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(Louis C. Montesquieu)
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(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)


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Dicembre 2010, un numero da non perdere, non solo per i romanisti ma per tutte le tifoserie italiane






Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4

Il primo servizio di Striscia la notizia sulla tessera del tifoso
Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)


Sono già fidelizzato!
http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574&ref=mf&v=info
 

In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.


CLICCA SUL LOGO
Per lasciare un messaggio su Facebook al Ministro Maroni (mi raccomando di essere il più possibile civili onde evitare strumentalizzazioni),
basta cliccare "mi piace", scrivere e allegare una fotografia.
Poi cliccare in basso a sinistra su "non mi piace più". A quel punto non sei più tra i "fan", il messaggio scompare dalla bacheca
ma rimane, insieme con la fotografia, tra le foto inviate dagli amici dell'On.le Maroni.
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943


9 gennaio 2011: esaurito il settore dei non tesserati per Sampdoria/Roma. Me la sto vedendo su internet, aggiornando la pagina con foto.
*
Naturalmente il settore ospiti era semivuoto.... Piacenza/Varese:
Indicati dalla freccia, i varesini

Clicca qui per le foto
*
Dal prossimo anno, anche per partecipare a qualsiasi tipo di celebrazione ci vorrà la tessera del tifo:

*
Un messaggio da Brescia:
Tutti a Firenze!
Spett.le redazione,
               con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato:
“I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 si recheranno a Firenze in pullman nonostante le assurde -ed ingiuste- limitazioni attuate in occasione della partita Fiorentina vs Brescia di domenica 9 gennaio.
Per scelta però non andremo allo stadio, bensì presso due delle piazze simbolo di Firenze: Piazza Santa Croce e Piazza del Giglio, ove fin dal Rinascimento si gioca l’antico Calcio Fiorentino, precursore del “nostro” calcio moderno.
Lì, alle ore 15.00, celebreremo il funerale del Calcio Italiano, scomparso dopo una lunga e straziante agonia a causa di un male praticamente incurabile (fra le altre cose depositeremo una corona di fiori sotto la targa di Piazza del Giglio).
Si ringraziano tutti i tifosi, gli Ultras, i giornalisti, ecc. che si sono prodigati nel tentativo si salvarlo.
Purtroppo, ancora una volta, le speranze di tutti sono state bruciate dagli interessi e dalle ambizioni di pochi, miopi reggenti.
Auspichiamo, dalle ceneri di questo sacrificio e dalla perenne passione di migliaia di tifosi, rinasca presto un nuovo calcio popolare (magari, proprio come in passato, già nelle Piazze e nelle strade di tutte le città italiane).
Un calcio fatto di valori e d’aggregazione.
Un calcio soprattutto senza limitazioni e divieti.
Ricordiamo che il funerale è aperto a tutti.
Invitiamo i politici, la stampa e chiunque ami il “football” a partecipare.
Invitiamo soprattutto i cittadini bresciani a seguirci -non solo idealmente- in questa importante e significativa trasferta.
Brescia 1911 Curva Nord
P.S. Non essendo riusciti a salvare il Calcio Italiano, vorremmo quantomeno provare a salvare il Brescia Calcio. Una società, quest’ultima, di salute estremamente cagionevole.
Proprio per questo, nella tarda mattinata ci recheremo a Coverciano (sede del ritiro del Brescia) per consegnare delle ricette utili alla sua guarigione.
*
E uno da Milano: "Ciao lorè, ti scrivo per aggiornarti sugli ordinari problemi che crea la tessera non appena provi a fare qualcosa di più che sia "fare l'abbonamento,andare allo stadio in casa e stop".
Come sai tifo l'effecì internazionale, ti ho già scritto altre volte, sono abbonato ergo tesserato...
Domani sarei dovuto andare a vedrere la partita como-hellas, serie C1 (o lega pro, comecavolosichiama). Settore ospiti, as usual. La vendita ha una serie di limitazioni, tra cui il divieto di vendita online, divieto a chi non ha la TdT, divieto di vendita fuori dal veneto. Nonostante io abbia mandato via fax ad amici scaligeri la mia tessera ed il documento non è stato possibile avere il biglietto. Sarei dovuto adnare di persona a verona (si, apposta da milano, stocazzo!) ma anche in quel caso non sarei stato sicuro di avere il biglio!
perchè la cosa più incredible non è che io non possa avere un biglietto nonostante abbia sta benedetta tessera (e già qui ce ne sarebbe da dire), ma che non si capisca esattamente cosa debba fare per avere il biglietto e se effettivamente io abbia il diritto ad averlo!
Aggiungo, per puro gusto nostalgico, che qualche anno fa per andare a vedere l'hellas in trasferta mi bastò mandare un sms ad un amico con su il mio numero di documento. Per avere un biglietto che poi...nemmeno usai ;-)
saluti lorè, ancora complimenti per il sito e per il lavoro che svolgi. francesco".


8 gennaio 2011: terrorizzati dal palese e documentato calo di spettatori, si iniziano ad "aprire" alcune trasferte... non è un caso che ciò sia avvenuto addirittura per Bologna/Fiorentina e, per ciò che riguarda la Roma, per Sampdoria/Roma e Cesena/Roma. L'unica differenza è che continuano a dividere i tifosi ospiti in "buoni" e "cattivi" e ciò non potrò che rafforzare i "cattivi" che hanno decisamente più appeal tra i giovani rispetto ai "buoni". E' per questo che sono convinto che i ragazzi della Sud che si sono fatti l'abbonamento e quindi la TdT rinunzieranno ad esercitare la prelazione per prendere il settore ospiti con quella bella tesserina e andranno insieme ai "cattivi" nel settore dei non tesserati, lasciano il settore dei "buoni", come è giusto che sia, ai Roma Club.
Cesena/Roma:
Da martedì 11 a sabato 15 saranno in vendita i biglietti per Cesena-Roma, in programma domenica 16 alle ore 15.
I biglietti si potranno acquistare presso gli abituali punti vendita. Due i settori riservati ai tifosi giallorossi: Ospiti (27 euro) e Ferrovia inferiore (29 euro). I tagliandi del settore Ospiti saranno acquistabili esclusivamente esibendo la tessera del tifoso.

Bologna/Fiorentina
A sinistra i buoni, a destra i cattivi
Da Firenze:
Il questore di Bologna avrà imparato da Tagliente: tesserati (con il biglietto del settore ospite) in curva San Luca divisi dai pochi abbonati di casa da una decina di "addetti", non teserati nel settore ospite (perchè piu' pericolosi).
Ma non si poteva entrare solo nel settore indicato sul biglietto?
Poi l'ultima chicca: con la TDT viola a Bologna per Bologna-Fiorentina si poteva andare in ogni settore (ANCHE IN CURVA A. COSTA), davvero !!!!!!

Bologna/Fiorentina
I cattivi
Leggi speciali: oggi per gli ultrà, domani in tutta la città.  Noi lo dicevamo.
TERAMO: MANIFESTAZIONI PIAZZA VIETATE, PRC PROPONE CORTEO PRO BERLUSCONI
TERAMO - Centro storico vietato alle manifestazioni di 'protesta': lo ha deciso il Prefetto teramano Eugenio Soldà che in un decreto spiega come alcune piazze e vie siano da considerarsi 'Zone Rosse' e "sottratte ai cortei ed a tutte le forme di manifestazioni pubbliche dirette a richiamare l'attenzione su particolari problematiche o a rappresentare alle Istituzioni ed all'opinione pubblica dissensi e proteste".
Come riporta il quotidiano Il Centro, alla base della decisione del Prefetto ci sono le tensioni che da tempo si rilevano a Teramo con incidenti e aggressioni tra gruppi politici contrapposti: gli ultimi nel dicembre scorso, con scontri e denunce ai danni di Forza Nuova e ragazzi dei centri sociali. Il 23 dicembre 2009 tre militanti di sinistra furono aggrediti e accoltellati da neo fascisti locali. Di qui la decisione del Prefetto di chiudere il centro città alle manifestazioni di "dissenso".
E la successiva provocazione di Rifondazione Comunista, che ha proposto una manifestazione di consenso a Berlusconi. "Qualunque forma di contestazione anche minima non può essere espressa in centro - ha evidenziato il segretario cittadino di Prc, Filippo Torretta - dove a questo punto si deve ritenere siano permesse manifestazioni di consenso".
Una vera contromossa, quella di Rifondazione: per sabato 8 gennaio ecco la richiesta al Prefetto di uno spazio a Piazza Orsini nel centro per "una iniziativa di consenso alle amministrazioni comunali, provincial, regionali e al governo nazionale e a tutte le sue politiche, nonché occasione per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socioeconomica della popolazione".
*
Inserite 133 fotografie inedite nelle stagioni 1927/28, soprattutto Coppa CONI, 1928/29, 1929/30, sempre grazie ad Andrea F. che sta facendo un lavoro di ricerca mostruoso!

Wembley 1929, finale Coppa d'Inghilterra

Stadio Flaminio 1928, Italia Austria.
Si notino i trampolini sulla sinistra


7 gennaio 2011: in linea le foto di Roma/Catania.

Roma/Internacional Porto Alegre 1980/81
*
Se non ci fosse stata la tessera del tifoso, potevano entrare tranquillamente nel settore ospiti e non sarebbero stati feriti:
All'esterno dello stadio Meazza
Due tifosi napoletani leggermente
feriti prima di Inter-Napoli
I sostenitori partenopei aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti
MILANO - Due tifosi napoletani sono stati leggermente feriti prima dell'inizio di Inter-Napoli all'esterno dello stadio Meazza. Secondo quanto riferito da alcuni agenti in servizio, i due sostenitori partenopei sono aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti. All'esterno dello stadio le forze dell'ordine effettuano controlli sui tifosi in arrivo smistando quelli ospiti in due file, una per i possessori della tessera del tifoso e una per i molti che non l'hanno. (fonte: Ansa)
E-mail: "Ciao Lorenzo, finalmente ritorni ad aggiornare il sito. Ho letto i tuoi pertinenti commenti in giallo all'articolo dei signori Berizzi e Foschini. Una cosa t'è sfuggita: i due dotti citano le Brigate Autonome Livornesi (B.A.L.) come uno dei gruppi di sinistra attualmente più radicali e pericolosi. Ebbene le B.A.L. si sono sciolte nel 2003 ed i suoi esponenti di spicco non vanno più neanche allo stadio... pensa che uno dei suoi leader che pesava ai tempi delle B.a.l. pesava almeno 100 Kg è nel frattempo diventato il campione italiano di uno sport nobile......
Molte delle cose che avete scritto, le avevo già espresse direttamente al Sig. Foschini, dato che sul sito pugliese di repubblica esiste l'indirizzo email a cui poter contattarlo (g.foschini@repubblica.it). Grazie per quello che stai facendo. Nicola
In realtà non mi era sfuggita. Poiché hanno commesso inesattezze su tutti i gruppi elencati (non sono sciolte solo le B.A.l., infatti...) ho evitato di personalizzare :-)
Grazie a Andrea F., inserite 29 foto inedite della stagione 1927/28 (compresa la Coppa Coni)!


6 gennaio 2011: la pagina di Roma/Catania in serata. On line le foto di Atletico Roma/Roma. A proposito, si può agevolmente notare quanto il sito ufficiale dell'Atletico Roma sia meglio di quello ufficiale della Roma, ma questa è una storia vecchia.
*
Un annuncio: "Buongiorno e buone feste, vorrei segnalarvi che domenica 9 gennaio alle ore 17.00 Giuseppe Manfridi porterà al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma (via ostuni 8) lo spettacolo ROMA-LIVERPOOL 1-1 DEL 30 MAGGIO 1984, del progetto "Dieci Partite" nel quale ripercorreremo la storica partita della Roma. http://www.teatrobibliotecaquarticciolo.it/adon.pl?act=doc&doc=572".
*
Oggi farò un riepilogo del periodo natalizio, inserendo quelle e-mail con fatti anche datati ma che debbono essere ricordati.
Iniziamo dai pastori sardi.
Cristiano: "onore ai 500 pastori sardi ai quali è stata negata la trasferta a Roma ...
scesi a civitavecchia volevano andare a roma a manifestare ma hanno trovato le fdo che li hanno neutralizzati - anche bruscamente - e non gli hanno consentito ne di prendere un pulmann (peraltro gia noleggiato) ne il treno!
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/28/foto/foto_porto_civitavecchia-10637546/1/?ref=HREC1-7
per la serie " estendere ciò che è stato sperimentato ".
L.S.: "ciao lorenzo, innanzi tutto auguri.
ho appena letto questo articolo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_28/civitavecchia-pastori-sardi-181153578118.shtml
e non ho potuto non pensare a te quando "prevedevi" che i metodi da stadio sarebbero stati esportati in tutti i settori della società. BUON ANNO".
*
Poi c'è stata la farsa all'italiana di Lecce/Bari, che per ragioni storiche deve essere ricordata su questo sito:
Max: ''La tessera del tifoso permetterà a tutti i tifosi di partecipare alle partite senza alcuna restrizione, anche a quelle pericolose'' On. Roberto Maroni
Mercoledì 29 dicembre 2010: "Per motivi di sicurezza si disputera' a porte chiuse il derby Lecce-Bari in programma il prossimo 6 gennaio nel capoluogo
salentino. Lo ha deciso il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunito questa mattina nella prefettura di Lecce. "
Buona tessera del tifoso a voi tutti e viva l'Ita/g)lia!".
Il fatto è che i Prefetti sanno perfettamente che la TdT è assolutamente inutile e quin di raginano come non vi fosse. E' per questo che poi Maroni, vista la sua creatura completamente distrutta dalla decisione prefettizia ha ordinato di tornare indietro e riaprire le porte. La sostanza non cambia: alla tessera del tifoso ormai crede solo lui. Per i posteri, comunque, ecco qui in pdf l'ordinanza del Prefetto di Lecce che spiegava il perché delle porte chiuse e chiarisce qual è il modo di ragionare che ormai aleggia tra le forze dell'ordine (quello per il quale alcuna cosa accade se non c'è nessuno in giro: come dire che se tutti restassero in casa invece di andarsene in giro, per strada non ci sarebbero più reati e loro potrebbero stare tranquilli a leggere la Gazzetta dello Sport in ufficio!).
Ed ecco come è finita:
Derby Lecce-Bari
Ci sarà un agente ogni 10 spettatori
LECCE – Sarà un derby blindato, dopo tre provvedimenti diversi adottati per garantire l’ordine pubblico. Ma sarà un derby a porte aperte, sia pure con limitazioni per entrambe le tifoserie (ingresso consentito solo ai residenti in provincia di Lecce e ai baresi possessori della tessera del tifoso) e come ragionevolezza imponeva.

Lecce-Bari di domani pomeriggio allo stadio di via del Mare, derby che torna ad essere di serie A dopo dieci anni, potrebbe regalare allo sport pugliese una bella giornata da ricordare. Ci stanno provando anche le amministrazioni comunali delle due città. I loro massimi esponenti, Michele Emiliano e Paolo Perrone, domattina terranno una conferenza stampa per annunciare una mini-kermesse di rappresentative di rugby, basket e pallanuoto di Bari e Lecce sul terreno di gioco dove, a partire dalle 15, si affronteranno le due squadre di calcio.

Promuovere lo sport come strumento di aggregazione e crescita culturale: questo l’obiettivo dell’iniziativa, mentre sugli spalti saranno già affluite le tifoserie. Previsti almeno 13.000 spettatori stando alla prevendita dei biglietti: a Lecce sono stati staccati circa 9.000 tagliandi, ai quali ci sono da aggiungere poco meno di 4.000 abbonati; 1.400 i biglietti venduti per il settore ospiti, ma in tutto i sostenitori baresi dovrebbero essere 2.000.

I giorni di avvicinamento al derby sono stati travagliati sul piano dell’ordine pubblico, non certo su quello calcistico. Prima (22 dicembre) la decisione di far disputare la partita a porte aperte con determinate precauzioni, poi (28 dicembre) il vertice in prefettura a Lecce con la clamorosa decisione di far giocare a porte chiuse (contrariamente anche alle indicazioni del Casms). Quindi, a distanza di poche ore, l’intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni per rivedere il provvedimento e infine (3 gennaio) la decisione di aprire i cancelli con precise limitazioni.

Saranno poco meno di mille gli esponenti delle forze dell’ordine impegnati ad evitare qualunque contatto e incidenti tra le due tifoserie, dentro e fuori dello stadio, ai quali si aggiungeranno 280 steward del Lecce. I tifosi baresi saranno scortati per l’intero tragitto, con un ulteriore punto di controllo all’ingresso del capoluogo salentino; prevista anche la chiusura di alcune strade di accesso a Lecce dalla tarda mattinata sino alla sera, quando tutto dovrebbe essere finito.
Beh, in effetti con la TdT si doveva diminuire persino l'impiego degli agenti delle forze dell'ordine!
Riguardo i baresi, ecco qui una intervista al Parigino: http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-perche-odiamo-la-tessera-del-tifoso/59178?video=&ref=HRER2-1

*
Ma non c'è solo Lecce/Bari, c'è anche Benevento/Nocerina che contribuisce alla distruzione del calcio:
Nocerina, diggì Iovino a TLP: "Sconcertati dalla decisione del Prefetto"
30.12.2010 17.53 di Luca Esposito   per tuttolegapro.com
Clamoroso è dir poco: il posticipo di Prima Divisione B Nocerina-Benevento non è più serale, ma pomeridiano. In attesa che venga stabilito ufficialmente l’orario, il Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione ha deciso che la partita, originariamente prevista per le 20,45 di lunedì 17 gennaio, debba essere anticipata di alcune ore, con la conseguenza che numerosi sostenitori potrebbero non essere presenti al “San Francesco”. Il motivo dell’ordinanza è da ricercare nei rischi esistenti per l’ordine pubblico: a disposizione dei tifosi sanniti ci sono comunque non più di 794 posti nel settore ospiti, a patto che i tifosi stessi siano muniti di Tessere. Amareggiato il direttore generale della Nocerina, Bruno Iovino, non tanto per i rischi riscontrati dagli organi di sicurezza, ma perché in prima istanza il Viminale non aveva opposto dubbi all’orario serale, e a diciotto giorni dalla partita bisogna riorganizzare il tutto. Lo sfogo del dg in esclusiva su TuttoLegaPro.com.
“Sono dispiaciuto per la decisione che ha preso il Prefetto di Salerno – ha commentato Iovino – Infatti fino a ieri sapevamo che la partita si doveva giocare in serata, e per motivi organizzativi cambierà qualcosa”.
È una sconfitta che ha subito anche il popolo rossonero?
“Sì, lo è, soprattutto per la gente di Nocera. I tifosi non possono pagare gli errori del passato: siamo nel terzo millennio. Anche la nostra tifoseria, con cinquemila Tessere sottoscritte, ha dimostrato di essersi adeguata ai cambiamenti. Io non riesco a capire come l’Osservatorio il 15 dicembre, e poi il Casms il 16, abbiano dato parere favorevole per la disputa della partita in serata; e come il Prefetto abbia comunicato solo ieri che non si poteva giocare di sera. Ciò è clamoroso: se fosse stato detto prima, ci saremmo potuti organizzare diversamente”.
Come vi riorganizzerete?
“Non sarà facile a circa una ventina di giorni dalla partita: speriamo solo nel buon senso da parte del prefetto, che è colui che può intervenire. Resta il rammarico perché la partita Cavese-Nocerina, che presenta anch’essa qualche rischio per l’ordine pubblico, si può giocare regolarmente domenica pomeriggio, mentre Nocerina-Benevento, che è comunque un altro derby, non si può giocare di sera pur essendo il nostro stadio a norma. La decisione del Prefetto penalizza i nocerini, i quali finora si sono sempre comportati in modo esemplare. Mi auguro solo che non accada quello che è successo ieri, quando il prefetto di Lecce ha imposto le porte chiuse al derby con il Bari”.
Chiudiamo con una domanda provocatoria: sarebbe stato meglio giocare di domenica?
“Forse sì, a questo punto era meglio che la partita si facesse domenica pomeriggio, anche per un aspetto di tipo economico”.
Cosa si aspetta dal Prefetto?
"Sono sicuro che alla fine prevarrà il buon senso. Non si può, lo ripeto, mortificare quei cinquemila nocerini che hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso".
*
Da Pisa: "Salve. innanzi tutto ribadisco i complimenti al tuo sito,continua cosi’ e non mollare mai,  chi ti scrive e’ un tifoso del Pisa,pisa che ormai vive nella cieca repressione perenne, se queste non leggi sono assurde a pisa peraltro in serie c diventano incredibili, ad oggi non abbiamo ancora fatto una trasferta libera per i nn tesserati, e ognuna di queste era a rischio zero, addirittura contro alcune non abbiamo mai giocato,addirittura storici gemellati,  siamo altresi’ primi nelle multe perche’ ogni tanto facciamo qualche gravissimo atto, cioe’ qualche coro ostile e qualche striscione, ma apparte il discorso personale, rimango allibito dinanzi alle parole del signor m. per lui va’ tutto bene cosi’ e ‘ bello, e rimango  ancora piu’ allibito dinanzi al fatto che nessun giornalista in faccia gli dica” ma cosa sta dicendo, ma dove vive sulla luna?quamndo poi giri pagina e ovunque leggi che la tessera e’ un flop (è che i giornalisti si limitano a raccogliere dichiarazioni e non fanno domande. C'hanno una paura della vita....).
Ora sorvolinamo sul degrado del calcio italiano evidente a tutti, sugli stadi piu’ vuoti, in una serie a avvincente peraltro, sorvoliamo sulla b oramai desertificata e sulla c morta, peraltro campionati un tempo bellissimi avvincenti e dove il tifo e la passione elevavano il mondo del calcio italiano, nessuno aveva questi campionati,e noi che vivevamo di calore colore e passione,un tempo esempio per tutti,  oggi viviamo nella depressione sportiva, anche chi vince non gioisce ma sorvoliamo anche su questo, e suil fatto che per andare allo stadio ci voglia l’esame del dna .
Ma io mi chiedo signor m, in un calcio gia da record negativi, la sua tessera va’ a colpire gli abbonati? , quindi sono aumentati o diminuiti? Risposta, sono nettamente diminuiti  in a, crollati in b , spariti in c , nei settori ospiti possono andare solo tesserati, e quindi domanda, i settori ospiti sono piu’ pieni o piu’ vuoti? Risposta, i settori ospiti vanno dal deserto tartaro al vuoto al massimo con poca gente in a, deserti in b, chiusi in c, e quindi di cosa sta parlando, che calcio vede? Di cosa parla? State uccidendo la passione, biglietti nominali biglietterie chiuse gabbie divieti, divieto strumento del tifo e ora la tessera stanno uccidendo il calcio italiano, lo diciamo noi, lo dice l’europa lo dice la uefa ,e se ancora tra tifosi mischiati non e’ successa la tragedia e’ solo per il buon senso dei tifosi.  e direi ottima prova a Genova grande!!! e’ cosi’ che si gestisce l’evento sportivo, chiudere gli stadi e’ l’unica cosa che sapete fare ridicoli!!!
p.s, queste due semplici domande al signor tessera perche’ non gliele fanno?
*
Da Palermo: "leggiti sta pagliacciata fresca fresca di giornata http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/news_scheda.jsp?id=22283
sembra che a quanto pare zamparini stia aiutando economicamente l'amat trasporti..da decenni sul baratro del fallimento...mettici che zamparini vuole costruire lo stadio e ha problemi burocratici...tac..amat gratis per tutti per gli "amici" tesserati del palermo calcio ".
*
Intervista di Lazionews a Maurizio Martucci:
Il ministero dell’Interno, sul suo sito, definisce la ‘Tessera del tifoso come ” una card dedicata a tutti i tifosi di calcio e rappresenta il segno della appartenenza; fornisce servizi e vantaggi per coloro che vanno allo stadio; vuole essere uno strumento di fidelizzazione fra i tifosi e le squadre. La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza all’interno dello stadio. In che modo secondo te dovrebbe aumentare gli standard di sicurezza?

In nessuno modo, assolutamente no. E lo sostengo sin da tempi non sospetti, prima che per disposizioni di ordine pubblico la nostra Tribuna Tevere venisse strozzata nel derby o si decidesse di giocare Lecce-Bari a porte chiuse. Una semplice carta ricaricabile, filtrata in Questura, non può risolvere il fenomeno degli atteggiamenti degenerativi che affligge gli stadi. Il proibizionismo e la ghettizzazione non servono a nulla. Serve una contro risposta sensata di tipo culturale, c’è bisogno di una spinta propositiva di cultura alta che coinvolga attivamente il mondo delle tifoserie nei processi del calcio, senza premere solo sulla repressione. Basta con la caccia alle streghe! E poi un’altra cosa: ad oggi praticamente nemmeno il 5% dei 132 club interessati al programma Tessera del Tifoso è riuscito a creare un progetto di fidelizzazione loyalty per il suo target: questi non sono capaci nemmeno a muoversi a livello di marketing! Retrocedendo dalla Serie B alla Lega Pro sei destinato al fallimento, a portare i libri in tribunale come il Gallipoli. Pensa se questi dirigenti si mettono a studiare misure di fidelizzazione commerciale! E oltretutto, a 4 mesi dell’introduzione, non è stata ancora consegnata a tutti i richiedenti! Insomma, ad oggi la Tessera del Tifoso è una carta dormiente: sinora ha generato solo denaro fresco nei circuiti al credito, immettendo in cambio moneta elettronica. Tutto qua. A me sembra poca cosa per un programma annunciato come salvifico e rivoluzionario ….

Il  Garante per la privacy su segnalazione di alcuni associazioni di consumatori ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso in particolare sul trattamento dei dati personali, sull’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip, nonché sulla liceità dell’obbligo di acquisto di una carta prepagata per ottenere la tessera del tifoso, qual è la tua posizione in merito e ci sono novità in tal senso?
La mia è da sempre una posizione garantista, cioè in linea coi principi elementari che garantiscono libertà costituzionali, diritti e privacy. In giugno il Garante, interpellato dall’Osservatorio, aveva avallato lo schema tipo dei contratti Tessera del Tifoso. Poi però c’è stata una deregulation selvaggia ad effetto domino, nel senso che molti club hanno iniziato ad inserire clausole arbitrarie non richieste, formalizzando soprattutto l’accesso a un prodotto immesso da istituti finanziari di credito: ci si è limitati sempre allo stesso modulo, dando in automatico che un tifoso consenta il consenso dei dati personali al club e poi anche a Visa, Poste, Maestro o Mastercard. Vedremo cosa dirà il Garante, così come per il micro-chip: dove vanno a finire i dati tracciati?

La decisone del Prefetto di Lecce di fare svolgere a porte chiuse l’incontro del 6 gennaio tra la squadra salentina e Bari dimostra il fallimento della tessera del tifoso come misura deterrente per la violenza negli stadi, qual è il tuo pensiero al riguardo?
Che leggendo attentamente le linee guida del Programma Tessera del Tifoso, già quest’estate l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva previsto in via cautelare situazioni al limite come questa. Quindi, nulla di nuovo! C’era da aspettarselo, anche perché nello scorso campionato Genoa-Milan si giocò a porte chiuse, nonostante i tifosi milanisti con tessera rossonera avessero regolarmente comprato i biglietti. Insomma, che la Tessera del Tifoso non sposta nulla in termini di sicurezza rispetto al biglietto nominativo è sotto gli occhi di tutti! Basta dirlo: l’accoltellato nel derby, le bombe carta di Juve-Fiorentina, i feriti di Salernitana-Verona…. Il problema è che, come per molte altre cose, in Italia manca sempre un po’ d’onestà intellettuale per riconoscere gli errori e l’informazione vive assoggettata….

Quali  sono principali  differenze tra la Tessera del Tifoso italiana e quelle già in uso nelle altre nazioni europee?
Una differenza sostanziale, a 360°: c’è un abisso culturale e di visione strategica rispetto allo strumento partorito dai nostri governanti. Te la faccio breve: all’estero non è obbligatoria ma facoltativa. Non limita la libera circolazione dei cittadini ma da semplicemente diritto all’acquisto in prelazione dei biglietti. Tutto qua. E poi rende il tifoso un soggetto attivo, inserito davvero nella vita del proprio club: pensa che i tifosi del Real Madrid con Tessera del Tifoso arrivano a votare in assemblea pure l’elezione del proprio presidente. Da noi siamo agli antipodi: strumento ghettizzante per i tifosi, diritti zero, ma soprattutto necessità su scala nazionale senza nemmeno una legge a sostenerla. Roba da terzo mondo, altro che paese civilizzato in linea con il resto d’Europa…

In sintesi, ritieni che la tessera del tifoso, così come attualmente concepita, sia solo ed esclusivamente un’operazione di marketing  dalla quale anche le banche (evidenti conflitti di’interessi tra i vertici della Federazione e  Istituti di credito ) traggono un profitto essendo di fatto carte di credito e/o revolving?
Non unicamente, nel senso che è questo e non solo. In sintesi, credo che la Tessera del Tifoso sia il frutto di una nomenclatura politica e manageriale retrograda, priva di due elementi fondamentali per effettuare scelte equilibrate in questo mondo: questa classe dirigente è priva di cultura del calcio e non conosce la storia del tifo. E come se si prelevasse un manager dalla borsa o dall’alta finanza chiedendogli di lavorare nel mondo delle automobili: un pesce fuor d’acqua! Ahimè, in Italia funziona così. Nonostante il calcio sia una delle prima industrie a livello nazionale…

In parlamento è stato presentato un disegno di legge che permette, tra l’altro, la possibilità di costruire nuovi stadi superando anche vincoli imposti dalle norme regionali,  secondo te è un modo per “finanziare indirettamente” i grandi costruttori che guarda caso sono soci e/o presidenti di società calcistiche?
Fughiamo dubbi: da tempo immemore quel disegno di legge ristagna nella 7^ Commissione permanente Sport della Camera dei Deputati. Praticamente è l’ennesima commedia all’italiana. Abbiamo stadi con una media di vecchiaia di ben 69 anni, ma te ne rendi conto? Da noi mica pensano a rifarli, a modernizzarli, a rendere sicura la permanenza del tifoso sugli spalti: nel 2009 il vicentino Eugenio Bortolon è morto cadendo dallo Stadio di Parma per una balaustra irregolare. Ecco: da noi aspettano l’esito della candidatura agli Europei del 2016 per votare la legge! No Europei? No legge, no nuovi stadi! Poi non meravigliamoci se siamo arrivati terzi su tre contendenti, alle spalle della Francia e pure della Turchia! Certo, costruire gli stadi è un grande business, vedremo però come ci si vorrà comportare con le cubature e con la conversione di terreni inedificabili. La partita è ancora tutta da giocare, come quella per le modifiche alla Tessera del Tifoso…

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Donata Bergamini: "Con tessera tifoso stadi vuoti"
"Mi fa male vedere che con la tessera del tifoso gli stadi si sono svuotati. Lo stadio è un momento di aggregazione". A dirlo è stata Donata Bergamini, sorella di Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del Cosenza, di origine ferrarese, morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, investito da un camion sulla statale 106 Ionica mentre era insieme alla fidanzata. La morte è stata archiviata come suicidio, ma la famiglia punta a far riaprire l'inchiesta sostenendo che Denis fu ucciso. "Ricordo che quando venivo a Cosenza a vedere Denis - ha detto Donata - era bellissimo vedere le bandiere, i colori, le famiglie unite allo stadio. Si trascorrevano due ore di gioia e vedevi la felicità dei bambini. Adesso, invece, è brutto vedere tutti questi stadi vuoti. Speriamo che tornino i tempi in cui si può andare a vedere la partita tutti insieme". Donata partecipa oggi, a Cosenza, al "Bergamini Day" che prevede una serie di iniziative con le quali Cosenza vuole ricordare il calciatore con una giornata commemorativa e di riflessione. La sorella di Denis, stamani, ha partecipato a due trasmissioni radiofoniche a Radio Ciroma di Cosenza e a Radio Libera Bisignano. Alle 18 parteciperà ad un dibattito nel salone del Comune di Cosenza. La giornata si concluderà stasera con uno spettacolo al teatro Morelli che si svilupperà sotto il segno dell'aggregazione e della raccolta fondi per aiutare l'associazione "Verità per Denis", costituita dai familiari di Bergamini ed alla quale hanno aderito 120 soci di varie parti d'Italia.
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In effetti i dati delle presenze parlano chiaro... ricordate il Maroni trionfante dopo la prima giornata di campionato in cui diceva che l'aumento dell'1% delle presenze era un successo dovuto alla tessera del tifoso? L'uomo ora tace e tacciono tutti. Solo noi, che allo stadio ci andiamo sul serio, non per ragioni di Stato, lo avevamo previsto:

