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(Louis C. Montesquieu)
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(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)


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Diffideranno anche me?

Dicembre 2010, un numero da non perdere, non solo per i romanisti ma per tutte le tifoserie italiane






Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4
Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)


Sono già fidelizzato!
http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574&ref=mf&v=info

In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.


CLICCA SUL LOGO
Per lasciare un messaggio su Facebook al Ministro Maroni (mi raccomando di essere il più possibile civili onde evitare strumentalizzazioni),
basta cliccare "mi piace", scrivere e allegare una fotografia.
Poi cliccare in basso a sinistra su "non mi piace più". A quel punto non sei più tra i "fan", il messaggio scompare dalla bacheca
ma rimane, insieme con la fotografia, tra le foto inviate dagli amici dell'On.le Maroni.
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943


5 dicembre 2010:  ora che la questione del divieto per Chievo/Roma è terminata senza alcuna rivisitazione, l'iniziativa di informazione si amplia in collaborazione con altri siti web.
Clicca sul logo qui sopra e ricorda che bastano un paio di mail a settimana per informare chi non informa.
*
Inserite le informazioni su come disdire la AS Roma Club Privilege.
*
E-mail da Marco: "Ciao Lorenzo, scusa l'ora ma ho ricevuto una notizia importante e tramite te vorrei diffonderla: "Fonti confidenziali del governo U.S.A. confermerebbero l'ipotesi che, dai files pubblicati da Wikileakes, la Roma alla Lazio he rompe er culo!".
*
Pagina di Chievo/Roma in costruzione.
Si segnala striscione in Tribuna coperta con scritto "16 maggio 2010/ 4 dicembre 2010: il calcio è morto", fatto rimuovere dai servi dei servi dopo 3 minuti.

*
Da segnalare:
Serie A: persi 130.000 spettatori nelle ultime due giornate!
Serie A TIM 2010-11 - 02/12/2010 12.01.54
Continua il calo degli spettatori nelle gare di Serie A. Nelle ultime due giornate, rispetto agli stessi due turni dello scorso anno, sono state perse più di 150.000 presenze negli stadi della massima serie. Va specificato che, in questo conteggio, mancano gli spettatori di Bologna-Chievo a causa della gara non disputata. Avendo la presunzione di quantificare in meno di 20.000 la cifra degli spettatori che si recherà al Dall'Ara in vista del recupero della gara dei felsinei, possiamo quindi quantificare sui 130.000 circa la quota degli spettatori realmente persi rispetto alle solite due giornate della scorsa stagione. La media stagionale degli spettatori è di 23.737 presenze in media a partita (24.044 era la media alla 14° giornata dello scorso anno) che rappresentano un altro passo indietro per quello che concerne l'affluenza media negli stadi italiani.
In questo contesto va ulteriormente specificato che il 40% circa degli spettatori della Serie A è rappresentato dal pubblico che affolla lo stadio di Milano e Roma. Senza il pubblico di San Siro e dell'Olimpico, la media degli altri stadi scende incredibilmente intorno ai 17.000 spettatori a partita.
Roberto Vinciguerra http://www.violanews.com/news.asp?idnew=68307
*
Per quanto riguarda il profilo Facebook di Maroni, vengo informato che:
"ciao lorè, se vuoi scrivere sulla bacheca di maroni su facebook basta cliccare sul tasto "mi piace" accanto al suo nome e si potrà scrivere".
Ancora: "Ciao Lorenzo, non ho più un account fb (mi sono virtualmente suicidato qualche mese fa), ma ricordo che per poter scrivere sulla bacheca del jazzista devi cercare la sua pagina personale e cliccare su "mi piace". Quando avevo fb ho pensato più volte di scrivere su quella bacheca, ma non ho mai avuto il coraggio di cliccare su "mi piace".
Bene. E' la perfetta espressione del concetto di libertà di Maroni. Puoi scrivere solo se sei d'accordo con lui.
E' assolutamente ovvio che è inutile che in 3000 clicchiamo su "mi piace" per poter dire la nostra sul suo profilo Facebook.
Siete quindi d'accordo che solo il sottoscritto si sacrifichi (pur cliccando quel tasto nel senso di "mi piace scrivere la verità") per poter postare qualcosa di interessante su quel profilo o ci sono idee contrarie? Oppure c'è qualcuno che con educazione e fermezza intende cliccare su "mi piace" e con costanza essere la spina nel fianco del suddetto profilo?
*
Un derby da tutto esaurito 10 anni fa, Taranto/Foggia: "Ciò che preoccupa parecchio è il numero dei biglietti venduti in prevendita. Non sembra esserci molta partecipazione. Almeno finora. Dovrebbero essere circa 3500 i tagliandi acquistatii. Ma c´è tempo fino a lunedi mattina. Pochi pure i tagliandi staccati per i tifosi dauni con la tessera del tifoso: solo 50".
*
Militello: "Ho appena terminato di vedere striscia la notizia di sabato 4/12/10. Un servizio di Cristiano Militello sulla tessera del tifoso sensazionale.
Ha letteralmente messo in evidenza in prima serata l'operato e le falsità di Maroni. Un saluto Lorè. F.".
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_12_mili4.flv
*
Intanto vorrei postare questa:
"Ministro Maroni le scrivo questa lettera per farle sapere la mia idea su questo nuovo calcio chiamato Calcio Moderno...
Mi chiamo Simone Pagano, ho 20 anni, sono di Genova...la mia storia col calcio inizia prestissimo.. il primo aprile 1992... Genoa - Ajax...mio padre per la prima volta mi porto alla stadio..in Gradinata Nord... di quella partita sul campo non ricordo nulla... ricordo solo il frastuono... migliaia di voci... uno stadio strapieno...quando entrai rimasi sbalordito.. avevo quasi paura... non avevo visto mai tanta gente tutta insieme in vita mia...riuscivo a vedere tutti grazie all'altezza di mio padre che mi portava sulle spalle...vidi migliaia e migliaia di persone..tutte con la stessa sciarpa al collo e i loro occhi erano come i miei...vedevo la gioia di essere li... vedevo la felicita sui loro volti...iniziò la partita...e sentivo il suonare dei tamburi.... vedevo 100 1000 100000 bandiere sventolare al vento tutte colorate...e come puo immaginare Ministro rimasi a bocca aperta...entrarono in campo dei giocatori con le maglie dello stesso colore delle sciarpe e delle bandiere che coloravano lo stadio...tutto ad un tratto mi spaventai... perche sentii un botto...poi un altro, poi un altro ancora... aprii gli occhi timidamente e vidi il cielo blu colorarsi di mille colori...vidi tantissimi fuochi d'artificio... senti intonare a qualsiasi persona una stessa canzone... la vidi cantare da dei bambini piu grandi di me...la vidi cantare da dei vecchietti...dalle donne.. dalle ragazze.. anche mio padre la cantava guardandomi...e vedevo i suoi occhi luccicare dall'emozione di avermi portato li...non sapevo le parole di quella fantastica canzone... avrei voluto tanto saperle per unirmi a quelle voci che tutte insieme intonavano una melodia fantastica...e mentre tutti iniziavano a cantare questa canzone vidi alzarsi altre mille bandiere..vidi tantissime sciarpe alzarsi e ruotare in aria.. vidi dei papà che facevano saltare i bimbi come me tra le loro braccia...finita questa canzone senti un boato tremendo...tutto lo stadio disse quella parola che mio padre voleva che imparassi ad ogni costo..GENOA...vidi centinaia di mani battere all'unisono accompagnata dai tamburi...la partita prosegui senza che io me ne rendessi conto... ero impegnato a guardare qualsiasi cosa avevo intorno...poi tutto ad un tratto senti urlare tutti...vidi gente che non si era mai vista in vita sua abbracciarsi...urlare... vidi una folla di persone saltare..gente che era diventata tutta rossa in faccia e che sorrideva mentre gridava...con mio padre che all'orecchio mi diceva è gol è gol...
quella partita il Genoa perse 3 a 2... e le speranze di passare il turno erano del tutto vane...vidi la stessa gente, che prima si abbracciava, piangere... per poi abbracciarsi.. consolarsi a vicenda... erano tutti tristi tranne me perche non sapevo che era successo..
Il Genoa perse quella partita ma conquistò un tifoso...
Ed eccoci 18 anni dopo... allo stadio vado da solo con i miei amici...è tutto cambiato... lo stadio non è mai pieno...la gente è cambiata...si vedono poche donne... non ci sono tanti padri coi bimbi sulle spalle, anzi pochissimi... vedo la gente che si avvicina allo stadio con le mani in alto come se si arrendesse... vedo delle persone vestite di giallo fosforescente palapare ogni persona che passa di li.. vedo persone con i metal detector in mano che ordinano di svuotare le tasche...vedo uno in giacca e cravatta con l'auricolare ordinare a non so chi di far buttare una bottiglietta in mano ad un bambino... vedo cancellate enormi...vedo poliziotti con i manganelli ben stretti nella mano a scrutare ogni singola persona che passa di li...vedo ragazzine costrette a spiegare che il pettine non è un oggetto contundente...vedo gli stewart che scrutano e addocchiano bene la carta d'identita x vedere se la foto coincide alla persona...guardo alla mia sinistra e vedo il carcere di Marassi che è proprio attaccato alla Gradinata Nord e mi faccio questa domanda: ma se per entrare allo stadio faccio sta vita qui... quelli che sono li dentro???
Entro allo stadio e vedo la gente che sta seduta su due seggiolini perchè, per chi è alto come me, non riesce a mettere le gambe tra un seggiolino e l'altro... vedo i vecchietti con lo sguardo perso nel vuoto.. chiedendosi cosa ci faccia li... vedo 3 bandiere sventolare...guardando lo stadio vedo enormi spazi vuoti..le persone che occupavano qualsiasi parte di stadio 18 anni fa ora si sono trasformati in orrendi seggioli blu...vedo gente che non riesce a parlare perche la pubblicita dello stadio è troppo alta... vedo i cartelloni pubblicitari al lato del campo che cambiano colore...vedo la gente triste...vedo una persona dentro un pupazzo salutarci senza essere ricambiato... vedo Belen Rodriguez che calcia il pallone in porta sul maxi schermo...vedo telecamere ovunque... vedo 3 giornalisti sportivi sul campo con tanto di scrivania parlare di chissa che cosa...so che negli spogliatoi i calciatori si stanno cambiando sotto l'occhio delle telecamere senza essere liberi di aggiustarsi le mutande che gli stanno andando in mezzo al culo....vedo la parte destinata al settore ospiti con 50-60 persone dentro sedute...sento una voce antipatica dirmi chi giochera, dopo avermi detto che la formazione me la presenta Leroyn Merlin ex Castorama in collaborazione con Seria a TIM tutto parole mandi messaggi e parli gratis solo a 3 euro al mese...inizia la partita e quelle decine di migliaia di voci che cantavano 18 anni quella canzone, che ho imparato in fretta, si sono trasformate in centinaia... ognuno canta col suo tempo...i tamburi non accompagnano il battito della mani... il cielo non si è colorato grazie ai fuoci d'artificio.. in compenso pero vedo telecamere che girano a 360 gradi... vedo centianaia di stewart prendere posto e mettersi in modo da poter coprire tutto il territorio e pronti a diffidare uno se si tiene un pallone che gli è arrivato tra le mani...quello stadio che 18 anni prima era tutto colorato dallo sventolio delle bandiere ora è vuoto, silenzioso, tutt'altro che emozionante... ogni 10 minuti si alza una bandiera che dopo 10 secondi è di nuovo giu...la gente non salta... non canta... è li come se ce l'avessero messa... non vedo piu padri con gli occhi felici x aver portato allo stadio il suo figliolo... sulla mia destra si, vedo 300 bambini.. sono del Genoa For Children... hanno dai 7 ai 12 anni e per venire alla partita hanno dovuto farsi fare 3 fototessere, compilare un modulo, scaricabile su internet, pero solo a colori, fare richiesta al Genoa Cfc.. che ha dovuto aspettare che la Questura di Genova abbia verificato che Davide Parodi, nato il 4 settembre 2001, non abbia commesso reati come risse, offese a pubblico ufficiale o reati da stadio...Quei bambini li non hanno la Carta d'Identita però non possono andare allo stadio senza la Tessera del Tifoso! Perchè comunque anche se hanno 10 anni possono comunque provocare problemi di Ordine Pubblico...
Ora caro Ministro Maroni vorrei che mi spiegasse.. preferibilmente guardandomi negli occhi.. il perchè Lei e i suoi predecessori abbiano dovuto rovinare cosi questo sport, che non è solo sport ma aggregazione, passione...
Mi deve spiegare perchè 18 anni fa se volevo andare allo stadio potevo benissimo recarmi alle 14 e 30 ai botteghini prendermi il mio biglietto con poche lire ed entravo..e ora se voglio andare allo stadio devo:
- andare su internet a cercarmi un tabacchino con circuito Lottomatica che venda i biglietti
- andare in questo tabacchino dare la mia carta d'identita almeno 2 giorni prima della partita..
- spendere 27 euro x un biglietto POPOLARE
- andare allo stadio sperando che la commessa del Tabacchino non abbia sbagliato la mia data di nascita
- stare attento di non avere la fibia della cintura un po piu grossa del normale perche se no mi vedo la partita con i pantaloni alle ginocchia
- mettere il biglietto in quella nicchia elettronica sperando che non mi si sia stroppicciato nel portafogli altrimenti non legge il codice a barre
- comprarmi un pacchetto di cerini nel caso fumassi perche il mio accendino potrebbe essere paragonato a un missile terra aria
- farmi palpare dalla testa ai piedi.. e a volte togliermi le scarpe per far controllare ad un perfetto estraneo che io non abbia addosso niente..
- farmi passare il metal detector in mezzo alle gambe, le braccia, la schiena, i piedi, e la testa...
- far capire allo stewart, che 99 su 100, non parla italiano che non posso lasciare le chiavi attaccata alla moto e che non sono cosi malato da lanciarle in campo..
- ricordarmi che se ho sete non posso comprarmi una bottiglietta d'acqua fuori dallo stadio perchè quando entro me la requisistono perchè il tappo di plastica potrebbe essere pericolosissimo

