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1° maggio 2007: prima di tutto, debbo dire di non aver avuto neanche bisogno di ascoltare quando detto dal nostro Daniele De Rossi nella trasmissione di ieri "Il mio canto libero" per capire quanto accaduto. Stimo al di là di ogni immaginazione Daniele - che è uno di noi più di tutti gli altri - e quindi capisco la delusione non tanto per i fischi (motivati secondo me anche dall'entrata "postuma" dopo che i laziali immediatamente erano andati sotto la Curva Nord) ma per gli insulti che qualcuno gli ha rivolto dalle prime file della Curva Sud. I fischi ci possono anche stare (anche se personalmente la prima cosa che ho pensato è stato "ma guarda sti stronzi che rientrano negli spogliatoi senza salutare") mentre, ovviamente gli insulti Daniele non se li merita affatto, come giocatore e come persona (non mi va di pubblicizzare l'umianità "privata" di Daniele, ma se chi ha osato insultarlo la conoscesse dovrebbe sputarsi davanti allo specchio).
Daniele è una bandiera ASSOLUTA.
Daniele E' la Roma.
Aggiunti alcuni resoconti su Roma/Lazio.
Proseguiamo con due notiziole: il giudice per le indagini preliminari non ha, ovviamente, convalidato l'obbligo di firma per il ragazzo che espose lo striscione con scritto "Ce s'è rotto er fax". Per annullare tutta la diffida - cosa peraltro scontata - sarà necessario rivolgersi al T.A.R. visto che l'altro modo di poter ricorrere è chiedere al Prefetto (sì, proprio a lui) la revoca del Daspo e quindi, lo capite da soli, la richiesta sarebbe del tutto inutile.
Altri giudici non sono d'accordo con il sequestro, operato dalle forze dell'ordine, dello striscione "Diffidati con noi". Il Tribunale del Riesame, infatti, ha detto che quel sequestro è illegittimo e che lo striscione deve essere restituito.
Gabriele mi fa sapere che "Sul sito della roma c'è un sondaggio (al solito intelligente) nel quale si chiede di indicare chi sarà il capocannoniere del campionato; oltre a totti, toni, mutu, bianchi, lucarelli e rocchi c'è anche la possibilità di scegliere IBRAHIMOVIC. Peccato che l'interista (che domenica non ha giocato) sarà operato in settimana al retto e, di conseguenza, ha finito la stagione. Considerato che lo svedese ha segnato 15 gol e totti sta a 21, mi sembra difficile che, da un letto, d'ospedale IBRA riesca a siglare 6 reti. Manco le basi del mestiere...".
Il sottoscritto invece in questa giornata di non lavoro va a ritirare la posta per fare colazione leggendo qualcosa. Mi trovo il numero di Aprile de "La ROma" con in prima pagina "THE MATCH" e la foto di Totti e Cristiano Ronaldo, come se la partita non fosse stata già disputata.
Passiamo poi al "modello inglese":
"Il Leeds United è retrocesso in Serie C inglese e i tifosi hanno protestato scendendo in campo.
Il club, che nel 2000 arrivò in semifinale di Champions League ed è caduto in disgrazia a causa di problemi finanziari, stava chiudendo malamente la
sfida con l'Ipswich a Elland Road. quando, a meno di un minuto dalla fine, i tifosi di casa si sono gettati sul perimetro di gioco facendo scappare i
giocatori dello United. L'Ipswich aveva pareggiato poco prima, condannando il Leeds.
La Football League ha già annunciato sanzioni tramite il portavoce John Nagle, il quale afferma: "E' sempre deplorevole che i tifosi entrino sul
campo di gioco. Quanto successo a Elland Road sarà oggetto di indagini da parte della FA. E questo atto di una minoranza di tifosi del Leeds potrebbe
avere serie conseguenze". Qui potete scaricarvi le immagini di Leeds Utd/Ipswich Town (se le volete conservare, 3383 kb) oppure semplicemente vederle su youtube. Ho scelto il servizio sull'intera partita (anche se di immagini dell'invasione ce ne sono a decine), perché c'è un criminale che quando il Leeds segna il primo gol è entrato in campo ed ha abbracciato - ricambiato - i giocatori della sua squadra. Ha gioito troppo, 'sto criminale.
Mi viene poi segnalata l'uscita del libro Gradinata Sud 1968 - 1987 prodotto dalla Vecchia Guardia Vicenza 1976.
"E' uscito a novembre 2006 e può essere acquistato esclusivamente in curva, in due punti vendita in Vicenza e sul sito della Vecchia Guardia
come recita la locandina:
Un viaggio alla riscoperta di valori ormai dimenticati, di suoni, odori e colori che non ci sono più, ma che meritano di essere rievocati, almeno una volta ancora. Da queste premesse scaturisce la voglia di ripercorrere le tappe fondamentali del tifo biancorosso semplicemente per far capire ai più giovani e non, quali furono le radici di quella che ancora oggi è considerata una delle più appassionate e fedeli tra le Tribù. Gli anni ’70 e la prima metà degli anni ‘80 dimostrano come l’argomento football aveva fatto breccia sui giovani divorandosi la divisione di classe, reddito, fede religiosa e quant’altro una mente ottusa voglia mettere nel piatto della bilancia.
Gli episodi narrati o citati sono scene della storia della tifoseria berica in ambiti che hanno riguardato anche le tifoserie di: Fiorentina, Torino, Verona; Brescia; Atalanta, Spal, Pescara, Modena, Sampdoria, Perugia, Chelsea, Padova, Bologna, Reggiana, Rimini, Triestina Oltre 300 foto di cui un centinaio di inedite. Foto di altre tifoserie: Fiorentina (del 1979), Torino (1979), Verona (1978-1979), Brescia (1984), Atalanta (1977-1985), Como (1977), Pescara (1977), Modena (1976-1986), Roma (1979), Sampdoria (1974), Cremonese (1985-1986), Reggiana (1986), Piacenza (1985), Parma (1985) e Udine (1986)"
Tanto perché rimanga ai posteri (grazie V.):
Non ricordo, poi, se avevo già inserito questo articolo de "Il Riformista" del 27.03.2007:



30 aprile 2007: on line le pagine di Roma/Lazio.

29 aprile 2007: aggiornata la pagina 55 di memorabilia. Avendo figli ed avendo appreso che la Roma concederà un prezzo di favore per gli under 14 in occasione della Finale di Coppa Italia - vorrei dire una parolina sulle disposizioni contenute nei decreti che piacciono tanto ai giornalisti e ai politici che le promuovono sapendo che poi non verranno applicate: le squadre, già da ora, sono obbligate a fornire ingressi gratis agli under 14 per non meno della metà delle competizioni. Qualcuno di voi ha visto sino ad oggi un biglietto gratuito? L'A.S. Roma - ma anche le altre squadre - si sono organizzate in tal senso? Si organizzeranno, visto che quella disposizione è legge dello Stato?
La risposta è ovviamente una sola: NO.
Il propositore di tale giusta disposizione - nel caso di specie l'On. Pietro Folena - si è dimenticato una piccola cosuccia: la sanzione in caso di inottemperanza.
Art. 11-ter.
(Rilascio di biglietti gratuiti per i minori).
1. Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive sono tenute a rilasciare, anche in deroga al limite numerico di cui all'articolo 1-quater, comma 7-bis, del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, introdotto dall'articolo 1, comma 2, del presente decreto, biglietti gratuiti nominativi per minori di anni quattordici accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado, nella misura massima di un minore per ciascun adulto, per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al 50 per cento di quelle organizzate nell'anno. L'adulto assicura la sorveglianza sul minore per tutta la durata della manifestazione sportiva.
Mentre sono state previste sanzioni per qualsiasi idiozia in danno dei tifosi, l'unica cosa che era pro-tifosi-famiglie non ha alcuna sanzione in caso di mancato rispetto. Per quale ragione quindi la Roma - ma anche qualsiasi altra squadra - dovrebbe porre a disposizione biglietti gratis per gli under 14 se tanto non c'è alcuna punizione economica se non lo fa? Ho appena scritto all'On. Folena chiedendogli il perché di simile "svista" e, democraticamente, attendo una sua risposta.
Comunicato della Curva Nord "Maurizio Alberti"
Diffide assurde per carta igienica irregolare
I gruppi della Curva Nord “Maurizio Alberti” intendono esprimere amarezza e indignazione per le diffide arrivate a seguito dell’introduzione e lancio di carta igienica in occasione della gara Pisa-Sangiovannese. Non solo non è stato applicato il buon senso nel valutare un fatto come quello di una coreografia né pericolosa, né violenta, ma l’assurdo è che le persone che hanno introdotto i rotoli di carta igienica all'interno dello stadio sono state fatte passare dalle stesse forze dell'ordine locali. Se un materiale come la carta igienica è stato di fatto ritenuto non autorizzato e considerato a rischio per la sicurezza antincendio (altra assurdità), come mai non è stato bloccato e sequestrato all’ingresso? Nessuno, anche se infastitido dal ridicolo provvedimento, avrebbe fatto resistenza. Inoltre come mai non sono stati diffidati tutti quelli (migliaia) che hanno lanciato la carta igienica in campo? In ogni caso, per chi frequenta gli stadi, il lancio della carta igienica ha sempre rappresentato passione e colore. Un rotolo di carta igienica non ha mai ucciso nessuno, né tantomeno mandato qualcuno all’ospedale. Purtroppo tutte queste considerazioni hanno orginine da un provvedimento (il recente decreto) ormai universalmente riconosciuto come anticostituzionale, ingiusto, redatto da persone poco competenti in materia, mal scritto, mal interpretato e, cosa ben più grave, che non risolve il problema della violenza e sicurezza negli ambienti sportivi. Togliendo striscioni, tamburi, coreografie e vietando il lancio di carta igienica, migliorerà questo calcio? Interessa davvero a chi governa di affrontare la questione in maniera seria e competente, o i signori del mondo del pallone si preoccupano solo di aver perso gli europei 2012 e quindi una valanga di soldi? Per protestare contro questo ennesimo assurdo provvedimento, i gruppi della Curva Nord “Maurizio Alberti” si asterranno da ogni forma di tifo per i primi 10 minuti della gara contro la Pro Patria, per tornare poi a scatenare la solita bolgia a difesa della fede nei colori e cantare ancora di più per il Pisa e per chi non può cantare.
Curva Nord “Marizio Alberti”.
E' evidente che in questo caso ci sia una "ripicca" delle forze dell'ordine, che si sono probabilmente "vendicate" del successivo striscione "Questo decreto ci fa caa" che esprime - comunque civilmente - il dissenso su questo provvedimento. Il TAR Toscana è comunque molto garantista, sicché consiglio i diffidati di fare ricorso perché è ora di porre un freno giuridico a questi signori.
Nuovo forum giallorosso sul web: http://www.lupocattivo.net/forum/.
Per il resto, sembra che la legge non funzioni tanto bene...:
"Dopo un periodo di apparente tranquillita' tornano le violenze allo stadio Bentegodi. Se le nuove leggi hanno messo sulla retta via gran parte delle tifoserie da Napoli a Torino, non sembrano funzionare a dovere in stadi come quello di Verona. Grosse bombe carta fatte esplodere sotto alla curva sud ed al passaggio dei tifosi juventini, aggressioni nelle vie adiacenti allo stadio, cori beceri e razzisti nei confronti dei giocatori di colore e all'indirizzo di Camoranesi
reo all'andata di aver esultato al gol dell'ex proprio sotto la curva dei tifosi scaligeri. A farne le spese specie in tribuna tifosi veronesi di chiara fede juventina aggrediti a calci e sputi. 4 tifosi provenienti dalla vicina Mantova sono stati aggrediti in via Mantovana nel quartiere S. Lucia da un gruppo di tifosi che accortosi delle sciarpe che indossavano hanno prima fermato il mezzo e poi aggredito i 4 malcapitati. A.S. 35 anni ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per una scheggia di vetro che ha rischiato di fargli anche perdere l'occhio. G.A. 29 anni e C.Z. 31 anni di Trento sono stati aggrediti invece nei parcheggi in fianco alla curva nord dove spesso gruppetti di tifosi scaligeri senza i consueti colori della squadra attendono in incognito l'arrivo di tifosi fai da te e percio' non sotto la protezione delle forze dell'ordine. Allo stadio l'imponente schieramento delle forze dell'ordine ha evitato che le due tifoserie venissero a contatto. Cariche di allegerimento sono state effettuate prima e dopo la partita nei confronti dei tifosi scaligeri che cercavano di sfondare il cordone delle f.d.o. per arrivare al contatto con gli odiati rivali juventini. Cornice di pubblico delle grandi occasioni, quasi 20 mila i paganti piu' i quasi 9000 abbonati hanno ben onorato una partita dal sapore antico di serie A. Peccato per gli incresciosi episodi avvenuti all'esterno che ormai da 30 anni rendono tristemente famoso l'impianto scaligero. Le societa', vedi Man Utd a Roma,in vista delle partite in certe citta' dovrebbero provvedere a segnalare percorsi da fare, zone da evitare, comportamenti da tenere. A Verona non puoi comportarti certo come se fossi a Mantova o altre citta' dove il lato sportivo prevale ancora su piccoli gruppetti di esagitati. Purtroppo ci sono ancora citta' in mano ai teppisti e questo fa' molto pensare. Fa' molto pensare pure il fatto che gli episodi successi in tribuna non sono stati certo tra' ultra' ma tra persone pseudocivili che si ritengono contro la violenza e da cui i giovani dovrebbero prendere esempio".
Anche a Napoli ci sono stati scontri tra tifosi e forze dell'ordine. Perché l'Ansa non riporta queste notizie? Perché si vuole far vedere che la legge funziona. vedendo chi è il direttore dell'ANSA si può ben capire!
E ora.... tutti allo stadio! Le pagine di Roma/Lazio saranno on line in serata.


28 aprile 2007 (sera): in attesa del derby, stemperiamo la tensione:

La copertina è vera e non è un fotomontaggio
2006/07
Cosenza/Pomigliano
Mi manca il biglietto di Inter/Roma, chi me lo manda?


28 aprile 2007: petizione on line per la diffida de "Ce s'è rotto er fax" http://www.petitiononline.com/CURVASUD/petition.html.
Pur non difendendo il ragazzo, conosco il suo legale con il quale ho parlato stamattina: la diffida è stata fatta per l'inosservanza di un ordine dell'autorità (art. 650 c.p.), articolo che NON prevede la diffida, cosa che la Questura di Roma sa perfettamente per aver già affrontato casi simili in passato. Resta solo da sperare in un giudice attento. Vi terrò informati.
Con un comunicato che inserirò a breve, gli Ultras Roma fanno sapere che da domenica non attaccheranno più il loro striscione per non dover sottostare a provvedimenti assurdi come quello varato dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che tenta di burocratizzare il tifo e pur facendo sapere che ciò non implica alcuno scioglimento ma solo una invisibilità.
COPPA ITALIA 2006/2007
GARA A.S. ROMA – F.C. INTERNAZIONALE   DEL 9 MAGGIO 2007
(orario non ancora confermato)
(sbrigateve a faccelo sapè perché è un mercoledì e pare che er mercoledì se lavora, n.d.L.)
STADIO OLIMPICO
MODALITA’ DI VENDITA
Riservata agli abbonati: dalle ore 16.00 di lunedì 30 aprile alle ore 21.00 di giovedì 3 maggio 2007 conferma dello stesso posto della tessera.
VENDITA LIBERA
-  dalle ore 12.00 di venerdì 4 maggio (A.S. Roma Store, Ricevitorie LIS/GranTeatro)
Questo sito ha la precisa funzione (oltre a quella di "storicizzare" il percorso della nostra Roma e di noi stessi quali suoi tifosi) anche quella di informare l'opinione pubblica in ordine a quelle notizie che i giornali non riportano perché quello che accade al quisque de populo senza santi in paradiso viene di rado riportato. Notizie minuscole, forse, ma che danno risposte a tanti perché.
La notizia che segue è di 4 mesi fa e me la segnala B., con tanto di fonte, ma poiché mi è stata inviata per e-mail, merita la pubblicazione, anche se rguarda i rivali del Torino:
"A un mio amico con la sclerosi è stato impedito dalla polizia di entrare allo stadio perché alla sua carrozzina era attaccata un'asta di legno con una bandiera. Allora ha dovuto lasciare asta e bandiera, che per inciso aveva più di quarant'anni. All'uscita ovviamente non l'ha più trovata.
Se qualcuno sapesse qualcosa, avesse visto la polizia portarla via o l'avesse presa pensando che fosse lì per caso è pregato di contattarmi in mp.
Il tutto è successo all'ingresso disabili sotto la Torre Maratona.
p.s. complimenti agli inflessibili tutori dell'ordine che hanno bloccato il pericoloso teppista. ALTRA COSA IMPORTANTISSIMA!!!
SE QUALCUNO E' ABBONATO ALLA TRIBUNA EST, QUELLA CON INGRESSO SOTTO LA TORRE MARATONA E SI RICORDA SE QUEL GIORNO ERANO IN SERVIZIO PER I CONTROLLI POLIZIOTTI O CARABINIERI CI FA UN FAVORE. GRAZIE (DIFFONDETE)"
Il paraplegico a cui è stata sequestrata la storica bandiera.
Per il resto, si potrà notare nella foto qui sotto che anche in Estonia - in Estonia - i poliziotti hanno i numeri sui caschi, mentre nella foto a destra vi è l'immagine di una rissa in occasione di una partita tra poliziotti bulgari e rumeni: sono esseri umani anche loro.



27 aprile 2007: la dichiarazione del Prefetto, Serra riportata dalle notizia ANSA consente di affrontare un argomento che interessa tutta Italia.
Forse non tutti hanno capito che siamo di fronte a una burla. La burla è quella dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che di nazionale ha ben poco. Tutte le tifoserie si lamentano - e a ragione - delle disparità di trattamento che si stanno verificando in tutta Italia. Questo perché i media sono riusciti a far passare per vero un equivoco colossale: che quanto dice l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive sia legge.
Così non è.
La legge Amato ha avuto due fasi.
La prima fase, di gestazione, è stata rappresentata dal noto Decreto Amato, con efficacia limitata a 60 giorni.
Nei vari passaggi parlamentari, venne tirata fuori al Senato una modifica, l'art. 2 bis, che puniva le "manifestazioni esteriori", vale a dire puniva tutte le manifestazioni di qualsiasi tipo (striscioni, cori e via dicendo) che fossero in qualsiasi modo legate al movimento ultras.
Questa modifica, ovviamente non costituzionale, è stata eliminata con la conversione in legge del decreto Amato, che punisce solo (come peraltro era anche prima) gli striscioni di carattere intimidatorio e violento.
Tuttavia, non appena si ebbe notizia della modifica di cui ho detto in precedenza, l'Osservatorio Nazionala sulle Manifestazioni Sportive ha tirato fuori una specie di regolamento che disciplina l'ingresso del "materiale da tifo" introducibile negli stadi che si basa proprio su quella modifica poi eliminata con la conversione in legge.
Inutile dire che, dopo la sua eliminazione, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive NON ha modificato quanto in precedenza deciso.
Questa disposizione NON è una legge, ma una disposizione che le varie Questure del luogo debbono fare rispettare.
Qui nasce il problema perché per ragioni di ordine pubblico, ogni questura si regola come vuole. Accade quindi a Venezia che il Prefetto locale dia disposizioni ai propri uomini di essere rigorosissimi, ed ecco lì che vengono sequestrate persino le magliette. Accade che a Roma si giochi il derby, e che quindi un Prefetto, Serra accusato da radio, stampa ed internet di essere un distruttore del tifo organizzato (basta conoscere il numero dei diffidati a Roma e il progetto de "La mia Sud" del Prefetto per capire quanto possa essere apprezzato dalla tifoseria organizzata) faccia marcia indietro e dica a poliziotti, carabinieri e finanzieri di "chiudere un occhio", quando con l'altro occhio stronca ogni forma di civile ed ironico dissenso: "Se non ci sono elementi di reato o frasi offensive, e' giusto che gli striscioni ci siano", queste le parole del Prefetto. Chiedo allora, allo stesso Prefetto che rifiuta alle Iene ogni commento sulla rapina consumata ai danni della signora inglese, quale elemento di reato o quale frase offensiva si celi dietro lo striscione "A noi ce s'è rotto er fax", che è valso tre anni di diffida con triplice obbligo di firma per un tifoso della Roma e che è stato riportato da tutti i quotidiani come nota ironica ad un eccessivo rigore delle forze dell'ordine nell'applicazione delle disposizioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
Il problema è che il Prefetto, Serra cerca con questa boutade di mostrare un lato filo-tifoso che - per le cose che non hanno risalto pubblico - non mostra affatto di avere, giacché doversamente dovrebbe chiamare il Questore di Roma e dirgli: "Davvero hai fatto una diffida per quello striscione? Revocala subito!". I tifosi della Roma NON dimenticano che è lui che ci ha fatto giocare di lunedì Fiorentina/Roma quando è da sempre che andiamo in 15000 a Firenze, è lui che ci ha fatto giocare un Roma/Napoli di Coppa Italia infrasettimanale a porte chiuse ed è sempre lui che vuole fare la Sud a spicchi per distruggere ogni forma di tifo organizzato. Fosse per me gli striscioni "simpatici" ad uso e consumo di Sky se li facesse da solo.
Senza averlo sentito prima, B. è evidentemente dello stesso avviso: "Basta Lorè, è la 100° volta oggi che leggo sti articoli su Serra "buonista", sul fatto che al derby si possono far passare gli striscioni e cagate varie... BASTA!!! Serra pensasse a problemi ben più importanti che commentare gli striscioni sul derby... sai ora come ora cosa sogno? che domenica al derby non ci sia NESSUNO striscione...proprio per fargli vedere che nessuno se lo ***... (ehm...mi sono lasciato trasportare...) dopo essermi visto sbattere in prima pagina "la mia sud" (in questo caso sud volutamente minuscolo), questa è la goccia che ha fatto traboccare il  vaso...".
Le intercettazioni di Moggi fanno sorridere e tanto fanno capire... la prossima volta che me rubano la moto chiamo pure io il Questore in persona!
"...Già, dà indicazioni alla Digos sul trasporto di un'amica, Silvana, dal dentista: andata e ritorno. Dino Paradiso, ispettore capo della Digos romana, amico di famiglia, non ha bisogno neppure che glie lo dicano: "Se ti devi muovere la sera per Roma ti metto a disposizione uomini e mezzi". E Moggi ricambia con poco, gli racconta come ha fregato gli ultrà della Roma nell'ultima trasferta all'Olimpico: "Conosco bene la città, noi siamo passati dal ministero degli Esteri e ho fatto arrivare sotto gli ultrà il pullman della Roma: uova, sassi, non l'hanno riconosciuto". E giù a ridere. Quanti biglietti vuoi? "Me ne servono dieci, Iannelli, il generale Gervaso... ". In un Paese normale TUTTE le persone intercettate che ricoprono incarichi istituzionali dovrebbero dimettersi, senza se e senza ma. Poiché, al contrario, viviamo in un Paese dove esporre uno striscione con le parole della Costituzione è reato, prospereranno ancora, ma almeno si lasci dire che "ce s'è rotto er fax". Proprio così, ce s'è rotto er fax perché ce l'avete rotto voi!
Inserisco una parte delle registrazioni qui sotto, provando pena per quella parte delle Istituzioni che svolgono il loro lavoro onestamente e precisando che i titoli sono presi dallo stesso speciale di Repubblica.it che trovate sul link di seguito indicato.
http://www.repubblica.it/speciale/2007/dossier_intercettazioni/index.html
LA PRESENTAZIONE DI REPUBBLICA.IT
NON SI SONO mai ascoltate le intercettazioni di Calciopoli dal vivo: voce e insulti dei protagonisti dei campionati degli ultimi dodici anni. Non si sono mai sentite le ormai leggendarie telefonate di Luciano Moggi, il dg della Juventus vincente del Duemila, il "commendatò" del calcio, come qui molti chiamano, deferenti, l'uomo al centro dello scandalo calcistico del secolo. Repubblica.it, ottenuti i dischetti con le intercettazioni che lo scorso aprile hanno sconvolto il calcio, dischetti consegnati dalla magistratura a tutte le parti interessate e quindi legalmente riproducibili, ha ascoltato le prime 700 telefonate. 