Sempre sulle presenze negli stadi, un articolo di Sergio Mutolo su Calciopress:
I piccoli numeri del campionato di Serie A...
mercoledì 5 gennaio 2011 13.17
Il campionato di Serie A TIM riprende il 6 gennaio con le partite in programma per la 18a giornata. La sosta natalizia è stata l’occasione per una serie di riflessioni sull’opaco momento storico del calcio italiano.
L’elemento più significativo della crisi è rappresentato dalla diminuita affluenza negli stadi. Il ministro dell’Interno Maroni, a proposito della Tessera del tifoso, ha parlato di pubblico in aumento. Non si riesce a comprendere da quali fonti abbia ricavato questo dato. Il bilancio sul numero degli spettatori, viceversa, presenta un saldo fortemente negativo. Gli stadi sono semivuoti. Il calo rispetto alla scorsa stagione è rilevante.
Il sito web ufficiale della Lega Serie A TIM non riporta alcun dato statistico aggiornato, nonostante siano state già disputate diciassette partite di campionato. Già su questo aspetto ci sarebbe parecchio da dire. I dati sono stati tratti pertanto dal sito web specializzato stadiopostcards.com, che da anni fa stato in materia. Mancano quelli relativi al Cagliari, che pertanto è stato escluso da ogni computo analitico.
I numeri si riferiscono a un totale di 159 partite. Le presenze totali sono state 3.786.154, corrispondenti a una media generale per gara pari a 23.218 spettatori  La partita più vista è stata Inter-Milan (80.018), quella meno vista Brescia-Genoa (3.552).
La classifica delle prime cinque posizioni, calcolata sulla media/gara, è la seguente:
1. Inter 63.770
2. Milan 47.700
3. Napoli 41.365
4. Lazio 31.667
5. Roma 31.144
Questa invece la classifica delle ultime tre posizioni:
17. Chievo 11.684
18. Brescia 8.219
19. Lecce 8.032
Sinteticamente si rileva che solo un club ha una media/gara superiore a 60mila spettatori (Inter, 63.770), due si attestano tra 40mila e 50mila presenze (Milan, 47.700 e Napoli, 41.365) e due poco sopra 30mila (Lazio 31.667 e Roma 31.144). In sei hanno un’affluenza compresa tra 20mila e 30mila unità (Bari, Fiorentina, Genoa, Juventus, Palermo e Sampdoria), mentre altre sei si collocano tra 10mila e 20mila (Bologna, Catania, Cesena, Chievo, Parma e Udinese)  Due società totalizzano una media inferiore alle 10mila unità (Brescia 8.219 e Lecce 8.032).
Il confronto con la scorsa stagione è impietoso, considerato che la media/gara nel 2009-2010 (già modesta) fu pari a 25.570 spettatori (contro 23.219 del 2010-2011) Solo in sette hanno ottenuto un incremento percentuale delle presenze: le tre neopromosse dalla serie B (Brescia +110%, Cesena +36% e Lecce +2,5%), l’Inter (+13,5%), il Milan (+11,5%), il Palermo (+5%) e il Napoli (+ 1,5%). Per tutte le altre il segno è largamente negativo. Un vero crollo per la Roma (-24%). Male Catania e Fiorentina (-19,5%). Brutto anche il risultato del Parma (-16%).
MEDIA SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE
1) BRESCIA da 3.940 a 8.298 (+ 110%)
2) CESENA da 11.272 a 15.404 (+ 36.5%)
3) INTER da 56.195 a 63.770 (+ 13.5%)
4) MILAN da 42.809 a 47.700 (+ 11.5%)
5) PALERMO da 25.017 a 26.302 (+ 5%)
6) LECCE da 7.842 a 8.032 (+ 2.5%)
7) NAPOLI da 40.797 a 41.365 (+ 1.5%)
8 ) CHIEVO da 11.922 a 11.684 (- 2%)
9) BOLOGNA da 19.470 a 19.102 (- 2%)
10) JUVENTUS da 22.924 a 21.696 (- 5.5%)
11) GENOA da 27.007 a 23.980 (- 11%)
12) SAMPDORIA da 25.240 a 22.285 (- 11.5%)
13) BARI da 25.391 a 22.166 (-12.5%)
14) LAZIO da 36.154 a 31.677 (- 12.5%)
15) UDINESE da 17.356 a 15.131 (- 13%)
16) PARMA da 17.061 a 14.310 (- 16%)
17) FIORENTINA da 27.428 a 22.110 (- 19.5%)
18) CATANIA da 15.342 a 12.377 (- 19.5%)
19) ROMA da 40.975 a 31.144 (- 24%)
MEDIA SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE (IN VALORI ASSOLUTI)
1) INTER + 7.575
2) MILAN + 4.891
3) BRESCIA + 4.358
4) CESENA + 4.132
5) PALERMO + 1.285
6) NAPOLI + 568
7) LECCE + 190
8 ) CHIEVO -238
9) BOLOGNA – 368
10) JUVENTUS – 1.228
11) UDINESE – 2.225
12) PARMA – 2.751
13) SAMPDORIA – 2.955
14) CATANIA – 2.965
15) GENOA – 3.027
16) BARI – 3.225
17) LAZIO – 4.477
18) FIORENTINA – 5.318
19) ROMA – 9.831
TOTALE MEDIA 2010-2011: 23.812 (25.570 nel 2009-2010)
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Da un forum:
"Ciao ragazzi, inizio il tutto con una parola: aiutatemi!! Sono un tifoso degli azzurri da più di una vita e per ragioni di lavoro abito a milano ma ho la residenza a Napoli!!! Non ho la tessera del tifoso...il 31 dicembre scendo a Napoli per il capodanno...c'è la possibilità di farmi la tessera per poi vedermi il magico Napoli?? A Milano esiste solo un ufficio postale che me la può fare ma non hanno i codici....cosi mi hanno detto!!! Ragazzi vi ringrazio anticipatamente e FORZA NAPOLI!!!!
Le risposte:
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Da Varese, alcuni pollaccioni che credevano alle bugie di Stato:
"Egregio Direttore
le scrivo per avere delucidazioni e non per polemizzare, mi spiace  forse, per una cosa  che sembra  futile... Volevamo andare  allo stadio di San Siro (siamo un gruppo di amici con relativi figli minori, in tutto otto persone) per vedere la partita di calcio Inter-Napoli ( in tribuna Arancio)
Siamo residenti e nativi a Varese (Lombardia) abbiamo tutti  la tessera del tifoso biancorossa del Varese (come da disposizioni del ministero dell’interno)  ma, con estrema sorpresa, i biglietti posti in prevendita presso la banca preposta non ci vengono venduti nonostante la tessera.
Come sempre una cattiva interpretazione in forma restrittiva della legge (quale legge?) non permette l’accesso allo stadio a semplici cittadini che diligentemente si attengono ad essa e la rispettano rigorosamente.
Non credo che nelle disposizioni, venga previsto il possesso di più tessere del tifoso per poter accedere a tutti gli stadi.
Premetto, inoltre, non siamo degli ultrà, abbiamo la fedina penale  pulita, non ci sogneremmo mai  di andare allo stadio per creare caos e confusione, ma siamo degli sportivi a cui piace praticare sport e qualche volta prendersi qualche piacevole svago con i propri figli, se è lecito.
Pertanto vi chiedo d’intervenire in merito dando eventuali chiarimenti non solo a noi ma, credo, anche ad altri cittadini a cui viene leso un piccolo diritto, altrimenti , avere la tessera è come sempre aver pagato un semplice e caro balzello di 10 Euro".
Ihihihihihihihhhh!!!
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Da Catania riportiamo le famiglie allo stadio:
Io tifoso giallorosso catanese impossibilitato a venire a Roma
(LaRoma.net) - Le contraddizioni legate alla tessera del tifoso si arricchiscono di una nuova pagina. E' il caso di  un tifoso giallorosso che vive la sua passione dalla lontana Catania e che domenica prossima aveva messo in programma una gita nella Capitale soprattutto per assistere alla partita di campionato Roma-Catania. Gara che invece non potrà vedere allo stadio per colpa di un provvedimento che di fatto gli impedisce l'acquisto del tagliando... a meno che non sottoscriva la tessera del tifoso. Per la serie "Riportiamo le famiglie allo stadio" riportiamo l'email che spiega nel dettaglio il suo caso.
"Sono un tifoso della Roma e vivo in provincia di Catania. Da tanto tempo non vedo una partita all'Olimpico così mi era venuta in mente l'idea di venire a vedere la partita contro i rossoazzurri.
Ho dato un'occhiata al sito della Roma per avere le informazioni sui biglietti della partita dell'epifania e, ovvviamente, la vendita è vietata per chi è residente in Sicilia a meno che non si è in possesso della tessera del tifoso....del Catania (che non è mia intenzione di sottoscrivere visto che io sono un tifoso della Roma...).
Ringrazio sentitamente chi mi ha di fatto proibito di poter vedere la partita della mia squadra.
Non posso di certo portare la residenza a Roma per vedere una volta ogni tanto la mia squadra del cuore all''Olimpico, nè è pensabile che una squadra abbia tifosi solo nella regione d'appartenenza...
Vorrei tanto che qualcuno mi desse una risposta sensata sulle motivazioni che hanno portato ad un provvedimento inutile, che serve solo a far allontanare le persone dagli stadi e a privare chi, come me, vive la passione per la propria squadra da lontano e non può liberamente  decidere quando andare a vedere una partita...".
Sempre da LaRoma.net, l'atto secondo di Roma/Catania:
"Salve, mi chiamo Nino e vivo a Castellamare del Golfo in provincia di Trapani. Per motivi economici, logistici e di studio non posso  venire spesso allo stadio Olimpico. Così durante l'anno metto da parte qualche soldo per andare a vedere la MIA amata Roma. In questo campionato avevo deciso di venire a vedere Roma-Catania,  ma per un provvedimento a dir poco osceno sono costretto a restare a casa perchè la vendita dei tagliandi è vietata ai residenti della regione Sicilia. Io vivo a ben 305 km da Catania e per il solo fatto di essere siciliano e di non possedere la tessera del tifoso sono costretto a tifare da casa. Questa tessera, secondo me, sta solo creando problemi, sta allontanando la gente dagli stadi e ci sta privando della nostra più grande passione.
Altro aneddoto, per la partita Palermo-Roma sono sempre andato a vedere la partita nel settore ospiti, ma quest'anno non mi è stato possibile. Ho dovuto pagare 90 euro un biglietto di Tribuna per restare in silenzio e subire gli sfottò dei palermitani. Questo è ingiusto e liberticida. Non si può tesserare una fede, la Roma è nostra... del popolo, di chi soffre e gioisce per questi colori. La Roma è di quella gente che da anni tiene alti i valori di una Curva Sud orgoglio di Roma. Vedere la nostra curva senza bandieroni, fumogeni e coreografie è deprimente. Vedere il settore ospiti vuoto è frustante. On. Maroni Lei sta distruggendo la nostra passione più grande".
*
Ansaldo su "La Stampa" non va lontano dal vero:"Un problema sottaciuto ma concreto è che stanno togliendo la voglia di andare alla partita con l’accumulo di norme sulla sicurezza. La persona perbene si sente trattata non come il cliente che ha acquistato (a prezzi alti) una merce ma come il probabile farabutto che deve complicarsi la vita per prenotare il biglietto spesso senza sapere dove farlo, schedarsi, sottoporsi a controlli preventivi e alle code ai botteghini e ai tornelli. Chiedendosi poi la ragione per cui ha dovuto consegnare l’ombrello e gettare la bottiglietta con l’acqua minerale mentre scoppiano petardi e bombe carta. Andare allo stadio è diventata una fatica. Schiacciare il telecomando invece è un clic".A questo commento aggiungerei solo che, in buona parte, solo le tifoserie di curva, pur non rinnovando l'abbonamento, hanno continuato ad acquistare i biglietti - proprio perché più fedeli e geneticamente resistenti alla repressione. Quando anche questo tipo di tifosi si sarà stancato, gli stadi saranno ancora più vuoti, con buona pace di Osservatori e Comitati. Non è un caso che si cerchi di riempire la Tribuna Tevere per il derby con militari e poliziotti: chi ha la mia età dircorda assai bene gli stadi dell'ex Germania Est, dove sugli ordinatissimi spalti sedevano praticamente solo persone in divisa!
*
Veniamo quindi al Derby di Coppa Italia:
"Ciao Lorenzo, saprai sicuramente le limitazioni che ci colpiranno di nuovo il 19 Gennaio per il Derby Capitolino, atroci!
Gli under 16 allo stadio in tevere insieme ai nocs, la cia, il kgb, i ris e tutti gli altri enti militari e para-culo-militari che SFACCIATAMENTE prenderanno il NOSTRO posto in Tribuna Tevere.
Dimmi una cosa,  porteresti tuo figlio di 13, 14, o altri anni (fino a 16) allo stadio di Roma una sera di Gennaio alle 21 col freddo che fa?
Si per dargli il colpo di grazia per una bella polmonite!
Però se si tratta del derby di milano allora cambia tutto, entrano in primis 80.000 spettatori TIFOSI, poi a seguire striscioni, striscioni offensivi, torce, fumogeni ed altro ancora.
Ovviamente per Maroni il derby di milano è il fiore all'occhiello del panorama calcistico italiano e non solo. Fanno la loro bella figura davanti a tutti.
Da esempio per tutti e allora prego ultras, vi dò il permesso di far entrare ciò che volete, tanto abbiamo il nostro accordo che voi non ci date problemi e io vi do carta bianca per tutto.
Il premier ha il suo giocattolino rossonero con lo scudetto già prenotato con i suoi tifosi tutti fedelmente tesserati (forse anche xxx, xxxxx e xxxxx l'avranno fatta).
E a noi ci puniscono, noi, i cattivi d'italia che facciamo male all'industria calcio, che non la pensiamo come loro e i loro sudditi, in punizione! Noi che facciamo multare la società per lancio assiduo di petardi e torce in campo ogni partita, noi che siamo la causa di partite a porte chiuse e di saccheggi autostradali (però ai caselli come paghiamo!!!  i 20.000 di Verona 16-5-2010 quanto hanno fruttato ai loro casellanti!).
Al derby stadio semi- vuoto, spalti indegnamente grigi e sciapi, avari di tutto ciò che rendeva il nostro Derby il più grintoso e focoso di tutti.
Adesso ve ne state puniti e in silenzio anzi vi decimiamo, vi spazziamo via, vi diffidiamo piano piano tutti quanti, anche per episodi accaduti mesi prima, ad agosto, magari trà un pò arriveranno i  daspo per partite del flaminio!
Comunque anche la A.S.Roma c'entra. Forse erano stufi di pagare multe..
Forse al nuovo acquirente  devono presentare il pacchetto A.S. Roma pulito, cioè senza rogne (noi), e infatti stanno pulendo la tifoseria giallorossa perchè vogliono al massimo che si fischi dentro lo stadio.
Così chi compra la Roma (che affare) arriverà e troverà una bella curva che non darà più problemi e farà e avallerà senza contestare tutto ciò che la società  dirà o "comanderà".
Un pò lungo lo sò, ma detto tra noi ci rosico parecchio.
Bene, ti saluto Germano".
Sempre sul derby di Coppa Italia, Marco mi segnala le modalità di vendita dei biglietti, aggiungendo la frase "Boicottiamo il derby del celerino!":
TIM CUP 2010/2011
OTTAVI DI FINALE
GARA A.S. ROMA – S.S. LAZIO DEL 19 GENNAIO 2011 – ORE 20.45
A.S.  ROMA, a seguito delle misure organizzative adottate dall’Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive, e a meno di eventuali ulteriori disposizioni, rende note le
informazioni relative alla vendita dei tagliandi per la gara unica valevole per l’accesso ai
Quarti di Finale della TIM CUP 2010/2011 A.S. ROMA-S.S. LAZIO.
PREZZI (inclusi diritti di prevendita)
* Per i nati dal 1997 (compreso).
** Per i nati fino al 1950 (compreso).
*** Emissione riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store.
**** Prevendita riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store.
***** Prevendita riservata ai tifosi della S.S. Lazio esclusivamente c/o i propri LAZIO STYLE e le Ricevitorie
LIS  Lottomatica abilitate S.S. LAZIO (www.listicket.it). Per le modalità di vendita consultare il sito
www.sslazio.it.
(1) In relazione alla Determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive n. 52 del 23
dicembre  2010 che ha inteso caratterizzare questa gara come “Il Derby della legalità”, l’intera Tribuna
Tevere verrà destinata ad ospitare i ragazzi Under 16 delle Scuole Calcio e Polisportive AS ROMA e SS LAZIO
ed altre particolari categorie individuate (esempio: appartenenti alle FF.AA. e FF.OO., volontari e
diversamente abili).
Pertanto per questa gara i tagliandi della Tribuna Tevere non saranno posti in vendita al pubblico.
Posso quindi chiedere alle istituzioni se il Signor Spaccarotella può quindi accomodarsi in Tribuna Tevere al mio posto?
I prezzi sono di 10 euro per la Curva (Sud o Nord) e di 15 euro per i Distinti (Sud o Nord). Non è possibile per i tifosi storicamente presenti in Tribuna Tevere andare nel proprio settore pagando un prezzo intermedio: o spendono 75 euri per andare in Monte Mario o se ne vanno in settori da cui non si vede nulla in mezzo ai facinorosi delle curve. Tutto questo anche avendo la tessera del tifoso, che - spero - dopo questa ennesima cosa ridicola venga da loro disdetta, giacché errare è umano, perseverare è diabolico!
*
La notizia del giorno: "Dopo la comparsa di una ignobile scritta (vedi foto sotto) nell'imminenza del derby della legalità, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha deciso di consentire la vendita di bombolette spray solo ai possessori della Tessera del Carrozziere, da rilasciarsi con il nulla osta della Questura. Protestano i milanisti, da sempre utilizzatori di bombolette spray per i loro striscioni. Oltre a ciò, per garantire la migliore tenuta dell'ordine pubblico, il Prefetto di Roma su conforme suggerimento del CASSMSMMSSSS e dell'O.N.M.S. ha stabilito l'abbattimento di tutti i muri di Roma".
*
Regolarmente, ricevo e-mail da tifosi stranieri che mi chiedono come acquistare biglietti per partite di cartello, in special modo per i derby.
Ad esempio, questa e-mail mi è appena arrivata: "Boun giorno, Vorrei fare una domanda. Io e la mia amicha vogliamo vedere la partita di calcio tra Roma e Lazio (il 13 Marzo 2011), ma dobbiamo partire da Croazia. Come potremmo comprare i biglietti e tenere (assicurare ) i posti? e` questo incluso nel prezzo dei biglietti? Cordialmenti saluti, Palmina Piplovic?".
La risposta non poteva che essere questa:
"Ciao Palmina, domanda difficile. In Italia è molto difficile andare allo stadio e, per un derby, è quasi impossibile prevedere cosa deciderà l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con così tanto anticipo. Ad esempio, per il derby di Coppa Italia del 19 gennaio, hanno disposto che la Tribuna Tevere sia concessa solo ai minori di 16 anni e alle forze dell'ordine. E' quindi necessario informarsi sul sito dell'A.S. Roma pochi giorni prima dell'evento, perché non è possibile programmare nulla in anticipo".
Auspicando che l'intelligence e i berizzaini non subdolino una invasione di hooligans croati su Roma a seguito di questa e-mail direi che il calcio italiano ha una bella immagine all'estero!
A proposito di berizzate, vi avevo detto che avrei inserito i vostri commenti di accompagno all'articolo che ho commentato il 4 gennaio di Berizzi e Foschini:
*
Sampdoria/Roma, info biglietti:
L' A.S. Roma ha comunicato, tramite il suo portale, le modalità e i prezzi per acquistare i biglietti per Sampdoria-Roma, gara che si disputerà allo Stadio Marassi di Genova domenica 9 gennaio, alle ore 12.30.
PREVENDITA BIGLIETTI
Dalle ore 10.00 di martedì 4, fino alle ore 19.00 di sabato 8 gennaio 2011.
PUNTI VENDITA
Ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA – “biglietteria calcio ospiti” presenti sul territorio nazionale e consultabili sul sito: http://www.listicket.it/
PREZZO
€ 28,00 - Settore Ospiti Superiore (settori TL5 – OL3)
€ 28,00 - Settore Ospiti Inferiore (settore PL5)
MODALITA’ DI ACQUISTO:
I tagliandi del SETTORE OSPITI SUPERIORE (settori TL5 - OL3) saranno  acquistabili esclusivamente con le seguenti modalità:
- Dai possessori di Tessera del Tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”,  esibendo all’operatore la Tessera stessa;
- Dai possessori di Abbonamenti AS ROMA per l’attuale stagione  calcistica che non hanno ancora ottenuto la materiale consegna  della Tessera “PRIVILEGE”, esibendo all’operatore l’Abbonamento  accompagnato dal documento di riconoscimento;
- Da coloro che hanno richiesto il rilascio della Tessera “PRIVILEGE” e  non anche l’Abbonamento, esibendo all’operatore la ricevuta della  richiesta stessa, accompagnata dal documento di riconoscimento,  sempre che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo.
I tagliandi del SETTORE OSPITI INFERIORE (settore PL5) saranno  acquistabili in vendita libera previa presentazione di un valido documento  di riconoscimento.
Sintetizzando: i tifosi buoni al piano di sopra, quelli cattivi al piano di sotto. Sotto si tifa, sopra non si tifa. Che tu abbia o no la TdT scegli tranquillamente in quale dei due settori andare. Non serve alcuna minaccia, come piacerebbe a dei grandi giornalisti di inchiesta come Paolo Berizzi.
*
Iniziativa di solidarietà che mi è stato chiesto di segnalare:
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Per finire, come sapete faccio parte di MyRoma, di cui sono consigliere e responsabile del Dipartimento per la Tradizione.
In questo senso, si riprende una idea già portata avanti gli anni scorsi, all'epoca della Diadora:
http://www.myroma.it/dip-per-la-tradizione/185-oro-e-porpora-i-nostri-colori-ripartiamo-da-qui.html
Sempre in ordine alle attività di mia Roma, ecco l'incredibile burocrazia che a volte fa fare volantinaggi senza autorizzazioni!
http://www.myroma.it/myroma-informa/187-stand-myroma-annullato-anche-le-istituzioni-devono-fare-la-loro-parte.html
*
La squadra di calcio dei Paesi Baschi è considerata la squadra nazionale della regione dei Paesi Baschi. E’ formata da giocatori selezionati dal Paese Comunità autonoma basca, tra Navarra e Paesi Baschi del Nord in Francia. La squadra ha una variètà di nomi tra cui Euskal Herriko Selekzioa, Selección de Euskadi, Euskal Selekzioa, basco Euskadi XI e XI.
La squadra di calcio dei Paesi Baschi non è riconosciuta dalla FIFA o UEFA e quindi gioca solo partite amichevoli. I giocatori che hanno rappresentato il team in passato, sono  francesi e spagnoli come Bixente Lizarazu, Didier Deschamps, Iván Campo e Fernando Llorente.
Il 29 dicembre ha giocato contro il Venezuela (video da vedere):
http://www.youtube.com/watch?v=9aTBV9wjBXw
http://www.youtube.com/watch?v=hyFGqwUPVLY
http://www.youtube.com/watch?v=-ia4-iJjMys


5 gennaio 2011: sono talmente tante le questioni che è persino difficile decidere da dove iniziare.
Credo sia però indispensabile cominciare da un articolo che ho avuto modo di leggere su Repubblica e che in tantissimi mi avete segnalato.
Siamo in effetti di fronte a una leggenda vivente, Paolo Berizzi. Laureato in filosofia, bergamasco 36enne, è già incappato in inchieste bufala prontamente smascherate, anche da questo sito.
Una volta, nel 2006, si inventò di sana pianta, nell'imminenza dei mondiali, una riunione a Braunau, città natale di Hitler, ove si sarebbero dati appuntamento gli hooligans di tutte le nazioni per "incendiare i Mondiali". Nulla di quanto da lui narrato - aveva avuto persino la fortuna di partecipare a quell'incontro! - si è ovviamente avverato, se non altro perché ho scoperto che quella riunione non vi era ovviamente mai stata e che lo stesso aveva rielaborato un pezzo scritto qualche tempo prima su una rivista (tedesca, se non ricordo male) che riguardava esclusivamente i movimenti di estrema destra tedeschi e che nulla aveva a che fare con il calcio.
In questa pagina (aggiornamenti del 22 e del 23 marzo 2006, vi renderete conto della autentiche panzane scritte.
E' assolutamente evidente che qualsiasi tipo di inchiesta che Paolo Berizzi dovesse svolgere da qui al 2100 dovrebbe essere automaticamente soggetta al beneficio dell'inventario. A lui si aggiunge, quale cofirmatario dell'articolo, Giuliano Foschini, in ordine al quale altri tifosi - e non solo - hanno avuto da ridire sulla correttezza delle informazioni rese: http://www.pianetabiancorosso.it/giocatori-allenatore-societa-e-partite/per-il-giornalista-di-repubblica-giuliano-foschini/
Del resto basta farsi un giro su Google per capire di cosa stiamo parlando.
Comunque sia ecco qui l'articolo che il nostro prode, insieme al Foschini, ha scritto il 31 dicembre 2010, per salutare nel migliore dei modo l'anno nuovo:
La nuova strategia degli ultrà
per cancellare la tessera del tifoso
Così le curve si coalizzano per far fallire la legge Maroni. 
Le intimidazioni a chi non segue la linea dura, i divieti aggirati
di PAOLO BERIZZI e GIULIANO FOSCHINI
"Tesserato infame dichiarato". "Abbonato servo dello Stato". Con questi slogan sinistri - una specie di mantra vergato a spray sui muri degli stadi, sugli striscioni esposti in curva, e diffuso sui blog attraverso il passaparola incessante delle tifoserie - gli ultrà italiani hanno dichiarato guerra allo Stato (esagerati! Guerra allo Stato! BOOOOM! E allora gli studenti che manifestano contro la legge Gelmini? E i cassaintegrati sulla gru? I tifosi ultrà, son0 o0 non sono cittadini italiani? Hanno il diritto di protestare?). La loro è una guerra silenziosa. Combattuta, fino a ora, nella penombra. Il tempo della contestazione sembra però scaduto. Nelle curve si parla da settimane di una fase due, di azioni dimostrative e violente (sarebbe interessante sapere come fanno a sapere una cosa del genere, che è una panzana megagalattica!). È da leggersi in questo senso la decisione della prefettura di Lecce di far giocare il derby di Puglia, Lecce-Bari a porte chiuse: la paura erano gli scontri tra le due tifoserie. Così come a Milano c'è grande tensione per la partita di mercoledì 6 gennaio (alle 20.30) con il Napoli, con il gruppo organizzato dei Mastiffs pronto a invadere San Siro con e senza tessere. L'obiettivo di questa guerra ultrà (perché "guerra"? Semmai è una protesta) è l'abolizione della tessera del tifoso, la "fidelizzazione" del popolo degli stadi introdotta dal ministro degli Interni Roberto Maroni per avere una schedatura precisa degli spettatori che assistono alle partite di calcio: si tratta di un passpartout - contenente i dati anagrafici - obbligatorio per chi vuole vedere la partita in trasferta (non è vero, è obbligatorio per andare nel settore ospiti, anzi ormai non si capisce nemmeneo più per che cosa è obbligatoria) e per chi ha sottoscritto l'abbonamento per gli incontri casalinghi. Sono circa 600mila quelle sottoscritte. "Un successo" dicono al Viminale, "che porta più sicurezza e più gente allo stadio". Ma non è del tutto vero. Le presenze sono calate quest'anno mediamente di 1.500 unità, circa il 6 per cento. E soprattutto per decine di migliaia di tifosi ribelli la tessera è come se non esistesse: non ce l'hanno, ma loro allo stadio vanno comunque. In casa e in trasferta (e vorrei vedere! Non esiste alcuna legge che mi impedisca di andare allo stadio senza tessera del tifoso!).

Ma allora che cosa sta succedendo negli stadi dopo il varo della tessera del tifoso? Come è possibile che i tifosi più estremisti riescano a dribblare i divieti imposti dalla schedatura e ad accedere ugualmente agli impianti (i disinformati articolisti non capiscono che non vengono aggirati i divieti. I divieti vengono sostanzialmente rispettati: se serve la TdT per andare nel settore ospiti, allora non vado nel settore ospit. E' tanto semplice. Ciò che la legge non vieta è lecito, difficile che un filosofo possa capirlo, ma è così)? Domande che evocano un dubbio fondamentale: visto che i prefetti sono costretti a far giocare le partite a porte chiuse, la tessera del tifoso è fallita?

Come promesso già dalla fine del campionato scorso, e come annunciato quest'estate a colpi di bombe carta dagli ultrà atalantini nell'agguato a Maroni alla Berghem Fest leghista di Alzano Lombardo, la maggior parte degli ultrà italiani stanno boicottando la tessera. Con un unico "cartello" - in grado persino di sotterrare per l'occasione rivalità storiche come addirittura quelle tra Lazio e Roma, Palermo e Catania, Bari e Napoli, Atalanta e Brescia - stanno mettendo in pratica ogni domenica la loro forma di "resistenza" spontanea ma quasi sempre organizzata.

LE REGOLE AGGIRATE
Gli ultrà la tessera non l'hanno fatta. Ma nonostante questo provano - e riescono - a entrare allo stadio tutte le domeniche: comprano i biglietti non di curva e si mischiano nelle tifoserie avversarie. Roma-Milan, partita ad altissimo rischio prima delle feste natalizie, è stata aperta anche a chi non aveva la tessera proprio perché la polizia temeva azioni di violenza da parte degli ultrà giallorossi, se non fossero entrati a San Siro. D'accordo con le altre tifoserie, inoltre, i gruppi organizzati hanno cominciato un'attività "deterrente". Nel lessico curvaiolo deterrenza sta per botte. Anche chi ha la tessera, non deve andare nel settore ospiti (questa è un'altra panzana!). Deve andare in altri settori e mischiarsi con i tifosi di casa. "Devono avere paura" dicono. Ecco alcuni esempi di trasferte "in contromano". Ottocento genoani a Udine; 200 bresciani a Lecce; 500 doriani a Torino; 100 fiorentini a Genova; 500 juventini a Milano; 700 novaresi a Torino; 100 padovani a Siena; 300 carrarini a Poggibonsi; 400 cesenati a Roma; bolognesi e parmensi all'esterno dello stadio Cibali di Catania; 50 udinesi e 50 leccesi a Milano (già, però tutti senza tessera, tra loro non c'erano tesserati obbligati a mischiarsi con i tifosi di casa.... Peraltro dovrebbe essere nota la ritrosia del non tesserato a mischiarsi con il tesserato...).

Fino a oggi gli ultrà hanno scelto quella che i capi tifoseria chiamano linea "soft". Ma ora - ammette uno dei leader riconosciuti dell'ala più dura della tifoseria del Napoli (che vengono a dirlo, loro che non parlano neanche con il loro padre, a Berizzi e Foschini)- non "garantiamo più che allo stadio non accada nulla". Non si tratta di un generico manifesto politico. Si tratta di un piano ben organizzato a tavolino (qui rasentiamo la follia visto che non c'è mai stato un accordo tra le tifoserie, il cui unico elemento di concordia era l'avversità alla TdT), tra luglio e settembre, quando oltre 60 tifoserie si sono riunite prima a Catania e poi in provincia di Roma. Unico obiettivo dei due incontri: far fallire la tessera del tifoso. Per aggirare i paletti imposti dalle Prefetture e dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, gli ultrà acquistano, anche con largo anticipo, biglietti di altri settori (non è vietato. Quando lo è, non vengono acquistati). "Ognuno si organizza come vuole - spiega Claudio Galimberti detto "Bocia", capo degli ultrà della curva Nord atalantina sottoposto a Daspo - si parte in trasferta con mezzi propri e si acquistano biglietti di altri settori. Per questo spesso ci si trova in mezzo ai tifosi avversari. È una situazione molto delicata".

Una situazione che preoccupa anche gli analisti. "I problemi ci sono" ammette Maurizio Marinelli, direttore del centro studi sulla sicurezza pubblica della polizia di Stato, uno dei massimi esperti in Italia di ultrà e di ordine pubblico negli stadi. "L'allarme arriva dal fatto che sempre più spesso ci troviamo di fronte a tifosi senza tessera che, in trasferta, comprano i biglietti e si schierano in mezzo ai tifosi di casa, con altro rischio scontri. Per il momento è andato tutto abbastanza liscio, ma qualcosa bisognerà fare". Cosa? "Primo: fino a oggi, e in certi casi ancora oggi, vedi i serbi a Genova, gli ultrà venivano concentrati in un settore. Questo li rendeva più forti poiché compatti. Se invece questa forza della massa la spezzetti, la sparpagli, si frammenta, diventa più debole e più controllabile da parte di stewart e forze dell'ordine. Secondo: le curve sono cambiate. Tra Daspo e arresti c'è stato un ricambio dei capi. Le figure di riferimento che c'erano prima oggi non ci sono più. È tutto più liquido, più confuso. Terzo: se non ammoderniamo gli stadi, se non li facciamo più piccoli, più sicuri e di proprietà dei club, non abbiamo fatto niente".

COME CAMBIA LA GEOGRAFIA DEL TIFO
Come sta cambiando il mondo ultrà? E con quali conseguenze? Le prove che la strategia sta sconvolgendo (pericolosamente) le abitudini dei tifosi, aggiornando la geografia del tifo, gli spostamenti, i viaggi, gli orari, la composizione dei settori, si stanno moltiplicando domenica dopo domenica. Per capire la portata del fenomeno basta guardare i settori ospiti, quelli appannaggio di chi ha la tessera, in una qualsiasi partita di serie A. La Lega calcio dice di non essere in possesso di dati ufficiali sulle presenze dei supporter che seguono la propria squadra in trasferta. Ma ci sono esempi eloquenti. Durante Bari-Cagliari nello spicchio dello stadio San Nicola riservato ai tifosi sardi c'era un solo spettatore. E una decina di steward attorno per controllarlo. In compenso un folto gruppo di ultrà cagliaritani faceva capolino in gradinata in mezzo ai baresi. Alzando il livello di tensione di una partita considerata "tranquilla".

Quando i baresi sono andati a Napoli al seguito del Bari - nel caldissimo derby del Sud (12 settembre), solitamente ad alto rischio incidenti - fuori dai cancelli del settore ospiti si sono trovati, alleati, i capibastone delle due tifoserie. Hanno ricevuto un brusco stop al grido di "chi entra prende un sacco di botte". Risultato: settore ospiti deserto. "I ragazzi hanno capito i motivi della nostra protesta e si comportano di conseguenza, non c'è stato bisogno di esagerare - racconta Alberto Savarese, "Il Parigino", uno dei responsabili della Nord barese insieme con Roberto Sblendorio, "Robertino" - In ogni caso noi non abbiamo obbligato nessuno a non sottoscrivere la tessera: capiamo che molti hanno fatto l'abbonamento, e quindi la card, per una ragione economica. Ma ci fa piacere che in trasferta, anche chi potrebbe andare nel settore ospiti, preferisce venire con noi". L'A. S. Bari ha richiesto alla Lega 16.700 tessere, ottenendone duemila (in un altro articolo su Lecce/Bari Foschini parlò di 6mila) circa nelle ultime settimane, proprio in vista del derby con il Lecce. A Milano, però, nella gara contro l'Inter (22 settembre), gli ultrà pugliesi non hanno comprato di proposito i biglietti "ospiti" ma quelli del terzo anello rosso. Sono saliti in gradinata, hanno cacciato gli abbonati dai loro posti e si sono seduti a fianco ai tifosi dell'Inter. Non è stata l'unica partita nella quale due tifoserie avversarie sono entrate in contatto. A Genova per Sampdoria-Napoli (19 settembre) c'erano solo una ventina di supporter napoletani nella "gabbia nord", il settore ospiti, mentre il gruppo più numeroso ha preso posto nei distinti, diviso dai sampdoriani da qualche stewart (si scrive "steward", non "stewart"). Al gol vittoria del Napoli, gli ultrà hanno acceso un fumogeno e si è sfiorata la rissa. Raggruppamenti estemporanei, e ad alto rischio, anche in occasione di Milan-Genoa (25 settembre) allo stadio di San Siro. Partita tradizionalmente blindata. Un manipolo di ultrà genoani si è piazzato in mezzo ai tifosi del Milan al terzo anello rosso. All'inizio del secondo tempo i tifosi ospiti hanno tirato un petardo nelle file sotto: fuggi fuggi dei milanisti e forze dell'ordine in allarme. A Lecce, il 24 ottobre, sono volati pugni tra i bresciani e i salentini. A Bergamo, invece, l'Atalanta ha fatto il record di abbonamenti per la serie B (oltre 17mila) nonostante la retrocessione dell'anno scorso. Ma gli ultrà sono stati di parola: niente tessera e niente abbonamento. Ad Atalanta-Torino (10 ottobre) sono arrivati 70 ultrà torinesi che avevano acquistato - volutamente - biglietti di tribuna (la trasferta era vietata, ticket in vendita solo per residenti in Lombardia) ma che per evitare prevedibili disordini sono stati sistemati nel settore ospiti: il fallimento pratico della tessera. Non solo: le forze dell'ordine in assetto antiguerriglia sono state impegnate fino a mezzanotte e mezza per scortare un corteo di quindici auto.