Gli stadi sono vuoti per tutta questa serie di motivi...è inutile che Lei lasci dichiarazioni dicendo che vuole portare le famiglie e i bambini allo stadio perchè non è cosi... perche se solo io devo stare attento a tutti questi punti sopra indicati, come puo pensare che un padre con 2 figli e la moglie possa seguire tutto questo...
Io non faccio parte di nessun gruppo Ultras non ho mai partecipato a nessuno scontro...ho girato tutta l'Italia per seguire la squadra del cuore di mio padre e di mio nonno...
E in ogni trasferta che ho fatto sono stato trattato dalle Forze dell'Ordine come un delinquente...tenuto sotto la pioggia per ore... ho visto poliziotti dare manganellate a padri che si lamentavano che i loro figli tremavano dal freddo... ho sentito piu insulti dalle Forze dell'Ordine che dalla tifoseria avversaria... sono stato perquisito 4 volte di seguito...sono stato odorato dai cani anti-droga...sono stato obbligato a essere fotografato con la carta d'identita in mano come se fossi un ergastolano!
Signor Roberto Maroni perché?????
Perchè? perchè io ragazzo di 20 anni che la mia colpa è solo quella di essere genoano devo fare sta vita x seguire e sostenere la squadra che tutta la mia famiglia ha sempre sostenuto???
Perchè invece quando lavoro nei vicoli di Genova passo accanto ad agenti di Polizia che vedono un ragazzo spacciare e continuano per la loro strada..? oppure vedono delle ragazze prostitursi e camminano dritto...? magari complimentandosi del fondoschiena della prostituta con il collega...? perchè trattano me e migliaia di ragazzi come me come se fossimo dei cani quando il giorno dopo le stesse Forze dell'Ordine sono in giro per bar e accendono la sirena x poter evitare la coda??
Io faccio l'idraulico dal lunedi al venerdi.. guadagno 1000 euro e mi ritengo fortunatissimo... lavoro in qualche discoteca per poter arrottondare qualcosina...il tutto per potermi permettere di seguire una mia passione...ci sono persone che per seguire la propria passione rinunciano al caffè alla mattina...che mangiano pasta in bianco per poter andare allo stadio alla domenica...
Perchè ostacolare noi??? perchè?? perchè 18 anni fa pregavo il Signore che mio padre mi portasse allo stadio ogni giorno e ora devo andare allo stadio con la nostalgia di quei tempi passati???
Che cosa ho fatto io per meritarmi questo???
Perchè io devo subire questa pena per essere un tifoso di una squadra di pallone??
Non sono gli Ultras il problema e lo sa bene...
Come sempre si tratta di una questione di soldi!
Perchè non vuole che la gente non vada allo stadio alla domenica?? perchè??
Perchè io mi spacco la schiena a lavorare tutta la settimana... arrotondo nelle discoteche il sabato, rischiando di essere coinvolto in qualche rissa fuori dal locale (dove sono li le forze dell'ordine???), e la domenica devo stare a casa sul divano a vedere una Showgirl, che per presentare quel programma è dovuto passare per qualche ufficio di qualche suo collega, che mi fa vedere se Ronaldinho si allaccia gli scarpini con la mano sinistra o con la mano destra?
Perchè dovrei stare a casa negandomi un pomeriggio all'aria aperta...lontano da computer,telivisioni e videofonini che ormai invadono la nostra Nazione?
Signor Maroni perchè vuole che non vado allo stadio a urlare, cantare, saltellare e dare del cornuto all'arbitro...?
Signor Maroni questa sua scelta puo essere pericolosa... perchè ragazzi come me ce ne sono tanti, ma tanti altri...ed è meglio per lei che vadano allo stadio a tifare, sotto la pioggia, la neve o il sole, piuttosto che in qualche bar a bere.. oppure a delinquere...perchè se ci togliete questo punto d'incontro ci operermo a trovarne un altro... alcuni andranno a giocare a biliardo ma molti altri finiranno a fare qualcosa di illegale!
La cosa che mi rattrista di più è che quando avro un figlio non lo potro portare allo stadio e fargli vivere quelle emozioni che ho provato io con mio padre... non gli vedro gli occhi lucidi di felicita... anzi lui vedrai i miei lucidi si... ma di nostalgia...per una tradizione famigliare, una passione, un amore che Lei sta distruggendo!

RicordandoLe, anche se non leggera mai questa lettera, che lottero fino alla fine, e con ogni mio mezzo, per poter fare provare a mio figlio le stesse emozioni che ho provato io 18 anni fa spero di averLe fatto capire quanti sogni sta spezzando...
Simone Pagano



4 dicembre 2010:  qualche articolo:
In pochi grazie a Maroni
Sabato 04 Dicembre 2010 08:34
(Il Romanista - P.Bruni) - Il ministro Maroni dice che gli stadi sono pieni? Avrà le sue buone ragioni e fonti.

Tuttavia, quando gli riferiranno che oggi pomeriggio, alle 18, al Bentegodi, nel settore ospiti dello stadio, ci saranno poco meno di 250 romanisti, probabilmente dovrà fare un passo indietro. Pure piccolo, ma utile a dimostrare che i suoi dati non sempre sono infallibili. Chievo-Roma poteva tranquillamente essere una partita senza obblighi, un incontro fra due tifoserie che non hanno alcun tipo di acredine o conto in sospeso. Esattamente come accadde nell’ultima giornata dello scorso campionato quando in 20.000 accarezzarono, in Veneto, il sogno tricolore. Il ricordo dell’avvocato Grassetti, il presidente dell’Utr, l’unione tifosi romanisti, è la testimonianza più trasparente di quel 16 maggio: «Una delle emozioni più forti mai provate in trasferta, la sera precedente avevamo organizzato una cena in un’azienda agricola insieme ad alcuni sostenitori del Chievo. C’è un rapporto di amicizia nato da tanto tempo, nel panorama italiano sono unici. Hanno un grande senso dell’ospitalità, fra loro ci sono molti ammiratori di Roma». E invece la decisione del Casms, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, di vietare la vendita dei biglietti nella regione Lazio oltre ad essere arrivata senza un motivo realmente valido ha sollevato un grosso polverone. Purtroppo, a poco sono serviti gli appelli durante tutta questa settimana: la Roma ha chiesto al Viminale di rivedere la sua decisione, proprio per non sfavorire coloro che volevano seguire la squadra in trasferta. E’ scesa in campo anche la politica attraverso l’iniziativa del segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler ricorrere al Tar per ottenere una sospensiva del provvedimento: «Andrò comunque avanti – ci aveva raccontato – sino a far accertare dal giudice che divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età non possono esistere, nel calcio come in altri aspetti della vita sociale. Quando poi provengono dal Ministero dell’Interno, la politica tutta dovrebbe fermarsi a riflettere». Alacre lavoro diplomatico anche da parte di My- Roma, l’associazione nata per promuovere l’azionariato popolare giallorosso, ha inviato una lettera sia al Casms, sia al Prefetto di Verona, per far sì che venisse revocato il divieto di acquisto dei biglietti i residenti nel Lazio. Dalle parti del Viminale, però, non ci sono stati atti concessori, a plausibile conferma di ciò che si era annusato fin dall’inizio: alla base del veto per l’acquisto dei tagliandi nel Lazio non c’era un reale pericolo d’ordine pubblico ma semplicemente un goffo tentativo di incentivare la diffusione della tessera del tifoso. Insomma, sollecitazioni che hanno avuto un’incidenza pari a zero. Come zero sono anche le vittorie in trasferta della Roma quest’anno, derby a parte. E magari non è un caso che ciò coincida con la quasi totale assenza di tifosi al seguito.

*
Sempre su Chievo/Roma, ecco alcune foto e commenti sulle ragioni del divieto:
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943#!/note.php?note_id=465998072820&id=106745842510
A proposito: non ci avevamo fatto caso ma il buon Bobo Maroni ha una sua pagina su Facebook... eccola qui!:
http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943
Come si fa  scivere sulla sua bacheca?

3 dicembre 2010 (pomeriggio):  qualche articolo per digerire:
“...in nome del Popolo di Gabriele!”
“In nome del Popolo italiano...” E’ iniziata così la lettura della sentenza presso la Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Condanna per omicidio volontario con dolo eventuale per Luigi Spaccarotella, 9 anni e 4 mesi di reclusione, sciorinati su codici e articoli di legge scanditi uno dopo l’altro. In realtà il giudice avrebbe potuto aprire dicendo “... in nome del Popolo di Gabriele”. Già, perché in quel tribunale ha vinto anche la gente, ha vinto il Popolo di Gabriele. Il trionfo della verità sulla menzogna ha riaffermato il principio imprescindibile che la legge è uguale per tutti. Per 3 anni, senza soluzione di continuità, è stato l’unico obiettivo di quanti chiedevano GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI. Non si trattava di perorare la causa di un anno in più o in meno e nemmeno di rallegrarsi (o dispiacersi) dei 9 anni e 4 mesi al posto dei 14 anni richiesti dalla Procura Generale. No, alla magistratura si chiedeva soltanto di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti, di esprimersi liberamente su un assassinio folle senza lasciare coni d’ombra, alibi o ambiguità d’interpretazione.
E alla fine ha vinto il Popolo di Gabriele, migliaia di ragazzi che negli stadi di calcio, in curva o in tribuna, per 3 anni hanno scandito a squarciagola lo slogan GIUSTIZIA PER GABRIELE.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, quella massa critica di migliaia di cittadini che, con Giorgio e Cristiano, mi hanno ospitato in tantissime città e paesini d’Italia in un tour itinerante condotto dal basso, per la diffusione dei miei libri 11 NOVEMBRE 2007 e CUORI TIFOSI, testi scomodi perché maledettamente veri, sinceri e senza peli sulla lingua.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, tutte quelle persone che in una notte d’estate del 2009 si riunirono in Piazza di Ponte Milvio e pochi giorni fa hanno replicato alla Bocca della Verità, sempre con fiaccole, torce e candele in mano, per chiedere silenziosamente VERITA' E GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, quei 25.000 sottoscrittori della petizione popolare UNA FIRMA PER GABRIELE promossa dal COMITATO MAI Più 11 NOVEMBRE che, quando le istituzioni rilasceranno l'autorizzazione necessaria, si ritroveranno idealmente uniti nella stazione di Badia Al Pino Est per scoprire una targa che rappresenta molto di più di una semplice stele, un monumento IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI, CITTADINO ITALIANO.
Ha vinto il Popolo di Gabriele, anche oltre frontiera, gente d'Europa come i ragazzi di Monaco di Baviera di ritorno dalla trasferta in Champions League a Roma, protagonisti di una commuovente cerimonia officiata sul luogo del delitto per non dimenticare.
Ha trionfato la giustizia italiana ma ha perso (ancora una volta!) la pietas umana di Luigi Spaccarotella, perché se è vero che purtroppo mamma Daniela e papà Giorgio non riavranno mai più loro figlio, è altrettanto vero che l’omicida anche in quest’occasione non è riuscito a trovare coraggio e parole per assumersi pubblicamente colpe e responsabilità.
Ma nel tribunale di Firenze, per l'ennesima volta, ha trionfato invece la dignità e la signorilità della famiglia Sandri. Giorgio, Daniela e Cristiano, volti sofferenti e scavati di persone vere che rimarranno scolpite nella storia nobile del nostro passato prossimo. Sempre composti, sempre misurati, mai con una parola fuori luogo, mai sopra le righe, in ogni momento rispettosi di istituzioni e buone maniere, nonostante tutto.
L'11 Novembre 2007 è stata strappata una giovane vita umana. Ma il 1 Dicembre 2010 quella stessa vita è riuscita a produrre una luce accecante, guida naturale per un'intera generazione di ragazzi che, tra le incognite quotidiane, può comunque cominciare a guardare al futuro con una piccola certezza in più: in Italia la giustizia è amministrata e condotta in nome e per conto del popolo italiano. Donne e uomini coraggiosi, il Popolo di Gabriele.
Abbattuto anche l’ultimo muro di gomma, da oggi Gabriele Sandri può finalmente riposare in pace.
Maurizio Martucci
-----------
A nome della mia famiglia, ringrazio di cuore tutto il Popolo di Gabriele. In particolare ringrazio tutte quelle migliaia di ragazzi di curva, gli ultras del calcio, che in ogni stadio d’Italia e d’Europa hanno condotto insieme a noi questa difficilissima battaglia di verità e giustizia. Alla fine ha prevalso il bene: adesso mio figlio ha avuto giustizia. Giustizia giusta. Grazie di cuore a tutti quei tifosi che, con maturità e alto senso civico, hanno accantonato campanilismo, inimicizie e rivalità di bandiera per unirsi in modo compatto e civile nel nome di Gabriele.
Dovunque voi siate, vi abbraccio forte uno ad uno.
Vi voglio bene!
Giorgio Sandri
*
Passiamo ai reali motivi della limitazione geografica alla vendita dei biglietti di Chievo/Roma. Da "Il ROmanista" apprendiamo qualcosa che già sapevamo ma che ora, anche se ufficiosamente, è confermata e ancor più radicalizza nel senso opposto a quello voluto dal Ministro Maroni e dal suo Osservatorio:
«Rivedete questa decisione». Lo ha chiesto la Roma. E adesso lo chiede anche MyRoma. I vertici dell’azionariato popolare giallorosso hanno inviato una
lettera sia al Casms, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, sia al Prefetto di Verona, per far sì che venga revocato il divieto di acquisto dei biglietti  per chi risiede nel Lazio.
Scrive l’associazione presieduta da Walter Campanile: «A seguito di numerose e-mail ricevute da tifosi della Roma, MyRoma intende sottolineare come
il divieto di vendita dei biglietti nella Regione Lazio per la prossima partita Chievo-Roma sia eccessivamente penalizzante per i numerosi tifosi giallorossi
che non hanno inteso - del tutto legittimamente - aderire al programma "tessera del tifoso"».
Spiegano i dirigenti dell’azionariato popolare romanista: «La partita con i clivensi è una partita non a rischio come dimostra la storia dei confronti
tra le due compagini e come ben sanno tutti coloro che seguono il calcio. MyRoma ritiene che i tifosi della Roma, senza discriminazioni di sorta, abbiano
quindi il diritto di assistere a Chievo-Roma come hanno fatto in modo più che civile in più di ventimila la scorsa stagione e auspica che le competenti
autorità possano rivedere la decisione presa». Il ragionamento di MyRoma non fa una grinza. Che poi, peraltro, è lo stesso fatto anche dalla Roma.
Qualche giorno fa, Trigoria ha chiesto al Viminale di fare retromarcia. E di consentire quindi a tutti di acquistare i biglietti, non solo ai titolari dell’As Roma
Club Privilege, la tessera del tifoso romanista. Ora, mentre dal Viminale fanno sapere (ufficiosamente) che alla base del divieto c’è il tentativo di
incentivare la diffusione della tessera del tifoso, e non un reale pericolo per l’ordine pubblico, la Prefettura di Verona si è invece giustificata sostenendo
che per Chievo-Roma ci siano «elevati profili di rischio ». Si legge sul provvedimento firmato dal prefetto Perla Stancari e pubblicato ieri da asromaultras.
org: «In occasione dell’analogo incontro del campionato 2009/10, sono giunti in questo capoluogo circa 11 mila sostenitori della Roma e un cospicuo
gruppo dei medesimi, privo di biglietto o con tagliando di altri settori, ha posto in essere reiterai tentativi per accedere alla Curva Nord. Tali
episodi rendevano necessario l’intervento delle forze dell’ordine al fine di riportare la situazione alla normalità, le quali venivano fatte oggetto di lanci
di bottiglie di vetro da parte dei tifosi della Roma ». Non solo. Secondo la Prefettura di Verona, i romanisti si sono "macchiati" di un’altra terribile colpa. «Sempre ad opera della tifoseria romanista, sono state fatte esplodere una ventina di bombe carta ed accesi una trentina di fumogeni». Bombe carta e fumogeni. E stiamo parlando della trasferta a Verona con il Chievo. Forse, la curva più tranquilla d’Italia. Chissà quali divieti studieranno per quella a Catania...".
*
Comunicato stampa:
Calcio: Alemanno prende in giro pure i tifosi della Roma?
“Alemanno potrebbe chiedere Maroni l’annullamento della Tessera del Tifoso, voluta dalla Lega Nord per tutelare gli interessi di alcune banche e per dar libero sfogo all’ostilità verso i tifosi. Poi, sempre ai seguaci di Alberto da Giussano, potrebbe proporre di rinunciare sia alle ipotizzate celle di sicurezza negli stadi che ai proiettili di gomma che intendono fornire alla polizia in occasione delle partite di calcio. Infine, visto che siamo a Roma, potrebbe comunicargli di aver deciso di togliere, lui stesso, quell’ennesimo sbarramento, da check point, che è stato realizzato all’altezza del Lungotevere, prima della serie di tornelli che la domenica trasformano l’Olimpico in una sorta di zona di guerra. Se non sta prendendo in giro l’intera tifoseria giallorossa, Alemanno emetta parole forti e chiare in questa direzione come quelle a più riprese pronunciate dalla stessa tifoseria, dimenticando per una volta di aver optato per la militarizzazione ad oltranza della società.”
“E’ arrivato persino il divieto di seguire la squadra in trasferta a Verona con il Chievo. Eppure lo scorso maggio, nell'ultima di campionato, lo spettacolo vero lo assicurò proprio la tifoseria giallorossa, con le circa 20.000 persone di tutte le età  sperando nel miracolo sportivo. Arrivò, però, la delusione per il sogno sfiorato e sfuggito all'ultimo, ma il copione non cambia, sempre nel segno della passione calcistica: prima l'incitamento ininterrotto alla squadra sugli spalti, poi tutti in fila a riprendere composti e in gran serenità la via del ritorno, come se si fosse vinto, o quasi. Tutto questo evidentemente il Casms (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) non lo ricorda o fa finta di non ricordarlo, visto che per il prossimo 4 dicembre ha incredibilmente vietato la trasferta. Si tratta di un altro clamoroso abbaglio preso dal Comitato nel comminare divieti, perché davvero non si trova motivazione alcuna di tale decisione. Anzi no, è un’altra pedissequa affermazione della linea di ottusa ed inutile intransigenza dettata dal Ministro Maroni e dalla Lega Nord, che però di Alemanno e del PDL sono alleati nel governo nazionale e dunque non possono essere ostacolati. Figuriamoci che quando Bossi insulta Roma il Sindaco lo invita a pranzo…”