Da questo lungo ascolto - tolte le intercettazioni con insulti gratuiti, le bestemmie, i riferimenti sessuali, le allusioni da bar, tolte le intercettazioni inutili o offensive - ne abbiamo estratto quelle giornalisticamente interessanti, le abbiamo divise in vari capitoli e ve le offriamo. Sono le prime duecento intercettazioni "dal vivo" dopo la tempesta sul calcio di maggio e riproducono con fedeltà lo sporco campionato professionistico all'era di Moggi. Fanno capire più dei processi sportivi e delle lunghe interviste: qui i toni, gli ammiccamenti, i sospiri aggiungono alla sostanza del caso - il tentativo di manovrare il campionato di calcio italiano - elementi a carico, non a discarico. 

Siamo nella stagione calcistica 2004-2005. Si ascolta, in questi file, Luciano Moggi direttore generale della Juventus parlare come fosse un presidente federale, senz'arroganza, consapevole del suo ruolo primario nel calcio. E poi dare indicazioni chiare ai designatori arbitrali, spiegare ai procuratori dei calciatori le strade meno battute e più rapide per portare alla Juve fuoriclasse, Cannavaro, Ibrahimovic. Si ascolta Luciano Moggi trattare "temi sensibili" - inchieste giudiziarie, promozioni di carriera - con pezzi importanti delle istituzioni garantendo come contropartita abbonamenti e poltroncine centrali al Delle Alpi, magliette di Del Piero, posti aereo per la trasferta di Champions League a Madrid. E poi riferire ad Antonio Giraudo, l'amministratore delegato. 

Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, i designatori mossi con il filo da Moggi senior: ci sono anche loro. Si comprende cliccando su questi "file" come abbiano in odio Pierluigi Collina, l'arbitro che li oscura: quando gli devono affidare una partita importante la motivano con obblighi di norma. Fosse per loro, Collina farebbe l'anticipo di serie B ogni venerdì sera. E poi si comprende, in maniera ancora più netta, che i due designatori si detestano reciprocamente. "Quello è pericoloso, uno scemo", dice Bergamo di Pairetto. "Quello è un matto", replica Pairetto a terzi. Difficile immaginare che per le sei stagioni in cui hanno governato - per volontà delle sette sorelle e per aiutare la grande madre Juve - si siano prodotte designazioni arbitrali credibili. 

Sono colloqui, quelli che vi proponiamo, fatti di soprannomi tra persone che non si rispettano e che, se possono, si fregano: il numero uno, appunto, e poi Pinochet, Atalanta, il rospo, la combriccola romana, Zio Fester. Sembrano i "falsi" della commissione Mitrokhin e invece sono nell'ordine Giraudo, Bergamo, Pairetto, gli arbitri che girano intorno a Massimo De Santis e l'amministratore del Milan, Adriano Galliani. I linguaggi, spesso, sono banalmente cifrati: c'è l'omino, ci sono "i personaggi" e poi "x e y". Molti degli intercettati temono le intercettazioni e, non a caso, per gestire le comunicazioni più delicate usano schede protette o rimandano i colloqui "a quando ci vediamo di persona". 

Spesso i Moggi, padre e figlio, chiudono la conversazione con gli interlocutori così: "Non dire niente a nessuno". Che Mutu è in carico alla Gea, per esempio, e che a un giocatore, a uno solo dell'amplissima scuderia, la Gea ha fatto un regalo. Silenzi, e anche omertà. In queste intercettazioni si ascolta un calciatore del gruppo rispondere "no" alla stessa domanda posta dieci volte dall'Ufficio indagini, domanda che potrebbe inguaiare Alessandro Moggi. Per dieci volte "no": "Non gli ho detto niente", riferirà ai padroni. 

Hanno un pulsvalore di comprensione culturale, queste telefonate. Tra le duecento intercettazioni si possono ascoltare procuratori - e qui, per esempio, è intervenuto il nostro filtro - definire gli avversari di mercato omosessuali, quindi pedofili: omosessuali quindi pedofili nel rozzo calcio moderno è semplicemente un assioma. L'ex arbitro, poi, "è mezzo gay", si sa. E così il segretario federale che non si adegua. E' un mondo fatto di italianissime amanti, e anche queste non compariranno tra le telefonate selezionate, e italianissimi doppi giochi, questi si possono ascoltare. 

Istruttiva e didascalica è la consegna certosina dei regali ai ministri, ai giornalisti potenti. Moggi è un maestro nel dare istruzioni e indirizzi ai suoi portaborse ed è professore, appunto, nella consegna dei biglietti di tribuna: a finanzieri e uomini Digos, questori, dirigenti avversari, fratelli di calciatori. "Dagli la Tribuna Ovest, quello non conta", istruisce. Il giudice Calabrò? "Cinque di tribuna d'onore". 
In questo bouquet di telefonate si possono apprezzare vere e proprie performance telefoniche di Moggi, capace di rispondere a tre cellulari in contemporanea: lui telefona a tutti, anche se non sa mandare i messaggini. E poi, in un'occasione il "dg" dimentica uno dei cellulari acceso e lascia filtrare notizie. Capita anche il migliore. Franco Zavaglia, capo operativo della Gea, non capisce mai i nomi alla prima: "Eh, chi sei?". Il calciatore D'Agostino non sopporta Totti e Cassano, e lo dice: "Lo spogliatoio della Roma è una massa d'infami". Ci sono tante parolacce, in questi file, i giudici dell'Arbitrato ne sono rimasti scioccati. 

L'italiano è incerto, ridotto al minimo indispensabile. I gol, nella Calciopoli raccontata dalle intercettazioni, sono sempre "go". Il giocatore che ha un calo d'attenzione è sempre "sconcentrato". E i suoi giovani protagonisti amano sussurrare, perlopiù, storie di veline rifatte e speranze d'incontri erotici: la ribalta avvicina ai Moggi junior, ai Calleri junior televisioni, bei ristoranti, belle ragazze, con cessionarti dfa'uto di lusso. E loro prendono tutto quello che possono.. 
Ai balconi dei padroni del convento, "Moggi's & Gea", si affacciano fugacemente molti presidenti di club: Spinelli, Preziosi. E moltissimi "ds" e "dg". Si ascolta Roberto Stellone, buon attaccante, prototipo del calciatore Gea, offrire all'agenzia d'intermediazione testimonianze scagionatrici. E dire, cambio merce, al procuratore Zavaglia: "Sono il più forte di tutti, mandami a giocare in Russia che uno come me deve guadagnare 5 miliardi". Il calciatore ai tempi di Moggi non prova a vincere la Champions League, preferisce guadagnare 5 miliardi. 

Qui dentro ascolterete veri e propri tentativi di "combine", falliti (Lazio-Fiorentina 1-1) e riusciti (Parma-Lecce 3-3). Lo hanno sancito i processi della giustizia sportiva. Ascolterete arbitri proni al sistema e arbitri consapevoli, addetti agli arbitri che provano a controbilanciare il potere arbitrale Juve portando al Milan guardalinee amici. E presidenti Aia abili nel chiedere e offrire raccomandazioni, poi funzionari infedeli di polizia, di finanza, di ministero, di Federcalcio. Ci sono padri di calciatori che fanno i talent scout per la Gea e ragazzi che hanno capito che rivolgersi alla Gea è il metodo più rapido per ottenere un posto in squadra. Ecco, le prime 200 telefonate di Calciopoli: ora si possono ascoltare dal vivo. 
 

Tra le centinaia di telefonate, qui sotto gli MP3 scaricati delle più significative.



Il capo della Digos
grazie del regalo
(1203 kb)

Il Questore Improta mi ha chiesto sette biglietti
(2217 kb)

Al poliziotto Digos: ho fregato quelli della Roma
(5072 kb)

Con Emerson: a Roma ti metto a disposizione la Digos
(5917 kb)

Indicazioni alla Digos e al portaborse
(6087 kb)

L'amica ha bisogno, si muove la Digos
(1399 kb)

Il poliziotto: ci ho mandato la volante
(1247 kb)

Macché Digos lo si dice al Questore
(4480 kb)

Moggi Jr. al poliziotto: in Spagna con la patente
(2116 kb)
 

I biglietti a Giletti e Pisanu
(16084 kb)
 

Parcheggi abusivi, applausi abusivi, 
villette abusive, abusi sessuali abusivi; 
tanta voglia di ricominciare abusiva. 
Appalti truccati, trapianti truccati, 
motorini truccati che scippano donne truccate; 
il visagista delle dive e' truccatissimo. 
Papaveri e papi, la donna cannolo, 
una lacrima sul visto: Italia si', Italia no. 
Italia si', Italia no, Italia bum, la strage impunita. 
Puoi dir di si', puoi dir di no, ma questa e' la vita. 
Prepariamoci un caffe', non rechiamoci al caffe': 
c'e' un commando che ci aspetta per assassinarci un po'. 
Commando si', commando no, commando omicida. 
Commando pam, commando prapapapam, 
ma se c'e' la partita 
il commando non ci sta e allo stadio se ne va, 
sventolando il bandierone non piu' il sangue scorrera'. 
Infetto si'? Infetto no? Quintali di plasma. 
Primario si', primario dai, primario fantasma. 
Io fantasma non saro', e al tuo plasma dico no; 
se dimentichi le pinze fischiettando ti diro': 
"Fi fi fi fi fi fi fi fi, ti devo una pinza. 
Fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l'ho nella panza". 
Viva il crogiuolo di pinze, viva il crogiuolo di panze. Eh 
Quanti problemi irrisolti, ma un cuore grande cosi'. 
Italia si', Italia no, Italia gnamme, se famo du' spaghi. 
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi. 
Una pizza in compagnia, una pizza da solo; 
un totale di due pizze e l'Italia e' questa qua. 
Fufafifi, fufafifi, Italia evviva. 
Squerellerellesh, cataraparupai, 
Italia perfetta, perepepe' nainananai. 
Una pizza in compagnia, una pizza da solo; 
in totale molto pizzo ma l'Italia non ci sta.
Italia si', Italia no, scurcurrillu currillo. 
Italia si': ue'. 
Italia no, spereffere fellecche. 
Ue', ue', ue', ue',ue'. 
Perche' la terra dei cachi e' la terra dei cachi 
(ELIO E LE STORIE TESE)
Spero di chiudere la polemica relativa alla data di nascita della Roma (poi ognuno rimarrà delle sue idee) con la risposta di Massimo Izzi a Sandro:
"Caro Lorenzo, ho letto la mail inviatati da Sandro de Il Mio canto libero. Ti prego di girargli la mia risposta se questo è possibile. Non conosco Sandro, ma va da se che il rispetto è reciproco, come non posso nè voglio mettere bocca sulla parte più strettamente sentimentale del suo intervento. Se qualcuno è affettivamente legato alla data del 22 luglio, nessuno gli impedirà mai di festeggiarla, così come quando allo stadio nel 1982 tolsero Roma Roma Roma! per inserire un altro inno, tutti noi tifosi rimanemmo legati al brano di Venditti, nessuno lo portò via dal nostro cuore ... e il tempo lo ha ricondotto anche allo stadio. Diverso è il discorso se vogliamo affrontarlo su un piano razionale. Chiunque voglia controllare le fonti edite uscite subito dopo la riunione del 7 giugno si renderà conto che non si trattò affatto di un incontro preliminare. La Gazzetta dello Sport parlò espressamente di "firma dei rappresentanti delle tre Società romane", vennero reso noto il nome "Associazione Sportiva Roma", i colori sociali e il simbolo "i colori dell'urbe con il fascio e la Lupa Romana", scrive Il Tevere, vene resa nota l'ubicazione di un campo effettivo di gioco "Motovlodromo Appio" e di quello d'allenamento "a Testaccio", venne reso noto il nome del Presidente effettivo, "Italo Foschi", del Presidente Onorario "Umberto Guglielmotti", del consigliere delegato Ulisse Igliori, si rese noto anche che il club (in ossequio alle norme federali), avrebbe praticato tre sport "Calcio, atletica e ciclismo"..... da questo momento le interviste rilasciate da Foschi (che ho inviato al sito asromaultras), sono rilasciate in qualità di presidente dell'AS Roma ...... Se non si volesse tenere in considerazione tutto questo (ma non ne capirei il motivo), ci sono due testimonianze a supporto del fatto che la fondazione avvenne a Via Forlì 16, ovvero quelle da me raccolte da Vittorugo Foschi (figlio e omonimo di Vittorugo Foschi fratello di Italo Foshi), (intervista pubblicata nel giugno 2005 da Il Romanista, prima della scomparsa dell'avvocato Vittorugo, e di cui counque esiste registrazione) e quella a Vittorio Zingarelli pubblicata il 25 aprile, sempre da Il Romanista. Si tratta di "fonti primarie", che acquisirono i fatti direttamente dai protagonisti e che hanno confermato come ricordo familiare che la Roma fosse nata proprio a Via Forlì 16 ... se non si volesse tenere conto neanche di questo (ma poi perchè), devo passare a parlare dell'Ordine del giorno numero 1, datato 22 luglio 1927. E' un documento molto importante, ma non è un atto di fusione. Iniziamo a dire che nacque come strumento informativo. Ne venne inviata copia ai giornali e a tutti i personaggi inseriti nelle commissioni che avrebbero dovuto assicurare alla società una adeguata struttura. Il sottoscritto girando per archivi ne ha rintracciata una copia (ho informato il comitato storico che presiede la mostra sugli 80 anni della Roma dando tutti gli estremi e forse il documento sarà esposto nella mostra organizzata dall'UTR) ... ebbene, Sandro parlava di firme, ma se chiunque di voi avrà la bontà di osservare la copia pubblicata dal libro di Saini si renderà conto che l'ordine del giorno numero uno non porta la firma di Igliori, non porta la firma di Scialoja e sotto la dicitura Il presidente Italo Foschi, non porta neanche l'autografo di Italo Foschi. L'unica firma che troverete è quella di Sebastiano Bartoli, il segretario della Società, fu il solo, con grande probabilità a gestire l'operazione e ad incaricarsi di spedire le copie agli interessati... Non vi fu nessuna firma dunque per l'ordine del giorno numero uno, e non vi fu perché non era destinata a ratificare una fusione che c'era stata già il 7 giugno 1927 a Via Forlì 16.... Sandro parlava delle gare con l'UTE di gare informali. Ebbene l'UTE era vice campione d'Ungheria, aveva, come scrisse Il Messagero: "sette giocatori internzionali fra i quali emergono i due terzini Carlo e Giuseppe Fogl bene a ragione denominati come la diga insormontabile della squadra nazionale ungherese", si scelse un avversario di cartello perché si trattava del debutto della AS Roma, inoltre, come scrive sempre Il Messaggero: "I dirigenti del nuovo sodalizio hanno voluto, (...) dar modo a tutti gli appassionati di assistervi: hanno scelto un orario comodo data la stagione, ed hanno anche saputo aumentare l'importanza della riunione di domani facendo precedere la partita internazionale da un altro importantissimo avvenimento di calcio: la finale del campionato di seconda divisione tra il Terni e il Savoia" .... vene attuato un servizio di trasporti speciale ... la Roma avebbe, sempre per quanto scrive il Messaggero, giocato in maglia "giallo-rossa" ... infine vorrei ricodare che otto uomini scesi in campo saranno titolari della rosa della Roma nel corso della stagione 27/28 (Rapetti, Mattei, Corbyons, Ferraris IV, Degni, Rovida, Ziroli, Cappa), mentre Chini, presente in panchina, non venne fatto giocare per scelta tecnica e Ballante, Zamporlini, Scocco, Canestrelli, Bianchi, Scardola vennero tenuti a riposo perché schierati il giorno prima nelle file della Roma B .... Mi resta un'ultima cosa da dire. Non dico oggi questa cosa perché ho dietro le mie spalle uno speculatore o qualche astuto esperto di marketing ... lo sto dicendo dal 1992, da quando me ne sono accorto, e nessuno lo ha raccolto (nonostante lo abbia scritto in una tesi di laurea, due libri e decine di articoli) ... sono quindici anni che sto ripetendo queste cose e credo di averle abbondantemente dimostrate ... vorrei anche dire che mio padre è nato a Via Ginori 7 e chi ama la Roma sa cosa significa questo ... un padre testaccino, romanista e macellaio, che mi ha attaccato questa passione. Ho fatto tutto per passione, "senza mai guadagnarci una lira" perchè sono un tifoso della Roma. Questo è quanto. Massimo Izzi.
E andiamo co' sto derby!
"Marco Delvecchio intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di 1927, in diretta su Rete Sport ha rivelato il suo sogno, tornare a Roma. "Tornerei
nella capitale anche a piedi, al minimo dello stipendio o addirittura gratis, poichè la felicità non ha prezzo, per questo non rifarei mai la scelta di andarmene. Anche se nato a Milano, Roma è la mia città, ne sono innamorato, i tifosi, la storia, e l'ambiente che si respira sono unici al mondo". "Dentro" continua l'attaccante dell'Ascoli "mi sento ancora un giocatore giallorosso, soffro per le sconfitte ed esulto per le vittorie della squadra." Delvecchio asserisce inoltre "Sono andato a Brescia per il mio egoismo, lo ametto!"L'attaccante dice di se: "Sono orgoglioso e testardo, ma non ho alcun problema a capire quando sbaglio. La mia è stata una scelta prettamente economica" dichiara "ed inoltre trovavo pochissimo spazio in squadra, ma col senno di poi non prenderei mai questa decisione. Sono innamorato di Roma e della Roma, farei tutto per tornarci." "Mi basterebbe - continua - addirittura essere tesserato per 2 partite, naturalmente questo è un sogno, se non dovesse avverarsi, il mio amore per questa maglia resterebbe il medesimo."
http://www.calciomercato.com/index.php?c=24&a=41104.


26 aprile 2007 (pomeriggio): riguardo la questione della data di nascita dell'A.S. Roma, ricevo e pubblico l'e-mail inviatami da Sandro de "Il mio canto libero":
"Caro Lorenzo,sono Sandro del Canto Libero on air e credo proprio di essere io la "pietra dello scandalo" sull'annosa vicenda legata alla data di nascita dell'AS ROMA.
Premetto che non ho nessun motivo personale per perorare una tesi anzichè un'altra, ci tengo se me ne dai l'opportunita a ribadire alcune cose.
Rispetto il signor Izzi,ma ciò che Lui ha relazionato si avvicina alla realtà solo in parte.
Mi spiego: Quando si crea un gruppo,una squadra,un partito o associazione si hanno una serie di riunioni informali nelle quali si determinano strategie e finalità comuni.
Si cercano adesioni e si prepara un organigramma. Nella famosa data del 7 giugno 1927 in via del tutto informale e senza un riscontro cartaceo ufficiale riconosciuto dalle passate dirigenze si gettarono le basi ultime ( a dir la verita altre riunioni furono fatte prima di quella data) per la fondazione del nostro Sacro sodalizio Capitolino.
La squadra in embrione giocò due amichevoli non ufficiali, senza i colori che noi tanto amiamo,f acendo una fisiologica selezione di giocatori provenienti dalle tre compagini che alimentarono la fusione che diede i natali alla nostra squadra.
Il 22 luglio 1927 non fu stilato solo un organigramma. Ci furono firme ufficiali e a quel giorno la storeografia ufficiale lego la fondazione della Roma.
Ci fu l'abbraccio di Italo Foschi a Ulisse Igliori,per me,non meno importante delle firme di cui sopra.
Mi permetto di relazionarti ciò che dichiarò DINO VIOLA parlando un giorno della nascita della Roma....
"Il 22 Luglio 1927 è nata non una squadra ma un sogno....questo siamo oggi,eravamo ieri,rimarremo sempre. Ogni 22 di luglio una lacrima scende sul mio volto e alimenta una passione...... Quella data è la nostra storia... Il primo passo... Sono grato al pioniere Foschi,perchè con la firma del 22 luglio ha reso possibile una meraviglia sportiva senza eguali.......".
Detto questo,la mia sollevazione via etere è motivata da alcune considerazioni.
Amo dire che in un mondo che divide la Roma unisce..... tutto parte da qua.....
Tra tante divisioni, posizioni diverse, problemi e repressione fisica e concettuale alcune cose sono state sempre dei punti fermi affettivi e tradizionali.
Il 22 luglio 1927 è un punto fermo.
Come non ricordare amici, semplici tifosi e ultras che da tanti anni nella notte tra il 21 luglio e il 22 brindano commossi in via uffici del vicario 35?
Come non ricordare stendardi e striscioni con quella data.... come non rispettare tanti amici che volati via troppo presto con loro hanno portato un tatuaggio con scritto 22 luglio 1927? (ricordo Fabrizietto,Andrea,Mirketto del Commando).
Ti prego di credere nella mia assoluta serenità nell'affermare che mi disgusta questo revisionismo da quattro soldi che sconfessa e stravolge una storia, secondo me, gonfia d'orgoglio ed emozioni.
Non vorrei che questa situazione fosse il preludio a iniziative e festeggiamenti patrocinati da chissà quale laido personaggio.
Non vorrei che nell'ottantesimo anniversario tutti salissero sul carrozzone dell'apparire... anche quelli che Romanisti poi non sono.... o lo sono a corrente alternata. Spero di non averti disturbato.
"....il passato non si dimentica....."  22 LUGLIO 1927,storia,cultura sportiva,tradizione".
Non c'è che dire, la questione è affascinante... Non avevo mai avuto dubbi in ordine al fatto che la Roma fosse nata il 22 luglio 1927, anche perché conosco bene tutte le varie "opere" letterarie legate alla nostra squadra che solo a tale data fanno riferimento. Tuttavia quando una persona che si è laureata nella storia dell'A.S. Roma svolge in modo disinteressato delle ricerche andando direttamente alle fonti, credo sia assolutamente degna di considerazione.
Non credo che l'accertamento della verità storica possa essere considerato "revisionismo da quattro soldi" a meno che, naturalmente, tale accertamento non sia costruito sul nulla.
Al di là del fatto che la Roma giocò la partita del 17 luglio 1927 con la maglia rossa con i bordi gialli (o almeno cosi sembra dalla foto che ci mostra Cappa segnare quello che tutti i libri riconoscono essere il primo della storia giallorossa), credo invece ci sia un problema di fondo che mai potrà conciliare le differenti posizioni: cosa si intenda per "nascita" di una squadra.
Detto questo, credo comunque che pur sostenendo la tesi del 7 giugno 1927 non ci sia alcuna mancanza di rispetto nei confronti di chi festeggia il 22 luglio o di chi ha tatuato sul braccio tale ultima data, essendo del tutto evidente che il discorso è più per amatori che per la massa di tifosi della Roma.
Capisco comunque che possa essere come per Bruno Conti scoprire di non essere nato a Nettuno ma ad Abbiategrasso!
Il Prefetto, Serra ci fa sapere che "Se non ci sono elementi di reato o frasi offensive, è giusto che gli striscioni ci siano, perché sono il sale del calcio - le parole del Prefetto - Rappresentano una sorta di folklore e impedirli significherebbe penalizzare il calcio. Stando alle valutazioni dei club, non sono previsti più di 60-65mila spettatori. Quindi lo stadio non sarà pieno, anche perché la Roma giocherà tra poco la finale di andata di Coppa Italia con l'Inter. Nello stadio saranno presenti 500 steward con le forze dell'ordine al prefiltraggio per evitare forzature. Il numero degli uomini impiegati sarà consono all'importanza dell'evento, con la presenza di poliziotti e carabinieri in borghese dove di solito avvengono piccoli scontri".
Peccato che proprio oggi sia stata notificata dal Questore di Roma (di cui Serra è il capo) la diffida con obbligo di firma per tre anni per lo striscione "A noi ce s'è rotto er fax".
Notizia ANSA:
"(ANSA) -ROMA, 25 APR- L'Uefa ha multato Roma e Manchester per i disordini all'Olimpico in occasione dell'andata dei quarti di Champions League disputata il 4 aprile. In occasione della gara, i sostenitori delle due squadre hanno acceso bengala e lanciato razzi, oltre ad essere coinvolti in disordini sugli spalti. La Roma, che vinse quella partita 2-1 prima di perdere poi 7-1 il ritorno all'Old Trafford, e' stata multata per 75.000 franchi svizzeri (47.700 euro), mentre lo United per 35.000 (21.300 euro)".
Il problema qual'è? Che non mi risulta che i tifosi della Roma abbiano acceso bengala. Nelle foto che ho scattato personalmente durante la partita si può vedere che è stato acceso solo un minuscolo bengala di colore bianco e 4 fumoni giallorossi. Nessuno di essi è stato lanciato. Credo che invece la sanzione sia per illancio di bottigliette tra gli spettatori della Curva Nord con i tifosi del Manchester United. Ho cercato vanamente sul sito dell'UEFA la decisione ufficiale, che temo sia stata un po'... rivista.


