risultati delle politiche repressive neosabaude siano inesistenti sul piano sostanziale. Nella società degli ominidi abituati a prendere cazzotti dall’alto, il potere si preserva soprattutto mostrando il pugno duro nei confronti di chi sta sotto. Di fronte a cotanta “fermezza”, il mondo delle curve non ha scelta. Quella contro la tessera, è una lotta condivisa, doverosa, ma destinata a infrangersi contro la potenza dei satelliti capaci di far male più dei manganelli. I curvaioli possono abbandonare il paese dei Balocchi a due dimensioni, confezionato dalle telecamere di Berlusconi e Murdoch, per dedicarsi ai propri quartieri abbandonati ed esportare il conflitto sui marciapiedi liquidi delle metropoli e di tanti borghi periferici. Oppure resteranno ingabbiati per sempre nel teatrino di Roberto “Mangiafuoco” Maroni, ridotti alla condizione di UGM: Ultras Geneticamente Modificati. Dopo un viaggio durato 40 anni, i ribelli del calcio sono al capolinea. In questo inedito riflusso, soprattutto in determinati contesti geografici, può fare il pieno l’estrema destra radicale.

Intanto, dagli annunci roboanti si evince che il ministero degli Interni, l’Osservatorio, gli italici apparati di spionaggio, i registi della macelleria genovese, si preparano allo scontro finale. Obiettivo: portare a compimento la normalizzazione delle cavee calcistiche, avviata oltre due decenni fa, quando sia i padroni del baraccone pallonaro sia i loro sbirri capirono che a tramutar gli attori in belve e i teatri in arene ci sarebbe stato solo da guadagnare. Si poteva far carriera. Infatti col passare degli anni, tanti funzionari statali deputati allo studio del fenomeno ultrà si son fatti questori e pure prefetti. Gli stessi ometti in borghese, ricetrasmittente e manganello, che all’inizio degli anni novanta vedevi avvolti in distinti impermeabili da detective, intenti a comandare cariche selvagge nelle stazioni pur di “riportare l’ordine”, adesso siedono dietro comode scrivanie.

In fondo le curve sono state e saranno sempre luoghi di sperimentazione strategica. Sperimentazione militare e penale, in passato. Tecnologica oggi. Il collegamento diretto tra botteghini e questure istituisce il meccanismo del “warning”, cioè del diffidato a vita, già adottato per il funzionamento delle black list nelle misure antiterrorismo operative negli aeroporti. Qualcosa di più, dunque, della solita “stretta repressiva”. Stiamo assistendo ad un nuovo passaggio di fase, dopo l’avvento dell’industria del calcio negli anni settanta, la successiva avanzata del calcio moderno, il neo calcio nel decennio successivo e l’odierno post calcio. Tali mutazioni sono state ogni volta annunciate da provvedimenti restrittivi delle libertà dei supporters, introdotte da cruente azioni provocatorie, incorniciate da episodi tragici, legittimate da ondate di panico. Basti dare un’occhiata alla cronologia delle violenze negli stadi italiani degli ultimi quattro decenni. Ciascuna impennata nella qualità e quantità degli incidenti è stata sempre preceduta da presunte leggi eccezionali finalizzate a contrastare il fenomeno.

S’è trattato d’una strategia della tensione lunga 40 anni. In principio dovevano dirottare la turbolenza giovanile. Così negli anni settanta sono stati ingabbiati gli stadi. Avevano poi l’impellenza di papparsi centinaia di miliardi del denaro pubblico piovuto grazie ai mondiali di Italia ’90, quindi hanno trasformato gli stadi in bunker. Trascorsa un’altra decina d’anni, c’era da sperimentare i riot di polizia del modello Genova 2001; e giù decreti, de-cretini e tonnellate di gas CS contro ultrà e pubblico “normale”. In pieni anni zero bisognava completare l’operazione PayTv: sublimare l’evento fino a consegnarlo ai satelliti. È scattata così la “soluzione finale del problema ultras”. Dunque non serve più tenere il mostro in vetrina. Le strade ormai sono sature di paura. Tanto vale buttarlo fuori. L’operazione è stata agevolata dalla censura degli elementi coreografici e spettacolari. Il divieto di portare in curva tamburi, striscioni, fumogeni e bandieroni ha rappresentato un chiaro segnale della volontà di sradicare la tribù. È bastato dare una mortifera pennellata di grigio a un quadretto già di per sé sfocato. Come in ogni guerra che si rispetti, le tonalità cupe si prestano meglio all’intervento militare. Peraltro gli ultrà non possiedono più armi culturali da contrapporre alla crociata purificatrice. Tanti errori sono stati commessi. Essendo una dimensione storicamente composta da avanguardie consapevoli ma anche da aggregati giovanili spontanei e, in quanto tali, votati all’istintività, troppa importanza è stata attribuita al mito ossessivo dello scontro con i rivali e con il restante contesto. Le conseguenze sono state tragiche. E a farne le spese, l’anima sociale dei gruppi organizzati, quella che nel corso del tempo li aveva portati a realizzare significative azioni di solidarietà concreta nei confronti dei più deboli. In taluni casi poi, sono state proprio certe “avanguardie” a svendere baracca e burattini al miglior offerente, prestando il fianco alla commercializzazione. Enorme, inoltre, è ormai la distanza simbolica che separa ciascuna curva dal resto della propria tifoseria. È noto che il rapporto tra ultrà e “pubblico di merda” non è mai stato idilliaco. Ma è anche vero che in passato il conflitto tra i due versanti si ricomponeva sempre in nome della fede comune. Oggi invece è raro che il tifoso prenda le difese dell’ultrà, nonostante il rifiuto nei confronti della tessera sia vastissimo anche all’interno di ciò che resta del popolo delle tribune. Il dato è testimoniato dal calo vertiginoso degli abbonamenti. A questa forma di opposizione spontanea e diffusa si uniscono sofferte scelte di coerenza e qualche idea innovativa. Storici gruppi come gli Ultras del Catanzaro e della Ternana hanno annunciato lo scioglimento. A Venezia recuperano l’interessante progetto della Public Company per aprire un varco nel muro che impedisce la partecipazione popolare alla gestione delle società calcistiche. Fedeli alla linea e alla tradizione, gli Atalantini sono andati allo scontro frontale. Altri gruppi entrano in curva senza abbonamento per tifare 90 minuti contro la tessera, mentre si preparano tornei alternativi allo show business. Decisivo sarà il comportamento delle curve metropolitane, soprattutto quelle che seguono squadre di serie A. Comunque vada, in migliaia sposeranno lo spirito del messaggio lanciato dagli Ultras ternani: “Tenetevi il vostro calcio marcio e corrotto, noi siamo ultras e continueremo ad esserlo anche fuori dagli stadi. Con le spalle rivolte al campo”.

Claudio Dionesalvi

(pubblicato su “CARTA” settimanale 3/9 settembre 2010 n° 28)

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Sciopero calciatori, ottima riflessione di Marco:
Ciao Lorenzo. Come da oggetto ti scrivo in merito allo sciopero programmato dall'AIC per la quinta giornata di campionato.
Secondo me qui stiamo navigando tutti in un mare di demagogia, forse giustificato dai tempi bui che sta attraversando questo paese.
Ho apprezzato enormemente la lettera della Sig.ra Aurora Luongo che hai pubblicato perché oltre ad esprimere concetti del tutto condivisibili e fotografare chiaramente qual è la situazione di diverse migliaia di persone in Italia non si limita a dire "questi guadagnano i milioni e vonno pure scioperà!", che è un po' il leitmotiv di questi giorni.  Anzi non solo stimola i calciatori a rendersi più credibili affiancando le lotte della gente comune che versa quotidianamente in situazioni ai limiti della dignità, ma afferma chiaramente : "E’ giusto che tuteliate i vostri diritti da lavoratore e sicuramente non è colpa vostra se questa società ha generato mostruose diseguaglianze, così mostruose da far indignare le tante migliaia di persone che ogni giorno lottano per sopravvivere qui in Italia e non nel Terzo Mondo".
Ed è proprio questo il punto su cui vorrei focalizzare il mio discorso. Non può passare l'idea che siccome i giocatori sono strapagati allora non possano godere del diritto, costituzionalmente garantito, allo sciopero! I diritti delle persone non sono né progressivi né regressivi in base al reddito, fortunatamente. Né si può pensare che sia un diritto di "classe" in quanto frutto di una sanguinosa battaglia che migliaia di operai hanno portato avanti e vinto nelle fabbriche e nelle strade.
A questo aggiungo che l'AIC, e forse in pochi sanno questo, non tutela solo Ibra, Eto'o, Totti e Ronaldinho; tutela tutti i calciatori dalla Serie A alle leghe dilettantistiche, dove gli stipendi sono enormemente inferiori, spesso pagati in nero ed altrettanto spesso non pagati. E' verissimo e sacrosanto affermare che il "mestiere" del calciatore è un "lavoro" (virgolette non a caso) molto particolare, perché in fin dei conti si tratta pur sempre di un gioco. Ma non è a mio avviso ammissibile che questa specificità si traduca in una limitazione della libertà di un'intera categoria!
O i diritti sono PER TUTTI oppure qui c'è un'insanabile contraddizione di fondo. Ci si lamenta del Governo, della Polizia, di Maroni, della comunità internazionale, della sperequazione, dello sfruttamento e via dicendo e poi si liquida una questione senza neanche informarsi ridicolizzando un diritto costituzionale di individui che hanno regolari contratti di lavoro con delle società perché sono strapagati?
Chi ha letto i famosi "8 punti" della discordia sul contratto collettivo che sono alla base di questo sciopero? Secondo me veramente in pochi. Perché tutti si sono affrettati a dire che i calciatori non possono scioperare, che è ridicolo, che c'è gente che muore sul lavoro e questi inseguono una palla e via dicendo col walzer delle frasi fatte. Ci si immagina Ibrahimovic che si lamenta perché guadagna poco o Eto'o che piange perché la figlia non si può comprare il set completo di tutte le Barbie dagli anni 40 ad oggi. Addirittura ho sentito alcuni farne una questione di pura forma affermando che un giocatore di calcio non può "scioperare" perché l'avvicinamento dei due termini (calciatore-sciopero) è ridicolo ed è un insulto a chi per il diritto di sciopero è morto. Bè allora lasciami dire che chi per il diritto allo sciopero ha lottato insieme ad un'intera classe IN TUTTO IL MONDO ed in molti casi ha anche perso la vita non intendeva lo "sciopero" come un vuoto contenitore semantico, una parola  da usare a discrezione del giornalistucolo o del parlatore di turno.
Non cadiamo nel trabocchetto demagogico. Non pensiamo che i nostri diritti siano nel portafoglio. Non ci lamentiamo forse che la giustizia in Italia NON è uguale per tutti ma premia sempre i potenti? E allora con quale faccia poi si sparano sentenze a zero su individui che tentano di far valere i propri diritti perché "colpevoli" di guadagnare milioni? E' esattamente, nella sostanza, il rovescio della medaglia.
Detto ciò io ritengo che questo sciopero neanche si farà perché si arriverà facilmente ad un compromesso e perché difficilmente (e l'abbiamo visto tutti in più occasioni anche molto più gravi) la giostra si fermerà. Comunque a mio parere alcune delle proteste dei calciatori sono giuste e mi riferisco a:
1) Flessibilità del contratto: la Lega vuole flessibilità assoluta del contratto; l'AIC dice 50% fisso, 50% legato ai risultati singoli e collettivi;
2) Obbligo di trasferimento a parità di stipendio e di visibilità, pena risoluzione del contratto e ultimo anno a metà ingaggio...secondo me è una follia;
3) La Lega vuole mettere a capo del Collegio Arbitrale un personaggio esterno al mondo del calcio...che senso ha?
E su molti altri (sanità e lavoro in esclusiva) si arriverà molto facilmente ad un compromesso.
Ciao e grazie come sempre di tutto. Marco".
*
Grazie alla meritoria opera di Andrea F., cui va un plauso da tutti noi, inseriti moltissimi video dal 1927 ad oggi nelle rispettive stagioni.


13 settembre 2010 (pomeriggio): per digerire: "ciao lorenzo è la prima volta che ti scrivo e volevo farti i complimenti per il sito.
tifo inter e non sono un ultras interista, anche se per un po di anni ho frequentato/militato in fosse dei leoni ( ahimè l'amicizia la freternità e la solidarietà portano anche a questo). Sabato dopo anni sono tornato allo stadio, l'ultima volta era il derby di coppa dei campioni dei fumogeni, e ti devo dire che sono rimasto sconcertato, tra la polizia torneli ecc eroi scioccato, quello non è più il mio stadio.
Io quest'anno mi sono tesserato o meglio mio padre mi ha tesserato in quanto il suo amico da stadio è andato vivere all'estero e non voleva andarci da solo, e per fargli un piacere ( almeno 1 nella vita.. ) ho deciso di farla.
La scena fuori dallo stadio era impressionante, una coda immensa di tesserati che maledicevano questa tessera, mio padre in primis che urlava in fila "ci hanno preso per il culo con questa tessera , dove è il servizio, metterci mezz'ora per entrare senza che sia una partita di cartello è un'insulto".
Nota a parte: la tessera come gia ben documentato dal tuo sito non allontana i "violenti" ( e poi cosa è la violenza??), anzi, a san siro si può entrare con la tessera di qualunque altra persona senza che controllino... un saluto e  grazie per il tuo lavoro ciao jp".
I cugini e i bolognesi, nota della Questura di Roma:
Lazio-Bologna Assicurata accessibilità degli spettatori all’ Olimpico
Dalle ore 15,00 odierne allo stadio “Olimpico” di Roma si è disputato l'incontro di calcio Lazio-Bologna valevole per la seconda giornata di campionato di calcio di serie A Tim 2010/2011.
All’evento hanno assistito 19.400 tifosi, di cui circa 150 ospiti, di cui 50 titolari di tessera del tifoso. che hanno raggiunto l’impianto a bordo dei pullman.
Poco dopo l’inizio del secondo tempo all’esterno di Largo De Bosis un ragazzo di 24 anni, poi bloccato da personale della Questura, ha lanciato un fumogeno in direzione dei varchi di prefiltraggio. In considerazione della condizione personale del 24enne, e di ulteriori circostanze legate al suo stato psico-fisico, è stato ritenuto di procedere alla denuncia per lancio di oggetti. Nei suoi confronti è stato adottato il daspo per la durata di 2 anni.
Vabbè, non mi va di fare polemica sull' "assicurata l'accessibilità". Detto questo, 2/3 dei tifosi ospiti erano senza tessera e si sono sistemati in un settore non ospiti, precisamente in Curva Sud, vetrata dei Boys. Quindi doppio controllo di steward e settore diviso con la squadra di casa.
Ora aspetto di vedere il numero di spettatori della seconda giornata di campionato.

Lazio/Bologna
*
Da Lecce:
"la linea adottata dagli Ultrà Lecce è stata di silenzio ritenendo inutili le proteste di 10 m o solo gli striscioni.Il presidente del Lecce , allarmatissimo, sulla stampa e in tv ha "invocato aiuto" da subito. Chissà se si svegliano tutti dal loro torpore...
Vi rimetto in allegato volantino distribuito in migliaia di copie prima di Lecce-Fiorentina".

Lecce

Taranto


13 settembre 2010: su Cagliari/Roma e la TdT:
Cagliari: perdono la Roma e la "Tessera del Tifoso"
Storie di ordinaria "tessera del tifoso". Promiscuità tra sostenitori di opposte fazioni e rischi per la sicurezza aumentati, con il settore ospiti desolatamente vuoto.
DESOLAZIONE A CAGLIARI Il settore riservato ai possessori della "As Roma Privilege Card" durante Cagliari-Roma
E' l'11 settembre, giornata triste di suo, con il carico di cupi ricordi che evoca questa maledetta data. A Cagliari va in scena l'anticipo della seconda di serie A tra i locali e la Roma. Prova generale per i sardi, alla prima in casa, e per i romanisti, alla prima trasferta della stagione, sotto l'egida della famigerata "Tessera del Tifoso". Già dalla settimana precedente l'incontro, il prefetto di Cagliari aveva deliberato la vendita dei biglietti ai soli residenti in Sardegna e ai possessori della "As Roma Privilege Card". Ci troviamo quindi nella condizione "tipo". Ovvero solo tifosi di provata civiltà (tramite la tessera o la residenza sarda) saranno ammessi allo stadio. Lo scopo di far vivere serenamente la partita è però presto fugato. In tribuna centrale assistiamo alla promiscuità più pericolosa, con gli accesissimi e in tanti, troppi casi, volgarissimi tifosi locali, che prendono di petto chi, sardo di nascita, ha scelto la Roma come squadra del cuore. E' il caso di Carlo e Giorgia di Cagliari, giovani, simpatici, cordiali. Sciarpona giallorossa al collo per lui, videocamera hi-tech per lei, puntata sui suoi beniamini (Borriello e Totti in testa) mentre effettuano il riscaldamento pre-gara. E' stato imposto loro l'acquisto del biglietto per la tribuna (dopo che gli era stata proposta la gradinata, covo del tifo ultras cagliaritano), esponendoli così alla promiscuità e agli evidenti rischi che essa comporta. Con il biglietto di tribuna in mano hanno tentato comunque l'accesso al settore ospiti, ma è stato risposto loro che era chiuso (falso), e che dovevano per forza accedere alla tribuna.

La disfatta della tessera del tifoso è evidente nella desolazione che regna nello spazio destinato ai "fidelizzati"; si contano una ventina di presenze, nemmeno troppo colorate. Molti di più i romanisti assiepati nella tribuna centrale. Famiglie per lo più; alcuni bimbi sfoggiano orgogliosi la maglia numero 10 del Capitano, altri hanno la sciarpa della Roma al collo. Si potranno contare almeno un centinaio di unità, quando De Rossi le manda in visibilio con l'illusorio goal del momentaneo pareggio. Da quel momento, però, inizia la sequela di contumelie ed insulti (alcuni di una volgarità inaudita), nei confronti di chiunque fosse romanista o solo sospettato di esserlo.
Una provocazione costante, che mette a dura prova la pazienza e la serenità dei supporters giallorossi. Grazie al sangue freddo di costoro non si arriva alla rissa, per fortuna solo sfiorata.

Grandinano le reti del Cagliari e gli insulti si amplificano, diventano sempre più pesanti, al limite della minaccia. Mancano solo pochi istanti alla fine, ma Carlo, il ragazzo romanista di Cagliari, sardo doc, è ora fatto oggetto di un coro "personalizzato": "cagliaritano romanista, non sei sardo, ma solo un BASTARDO!!". Insulto giunto da un gruppetto di signore di mezza età, sedute dietro di lui. Tra le risate compiaciute dei presenti e la costernazione profonda di Giorgia, quasi in lacrime. Carlo ha un moto di stizza, si risente, invita le signore a moderare, a calmarsi. Niente, loro continuano e lo sbeffeggiano, con fare evidentemente provocatorio. "Perché cosa mi fai, sennò?". Carlo ripone la sua sciarpa, Giorgia si guarda intorno spaurita. Mentre il settore ospiti dei "privilegiati" è pressoché vuoto e silente; sembrerebbe anche triste, visto così, ma sarebbe stato molto più sicuro per Carlo, Giorgia e i tanti romanisti, sardi e non, che nella "civile" (?) tribuna centrale del Sant'Elia, hanno passato una serata da incubo, 5-1 a parte.