3 dicembre 2010:  Mail: "Ciao Lorenzo, ho creato questa pagina facebook su cui ho linkato la tua pagina www.asromaultras.org/disdicila e poi inserirò le tue indicazioni su come disdire la tessera del tifoso:
http://www.facebook.com/pages/Aiutare-i-tifosi-tesserati-a-disdire-la-tessera-del-tifoso/179185698758310
Se vuoi pubblica il link sul tuo sito, grazie di tutto quello che fai per noi tifosi, Lorenzo".
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Bayern: "Ho dato uno sguardo veloce al tuo sito e mi sono imbattuto nel documento
http://www.asromaultras.org/1011romabayern_quest.jpg
Non so se ci hai (già) fatto caso ma sopra la firma del fermato, in tedesco, c'è scritto "INHALT NICHT BEKANNT" che vuol dire "contenuto non conosciuto"!
L'interprete non doveva essere un gran interpretatore se non s'è accorto di una cosa del genere ma soprattutto hanno fatto firmare un foglio a uno che non sapeva cosa stava firmando e la cosa mi sembra piuttosto grave, non credi? Saluti ravenna1913".
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Alla fine sta succedendo un casino... la facessero finita con sta tessera... Il prossimo Cesena/Bologna, con divieto di vendita dei biglietti ai tifosi non tesserati e il prossimo Pisa/Viareggio, vietato ai viareggini nonostante il gemellaggio (chissà qual era il fattore di rischio! Sarebbe da chiederlo al Prefetto di Pisa!).
Brescia/Milan:
Tutti a Milano!
“Domani sera, giovedì 2 dicembre, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano una “trasferta” a Milano in pullman.
Lo scopo di tale iniziativa è quello di:
- consegnare, alle redazioni di alcuni quotidiani nazionali “simbolo” presenti a Milano, una nostra “riflessione” relativa alle assurde restrizioni attuate per la partita Milan vs Brescia di sabato 4 dicembre;
- sensibilizzare i media e l’opinione pubblica sui paradossi creati dall’introduzione della tessera del tifoso;
- dimostrare l’arbitrarietà e l’inutilità di tale strumento;
- denunciarne l’essenza discriminatoria;
- valorizzare la parte migliore di una sottocultura (quella Ultras appunto) troppo spesso travisata e demonizzata;
- tentare di salvare un calcio ormai allo sbando, senza più bandiere né scopi (se non economici, naturalmente).
Inoltre, sarà l’occasione per incontrare gli amici rossoneri e consacrare lo storico gemellaggio che da sempre vede protagoniste le nostre Curve. ”
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, cogliamo l’occasione per inviare i nostri più cordiali saluti.
Brescia 1911 Curva Nord
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Punto di non ritorno
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge. (Articolo 16 della Costituzione Italiana).

La Costituzione Italiana, un documento tanto bello e completo quanto sconosciuto e calpestato dalle nostre istituzioni. Ne sanno qualcosa i frequentatori degli stadi che ogni domenica sono costretti a sottostare a inutili, frustranti e grottesche vessazioni imposte ufficilamente per ordine pubblico ma ufficiosamente per mandare avanti quel laboratorio sociale chiamato stadio.

Prendiamo ad esempio quanto successo domenica scorsa ai tifosi Genoani che, non essendo in possesso della famigerata Tessera del Tifoso, avevano deciso di raggiungere comunque Brescia dove il Grifone era impegnato per incoraggiare, almeno da fuori lo stadio, i propri idoli. Una volta arrivati nella stazione del capoluogo lombardo vengono fermati dalla polizia e condotti in Questura, dove avviene l'identificazione senza ragione alcuna. Dopodichè vengono di nuovo riportati in stazione e costretti a riprendere la via per Genova. Tutto questo non sarebbe mai possibile in uno stato di diritto.

Nonostante nessuno dei principali media abbia fatto minimamente cenno a quanto accaduto c'è da sottolineare come episodi simili a questo avvengano praticamente ogni domenica ormai. E' successo ai tifosi del Cesena che qualche settimana fa a Firenze si sono prima visti negare l'accesso al Franchi pur essendo muniti di regolare biglietto con minacce di improbabili Daspo e denunce (c'era un divieto di vendita ai residenti in Emilia-Romagna non tesserati, ma non di acquisto!) e poi dopo aver seguito la partita in un pub del centro storico fiorentino ed essere usciti cantando per la loro squadra del cuore (senza quindi compiere nessun atto violento o intimidatorio) sono stati identificati e condotti coattivamente ai propri mezzi di trasporto.

E questi sono solo due esempi di quello che succede in Italia ogni qualvolta si disputano incontri di calcio, si potrebbe continuare per talmente tanto tempo da avere materiale sufficiente a scrivere un romanzo. La Tessera del Tifoso non funziona, questo ormai lo hanno capito anche i più ottimisti, e probabilmente lo ha capito anche l'integerrimo ministro Maroni. Assistiamo sempre di più a scaramucce all'interno degli stadi (cosa che ormai non avveniva da più di un decennio con questa frequenza) causate dalla vicinanza tra tifosi di casa e tifosi ospiti non tesserati. Si applicano divieti e limitazioni degne del miglior stato di polizia. Mi venga perdonata l'insistenza ma esiste sempre quel documento, la Costituzione, che stabilisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza e religione, ma allora perchè nel derby capitolino dello scorso Ottobre l'accesso ad un determinato settore (la Tribuna Tevere) era limitato ai possessori della Tessera, alle donne, agli anziani ed ai minorenni? Non è forse questa discriminazione? Oppure perchè si può decidere che in un luogo pubblico come lo stadio possano accedere solo gli abitanti della Lombardia piuttosto che quelli della Campania o della Valle d'Aosta? Non è forse questa discriminazione?

Ed intanto però si continua ad andare avanti così, con stadi vuoti e grigi e tifosi insoddisfatti. E la violenza non viene di certo fermata da un bancomat emesso dalla Questura con la collaborazione (ed il profitto) degli istituti di credito. Questa è l'Italia del 2010, dove è in atto una sorta di guerra contro qualsiasi movimento che aggreghi o porti ad usare la propria testa.

La scena più brutta l'ho vista in Piazza Duomo a Milano il giorno di Inter-Twente quando la polizia ha sequestrato una miriade di palloni ai tifosi olandesi che si stavano beatamente divertendo emulando i propri beniamini nella. Quando si vuol vietare il divertimento e la passione si rischia l'effetto boomerang, è meglio avere tifosi contenti e felici o tifosi stressati, irritati ed insoddisfatti?. Del resto i romani lo avevano ben capito: Panem et circense.

Simone Meloni
http://www.newnotizie.it/2010/12/01/punto-di-non-ritorno/

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Prima che scompaia dal web, il modello inglese di Birmingham, di migliore qualità.
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Anche MyRoma, azionariato popolare, scrive all'O.N.M.S. e al Prefetto di Verona per Chievo/Roma:
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Ancora Chievo/Roma:
"Ciao Lorenzo,
ti scrivo per raccontarti qualche episodio vissuto a Verona sponda Chievo contro la Roma. La trasferta l'ho fatta 3 volte...un 3 a 0 per noi circa sette anni fa... un 4-4 e un 1-0 per noi gol di Menez circa due anni fa...mi pare che Chievo Roma si giochi spesso di questo periodo, intorno al 7 dicembre..io indagherei anche su certe casualità del sorteggio del campionato...il 3-0 era i primi di novembre così come l'1a0...il chievo poi ci capita spesso nelle ultime giornate del girone di andata e di ritorno...boh...ma sto divagando...il succo della mail è il seguente. Quando pareggiamo a maggio in modo rocambolesco per 4a4 ricordo che eravamo qualche migliaio e ci stavamo giocando la champions. Partimmo in 5 da milano con la macchina...tutti romani e romanisti esiliati a Milano. Giornata di sole e calcio e Roma. Pisciata al bar di fronte lo stadio, panino al baracchino sotto la curva del chievo...nessun problema, anche con i vessilli di Roma al collo. A fine partita, se stavamo a giocà la Champions...eravamo incazzati per il risultato, ma io chiacchiero con tutti tranquillamente...mi si fanno avanti diversi settantenni coi nipotini vicino per commentare la bellissima partita (4a4 era per loro un risultato spettacolare...io avevo perso le speranze di entrare in coppa campioni e me giravano talmente tanto che stavo per decollare)...insomma, questi anziani mi iniziano a commentare la partita con accento veronese...in modo pacifico, tranquillo, sereno, con i nipoti vicino di 7-8-9 anni...ci chiacchiero un po' pacificamente come se fossi seduto al bar...ridiamo, chiacchieriamo e commentiamo quella che in fin dei conti è stata una bella giornata all'aria aperta fatta di sport, passione e cori! GRAZIE MARONI...HAI IMPEDITO CHE QUESTA CIVILE DISCUSSIONE TRA UN TRENTENNE ROMANO E ROMANISTA FRACICO E DEI SIGNORI GENTILI E CORDIALI DEL CHIEVO CON I NIPOTINI AL SEGUITO POSSA AVVENIRE DI NUOVO...me rodeva di brutto ma come si fa a non chiacchierare un po' con degli anziani coi nipotini al seguito? commentando una partita di calcio che è finita rocambolescamente 4a4? Loro veronesi, io romano...abbiamo parlato serenamente...CARO MARONI...PENSA, UN ROMANO CHE INTERAGISCE CON DEI VERONESI...CARO MARONI...TI DIRO' DI PIU'...LA MIA RAGAZZA E' DI BERGAMO...MA NON BERGAMO CITY...BERGAMO PROVINCIA, UN PAESE LEGHISTA...E MI HANNO ACCETTATO...MARONI...UN ROMANO NELLA PROFONDA PROVINCIA BERGAMASCA...PENSA TE...CHE FAI...VUOI DIFFIDARMI DALLO STARE CON LA MIA RAGAZZA??
MARONIIIII SNIP SNIP SNIP...CHE SAREBBE POI (SNIP!) DI CUOREEEEEE...
Concludo dicendo che ci sono persone intelligenti e persone che non lo sono...stabilite voi tra quali collocare il nostro odiato ministro....
Ciao Federico".
Altra mail: "Ciao Lorenzo, a parte che non penso che la tessera del tifoso diverrà obbligatoria per entrare in uno stadio con o senza abbonamento, rispondo a chi dice che se lo diventasse si vedrebbero solo i veri. Non è così, io gia da quest'anno boicotto in maniera TOTALE lo stadio, perchè a queste condizioni non entro nel loro giochino del cazzo, e secondo se tutti quelli con un minimo di mentalità facessero altrettanto sarebbe un segnale molto forte. Ebbene si, mi dispiace dirlo, MA IO SOGNO UN OLIMPICO DESERTO quest'anno, uno schifo di atmosfera, 3 mila spettatori a partita, niente di niente, cosi anche la nostra dirigenza magari comincerebbe ad alzare un minimo la voce contro quel @#ù'=? di Maroni, che onestamente, spero di tutto cuore, non resti in carica dopo il 14".
Domande: "Ciao Lorenzo, ho una curiosità: sappiamo che l’utilizzo della TdT, con l’obbligo di possederla per occupare i settori ospiti degli stadi italiani, si regge su una circolare ministeriale e non su una legge o un decreto. Se il governo non dovesse incassare la fiducia e cadesse, cosa ostacolerebbe giuridicamente il ritorno dei tifosi nei settori ospiti?
Credi poi che chiunque verrà dopo Maroni continuerà sulla sua linea?
Grazie mille se vorrai rispondermi e risolvere il mio dubbio.
Saluti e complimenti sinceri per il tuo impegno. Piero".
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Pensieri sulla tessera (da vedere, modello inglese a parte!):
http://www.youtube.com/watch?v=egOtLWsvv-4&feature=related
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Lech Poznan: "Ciao Lorenzo, volevo solo fare una puntualizzazione su quanto scritto in una mail:
lo stadio del lech poznan è coperto: http://www.lechpoznan.pl/pop_galeria.php?g=ga,1643,72894
 ha il negozio ufficiale all'interno: http://www.lechpoznan.pl/en/art,7251,shop.htm
per le partite a rischio si viene schedati: http://www.lechpoznan.pl/en/art,65,ceny.htm
Sul fatto che nell'est europa gli ultras stiano vivendo i nostri anni 80 è cosa assodata. ciao!".
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Cluj/Roma in trasferta: "Sono ancora a disposizone 4-5 posti su un bus privato che effettuerà il transfer da Timisoara per Cluj l'8 Dicembre, con rientro a Timisoara subito dopo la partita. Requisiti fondamentali per usufruire di tale servizio sono l'avere tanta voce da spendere durante il match, ma soprattutto NON essere Tifosi Privilegiati". Chi fosse interessato mi invii una mail.
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La protesta (o forse la vendetta): "Ciao Lorenzo, Anche io ho contribuito alla diffusione della protesta. Il tutto costa solo il prezzo della telefonata (fax) alla UEFA e/o ai media, un po’ di buona volontà e (cronometrati) 4 minuti abbondanti, se si ha dimestichezza con il pc e d il fax. Possiamo arrivare a 10 minuti al massimo se chi volesse intraprendere questa strada, fosse un neofita assoluto.
MA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, DI PAROLA, DI PROTESTA, DI CIRCOLAZIONE NEL TERRITORIO NAZIONALE, DI VIVERE LA PROPRIA PASSIONE SENZA REPRESSIONE NON HA PREZZO!!!
…per tutto il resto, per chi volesse chinare la testa, davvero e MAI come in questo caso (visto che la TdT lo è)…c’è MASTERCARD!
Forza ragazzi, oltre i colori, oltre il credo politico, oltre le differenze sociali, d’età, di cultura…questa battaglia la vinceremo UNITI! Mirko".
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Per finire: "Ciao Lorenzo,
già quest'anno non avevo tanta voglia di fare l'abbonamento per via della tessera del tifoso....questo ha comportato il mio allontanamento da tanti amici che non hanno fatto la tessera e che giustamente non mi volevano giù a tifare con loro.
Ma ero stato spinto solo dall'amore per la Roma e dai 17 anni ininterrotti di abbonamento.
Poi sono giunte le partite alle 12:30,le trasferte vietate,l '"apartheid" allo stadio,quasi tutte le partite in notturna....e ora addirittura lo sciopero dei calciatori. Si permettono di scioperare loro che prendono lauti stipendi senza preoccuparsi di me che pur di vederli (e prendo la misera cifra di 280 euro al mese!) faccio enormi sacrifici.
Quindi per questo ho deciso di attuare una protesta molto singolare contro il calcio moderno....ho deciso di vedere solo le partite in cui la Roma gioca alle 15. Per questo ho deciso di vendere il mio abbonamento a 150 euro!
Puoi mettere questo annuncio sul tuo sito?
Chi volesse mi può contattare alla mia email: pietro.mirabelli@tin.it
Ti mando un abbraccio e speriamo in tempi migliori. Pietro "Senatore con noi"