26 aprile 2007: anzitutto una e-mail di Andrea:
"Ciao Lorenzo, volevo rispondere al mio omonimo che si domandava alcuni quesiti in merito alla vendita dei biglietti per il derby.
I provvedimenti vietano la vendita di un quantitativo di biglietti per gli ospiti da parte della società in casa a quella in trasferta. Infatti da quando c'è questa nuova legge la squadra di casa vende direttamente i biglietti degli ospiti abilitando punti vendita sul territorio della società ospitata. Faccio un esempio: la Roma è stata ospite dell'Inter, i biglietti fino a prima della legge sarebbero stati recapitati dall'Inter alla Roma e venduti da questa presso i Roma Store. Invece seguendo la nuova legge l'Inter ha abilitato alla vendita del settore ospiti le filiali della Bpm ( il suo circuito abituale di vendita ) del Lazio. Quindi ha gestito lei direttamente la vendita.
Lo stesso accade adesso al derby: la Roma non ha consegnato i biglietti dei settori Nord alla Lazio, ha abilitato le abituali ricevitorie a Lazio a venderli, ma è lei che gestisce. Ecco perchè su alcuni quotidiani si legge che la Lazio non può far nulla sulla decisione di concedere 4 giorni di prelazione agli abbonati e solo 2 di vendita libera. Sempliccemente perchè non è lei a gestire il suo quantitativo ma la Roma, in base a queste nuove norme.
Riguardo al tagliando segnaposto sono completamente d'accordo con quanto scritto e non escluderei che i posti non ritirati siano poi rivenduti. Questa sarebbe una zozzata pazzesca!!! Un saluto".
Poi, ecco un articolo tratto da "Airone": "Stadi violenti, gli antichi Romani facevano così".


25 aprile 2007: anzitutto volevo segnalare che sul sito http://nuke.lungotevere.org/ vi sono due articoli che possono interessare, uno - un po' più giuridico - scritto proprio da me ed un altro riferito al "modello inglese" alla luce dei recenti matches contro il Manchester United.
Poi, per i più filo-economisti visitatori del sito, vi segnalo l'articolo "La battaglia campale di Lotito contro l'eredità di Cragnotti" sul sito
http://qn.quotidiano.net/conti_del_pallone_2007/2007/04/24/7953-battaglia_campale_lotito.shtml.
Notiziola ANSA:
"(ANSA) - LONDRA, 24 APR - L'associazione dei tifosi del Manchester Utd (Imusa) pretende le scuse della polizia italiana dopo gli scontri dell'Olimpico in Champions. "Noi tifosi siamo stati percossi con manganelli e bastoni senza alcuna ragione valida e vogliamo le scuse", afferma il portavoce dell'Imusa - Colin Hendrie (che è proprio la signora inglese vittima del poliziotto che le ha rapinato la macchina fotografica, n.d.L.) -. Chi e' stato ferito dovra' ricevere un indennizzo economico e deve ricevere scuse formali. Abbiamo anche prove fotografiche che gli agenti hanno usato il manico dei loro manganelli per colpirci". Bisogna scusarla: in Inghilterra pensano ancora che il verso dal quale si impugnano i manganelli sia quello del manico... a proposito di modello inglese: l'Italia è uno dei pochi Paesi che vede i propri agenti non dotati di numero di identificazione sul casco. La Melandri e Amato dovrebbero sapere che nel modello inglese gli agenti lo hanno, basta vedere le foto di Manchester United/Roma.
Splendide poi queste foto tratte dal sito Corederoma che immortalano la celebrazione del 2760° compleanno della nostra amata Patria:
http://www.corederoma.net/download/natalediroma2007/GRUPPOSTORICOROMANO.HTML


24 aprile 2007 (pomeriggio): una notizia fantastica:
"(ANSA) - ROMA, 24 APR - Il prefetto di Roma Achille Serra e' stato nominato commissario ad acta dal Tar di Catania. Lo ha detto il presidente Figc Giancarlo Abete. Il prefetto ha subito incontrato il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese e lo stesso Abete. Al termine del colloquio, durato circa un'ora, Abete ha ribadito le difficolta' oggettive che ostacolano la disputa del match Catania-Ascoli previsto per le 15 di domani sul neutro di Modena. La data fissata in precedenza era il 2 maggio". Perché è fantastica? Perché il TAR di Catania (un giudice della Repubblica, le cui decisioni devono essere rispettate da tutti, forze dell'ordine in primis) ha detto che Catania/Ascoli si deve giocare a porte aperte mentre la Polizia tramite il democratico Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive continua ad adottare provvedimenti che ne dispongono la chiusura. Il commissario ad acta è colui il quale è incaricato di far rispettare una decisione di un Tribunale dello Stato. Con sottile perfidia, il T.A.R. di Catania ha indicato proprio il Prefetto, Serra quale incaricato di far rispettare la propria decisione!
Luca:
"Ciao Lorenzo sono Luca e volevo scriverti in risposta a quella ragazza che si firma R. in merito ai biglietti del derby....tanto per fare ancora piu casino sulla vicenda vi dico che io alle 13 e 30 stavo alla biglietteria del gran teatro,con 10 persone in fila davanti a me,e la linea c'era.Pensa che ho avuto anche il tempo di andare a prendere mio zio a casa(non mi davano il suo biglietto senza il suo documento...!!!...)e tornare,quando alle 14.04 ho acquistato due DISTINTI SUD e mi e' stato detto anche dalla ragazza al botteghino che ce ne erano ancora 50 disponibili....bah...mistero dei numeri...
Un ultima curiosita'...ma non e' illegale presentare documenti personali altrui...?" (no, se si è delegati, n.d.L.).
Una e-mail di Ricky mi consente di affrontare un argomento su cui pare ci sia una feroce polemica tra etere e carta stampata e riguarda la vera data di nascita della A.S. Roma: " 7 giugno 1927???  La cosa bella è che nella pagina della storia l'hanno pure scritto chiaramente: "Così nel luglio del '27 venne costituita la nuova società, nata dalla fusione di Alba, Roman e Fortitudo". http://www.asromacalcio.it/NewsDoc.aspx?Categoria=ITPrimoPiano&Documento=7610.
Premetto di non sapere le ragioni per le quali venga così contestata la data di nascita della Roma, che lo studioso Massimo Izzi, di cui ho grande stima in quanto non sono in molti ad essere laureati con una tesi sulla stroria dell'A.S. Roma, ha ricostruito collocandola al 7 giugno 1927. Non conoscendo le ragioni di chi invece sostiene che sia quella "ufficiale" del 22 luglio 1927 (al quale anch'io sono rimasto fedele da sempre, anche se la cosa non mi cambia più di tanto), gradirei che mi fossero comunicate. In effetti la Roma disputò la sua prima partita ufficiale il 17 luglio 1927 contro l'Ujpest (se si esclude quella disputata il giorno prima dalla Roma B) e ciò striderebbe con la logica se fosse vero che fosse nata 5 giorni più tardi. A quanto ne so io, il 22 luglio è la data in cui viene stilato il noto "ordine del giorno n. 1" con il quale si fissa l'organigramma della neonata A.S. Roma. Comunque sia c'è un solo modo per tagliare la testa al toro: andare in biblioteca e prendere la bobina del mese di giugno 1927 per verificare se il famoso articolo "La fusione Alba-Fortitudo-Roman" sia stato edito il 23.07.1927 o l'08.06.1927, quindi la questione è semplice.
E-mail di Andrea: "Ciao Lorenzo, premesso che sono abbonato in Curva Sud e che sono contento di avere di fronte domenica prossima dei tifosi avversari con cui scontrarmi a livello di tifo, leggo sul sito ufficiale della as roma spa le informazioni per la prevendita dei biglietti del Derby e noto queste cose:
-         la società a.s. roma spa (volutamente minuscolo) fornisce l’intero stock di biglietti di curva nord e distinti nord alla s.s. lazio spa che provvederà a rivendere gli stessi attraverso i propri punti vendita LIS;
-         sempre la società a.s. roma spa “trasferisce” i propri abbonati di curva nord e distinti nord in un altro settore dello stadio (Curva Sud fino ad esaurimento posti e distinti sud) obbligandoli a ritirare un tagliando segna posto nei soli giorni 21, 23 e 24 aprile dalle ore 10 alle ore 18 esclusivamente presso gli as roma store di Via Appia Nuova e Piazza Colonna;
-         i tifosi saltuari che frequentano lo stadio solo nelle “partitissime” potranno acquistare i biglietti di tutti i settori (fatta eccezione per la Curva Sud) dalle ore 12.00 di lunedì 23 aprile   2007 alle ore 13.00 di domenica 29 aprile 2007 c/o gli as roma store e alle ore 15.00 c/o le ricevitorie LIS e Gran Teatro.
A questo punto a me nascono alcune domande spontanee e faccio alcune considerazioni …la vendita da parte delle società dello stock di biglietti per le trasferte non era stato vietato dal decreto amato? o hanno pensato di mettere un cavillo per cui in caso di partite particolari come il derby viene meno il concetto di trasferta?
Ma soprattutto nel momento in cui IO tifoso sottoscrivo un abbonamento e PAGO IN CONTANTI e IN ANTICIPO per assistere a TUTTE le partite casalinghe dell’ASR, la società non intasca anche i soldi del biglietto del Derby? e allora se per motivi organizzativi la società stessa decide di spostare alcuni abbonati in un altro settore per quale motivo non si fa carico di fargli recapitare a casa il tagliando segna posto che gli spetta? Perché i tifosi abbonati se vorranno andare a vedere una partita per cui hanno già pagato ed a cui hanno diritto ad assistere DOVRANNO (come indicato dal sito) recarsi a proprie spese, con mezzi propri, a discapito del proprio tempo lavorativo e tempo libero (non scordiamoci del ponte del 25.04, magari qualcuno va in ferie..) a ritirare un tagliandino che gli consentirà l’accesso allo stadio domenica prossima allo stadio? Perché l’abbonato può esercitare questo suo diritto solo fino alle ore 18 del 24 aprile e non fino alle ore 15 di domenica 29.04 visto che i biglietti saranno in vendita sino all’inizio della partita nelle ricevitorie LIS? Non sarà mica che la società vuole rivendersi anche il posto degli abbonati…".
Tratto da Sport People
6 aprile 2007, Avellino/Ternana.
Un poliziotto obbliga due bambini di Avellino a rimuovere lo striscione "100% lupi".

24 aprile 2007: anzitutto mi preme sottolineare una splendida idea dei doriani che in occasione di Sampdoria/Messina hanno fatto una coreografia in onore di Ucraina e Polonia, di cui vi mostro il video (9445 kb)... Detto ciò, mi è stato inviato il link di una petizione on line che chi vuole può sottoscrivere: http://www.petitiononline.com/sast07/petition.html. Personalmente preferisco la coreografia pro Ucraina e Polonia in tutti gli stadi, ma è giusto sottolineare anche altre iniziative più... istituzionali.
Naturalmente siamo in clima pre-derby. Un derby su cui incombe il "Preffetto-Serra", nel senso che verrà disputato all'insegna della repressione del colore e dello sfottò che da sempre lo contraddistingue. Luca mi invita a dire di andare a caricare la squadra a Trigoria ilm Sabto, anche se questo è più compito di chi ha un bacino di utenza più grande del sottoscritto. Per quanto mi riguarda, credo che l'invito da fare sia quello di colorare la Curva Sud con le bandiere e con tutto ciò che è giallorosso (qualche bandierina di Polonia e Ucraina tanto per guastare la bicromia e per sbattere in faccia la "sconfitta" (per loro) e la vittoria (per gli amanti del calcio) a quei simpaticoni che siederanno in Tribuna "Autorità" non sarebbe male.
Naturalmente è difficile pensare a un modello inglese in una città o in un Paese dove non si sanno neanche vendere i biglietti, per non volere essere troppo maliziosi... mi scrive R.:
"Beh dopo aver convinto il mio fidanzato ad accompagnarmi al derby, stamattina ho saltato a piè pari un esame che iniziava alla stessa ora d'inizio della prevendita dei biglietti (sai com'è, ci sono delle priorità nella vita ;-)) e sono andata verso le 10 a una ricevitoria lottomatica... ho preso da brava scolaretta il tagliandino numerato (numero 2) e ho atteso impaziente il mezzogiorno... bene, innanzitutto fino alle 12.30 non c'è stata linea (in nessuna ricevitoria, perchè con altri ragazzi abbiamo chiamato anche ad altre ricevitorie), e verso l'una ci hanno detto che la vendita sarebbe iniziata DOPO LE 4 per problemi tecnici (e anche questo è successo in tutte le ricevitorie)... ovviamente, essendo "testa dura", non mi sono mossa da lì, e ho atteso con un altro "zoccolo duro" di ragazzi... abbiamo fatto bene, perchè verso le due ci hanno richiamato perchè la tanto attesa linea era tornata... noi tutti felici siamo entrati ma...erano finiti i biglietti! distinti sud: 1 posto e poi basta!
ora mi chiedo: se le ricevitorie erano gli unici posti abilitati a vendere i distinti sud, e se hanno iniziato tutte a vendere alle due, come è possibile che i posti fossero già terminati? possibile che tutti gli abbonati della nord si fossero già riversati lì? In tanti ci siamo fatti la stessa domanda, perchè i sospetti si sono moltiplicati...".
Una e-mail di Domenico:
"Ieri sera parlavo con alcuni amici non solo romanisti e mi sono fermato a riflettere su quella che è la situazione delle curve, o almeno della nostra SUD, e di quelle che sono le leggi chiamate "anti-violenza". Per come stanno andando le cose ora credo che nel giro cinque-sei anni riusciranno nel loro intento: ovvero nel cancellare le tifoserie, magari relegandole in un prato fuori città a darsi due schiaffi. C'è una sorta di rassegnazione molto pericolosa,
sembra che ormai andare allo stadio stia diventando un passatempo per vedere gli amici, bere una birra ecc. ecc. Non c'è voglia di lottare, a mio avviso, contro di loro, non c'è voglia di ribellarsi contro queste leggi... ci stanno uccidendo lentamente e non facciamo nulla per evitarlo.
Non ci permettono di portare i megafoni, cazzo!!! Ti sbattono in carcere mesi e mesi senza un processo, non ti permettono di manifestare attraverso uno striscione il tuo disgusto… siamo in uno stato di Polizia, porca puttana!!!  Possibile che non freghi niente a nessuno… Possibile che dobbiamo subire queste ingiustizie, queste diffide, queste leggi senza avere la forza di ribellarsi… Stiamo perdendo e, cosa ancor più grave, stiamo perdendo senza lottare.
Smettiamola di andare allo stadio, lasciamo la Sud vuota ogni Domenica, magari partendo proprio da Domenica, proprio in quel giorno che aspetti da sei mesi!!! Organizziamo qualcosa di importante che faccia parlare di noi in Europa, forse sono ingenuo e troppo idealista ma non mi voglio arrendere senza lottare! Diamo un segnale anche alle altre tifoserie, perché è tutti insieme che dobbiamo vincere. Lottiamo oggi altrimenti moriremo domani stesso!!!!".
Altra e-mail di Andrea:
"L’internazionale ha appena vinto il suo 15 (???) scudetto e non ci sto; mi guardo le immagini del festeggiamento dei mercenari giocatori interisti negli spogliatoi dello stadio comunale Artemio Franchi di Siena….e l’unica cosa che riesco a notare è che riadattano a modo loro i cori (uno dei quali copiato ai Fedayn) dei famigerati, pericolosissimi tifosi “da stadio”….e penso “ma che fanno? Si comportano come i fuorilegge Ultras?”….non dico altro, mi chiedo solo come festeggeranno le squadre che vinceranno qualche competizione se riusciranno ad uccidere il tifo ed il movimento ultras.
A quel punto spero solo di vedere i giocatori festeggiare in modo composto, tutti seduti sulle panche dello spogliatoio al posto assegnato, senza manifestazioni di gioia, senza cori (perchè questi allo stadio non esisteranno più), senza magliette o bandiere, senza champagne, senza che nello spogliatoio possano accedere Presidenti e altri addetti ai lavori non accreditati… avanti così con il decreto Pisanu-Amato ed il modello inglese…
Con ironia ti saluto". Oltre a questo aggiungo che in un centinaio hanno pure invaso il campo per la gioia... REATO GRAVISSIMO GIOIRE, punibile con l'arresto fino ad un anno e con l'ammenda da 1000 a 5000 euro!!
Un annuncio quasi senza speranza:
"Chi ha gia' preso il biglietto (abbonati curva nord) di una sud e per motivi improvvisi o imprevisti non potra' vedere il derby mi puo' contattare massima urgenza sarasant4@virgilio.it".
Altra e-mail da Frosinone:
"Ti invio questa email per raccontarti un evento legato al mondo ultras che riguarda in particolare la tifoseria della roma.
Sabato scorso (21 aprile) a frosinone si è disputata la partita tra il frosinone, appunto, ed il napoli. La squadra partenopea è stata seguita da circa 2000 ultras, la capienza esatta del settore ospiti dello stadio ciociaro. Vuoi sapere il primo coro che hanno intonato i famigerati ultras Napoli?
“noi non siamo sporchi romani”; il secondo “chi non salta è giallorosso” sulla base di bella ciao!!
Ti dirò, complice l’assenza di rivalità con la tifoseria di casa, complice la vicinanza a Roma, i predetti ultras hanno offeso i colori e la città di roma per tutta la partita.  Magari non sarà una grossa novità, però a quanto pare restate al centro dei loro pensieri. Forse quel 10 giugno 2001 nn gli è andato proprio giù!!!".
Domenico è un po' polemico:
"Sono allibito. In spregio a qualsiasi norma che vieta qualsiasi relazione tra società e ultras, guarda che striscione è stato issato dai giocatori dell' effecinternazionalemilanomillenovecento... come lo hanno avuto? si saranno incontrati con i tifosi? lo avrà portato qualche referente della società in contatto con gli ultras? ma l'osservatorio che fa? così si incita alla violenza".
2006/07 Parma/Livorno


23 aprile 2007: in costruzione la pagina di Atalanta/Roma.
Mia sorella ha capito dove si vuole arrivare in Italia con l'americanizzazione del calcio. Guardatevi il sito dei Colorado Rapids.
In tutto lo stadio non si possono portare bandiere, trombe, tamburi e via dicendo, come stanno tentando di fare in Italia ma.... c'è un ma! Questi ca**** di americani non possono non monetizzare anche la passione! Vendono un settore dello stadio dove si può fare tutto quello che dalle altre parti non si può fare: tifare, cantare, stare in piedi, usare tamburi e via dicendo... http://www.coloradorapids.com/FanCenter/SupportersClubs.aspx.
Nella classifica dei giornalisti abbiamo una new entry: Deborah Zanetti (naturalmente del Covvieve della Seva). Fa quasi tenerezza leggere questa creaturina, pardon, cveatuvina, che non so se ha 18 anni vissuti in braccio a mamma o 80 chiusi in una cantina, scrivere talmente tante inesatte banalità osservando la foto di un punk tifoso del West Ham United trovata probabilmente su Google.
Ma c'è chi per esprimere la propria fede calcistica si rifa tutti i denti d'oro
Il nuovo volto dell'hooligan britannico
I supertifosi d'oltre Manica non si limitano al tatuaggio: vanno forte borchie sulla fronte, piercing e anello al naso
LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Borchie sulla fronte, anello al naso e piercing sul viso: ecco alcuni dei nuovi segni distintivi che segnalano l’appartenenza alle nuove tribù urbane: quelle degli hooligans del nuovo millennio. Oggi i tifosi di calcio inglesi, infatti, non si accontentano più della maglia della propria squadra, piuttosto che della sciarpa o della bandiera.
TATUAGGI - Ci vogliono ben altri simboli per segnalare la loro affiliazione a vita e per effettuare un’entrata “alla grande” allo stadio, dove lo scopo è quello di ridurre alla tremarella i tifosi avversari. E allora ecco scoppiare la nuova moda dei tatuaggi persino sul cranio (naturalmente rasato), dove campeggiano lo stemma della squadra del cuore, il nome del giocatore preferito, stelle e coppe e altri dettagli del genere. I tatuaggi naturalmente si trasferiscono poi sul collo, sulla gola, sulle orecchie e sulle braccia, gambe, dorso e torace, per assicurare un effetto a tappezzeria molto apprezzato dai membri del clan (chi più ne ha, più ha sofferto dolore, ovviamente senza lamentarsi…).
DENTATURA - Poi c’è la dentatura: nuova di zecca e tutta d’oro, come i cattivi nei film di James Bond. Il risultato è pauroso: i denti scintillano al sole a chilometri di distanza e lo scopo è raggiunto: il fan avversario è terrorizzato. Ma non basta: ci sono altri “tocchi” che distinguono le tribù dei duri e puri, come l’individuo nella foto – un tifoso del West Ham, squadra che lotta per salvarsi dalla retrocessione in B e che, da sempre, ha tra i tifosi più indiavolati. Non può mancare, per esempio, l’anello al naso, in stile rapper-chic, piuttosto che i “piercing” sulle sopracciglia (ambedue, mai solo una che fa gay) e poi, due belle borchie sulla fronte al posto, letteralmente, delle corna. Su queste, incastonate nell’osso, possono essere avvitate corna di zirconi per un effetto “super-bling”, piuttosto che una catenella che congiunge le due estremità (con ciondoli, se piace).
ORECCHIE - Poi mancano le orecchie. Un bel paio di orecchini? Mai. Ci vuole qualcosa di molto, ma molto più macho. Ed ecco spuntare le forme in legno, stile tribù del Rio delle Amazzoni, che creano un effetto aggressivo e al contempo ambientalista (il legno è biologico, da coltivazioni non a rischio d’estinzione). E poi chissà che botte, penserete voi. E invece no. I membri delle tribù sono generalmente mansueti. Vanno allo stadio, ruggiscono il loro tifo e poi vanno al pub a farsi una pinta. L’individuo nella foto, per esempio, era seduto in tribuna con la mamma.
Deborah Bonetti
22 aprile 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/20/hooligans_tribu.shtml


21 aprile 2007:
2760 AUGURI URBE IMMORTALE!
Anzitutto, per celebrare degnamente il Natale di Roma, un ritrovamento storico: il video delle due partite giocate dalla Roma nel 1969/70 contro il Gornik Zabrze (il 2-2 in Polonia e lo spareggio a Strasburgo, in cui la Roma venne eliminata per sorteggio).
Proprio ieri il Presidente Giorgio Napolitano, nel commentare l'esclusione dell'Italia dagli Europei del 2012 ha ricordato gli incidenti di Roma/Manchester United che non hanno dato una bella impressione (come se la presenza dei soliti vecchi babbioni fosse invece un elemento positivo). Lo stesso ha anche ricordato i valori della Costituzione, invitando tutti a leggerla. Beh, a giudicare dal comunicato degli ultras del Monza, che qui sotto riporto, credo che in parecchie questure ci siano seri problemi di vista...:
A PROPOSITO DI STRISCIONI UMANI…

Visto che subiamo, nostro malgrado, le sgradite attenzioni di comici, giornalisti e forze dell’ordine, ci sentiamo in dovere di dire la nostra.
Ebbene sì, Noi siamo quelli che indossavano le “discusse” magliette: lo abbiamo fatto alla luce del sole, con orgoglio, e soprattutto con la convinzione di essere nel giusto; il nostro non è stato un gesto casuale o che si voglia, “ingenuo”, d’altronde Noi siamo quelli che abbiamo sempre detto “la nostra passione oltre ogni repressione”, d’altronde Noi siamo quelli finiti sotto accusa a Leffe, diffidati nel clamore ed assolti in seguito da ogni accusa nell’oblio…

Perché “NUOVE LEGGI? MI, SBAT I BALL” ?