LE INTIMIDAZIONI NELLE CITTÀ
Quali sono i "laboratori" della protesta? Chi studia i piani per affondare la card del tifoso? Fino a oggi i supporter del Napoli sono stati tra i più intransigenti. Campagne capillari in tutti i quartieri della città con la scritta "Non abbonarti, non tesserarti". Lo zoccolo duro della tifoseria non ha sottoscritto la tessera anche perché molti non avrebbero potuto a causa del famoso articolo 9 del regolamento, che la vieta a chi ha auto un Daspo - il provvedimento di allontanamento dagli stadi per disordini - negli ultimi cinque anni. "È anticostituzionale", dicono gli ultrà per sostenere la loro causa (beh, grazie delle due parole usate per condensare le critiche - del tutto legittime - alla TdT!) .

Ma tant'è. A Napoli qualcuno ha provato a bluffare. La procura (che ha creato un apposito pool di magistrati sui reati da stadio) ha avviato un'indagine conoscitiva partendo dal sito del tifo organizzato biancoazzurro dove erano state pubblicate tutte le procedure per falsificare la card. Fatti salvi i tarocchi, dunque, le tessere sottoscritte sono pochissime: meno di 15mila, su una media in questa stagione di circa 39mila spettatori a partita. "Abbiamo fatto un'opera di convincimento sui nostri ragazzi" dice uno dei capi della dei gruppi che dominano nella curva A. Chi frequenta il San Paolo, e i detective che si occupano dei teppisti, hanno ancora in mente i pestaggi di fine campionato scorso, proprio durante una protesta, in quel caso contro la società: le telecamere della Digos ripresero alcuni personaggi intenti a convincere altri tifosi, con pugni e calci, a lasciare la curva vuota come prevedeva la protesta.

Un mondo a se stante, quello delle cupole del tifo (ora arriviamo al pezzo forte dell'articolo). Quattrocentocinquanta gruppi ultrà di cui 234 politicizzati: 61 (nel 2008 erano 58) hanno forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni radicali di sinistra. I più pericolosi sono i Bisl romanisti, I Mastiff del Napoli, la Banda Noantri della Lazio, le Brigate autonome livornesi, i Korps della Fiorentina, gli Irriducibili dell'Inter, i Drunks del Catania (ahahahahahahahahahahhhhahhhhhh!!!! Mi astengo dal commentare, tanto noi del settore sappiamo tutti riconoscere al volo le idiozie scritte. E se pure provengono da fonti qualificate, sempre di idiozie si tratta. Mi basta richiamare questa intervista al Presidente dei Viola Korps: http://www.tuttomercatoweb.com/fiorentina/?action=read&idnet=ZmlyZW56ZXZpb2xhLml0LTQ5MDgy ). Gli ultimi allarmi lanciati dal Viminale riguardano la contiguità delle tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi di Napoli e Catania con la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie del nord, Inter e Verona su tutte. Ma adesso c'è un nuovo allarme.

La complicata evoluzione dell'era-tessera del tifoso è seguita da vicino dall'osservatorio del ministero degli Interni, dalle questure di tutta Italia (molte hanno costituito un'apposita squadra - stadio) e anche dai servizi segreti. Nell'ultimo rapporto consegnato al Parlamento, la nostra intelligence ha ribadito la "contiguità tra frange di tifo organizzato e estremismo politico". Una saldatura caratterizzata da una "forte avversione nei confronti delle forze dell'ordine" che "in alcuni casi lascia ipotizzare anche disegni preordinati". Come dichiarare guerra allo Stato.
(31 dicembre 2010) 

BOOM!
Stasera pubblicherò le altre mail che mi avete mandato sull'esilarante articolo.
Intanto pubblico queste:
"Ciao Lorenzo. Ti giro una mia mail al giornale La Repubblica. Protagonista di un assurdo articolo del 31 dicembre. Per tua info. NON MOLLEREMO MAI
Manuel71: "Buongiorno. Con particolare sgomento ho letto gli articoli del 31/12 in merito alle nuove strategie degli ultras per battagliare la Tessera del ministro Maroni, purtroppo non ricordo più a firma di chi (pagg 26-27 se non ricordo male). Il dispiacere e lo sgomento derivano dalla fama del vostro
giornale, da sempre paladino di corretta e libera informazione. Se anche voi vi schierate con "loro", con gli affaristi di governo, voi, che spessissimo, anche in non condivisione di idee, sempre avete dato le NOTIZIE; che anche se tutti tacevano siete stati gli unici; che se proprio si cerca la verità si legge voi o Il Fatto Quotidiano... Quanto pubblicato è falso e piuttosto approssimativo e non so se credere alla scarsa informazione degli autori o alla malafede.
Ci sono migliaia di liberi cittadini, altrimenti definiti Ultras (che ancora non equivale a reietto o delinquente ma solamente a tifoso molto appassionato di un club) che combattono da mesi questa battaglia per la propria e l'altrui libertà. Con assenze forzate, spese pazzesche sostenute per amore e divieti degni della peggior Cambogia. Se avete tempo, e dovreste trovarlo per cercare di recuperare il torto fatto, potete visitare il sito asromaultras.org, ormai un vero e proprio punto di riferimento per il mondo ultras ed anche di semplici tifosi, non solo romanisti. Ci sono decine e decine di testimonianze in merito ad assurdità pubbliche, quali divieti, errori, soprusi di ogni sorta, per giungere all'unica vera conclusione: si tratta di un interesse commerciale e del tutto illogico. Non credo questo sia un dato discutibile o in qualche modo controvertibile. Il governo che lo propone d'altronde parla da se.
La libertà di movimento è prevista dalla Costituzione ma è vietata da un organismo di vigilanza! Idem l'accesso alle pubbliche manifestazioni. Non vi basta? Credo che nessuno giustifichi reati in alcun contesto, compreso lo stadio. Esiste già una Costituzione, ci sono Codice Penale e Civile per chi commette reati. E questo, in un normale paese, sarebbe l'unica base di comune convivenza. Ma fingere una prevenzione per ragioni puramente commerciali (e basterebbe informarsi un po' per verificare l'effettivo fallimento del progetto Tessera invece di gettare fango su persone e cose del tutto sconosciute, solo, magari, per riempire due pagine) a scapito della libertà di movimento, di espressione ed anche di innocuo divertimento (bandiere e
striscioni non hanno mai ammazzato nessuno) è da Khmer rossi, da regime. Tornelli, stewards, poliziotti, comitati che vigilano e valutano (!!!), perquisizioni al limite della sopportazione, telecamere. Abbiamo la Digos infiltrata nelle curve, che una volta serviva per controlare chi faceva politica e anche violenza. Ora serve ad indicare agli addetti chi scavalca i settori o accende fumogeni!
Chiudo sottolineando un paio di frasi molto discutibili. La trasferta di Milano aperta ai tifosi romanisti non è stata resa possibile per paura di incidenti ma perchè il sopracitato comitato o CASMS ha "rivisto" il comportamento della tifoseria romanista degli ultimi tempi. Pensate un po', cari giornalisti che ignorate, da libero cittadino quale sono, c'è un comitato che mi dice se allo stadio mi comporto bene o male. Pazzesco, no? Del tutto al dì fuori di ogni logica democratica. Il secondo punto poi cioè la minaccia, o presunta tale, di un sedicente capotifoso partenopeo, che avrebbe detto che se i tifosi senza tessera sono costretti ad andare in tribuna non era sicuro che non sarebbe successo nulla. L'interpretazione che se ne desume è che il capotifoso "minacciava" ritorsioni o fomentava una forma di violenza. Invece è solo una semplice constatazione: se due gruppi di tifosi, anche non proprio facinorosi, stanno a contatto senza barriere, è probabile che la situazione si surriscaldi, essendo il tifo per il calcio, per sua natura, fortemente passionale e non paragonabile ad una passione cinefila o, magari, per il teatro. Non spero in un vostro dietro-front ma è opportuno che rimaniate garanti di corretta informazione pro libertas e non complici di un governo che ci sta traghettando nuovamente in una ben mascherata dittatura. Manuel. Non senza dimenticare che anche il precedente governo è quello che ha partorito la più dura legge e antidemocratica legge in ordine agli stadi...
*
Poi: "Ciao e buon anno a tutti ....
l'avrete visto tutti "l'esilarante" articolo pubblicato da repubblica di Foschini e Berizzi  .... ci siamo accorti che buona parte dell'articolo e' un copia incolla di un articolo sempre di repubblica del 2009 ....
vi riporto un nostro articolo con i due link ( nuovo e vecchio ) ..... anche se qualcuno l'ha gia' fatto ....sputtaniamoli piu' che possiamo .
saluti Erich".
http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=544:non-sai-cosa-scrivere-fai-copia-e-incolla-e-parla-degli-ultras&catid=48:lanostravoce&Itemid=72


4 gennaio 2011: buon anno nuovo a tutti! Appena ho un attimo rinizio con gli aggiornamenti.

25 dicembre 2010:


24 dicembre 2010:
il povero Mario Ferri, invasore dei campi da gioco in Italia e quindi divenuto un criminale, si trova in questa situazione:
"Mario Ferri è fermo ad Abu Dabi all'Oryx Hotel
6th Street, off Zayed the First St (7th St)
Abu Dhabi 54845, Emirati Arabi Uniti
+971 2681 0001
senza che l'ambasciata gli faccia sapere niente, gli arabi gli han ritirato il passaporto, sta senza soldi e ha passato una notte ammanettato mani e piedi al fresco". Mah.
*
Siamo arrivati ormai all'apice dello stadio di polizia. Qualcuno li fermi:
Derby di Coppa, Tevere a militari e under 16
Giovedì 23 Dicembre 2010 13:43
L'intera tribuna Tevere dello stadio Olimpico in occasione del derby di Tim Cup in programma il 19 gennaio, sarà riservata a ragazzi e militari con i tifosi e gli abbonati di Roma e Lazio che saranno spostati in altri settori dell'impianto.

La decisione è stata presa al termine della riunione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, alla quale hanno partecipato anche esponenti delle due società sportive, della questura di Roma, dell'Agenzia delle Entrate, della Siae e della Lega calcio. Dunque la Tevere, dove in passato si sono verificati scontri tra le opposte tifoserie, sarà riservata ai ragazzi under 16 delle scuole calcio e delle polisportive, alle forze di polizia e alle forze armate "anche in coerenza con il progetto di celebrazione del 150esimo anniversario delle forze armate - sottolinea l'Osservatorio - varato dalla Lega calcio per la Tim Cup". I possessori della Tessera del tifoso abbonati alla tribuna Tevere di Roma e Lazio potranno acquistare i tagliandi di altri settori dello stadio con diritto di prelazione.
http://forzaroma.info/news-as-roma/32946-derby-di-coppa-tevere-a-militari-e-under-16.html
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Sul punto: "ALLO STADIO SOLO GUARDIE E MILITARI: NON LASCIAMO CHE UNA OCCASIONE COME QUESTA CI SFUGGA !!!! SOLO LORO AL DERBY !!! SARA' IL DERBY DEL CELERINO : F A N T A S T I C O !! LA MIGLIOR RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO (STADIO) DI POLIZIA !!!".
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"Ciao Lorenzo,
scusa l’ora ma ho avuto problemi col pc.
Ti scrivo per commentare questo ennesimo colpo basso al tifo. Nella mia @ post derby d’andata ho scritto che stare fuori mi aveva dato grandi emozioni,che sinceramente dentro, finché sono entrato (Roma-Lecce),non avevo più provato. Ma anche che. molto probabilmente,l’obelisco,il lungotevere,i pub o qualsivoglia luogo per vivere la stracittadina,tranne lo stadio,sarebbero stati il nostro posto d’ora in poi. Mi duole tremendamente pensare ll’idea che non vedrò il derby ancora una volta,e ancor di più rendermi conto che non lo vedrò mai più. Perche io per derby intendo carica di tensione che si vive in attesa,che mi lascia insonne da tre giorni prima e tanta di quella adrenalina pronta ad esplodere in quelle 2/3 ore. Battaglia ironica e offensiva con gli striscioni,di coreografia,di passione e contrapposizione di due diverse mentalità. E se me lo concedi anche qualche “scaramuccia” che c’è sempre stata in tutti i derby del mondo. Anche tra Lega e Idv.Infine il risultato.
Tutto questo purtroppo non credo ci sarà mai più,e ciò che mi infastidisce è sentirmi impotente contro chi sta’ distruggendo la passione di tanti,ma veramente tanti,anziani e giovani. Giovani che a quanto pare non si interessano minimamente a ciò che succede,da qualche anno ormai, negli stadi e si nutrono di passioni Multimediali e strumentalizzate a dovere. Per quanto possa servire continuerò a manifestare il mio dissenso boicottando il campionato. Essendo sempre presente ove sarà possibile.
Ti lascio augurandoti Buone Feste a te e tutti quelli che non hanno e non chiedono privilegi,ma solo di poter vivere la loro passione.
SENZA TESSERA AD OLTRANZA. Ang88".
Tra l'altro inizio a sospsettare che dietro queste cose possano esserci anche discorsi economici... di solito chi vede la partita in Tribuna Tevere, non va poi in curva o in distinti e acquista la molto più costosa Monte Mario... sempre che non resti - ovviamente - a casa...
Comunque sia, sono letteralmente impazziti! Non sanno più cosa fare....
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Facciamoci due risate... ieri il Corriere della Sera ha pubblicato queste due fotografie che ritraggono il Ministro dell'Interno Maroni il giorno in cui mozzicò il polpaccio di un agente di polizia, venendo quidni denunciato, e poi condannato, per resistenza a pubblico ufficiale.
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E-mail: "Ciao Lorenzo, premettendo che seguo il tuo sito da tempo perchè è uno dei pochissimi canali d'informazione libera sul calcio e sul tifo in Italia, di seguito ti riporto il testo di una mail che ho inviato alla biglietteria dell'inter su quanto sta accadendo per la vendita dei tagliandi per Inter-Napoli in programma il 6 Gennaio. A mio modo di vedere l'ennesimo abuso, stavolta della società inter, ai danni dei tifosi. Nella speranza che tu possa dar voce a ciò ti porgo i miei più Cordiali Saluti e auguri di buone feste.
Buongiorno,
con mio grande stupore ho appreso che la vendita dei tagliandi è riservata ai soli possessori della tessera del tifoso per tutti i settori dello stadio "SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI DELLE PUBBLICHE AUTORITA'". Il fatto è proprio questo: leggendo le determinazioni del CASMS per la partita Inter-Napoli del 6 Gennaio è previsto solo il divieto di vendita ai residenti nella regione Campania, ma da tale provvedimento sono esclusi i possessori della Tessera del Tifoso. Indi per cui chi risiede in una regione diversa dalla campania dovrebbe poter acquistare liberamente un biglietto di qualsiasi settore,escluso quello ospiti (per cui da circolare ministeriale è sempre richiesta la TdT), senza Tessera del tifoso. Vi segnalo il link dove è possibile vedere la determinazione del CASMS: http://www.osservatoriosport.interno.it/primo_piano/2010/settembre/16_dicembre.html
Resto in attesa di chiarimenti, altrimenti mi vedrò costretto a segnalare l'incongruenza all'associazione consumatori o a qulaunque organo di questo Stato (se esiste) che possa garantire i miei diritti senza usurpazioni e abusi.
Confidando nella serietà della società FC Internazionale porgo i miei più Cordiali Saluti e gli auguri di Buone Feste. V.V."
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Considerazioni sul daspo... si svegliano solo ora ma si svegliano... un ex PM:
La curva sud del Parlamento
di Bruno Tinti
Io non lo sapevo che il divieto di accedere allo stadio si chiamava DASPO (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) e, per la verità, non ero nemmeno troppo interessato alla cosa: di calcio io ho sempre saputo solo che le squadre praticano su scala professionale il falso in bilancio, la frode fiscale e la truffa; reati per i quali ho fatto alcuni processi nei miei ultimi anni di procuratore, alcuni finiti bene e altri male (si capisce, dal mio punto di vista: ci sono state alcune assoluzioni). Lo chiamavo doping finanziario, per darmi delle arie quando chiacchieravo con il collega Guariniello che si occupava di doping farmacologico. Quando ero di turno, mi arrivavano ogni tanto le denunce a carico di quelli che allo stadio c’erano andati lo stesso, DASPO o non DASPO, e che poi erano stati pizzicati: da 1 a 3 anni e da 10.000 a 40.000 euro; e magari si trattava di gente che se ne era stata seduta al suo posto a vedere la partita. Mi ero baloccato anche con l’idea di sollevare una questione di illegittimità costituzionale; ma qualche collega mi aveva preceduto e la Corte si era già pronunciata (nel 2002) dicendo che andava tutto benissimo: si trattava di una misura di prevenzione e poi tanto doveva essere convalidata dal giudice. E così il DASPO ha continuato ad essere applicato nell’indifferenza generale.

ADESSO CHE la piazza gli soffia sul collo, B&C hanno avuto una bella pensata (chissà chi gliel’ha suggerita): facciamo un altro DASPO, solo che lo chiamiamo DAMA (Divieto di Accedere alle Manifestazioni, il nome di battesimo glielo regalo io). Il questore identifica i facinorosi, gli ficca il DAMA, se li pizzicano di nuovo in piazza, unbelprocessoepenaminima di 1 anno; sempreché la legge istitutiva del DAMA, attesi i suoiprimariscopiatuteladella democrazia, non preveda pene più severe di quelle previste per il DASPO. E così facciamo un altro passo avanti verso la fascistizzazione della Repubblica. Partiamo dal DASPO. Era una legge che non avrebbe mai dovuto essere emanata: le misure di prevenzione sono sempre state al confine dell’incostituzionalità poiché limitano i diritti di una persona che, ancora, non ha fatto nulla. Forse ha fatto qualche cosa in passato; e per questo è stata processata e condannata; il che è sicuro perché, altrimenti, non si saprebbe che ha fatto qualcosa. Ma condannare qualcuno (impedirgli di andare allo stadio è una condanna) perché si presume che, se ci va, commetterà altri reati significa adottare la stessa logica che servì per limitare i diritti civili di comunisti, ebrei e gay: non hanno (ancora) fatto niente ma sono pericolosi per la sicurezza dello Stato. A ragionare in questo modo potremmo impedire ai pluripregiudicati per furto (ce n’è una quantità impressionante) di uscire di casa perché c’è la rilevante probabilità che rubino di nuovo; gli potremmo dare gli arresti domiciliari a vita.
E tuttavia il futuro DAMA sarebbe anche peggiore sotto il profilo politico (sotto quello costituzionale si tratta dello stesso scempio). Perché la tutela dell’ordine pubblico negli stadi è problema che non ha colore politico: impedire a Tizio o a Caio di andare alla partita sarà fatto con gli stessi criteri da un governo di destra, di centro o di sinistra. Ma il DAMA sarà riservato agli oppositori politici. Proviamo a immaginare. Il Popolo Viola, o i Girotondi (a proposito, ma quando tornano?) o i Grillini, o l’Idv o il Fli (avete notato che non mi preoccupo per Udc e Pd?) mettono in piedi una bella manifestazione; Maroni spedisce un centinaio di infiltrati, provoca un po’ di disordini e identifica tutti quelli che può, possibilmente e in particolare gli organizzatori; dopo qualche giorno arriva il DAMA.

ATTENZIONE, non c’èbisogno che le persone in questione abbiano commesso reati; il DASPO già prevede che il divieto possa essere irrogato anche a carico di persone che si ritiene abbiano “preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive”; insomma anche gente che non è stata denunciata né condannata. E naturalmente questa illuminata disposizione sarebbe riprodotta nel DAMA. Il gioco poi può continuare; ad ogni manifestazione, nuove identificazioni e nuovi DAMA. Qualcuno disobbedirà, probabilmente molti, e così legittima galera... Ovviamente per lemanifestazioni del partito dell’amore non cisaranno né infiltrati né DAMA. E comunque, se anche succedesse qualcosa (se ci va La Russa …) nessuno ha visto né sentito: il DAMA a chi lo notifichiamo?
La morale di questa riflessione è la stessa di una poesia degli anni Trenta che tutti attribuisconoa Brecht ma che è invece di Niemoller. È molto famosa e un po’ lunga; quindi non la trascrivo. Ma il concetto è: non ho protestato quando sono venuti a prendere zingari, ebrei, omosessuali e comunisti; così, quando sono venuti a prendere me non c’era più nessuno che potesse protestare. Pensiamoci quando roba come il DASPO passa tra l’approvazione generale.

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Un interessante articolo di Martucci:
Doppiopesismo? Il parere degli esperti: i costituzionalisti Valerio Onida e Michele Ainis sul divieto da stadio in vigore dal 1989, oggi avanzato per le piazze bollenti.
di Maurizio Martucci

Per rendere il senso, potremmo finire prima di iniziare. Con Bruno Tinti, ex magistrato, corsivo su Il Fatto Quotidiano: “Io non lo sapevo che il divieto di accedere allo stadio si chiamava DASPO e per la verità non ero nemmeno troppo interessato alla cosa (…) perché la tutela dell’ordine pubblico negli stadi è problema che non ha colore politico”. E allora, meno male che c’è la politica. Sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano: “DASPO in piazza? E’ una ipotesi di lavoro che dev’essere vagliata da parte di tutti gli uffici tecnici competenti e per la quale serve uno studio tecnico adeguato”. Ministro dell’Interno, Roberto Maroni: “Mi sembra una proposta interessante perché il DASPO sta funzionando molto bene dentro gli stadi. Riteniamo che questo modello sia esportabile”. Infine Maurizio Gasparri, Presidente del gruppo parlamentare al Senato del Popolo delle Libertà, che s’è pure spinto oltre, sino all’arresto preventivo: “Serve una vasta e decisa azione preventiva. Per non far vivere all’Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Si sa chi c’è dietro la violenza scoppiata a Roma.” E così, nel concitato dibattito parlamentare di queste ore, l’opinione pubblica nazionale inizia a familiarizzare con un acronimo sconosciuto, fino a ieri confinato nel mondo del calcio, sin da quando nel 1989 (prima dei mondiali Italia ‘90) venne introdotto come misura d’emergenza per diffidare tifosi indesiderati, aggiornato e limato nel tempo sino all’era Tessera del Tifoso. DASPO sta per Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive, inibizione da 1 a 5 anni da curve e tribune su disposizione del Questore, senza un processo e nemmeno l’ombra di un giudice penale (e pure di difesa e contraddittorio, solo ricorso al TAR). Almeno fino al 2002, quando la sentenza 512 della Corte Costituzionale ne dispose la legittimità lasciando al Giudice Indagini Preliminari la convalida in 48 ore (non per tutti) per gli obbligati alla firma in questura nei giorni di gara. Un pò come potrebbe essere il DAMA, Divieto di Accedere alle Manifestazioni, proposto da esponenti di Governo e maggioranza: in concomitanza di cortei, presìdi o sit-in, studenti (anche solo potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico) impossibilitati a scendere in piazza ma obbligati a firmare in commissariato. “Una cosa è comprimere il diritto di tifare Lazio, un’altra limitare il diritto di manifestare contro una riforma universitaria - aveva detto a Repubblica il costituzionalista Michele Ainis - in questo secondo caso, infatti, c’è una tutela costituzionale rafforzata, perché esistono diritti funzionali ad altri”, perché “la democrazia non si limita al voto e se prima delle elezioni non potessi manifestare la mia opinione, verrebbe aggredito un bene costituzionale di valore ben superiore al tifo calcistico”. Ma lo stadio è uno spazio extra-territoriale? Gli articoli 13, 17 e 21 della Costituzione (libertà personale, di riunione e di espressione del proprio pensiero) valgono solo per gli studenti impegnati e non per i tifosi disimpegnati? Sono dei cittadini di Serie Z i seguaci di Serie A-TIM, Serie B-Win e Lega Pro? Dove finisce il garantismo e dove inizia il giustizialismo, la prevenzione del reato anche col solo sospetto di compierlo o reiterarlo? Nelle curve non bisogna assaltare blindati delle forze dell’ordine: negli stadi si beccano il DASPO anche i tifosi che accendono un fumogeno, non siedono sul loro seggiolino o espongono striscioni non autorizzati, senza aggredire fisicamente nessuno. Dietro al DASPO c’è un groviglio sterminato di divieti, modifiche e integrazioni, frutto di 21 anni di azioni legislative prodotte da 7 diverse legislature in cui si sono alternati i governi Andreotti, Amato, Ciampi, Prodi, D’Alema e Berlusconi. Per lo più, si tratta di leggi nate sull’onda dell’emotività e dell’indignazione popolare, vissute come strumenti d’emergenza per rispondere ai casi di cronaca nera che hanno costellato la storia del calcio italiano, segnato dal sacrificio di troppi Cuori Tifosi, vittime di un sistema culturale retrogrado e di inefficienze risultate fatali. E poi l’emergenza che da impellente s’è fatta permanente, stabile, con le misure restate comunque immutate, nonostante l’abbassamento del livello di tensione: c’è DASPO per il lancio di oggetti pericolosi, per scavalcamento e invasione di campo durante le manifestazioni sportive, per possesso di artifizi pirotecnici, per violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli, per turbativa di eventi agonistici e per esposizione di cartelli o striscioni offensivi.

Ma dopo l’ultimo pacchetto sicurezza approvato il 5 Novembre dal Consiglio dei Ministri, per contrastare la violenza negli stadi è stato varato anche l’arresto della flagranza in differita, un istituto che non venne adottato nemmeno negli anni di piombo o contro i terroristi. “Viene introdotto l’arresto in flagranza differita, entro 48 ore da termine della manifestazione, per procedere all’arresto sulla scorta di riprese video”, ha ripetuto Maroni. “E vengono ampliati i poteri e i compiti degli steward e rafforzata la tutela penale degli stessi”. Per capirne di più sul labile confine che separa DASPO e DAMA, tra i dispositivi adottati da Maroni e quelli caldeggiati da Mantovano e Gasparri, mettiamo a confronto le opinioni di due emeriti costituzionalisti: il Prof. Valerio Onida, Presidente dell’Associazione Italiana Costituzionalisti, giudice costituzionale e membro della consulta che 8 anni fa dichiarò infondata la questione di legittimità costituzionale sul DASPO con obbligo di firma, e il Prof. Michele Ainis, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico nell’Università di Roma Tre, per le edizioni Chiarelettere autore del saggio La Cura, contro il potere degli inetti, per una Repubblica degli eguali.
 

Intervistato dal TG3, il Prof. Stefano Rodotà ha detto che “l’arresto preventivo è improponibile nel nostro ordinamento costituzionale” ed ha criticato l’ipotesi DAMA. Ma 8 anni fa il DASPO passò il vaglio della consulta. Qual’è la differenza tra DASPO e DAMA?

Onida: “Dobbiamo separare i piani. Un conto è quando parliamo di manifestazioni sportive, un conto è la piazza, perché la costituzione non parla del diritto di difendere la libertà di tifare, mentre garantisce la libertà di manifestare e, rispetto alla prima, si tratta di una libertà molto più ampia, molto più protetta. E poi, rispetto alla piazza, quale sarebbe il parametro per decidere a quale manifestazione si può partecipare e quale no? Invece gli eventi sportivi sono ben identificati in se, mentre per il diritto a manifestare, si tratta di un argomento con un ambito più esteso”.
 

Ainis: “Cambia da un punto di vista di qualità del diritto. Perché nel caso delle manifestazioni in piazza parliamo della libertà di riunirsi, mentre per gli stadi si tratta di un diritto alla ricreazione, visto che lo sport non ha copertura costituzionale. Una cosa però è chiara: non si può limitare il diritto costituzionale per ragioni di sicurezza.”

Appunto, perché i tifosi sono cittadini. E se un tifoso va allo stadio con uno striscione anti-Berlusconi? Infondo è il patron del Milan. E poi ad Avellino un tifoso ha avuto il DASPO per lo striscione “Giustizia per Gabriele Sandri”. Quella scritta simboleggiava un diritto civile garantito dall’art. 21 della Costituzione…

Onida: “Questo è un aspetto molto delicato. Cosa può dar luogo ad un DASPO? Sicuramente una violenza, una condotta illegale. Ma non si può pensare che sia una violenza esporre uno striscione politico in uno stadio, questo no, mai. Un conto è se si tratta di uno striscione razzista, offensivo, ma non vedo come possa essere destinatario di un DASPO un tifoso che espone uno striscione dove è riprodotto un suo libero pensiero, garantito dalla Costituzione.”

Ainis: “Si tratta di un caso di abuso, non c’è dubbio. Perché il DASPO va applicato ai responsabili di gesti violenti. Esporre uno striscione che non offende nessuno ma richiama solo alla rivendicazione di un diritto non è certamente un gesto violento, anzi…”

Riproposto idealmente nel DAMA, alla luce del DASPO si può dire che gli stadi sono laboratori sperimentali permanenti per lo studio di tecniche di controllo sociale di massa?

Onida: “In parte è vero, perché gli stadi e gli ultrà sono da sempre al centro di studi sui fenomeni sociali di massa”.

Ainis: “E’ un’espressione che evoca dittature passate come quella cilena. In uno stato di diritto non c’è spazio per il controllo sociale di massa. Certo, proteggere l’incolumità in un luogo dove convergono migliaia di persone è molto difficile, ma i diritti vanno sempre garantiti…”

Rispetto agli studenti, i tifosi lamentano un diverso trattamento dalla magistratura: dopo l’omicidio Sandri, i fermi dell’11 Novembre 2007 divennero arresti in attesa di giudizio, processati per devastazione e per alcuni venne addirittura avanzata l’ipotesi aggravante di terrorismo. I fermati negli scontri di Roma dello scorso 14 Dicembre sono invece tornati liberi l’indomani, sospettati di violenze e danneggiamento. Eppure gli effetti delle due sommosse non sono sembrati poi tanto diversi. Basta guardare le immagini…

 Onida: “I motivi vanno sempre valutati nella concretezza delle situazioni. Per i fermati della scorsa settimana, i giudici hanno detto che c’è bisogno di capire se queste persone si sono concretamente rese protagoniste degli atti contestati: per subire una misura di custodia cautelare preventiva devono sussistere gravi indizi di colpevolezza, il pericolo di fuga e la reiterazione del reato. I fatti vanno sempre accertati in concreto e i giudici valutano di volta in volta i singoli casi. Non ha senso fare paragoni…”

 Ainis: “Perché per i ragazzi fermati negli scontri della manifestazione si è ritenuto che non esistessero gravi responsabilità a loro carico”.
 

L’ultima domanda: Rodotà ha detto che “gli studenti di oggi non sono un movimento violento e che il Governo è stato assente alla richiesta di consultazione per considerare modifiche ragionevoli” al Ddl Gelmini. Perché non si può affermare lo stesso principio per quei tifosi che pacificamente chiedono ascolto sulle falle del programma Tessera Tifoso? E’ una fidelity card commerciale resa necessaria su scala nazionale senza un supporto legislativo…

Onida: “Queste sono valutazioni di tipo politico, al limite anche di tipo sociologico. Il terreno però è ancora una volta un po’ vago: bisognerebbe capire le ragioni della ribellione, se e come possono essere più o meno profonde e la loro intensità. Sono discorsi che riguardano la politica e l’atteggiamento di sfiducia dei giovani verso la politica”.

Ainis: “Personalmente non conosco le rivendicazioni dei tifosi ma è sempre bene dialogare con i destinatari dei provvedimenti. E poi c’è uno strumento importante, si chiama AIR, ovvero la valutazione e l’Analisi di Impatto sulla Regolazione che prevede la consultazione di categorie sociali interessate ai provvedimenti.”