2 dicembre 2010: tutto tranquillo in Inghilterra... Birmingham/City/ Aston Villa:
http://www.youtube.com/watch?v=y1tMdWRFMLk
http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-birmingham-11894728
E visto che fanno sparire i video per la censura mediatica, eccolo qui in forma più ampia.
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2010/11
Fiorentina/Reggina (Coppa Italia)
Stadi pieni, come in Premier League... 
due tifosi ospiti per nove stewards
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Ci siamo tutti chiesti per quale ragione Chievo/Roma dovrebbe essere un incontro a rischio.
La Prefettura di Verona ha risposto alla mia mail inviandomi il provvedimento prefettizio (in attesa che gli stessi vengano direttamente pubblicizzati sui siti delle Prefetture).
Ora apprendiamo che la scorsa stagione c'è stato un lancio di bottiglie contro le forze dell'ordine in occasione della suddetta partita da parte di tifosi della Roma che non avevano il biglietto e l'accensione di molti artifizi pirotecnici.
Nessun accenno a contrasti con la tifoseria clivense.
Il ragionamento, quindi, è semplice: la partita non è affatto a rischio in sé e per sé, ma lo diviene per via di un fatto precedente, di cui in pochi si sono accorti, che ha visto la tifoseria della Roma contrapposta alle forze dell'ordine.
Quindi il rischio è tra tifosi della Roma e forze dell'ordine.
La conclusione è evidente: ai tifosi della Roma dovrebbe essere vietato l'accesso a tutte le partite ove ci sono forze dell'ordine presenti, non solo a Chievo/Roma e quindi a tutte le partite, visto che l'acrimonia è contro di loro.
Per quanto riguarda gli artifizi pirotecnici, accesi - è vero - in gran numero a scopo folkloristico, gli stessi non hanno la funzione di far sì che una partita diventi a rischio per un uso pregresso non violento degli stessi: in qualunque partita è possibile che vengano accesi artifizi, non soltanto in Chievo/Roma.
Le motivazioni, quindi, sono del tutto speciose e sfruttate strumentalmente: una partita è a rischio se ci sono forti contrasti tra le tifoserie, giacché, diversamente, tutte le partite sono a rischio.
*
Sul punto delle motivazioni: "Ciao Lorenzo volevo solo fare una rapida osservazione in merito alla pericolosissima partita chievo-Roma dell'anno scorso, per avere un idea del clima partita basta semplicemente leggere i commenti delle persone nella pagina da te dedicata su questo eccezionale sito-memoria storica, in particolare sull'"imbuto" creato dai celerini-carabinieri, unico momento di esasperazione e motivo di inutile tensione...mah.
un abbraccio, C.".
*
Vedete: non si pongono troppe domande, e neanche le pongono al potente di turno, ma qualche riflessione sanno farla anche loro... Ma, soprattutto, è evidente che qualche e-mail gli è arrivata! E anche alla Roma è arrivato qualche fax....

Il Corriere della Sera

La Stampa
Da L'Opinione:
L'OPINIONE - Il fallimento della Tessera: Deputato Maroni, perché?
Scritto da Monica Valendino
Giovedì 02 Dicembre 2010 05:13
La Tessera del Tifoso voluta dal presumibilmente assiduo frequentatore degli stadi, ministro Roberto Maroni, di domenica in domenica si sta dimostrando sempre più un flop. Anche commerciale, perché a quanto ci risulta sono ben pochi i tifosi in Italia che hanno trasformato la Tessera in una vera e propria carta di credito. per cui le idee dei club di commercializzare la passione sta dimostrandosi un buco nell’acqua.
Tutto questo quando, non ci stancheremo mai di dirlo, c’è una direttiva UE (per cui non una cazzabubbola come l’avrebbero chiamata a Mai dire Gol, che invita i paesi a adottare il Supporters Direct, che non è solo un modo per far diventare i tifosi veri e propri membri del club, ma promuove anche il confronto tra tifoserie diverse per arrivare a punti in comuni atti a migliorare il calcio.
16 paesi su 27 l’hanno adottato con successo: l’Italia, inutile dirlo, non è tra i 16. Strano vero che solo Cipro abbia votato per lei quando era da decidere a chi assegnare l’Europeo 2016?
La violenza per la Uefa è un problema grave. Ovviamente la soluzione non è nemmeno il Supporters Direct visto che questa si manifesterebbe in altri luoghi. Fa parte del Dna umano, specie dove c’è ignoranza, povertà e arroganza.
Ma se non altro almeno si fa qualcosa per il calcio.
Ricordiamo cos’è il Supporters Direct ancora una volta, perché vorremmo una risposta del perché nessuno ne parla. Non abbiamo l’arroganza di dire che è la soluzione migliore ma vorremmo capire perché una direttiva UE è finita nel cassetto.
Deputato Maroni (chiamarli onorevoli è grammaticalmente sbagliato, ma ossequioso, all’italiana insomma), ci spieghi perché tale direttiva è finita nel cassetto e cosa c’è di sbagliato nel promuovere l’iinterazione tra tifosi facendoli divenire parte integrante dei club? Si badi che non sempre ci sono casi dove questi devono mentre denaro per salvare i loro presidenti dai debiti, ma molto più spesso sono attivamente coinvolti nelle scelte della società.
Leggendo il nostro articolo in merito, l’Avvocato Diego Riva di Modena assieme alla sua assistente Evelina Pecciarini, che sono i massimi esperti in Italia della materia: Il movimento italiano per il coinvolgimento dei tifosi e la loro partecipazione nella proprietà dei club è parte di un movimento più ampio che sta crescendo in tutta Europa con l’aiuto di Supporters Direct e che comprende Paesi come Regno Unito, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia ed Israele. Ogni nazione ha chiaramente il suo particolare contesto ed i suoi problemi, ma è ormai chiaro che i fattori che uniscono i tifosi sono di gran lunga più numerosi più di quelli che li dividono. La sensazione di essere parte di un movimento più ampio è fonte di orgoglio e forza per chiunque vi è coinvolto.
Ricapitoliamo anche cosa vuole la direttiva UE: E’ una associazione inglese finanziata dal governo inglese che aiuta i tifosi a mettersi insieme, a formare dei trust (gruppi, società) per poter far sentire la propria voce nella gestione dei club. In pochi anni i trust sono diventati più di 160, dalle squadre più grandi a quelle più piccole, e in alcuni casi i tifosi non solo vantano una presenza all’interno del consiglio direttivo ma sono proprio loro i proprietari, spesso intervenendo prima di una possibile bancarotta o fallimento. Decine di migliaia di persone sono coinvolte ognuno contribuendo con quello che può, finanziariamente, con le proprie capacità professionali, donando parte del tempo libero per lavorare durante le partite o durante la settimana. Il successo di queste iniziative è stato talmente importante che non solo il governo inglese continua a credere nel progetto ma anche la UEFA si è interessata finanziando uno studio di fattibilità a livello europeo.
Deputato Maroni perché si ostina a difendere una creatura senza senso? Gli incidenti, lo si è visto a Udine avvengono fuori e non dentro lo stadio. Anzi con la Sua proposta sono più facili perfino dentro gli impianti perché chi non è tesserato e l’Osservatorio reputa la gara nona rischio può mischiarsi con la tifoseria opposta. Brescia-Udinese per chi c’era deve essere da monito.
Intanto grazie a questi provvedimenti gli stadi si vanno svuotando, si parla di sciopero calciatori (giusto ma intempestivo), ew la Legge sugli Stadi rimane una parola per fare una bella campagna elettorale. Da anni giace sui tavoli di varie commissioni senza esito. Sembrava che dopo un primo si della Camera al Senato non ci fossero problemi. Invece tutto dimenticato.
L’importante è, probabilmente, far diventare il calcio come molti sport americani: televisivi, dove la gente ingrassa con pizza, patatine, hotdogs, hamburger, birra e rutto libero e scusateci la citazione fantozziana. Ma il mirtico ragioniere non aveva altri mezzi per andare allo stadio e la tv era un conforto. Oggi il commercio calcistico l’ha fatta divenire la padrona assoluta del vapore dove perfino le emozioni sono gestite dalla regia.
Chissà perché ritorna in mente The Truman Show e la voglia matta di fuggire alla Fiji".
*
E-mail: "Il mio sarà sicuramente un pensiero che ai più potrà sembrare impopolare e fuori luogo. Il prossimo anno, come sappiamo, se le cose dovessero continuare così, sarà obbligatoria la tessera del tifoso anche per i non abbonati (non è detto, dipende da moltissimi fattori...). Quindi, se io, non abbonato, volessi acquistare un biglietto per andarmi a vedere una partita qualsiasi della Roma in campionato non potrò farlo senza essermi tesserato. Ebbene, una svolta così nel nostro ambiente ci vorrebbe. Solo in questo modo verrà fuori chi è veramente ultras. Chi invece si divertiva e si diverte tutt'ora a farlo (l'ultras) verrà finalmente "smascherato". Solo allora
ci conteremo....e vedremo quanti saremo rimasti...nella speranza di tornare tutti insieme, un giorno speriamo non troppo lontano, spalla a spalla, a sostenere la Nostra Roma. Un abbraccio, Max".
*
Lech Poznan/Juventus:
"Ciao Lorenzo,
ieri sera mi è capitato di vedere in tv la partita della juve in Polonia...
ovviamente i vari commentatori giocatori e allenatore a dire che non si doveva  giocare bla bla chissenefrega
la cosa che ovviamente ci si è guardati bene dall'evidenziare è che a -20 con bufera di neve in Polonia lo stadio era ESAURITO e la gente ha cantato 90
minuti... e non mi pare che lo stadio di Poznan fosse coperto, coi ristoranti, gli alberghi  il museo del club e altre cazzate.
Ora a parte l'ovvio confonto con lo stivale sulle fregnacce della tessera, delle famiglie e del modello inglese etc., è evidente anche l'abisso di passione, colore, attaccamento e Fame che separa la realtà italiana e dell'europa occidentale con certe realtà dell'est... passione e sentimenti che non è solo il governo che ha contribuito a reprimere o a lobotomizzare ma che mi sembra stiano sparendo intrinsecamente nei periodi che stiamo vivendo... la
visione dello stadio di Poznan è stata una boccata di aria fresca in un grigiume generale".
Il fatto è che l'Europa dell'Est è uscita da un periodo di repressione, noi ci stiamo entrando. Quando è caduto l'aereo con a bordo i rappresentati del Parlamento, qualche mese fa, la gente era sinceramente dispiaciuta e il Paese si fermò. Accadesse da noi, si farebbe festa.