Il nostro è stato piuttosto un semplice, ma significativo gesto mirato alla ricerca di una visibilità che reputiamo necessaria e vitale per scuotere, risvegliare e rendere partecipi le coscienze dell’opinione pubblica riguardo all’annosa questione genericamente (o meglio, pretestuosamente) definita “violenza negli stadi”, nonchè un gesto in grado di dimostrare l'inutilità, ma soprattutto l'inefficacia di una legislazione votata all'emergenza e non alla soluzione dei problemi.

Volendo, potremmo scegliere di difenderci dalle accuse chiedendovi di giudicare il nostro comportamento alla luce di alcune garanzie, come dire, “sottili”, quali ad esempio la Costituzione del nostro Paese (Art.21 - Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione) oppure la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (Art.19 - Chiunque ha il diritto alla libertà d'opinione e d'espressione; il che implica il diritto di non essere turbato a causa delle sue opinioni e quello di cercare, ricevere e diffondere, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee attraverso qualunque mezzo di comunicazione) o addirittura la futura Costituzione Europea (Art II-71 Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera). In altre parole, chiedendo che per noi valga nient’altro (che sarà mai) che il diritto tutt’ora vigente (avvisateci se non ci siamo accorti della sua abolizione), non tanto al dissenso, quanto alla libertà di espressione, niente di più, niente di meno…
Ci sembra però troppo facile, troppo semplicistico, troppo poco coraggioso, rinunciare a rivendicare, in maniera ancor più convinta, il percorso che ci ha portato a questa protesta: la nostra contrarietà alle nuove leggi (beh, non che quelle vecchie..) chiamate paradossalmente “Misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche” …
Le nostre magliette, innocue se non per la coscienza di chi ha pensato/votato/applicato queste norme, stavano a dimostrare che nessun decreto potrà mai togliere facoltà di parola ai tifosi (né tantomeno a nessun altro), che nessuno striscione vietato eliminerà la loro presenza, che nessuna repressione porterà con sè la soluzione anti-violenza (repressione/soluzione ci sembra un ossimoro, comunque, in qualsiasi ambito).

Le nuove norme a nostro parere non fanno altro che coniugare interessati esperimenti di controllo sociale con squallide esigenze di lucro di poche persone. Non si tiene conto che, senza tifosi, senza partecipazione popolare, senza aggregazione non ci sarà lucro né tantomeno assenza di violenza, bensì una triste ed imperdonabile distruzione di parte della Cultura e della Storia di questo paese.

Davanti a ciò, non riusciamo a dire altro che "SBAT I BALL", un modo ironico e goliardico per far sapere che non possiamo e che non potremo mai accettare, condividere, sottometterci alla folle logica per cui per i tifosi possano esistere leggi differenti da quelle per i semplici cittadini.
Ribadiamo, il nostro è stato e vuole essere un segnale di disgusto, di allarme ed una richiesta di riflessione; non ci nascondiamo, né ci vergogniamo, né ci pentiamo del nostro gesto. Questo è quanto, nient’altro.

Nel frattempo (mala tempora currunt?), ribadiamo che continueremo per la nostra strada, come sempre, a fianco del Calcio Monza 1912.

Ringraziamo chi sta dalla nostra parte, chi ci ha espresso solidarietà e chi lo farà in futuro.
CURVA DAVIDE PIERI
Sarò provocatorio. Se è reato, è reato ovunque lo si dica. 
E io lo dico:

NUOVE LEGGI, 
MI SBAT I BALL

GUarda il servizio di Striscia la notizia sulla vicenda
«Si fa di tutto per vuotare lo stadio»
Piva: martedì hanno sequestrato la bandiera a un tifoso di 80 anni...
Come sempre quando le cose vanno male, saltano fuori le voci più strane. La più assurda di tutte è che il Piacenza non voglia andare in serie A: balla colossale. La verità è che c'è una stagiona da salvare e c'è ancora tempo per riuscirci, anche se l'impresa si è fatta decisamente ardua. Provarci è un dovere.
Altro fatto realissimo, non reale, è il malumore che serpeggia fra i tifosi e comincia anzi a uscire allo scoperto in maniera sempre più consistente. Si parte da uno stadio che resta aperto solo agli abbonati (unico di tutta la serie B), con la quasi certezza che eventuali gare di play off si 9 dovrebbero giocare in campo neutro. E sembrano proprio i tifosi gli unici che cercano di stimolare, di fare in modo che succeda qualcosa (ma siamo vicini alla chimera) che possa modificare la situazione. Gli ultras lo fanno a modo loro, con trasmissioni radiofoniche e volantini (bersaglio il presidente Fabrizio Garilli), ma anche Giancarlo Piva, presidente dell'Associazione Sostenitori Piacenza Calcio, si fa portavoce di sentimenti e fatti precisi.
«La verità - dice - è che si è creata una situazione tale, a livello nazionale e locale, per cui la gente è spinta a starsene a casa, altro che venire allo stadio. Chi ancora viene dovrebbe essere premiato con una medaglia...».
Si parte da giorni e orari delle partite sempre più impazziti e incontrollabili (o meglio controllati al cento per cento da Sky), si prosegue con la già citata apertura limitatissima dello stadio (eppure adesso le telecamere ci sono...), si finisce con l'applicazione financo eccessiva delle norme di prevenzione.
«Martedì - continua Piva - ho visto le cose più assurde: è stata sequestrata la bandiera biancorossa a un tifoso storico, quasi ottantenne, che per anni è stato presidente del Centro coordinamento: cosa avrebbe potuto farci di pericoloso? Poi gli striscioni: anche questi in parte sequestrati, solo perché non era stata chiesta preventivamente l'autorizzazione ad esporli, anche se non contenevano alcuna scritta offensiva o che incitava alla violenza. Se vogliono che il nostro stadio resti vuoto, e alludo anche alla società che con noi continua a non avere alcun dialogo, ce lo dicano chiaramente, ma poi non si lamentino se il prossimo anno ci saranno sì e no 1.000 abbonati».
«Dopo la partita di martedì - continua Piva - ho visto per terra fuori dallo stadio un abbonamento strappato a metà e gettato via: era di un Under 12, so anche nome e cognome perché l'ho raccolto...».
Insomma, così non si può andare avanti.
Allenamento a porte chiuse, poi in ritiro
Dopo il pomeriggio e la mattina in libertà, i biancorossi sono tornati ad allenarsi ieri a porte chiuse. A parte ha lavorato Lazzari, fermi solo gli infortunati Anaclerio e Gobatto. In campo quindi anche Olivi e degano, non voncoati martedì per la partita con il Brescia. Al termine, la comitiva biancorossa si è trasferita nel ritiro di Salsomaggiore.
Comunque sia, è finalmente on line il rudimentale sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, dove si possono trovare tutte le cose ridicole che capitano negli stadi d'Italia. Fatevi un po' di risate. Metterò un link perpetuo nella pagina degli aggiornamenti, vicino la Coppa Disciplina.
Il mio amico A. è un po' satirico: "l'Italia ha perso la possibilità di disputare gli europei, vabbè d'altronde gli stadi erano quelli del '90, i delegati come Carraro anche, peccato perchè il logo di Italia 2012 era bello...":

20 aprile 2007 (pomeriggio): inserite le foto di Roma/Fiorentina 1982/83 e del Memorial Dino Mannuzzi della stessa stagione tra Roma, AZ e Cesena.
Se il mensile "La Roma" venisse recapitato per tempo, forse un annuncio come questo apparso ieri sul sito ufficiale potrebbe essere corretto, altrimenti sembra una presa in giro....:
Ufo sullo stadio


20 aprile 2007: on line le fototifo, i filmati e i resoconti di Internazionale/Roma.

19 aprile 2007: che belle soddisfazioni! La Roma che rovina la festa all'Inter e Melandri, Matarrese & Co. - coloro che stanno tentando di eliminare il tifo dagli stadi - che perdono gli Europei del 2012 che davano per scontati! Se prendevo pure il picchetto era una giornata perfetta ma non si può avere tutto dalla vita!
Comunque sia, ho iniziato a fare la pagina di Internazionale/Roma.
Un annuncio: "Sono in possesso di uno stendardo con stampato il nome di un quartiere, smarrito all'Aeroporto di Fiumicino al ritorno da lione, mi è stato
consegnato da un amico che lavora all'aeroporto. Chi avesse smarrito uno stendardo con queste caratteristiche può scrivermi una e-mail a questo indirizzo e, verificato che si tratta del proprietario dello stesso, mi attiverò per riconsegnarglielo cicoria@caltanet.it"
Ciao Lorè, 
apprendo con piacere che gli europei vanno a Ucraina e Polonia.
Bene.
Matarrese diceva ieri: "Non c'è storia, vinciamo noi", con la lungimiranza che da sempre lo contraddistingue e grazie alla quale ha portato al calcio italiano i contributi che tutti conosciamo (anche la Gazzetta  -come peraltro il Corriere dello Sport - titolava: "Platini - ma quanno more Platini? - ci consegna gli Europei 2012" n.d.L.).
La Melandri, dando prova di grande cultura della sconfitta con cui si riempie la bocca, è scoppiata a piangere come una bambina; bisognerà inventare un nuovo ballo al billionaire per tirarle su il morale.
Non entro nel merito dei motivi che hanno portato alla nostra esclusione perchè non li conosco e non mi interessano ma una cosa è certa: tutto questo rallenterà sicuramente il processo in atto di scimmiottamento del modello inglese. 
Contavano sui finanziamenti per rimettere a nuovo gli impianti e renderli "a norma", adesso torna tutto sulle spalle delle società, che con i soldi che hanno potranno a malapena rivernicià i cancelli. 
Il sogno di chi voleva stadi senza curve è volato giù per lo sciaquone accompagnato dagli applausi, mò che vadano a chiedere ai presidenti di investire i miliardi che non hanno, perchè se li sono spartiti i più furbi di tutti (viva i diritti TV, viva il digitale terrestre, viva gli stadi vuoti, viva).
Ormai sono come i laziali, rido sulle disgrazie altrui, ma vedere sti pupazzi che rosicano mi fa troppo, che ce posso fà.
Ora che non hanno più cose importanti a cui pensare torneranno al loro sport preferito e all'unica cosa che sanno fare, vietare.
Si sono fatti inculare da paesi che hanno una tradizione calcistica manco paragonabile alla nostra, hanno perso l'ennesima opportunità, si sono mostrati arroganti fino all'ultimo secondo per poi piangere senza dignità... l'importante però, lo sappiamo tutti, è che gli striscioni in curva non entrano più... A' COJONI!!!!
DAJE ROMA DAJE, E A CHI HA DECISO DI GIOCARE A S.SIRO A QUESTO ORARIO IMMONDO... CHE DIO TE FURMINI!!!! 
E guai a chi la guarda in TV.
O ALLO STADIO O ALLA RADIO!
Sbots
Sentiti complimenti ai ministri melandri e amato, alla FIGC, alla Lega Calcio, a SKY, alla RAI, per la mancata assegnazione degli europei
è una fortuna per l'italia così si eviteranno altri sprechi monstre stile italia'90 e così si è capito da che razza di deficienti siamo governati
ti consiglio di mettere sul tuo sito le immagini successive all'annuncio di platini, la faccia della melandri nelle interviste è uno spettacolo, come si direbbe dalle tue parti stava per sbrocca'!
niente male anche le facce di quelli  di sky (a cardiff c'era arrigoni di sky accanto ad abete e valentini, capo ufficio stampa figc) sembrava stessero ad un funerale!
non può mancare il mio personale ringraziamento al tuo "amico" prefetto serra che ad una settimana dalla scelta fa fare quella bella figura all'italia con l'operato dei suoi scagnozzi durante roma-manU
CI SONO COSE CHE NON
SI POSSONO COMPRARE....

Il servizio del TG2
Francesco:
"Daspo in arrivo per i tifosi del Monza che durante la partita disputata 
all'Arena di Pisa alla vigilia di Pasqua esposero una specie di "striscione 
umano" con scritte ritenute offensive. Sull'episodio sono in corso indagini. A portarle avanti,congiuntamente sono le questure di Pisa e Monza.
Attraverso i filmati e immagini fotografiche è stata quasi ultimata 
l'identificazione degli autori della scritta, che recitava : NUOVE LEGGI? MI 
SBATT I BALL.
Secondo te è possibile ravvisare un reato?
Secondo me e secondo la Legge no. Secondo la Questura sicuramente sì.
Ci tenevo anche (dopo averi criticati l'ultima volta) a complimentarmi con 
il trio medusa per il servizio di lunedì.
Poichè "le iene" è un programma che punta molto sulle segnalazioni invito tutti a inviargli e-mail. Posso assicurarvi che vengono molto considerate in  quanto da più parti mi è stato riferito di aver ricevuto risposta. Ciao.


18 aprile 2007: le foto di Internazionale/Roma verranno messe on line appena avrò del materiale al riguardo. ..
Per chi lo avesse perso, il video delle Iene di ieri sta su questo link. Altrimenti lo carico anche on line ma sono 160 mb.
Dopo averlo visto me so' detto: lo sai che c'è? Mo' esco de casa, strappo de mano a uno un telefonino e poi je meno. Poi quanno me beccano perché 'na telecamera de 'na banca m'ha ripreso, invece de annammene in galera co' l'accusa de rapina impropria (da 4 anni e mezzo a 20 anni di reclusione) je dico scusi tanto. D'altra parte la legge è uguale per tutti!
Vabbè, evitiamo di essere polemici, anche perché la notizia è stata ripresa anche dal Manchester Evening News e quindi ormai la sa tutta Europa 2012.
Passiamo ad altro, quindi:
17/04/2007 - di L'espresso ; Fonte: http://espresso.repubblica.it/
Una fetta di curva muta, tifosi rimasti fuori, mugugni, sconcerto, rabbia. La decisione delle forze dell’ordine di passare al setaccio striscioni, sciarpe, magliette e tutto ciò che fa parte della scenografia del tifo in ossequio all’attuazione delle nuove norme emanate dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha lasciato sul terreno molte “vittime” e alimenterà sicuramente polemiche nei prossimi giorni. Veniamo ai fatti. Come prescrive il decreto del governo, non è più possibile introdurre all’interno dello stadio striscioni e assimilabili (attenzione, questa è la parola chiave...) se non sono approvati dalla Questura. Una decisione che, per fare un esempio, è rigettata dalla parte di curva traslocata nei distinti, la quale ha rinunciato ad esporre vessilli. Ieri prima della partita si sono presentati ai cancelli tifosi, soprattutto giovani, anche minorenni, con t-shirts delle “Brigate” o sciarpe degli Ultras Unione, gruppo sciolto da mesi e rimasto solo nella memoria storica di chi ne ha fatto parte per tanti anni. Ad alcuni bambini sono state sequestrate le astine delle bandierine, mezzo metro di plastica. Uno dei momenti più imbarazzanti è stato vissuto quando una giovane tifosa con la maglietta delle “Brigate” è stata costretta, per entrare, a togliersela rimanendo in canottiera e reggiseno. Solo il pronto intervento di un’amica munita di maglietta neutra, ha permesso di rimediare... allo scandalo. Insomma una situazione grottesca spiegata così dal funzionario di polizia presente allo stadio: «Questa è l’interpretazione della normativa. Perchè quando, oltre agli striscioni, si parla di “assimilabili”, questi possono essere anche le magliette o le sciarpe se in esse sono presenti scritte che non vanno bene. Le parole Ultras o Brigata non sono espressioni che esaltano lo spirito sportivo, dunque le magliette con tali scritte non entrano nell’impianto». E se il tifoso si toglie la t-shirt e rimane a petto nudo? «Qui andiamo contro le normative comunali, anche in questo caso non si rispetta la legge». I tifosi hanno quindi attaccato lo striscione “Brigate” al ponte dinanzi l’entrata centrale e hanno preferito rimanere fuori. Chi non nasconde lo sconcerto e preannuncia di portare il problema all’attenzione del Comune, che è proprietario del “Penzo”, è Sebastiano Bonzio, consigliere comunale di Rifondazione Comunista e abituè dei Distinti: «Questa applicazione del decreto esclude il buon senso. Faccio un esempio. Ho visto togliere magliette che recitavano “Gli ultras uniscono, il razzismo divide” dove la parola Ultras è presente in un contesto che più antiviolenza non si può. Se, come credo, il fine del decreto Amato è inibire la violenza, rendere lo stadio un luogo più accogliente, questa rigidità rischia solo di acerbare gli animi».
Massimo rischio per Atalanta-Roma
e per le prossime gare del Napoli
13/04/2007 - di Quotidiano ; Fonte: www.quotidiano.net 
L'Osservatorio costituito dal Viminale sulla violenza negli stadi di calcio e presieduto dal prefetto Antonio Manganelli ha deciso di attribuire il livello "3" di rischio alle prossime gare del Napoli, nonchè a quella della Roma a Bergamo contro l'Atalanta, individuando, tra le possibilità a disposizione delle autorità di Pubblica Sicurezza, l'applicazione in via straordinaria della misura della distribuzione di biglietti esclusivamente nella città ospitante l'evento, entro le ore 19 del giorno precedente e di non permettere la vendita telematica, così determinando di fatto l'apertura dello stadio ai soli tifosi locali. "Ciò -spiega una nota- anche nella logica di favorire lo svolgimento degli incontri di calcio in presenza di pubblico".
La decisione di attribuire il massimo livello di rischio alle prossime gare del Napoli e della Roma a Bergamo è stata determinata dall'analisi degli avvenimenti legati alle rispettive tifoserie: dall'inizio della stagione, infatti, le frange violente della tifoseria partenopea si sono rese protagoniste di 13 episodi di violenza in occasione di altrettanti incontri di calcio causando il ferimento di 25 operatori delle Forze dell'Ordine. Nell'ultima gara in trasferta a Torino gli ultras napoletani sono stati protagonisti, tra l'altro, di scontri con i supporters della Juventus (e come è stato possibile visto che era già in vigore la Legge Amato? n.d.L.).
La tifoseria romanista si è resa responsabile, nella stagione in corso, di 28 episodi di rilievo sotto il profilo dell'incolumità pubblica, provocando il ferimento di 21 appartenenti alla Forze dell'Ordine e di 38 tifosi avversari; sono stati 10 gli arrestati e oltre 60 i denunciati tra i tifosi romanisti perchè autori di incidenti.
Ormai viviamo non più in Italia ma in Prefettitalia.
Credo sia giunto il momento di aiutarsi tra tifoserie avversarie, nel senso che ci si dovrebbe adoperare in loco per acquistare biglietti per gli ospiti, oppure bisognerà iniziare a fare come gli inglesi (ah, che bel modello!), vale a dire organizzarsi i week end in trasferta per prendere i biglietti il giorno prima e poi andarsene alla partita il giorno dopo, visto che non è vietato l'ingresso ai tifosi della Roma ma semplicemente si cerca di rendere impossibile loro (ma anche alle altre tifoserie) l'acquisto dei biglietti. La cosa singolare è che in Inghilterra tutto questo non avviene!
I tifosi ospiti comprano tranquillamente il biglietto e si vanno a vedere la partita. E poi, non hanno fatto la Legge Amato? Gli stadi sono ormai sicuri no? Allora perché questi ostacoli continui? 
Perché viviamo in uno stadio di polizia, nello Stato di Prefettitalia.
Ma ecco cosa ne pensa del modello inglese un ragazzo arrestato a Manchester, uno di quelli che ha avuto persino il privilegio di vedere il proprio nome citato per esteso su un giornale romano:
Ecco il modello inglese
Questa è l’esperienza di un tifoso che per la prima volta accompagna la propria squadra in trasferta e che in seguito ad una serie di avvenimenti si trova a contatto con il tanto idolatrato modello inglese.