Dialogo, confronto, dibattito, perché alcuni studenti sono pure dei tifosi e tutti i tifosi sono sempre dei cittadini. Nessuno escluso. Ma non si poteva ragionare in questi termini anche per la Tessera del Tifoso? Un po’ come oggi viene detto per gli studenti che chiedono ascolto sulla riforma Gelmini. Almeno per non fare figli e figliastri. All’italiana…
Maurizio Martucci
dal quotidiano RINASCITA del 23/12/10, p. 8-9
dal blog del libro CUORI TIFOSI – cuoritifosi.ormedilettura.com



21 dicembre 2010: aggiunti altri resoconti per Milan/Roma, come ai vecchi tempi! A proposito mi mandate un biglietto della partita?
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Purtroppo temo che verranno vietate tutte le trasferte dei romanisti fino al 2100: ricordate per quale "motivo" non hanno frapposto i soliti divieti per Milan/Roma? Perché avevano arrestato diversi tifosi della Roma per l'amichevole con il Pescara, notizia ad arte pompata su tutte le agenzie di stampa con i consueti articoli allarmistici e scandalistici. Bene, domani non leggerete con la stessa enfasi - anzi non leggerete proprio -  che il Tribunale del Riesame de L'Aquila li ha tutti rimessi in libertà.
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Daniele De Rossi a ruota libera:
http://www.youtube.com/watch?v=uoDknWUPY7k
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Ecco i metodi da seguire:
ESPULSI DA FIRENZE,ORA CHIEDIAMO IL RIMBORSO
La trasferta di Firenza dei tifosi del Cesena finirà nelle aule di giustizia, lo conferma in queste ore l'avvocato Riccardo Luzi, che per una cinquantina dei suoi clienti proporrà altrettanti ricorsi al giudice di pace, a tutela dei tifosi "maltrattati" a Firenze durante la gara tra Fiorentina e Cesena dello scorso 12 novembre. I fatti sono noti. Iniziò la prevendita dei biglietti, poi a metà settimana si seppe che solo chi aveva la tessera del tifoso sarebbe potuto andare in trasferta mentre chi, senza tessera, aveva comunque acquistato il biglietto, sarebbe stato respinto ai cancelli dello stadio. Fu anche inutile il tentativo di manifestare il proprio dissenso recandosi in centro a Firenze per vedere la partita in un bar, perchè la polizia fece allontanare tutti per motivi di ordine pubblico "Quella che attueremo - dice l'avvocato Luzi - sarà prima di tutto una protesta civile conto il sistema che regolamenta il calcio. La strada è quella di far arrivare tanti ricorsi singoli al giudice di pace per chiedere i danni fisici e morali per la mancata trasferta. Non si tratta di cifre stratosferiche, ma unendo i 50 ricorrenti la competenza sarebbe stata economicamente maggiore, con costi e tempi molto più lunghi". i tifosi allontanati da Firenze chiedono il rimborso del biglietto, i soldi della benzina e il danno morale del viaggio a vuoto e del non aver potuto asistere all'incontro. Verranno chiamati il rivenditore dei biglietti, la Fiorentina per non aver fatto entrare i tifosi allo stadio, ma anche l'organizzatore superiore dlel'evento (sia eso la Lega Calcio o la Figc). Infine i danni morali per l'allontanamento coatto da parte della polizia dal territorio di Firenze "Per dimostrare anche - chiude l'avvocato - come il sistema Tessera del Tifoso abbia tante crepe e crei molti problemi"


20 dicembre 2010 (pomeriggio): aggiunti altri resoconti per Milan/Roma.
Chievo/Juventus: "Ciao Lorenzo, ieri a Verona era possibile comprare direttamente allo stadio, i biglietti per la curva nord superiore al prezzo della inferiore, 25 €. Praticamente era stata divisa la curva nord, settore ospiti, in 2 curve, in modo da “eludere” la normativa sulla TdT.
Iniziativa lodevole, torneremo in massa negli stadi a comprare i biglietti il giorno della partita, direttamente allo stadio…..
Vediamo più avanti cosa succede. Auguri  e a presto".
Miccoli su Bari/Lecce:
http://www.youtube.com/watch?v=pGTpwMakbEQ&feature=player_embedded
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Ihihihihih: "Buongiorno Spett. Redazione Varesenews,Varese Calcio1910,
Siamo 3 Abbonati del settore Distinti del VARESE CALCIO, come sempre ieri ci siamo recati all'igresso abbonati Distinti verso le 14:00,(da qualche tempo riservato ai soli abbonati del settore Distinti)e ci siamo trovati in coda per oltre 20 minuti poichè oltre all'abbonamento il personale STAFF chiedeva il documento di Identità! cosa mai accaduta!
Abbiamo la tessera del Tifoso, la foto sull'abbonamento, basta un rapido sguardo e come sempre si accede ai tornelli dove eseguono altri controlli Polizia Carabinieri ecc....
Facevamo presente al personale Staff che perfino sulla carta di credito dove c'è la foto del titolare non vengono mai richiesti mai i documenti. Ci veniva risposto in malomodo e gridando che era previsto dal regolamento e basta! e che oggi era così e basta!!
Nessun Agente era presente o forze dell'ordine con gli addetti Staff; erano presenti all'interno dopo i tornelli.
Vi chiediamo cortesemente se è veritiera la cosa e si si quale regolamento lo prevede, qualora fosse corretta prassi si devono avvisare per tempo gli abbonati per non far perdere inutile tempo all'igresso.
Chiediamo inoltre se non sia possibile all'uscita dopo gli incontri dei settori Distinti aprire almeno 1 cancello dei numerosi esistenti, del campo di allenamento per agevolare l'uscita del pubblico; riteniamo che in caso di pericolo sia insufficiente la via di uscita ora prevista.
Rimaniamo in attesa di gentile riscontro.
Grazie mille e Saluti".
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Un articolo per Rinascita di Maurizio Martucci:
Calcio, neo-calcio e contro calcio
Come due compagini contendenti sul campo, ma senza punti di contatto: gli uni contro gli altri. In mezzo la critica, come arbitro, a vigilare sulla regolarità della contesa. Da un lato il “World Football Show”, cinque giorni di neo-calcio esibito alla Fiera di Milano-Rho, kermesse (finita lunedì) per esteti à la page e stand di merchandising. Dall’altro il nostalgismo per un calcio romantico, sparito ma non dall’immaginario collettivo, rimpianto da tifosi consapevoli di vivere nel limbo di un’era crepuscolare.

Lo scontro è tra calcio e neo-calcio, tra football tradizionale e pallone industria. L’esito sta negli spalti semi-vuoti: a Reggio Calabria una curva chiusa e coperta da un telone pubblicitario, nella tribuna centrale di Trieste tifosi finti (con finte bandiere!) disegnati sugli striscioni, mentre la Lazio ha fatto recruitment con abbonamenti (under 14) ad 1 euro. Sulle gradinate non c’è ricambio generazionale e i fedeli più affezionati smarriscono riferimenti e senso d’appartenenza, se è vero che l’ultimo derby della capitale (teletrasmesso nel mondo in 150 paesi) ha mostrato un Olimpico desolatamente spoglio. Come non mai.

STAMPA E TV
Se n’è accorta ‘Striscia la notizia’, evidenziando crisi d’identità e falle del Sistema Italia, prigioniero di labirinti burocratici di dubbia genitura calciofila: “La Tessera del Tifoso è modello carta prepagata - afferma Cristiano Militello, autore di tre inchieste mirate per il Tg satirico di Canale 5 - spacciata per panacea della violenza negli stadi, in realtà pare essere una vasta operazione commerciale”, anche se è ignoto l’indotto dei primi quattro mesi di fidelity card, perché (a differenza della stima plurimilionaria introitata da emittenti e circuiti di credito delle ricaricabili) non si conosce il numero dei Menù del Tifoso sinora venduti da Autogrill SpA o quanti viaggiatori siano saliti sui vagoni scontati di Trenitalia (molti club arrancano persino nell’offrire un programma loyalty e una gamma di prodotti brandizzati). Fulvio Bianchi sul sito di “Repubblica.it” dice la sua: “Sinora la tessera non ha dato i risultati sperati. Ma al Viminale sono soddisfatti perché non ci sono più incidenti. Così, pensano all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Certo, se in trasferta non ci va più nessuno, il problema è risolto.” In realtà, seppur diminuiti, non si arrestano nemmeno gli incidenti (supporters viola feriti da bombe carta nel settore tesserati in Juve-Fiorentina), ma per le scelte su quali trasferte vietare e autorizzare, ha scritto Alberto Costa sul ‘Corriere della Sera’: “il CASMS, composto da pezzi grossi in rappresentanza di tutte le componenti dell’ordine pubblico, non ne azzecca più una e fa di tutto per farsi prendere in castagna”. Già, il CASMS le combina davvero grosse, perché le ultime interdizioni (Parma-Samp, Lazio-Inter, Brescia-Milan, Pisa-Viareggio) hanno colpito gare con rischio sicurezza praticamente nullo e tifoserie storicamente amiche, all’opposto del discusso lasciapassare deliberato per Milan-Roma, posticipo ad alta apprensione in programma domenica sera nella bolgia di San Siro.

TRASFERTE LIBERE
La somma fa il totale e sul web si fa largo “Trasferte Libere”, iniziativa trasversale di tifosi delusi dalle strategie nazionali, una e-mail scritta al presidente UEFA: “Signor Platini, ancora una volta la avvisiamo di quanto sta accadendo in Italia allo sport che tanto amiamo. Deve sapere che i tifosi che hanno sottoscritto la ‘Tessera del Tifoso’ non sono soliti recarsi in trasferta e il risultato è che i settori ospiti degli stadi sono sempre vuoti, anche per partite non a rischio. Se paragona l’affluenza  con le precedenti stagioni potrà facilmente vedere come gli stadi siano mezzi vuoti per i sistemi diabolici pensati per vendere i biglietti. Stiamo scrivendo questo per suggerire all’UEFA di monitorare con attenzione quanto accade negli stadi italiani.”

La denuncia è chiara ma l’interrogativo imbarazzante. Perché invocare l’intervento del governo europeo del calcio su faccende di casa nostra? Quali sono i referenti italiani ritenuti non più credibili? Sul banco degli imputati salgono professionalità manageriali digiune di storia del football e cultura del tifo, una nomenclatura tecnocratica incurante di bisogni, aspettative e necessità di milioni di appassionati di stampo antico. Manca un progetto condiviso per accrescere il tasso di cultura calcistica, per renderla saggia, colta e popolare. Perché non può esserci sempre un coprifuoco e ogni volta una questione di ordine pubblico. L’alternativa c’è, esiste e arriva oltre frontiera dal moderno sistema di governance studiato da Platini per i sodali europei (dal 2012-2013 licenze internazionali Champions ed Europa League solo ai club in dialogo col proprio pubblico). Per questo, dopo aver conosciuto la galassia di curve e tribune dello Stivale, la scorsa settimana Giorgio Sandri (papà di Gabbo) ha promosso un workshop alla Camera dei Deputati. Titolo dell’incontro? “Una nuova cultura per la vita e per lo sport”. Prima o poi bisognerà uscire dall’impasse proibizionista, invertendo agenda e mentalità pubblica, aprendo un tavolo di confronto anche nelle sedi istituzionali, per affermare a chiare lettere che (pure) l’Italia del calcio sta in Europa. Come il trattato di Maastricht, gli accordi di Schengen e la moneta unica. Appunto.



20 dicembre 2010: aggiunte altre foto di Milan/Roma.
Poi, una truffa:
SOS: Oggetto: finale mondiale per club Mazembe-Inter
18 dicembre 2010 ore 15,00 acquisto la partita in oggetto al costo di euro 10,00( il canale si sblocca ed appaiono le immagini del prepartita quindi e' ben chiaro che la mia operazione e' andata  buon fine alle ore 17,00 mediaset premium mi cripta il canale e mi compare la scritta " credito insufficiente per selezionare l'evento " PREZZO EVENTO EURO 20,00
Nell'arco di due ore il prezzo e' raddoppiato passando da euro 10 a 20 euro..
Rimango a bocca aperta quando scopro che le dieci euro che io avevo usato alle ore 15 per acquistare la partita non ci sono giustamente piu...
Chiamo per informazioni e chiarimenti ed anche loro non sanno darmi spiegazioni ma una cosa e' molto chiara nelle numerose chiamte effettuate per cercare di risolvere il problema, se voglio vedere la partita devo RIACQUISTARLA pagando altre 20 euro oppure fare l'abbonamento calcio a euro 19,90.
furto e truffa. INCREDIBILE"


19 dicembre 2010: in costruzione la pagina di Milan/Roma. Grazie alla Società Autostrade S.p.a......:
"Ciao Lorenzo, ecco la maledetta giornata passata da cinque amici in viaggio verso Milano.
Ci vediamo a Ciampino per le 8.30, andiamo all'aeroporto a prendere l'automobile affittata e per le 9.30 ci mettiamo in viaggio.
Arriviamo al casello di Roma Nord verso le 10.12 (la foto del biglietto di entrata sull'A1 lo testimonia) e ci mettiamo in viaggio con il tempo sereno. I cartelli di informazione autostradale dicevano solo neve verso la A24...quindi proseguiamo.
Arrivati verso Fabro, un cartello citava OBBLIGO D'USCITA, così, semplice, schietto, ma nessuno sull'autostrada usciva e le macchine andavano avanti, anche perchè effettivamente davanti a noi era tutto sereno.
Quando arriviamo a 387 Km da Milano, ci mancavano 1.5 Km all'uscita VALDICHIANA SINALUGNA, e le auto hanno iniziato a rallentare e si vedevano le quattro frecce. Ci fermiamo.
Scendiamo dall'auto e...in lontanza c'era scritto A1 CHIUSA PER NEVE. OBBLIGO D'USCITA.
MA LI MORTACCI VOSTRI, MA LO VOLETE SCRIVERE DA ROMA, OPPURE A FABRO LO SCRIVEVATE CHE 30 KM PIU' AVANTI NON SI POTEVA PROSEGUIRE?
Buttiamo giù quattro birre e dopo due ore riusciamo ad uscire dall'autostrada, e si sono fatte le 13 passate...prendiamo la SIENA-BETTOLLE e arriviamo a SIENA. Arrivati a Siena, prendiamo la SIENA-FIRENZE nella speranza che a Firenze la A1 sia riaperta.
A 11 Km da Firenze, macchine ferme su due corsie senza emergenza. Un'altra ora fermi. Sono le 15 passate...che fare? Fare 11 Km di fila e raggiungere Firenze e poi prendere il treno? Ma i treni partiranno? Ma faremo in tempo? Ma si stà facendo notte...le strade sono gelate...ma la A.S.ROMA poteva essere lì a 11 Km...ma chissà a quante ore di attesa.
Alle 16.30 la triste-saggia decisione...torniamo a Roma.
Ore 19.30 a casa con questi amici a mangiare una pizza e a vedere la Roma in tv col biglietto di San Siro in tasca.
Solidarietà a chi, stanotte, sicuramente avrà fatto nottata in auto per colpa della mala informazione da parte di autostrade s.p.a
Andrea


18 dicembre 2010 (pomeriggio): qualche notizia pomeridiana, in attesa di Milan/Roma....
Il commento di Gabriele: "cioè, questo stava ai domiciliari a pescara e s'è imbarcato per dubai tranquillo pe annà a fa l'invasione de campo...
Ma quel pupazzo de ministro non farebbe mejo a pensà a come ha fatto ad espatriare uno che doveva sta a casa presidiato?".
Direi di sì, se non fosse che è ASSURDO stare ai domiciliari per avere invaso un campo di calcio! Comunque è un eroe moderno.
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Italia/Serbia 2010/11
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Però prima di tutto alcune foto inedite di Roma/Torino 1982/83.
La foto del giorno, del 17 giugno 1992, Svezia/Inghilterra a Stoccolma. Misero la birra gratis per gli inglesi:
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Da Repubblica:
Polonia, tifo ultrà alla partita dei bambini
(18 dicembre 2010)
"Grande tifo per piccoli giocatori: cori, fumogeni e bandiere in Polonia per una partita fra bambini. La tifoseria del Lech Poznan (ex avversari della Juventus in Europa League) creano un’atmosfera da grande stadio nel match fra le rappresentative under 12 del Lech Poznan e del Tottenham. Con tanto di bagno di folla sotto la curva al termine della gara".
(a cura di Ivano Pasqualino)
http://tv.repubblica.it/sport/polonia-tifo-ultra-alla-partita-dei-bambini/58416?video=&ref=HREV-5
Ricordo a Ivano Pasqualino che l' "atmosfera da grande stadio" di cui parla in Italia costituisce reato.
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Da Lapadovabene:
CHI PRENDIAMO IN GIRO?
Ieri sera si è svolto un incontro diciamo così "natalizio" fra rappresentanti del Calcio Padova (nel caso specifico Foschi, Calori e Sottovia) e della tifoseria. Niente di particolare, scopo dell'incontro era farsi due chiacchiere, presentare un dvd che uscirà col Mattino sul Calcio Padova, un brindisi e gli auguri di buone feste; anche se a causa del maltempo e del gelo alla fine si è rivelato un incontro fra pochi intimi. Nel corso della serata c'è stato modo di rivolgere delle domande ai rappresentanti del Calcio Padova, e poche a dire la verità sono state le domande sul mercato. I temi maggiormente toccati sono stati la Tessera del Tifoso ed il possibile Nuovo Stadio, segno che l'attenzione dei tifosi quest'anno è soprattutto extra-calcistica. E proprio di Tessera del Tifoso vorrei parlare, visto che pare ci siano stati dei cambiamenti. Da Tg Padova di oggi infatti si apprende che per i tifosi che "hanno ottemperato alla direttiva emanata dal Ministero degli Interni" (una maniera elegante per chiamarli col nome che meritano, "sudditi") "Dalla prossima gara in poi verrà loro riservato, in trasferta, un settore dello stadio in una delle tribune, diverso dunque dalla curva ospiti. Questo per far sì che, rispetto ai non tesserati, abbiano a godere di una posizione privilegiata all'interno dell'impianto sportivo", come spiega il direttore generale del Padova, Gianluca Sottovia. "In questi primi mesi di applicazione della normativa sulla tessera del tifoso - ha detto Sottovia durante una conferenza stampa indetta allo stadio Euganeo alla presenza del vice questore aggiunto della questura di Padova, Giuseppe Iorio - ci siamo accorti che in più di un'occasione i tesserati sono finiti in curva e i non tesserati invece sono stati sistemati in settori più belli dello stadio. E' un controsenso perchè si finisce col privilegiare chi non rispetta le regole (come  sarebbe a dire "chi non rispetta le regole"? La regola NON è che io devo avere per forza la Tdt!). Ecco perchè è arrivato questo protocollo nuovo tra la Lega e le autorità competenti del ministero e della Polizia di Stato".
Sempre dal sito di Tg Padova si apprende poi che "sempre a partire da sabato 18 dicembre, le partite di campionato verranno classificate dagli organi competenti della Polizia di Stato in diverse categorie: in quelle considerate ad alto rischio di scontro tra le due opposte tifoserie sarà vietata la trasferta ai non possessori della tessera del tifoso, in quelle a bassa probabilità di incidenti invece i tifosi verranno o fatti accomodare nel settore della tribuna loro riservato o sistemati in curva ospiti, ma solo in casi valutati di volta in volta.". A me non pare un gran cambiamento o un passo avanti: si continua con un sistema da stato di polizia, in cui continueranno ad essere vietate trasferte inspiegabilmente e senza che l'Osservatorio si preoccupi di dare uno straccio di motivazione. Soprattutto, le voci che giravano dai soliti bene informati è che da adesso avrebbero vietato ancora più trasferte, per spingere la gente a tesserarsi....
Proprio a questo proposito ieri sera così parlava Gianluca Sottovia: "Sono uscite le determinazioni dell'Osservatorio, e non c'è nessun divieto per i tifosi del Torino di venire a Padova... Io credo che la prossima trasferta, Novara, sarà consentita a tutti...". Le ultime parole famose. Non me ne voglia Sottovia, ma sarebbe l'ultima persona alla quale andrei a chiedere consiglio se volessi delle "dritte" su partite da giocare alla Snai. Dal sito dell'Osservatorio infatti: Novara – Padova (Serie B) del 15/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Veneto... Chi stiamo prendendo in giro?
Non esistono partite più o meno a rischio, esistono ripicche belle e buone nei confronti di chi non ha sottoscritto la Tessera del Tifoso. Siamo messi alla stregua di terroristi, quando in realtà vorremmo solo il rispetto di un nostro diritto fondamentale: andare allo stadio!
Nel nostro caso il divieto è scattato dopo la famosa trasferta di Vicenza, a causa di tafferugli non certo scatenati da noi ma da chi quel giorno avrebbe dovuto garantire l'ordine pubblico. Vi risulta che quando fu emesso il divieto di trasferta a Vicenza, qualcuno si fosse preoccupato di dare spiegazioni? E vi risulta che dopo quella serata qualcuno si sia preoccupato di smentire i fatti accaduti? Niente affatto, loro si sono lavati le mani semplicemente vietandoci di andare in trasferta, anche in posti come Novara che per noi (considerati i rapporti di reciproca indifferenza) corrispondono a poco più che una gita fuori porta...
Tutto ciò, non fa altro che aprire lo spiraglio a scenari inquietanti: per fare un esempio, in questa stagione ai romanisti sono state vietate tutte le trasferte ai non possessori di Tessera del Tifoso. Poi poco più di una settimana fa undici tifosi giallorossi sono finiti agli arresti domiciliari per i tafferugli di Pescara-Roma di agosto, e come d'incanto ecco che l'Osservatorio cambia linea: Milan-Roma aperta a tutti! Si chiama "tentativo di normalizzazione coatta", che non vorrei mai fosse in via di attivazione anche qua... Un'esperienza del genere l'abbiamo vissuta tre anni fa, quando diversi ragazzi della Fattori si trovarono a pagare salato due episodi quanto meno controversi (Padova-Foggia, ma ancora di più i tafferugli in autogrill con i cremonesi); e niente mi ha mai tolto dalla testa il fatto che quei ragazzi si trovarono a pagare in parte anche la protesta che in quel periodo animava la nostra tifoseria, quando si rifiutava la Curva Sud e si chiedeva a gran voce lo spostamento nell'attuale Fattori. Spostamento che veniva ostinatamente negato e rifiutato da chi di dovere... Oggi siamo in una situazione simile: si chiedono i propri diritti, davanti ci si trova un muro di gomma! Dobbiamo pagare con la libertà il fatto di non essere d'accordo con una Circolare Ministeriale (non è una legge)?
Io invito tutti a riflettere su quanto detto...
Per il resto, mi aspetto che questo sito in qualche maniera stia dando fastidio: qualsiasi cosa possa succedere a chi lo gestisce, è giusto che tutti sappiate che si tratta solo ed unicamente di reati d'opinione. Metto le mani avanti...
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Il passaggio è estremamente importante e sarà l'elemento che consentirà, ormai senza più remore, ai ragazzi di curva che hanno sottoscritto la tessera del tifoso di disdirla alla fine della stagione. I possessori della tessera, infatti, avranno due scelte: Quindi, ancora una volta, prima che sia troppo tardi....:
TI HANNO PRESO IN GIRO:
DISDICI LA TESSERA DEL TIFOSO
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Milan/Roma:
Milan-Roma, Pedica: "Il no alla tessera del tifoso sconfessa Maroni"
Venerdì 17 Dicembre 2010 19:42
«Il fatto che il ministro Maroni non ritenga necessaria la tessera del tifoso per acquistare i biglietti della partita Milan-Roma di sabato prossimo, nonostante sia un evento altamente a rischio per l'importanza della sfida, dimostra quanto la tessera non abbia rilevanti effetti sulla sicurezza ma sia solo un business per gli istituti di credito che guadagnano sulle transazioni della tessera, che è a tutti gli effetti una carta bancomat». È quanto afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica il quale preannuncia una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno «per chiarire quale sia il vero interesse dietro alla tessera del tifoso, visto che non servirebbe alla sicurezza nè agevolerebbe il tifo, ma anzi lo radicalizzerebbe nei suoi fenomeni di contestazione, uccidendo l'aspetto coreografico e aumentando il rischio di scontri nei settori dove i tifosi avversari sono costretti a sedersi fianco a fianco». «Sembra proprio - conclude Pedica - che il ministro Maroni invece di sopire le tensioni sociali da quando ha il mandato agli Interni le acuisca».
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Sempre Milan/Roma:
"Di seguito la dichiarazione del Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini e del Senatore Radicale Marco Perduca:
Roma, 18 dicembre 2010
Una settimana  fa il Ministero dell'interno ha vietato ai residenti nel Lazio di assistere alla partita Chievo-Roma, senza alcuna motivazione e nonostante nel campionato scorso la stessa partita aveva visto ventimila sostenitori della As Roma recarsi a Verona senza incidenti.
Oggi il Ministero, che tramite il CASMS è consigliato dall´Aisi (ex Sisde), autorizza la trasferta Milan-Roma 'alla luce dei risultati investigativi della Questura di Pescara nei confronti di un gruppo di violenti della tifoseria romanista'.
Insomma, siccome giravano a piede libero 11 persone - tanti sono gli arresti effettuati lo scorso 6 dicembre per i fatti di Pescara-Roma giocata l'8 agosto - il Ministero ha vietato a migliaia di residenti nel Lazio di recarsi a Verona!
Messi in galera questi 'pericoli pubblici', a cui peraltro era già stato comminato il Daspo, vengono sospese per Milan-Roma persino le restrizioni per chi non ha la tessera del tifoso.
Siccome non è pensabile che 11 persone motivino un'ordinanza prefettizia che limita i diritti di una generalità di persone, delle due l´una: o i residenti del Lazio non sono graditi a Verona, oppure qualcuno vuole che a Milano qualche rischio si corra."
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Ancora, da Il Fatto Quotidiano:
Maroni, a quando la tessera del manifestante?
Con l’annuncio del sottosegretario Mantovano di voler estendere il Daspo alle manifestazioni politiche il Governo getta la maschera.

Cos’è il Daspo?
È un provvedimento da Stato di polizia, una misura di prevenzione per i fatti commessi in occasione di manifestazioni sportive. In pratica, si riconosce ai questori il potere di limitare per cinque anni la libertà personale di un cittadino anche sulla base di mere denunce o informative.
Molti non conoscono questa mostruosità incostituzionale, o se ne fregano perché “tanto riguarda quelle bestie là, gli ultras”.
Se fosse applicato alle manifestazioni politiche accadrebbe, ad esempio, che tutti i denunciati per i fatti del 14 dicembre (o durante qualsiasi altra manifestazione analoga), sarebbero stati interdetti per 5 anni dal partecipare a manifestazioni politiche e obbligati a firmare in Commissariato in occasione di ogni evento di piazza.
E questo con un provvedimento del questore, indipendentemente dall’accertamento delle loro responsabilità penali: il denunciato non è nemmeno detto che subisca un processo visto che già in sede di indagini preliminari il gip potrebbe archiviare; qualora fosse rinviato a giudizio, nel 50% dei casi verrà assolto.
Ma non solo: il Daspo può essere disposto anche “nei confronti di chi, sulla base di elementi oggettivi, risulta avere tenuto una condotta finalizzata alla partecipazione attiva ad episodi di violenza o tale da porre in pericolo la sicurezza pubblica.”
Insomma, se da una foto in circostanze sospette gli investigatori credono di riconoscerti e ti ritengono pericoloso, eccoti daspato.
La storia ha già conosciuto questi metodi: accadeva spesso, anche sotto il fascismo, che in occasione delle visite in città di Re o gerarchi, gli oppositori e i sospetti venissero trattenuti nelle caserme a titolo “cautelativo”.
Mantovano afferma candidamente che il daspo sarebbe “uno strumento in più sul piano della prevenzione quando il processo si è risolto in una presa in giro”. Ciò equivale a dire che siccome il giudice ha ritenuto che la legge non consentisse di tenerti in galera in attesa del processo, allora ci pensa il Ministero dell’Interno a punirti.
C’è da scommettere che prima o poi Maroni proverà a estendere al mondo civile un’altra follia autoritaria che è riservata – per adesso – ai soli frequentatori degli stadi: il carcere preventivo anche quando l’ordinamento non lo consentirebbe. Vi ricordate il caso Gugliotta e degli altri che dopo la finale di Coppa Italia furono arrestati indistintamente? Erano in carcere solo perché i fatti erano connessi alla partita e se non fosse stato per il video del pestaggio ci sarebbero rimasti per mesi.
Stai a vedere che, nel frattempo, il buon ministro dell’Interno ci imporrà, dopo quella del tifoso, la “tessera del manifestante”. Ovviamente rilasciata previa autorizzazione delle questure. Salvo poi essere costretto, come nel calcio, a vietare del tutto le trasferte, pardon, le manifestazioni più calde.
Lo sostengo da anni: la legislazione speciale introdotta nel calcio dai Governi Berlusconi a partire dal 1994 a suon di decreti legge, altro non era che un laboratorio per sperimentare nuove forme di controllo sociale. Pronte per essere estese alla bisogna.
Se il Governo ha gettato la maschera (con il daspo politico ci provarono anche dopo la statuetta tirata a Berlusconi) non è però detto che sia il solo.
Infatti, la legislazione d’emergenza e l’aggravamento del Daspo sono stati confermati anche dal Governo Prodi nel 2007. Allora, solo i deputati della Rosa nel Pugno votarono contro alla conversione del decreto Amato, mentre TUTTI gli altri si astennero o votarono a favore.
Ricordo la capogruppo Anna Finocchiaro fare un discorso a difesa del decreto opposto a quello che appena due anni prima aveva svolto per motivare il voto contrario al decreto Pisanu.
Allo stesso modo rimango basito per la dichiarazione di ieri di Emanule Fiano, il responsabile sicurezza del Pd, che apre ad “una valutazione attenta” del daspo proposto da Mantovano.
Qui c’è poco da aprire, semmai c’è da chiudere la porta a derive autoritarie ed impegnarsi per far rientrare nell’alveo costituzionale quelle normative poliziesche che, ahinoi, già esistono.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/18/maroni-a-quando-la-tessera-del-manifestante/82631/

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Da Il Messaggero:
Cortei e daspo, Maroni: anche subito
I radicali: a quando tessera manifestante?
Mantovano: ipotesi visto che la magistratura delude (la magistratura non deve "soddisfare" o "deludere": la magistratura deve valutare e decidere in modo indipendente). Allarme Alemanno per prossimi cortei, zona rossa allargata

ROMA (18 dicembre) - Polemiche sulla proposta del governo di istituire il daspo anche per le manifestazioni, lanciata dal sottosegretario Mantovano. I radicali chiedono: a quando la tessera del manifestante? Per Alemanno la proposta è da approfondire (quando non capisce niente, Alemanno se la cava così.... Per lo meno è prudente... dubito seriamente che, se non prende una posizione netta su determinate tematiche, chi tra i tifosi lo ha votato come sindaco faccia lo stesso la prossima volta, ammesso e non concesso che qualcuno si rechi ancora a votare), mentre per Farefuturo la protesta non è una questione di polizia. Interviene anche Maroni, dicendo che il daspo si può fare anche da subito.
Non si ferma intanto la polemica sulla scarcerazione di 22 dei 23 arrestati durante gli incidenti. Dopo Alemanno, anche il ministro Alfano ha polemizzato ieri con l'Anm, mentre il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha proposto il daspo anche per i partecipanti alle manifestazioni.
La proposta del daspo secondo Alemanno «va approfondita, per ora non mi pronuncio, bisogna fare una verifica dal punto di vista tecnico. Ne parleremo dopo la fine di questo momento di emergenza, probabilmente a gennaio, quando la tensione sarà calata».
«Interpretare le manifestazioni di dissenso giovanile come una semplice questione di polizia è un errore epocale che una classe dirigente fa quando è arrivata alla fine del suo percorso, della sua esperienza pubblica - scrive Filippo Rossi, direttore del magazine online di Farefuturo - Quando la politica scommette sull'ordine pubblico significa che non fa più il suo mestiere. Quando la politica vuole rubare il lavoro ai poliziotti e ai magistrati significa che qualcuno ha messo la parola fine sulle speranze di cambiamento. Una politica che si eccita alla vista del manganello dimostra tutta la sua debolezza. È una politica che rinuncia a capire le ragioni di una società viva, che cambia, che si trasforma. Per questo motivo bisogna fuggire da qualsiasi atteggiamento muscolare di fronte alle manifestazioni di questa nuova rivolta giovanile. Non solo, ma una politica che si riempie la bocca dell'ordine pubblico è una politica che non sa cos'altro dire e, in perenne ricerca di un nemico pur che sia, non le sembra vero di prendere qualche teppista scalmanato e trasformarlo nell'unico rappresentante di un'intera generazione, con il risultato che invece d'includere i giovani li esclude, li mette ai margini, li schiaccia con una retorica-macigno adatta solo a non cambiare idea, adatta solo alla difesa di un ordine burocratico che non regge più agli urti di una storia che si ostina ad andare avanti».
I radicali: a quando la tessera del manifestante? «Il sottosegretario Mantovano ha parlato a titolo personale o a nome del governo? Maroni chiarisca se il governo intende estendere il Daspo alle manifestazioni politiche, cioè riconoscere ai questori il potere di limitare per cinque anni la libertà personale sulla base di mere denunce o informative - chiede il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini - Il Daspo è una misura di prevenzione che non esiste neanche per mafiosi e terroristi, per i quali è il giudice a disporle. Molto utilizzata invece ai tempi del fascismo, quando gli oppositori e i sospetti venivano trattenuti nelle caserme in occasione delle visite in città dei gerarchi. O forse il Ministro Maroni, dopo quella del tifoso, vuole imporre anche la tessera del manifestante?. Purtroppo prende corpo quanto denunciamo da anni, e cioè che la legislazione d'emergenza nelle partite di calcio non era altro che un laboratorio per nuove forme di controllo sociale».
Mantovano: daspo ancora da studiare. Per il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano la possibilità di impedire ai soggetti violenti la partecipazione alle manifestazioni, con un provvedimento simile al daspo usato per allontanare i tifosi facinorosi dagli stadi, «è una ipotesi di lavoro che dev'essere vagliata da parte di tutti gli uffici tecnici competenti e per la quale serve uno studio tecnico adeguato. Il meccanismo è questo: si punta a prevenire gli atti di violenza così come si è fatto per gli stadi. E questa prevenzione individua, sulla base di elementi obiettivi e dati di fatto, i soggetti violenti che quindi già si sono resi responsabili di devastazioni e danneggiamenti (non posso credere che Mantovano, magistrato di Cassazione, non sappia di cosa parla: il daspo non individua soggetti "che già si sono resi responsabili" ma, più correttamente, soggetti accusati dalla polizia di essersi resi responsabili, il che è leggermente diverso....: la Polizia, ad esempio, aveva accusato il ragazzo che appare su questo link di Repubblica.tv di aver "selvaggiamente resistito all'arresto": ecco la differenza. Ecco, diciamo che Mantovano è un po' impreciso...). Nel calcio funziona che per un periodo, che può andare da pochi mesi a qualche anno (anche in questo caso Mantovano sembra non essere aggiornato: il minimo non sono "pochi mesi" ma è un anno e il massimo sono 5 anni), si interdice il loro accesso allo stadio e in questo modo si fa venire meno l'occasione per esercitare la violenza».
«Una cosa simile - ha rilevato Mantovano - con tutti gli adeguamenti e per questo ci deve essere uno studio tecnico adeguato, può valere per le manifestazioni in piazza. Nel senso che chi ha già dato prova di compiere determinati reati di lesioni, di devastazioni e così via, viene interdetto per un congruo tempo dalla partecipazione a qualsiasi manifestazione di piazza. Ed è chiaro che la partecipazione poi comporta l'intervento sanzionatorio penale. Quindi c'è una misura di prevenzione come primo passo e una misura sanzionatoria in caso di violazione delle prescrizioni in chiave di prevenzione».
L'ipotesi di estendere i daspo «viene alla luce, anche perchè purtroppo la risposta sul piano giudiziario è una risposta che non soddisfa le esigenze di prevenzione. Noi sappiamo che le esigenze cautelari che legittimano la permanenza in carcere, o comunque le misure restrittive, possono essere interne al processo: pensiamo al rischio di inquinamento delle prove e al pericolo di fuga». O possono essere «esterne al processo» come «il rischio di reiterazione della stessa condotta. Allora poichè la risposta giudiziaria è stata molto deludente sotto questo fronte, credo che si sia legittimati, alla vigilia di altre manifestazioni che vengono annunciate in occasione dell'approvazione della riforma dell'universita, a un intervento sul piano della prevenzione che permetta di tenere lontani dai luoghi delle manifestazioni questi soggetti. Non è la bacchetta magica non è che risolverà tutto come non ha risolto radicalmente la questione violenza sportiva il daspo. Però il daspo nel corso degli anni dei risultati li ha dati e se questo strumento poi verrà affiancato a quelli già in vigore, magari applicato in modo più corretto e più serio, intanto si circoscrive il fenomeno, il che sarebbe già tanto».
Alemanno: zona rossa rafforzata. In attesa della manifestazione di studenti in programma la prossima settimana «c'è grande preoccupazione: da lunedì a mercoledì saranno giornate critiche che potrebbero riproporre situazioni e immagini simili a quelle di martedì scorso - dice il sindaco Gianni Alemanno che questa mattina ha incontrato il prefetto Giuseppe Pecoraro e il questore Francesco Tagliente - Per fronteggiare la situazione di allarme, la questura e il prefetto mi hanno garantito massima attenzione affichè il centro storico non venga più investito da incidenti o disordini: predisporranno tutte le misure di ordine pubblico necessarie a tener lontani dal centro le manifestazioni. Il centro storico è già zona rossa e sarà rafforzata. C'è la massima mobilitazione delle forze dell'ordine».
La Questura di Roma conferma la linea del doppio binario: attenzione nei confronti di chi ha il diritto a manifestare nel rispetto delle regole e rigore nei confronti di chi commette atti illeciti precisando che manifestare senza preavviso è reato. Il Questore Francesco Tagliante continua a mantenere il riserbo più assoluto sui dispositivi di sicurezza che saranno adottati in vista di possibili iniziative per la prossima settimana e sulle attività investigative, che proseguono.
La Digos della Capitale ha comunicato che è di 81 denunciati il bilancio delle indagini sulle manifestazioni studentesche delle ultime settimane. Il reato contestato a tutti è di manifestazione non preavvisata, oltre a blocco stradale, interruzione di pubblico servizio, oltraggio e resistenza pubblico ufficiale. Intanto il sindaco di Roma annuncia cle la zona rossa sarà rafforzata, in vista delle manifestazioni della prossima settimana.
Per 41 degli 81 indagati è scattata anche la denuncia per blocco ferroviario, perché durante la manifestazione del 30 novembre scorso, hanno occupato alcuni binari della Stazione Termini creando disagi alla circolazione ferroviaria.
Incendio doloso. In relazione alla manifestazione del 14 dicembre, seguita da violenti scontri, la Polizia Scientifica sta esaminando i video degli incidenti per arrivare all'identificazione dei responsabili del reato di incendio doloso.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=131216&sez=HOME_INITALIA
In questo quadro sconfortante, comunque, anche la magistratura ha le sue colpe, usando - almeno al momento - due pesi e due misure e rendendosi così perfettamente funzionale al Governo e ai suoi metodi "democratici": per Roma/Inter gli arrestati - incensurati e per lo più del tutto innocenti - hanno patito un mese di carcere e poi gli arresti domiciliari per i medesimi reati contestati agli studenti arrestati. Solo perché erano tifosi di calcio.