1° dicembre 2010: l'Osservatorio fa dietro front su Lazio/Inter e apre la vendita dei biglietti a tutti.
Per quanto riguarda Chievo/Roma, una info che mi viene mandata.
"Biglietti Chievo-Roma. Un'informazione utile per i non tesserati non residenti nel Lazio, ma che comunque vivono a Roma e dintorni (e che quindi non hanno modo di acquistare comunque il biglietto). Ho scritto al ChievoVerona e mi è stato confermato che i biglietti saranno in vendita anche sabato "allo stadio dalle 9,30 - 12,30 / 15,00 - inizio gara".
Può sembrare una cosa ovvia, ma visti i tempi che corrono ed il fatto che sul sito del Chievo non era specificato, è sempre meglio informarsi.
No alla tessera! Andrea".
Costi biglietti per Chievo/Roma:
15^ giornata del girone di andata
CHIEVOVERONA - ROMA
Sabato 4 dicembre 2010 - ore 18:00
SETTORI IN VENDITA E PREZZI
SETTORE INTERO DONNA - OVER 60 STUDENTE UNIVERSITARIO UNDER 18 UNDER 14
POLTRONISSIME 85,00 67,00 53,00 42,00 10,00
POLTRONE 45,00 36,00 29,00 23,00 10,00
TRIBUNA SUPERIORE 38,00 27,00 21,00 16,00 10,00
CURVA SUD LOCALI 22,00 18,00 14,00 11,00 10,00
CURVA NORD OSPITI 22,00 NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE
VENDITA BIGLIETTI SETTORI “POLTRONISSIME/POLTRONE/TRIBUNA SUPERIORE/CURVA SUD LOCALI”
Da lunedì 22 novembre a venerdì 3 dicembre, salvo esaurimento dei posti disponibili alla vendita, i tagliandi dei settori “Poltronissime”, “Poltrone”, “Tribuna Superiore” e “Curva Sud Locali”, saranno in vendita esclusivamente presso le agenzie del Banco Popolare di Verona S.G.S.P. di Verona, provincia e di tutto il territorio nazionale, con esclusione della regione Lazio.
ATTENZIONE: Questa mattina, nel corso della riunione settimanale, il Comitato di Analisi per la Sicurezza sulle Manifestazioni Sportive, ha imposto per la partita con la Roma, il divieto di vendita dei biglietti ai residenti della regione Lazio. Sono esentati da tale restrizione i possessori della Tessera del Tifoso.
Ebbene, ancora non esiste alcuna disposizione del Prefetto di Verona al riguardo o, per lo meno, non è stata resa nota.
Allo stato, quindi, non esiste alcun divieto.
Ho appena scritto al Prefetto di Verona al riguardo.
*
Sempre ottimo Mario Staderini, segretario dei Radicali:
"Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Te la do io Tokyo per commentare la trasferta di Verona in ottica giallorossa
Chievo- Roma, cosa succede?
L’anno scorso i tifosi, ben 20mila persone sono andate a vedere la partita senza problemi. Oggi è stata vietata la trasferta ai residenti del Lazio, come l’episodio dell’ultimo derby, in cui la tribuna Tevere aveva delle restrizioni particolari sulla vendita dei biglietti, è evidente come questi provvedimenti fatti dall’ordinanza di un Prefetto, vengono sicuramente al di fuori dei diritti costituzionali. Ho portato tutto al TAR, chiedendo una sospensione del provvedimento. Si può aderire all’'iniziativa mandandomi una mail a: staderini@radicali.it. Vorrei che il sindaco Alemanno si schierasse a difesa
cittadini, difendendo la libertà individuale e i principi della costituzione. E’ un'’azione popolare che consente al cittadino che non viene tutelato dal comune di prendere provvedimenti. Succede in questi giorni, sto verificando se si fa in tempo ad avere un provvedimento prima della partita. Oppure lo faremo comunque per il futuro, perché è importante per tutti quanti. L’'episodio di Cagliari, dove un ragazzo è stato denunciato e sottoposto a Daspo di 5 anni, per aver lanciato alcuni cori contro il Ministro Maroni.  La legge prevede che se uno con dei cori incita alla violenza, c’è la possibilità di dare il Daspo, ma da quello che ho capito è stato solo espresso un dissenso. Maroni però non risponde, punta sull’autoritarismo. Il problema deve essere affrontato non solo da chi si occupa di calcio, deve essere una questione affrontata da tutti, come la tessera del tifoso. E’ possibile che chi non ha la tessera sia considerato un violento? Se ci sono troppe regole vengono usate arbitrariamente".


30 novembre 2010 (pomeriggio): iniziamo da Alemanno, che a parole si schiera, nei fatti un po' meno.
Gianluca: "Visto che gira da tempo questa presa in giro:
Intervistatore: Nei mesi scorsi lei aveva detto che sarebbe stato disponibile a parlare con Maroni.
Alemanno: E lo ribadisco. Sto aspettando che i tifosi mi facciano delle proposte. Se dovessero esserci sono disponibile a portarle al ministro per far sì che ci sia una revisione.
non credi sia arrivato il tempo di levare ogni alibi e fargliela questa proposta? Che poi troppo complicata non è. Lasciare la tessera del tifoso con i suoi presunti vantaggi, eliminare l'obbligo di possederla per andare in trasferta  nel settore ospiti  (come in realtà già sta accadendo a Roma da un mese e passa) ed eliminare l'obbligo di farla per chi si vuole abbonare.
Che ne pensi? Ciao Gianluca".
Beh, la prima risposta la dà la politica:
CHIEVO-ROMA: COMUNE DI ROMA RICORRERà AL TAR CONTRO DIVIETO TRASFERTA
STADERINI (RADICALI) ESERCITA L’AZIONE POPOLARE
E CHIEDE AD ALEMANNO DI ADERIRE
Roma, 30 novembre 2010
Il Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini impugnerà dinanzi al giudice amministrativo l’ordinanza del prefetto di Verona che vieta ai residenti di Roma e del Lazio l’acquisto di biglietti per la partita Chievo-Roma.
Staderini proporrà ricorso, oltre che nel proprio interesse, anche a nome del Comune di Roma, esercitando l’azione popolare prevista dall’articolo 9 dello Statuto e che consente a ogni elettore di sostituirsi al Comune nelle azioni legali ad esso spettanti.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani.
“Ora basta, di fronte alla deriva poliziesca e autoritaria che travolge Stato di diritto e Costituzione, è urgente portare nei tribunali le politiche e gli atti del Ministero dell’interno.
Non esiste Paese democratico in cui l’ordine pubblico viene gestito imponendo divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età.
È successo per il derby Lazio-Roma, dove la Tribuna Tevere era vietata agli uomini e ai maggiorenni, si ripeterà per Chievo-Roma, dove il divieto riguarderà tutti i residenti del Lazio nonostante lo scorso anno in 20 mila si recarono a Verona senza problema alcuno.
Ordinanze analoghe, immotivate e irragionevoli, si ripetono in tutta Italia.
Quando in nome della sicurezza si violano sistematicamente le liberà costituzionali, il rischio di svolte illiberali per tutti è alle porte.
Impugnerò le ordinanze anche a nome del Comune di Roma, e chiedo al sindaco Alemanno di aderire formalmente a tutela degli interessi della cittadinanza".
Finalmente!
La seconda risposta gliela dò io, visto che le medesime cose sono state chieste anche dopo il raduno nazionale alla Bocca della Verità.
La proposta giuridica è solo una: modificare l'art. 9 della legge 41/07 che dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio, in qualunque epoca, non possa ottenere titoli di accesso agli stadi: oggi la tessera del tifoso, domani gli stessi biglietti di ingresso.
Già sono state segnalate applicazioni dell'art. 9 al di là dei chiarimenti dati dall'On.le Maroni che dice che la Tdt non può essere rilasciata a chi ha una diffida in corso o a chi ha subito una condanna per reati da stadio negli ultimi 5 anni.
La modifica dell'art. 9 deve andare nel senso che deve essere chiarito che non può avere titoli di accesso (e quindi la Tdt) chi ha un daspo in corso e chi è stato condannato negli ultimi 5 anni per reati "da stadio" A MENO CHE PER LO STESSO FATTO NON ABBIA GIA' SCONTATO LA DIFFIDA che, altrimenti, verrebbe prorogata ingiustamente....
Questa è una proposta o si deve ancora attendere?
Giuridicamente, questo è il punto.
Le altre problematiche repressive non riguardano direttamente la tessera del tifoso, ma riguardano gli orpelli burocratici per il materiale da tifo e via dicendo. Nei tanti pacchetti sicurezza che vengono approvati, inserissero pure questa modifica che, peraltro, è già contenuta in un disegno di legge a firma Benedetti-Valentini.
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Chievo/Roma da "Il Romanista", Daniele Galli:
"Chievo/Roma: Settanta per settemila. Non scervellatevi in calcoli, la soluzione è molto più semplice di quello che possa sembrare. Settanta sono i tifosi della Roma che già possiedono un biglietto di settore ospiti per Chievo-Roma. Settemila è la capienza complessiva di quello spicchio del Bentegodi. Già che ci siamo, diamo anche un’altra cifra: ventimila. Sono i tifosi della Roma che lo scorso 16 maggio seguirono la Magica a Verona contro il Chievo. «Per quella occasione - dicono dalla società veneta - concedemmo ai romanisti anche le Tribune Superiori, oltre a tutta la Curva Nord». Settanta contro settemila. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, continua a sostenere che l’affluenza negli stadi italiani sia aumentata rispetto alla passata stagione. E che quindi la gente sia entusiasta del nuovo ordine costituito. Le cifre del Viminale lo confortano, è vero. Ma solo sul primo dato. Sono in aumento le presenze dei tifosi delle squadre di casa. Ma non lo sono quelle dei tifosi delle squadre ospiti. Settanta tifosi della Roma col Chievo è una pagina nera
del calcio. D’accordo, alla partita mancano ancora quattro giorni (tre per il settore ospiti: la prevendita, per legge, deve cessare alle 19 di venerdì). Ma
quanti potranno essere i romanisti a Verona, sabato? Novanta? Cento? Comprare un biglietto di Chievo-Roma (22 euro, punti vendita Banca Popolare
di Lodi, Banca Popolare di Novara e Credito Bergamasco) è praticamente impossibile. Il Casms, acronimo di Comitato di analisi sulle manifestazioni
sportive, ha vietato la prevendita ai residenti nel Lazio. Impedendo così, di fatto, che si ripetesse un altro esodo di massa. Chiaramente, non i ventimila del 16 maggio. Lì ci si giocava lo scudetto, qua solo i tre punti. Ma qualche migliaio di romanisti a Verona, senza limitazioni, ci sarebbero andati sicuramente. «Siamo allibiti anche noi», spiegano dal Chievo. Dove non hanno potuto far altro che prendere atto delle prescrizioni del Viminale, che ha definito la partita «a rischio ». Risultato: vendita dei biglietti vietata a chi abita nel Lazio. Dalla limitazione si salvano, come sempre, i possessori dell’As Roma Club Privilege. I titolari della tessera del tifoso giallorossa, dunque, non solo potranno tranquillamente andare nel settore ospiti. Ma saranno pure gli unici a farlo. Tra i paradossi denunciati dai romanisti, oltre al fatto che la trasferta col Chievo sei mesi fa non era a rischio, c’è pure questo: se una partita è a rischio, basta davvero una tessera a eliminarlo?".
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Marco: "http://roma.myphotosoccer.it/content/speciale-10-anni-di-curva-sud Si lucra su tutto…anche su foto che evidenziano gravi reati ;) Ciao Marco".
I romanisti di Parigi:


30 novembre 2010: inserite altre foto e un resoconto di Palermo/Roma.
Per chi non avesse ancora mandato la mail all'UEFA, il testo è stato tradotto (e ampliato) da Xavier di Parigi in francese. E' persino meglio mandare il testo in francese (lingua ufficiale dell'UEFA, se non erro) che quello in inglese.
Peraltro, è doveroso un chiarimento. Personalmente non mi auguro neanche che l'Osservatorio ci ripensi. La farebbe passare come una graziosa concessione, come a dover dire grazie. Facessero quel che vogliono: costantemente, d'ora in poi, ogni loro decisione verrà inviata all'UEFA e al nostro indirizzario di giornalisti, opinionisti ecc. ecc.. Continuano a dare cazzotti in faccia ma non si cade a terra, tutto qui. Stile Gandhi.
Questa ultima esternazione del Ministro Maroni è però fantastica:

"La tessera del tifoso ha avuto uno straordinario successo, siamo oltre le 700 mila richieste" (tempo fa disse che erano 800mila o sbaglio?). Lo ha ricordato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che si tratta "di uno strumento che serve per evitare provvedimenti restrittivi, perchè se tutti la avessero non ce ne sarebbero" (Non è vero. Ci sarebbero lo stesso, ma ne sarebbero esentati coloro che ce l'hanno, esattamente come ora). Il ministro ha ricordato che "chi ce l'ha è un tifoso che va a vedere la partita e non a tirare bombe-carta" (beh, sì, si è visto a Fiorentina/Juventus!), aggiungendo che "ogni domenica c'è il pirla di turno che ci conferma quanto sia necessario adottare misure restrittive" (che infatti non hanno evitato un bel nulla). Maroni ha poi concluso che chi ha il Daspo o altri provvedimenti restrittivi non può avere la tessera e quindi non va in trasferta (no Maroni, stai dicendo cose inesatte: chi ha il daspo, oltre a non avere la tessera, non va neanche alle partite in casa, tessera o non tessera: se entra lo arrestano!), e che quella della tessera del tifoso "è una realtà che procede, tutte le squadre di serie A, B e Lega Pro l'hanno accettata (accettata??? O subita???? Evitiamo ogni commento, la frase si qualifica da sé...) perchè lo considerano per quello che è: uno strumento di fidelizzazione. C'è una piccola frangia di ultrà (ultrà della libertà) che non vuole accettare le regole dello sport come fatto sportivo e non come violenza - ha sottolineato - è una sparuta minoranza, continuerà ad esserlo e non mi farà cambiare idea". 29 Novembre 2010 fonte tmw".

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E-mail: "Lorenzo ti scrivo per dirti che anche io ho scritto e spedito le varie mail in merito a chievo/Roma. Ho aggiunto però nel testo per la mazzoleni che la squadra quando non ha i tifosi dietro non fa un cazzo! Le trasferte le stiamo a perde tutte, all'inizio del campionato zero tifo e, guarda caso, pochi punti. Con la scesa dei gruppi e il tifo più compatto della parte bassa hanno iniziato ad arrivare i punti e siamo risaliti in classifica. Cazzo, ci vuole tanto a capire che se gli ultras della Roma non la possono seguire la squadra non ha motivazioni? Credo che anche questo vada fatto notare a chi (malamente) ci presiede e non ci si incula minimamente. A chi continua spudoratamente a chiederci 2 € in più PERCHè NON CI SIAMO TESSERATI, e non ha detto una parola contro la tessera, o in favore di Daniele quando è stato massacrato per aver esposto il suo pensiero. A chi continua a dichiararsi amica di galliani.
No alla tessera del tifoso. No al calcio moderno. C.".