MANCHESTER 10.04.2007 ORE 18 GMT 
Dopo un pomeriggio passato sul marciapiede fuori dall’EAST END 32 aspettavamo che i cancelli finalmente si aprissero per poter assistere all’evento. Durante la lunga attesa l’atmosfera era rilassata e piacevole tra cori e calci al pallone, in questa situazione insieme ai miei amici abbiamo  bevuto qualche birra (decisamente NON eravamo ubriachi). Quando la polizia ha caricato con i cavalli tra la folla, i cancelli erano ormai aperti e la gente sembrava impazzita. Tutti gridavano e correvano, qualcuno cadeva ma l’obiettivo di tutti era entrare il prima possibile nello stadio. Io preso da una crisi di panico alla vista del cavallo a meno di un metro da me mi sono accasciato ed ho rigettato (soffro di pressione alta), a quel punto i miei amici nel rianimarmi mi spronavano a rialzarmi e tentare di entrare per non finire vittime degli scontri che si stavano verificando.
Mi hanno fatto largo tra la folla e giunti all’entrata dello stadio ho consegnato il biglietto allo steward che però lo ha strappato (nel senso che lo ha proprio strappato in 100 pezzi!) e mi ha fatto portare in infermeria; ai miei amici è stato intimato di non seguirmi anche attraverso l’uso della forza e sono stati spinti all’interno della struttura, riguardo me sono stato portato in infermeria dove sono stato curato e rimesso su strada circa un’ora dopo.
In quel momento le mie condizioni erano migliorate decisamente, la paura era passata e volevo solo riunirmi ai miei due amici.
Non sapevo che ora fosse ne' quale fosse il risultato della partita, così attraverso una buona padronanza della lingua ho cercato di parlare con qualcuno per entrare nello stadio.
Dapprima una steward sulla cinquantina mi ha portato al gate dove però lo stesso controllore del primo tentativo (colui che aveva fatto in 100 pezzi il mio biglietto) mi ha respinto nuovamente, in quel momento ho visto passare due poliziotti ed ho pensato che attraverso il loro aiuto sarei riuscito ad accedere allo stadio, mi sono avvicinato ed ho chiesto se cortesemente mi potessero aiutare; uno dei due era giovane l’altro più adulto sembrava molto seccato dalla mia presenza e mi ha intimato di allontanarmi, a quel punto ho chiesto sempre con i dovuti toni e maniere il loro aiuto nuovamente e mi è stato risposto che se non mi fossi allontanato mi avrebbe arrestato. A quel punto ho spiegato che mi ero alzato alle sei per essere lì e che il mio unico intento era di vedere la partita, a metà del discorso mi ha preso un braccio e mi ha ammanettato, gli ho chiesto di lasciarmi promettendogli che non lo avrei più disturbato e che me ne sarei andato via ma non ha voluto sentire ragioni .
Sono stato ammanettato e mi hanno portato nella caserma dello stadio dove continuava a ripetere che ero stato aggressivo. Sono stato accusato di oltraggio a pubblico ufficiale e disturbo della quiete pubblica; mi hanno messo su un furgone e trasportato in una nuova stazione di polizia, qui alle ore 22.15 ho chiesto se avrei fatto in tempo a prendere il volo per tornare a Roma e mi è stato risposto che non ce l’avrei fatta, a quel punto ho chiesto di poter telefonare a casa ma dopo essermi stato proibito mi hanno messo in una cella. 
Alle 02.30 mi hanno permesso di chiamare la mia famiglia, da qui hanno cominciato a fare test del DNA e impronte digitali.
Alle 03.10 mi hanno chiesto di leggere e firmare il verbale, c’erano scritte cose che io non avevo fatto e quando mi hanno chiesto di replicare lì l’unica cosa che ho saputo dire è stata che non sapevo il motivo per cui mi trovassi in quella situazione.
Alle 03.30 mi hanno svegliato per poter tradurre i verbali agli altri ragazzi italiani che non conoscevano la lingua, mi hanno rimandato in cella alle 4.30 del mattino.
Dopo essere andato al bagno ho chiesto il permesso di poter avere della carta e mi è stato negato lasciandomi così sporco per 15 ore fino al mio rilascio.
Alle 06.30 mi hanno svegliato per andare in tribunale per essere processato , arrivati in tribunale mi hanno chiesto il foglio di notifica, una volta letto il poliziotto ha detto che la mia era una stupidaggine che sarei andato via in cinque minuti e che tutti sapevano che chi fa servizio allo stadio ha la mano pesante; ho chiesto di poter essere processato subito per poter prendere un volo per Roma e mi è stato risposto che dovevo aspettare il mio avvocato.
Da quel momento mi hanno lasciato in cella fino alle 15 del pomeriggio quando finalmente mi hanno fatto parlare con il mio avvocato il quale ha detto che le accuse erano infondate e prive di prove e che avrei potuto lasciare presto il tribunale anche senza alcuna sanzione.
Durante il processo il pubblico ministero ha raccontato una storia che non mi apparteneva e che diceva che mi trovavo all’interno dello stadio sulla gradinate, sono arrivati gli steward per allontanarmi ed io li ho respinti, poi è arrivata la polizia ed  io mi sono preso gioco di loro insultandoli e invitandoli ad arrestarmi perché tanto non avrebbero potuto. Il mio avvocato mi ha invitato a dichiarare che quanto raccontato era vero perché rappresentava il modo più veloce per uscire di li. 
Sono stato processato per disturbo della quiete pubblica e dopo venti ore senza poter sentire la mia famiglia mangiare o andare al bagno l’unica cosa che mi hanno detto è stata che se promettevo di non farlo più potevo tornare a casa.
Non mi hanno potuto multare né diffidare dallo stadio tutti sapevano che quel processo era stata una farsa e che io non avevo fatto nulla, nonostante questo mi hanno fatto passare una notte di inferno.
Il modello inglese è reprimere con violenza istigando i tifosi a reagire per poter usare il manganello o le manette.
Ho visto un poliziotto rubare gli occhiali ad un tifoso della Roma, vestirli e poi deriderlo in gesto di sfida.
L’uso dei cavalli tra la folla (dove nel caso specifico c’erano sia donne che bambini) è un gesto assurdo e pericoloso.
Il modello inglese si basa su abusi di potere coperti dallo Stato e dalla stampa che conta, così mentre a cento metri dallo stadio la gente viene pestata dentro regna la calma.
All’interno delle celle chiunque provava a gridare o sbattere su un muro veniva visitato da tre o quattro poliziotti pronti ad usare il loro “potere”.
Modello inglese significa manifestazione delle proprie repressioni….



I tifosi dell'Atalanta hanno duramente contestato le dichiarazioni del Prefetto Serra in ordine alla presenza di "mele marce" in seno al tifo bergamasco.



Ciao Lorè, mi è sorto spontaneo un dubbio...
con l'introduzione della nuova legge anti-violenza non erano stati aboliti i 
settori ospiti (anche se poi continuano ad esistere...)???
e allora perchè per domani contro l'inter sul mio biglietto c'è scritto 
"SETTORE OSPITI"???
tra l'altro ci sono le informazioni di vendita sul sito della Roma e le 
hanno dette anche all'intervallo di Roma-Samp...
sarà forse perchè i biglietti vengono venduti in banca?
se così fosse allora dovremo sperare che tutte le società si attivino 
attraverso le banche per poter comprare liberamente senza troppo stress i nostri biglietti (e provocare inutili file e disagi in banca, un pò come lo 
è stato con l'abolizione dei treni speciali...)
Saluti
(Bruno)
Come dicevo prima, in Prefettitalia le cose non sono chiare e, nonostante esista un Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ogni provincia ha il suo bel questore che fa come gli pare.
In realtà la legge non ha abolito affatto il settore ospiti (che è una definizione che ho sempre detestato per il fatto che il settore ospiti è quello che mi ospita e non quello che altri decidono che mi debba ospitare) ma ha semplicemente vietato alla Società ospitante di mandare in blocco i biglietti alla Società ospitata, vale a dire l'esatto contrario di quello che accadeva prima e che tuttora accade in Inghilterra. L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, conscio del fatto che la disposizione è una vera e propria stronzata, e forte del potere assoluto concessogli come accade nei migliori Stati di Polizia, cerca di impedire che il tifoso possa comprarsi il proprio biglietto e seguire la propria squadra in qualunque settore dello stadio. Lo fa frapponendo ogni tipo di ostacolo e probabilmente tra poco verrà proprosto di dichiarare nell'atto di nascita per quale squadra si fa il tifo in modo che con l'esame del DNA si possa impedire in futuro di comprare un biglietto per la partita.
In realtà al momento ciascuno è libero di comprare un biglietto per qualsiasi settore. Quidni, se si vuole andare a  vedere Atalanta/Roma, ad esempio, bisognerà organizzarsi in modo da acquistare, entro le 19 del giorno prima ed attraverso il canale di vendita pubblicizzato sul sito ufficiale della squadra bergamasca, il proprio biglietto.
Naturalmente è necessario che, non potendo acquistare il settore ospiti (in quanto ancora non si è capito se lo vendono o no) si acquisti il biglietto per il settore più economico: la Polizia, se lo riterrà opportuno, a quel punto sospsterà i tifosi della Roma nel settore che più ritengono valido per i loro fini. In effetti negli anni '80 si andava così allo stadio. L'unico problema che oggi si ha in più è che non vendono i biglietti il giorno della
partita e quindi bisogna oprganizzarsi differentemente.,
Per parte mia, se qualcuno intende collabiorare ed informarmi (non ho il tempo di andare a spulciare altri siti!) per tempo sulle modalità di vendita dei biglietti della squadra che, settimana dopo settimana, ospita la Roma, sarò ben lieto di pubblicizzarlo al fine di agevolare la trasferta del maggior numero di persone possibili.
Auspicando che Prefettialia torni ad essere l'Italia e che gli Osservatori tornino alla loro naturale funzione: guardare le stelle.
Poi una e-mail di Gabriele:
"Ciao Lorenzo, 
una provocazione...visto che i giocatori dopo Manchester si sono scusati venendo sotto la Curva e con la conferenza stampa di venerdì hanno sottolineato le loro scuse, con questa mail ti invito a fare un appello alla quale la società non può dire di no: i 4000 eroi di Manchester che cantavano "Roma Roma Roma" sul 5-0 avranno l'ingresso gratuito per la finale di Coppa Italia (solo la Curva Sud o la Nord e solo gli abbonati). 
Le modalità sarebbero semplicissime, basterebbe presentarsi col tagliando dell' Old Trafford che verrà poi contrassegnato come poi la società vorrà. 
Cara AS Roma... sono così tanti € 50.000 di incasso o vale di più avvicinare la società ai tifosi? 
Un saluto".
Se la Roma avesse un Presidente old style come Costantino Rozzi o Paolo Mantovani o Peppino Prisco o Romeo Anconetani potremmo sperarlo.
Ma sono tutti morti.
Nota di rilievo per un film sengalatomi da Gabriele in uscita il 27 aprile, per tutti gli appassionati di sottoculture giovanili:
http://www.thisisenglandmovie.co.uk/home#home
Terminiamo con un articolo uscito su Quotidiano.net, a firma di Marco Liguori... troppo economico, forse, ma so che molti visitatori di questo sito sono illustri professionisti che hanno la competenza per valutare :-)
I CONTI DEL PALLONE
Lazio, i flop dell'Opa di Lotito
L’offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria lanciata il 27 dicembre 2006 sul capitale della società biancoceleste sul listino di Borsa si è chiusa il 31 gennaio 2007 con un flop
Roma, 17 aprile 2007 - Il presidente Claudio Lotito non ce l’ha fatta. L’offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria lanciata il 27 dicembre 2006 dalla sua società, la Lazio Events azionista di riferimento della Lazio, sul capitale della società biancoceleste collocato sul listino di Borsa si è chiusa il 31 gennaio 2007 con un flop. Infatti, secondo quanto comunicato dalla società biancoceleste il 3 febbraio scorso, sono state «apportate n. 7.307.791 azioni ordinarie di S.S.Lazio, pari al 10,788% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 2.923.116,40». Una percentuale molto bassa, considerato che oggetto dell’opa erano 33.514.556 azioni ordinarie, pari al 49,476% del capitale sociale. Dopo l’offerta, la Lazio Events possiede il 61,312% della squadra romana che resta ancora quotata a Piazza Affari. 
Stando a quanto comunicato dalla Lazio nel prospetto informativo dell’operazione, quest’ultima era stata obbligatoriamente approntata in seguito all’acquisto sul mercato, avvenuto il 2 novembre scorso, del 14,609% del capitale della Lazio da parte di Lazio Events. In questo modo, la società posseduta dal presidente del consiglio di Gestione Claudio Lotito aveva raggiunto il 44,5% della squadra capitolina, superando così il tetto del 30% imposto dal Testo unico sulla finanza per il lancio dell’opa. A copertura dell’intero pagamento di tutte le azioni, la Lazio aveva ottenuto una linea di credito da Unicredit Banca d’Impresa. Se l’offerta si fosse conclusa con l’acquisto di tutti i titoli, la Lazio sarebbe stata cancellata dal listino di Borsa. 
Quali potrebbero essere state le motivazioni del fallimento dell’operazione? C’è un primo argomento riguardante il suo prezzo. Molti piccoli azionisti avranno forse svolto i classici conti della serva: l’opa è stata lanciata a 0,40 euro, 20 centesimi in meno rispetto al valore nominale delle azioni. Dunque, era poco conveniente aderirvi. 
Ma c’è un altro argomento che taglia la testa al toro. Chi ha acquistato i titoli al collocamento nel maggio 1998, le ha pagate 5900 lire (3,05 euro circa). Si può tranquillamente immaginare che un tifoso di una società di calcio sia un “cassettista”, ossia un azionista fedele che custodisce gelosamente i propri titoli. Quindi, ha molto probabilmente aderito ai quattro aumenti di capitale e al raggruppamento azionario succedutisi nel corso di questi nove anni. I primi due incrementi dell’era Cragnotti sono rispettivamente avvenuti nell’ottobre del 2000 (una azione nuova ogni tre a 3,2 euro) e nel giugno 2002 (7 azioni ogni 10 possedute a 0,85 euro). Gli altri due sono avvenuti nel giugno 2003 (14 titoli ogni 1 a 0.05 euro) e nel maggio 2004 (8 titoli ogni 1 al prezzo di 1 euro).
Nel febbraio 2004 è stato effettuato il raggruppamento di una azione ogni 100 possedute. Dopo tutte queste operazioni straordinarie, se il piccolo azionista avesse partecipato all’opa avrebbe perso di conseguenza il 98,12% del suo capitale iniziale. Da notare che l’indice telematico Mibtel della Borsa Italiana ha ottenuto dal primo giorno di quotazione della Lazio sino alla conclusione dell’offerta pubblica un incremento del 36.66%.
Piccola curiosità. Stando sempre al documento informativo sull’opa, se si esclude il presidente del consiglio di gestione, ossia Lotito che ne detiene la maggioranza, si nota che tra l’altro membro dello stesso organismo, Marco Moschini, e gli altri del consiglio di sorveglianza (cinque membri più due supplenti), soltanto un componente di quest’ultimo, Giovanni Gilardoni, possiede 20.646 azioni. Non sarebbe stato meglio che ciascuno di loro acquisisse un consistente quantitativo di titoli, anche per dare un segnale decisamente positivo agli azionisti-tifosi? (continua)
di Marco Liguori


17 aprile 2007: ... e siccome il mondo è pieno di romanisti, le Iene hanno fatto vedere ieri sera il video del furto della telecamera alla singora inglese ad un imbarazzato responsabile dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, che ha dovuto scusarsi.
Un vivissimo ringraziamento alla trasmissione che ha fatto sì che 6 milioni di persone vedessero quello che molti hanno visto su questo sito.
Mi viene poi segnalata l'apertura di questo forum: www.cesololasroma.forumfree.net.
Per finire, probabilmente su qualache radio sarà già stato detto, ma mi sembra evidente che chi ha portato 120 Kg. di carote e delle anatre a Trigoria non possa essere romanista. Sul mio balcone non crescono carote, né prosperano le anatre. Inutile dire chi, invece, coltiva carote e alleva i simpatici pennuti.
Nell'epoca della repressione di tutto ciò che è manifestazione del pensiero in uno stadio, molte tifoserie hanno adottato i più vari modi per dire quel che pensano. Molto gettonate le magliette con una lettera per persona, anche se da qualche parte si è visto qualche striscione figurato che a volte vale più di mille parole. Ad esempio la raffigurazione qui sotto è comparsa - in pochi l'avranno notata - in una delle ultime partite della Roma:

28 maggio 1989, volantino pre-derby
18 marzo 1992 Monaco/Roma
Roma/Lazio 19 novembre 1989
18 ottobre 1993 Sampdoria/Roma
Volantino distribuito a Roma/Genoa 17 gennaio 1990
Dopo di che, siccome stasera mi sento trasversale, ecco alcune foto non nostre:
Veronesi a Terni, non so che anno ma recente.
Lugano/Sampdoria, 1983
1926/27 Torino/Juventus
Libro Genoano... che spettacolo le bandiere nello stand all'inglese (de 25 anni fa)! Era il 1973.
Atalanta/Torino, 1978, quando si andava allo stadio con il panino e il fiasco de vino
1995/96, striscione padovano contro i vicentini magnagati
Chieti/L'Aquila 1963/64
Millwall/Portsmouth 1955
Ferraris IV e Italo Foschi
Viola a Roma nel 1987/88


16 aprile 2007: on line altre foto di Roma/Sampdoria scattate da dentro la curva.
2006/06 Milan/Bayern Munchen, striscione dei tedeschi
Dopo di che, una e-mail un po' particolare che mi è arrivata:
Perche perche mi lasci sempre soloooooo !!?
Sono 7 anni che sono in Italia ! Mi trovo benissimo e la bella Parigi mi manca sempre di meno in meno. Mi ricordo i miei primi passi a Roma. Giugno 2000, ho iniziato a lavorare il giorno dopo una certa finale europea…hum..non parlavo Italiano, non avevo una lire eppure.. eppure dopo questa finale sono stato accolto come un principe !! Ma non perche ero francese, (sptt dopo quella finale), ne perche la mia ragazza che conoscevo da poco era romana de roma, ma perche avevo tirato fuori la parola magica e non me ne ero accorto.
La prima domanda prima ancora di chiedermi il mio nome e stato : « ma tu…per chi tifi ? » e io be veramente il « lione » (squadra che all’epoca aveva vinto poco e niente)… »mmm » « vabbe ma qui in italia per chi tifi ? »…ed ho pensato , la Juve, il Milan e l’Inter mi stavano antipatici perche facevano semrpe fuori le squadre francese. E poi..be poi ero a Roma dovevo tiffare una delle due squadre.. di una parte c’era Candela, il grande Candela ! dell’altra be non mi ricordo ma sti colori non mi erano simpatici ! Poi la mia ragazza era romanista, i miei suoceri erano romanisti, il fratello era un ultras !! e sembrava pure un po cattivo :-) pero all’epoca queste parole per me erano senza tanto peso…romanista..ultras…io poi che sono cresciuto nel mondo del rugby !..allora ho detto « Roma » certo la magica la grande Roma !!».
E li mi sono aperte tutte le porte ! mangiavo gratis nelle cucine dell’albergo nel quale lavoravo, ero simpatico a tutti, potevo chiedere qualsiasi cosa, la risposta era : « vabbe sollo perche sei romanista eh ! » Grande !! grandissimo !!!
E poi, ho iniziato a capire, ad entrare piano piano in questo mondo sconosciuto fatto di scaramanzie varie, di astinenza completa di cibo prima i due giorni della partita !
Le mie prime errori : « Buona partita eh ! », in mezzo alla partita : « Posso andare al bagno ? » e mi risedevo sulla poltrona sbagliata…Tre prime volte allo stadio, tre sconfite delle Roma, mi guardavano tutti male, pensavo stavano scherzando ed invece non scherzavano…allora guardavo la partita alla TV..
Poi be poi ho capito realmente cos’é esser romanista, e ritrovarmi in mezzo a Piazza del Popolo il giorno dello scudetto mi ha fatto capire tante cose!! “So matti qui!!”
Radio, TV, Scritte sulle mure, nei Bar, al ristorante, al lavoro, sulle porte dei bagni, dovunque!!! Roma era gialla rossa davvero! Un anno dopo il mio arrivo conoscevo tutte le canzone che un tifoso della Roma deve conoscere, la mia ragazza mi aveva insegnato tutto! La formazione ! lo stadio ! gli ultras ! i diversi gruppi di Ultras ! Roma Roma Roma ! Avevo la sciarpa (quella originale eh !), il porta chiavi, l’orologio, la maglia, i calzini insomma tutto !
Mi ricordo mi aveva detto : «  sai mio fratello sta facendo un sito sulla Roma !! ». Be all’epoca mi dicevo chi cavollo vorrebbe andare a vedere un sito sulla Roma ? cioe una volta che sai il risultato della partita e la classifica ? che altro vuoi sapere ?…Circa 4 millioni di persone !!! Calcolato bene Jean !! Ottimo pronostico!!
La roma, senza saperlo mi ha portato tanto!! a me poi!! e chi l’avrebbe detto!! Emozioni cosi intense durante il moi primo derby come se fosse romano !! La pelle d’oca !!!l’oddio per il laziali !! e solo per questo capisco….Capisco perche la mia ragazza mi lascia sempre solo la domencia come dice la canzone !! Perche mi abbandona ogni domenica poi il mercoledi per la Champions o per la Coppa…Perche da Settembre a Giugno non riesco ad organizzare un week end tranquillo !! Perche dal venerdi sera vedo lo sguardo della mia ragazza che cambia e diventa anzioso. Lo so a che pensa !! “Mo come famo a gioca senza Totti?” “ Ma la formazione per domenica?” « Certo sti laziali ! Che vermi ! come le oddio !! no stavolta non ce la faro ! Muoio prima ! ». Capisco perche non mangia piu gia dal sabato sera, perche la prima cosa quando torna dal lavoro e guardare il sito del suo fratello ! Perche e una delle uniche donne ad andare a Manchester per tifare la sua squadra e tornare alle 6 di notte !! Capisco..anche se uno direbbe : «  e daje pero digli qualcosa ! Nun po fa cosi tutte e domenica !» « Ma che je voi di !niente ! c’e poco da di !…Vai amo vai !Che senza quella sciarpa intorno al collo non sei più quella che amo !.


15 aprile 2007 (sera): on line la pagina di Roma/Sampdoria.
News dagli altri campi: a Firenze cori contro il governo e contro il Prefetto Serra (la cui popolarità sta ovviamente trascendendo la sola città di Roma).
Beppe Grillo ha messo sul suo sito il video della Polizia che ruba la videocamera alla signora inglese e la riempie di manganellate con il titolo "Senza parole".
Tifosi inglesi: causa alla polizia italiana
12/04/2007 - di Real Soccer ; Fonte: www.realsoccer.it
L'organizzazione dei supporter del Manchester United, l'IMUSA (Indipendent Manchester United Supporter Association) ha diffuso sul proprio sito Intenet un comunicato in cui annuncia di voler muoversi legalmente contro la polizia italiana.
''Dopo gli incidenti dell'Olimpico siamo stati contattati da varie associazioni di tifosi italiani che ci hanno riferito che a loro succede la stessa cosa ogni volta che si recano allo stadio romano. Quindi - prosegue il comunicato - data l'inarrestabile violenza e la severita' degli attacchi ai nostri tifosi, e visto il rifiuto delle autorita' italiane di ammettere il problema della loro citta', l'IMUSA sta mettendo in contatto i supporter dello United con alcuni avvocati italiani al fine di denunciare la polizia italiana per le ferite arrecate ai nostri tifosi''.
Pure dal satellite si vede la scritta...


15 aprile 2007: la pagina di Roma/Sampdoria verrà inserita dopo la partita. Nella pagina di Manchester United/Roma, inserito il video del palleggio tra Mancini e Bruno Conti del prepartita. Chiudiamo con il Manchester vedendoci questo video dell'FC United of Manchester. Aggiornata la Coppa Disciplina.
Dopo di ciò, mi viene inviato un racconto scritto da un tifoso interista ed uno genoano, la cui introduzione riporto qui sotto:
"Quello che trovate qui sotto è la versione completa di un racconto ispirato agli eventi della notte tra il 2 e il 3 febbraio 2007 a Catania: negli scontri
durante la partita Catania-Palermo, conclusa regolarmente, perde la vita l'Ispettore Capo Filippo Raciti. Qualcuno ci riterrà troppo cinici, qualcuno troppo complottisti, qualcuno privi di scrupoli, e qualcuno invece sapidi. Ognuno pensi un po' quello che crede, ma noi pensiamo che guardare la storia e l'attualità da un solo punto di vista sia un errore grave, e che i racconti, le storie possano aiutare il nostro cervello e il nostro cuore a osservare ciò che ci circonda con un punto di vista meno scontato e più critico". Cliccate qui per scaricare il PDF.
Così come cliccate qui se volete leggervi la fanzine degli ultras della Cremonese, che mi è stata appena gentilmente inviata.


14 aprile 2007: una e-mail:
"Lorenzo, è venuto il momento di cominciare a parlare anche di quel coacervo di pseudo esperti di Roma che grazie alla nostra passione crescono e prosperano. A parte il becero livello "tecnico" che di solito esprimono, oggi sono diventarti la cassa di risonanza di qualsiasi starnuto e nel nome della Roma montano e smontano casi a ripetizione, tanto quello che conta è l'audience ed i conseguenti personali sponsor; ne più ne meno di qualsiasi pennivendolo che nel nome dell'antiromanismo gratifica i lombardi lettori leghisti. Si perchè a loro non gliene frega niente se con le loro posizioni aizzano il casino mediatico, non gliene frega niente se ciò crea tensione, o se questo dannneggia la squadra, nel nome della personale fede giallorossa si sentono in dovere di criticare, giudicare, e qualche volta pure insultare chi gli pare, tanto il casino monta ed il loro slendido nome riecheggia nell'etere romano e nelle società di vendita della pubblicità. IO me so rotto i cojoni de sti quattro pulciari ripuliti che parlano (ma soprattutto straparlano) e giudicano quello che per me è sopra ogni cosa e sopra ogni passione (leggi la Roma). Credo che sia ora di cominciare a distinguere a fare nomi e cognomi a smetterla di dargli credito, il nostro tifo e la nostra passione non si esprime per delega radiofonica, ma con la presenza a fianco della squadra e, quando deciderò di insultarla e fischiarla, lo farò semore in prima persona, senza deleghe pubblicitariamente retribuite. Marco".
Inserita la pagina 3 di Manchester United/Roma e alcuni video girati con il cellulare nei momenti caldi nella pagina principale di Manchester United/Roma.
Altra e-mail:
"Caro Lorenzo, voglio dire che è vergognoso che sul Romanista di oggi vengano riportati con nomi e cognomi i romanisti arrestati e poi rilasciati. La cosa bella è che solo pochi giornali inglesi lo hanno fatto e almeno hanno pure messo i nomi degli inglesi. Invece con tutto quello che abbiamo subito a Manchester questi che mettono i nomi dei pedofili con le iniziali si permettono di scrivere i nomi tutti interi. Perché devono rovinare la vita delle persone? Magari qualcuno era riuscito a far non sapere nulla a casa e questi li sbattono in bella evidenza. Meno male che si chiama Il Romanista... chi stava a Manchester ha visto la situazione e sa pure che qualcuno è stato preso per caso... Mi fanno schifo. Bella, Fabrizio".