*
Stadi sicuri, strano che la tessera del tifoso non lo abbia impedito... si noti che a parte il Giornale di Ragusa, la notizia è data solo da "Il Messaggero", nulla su Repubblica, Corriere della Sera e La Stampa:
*
E-mail: Ciao Lorenzo,
sono Angelo il ragazzo che ti ha chiesto i contatti dei gruppi per Monaco..
Dopo la batosta di Cagliari,ti dico che il motivo che stasera mi fa essere triste,non è l’umiliazione subita ieri (e x la quale i “coccodè’’ ci prenderanno x il culo a vita), ma è la fine del calcio inteso come passione. Ieri ho visto la mia Roma,oltre che scarsa,abbandonata da coloro che dichiaravano di essersi tesserati xchè loro non possono farne a meno,perché sono veri tifosi. Ho sentito insultare la mi a città da quattro pupazzi che quando uscivano avevano il somaro che li aspettava per portarli a casa.
Dunque ora vorrei chiedere ai veri tifosi…Ma dove caxxo stavano quando la Roma,la nostra tradizione,la nostra città aveva bisogno di loro?
Eppure era di Sabato sera,quindi la trasferta non era nemmeno troppo scomoda.
Sai dove erano?..sul divano a casa, o magari a farsi i cazzi loro,e vedrai come compariranno tutti se le cose dovessero mettersi bene (speriamo) in qualche competizione.
Gli italiani,del pallone e non,come da tradizione subiscono senza reagire. Su alcuni forum ho letto che qualcuno paragonava una schedatura di massa,una selezione tra chi ha il diritto e chi no di assistere a uno spettacolo pubblico,all’obbligo del casco sul motorino.
Ti rendi conto?
Intendevano dire che se la faranno tutti chi prima,chi dopo ma che comunque passerà come le tante ingiustizie a cui siamo stati sottoposti negli anni. Ultras e non.
Sono sicuro che se qualcuno di importante farà la voce grossa sugli stadi vuoti,verrà messo a tacere (in senso buono),oppure il “beneamato pezzo di m..’’,di cui non c’è bisogno di fare il nome,aprirà una trasferta a rischio,dicendo di voler venire incontro ai tifosi. Naturalmente succederanno gli scontri , i vari giornali di regime (come li chiami tu),potranno osannare l’operato del ministro e l’opinione pubblica sarà di nuovo dalla sua parte.
Ero partito molto fiducioso nella battaglia alla tessera del tifoso,perché credevo che di veri ultras ce ne fossero molti di più,ma la realtà è un’altra.
Rimarremo sempre di meno,diffide,divieti e disamoramento verso un settore che ci ha dato tanto.
Probabilmente il movimento come lo conosciamo finirà o si trasformerà in guerriglie urbane nei parchi o sotto i ponti (stile british).
Ma se dovessimo riuscire a far decadere la tessera del tifoso,personalmente in curva sarei disposto ad accettare solo il nucleo dei 400-500 che ogni domenica contesta con coerenza,e che ha la famosa MENTALITA’ ULTRAS…pochi ma buoni!
Comunque se dobbiamo morire moriremo dove siamo nati,sulle gradinate,nelle curve, nei settori ospiti,al River,SUL CAMPO DI BATTAGLIA!
 “ …CHI RINUNCIA ALLA LIBERTA’ PER LA SICUREZZA,NON MERITA NE’ LA SICUREZZA,NE’ LA LIBERTA’… ‘’   B.Franklin
*
Sciopero calciatori:



12 settembre 2010: sono 35, su 20mila, i tifosi dotati di "Privilege Card" che hanno seguito la Roma in Sardegna, di cui 15 nel settore ospiti e 20 in tribuna, tutti appartenenti ai club. In costruzione la pagina di Cagliari/Roma.
"Caro Lorenzo,
subito dopo la disfatta di Cagliari cerco di sfogare la mia rabbia scrivendoti e facendo considerazioni varie.
1) Roma - Cluji (o come cazzo se scrive...): l'A.S. Trigoria fissa dei prezzi vergognosi andando a colpire chi è contro la TDT e premiando i privilegiati
possessori di abbonamento 2010-11 consentendo loro l'ingresso gratis. In altre parole, io che dopo 29 abbonamenti consecutivi (e qualche anno precedente con biglietti) quest'anno non mi sono tesserato, dovrei pagare 28 € per un Distinto Sud (posto occupato fino alla scorsa stagione) ed un neofita qualunque al primo anno da "privilegiato" entrerà gratis. Ho visto la Roma in ogni condizione climatica, zuppo fino al midollo, semiassiderato, cotto dal sole e annaffiato dagli idranti di qualche pompiere generoso ai tempi del CUCS, l'ho seguita in moltissimi stadi d'Italia, l'ho vista anche in condizioni di salute precarie, ho litigato per Lei, ho pianto per Lei, sono rimasto sommerso innemerevoli volte da corpi esultanti dopo un gol e soprattutto non mi sono mai neanche posto il problema di pagare per seguirla. E adesso... adesso questi fantocci mi spingono ad andare in curva nord, senza sapere che d'ora in poi, cercherò sempre di acquistare il settore meno costoso. In questo modo l'A.S. Trigoria avrà sicuramente una perdita economica, così impara a sfottere chi "vive" per la Roma.
2) Roma - Cluji e Roma - Bologna: in occasione della partita di Champions l'A.S. Trigoria mette in vendita biglietti "ridotti" riservati ai nati a partire
dal 1999 (a € 10,00) anche per le curve, ma non fa altrettanto per Roma - Bologna, che si giocherà di Domenica (ormai una rarità...) ed alle 15.00! In
questo modo i "privilegiati portoghesi", scucendo solo 10 € potranno portarsi anche il figlio / fratellino.
3) Roma - Cesena: dopo aver scoperto che non si può più parcheggiare il motorino nei soliti posti, dopo le forche caudine della zona di prefiltraggio,
dove c'era un ingresso riservato ai non tesserati ogni 3 (semivuoti) riservato ai "privilegiati", dopo aver sopportato a stento l'atteggiamento provocatorio
di pupazzi in giallo e guardie che perquisivano soltanto i non tesserati, mi trovo a denunciare una EVIDENTE falla nel meccanismo TDT: andando in un cesso posto all'interno dello stadio ho infatti constatato che era possibile pisciare tutti insieme! Tesserati e non tesserati! Mi appello tramite il tuo sito - che
sicuramente è oggetto di continuo monitoraggio - al Ministro Maroni perchè risolva al più presto questo problema diramando una circolare a tutte le
Società calcistiche affinchè realizzino al più presto "Cessi Privilege" dove sia possibile pisciare senza il rischio di ritrovarsi fianco a fianco con
Ultras, riservando a questi ultimi cessi ordinari ove sia possibile accedere previo controllo del documento da parte di personale qualificato e pisciare non
più di due alla volta per evitare adunate sediziose. Ad maiora e comunque sempre forza Magica Roma! Un Ultrà".
*
RFID: "Caro Lorenzo, a proposito della tecnologia RFID in quell'asilo a Parigi, e del proposito di etichettarci tutti, ti volevo segnalare che in Germania ci sono già arrivati: a partire dal novembre di quest'anno tutte le nuove carte d'identità tedesche saranno dotate della famigerata tecnologia. (un articolo al
riguardo: http://www.spiegel.de/netzwelt/netzpolitik/0,1518,666902,00.html).
Almeno la tessera del tifoso puoi decidere di non farla o di lasciarla a casa quando non vai alla partita, il documento invece sei obbligato ad averlo sempre con te. Ancora una volta in Italia gli stadi fanno da laboratorio sociale e quando questa bella novità arriverà anche da noi ci resterà la magra
soddisfazione di poter dire: noi ultras ci avevamo provato fin dall'inizio a fermarli... Ugin".
*
I tifosi della Roma cui è vietata Cagliari sostengono la Roma/Primavera contro il Siena.
*
Una lettera che ho ricevuto con preghiera di pubblicazione:
                                                           A.c.a. di Massimo Oddo
                                                                             portavoce del sindacato dei calciatori di Serie A;
                                                                             Presidente Lega Calcio Maurizio Beretta;
                                                                             Presidenti Squadre Calcio Serie A;
                                                                             Capi Ultras Società Calcio serie A;
                                                                             Redazioni Sportive RAI – MEDIASET – SKY;
                                                                             Presidente Giorgio Napolitano;
 
 

Probabilmente questa lettera non sarà mai pubblicata o letta, come molto spesso non vengono rappresentate dai mass media le tante difficoltà e criticità che esistono nel mondo del lavoro. Ieri ascoltando il pensiero di Massimo Oddo mi sono sentita ferita, fallita, indignata, toccata nell’anima, e perciò scrivo per far conoscere il mio pensiero.
 

             INDIGNAZIONE DI UNA PRECARIA DISOCCUPATA TIFOSA, ANZI EX TIFOSA!
 

 Le parole di Massimo Oddo; “… Noi siamo persone non siamo oggetti…”.
 

 Carissimo Massimo sono Aurora, educatrice asilo nido trentaduenne campana emigrata in Toscana da otto anni in cerca di un lavoro stabile, portavoce dei Movimenti Disoccupati e Precari di   Firenze e d’Italia, volevo rispondere a questo tuo pensiero che mi ha tanto colpito perché noi purtroppo non ci sentiamo nemmeno persone,  ma solo schiavi, che pur di arrivare a fine mese, anzi a fine giornata, siamo costretti ad accettare di lavorare in qualsiasi condizione.
 Oltre a curare i tuoi interessi e leggere i giornali sportivi, ti è giunto all’orecchio delle gravi problematiche sul mondo del lavoro? Volgi lo sguardo oltre il tuo mondo fiabesco?
Negli stadi si osserva, giustamente, un minuto di silenzio, si indossa la fascia nera, si indossano magliette per tanti buoni scopi,  si organizzano partite di beneficenza , ma mai e dico mai, un pensiero, una parola, uno striscione, sulle morti bianche,  sul lavoro nero, su persone che ogni giorno perdono posti di lavoro.
Da oltre due settimane in Italia ci sono precari in sciopero della fame per un lavoro a tempo determinato, retribuito con poco più di 1000 euro al mese  per i pochi mesi che forse riusciranno, se fortunati a  lavorare durante un solo anno, persone che purtroppo si tolgono la vita perché gli è stata tolta la DIGNITA’, madre che gli viene tolta la figlia neonata solo perché guadagna appena 500 euro al mese.
Noi disoccupati, precari, poveri dobbiamo anzi ci costringono a farlo, arrovellarci su come arrivare a fine mese, combattiamo perché vorremmo una svolta nella nostra Italia e Voi avete deciso di scioperare per motivi a me futili , visto i vostri lauti guadagni che offendono tutti, lavoratori e non.
 Come faccio a spiegare ad un bambino tifoso, anzi amante del calcio del vostro sciopero, bambino a cui spesso si deve dire NO anche per una semplice bustina di figurine?
 Che modello educativo, umano e civico può dare ai tanti giovani questa vostra presa di posizione, visto che siete il loro modello da seguire?
 Forse potrebbe avere un senso se vi trovaste in prima persona a sostenere fattivamente e personalmente il mondo dei cittadini espulsi dal lavoro che sta’ urlando in varie piazze la loro disperazione, mettendo  a disposizione la vostra istanza per ricostruire una società che rimetta al centro dei propri obbiettivi la DIGNITA’ e i DIRITTI di ogni individuo.
 E’ giusto che tuteliate i vostri diritti da lavoratore e sicuramente non è colpa vostra se questa società ha generato mostruose diseguaglianze, così mostruose da far indignare le tante migliaia di persone che ogni giorno lottano per sopravvivere qui in Italia e non nel Terzo Mondo.
 Spero di avere una risposta a questo mio scritto che dia un senso alla vostra iniziativa e al mio sentirmi “ NULLA” per poter ritornar ad essere una fiera tifosa delle squadre di calcio italiane.
Firenze 11/09/2010                                                                               Aurora Luongo

*
Finiamo con l'Italia di parentopoli:
"Subito dopo il termine dell'incontro di Frosinone, c'erano arrivate diverse segnalazioni da parte di tifosi azzurri e non solo, riguardo la "curiosa" telecronaca  fatta da SKY nella figura del giornalista Federico Vespa, figlio del più celebre Bruno. Curiosa perchè diversi giocatori sono stati
ribattezzati dal cronista della maggiore testata sportiva nazionale, con l'aggiunta di alcuni elementi che non giocano più nell'Empoli. Se  ci può stare il pronunciare male i nomi dei vari Handanovic e  Mchedlidze, non può starci sentire il nome di Allegretti, ex azzurro di  una decina d'anni fa adesso in forza al Grosseto,che secondo il telecronista avrebbe scorrazzato sulla fascia sinistra alternandosi a Fabbrini.... Nella tarda serata di ieri, giustamente, sono
arrivate le scuse della pay tv che, mortificata, proprio per nostro mezzo ha chiesto a tutti i tifosi azzurri scusa, con l'attenuante della inesperienza
sul campo del telecronista e giurandoci che una situazione tale, sulla loro piattaforma, non accadrà più. Apprezziamo il gesto. A. C.
http://www.pianetaempoli.it/empoli-scuse_3726_1.html


11 settembre 2010 (sera): sono cento gli udinesi allo stadio Meazza per Internazionale/Milan nei distinti con striscione contro la tessera del tifoso e torce. Non ammessa alcuna bandiera per i non possessori della TdT a seguito di ordinanza mattutina del vicario "per non rendere riconoscibile un secondo settore ospiti". Nel settore ospiti, invece, ci sono 30 tifosi. Curva dell'Inter senza striscioni e silenziosa per venti minuti contro la TdT.
Da "Il Messaggero:
ROMA (11 settembre) - La Curva Nord dell'Inter ha seguito in silenzio i primi 20 minuti della partita fra i nerazzurri e l'Udinese. Una protesta, hanno spiegato gli ultras con un lungo striscione, «per ricordare il campionato vero con gli stadi pieni... Quando i tifosi erano liberi cittadini che potevano scegliere come e quando andare allo stadio senza tessere, caro biglietterie e partite infrasettimanali».


11 settembre 2010: dunque, tornando alla visita del Ministro Maroni, mi viene inviato questo foglio di identificazione che comprova come qualcuno sia stato portato in questura.

Ora, tanto per farvi conoscere i vostri diritti.....:
Art. 11 Decreto Legge 21 marzo 1978, n. 59
"Gli ufficiali e gli agenti di polizia possono accompagnare nei propri uffici chiunque, richiestone, rifiuta di dichiarare le proprie generalitàed ivi trattenerlo per il tempo necessario all’identificazione o comunque non oltre le ventiquattro ore.
La disposizione prevista nel comma precedente si applica anche quando ricorrono sufficienti indizi per ritenere la falsità delle dichiarazioni della persona richiesta sulla propria identità personale o dei documenti d’identità da essa esibiti.
Dell’accompagnamento è data immediata notizia al procuratore della Repubblica, il quale, se riconosce che non ricorrono le condizioni di cui al comma precedente, ordina la liberazione della persona accompagnata".
Quindi la procedura eseguita dalla D.I.G.O.S. è stata legittima solo se la persona "accompagnata" in questura era priva di documento o ha rifiutato di dare le generalità. In caso contrario, è stata adottata una procedura non legittima, così come se non è stata data comunicazione al Procuratore della Repubblica.
Se, quindi, un agente delle forze dell'ordine, senza che abbiate commesso alcun reato, vi chiede di seguirlo in questura anche se siete in possesso di un documento di identità potete rifiutarvi.
O almeno, questi dovrebbero essere i vostri diritti in uno Stato democratico.
Se succede diversamente, si può fare una denuncia per abuso d'ufficio.
*
La tessera del tifoso oltre a essere inutile è anche una sòla:
"ciao lorenzo, anche se ho altri pensieri per la testa, voglio sottolinare ulteriormente la buffonata della tessera del tifoso.
la tessera ha discriminato chi non l'ha sottoscritta, invece di privilegiare chi l'ha sottoscritta, come dichiarano i promotori.
ne era già prova che chi non l'ha sottoscritta è stato privato dell'abbonamento, mentre chi l'ha sottoscritta ha avuto un abbonamento totalmente uguale a quello che aveva senza tessera (per lo meno la tessera del tifoso dell'inter offre l'abbonamento triennale e l'abbonamento a rate, anche se comunque chi non l'ha sottoscritta non può più avere nemmeno il vecchio abbonamento, ma a milano questo problema non lo sente nessuno...)
ora la prova dei biglietti. questa fregatura già l'avevo capita a roma-cesena (e credo non solo io), ora però con roma-bologna si può fare un paragone concreto. i prezzi "PRIVILEGE" di roma-bologna 2010/2011 sono gli stessi di roma-bologna 2009/2010, mentre i prezzi "normali" sono stati aumentati. quindi chi ha sottoscritto la tessera non ha avuto alcun privilegio, perchè a roma-bologna dell'anno scorso ha pagato lo stesso prezzo, mentre chi non l'ha sottoscritta si trova obbligato a pagare di più rispetto all'anno scorso. te ne allego l'immagine prova
questi sarebbero privilegi???".
*
Controllo sociale per tutti: "Ciao Lorenzo, dopo carcerati, tifosi, rom e studenti ora tocca anche ai bambini. Il disegno di "etichettarci" tutti è ampiamente prevedibile ma vedere il piano realizzarsi è disgustoso:
http://www.corriere.it/esteri/10_settembre_10/francia-chip-bimbi-asilo-montefiori_f71a2696-bcf2-11df-8683-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano
Saluti e forza Roma Paolo".
il debutto del sistema in California: il chip è inserito in una casacca da basket
Bambini col chip all'asilo:
a Parigi è polemica
In caso di allontanamento dalla scuola, un sms avvisa i genitori. Dubbi degli psicologi: così si alimenta la paura
Dal nostro corrispondente  Stefano Montefiori
In una scuola materna di Richmond, in California, il sistema adottato per tenere sotto controllo i piccolo iscritti è un chip inserito in una casacca da allenamento di basket portata da ogni bambino
In una scuola materna di Richmond, in California, il sistema adottato per tenere sotto controllo i piccolo iscritti è un chip inserito in una casacca da allenamento di basket portata da ogni bambino
PARIGI – Dopo cani e gatti, cassonetti della spazzatura, libri, bestiame, vestiti e passaporti, i chip Rfid (identificazione a radio frequenza) equipaggeranno i bambini di un asilo parigino. «La sperimentazione punta a incrementare la sicurezza dei piccoli – dice Patrick Givanovitch, a capo dell’azienda Lyberta -; installeremo in tutti i locali dei rilevatori e, grazie al chip inserito in una maglia, gli uomini del controllo video sapranno in ogni istante dove si trova un bambino, e soprattutto se è entrato o uscito dall’asilo. In caso di uscita imprevista, un sms partirà automaticamente per avvisare i genitori e la direzione dell’istituto».
PRO E CONTRO - L’idea di dotare di chip elettronici dei bambini di tre anni sembra rispondere alle esigenze del momento: ridurre i costi del personale di sorveglianza, placare la fame di sicurezza di genitori e cittadini in generale, in Francia già cavalcata con alterne fortune dal presidente Sarkozy. Ma è una buona idea? «Chiudere i bambini in una gabbia virtuale alimenterà le paura e il senso di essere perennemente in pericolo, rischio peraltro inesistente», ha detto al Parisien Dominique Ratia-Armengol, presidente dell’associazione francese degli psicologi infantili -. L’uso dei chip punta a ridurre la presenza degli educatori, che invece sono fondamentali per la crescita dei bambini». Se, nonostante le polemiche, il progetto parigino sarà confermato, sarà la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata in Europa.
DEBUTTO NEGLI STATI UNITI - Negli Stati Uniti il sistema ha fatto il suo debutto qualche settimana fa in una scuola materna di Richmond, California: il chip è inserito in una casacca da allenamento di basket portata da ogni bambino, il costo annuale è di 50 mila dollari ma si stima un risparmio di 3000 ore di lavoro dei dipendenti della scuola, che per adesso sono soddisfatti: «Non devo più passare il mio tempo a riempire il registro con gli orari di ingresso e di uscita di ogni bambino – ha commentato a fine agosto l’insegnante Simone Beauford -. Io sono favorevole, meno burocrazia e più insegnamento». I militanti che si battono per la tutela delle libertà civili sono invece molto preoccupati. «Non ci sono garanzie sulla reale sicurezza di questa tecnologia, i dati sui movimenti dei bambini possono essere letti dagli insegnanti ma anche da chiunque altro a distanza di centinaia di metri – ha dichiarato Nicole Ozer, docente alla Aclu della Northern California -. L’ossessione di risparmiare sui costi e di aumentare la sicurezza potrebbe invece ridurla».
10 settembre 2010
*
Bologna:
Perez non scalda il botteghino
abbonamenti giù del 14%
Persi 1800 fedelissimi in un anno, mai così male dal ´96 in Serie A:
un trend negativo alimentato anche dalla tessera del tifoso
di LUCA BACCOLINI
La campagna abbonamenti si è chiusa a quota 10.768 e, in fondo, a Casteldebole hanno anche tirato un sospiro di sollievo, perché l´entrata in vigore della tessera del tifoso, obbligatoria per abbonarsi ma boicottata dagli ultrà, aveva fatto temere un crollo verticale (sì, ma com'è che le famiglie non si sono abbonate????). In ogni caso, il dato finale è il peggior risultato, in Serie A, dal 1996-97. Il ventunesimo, dallo scudetto del ´64 ad oggi. In termini assoluti, non fa saltare sulla sedia Porcedda, approdato in una piazza che soffriva da tempo una cronica emorragia di tifo. Eppure, la ferita rimane meno profonda del previsto.
Due quartultimi posti e i valzer di acquirenti (a proposito, Rezart Taçi risulta nella lista degli imprenditori interessati alla Roma...) hanno inaugurato un trend negativo che la tessera del tifoso ha alimentato oltre il tampone benefico del cambio di proprietà. Gli addetti alle casse temevano un salasso vicino al 25%. Il calo effettivamente c´è stato, ma solo del 14% (erano 12.583 gli abbonati del 2009). Sono stati 444, inoltre, quelli che hanno preso la tessera del tifoso senza l´abbonamento (non si poteva fare il contrario), potendo così recarsi in trasferta nel settore ospiti riservato e lucrare alcuni vantaggi promessi, fra cui lo sconto all´autogrill. Niente effetto Perez, dunque, nei giorni suppletivi concessi dalla società per attirare nuovi proseliti.
A Casteldebole, però, si continua a respirare entusiasmo. Ieri Malesani ha collaudato il 3-4-1-2 con cui affronterà domani la Lazio. Unica variante provata, l´arretramento di Gimenez al fianco di Casarini, come trequartista, in un assetto più simile a un 3-4-2-1. A seguire la squadra c´era Carmine Longo, intrattenutosi con Renzo Melani, ex allenatore e poi dirigente del settore giovanile della Fiorentina. «Gli vendo Viviano», ha scherzato Longo. In realtà vorrebbe il suo vecchio amico nel proprio staff.
Il presidente Porcedda invece ha mandato il suo messaggio di pace all´Aic, in sciopero il 25 e 26 settembre: «Col buon senso si troverà una soluzione sul contratto collettivo, bisogna limare le rispettive pretese, lavoriamo in questa direzione per rispetto agli spettatori che pagano il biglietto e sostengono il calcio con tanta passione». Britos, infine, si è raccontato ai cronisti: «Vorrei restare qui altri dieci anni, dipenderà dal contratto. A Bologna sono cresciuto, nonostante i continui cambi di panchina. Devo dire grazie a Mihajlovic, da cui ho imparato tantissimo, e a Porcedda, che mi ha trattenuto rifiutando parecchi milioni».
(11 settembre 2010)
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Juventus:
Risultati e tariffe low cost
La Juve cerca l'amor perduto
Calo abbonamenti anche a Torino, ma con la Sampdoria si va verso il tutto esaurito
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Trafitti molti cuori bianconeri con il tradimento sportivo della scorsa stagione, e sperperati dunque diversi abbonamenti, la Juve cerca di riconquistare gli uni e gli altri. Nonostante un pessimo spot a Bari, la prima corte casalinga, per la sfida di domani pomeriggio con la Sampdoria, non è andata malaccio, anzi bene: a ieri sera erano stati venduti sugli 8.000 biglietti, cioè circa il 70% dei tagliandi a disposizione, che sommati ai circa 14.000 abbonamenti dovrebbero riempire quasi per intero l'Olimpico. Compresi i circa 1.000-1.500 tifosi attesi da Genova. Poi, chiaro, toccherà alla squadra riaccendere l'affetto e la passione.
Se questa è la buona notizia, per anime e tasche juventine, quella cattiva resta il calo delle tessere annuali, attestatosi attorno al 21%: dato al netto degli abbonamenti "istituzionali" e per sponsor. Il decremento segue la media nazionale, il che consola solo in parte la dirigenza bianconera, perché dall'analisi di casa Juve a Torino il calo deriva da diversi motivi: primo tra tutti la delusione per il disastro dell'anno scorso. Nel resto d'Italia, invece, sembra che sulla flessione degli abbonamenti abbia inciso maggiormente la crisi economica, poiché il dato negativo è stato rilevato soprattutto nelle curve, cosa che non è successa per l'Olimpico torinese. Così come sembra non abbia inciso più di tanto la tessera del tifoso, almeno nel senso avvertito in altre realtà: secondo la valutazione del club bianconero, infatti, più che la protesta ultrà, sulla tessera del tifoso ha pesato una diffusa «diffidenza burocratica».
Tra l'altro, domenica, molti tifosi non avranno ancora la tessera, poiché l'iter amministrativo che porta all'ok della Questura può rubare fino a un mese: così, insieme al tagliando, ai cancelli dell'Olimpico bisognerà portarsi dietro «Il mio posto allo stadio», l'atto che è stato consegnato al momento della sottoscrizione dell'abbonamento. Oltre, come sempre, a un documento di identità. Del resto la stessa normativa prevede che in attesa della tessera, ai tifosi sia rilasciata un'autorizzazione provvisoria.
Per compensare l'emorragia di abbonamenti, la Juve ha studiato diverse promozioni sulla vendita dei biglietti, che potranno variare di volta in volta: dipenderà dalla partita e dal giorno e dall'ora della sfida. La domenica pomeriggio, per esempio, vengono privilegiati i giovani (under 16) e le famiglie, mentre per gli incontri notturni e infrasettimanali si sono studiate offerte destinati agli studenti universitari. Così come s'è deciso di sperimentare il prezzo variabile dei tagliandi, sul modello dei biglietti aerei delle linee low-cost: prima acquisti, meno spendi. Nei primi giorni di prevendita, insomma, si spenderà meno. Il miglior additivo, in ogni caso, restano i risultati, gli unici capaci di trascinare i fedeli e fare nuovo proselitismo. Anche se ci vorrà pazienza, da parte dei tifosi, come ripetono da settimane perfino i giocatori, perché la squadra è tutta nuova e un po' di rodaggio andrà concesso. Attaccare subito bene, in casa, aiuterebbe però.
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Da Calciopress.
Lazio in crisi di tifo
Nonostante la proroga di dieci giorni decisa dalla società, la campagna abbonamenti 2010-2011 della Lazio si è chiusa a quota 11.500. Neppure la metà degli abbonati della passata stagione (27.500). Si tratta del peggior dato dell’ultimo decennio.
Un flop terribile per una squadra sempre seguita e amata dai suoi tifosi. Segnale di un calcio malato e senza slanci a livello dirigenziale.
Molto ha influito anche a Roma la Tessera del tifoso, imposta coattivamente dal ministro Maroni a chi intende abbonarsi e vera spada di Damocle che pende sul futuro del calcio italiano.
Ha pesato anche la presa di distanza nei confronti del presidente Lotito (nella foto) che aveva provato, con un ultimo appello, a toccare le corde dei sostenitori laziali: “I sentimenti e le pas­sioni dei tifosi devono conver­gere in un progetto unico e io devo portare avanti tutte le iniziative volte a questo scopo. Speriamo che chi oggi ha opi­nioni diverse capisca che l’im­portante è sostenere la propria squadra del cuore. Poi le criti­che ci stanno, quando sono co­struttive”. Non è andata secondo le aspettative e il disincanto dei tifosi si taglia con il coltello.
Se i numeri delle tessere sottoscritte sono impietosi, non è andata bene nemmeno la vendita libera dei biglietti per la partita del debutto interno in campionato. Sono stati venduti solo 6mila biglietti per la gara in programma contro il Bologna, che arriva dopo il pessimo esordio in campionato al Ferraris di Genova con la Sampdoria (2-0 per i blucerchiati di Cassano).
Tempi cupi per la Lazio, come per  tutto il calcio italiano dalla serie A alla Lega Pro, ufficialmente in crisi di tifo e di spettatori.
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Foggia, uno dei comunicati più ineccepibili finora letti:

Comunicato congiunto Curva Sud Piero - Curva Nord
11/09/2010
Sulla questione della Tessera del tifoso e sui motivi della nostra protesta sono state dette molte inesattezze. È arrivato il momento di fare chiarezza.
La Tessera del tifoso non può essere sottoscritta da chi ha commesso, negli ultimi cinque anni, uno dei cosiddetti “reato da stadio”, anche se ha già scontato per intero il periodo di diffida. Il che, oltre a limitare la possibilità d´accesso allo stadio per molti, disgrega alla radice il nostro modo di vivere una passione collettiva.
La Tessera, in quanto carta di credito ricaricabile, è un affare per le banche. Sottoscrivendola viene imposto ai tifosi di alimentare, anche implicitamente, uno sporco business, che di fatto trasforma definitivamente la fede calcistica in denaro contante per le tasche di svariati speculatori.
La Tessera sarà munita di microchip, tecnologia RFID, che grazie alla piattaforma telematica della Telecom sarà in grado di rintracciare il suo possessore ovunque egli sia. Una specie di stalking di Stato.
La Tessera è, nei fatti, una schedatura preventiva, che completa e peggiora quella cominciata coi biglietti nominali.
Per tutto questo – limitazione della libertà personale, trasformazione dei tifosi in semplici contribuenti, repressione sempre più evidente verso i frequentatori degli stadi – i gruppi organizzati della Curva Sud Piero e della Curva Nord non possono che ribadire il proprio No incondizionato. Nonostante le sollecitazioni esterne.
Solo qualche giorno fa, Pasquale Casillo ci ha chiesto esplicitamente di fare un passo indietro, di tesserarci per tornare a “spingere” la squadra, che ha bisogno del nostro sostegno.
Non possiamo che replicare ricordando che la Tessera del tifoso non è, al momento, una legge dello Stato, ma una semplice direttiva, una circolare amministrativa rivolta a Prefetti e Questori. Non alle società di calcio, né ai loro proprietari. Che quindi nessuna società era ed è obbligata ad adottarla. Vincolare la Tessera agli abbonamenti è stata una scelta consapevole. Adesso, se sul serio qualcuno auspica il nostro sostegno, le parole non bastano. Servono i fatti: si elimini il vincolo che lega gli abbonamenti alla Tessera. Altre società hanno fatto passi del genere, ancor prima dell´avvio di questa stagione: a Benevento, a Cosenza, a Pescara. Senza l´obbligo della Tessera non ci sarebbero più problemi per noi ultras e la nostra partecipazione, almeno in casa, sarebbe garantita domenica dopo domenica. E non certo per fare un piacere a questo o a quel dirigente, ma perché uno dei nostri doveri e dei motivi per i quali esistiamo è quello di sostenere la nostra squadra. Perché, come è facile immaginare, dopo anni di sacrifici e chilometri, siamo i primi a soffrire di questa situazione, che ci costringe all´attesa e all´incertezza.
Domenica 3 ottobre, prima di Foggia-Viareggio, saremo ai cancelli dello Zaccheria per un presidio durante il quale ci metteremo a completa disposizione a chiunque voglia avere informazioni su questa famigerata Tessera. Chiunque avrà delle domande da farci in merito sarà ben accetto.
CURVA SUD PIERO – CURVA NORD
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Annuncio per Bayern Monaco/Roma: "Ho due biglietti per la partita Bayern Roma che vendo ad € 100,00 con tanto di foglio dimostrativo. Il settore è il 244 fila 4 posti 9 e 10. Penso che il posto sia sotto il settore ospiti. Chi è interessato può contattarmi presso il seguente indirizzo mail fabio.asr@hotmail.it
Ricordo che la consegna dei biglietti avverrà direttamente all'Allianz Arena. Grazie Fabio".
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Terraces nei nuovi stadi, in Europa ci pensano, in Italia sono certo di no:
"ciao lorenzo,  ti volevo segnalare che anche in Svezia, come già in Germania, da hanno deciso di costruire dei nuovi bellissimi impianti per il calcio, lasciando la curva di casa con terraces anni 70 per poter tifare e fare coreografie.  (in germania lasciano anche i settori ospiti "a gradinata")
in questo link puoi vedere le foto dei vari settori del Swedbank Stadion di Malmoe (peccato per il nome ovviamente)
a me sembra un ottimo compromesso tra modernità, tradizione e rispetto per le esigenze dei tifosi organizzati. saluti
http://www.groundhopping.se/MalmoFF.htm

Senza parole

Newcastle United/Sunderland 2007

Anche questo subumano ha percepito qualcosa... non ha capito tutto ma ha percepito.


10 settembre 2010 (pomeriggio): il furto di Roma/Cluju:
"Caro Lorenzo,
mi trovo costretto a buttare giù due righe dopo aver saputo dello scempio perpetrato dall'As Roma Spa in relazione ai bliglietti per la prima di Champions League col Cluji. Premetto che non sono affatto sorpreso dall'operazione PUNIZIONE portata avanti dalla società ancora gestita (speriamo per poco) dalla Sig.ra Rosella Sensi. La chiamo operazione punizione perchè la suddetta presidentissima sa benissimo chi va a colpire attuando l'ignobile discriminazione di prezzo tra i privilegiati ed i non privilegiati. Va cioè a colpire quello zoccolo duro costituito dai tifosi pensanti che seguono sempre la Roma, che non hanno sottoscritto la tessera del tifoso e che l'hanno duramente contestata a causa sia dell'inadeguatezza al suo compito diciamo istituzionale, sia dello sfruttamento dell'As Roma per scopi e debiti personali, ma anche per il futuro incerto al quale ci ha costretto (vedi unicredit), nonchè per essersi prostrata alla tessera senza neanche batter ciglio. Mi si dirà che secondo lor signori chi ha sottoscritto la tessera del tifoso dev'essere in qualche modo "privilegiato"! Be tranquillizzo tutti i privilegiati comunicandogli che anche questa volta non hanno ricevuto alcun benefit dal loro "status", visto che lo scorso anno in coppa uefa una tevere laterale veniva € 30 (Roma-Fulham). Mi si ribatterà allora che questa non è coppa uefa. Si, giusto, allora andiamo a confrontare una partita di champions e scopriamo che a Roma Cluji di due stagioni fa il prezzo dello stesso settore era di € 48, proprio lo stesso che pagheranno i "privilegiati" anche questa volta. Allora, dov'è il "privilegio"? Senza contare che la discriminazione di prezzo non credo sia stata imposta dall'alto e che risulta dunque ancora più squallida e punitiva.
Non si preoccupi Sig.ra Sensi, per quanto mi riguarda farò come molti altri e, se mi andrà, mi pagherò un biglietto di curva nord e il resto me lo terrò per qualche partita di campionato nella quale mi divertirò a contestarla come ho sempre fatto e come continuerò a fare finchè non sparirà insieme a tutti i suoi leccaculo.
Grazie dello spazio
Ettore70"
Spartiacque:
"Ciao Lorenzo,una riflessione sulla tessera.. Tra le tantissime cose negative che ci ha portato, io vedo anche un opportunità: ora che ogni tifoseria non
tesserata non potrà accedere al settore ospiti si dovrà "apparire" a sorpresa in altri settori come fecero  genoani con noi e , a meno di divieti integrali
come quello di Cagliari, nessuno avrà scuse per non essere presente..Solo sarà più difficile e il tutto sarà uno spartiacque tra gruppi "seri" e non.... UNA
CORTESIA:visto che per Monaco parto con un amico da Bologna chiedo se c'è qualcuno che viene da Roma o dal centro Nord che ha un paio di posti per
condividere il viaggio.GRAZIE.ALESSANDRO. cell:346.8761257. mail: ramonturone@libero.it
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Comunicato Drughi Ponente:
"Il gruppo Drughi Ponente annuncia che per la prossima stagione non esporrà più lo striscione storico PONENTE.La decisione è maturata dopo aver scelto di non fare la tessera del tifoso,strumento come tutti sappiamo limitativo della nostra libertà da ultras e creato solo per fini economici.Per quanto ci riguardano non smetteremo di andare nella cara curva Filadelfia,sempre a fianco dei nostri fratelli di torino e di chiunque in queste 5 stagioni ha camminato a testa alta in ogni stadio a fianco a noi.Non smetteremo di essere Drughi,questo gruppo lo abbiamo nel cuore,ma la nostra scelta non ci permetterà almeno all'inizio di essere al loro fianco in ogni trasferta come abbiamo fatto finora.Quindi non potendo garantire la continuità di sempre mettiamo da parte il nostro striscione.Non sarà facile non vederlo più,ma a noi ci vedrete sempre!
DRUGHI PER SEMPRE.AVANTI ULTRAS.AVANTI CURVA SUD.
NO ALLA TESSERA!".
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Mi viene poi comunicato: "Buon giorno,  segnalo che lo striscione "Solidarietà per Oliviero Beha" (uno dei pochi giornalisti di qualità nel mondo dello sport, allontanato dal TG3 non si sa per quale motivo) non è stato autorizzato.... Cordiali saluti".

Per finire: "Ciao Lorenzo, tanto per divagare un po' (ma non troppo!!) dalla TdT ti segnalo questo interessante articolo a cura di Antonio Gulli uscito sul numero di Luglio del giornale dell'ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli  Odontoiatri).
Il titolo è: "Il tifo, lo sguardo cieco di un amore" e si trova alle pagine 48 e 49 al seguente link:
http://www.enpam.it/wp-content/uploads/EnpamLuglio1.pdf
Interessante quando dice che "Il primo fan della storia indossava la tunica romana" oppure quando riferisce che "Una rissa tra opposte tifoserie portò alla
sospensione per dieci anni delle manifestazioni dei gladiatori a Pompei". Sicuro di farti cosa gradita ti auguro una buona lettura ed una buona
giornata. Alessandro".



10 settembre 2010: sono usciti i prezzi dei biglietti per Roma/Cluju: 53 euro la Tribuna Laterale per i non privilegiati è un prezzo che non è alto ma
IMMORALE
Per di più, ancora insistono con la storia che i minori di 14 anni devono avere la tessera del tifoso, il che è ovviamente una cosa abnorme, visto che un bambino di 3 anni non può essere titolare di una carta prepagata e non può essere né condannato negli ultimi 5 anni per ragioni di stadio né diffidato.
Il risultato, almeno per me - e invito tutti i genitori a fare altrettanto - è che NON porterò i miei figli a vedere Roma/Cluju e invece di prendere la Tribuna Laterale, come al solito, darò 17 euro per una Curva Nord. Manco i distinti. Sempre se me va.
Ecco un paragone con Milan/Auxerre fatto da Gabriele:
"Biglietti MILAN – AUXERRE
http://www.acmilan.com/infopage.aspx?id=86643
I bambini fino a 7 anni pagano ovunque 2 euro, da 7 a 16 anni sono nettamente inferiori a quelli della roma (come pure gli over 65);
se compro il biglietto in prevendita (come dovrebbe essere anche a roma), il biglietto costa meno.
ROSELLA DUNQUE (proseguono insulti).
Purtroppo alla Roma non hanno la minima idea di come gestire la vendita dei biglietti in modo da riempire uno stadio che quest'anno sarà spesso più che semivuoto. In tutta l'Inghilterra la prevendita dei biglietti costa meno rispetto al giorno del match e a Milano ci sono arrivati. Da noi forse tra dieci anni.
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Per chi segue le trasmissioni radiofoniche, vi informo che "La storia siamo noi" di Virgilio va in onda quest'anno su Radioincontro 105.8 dalle 14 alle 17 dal luned' al venerdì.
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Spettatori, l'analisi di Gabriele:
"Ciao Lorenzo, ho letto quello che hai riportato da violanews, il presunto aumento degli spettatori nella prima giornata del campionato,
alcune considerazioni sull'articolo:
1. la prima giornata dello scorso campionato (09/10) c'è stata il 23 agosto, quella di quest'anno (10/11) il 29 agosto. Ad agosto una settimana fa differenza.
2. visto che paragonare la prima giornata di un campionato con la prima di un altro è per me come moltiplicare le zucchine con le mele, per puro
esercizio di stile  ho voluto  paragonare le partite della prima giornata con le omologhe partite dello scorso campionato. Escludendo ovviamente le neo promosse cesena, lecce e brescia. I dati li ho raccolti da un sito abbastanza attendibile (stadiapostcards.com) con controllo fatto da me su altre fonti. Il risultato è un impietoso meno 13.000 spettatori.
Potrei anche aggiungere altri dati che mi sembrano abbastanza significativi, tipo la media della roma dello scorso campionato è di 41.000 spettatori, mentre la prima giornata è stata "vista" da 33.400 persone.
In milan-lecce di due stagioni fa c'erano 15.300 spettatori in più. La partita parma-brescia in serie a ha attirato solo 2.000 spettatori in più rispetto alla stessa partita in serie b di due anni fà. in allegato c'è una tabella con i dati che ti ho appena illustrato. un saluto gabriele".

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A proposito, gli abbonati della Roma dovrebbero essere circa 13.500/14.000: a Roma/Cesena (fonte Questura di Roma) c'erano 33.400 spettatori di cui (fonte stadiapostcards) 18.627 paganti (tra i quali circa 1000 cesenati).
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Poi un messaggio che arriva dalla famiglia Galdiolo:
"Giancarlo Galdiolo ex giocatore Viola degli anni 70 è gravemente malato. Suo figlio Alessandro nell'annunciare lo stato della malattia ha detto:
Magari mio padre avesse la SLA. Questo per dare il significato delle condizioni di Galdiolo. La famiglia, chiede a tifosi Viola e non ,un piccolo ultimo regalo per loro e per il padre. Chiunque avesse filmati relativi a quel periodo con Galdiolo è pregato di contattarci a info@dodicesimouomo.net,
davanti al dolore non ci sono colori. I figli hanno provato a contattare la RAI ma hanno trovato un muro di indifferenza. Loro il padre non lo
hanno mai visto giocare. Adoperiamoci tutti per regalare un sorriso a Galdiolo, potrebbe essere l'ultimo. Grazie. Staff dodicesimouomo.net".
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Un paio di persone che ieri ad Atreju hanno urlato "no alla tessera del tifoso" o indossavano cappelli con la scritta sono stati identificati da agenti di polizia, visto che evidentemente in Italia non è più neanche possibile esprimere il dissenso. L'ingresso doveva inizialmente essere libero ma: "Non ti fanno entrare, ci sono solo quelli con gli accrediti, ho parlato con una persona nulla da fare e inutile che si va la davanti credimi sono passato ora a 2 ore dal dibattito nulla, anzi mi stavano rompendo le palle credimi, cmq sono riuscito ad avere il numero per parlare con un "capoccia" anche lui cortesemente mi ha detto la stessa cosa cioe sono finiti gli accrediti e non si entra!!!!"
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Però a Lecce vengono emessi degli abbonamenti con il nome "amministrazione comunale", destinati a politici ed amici degli amici non dotati di tessera del tifoso.... O non è vero?
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Davide: "Che la tessera del tifoso fosse uno strumento formalmente volto all’incolumità del tifoso ma sostanzialmente diretto alla commercializzazione dello stesso è evidente… la T.d.T. può solo spostare e non risolvere la violenza da dentro a fuori lo stadio e può finalmente arrecare i famigerati benefici economici all’interno degli impianti. Dopo aver lucrato sui tifosi “silenziosi,” ieri con le pay per wiew ,oggi addirittura col 3D e domani con chi sa che cosa.. stanno eliminando (anzi omologando) l’ultima parte romantica di tifoso ancora abituato a vivere il calcio in una “certa maniera”, e cioè il tifoso da stadio e per tifoso da stadio intendo colui che lo frequenta abitualmente e LIBERAMENTE che sia ultras o meno, e che non vorrà finire seduto con popcorn e coca cola rigorosamente con la bandierina alzata a 5 minuti dall’inizio senno il vicino je chiama lo steward che lo intima a smettere prima di denunciarlo all’autorità.
Il futuro lo vedo triste principalmente perche la gente non ragiona con la propria testa  e quindi sento persone che allo stadio ce vanno poco che si tesserano così quando ce sta l’ottavo se pijano er bijetto, ma ancor piu grave gente di curva che non appartiene ai gruppi (come il sottoscritto) che se la fa “perché il problema è dei gruppi che nun ce ponno svortà” e quindi  “chi nun se la fa è perché nun è della Roma” addirittura di gruppi e curve tesserate mah…
Diceva il mio prof. che “la storia la scrive chi vince e spesso chi vince non sta nella parte della ragione” allora penso che se un giorno arriva qualcuno e ce dice da buttasse tutti dar ponte vedremo se er matto sarà lui o tutti quelli che ce se buttano! A costo di sacrificare l'amore per la città eterna ..NO ALLA TESSERA Davide".
Ricevo e pubblico questo comunicato da Cosenza:
CONTRO OGNI ABUSO
CONTRO OGNI REPRESSIONE!
Con questo breve comunicato il “Collettivo Consentia” comunica all'intera Curva Sud ed a tutta la città che la battaglia contro la tessera del tifoso continua. Dopo gli incresciosi fatti di domenica scorsa dove un nostro fratello di curva ha subito ripetuti abusi e percosse da parte delle Forze dell’Ordine, la nostra voglia di lottare non e'scemata anzi si e' addirittura raddoppiata,la nostra voglia di combattere questo decreto liberticida e le ingiustizie che subiamo domenica dopo domenica hanno fatto sì che dopo l’ultima assemblea siamo ritornati più uniti e incazzati che mai, come si dice a Cosenza:“na pigna”! In occasione della partita Cosenza-Taranto come forma di protesta contro la Tessera del Tifoso e in segno di solidarietà per il pestaggio che ha subito un nostro compagno di curva da parte delle Forze dell’Ordine a Cava, abbiamo deciso di rimanere fuori la Curva Sud per i primi 20 minuti del primo tempo. Chiediamo almeno a chi non aderisce alla nostra protesta di lasciare vuoto il settore centrale della curva come e' già accaduto nella partita Cosenza-Lucchese di Coppa Italia. Invitiamo tutti a stringersi intorno a noi in questo momento storico e particolare che il movimento ultras sta attraversando. Vi aspettiamo numerosi e più combattivi che mai alle 15,00 di fronte il piazzale della Curva Sud. La lotta continua: Avanti ultras! MAI A TESTA BASSA!
NESSUNA RESA:SIAMO ULTRAS NON CRIMINALI!
COLLETTIVO CONSENTIA AGAINST RACISM
(REBEL FANS, ALKOOL GROUP, COSENZA VECCHIA, SAN VITO, MONDO FANTASTICO, LIBERO ARBITRIO, NUOVA GENERAZIONE, TESTE MATTE)



9 settembre 2010: prima di tutto confermo la presenza di Maroni ad Atreju oggi alle 17.30: http://www.atreju.tv/programma.php
Se qualcuno dovesse essere presente, queste le 16 domande (tra le migliaia da fare) da porgli civilmente:
DOMANDE PER L'ONOREVOLE MARONI
- se i diffidati in Italia sono 4.000, e di questi il 90% ha l'obbligo di firma durante le partite, vuol dire che solo 400 persone sono coloro che potenzialmente potrebbero trasgredire il daspo acquistando, tanto per farsi identificare!, la tessera del tifoso. Ammesso e non concesso che il 10% di questi 400 sia pazzo e provi a farlo, può spiegare per quale ragione, per far fronte a 40 persone che comunque potrebbero essere poi facilmente individuate con le telecamere o dagli agenti della digos, si è inteso adottare una tessera che richiede il nulla osta preventivo per tutti i tifosi d'Italia?