La Repubblica

Sampdoria/Milan
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La fatal Verona: "VOGLIO INVITARE I TIFOSI DELLA ROMA "VERI" A FARE UN GRANDE PASSO CONTRO LA REPRESSIONE....A BOICOTTARE LA TESSERA, MA NON CON L'ASSENTEISMO IN TRASFERTA, MA CON LA PRESENZA COSTANTE E DISUBBIDIENTE.
SEGUIAMO LA ROMA A VERONA, SEGUIAMOLA NELLE TRASFERTE CHE VERRANNO.....
E' L'UNICO MODO PER DESTABILIZZARE....QUANDO CE NE STIAMO A CASA,FACCIAMO IL LORO GIOCO.
In particolare, penso che la trasferta di Verona sia indicata più di altre per "ricominciare" sul serio.....perchè dopo la sconfitta della roma a palermo, di sabato, col freddo.......tanti tesserati e occasionali se ne stanno a  casa col tè caldo........è un occasione per ricompattarci,per guardarci in faccia, per contarci......
IO CI CREDO E CI SPERO.....ED è OVVIO CHE PARTO PURE DA SOLO. LUCA O.".
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Bagarinaggio: "E' possibile che il discutibile lavoro del ONMS possa portare ad un effetto contrario? è possibile che il detto "fatta la legge trovato l'inganno" sia attuabile nella misura di quanto uno è disposto a pagare??? ovvero
Sig Ministro è possibile che un distinto a Roma possa costare 85 euro (normalmente 25 euro)  e una tribuna a Verona costi 240 euro (normalemente 42 euro) per quei tifosi che volontariamente o involontariamente non hanno la tessera del tifoso?
oltre quale misura si puo' parlare di bagarinaggio*?
*da wik
ll bagarinaggio è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in particolare quelli delle partite di calcio, sono acquistati in blocco da un "bagarino" e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso.
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Articoli qua e là:
I deliri del CASM
Da quando è stato attivato, il CASM, organo federale preposto a studiare come prevenire la violenza negli stadi italiani, non ci ha convinto in molti casi.
Solo in questa settimana Udinese-Napoli e, sopratutto, Juventus-Fiorentina, non sono state soggette a restrizioni, portando a gravi episodi di violenza.
Se al Friuli a farne le spese (ma fuori l'impianto sportivo) erano stati uno zio col nipotino (e se si arriva a prendersela con i bambini...), dopo che i tifosi del Napoli erano stati accolti con sacchetti dell'immondizia in bella vista all'ingresso del settore dello stadio riservato agli ospiti, a Torino, si è andato ben oltre con il lancio di petardi e bombe carta nel settore dei tifosi viola.
Protesta con decisione l'ad viola Sandro Mencucci, che dalle pagine del 'La Nazione' fa sapere che chiederà una punizione severa. "Devo difendere la dignità e il rispetto dei tifosi viola quando vanno in trasferta. Sabato sera sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe carta: tre di loro sono feriti, uno ha una lesione alla cornea. Si tratta di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore. E' davvero inaccettabile".
Difficile dare torto al dirigente fiorentino che insiste: "Non ce l'ho con la Juventus, nè con il ministero dell'Interno, ma mi sembra che la tessera del tifoso in questi casi non funzioni. E mi pare anche strano che l'arbitro, nonostante l'ambulanza a bordo campo per soccorrere un nostro tifoso, non abbia preso provvedimenti, ad esempio sospendendo la gara".
Intanto, dopo aver glissato sulle partite ad alto rischio di questa settimana, il CASM ha pensato bene di vietare la trasferta ai tifosi interisti che venerdì sera volessero andare a Roma, dai fraterni amici laziali (!!!) e ai bresciani (!!!) di fare una scampagnata a Milano a vedere la loro squadra contro il Milan.
Se deve funzionare così, in tempi di crisi, questo CASM potevamo davvero risparmiarcelo...
http://www.fantagazzetta.com/public/articoli/8923-i-deliri-del-casm.asp
Ovviamente chi legge questo sito è già un passo oltre... non si tratta di deliri ma di disegni ben precisi.
*
Carlo: "Ciao Lorenzo, mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di 23 anni e anche se non ti conosco di persona mi sono preso la licenza di scriverti in modo diretto e informale con l'intento di segnalarti un paio di cose che spero possano risultarti utili nel tuo quotidiano lavoro di aggiornamento del sito. I pretesti odierni per navigare un po’ sulla tua pagina web sono stati la presa di parte all'iniziativa dell'invio di mail e fax alle varie organizzazioni e organi di informazione ed un'occhiata alla sezione dedicata ai locali delle città estere dove è possibile vedere le partite ella Roma. Proprio qui, essendo reduce da un'esperienza di 8 mesi a Barcellona, ho notato che quello che giustamente viene segnalato come il posto più affidabile della città per poter assistere alle partite (il pub di Fabio, ragazzo romano e romanista) e che per tutto il mio periodo di permanenza è stata letteralmente la mia seconda casa, viene riportato con il vecchio indirizzo all'incrocio tra C/Muntaner e Mallorca. L'ubicazione attuale è in Carrer Casanova 96, al'incrocio con Carrer d'Aragò ed il nome del locale è Pub Fiction. La mia non è solo pedanteria gratuita ma il tentativo di evitare che altra gente, che per qualsiasi motivo abbia necessità di vedersi la partita a Barcellona, a differenza di quanto capitò a me la prima volta, possa andare "a botta sicura" e non rimanere spiazzata .... Ti mando un abbraccio ed un grazie sincero per il servizio che rendi ai tifosi veri, logicamente non nell’accezione “marroniana” del termine. Forza Roma e no alla tessera! Carlo".


29 novembre 2010 (pomeriggio): inserite diverse foto di Palermo/Roma.

Intervista a Cristiano Militello:
"Il suo “Striscia lo striscione” è diventata una delle rubriche più apprezzate di “Striscia la Notizia” con tanto di vere e proprie gag all’esterno degli stadi italiani. Cristiano Militello, 42enne artista poliedrico nato a Pisa e laureato in Scienze Politiche, spiega il suo punto di vista sullo scottante tema della Tessera del Tifoso per poi soffermarsi sulle esperienze legate allo spazio che l’ha reso celebre nello storico tg satirico di Mediaset.

Lei ha definito “pericolosa” la Tessera del tifoso: quali le motivazioni?
Più che pericolosa direi apparentemente inutile. Arriva come ulteriore misura rispetto a due decreti già di per sé molto penalizzanti come quello Pisanu e quello Amato, che, si deduce – se la lotta alla violenza è il vero obiettivo della tessera – qualcuno dovrebbe a questo punto dichiarare superati o, peggio ancora, appunto, inefficaci. Altrimenti non ci sarebbe bisogno della tessera.
Ma l'inutilità è solo apparente, almeno per i tifosi, perché la Tessera è un'operazione commerciale spacciata per panacea di tutti i mali. E quindi qualcuno l’utile ce l’ha. Non mi piace il ricatto che è stato fatto alle società, alle quali ricordo comunque che formalmente – ad oggi – non esiste nessuna legge che imponga la tessera, essa è solamente una disposizione “suggerita” alle società con una circolare. Non mi piace che non garantisca eguali diritti a persone che hanno pagato il loro debito con la giustizia (anche perché sui dubbi giuridici di un provvedimento come il Daspo, comminato dalle forze dell’ordine anziché da un tribunale, potremmo fare un’altra intervista…). Mi sembra che il fronte del no alla tessera sia abbastanza nutrito e ben rappresentato, strano che non abbia avuto mediaticamente molto spazio: parlo di Platini, Lippi, Zamparini, Lotito, Osvaldo Bagnoli, Zeman, Palombo, Massimo Fini, un importante sindacato di polizia, addirittura la Fondazione Giovanni Paolo II… Ma l’arrogantissima reprimenda cui è stato sottoposto De Rossi, per aver semplicemente espresso un’opinione, peraltro condivisibile, la dice lunga sullo stato della democrazia nel nostro paese.

Una tesi peraltro supportata a più riprese con tanto di contributi filmati che pongono l’accento sui paradossi che portano a differenziare i “senza tessera” dai “con tessera”…
Sta passando il pericoloso concetto che chi non si tessera è un violento o ha qualcosa da nascondere. Ma la dura verità è che chi non fa la tessera, perlopiù, è stufo. Io da anni, nonostante la mia rubrica sia goliardica, allo stadio sono fermato da persone esasperate, che non ne possono più, che chiedono meno controlli, misure con una logica, ma soprattutto buon senso. Ricevo decine di e-mail di protesta. E non parlo certo di ultras. La gente che si lamenta è esattamente quella che certe misure e certa propaganda demagogica vorrebbe “riportare” allo stadio.

E l’aspetto commerciale della Tessera?
E' il più ripugnante. No ma dico, potrò al limite essere libero di comprare il biglietto con la mia carta di credito? No. Ne devo avere una ex-novo e se non la faccio sono discriminato. E' come se mi dicessero: “Non puoi andare al cinema se non hai la Fidaty Card Esselunga”. E trovo allucinante aver usato dei bambini per una comunicazione sociale governativa che, oltre a non comunicare alcunché, veicola un prodotto commerciale.

Cosa pensa della fidelizzazione del tifoso? Un primo passo per farlo sentire sempre più al centro del mondo della sua squadra del cuore?
Secondo lei uno che da anni si sveglia presto per andare in trasferta a proprie spese a seguire una squadra sacrificando tempo, energie, danari, rischiando freddo, incidenti e raucedine ha bisogno di essere fidelizzato? E' il primo passo per farlo piuttosto diventare ufficialmente cliente. La mia squadra del cuore mi dovrebbe venire incontro quando si decidono certi orari o alzando la voce quando si proibiscono partite tipo Parma-Samp, Viareggio-Pisa, Barletta-Catanzaro, con le tifoserie gemellate da 20 anni. Così mi fanno sentire al centro della loro attenzione.

Gli stadi sono sempre più vuoti, di conseguenza – causa tutte le restrizioni – sarà sempre più difficile trovare anche i “suoi” striscioni…
Triste no? vorrà dire che la risata in grado di seppellire si sposterà altrove. L'ironia non si tessera.

Noi ci paragoniamo da tempo, e sotto molteplici punti di vista, al calcio anglosassone, ma quanta strada c’è da fare prima di avvicinarsi a quel modello tanto sbandierato?
Benissimo le misure contro i violenti, ma il modello inglese non finisce lì. Il modello inglese vuol dire anche diverso approccio delle forze dell'ordine, altra cultura civica e un altro modello televisivo: prendiamo a modello anche la lealtà e la misura di chi gestisce l'ordine pubblico nel Regno Unito, la possibilità di identificare ed eventualmente perseguire chi sbaglia anche tra le forze dell'ordine, anche solo sapere che questa possibilità esiste. Le forze dell'ordine fanno un lavoro ingrato e delicatissimo allo stadio, proprio per questo ci deve essere personale preparato al dialogo. Lo Stato invece ha dimostrato spesso di non avere neanche l'autorevolezza di condannare chi palesemente ha commesso una leggerezza inconcepibile, vedi caso Sandri o caso Scaroni. Peraltro in Inghilterra, dopo che la prima pay-tv è fallita, le pay-tv attuali trasmettono solo 100 partite l’anno della Premier, non tutte e 380 come da noi in serie A. Se in televisione mi dai Milan-Inter o Fiorentina-Juve pazienza, lo stadio lo riempi uguale. Ma se mi dai anche Lecce-Bologna a 3 euro, mi domando, al giorno d’oggi, chi si muove da Bologna per andare a Lecce? Giusto gli ultrà. Se poi fai di tutto, anche con misure grottesche come la Tessera del tifoso, per togliere di mezzo gli ultrà, beh, prima che fatiscenti, gli stadi saranno sicuramente ancora più vuoti di adesso.

Tessera del tifoso a parte, lei che del calcio cerca e trova con abilità l’aspetto goliardico, cosa può suggerire affinché si arrivi ad una bella sferzata per il nostro calcio, preludio di una ripresa più che mai necessaria?
Prima di tutto recuperare una politica di buon senso, con misure meno cervellotiche. Ascoltare di più le esigenze dei tifosi. Incentivare l'aspetto coreografico e goliardico. Io da bambino andavo allo stadio soprattutto per l’atmosfera che mi regalava la folla, il tifo, il clima. Se devo stare a sedere sul mio seggiolino, composto, senza la possibilità di incitare, senza una bandiera, senza uno striscione allora sto sul divano di casa che è più comodo e costa meno.

La prima riflessione a caldo dopo aver assistito agli episodi di Italia – Serbia?
E' stata una serata a sfondo politico, non era calcio, era cronaca nera e quindi non la commento.

L’esperienza più divertente da inviato di “Striscia” fuori o dentro gli stadi?
Il rapporto con la gente, quella che mi confonde con qualcun altro, quella che mi regala le sciarpe, i diversi striscioni dedicatimi. Il bello del mio lavoro è che le cose belle che mi accadono le vedete anche voi a casa.

Quella che invece non dimenticherà mai?
La finale mondiale a Berlino nel 2006, e i numeri zero della mia rubrica (un Bologna Milan e un Inter Palermo del 2004)

A chi darebbe oggi la sua amata definizione di “testa di cacciucco”?
A quelli che dicono di voler riportare le famiglie allo stadio e poi il giorno della partita chiudono la biglietteria. Quelli che non sanno nemmeno lontanamente l’odissea che oggi si deve fare per andare allo stadio.

*
Ed ecco le novità:
Evitare un paradosso. Cambiano le regole per tifosi ospiti
Il questore D'Amato: "Gestione affidata alle questure"
La Spezia. Il paradosso lo si era notato una miriade di volte, soprattutto quando lo Spezia giocava in campo esterno. Ma il paradossale fenomeno ha vissuto il suo massimo in occasione della gara interna fra Spezia e Como dello scorso 26 settembre: in quella circostanza si rischiò la baruffa nel settore distinti dove i tifosi lariani senza tessera del tifoso, giunti in una cinquantina, si sono trovati quasi a contatto con i supporters spezzini che normalmente occupano le scalee di quella porzione di "Picco". Solo un cordone di polizia e uno di stewart ha evitato il peggio mentre nell'enorme curva Piscina campeggiavano sette tifosi comaschi, quelli con tessera, probabilmente tutti membri della medesima famigliola.
"Sono arrivate le prime disposizioni che hanno modificato la procedura da seguire. Ora - spiega il questore della Spezia Gaetano D'amato - sarà competenza delle prefetture, su indicazione delle questure, decidere come meglio collocare i tifosi ospiti".
Sarà possibile dunque, per fare un esempio esplicativo, decidere se, in un caso analogo a Spezia-Como, collocare i tifosi con tessera nel settore distinti e quelli senza in curva Piscina, separati anche fisicamente dal resto degli spettatori: "Evitiamo così di dover gestire una situazione paradossale" - conclude il Questore della Spezia.
Ah, quindi la tessera del tifoso ora non serve neanche più per andare nel settore ospiti!
*
La protesta dei “senza tessera”
«Vietati anche i viaggi»
29 novembre 2010
 A Roma erano andati nonostante il pullman che avevano affittato si fosse "rotto" all'alba. A Brescia i senza tessera erano una cinquantina e sono stati "blindati" in stazione, portati in Questura, identificati e riportati in stazione dove sono stati rimessi sul treno e rimandati a Genova. Il caso tessera del tifoso diventa sempre più genovese. Trasferte vietate a genoani (anche la prossima di Lecce) e sampdoriani (su tutti il caso Parma dove esiste il gemellaggio) che sono stati la punta avanzata della contestazione.

Ma il caso di Brescia rischia di diventare fonte di polemica e ricorsi: «La circolare sulla tessera del tifoso - spiega l'avvocato Laura Tartarini che segue le vicende dei tifosi con altri colleghi come Stefano Sambugaro - vieta, in casi particolari, l'accesso agli stadi se ci sono provvedimenti dell'autorità e impedisce l'accesso a chi non ce l'ha. Ma non esiste il divieto alla circolazione, che è un diritto inalienabile, né ad arrivare in una città». La vicenda sarà oggetto di una iniziativa legale.

Ma cosa è accaduto ieri a Brescia? Da Genova erano partiti in cinquanta, molti giovani, altri tifosi storici, tutti senza tessera del tifoso: «Come a Roma, per andare a salutare la squadra e comunque far vedere che le siamo vicini». A Milano Lambrate dove il gruppo ha cambiato treno c'era la polizia, ma non ci sono stati problemi. A Brescia invece i tifosi genoani "non tesserati" sono stati bloccati, fatti salire su un pullman - «un abuso perché non abbiamo commesso reati né ne stavamo commettendo» -– e trasferiti in Questura. Il gruppo è stato sistemato sotto un tendone –«come se fossimo animali da circo» e identificati. Poi il gruppo è stato riaccompagnato in stazione e controllato sino a quando non è salito su un treno per Milano e, da qui, per Genova.