13 aprile 2007 (pomeriggio): le molte e-mail e le pagine da fare per Manchester Utd/Roma mi hanno impedito di approfondire un aspetto trattato da alcune e-mail ricevute e di cui si dibatte su diversi giornali: la richiesta di scuse dei giocatori della Roma, sulla quale dico la mia nel massimo rispetto delle posizioni altrui. Ebbene, a chi è andato a Manchester le scuse già sono state fatte. A fine partita la squadra è venuta sotto il nostro settore a salutarci e noi l'abbiamo applaudita. Fine della storia. Mi è capitato raramente di contestare la Roma, e quelle poche volte hanno coinciso non con una sconfitta pesante ma con la dimostrazione di uno scarso attaccamento alla maglia. Che siamo stati umiliati non c'è dubbio, ma pensiamo forse che i giocatori abbiano avuto piacere di fronte a un miliardo di telespettatori a perdere 7-1? Sono semplicemente andati in bambola, storditi dai primi due gol. Sono cose che possono capitare e non gli si può rimproverare uno scarso attaccamento perché mai come quest'anno si è avuta una simbiosi tra squadra e tifosi.
Siamo arrivati tra le prime 8 di Europa con una squadra corta, siamo secondi in classifica: per parafrasare il Prefetto, Serra: ma de che stamo a parlà?
Detto questo, visto che ho accennato al Prefetto, apprendo che il Ministro Amato, ad una dichiarazione che dal punto di vista lessicale è assolutamente incomprensibile con la quale si è detto dispiaciuto dei fermi operati dalla Polizia inglese, nel parlare della partita di andata ha detto di aver notato un poliziotto che sbaglia, prendendo a manganellate un tifoso già a terra. Bene gli faccio presente che ce ne sono anche altri, ma che, soprattutto, tra gli agenti intervenuti c'è n'è uno che ruba una macchina fotografica a una signora inglese.
Le immagini, che ho già postato ieri ma alle quali non avevo fatto troppo caso, sono incredibili.
Il video di Youtube è già stato salvato su hard disk da chi me lo ha fornito (grazie M.) e questo è il link, finché lo faranno durare.
Così illustra il tutto M.: "Non sò se l'hai/avete notato ma si vede un furto nel video.
Tra i secondi 1:12 e il 1:17 del video ( http://www.youtube.com/watch?v=2--bs4OEiIg ) .......si vede un poliziotto che scippa la videocamera alla signora con i capelli bianchi e il vestito nero, che aveva ripreso l'arresto del ragazzo con la maglia a strisce...........spinto dall'uomo in giacca e cravatta contro i poliziotti, e poi arrestato "giustamente" per aggressione a pubblico ufficiale!!!.
Ho salvato la sequenza dei fotogrammi:
1) La ripresa con la videocamera
2) Il poliziotto che allunga il braccio
3) Il furto
4) La signora rincorre il ladro, e la polizia ferma........il derubato!!!
5) La signora capita in mezzo ai poliziotti che partono per la carica..........
6) 3 Schiaffoni e 2 manganellate

De che stamo a parlà?


13 aprile 2007: inserite altre foto di Manchester United/Roma nella pagina 2 e altri resoconti.
Tornando a Roma/Manchester United (dell'andata) ecco qui un bel video privato: http://www.youtube.com/watch?v=2--bs4OEiIg
Poi in tanti mi avete segnalato questo sonetto di Valerio Mastrandrea, che è uno di noi e come noi anche se avrebbe tutte le ragioni per "credersi mejo".
L'ANTIROMANISMO SPIEGATO A MIO FIGLIO
(di Valerio Mastrandrea)
Si a papà, era sera... era d'Aprile
er pesce era passato
muto e senza spine.
Nell'Albione perfida e a modello,
cavalli mozzicanti invece che er manganello.
S'era partiti pè n'impresa,
de quelle da raccontà davanti ar focolare,
tutto bruciava 'n petto,
muto !! Er cellulare.
Chi era rimasto in terra sampietrina
era du' giorni che nun dormiva come dormiva prima
er traffico nun c'era,
i semafori silenti
i dentisti s'erano rifiutati de cavà li denti,
i televisori a palla coprivano li piatti apparecchiati
qualcuno pannellava
sciopero dei carbroidrati.
Poi venne l'ora...
quella che nun viè pe' tutti
eravamo tutti belli a papà
nun esistevano più li brutti
nun era un sogno era reale
manco li gabbiani sur tetto der Quirinale.
Parte l'orologio... fischia l'omo in giallo
partono le vene, pompa er core de metallo
manco la prima scarica de adrenalina pura
che ar decimo più o meno l'idraulico ce stura
ce stura er lavandino dove nun score niente
se non il sangue de chi crede a la panza e no alla mente
tu pensi "daje... daje regà, nun è successo niente,
è 'na battaja, battaja dirompente,
via la maja dai carzoni, sporcateve er battente"
e invece niente...
li vedi rotolà su un prato all'inglese
come 'na balla de fieno a Porta Portese.
Poi parte un conto alla rovescia dei malrovesci che ce danno
pensi ancora "daje... basta poco!" si... ma quanno?
nun c'è er tempo pè fermà er tempo boia
pensi "mai... mai, un giorno de gloria"
e qui, papà, devi pensà
si! che chi dopo sta sera d'aprile è annato a festeggià
la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui
pè sta gente nun c'è luce... papà, ma solo giorni bui !
perchè chi pe' sorride deve vedè piagne uno, mille e centomila
è uno che nella vita sua starà sempre in fila
chi invece la prova... la vita sulla pellaccia
nun starà mai a chiede un sorso da' n'artra boraccia
sii orgoglioso, a papà, de' provà emozioni davanti 11 leoni
a vorte un po' cojoni... è raro, amore mio
è raro come te
e come mamma tua
che dopo er 7 a 1, c'ha lasciato a sparecchià
LI MORTACCI SUA !!!

Clicca qui per ascoltarla (2654 kb)


12 aprile 2007 (pomeriggio): on line altri resoconti di Manchester United/Roma. Stasera altre foto e audio.

12 aprile 2007: on line, passo per passo, la pagina di Manchester United/Roma. Altre foto ed altri resoconti nella giornata odierna.

11 aprile 2007 (sera): un po' di pazienza. Sto preparando la pagina con foto e resoconti di Manchester United/Roma.
Una e-mail:
"Ho letto qualcosa sul tuo sito a proposito della società che ha tenuto da parte un migliaio di biglietti per vip o gente comunque vicina alla società..bè io ti posso dire la mia news, io fino alle 6 giorno della partita non avevo il biglietto, ma ho atteso davanti alla biglietteria comunque perche si era sparsa la voce che se avanzano biglietti per prenotazioni non andate a buon fine vengono venduti dopo le 6, ebbene a un certo punto arriva lo steward e chiede c'è qualche italiano senza biglietto? io mi faccio avanti, e mi vendono subito il biglietto per il settore south lower visitors dicendomi che erano avanzati un pò di biglietti..quindi oltre il danno la beffa, la società mette da parte dei biglietti per i vips e alla fine non vengono neppure venduti tutti...questa la mia ipotesi visto che nel settore con me ho visto montella, la moglie di spalletti, penso siano questi i vip di cui si parlava spero di averti dato un informazione utile, ciao". Eccome se è utile...


10 aprile 2007: inseriti gli articoli di giornale (grazie Biagio!) di tutta la stagione 1969/70. Le foto di Manchester United/Roma saranno on line solo nella giornata dell'11 (non so quando perché dipende dal tempo che avrò a disposizione dopo essere tornato).
Per chi parte: ricordatevi di avere carta di identità valida o passaporto: la patente non vale. Temperatura prevista su Manchester: 17° durante il giorno, 8° la notte. Parzialmente nuvoloso.


9 aprile 2007: buona Pasqua (in ritardo) a tutti! Qualche notizia e qualche e-mail:
Dal sito "VIAGGIARE SICURI" (grazie Federico della segnalazione):
"Dal 08.04.2007 - Le Autorità aeroportuali britanniche hanno annunciato un'attenuazione delle misure di sicurezza adottate negli aeroporti britannici il 15 agosto u.s. a suguito della scoperta di un progetto di attentato terroristico su vasta scala diretto contro alcuni voli. Al fine di verificare la lista degli articoli ammessi o vietati a bordo, si consiglia, di consultare la compagnia aerea utilizzata e/o il sito www.baa.co.uk.
In vista della partita di Champions' League Manchester United - Roma in programma a Manchester il 10 aprile prossimo e della possibilità che si verifichino scontri fra le tifoserie, si raccomanda ai connazionali che assisteranno all'incontro di adottare un comportamento corretto e prudente ed adeguate misure di cautela. La polizia britannica e il club del Manchester United, con i quali il nostro Consolato a Manchester è in contatto, ha adottato appropriate misure di sicurezza onde prevenire tensioni e violenze.
http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?322&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1794&tx_ttnews[backPid]=62&cHash=b33da3dade
Dopo di che:
"Ciao Lorè, ti volevo informare che lo striscione fatto dai bergamaschi contro serra è da ricondurre alla trasmissione "Matrix" (andata in onda venerdì sera) su canale 5, in cui si parlava degli incidenti dell'Olimpico. In pratica calderoli (anche lui rigorosamente con la C minuscola) sosteneva che nella polizia romana ci siano molte "mele marce" ed in più essi sarebbero anche tifosi della Roma... a questo punto serra ha risposto più o meno così "pensi alle mele marce che ci sono tra i tifosi dell'atalanta"....eccoti svelato l'arcano di questo striscione...
Con l'occasione volevo spendere un altro paio di parole sul nostro "caro" prefetto, e cioè che continua sfacciatamente a dire che nessun inglese è
entrato senza biglietto, quando la realtà è ben altra... continua a dire che a Roma non si vendevano alcolici, quando la realtà è ben altra.... sempre in
trasmissione ogni 5 minuti diceva di essere "super-partes" ma appena qualcuno provava a fare obbiezione sull'atteggiamento della polizia ecco che
si scagliava contro e difendere con tutte le forze l'operato dei blu...ha negato l'innegabile cioè, manganellate in testa, manganellate con manganello al contrario, colpi continui sulla gente a terra, ha ripetuto la storia dei 15 seggiolini (o SEDIOLINI come li chiama lui) tirati contro le guardie... addirittura si è scaldato tanto alla vista di un inglese che ha sputato contro una guardia, ma nulla ha detto quando veniva ripreso un tifoso sanguinante... ha avuto da ridire contro l'operato della magistratura perchè gli è sembrato assurdo che i 3 tifosi arrestati il giorno dopo fossero di nuovo liberi (evidentemente loro non erano i colpevoli) (in realtà il giudice, pur convalidando l'arresto, li ha rimessi in libertà perché sono incensurati e quindi possono godere della pena sospesa... quindi Serra di cosa si lamenta? Hanno fatto la Legge Amato? E' in vigore? Com'è che sono stati liberati? E' colpa del giudice oppure, semplicemente, hanno preso per i fondelli tutta Italia? n.d.L.) ... Tra l'altro ha detto che le cariche di "alleggerimento" sono durate "solo" 18 secondi ciascuna, ed in più ha spiegato perchè sono state fatte... ti posso dire senza ombra di dubbio che ad una delle 2 si vede perfettamente uno del manchester che sta PARLANDO con la polizia per il trattamento subito (lo si capisce dai gesti) e, un attimo dopo portato via, ed è a quel punto che la gente si scaglia contro le guardie... insomma Lorè, abbiamo un "prefetto" che è un vero (omissis, n.d.L.) ... p.s. ha anche detto che l'anno prossimo vorrà far diventare l'Olimpico LO stadio (attenzione, non uno DEGLI stadi...) più sicuro e FUNZIONALE d'Europa...". E' questo il punto: un prefetto non può essere super partes, così come probabilmente non lo posso essere io. La cosa poco seria è che lo affermi. D'altra parte se si legge il curriculum del Prefetto, Serra, non potrebbe essere diversamente e quindi è umanamente comprensibile. In Italia. In Inghilterra - secondo il modello inglese - non lo sarebbe. Questa è la differenza e la ragione per la quale il modello inglese non può funzionare da noi.
Dal sito dei Boys Parma. C'è sempre qualcosa da imparare.
"I BOYS non hanno organizzato la trasferta di Milano contro l'Inter. Niente pullman, niente servizio per la città. Ma a Milano i BOYS sono andati, in auto, senza biglietti, con lo Striscione.
Al casello di Milano la polizia non c'era, ma anche se ci fosse stata non ci avrebbe riconosciuto. Nessun punto di riferimento, nessuna visibilità. Per cui: nessun controllo e niente scorta. E così è stato. Tant'è che siamo arrivati in piazzale Axum tra migliaia di tifosi interisti sorpresi. Eccola qui l'efficacia di un decreto legge che inasprisce le pene e INCENTIVA GLI SCONTRI.
C'è stato negato l'ingresso allo striscione "BOYS". Il motivo? Stando a quando dichiaratoci dal funzionario di turno: il pvc (materiale con cui è fatto il nostro striscione) è pericoloso, perché infiammabile. Viceversa: il pvc è difficilmente infiammabile ed è autoestinguente. Tant'è che nel rogo di Reggio Calabria, quando il nostro vecchio striscione in pvc rimase tra le fiamme del pullman, non bruciò. Alcuni pezzi si sciolsero per il grande calore, rendendolo inutilizzabile, ma niente di più. Diciamoci la verità: anche le forze dell'ordine non hanno ben chiare le norme anti-tifo dell'Osservatorio. Norme, tra le altre cose, completamente anti-costituzionali.
Così SIAMO RESTATI FUORI.
Verso la fine del primo tempo siamo tornati a sfilare in corteo. Prima fino alle auto e poi alla Lega Calcio. Alla confindustria del pallone, ai presidenti che hanno voluto censurare i loro tifosi, abbiamo lasciato un foglietto con l'art. 21 della Costituzione (diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero - anche allo stadio!) e uno striscione, recante l'eloquente scritta "PRESIDENTI VERGOGNA".
Il momento del Parma Calcio è difficilissimo ma noi non tifiamo a comando.
I BOYS PARMA 1977 sono senza padroni, non si vendono e non si prostituiscono!".
Altre cosette: ho scoperto che anche in Inghilterra hanno il loro Paolo Berizzi. Il Daily Mail ha Bob Graham. Questo individuo sostiene che gli ultras della Roma hanno contattato, poco dopo il sorteggio con il Manchester United, tifosi polacchi, turchi, olandesi, spagnoli e... marsigliesi! L'articolo non è più on line ma ho fatto in tempo a salvarlo per i posteri e per fare in modo che quando esce il libro lo stesso venga boicottato in Italia perché scritto da un cazzaro.
COME GLI ULTRAS SI SONO UNITI CONTRO LO UNITED
Bob Graham, che sta facendo documentario sul teppismo calcistico nell'Est Europa, ha detto che la violenza è stata preordinata in un modo altamente organizzato
By BOB GRAHAM (6 aprile 2007)
A Marzo, appena due ore dopo il sorteggio di Champions League, i messaggi hanno inziato a diramarsi per l'Europa.
Il primo messaggio, scritto in polacco (ragazzi, questo è meglio di Berizzi! 100.000 euro da parte mia a un ultras romanista che parla polacco! n.d.L.) recitava: "Ehi, volete venire all'agguato e combattere?". Era stato mandato da uno degli Ultras della Roma a un membro neonazista (e come te sbagli, questi ce stanno sembre bene! n.d.L.) della gang estremista del Legia Varsavia che organizza l'hooliganismo in Polonia. La replica è stata immediata: "Amico mio, è bello che abbiate bisogno di noi. Saremo onorati di stare lì con voi".
Messaggi sono stati anche mandati in Croazia, alla Torcida Split che segue l'Haiduk (beh certo, dopo i disordini che ci sono stati dopo Roma/Haiduk nel 2003/04 sarebbe stata proprio la tifoseria migliore da contattare... se trovano un romanista in giro per Belgrado ancora lo impiccherebbero in piazza... n.d.L.), al Den Haag in Olanda (Daniele mi fa notare che la tifoseria del Den Haag è gemellata con gli juventini, così come quella dello stesso Legia Varsavia, vedere il sito dei Drughi o dei Viking Juve per conferma e questo esclude a priori la possibilità di un contatto con la tifoseria della Roma, n.d.L.), al Ferencvaros in Turchia (questo il grado di istruzione di questo autentico imbecille che soffia sul fuoco: il Ferencvaros è una squadra - anche piuttosto famosa - ungherese. L'idiota forse si riferiva al Fenerbace), agli Ultras Sur del Real Madrid e alla curva Massilia hooligans dell'Olympique Marsiglia (in effetti i neonazisti del Legia Varsavia legherebbero bene con i compagni di Marsiglia, n.d.L.), e i Red Tigers di Lens (forse questi gli piacevano perché sono giallorossi... n.d.L.).
L'invito ai francesi è stato un pensiero successivo; loro non hanno storia nell'hooliganismo (magari il PSG qualcosa avrebbe da dire al riguardo, n.d.L.), ma potrebbero volere fare parte del combattimento dopo gli scontri al loro stadio durante il match del Lille contro il Manchester United lo scorso mese.
Sono stati invitati anche tifosi dell'Austria, Bulgaria, Romania, Serbia e Slovacchia (invitati tutti rigorosamente nella loro lingua... n.d.L.). In ognuno di questi paesi ci sono gruppi di ultras conosciuti, tifosi che vengono coinvolti in storie di razzismo violento che ha occasionalmente portato all'omicidio.
"Sarà un meeting delle amicizie attraverso l'Europa" ha detto il teppista del Legia Varsavia che ho incontrato mentre stavo realizzando un documentario televisivo sul teppismo calcistico. "L'apertura dei confini significa che possiamo viaggiare senza problemi e prendere parte nelle questioni che condividiamo, come picchiare i tifosi del Manchester. Forse hanno la squadra migliore. Noi siamo i migliori hooligans e i migliori combattenti. Siamo al top della nostra classifica".
La serie di messaggi - il primo di più di una dozzina mandati tra gruppi di hooligans organizzati - è stata la prima avvisaglia che il quarto di finale di Mercoledì sarebbe diventato un appuntamento per teppisti.
Molti messaggi sono stati mandati a tifosi di Liverpoool (ragazzi, ormai siamo alla fantascienza pura. Questo è meglio di Star Trek n.d.L.) Burnley (Burnley? che è Burnley??? n.d.L.) and Southampton (ah già, ce mancavano loro! n.d.L.) per cercare di coinvolgerli nella battaglia.
Inevitabilmente, le notizie sono arrivate all'Old Trafford dove, prima del match, la questione è montata nello staff di sicurezza dello United. Questo ha portato all'avviso ai tifosi per i potenziali scontri.
Nel perverso, tenebroso mondo dell'hooliganismo, le alleanze tra le bande che seguono i maggiori club in ogni nazione sono conosciute come "gemellaggi".
Nella serie di messaggi SMS (deve essere semplice scrivere in polacco via SMS! n.d.L.), sono stati presi accordi per incontrarsi prima della partita e coordinare l'agguato ai tifosi dello United nelle strade secondarie che portano allo Stadio Olimpico dove simboli fascisti, croci naziste e croci celtiche sono spesso esibite e disegnate sui muri. Ai fans del Legia Varsavia e del Pogon Szczecin, è stata fatta una specifica richiesta da Roma: "portate le vostre lame!" (sospendo un attimo la traduzione. Sto piangendo dal ridere! n.d.L.).
La piccola banda di non più di 20 tifosi, arrivata a Roma martedì, ha portato coltelli e asce come "equipaggiamento"-
Proprio poco prima di partire da Varsavia, il leader della gang polacca  ha sorriso: "Staremo a Roma fino a che il Papa fa il suo messaggio di Pasqua. Siamo buoni cattolici polacchi e questa è una buona ragione per stare a Roma".
Sebbene il teppismo calcistico sia giustamente perseguito in Gran Bretagna, Germania ed Olanda - e, un po' meno, in Spagna - nel resto d'Europa le autorità chiudono un occhio.
Nel passato inverno il numero di incidenti è cresciuto. Solo la scora settimana il presidente dell'UEFA Michel Platini ha scritto a 53 associazioni calcistiche europee, ammomendo che la violenza dentro e fuori gli stadi sta avvelenando il calcio. Ha incontrato esperti dei governi e della polizia del Continente per chiedere aiuto. Il presiderte della FIFA Blatter ha detto: "siamo arrivati al crocevia del football. Il nostro calcio è malato e dobbiamo trovare la medicina per curare il nostro sport".
QUI IL TESTO ORIGINARIO DELL'ARTICOLO (CON SPAZIO PER I COMMENTI)
Iniziata la pagina 55 di memorabilia.
Riccardo De Concilis ha terminato una delle opere più importanti mai realizzate: le maglie della Roma disegnate sono ormai complete e aggironate fino all'ultima maglia sponsorizzata dalla Pepsi.
Altra e-mail di Federico: "Ti ricordi ci domandavamo il perché la A.S. Roma avesse trattenuto inspiegabilmente 1000 biglietti per la gara dell’Old Trafford?
Una spiegazione si può intuire da quanto può essere oggi (8/4/07) sul corriere dello sport… cito testualmente: “La società per la prima volta ha organizzato due voli, uno per la squadra, i dirigenti e i giornalisti e uno per i tifosi vip, tra cui fa spicco il prefetto Serra.” Lascio a te ogni commento a rigurardo….".


7 aprile 2007: inserita la pagina di Catania/Roma.

Calcio: striscioni contro prefetto Serra durante Atalanta-Chievo
BERGAMO - Uno striscione di insulti nei confronti del prefetto di Roma, Achille Serra, e' stato esposto oggi sulle tribune dello stadio di Bergamo, in un settore occupato dai sostenitori dell'Atalanta, durante il match tra la squadra di casa ed il Chievo Verona. "Sei una mela marcia" hanno scritto i tifosi, la cui identificazione e' in corso grazie alle telecamere fisse. Sul campo sono inoltre state lanciate mele e alcuni petardi, arrivati alle spalle del portiere atalantino Calderoni. Il prefetto e' stato preso di mira in relazione agli scontri che erano avvenuti a Roma, in occasione di Roma-Atalanta, nel dicembre scorso, tra la polizia e alcuni tifosi bergamaschi. (Agr)

Questa notizia che segue è veramente da ridere. Poiché non mi fido delle agenzie, sono veramente curioso di sapere i motivi della vera protesta, perché se è proprio come è stata riportata è veramente comica.