- le risulta che al momento, una persona sottopopsta a daspo, o condannata per reati da stadio negli ultimi 5 anni, possa comunque acquistare un biglietto?

- visto che gli incidenti, per stessa ammissione del Suo ministero, nel 2009/10 sono diminuiti, può spiegare per quale ragione gli abbonamenti sono calati del 20% e per quale ragione le famiglie non sono tornate ad affollare gli stadi?

- può confermare che la tessera del tifoso non si basa su una legge ma si poggia su una semplice circolare amministrativa?

- può spiegarci in quale modo il Suo Ministero si è attrezzato per una rapida verifica dei motivi sotativi al rilascio della tessera del tifoso?

- può spiegarci per quale motivo lo Stadio Flaminio, che ospita 40mila persone per il 6 nazioni di rugby, è invece considerato non a norma per il calcio?

- può spiegarci, una volta per tutte, le ragioni per cui una persona che ha già scontato un daspo e una condanna, e quindi non è più pericoloso per la stessa questura, non può avere la tessera del tifoso per 5 anni?

- può spiegarci per quale ragione alcune società calcistiche chiedono di firmare dei moduli in cui si deve dichiarare di non aver mai, in qualunque epoca, riportato condanne penali per reati da stadio?

- può spiegarci in quale modo si può ricorrere avverso l'eventuale mancato nulla osta da parte della questura al rilascio della tessera del tifoso?

- può spiegarci per quale ragione i possessori della tessera del tifoso non hanno potuto assistere a Genoa/Milan lo scorso anno?

- può spiegare, nei derby, quale è il settore ospiti?

- Un tifoso occasionale della Roma che decide di andare a vedere la Roma a Firenze nel settore ospiti perché quel giorno si trova lì per lavoro, lo può fare?

- Un tifoso occasionale che vuole andare a vedere una partita in trasferta della sua squadra nel settore ospiti, deve deciderlo per forza un paio di mesi prima?

- i minori di 14 anni debbono fare la tessera del tifoso anche se non possono essere portatori di motivi ostativi?

- se domani mi faccio la tessera del tifoso del Figline Valdarno, con quella tessera del tifoso posso acquistare l'abbonamento per la Roma?

- se domani mi faccio la tessera del tifoso del Figline Valdarno, con quella tessera del tifoso posso andare nel settore ospiti dell'Inter?

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Qualche articolo interessante grazie a Immanuel (la risposta data chi poneva la correttissima questione è da autentici dementi, non fateci caso!):
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Massimetto: "Ciao Lorenzo, questa volta non ti scrivo del Millwall (magari la settimana prossima, vista la partita Notthingam Forest vs Millwall) ma per darti dei chiarimenti che potrebbero tornare utile a tutti quelli di altre tifoserie minori che seguono il tuo sito e che vorrebbero venire a vedere la partita a Roma contro l'Atletico Roma.
Senza dilungarmi, per l'intera stagione calcistica 2010-2011 allo Stadio Flaminio si potrà entrare solo con la tessera del tifoso. Mi hanno detto perchè mancano i tornelli e l'impianto non è sicuro, anche se poi per il 6 Nazioni di rugby lo stadio va esaurito!!!
EVVIVA MARONI".
Un annuncio per la Roma in TV: "Ciao!! Sabato sera sarò a POTENZA per motivi di famiglia. Dove potrò vedere la Roma? Hai modo di saperlo o di chiederlo? Grazie mille!!".
Aggiunti, grazie ad Andrea, molti video calcistici - veramente spettacolari - nella stagione 1933/34, tra cui un bel 5-0 alla Lazie.
Ponte Milvio, anni '20


8 settembre 2010 (pomeriggio): prima di tutto, una precisazione. Maroni sarà ad Atreju, Colle Oppio, domani e non oggi. Stasera preparerò qualche domanda che qualche terrorista potrà porre al Ministro secessionista.
Poi un articolo interessante su "La Stampa":
8/9/2010
Il popolo dei distinti
La foto dello stadio di Trieste, con le sagome dei tifosi al posto di quelli veri che allo stadio non vanno più, esprime un disagio che va molto al di là del calcio. Il fenomeno della bassa marea umana non ha svuotato una gradinata qualsiasi, ma la tribuna opposta a quella centrale, i distinti, che nella gerarchia sociale degli stadi rappresentano il ceto medio. Nelle curve vanno i giovani, va il popolo sanguigno e poco danaroso. La tribuna principale ospita i vip, i ricchi, i giornalisti, le vecchie glorie e gli imbucati, insomma i privilegiati. Resta il settore più ampio, destinato in teoria alla classe più numerosa: quel ceto medio che può spendere ma non troppo e però non rinuncia alla possibilità di vedere bene lo spettacolo, che a chiunque lo osservi dalla curva risulta invece schiacciato dalla prospettiva. I distinti rappresentano una scelta di buon senso, rassicurante, costruttiva. Se la curva è un'utilitaria e la tribuna un Suv, i distinti sono una «berlina», più utile che bella e però comoda, solida, spaziosa.
Il guaio è che con la crisi economica nei distinti ormai non ci va più nessuno, e non solo a Trieste. Fra i borghesi che li abitavano, i più arrabbiati sono finiti in curva al fianco degli ultrà. I più furbi e ammanicati si sono sistemati in tribuna. E tutti gli altri, la stragrande maggioranza? A casa, davanti alla tv. Ma un calcio e un mondo dove hanno voce solo gli ultrà e i privilegiati è qualcosa di zoppo, isterico e triste. Perché è il popolo dei distinti che dà il tono a uno stadio, a una comunità.

Vicentini senza tessera del tifoso in tribuna a Grosseto
- CATTIVI -

Vicentini con la tessera del tifoso nel settore ospiti
- BUONI -
Da Beneventofree:
Al Flaminio si può accedere soltanto con la tessera del tifoso

Per l'anticipo di sabato sancito che l'ingresso sarà riservato solo a colore che hanno il possesso o hanno fatto richiesta. Pare che sarà aperto soltanto il settore della tribuna...
L'anticipo di sabato pomeriggio (inizio ore 15) Atletico Roma-Benevento, come avvenuto per il precedente impegno casalingo dei capitolini contro il Taranto, sarà riservato solo agli spettatori che avranno la "tessera del tifoso". Naturalmente vale la deroga che posso avvalersi di questo decreto anche coloro che ne hanno fatto richiesta in questi giorni purchè esibiscano la relativa ricevuta. Come noto nel Sannio la campagna di tesseramento è partita ufficialmente solo da una settimana, precisamente martedì scorso e sono operativi tutti i giorni di mattina e di pomeriggio i botteghini dello stadio S. Colomba dove ci sono degli addetti della società.
Queste notizie relative alla sfida di sabato sono state attinte dal sito dell'Atletico dove è anche scritto che la biglietteria sarà aperta anche sabato mattina, ma lascia alquanto sbigottiti il fatto che non si parla di prevendita per il settore ospiti e a tal proposito, forse perchè l'ex Cisco non ha tifoseria pare che sarà aperto solo il settore tribuna dell'impianto che non avrebbe l'agibilità per gare di calcio ed in questo periodo viene aperto con autorizzazioni provvisorie del prefetto di Roma non essendo dotato, usiamo sempre il condizionale dei nuovi impianti di videosorveglianza. Nei prossimi giorni o meglio nelle prossime ore sispera di attingere ulteriori notizie. Una curiosità, l'Atletico oltre ad avere con i Ciaccia una società fortissima economicamente ha come portiere di riserva il figlio del deputato del Pdl Previti e il bravo tecnico Incocciati pare che sia il genero del senatore Taiani.
beneventofree.it 7 settembre 2010
Dalla decisione è motivata dalla "non agibilità" per le partite di calcio del Flaminio che però è aperto al 6 Nazioni di rugby quando addirittura montano delle strutture con dei ponteggi per poter fare entrae più tifosi. Però, magicamente, se hai la carta di credito di Maroni diventa agibile!
Intanto sono solo 700 i nuovi abbonamenti sottoscritti dai tifosi del Lecce a fronte dei 2240 dello scorso anno.

Flop abbonamenti a Napoli

Mario Ferri invade il campo con la maglietta 
"no alla tessera del tifoso" in Italia/Far Oer
Da "Leggo":

Allarme Lazio abbonati in fuga
Settembre 8, 2010 categoria Sport - Abbandonata. Come non accadeva da anni. Fedeli alle promesse fatte in estate molti tifosi hanno deciso di disertare lo stadio. I dati parlano chiaro: sono circa 9500 le tessere sottoscritte fino a ieri (ci si può abbonare fino a venerdì), contro le 27mila dello scorso anno. Dati allarmanti che ora iniziano a preoccupare anche Lotito. Non è un caso che il presidente, dopo aver a lungo parlato dei contestatori come «una sparuta minoranza», nelle ultime settimane abbia fatto dietrofront, ammettendo apertamente di voler «riconquistare i tifosi» e che per farlo è disposto a «qualsiasi cosa». Contestazione contro la dirigenza e protesta contro la tessera del tifoso sono alla base del clamoroso calo degli abbonamenti, di contro lo scorso anno furono la vittoria in Coppa Italia e quella in Supercoppa Italiana a lanciare la volata alle tessere. Il calo più vistoso e certamente quello più preoccupante si è registrato in Curva Nord, da sempre covo del tifo più caldo. Lo scorso anno, compresi i distinti, furono oltre 16mila i tifosi che si abbonarono contro gli appena 4.500 di quest’anno. Dato che diventa ancora più preoccupante se si pensa che delle 8.000 tessere sottoscritte lo scorso anno nella sola Nord, appena 1500 sono state confermate. In questo caso a pesare è stato certamente anche lo scioglimento degli Irriducibili, gruppo leader della curva. Nella stagione del rilancio, dunque, la Lazio non potrà contare su quel settore che da sempre l’ha trascinata, portandola spesso ad incredibili vittorie. Le spettacolari coreografie di un tempo, dunque, quelle che hanno sempre caratterizzato la Nord, rischiano di diventare una vera e propria chimera. A sorpresa un vistoso calo si è avuto anche in Monte Mario: nell’ultima stagione scelta da ben 7000 tifosi, quest’anno vedrà appena 2500 abbonati. Adesso tocca ad Hernanes e compagni far cambiare idea alla tifoseria: soltanto gol e le vittorie, potranno riportare gente allo stadio con quell’entusiasmo che manca ormai da troppo tempo


8 settembre 2010: iniziamo da una notizia incredibile: la Prefettura di Cagliari mi ha risposto! Certo siamo ancora lonntani dai risultati ottimali, visto che la risposta richiama semplicemente il comunicato stampa della Prefettura stessa ma già è qualcosa:
"In relazione alla sua richiesta, le comunico che sul sito di questa Prefettura è pubblicata l'ordinanza concernente la vendita dei biglietti ai soli residenti nella regione Sardegna, in occasione della partita Cagliari -  Roma, in programma allo Stadio S. Elia il prossimo 11 settembre.
Per l'acquisizione di copia conforma può rivolgersi a questo Ufficio - Piazza Palazzo - Area I, previo contatto con la sottoscritta Dirigente Area I O.P. - telefono 070/6006547  Il Dirigente Area I O.P. Viceprefetto Anna Contu".
Avremo avuto successo quando sui siti delle Prefetture, da subito, troveremo i decreti prefettizi veri e propri, ma intanto hanno messo il comunicato stampa in prima pagina.
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Bayern Monaco/Roma, messaggi:
"Ciao Lorenzo, ho un biglietto per Monaco del settore immediatamente sottostante a quello ospiti. Lo avevo comprato per sicurezza credendo che quelli in vendita libera sarebbero terminati immediatamente. A chiunque interessi il prezzo è di 40€ (come l'ho pagato ovviamente) e mi può contattare su questo indirizzo mail: giustizia_per_gabriele@hotmail.it
Posso consegnarlo anche il giorno della partita, senza problemi.  NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO Alessandro".
Altro messaggio: "Ciao Lorenzo, vedi se può interessare a qualcuno:
Ho un biglietto in più per Bayern Monaco - Roma di Mercoledì 15 Settembre acquistato sul sito del Bayern.
Il biglietto non è settore ospiti, ma Tribuna...ovvero Block:331 Fila:12 Posto:12 Kategorie:2. Non voglio guadagnarci nulla, solo il costo reale del biglietto, ovvero  50 euro + 5 euro di spedizione. L'unico problema è che chi lo vuole deve venirselo a prendere Domenica 12 o Martedì 14 a Fregene, perchè gli altri giorni sono fuori per lavoro. Chi fosse interessato mi contatti via mail: manuelmanzo@live.it Saluti Manuel".
Ancora: "Ciao Lorenzo, visto la prelazione per i privilegiati per i biglietti di bayern - Roma, ho sopravvalutato quest'ultimi pensando che i pochi biglietti sarebbero finiti rapidamente, e ho pensato di acquistarli in anticipo sul sito del bayern. (acquisto da casa, pagamento con postpay e spedizione tramite corriere a casa!)Lunedì sono comunque riuscito a comprarli al Roma store senza chiedere "privilegi" a nessuno, e a questo punto ho 2 biglietti in più.
potresti pubblicare quest'annuncio sul sito?Grazie.
Vendo allo stesso prezzo d'acquisto (72 euro in tutto, 60 i biglietti, 10 euro la spedizione 2 euro la prevendita) 2 biglietti per la Nordtribune (quello
opposto alla curva dei bavaresi) settore 335 per la partita bayern - Roma di mercoledì 15 settembre.
Chi è interessato mi può contattare alla mail romano_pm@libero.it Grazie ancora Michele".
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Varese/Empoli: "Ciao Lorenzo, ti segnalo anche che domenica i tifosi dell'Empoli si sono presentati nei distinti senza tessera del tifoso (ti allego una foto) quando sono stati spesi migliaia di euro per l'adeguamento del settore ospiti e del prefiltraggio circostante..  per un puro caso non è successo niente, consolante il fatto che i giornali locali si sono svegliati e hanno cominciato a criticare questo sistema pagliaccio!
Un saluto e complimenti ancora per il sito, ti seguo assiduamente anche se sono interista :-) Teo".

Ultras veronesi senza tessera

Tifosi veronesi con tessera

Pescaresi senza tessera a Trieste
 

Cittadella Torino: settore ospiti vuoto... (il che vuol dire che nessun tesserato del Torino è andato a Cittadella)