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Derby di Genova:
Derby della Lanterna, Scidone:
“Per la paranoia del Governo siamo costretti a blindare la zona di Marassi”
Genova. Poco più di 48 ore al tanto atteso e discusso derby della Lanterna. Rinvii, polemiche, neve che colorerà di bianco la partita e i tifosi genovesi che, nonostante tutto non mancheranno all’evento.
Intanto dal Comune fanno sapere che fin dalla prima mattina di domenica la zona di Marassi sarà completamente blindata. Problemi di sicurezza? Sembra proprio di no. A quanto pare, l’odio tra le due tifoserie del capoluogo ligure non preoccupa l’amministrazione cittadina.
“Avremo – spiega l’assessore alla sicurezza Francesco Scidone – un dispiegamento di vigili e di forze dell’ordine in tutta la città che costa al Comune tanto, ma siamo obbligati a causa della tessera del tifoso e della paranoia del Governo centrale. Sono sicuro che di problemi non ce ne saranno, entrambe le tifoserie sono civili, quello che è vergognoso è che con questi obblighi i cittadini che abitano nella zona dello stadio Ferraris resteranno bloccati”.
http://www.genova24.it/2010/12/derby-della-lanterna-scidone-per-la-paranoia-del-governo-siamo-costretti-a-blindare-la-zona-di-marassi-4853
La paranoia sta nel sogno nascosto di avere una intera popolazione chiusa in casa a guardare il TG1 e la De Filippi...


18 dicembre 2010: con il completamento, sempre grazie ad Andrea F., della stagione 1992/93, ora possiamo dire che - salvo qualche singola partita che prima o poi scoveremo - tutte le stagioni calcistiche dal 1973/74 al 2010/11 vedono una partita della Roma abbinata a una foto.
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Sono uscite le nuove disposizioni del CASMASSSS di cui bisogna informare l'UEFA e i giornali. Pare che la tendenza sia quella di apporre più limitazioni geografiche possibili al fine di incentivare l'acquisto della tessera del tifoso.
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Inserite molte foto della stagione 1981/82.
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Tacchete! E ora non dite che non ve l'avevamo detto!
Tra un pochino, la tessera del buon cittadino....:

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Dichiarazione sul punto del sempre attento Staderini (si evidenzia comunque come anche l'opposizione PD sia sostanzialmente d'accordo con la proposta, a dimostrazione delle due facce della stessa medaglia):
SCONTRI: STADERINI (RADICALI), CON IL DASPO IL GOVERNO GETTA LA MASCHERA.
ROBA DA STATO DI POLIZIA
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma, 17 dicembre 2010
"Con la proposta del sottosegretario Mantovano di estendere il Daspo alle manifestazioni politiche il Governo getta la maschera.
Il Daspo è un provvedimento da Stato di polizia, dove il questore, non il giudice, sulla base di una mera informativa limita per cinque anni la libertà personale di un cittadino.
In pratica, tutti i denunciati, indipendentemente dall’accertamento delle loro responsabilità, sarebbero per 5 anni obbligati a firmare in Commissariato ogni volta che ci fosse una manifestazione politica. La storia ha già conosciuto questi metodi, quando in occasioni delle visite dei monarchi o dei dittatori gli oppositori e i sospetti venivano arrestati a titolo “cautelativo”.
Mantovano conferma quanto noi Radicali denunciamo da anni, ovvero che la legislazione speciale introdotta nel calcio dai Governi Berlusconi a partire dal 1994 a suon di decreti legge, altro non era che un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di controllo sociale".

17 dicembre 2010:

e-mail:
"Lorenzo,
Ma veramente stiamo ancora qui a parlare di Tessera del Tifoso?
Guarda, guarda qua! http://video.corriere.it/poliziotto-schiaccia-manifestante/c1daa7b2-0937-11e0-a831-00144f02aabc
http://video.corriere.it/scontri-roma/03b95d2e-08ff-11e0-a831-00144f02aabc
Niente di nuovo dirai ma ‘sti filmati bisogna vederli e rivederli, e farli vedere e rivedere, e capire che non è un film, non è propaganda, non è Grande Fratello, è tutto vero, tutto!
Carlo Bonini ed il suo eroe in divisa del suo “ACAB”, dove sono?  Forse erano proprio li a menare sul cranio il ragazzo oramai inerme, o a “passeggiarci” sopra.
Questi sono gli stessi che chi va allo stadio si trova di fronte da anni; stesse facce (coperte dal fazzoletto e dal casco), stessi metodi, stessa impunità.
Questi sono quelli che non li tocca nessuno, mai, destra o sinistra, che minacciano De Rossi che li “stuzzica” chiedendo la “Tessera del Poliziotto” e che ti piombano di notte a casa per una torcia accesa in curva due settimane prima.
Questi sono gli eroi dei benpensanti, dei gioranalisti, dei chiacchieroni, quaquaraqua di ogni razza, credo e religione, capaci solo di citare Pasolini e la Battaglia di Valle Giulia senza capire che Pasolini, di gente come loro, avrebbe fatto saponette.
Quelli che rischiano la vita per mille euro al mese....ma chi? Io la rischio perchè vado (andavo...) in trasferta a vedere la Roma, io la rischio, come Alessandro Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi,....
Queste immagini le mandano in onda solo se i poliziotti sono quelli di qualche altro paese; in Italia non le manda in onda nessuno.
Questo è un paese da spazzare via, da sfasciare come fa quel celerino con la testa del dimostrante disarmato davanti a fortografi e videoreporter, certo della sua impunità. Quanti Porta a Porta vedremo? Dimmelo?
Si governa comperando il consenso di falliti e mezze cartucce. Branchi di prostitute adescano i loro clienti a Montecitorio, decidendo poi le sorti del Paese, le scuole dei nostri figli, gli ospedali dove soffrono i nostri anziani genitori.
Numero di matricola sul casco dei poliziotti, carabinieri  e finanzieri SUBITO poi parleremo di Tessera del tifoso, anche di quella.
Inondiamo di fax e mail i media su questo argomento...se saremo capaci di liberarci di questa feccia in divisa  e non, indegna persino del peggiore regime sudamericano, la Tessera del Tifoso scomparirà d’incanto, diventerà uno dei tanti brutti ricordi di un paese che negli ultimi 20 anni ha represso ogni forma di libertà di espressione ed ha reso culturalmente schiavi oltre la metà degli italiani. P."
Nel premettere che da Monaco mi chiedono se è normale che dopo il sequestro di striscioni contro la tessera del tifoso e la multa comminata sia normale essere trattenuti e interrogati per ore sull'accaduto, sarebbe anche il caso che finisse questa moda dei pestaggi nei commissariati in occasione delle partite di calcio, in un caso molto recente condotto da due personaggi incappucciati... Non ci sono le telecamere ma le cose si vengono a sapere piuttosto facilmente...
Evidentemente i casi di Cucchi et similia ancora hanno insegnato poco a questa gente che meriterebbe di essere radiata seduta stante dalla Polizia di Stato.
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Non mi fido dei metereologi di Stato, noi abbiamo Filippo T. che ci illumina sulla giornata di oggi:
"Tenderei ad escludere la neve a Roma, specie se parliamo di fenomeni capaci di imbiancare le strade come accaduto lo scorso 12 febbraio; al massimo in mattinata si potrà assistere a qualche debole ed occasionale tratto di nevischio o pioggia mista a neve, che col trascorrere delle ore si trasformeranno poi rapidamente in pioggia, che cadrà con insistenza fra il pomeriggio e la serata. Insomma: se anche dovesse cadere qualche sporadico fiocco di neve, e se anche (poco probabile) dovesse da qualche parte attaccare al suolo, poi ci pioverà abbondantemente sopra, per cui la possibilità di avere una città imbiancata la quantificherei pari a zero ;))".
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Christian: "Ciao Lorenzo, per prima cosa i miei complimenti per il lavoro che fai, che seguo e appoggio, nel mio piccolo, con tutte le iniziative lodevoli che proponi. Volevo porti una riflessione sull’apertura della trasferta dei tifosi romanisti a Milano.
A parte le solite polemiche, sul perché loro si e gli altri no, che non mi interessano e lascio ai bambinetti di internet, mi interessava conoscere in maniera più istituzionale, se un precedente così “strano”, non saprei che altro termine usare, non può essere sfruttato o usato in seguito da altre tifoserie.
L’aprire il settore ospiti, giustamente dico io, anche a chi non ha la tessera, sbugiarda nei cardini fondamentali, la circolare di Maroni & co. Sulla tessera del tifoso.
Domani si potrebbe dire, anzi rivendicare, un diritto concesso ad altri, per poter fare aprire il settore ospiti a chi non è tesserato in tutta Italia.
Da ignorante in materia, penso sia una occasione che si potrebbe cogliere per cercare di fare qualcosa.
Mi spiego meglio, è come se a una categoria, si decidesse di consentire la guida senza patente alla faccia di chi la patente è costretto a farla… sbaglio, o nei dovuti termini, ci sta come paragone ???
Ti ringrazio per la risposta.
Grazie Christian VIKING JUVE".
Ovviamente il paragone ci sta. La realtà è che ci sono delle crepe vistose che dovrebbero far rivedere tutto il programma "tessera del tifoso". Sembra che la moda del momento sia quella, per l'appunto, di aprire il settore ospiti a tutti. Resta da chiedersi per quale ragione non la facciano ormai del tutto finita con questo progetto nato male e finito peggio. L'apertura di Milano significa solo l'inizio di una nuova fase sperimentale.
*
Domande: "Ciao Lorenzo, ti mando le foto dei cagliaritani a Firenze: i buoni nel settore ospiti, i cattivi in Curva Ferrovia, i CATTIVISSIMI in Maratona.
C'è di più: ai 10 tifosi in Maratona i "solerti" stewards hanno fatto togliere le magliette contro la TdT appese in balaustra pena chissà quale sanzioni.
Saluti e Buon Natale ! ! ! Marco.
P.S.: con la TDT posso andare in trasferta quando sono vietate ai non possessori della TdT (cioè il 9 gennaio prox posso andare in tribuna a Bologna-Fi se, come prevedibile, ci saranno limitazioni)?
Eppoi: con la Tdt del Torino posso andare a vedere Cesena-Bologna con i divieti di vendita?".
Risposte:
a) se hai la Tdt puoi acquistare solo il biglietto per il settore ospiti se la tua squadra gioca in trasferta;
b) teoricamente sì, in pratica no.

Fiorentina/Cagliari
I Cagliaritani buoni nel settore ospiti
sulla sinistra i cattivissimi in Maratona

Fiorentina/Cagliari
I Cagliaritani buoni nel settore ospiti

Fiorentina/Cagliari
I Cagliaritani cattivissimi in Maratona con le magliette fatte levare dal Regime

Fiorentina/Cagliari
I Cagliaritani cattivissimi in Maratona

Napoli/Palermo
Palermitani non tesserati in mezzo ai napoletani

Napoli/Palermo
Palermitani non tesserati in mezzo ai napoletani
*
Poi, Nicola: "Nelle ultime 3 gare casalinghe giocate dall' AS Roma che hanno visto la presenza sugli spalti anche di tifosi non tesserati (leccesi, udinesi e baresi) si è consumato l'ennesimo atto sacrilego nei confronti dei tifosi; sorvolando sulla disorganizzazione circa la modalità di vendita dei tagliandi (ai baresi non tesserati si è data solo la "possibilità" di acquistare tagliandi del settore "distinti" lato Tevere - 28 eur, contro le 17 di curva nord - nonostante non ci fosse nessuna limitazione a riguardo), contrariamente a qnt stabilito dalla normativa, TUTTI i tifosi ospiti sono stati fatti entrare dallo stesso varco per poi essere divisi in "buoni" e "cattivi" all'interno dell'impianto. Ma non è finita qui...I tifosi non tesserati sono stati fatti accomodare nel settore "ospiti" e i tesserati hanno preso posto in tribuna "Monte Mario". Questo atteggiamento ambiguo, frutto di un'ordinanza prefettizia emessa per tutelare l'ordine pubblico, denota l'ennesimo fallimento di tutti i buoni propositi sbandierati fin qui da pennivendoli benpensanti, dal CASMS e dal Ministro Maroni".
*
Un trasferta non definita della Roma del 1970/71... Torino o sbaglio?
*
Inserita la pagina delle fototifo 1971/72.
Inserite molte foto nella stagione 1992/93 e molte nella stagione 1971/72.


16 dicembre 2010: in questi giorni gelidi... mentre sono tutti impegnati a regolamentare gli stadi dimenticandosi delle piazze in cui confluiscono tutti gli arrabbiati di tutti i settori... terrorizzati del fatto che la prossima volta con un po' di convinzione gli entreranno nel loro Parlamento... torniamo alle cose nostre, auspicando di tornare presto alla nostra distrazione calcistica senza divieti e tessere varie:
"Ciao Lorenzo.
Complimenti per il sito sempre interessante.
Ti scrivo in merito alla disdetta della TDT. Mi e' capitato di parlare con dei "pentiti" di questa tessera. Alcuni di loro addirittura non vanno neanche piu' allo stadio e quando gli ho detto che potevano disdirla mi hanno rivolto delle domande che ovviamente non ho saputo rispondere e ho pensato di girarle a te.
Quattro su tutte:
1) Come si fa a sapere che quella definita dal tuo sito sia la procedura esatta visto che in nessun sito che parla di TDT dice come disdirla?
2) Quanto tempo ci vuole e come si fa a sapere la disdetta?
3) Se abbonato la si disdice (e di conseguenza si disdice l'abbonamento) a stagione in corso si possono fare poi i biglietti per le partite in casa o bisogna aspettare il prossimo campionato?
4) Una volta disdetta si puo' rifarla?
Io naturalmente non ho neanche abbozzato ad una risposta,se tu potrai darle penso che farai felici diverse persone che sono state deluse da questa tessera che lascia tanti punti interrogativi.Un saluto andrea".
Allora, proviamo a rispondere.
1) perché mi sono andato a leggere sul sito della Lottomatica qual è la procedura per disdire tutti i tipi di Lottomaticard, tra cui rientra la "AS Roma Club Privilege";
2) la disdetta opera sin da subito e la prova della disdetta si ha con la ricezione della ricevuta di ritorno della raccomandata che si invia;
3) nella confusione generale che impedisce a un abbonato di acquistare biglietti per altri settori, suggerisco  comunque di effettuare la procedura non appena terminato il campionato di calcio in corso;
4) certamente sì.
*
Inserite diverse foto, grazie all'encomiabile lavoro di Andrea, nella stagione 1965/66. Inserita nella stagione 1966/67 cinque foto di Roma/Lazio 1966/67.
*
E ora un po' di foto di trasferte in Italia....:

Udinese/Fiorentina
I fiorentini non tesserati

Trapani/Avellino
Avellinesi non tesserati a stretto contatto 
con i trapanesi

Cesena/Bologna
Bolognesi non tesserati fuori lo stadio

Inter/Parma, gli autorizzati da Maroni

Udinese/Lecce
I cattivi del Lecce non tesserati

Sampdoria/Fiorentina
I cattivi viola non tesserati

Padova/Pescara
I cattivi pescaresi non tesserati in tribuna

Lazio/Cagliari
Prima delle modifiche di Tagliente:
cagliaritani cattivi in Tribuna Monte Mario

Juventus/Cesena
Cesenati cattivissimi in tribuna 
a fianco degli juventini

Inter/Brescia
Bresciani buoni con tessera
(i cattivi erano fuori)

Grosseto/Torino
I granata buoni nel settore ospiti....

...i granata cattivi in tribuna!

Fiorentina/Bari
A sinistra i baresi buoni, a destra i baresi cattivi

Cesena/Sampdoria 
interdetta ai tifosi della Samp...
Oh no, sono entrati per vedere 
una partita di calcio!

Brescia/Udinese
Udinesi molto cattivi non tesserati in tribuna

Bari/Lazio

Atletico Roma/Foggia
Foggiani cattivi in tribuna

Atalanta/Modena
Modenesi feroci in tribuna

Juventus/Lecce
Leccesi asociali non tesserati

Bologna/Juventus
Juventini non tesserati in curva

Atalanta/Torino
Granata senza tessera


15 dicembre 2010: ....e secondo me ci vuole la tessera del black bloc!

Milan/Roma:
"Ciao Lorenzo, torno a scriverti per la trasferta a Milano,e quindi per la posizione della nostra tifoseria contro la tessera.
Sinceramente sono confuso,per una serie di motivi.Naturalmente sono consapevole che alcuni gruppi ad inizio stagione hanno comunicato che non avrebbero preso parte alle trasferte di campionato,e sinceramente non ho capito neanche questo.
Siamo l'unica,e dico l'unica tifoseria,che ok,non si è tesserata ma a parte la tua lodevole proposta di tartassarli telematicamente, non stà creando problemi al sistema calcio.E per problemi,intendo presentarsi in massa in trasferta. I giornalisti si sono sempre riempiti la  bocca parlando delle tifoserie blasonate (Roma,Atalanta,Napoli,Juve,Lazio....rigorosamente per ultima ) non certo degli UTC,che premetto,per coerenza e mentalità,per me quest'anno stanno facendo scuola.
Parecchi dicono:...se partiamo sempre gli stessi  rischiamo di non entrare tt le domeniche o essere diffidati...E quindi,tutti a casa??????
NO....! Nei tempi che viviamo che può esserci di più ultras di questo?Seguire la squadra ad oltranza contro le restrizioni.
Tornando a Milan-Roma vorrei far notare a chi parla di non voler andare nel settore coi tesserati,che ci stà tutte le domeniche,e che non è da questa stagione che il nostro desiderio di andare in trasferta dipende dagli umori dell'Osservatorio.
Inoltre anche quest'estate in Supercoppa non mi pare che ci sia stato il tifo degli anni passati,forse complice il notevole ritardo per il rientro,ma ad ogni modo specialmente al secondo tempo è stata veramente poca cosa.
Detto ciò rispetto l'opinione di chiunque,ma secondo me non ci sono motivi per NON seguire la nostra Roma in trasferta a MIlano.
Grazie. Un saluto Angelo88 OBELISCO".
C'è un settore unico per i romanisti e questo basta. Un ritorno al passato che sa di abbocco alla Roma/Napoli di due anni fa, ma certamente non si può dire no a ciò che dovrebbe capitare tutte le domeniche. Io rimango sempre della stessa idea: "ad impossibilia nemo tenetur" (nessuno è tenuto a fare l'impossibile). Posso acquistare il biglietto? Ci vado. Non potranno vietare per sempre, altrimenti l'UEFA (a proposito, continuiamo a infoarmarli di ciò che accade).... si incazza.
*
Ancora Milan/Roma: "Ciao Lorenzo, sono un romano e romanista residente a milano da ormai 8 anni...da ben 8 anni non perdo una trasferta della roma a milano, inclusa quella allucinante contro il milan giocata sotto il nevischio alle 21e30 "dopo il gioco dei pacchi" per esigenze televisive dove eravamo 100 in tutto...ho fatto innumerevoli trasferte in tutto il nord, incluse udine, empoli, brescia, bergamo verona e tante altre, quando eravamo a un passo dalla B 5 anni fa e quando eravamo a un passo dallo scudetto...in 700 a bergamo, in 600 a brescia...in 1000 a udine...in 1000 a genova quando perdemmo 2a1 sotto il diluvio e via dicendo. Questo per dirti che a me non frega niente del risultato per seguire la Roma! Quest'anno mi sono fatto solo una "trasferta in casa" Inter-Roma di super coppa, rinunciando a tre giorni di ferie per tornare a milano per vedere la mia squadra del cuore...poi più nessuna partita allo stadio, troppe restrizioni, troppi decreti, troppe tessere, almeno per i miei gusti...e sì che avrei i requisiti giuridici per ottenere la tessera del tifoso, ma l'idea di avere una pseudo carta di credito discriminante non mi alletta...io ho già una carta di credito, perché dovrei sottoscriverne un'altra ad un costo di 10-15 euro e data dalla questura????
insomma, sabato io ci sarò, ma mi prenderò un terzo anello rosso...per ora sono da solo, ma se ci fossero altri romanisti che non vogliono piegarsi al volere dello stato e a schedature preventive, perché non ci prendiamo tutti un terzo anello rosso e ci sistemiamo vicino al settore ospiti e fanculo a tutti? Senza troppi se, troppi ma, troppe pippe mentali...chi vuole entrare a san siro si prende il terzo rosso al costo di 15 euro...circa, non so quanto costi ma in passato questo era il prezzo...e fanculo a tutti e non dobbiamo neanche aspettare un'ora dalla fine della partita per uscire...
Ave... Federico".

*

Assurdi della Tdt: "volevo mettervi a conoscenza di una situazione che si é creata quest'anno, dopo aver sottoscritto l'abbonamento alla mia squadra del cuore,PESCARA. Io personalmente mi sono sempre abbonato in curva,ma spesso,negli anni passati  quando venivano dei miei famigliari o amici allo stadio prendevamo tutti insieme  il biglietto per altri settori dello stadio.
DOMENICA SCORSA IN OCCASIONE DELLA PARTITA PESCARA -VICENZA quando sono andato a fare il biglietto per la tribuna mi hanno detto che non posso fare il biglietto per altri settori in quanto abbonato (tesserato)!
ADESSO MI RITROVO CON UN ABBONAMENTO IN UN  POSTO DOVE NON SI VEDE IL CAMPO A CAUSA DELLA "RATELLA" ,(TRATTASI DI UNA INFERIATA BRUTTISSIMA ,altissima,CHE IMPEDISCE DI VEDERE IL CAMPO DI GIOCO) E NON POSSO PIù FARE IL BIGLIETTO IN  ALTRI SETTORI.
NON MI SEMBRA GIUSTO CHE IO, COME TANTI, NON POSSIAMO  ANDARE IN TRIBUNA CON LA FAMIGLIA SOLO PERCHè POSSIEDIAMO  UN ABBONAMENTO IN CURVA. Ah .... VOLEVO DIRE CHE LA TESSERA NON ANCORA MI ARRIVA ..E POI DOMENICA scorsa HO FATTO IL BIGLIETTO PER LA TRIBUNA SEMPLICEMENTE VARIANDO DI POCO IL MIO COGNOME.,TANTO NON CONTROLLA NESSUNO. Adriano".
*
Inserite le pagine di Gornik/Roma 2-2, semifinale di Coppa delle Coppe 1969/70 e di Gornik/Roma, spareggio a Strasburgo dello stesso anno.
Inserita qualche foto di CFR 1907 Cluj/Roma.


14 dicembre 2010: Milan/Roma, ecco la risposta a tutte le vostre domande:
Milano, stadio San Siro,
Sabato 18 dicembre 2010, ore 20.45
Date di vendita: a partire da martedì 14 dicembre.
Punti Vendita:
- in qualsiasi filiale delle banche del Gruppo Intesa Sanpaolo abilitate;
- presso tutti gli sportelli bancomat delle banche del Gruppo Intesa Sanpaolo abilitati.
Settore Ospiti: i biglietti di Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) sono in vendita a partire da martedì 14 dicembre nei punti vendita sopra indicati. Alla luce delle specifiche disposizioni della Questura di Milano si informa che, per la partita Milan-Roma, i biglietti di Settore Ospiti potranno essere acquistati sia dai titolari di Tessera del Tifoso sia dai tifosi non titolari di Tessera del Tifoso.
Modalità di vendita: non vi sono restrizioni alla vendita dei biglietti per questa partita.
www.acmilan.com/it/tickets/how_to_purchase
www.acmilan.com/it/tickets/price_lists


13 dicembre 2010: ho visto la scena, è capitata di fronte a me e mia sorella. Una cosa ridicola, non era neanche da daspare, figuriamoci per lil massimo della norma....
PROVA A ENTRARE SENZA BIGLIETTO,A UN ROMANISTA DASPO DI 5 ANNI
Un tifoso della Roma è stato fermato dagli steward addetti ai varchi d’ingresso della Curva Sud, in occasione di Roma-Bari. Il giovane dopo essere stato fermato ha tentato di divincolarsi per sottrarsi agli addetti ai controlli, ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti di Polizia. Il 20enne ha anche dato una spallata allo steward nel tentativo di superare lo sbarramento all’accesso, venendo così denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rimediando anche un Daspo di 5 anni.
*
Da un forum del Napoli, datato 12 dicembre 2010:
"Ragazzi, ma come si fa a sapere qualcosa sulla tessera del tifoso? A chi è già arrivata hanno dato un numero verde per le informazioni o un indirizzo email? La sto aspettando dal 20 settembre"
Risposte: Riguardo Milan/Roma: "Ciao Lorenzo, non capisco che gioco stanno facendo dalle parti del viminale, osservatorio e compagnia cantante ma volevo farti 2 riflessioni sull'apertura della trasferta di Milano...
Sento in giro parlare di "trappola" e da una parte non nego che il pensiero mi abbia sfiorato, però sinceramente non ne vedo il rischio: la stessa trappola è stata a suo tempo architettata ai Napoletani e loro ci sono cascati in pieno; secondo me una trappola diventa pericolosa solo nel momento in cui fai il sorcio, se sei furbo non ci cadi!
Secondo me la questione è un altra e riguarda la deriva del movimento ultras. Premetto che non sono tesserato, ma allo stadio non rinuncio comprandomi domenicalmente il biglietto. Secondo me, e sarò volutamente provocatorio, per alcuni la tessera è stata un pretesto per allontanarsi definitivamente da un movimento che non sentono più loro. Dico questo perchè discorsi che sento in giro del tipo "a Milano non ci vado perchè è una trappola" oppure "a Milano non vado perchè non sono una loro marionetta: in trasferta ci vado a modo mio e quando dico io!" mi sembrano frutto di chi vuole ad ogni costo mostrare un'estrema intransigenza che secondo me poco giova alla causa primaria, ovvero sostenere l'A.S. ROMA 1927. Piegarsi alla tessera del tifoso sarebbe stato un atto da vili, ma sono convinto che se in un futuro (spero prossimo), questa circolare dovesse circolare lontano dalla Terra, non tutti ritorneranno ai loro posti...A volta ho la sensazione che in un momento di massima repressione come questo, dove la coesione sarebbe stata la nostra arma migliore, si stia facendo a gara ad essere l'ultras migliore, quello con la mentalità più dura e pura scordandosi, e mi ripeto, quale sia il nostro obiettivo: sostenere la maglia.
+TIFOSI -NARCISI Davide".


12 dicembre 2010: in linea le foto di Roma/Bari. Sul punto, Max: "Come già successo in occasione di Roma-Udinese e, ancor prima, Roma-Lecce, oggi
i tifosi del Bari senza tessera (ad occhio sui 250-300) sono stati sistemati nel settore ospiti, mentre quelli tesserati (qualcosa come 20 persone) sono
stati messi in Monte Mario. Tagliente-Maroni 3-0.....Max".
*
Preveggenze: "Possibile che io sia un veggente? Erano giorni che pensavo che Milan-Roma sarebbe stata aperta a tutti e...ta-dan!
Sono le motivazioni però a preoccuparmi e ti spiego perchè.
Prima ancora di leggere questa notizia il mio ragionamento era stato questo: prima o poi apriranno una trasferta a tutti e a meno di clamorosi eventi vinceranno loro.
Se il settore ospiti non sarà pieno si dirà che non è la tessera a tenere lontana la gente dagli stadi.
Devono però assicurarsi che il loro piano non fallisca anche in caso di 10mila romanisti e quindi cosa fare? semplice, apriamo la trasferta col Milan e mettiamo qualcuno a creare disordini.
Prima trasferta senza tessera, primi scontri!
Puntuale arriva la notizia = trasferta aperta a tutti.
A questo punto ti chiedo di mandare un messaggio attraverso il tuo sito, riempire il settore ospiti ma non cedere a NESSUNA provocazione. Fate pippa, lasciateli cantare su De Falchi, su Di Bartolomei, su chi ve pare.
Da quando è cominciata la protesta contro la tessera si parla di soffrire per un bene maggiore, questo sarà forse il punto chiave. Se riusciamo a fare una trasferta degna di questo nome senza cronaca nera avremo finalmente la controprova che il nostro modello funziona, il loro no. Mi aspetto poliziotti in borghese ovunque, tifosi del Milan non sottoposti a controlli, il peggio del peggio. Anche se viene buttata per terra una bottiglietta d'acqua si parlerà di guerriglia. Fuori dallo stadio non deve volare niente, dentro non lanciamo bomboni a nessuno, i fumogeni accendiamoli NEL settore, non addosso ai milanisti.
Potrebbe essere una grande occasione o un clamoroso autogol, dipende da noi questa volta. Saluti, Giorgio".
Diciamo che le motivazioni sono ridicole: il fatto che ci sono stati gli arresti di Pescara!
Non commento la cosa, si commenta da sé.
Comunque sia, i giornalisti dimenticano che ci sono stati decine e decine di Milan/Roma da dopo De Falchi, tutte giocate senza divieti.
Ormai assuefatti alla limitazione di libertà ecco articoli come questo, logici in un sistema quale quello attuale:
*
Parmensi a Palermo senza tessera:
*
Inghilterra: "Buongiorno Lorenzo, ti allego un simpatico articolo del Daily...sono un pò preoccupati
"RIVAL hooligan gangs are plotting to drag football through the gutter by arranging clashes in a ‘perfect storm’ for football yobs.Notorious thugs from Leeds, Birmingham City, West Ham and Millwall are all in London on the same day next month for the third round of the FA Cup.And astonishingly, police have allowed Arsenal and bitter rivals Tottenham to play at home on the same day too.
The Gunners face Leeds United, who are expected to take up their allocation of 8,500 tickets for the Emirates clash, which has a 12.45pm kick-off on January 8.Spurs face either Charlton or Luton a few hours later at White Hart Lane, while Millwall are at home to Birmingham, whose fans clashed with Aston Villa supporters after their Carling Cup win at St Andrews in midweek.West Ham host Barnsley, who have themselves have had confrontations with Leeds fans in the past.“Troublemakers have been using internet forums to discuss possible ‘meets’ with rivals and are amazed the police are allowing this to happen,” said a source.“The various firms have long-held grudges with each other and are determined to settle old scores.“They are calling it a perfect storm because all the elements needed for potential trouble are there together on the same day.There is some pure hatred out there between a lot of these so-called supporters and the authorities will have their work cut out to keep the peace.”


10 dicembre 2010: scusate se non ho pubblicato qualche e-mail ma sono stato un po' impegnato... Sono uscite le determinazioni dell'O.N.M.S. del 9 dicembre che noi, puntualmente, manderemo all'UEFA e ai ciechi di Stato, cioè la maggior parte dei giornalisti. Basta cliccare sul logo qui sopra: l'unione fa la forza!
*
C'è un'epoca storica in cui uno sport finisce, o inizia ad esaurirsi. Oppure subisce talmente tante trasformazioni che viene via via abbandonato.
Ove così non fosse, dovremmo ancora seguire le corse delle bighe.
Il calcio ha intrapreso la strada del declino e questi due articoli fanno capire quali - tra i tanti - sono i tarli mortali di questo sport.
SPORT E AZIENDE
Stadi, la fine del romanticismo
Welt: con l'ascesa degli sponsor torna la nostalgia del passato.
di Pierluigi Mennitti

Prima era tutta un’altra cosa. La nostalgia per il tempo che fu, per quando eravamo giovani o bambini, è una costante del sentimento umano cui è difficile sfuggire. Vale anche nel calcio e soprattutto per i tifosi. Di fronte a uno sport sempre più legato alla forza degli sponsor e all’invasione della televisione, il rimpianto per quando le magliette della propria squadra mostravano solo i colori sociali è un rifugio irresistibile.
In Germania, dove l’avvento di Sky è roba recente, l’intervento delle imprese che assicurano alle squadre le condizioni finanziarie per gareggiare nelle diverse competizioni ha da tempo coinvolto anche altre strutture.
Gli stadi, per esempio, e non sempre con effetti negativi. Come scrive la Welt, «i tifosi si lamentano del calcio moderno, ma poi sopportano e nel fine settimana riempiono lo stesso gli stadi, diventati negli ultimi tempi sempre più confortevoli e comodi».
Il prezzo da pagare, però, dal loro punto di vista è molto alto. Perché se un tempo le arene erano scomode, prive di sediolini, senza le coperture che riparano da pioggia, neve e freddo, avevano almeno nomi romantici che rafforzavano le identità locali: ex borgomastri, fiumi o laghi della zona, eventi sportivi.