Sciopero del tifo contro i favoritismi
La protesta contro la presunta disparità di trattamento tra i tifosi della Roma
e quelli delle altre squadre di serie A.
FIRENZE - Sciopera il tifo viola per protestare, è stato spiegato dai sostenitori della Fiorentina, contro la presunta disparità di trattamento tra i tifosi della Roma e quelli delle altre squadre di serie A. Lo sciopero è durata per tutto il primo tempo della gara casalinga tra Fiorentina e Ascoli. La protesta consiste nella mancata esibizione degli striscioni e nell' assenza di cori.
Lo sciopero dei tifosi viola, in particolare delle due curve, è stato deciso dopo quanto accaduto mercoledì scorso in occasione della partita di Champions League Roma-Manchester United all' Olimpico, incidenti che hanno anche provocato frizioni diplomatiche fra Italia e Inghilterra e in cui i sostenitori giallorossi avrebbero, a detta dei tifosi fiorentini, goduto di giustificazioni al loro comportamento. I sostenitori viola della curva Fiesole, ad inizio gara, hanno fatto un coro offensivo nei confronti dei sostenitori della Roma, coro che, a intervalli, è stato ripetuto durante la partita.


6 aprile 2007: il Prefetto, Serra dopo aver detto che la birra venduta in tutta Roma era analcolica e che gli incidenti che hanno visto 12 accoltellati non sono gravi, dà questo consiglio ai romanisti che andranno a Manchester: "Ai tifosi della Roma che pensano di andare in trasferta - afferma Serra - dico di andare con spirito sportivo perché si recheranno in un paese di grande civiltà e cultura, purtroppo la gara di andata non è stata preceduta da parole simili ma da una descrizione di Roma come di una città pericolosa e violenta". "Ai tifosi giallorossi dico anche di non isolarsi, ma di andare ovunque, in qualsiasi quartiere perché l'Inghilterra è un paese sicuro dove chi sbaglia finisce in carcere e ci rimane", aggiunge ancora il prefetto senza nascondere una nota  polemica nei confronti della magistratura italiana che mercoledì notte, pur convalidando l'arresto di tre tifosi inglesi, ne ha disposto l'immediato rilascio in regime di libertà vigilata". Io invece vi dico di stare molto attenti perché se ve ne andate in giro "ovunque", come dice Serra, ve se fanno, come si dice a Roma. Non ho la possibilità di fare sondaggi sul mio sito ma... a chi credete?
Analizziamone però le parole, alla luce di questo articolo.
"Arrabbiato è dire poco. Il prefetto di Roma, Achille Serra, alle accuse contro la polizia per quanto avvenuto durante Roma-Manchester United di  mercoledì in Champions League proprio non ci sta. Ed ecco allora la controffensiva a quanto sta piovendo addosso alle forze dell'ordine da parte della stampa inglese, che ritiene la polizia la principale responsabile di un bilancio che vede 14 tifosi inglesi feriti, di cui uno ancora ricoverato in ospedale. La controffensiva di Serra in una conferenza stampa, con il prefetto di Roma che ha voluto mostrare a una folla di giornalisti il filmato degli incidenti. Quei 7 minuti incriminati che hanno portato poi all'arresto di tre tifosi inglesi con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale, oltre che al ferimento pure di 4 tifosi della Roma e di 7 poliziotti. «Quando la Roma segna il primo gol- ha detto Serra facendo da voce narrante alle immagini- un gruppo di ubriachi inglesi inizia a fare confusione, travolgendo gli steward. Dal filmato si vede che alcuni tifosi della Roma, teppisti anche loro, si spingono verso la vetrata (diciamo che questa cosa è sempre successa e non la ritengo una manifestazione di teppismo: la Roma segna e i pacifici tifosi della Curva Nord si lanciano contro la vetrata per prendere in giro gli avversari, non è una cosa particolarmente pericolosa, a meno che la vetrata antiproiettile non ceda ovviamente, n.d.L.). A questo punto, solo a questo punto, dall'alto arrivano gli agenti, e il loro "vero" intervento dura in tutto, tra discesa e azione, circa venti secondi (il problema è questo: COME viene effettuato l'intervento? A fronte di una situazione di quel tipo è sufficiente scendere in modo deciso, senza picchiare nessuno e creare un cordone. Gli inglesi, proprio per via delle loro leggi ferre, non sono soliti toccare i poliziotti. Poi se inizia la violenza nei confronti dei poliziotti si usa la forza. Se scendi massacrando chiunque trovi dai il là alla reazione. Se ti accanisci contro uno a terra o contro le donne dai il là alla reazione. Nell'ottica del mantenimento dell'ordine pubblico, questo tipo di azione ha l'effetto di cui dice Frisk: gettare benzina sul fuoco, n.d.L.). Gli agenti vengono fatti bersaglio di un lancio di oggetti (si tratta delle bottigliette di plastica semivuote vendute liberamente nello stadio: difficile che possano far male ad un agente con casco di protezione, ma se anche dovessero farlo, perché ne autorizzate la vendita e non imponete di versare il contenuto in bicchieri di cartone? n.d.L.), tra cui anche quindici seggiolini dello stadio (non è vero. Le immagini filmate dal sottoscritto sono sostanzialmente complete. Solo un seggiolino viene lanciato, n.d.L.). Poi c'è stata la 'fase di alleggerimentò, durante cui sono arrivate le manganellate. Certo se dovesse essere riscontrata (siamo di fronte ad un caso evidente di cecità, n.d.L.) qualche manganellata in più noi verificheremo e prenderemo le decisioni necessarie». Ma di certo l'immagine della polizia italiana non è quella che viene dipinta da qualcuno. Serra, mentre le immagini scorrevano, ha più volte sottolineato i momenti cruciali, quelli in cui si vede cosa fanno i tifosi inglesi. «Questo è 'l'orrore di Romà- ha detto con velenosa ironia il prefetto facendo riferimento ai titoli dei giornali inglesi- di fronte agli sprovveduti e innocenti tifosi inglesi... E quel tifoso che il 'Sun' prende come emblema della nostra aggressione- ha sottolineato con forza mentre l'uomo compariva sullo schermo- eccolo che sta tirando sassi (sassi nello Stadio Olimpico... ragazzi è fantastico, n.d.L.) e cercando nuovamente lo scontro (beh, forse sarà stato un po' nervoso per il fatto che gli hanno aperto la testa no?). Il Coni ha fatto il conto dei danni: seggiolini divelti e bagni devastati (non ci credo neanche se li vedo, n.d.L.), qualcuno di questi innocenti inglesi queste cose deve averle fatte. E noi quelli che abbiamo arrestati li abbiamo anche rimessi in libertà provvisoria (ma come, non avete appena fatto la Legge Amato? n.d.L.), una cosa che in Inghilterra non avrebbero mai fatto (cambia la Costituzione, Achille Serra, quella a cui dovresti obbedire, n.d.L.). E poi in Siviglia-Tottenham di Coppa Uefa, è successa la stessa cosa con i tifosi del Tottenham (difatti ci ricordiamo bene la Polizia spagnola quando la Roma ha giocato a Valencia e, personalmente, quando ha giocato con l'Atletico Madrid n.d.L.)», ha continuato un avvelenato Serra mostrando le foto del lancio di seggiolini contro la polizia spagnola nella gara di ieri in Coppa Uefa. «Guardate che delicatezza, esattamente come a Roma (si fa finta di non capire: ad una azione ingiusta corrisponde una reazione. E' una legge quasi fisica, che forse solo Gesù Nostro Signore non conosce, n.d.L.)». Fino allo sfogo finale: «Da cittadino, 'ma de che stamo a parlà?'».
Già: de che stamo a parlà?
Che poi gli inglesi siano dei piagnoni è fuor di dubbio, visto che comunque quando vengono a Roma se la sentono sempre calla, salvo poi lamentarsi se le prendono. Ma su quanto avvenuto all'interno dello stadio hanno tutte le ragioni: costro non dicono, infatti, che l'intervento della Polizia non fosse necessario, ma di una over-reaction (reazione esagerata) delle forze dell'ordine: se insulto un poliziotto non necessariamente devo prendermi dieci manganellate e finire in ospedale. Negli aggiornamenti di ieri ho messo il link alla partita Roma/Sampdoria di qualche anno fa. Non è accaduta, ancora una volta la stessa cosa? Possibile che ogni volta che questi singori entrano in curva debbano succedere queste cose? Cosa sarebbe accaduto in Inghilterra? I tifosi esagitati sarebbero stati espulsi dallo stadio dagli stewards e non massacrati di botte. Erano ubriachi? Non sarebbero stati fatti entrare. Non avevano il biglietto? Idem come sopra, ed invece un migliaio sono entrati lo stesso, per quieto vivere (e questo posso anche capirlo). Ma allora, fatela finita co' sto modello inglese perché in uno Stadio come l'Olimpico e con una mentalità come quella italiana (sia dei tifosi che della Polizia) è semplicemente inattuabile. Se a Londra vai in un cesso pubblico tu trovi l'inserviente che sta lì che è FOTTUTAMENTE FIERO di fare il proprio lavoro e se pisci per terra ti dice che sei un maleducato, anche se prende 600 sterline al mese. Questa è la differenza tra noi e loro dal punto di vista della sensibilità sociale. Poi possiamo discutere del fatto che da noi alcune cose sono più facili, che gli Italiani sono più umani e più elastici (ed è per questo che nessuno si fila il Prefetto quando impone uno stupido divieto di vendita degli alcolici) menter gli inglesi, e ancor peggio i tedeschi, sono di coccio ma il modello inglese lì lo hanno applicato con una razza diversa, diversa dalla nostra. Noi dovremmo adeguare le nostre leggi non a chi è comunque diverso da noi ma tenendo conto delle nostre particolarità. Impossibile farlo capire a chi - con i soldi nostri - sta ballando da Briatore al ritmo di danze africane che pochi di noi si possono permettere di osservare da vicino.
Qui il TG1 di ieri sera (31 mb).
"Riguardo l'articolo del Reca di ieri: vorrei fare una doverosa precisazione sull'articolo di www.ilreca.it che hai pubblicato sul sito. Non so chi sia questo recalcati, ma ritengo che il suo scritto NON vada  interpretato come insulto alla roma, definita squadretta, bensì come uno  "scimmiottamento" di quanti definiscono "scudetto di cartone" quello che sta  per vincere l'inter. I motivi di questa definizione sono ovviamente: - mancanza della juve
- penalizzazione del milan - presunto ruolo di "squadretta" della roma . Tutto ciò è stato rivoltato contro i milanisti (veri destinatari della presa
in giro), non a voi della roma, ciò lo si evince anche dalla dichiarata fede interista dell'autore (sez. "chi è il reca")".



6 aprile 2007 (pomeriggio): una e-mail: "Ciao Lorenzo , scrivo in merito ai fatti di roma-manchester la mia mail sara' provocatoria ma diretta.
Per quanto riguarda gli incidenti nel settore ospiti, mi fa sorridere notare tutto lo stupore da parte di alti rappresentanti dello stato o dei vertici calcistici.
Sono cose che succedono ogni domenica in ogni stadio in special modo quando noi della Roma ci rechiamo in trasferta.....e' successo con i sampdoriani qui all'OLIMPICO lo scorso anno (in realtà era il 2003/04... gli anni passano in fretta! n.d.L.) , ma questa risonanza non c e' stata...forse perche' i DORIANI non hanno un ambasciata e nn hanno un presidente come BLAIR "amico" dello STATO ITALIANO?????BOOHHHH CHISSA'......
Per noi e' stata una cosa normale assistere a certe cariche...anzi come hai detto tu , in maniera molto soft rispetto ad altre situazioni(napoli-roma 2001) "CASARECCE" ovvero nel nostro campionato.
Inoltre, molti si riempono la bocca di sitema all inglese, perfetto imitiamolo anche noi andando in 2000 senza biglietto a manchester e vediamo se ci fanno entrare ad assistere la partita. Il modello inglese va seguito ?? Va imitato? Va importato? Perfetto chi non ha il biglietto puo' recarsi cmq a MANCHESTER ed assistera' sicuramente alla partita ....eheheheheh che pagliacciate.
Un abbraccio e un pensiero a chi e' privo di liberta' e buona pasqua in particolar modo a chi soffre negli ospedali o nelle carceri".
Michele.
Mi viene poi segnalata questa pagina: http://www.ilreca.it/index.php/2007/04/04/senza-la-juventus-e-una-champions-di-cartone/#more-374


6 aprile 2007: molte polemiche in Inghilterra per il comportamento della Polizia nei confronti dei tifosi inglesi. Va detto che, da un lato, una piccola parte dei tifosi del Manchester United erano qui anche per creare disordini, dall'altro, c'è un equivoco in ordine al comportamento delle forze dell'ordine: gli inglesi ritengono sia stato eccessivo (ed in effetti impugnare i manganelli al contrario e picchiare brutalmente gente a terra indifesa lo è in qualsiasi paese civile), il Prefetto, Serra ritiene di no. Il punto è proprio questo: ciò che in Inghilterra (paese che ha usato il pugno di ferro in materia) è eccessivo, da noi è la normalità e gli inglesi non lo sanno. Ieri ho anzi pensato che l'intervento della Polizia fosse stato persino soft rispetto alla normalità.
Comunque sia, devo per forza essere populista e qualunquista: vorrei proprio sapere oggi cosa dicono i vari Amato, Bianco, Melandri, Pescante ed anche i vari politici dell'opposizione su quanto accaduto, visto che hanno salutato, giusto due giorni fa, l'approvazione della legge anti-tutto con solenni dichiarazioni. Dopo di ciò, sarebbe forse meglio che chi non è mai andato allo stadio se non in tribuna d'onore - come il Sindaco Veltroni - non si lanci in irrealistiche rassicurazioni non conoscendo alcuni fenomeni, perché magari qualche inglese, sentitosi rassicurato dalle parole quantomeno azzardate del Sindaco e del Prefetto, non ha adottato quelle cautele che, invece, in partite come queste è necessario adottare.
Comunque sia, sarebbe facile oggi infierire su chi tra un po' ci dirà che Cristo è morto di freddo e quindi cercherò di contenermi.
Tutte le pagine di Roma/Manchester United sono state rinnovate ed arricchite con foto, filmati, resoconti e via dicendo.
Molti sono in inglese, ma intanto li inserisco: un giorno li tradurrò.
Intanto una delle ultime notizie ANSA:
''In queste situazioni, accertare i fatti e' la cosa piu' importante, prima di scatenare reazioni che possono comunque andare al di la' del segno''. Con una nota affidata al suo portavoce, Fabrizio Forquet, il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, interviene sulle proteste di Governo e ambasciata inglesi per gli incidenti tra polizia e tifosi del Manchester United mercoledi' all'Olimpico.
La nota sottolinea che, ''come ha rilevato giustamente l'ambasciata britannica, i funzionari delle nostre due polizie stanno collaborando per il piu' oggettivo e puntuale accertamento dei fatti in relazione agli incidenti provocati dal tifo violento''. Ma poi parla anche di ''reazioni al di la' del segno'' da parte di chi ha messo la polizia italiana sul banco degli imputati.
Sarebbero stati infatti i supporter del Manchester ad attaccare la polizia italiana (basta vedere le immagini video del mio sito per vedere se è vero o meno... n.d.L.) e in arrivo sembra esserci un dossier sulle cariche avvenute all'interno dello stadio Olimpico ieri sera durante la partita con la Roma. E la polizia prepara la difesa con altre carte. Una relazione alla quale stanno lavorando gli investigatori della Digos e i poliziotti del commissariato che hanno competenza sullo stadio Olimpico.
Una relazione nella quale viene in sostanza spiegato che nella capitale mercoledi' sera non c'e' stata una ''battaglia'' ingaggiata dalla ''brutale polizia italiana'', ma ''alcune cariche di alleggerimento, precedute da una serie di atti di violenza da parte dei tifosi inglesi''.
Nella relazione, si e' appreso, saranno inserite e valutate immagini, fotografie e filmati, anche delle televisioni, che possano far chiarezza ''sull'origine dei tafferugli tra polizia e tifosi inglesi''.
E il primo ad intervenire in difesa ''dell'operato delle forze dell'ordine'' e' stato il prefetto di Roma Achille Serra. ''La polizia italiana - ha detto Serra - ha agito correttamente: se ci saranno elementi diversi saro' io il primo a chiedere un'inchiesta. E allo stato non mi risulta che ci siano stati feriti ad opera delle forze dell'ordine e questo e' un dato molto importante''.
Questo tifoso si è dipinto il volto di rosso perché il Manchester United ha la maglietta rossa.
Dalla Questura di Roma e' stato intanto fatto notare che all'interno dello stadio Olimpico, cosi' come all'esterno prima dell'incontro di calcio, ci sono state cariche di alleggerimento precedute da una serie di atti di violenza dei tifosi inglesi.
E soprattutto all'interno del settore ospiti, dove erano stati sistemati i tifosi del Manchester ''la polizia e' intervenuta per riportare alla calma un gruppo nutrito di supporter che avevano lanciato oggetti verso il settore dei tifosi italiani, dopo aver divelto numerosi seggiolini dagli spalti''. Il prefetto Serra ha poi voluto mettere in evidenza che quella di ieri a Roma non e' stata una notte di violenza, ''ci sono stati incidenti prima e dopo, ma certamente non gravi, soprattutto ad opera dei tifosi vistosamente ubriachi''. Il prefetto di Roma ha inoltre rincarato la dose aggiungendo che le forze dell'ordine sono state impegnate per tutta la giornata di ieri in interventi in varie parti della citta' che segnalavano supporter inglesi in stato di ebbrezza (non voglio essere impietoso sul punto specifico: riconosco che gestire Roma non è facile, ma forse sarebbe meglio evitare proclami n.d.L.).

3 TIFOSI GB ARRESTATI, APPLICATO DASPO (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive)
Sono tre i tifosi inglesi arrestati mercoledi' sera dopo i tafferugli avvenuti all'interno dello stadio Olimpico. Per i tre supporter del Manchester la questura ha disposto il daspo per tre anni. I tre arrestati, si e' appreso nella Questura della capitale, sono stati accusati di violenza a pubblico ufficiale e sono stati processati per direttissima. Il giudice ha per loro convalidato l'arresto, rimettendoli in liberta' e fissato il processo per il prossimo mese di novembre. Secondo quanto si e' appreso nel corso dell'udienza in tribunale i tre tifosi avrebbero ammesso di aver bevuto prima di entrare allo stadio Olimpico almeno 10 bottiglie di birra a testa e di non ricordare nulla di quanto e' avvenuto sugli spalti dello stadio Olimpico.

AMBASCIATA BRITANNICA A ROMA, PREOCCUPATI
'Siamo preoccupati per le scene alle quali si e' assistito mercoledi' sera a Roma''. Lo afferma in una nota l'Ambasciata Britannica in Italia che precisa, ''come gia' riferito dal Ministero dell'Interno britannico''.
''Come e' consuetudine in queste occasioni, - prosegue la nota - il Consolato britannico ha fornito un rapporto sulla partita di mercoledi' al Ministero dell'Interno a Londra''. ''Come gia' riferito dal Ministero dell'Interno britannico, - si legge ancora nella nota - i funzionari della polizia di Manchester stanno collaborando con la polizia italiana a Roma e il Ministero dell'Interno britannico e' in attesa del loro rapporto sulla situazione''.

LONDRA CHIEDE SPIEGAZIONI
Il sottosegretario all'Interno britannico Vernon Coaker ha definito ''estremamente preoccupanti'' le immagini viste alla partita
Roma-Manchester United in cui la polizia italiana ha colpito tifosi della squadra inglese. ''Le scene viste sui nostri televisori sono estremamente preoccupanti - ha dichiarato alla Bbc - Abbiamo bisogno di spiegazioni su quello che e' accaduto, e sul modo in cui ha reagito la polizia. Sono interessato a vedere i rapporti che verranno. Non solo quelli della polizia italiana, ma ma anche quello dei nostri ufficiali di polizia che erano la', della nostra ambasciata, che ascoltera' i tifosi, e anche quello del Manchester, per avere la loro opinione''. Il club britannico ha accusato la polizia di aver ''colpito indiscriminatamente'' i tifosi del Manchester.

UEFA APRE UN'INCHIESTA
L'Uefa ha deciso di aprire un'indagine sugli scontri fra tifosi avvenuti ieri sera per la partita Roma-Manchester United di Champions League. Lo ha annunciato tramite un comunicato a Nyon. Martedi' l'Uefa decidera' se trasmettere il dossier alla commissione disciplinare.
''L'Uefa sta attualmente raccogliendo le prove - spiega la federazione europea nel comunicato - e studiera' i referti ufficiali dell'arbitro, del delegato
Uefa e dell'osservatore incaricato della sicurezza in dettaglio prima di annunciare qualsivoglia azione supplementare''. Per le partite molto importanti, infatti, oltre agli arbitri e al delegato, l'Uefa manda anche un ''security officer'', ossia una persona incaricata di sorvegliare in particolar modo le questioni relative alla sicurezza. Allo stadio olimpico, questo ruolo e' stato svolto dal tedesco Michael Kuchenbecker. ''Nei prossimi giorni - ha spiegato all'Ansa il servizio stampa dell'Uefa - raccoglieremo il numero massimo di informazioni sugli scontri fra tifosi. In funzione dei dati raccolti, l'Uefa decidera' se aprire un caso disciplinare''. Per il momento, quindi, si tratta di un'indagine preliminare. Appare comunque molto probabile che il dossier venga trasmesso alla commissione disciplinare, abilitata poi a prendere eventuali sanzioni. ''Una decisione in tal senso - ha affermato il servizio stampa - verra' presa al piu' presto dopo la pausa pasquale, probabilmente gia' martedi'. Nell'eventualita' che il caso dovesse essere trattato dalla commissione disciplinare, comunicheremmo immediatamente la data della sua riunione''.
L'Uefa ha altresi' ricordato che la sua competenza riguarda esclusivamente i fatti accaduti nello stadio e nelle sue immediate vicinanze.

TIFOSO FERITO, FELICE DI ESSERE VIVO
''Sono felice di essere vivo, i dottori hanno detto che se mi avessero colpito due centimetri piu' su, non sarei neanche arrivato in ospedale''. Lo ha detto il tifoso del Manchester, rimasto ferito da una coltellata al collo durante gli scontri tra tifoserie prima della partita. Il ragazzo, il piu' grave tra i 18 feriti della tifoseria inglese, ha parlato ai microfoni di Sky tg 24 dall'ospedale S.Giacomo di Roma in cui si trova ricoverato da ieri. ''Mentre camminavamo verso lo stadio - ha spiegato il ragazzo - due tifosi del Manchester ci hanno avvisato di stare attenti ai tifosi della Roma. Uno di loro era gia' stato colpito all'orecchio. A quel punto sei tifosi della Roma armati coi coltelli, ci hanno attaccati. Nessuna protezione da parte della polizia''.