Gradinata est (comune con i tifosi del Cittadella) piena
Ancora a proposito di Varese/Empoli:
Prime conseguenze della Tessera del tifoso
6 settembre 2010
Ieri allo stadio di Varese è successa questa cosa: a meno di mezz’ora dall’inizio della partita una cinquantina di ultras dell’Empoli è entrata nel settore Distinti. Ci sono arrivati come “tifosi sparsi”, non organizzati. Mentre la curva destinata agli ospiti e il parcheggio annesso erano vuoti. Questo è successo perché i tifosi che non fanno la Tessera del tifoso non possono acquistare, per le trasfserte, i biglietti dei settori riservati agli ospiti. Possono però benissimo comprare biglietti di qualsiasi altro settore. È ciò che hanno fatto i tifosi dell’Empoli. Non è accaduto assolutamente nulla. Qualcuno, nel settore, si è spaventato e si è spostato. Tutto lì. Anche se la tifoseria dell’Empoli è una tifoseria da sempre di sinistra e lo stadio del Varese è dominato da una componente ultras di destra fascista. Basti pensare che il gruppo egemone si chiama “Blood Honour”.
La stessa cosa è accaduta in altri stadi d’Italia. Può darsi che la Tessera del tifoso serva sul serio a combattere i violenti. Ma qualcuno dovrà pensare anche a che cosa può succedere mischiando ultras in trasferta e tifosi cosiddetti “normali”.
http://www.ilpost.it/stefanonazzi/2010/09/06/prime-conseguenze-della-tessera-del-tifoso/
Ancora su Varese/Empoli, da Freddom for Fans:
Riportare le famiglie allo stadio…tra gli ultras rivali!
settembre 7, 2010 di freedomforfans
Fortunatamente non sempre succede quanto descritto nel post precedente. La maggiorparte delle volte i tifosi ospiti, privi di tessera, si mescolano pacificamente agli sportivi locali e tutto fila liscio. Ma qualcuno comincia a porsi delle domande…
I mugugni stavolta non provengono da un gruppo ultras, ma da spettatori tranquilli, magari abbonati e tesserati, che mal digeriscono la condivisione del proprio settore con gli ultras avversari.
Siamo a Varese, la città del ministro Maroni. La squadra locale è neo promossa in serie B. I biancorossi ospitano l’Empoli. Diverse testate e blog hanno dato risalto a quanto accaduto sugli spalti dello stadio Ossola. Un esempio, la lettera di un tifoso indirizzata al direttore di Varese News:
Egregio direttore,
ieri mi sono recato presso lo stadio “Franco Ossola” di Masnago per assistere alla partita del terzo turno della seria cadetta Varese-Empoli. Avevo già acquistato il biglietto in prevendita, ma mi sono comunque recato allo stadio alle 14.00, un ora prima dell’inizio della gara, per non avere problemi nel trovare un posto auto. Già a quell’ora i parcheggi erano esauriti e le auto sostavano dove potevano, quindi su prati e marciapiedi. Ho avuto la fortuna di trovare un posto a più di un chilometro dallo stadio e appena arrivato nei pressi dello stadio ho notato la prima stranezza: I parcheggi della curva sud erano praticamente vuoti, erano presenti soltanto 5 auto di tifosi toscani.
La macchina organizzativa della questura ha tenuto chiuso il più grande parcheggio per una manciata di auto che avrebbero potuto trovare un altra sistemazione in un parcheggio più piccolo. Bene, almeno i vigili saranno stati felici nel dare un pò di multe alle auto dei tifosi locali che non hanno trovato altra sistemazione che sui maciapiedi.
All’ingresso dello stadio coda per i tornelli e controlli serrati, nei quali si doveva esibire un documento e si era sottoposti alla perquisizione.
Bene, sarà frutto della tolleranza zero voluta del ministro dell’interno?
Appena entrato allo stadio ho visto il settore ospiti vuoto…
Peccato, ho pensato, con tutti quei quattrini spesi per tornelli, messa a norma del settore, reti divisorie innalzate e gabbia di deflusso esterna costruita a norma per gli ospiti e non c’è nessuno…
A dieci minuti dall’inizio è successo il fatto più strano. Una cinquantina di ultras Empolesi sono entrati nel settore “distinti”, proprio dove sono sistemati i tifosi più tranquilli del Varese e le famiglie. La cosa ha destato lo stupore generale del pubblico e degli stewart: “Ma come? Si parla di tolleranza zero, si costruiscono da vent’anni gabbie per gli ospiti con reti sempre più alte e robuste, e poi gli ultras vengono sistemati facendo sloggiare le famiglie di tifosi locali?”
L’impressione che il pubblico sbigottito ha avuto è cosa ben diversa che questa sia la fantomatica “tolleranza zero” tanto decantata dal Ministro Maroni. Mettere ultras tra le famiglie pacifiche di tifosi locali è follia allo stato puro. Perchè danneggiare le famiglie per via del fenomeno degli ultras?
Fortunatamente ieri il buonsenso è prevalso e non è successo nulla.
Quando a breve arriveranno centinaia di tifosi di Novara e Livorno verranno ancora fatte sgombrare le famiglie di Varese?  E se dovesse mai succedere qualcosa la colpa sarà dei teppisti o di chi, essendo distante dalla realtà, ha permesso che accadano queste stranezze?
Finita la partita, ho notato l’ultima cosaa strana: strade chiuse per permettere il deflusso degli ultras ospiti…, Ultras che sino a cinque minuti pima stavano tra i tifosi varesini, senza reti o barriere di polizia, ma guardati da dei ragazzotti vestiti di giallo spaventati dal peggio che sarebbe potuto accadere in quella situazione.
Auguriamoci che prevalga il buonsenso anche da parte del ministero, cosa che ieri al “Franco Ossola” e in molti stadi di Italia non si è visto.
Un piccolo appunto al lettore di Varese News: a danneggiare le famiglie allo stadio non è il fenomeno ultras, ma il metodo con cui si cerca di arginarlo…
La realtà è ormai evidente, anche i tifosi più sportivi si stanno scontrando con gli inconvenienti causati dall’introduzione della tessera. La speranza è che se ne rendano conto anche le autorità competenti, prima che sia troppo tardi!
Occorre fare repentinamente marcia indietro!!!
La tessera del tifoso deve essere facoltativa, chi non ce l’ha deve comunque poter acquistare i biglietti dei settori ospiti!!!
*
Interessantissmo post tratto da Facebook:
"Una stretta di Mano a tutti.
Intervengo su questa pagina su cortese richiesta di un suo amministratore.
Dal momento che il soggetto della tessera ha sollevato moltissimi commenti, molto spesso generati da una passione che condivido ma che e’ anche il sentimento sul quale chi governa ha costruito l’idea della tessera, mi permetto di fare luce sui motivi economici (non politici poiché non  vedo nessuno che fa politica in Italia in questo momento) che hanno portato allo sviluppo di questo ‘programma’.
Lo chiamo programma perché e’ un progetto ‘programmato' eccome.
Mi permetto di discutere il tema perché ritengo la mia esperienza professionale me ne dia l’opportunità.
Ho ricoperto la figura di Tecnico Supporti Magnetici alla Visa di Londra (sezione internazionale) per cinque anni e avendo configurato i servers di accettazione VISA/MASTERCARD di tutte le banche Italiane francesi e spagnole dal ’97 al 2004 sono un profondo conoscitore del sistema tecnico creditizio; ovvero l’infrastruttura che permette a tutti i possessori di carte di credito/debito, alle entità commerciali/on-line che le accettano e agli istituti di credito che le emettono, di eseguire con successo movimento di denaro.
(Se avete in tasca una carta di plastica che presenta una banda magnetica o un ‘chip’, la possedete solo perché vi  permetter di eseguire trasferimenti di denaro o azioni che prima o dopo ne genereranno. Punto).
     Dal 2006 al 2008 inoltre, sono stato il responsabile di servizio del sito uefa.com e fifa.com, di fatto quindi, colui che rispondeva della qualità della trasmissione di tutte le partite di coppe e partite via internet sui siti della UEFA e della FIFA.
Fatto questo noioso preambolo, parliamo dell’operazione della TDF.
In Gran Bretagna, nel settore marketing un progetto di questo tipo lo chiamiamo ‘loyalty marketing’ (marketing di fidelizzazione).
Funziona in questo modo:
Un istituto di credito si reca da un’azienda che si occupa di sondaggi e dice loro di ricercare intensamente e con tutte le tecniche a disposizione  quali sono le abitudini dei consumatori in uno specifico settore di mercato.
Dopo sei mesi o un anno, il sondaggio e’ pronto e la banca può analizzare i risultati e constatare dove la maggior parte di consumatori vanno a spendere i propri soldi e quanti ne spendono (immaginiamoci che i risultati dimostrino che vanno a fare la spesa al FAMILA e facciano benzina alla ERG).
Che fa la banca ? Avvicina la FAMILA e la ERG dati alla mano e dice loro: Guarda qua cos’ho in mano (il report del sondaggio).
Cosa dici se emettiamo carte di credito col tuo logo sopra e le proponiamo all’interno del negozio con agevolazioni tipo 3x2 se hai la tessera ecc ecc ecc ? Non dovete pagarci nulla, facciamo tutto noi, vi diamo pure l’hardware per accettare le tessere e non dovete nemmeno lasciare la vostra banca principale con la quale site da tanto tempo.
Perché lo fanno ? Perchè la banca prende una percentuale su ogni transazione (dal titolare della carta), e comunque aumenta il proprio potere commerciale visto che i suoi clienti aumentano (nella stessa misura di quelli del FAMILA e della ERG). Inoltre ci sono le spese della Carta, e tutte gli altri introiti derivati dall’uso incorretto (errori) che i correntisti fanno (piccoli ma che moltiplicati per migliaia..), e poi il supermercato puo’ vendere la giacienza in magazzino a basso prezzo e il benzinaio vende l’olio e offre quei fantastici cappellini da meccanico.
Ma c’e’ dell’altro..
Non tutti sanno che uno dei beni di scambio piu’ preziosi in questo momento nell’informatica commerciale e’ UN DATABASE DI CLIENTI FIDELIZZATI.
Le banche vendono il pacchetto clienti a tutte le realtà commerciali possibili e immaginabili dietro compensi o promesse che se detti esercizi dovessero iniziare una campagna di fidelizzazione lo farebbero con loro (i sondaggi e tutte le operazioni commerciali di cui sopra hanno costi importantissimi mai ricavi sono spaventosi poiché la potenzialità del bacino di utenza e’ altissima).
Questi pacchetti di clienti cambiano di mano a prezzi astronomici.
Bene, tutto questo cosa c’entra  con la TDF ?
Semplice, quali sono gli Italiani più fedeli in assoluto ? I cattolici ? Mi sembra che le chiese a parte i turisti non siano particolarmente visitate.
Sono i TIFOSI, i ‘fedelissimi’.
Bene, il governo senza spendere una lira in sondaggi e via discorrendo ha ora un database di potenziali clienti bancari per le banche emettitrici.
I tifosi sono stati venduti.
Sono stati costretti a diventare ‘potenziali clienti’ e lo hanno fatto sulla loro passione, sulla loro pelle.
Ecco qua.
E la cosa peggiore ? Non lo hanno nemmeno chiesto, ma imposto.
Questo e’ imperdonabile !
Attenzione: per ogni carta bancaria e’ obbligatorio emettere un contratto (di solito e’ composto da varie pagine e regolato in modo assai blando e con normative che sono più che altro ‘consigli’ da parte della Banca D’Italia, dando all’istituto di credito la quasi totale libertà di cambiare il contratto stesso dando tre mesi di preavviso al titolare).
Quando verrà attivata la funzione ‘carte di credito’ della tessera (che sono sicuro diventerà obbligatoria dall’anno prossimo per acquistare i biglietti e forse anche gli abbonamenti) vi annoierò, se lo vorrete, con la spiegazione di tutte le clausole che compongono il contratto (che dovete firmare).
Chi l’ha già fatta la tessera,  può pensare che la carta si possa buttare prima che diventi ufficialmente una carta di credito. Verissimo. Ma se la butta probabilmente non potrà più andare allo stadio perché sarà necessaria per comprare il diritto all’entrata, e comunque le banche hanno già un database di mezzo milione di utenti.
Perché pensate che il Milan ne abbia REGALATE 220.000 con ottantamila posti disponibili.(Mediolanum vi dice niente ?)
Grazie Dell’ospitalità, sono disposto ad ulteriori chiarimenti tecnici, se qualcuno volesse annoiarsi o sentirsi ancora più male.
Alvise Lunardi"
Altro che sicurezza, caro Maroni (a proposito, pare che oggi sarà alla festa Atreju, al Parco del Celio)!
*
Il caso
I tifosi finti, la fine degli stadi
Se lo sport diventa fantasia: le sagome di spettatori sugli spalti a Trieste
Domenica, allo stadio Nereo Rocco di Trieste, gli spettatori virtuali hanno superato quelli reali: le sagome dei tifosi, gigantografate su un enorme drappo, riempivano infatti la gradinata «Colaussi», quella ripresa dalle telecamere, mentre i tifosi «veri» (3.810 i paganti) erano disseminati un po' ovunque.
Se questa è una tendenza, è curioso che sia stata inaugurata proprio a Trieste, la città dei «rosso-alabardati / da tutto un popolo amati», alla cui gloriosa squadra Umberto Saba ha dedicato più di una poesia, soffermandosi anche sul piacere del tifo. In «Goal» c'è un verso dedicato proprio agli spettatori, alla loro gioia nel momento in cui il pallone gonfia la rete: «La folla - unita ebbrezza - par trabocchi nel campo». Quell'unita ebbrezza rischia ora di essere solo un pallido ricordo letterario: la gente preferisce guardare la partita in tv e per non mostrare lo squallore degli spalti vuoti, ecco la trovata del backdrop, del fondale dipinto, già utilizzato in altri paesi per altri sport. Con le moderne tecnologie in 3D sarà un gioco da ragazzi riempire gli stadi di pubblico virtuale, più vero del vero, capace pure di esultare per un gol o di fischiare l'arbitro, come già succede nei videogame. Siccome la fantasia supera spesso la realtà, non è inutile ricordare che il grande scrittore argentino Luis Borges aveva già previsto tutto.
Nel 1967 ha scritto un racconto con Bioy Casares, dalle cronache di Bustos Domecq, in cui viene descritta l'ultima partita giocata in uno stadio «reale». Era il 24 giugno del 1937. Dopo quella data «il calcio, come tutta la vasta gamma degli sport, è un genere drammatico, interpretato da un solo uomo in una cabina o da attori davanti al cameraman». Se gli stadi non torneranno a essere un luogo sicuro e gioioso in cui poter esprimere le gioie più elementari della passione sportiva, il ricorso allo spettatore virtuale dilagherà ovunque. Tappeto d'erba sintetico, spettatori virtuali, manca solo la moviola in campo e il «paradosso Borges» sarà verità compiuta. Così imparano gli ultrà a credersi padroni assoluti degli spalti, a usare gli stadi per dispiegare violenza e inciviltà, a condizionare società e giocatori. La tessera del tifoso diventerà una semplice pay card, una di quelle da inserire nella feritoia di un televisore.
Aldo Grasso
E' singolare che un commentatore come Aldo Grasso, come i bambini, dica "così ti impari" visto che la fuga degli spettatori non dipende certo dagli ultrà: un qualsiasi Triestina/Udinese degli anni '80, con incidenti e feriti, vedeva 20mila spettatori al Nereo Rocco. Come lo spiega Aldo Grasso?
Ancora sui tifosi finti, da Repubblica:
CALCIO, TRIESTINA; FANTINEL: TIFOSI VIRTUALI? AMMORTIZZANO COSTI
Soddisfazione in casa Triestina per gli "spettatori virtuali" dello stadio Nereo Rocco di Trieste che hanno fatto il giro d'Italia. "Abbiamo lo stadio più bello d'Italia - ha detto il presidente Stefano Fantinel - che può tenere 30 mila persone, ma di solito sono appena 7-8 mila. Vedere tutto vuoto non mi piaceva - ha spiegato ancora - così abbiamo preso la foto della miglior partita degli ultimi anni dal punto di vista della scenografia, ovvero Triestina-Juventus del 2007, e abbiamo 'riempito' la tribuna. Si parla sempre - ha commentato il presidente alabardato - di riempire gli stadi e poi invece sono sempre più vuoti, quest'anno anche grazie alla tessera del tifoso".
"Oggi tutti parlano di noi - ha detto il direttore generale, Marco Cernaz - ma l'importante è capire che questo è solo la punta dell'iceberg di una strategia studiata alla base. Il calcio moderno ha dinamiche che vanno seguite, ma senza toccare gli spettatori che vanno allo stadio. Il mondo cambia - ha proseguito Cernaz - e noi abbiamo voluto coniugare due aspetti, quello più moderno ma anche i nostri tifosi".
Intanto ieri contro il Pescara per gli alabardati e il loro pubblico 'virtuale' (nelle tribune vere c'erano 3.810 paganti) è arrivata la prima vittoria stagionale. "Se la foto ci desse davvero una mano - ha scherzato Fantinel - potremmo rendere lo stadio ancora più virtuale".
Finiamo con la Triestina:
Il presidente della Triestina: raddoppieremo i tifosi virtuali
TRIESTE (7 settembre) - I tifosi virtuali della Triestina raddoppieranno: lo ha detto oggi il presidente Stefano Fantinel, spiegando che la società «è pronta a portare a 24 mila il numero dei tifosi in foto della tribuna Colaussi». Il presidente della Triestina - società impegnata come tante altre a portare famiglie e bambini realì allo stadio - ha spiegato che, «nonostante le iniziative promozionali attuate in questi anni, i tifosi al Nereo Rocco non sono mai stati più di 8-10 mila. E in uno stadio che ne può contenere 30 mila - ha aggiunto - non sono proprio tantissimi. Ecco allora, anche per recuperare un pò di entrate, che abbiamo pensato ai tifosi virtuali, cioè a venderi a pagamento le tribune addobbandole con gigantografie di tifosi. E nelle prossime domeniche - ha aggiunto - cercheremo di riempire tutta la tribuna Colaussi vista l'eco mediatica della nostra iniziativa».
Fantinel ha accolto l'invito del ct della Nazionale, Cesare Prandelli, «a portare famiglie e bambini» allo stadio «anche se - ha precisato - nonostante l'impegno nostro e di tutte le società professionistiche il problema non è stato risolto. Nè lo possiamo risolvere - ha concluso Fantinel - con la tessera del tifoso che obbliga gli ultras avversari senza abbonamento ad assistere alle gare insieme ai nostri abbonati».
*
E-mail: "Ciao Lorenzo, sono Stocazzo e per la prima volta negli ultimi 25 anni non mi sono abbonato perchè non accetto i ricatti.
Credo molto sinceramente che il calcio italiano abbia bisogno di noi.  Senza di noi è morto.
E' come se per evitare gli incidenti in autostrada togliessero l'alcool da qualsiasi alcolico e si vendessero solo birre analcoliche, vino analcolico e
superalcolici analcolici. Sicuramente non ci sarebbero più incidenti dovuti all'alcol, e la birra resterebbe una bevanda fresca e dissetante, ma
verrebbe meno tutto il fascino, ovvero il motivo principale per cui la gente si prende una birra con gli amici.
Per il calcio è uguale.
Tutto questo casino per portare i bambini allo stadio? I bambini oggi non vanno allo stadio perchè allo stadio si rompono i coglioni. Certo che non ci
vanno.
L'unico modo per invertire questa tendenza è abbandonare tutto quanto. Sabato sera c'è cagliari roma in tv? Sticazzi, c'è la sagra del fungo
porcino a Lariano e Rocca Priora.
Siamo talmente abituati a scandire le nostre vite con le partite che non ci rendiamo più conto che andasse a fa na magnata e na bevuta come si deve , è
molto più divertente di QUESTO calcio.
Che poi ai castelli è pieno di laziali. Sai quanto mi divertirei a bere come una spugna e completamente ubriaco a cantare "tutti alla sagra a sostener la
Roma?" aspettando che il prossimo ministro (o anche quello attuale) faccia la tessera del sagraro?".
*
Comunicato stampa Udinese Calcio:
"UDINESE - Comunicato stampa sui tifosi in curva sud
L’Udinese Calcio, in relazione alla presenza dei tifosi della squadra ospite in occasione della gara interna con il Genoa dello scorso 28 agosto, desidera sottolineare la propria estraneità sulla commistione, tra supporters friulani e liguri, venutasi a creare nella Curva Sud dello stadio “Friuli”.
L’Udinese Calcio, infatti, come tutte le altre società italiane deve sottostare alle vigenti normative nazionali e, nella fattispecie, agli articoli di legge correlati all’introduzione della cosiddetta “Tessera del Tifoso”. Come noto, dalla stagione sportiva 2010/2011 soltanto i possessori della “Tessera del Tifoso” possono acquistare i tagliandi relativi ai “Settori Ospiti” degli stadi italiani e solo a loro, quindi, è garantito l’accesso nel medesimo settore. Tutti gli altri tifosi, invece, possono, per legge, liberamente acquistare i biglietti in ogni altro settore degli impianti sportivi e le Società Sportive non possono in alcun modo impedire che si verifichino situazioni simili a quella accaduta sabato 28 agosto allo stadio “Friuli” e comuni a tutti gli stadi italiani.
L’Udinese Calcio, quindi, esprime la più viva solidarietà ai propri abbonati in Curva Sud e si augura che le Autorità predisposte alla tutela dell’ordine pubblico, così come quelle preposte alla stesura dei pacchetti normativi, possano trovare, nel minor tempo possibile, una soluzione valida e soddisfacente affinché non si ripetano situazioni simili a quelle viste nel corso della prima giornata di campionato.
Udinese Calcio SpA
Interessante articolo di Roberto Vinciguerra di Violanews:
"I numeri della prima giornata ci hanno consegnato il "confortante" dato sugli spettatori, il quale numero totale è risultato superiore rispetto alla prima giornata dello scorso anno. Ok, ma quanto superiore ?
Ecco i numeri:
Spettatori totali 1° giornata Serie A 2009-10: 224.000
Spettatori totali 1° giornata Serie A 2010-11: 250.000
------------------------------------------------------
Differenza                                    + 26.000 (+11,6%)
 La "soddisfazione" deriva, quindi, da circa 26.000 persone in più, che corrispondono ad un incremento reale del 11,6%.
Intero merito di questa situazione la si deve a Bari-Juventus che, con 45.162 spettatori (quasi il 20% dell'intera giornata di campionato), è stata la partita più seguita della giornata ed ha dato la possibilità di superare il numero degli spettatori totali rispetto alla prima pagina della scorsa stagione.
Se il "San Nicola" fosse stato affollato dal numero medio di presenze della scorsa stagione (25.400 circa), il totale ne avrebbe sensibilmente risentito al punto che avremmo registrato un sostanziale pareggio dei spettatori rispetto alla 1° giornata dello scorso campionato.
Adesso attendiamo la seconda giornata per avere un quadro più completo della situazione.
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Grazie ad Andrea, lo Stadio Flaminio, nei primi 25 anni del '900:



7 settembre 2010: le foto del plastico dell'Allianz Arena di Monaco:
   
Poi, grazie ad Andrea, il video di Roma/Monaco 1860 3-1 del 1932/33, di Roma Bayern Monaco 4 a 3 del giugno 1933, di Palermo/Roma 1932/33. e Napoli/Roma dello stesso anno. Infine Roma/Bologna 1931/32. Inserite le immagini di Pro Patria/Roma 3-5 della stagione 1955/56.
Poi... 1962/63 Roma/Mantova 7-1.
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Poi una mail: "Carissimo Lorenzo, ti invio la lettera che Paolo Castellani - il collezionista che ha la maglia indossata da Agostino "quella" notte e
- ha pubblicamente spedito a Luca Di Bartolomei e pubblicata oggi sul Romanista. Secondo me merita la pubblicazione"
Caro Luca,
volevo dirti grazie, “pubblicamente”, per avermi dato la possibilità di essere presente all’incontro tra te e Francesco Totti, che l’immaginifico Cagnucci ha meravigliosamente raccontato. Ci tengo a dirti che custodisco la maglia di Agostino come una delle cose più care che ho. Non è per me solo un eccezionale cimelio sportivo, non è un simbolo o una bandiera (le bandiere vanno con il vento, servono solo a essere sventolate al momento del bisogno e poi vengono riposte e dimenticate, sosteneva qualcuno...). E’ qualcosa di più, che io conservo, ma che appartiene a tutti, a tutti coloro che amano la Roma, e che con gli stessi colori di questa maglia le hanno scritto “Ti amo”, a tutti coloro che Agostino non l’hanno mai messo da parte e per i quali rimarrà sempre il Capitano. Non è vero che c’è solo un capitano, è ingiusto, io non l’ho mai cantato; ognuno sceglie il suo, senza nulla togliere a chi è venuto prima o verrà dopo. Il mio era Agostino. Soprattutto quella maglia è qualcosa che mi fa pensare a immagini, suoni, canti... Una "luce bianca" (grazie, Massimo) in una notte di fine maggio, che sarà buia e tempestosa; uno sparo improvviso in un mattino di fine maggio, nell’ora in cui da poco si è levato il canto delle allodole; il buio di un tunnel; un uomo che sbucava da un tunnel indossando orgogliosamente i colori di noi tutti; la scomparsa di un
punto di riferimento; l’addio di un padre. E tutto questo mi fa risuonare in testa un canto, che inspiegabilmente riassume tutto... Si tratta di un brano di un musical americano del 1945, Carousel; sono le parole che un uomo, morto suicida, rivolge prima alla moglie e poi alla figlia, dall’aldilà, in due momenti di loro forte difficoltà. Questo brano è poi divenuto un canto, intonato... in uno stadio, poi un inno, le sue parole sono divenute parte dello stemma di una
squadra, ne sono l’anima; sono una delle cose più belle, a mio parere, che esista nel calcio, come la Roma di Agostino e come gli amici con cui si va allo stadio. E alla storia di Ago, e di quella maglia, incredibilmente si legano.
“Quando attraverserai una tempesta / mantieni dritta la tua testa / e non temere il buio. / Al termine della tempesta c’è un cielo dorato / e il dolce, argenteo canto di un’allodola. / Vai avanti, attraverso il vento / vai avanti, attraverso la pioggia / anche se i tuoi sogni saranno scossi e percossi. / Vai avanti, vai avanti con la speranza nel tuo cuore / e non camminerai mai solo / YOU’LL NEVER WALK ALONE.”
Luca, grazie ancora".
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Cavesi:
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Brindisi/Avellino, un altro paio di video sul successone della TdT:
www.youtube.com/watch?v=UfdFlfgZE0Y
www.youtube.com/watch?v=JuK8ztEXyWM
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E-mail: "Ciao Lorenzo, sono mesi che leggo le email e i comunicati che pubblichi sul tuo sito riguardo alla tessera del tifoso e ho rafforzato quelle che erano le mie idee al proposito.
Io non ho fatto la tessera perchè non voglio che il mercato/consumo, travolga e cancelli la mia passione. La tessera fa parte di quel percorso che porta alla morte dello stadio, della curva come luogo di aggregazione. Oggi la curva ha preso, per certi versi, il posto della piazza di qualche decennio fa. La
piazza, i movimenti e le ideologie sono state distrutte, hanno messo tutti davanti alla tv, individui soli e al tempo stesso uguali tra loro. Il risultato è la politica di oggi, priva di idee e piena di sorrisi e spot pubblicitari, ma zero contenuti. Si segue l'opinione pubblica non l'idea. La repressione e le leggi contro la violenza negli stadi puntano a fare questo, a disunire, a trasformare il tifoso in cliente a legarlo sul seggiolino col bavaglio oppure sul divano di casa davanti a sky. Non posso rispettare il giornalista che non fa vera informazione e martella la testa della casalinga o del tifoso da bar con l'immagine dell'ultras violento..
non posso rispettare il poliziotto che non fa il suo lavoro ossia  "mantenere l'ordine" ed è servo del sistema con la divisa senza pensare che una volta a
casa ne diventerà bersaglio come tutti..
non posso rispettare il tesserato, in particolar modo quello che ha rinnovato l'abbonamento in curva, sputando così, sopra a tanti anni di storia che hanno
reso quella curva un luogo sacro.
non posso rispettare gente che si dipinge ultras e ribelle, protesta contro lo stato e il sistema e poi fa la tessera (vedi curva dell'Inter e del Verona) o
apre negozi. Fabrizio".
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Altra e-mail: "ho letto dall'ANSA che la serie B ha avuto un incremento dell'11% di affluenze..dal momento che sono molto scettico su i loro calcoli chiedo a te delucidificazioni.
ti posto il link
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2010/09/06/visualizza_new.html_1786217005.html
grazie, buon lavoro, forza Roma Fabio
Io ho seri dubbi al riguardo. E quando dico seri, dico seri. Però attendo che venga aggiornato il mio sito di riferimento sul punto prima di dire qualcosa al riguardo. Ricordo solo che anche alla fine della passata stagione avevano detto che gli spettatori erano in aumento e ho dimostrato per tabulas che era una notizia falsa.
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In Inghilterra non succede mai nulla:
Due tifosi di calcio sono finiti in ospedale a seguito dei violenti
scontri in occasione della partita con l'Hartlepool United
Un tafferuglio è scoppiato vicino alla stazione dei treni tra due gruppi di uomini dopo la partita dell'Hartlepool contro lo Sheffield Wednesday, sabato. La violrenza è scoppiata a Station Approach su Church Street poco prima delle 6pm. Un uomo di 50 anni di Sheffield è stato aviotrasportato al James Cook University Hospital a Middlesbrough con serie ferite alla testa ed è in condizioni critiche. Un secondo uomo di Sheffield, di 46 anni, è stato portato nello stesso ospedale con ferite alla testa, ma poi è stato dimesso. Cinque uomini di Hartlepool sono stati arrestati con riferimento agli incidenti. Due uomini, di 48 e 24 anni, sono arrestati con l'accusa di lesioni gravi; due omini di 45 e 25 anni sono arrestati con l'accusa di rissa e un uomo di 27 anni è stato arrestato per aggressione, disordine violento e lesioni".
http://www.sheffieldtelegraph.co.uk/news2/Owls-fans-suffer-head-injuries.6501092.jp
http://www.sheffieldtelegraph.co.uk/news2/Latest-Owls-fan-50-fights.6501737.jp