La polemica è subito salita di tono, telefonate agli avvocati e proteste. «Lo avevamo già evidenziato - sottolinea l'avvocato Tartarini - la tessera già è tutta da discutere nel merito, ma quanto accaduto prima con la trasferta di Roma, a Parma con i tifosi della Sampdoria e oggi con quelli del Genoa evidenzia come il problema sia politico. Chi contesta e critica, in modo civile, viene punito. Ma l'aspetto più grave è la limitazione al diritto di movimento, oggi abbiamo, per così dire, scoperto che con una circolare si impedisce il libero movimento delle persone ed è inaccettabile». Sul treno dei tifosi discussione aperta. «Con una circolare, giorni fa, è stato deciso di impedire la libera scelta sul testamento biologico, di come uno vuole morire, oggi si impedisce la libertà di movimento. Sono due cose diverse, la prima tocca la vita delle persone, ma anche il diritto e la libertà di movimento sono costituzionalmente garantiti. A Brescia è stato commesso un atto arbitrario, vedremo le iniziative da assumere».

*
I viola tesserati:
"Salve a tutti,
ho riflettuto molto dopo la partita di Torino, in qualita' di Presidente del viola club Ciclone Viola che ha raggiunto anche quest'anno quasi 300 soci e che fa le trasferte in tutti gli stadi di Italia.
Riguardo alla trasferta di Torino, tutti noi senza nascondersi dietro falsi alibi, sapevamo della difficolta' della trasferta visto i non idilliaci rapporti con i tifosi di Lei. Era da mettere in conto qualche scaramuccia, qualche contatto con la tifoseria avversaria, ma niente e dico niente faceva presagire cio'che e'accaduto nello stadio Olimpico e cioe' la premeditata aggressione a base di bombe carta, portate dentro uno stadio considerato all'avanguardia, dopo che ci era stato data assicurazione che facendo la coisddetta tessera del tifoso , tali cose che in passato in qualche caso hanno portato a gravi fatti come anche ricordiamo nel caso Paparelli addirttura alla morte. Nostri tifosi , fratelli viola sono stati a Firenze daspati per avere acceso un fumogeno fuori dallo stadio non lanciato ma solo per incitare la squadra , senza averlo lanciato a nessuno.  . Noi a Torino siamo stati perquisiti meticolosamente prima di partire , avendo anche delle accese discussioni con li funzionari preposti   perche' non volevan fare partire qualche socio che aveva il contratto di sottoscrizione bancario e non fisicamente la tessera  , che come ben sapete ci mette 21 giorni dalla sottoscrizione del contratto per arrivare. Ai nostri soci ed in generale a tutti i tifosi viola, a Torino e'stato riservato una accoglienza stile Beirut , tutti nonostante la tessera del tifoso siamo stati filmati e perquisiti in ogni parte del corpo. La domanda che porgo a chi ci legge ed in generale a Massucci al  Ministero dell'Interno Maroni ed a chi e'preposto alla gestione dell'ordine pubblico: e' se a Torino , ci fate andar e ci tirano le bombe carta addosso, senza che noi possiamo ne'difenderci ne' rispondere per legittima difesa ai vigliacchi attacchi, a cosa serve questa tessera del tifoso? A cosa serve tenere a casa altri amici, soci, fratelli viola che alla pari di noi sarebbero voluti venire ma che non hanno sottoscritto questa tessera e con cui giornalmente ci confrontiamo sulla utilita' della stessa? A cosa serve se poi oltre quanto successo ci dobbiamo confrontare con problemi organizzativi banali come anche l'umiliante ritorno a 60 km all'ora in fila indiana  sull autostrada con la proibizione di sorpasso di quelle lattine che si chiamano auto di scorta per 200 km col solo scopo di innervosire autisti e tifosi gia'stanchio e provati dalla partita , freddo ed umiliante situazione? No, signori voi non avete capito nulla di noi tifosi, non siamo teppisti, non siamo bestie da macello, siamo solo appassionati di una fede che meritano rispetto perche' siamo noi che foraggiamo tutto il sistema con i soldi che noi spendiamo per il sistema calcio , Noi ci siamo dovuti piegare pena il ricatto di dovere stare a casa a sottoscrivere questa tessera del tifoso perche' avete obbligato le Societa' a farla, altri nostri amici non l'hanno fatta dicendoci che era inutile ed anche fra di noi sono sorte polemiche, fratture e frizioni solo superate da un rispetto ed amicizia maturate nel corso degli anni sugli spalti. Quando pero' vediamo che alla Tv di questi episodi siccome si parla di Juventus non ne viene accennato , quando abbiamo anche l'impressione certa che la giustizia sportiva non punira' la Juventus e quei loro vil tifosi per questo atto delinquenziale che niente ha a che vedere con la mentalta' Ultras , bene allora dobbiamo dire che probabilmente e molto amaramente ha ragione chi non ha voluto sottoscrivere questa tessera che e'perfettamente inutile se non vengono adottati quei principi, di equita', sicurezza tanto sbandierati in sede di promozione, ma che non vediamo sulla pratica, non e'forse che il modello Inglese applicato agli Stadi ed alla giustizia Italiana , non si puo' adottare ?
Finisco questa amara riflessione, progendo ad Alessandro e Lorenzo i nostri due soci vilmente feriti a Torino, gli auguri di una pronta guarigione ed un arrivederci in curva a presto a nome mio e di tutto il direttivo del Ciclone Viola
Nicola Nannucci Presidente ".
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Como/Salernitana:
Ancora una volta…la tessera non funziona!
di Alfonso Maria Avagliano
Centoventi e oltre, sfidando il gelo e la pioggia che quasi diventa nevischio del “Sinigaglia” di Como. Stiamo parlando degli ultras granata che hanno seguito la squadra e intonato, al termine della gara, il coro “meritiamo di più”. Quasi stridevano queste frasi con quelle cantate dai supporters di casa, “vi vogliamo così”, ma il calcio è anche questo. Di certo, il calcio non è divisione, non è repressione, non è la “tessera del tifoso. Questo pomeriggio allo stadio in riva al lago la trentina di tifosi della Salernitana “regolarmente tesserati” era al suo posto nell’isolata curva dedicata al settore ospiti, mentre il grosso della spedizione partita dalla Campania ha trovato posto nel settore tribuna, confinato solo da un nastro e scortato da una decina di agenti di Polizia che si sono limitati a controllare a distanza che tutto andasse per il meglio.

Interpellato poco prima dell’inizio della gara, uno steward del “Sinigaglia” ha spiegato la situazione. “Hanno vietato la vendita dei tagliandi ai residenti in Campania - ha detto - ma nei fatti non è stato così perchè i presenti hanno acquistato regolarmente il biglietto: in pratica, chi non si tessera viene, per così dire, punito. In che senso? Diciamo che è costretto a pagare di più per assistere alla partita (27,5 € contro i 15 del settore ospiti per tesserati) ma riesce ugualmente ad entrare perchè spesso non vi sono i dovuti controlli in fase di acquisto dei tagliandi. Anche io vado spesso in trasferta e posso dire che è capitata la medesima cosa anche ai tifosi del Como in altre parti d’Italia: la Tessera del Tifoso non funziona”. Insomma, l’ennesimo esempio di come, ancora una volta, si evidenziano agli occhi degli sportivi tutti i limiti della norma proposta dal Ministro Maroni.
Per la cronaca, il gruppo di ultras granata ha cantato a squarciagola dal primo al novantesimo minuto, comportandosi correttamente e mischiandosi senza problemi con la tifoseria di casa, stessa cosa capitata con i tifosi del Ravenna la scorsa settimana all’Arechi. Amici del CASMS, una domanda: ma era proprio necessario vietare questa trasferta due settimane prima per poi consentire ugualmente l’accesso? Situazioni come quelle di oggi vanno, anzi, incoraggiate a nostro parere: tifosi di due squadre avversarie che seguono la partita fianco a fianco è quanto di più stimolante possa esistere. Ci sono casi, è vero, in cui i rischi di incidenti sono più elevati, ma allora ci si chiede perchè equiparare indistintamente una gara come quella di Como con una contro tifoserie considerate “nemiche”: sembra che chi è deputato a decidere ormai lo faccia per partito preso e con i paraocchi.

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Repressione anche nel calcio femminile:
"Buongiorno a tutti, i miei due strisiconi, portati allo stadio Euganeo di Padova per la sfida ITALIA - USA qualificazioni mondiali calcio femminile, il giorno 20/11/2010. Specifico che mi sono stati "CENSURATI" e strappati prima dell'inizio della partita perchè ritenuti offensivi e addirittura sono stata invitata a presentarmi dalla polizia. Mi sembra talmente ridicolo che.....non ho parole  Grazie mille".
Asromaultras.org non censura... diffonde.... anzi, ora li mando per e-mail anche a Wikileaks!

 



29 novembre 2010: in costruzione la pagina di Palermo/Roma, seguita da circa 100 tifosi tesserati dei club nelsettore ospiti e da circa 200 tifosi non tesserati in Tribuna Monte Pellegrino, vicino ai tifosi del Palermo.
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Invito tutti a continuare ad inviare e-mail e fax per la questione di Chievo/Roma. Tanto non è una protesta di un giorno. Qualche anno fa passavo ore a pubblicare commenti sulle partite e foto dei tifosi della Roma in casa e in trasferta. Ora ci metto cinque minuti perché non ci sono più resoconti né tantomeno fotografie da pubblicare. Ho quindi tutto il tempo per dedicarmi alla protesta. Ci togliete dal web, ci vedrete nei fax.
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E-mail: "Grazie per quello che fai, ovviamente ho gia' mandato le e-mail a tutti gli indirizzi che ci sono e domani invierò i fax ai numeri che reputo più utili. http://www.asromaultras.org/chievoroma1011rischio.html Questa pagina che hai creato è molto chiara, bastano 2 minuti per fare qualcosa di molto utile per tutti noi !!!". Loro ci esasperano? Noi li esasperiamo. Ci vogliono, come dice Pierantonio, due minuti.
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Inter/Parma:
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Da Palermo:
"Ciao Lorenzo, ti scrivo da Palermo, grazie intanto per le ottime notizie che ci dai in tempo reale per quanto concerne il mondo ULTRAS, volevo segnalarti un sito interessante, www.stadiapostcards.com dove puoi trovare tutti gli spettatori della passata stagione per confrontarli con quella attuale, per quanto riguarda la mia città al momento su 7 gare disputate ti elenco:
PALERMO - BOLOGNA: - 4.333 spettatori
PALERMO - CAGLIARI: + 9.649 spettatori (1^ di Campionato)
PALERMO - CATANIA: + 450 spettatori (di sicuro i tifosi Catanesi muniti di tessera del tifoso)
PALERMO - GENOA: - 1.256 spettatori
PALERMO - INTER: - 8.462 spettatori (strano perchè di solito con le strisciate lo stadio è sempre pieno)
PALERMO - LAZIO: + 6.435 spettatori (ora di pranzo magari si voleva vedere la novità dell'orario)
Spero di esserti stato utile, ti mando un saluto".
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Repressione del dissenso:

Come se "Red Sharks" o tutti gli altri striscioni fossero stati autorizzati! Guarda caso vengono multati solo gli striscioni contro la tessera del tifoso!
Questi gli altri striscioni che non sono stati esposti:
- LA PASSIONE DEL CALCIO ITALIANO E' STATA UN MODELLO IN EUROPA! POLITICI E IPOCRITI L'HANNO DISTRUTTA! VERGOGNA!
- CON STADI VUOTI OTTENETE SICUREZZA 100%! VIOLENZA SCONFITTA, DISTRUGGENDO IL CALCIO! BRAVI!
Così chiariamo anche i dubbi della Questura di Roma.

28 novembre 2010: molti fax ed e-mail già stanno raggiungendo la loro destinazione. Ogni volta si farà così.
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Isnerite le foto di Varese/Roma, Napoli/Roma e Roma/Atalanta della stagione 1965/66 (grazie Andrea).
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La fregatura continua per i tesserati....:
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Come ha fatto a rimanere ferito? Non ha fatto vedere al petardo la TdT?
Comunque incredibilmente anche un giornalista si è accorto che la TV censura!
Petardi sui tifosi viola
Un ferito in ambulanza
Incidenti allo stadio prima di Juventus-Fiorentina: dalla parte bianconera una serie di petardi piovono nella sezione ospite ed è panico; dopo il  botto più forte un tifoso viola soccorso e medicato: nulla di grave.
La tv non ne fa cenno, la partita non si ferma
di PAOLO PRESTISIMONE
TORINO - Il mondo bianconero e quello viola, è noto, se la sono giurata da tempo. Appena è possibile giù botte. Inomma dire che non corra buon sangue tra il popolo della Fiorentina e quello juventino è un tenero eufemismo. Nessuna sorpresa, perciò, quando si sa degli incidenti allo stadio, durante Juve-Fiorentina; quello che però ha lasciato di stucco è stato il silenzio assoluto della tv sulla baruffa che pure è costata il ricorso all'ambulanza per portar via un tifoso viola ferito in maniera non grave, tanto che dopo le cure è tornato sugli spalti.
Il tutto è avvenuto per lo scoppio di un grosso petardo lanciato dai tifosi di casa nel settore occupato da quelli ospiti. Si erano già sentiti diversi scoppi in precedenza, ma ormai la cosa fa parte della triste consuetudine di ogni domenica e nessuno o quasi ci aveva fatto caso. Quand'ecco uno scoppio più forte: non un petardo, qualcosa in più. Un tifoso viola viene colpito di striscio, resta esamine e si teme il peggio.
Fuggi fuggi tra i tifosi della Fiorentina, chi scappa di qua e chi di là. Viene chiamata un'ambulanza che entra sul campo, parcheggia sotto la tribuna bianconera, sulla pista d'atletica, e il tifoso viene soccorso e portato via dagli infermieri.
Si comincia a ipotizzare la sospensione, perlomeno temporanea, per la necessità dei soccorsi e per capire cosa fosse veramente successo. Provvedimento che, ma s'è capito solo successivamente, in effetti sarrebbe stato esagerato. Il timore dura poco: il tifoso, medicato sull'ambulanza, torna sugli spalti, l'arbitro fa finta di niente, la partita continua. Tutti allegramente dietro la palla. (27 novembre 2010)
Sempre al riguardo: "Ciao lorè, volevo segnalarti come per l'ennesima volta le tv di regime abbiano taciuto su un episodio gravissimo avvenuto durante la gara di sabato sera tra juve e fiorentina. Questo il link che commenta l'accaduto: http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=90066 Ma la tessera del "tifoso" non doveva far finire magicamente gli scontri tra tifoserie?? Ultrà roma".