EX ARBITRO FRISK ACCUSA POLIZIA
Allo stadio Olimpico c'era anche l'ex arbitro Anders Frisk. E lo svedese punta il dito contro la polizia italiana, che accusa di ''aver reagito in modo molto aggressivo ad uno o due incidenti. E' stato questo che ha gettato benzina sul fuoco''. Frisk e' l'arbitro che, proprio all'Olimpico, venne ferito alla testa da una moneta lanciata dagli spalti durante la partita di Champions Roma-Dinamo Kiev, nel 2004. La Roma per quell'episodio era stata punita dall'Uefa con lo 0-3 a tavolino e due partite a porte chiuse. Ma l'ex direttore di gara e' critico anche nei confronti delle misure preventive adottate nello stadio: ''Entrando non sono stato perquisito e se non si procede al controllo del pubblico e' facile che vengano introdotte bottiglie ed altri oggetti da lanciare. E' stato un errore monumentale''.
Non resta a questo punto che esaminare l'altra notizia del giorno, che molti di voi mi avete segnalato, relativa al caso Raciti:

Discovery fatale
di Giuseppe Lo Bianco e Piero Messina
Una camionetta della polizia in retromarcia. Un urto. Poi l'ispettore si accascia.
Dal verbale di un agente forse una nuova verità sulla tragedia di Catania  Giallo Raciti in curva Nord
Discovery della polizia si muove in retromarcia per sfuggire all'inferno di pietre, fumo e bombe carta scatenato dagli ultras catanesi. Poi, un botto improvviso sulla vettura. In quel momento l'ispettore Filippo Raciti si porta le mani alla testa e si accascia. Due colleghi lo adagiano nel sedile posteriore del fuoristrada; l'ispettore si lamenta dal dolore e non riesce a respirare. Potrebbe essere in questo racconto, nel verbale redatto il 5 febbraio scorso alla squadra mobile di Catania, la soluzione del 'caso Raciti'', l'ispettore di polizia morto dopo gli scontri con i tifosi durante il derby Catania-Palermo del 2 febbraio.
A raccontare è l'autista del fuoristrada, l'agente scelto S. L., 46 anni. È lui che ricostruisce dettagliatamente quella giornata di follia: dall'arrivo dei pullman con i tifosi del Palermo sino agli ultimi momenti di Raciti. Il passaggio più importante del verbale va collocato intorno alle 20,30. Più di un'ora dopo il presunto contatto con gli ultras di fronte al cancello della curva Nord e a partita appena conclusa, mentre fuori dallo stadio continua la guerriglia. Rivela S. L.: ". In quel frangente sono stati lanciati alcuni fumogeni, uno dei quali è caduto sotto la nostra autovettura sprigionando un fumo denso che in breve tempo ha invaso l'abitacolo. Raciti ci ha invitato a scendere dall'auto per farla areare. Il primo a scendere è stato Raciti. Proprio in quel frangente ho sentito un'esplosione, e sceso anch'io dal mezzo ho chiuso gli sportelli lasciati aperti sia da Balsamo che dallo stesso Raciti ma non mi sono assolutamente avveduto dove loro si trovassero poiché vi era troppo fumo. Quindi, allo scopo di evitare che l'autovettura potesse prendere fuoco, mentre era in corso un fitto lancio di oggetti e si udivano i boati delle esplosioni, chiudevo gli sportelli e, innescata la retromarcia, ho spostato il Discovery di qualche metro. In quel momento ho sentito una botta sull'autovettura e ho visto Raciti che si trovava alla mia sinistra insieme a Balsamo portarsi le mani alla testa. Ho fermato il mezzo e ho visto un paio di colleghi soccorrere Raciti ed evitare che cadesse per terra". Raciti viene adagiato sul sedile e soccorso da un medico della polizia.
L'ispettore muore per la manovra imprudente di un collega alla guida del Discovery? A ipotizzarlo, dopo avere letto il verbale, è adesso la difesa dell'unico indagato, il minorenne Antonio S. arrestato pochi giorni dopo gli scontri, e accusato dell'omicidio. Scrive il medico Giuseppe Caruso, nella consulenza di parte: le fratture delle quattro costole dell'ispettore e le sue lesioni al fegato sono compatibili, "con abbondante verosimiglianza, con il bordo dello sportello di un fuoristrada o dello spigolo posteriore di un identico autoveicolo".
Si potrebbe ribaltare dunque lo scenario proposto dalla polizia e dal pm della Procura presso il Tribunale per i minorenni, Angelo Busacca, che accusano il giovane di avere scagliato, con altri, un pezzo di lamiera contro un gruppo di agenti, tra cui Raciti, che tentavano di proteggere i tifosi del Palermo. Un gesto compiuto, come testimoniano le riprese video, tra le 19,04 e le 19,09. La partita giudiziaria ora si gioca sul terreno medico-legale. A sostegno della nuova richiesta di scarcerazione per mancanza di indizi del minorenne gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco hanno depositato la consulenza di Caruso che demolisce le considerazioni del medico-legale del pm, Giuseppe Ragazzi. "La frattura delle coste, a maggior ragione quando le coste fratturate sono diverse", scrive Caruso, "comporta dolori lancinanti e difficoltà respiratorie immediate e non consentono, a chiunque, lo svolgimento delle normali attività fisiche". Come ha fatto Raciti, dunque, si chiedono i difensori, a fronteggiare gli ultras catanesi, dalle 19,08 sino alle 20,20, con quattro costole fratturate e un'emorragia al fegato senza avvertire dolori? La risposta è affidata a una nuova consulenza medico-legale collegiale, che gli avvocati hanno chiesto al gip Alessandra Chierego, con "esperti di chiara fama, non escludendo l'ipotesi di dovere chiedere la riesumazione del corpo dell'ispettore". Oltretutto Raciti, dopo le 19,08, ha continuato il suo lavoro senza problemi, come testimonia il suo collega Lazzaro: "Mentre eravamo in macchina non ho sentito Raciti lamentare dolori o malessere". Dopo due mesi di indagini della polizia di Catania ora il caso Raciti è affidato ai carabinieri del Ris di Parma: i risultati della nuova perizia si conosceranno entro un paio di mesi.


5 aprile 2007 (sera): in attesa di più ampi reportage, inserita la pagina relativa alle cronache di Roma/Manchester United.

5 aprile 2007: on line le pagine di Roma/Manchester United.

4 aprile 2007: la pagina di Roma/Manchester United sarà on line tardi, dopo l'una, credo.
Inserite, grazie a Riccardo, le maglie delle progenitrici della Roma: Alba, Fortitudo e Roman, oltre alla prima divisa della Roma del 1928.
Dopo di che, David "lad" del Norwich mi fa sapere che vedrà la partita in un pub con alcuni amici e saluta tutti i ragazzi della Roma. Ci fa anche sapere che i tifosi del Man Utd sono anti-inglesi, principalmente perché negli ultimi anni i giocatori del Man U sono finiti sul banco degli accusati dopo le eliminazioni della Nazionale nei vari tornei (oltre al fatto che si ritengono cittadini della Repubblica di Mancunia) ed anche pèerché i loro giocatori si infortunano spesso nei tornei della Nazionale. Cantano canzoni anti-Inghilterra durante le partite da diversi anni e la canzone per Ronaldo è "gioca a destra, gioca a sinistra, quel ragazzo Ronaldo, fa sembrare merda l'Inghilterra". Cantano anche "Argentina, Argentina, Argentina' che potrà essere più intensa oggi perché ricorre il 25° anniversario della guerra delle Falkland. David pensa anche che ci potranno essere dei problemi perché "...i Man Utd fans sono estremamente arroganti e non rispettano nessuno e so che questo porterà a dei problemi a Roma". Conclude dicendo che sa che la Curva Sud sarà al top domani. Lo spero anche io!
Ricorderete la vicenda di Julien, il ragazzo del Paris St. Germain ucciso da un poliziotto dopo una partita di calcio.
Un gruppo punk-rock francese, Hotel Stella, ha fatto un video al riguardo:
http://dailymotion.alice.it/hotel_stella/video/x1l0sl_hotel-stella-justice-pour-julien
Messaggio:
"Ciao lorenzo sono marco ti scrivo magari c'e' qualcuno che non ha abbandonato l'idea di partire: io vado su in macchina e la persona che doveva venire con me, per problemi di lavoro, non viene piu'_ i biglietti sono per la east end tier 2, parlando con alcuni ragazzi del manchester non dovranno fare troppi problemi per entrare nel settore ospiti (specie dopo l'andata) l'ho comprati su internet a 175 sterline l'uno (ti mando la ricevuta in allegato)_il ritorno e' con l'aereo da londra stn (65pounds e cambio nome) la mattina dell'11. Tutto questo per dire c'e' un posto un biglietto e l'aereo per il ritorno (io vivo a londra e rimango su), la maggior parte del costo del viaggio in macchina la posso coprire io bella poster1541@hotmail.co.uk.
Mi viene poi segnalata una bella chicca video: lancio di Bruno Conti e incredibile gol di Spalletti!
http://youtube.com/watch?v=vqdMWeJFdSs
 WHO THE FUCK ARE MAN U?


3 aprile 2007 (pomeriggio): qualche notizia...:

Striscioni umani, interviene la polizia
02/04/2007 - di L'espresso ; Fonte: http://espresso.repubblica.it/
 «Sono ignifugo? Sono offensivo?»
Con queste scritte che sono state composte con una lettera per maglietta i tifosi hanno sollevato civilmente il problema

«Sono ignifugo? Sono offensivo?». Velata, un po’ enigmatica e civile: è stata questa la forma di protesta scelta dai tifosi dei distinti centrali dell’Associazione Udinese club ieri sera nel corso della gara con la Lazio per rispondere alle recenti disposizioni sul divieto di introduzione allo stadio di striscioni e materiale coreografico non autorizzato, entrate in vigore dallo scorso week-end.
Anche gli ultras hanno alzato la voce, anzi hanno fatto il contrario: uno sciopero di novanta minuti che ha lasciato il Friuli a lunghi tratti nel più cupo silenzio, quasi fosse una partita a porte chiuse.
Distinti. Con ventisette magliette bianche, una per lettera, i tifosi dei distinti centrali hanno composto lo slogan: «Sono ignifugo? Sono offensivo?», per sottolineare la mancanza di buon senso del nuovo decreto che vieta l’esposizione di striscioni e bandiere considerati insicuri perché non ignifughi. E così sono spariti dagli spalti tutti i simboli degli Udinese club, il bandierone di 625 metri quadrati raffigurante la zebrona che sorride, simbolo dell’Auc, e tutti i vessilli bianconeri trasformando il Friuli in un impianto totalmente anonimo, ma in piena regola. Addirittura anche l’esposizione delle magliette stesse è stata osteggiata fino all’ultimo dalle forze dell’ordine, che poi hanno dovuto arrendersi alla pacifica protesta.
Curva. La stessa assenza di colori e simboli si è vissuta in curva, dove i ragazzi della nord hanno invece scelto la via del silenzio come forma di contestazione. Alcuni di essi hanno preso posto nella parte alta del settore più caldo del Friuli rimanendo seduti e composti in perfetto “english style” – che, diciamo la verità, in questi termini non piace a nessuno –, mentre molti altri sono rimasti all’esterno, per non “piegarsi” alle nuove regole, ritenute da gran parte dei supporters come una forte limitazione alla libertà di pensiero.
Fischi. Come se non bastasse, a sollevare le ire dello sparuto pubblico friulano ci si è messo anche l’arbitro Paparesta, reo di aver preso più di qualche decisione errata nel corso del match e per questo divenuto bersaglio di sonori fischi da parte della tifoseria bianconera. Non sono passati indenni, però, nemmeno gli ex Stefano Mauri – giocatore dotato di indiscusse qualità, ma troppo “nottambulo” per una città di provincia – e Roberto Baronio, che nei sei mesi di permanenza a Udine non ha assolutamente lasciato il segno.
Omaggio. L’unico applauso sentito e caloroso dalla curva è scoccato prima dell’inizio del match, quando Totò Di Natale e Gaetano D’Agostino hanno consegnato un mazzo di fiori sotto la nord per la recente scomparsa di uno stretto familiare dei due ragazzi più rappresentativi tra gli ultras, Andrea e Carlo. In altri momenti sarebbe sicuramente apparso nel settore anche uno striscione di solidarietà, ma di questi tempi non si concedono eccezioni. Così nemmeno l’Associazione Udinese club ha potuto salutare, come avrebbe meritato, l’ex presidente del Siena Paolo De Luca – mancato venerdì notte a seguito di una lunga malattia –, protagonista di molti incontri tra le tifoserie senese e friulana. Sarebbe dovuto morire almeno otto giorni fa per poter richiedere l’autorizzazione a esporre un messaggio in suo ricordo. E non è una barzelletta.
A Pisa, mentre ci ritroviamo gli Abete, i Matarrese, i Gussoni e via dicendo, l'unico problema è la commemorazione di un ragazzo morto... (però era un tifoso e quindi vale meno):

L'ARBITRO HA FATTO COPRIRE LO STRISCIONE DIPINTO SUI VETRI DELLA NORD.
Pisa Prosesto regala un curioso retroscena: la gara ha rischiato di saltare.

Alle 13:30 quando la terna arbitrale e'arrivata all'Arena e ha fatto il sopralluogo, si e' trovata di fronte una vetrofania record, uno striscione lungo oltre cento metri "scritto" nottetempo sui vetri della curva nord e di quasi meta' gradinata.
il testo: MAU OVUNQUE. ANNI DI TIFO LOTTA E PASSIONE..QUESTA E' LA NOSTRA MENTALITA' E NESSUNO CI CAMBIERA'!!
A norma di regolamento l'arbitro ha telefonato a Roma per chiedere lumi sul da farsi : fare cancellare la scritta o non fare iniziare la partita e' stata la risposta.
Cosicche tutto lo staff del Pisa ha preso a riverniciare i vetri e a coprirne alcuni con striscioni pubblicitari.
Lo striscione "dipinto" in realta' era solo una colorata, piu' che colorita, forma di protesta che ha affiancato la manifestazione spontanea partita da Corso Italia e terminata davanti allo stadio.
Sotto accusa il decreto amato e le norme che da ieri vietano fra l'altro tamburi megafoni e tutti gli striscionoi non autorizzati preventivamente.
Quasi mille giovani dei gruppi della nord hanno sfilato per le vie del centro esprimendo in un comunicato la loro posizione sulla controversa vicenda.
Ed hanno rifiutato la deroga per lo striscione "MAU OVUNQUE", ieri nessuno ha esposto striscioni, neanche quelli autorizzati.
"Oggi allo stadio,hanno avvisato non ci sarà quindi permesso di fare il nostro solito tifo,non ci sarà il solito cuore della Nord che pompa per novanta minuti e forse qualcuno non ce la farà neanche ad entrare o a cantare ma , a differenza di Cittadella,non effettueremo lo sciopero del tifo e la squadra verrà incitata spontaneamente.
E in effetti molti tifosi sono rimasti fuori per tutta la partita.
Da Goal.com:
Prima giornata “al completo” per il nuovo decreto antiviolenza. Stadi irriconoscibili.
Irreale. Aggettivo migliore, per descrivere la domenica vissuta negli stadi italiani, non si poteva trovare. Il weekend era di quelli da monitorare con particolare attenzione: per il nuovo decreto antiviolenza sarebbe stato l’esordio “al completo”. Non solo tornelli o aree di prefiltraggio, quindi, ma anche il divieto per striscioni, megafoni, microfoni et similia. Tutto il materiale da tifo, in pratica, reputato pericoloso da chi di dovere. L’effetto è stato, perdonateci la ripetitività, irreale. Il timore di tanti si è trasformato in triste realtà.
Sono state molte le tifoserie che a malincuore, come già successo nelle ultime settimane in svariate piazze, hanno deciso scioperare. Una presa di posizione dura e coraggiosa, atto di coerenza dovuto, secondo quanto sottolineato dagli stessi Ultrà. A Bergamo, Reggio Calabria e Napoli, tanto per citare alcune, le curve hanno scelto la strada del silenzio, chi parziale, chi per tutta la durata dell’incontro, incuranti della posta in palio e delle possibili ripercussioni sulla prestazione delle proprie squadre. Il principale gruppo Ultrà del Parma, i Boys 1977, è invece rimasto fuori dallo stadio. I tifosi crociati l’avevano promesso: se fosse stato vietato l’ingresso allo striscione che li rappresenta, per il quale non è stata chiesta (volutamente) alcuna autorizzazione, loro non sarebbero entrati. Detto, fatto.
Non sono mancati, come prevedibile, disagi e provvedimenti discutibili. Pensiamo a quanto successo a Verona, ad esempio. Due striscioni confezionati dai tifosi della Sampdoria sono rimasti all’esterno del Bentegodi. Peccato che il loro contenuto fosse quanto di più costituzionale si potesse pensare: gli articoli 19 (libertà di culto) e 21 (libertà di espressione) della Costituzione. Insomma, vietargli l’ingresso ha rappresentato di fatto uno schiaffo alla legge in piena regola. Ma la copertina di giornata, in tema di disagi, spetta alla rappresentativa barese che ha seguito la squadra pugliese nella trasferta di Napoli. Le circa 200 unità al seguito del Bari, una volta raggiunto il capoluogo campano, sono state impacchettate e rispedite al mittente, senza motivazione alcuna. Chissà quanti di loro avranno voglia di seguire i biancorossi a Trieste, tra due settimane.
Per fortuna non sono mancate le note di colore. Il futuro (non si sa se ridere oppure piangere) potrebbe essere nelle t-shirt. E’ la trovata escogitata da alcuni tifosi di Perugia e Udinese per aggirare, a scopo puramente goliardico, le nuove norme. I sostenitori dei grifoni, vista l’impossibilità di introdurre gli striscioni nello stadio se non autorizzati, hanno pensato ad un curioso puzzle umano per portare all’interno dello Iacovone di Taranto il nome del proprio gruppo: nove magliette indossate da altrettanti Ultrà, ed ecco composta la parola Ingrifati. Stesso escamotage architettato ad Udine, ma dal diverso contenuto. Su circa trenta t-shirt, introdotte da un temerario che le ha indossate tutte contemporaneamente prima di distribuirle ai compagni di curva, è stato impresso un slogan di protesta nei confronti del decreto Amato. Viva l’ingegno, dunque, risorsa che mai nessuna normativa potrà abolire. Ormai ci resta solo quello."



3 aprile 2007: ma come??? Non c'è il decreto Amato?

"Tifosi inglesi a Roma rischiate"

"Attenti agli hooligans della Roma"

IL COMUNICATO UFFICIALE

"Manchester ai tifosi, attenti"
Al, di là di questo, è stata sottaciuta un'altra considerazione importante, pure vergata sul sito ufficiale:
"Anche se la partita si disputa allo Stadio Olimpico, i tifosi troveranno alcune delle strutture piuttosto primitive. I bagni, in particolare quelli delle donne, non hanno l'usuale carta igienica".
Sul punto, due osservazioni:
1) il pericolo hooligans è potenziale, la primitività delle struttura è certo;
2) sentirsi dire da chi non conosce un accessorio fondamentale come il bidet che i bagni dello Stadio Olimpico della Capitale d'Italia, specialmente quelli delle donne, non hanno la consueta carta igienica, è un qualcosa che meriterebbe la prima pagina di qualsiasi giornale che abbia parlato di "seguire il modello inglese" negli ultimi dieci anni. La prima pagina in formato gigante dovrebbe poi essere appesa negli uffici dei vari Pescante, Carraro e compagnia bella.
I soliti mattacchioni: "Lorè a quanto pare i giocatori del manchester united dormiranno (???) all'Hotel Parco dei Principi (vicino allo Zoo e a Villa Borghese). puoi pubblicare questo mio annuncio sul tuo sito?  MARTEDì NOTTE TUTTI A VILLA BORGHESE PER FESTEGGIARE LO SCUDETTO 2001!!! FORZA ROMA!!! DAJE CURVA SUD!!!".
Nella pagina dedicata alle maglie disegnate da Riccardo, inserita la maglia con lo sponsor Pepsi utilizzata contro il Milan.
Omero Losi giocò diverse partite con la Roma tra il 1946 e il 1949. Tale era la sua fede per la nostra amata squadra che, ad età avanzata, scelse una divisa giallorossa per correre al trotto con il suo cavallo negli ippodromi.
Un paio di foto estremamente significative:

Curva A Napoli

Curva Stella Rossa Belgrado
Altro messaggio: "LORENZO 1 MIO AMICO E PAZZO E SI VENDE LA SUD A 150 EURO!!!!!IO SINCERAMENTE VORREI FARE 1 REGALO SPECIALE A MIO FRATELLO E COMPRARGLI 2 BIGLIETTI..MAGARI SICCOME LA SUD E RICERCATA VEDO IN QUESTO SITO CHI LA VUOLE PUO' DARMI 2 BIGLIETTI DI UN ALTRO SETTORE????IO COMPRERO' LA SUD DA QUESTO MIO AMICO(NON NASCONDO E DICO LA VERITA'...A ME LA LASCIA A 100 EURO...IL MIO "AMICO")SE VI INTERESSA HO MSN diegoferracani@libero.it o POSTA ELETTRONICA FATEMI SAPERE PERCHE LUI E TUTTO INGESSATO...HA FATTO L'INCIDENTE CON IL MOTORINO E LO DEVO ANDARE A PRENDERE A CASA SUA IL BIGLIETTO GRAZIE(MAGARI COSI UN AMANTE DELLA SUD TROVA IL BIGLIETTO SENZA PAGA I BAGARINI...).
Per finire con i messaggi:
"Ciao Lorenzo ti chiedo gentilmente di pubblicare questo mio annuncio: SONO IN POSSESSO DI 2 BIGLIETTI PER LA GARA MANCHESTER UNITED-ROMA DEL 10 APRILE 2007 DEL SETTORE "SOUTH STAND", LA NOSTRA TRIBUNA TEVERE PER INTENDERCI, LI HO PAGATI AL PREZZO INGLESE VALE A DIRE 220 EURO CADAUNO (140 STERLINE), LI SCAMBIO CON DUE BIGLIETTI DEL SETTORE OSPITI. CHIUNQUE FOSSE DISPONIBILE A QUESTO SCAMBIO E' PREGATO DI CONTATTARMI AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA (CHE è ANCHE UN CONTATTO MSN): etr500.portugal@hotmail.it. UN SALUTO A TUTTI TRANNE AI BAGARINI INFAMI CHE STANNO SPECULANDO SULLA NOSTRA FEDE!".
Anzi, no, questo messaggio è il più importante:
"Ciao Lorenzo , mi chiamo Dario e mi ritengo un baciato dalla fortuna. Ebbene si , vado a Manchester.
Il problema qual'è , è che non ho rimediato l'agognato biglietto nonostante le solite 30 ore di fila bla bla bla chiacchiere già sentite. Parlando con
l'amico con cui devo partire , anche lui rimasto con un pugno di mosche in mano , vedendo il suo fomento e la sua determinazione di raggiungere l'old
trafford a tutti i costi , ho pensato ciò che avranno pensato tutti coloro come me e come lui che hanno acquistato preventivamente il biglietto aereo.
Sarà SECONDO LORO  una pazzia , senza senso , anti-decreto , anti-costituzionale pure si inventerebbero, ma IO A MANCHESTER CI VADO LO
STESSO , E SPERO CHE COME ME FACCIANO TUTTI COLORO CHE HANNO ACQUISTATO IL BIGLIETTO AEREO. DIAMO UNA LEZIONE AL MONDO ULTRAS EUROPEO , SE DENTRO SAREMO TREMILA , FUORI  SAREMO IL DOPPIO!!!!! ti saluto and WE WILL STAND IN FRONT OF THE EAST STAND".
Mi viene, per finire, segnalato questo video geniale:
http://youtube.com/watch?v=FWfYKHG7-kE


2 aprile 2007: anzitutto il ritrovamento di una tessera da parte di Alessandro: "Ciao lorenzo ieri sera ho ritrovato 1 abbonamento di curva sud davanti alla palla dello stadio. Ti lascio il mio indirizzo di posta per farmi contattare da chi lo avesse perso : SANDRO@TRAA.IT. 1 abbraccio Alessandro.
Poi, inserite altre foto di Roma/Milan. Aggiunti, grazie ad Andrea, moltissimi biglietti tra il 1984/85 e il 1997/98.


1° aprile 2007: on line le foto di Roma/Milan. Inseriti alcuni scatti del prima-durante-dopo Roma/Hellas Verona 1986/87 e le fototifo di Roma/Inter 1984/85.
Per gentile concessione:

1978: in occasione di Roma/Verona o Roma/Vicenza, le due tifoserie, all'epoca gemellate,
posano con uno striscione rubato dai veronesi ai vicentini
Intanto a Manchester si prepara la trasferta per Roma, con un po' di preoccupazione:


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