6 settembre 2010 (pomeriggio): qualche dettaglio in più su Cavese/Cosenza:
Cavese-Cosenza, tre fermi e un ferito
I tifosi del Cosenza arrivati in treno sono stati rimandati indietro. Erano sprovvisti dei tagliandi
Tafferugli prima della gara Cavese-Cosenza, tre fermi e un ferito
06/09/2010 Scontri alla stazione ferroviaria di Cava de’Tirreni all’arrivo di un centinaio di supporter del Cosenza sprovvisti di biglietto (embè? Lo potevano comprare lì, possibile che non si riesce a garantire a un tifoso la possibilità di andare allo stadio?) che volevano assistere alla gara nel settore di tribuna. Il gruppo, al suo arrivo, è stato accolto da una sassaiola da parte di un altrettanti ultrà cavesi che hanno lanciato oggetti e sassi verso i cosentini. La polizia ha evitato che le due tifoserie, venute a contatto, potessero fronteggiarsi nelle vie circostanti. Dopo mezzora di tensione i tifosi rossoblù sono stati rimandati indietro a Cosenza senza poter avvicinarsi allo stadio. Un sostenitore del Cosenza è stato colpito da un sasso (.... meglio lasciar perdere...) ed è ha riportato una ferita lacero contusa. Tre tifosi della Cavese sono stati fermati. A gara iniziata, invece, nel settore dei distinti, sotto la tribuna stampa dello stadio Simonetta Lamberti, sono entrati una ventina di supporter del Cosenza, della Curva Nord, che si erano mossi con mezzi propri. Entrati nel campo ed esposti i loro drappi, dopo qualche minuto sono stati fatti allontanare dalla polizia per evitare altre contatti con i cavesi. Questi tifosi erano regolarmente muniti di biglietto (quindi la Polizia, invece di garantire il diritto ad assistere alla partita a venti tifosi muniti di biglietto ha allontanato loro! Ma è un mondo al contrario questo o cosa???). Erano solo cinque, invece, nel settore ospiti, i supporter del Cosenza muniti di regolare tessera del tifoso (quindi: 100 tifosi rimandati indietro in treno, altri venti allontanati e cinque tifosi con la tessera del tifoso nel settore ospiti. Incidenti e problemi. Beh, la tesera funziona!).
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Passiamo a Brindisi/Avellino, ecco qui le immagini dell'altro trionfo della tessera del tifoso: http://www.youtube.com/watch?v=JuK8ztEXyWM
Poi una notizia di due giorni fa che poi si è realizzata... Modena/Padova:
"Emergono i primi controsensi della tessera del tifoso. Per domenica sono attesi al Braglia 300 padovani non tesserati che, teoricamente, dovrebbero prendere posto in settori diversi dalla curva ospiti, ma che, in sostanza, saranno isolati in una zona a loro riservata, ossia la curvetta ferrovia a fianco della gradinata Immergas. Ci si trova quindi di fronte ad un paradosso: sarà infatti creato un settore ospiti bis che, contravvenendo al decreto Pisanu, costringerà il Modena a vendere biglietti anche il giorno della gara. «È un problema - spiega Ninetto Sgarbi - dovremo portare i tagliandi per i padovani ed organizzare un botteghino alternativo a quelli del Novi Sad. Il tutto per evitare contatti tra le tifoserie e permettere ai nostri tifosi di gradinata di godersi la partita senza seccature»".
Ma la notizia clou è un'altra:
TORNANO I DIFFIDATI ALLO STADIO DI TRIESTE
Come sapete, a Trieste, il cui stadio fino a venti anni fa era affolato dai cittadini di Trieste che andavano a vedere la partita di calcio, ormai lo stadio è vuoto:
Triestina, quando il calcio diventa di cartapesta
Allo stadio “Nereo Rocco” (nella foto) c’erano solo 3.810 spettatori paganti per assistere a Triestina-Pescara, gara valida per la terza giornata del campionato di Serie Bwin.
Il fatto è che la partita era trasmessa in diretta tv da Sky e la gradinata “Colaussi”, che si trova di fronte alla tribuna stampa ed è perfettamente visibile alle telecamere, è da quest’anno chiusa al pubblico per contenere i costi.
Nella partita dell´esordio allo stadio “Nereo Rocco”, giocata quindici giorni fa contro l´AlbinoLeffe, il colpo d’occhio era stato dei peggiori. Anche stavolta l’effetto sarebbe stato deprimente per i telespettatori, poiché uno stadio senza colori e senza tifosi è il peggiore spot possibile per il calcio.
La dirigenza alabardata ha deciso di ovviare al problema collocando sulla gradinata gigantografie raffiguranti i tifosi di casa, fotografati in occasione di partite che hanno registrato significativi afflussi all’interno della struttura triestina.
La soluzione scelta dal presidente Fantinel, rappresenta anche l’inizio di un’operazione di marketing tra la Triestina e la società di comunicazione Gsport. La copertura, suddivisa in sette spicchi sistemati nella parte più bassa della gradinata, si chiama “back drop”. E’ stata già utilizzata in passato da altre società europee e, in Italia, anche dal Parma.
Dopo la Tessera del tifoso (card introdotta solo in Italia, sconosciuta nel resto dell’Unione Europea e che rischia di trasformare gli stadi in cattedrali nel deserto), stiamo forse per entrare nell’era del calcio di cartapesta? (www.calciopress.it)
Bene, nell'immondo telone che vuole mascherare il crollo del calcio moderno, ci sono anche le foto di almeno una trentina di diffidati della squadra alabardata. Ora cosa farà Maroni? Ne cancellerà le facce? Li arresterà? Denuncerà chi ha fatto il telone? Chiederà se hanno la TdT?
Non mi sorprendo più di nulla!

Triestina/Pescara
I tifosi di carta, tra cui 30 diffidati

Parma/Brescia, a sinistra i tifosi tesserati della Curva Sud, a destra gli Ultras Brescia 1911 della Curva Nord, non tesserati

Milan/Lecce:
Leccesi non tesserati sotto lo striscioone di Alternativa Rossonera
Una delle decisioni che più tagliano i ponti tra i tifosi e il calcio moderno è anche quella che vieta le radiocronache private. Il video che ho postato ieri, sull'addio di Rocca, nessuna TV di regime sarà mai in grado di farlo.
Ecco una mail sul tema:
"Ciao Lorenzo, sono tempi magri per gli ultras, per i tifosi e anche per i semplici appassionati… volevo avere una tua opinione sulla questione delle telecronache in diretta radiofonica che quest’anno sono state negate a tutte le emittenti private.
Non trovi che si un ulteriore gesto di repressione dei diritti dei cittadini? Pensa a quanti, per esempio gli ospedalizzati, i lavoratori che di domenica sono impegnati, i non vedenti, non potranno più sentire le voci degli speakers del cuore per tutti e 90 i minuti.
Chi non può permettersi gli abbonamenti a SKY o Mediaset sarà costretto a sentire tutto il calcio e solo per i pochi secondi di collegamento dedicati alla sua squadra…
Retesport ha pubblicato le e-mail di riferimento degli uffici della lega serie A che deliberato in tal senso. Puoi dare voce anche tu alla protesta pubblicandoli sul tuo sito?
Questo è il link dove sono pubblicati: http://www.retesport.it/facciamosentirelanostravoce2".
La mia opinione l'ho espressa nella introduzione. Purtroppo il capitalismo è esattamente questo. Invito tutti a cliccare sul lnk di cui sopra e a sostenere la lotta.
Questa la mail che si potrebbe inviare: "Grazie Lega per farci disamorare ancora di più del calcio togliendo la voce alle emittenti privte. Preparate tanti teloni come per lo stadio Nereo Rocco, perché tra tessere del tifoso e provvedimenti come questo ci stiamo disamoraqndo al gioco del calcio".
E-mail: emittenti@lega-calcio.it
Ufficio stampa: stampa@lega-calcio.it
O altrimenti quel che volete voi.


6 settembre 2010: ecco il risultato del governo del calcio:
"Domani sulla tribuna Colaussi ci sarà una grande copertura (in gergo “back drop”) con un telone raffigurante gli spalti del Rocco pieni di tifosi.
Un effetto grafico visivamente migliore (anche per le tv) della gradinata tristemente vuota. In seguito la copertura verrà utilizzata anche per spazi pubblicitari."

Guardatevi questo video e vi sentirete male (specie i più anzianotti)... l'addio di Francesco Rocca in Roma/Internacional Porto Alegre 1981/82.
Una e-mail di Stefano:
"Ragionavo sugli ultimi comunicati pubblicati, soprattutto su quello degli ultras del Verona. Pur essendo piu’ o meno tutti contrari per principio, e’ ovvio che poi ognuno sia libero di reagire come meglio crede alla TdT. Il ragionamento espresso in quel comunicato sembra anche coerente con una certa linea di pensiero del gruppo pero’ quello che manca, come in molti altri, e’ allargare le proprie vedute oltre il gruppo. Mi rendo conto che a molti importera’ poco cio’ che avviene nel resto dello stadio pero’ la battaglia contro la tessera non e’ solo degli ulras ma, almeno dovrebbe, di tutti i tifosi. Come tifoso non appertenente ad un gruppo, se non a quello dei 4/5 amici con cui vado allo stadio da 30 anni, credo che la scelta di non aderire sia stata anche piu’ pesante. Nel senso che di fronte alla tessera non ho schierato un codice di comportamento appartenente ad un gruppo, una mentalita’ di un movimento intero, solo il “buon” senso e l’esasperazione del singolo. E rimarro’ molto piu’ solo e senza calcio io  di quanto non accadra’ a coloro che in gruppo hanno detto di no.
Si dice che poi in fondo, rispetto a quello che ormai era diventato il calcio, la tessera non e’ che aggiunga poi cosi’ tanto in termini di divieti e scompensi. Proprio questo e’ il punto. Anno dopo anno abbiamo accettato i cambiamenti anche piccoli ma significativi al nostro mondo. Non abbiamo visto, o voluto vedere, la direzione che si era intrapresa. Partite a tutte le ore, numeri da 1 a 99, maglie spesso brutte vendute a prezzi osceni, stadi antichi, trasmissioni tv offensive per chiunque ami il calcio, divieto degli striscioni, fumogeni, petardi, diffide a pioggia, misure sempre piu’ restrittive all’ingresso, botteghini chiusi, biglietti nominativi, settori ospiti chiusi, vendita dei biglietti solo per i residenti in una determina provincia e, infine, la tessera. C’e’ solo una certezza, non sara’ l’ultima cosa che vorranno imporre. Se continueremo ad accettare ogni sopruso poi non ci lamentiamo del calcio moderno perche’ noi, tutti, siamo diventati tifosi moderni. Questa e’ una battaglia di tutti, che ognuno scelga la sua strategia ma il fine ultimo dovrebbe essere lo stesso".
Non so se la cosa uscirà sui giornali ma la tessera del tifoso ha contribuito non poco a creare scontri a Cava de' Tirreni, per Cavese/Cosenza. Una trentina di tifosi del Cosenza con biglietti di un settore diverso da quello ospiti, infatti, è entrato in contatto con i tifosi della Cavese e ne sono nati incidenti di una certa gravità.
Molto probabilmente avremo difficoltà a leggere notizie di questo genere e quindi vi rimando a questo blog: http://www.pazzpacaves.blogspot.com/
La strategia comunicativa dello Stato, attraverso i media - in primis delle agenzie di stampa - complici, cambia a secondo del momento: prima dell'introduzione della TdT un fatto del genere sarebbe stato estremizzato e reso eclatante al fine di sostenere la necessità di interventi repressivi; ora che la TdT è stata adottata, questi episodi vengono sottaciuti per far vedere che la TdT funziona.
Non credo si sappia molto anche di Brindisi/Avellino... Siccome in trasferta ormai - almeno in Legapro - vanno solo gli ultras, il risultato è che il settore ospiti era vuoto e gli avellinesi sono stati messi a contatto con i brindisini.... ecco le conseguenze della buffonata di Stato.. ma non ve lo faranno sapere perché va tutto bene!
La didascalia non è mia, foto tratta da www.solobari.it
Inserita la pagina di Levante/Roma.


5 settembre 2010: qualche articolo interessante:
Cristiano Militello riflessioni sul “neocalcio”
Sabato 04 Settembre 2010 09:36
Nostra intervista esclusiva
E' ìniziato il campionato segnato dall'introduzione della tessera del tifoso, eppure ad oggi pochi hanno capito a cosa serva davvero. Intanto gli abbonati calano del 20%, e tra restrizioni, imposizioni, questo campionato perde interesse giorno dopo giorno.
Non crediamo alla lunga gioverà nemmeno alle pay-tv, vendere un prodotto con larghi spazi vuoti sulle tribune, senza il calore delle curve non ha molto appeal. Il tuo pensiero sulla tessera e perché questo silenzio dei media se hai una risposta?

Non mi piace nulla di questa tessera.
Arriva come ulteriore misura rispetto a due decreti già di per sé molto penalizzanti come quello Pisanu e quello Amato, che, si deduce – se la lotta alla violenza è il vero obiettivo della tessera – qualcuno dovrebbe a questo punto dichiarare inefficaci o, peggio ancora, inutili. Altrimenti non ci sarebbe bisogno della tessera.
Non mi piace l’ipocrisia di fondo dell’operazione, il fatto che sia in realtà un bancomat, che ci siano come partner Trenitalia e Autostrade, che contenga un chip in grado di monitorarci; non mi piace il ricatto che è stato fatto alle società, alle quali ricordo comunque che formalmente – ad oggi – non esiste nessuna legge che imponga la tessera, essa è solamente una disposizione “suggerita” alle società.
Non mi piace che non garantisca eguali diritti a persone che hanno pagato il loro debito con la giustizia (anche perché sui dubbi giuridici di un provvedimento come il Daspo, comminato dalle forze dell’ordine anziché da un tribunale, potremmo fare un’altra intervista…). Credo a tale proposito sia l’unica tessera varata da un ministro che, a regola, non potrebbe usufruirne lui per primo, essendo stato condannato, come (non) è noto, a 4 mesi e mezzo per oltraggio e resistenza.
Mi sembra che il fronte del no alla tessera sia abbastanza nutrito e ben rappresentato, strano che non abbia avuto mediaticamente molto spazio: parlo di Platini, Zamparini, Lotito, Osvaldo Bagnoli, Zeman, Palombo, Massimo Fini, un importante sindacato di polizia, addirittura la Fondazione Giovanni Paolo II… ma l’arrogantissima reprimenda cui è stato sottoposto De Rossi, per aver semplicemente espresso un’opinione, peraltro condivisibile, la dice lunga sullo stato della democrazia nel nostro paese.

Sta passando il pericoloso concetto che chi non si tessera è un violento o ha qualcosa da nascondere. Questo provoca divisioni fra gli stessi tifosi di una squadra, eppure avevamo già il biglietto nominale, quindi cosa c'è da nascondere?
Sì lo so. Ma la dura verità è che chi non fa la tessera, perlopiù, è STU-FO. Io da anni, nonostante la mia rubrica sia goliardica, allo stadio sono fermato da persone esasperate, che non ne possono più, che chiedono meno controlli, misure con una logica, ma soprattutto buon senso. Ricevo decine di email di protesta. E non parlo certo di ultras. La gente che si lamenta è ESATTAMENTE quella che certe misure e certa propaganda demagogica vorrebbe “riportare” allo stadio. Vorrei dire al Ministro, ai vertici federali, a Capello e adesso anche a Prandelli, che la cantilena dei “riportiamo bambini allo stadio” si scontra contro misure astruse. Ma Prandelli, i giornalisti, i politici hanno MAI provato, loro, a fare un biglietto qualsiasi per una partita qualsiasi in Italia? Sanno a quale gimkana si deve sottoporre un tifoso-medio da noi? Se io sono un padre romano e la domenica mattina decidessi di portare mio figlio allo stadio non posso farlo, perché la domenica a Roma le biglietterie sono CHIUSE.
L’anno scorso per Roma-Catania c’era un il divieto di vendita di piu’ di un ticket a testa e un signore spese 70 euro per tenere il figlio di 8 anni in braccio: dovendo acquistare 2 tagliandi il computer gli assegnava il posto del figlio 10 file più in basso.
Io non ce l’ho con chi ha fatto la tessera, beninteso. E’ una questione di asticella personale. Chi ancora non si è stufato di vedere partite di lunedi e di venerdi e ora la domenica a mezzogiorno; di essere trattato solo come mucca da mungere con merchandising, biglietto e paytv e zero diritti; di sapere che c’è un Osservatorio che decide le misure dei tifosi senza che in questo organismo sia mai stato compreso o previsto anche solo l’ascolto di un solo tifoso; di fare incomprensibili percorsi a ostacoli per comprare biglietti, percorsi diversi tra loro da stadio a stadio e da partita a partita; dei tornelli, delle telecamere, delle fotocopie dei documenti, delle deleghe, della vendita solo per i residenti nella regione, nella provincia, nel condominio, per la vendita riservata ai presbiti o ai boy-scouts, della burocrazia irritante, del caro biglietti, delle code, degli stadi vuoti, della pubblica sicurezza che non ha un numero identificativo, dell’assenza di coreografie e tamburi e striscioni, beh, allora fanno bene a farla. E’ gente che probabilmente ancora non è stufa. Forse smetteranno quando sarà loro richiesto l’esame incrociato sangue-urine.

E' risaputo che le curve da sempre sono "laboratori" dove testare provvedimenti che poi vengono estesi alla società civile. Intanto arriva l'anagrafe dello studente. Il concetto è semplice, limitazioni di libertà in cambio di (false) sicurezze. Hai anche tu l'impressione che tutto venga accettato passivamente e con rassegnazione e che forse uno degli ultimi posti di aggregazione, con tutti i difetti che vuoi, era/erano rimaste proprio le curve?

Sì inquietante. In questi ultimi 20 anni l’opinione pubblica in Italia è stata narcotizzata e non parlo solo di calcio. Ora, lentissimamente, mi pare che la gente, seppur ancora in piccolissima parte, cominci a capire, o meglio, a percepire che….in questo paese sta diventando tutto vietato. Tutto.
Guardate, il lavoro delle Forze dell’ordine è certamente complesso, duro, difficile, spesso sottopagato ma, proprio per questo, necessita di una delicatezza, di una trasparenza e di un buon senso di cui le misure che regolamentano lo svolgimento delle partite ormai non hanno più traccia. L’evento sportivo va GESTITO non vietato. L’anno scorso oltre 500 partite (tra cui anche Guidonia-Atletico Vescovio o Montichiari-Sanbonifacese) sono state fatte disputare a porte chiuse. Ma perché? Che cultura sportiva inculchi? Son capace anche io a tutelare l’ordine così.
Se fai 70 euro di multa a un genoano che entra allo stadio di Firenze con lo striscione (non autorizzato) VI FAREMO A PRANDELLI hai tutelato l’ordine pubblico? Hai fatto un buon servizio a quel tifoso? Te lo sei reso amico e collaborativo? Che ricordo gli hai lasciato? Ti sei reso autorevole o semplicemente autoritario?