Da Monaco a Francoforte, l'ascesa delle aziende
Lo stadio di Monaco.
Adesso, invece, è il trionfo delle aziende. Il caso più noto è quello dello splendido stadio di Monaco, una sorta di astronave spaziale visibile a chilometri di distanza che si illumina di rosso o di blu, a seconda che ospiti le partite del Bayern o del München 1861: si chiama Allianz Arena, dal nome sociale della grande compagnia di assicurazioni che ne ha finanziato la costruzione. Bello, moderno, comodissimo, con una visibilità perfetta ma con uno charme da agente di polizze assicurative.
A Bochum, nel quadrilatero della Ruhr dove il pallone è una religione, i tifosi hanno deciso di passare il sabato pomeriggio (il giorno generalmente dedicato al calcio in Germania, anche se il famoso spezzatino televisivo ha spalmato anche qui su quattro giorni l’interminabile week-end dei campionati) protestando nelle strade e disertando l’impianto sportivo, il Rewirpower-Stadion, il cui nome esalta le avventure commerciali dell’omonima azienda elettrica.
E a Francoforte, i supporter dell’Eintracht hanno già raccolto più di 5 mila firme per cambiare nome alla loro dimora calcistica oggi intitolata all’Easy-Credit.

L'ingresso degli sponsor e i nomi imbarazzanti
C’è un po’ di ingenerosità in queste battaglie. La Germania, grazie soprattutto al fatto che l’impegno degli sponsor non si ferma al finanziamento del team, ha stadi fra i più moderni e accoglienti d’Europa, dotati di grandi confort e di moderne misure di sicurezza che limitano lo spettacolo sgradevole della massiccia presenza di poliziotti all’interno.
Tuttavia, concede la Welt, questa tendenza a intitolare gli stadi alle ragioni sociali delle aziende sta facendo crescere il malessere. Su internet circola da qualche tempo la lista degli stadi con i nomi più imbarazzanti.
Il primo posto se lo è guadagnato la Trolli-Arena di Fürth, nido calcistico della squadra locale che milita in seconda Bundesliga: un piccolo stadio di 15 mila posti rinnovato nel corso degli ultimi 20 anni per accompagnare la rinascita della squadra, un tempo di grandi tradizioni con tre titoli nazionali vinti agli inizi del secolo scorso, poi caduta in declino negli anni Ottanta.
Da luglio del 2010, l’arena è stata intestata al prodotto di punta della Mederer Süßwarenvertriebs GmbH, la seconda azienda di dolciumi tedesca dopo la più famosa Haribo: una caramella gommosa al sapore di frutta.

Rudolf Harbig, la fine della leggenda
Il Rudolf-Harbig-Stadion di Dresda.
Se Trolli fa sorridere, la vicenda che in questi giorni agita i sonni dei tifosi della Dynamo Dresda, vecchia gloria della Ddr sprofondata negli ultimi tempi in lega regionale, è grottesca.
Il vecchio Rudolf-Harbig-Stadion, interamente rinnovato solo un anno fa con una spesa di 46 milioni di euro e portato a standard europei che attendono solo una squadra a livello delle sue gloriose tradizioni, cambierà nome.
Rudolf Harbig racconta un pezzo di leggenda sportiva di Dresda: fu uno dei maggiori atleti tedeschi degli anni Trenta, detentore di record mondiali nei 400 e negli 800 metri, vincitore di una medaglia di bronzo in staffetta ai giochi olimpici di Berlino del 1936, che morì, come molti suoi coetanei, cadendo in guerra sul fronte orientale, in Ucraina.
Il suo nome sarà cancellato da una società fornitrice di energia bavarese, tirata in ballo per conto del Comune da un’azienda di commercializzazione sportiva, che si è appaltata il titolo dello stadio per cinque anni. Il problema? «Proprio il nome previsto e cioè Glücksgas-Stadion, lo stadio del gas felice, che richiama alla mente le camere a gas utilizzate per lo sterminio degli ebrei», conclude la Welt.
Giovedì, 02 Dicembre 2010

da repubblica
Nostalgia dei vecchi stadi
"Ridateci i posti in piedi"
Il "terracing", scomodo ma economico, era uno dei simboli del calcio inglese, ma è stato abolito per motivi di sicurezza dopo la tragedia di Hillsborough di 20 anni fa. Ora un deputato ha presentato un progetto di legge per modificare il divieto, prendendo esempio dalla Germania
dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
 LONDRA - Erano uno dei simboli del football inglese: i settori degli stadi con posto solo in piedi. Erano scomodi, ma economici. Soprattutto erano il luogo in cui la passione diventava collettiva, dove nascevano i cori ed esplodeva la gioia per un gol o per una vittoria, dove si soffriva insieme per le sconfitte. Il "terracing", alla lettera vuol dire "terrazzato, spianato", fu messo al bando vent'anni fa dopo una serie di incidenti, culminati nella tragedia di Hillsborough nel 1989, quando quasi 100 fan del Liverpool morirono schiacciati in un pandemonio di corpi. I posti in piedi diventarono il simbolo di tutto quello che non andava nel calcio: gli ultrà, la violenza, l'estremismo. E la regola che ha obbligato tutte le squadre della Premier League e della Championship (la serie B inglese) ad avere stadi con posti esclusivamente a sedere ha dato ottimi risultati: arene sempre piene, violenza pressoché scomparsa, andare alla partita come a teatro.

Ma adesso i tifosi d'Inghilterra rivogliono indietro le loro "terrazze". Già da tempo, attraverso la Football Supporters' Federation, chiedevano che almeno una parte degli stadi fosse riservata ai posti in piedi: una preferenza espressa dal 90 per cento dei 180 mila membri dell'associazione degli appassionati. Ora un deputato liberaldemocratico, Don Foster, ha presentato un progetto di legge in parlamento per modificare il divieto di vent'anni or sono e reintrodurre i settori per spettatori in piedi. Due i motivi: la possibilità di spendere meno per andare allo stadio e la voglia di ritrovare l'atmosfera magica delle gradinate di stadi famosi come l'Old Trafford e Highbury, in cui il pubblico diventata una sorta di dodicesimo giocatore, tanto si faceva sentire la sua influenza.

"I posti in piedi furono aboliti per ragioni di sicurezza", dice Malcom Clarke, presidente della federazione tifosi, "ma non furono di per sé i posti in piedi a provocare Hillsborough. Quella tragedia fu causata dalla confusione, da uno stadio male costruito e male organizzato, dal disordine sugli spalti. Ora esistono nuovi modelli di design per i settori in piedi, con barriere che eviterebbero improvvisi spostamenti di un grosso numero di spettatori da una parte all'altra, con uno spazio previsto per ciascuno spettatore, perfino con seggiolini reclinabili da usare all'occorrenza. Senza contare che le telecamere a circuito chiuso garantiscono contro i facinorosi tanto in piedi quanto seduti". Un particolare importante, quest'ultimo: qualunque decisione prenda l'Inghilterra, infatti, la Uefa proibisce tassativamente i posti in piedi per le gare di coppa. 

Ma in Germania varie squadre fanno appunto così: hanno settori in piedi per la Bundesliga, il campionato nazionale, che vengono rapidamente trasformati in posti a sedere per le partite internazionali di Champions o di altre coppe. "E se lo fanno i tedeschi, che in materia di sicurezza sono anche più rigidi, possiamo farlo anche noi", commenta Clarke. Facendo notare che alle gare interne dello Schalke, una squadra che appunto ha una parte di posti in piedi, si può comprare un biglietto per meno di 10 euro, mentre i posti seduti della Premier League costano molto di più. 

Sembra tuttavia difficile che le "terrazze" tornino tanto presto. Il ministro dello Sport britannico, Hugh Robertson, osserva: "La Premier League e la Championship sono soddisfatte del sistema attuale. Non prevediamo cambiamenti nel prossimo futuro". Costando di più, in effetti, i posti a sedere hanno contribuito ad allontanare dagli stadi gli ultrà più scatenati. Il pubblico delle partite è cambiato, ci sono più donne, più bambini, più classe media. Arrivando all'ultimo momento, come a teatro appunto, perché ciascuno ha il suo posto riservato, gli animi si scaldano di meno, non si crea l'atmosfera ribollente di odio che talvolta distingue le partite in altri paesi. E in ogni caso, nonostante i biglietti siano più cari, gli stadi inglesi sono sempre pieni, un segnale della salute del calcio in questo paese. Rimane la nostalgia per il football di un'altra epoca, quando i giocatori facevano il bagno tutti insieme in una grande vasca bevendo birra dopo le partite, e il pubblico pestava i piedi come una furia della natura sulle "terrazze" del Manchester United, del Liverpool, dell'Arsenal.

*
Lucas: "ciao lorenzo, mi poi dire un po come funziona il sistema che vieta o limita la vendita dei biglietti.
sarebbo a roma per roma catania a mi piacerebe tanto vedere la gara ma ho paura che la partita fosse giocata a porte chiuse...
se questo e il caso possibile entrare nello stadio con un biglietto che porta il nome diverso? la limitazione sono solo per quelli della sicilia o per tutti non residenti di roma?
questo CASMS mi sta proprio a rompere le palle, sono tifoso non criminale...
grazie lucas".
Difficile saperlo perché non c'è un "sistema". C'è un organo uterino, chiamato ONMS/CASSMSSSSMMSSSS che, a secondo del tempo che fa, decide cosa vietare. Impossibile saperlo prima. Un tempo lo si poteva intuire, ora bisognerebbe sapere su quale tipo di cuscino si è dormito. Non credo che Roma/Catania sia a porte chiuse, ma immagino che la vendita dei biglietti sarà vietata ai residenti in Sicilia.
*
Millwall d'annata, a un passo dalla retrocessione in quarta divisione:
http://www.youtube.com/watch?v=mo2zzK8pQ4s


9 dicembre 2010: in attesa di qualche foto di Cluj/Roma, qualche notizia da Calciopress:
Gli stadi pieni della serie B inglese
La Championship, affiliata alla Football League, è la corrispondente inglese della nostra Serie Bwin. Comprende 24 squadre, come pure le altre due serie professionistiche che fanno parte della Footbal League: la FL1 (la nostra Prima Divisione) e la FL2 (la Seconda Divisione italiana). In Inghilterra la seconda serie nazionale comprende dunque 24 club, due in più della omologa categoria italiana.

A differenza della nostra cadetteria, categoria che stenta a darsi un’identità e ha uno scarso seguito di pubblico, la Championship è assai seguita a livello mediatico e vanta una grande platea di tifosi. Gli stadi sono sempre molto affollati. In questo senso i numeri parlano chiaro, molto più di tante parole. Vi proponiamo perciò un’analisi dei dati della B inglese, così come abbiamo già fatto per la terza serie (FL1).

La media spettatori per gara nella stagione 2010-11 è stata tratta dal sito web ufficiale della Footbal League (che comprende Championship, FL1 e FL2). La Premier League afferisce invece alla Football Association. Il valore statistico rilevato da questa indagine è di 16.218 spettatori/gara.

I club che occupano le prime cinque piazze in questa speciale classifica mostrano afflussi medi di pubblico per gara inimmaginabili alle nostre latitudini (tra parentesi è indicato il numero massimo e minimo di spettatori registrato finora).

1. Leeds United: 26.926 (max 33.622 – min 22.727)
2. Derby Conty: 25.944 (max 28.258 – min 24.733)
3. Norwich City: 24.572 (max 25.091 – min 23.852)
4. Cardiff City: 22.083 (max 24.083 – min 20.573)
5. Nottingham Forest: 21.994 (max 24.986 – min 19.782)

La partita più vista in assoluto è stata fin qui Leeds United-Sheffield United, alla quale hanno assistito 33.622 spettatori (nella foto: Elland Road, lo stadio del Leeds United).

Per capire più a fondo una categoria anni luce avanti rispetto alla nostra, ci sembra significativo verificare anche le ultime cinque posizioni di questa speciale classifica:

20. Watford: 13.124
21. Milwall: 12.186
22. Preston: 12.064
23. Doncaster: 10.761
24. Scunthorp: 5.564

La partita meno vista in assoluto è stata Scunthorp-Norwich City (6.042).

Sinteticamente si rileva che solo un club (lo Scunthorp) ha una media/gara inferiore a 10.000 spettatori. In sei si attestano sopra le 20.000 presenze medie a partita. In nove tra 15.000 e 20.000. In otto tra le 15.000 e le 10.000.

Su questi dati numerici si dovrebbe ragionare e riflettere, quando si blatera di rivoluzionare i campionati in Italia. Il modello organizzativo inglese continua a essere largamente vincente rispetto al modello italiano, peraltro non ancora pervenuto.

La Serie Bwin guidata dal presidente Abodi viaggia a una media di 5mila spettatori a partita e il massimo dirigente della Lega si è posto come obiettivo di arrivare a fine stagione a 10mila. Siamo davvero curiosi di capire come pensa di riuscirci.

Calcio, Figc e la riforma che non c’è

Sergio Mutolo - www.calciopress.net

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Poi abbiamo la terza divisione:
Serie C inglese, un campionato con grandi numeri
La Football League 1 (FL1) è la terza serie nazionale inglese, equivalente alla nostra Prima Divisione di Lega Pro. La FL1 comprende 24 squadre, come pure la Championship (la nostra Serie B) e la FL2 (la Seconda Divisione italiana). Le partite si giocano il sabato alle 15, salvo l’anticipo del venerdì che inizia alle 19,45.

In Inghilterra la terza e quarta serie nazionali comprendono dunque 48 club, poco più della metà delle due corrispondenti categorie italiane. Da noi le società previste dal format della Figc sono 90: quest’anno, per ragioni finanziarie, ne sono state ammesse solo 86 (quattro in meno delle stagioni scorse).

A differenza della nostra Prima Divisione, categoria misconosciuta a livello mediatico e con scarso seguito di pubblico, la FL1 vanta una grande platea di tifosi e gli stadi sono sempre molto affollati. In questo senso i numeri parlano chiaro, molto più di tante parole.

La media spettatori per gara nella stagione 2010-11 – tratta dal sito web ufficiale della Footbal League che comprende Championship, FL1 e FL2 (la Premier League afferisce alla Football Association) - risulta infatti pari a 7.500 spettatori.

I club che occupano le prime cinque piazze in questa speciale classifica mostrano afflussi medi di pubblico per gara inimmaginabili alle nostre latitudini (tra parentesi è indicato il numero massimo e minimo di spettatori registrato finora).

1. Sheffield Wednesday: 20.679 (max 23.081 – min 18.674)
2. Southampton: 19.805 (max 21.727 – min 17.857)
3. Charlton: 15.171 (max 16.236 – min 14.436)
4. Huddersfield: 13.367 (max 13.858 – min 12. 426)
5. Swindon Town: 9.870 (max 11.087 – min 8.132)

La partita più vista in assoluto è stata fin qui Sheffield W.-Dagenham, alla quale hanno assistito 23.081 spettatori (nella foto: lo stadio Hillsborough di Sheffield). Per capire meglio una categoria anni luce avanti rispetto alla nostra, ci sembra significativo verificare anche le ultime cinque posizioni di questa speciale classifica:

20. Walsall: 3.999
21. Yeovil Town: 3.675
22. Rochdale: 3.269
23. Hartlepool: 3.206
24. Dagenham: 2.685

La partita meno vista in assoluto è stata Dagenham-Exeter City (2.005). Solo un club (Dagenham) ha una media/gara inferiore a 3.000 spettatori. In dieci si attestano tra 3.000 e 5.000 spettatori. Tutti gli altri vantano medie da 6.000 spettatori in su.

Su questi dati numerici si dovrebbe ragionare e riflettere, quando si blatera di rivoluzionare i campionati in Italia. Il modello organizzativo inglese continua a essere largamente vincente rispetto a quello italiano, peraltro non ancora pervenuto. Intanto la Prima Divisione guidata dal presidente Mario Macalli va sempre più  alla deriva e le società continuano a fallire.

Sergio Mutolo - www.calciopress.net



8 dicembre 2010: grazie ad Andrea F., anche le stagioni 1991/92, 1993/94 e 1997/98 si possono fregiare della lupa, visto che praticamente tutte le partite stagionali hanno una fotografia a corredo.
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Azione diretta in Svizzera: la Lega di calcio svizzera ha deciso di posporre il match Luzern/Basel per via di una idiota partita di tennis in TV. Dal settore ospiti dei Basel è quindi partita una pioggia di palline da tennis con la scritta "Voi decidete l'orario del calcio di inizio, noi quando la partita comincia".
http://www.youtube.com/watch?v=K2iRzoTbmxQ&feature=player_embedded#at=50
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Originale anche la protesta dei doriani di qualche tempo fa, direttamente in aeroporto:
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Segnalazione di MyRoma su una tematica sollevata qualche giorno fa in ordine alle modalità di vendita dei biglietti:
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La notizia non è poi stata riportata da alcun organo di stampa, quantunque sia stata segnalata: "Sono stati assolti per non avere commesso il fatto tutti i diciassette tifosi del Napoli che vennero arrestati nel 2008 a seguito di alcuni incidenti tra tifosi all'area di servizio di Montepulciano. A seguito dell'episodio i tifosi erano stati sottoposti a provvedimento di daspo di cinque anni che hanno già scontato, ingiustamente, per metà" (fonte AGlz).
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Spettacolare "avalanche" (valanga) del Gremio:
http://www.youtube.com/watch?v=5XDajXhGL_I&feature=player_embedded
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Poi: "Mi sono iscritto ieri su facebook alla pagina della FIGC, ci ho messo un paio di commenti, non offensivi, ma di semplice analisi del loro schifo di calcio moderno.
Ora mi hanno impedito di scriverci ulteriori commenti, perchè ritenuti offensivi !!!
la loro bacheca è la seguente, forse dovremmo scrivere a decine...: http://www.facebook.com/home.php?#!/FIGC
 e poi trovare altre bacheche interessanti:)
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Da Trieste: "ed in sordina arriva anche la tessera del pescatore
http://www.agi.it/food/notizie/201012071123-eco-rt10069-pesca_sportiva_galan_decreto_per_conoscere_numero_pescatori
 complimenti per il tuo lavoro. Mauro Trieste".
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Sui fatti di Pescara/Roma Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport" informa il popolo rosa che in quella occasione i tifosi del Pescara "resistettero" all'assalto dei tifosi romanisti. Lo invito ad informarsi meglio prima di scrivere.



7 dicembre 2010: guarda caso, il video di Cristiano Militello di Striscia la Notizia sulla Tessera del tifoso che aveva fatto 250mila visualizzazioni è stato tolto per violazione di copyright!
http://www.youtube.com/watch?v=KCqL5bzbYQ8
Ma che caso! Chissà chi sarà stato! Chissà com'è che per gli altri video di Striscia la Notizia non c'è alcuna violazione di copyright!
Non è un caso che l'Italia, nella classifica che riguarda la libertà di informazione, sia al 40° posto:
1  Finlandia   0,50
-  Islanda   0,50
-  Norvegia   0,50
-  Paesi Bassi  0,50
5  Canada   0,75
6  Irlanda  1,00
7  Germania   1,50
-  Portogallo   1,50
-  Suecia   1,50
10  Danimarca  3,00
11  Francia   3,25
12  Australia   3,50
-  Belgio  3,50
14  Slovenia   4,00
15  Costa Rica    4,25
-  Svizzera   4,25
17  Stati Uniti   4,75
18  Hong Kong   4,83
19  Grecia   5,00
20  Equador   5,50
21  Benin   6,00
-  Inghilterra   6,00
-  Uruguay   6,00
24  Cile  6,50
-  Ungheria  6,50
26  Africa del Sud  7,50
-  Austria   7,50
-  Giappone   7,50
29  Spagna  7,75
-  Polonia   7,75
31  Namibia   8,00
32  Paraguay   8,50
33  Croazia   8,75
-  El Salvador  8,75
35  Taiwan   9,00
36  Mauricio   9,50
-  Perú  9,50
38  Bulgaria   9,75
39  Corea del Sud 10,50
40  Italia   11,00
41  Repubblica Ceca  11,25
42  Argentina   12,00
43  Bosnia-Erzegovina  12,50
-  Mali   12,50
45  Romania   13,25
46  Capo Verde  13,75
47  Senegal   14,00
48  Bolivia   14,50
49  Nigeria   15,50
-  Panama   15,50
51  Sri Lanka   15,75
52  Uganda   17,00
53  Niger   18,50
54  Brasile  18,75
55  Costa de Marfil  19,00
56  Libano   19,67
57  Indonesia   20,00
58  Comoras   20,50
-  Gabon   20,50
60  Yugoslavia  20,75
-  Seychelles                  20,75
62  Tanzania   21,25
63  Repubblica africana 21,50
64  Gambia   22,50
65  Madagascar  22,75
-  Tailandia   22,75
67  Bahrein   23,00
-  Ghana   23,00
69  Congo   23,17
70  Mozambico  23,50
http://www.disinformazione.it/libertadistampa.htm
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Gli arresti di Pescara/Roma:
"Ma a Roma eistono i Viking?? A me non risultava...è mia ignoranza??"
No, non sono mai esistiti sponda Roma. E' un palese refuso, riportato anche da altri giornali come il Corriere della Sera e non solo da Il Messaggero.
Il Centro, più vicino al luogo dei fatti, chiarisce la cosa.
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Trasferta in Romania:
"Ciao Lorenzo, cercavo un passaggio da Cluj Napoca a Bucarest la sera dopo la partita(ho l'aereo la mattina del 9 dicembre alle 6.30 da Bucarest per Roma) poichè a causa di impegni lavorativi dell 'ultomo momento sono impossibilitato a prendere il volo del 9 sera che avevo prenotato.
Potresti inserire questo messaggio tra gli aggiornamenti.
Un saluto Patrizio La mia mail : nadia612000@yahoo.it".
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Pisa/Viareggio:
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In Parlamento:
"Il 2 dicembre si è votato alla Camera la conversione del decreto sicurezza che reintroduceva flagranza differita, steward equiparati a pubblico ufficiale e misure coercitive anche in caso di applicazione della sospensione condizionale.
I deputati radicali hanno presentato emendamenti per la soppressione.
Hanno votato a favore (della soppressione) solo loro 5 mentre hanno votato contrario (quindi in favore di flagranza differita e giro di vite)i gruppi di PDL, LEGA, IDV, API, FLI, e PD, con singole eccezioni.
Come hanno votato i parlamentari al decreto: solo 8 contrari, tra cui i 5 deputati radicali:
http://parlamento.openpolis.it/votazione/34834
Questi i voti ai singoli emendamenti:
http://parlamento.openpolis.it/votazione/34787
http://parlamento.openpolis.it/votazione/34801
http://parlamento.openpolis.it/votazione/34815
Insomma, conclusivamente, sembra che gli ultimi difensori della Costituzione siano i Radicali!
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U.S.A., il sogno di Maroni:
La mascotte esagera con le palle di neve: arrestata
La mascotte dei Cincinnati Bearcats, squadra di basket NCAA americana, non resiste alla tentazione di partecipare a un'improvvisata battaglia di neve tra i tifosi della sua squadra e gli avversari della University of Pittsburgh. La sua foga tuttavia non piace ai poliziotti che si trovano nei dintorni. E così gli agenti la arrestano tra lo stupore (e i fischi) degli studenti. "Tirava palle di neve alla folla e questa rispondeva mancandolo e colpendo altre persone. Inoltre stava su un tetto pieno di neve e ghiaccio da cui poteva scivolare": così si sono giustificate le autorità quando hanno spiegato il fermo del ragazzo in costume.
http://www.youtube.com/watch?v=XrQapdkQi5A


6 dicembre 2010:  aggiunte altre foto di Chievo/Roma.
Udinesi
Parma/Udinese 2010/11
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E-mail di Federico:
"Ciao Lorenzo, te sto a stress' sti giorni con le mie mail? Il fatto è che Verona sponda chievo è sempre stata una trasferta tranquilla, abbordabile, tipo Parma...Empoli...di quelle in cui non ti crei paranoie di scontri e incidenti. Sono 8 anni che sto a Milano e fino a 2 anni fa mi facevo tutte le trasferte del nord. Ho visto TUTTI gli stadi del nord italia fino a Epoli, come latitudine geografico-calcistica, ma ormai non ha più senso andare in trasferta! Non è una questione di onorare la nostra maglia o i nostri colori...l'anno scorso siamo andati in due a Bergamo, nella tribuna atalantina, avevamo entrambi la residenza  a Milano e la trasferta era vietata...fu quel giorno che realizzai che andare in trasferta ed essere uno dei tanti in una tribuna e non poter esultare ai gol della mia squadra, non aveva letteralmente senso! Sarei voluto andare a Brescia, ma senza tessera sarei confluito in tribuna, con la tessera (col cavolo che la faccio...) sarei confluito in uno squallido settore ospiti con 15 sfigati che non avrebbero cantato. Non ho mai fatto scontri, ma in trasferta, sugli spalti, sono sempre stato nelle prime quattro file, con un'unica idea in testa: sti cavoli della partita, la potrei vedere meglio a casa...sono qui e canto finché mi regge la voce per sostenere i miei colori!!
Mi ronza nella testa la seguente domanda: che senso ha andare in trasferta se non c'è colore, se non ci sono cori contro i "nemici", se non ci sono striscioni dei gruppi?
Quando avevo 10 anni la cosa che mi interessava di più quando c'era il vecchio e caro 90 minuto era guardare gli striscioni delle squadre ospiti, guardare l'esultanza di quel gruppetto di tifosi che si erano fatti chilometri e chilometri per seguire la propria squadra...ora guardo solo le partite della ROma, al pub, mezzo sbronzo, o a casa, da sobrio, scroccandole su siti streaming rigorosamente gratuiti...sono a Milano...purtroppo vivo tra eterni dilemmi...dura la vita di un esiliato...regalare i soldi alla Sensi...regalare i soldi alla tessera del tifoso...regalare i soldi alle ferrovie dello stato...MI REMA TUTTO CONTRO!! e che cavolo!! DOve mi giro vedo magagne...potresti dirmi "scendi a Roma ogni tanto e compra il biglietto quando vuoi senza farti la tessera..." MA GLI 89 EURO A ANDARE E 89 A TORNARE A MORETTI, L'AD DI TRENITALIA, GLIELI DAI TU?? TUtto è contro di noi...che palleeeeee!! Per ora scrocco su internet le partite devastando il sistema parallelamente...un domani tornerò nel settore ospiti, lo spero tanto...non vedo l'ora di riprovare quell'odore di canne e fumogeni e torce...cazzo...lo sento ancora nel naso...e quegli insulti dalle tifoserie avversarie, e perdere la voce per farmi sentire, finché non mi manca l'aria nei polmoni...
vabbè, mi sto dilungando...ma credo ci siano ancora moltissimi romantici come me...
Ave... Federico".
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Intanto in Lecce/Genoa un drappello di Genoani hanno assistito alla partita nella Curva Nord leccese, che li ha salutati con lo striscione "Rispetto per chi infrange i divieti".

5 dicembre 2010: ora che la questione del divieto per Chievo/Roma è terminata senza alcuna rivisitazione, l'iniziativa di informazione si amplia in collaborazione con altri siti web.
Clicca sul logo qui sopra e ricorda che bastano un paio di mail a settimana per informare chi non informa.
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Inserite le informazioni su come disdire la AS Roma Club Privilege.
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E-mail da Marco: "Ciao Lorenzo, scusa l'ora ma ho ricevuto una notizia importante e tramite te vorrei diffonderla: "Fonti confidenziali del governo U.S.A. confermerebbero l'ipotesi che, dai files pubblicati da Wikileakes, la Roma alla Lazio he rompe er culo!".
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Pagina di Chievo/Roma in costruzione.
Si segnala striscione in Tribuna coperta con scritto "16 maggio 2010/ 4 dicembre 2010: il calcio è morto", fatto rimuovere dai servi dei servi dopo 3 minuti.

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Da segnalare:
Serie A: persi 130.000 spettatori nelle ultime due giornate!
Serie A TIM 2010-11 - 02/12/2010 12.01.54
Continua il calo degli spettatori nelle gare di Serie A. Nelle ultime due giornate, rispetto agli stessi due turni dello scorso anno, sono state perse più di 150.000 presenze negli stadi della massima serie. Va specificato che, in questo conteggio, mancano gli spettatori di Bologna-Chievo a causa della gara non disputata. Avendo la presunzione di quantificare in meno di 20.000 la cifra degli spettatori che si recherà al Dall'Ara in vista del recupero della gara dei felsinei, possiamo quindi quantificare sui 130.000 circa la quota degli spettatori realmente persi rispetto alle solite due giornate della scorsa stagione. La media stagionale degli spettatori è di 23.737 presenze in media a partita (24.044 era la media alla 14° giornata dello scorso anno) che rappresentano un altro passo indietro per quello che concerne l'affluenza media negli stadi italiani.
In questo contesto va ulteriormente specificato che il 40% circa degli spettatori della Serie A è rappresentato dal pubblico che affolla lo stadio di Milano e Roma. Senza il pubblico di San Siro e dell'Olimpico, la media degli altri stadi scende incredibilmente intorno ai 17.000 spettatori a partita.
Roberto Vinciguerra http://www.violanews.com/news.asp?idnew=68307
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Per quanto riguarda il profilo Facebook di Maroni, vengo informato che:
"ciao lorè, se vuoi scrivere sulla bacheca di maroni su facebook basta cliccare sul tasto "mi piace" accanto al suo nome e si potrà scrivere".
Ancora: "Ciao Lorenzo, non ho più un account fb (mi sono virtualmente suicidato qualche mese fa), ma ricordo che per poter scrivere sulla bacheca del jazzista devi cercare la sua pagina personale e cliccare su "mi piace". Quando avevo fb ho pensato più volte di scrivere su quella bacheca, ma non ho mai avuto il coraggio di cliccare su "mi piace".
Bene. E' la perfetta espressione del concetto di libertà di Maroni. Puoi scrivere solo se sei d'accordo con lui.
E' assolutamente ovvio che è inutile che in 3000 clicchiamo su "mi piace" per poter dire la nostra sul suo profilo Facebook.
Siete quindi d'accordo che solo il sottoscritto si sacrifichi (pur cliccando quel tasto nel senso di "mi piace scrivere la verità") per poter postare qualcosa di interessante su quel profilo o ci sono idee contrarie? Oppure c'è qualcuno che con educazione e fermezza intende cliccare su "mi piace" e con costanza essere la spina nel fianco del suddetto profilo?
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Un derby da tutto esaurito 10 anni fa, Taranto/Foggia: "Ciò che preoccupa parecchio è il numero dei biglietti venduti in prevendita. Non sembra esserci molta partecipazione. Almeno finora. Dovrebbero essere circa 3500 i tagliandi acquistatii. Ma c´è tempo fino a lunedi mattina. Pochi pure i tagliandi staccati per i tifosi dauni con la tessera del tifoso: solo 50".
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Militello: "Ho appena terminato di vedere striscia la notizia di sabato 4/12/10. Un servizio di Cristiano Militello sulla tessera del tifoso sensazionale.
Ha letteralmente messo in evidenza in prima serata l'operato e le falsità di Maroni. Un saluto Lorè. F.".
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_12_mili4.flv
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Intanto vorrei postare questa:
"Ministro Maroni le scrivo questa lettera per farle sapere la mia idea su questo nuovo calcio chiamato Calcio Moderno...
Mi chiamo Simone Pagano, ho 20 anni, sono di Genova...la mia storia col calcio inizia prestissimo.. il primo aprile 1992... Genoa - Ajax...mio padre per la prima volta mi porto alla stadio..in Gradinata Nord... di quella partita sul campo non ricordo nulla... ricordo solo il frastuono... migliaia di voci... uno stadio strapieno...quando entrai rimasi sbalordito.. avevo quasi paura... non avevo visto mai tanta gente tutta insieme in vita mia...riuscivo a vedere tutti grazie all'altezza di mio padre che mi portava sulle spalle...vidi migliaia e migliaia di persone..tutte con la stessa sciarpa al collo e i loro occhi erano come i miei...vedevo la gioia di essere li... vedevo la felicita sui loro volti...iniziò la partita...e sentivo il suonare dei tamburi.... vedevo 100 1000 100000 bandiere sventolare al vento tutte colorate...e come puo immaginare Ministro rimasi a bocca aperta...entrarono in campo dei giocatori con le maglie dello stesso colore delle sciarpe e delle bandiere che coloravano lo stadio...tutto ad un tratto mi spaventai... perche sentii un botto...poi un altro, poi un altro ancora... aprii gli occhi timidamente e vidi il cielo blu colorarsi di mille colori...vidi tantissimi fuochi d'artificio... senti intonare a qualsiasi persona una stessa canzone... la vidi cantare da dei bambini piu grandi di me...la vidi cantare da dei vecchietti...dalle donne.. dalle ragazze.. anche mio padre la cantava guardandomi...e vedevo i suoi occhi luccicare dall'emozione di avermi portato li...non sapevo le parole di quella fantastica canzone... avrei voluto tanto saperle per unirmi a quelle voci che tutte insieme intonavano una melodia fantastica...e mentre tutti iniziavano a cantare questa canzone vidi alzarsi altre mille bandiere..vidi tantissime sciarpe alzarsi e ruotare in aria.. vidi dei papà che facevano saltare i bimbi come me tra le loro braccia...finita questa canzone senti un boato tremendo...tutto lo stadio disse quella parola che mio padre voleva che imparassi ad ogni costo..GENOA...vidi centinaia di mani battere all'unisono accompagnata dai tamburi...la partita prosegui senza che io me ne rendessi conto... ero impegnato a guardare qualsiasi cosa avevo intorno...poi tutto ad un tratto senti urlare tutti...vidi gente che non si era mai vista in vita sua abbracciarsi...urlare... vidi una folla di persone saltare..gente che era diventata tutta rossa in faccia e che sorrideva mentre gridava...con mio padre che all'orecchio mi diceva è gol è gol...
quella partita il Genoa perse 3 a 2... e le speranze di passare il turno erano del tutto vane...vidi la stessa gente, che prima si abbracciava, piangere... per poi abbracciarsi.. consolarsi a vicenda... erano tutti tristi tranne me perche non sapevo che era successo..
Il Genoa perse quella partita ma conquistò un tifoso...
Ed eccoci 18 anni dopo... allo stadio vado da solo con i miei amici...è tutto cambiato... lo stadio non è mai pieno...la gente è cambiata...si vedono poche donne... non ci sono tanti padri coi bimbi sulle spalle, anzi pochissimi... vedo la gente che si avvicina allo stadio con le mani in alto come se si arrendesse... vedo delle persone vestite di giallo fosforescente palapare ogni persona che passa di li.. vedo persone con i metal detector in mano che ordinano di svuotare le tasche...vedo uno in giacca e cravatta con l'auricolare ordinare a non so chi di far buttare una bottiglietta in mano ad un bambino... vedo cancellate enormi...vedo poliziotti con i manganelli ben stretti nella mano a scrutare ogni singola persona che passa di li...vedo ragazzine costrette a spiegare che il pettine non è un oggetto contundente...vedo gli stewart che scrutano e addocchiano bene la carta d'identita x vedere se la foto coincide alla persona...guardo alla mia sinistra e vedo il carcere di Marassi che è proprio attaccato alla Gradinata Nord e mi faccio questa domanda: ma se per entrare allo stadio faccio sta vita qui... quelli che sono li dentro???
Entro allo stadio e vedo la gente che sta seduta su due seggiolini perchè, per chi è alto come me, non riesce a mettere le gambe tra un seggiolino e l'altro... vedo i vecchietti con lo sguardo perso nel vuoto.. chiedendosi cosa ci faccia li... vedo 3 bandiere sventolare...guardando lo stadio vedo enormi spazi vuoti..le persone che occupavano qualsiasi parte di stadio 18 anni fa ora si sono trasformati in orrendi seggioli blu...vedo gente che non riesce a parlare perche la pubblicita dello stadio è troppo alta... vedo i cartelloni pubblicitari al lato del campo che cambiano colore...vedo la gente triste...vedo una persona dentro un pupazzo salutarci senza essere ricambiato... vedo Belen Rodriguez che calcia il pallone in porta sul maxi schermo...vedo telecamere ovunque... vedo 3 giornalisti sportivi sul campo con tanto di scrivania parlare di chissa che cosa...so che negli spogliatoi i calciatori si stanno cambiando sotto l'occhio delle telecamere senza essere liberi di aggiustarsi le mutande che gli stanno andando in mezzo al culo....vedo la parte destinata al settore ospiti con 50-60 persone dentro sedute...sento una voce antipatica dirmi chi giochera, dopo avermi detto che la formazione me la presenta Leroyn Merlin ex Castorama in collaborazione con Seria a TIM tutto parole mandi messaggi e parli gratis solo a 3 euro al mese...inizia la partita e quelle decine di migliaia di voci che cantavano 18 anni quella canzone, che ho imparato in fretta, si sono trasformate in centinaia... ognuno canta col suo tempo...i tamburi non accompagnano il battito della mani... il cielo non si è colorato grazie ai fuoci d'artificio.. in compenso pero vedo telecamere che girano a 360 gradi... vedo centianaia di stewart prendere posto e mettersi in modo da poter coprire tutto il territorio e pronti a diffidare uno se si tiene un pallone che gli è arrivato tra le mani...quello stadio che 18 anni prima era tutto colorato dallo sventolio delle bandiere ora è vuoto, silenzioso, tutt'altro che emozionante... ogni 10 minuti si alza una bandiera che dopo 10 secondi è di nuovo giu...la gente non salta... non canta... è li come se ce l'avessero messa... non vedo piu padri con gli occhi felici x aver portato allo stadio il suo figliolo... sulla mia destra si, vedo 300 bambini.. sono del Genoa For Children... hanno dai 7 ai 12 anni e per venire alla partita hanno dovuto farsi fare 3 fototessere, compilare un modulo, scaricabile su internet, pero solo a colori, fare richiesta al Genoa Cfc.. che ha dovuto aspettare che la Questura di Genova abbia verificato che Davide Parodi, nato il 4 settembre 2001, non abbia commesso reati come risse, offese a pubblico ufficiale o reati da stadio...Quei bambini li non hanno la Carta d'Identita però non possono andare allo stadio senza la Tessera del Tifoso! Perchè comunque anche se hanno 10 anni possono comunque provocare problemi di Ordine Pubblico...
Ora caro Ministro Maroni vorrei che mi spiegasse.. preferibilmente guardandomi negli occhi.. il perchè Lei e i suoi predecessori abbiano dovuto rovinare cosi questo sport, che non è solo sport ma aggregazione, passione...
Mi deve spiegare perchè 18 anni fa se volevo andare allo stadio potevo benissimo recarmi alle 14 e 30 ai botteghini prendermi il mio biglietto con poche lire ed entravo..e ora se voglio andare allo stadio devo:
- andare su internet a cercarmi un tabacchino con circuito Lottomatica che venda i biglietti
- andare in questo tabacchino dare la mia carta d'identita almeno 2 giorni prima della partita..
- spendere 27 euro x un biglietto POPOLARE
- andare allo stadio sperando che la commessa del Tabacchino non abbia sbagliato la mia data di nascita
- stare attento di non avere la fibia della cintura un po piu grossa del normale perche se no mi vedo la partita con i pantaloni alle ginocchia
- mettere il biglietto in quella nicchia elettronica sperando che non mi si sia stroppicciato nel portafogli altrimenti non legge il codice a barre
- comprarmi un pacchetto di cerini nel caso fumassi perche il mio accendino potrebbe essere paragonato a un missile terra aria
- farmi palpare dalla testa ai piedi.. e a volte togliermi le scarpe per far controllare ad un perfetto estraneo che io non abbia addosso niente..
- farmi passare il metal detector in mezzo alle gambe, le braccia, la schiena, i piedi, e la testa...
- far capire allo stewart, che 99 su 100, non parla italiano che non posso lasciare le chiavi attaccata alla moto e che non sono cosi malato da lanciarle in campo..
- ricordarmi che se ho sete non posso comprarmi una bottiglietta d'acqua fuori dallo stadio perchè quando entro me la requisistono perchè il tappo di plastica potrebbe essere pericolosissimo