Il prossimo passo sarà tutti zitti e seduti, una sorta di modello inglese in stadi fatiscenti?
Qua si ciancia spesso di modello inglese ma ovviamente a vanvera. Il deputato Taylor, estensore delle misure post-Heysel, impose misure dure contro gli hooligan, ma la premessa di tutto il suo disegno di legge fu: “Si smetta di trattare il tifoso come una bestia e ci si renda conto che il tifoso è parte integrante della liturgia della partita e dello spettacolo”.
In Inghilterra la legge è assai dura contro chi sgarra, ma anche parimenti contro i poliziotti che sbracano e che commettono abusi sui tifosi. Altra cultura giuridica. Altra storia. Qua da noi anche in presenza di abusi abnormi non ha mai pagato nessuno. Questo ti aliena il rispetto degli ultrà.
Tu Stato forte, devi avere il coraggio e il dovere di perseguire anche chi sbaglia nel rappresentarti e non solo accanirti contro chi delinque.
Peraltro in Inghilterra, dopo che la prima pay-tv è FALLITA, le paytv attuali trasmettono solo 100 partite l’anno della Premier, non tutte e 380 come da noi in serie A. Se in televisione mi dai Milan-Inter o Fiorentina-Juve pazienza, lo stadio lo riempi uguale. Ma se mi dai anche Lecce-Bologna a 3 euro, mi domando, al giorno d’oggi, chi si muove da Bologna per andare a Lecce? Giusto gli ultrà. Se poi fai di tutto, anche con misure grottesche come la Tessera del tifoso, per togliere di mezzo gli ultrà, beh, prima che fatiscenti, gli stadi saranno sicuramente ancora più vuoti di adesso.
Il discorso degli stadi obsoleti infatti è un'altra bolla mediatica sconcertante. Invece di parlare di rinnovamento della classe dirigente, di calmierare gli ingaggi dei calciatori, di fare rispettare le regole fiscali alle società, di salvaguardare i campionati minori e i vivai, si pensa agli stadi. Negli anni 80 gli stadi erano ugualmente vecchi ma erano strapieni, dalla A alla C, quando vedo filmati o foto di quegli anni mi viene da piangere.
Dodicesimouomo.net Firenze, 04 Settembre 2010

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Stewards con i caschi a Milano durante la Supercoppa:
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Ecco alcune osservazioni singolari di un sindacalista del Sap, Sindacato Autnomo di Polizia, ovviamente sulla Stampa, giornale di regime.
Stadio blindato dagli agenti
sperando nella vittoria scaccia-ira
«Non si perde nulla ad isolare i pochi facinorosi una volta per tutte»
MASSIMO NUMA
TORINO
Nulla sarà lasciato al caso, per evitare un sabato sera violento. Gli ultras del Toro fanno paura e c'è un piano della questura per tenerli a freno. Se i vertici si trincerano dietro il riserbo, così non è per i sindacalisti della polizia. Spiega il consigliere nazionale del Sap, Massimo Montebove: «Se mai, all'interno dello stadio, si verificassero episodi di intimidazione contro chi ha la tessera del tifoso, un provvedimento di legge giusto ed efficace, le forze dell'ordine interverranno per garantire il rispetto della legalità. Dentro la Maratona devono entrare tutti quelli che sono in regola. Tolleranza zero contro le discriminazioni da parte di chi non accetta le nuove norme (Prima di tutto, NON SONO NORME, Montebove si informi. E poi, perché? Non esiste la libertà di opinione per il SAP?). E' ovvio che i biglietti singoli verranno scrupolosamente controllati. Bisogna fare attenzione ai furbetti, ai daspati (gli ultras protagonisti di azioni violente e perciò oggetto di sanzioni) che si nascondono dietro nomi falsi (posso affermare con certezza che Massimo Montebove non ha la minima contezza di cosa avviene in uno stadio e di come funzioni un daspo)». E il Sap lancia una provocazione, uno slogan: «Tifosi senza tessera fuori dagli stadi (io credo che pensieri del genere siano pericolosi per le istituzioni, visto che non sembra aversi la minima idea di cosa sia la libertà di opinione e di scelta, garantita dalla Costituzione. Questa è la vera sovversione, perché si va contro principi costituzionali), il movimento sportivo italiano non perde proprio niente a isolare i facinorosi (si noti il parallelismo "tifoso senza tessera = facinoroso), una volta per tutte. Gli stadi vanno restituiti agli sportivi veri, a chi parte da casa con i bambini per vedere una partita e non guerriglia metropolitana, con tutto il corredo di volgarità, di violenza, di intolleranza e, spesso, anche di razzismo. Se ne stiano fuori: non piangerà nessuno. E il calcio potrebbe rinascere».
La polizia ha organizzato per oggi e stasera, prima, durante e dopo il match con il Crotone, un imponente dispositivo di sicurezza (ma com'è che con la TdT aumentano i poliiziotti invece di diminuire, come si auspicava?). Con il questore vicario, Salvatore Sanna, impegnato a studiare ogni dettaglio, per non farsi cogliere impreparati in caso di episodi di contestazione violenta, soprattutto nei confronti del presidente, Urbano Cairo. Gli agenti della Digos hanno le idee chiare su chi e quando si tenterà di forzare la situazione, ma i margini d'incertezza sono ancora molti.
Molto dipenderà dal risultato della partita. «Dopo il doppio insuccesso, nei primi due turni di campionato, gli ultras hanno spostato il mirino dai temi generici, come la tessera del tifoso, al bersaglio grosso, cioè Cairo», spiegano i detective.
Gli informatori della curva raccontano di un crescente malumore. Proveranno ad entrare nello stadio, i contestatori più accesi, con l'idea di attaccare solo il presidente (cioè, fatemi capire, non si può più neanche contestare un presidente allo stadio?). Oltre al solito dispositivo di sicurezza, dentro e fuori lo stadio, sugli spalti e nei dintorni ci saranno altri agenti in borghese, sconosciuti alle tifoserie, muniti di videocamere e macchine fotografiche. Tanto per essere ottimisti - se il campo darà una risposta positiva per i colori granata - la rabbia di oggi potrebbe anche sfumare nel nulla.
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Passiamo alle notizie sòla dei giornali di regime.
Le tecnica è questa. Una ipotesi investigativa, buttata lì, dal maresciallotto dei Carabinieri, viene evidenziata come verità assoluta nel titolo, in modo da far sì - secondo il vecchio concetto che se scrive una notizia in catarrei cubitali la genet penserà che sia indiscutibilmente vera - che chi legge acriticamente pensi in automatico che gli ultras sono delinquenti.
Trattasi di quella che io chiamo "delinquenza gironalistica", in quanto volta - per linea editoriale - a sposare tesi modificando ad arte le notizie per porle in modo suggestivo, in questo caso contro il folk devil per eccellenza, vale a dire l'ultras.
Naturalmente so di che parlo e visto che un quotidiano romano filo-governativo ha avuto anche il buon gusto di pubblicare nome e cognome, posso affermare in termini di assoluta certezza che:
a) l'ipotesi investigativa è errata;
b) i quotidiani che l'hanno posta in questo modo sono giornali di regime, a nulla rilevando che siano più vicini al centro sinistra (Repubblica) piuttosto che al centro destra (Il Tempo).
Si noti il lancio di agenzia dell'AGI:
ULTRA' ROMA FERITO DA ESPLOSIONE,  PREPARAVA BOMBA
11:52 02 SET 2010
(AGI) - Roma, 2 set. -  Un ultra' della Roma e' rimasto gravemente ferito da un' esplosione mentre stava preparando una bomba carta per lo stadio (si noti come una ipotesi investigativa. oltretutto errata, si trasformi da subito in verità assoluta, sia pure con la puntualizzazione successiva). E' l'ipotesi piu' accreditata dai carabinieri di Monterotondo, intervenuti nel pomeriggio di ieri presso un'abitazione di Ponzano Romano, dove si era verificata una forte deflagrazione. A dare l'allarme, gli abitanti del quartiere, spaventati per il forte boato.
Secondo i primi accertamenti dei militari, le cause dell'incidente sarebbero da attribuire al maneggio di materiale esplosivo da parte di un pregiudicato romano di 28 anni, tuttora ricoverato in ospedale e in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Il giovane risulterebbe legato alle frange estreme della tifoseria giallorossa: in occasione di piu' trasferte, e' stato controllato e sorpreso in compagnia di pregiudicati e di persone sottoposte a daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive (come si può notare, è sufficiente l'essere tifoso per far sì che qualsiasi reato sia riferibile allo stadio, nonostante il soggetto in questione non sia legato ad alcuna frangia ultras della capitale).
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Comunicato Bravi Ragazzi Juve
"I BRAVI RAGAZZI, AL CONTRARIO DI TANTI CHIACCHIERONI, NON HANNO ACCETTATO IL RICATTO DELLA TESSERA DEL TIFOSO. ESSERE ULTRAS E' UN CONTO, ESSERE BAGARINI UN ALTRO. NOI SIAMO ULTRAS E PER QUESTO SIAMO ODIATI E RISPETTATI IN TUTTA ITALIA. NOI NON CI PIEGHEREMO, A TESTA ALTA COMBATTEREMO CONTRO LA TESSERA E CONTRO CHI A PAROLE L'HA OSTEGGIATA E NEI FATTI L'HA SUPINAMENTE ACCETTATA.  NON SIAMO CORRUTTIBILI,NON SIAMO IN VENDITA,NESSUNO CI PUO' COMPRARE.  PER CHIARIMENTI E DELUCIDAZIONI, SAPETE DOVE TROVARCI,COME VOLETE E QUANDO VOLETE. ULTRAS TESSERATO, SERVO DELLO STATO. BRAVI RAGAZZI, UNICI ULTRAS.
IL DIRETTIVO DEI BRAVI RAGAZZI ULTRAS CURVA SUD".
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Lettera inviata da Myroma all'A.S. Roma in ordine all'astruso ed illegittimo discorso per cui anche un minore con meno di 14 anni deve avere la tessera del tifoso:

Michele:
"Ciao Lorenzo, non ce l'ho fatta e ti scrivo perchè tu dai in qualche modo voce ai nostri  sfoghi...
ho letto quest'articolo del romanista e volevo spaccare il monitor del PC. http://www.romanews.eu/news.asp?newsID=7204&pag=66
Non c'ho più parole, trovale te se ci riesci. Un abbraccio e teniamo duro Michele.
Beh, sapevamo che la Roma avrebbe agevolato chi ha la famosa privilege concedendogli una prelazione nell'acquisto dei biglietti. Il paradosso è che anche chi ha la Privilege ma non è abbonato ha la precedenza rispetto a me che sonbo stato abbonato per 34 anni ma non ho voluto fare la Privilege. Il dato che emerge, però, è un altro: chi ha la Privilege va poco in trasferta, e su questo non avevo dubbi, visto che per una trasferta come Monaco, a fronte del numero di Privilege emesse, solo un migliaio hanno sfruttato la prelazione, lasciando così 2.000 biglietti per la vendita liber.
Per quanto riguarda Cagliari, vedremo quanti possessori della Privilege (che d'ora in poi chiamerò "privilegiati" per comodità lessicale) si recheranno nella città sarda. Per Sampdoria/Lazio c'erano solo 30 tifosi dotati di tessera del tifoso e nessuno nel settore ospiti parallelo, vista la scelta dei biancocelesti di non seguire la squadra neanche nelle trasferte ove sarebbe possibile farlo senza limitazioni.
Resterà da vedere, poi, quanti privilegiati andranno a Basilea e, soprattutto, a Cluju. Non credo di sbagliare troppo se dico che la quasi totalità dei biglietti finirà in vendita libera.
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Stadio Comunale di Gaeta:



4 settembre 2010: iniziamo con una e-mail: "Ciao Lorenzo,
Non so se ti è stato o meno segnalato questo link  http://www.petizionionline.it/petizione/una-firma-per-gabriele/1918
 è riferito ad  una petizione on line per chiedere tramite a diversi enti di poter apporre una targa a perenne memoria di Gabriele Sandri nell'area di servizio dove fu raggiunto dal proiettile sparato da quell'inetto di Spaccarotella.
Se magari puoi inserire il link o un banner per poter smuovere più coscenze e magari riuscire ad avvicinarci a una quota di firma accettabili per proporre senza avere dinieghi l'apposizione della targa.
Chiedi, sempre che tu voglia pubblicizzarlo, che la gente faccia girare il più possibile il link della petizione in modo da farlo sapere ai più persone
Il tuo è un sito super seguito e chissà che così riusciremo a farci sentire magari a livello mediatico... grazie Mario"
Da Torino, sponda Juve: "Caro Lorenzo, cosa succede con la Tdt a Torino, sponda Juve. Per capirci, ti porto ad esempio la mia situazione: io sono abbonato e ho naturalmente la tessera inclusa nell'abbonamento,e come tutti gli anni vorrei fare dei cambi nominatività per farci andare mio padre. Beh, lui senza tessera non può entrare, essendo un noto pregiudicato (...). La Juventus F.C. ha bloccato i cambi di nominatività e permette l'acquisizione della tessere SOLO tramite sito ufficiale (JuventusMember.com, e vattelo a vedere com'è carino e senza scopo di lucro alcuno), previo ovvio pagamento con carta di credito. Le tessere arriveranno dai 30 ai 50 gg (forse). Se però mio padre volesse comunque andare a vedere (oddio, forse si risparmia l'ennesima delusione..)
le prime due partite interne della Juve, può farlo acquistando un singolo biglietto (in quel caso non sarà più, per definizione, un delinquente).
In tutti questo, i Drughi ed altri non hanno preso posizione contraria...chissà perchè... Grazie".
E-mail: "ciao lorè..questa è la prima volta che ti scrivo anche se da anni seguo il tuo sito,ma stavolta me rode proprio..Per prima cosa volevo parlarti dello schifo di sabato,(premetto che erano 16 anni che ero abbonato in sud).inutile negarlo, in sud sabato c'erano veramente tante persone che non hanno aderito alla  protesta(tesserati).Molte di queste persone non avevamo mai visto la sud prima e sta cavolo de tessera ha dato l'occasione a tante persone di 'occupare' posti che non gli spettano..io personalmente ho visto ,dopo che siamo entrati al secondo tempo,tanta gente vicino a me mai vista prima..Ma la cosa che più mi fa incazzare è quello che ho letto ora su un sito d'informazione romanista..infatti sembra che la nostra società darà la prelazione ai possesori della tessera per le trasferte di champions..ma come,non era obbligatoria solo in italia?e noi che facciamo?L'asroma invece di aiutare chi non l'ha mai lasciata sola da la prelazione a sti occasionali..e noi non protestiamo?ho letto sempre li che le tessere sono 21000...altro che poche..questo significa addio trasferte europee...sta cosa io non riesco a digerirla..ho già fatto il biglietto aereo per monaco e magari non trovo il biglietto perchè ce va
qualcuno che non sa neanche che vuol dire trasferta?ma poi come è possibile che ancora devono usci i biglietti e su alcuni siti gia si trova settore ospiti a
100euro?e che a noi ce laciano solo quelli?saluti Stefano".
Sul punto: "Ciao Lorè,nel tuo aggiornamento del 30 agosto dici che anche la nostra società ha digerito male la TDT,rimediando con la prelazione per gli abbonati.
Una società che digerisce male la TDT secondo me non dovrebbe, soprattutto in trasferte europee, garantire la prelazione per i tesserati.
Nel caso in cui questo accadesse, come del resto si vocifera, come si potrebbe combattere questo ulteriore abuso?
Me pare che la Roma ha rilasciato circa 20mila Privilege card quest’anno quest’anno. Facendosi due conti se la Roma mette a disposizione 3mila biglietti pe una trasferta “molto richiesta” come potrebbe esse Monaco (in periodo Oktoberfest) e lascia la prelazione ai tesserati, c’è il rischio che non rimane manco un biglietto per i non tesserati. Solo al pensiero me rode er culo….
Ave, Gianmaria"
Beh, anzitutto bisogna vedere quanti dei tesserati vanno in trasferta. Poi per Monaco c'è una prelazione ai "tesserati"per 1.500 biglietti mentre gli altri 1.500 sono in vendita libera. E' chiaro che una volta varata, si vuol far vedere che ci sono vantaggi.
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Altra mail: "Ciao Lorenzo,come credo avrai notato la società è tornata sui suoi passi,sulla famosa politica dei prezzi popolari che aveva attuato lo scorso anno nella parte finale della stagione:basta vedere i prezzi di Roma Cesena..Non capisco il senso di prezzi spropositati che danno come risultato le 36.000 presenze di ieri sera che a mio avviso,con prezzi come quelli di Roma-Milan dello scorso anno avrebbero registrato almeno 10.000 presenze in più.
Tra l'altro chi aveva la tessera del tifoso non come abbonato ha diritto a pagare meno( il prezzo medio che normlamnete si pagava lo scorso anno) credo che questo sia un altro escamotage per spingere la gente a fare la tessera.
Quanto alla divisione dei settori ospiti in buoni (tesserati) cattivi (non tesserati) credo sarà una costante,dato che anche nella gara udinese-genoa ho visto una assurdità simile.Voglio sapere cosa dirà Maroni,lui che gongolava per il "successo",riferito ai numeri,ma con Fiorentina-Napoli ne vedremo delle belle.Cordiali Saluti,Giacomo".
Ancora una mail: "ciao lorè, è un pò che nn ti scrivo..
allora, io credo di poter essere identificato in quelli che te qualche giorno fa hai definito ultras non violenti: seguo la Roma in casa, in trasferta, cerco di rendere più bella la mia curva con bandiere, sciarpe tese, stendardi e non faccio gli scontri. Come me sono tutti i miei amici con cui condivido questa bella passione. Nessuno di noi tesserato, stiamo facendo questo grande sacrificio di comprare il biglietto in casa, ma soprattutto sappiamo che quest'anno le nostre trasferte saranno ridotte ai minimi storici, forse non ce ne sarà nessuna!
Seguirla sempre mi ha portato a fare la conoscenza e anche amicizia come molti di quelli che direi possono definirsi ultras violenti, o che fanno gli scontri... ed ho imparato che ce ne sono si molti che come dice Maroni non hanno niente a che fare col tifo, che vanno allo stadio solo per creare panico, per il piacere della violenza, perchè essere "matto" oggi fa fico, ma ne conosco tanti invece che della Roma sono malati proprio come me, e te rendi conti se uno è tifoso vero della Roma... lo senti da come ne parla, da quello che dice, da quel particolare della Roma che pensavi di ricordare solo tu e scopri che lo ricorda pure lui... non so se mi spiego. Solo che fanno gli scontri, e non è cosa da poco, e sinceramente io, dal mio punto di vista, lo considero una cosa sbagliata, e in uno Stato di Diritto vero e funzionante accetterei un'eventuale repressione del fenomeno "violenza stadi", ma secondo me il tifo è bello perchè non è sportività, il tifo è bello perchè è amore irrazionale, odio dell'avversario, disprezzo di chi è diverso da te, passione folle del tuo senso di appartenenza.. sentimenti così estremi che se perdo un derby e un laziale fuori lo stadio mi insulta se finisce a botte ce può sta. E' la violenza tanto per essere violenti che secondo me è un'assurdità!
La cosa che mi manda in bestia è che questa violenza non la combatte nessuno, e invece si uccidono i tifosi sani con questa tessera del cazzo! Io mi sono innamorato della Roma grazie a mio padre che mi portava allo stadio e alla Curva Sud, dalla quale ero ipnotizzato quando da piccolo stavo in Tribuna Tevere, ed ora per colpa di questo maledetto governo che mannaggia a me quattro anni fa ho anche votato la sto vedendo morire.
Ora Lorè, io credo che i tifosi come noi siano le grandi vittime di questa tessera di merda, noi amanti della Roma, della Romanità, della Curva Sud colorata e festante, e tutto questo ci viene portato via, lo stanno di distruggendo. Quello che mi fa veramente paura lorè è che purtroppo mi sembra che la maggioranza silenziosa si sta tesserando. Non so perchè, mi viene come il dubbio che chi si tessera sia meno tifoso della Roma, il non amarla in modo così profondo e puro come la amo io non da la forza a questi "tesserati" di compiere un sacrificio così duro ma così importante. Però Lorè un parere onesto da parte tua lo vorrei sapere, pensi che noi pochi ultras o tifosi veri o come li vuoi chiamare riusciremo a vincere questa battaglia, perchè io sinceramente sono davvero scoraggiato! NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, piuttosto Lorè non vado più allo stadio in vita mia, e per me sarebbe come perdere un arto! FORZA ROMA".

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Massimo Fini: "Ciao grande Lorenzo,
Complimenti sempre vivissimi per il tuo impegno a mantenere questo sito un costante punto di riferimento per menti libere.
Ogni giorno la mia giornata parte da una veloce lettura degli aggiornamenti dei siti di Grillo, Travaglio, Di Pietro, e del tuo.
Con queste mie due righe voglio soltanto ribadire ed evidenziare l’articolo di Massimo Fini su Il Fatto Quotidiano del 28 agosto scorso.
Come hai detto tu, una mente finissima.
Credo valga la pena metterlo tra le pietre preziose del tuo sito, leggibile da tutti, sempre.
Mai sudditi. Un abbraccio, Fabrizio - Milano".
In effetti ho messo l'articolo di Massimo Fini "Io sto con gli ultras" tra le pietre miliari degli scritti agli inizi degli aggiornamenti: "quelli che siamo", "La giusta distanza" e "Non dormo"
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Inserito qualche resoconto di Roma/Cesena.
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Tornando alla prima giornata di campionato:
ZAIA: "TESSERA DEL TIFOSO?
SÌ ALLE CELLE NEGLI STADI"
«Se serve sono favorevole alla realizzazione di celle di sicurezza in ogni stadio di calcio professionistico». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, rispondendo ad una domanda sulla tessera del tifoso a margine «Cortina Incontra». «Sono perfettamente allineato con il ministro Roberto Maroni - ha sottolineato - Serve rigore e pugno di ferro. Sarebbe utile la possibilità procedere ad arresti negli stadi e incarcerare direttamente in maniera provvisoria negli stadi finchè non vengono trasferiti, come accade in altri Paesi. Si tratta solo di aggiungere delle sbarre a strutture che già esistono». «È deplorevole - ha concluso Zaia - che si impieghino forze di polizia per regimentare scorribande e guerriglie negli stadi. Questo non è sport».

TESSERA DEL TIFOSO, PRIMA GIORNATA OK Più silenzio che guai. La serie A va in scena senza troppi sussulti, a parte qualche sorpresa in campo, nel primo test vero della tessera del tifoso: dopo una settimana di timori seguiti all'assalto degli ultrà a Bergamo contro il ministro Roberto Maroni - primo promotore della card di fidelizzazione dei supporter calcistici - l'annunciata tolleranza zero qualche effetto deve averlo prodotto. Come era già accaduto per gli anticipi del sabato (una denuncia e un arresto a Roma per lancio di fumogeni e qualche daspo assestato ai più facinorosi nel bilancio decisamente soft rispetto alle paure della vigilia dell'Olimpico), anche la prima domenica completa del pallone non ha fatto registrare particolari situazioni critiche. Il motivo dominante è lo scontento dei tifosi, che però alle azioni di forza stanno preferendo la protesta silenziosa. 'Qualcuno ci vuole cosi' recita lo striscione esposto al San Nicola in una curva muta e senza bandiere nel match delle 18 tra bari e Juve. Il bersaglio del dissenso resta comunque Maroni, al cui indirizzo sono stati rivolti alcuni cori e anche striscioni. 'Maroni Infame' la scritta apparsa su una vetrata dell'impianto barese. Sul piano logistico la tessera ha ricevuto consensi, almeno nel capoluogo pugliese, dove i fedelissimi hanno evitato code e problemi proprio grazie alla card riservata ai tesserati. Anche a Genova, per Samp-Lazio, tutto è filato liscio: i tifosi provvisti di tessera hanno trovato varchi dedicati e anche un maggior numero di steward. Ma il fil rouge, da Nord a Sud, attraversando tutta la penisola, che lega i tifosi d'Italia è il dissenso silenzioso: anche a Palermo, nel match con il Cagliari, i tifosi rosanero hanno scelto il gioco del silenzio. Niente canti e cori di sostegno alla squadra, mentre all'esterno del Barbera non sono mancati cori contro il Viminale e le nuove norme.

E protesta pacifica a Parma dove trecento tifosi hanno intonato cori contro il Ministro dell'Interno ed uno striscione esposto dalla tifoseria organizzata della curva nord che diceva "33 anni da Boys con il Parma nel cuore, questa è la nostra unica fidelizzazione". "Al vostro fianco per fedeltà, senza la tessera per dignità" un'altra scritta comparsa al Tardini. A Milano, nel giorno della passerella del neo acquisto Ibrahimovic, nessun intoppo ai tornelli, ma nemmeno proteste:la carta 'Cuore rossonero' ha fatto breccia tra i tifosi. A Firenze cinquecento tifosi viola contrari alla card hanno protestato prima fuori dallo stadio Franchi, davanti alla curva Fiesole, mostrando lo striscione 'No alla tessera del tifosò, firmato dai 'Non allineati' e sono stati intonati cori contro il ministro Maroni. Dieci minuti di stop del sistema informatico hanno creato una lunga fila, il timore di perdere l'inizio della partita ha creato un pò di parapiglia tra i tifosi viola, subito placato. Poi al fischio di inizio del match con il Napoli i supporter sono entrati lasciando però la curva vuota e senza striscioni. Una scritta è comparsa vicino alla stazione: "Maroni leggi I Miserabili. Siamo tutti come Jean Valjean". Il bilancio del primo week end di calcio con la tessera della discordia sarà fatto domani, nel vertice con il capo della polizia Manganelli e alcuni dei questori delle città principalmente coinvolte nel progetto.
Sempre sulla prima giornata:

Sempre attivi gli Ultras Tito, cui va riconosciuta una intelligenza fuori dal comune... Luca:
"Qui di seguito il testo del volantino distribuito in tre lingue a giornalisti e addetti ai lavori dagli UltrasTitoCucchiaroni a Montecarlo in occasione dei sorteggi della Champions:
(da sottolineare che Platini si è tranquillamente fermato a parlare con gli ultras)

AI MEMBRI DELLA UEFA E AI DIRIGENTI DEL CALCIO EUROPEO
“Tessera del tifoso? La UEFA non fa schedature.”
“I tifosi sono la linfa vitale del calcio professionistico – sono l’identità dei club.
Presidenti, allenatori e giocatori cambiano, ma i tifosi restano sempre”

Noi siamo qui a chiedervi attenzione: il nostro paese, l’Italia, da sempre tra i più importanti tra quelli europei a livello calcistico sta rapidamente perdendo tutte le sue qualità. Tra queste, oltre all’abilità tecnica dei propri giocatori (anch’essa in gravissimo declino, peraltro), grande importanza ha sempre rivestito la componente del tifo, entusiasta, passionale, colorata, caldissima dei nostri stadi. Ecco, i nostri stadi si stanno pian piano svuotando di spettatori e ancor più di colori. Ecco alcune cause:

- impianti inadeguati per cui si chiedono prezzi improponibili che convincono la gente a restare a casa, biglietti nominativi che costringono i tifosi a inutili burocrazie per acquistarli senza che ciò influisca sulla sicurezza degli stadi stessi, all’interno dei quali da anni non succede nulla di violento;
- tornelli, gabbie, recinti, gli animali dello zoo sono più comodi dei tifosi che entrano allo stadio. Mediamente li attende un’ora prima di poter entrare per poi essere poi perquisiti da un plotone di polizia in assetto antisommossa;
- da quest’anno la Tessera del Tifoso, schedatura obbligatoria e preventiva per acquistare l’abbonamento ed i biglietti per i settori ospiti, senza la quale si rischia di non poter entrare in uno stadio. Presentata come una tessera fedeltà, si è rivelata in realtà uno strumento di polizia;
- il CASMS, un organismo arbitrariamente creato dal Ministero degli Interni che senza nessun potere affidatogli dal popolo decide per la libertà dei cittadini/tifosi, vietando a proprio piacimento trasferte, chiudendo interi settori dei nostri stadi.
Su tutto questo, siamo qui per chiedervi attenzione e di fare tutto il possibile per tutelare i tifosi italiani sanzionando la Federazione Italiana Giuoco Calcio complice di questo scempio. Avere il piacere di tornare nel clima autentico del calcio italiano, che il vostro Presidente di certo ricorda di persona, invece della pallida imitazione di oggi.
Firenze: il dott. Tagliente non è riuscito ad allineare tutti:

Volantino

Prima

Durante

Dopo


http://www.youtube.com/watch?v=l6GXqBFdL8w
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Tre chicche inviatemi da Cristiano:
1)  ASCOLI 29/8/2010 - Un gruppo di ultras del Modena, sprovvisti della tessera del tifoso, fatti entrare allo stadio e sistemati nei distinti est, a stretto contatto con i tifosi bianconeri
Non poteva esserci esordio peggiore, almeno al Del Duca, per la contestatissima tessera del tifoso. Lo strumento fortemente voluto e pensato dal ministro Maroni per rendere gli stadi più sicuri e riportare negli stadi stessi le famiglie, così come è stato concepito rischia di trasformarsi in un clamoroso boomerang. Soprattutto alla luce del fatto che, mentre pacifiche famiglie si sono dovute sobbarcare ore di fila e interminabili lungaggini burocratiche per far sottoscrivere la tessera anche ai propri figli di 5 e 6 anni, gli ultras più pericolosi continuano ad avere accesso allo stadio senza tessera e, per giunta, in settori in cui rischiano di entrare a contatto con le famiglie stesse. E' quanto è accaduto nella partita di sabato 28 agosto Ascoli-Modena al Del Duca dove si sono verificati tafferugli e si è rischiato seriamente che la situazione potesse degenerare.
Come era stato annunciato da giorni, i tifosi più accesi del Modena, che come la maggioranza degli ultras contesta la tessera del tifoso, sono venuti ad Ascoli pur senza aver sottoscritto la tessera del tifoso, necessaria per sottoscrivere l'abbonamento e per acquistare i biglietti del settore ospiti nelle partite in trasferta. E visto che la norma che ha introdotto la tessera proibisce ai tifosi ospiti di accedere al settore a loro riservato senza la tessera stessa, il gruppo di ultras modenesi giunti al Del Duca senza tessera (una sessantina) incredibilmente è stato fatto accomodare nei distinti est. Incredibilmente, però, invece di sistemarli nella zona superiore dei distinti est (a fianco della curva nord), gli ultras gialloblu sono stati messi nella zona inferiore dei distinti, a stretto contatto con i tifosi bianconeri dai quali erano separati da un cordone di meno di 10 steward. Qualche sfottò da parte dei tifosi ascolani presenti in quel settore, alcuni cori offensivi contro l'Ascoli da parte degli ultras modenesi ed in pochissimo tempo la situazione è subito degenerata, con le due tifoserie che stavano per venire a contatto. L'intervento deciso della polizia (insieme agli steward) ha evitato il peggio, anche se qualche contatto s'è verificato e alcuni ultras gialloblu sono finiti pericolosamente giù dai gradoni. A quel punto la decisione di trasferire gli ultras nella parte superiore dei distinti est, più distante dai tifosi ascolani ma comunque abbastanza vicino (almeno in linea d'aria) al punto che per buona parte dell'incontro si è assistito al lancio di oggetti tra le due tifoserie. Sgomento ed indignazione tra alcune famiglie di tifosi ascolani presenti nel settori.
"Dopo anni sono tornato allo stadio con i miei due figli - ci confessa indignato un supporter bianconero - sia per i prezzi bassi praticati dalla società sia perchè credevo che ci si avviasse verso uno stadio più a misura di famiglia. Per questo ho sopportato pazientemente l'interminabile attesa e tutte le lungaggine per far sottoscrivere la tessera del tifoso ai miei figli di 6 e 8 anni e, poi, alla prima partita abbiamo rischiato seriamente di finire in mezzo al caos. Se questa è la situazione anche se abbiamo sottoscritto l'abbonamento non verremo più allo stadio". Un preoccupante campanello d'allarme che arriva a Del Duca e che testimonia che, al di là delle contestazioni degli ultras, la tessera del tifoso così come è attualmente rischia di produrre l'effetto contrario e contribuire ad allontanare ulteriormente le famiglie dagli stadi.

2) www.youtube.com/watch?v=X8o1ymnxWfQ

3) a Terni x Ternana-Cosenza: Una ventina di Cosentini in Tribuna A ed una cinquantina in Tribuna B: le comiche!
Viva la Tessera

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Altri articoli (sempre grazie ad Immanuel):
Frosinone: "Lorenzo, Ti invio il comunicato degli uber alles frosinone in merito alla tessera del tifoso. erano e sono uno dei gruppi storici del tifo della curva nord di Frosinone.(a tratti è commovente, soprattutto se si considera i sacrifici che hanno fatto questi ragazzi per seguire l'unica cosa bella di una città che non offre nulla. E fare l’ultras in provincia non è semplice come a Roma dove qualche voce di sostegno al movimento è comunque presente).
Ciao".
"Questa è la scelta che non avremmo mai voluto e dovuto fare. Le parole che mai e poi mai avremmo pensato un giorno di dover dire.
Ma i fatti sono chiari e davanti gli occhi di tutti. Senza possibilità alcuna di appello.
Per 21 anni abbiamo seguito il Frosinone in ogni stadio, dai campi polverosi a quelli verdi della serie B, e lo abbiamo fatto senza mai far mancare l’apporto al Leone, simbolo e bandiera della nostra città.
Senza il rischio di peccare di vana gloria, possiamo dire che negli ultimi anni, quando anche le difficoltà sono sembrate insormontabili, noi ci siamo stati con tutto il calore possibile e con tutti i nostri errori, perché no, ma con una genuinità che nelle stanze di potere dove questa tessera è stata partorita è totalmente assente.
Da oggi, 25 agosto 2010, giorno in cui battiamo questo comunicato stampa, noi Uber Alles 1989 autosospendiamo la nostra presenza in casa e in trasferta, perché a nessuno sia dato decidere della nostra passione tesserando un amore viscerale per i nostri colori.
Non si illudano però di averci sconfitti. Noi non ci sciogliamo. Alla base di un gruppo come il nostro c’è amicizia, fratellanza e unità di intenti, tutte cose che una stupida tessera non può arrestare né mettere in crisi.
E allora sempre dalla stessa parte ci troverete, con le nostre attività, la nostra vita, le nostre abitudini sempre pronti con la nostra voce a urlare un NO deciso ALLA TESSERA DEL TIFOSO.
Una tessera che viola quello che per noi è un principio fondamentale di vita, prima da cittadini italiani e poi da tifosi: quello della libertà.
Attraverso questo strumento qualcuno vuole trasformare il tifoso in cliente da spremere economicamente.
Attraverso questo strumento si vuole dare il via a una schedatura preventiva di liberi cittadini.
Noi respingiamo con forza tutto questo. Noi non ci stiamo.
E abbiamo deciso dopo 21 anni di dare un segnale forte che sia unità di misura della nostra protesta.

Lunga vita agli Uber Alles, lunga vita ai sogni!".

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Bellissima iniziativa dei Brescia 1911 (a Brescia, Curva Sud tesserata, Curva Nord non tesserata): "Ciao Lorenzo sono Matteo non so se ne sei già al corrente di questa ottima iniziativa dei Bresciani contro la tessera…ti giro l’articolo.
«Cuore della Nord», arriva l'antitessera ULTRAS. Inizia stasera al Bar Albo la raccolta di adesioni organizzata dai ragazzi della Curva Nord Brescia 1911
«Garantiremo agli associati di assistere alle partite casalinghe al prezzo ridotto di soli 9,50 euro»
Inizia il tesseramento per i ragazzi della Curva Nord Brescia 1911. Si troveranno stasera, al «Bar Albo» in via Inganni 10 e domani al «Bar Galilei» in via Galilei 79 (entrambi in città),.
La tessera sarà valida sia per le attività del gruppo sia per quelle dell'associazione di promozione sociale - non a scopo di lucro - costituita qualche anno fa con il nome «I Tifosi del Brescia 1911».
SOSTENGONO gli organizzatori: «Per alcune ragioni si chiamerà: "Cuore della Nord " (si tratta di fatto di una scelta di cuore e di coscienza), e sarà la nostra risposta alla famigerata tessera del tifoso. A tutti coloro che hanno rigettato la formula della tessera del tifoso - oppure decideranno di restituirla nel caso in cui l'abbiano malauguratamente fatta, e sceglieranno di fare la nostra tessera, garantiremo dei vantaggi veri ed immediati».
Durante le iniziative di carattere sportivo, musicale e culturale previste nei prossimi mesi ed organizzate dall'associazione, i tesserati riceveranno un trattamento di favore (sconti sulle trasferte, riduzione sugli ingressi delle manifestazioni organizzate, consumazioni gratuite, ecc.). Questo a partire dalla Festa Biancoblu che si svolgerà dal 15 al 19 settembre 2010 nell'area spettacoli viaggianti di San Polo, in Via Borgosatollo (quella dove di solito s'insedia il Luna Park).
Aggiungono gli ultras: «Inoltre, per quanto riguarda il Brescia e le partite casalinghe giocate al Rigamonti, garantiremo ai nostri associati l'ingresso in Curva Nord per tutti gli incontri del Brescia ad un prezzo eccezionale: 9,50 euro a partita per un totale di 180 euro per tutta la stagione 2010/2011 (la differenza fra il singolo biglietto della partita e la nostra "offerta" sarà abbattuta proprio attraverso le varie iniziative che andremo ad organizzare come associazione)». E ancora: «Con questo gesto, vogliamo stimolare tutti i tifosi del Brescia a ritornare sugli spalti già dalla prossima partita col Palermo. Secondariamente, vogliamo suggellare -e premiare- la scelta fatta da migliaia di tifosi di seguire il nostro esempio: non fare cioè la tessera del tifoso e rimanere - nonostante tutto - in Curva Nord (oltretutto, grazie a questa iniziativa, potremo restarci a un prezzo equo e dignitoso). L'obiettivo, sicuramente ambizioso ma non impossibile, sarà quello di fare un numero di tessere "Cuore della Nord" pari almeno a quello delle tessere del tifoso già stipulate». [brescia oggi]
Finiamo con il Giappone... stanno agli anni '80! Si tratta degli Urawa Reds Supporters.
http://www.youtube.com/watch?v=HAfKcGCh3yA&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=TWTUHPfu5Cw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=xmeXe1E4gVA&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=fB0yaEWpO0U&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=qWSFFmOgJPY&feature=related



3 settembre 2010: la prossima settimana gli aggiornamenti torneranno con rregolarità, visto che queste sere ho avuto un po' da fare... Quindi, abbiamo due comunicati, uno di Padroni di Casa, l'altro dei veronesi che aderiscono alla TdT (come peraltro la Curva Sud del Brescia che nella pagina di Facebook intitolata ‘Ultras Brescia’ scrive: “Noi della Sud ci tesseriamo e ne siamo consapevoli. Di ciò che pensa la gente ce ne sbattiamo: il Brescia viene prima di tutto”.
Per quanto riguarda il comunicato dei veronesi, è evidente che le loro ragioni, senz'altro condivisibili in moltissimi punti, sono state valutate anche da chi ha deciso di dire no. Quello che non sembra essere stato considerato è che il calcio non muore nel 2010/2011. Se si ha la possibilità di far fallire un progetto ci si riesce nel suo primo anno di vita, non al secondo. E per far fallire un progetto - è assolutamente evidente - bisogna tenere un comportamento consequenziale, altrimenti è impossibile farlo fallire. Logico che si sia pensato, inizialmente: "e se ci si facesse tutti la TdT?". In realtà l'ipotesi è stata scartata, anche se avrebbe reso ancor più evidente il fallimento di Maroni, in quanto - comunque - ci sono una serie di soggetti che non possono averla per ragioni ingiuste e nemmeno adesso si sa ancora in qual modo agire in caso di immotivato nulla osta della questura. Questo da un punto di vista giuridico. Da un altro punto di vista, l'obiettivo è quello di far slegare, almeno, l'abbonamento dalla TdT per la stagione 2011/12 e, nel migliore delle ipotesi, che la TdT fallisca miseramente. Ma se non si tenta, non si può neanche sperare di riuscire. In altre parole: cosa sarebbe costato - se quella è la linea di pensiero e la motivazione che spinge i veronesi - dire no per una stagione e sì quella seguente? Non ci sarebbe contraddittorietà, perché se l'ottica di fondo è la stessa, e cioè il rimanere all'interno degli stadi, un conto è decidere di autoeliminarsi in determinate occasioni con il fine di boicottare la TdT, un conto è decidere di autoeliminarsi per sempre, nel qual caso sarebbe una sconfitta.
In uno stadio ci si tornerà, è chiaro, bisognerà solo vedere se ci si potrà ancora definire ultras.
*
Passiamo alle mail:
"CIAO LORENZO…
VOLEVO FARTI UNA DOMANDA SULLA TESSERA DEL TIFOSO?
MI TROVO MOLTO SPESSO A DISCUTERE CON I MIEI AMICI PER LA MIA SCELTA QUELLA  DI NON AVER ACCETTATO DI TESSERARMI…
SONO UN RAGAZZO CHE GRAZIE A MIO PADRE SONO CRESCIUTO DENTRO LO STADIO OLIMPICO CHE A SCUOLA CANTAVA LE  CANZONI DEL COMMANDO ULTRA’ CURVA SUD CHE ANDAVO IN GIRO CON LA MAGLIA DI FALCAO ,  CHE ANDAVA IN TRASFERTA DA QUANDO AVEVO 5 ANNI,CHE RISPETTA LE PERSONE CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA CURVA SUD TRA QUESTI MI FAREBBE PIACERE CITARE I VARI BONGI,TRENTA,GEPPO,CAROCCIA E ZAPAVIGNA.. E CHE TUTT ORA PREFERISCE ANDARE A SEGUIRE LA ROMA INVECE DI ANDARE MAGARI A BALLARE O ECC ECC…..
LA MIA SCELTA DI NON FARE LA TESSERA E’ PERCHE’ DA SEMPRE PRIMA CON I MIEI GENITORI POI CON LE MIE  RAGAZZE SUCCESSIVAMENTE CON MIA MOGLIE ANDARE ALLO STADIO, PARTIRE PER UNA TRASFERTA ,SONO STATI SEMPRE MOTIVO DI DISCUSSIONE MA ME’ NE FREGAVO DI TUTTO E PARTIVO LO STESSO…ECCO PERCHE’  HO DECISO DI NON CHIEDERE A UN MINISTRO O A UN QUESTORE L’AUTORIZZAZIONE PER ANDARE ALLO STADIO…
LA DOMANDA CHE TI VOLEVO FARE E’LA SEGUENTE POICHE  AMANTE DEL CALCIO SE UN GIORNO VOLESSI ANDARE A GENOVA E VEDERE IL DERBY HO BISOGNO DELLA TESSERA DEL TIFOSO DEL GENOA O DELLA SAMP O ANDREBBE BENE ANCHE QUELLA DELLA ROMA?
PURTROPPO TRISTE  DELLA SCELTA FATTA MI PRENDO UN ANNO DI PAUSA ALLA FACCIA DEL MINISTRO E DELLA PRESIDENTESSA ROSSELLA I MIEI SOLDI LI ANDRO’ A SPENDERE ALTROVE……
CHE DIO SALVI LA CURVA SUD…..".
Dunque, teoricamente - così dicono - con la TdT della Roma potresti vedere una partita del Genoa o della Samp. Da un punto di vista pratico ho qualche dubbio al riguardo.
Il CASMS avrebbe suggerito ai prefetti di limitare la vendita dei biglietti per Cagliari/Roma solo ai residenti in Sardegna. Nella pagina dell'Osservatoro Nazionale non c'è neanche la deteminazione dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive al riguardo (che comunque non sarebbe vincolante).
http://www.osservatoriosport.interno.it/determinazioni_2010.html
Di grazia, dove è possibile consultare la veridicità di simili affermazioni giornalistiche?
Ho cercato di informarmi dalla Prefettura di Cagliari ma - siamo pur sempre in Italia - ecco il risultato:
E, siccome la notizia è riportata solo sul sito del Cagliari Calcio e non è dato capire quale sia la fonte, ho scritto anche alla società sarda:
Questo perché quello che dice il CASMSSMSSMMMSM - che nemmeno ha un sito o pubblica i propri comunicati da qualche parte, come fosse un organismo carbonaro - non ha alcun valore se il provvedimento non viene poi formalmente adottato dal Prefetto di Cagliari.
*
Poi, da Bergamo:
Infine, dal Vaticano:
TESSERA DEL TIFOSO, FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II: ´LA TESSERA NON RISOLVE
IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA´
pubblicata giovedì 2 settembre 2010
«Non saranno la tessera del tifoso e la linea repressiva ad eliminare la violenza negli stadi italiani e fare pulizia di certi tifosi. A questo
sciatto modello sportivo del calcio italiano sta a cuore solo che il tifoso resti tifoso, che continui a essere un consumatore acritico del mito eroico
dello sport. È facile capire come in tutto ciò la dimensione educativa sia assente». Dopo un turno calcistico di «rodaggio» del nuovo provvedimento
voluto dal Ministero dell'Interno per mettere un freno alla violenza dei tifosi-teppisti in trasferta, Edio Costantini, presidente della Fondazione
Giovanni Paolo II per lo sport, allarga la prospettiva sul fenomeno 'violenza negli stadì e denuncia la marginalizzazione del vero destinatario
dello spettacolo sportivo: la famiglia. «Tifoso -prosegue Costantini- è anche chi ha sempre creduto nello sport e vuole continuare ad andare allo
stadio con la famiglia e non deve essere costretto a chiedere la tessera per schedare se stesso e la famiglia con due mesi di anticipo. Perchè mai siamo
arrivati a questo punto, alla necessità di blindare gli stadi come prigioni e schedarne presso le Questure tutti i frequentatori? È impensabile
continuare a dare tutte le colpe agli ultras. È invece il momento di prendere coscienza che la soluzione si gioca nella capacità di includere e
non di escludere. Serve il coraggio di pensare a come ricostruire gli stadi non solo sul piano architettonico, ma anche come luoghi educativi, di
incontro, di amicizia e di festa per tutte le famiglie».

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