Gli stadi sono vuoti per tutta questa serie di motivi...è inutile che Lei lasci dichiarazioni dicendo che vuole portare le famiglie e i bambini allo stadio perchè non è cosi... perche se solo io devo stare attento a tutti questi punti sopra indicati, come puo pensare che un padre con 2 figli e la moglie possa seguire tutto questo...
Io non faccio parte di nessun gruppo Ultras non ho mai partecipato a nessuno scontro...ho girato tutta l'Italia per seguire la squadra del cuore di mio padre e di mio nonno...
E in ogni trasferta che ho fatto sono stato trattato dalle Forze dell'Ordine come un delinquente...tenuto sotto la pioggia per ore... ho visto poliziotti dare manganellate a padri che si lamentavano che i loro figli tremavano dal freddo... ho sentito piu insulti dalle Forze dell'Ordine che dalla tifoseria avversaria... sono stato perquisito 4 volte di seguito...sono stato odorato dai cani anti-droga...sono stato obbligato a essere fotografato con la carta d'identita in mano come se fossi un ergastolano!
Signor Roberto Maroni perché?????
Perchè? perchè io ragazzo di 20 anni che la mia colpa è solo quella di essere genoano devo fare sta vita x seguire e sostenere la squadra che tutta la mia famiglia ha sempre sostenuto???
Perchè invece quando lavoro nei vicoli di Genova passo accanto ad agenti di Polizia che vedono un ragazzo spacciare e continuano per la loro strada..? oppure vedono delle ragazze prostitursi e camminano dritto...? magari complimentandosi del fondoschiena della prostituta con il collega...? perchè trattano me e migliaia di ragazzi come me come se fossimo dei cani quando il giorno dopo le stesse Forze dell'Ordine sono in giro per bar e accendono la sirena x poter evitare la coda??
Io faccio l'idraulico dal lunedi al venerdi.. guadagno 1000 euro e mi ritengo fortunatissimo... lavoro in qualche discoteca per poter arrottondare qualcosina...il tutto per potermi permettere di seguire una mia passione...ci sono persone che per seguire la propria passione rinunciano al caffè alla mattina...che mangiano pasta in bianco per poter andare allo stadio alla domenica...
Perchè ostacolare noi??? perchè?? perchè 18 anni fa pregavo il Signore che mio padre mi portasse allo stadio ogni giorno e ora devo andare allo stadio con la nostalgia di quei tempi passati???
Che cosa ho fatto io per meritarmi questo???
Perchè io devo subire questa pena per essere un tifoso di una squadra di pallone??
Non sono gli Ultras il problema e lo sa bene...
Come sempre si tratta di una questione di soldi!
Perchè non vuole che la gente non vada allo stadio alla domenica?? perchè??
Perchè io mi spacco la schiena a lavorare tutta la settimana... arrotondo nelle discoteche il sabato, rischiando di essere coinvolto in qualche rissa fuori dal locale (dove sono li le forze dell'ordine???), e la domenica devo stare a casa sul divano a vedere una Showgirl, che per presentare quel programma è dovuto passare per qualche ufficio di qualche suo collega, che mi fa vedere se Ronaldinho si allaccia gli scarpini con la mano sinistra o con la mano destra?
Perchè dovrei stare a casa negandomi un pomeriggio all'aria aperta...lontano da computer,telivisioni e videofonini che ormai invadono la nostra Nazione?
Signor Maroni perchè vuole che non vado allo stadio a urlare, cantare, saltellare e dare del cornuto all'arbitro...?
Signor Maroni questa sua scelta puo essere pericolosa... perchè ragazzi come me ce ne sono tanti, ma tanti altri...ed è meglio per lei che vadano allo stadio a tifare, sotto la pioggia, la neve o il sole, piuttosto che in qualche bar a bere.. oppure a delinquere...perchè se ci togliete questo punto d'incontro ci operermo a trovarne un altro... alcuni andranno a giocare a biliardo ma molti altri finiranno a fare qualcosa di illegale!
La cosa che mi rattrista di più è che quando avro un figlio non lo potro portare allo stadio e fargli vivere quelle emozioni che ho provato io con mio padre... non gli vedro gli occhi lucidi di felicita... anzi lui vedrai i miei lucidi si... ma di nostalgia...per una tradizione famigliare, una passione, un amore che Lei sta distruggendo!

RicordandoLe, anche se non leggera mai questa lettera, che lottero fino alla fine, e con ogni mio mezzo, per poter fare provare a mio figlio le stesse emozioni che ho provato io 18 anni fa spero di averLe fatto capire quanti sogni sta spezzando...
Simone Pagano



4 dicembre 2010:  qualche articolo:
In pochi grazie a Maroni
Sabato 04 Dicembre 2010 08:34
(Il Romanista - P.Bruni) - Il ministro Maroni dice che gli stadi sono pieni? Avrà le sue buone ragioni e fonti.

Tuttavia, quando gli riferiranno che oggi pomeriggio, alle 18, al Bentegodi, nel settore ospiti dello stadio, ci saranno poco meno di 250 romanisti, probabilmente dovrà fare un passo indietro. Pure piccolo, ma utile a dimostrare che i suoi dati non sempre sono infallibili. Chievo-Roma poteva tranquillamente essere una partita senza obblighi, un incontro fra due tifoserie che non hanno alcun tipo di acredine o conto in sospeso. Esattamente come accadde nell’ultima giornata dello scorso campionato quando in 20.000 accarezzarono, in Veneto, il sogno tricolore. Il ricordo dell’avvocato Grassetti, il presidente dell’Utr, l’unione tifosi romanisti, è la testimonianza più trasparente di quel 16 maggio: «Una delle emozioni più forti mai provate in trasferta, la sera precedente avevamo organizzato una cena in un’azienda agricola insieme ad alcuni sostenitori del Chievo. C’è un rapporto di amicizia nato da tanto tempo, nel panorama italiano sono unici. Hanno un grande senso dell’ospitalità, fra loro ci sono molti ammiratori di Roma». E invece la decisione del Casms, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, di vietare la vendita dei biglietti nella regione Lazio oltre ad essere arrivata senza un motivo realmente valido ha sollevato un grosso polverone. Purtroppo, a poco sono serviti gli appelli durante tutta questa settimana: la Roma ha chiesto al Viminale di rivedere la sua decisione, proprio per non sfavorire coloro che volevano seguire la squadra in trasferta. E’ scesa in campo anche la politica attraverso l’iniziativa del segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler ricorrere al Tar per ottenere una sospensiva del provvedimento: «Andrò comunque avanti – ci aveva raccontato – sino a far accertare dal giudice che divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età non possono esistere, nel calcio come in altri aspetti della vita sociale. Quando poi provengono dal Ministero dell’Interno, la politica tutta dovrebbe fermarsi a riflettere». Alacre lavoro diplomatico anche da parte di My- Roma, l’associazione nata per promuovere l’azionariato popolare giallorosso, ha inviato una lettera sia al Casms, sia al Prefetto di Verona, per far sì che venisse revocato il divieto di acquisto dei biglietti i residenti nel Lazio. Dalle parti del Viminale, però, non ci sono stati atti concessori, a plausibile conferma di ciò che si era annusato fin dall’inizio: alla base del veto per l’acquisto dei tagliandi nel Lazio non c’era un reale pericolo d’ordine pubblico ma semplicemente un goffo tentativo di incentivare la diffusione della tessera del tifoso. Insomma, sollecitazioni che hanno avuto un’incidenza pari a zero. Come zero sono anche le vittorie in trasferta della Roma quest’anno, derby a parte. E magari non è un caso che ciò coincida con la quasi totale assenza di tifosi al seguito.

*
Sempre su Chievo/Roma, ecco alcune foto e commenti sulle ragioni del divieto:
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943#!/note.php?note_id=465998072820&id=106745842510
A proposito: non ci avevamo fatto caso ma il buon Bobo Maroni ha una sua pagina su Facebook... eccola qui!:
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943
Come si fa  scivere sulla sua bacheca?

3 dicembre 2010 (pomeriggio):  qualche articolo per digerire:
“...in nome del Popolo di Gabriele!”
“In nome del Popolo italiano...” E’ iniziata così la lettura della sentenza presso la Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Condanna per omicidio volontario con dolo eventuale per Luigi Spaccarotella, 9 anni e 4 mesi di reclusione, sciorinati su codici e articoli di legge scanditi uno dopo l’altro. In realtà il giudice avrebbe potuto aprire dicendo “... in nome del Popolo di Gabriele”. Già, perché in quel tribunale ha vinto anche la gente, ha vinto il Popolo di Gabriele. Il trionfo della verità sulla menzogna ha riaffermato il principio imprescindibile che la legge è uguale per tutti. Per 3 anni, senza soluzione di continuità, è stato l’unico obiettivo di quanti chiedevano GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI. Non si trattava di perorare la causa di un anno in più o in meno e nemmeno di rallegrarsi (o dispiacersi) dei 9 anni e 4 mesi al posto dei 14 anni richiesti dalla Procura Generale. No, alla magistratura si chiedeva soltanto di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti, di esprimersi liberamente su un assassinio folle senza lasciare coni d’ombra, alibi o ambiguità d’interpretazione.
E alla fine ha vinto il Popolo di Gabriele, migliaia di ragazzi che negli stadi di calcio, in curva o in tribuna, per 3 anni hanno scandito a squarciagola lo slogan GIUSTIZIA PER GABRIELE.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, quella massa critica di migliaia di cittadini che, con Giorgio e Cristiano, mi hanno ospitato in tantissime città e paesini d’Italia in un tour itinerante condotto dal basso, per la diffusione dei miei libri 11 NOVEMBRE 2007 e CUORI TIFOSI, testi scomodi perché maledettamente veri, sinceri e senza peli sulla lingua.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, tutte quelle persone che in una notte d’estate del 2009 si riunirono in Piazza di Ponte Milvio e pochi giorni fa hanno replicato alla Bocca della Verità, sempre con fiaccole, torce e candele in mano, per chiedere silenziosamente VERITA' E GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, quei 25.000 sottoscrittori della petizione popolare UNA FIRMA PER GABRIELE promossa dal COMITATO MAI Più 11 NOVEMBRE che, quando le istituzioni rilasceranno l'autorizzazione necessaria, si ritroveranno idealmente uniti nella stazione di Badia Al Pino Est per scoprire una targa che rappresenta molto di più di una semplice stele, un monumento IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI, CITTADINO ITALIANO.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, anche oltre frontiera, gente d'Europa come i ragazzi di Monaco di Baviera di ritorno dalla trasferta in Champions League a Roma, protagonisti di una commuovente cerimonia officiata sul luogo del delitto per non dimenticare.
Ha trionfato la giustizia italiana ma ha perso (ancora una volta!) la pietas umana di Luigi Spaccarotella, perché se è vero che purtroppo mamma Daniela e papà Giorgio non riavranno mai più loro figlio, è altrettanto vero che l’omicida anche in quest’occasione non è riuscito a trovare coraggio e parole per assumersi pubblicamente colpe e responsabilità.
Ma nel tribunale di Firenze, per l'ennesima volta, ha trionfato invece la dignità e la signorilità della famiglia Sandri. Giorgio, Daniela e Cristiano, volti sofferenti e scavati di persone vere che rimarranno scolpite nella storia nobile del nostro passato prossimo. Sempre composti, sempre misurati, mai con una parola fuori luogo, mai sopra le righe, in ogni momento rispettosi di istituzioni e buone maniere, nonostante tutto.
L'11 Novembre 2007 è stata strappata una giovane vita umana. Ma il 1 Dicembre 2010 quella stessa vita è riuscita a produrre una luce accecante, guida naturale per un'intera generazione di ragazzi che, tra le incognite quotidiane, può comunque cominciare a guardare al futuro con una piccola certezza in più: in Italia la giustizia è amministrata e condotta in nome e per conto del popolo italiano. Donne e uomini coraggiosi, il Popolo di Gabriele.
Abbattuto anche l’ultimo muro di gomma, da oggi Gabriele Sandri può finalmente riposare in pace.
Maurizio Martucci
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A nome della mia famiglia, ringrazio di cuore tutto il Popolo di Gabriele. In particolare ringrazio tutte quelle migliaia di ragazzi di curva, gli ultras del calcio, che in ogni stadio d’Italia e d’Europa hanno condotto insieme a noi questa difficilissima battaglia di verità e giustizia. Alla fine ha prevalso il bene: adesso mio figlio ha avuto giustizia. Giustizia giusta. Grazie di cuore a tutti quei tifosi che, con maturità e alto senso civico, hanno accantonato campanilismo, inimicizie e rivalità di bandiera per unirsi in modo compatto e civile nel nome di Gabriele.
Dovunque voi siate, vi abbraccio forte uno ad uno.
Vi voglio bene!
Giorgio Sandri
*
Passiamo ai reali motivi della limitazione geografica alla vendita dei biglietti di Chievo/Roma. Da "Il ROmanista" apprendiamo qualcosa che già sapevamo ma che ora, anche se ufficiosamente, è confermata e ancor più radicalizza nel senso opposto a quello voluto dal Ministro Maroni e dal suo Osservatorio:
«Rivedete questa decisione». Lo ha chiesto la Roma. E adesso lo chiede anche MyRoma. I vertici dell’azionariato popolare giallorosso hanno inviato una
lettera sia al Casms, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, sia al Prefetto di Verona, per far sì che venga revocato il divieto di acquisto dei biglietti  per chi risiede nel Lazio.
Scrive l’associazione presieduta da Walter Campanile: «A seguito di numerose e-mail ricevute da tifosi della Roma, MyRoma intende sottolineare come
il divieto di vendita dei biglietti nella Regione Lazio per la prossima partita Chievo-Roma sia eccessivamente penalizzante per i numerosi tifosi giallorossi
che non hanno inteso - del tutto legittimamente - aderire al programma "tessera del tifoso"».
Spiegano i dirigenti dell’azionariato popolare romanista: «La partita con i clivensi è una partita non a rischio come dimostra la storia dei confronti
tra le due compagini e come ben sanno tutti coloro che seguono il calcio. MyRoma ritiene che i tifosi della Roma, senza discriminazioni di sorta, abbiano
quindi il diritto di assistere a Chievo-Roma come hanno fatto in modo più che civile in più di ventimila la scorsa stagione e auspica che le competenti
autorità possano rivedere la decisione presa». Il ragionamento di MyRoma non fa una grinza. Che poi, peraltro, è lo stesso fatto anche dalla Roma.
Qualche giorno fa, Trigoria ha chiesto al Viminale di fare retromarcia. E di consentire quindi a tutti di acquistare i biglietti, non solo ai titolari dell’As Roma
Club Privilege, la tessera del tifoso romanista. Ora, mentre dal Viminale fanno sapere (ufficiosamente) che alla base del divieto c’è il tentativo di
incentivare la diffusione della tessera del tifoso, e non un reale pericolo per l’ordine pubblico, la Prefettura di Verona si è invece giustificata sostenendo
che per Chievo-Roma ci siano «elevati profili di rischio ». Si legge sul provvedimento firmato dal prefetto Perla Stancari e pubblicato ieri da asromaultras.
org: «In occasione dell’analogo incontro del campionato 2009/10, sono giunti in questo capoluogo circa 11 mila sostenitori della Roma e un cospicuo
gruppo dei medesimi, privo di biglietto o con tagliando di altri settori, ha posto in essere reiterai tentativi per accedere alla Curva Nord. Tali
episodi rendevano necessario l’intervento delle forze dell’ordine al fine di riportare la situazione alla normalità, le quali venivano fatte oggetto di lanci
di bottiglie di vetro da parte dei tifosi della Roma ». Non solo. Secondo la Prefettura di Verona, i romanisti si sono "macchiati" di un’altra terribile colpa. «Sempre ad opera della tifoseria romanista, sono state fatte esplodere una ventina di bombe carta ed accesi una trentina di fumogeni». Bombe carta e fumogeni. E stiamo parlando della trasferta a Verona con il Chievo. Forse, la curva più tranquilla d’Italia. Chissà quali divieti studieranno per quella a Catania...".
*
Comunicato stampa:
Calcio: Alemanno prende in giro pure i tifosi della Roma?
“Alemanno potrebbe chiedere Maroni l’annullamento della Tessera del Tifoso, voluta dalla Lega Nord per tutelare gli interessi di alcune banche e per dar libero sfogo all’ostilità verso i tifosi. Poi, sempre ai seguaci di Alberto da Giussano, potrebbe proporre di rinunciare sia alle ipotizzate celle di sicurezza negli stadi che ai proiettili di gomma che intendono fornire alla polizia in occasione delle partite di calcio. Infine, visto che siamo a Roma, potrebbe comunicargli di aver deciso di togliere, lui stesso, quell’ennesimo sbarramento, da check point, che è stato realizzato all’altezza del Lungotevere, prima della serie di tornelli che la domenica trasformano l’Olimpico in una sorta di zona di guerra. Se non sta prendendo in giro l’intera tifoseria giallorossa, Alemanno emetta parole forti e chiare in questa direzione come quelle a più riprese pronunciate dalla stessa tifoseria, dimenticando per una volta di aver optato per la militarizzazione ad oltranza della società.”
“E’ arrivato persino il divieto di seguire la squadra in trasferta a Verona con il Chievo. Eppure lo scorso maggio, nell'ultima di campionato, lo spettacolo vero lo assicurò proprio la tifoseria giallorossa, con le circa 20.000 persone di tutte le età  sperando nel miracolo sportivo. Arrivò, però, la delusione per il sogno sfiorato e sfuggito all'ultimo, ma il copione non cambia, sempre nel segno della passione calcistica: prima l'incitamento ininterrotto alla squadra sugli spalti, poi tutti in fila a riprendere composti e in gran serenità la via del ritorno, come se si fosse vinto, o quasi. Tutto questo evidentemente il Casms (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) non lo ricorda o fa finta di non ricordarlo, visto che per il prossimo 4 dicembre ha incredibilmente vietato la trasferta. Si tratta di un altro clamoroso abbaglio preso dal Comitato nel comminare divieti, perché davvero non si trova motivazione alcuna di tale decisione. Anzi no, è un’altra pedissequa affermazione della linea di ottusa ed inutile intransigenza dettata dal Ministro Maroni e dalla Lega Nord, che però di Alemanno e del PDL sono alleati nel governo nazionale e dunque non possono essere ostacolati. Figuriamoci che quando Bossi insulta Roma il Sindaco lo invita a pranzo…”


3 dicembre 2010:  Mail: "Ciao Lorenzo, ho creato questa pagina facebook su cui ho linkato la tua pagina www.asromaultras.org/disdicila e poi inserirò le tue indicazioni su come disdire la tessera del tifoso:
http://www.facebook.com/pages/Aiutare-i-tifosi-tesserati-a-disdire-la-tessera-del-tifoso/179185698758310
Se vuoi pubblica il link sul tuo sito, grazie di tutto quello che fai per noi tifosi, Lorenzo".
*
Bayern: "Ho dato uno sguardo veloce al tuo sito e mi sono imbattuto nel documento
http://www.asromaultras.org/1011romabayern_quest.jpg
Non so se ci hai (già) fatto caso ma sopra la firma del fermato, in tedesco, c'è scritto "INHALT NICHT BEKANNT" che vuol dire "contenuto non conosciuto"!
L'interprete non doveva essere un gran interpretatore se non s'è accorto di una cosa del genere ma soprattutto hanno fatto firmare un foglio a uno che non sapeva cosa stava firmando e la cosa mi sembra piuttosto grave, non credi? Saluti ravenna1913".
*
Alla fine sta succedendo un casino... la facessero finita con sta tessera... Il prossimo Cesena/Bologna, con divieto di vendita dei biglietti ai tifosi non tesserati e il prossimo Pisa/Viareggio, vietato ai viareggini nonostante il gemellaggio (chissà qual era il fattore di rischio! Sarebbe da chiederlo al Prefetto di Pisa!).
Brescia/Milan:
Tutti a Milano!
“Domani sera, giovedì 2 dicembre, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano una “trasferta” a Milano in pullman.
Lo scopo di tale iniziativa è quello di:
- consegnare, alle redazioni di alcuni quotidiani nazionali “simbolo” presenti a Milano, una nostra “riflessione” relativa alle assurde restrizioni attuate per la partita Milan vs Brescia di sabato 4 dicembre;
- sensibilizzare i media e l’opinione pubblica sui paradossi creati dall’introduzione della tessera del tifoso;
- dimostrare l’arbitrarietà e l’inutilità di tale strumento;
- denunciarne l’essenza discriminatoria;
- valorizzare la parte migliore di una sottocultura (quella Ultras appunto) troppo spesso travisata e demonizzata;
- tentare di salvare un calcio ormai allo sbando, senza più bandiere né scopi (se non economici, naturalmente).
Inoltre, sarà l’occasione per incontrare gli amici rossoneri e consacrare lo storico gemellaggio che da sempre vede protagoniste le nostre Curve. ”
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, cogliamo l’occasione per inviare i nostri più cordiali saluti.
Brescia 1911 Curva Nord
*
Punto di non ritorno
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge. (Articolo 16 della Costituzione Italiana).

La Costituzione Italiana, un documento tanto bello e completo quanto sconosciuto e calpestato dalle nostre istituzioni. Ne sanno qualcosa i frequentatori degli stadi che ogni domenica sono costretti a sottostare a inutili, frustranti e grottesche vessazioni imposte ufficilamente per ordine pubblico ma ufficiosamente per mandare avanti quel laboratorio sociale chiamato stadio.

Prendiamo ad esempio quanto successo domenica scorsa ai tifosi Genoani che, non essendo in possesso della famigerata Tessera del Tifoso, avevano deciso di raggiungere comunque Brescia dove il Grifone era impegnato per incoraggiare, almeno da fuori lo stadio, i propri idoli. Una volta arrivati nella stazione del capoluogo lombardo vengono fermati dalla polizia e condotti in Questura, dove avviene l'identificazione senza ragione alcuna. Dopodichè vengono di nuovo riportati in stazione e costretti a riprendere la via per Genova. Tutto questo non sarebbe mai possibile in uno stato di diritto.

Nonostante nessuno dei principali media abbia fatto minimamente cenno a quanto accaduto c'è da sottolineare come episodi simili a questo avvengano praticamente ogni domenica ormai. E' successo ai tifosi del Cesena che qualche settimana fa a Firenze si sono prima visti negare l'accesso al Franchi pur essendo muniti di regolare biglietto con minacce di improbabili Daspo e denunce (c'era un divieto di vendita ai residenti in Emilia-Romagna non tesserati, ma non di acquisto!) e poi dopo aver seguito la partita in un pub del centro storico fiorentino ed essere usciti cantando per la loro squadra del cuore (senza quindi compiere nessun atto violento o intimidatorio) sono stati identificati e condotti coattivamente ai propri mezzi di trasporto.

E questi sono solo due esempi di quello che succede in Italia ogni qualvolta si disputano incontri di calcio, si potrebbe continuare per talmente tanto tempo da avere materiale sufficiente a scrivere un romanzo. La Tessera del Tifoso non funziona, questo ormai lo hanno capito anche i più ottimisti, e probabilmente lo ha capito anche l'integerrimo ministro Maroni. Assistiamo sempre di più a scaramucce all'interno degli stadi (cosa che ormai non avveniva da più di un decennio con questa frequenza) causate dalla vicinanza tra tifosi di casa e tifosi ospiti non tesserati. Si applicano divieti e limitazioni degne del miglior stato di polizia. Mi venga perdonata l'insistenza ma esiste sempre quel documento, la Costituzione, che stabilisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza e religione, ma allora perchè nel derby capitolino dello scorso Ottobre l'accesso ad un determinato settore (la Tribuna Tevere) era limitato ai possessori della Tessera, alle donne, agli anziani ed ai minorenni? Non è forse questa discriminazione? Oppure perchè si può decidere che in un luogo pubblico come lo stadio possano accedere solo gli abitanti della Lombardia piuttosto che quelli della Campania o della Valle d'Aosta? Non è forse questa discriminazione?

Ed intanto però si continua ad andare avanti così, con stadi vuoti e grigi e tifosi insoddisfatti. E la violenza non viene di certo fermata da un bancomat emesso dalla Questura con la collaborazione (ed il profitto) degli istituti di credito. Questa è l'Italia del 2010, dove è in atto una sorta di guerra contro qualsiasi movimento che aggreghi o porti ad usare la propria testa.

La scena più brutta l'ho vista in Piazza Duomo a Milano il giorno di Inter-Twente quando la polizia ha sequestrato una miriade di palloni ai tifosi olandesi che si stavano beatamente divertendo emulando i propri beniamini nella. Quando si vuol vietare il divertimento e la passione si rischia l'effetto boomerang, è meglio avere tifosi contenti e felici o tifosi stressati, irritati ed insoddisfatti?. Del resto i romani lo avevano ben capito: Panem et circense.

Simone Meloni
http://www.newnotizie.it/2010/12/01/punto-di-non-ritorno/

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Prima che scompaia dal web, il modello inglese di Birmingham, di migliore qualità.
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Anche MyRoma, azionariato popolare, scrive all'O.N.M.S. e al Prefetto di Verona per Chievo/Roma:
*
Ancora Chievo/Roma:
"Ciao Lorenzo,
ti scrivo per raccontarti qualche episodio vissuto a Verona sponda Chievo contro la Roma. La trasferta l'ho fatta 3 volte...un 3 a 0 per noi circa sette anni fa... un 4-4 e un 1-0 per noi gol di Menez circa due anni fa...mi pare che Chievo Roma si giochi spesso di questo periodo, intorno al 7 dicembre..io indagherei anche su certe casualità del sorteggio del campionato...il 3-0 era i primi di novembre così come l'1a0...il chievo poi ci capita spesso nelle ultime giornate del girone di andata e di ritorno...boh...ma sto divagando...il succo della mail è il seguente. Quando pareggiamo a maggio in modo rocambolesco per 4a4 ricordo che eravamo qualche migliaio e ci stavamo giocando la champions. Partimmo in 5 da milano con la macchina...tutti romani e romanisti esiliati a Milano. Giornata di sole e calcio e Roma. Pisciata al bar di fronte lo stadio, panino al baracchino sotto la curva del chievo...nessun problema, anche con i vessilli di Roma al collo. A fine partita, se stavamo a giocà la Champions...eravamo incazzati per il risultato, ma io chiacchiero con tutti tranquillamente...mi si fanno avanti diversi settantenni coi nipotini vicino per commentare la bellissima partita (4a4 era per loro un risultato spettacolare...io avevo perso le speranze di entrare in coppa campioni e me giravano talmente tanto che stavo per decollare)...insomma, questi anziani mi iniziano a commentare la partita con accento veronese...in modo pacifico, tranquillo, sereno, con i nipoti vicino di 7-8-9 anni...ci chiacchiero un po' pacificamente come se fossi seduto al bar...ridiamo, chiacchieriamo e commentiamo quella che in fin dei conti è stata una bella giornata all'aria aperta fatta di sport, passione e cori! GRAZIE MARONI...HAI IMPEDITO CHE QUESTA CIVILE DISCUSSIONE TRA UN TRENTENNE ROMANO E ROMANISTA FRACICO E DEI SIGNORI GENTILI E CORDIALI DEL CHIEVO CON I NIPOTINI AL SEGUITO POSSA AVVENIRE DI NUOVO...me rodeva di brutto ma come si fa a non chiacchierare un po' con degli anziani coi nipotini al seguito? commentando una partita di calcio che è finita rocambolescamente 4a4? Loro veronesi, io romano...abbiamo parlato serenamente...CARO MARONI...PENSA, UN ROMANO CHE INTERAGISCE CON DEI VERONESI...CARO MARONI...TI DIRO' DI PIU'...LA MIA RAGAZZA E' DI BERGAMO...MA NON BERGAMO CITY...BERGAMO PROVINCIA, UN PAESE LEGHISTA...E MI HANNO ACCETTATO...MARONI...UN ROMANO NELLA PROFONDA PROVINCIA BERGAMASCA...PENSA TE...CHE FAI...VUOI DIFFIDARMI DALLO STARE CON LA MIA RAGAZZA??
MARONIIIII SNIP SNIP SNIP...CHE SAREBBE POI (SNIP!) DI CUOREEEEEE...
Concludo dicendo che ci sono persone intelligenti e persone che non lo sono...stabilite voi tra quali collocare il nostro odiato ministro....
Ciao Federico".
Altra mail: "Ciao Lorenzo, a parte che non penso che la tessera del tifoso diverrà obbligatoria per entrare in uno stadio con o senza abbonamento, rispondo a chi dice che se lo diventasse si vedrebbero solo i veri. Non è così, io gia da quest'anno boicotto in maniera TOTALE lo stadio, perchè a queste condizioni non entro nel loro giochino del cazzo, e secondo se tutti quelli con un minimo di mentalità facessero altrettanto sarebbe un segnale molto forte. Ebbene si, mi dispiace dirlo, MA IO SOGNO UN OLIMPICO DESERTO quest'anno, uno schifo di atmosfera, 3 mila spettatori a partita, niente di niente, cosi anche la nostra dirigenza magari comincerebbe ad alzare un minimo la voce contro quel @#ù'=? di Maroni, che onestamente, spero di tutto cuore, non resti in carica dopo il 14".
Domande: "Ciao Lorenzo, ho una curiosità: sappiamo che l’utilizzo della TdT, con l’obbligo di possederla per occupare i settori ospiti degli stadi italiani, si regge su una circolare ministeriale e non su una legge o un decreto. Se il governo non dovesse incassare la fiducia e cadesse, cosa ostacolerebbe giuridicamente il ritorno dei tifosi nei settori ospiti?
Credi poi che chiunque verrà dopo Maroni continuerà sulla sua linea?
Grazie mille se vorrai rispondermi e risolvere il mio dubbio.
Saluti e complimenti sinceri per il tuo impegno. Piero".
*
Pensieri sulla tessera (da vedere, modello inglese a parte!):
http://www.youtube.com/watch?v=egOtLWsvv-4&feature=related
*
Lech Poznan: "Ciao Lorenzo, volevo solo fare una puntualizzazione su quanto scritto in una mail:
lo stadio del lech poznan è coperto: http://www.lechpoznan.pl/pop_galeria.php?g=ga,1643,72894
 ha il negozio ufficiale all'interno: http://www.lechpoznan.pl/en/art,7251,shop.htm
per le partite a rischio si viene schedati: http://www.lechpoznan.pl/en/art,65,ceny.htm
Sul fatto che nell'est europa gli ultras stiano vivendo i nostri anni 80 è cosa assodata. ciao!".
*
Cluj/Roma in trasferta: "Sono ancora a disposizone 4-5 posti su un bus privato che effettuerà il transfer da Timisoara per Cluj l'8 Dicembre, con rientro a Timisoara subito dopo la partita. Requisiti fondamentali per usufruire di tale servizio sono l'avere tanta voce da spendere durante il match, ma soprattutto NON essere Tifosi Privilegiati". Chi fosse interessato mi invii una mail.
*
La protesta (o forse la vendetta): "Ciao Lorenzo, Anche io ho contribuito alla diffusione della protesta. Il tutto costa solo il prezzo della telefonata (fax) alla UEFA e/o ai media, un po’ di buona volontà e (cronometrati) 4 minuti abbondanti, se si ha dimestichezza con il pc e d il fax. Possiamo arrivare a 10 minuti al massimo se chi volesse intraprendere questa strada, fosse un neofita assoluto.
MA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, DI PAROLA, DI PROTESTA, DI CIRCOLAZIONE NEL TERRITORIO NAZIONALE, DI VIVERE LA PROPRIA PASSIONE SENZA REPRESSIONE NON HA PREZZO!!!
…per tutto il resto, per chi volesse chinare la testa, davvero e MAI come in questo caso (visto che la TdT lo è)…c’è MASTERCARD!
Forza ragazzi, oltre i colori, oltre il credo politico, oltre le differenze sociali, d’età, di cultura…questa battaglia la vinceremo UNITI! Mirko".
*
Per finire: "Ciao Lorenzo,
già quest'anno non avevo tanta voglia di fare l'abbonamento per via della tessera del tifoso....questo ha comportato il mio allontanamento da tanti amici che non hanno fatto la tessera e che giustamente non mi volevano giù a tifare con loro.
Ma ero stato spinto solo dall'amore per la Roma e dai 17 anni ininterrotti di abbonamento.
Poi sono giunte le partite alle 12:30,le trasferte vietate,l '"apartheid" allo stadio,quasi tutte le partite in notturna....e ora addirittura lo sciopero dei calciatori. Si permettono di scioperare loro che prendono lauti stipendi senza preoccuparsi di me che pur di vederli (e prendo la misera cifra di 280 euro al mese!) faccio enormi sacrifici.
Quindi per questo ho deciso di attuare una protesta molto singolare contro il calcio moderno....ho deciso di vedere solo le partite in cui la Roma gioca alle 15. Per questo ho deciso di vendere il mio abbonamento a 150 euro!
Puoi mettere questo annuncio sul tuo sito?
Chi volesse mi può contattare alla mia email: pietro.mirabelli@tin.it
Ti mando un abbraccio e speriamo in tempi migliori. Pietro "Senatore con noi"


2 dicembre 2010: tutto tranquillo in Inghilterra... Birmingham/City/ Aston Villa:
http://www.youtube.com/watch?v=y1tMdWRFMLk
http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-birmingham-11894728
E visto che fanno sparire i video per la censura mediatica, eccolo qui in forma più ampia.
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2010/11
Fiorentina/Reggina (Coppa Italia)
Stadi pieni, come in Premier League... 
due tifosi ospiti per nove stewards
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Ci siamo tutti chiesti per quale ragione Chievo/Roma dovrebbe essere un incontro a rischio.
La Prefettura di Verona ha risposto alla mia mail inviandomi il provvedimento prefettizio (in attesa che gli stessi vengano direttamente pubblicizzati sui siti delle Prefetture).
Ora apprendiamo che la scorsa stagione c'è stato un lancio di bottiglie contro le forze dell'ordine in occasione della suddetta partita da parte di tifosi della Roma che non avevano il biglietto e l'accensione di molti artifizi pirotecnici.
Nessun accenno a contrasti con la tifoseria clivense.
Il ragionamento, quindi, è semplice: la partita non è affatto a rischio in sé e per sé, ma lo diviene per via di un fatto precedente, di cui in pochi si sono accorti, che ha visto la tifoseria della Roma contrapposta alle forze dell'ordine.
Quindi il rischio è tra tifosi della Roma e forze dell'ordine.
La conclusione è evidente: ai tifosi della Roma dovrebbe essere vietato l'accesso a tutte le partite ove ci sono forze dell'ordine presenti, non solo a Chievo/Roma e quindi a tutte le partite, visto che l'acrimonia è contro di loro.
Per quanto riguarda gli artifizi pirotecnici, accesi - è vero - in gran numero a scopo folkloristico, gli stessi non hanno la funzione di far sì che una partita diventi a rischio per un uso pregresso non violento degli stessi: in qualunque partita è possibile che vengano accesi artifizi, non soltanto in Chievo/Roma.
Le motivazioni, quindi, sono del tutto speciose e sfruttate strumentalmente: una partita è a rischio se ci sono forti contrasti tra le tifoserie, giacché, diversamente, tutte le partite sono a rischio.
*
Sul punto delle motivazioni: "Ciao Lorenzo volevo solo fare una rapida osservazione in merito alla pericolosissima partita chievo-Roma dell'anno scorso, per avere un idea del clima partita basta semplicemente leggere i commenti delle persone nella pagina da te dedicata su questo eccezionale sito-memoria storica, in particolare sull'"imbuto" creato dai celerini-carabinieri, unico momento di esasperazione e motivo di inutile tensione...mah.
un abbraccio, C.".
*
Vedete: non si pongono troppe domande, e neanche le pongono al potente di turno, ma qualche riflessione sanno farla anche loro... Ma, soprattutto, è evidente che qualche e-mail gli è arrivata! E anche alla Roma è arrivato qualche fax....

Il Corriere della Sera

La Stampa
Da L'Opinione:
L'OPINIONE - Il fallimento della Tessera: Deputato Maroni, perché?
Scritto da Monica Valendino
Giovedì 02 Dicembre 2010 05:13
La Tessera del Tifoso voluta dal presumibilmente assiduo frequentatore degli stadi, ministro Roberto Maroni, di domenica in domenica si sta dimostrando sempre più un flop. Anche commerciale, perché a quanto ci risulta sono ben pochi i tifosi in Italia che hanno trasformato la Tessera in una vera e propria carta di credito. per cui le idee dei club di commercializzare la passione sta dimostrandosi un buco nell’acqua.
Tutto questo quando, non ci stancheremo mai di dirlo, c’è una direttiva UE (per cui non una cazzabubbola come l’avrebbero chiamata a Mai dire Gol, che invita i paesi a adottare il Supporters Direct, che non è solo un modo per far diventare i tifosi veri e propri membri del club, ma promuove anche il confronto tra tifoserie diverse per arrivare a punti in comuni atti a migliorare il calcio.
16 paesi su 27 l’hanno adottato con successo: l’Italia, inutile dirlo, non è tra i 16. Strano vero che solo Cipro abbia votato per lei quando era da decidere a chi assegnare l’Europeo 2016?
La violenza per la Uefa è un problema grave. Ovviamente la soluzione non è nemmeno il Supporters Direct visto che questa si manifesterebbe in altri luoghi. Fa parte del Dna umano, specie dove c’è ignoranza, povertà e arroganza.
Ma se non altro almeno si fa qualcosa per il calcio.
Ricordiamo cos’è il Supporters Direct ancora una volta, perché vorremmo una risposta del perché nessuno ne parla. Non abbiamo l’arroganza di dire che è la soluzione migliore ma vorremmo capire perché una direttiva UE è finita nel cassetto.
Deputato Maroni (chiamarli onorevoli è grammaticalmente sbagliato, ma ossequioso, all’italiana insomma), ci spieghi perché tale direttiva è finita nel cassetto e cosa c’è di sbagliato nel promuovere l’iinterazione tra tifosi facendoli divenire parte integrante dei club? Si badi che non sempre ci sono casi dove questi devono mentre denaro per salvare i loro presidenti dai debiti, ma molto più spesso sono attivamente coinvolti nelle scelte della società.
Leggendo il nostro articolo in merito, l’Avvocato Diego Riva di Modena assieme alla sua assistente Evelina Pecciarini, che sono i massimi esperti in Italia della materia: Il movimento italiano per il coinvolgimento dei tifosi e la loro partecipazione nella proprietà dei club è parte di un movimento più ampio che sta crescendo in tutta Europa con l’aiuto di Supporters Direct e che comprende Paesi come Regno Unito, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia ed Israele. Ogni nazione ha chiaramente il suo particolare contesto ed i suoi problemi, ma è ormai chiaro che i fattori che uniscono i tifosi sono di gran lunga più numerosi più di quelli che li dividono. La sensazione di essere parte di un movimento più ampio è fonte di orgoglio e forza per chiunque vi è coinvolto.
Ricapitoliamo anche cosa vuole la direttiva UE: E’ una associazione inglese finanziata dal governo inglese che aiuta i tifosi a mettersi insieme, a formare dei trust (gruppi, società) per poter far sentire la propria voce nella gestione dei club. In pochi anni i trust sono diventati più di 160, dalle squadre più grandi a quelle più piccole, e in alcuni casi i tifosi non solo vantano una presenza all’interno del consiglio direttivo ma sono proprio loro i proprietari, spesso intervenendo prima di una possibile bancarotta o fallimento. Decine di migliaia di persone sono coinvolte ognuno contribuendo con quello che può, finanziariamente, con le proprie capacità professionali, donando parte del tempo libero per lavorare durante le partite o durante la settimana. Il successo di queste iniziative è stato talmente importante che non solo il governo inglese continua a credere nel progetto ma anche la UEFA si è interessata finanziando uno studio di fattibilità a livello europeo.
Deputato Maroni perché si ostina a difendere una creatura senza senso? Gli incidenti, lo si è visto a Udine avvengono fuori e non dentro lo stadio. Anzi con la Sua proposta sono più facili perfino dentro gli impianti perché chi non è tesserato e l’Osservatorio reputa la gara nona rischio può mischiarsi con la tifoseria opposta. Brescia-Udinese per chi c’era deve essere da monito.
Intanto grazie a questi provvedimenti gli stadi si vanno svuotando, si parla di sciopero calciatori (giusto ma intempestivo), ew la Legge sugli Stadi rimane una parola per fare una bella campagna elettorale. Da anni giace sui tavoli di varie commissioni senza esito. Sembrava che dopo un primo si della Camera al Senato non ci fossero problemi. Invece tutto dimenticato.
L’importante è, probabilmente, far diventare il calcio come molti sport americani: televisivi, dove la gente ingrassa con pizza, patatine, hotdogs, hamburger, birra e rutto libero e scusateci la citazione fantozziana. Ma il mirtico ragioniere non aveva altri mezzi per andare allo stadio e la tv era un conforto. Oggi il commercio calcistico l’ha fatta divenire la padrona assoluta del vapore dove perfino le emozioni sono gestite dalla regia.
Chissà perché ritorna in mente The Truman Show e la voglia matta di fuggire alla Fiji".
*
E-mail: "Il mio sarà sicuramente un pensiero che ai più potrà sembrare impopolare e fuori luogo. Il prossimo anno, come sappiamo, se le cose dovessero continuare così, sarà obbligatoria la tessera del tifoso anche per i non abbonati (non è detto, dipende da moltissimi fattori...). Quindi, se io, non abbonato, volessi acquistare un biglietto per andarmi a vedere una partita qualsiasi della Roma in campionato non potrò farlo senza essermi tesserato. Ebbene, una svolta così nel nostro ambiente ci vorrebbe. Solo in questo modo verrà fuori chi è veramente ultras. Chi invece si divertiva e si diverte tutt'ora a farlo (l'ultras) verrà finalmente "smascherato". Solo allora
ci conteremo....e vedremo quanti saremo rimasti...nella speranza di tornare tutti insieme, un giorno speriamo non troppo lontano, spalla a spalla, a sostenere la Nostra Roma. Un abbraccio, Max".
*
Lech Poznan/Juventus:
"Ciao Lorenzo,
ieri sera mi è capitato di vedere in tv la partita della juve in Polonia...
ovviamente i vari commentatori giocatori e allenatore a dire che non si doveva  giocare bla bla chissenefrega
la cosa che ovviamente ci si è guardati bene dall'evidenziare è che a -20 con bufera di neve in Polonia lo stadio era ESAURITO e la gente ha cantato 90
minuti... e non mi pare che lo stadio di Poznan fosse coperto, coi ristoranti, gli alberghi  il museo del club e altre cazzate.
Ora a parte l'ovvio confonto con lo stivale sulle fregnacce della tessera, delle famiglie e del modello inglese etc., è evidente anche l'abisso di passione, colore, attaccamento e Fame che separa la realtà italiana e dell'europa occidentale con certe realtà dell'est... passione e sentimenti che non è solo il governo che ha contribuito a reprimere o a lobotomizzare ma che mi sembra stiano sparendo intrinsecamente nei periodi che stiamo vivendo... la
visione dello stadio di Poznan è stata una boccata di aria fresca in un grigiume generale".
Il fatto è che l'Europa dell'Est è uscita da un periodo di repressione, noi ci stiamo entrando. Quando è caduto l'aereo con a bordo i rappresentati del Parlamento, qualche mese fa, la gente era sinceramente dispiaciuta e il Paese si fermò. Accadesse da noi, si farebbe festa.


1° dicembre 2010: l'Osservatorio fa dietro front su Lazio/Inter e apre la vendita dei biglietti a tutti.
Per quanto riguarda Chievo/Roma, una info che mi viene mandata.
"Biglietti Chievo-Roma. Un'informazione utile per i non tesserati non residenti nel Lazio, ma che comunque vivono a Roma e dintorni (e che quindi non hanno modo di acquistare comunque il biglietto). Ho scritto al ChievoVerona e mi è stato confermato che i biglietti saranno in vendita anche sabato "allo stadio dalle 9,30 - 12,30 / 15,00 - inizio gara".
Può sembrare una cosa ovvia, ma visti i tempi che corrono ed il fatto che sul sito del Chievo non era specificato, è sempre meglio informarsi.
No alla tessera! Andrea".
Costi biglietti per Chievo/Roma:
15^ giornata del girone di andata
CHIEVOVERONA - ROMA
Sabato 4 dicembre 2010 - ore 18:00
SETTORI IN VENDITA E PREZZI
SETTORE INTERO DONNA - OVER 60 STUDENTE UNIVERSITARIO UNDER 18 UNDER 14
POLTRONISSIME 85,00 67,00 53,00 42,00 10,00
POLTRONE 45,00 36,00 29,00 23,00 10,00
TRIBUNA SUPERIORE 38,00 27,00 21,00 16,00 10,00
CURVA SUD LOCALI 22,00 18,00 14,00 11,00 10,00
CURVA NORD OSPITI 22,00 NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE
VENDITA BIGLIETTI SETTORI “POLTRONISSIME/POLTRONE/TRIBUNA SUPERIORE/CURVA SUD LOCALI”
Da lunedì 22 novembre a venerdì 3 dicembre, salvo esaurimento dei posti disponibili alla vendita, i tagliandi dei settori “Poltronissime”, “Poltrone”, “Tribuna Superiore” e “Curva Sud Locali”, saranno in vendita esclusivamente presso le agenzie del Banco Popolare di Verona S.G.S.P. di Verona, provincia e di tutto il territorio nazionale, con esclusione della regione Lazio.
ATTENZIONE: Questa mattina, nel corso della riunione settimanale, il Comitato di Analisi per la Sicurezza sulle Manifestazioni Sportive, ha imposto per la partita con la Roma, il divieto di vendita dei biglietti ai residenti della regione Lazio. Sono esentati da tale restrizione i possessori della Tessera del Tifoso.
Ebbene, ancora non esiste alcuna disposizione del Prefetto di Verona al riguardo o, per lo meno, non è stata resa nota.
Allo stato, quindi, non esiste alcun divieto.
Ho appena scritto al Prefetto di Verona al riguardo.
*
Sempre ottimo Mario Staderini, segretario dei Radicali:
"Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Te la do io Tokyo per commentare la trasferta di Verona in ottica giallorossa
Chievo- Roma, cosa succede?
L’anno scorso i tifosi, ben 20mila persone sono andate a vedere la partita senza problemi. Oggi è stata vietata la trasferta ai residenti del Lazio, come l’episodio dell’ultimo derby, in cui la tribuna Tevere aveva delle restrizioni particolari sulla vendita dei biglietti, è evidente come questi provvedimenti fatti dall’ordinanza di un Prefetto, vengono sicuramente al di fuori dei diritti costituzionali. Ho portato tutto al TAR, chiedendo una sospensione del provvedimento. Si può aderire all’'iniziativa mandandomi una mail a: staderini@radicali.it. Vorrei che il sindaco Alemanno si schierasse a difesa
cittadini, difendendo la libertà individuale e i principi della costituzione. E’ un'’azione popolare che consente al cittadino che non viene tutelato dal comune di prendere provvedimenti. Succede in questi giorni, sto verificando se si fa in tempo ad avere un provvedimento prima della partita. Oppure lo faremo comunque per il futuro, perché è importante per tutti quanti. L’'episodio di Cagliari, dove un ragazzo è stato denunciato e sottoposto a Daspo di 5 anni, per aver lanciato alcuni cori contro il Ministro Maroni.  La legge prevede che se uno con dei cori incita alla violenza, c’è la possibilità di dare il Daspo, ma da quello che ho capito è stato solo espresso un dissenso. Maroni però non risponde, punta sull’autoritarismo. Il problema deve essere affrontato non solo da chi si occupa di calcio, deve essere una questione affrontata da tutti, come la tessera del tifoso. E’ possibile che chi non ha la tessera sia considerato un violento? Se ci sono troppe regole vengono usate arbitrariamente".


30 novembre 2010 (pomeriggio): iniziamo da Alemanno, che a parole si schiera, nei fatti un po' meno.
Gianluca: "Visto che gira da tempo questa presa in giro:
Intervistatore: Nei mesi scorsi lei aveva detto che sarebbe stato disponibile a parlare con Maroni.
Alemanno: E lo ribadisco. Sto aspettando che i tifosi mi facciano delle proposte. Se dovessero esserci sono disponibile a portarle al ministro per far sì che ci sia una revisione.
non credi sia arrivato il tempo di levare ogni alibi e fargliela questa proposta? Che poi troppo complicata non è. Lasciare la tessera del tifoso con i suoi presunti vantaggi, eliminare l'obbligo di possederla per andare in trasferta  nel settore ospiti  (come in realtà già sta accadendo a Roma da un mese e passa) ed eliminare l'obbligo di farla per chi si vuole abbonare.
Che ne pensi? Ciao Gianluca".
Beh, la prima risposta la dà la politica:
CHIEVO-ROMA: COMUNE DI ROMA RICORRERà AL TAR CONTRO DIVIETO TRASFERTA
STADERINI (RADICALI) ESERCITA L’AZIONE POPOLARE
E CHIEDE AD ALEMANNO DI ADERIRE
Roma, 30 novembre 2010
Il Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini impugnerà dinanzi al giudice amministrativo l’ordinanza del prefetto di Verona che vieta ai residenti di Roma e del Lazio l’acquisto di biglietti per la partita Chievo-Roma.
Staderini proporrà ricorso, oltre che nel proprio interesse, anche a nome del Comune di Roma, esercitando l’azione popolare prevista dall’articolo 9 dello Statuto e che consente a ogni elettore di sostituirsi al Comune nelle azioni legali ad esso spettanti.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani.
“Ora basta, di fronte alla deriva poliziesca e autoritaria che travolge Stato di diritto e Costituzione, è urgente portare nei tribunali le politiche e gli atti del Ministero dell’interno.
Non esiste Paese democratico in cui l’ordine pubblico viene gestito imponendo divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età.
È successo per il derby Lazio-Roma, dove la Tribuna Tevere era vietata agli uomini e ai maggiorenni, si ripeterà per Chievo-Roma, dove il divieto riguarderà tutti i residenti del Lazio nonostante lo scorso anno in 20 mila si recarono a Verona senza problema alcuno.
Ordinanze analoghe, immotivate e irragionevoli, si ripetono in tutta Italia.
Quando in nome della sicurezza si violano sistematicamente le liberà costituzionali, il rischio di svolte illiberali per tutti è alle porte.
Impugnerò le ordinanze anche a nome del Comune di Roma, e chiedo al sindaco Alemanno di aderire formalmente a tutela degli interessi della cittadinanza".
Finalmente!
La seconda risposta gliela dò io, visto che le medesime cose sono state chieste anche dopo il raduno nazionale alla Bocca della Verità.
La proposta giuridica è solo una: modificare l'art. 9 della legge 41/07 che dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio, in qualunque epoca, non possa ottenere titoli di accesso agli stadi: oggi la tessera del tifoso, domani gli stessi biglietti di ingresso.
Già sono state segnalate applicazioni dell'art. 9 al di là dei chiarimenti dati dall'On.le Maroni che dice che la Tdt non può essere rilasciata a chi ha una diffida in corso o a chi ha subito una condanna per reati da stadio negli ultimi 5 anni.
La modifica dell'art. 9 deve andare nel senso che deve essere chiarito che non può avere titoli di accesso (e quindi la Tdt) chi ha un daspo in corso e chi è stato condannato negli ultimi 5 anni per reati "da stadio" A MENO CHE PER LO STESSO FATTO NON ABBIA GIA' SCONTATO LA DIFFIDA che, altrimenti, verrebbe prorogata ingiustamente....
Questa è una proposta o si deve ancora attendere?
Giuridicamente, questo è il punto.
Le altre problematiche repressive non riguardano direttamente la tessera del tifoso, ma riguardano gli orpelli burocratici per il materiale da tifo e via dicendo. Nei tanti pacchetti sicurezza che vengono approvati, inserissero pure questa modifica che, peraltro, è già contenuta in un disegno di legge a firma Benedetti-Valentini.
*
Chievo/Roma da "Il Romanista", Daniele Galli:
"Chievo/Roma: Settanta per settemila. Non scervellatevi in calcoli, la soluzione è molto più semplice di quello che possa sembrare. Settanta sono i tifosi della Roma che già possiedono un biglietto di settore ospiti per Chievo-Roma. Settemila è la capienza complessiva di quello spicchio del Bentegodi. Già che ci siamo, diamo anche un’altra cifra: ventimila. Sono i tifosi della Roma che lo scorso 16 maggio seguirono la Magica a Verona contro il Chievo. «Per quella occasione - dicono dalla società veneta - concedemmo ai romanisti anche le Tribune Superiori, oltre a tutta la Curva Nord». Settanta contro settemila. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, continua a sostenere che l’affluenza negli stadi italiani sia aumentata rispetto alla passata stagione. E che quindi la gente sia entusiasta del nuovo ordine costituito. Le cifre del Viminale lo confortano, è vero. Ma solo sul primo dato. Sono in aumento le presenze dei tifosi delle squadre di casa. Ma non lo sono quelle dei tifosi delle squadre ospiti. Settanta tifosi della Roma col Chievo è una pagina nera
del calcio. D’accordo, alla partita mancano ancora quattro giorni (tre per il settore ospiti: la prevendita, per legge, deve cessare alle 19 di venerdì). Ma
quanti potranno essere i romanisti a Verona, sabato? Novanta? Cento? Comprare un biglietto di Chievo-Roma (22 euro, punti vendita Banca Popolare
di Lodi, Banca Popolare di Novara e Credito Bergamasco) è praticamente impossibile. Il Casms, acronimo di Comitato di analisi sulle manifestazioni
sportive, ha vietato la prevendita ai residenti nel Lazio. Impedendo così, di fatto, che si ripetesse un altro esodo di massa. Chiaramente, non i ventimila del 16 maggio. Lì ci si giocava lo scudetto, qua solo i tre punti. Ma qualche migliaio di romanisti a Verona, senza limitazioni, ci sarebbero andati sicuramente. «Siamo allibiti anche noi», spiegano dal Chievo. Dove non hanno potuto far altro che prendere atto delle prescrizioni del Viminale, che ha definito la partita «a rischio ». Risultato: vendita dei biglietti vietata a chi abita nel Lazio. Dalla limitazione si salvano, come sempre, i possessori dell’As Roma Club Privilege. I titolari della tessera del tifoso giallorossa, dunque, non solo potranno tranquillamente andare nel settore ospiti. Ma saranno pure gli unici a farlo. Tra i paradossi denunciati dai romanisti, oltre al fatto che la trasferta col Chievo sei mesi fa non era a rischio, c’è pure questo: se una partita è a rischio, basta davvero una tessera a eliminarlo?".
*
Marco: "http://roma.myphotosoccer.it/content/speciale-10-anni-di-curva-sud Si lucra su tutto…anche su foto che evidenziano gravi reati ;) Ciao Marco".
I romanisti di Parigi:


30 novembre 2010: inserite altre foto e un resoconto di Palermo/Roma.
Per chi non avesse ancora mandato la mail all'UEFA, il testo è stato tradotto (e ampliato) da Xavier di Parigi in francese. E' persino meglio mandare il testo in francese (lingua ufficiale dell'UEFA, se non erro) che quello in inglese.
Peraltro, è doveroso un chiarimento. Personalmente non mi auguro neanche che l'Osservatorio ci ripensi. La farebbe passare come una graziosa concessione, come a dover dire grazie. Facessero quel che vogliono: costantemente, d'ora in poi, ogni loro decisione verrà inviata all'UEFA e al nostro indirizzario di giornalisti, opinionisti ecc. ecc.. Continuano a dare cazzotti in faccia ma non si cade a terra, tutto qui. Stile Gandhi.
Questa ultima esternazione del Ministro Maroni è però fantastica:

"La tessera del tifoso ha avuto uno straordinario successo, siamo oltre le 700 mila richieste" (tempo fa disse che erano 800mila o sbaglio?). Lo ha ricordato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che si tratta "di uno strumento che serve per evitare provvedimenti restrittivi, perchè se tutti la avessero non ce ne sarebbero" (Non è vero. Ci sarebbero lo stesso, ma ne sarebbero esentati coloro che ce l'hanno, esattamente come ora). Il ministro ha ricordato che "chi ce l'ha è un tifoso che va a vedere la partita e non a tirare bombe-carta" (beh, sì, si è visto a Fiorentina/Juventus!), aggiungendo che "ogni domenica c'è il pirla di turno che ci conferma quanto sia necessario adottare misure restrittive" (che infatti non hanno evitato un bel nulla). Maroni ha poi concluso che chi ha il Daspo o altri provvedimenti restrittivi non può avere la tessera e quindi non va in trasferta (no Maroni, stai dicendo cose inesatte: chi ha il daspo, oltre a non avere la tessera, non va neanche alle partite in casa, tessera o non tessera: se entra lo arrestano!), e che quella della tessera del tifoso "è una realtà che procede, tutte le squadre di serie A, B e Lega Pro l'hanno accettata (accettata??? O subita???? Evitiamo ogni commento, la frase si qualifica da sé...) perchè lo considerano per quello che è: uno strumento di fidelizzazione. C'è una piccola frangia di ultrà (ultrà della libertà) che non vuole accettare le regole dello sport come fatto sportivo e non come violenza - ha sottolineato - è una sparuta minoranza, continuerà ad esserlo e non mi farà cambiare idea". 29 Novembre 2010 fonte tmw".

*
E-mail: "Lorenzo ti scrivo per dirti che anche io ho scritto e spedito le varie mail in merito a chievo/Roma. Ho aggiunto però nel testo per la mazzoleni che la squadra quando non ha i tifosi dietro non fa un cazzo! Le trasferte le stiamo a perde tutte, all'inizio del campionato zero tifo e, guarda caso, pochi punti. Con la scesa dei gruppi e il tifo più compatto della parte bassa hanno iniziato ad arrivare i punti e siamo risaliti in classifica. Cazzo, ci vuole tanto a capire che se gli ultras della Roma non la possono seguire la squadra non ha motivazioni? Credo che anche questo vada fatto notare a chi (malamente) ci presiede e non ci si incula minimamente. A chi continua spudoratamente a chiederci 2 € in più PERCHè NON CI SIAMO TESSERATI, e non ha detto una parola contro la tessera, o in favore di Daniele quando è stato massacrato per aver esposto il suo pensiero. A chi continua a dichiararsi amica di galliani.
No alla tessera del tifoso. No al calcio moderno. C.".

La Repubblica

Sampdoria/Milan
*
La fatal Verona: "VOGLIO INVITARE I TIFOSI DELLA ROMA "VERI" A FARE UN GRANDE PASSO CONTRO LA REPRESSIONE....A BOICOTTARE LA TESSERA, MA NON CON L'ASSENTEISMO IN TRASFERTA, MA CON LA PRESENZA COSTANTE E DISUBBIDIENTE.
SEGUIAMO LA ROMA A VERONA, SEGUIAMOLA NELLE TRASFERTE CHE VERRANNO.....
E' L'UNICO MODO PER DESTABILIZZARE....QUANDO CE NE STIAMO A CASA,FACCIAMO IL LORO GIOCO.
In particolare, penso che la trasferta di Verona sia indicata più di altre per "ricominciare" sul serio.....perchè dopo la sconfitta della roma a palermo, di sabato, col freddo.......tanti tesserati e occasionali se ne stanno a  casa col tè caldo........è un occasione per ricompattarci,per guardarci in faccia, per contarci......
IO CI CREDO E CI SPERO.....ED è OVVIO CHE PARTO PURE DA SOLO. LUCA O.".
*
Bagarinaggio: "E' possibile che il discutibile lavoro del ONMS possa portare ad un effetto contrario? è possibile che il detto "fatta la legge trovato l'inganno" sia attuabile nella misura di quanto uno è disposto a pagare??? ovvero
Sig Ministro è possibile che un distinto a Roma possa costare 85 euro (normalmente 25 euro)  e una tribuna a Verona costi 240 euro (normalemente 42 euro) per quei tifosi che volontariamente o involontariamente non hanno la tessera del tifoso?
oltre quale misura si puo' parlare di bagarinaggio*?
*da wik
ll bagarinaggio è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in particolare quelli delle partite di calcio, sono acquistati in blocco da un "bagarino" e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso.
*
Articoli qua e là:
I deliri del CASM
Da quando è stato attivato, il CASM, organo federale preposto a studiare come prevenire la violenza negli stadi italiani, non ci ha convinto in molti casi.
Solo in questa settimana Udinese-Napoli e, sopratutto, Juventus-Fiorentina, non sono state soggette a restrizioni, portando a gravi episodi di violenza.
Se al Friuli a farne le spese (ma fuori l'impianto sportivo) erano stati uno zio col nipotino (e se si arriva a prendersela con i bambini...), dopo che i tifosi del Napoli erano stati accolti con sacchetti dell'immondizia in bella vista all'ingresso del settore dello stadio riservato agli ospiti, a Torino, si è andato ben oltre con il lancio di petardi e bombe carta nel settore dei tifosi viola.
Protesta con decisione l'ad viola Sandro Mencucci, che dalle pagine del 'La Nazione' fa sapere che chiederà una punizione severa. "Devo difendere la dignità e il rispetto dei tifosi viola quando vanno in trasferta. Sabato sera sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe carta: tre di loro sono feriti, uno ha una lesione alla cornea. Si tratta di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore. E' davvero inaccettabile".
Difficile dare torto al dirigente fiorentino che insiste: "Non ce l'ho con la Juventus, nè con il ministero dell'Interno, ma mi sembra che la tessera del tifoso in questi casi non funzioni. E mi pare anche strano che l'arbitro, nonostante l'ambulanza a bordo campo per soccorrere un nostro tifoso, non abbia preso provvedimenti, ad esempio sospendendo la gara".
Intanto, dopo aver glissato sulle partite ad alto rischio di questa settimana, il CASM ha pensato bene di vietare la trasferta ai tifosi interisti che venerdì sera volessero andare a Roma, dai fraterni amici laziali (!!!) e ai bresciani (!!!) di fare una scampagnata a Milano a vedere la loro squadra contro il Milan.
Se deve funzionare così, in tempi di crisi, questo CASM potevamo davvero risparmiarcelo...
http://www.fantagazzetta.com/public/articoli/8923-i-deliri-del-casm.asp
Ovviamente chi legge questo sito è già un passo oltre... non si tratta di deliri ma di disegni ben precisi.
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Carlo: "Ciao Lorenzo, mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di 23 anni e anche se non ti conosco di persona mi sono preso la licenza di scriverti in modo diretto e informale con l'intento di segnalarti un paio di cose che spero possano risultarti utili nel tuo quotidiano lavoro di aggiornamento del sito. I pretesti odierni per navigare un po’ sulla tua pagina web sono stati la presa di parte all'iniziativa dell'invio di mail e fax alle varie organizzazioni e organi di informazione ed un'occhiata alla sezione dedicata ai locali delle città estere dove è possibile vedere le partite ella Roma. Proprio qui, essendo reduce da un'esperienza di 8 mesi a Barcellona, ho notato che quello che giustamente viene segnalato come il posto più affidabile della città per poter assistere alle partite (il pub di Fabio, ragazzo romano e romanista) e che per tutto il mio periodo di permanenza è stata letteralmente la mia seconda casa, viene riportato con il vecchio indirizzo all'incrocio tra C/Muntaner e Mallorca. L'ubicazione attuale è in Carrer Casanova 96, al'incrocio con Carrer d'Aragò ed il nome del locale è Pub Fiction. La mia non è solo pedanteria gratuita ma il tentativo di evitare che altra gente, che per qualsiasi motivo abbia necessità di vedersi la partita a Barcellona, a differenza di quanto capitò a me la prima volta, possa andare "a botta sicura" e non rimanere spiazzata .... Ti mando un abbraccio ed un grazie sincero per il servizio che rendi ai tifosi veri, logicamente non nell’accezione “marroniana” del termine. Forza Roma e no alla tessera! Carlo".

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