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La repressione del dissenso: tenete presente che non è possibile diffidare per queste ragioni.
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Punto C, pagina 34 del resoconto intermedio di gestione dell'A.S. Roma:
C. Campagna abbonamenti
Al termine della campagna abbonamenti della stagione sportiva 2010-2011, sono stati sottoscritti n. 18.889 abbonamenti (n. 24.861 abbonamenti, per la stagione sportiva 2009/2010), che hanno generato incassi per 7,4 milioni di euro (8,7 milioni di euro, per la stagione sportiva 2009/2010), e ricavi per 6,4 milioni di euro (7,5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2009/2010), negativamente influenzati dall’impatto prodotto sulla tifoseria dall’introduzione della “tessera del tifoso”.
E' il numero di abbonati più basso dal 1990/91.


27 novembre 2010 (pomeriggio un po' più tardo): ho appena completato le pagine, verificato la correttezza dei numeri dei fax e delle e-mail.
Ora tocca a noi! Non ci vuole nulla, ci ho messo 5 minuti a fare tutto....

27 novembre 2010 (pomeriggio): prime reazioni:
Enrico: "Se siamo d'accordo su questa linea? Al 1.000 % Lorè, se non proviamo neanche ad aprire bocca, ci meritiamo qualsiasi repressione".
Alessandro: "Loré, per quanto riguarda le linee di condotta da adottare nei confronti di tutto ciò che ci stanno facendo a livello repressivo sono con te!
Penso che arrivati ad un certo punto, come avevo anche suggerito in un commento passato, la linea "legale" sia la migliore da seguire perché con proteste e manifestazioni siamo solo strumentalizzati a loro piacimento inoltre, sempre a mio personale avviso, un'allargamento della protesta online a tutte le tifoserie d'Italia non sarebbe affatto male come idea.
Penso che chiunque la veda così (anche chi si è fatto la tessera per motivi quantomeno "giustificabili e comprensibili") non avrà nessuna difficoltà a trovare 5 min per inviare un fax o una mail e se poi, da un punto di vista economico, serviranno aiuti si può sempre trovare una soluzione, ne va della nostra libertà personale ed io mi sono rotto i SNIP tanto della repressione quanto delle massaie di Vigevano!!!
NO ALLA TESSERA DEI COMPROMESSI!
Cristiano: "Ciao Lorenzo sono Cristiano dal Friuli. In allegato ti ho messo un file dove ci sono gran parte degli indirizzi utili per poter inviare fax e mail a giornali e tv. Ho pensato che potevano essere utili per la nostra ennesima protesta. Li ho utilizzati spesso in passato per altre cose simili e sembrano funzionare. Spero di essere di aiuto a tutti e spero si rimanga uniti più che mai! Semplicemente FORZA ROMA. Cri"
Alessandro L: "Lorenzo sono daccordissimo con la strategia di protesta....penso sia meglio agire che essere passivi. Colgo l'occasione per dire che io rispetto le idee di tutti ma non capisco chi sta fuori in campionato, e non capisco perchè la roma è l'unica squadra senza tifosi (numerosi ) NON TESSERATI al
seguito i n trasferta.....per me la protesta migliore è dare fastidio.....ed è per questo che io entro a ogni partita in  campionato col mio biglietto ( a nome della mia ragazza, poi faccio il cambio così pago la metà (molto spesso ci sono sconti per donne e il cambio nominativo funziona è dalla prima di campionato che entro legalmente ma con lo sconto)) e cerco di far sentire la mia voce contro maroni, contro la tessera, ma anche contro i biglietti nominativi la repressione e tutto ciò che non mi va......io dico, l'obbiettivo  di maroni era di allontanarci dallo stadio ( a quelli come noi, che danno fastidio) e ce l'ha fatta, almeno in parte. Invece no, io piu lui mi vuol tenere lontano e piu ci vado, senza tessera ovviamente......da fastidio chi c'è.....chi non c'è neanche lo calcolano......ma ognuno poi ha le sue opinioni si sà. salutandoti  ti allego qualche indirizzo di redazione magari che non hai".
Giorgio: "Sono con te al 100%, intanto vado a comprare il fax.
CGL: Ciao Lz cerco di essere utile per quanto possibile.............ti dico in anticipo che non ho controllato di persona se i fax e la mail siano o meno
corretti!!!!!!!"
Filippo: "Pienamente d'accardo con questa linea...per fortuna ci sono persone come te
Christian: "Ciao Lorenzo, tutto quello che possiamo fare, per divulgare il messaggio che la tessera del tifoso è una vera cagata, ci vede con te in prima linea!!!
Dalle mail all’Uefa, ai fax, ai comunicati, che io giro integralmente dal tuo sito a tutti i giornali sportivi e tutte le redazioni sportive delle varie tv… alla lotta vera e propria di strada, mettendo sempre in difficoltà le istituzioni andando dove possibile nei settori non ospiti, creando quel presupposto di insicurezza… che è il vero punto di forza della nostra lotta !!!
Continua così, ti siamo tutti vicini, ma come ben sai il tuo lavoro è fondamentale, perché giuridico, e colpisce nella maniera giusta le istituzioni o i vari comitati, sul loro stesso terreno, le legge italiana. Non arrenderti che noi ti seguiamo. Grazie Christian".
Gabriele: "Ma non sarebbe il caso di scrivere (noi tramite, chennesò, la radio disandro e mauro oppure myroma) una lettera alla sensi perché prenda posizione contro la chiusura della trasferta?"
Fra: "Mi piacciono le tue nuove iniziative per far sapere all'opinione pubblica che cosa realmente è la tdt !
Qui sotto alcuni indirizzi di giornalisti sky e sotto ancora di politici...
Si puo' anche coinvolgere facebook per fare informazione..hai già una pagina dedicata? ciao, Fra".
Non ho ancora aperto una pagina su Facebook dedicata all'iniziativa e mi fa piacere se qualcuno riesce a pensarci.
In ogni caso ho già preparato la pagina relativa a Chievo/Roma che contiene due testi diversi tra loro. Il primo è un testo generale da mandare all'UEFA, mezzi di informazione e politici; il secondo è riferito nello specifico a Chievo/Roma e andrà indirizzato all'A.S. Roma e ai mezzi di informazione locali.
E' invece in corso di redazione la pagina che spiega come si può, subito o a fine stagione, disdire la tessera del tifoso AS Roma Club Privilege.
Sto attendendo i pareri di alcuni avvocati civilisti miei amici che ho interpellato al riguardo.
Agli altri avvocati civilisti che leggono queste righe, chiedo - per integrare le varie informazioni che giungeranno - qual è il modo corretto per disdire la tessera del tifoso della Roma in assenza, nel modulo per adesione sottoscritto (clicca qui per il PDF), di una indicazione che spieghi come si può recedere.
Leggendo le minuscole clausole ho capito che AS Roma Club Privilege è emessa da CartaLis IMEL S.p.A..
Per i diritti del cliente si rimanda al sito della Lottomatica, sul quale ho trovato il file pdf che elenca i diritti di chi sottoscrive una carta del genere.
Se, quindi, non ho capito mal, per disdire la Tessera del Tifoso della Roma dovrebbe essere necessario solamente mandare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla CartaLis IMEL S.p.A. all'indirizzo che poi fornirò e inviare la stessa lettera per conoscenza all'A.S. Roma (che per la proverbiale organizzazione del servizio di biglietteria a quel punto farà tilt) al termine della stagione in corso, poiché altrimenti ci si rimettono i soldi dell'abbonamento.
A breve, comunque, notizie certe.
Nel frattempo, si è scoperto che su e-bay diverse persone hanno commesso delle truffe on line proprio utilizzando quel tipo di carta:
"CartaLis IMEL SPA non esiste come banca ma é solo una Società per azioni nata da un accordo tra Lottomatica e Banca Sella per emettere moneta elettronica (IMEL sta per Istituto per la Moneta Elettronica). Cioé carte di debito, al pari della più nota PostePay.
E, infatti, quei conti bancari altro non sono che delle ricariche alle carte prepagate indicate nella causale;
Non fosse per l'IBAN, queste carte non sarebbero diverse dalla PostePay ma é appunto questo particolare che fa la differenza, perché inganna inesorabilmente l'acquirente che crede di avere a che fare con un conto corrente bancario.
Ma come possono le Lottomaticard essere associate ad un IBAN e, per di più, unico? Non é possibile, infatti: il codice IBAN, come tutti sanno, identifica inequivocabilmente un conto corrente bancario e solo quello.  Ma, da un anno, questo é vero solo nel Resto del Mondo perché in Italia ci hanno pensato le banche e le società finanziarie a mettere confusione dove gli accordi internazionali avevano fatto ordine e chiarezza.
Per la loro tradizionale sete di soldi ad ogni costo, fiutato l'affare, stanno inondando il mercato con mille tipi di monete elettroniche che riempiono ogni giorno le loro casseforti con fiumi di danaro a costo zero e senza rischi. E tanto peggio se qualcuno le usa per truffare.
L'attribuzione di un Codice IBAN alle ricaricabili Lottomaticard (ma anche altre società finanziarie lo fanno) serve a consentire operazioni aggiuntive per l'accredito di scommesse online, pagamento automatico di utenze, rimborsi eccetera. Ma, poiché non é possibile attribuire un Codice IBAN alle carte di debito, questi signori hanno pensato bene di associarle tutte ad un loro IBAN.
Che, per quanto riguarda Lottomaticard, appartiene a LIS, Lottomatica Italia Servizi S.p.A. via del Campo Boario n. 56/b - Roma:   IT 98 T 36000 03200 0A9H00000037.
Lottomaticard costa 5 euro, fa parte dei circuiti Visa Electron e MasterCard, va prenotata online e ritirata, consegnando una fotocopia del documento di identità, in una qualsiasi dei 37mila tra bar, punti gioco e tabaccherie convenzionate.
Quanto accurati possano essere i controlli del tabaccaio lo lasciamo alla fantasia dei lettori.
http://www.ebayabuse.com/commento.php?cm_id=372
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Sampdoria/Milan:
Tifosi milanisti e Ultras Tito insieme nella Nord
27 novembre 2010
Ahi, la Tessera del Tifoso. Questa sera, stadio Luigi Ferraris, andrà in scena un altro equivoco del provvedimento che si impone di combattere la violenza negli stadi e invece rischia di provocarla. Come ogni anno, infatti, anche in occasione di questa Sampdoria-Milan i tifosi milanisti residenti a Genova o in Liguria hanno acquistato o stanno acquistando biglietti di gradinata Nord. Il problema di questa stagione è che in gradinata Nord ci sono gli Ultras Tito Cucchiaroni. Che hanno scelto, per una battaglia di principio, di non sottoscrivere l’abbonamento in gradinata Sud, dal momento che avrebbe imposto il tesseramento. Infatti, poiché gli Ultras Tito stanno contestando la Tessera, a inizio stagione hanno deciso che avrebbero rinunciato alla loro gradinata per spostarsi dall’altra parte dello stadio. Un doppio sacrificio: affettivo ed economico, poiché comprando il biglietto di volta in volta gli Ultras finiscono per spendere di più.
 

Per contestare la Tessera gli Ultras si sono dati anche una serie di codici comportamentali. Il primo è: battaglie civili. Le hanno messe in mostra in mille occasioni e soprattutto a Milano (dove erano stati sistemati nel settore ospiti in spregio ai divieti), a Cesena e Parma (trasferte che erano state loro vietate sebbene le due partite, soprattutto quella con il Parma, fossero a rischio nullo di incidenti). Quindi hanno indetto una conferenza stampa per spiegare che le notizie diffuse sul loro comportamento e gli accostamenti a episodi più o meno violenti erano tutte falsità. Di certo questa sera la battaglia ideologica proseguirà sullo stesso piano e la civiltà non verrà meno.
Però non è necessario essere strateghi dei sistemi di sicurezza per capire che sistemare gruppi di tifosi milanisti accanto alla più calda tifoseria blucerchiata è un errore marchiano. La cosa buffa è che l’inconveniente, definiamolo così, è stato generato proprio dall’entrata in vigore della tessera del tifoso. E per le rivendite autorizzate di biglietti non è stato possibile risolvere il problema. Finché si è potuto, e soprattutto al Sampdoria Point, si sono indirizzati i tifosi milanisti nei settori Distinti e Tribune. Ma chi voleva a tutti i costi la gradinata Nord è stato accontentato.
Data la situazione e i rapporti non idilliaci tra le due tifoserie l’attenzione della Digos è massima. Ma la partenza è avvenuta col piede sbagliato.

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Pisa/Viareggio: Pisa, 26 novembre 2010 - Ci risiamo. Ancora una volta. E in questo caso non  ci sono motivi d’ordine pubblico che tengano. Anzi. Fatto sta che il Casms ha diramato ieri una lunga lista di partite di Lega Pro considerate a rischio. Ben nove appuntamenti fra quelli in calendario il 5 dicembre. E fra questi compare incredibilmente anche Pisa-Viareggio nonostante le due tifoserie protagoniste della sfida - quella nerazzurra e quella bianconera - siano legate da un gemellaggio storico e ancora oggi molto solido.
Dunque, un derby pacifico, dove i rischi di ordine pubblico sono praticamente pari a zero. Naturalmente potranno essere presenti all’Arena i tifosi del Viareggio possessori della tessera del tifoso, mentre tutti gli altri residenti nel Comune di Viareggio saranno sottoposti al divieto di acquistare biglietti per il match.
La conclusione? Gli ultras del Viareggio, che come successo in molte altre parti d’Italia non hanno sottoscritto la tessera, non potranno essere presenti a Pisa per rinsaldare e festeggiare il gemellaggio. Una decisione che non farà che alimentare altre polemiche nei giorni che accompagneranno verso uno dei pochissimi derby della stagione. Provvedimento che va a fare il paio con quello che domenica impedirà ai tifosi pisani di seguire la propria squadra ad Andria (anche in questo caso, viaggio consentito ai possessori della tessera) e che si somma ad altri dello stesso tenore disposti dal Casms dall’inizio della stagione fino ad oggi.
Commenti sulle agenzie di stampa:
Ap/LaPresse
Misteri del Casms, seconda puntata: Lazio-Inter e Milan-Brescia sono state vietate a interisti e bresciani senza tessera del tifoso nonostante i gemellaggi che li legano da anni a laziali e milanisti. L’osservatorio che stabilisce le restrizioni per i tifosi ha quindi considerato a rischio due delle partite invece più tranquille. Viene da pensare che al Casms non siano bene informati sui rapporti tra le varie tifoserie, altrimenti non ci sarebbe una spiegazione logica per questa decisione, se non quella di punire a prescindere gli ultras che la tessera non l’hanno fatta per protesta.
Niente festa e scambi di sciarpe e bandiere, quindi, all’Olimpico. Laziali e interisti sono gemellati da circa vent’anni. In questo caso è ipotizzabile una sorta di punizione agli ultras della Lazio che, durante Lazio-Inter dello scorso campionato, tifarono spudoratamente per l’Inter e contro la loro squadra per penalizzare la Roma nella corsa scudetto.
Ventennale anche il gemellaggio che lega bresciani e milanisti: perché allora considerare a rischio questa partita? La stessa cosa è successa qualche settimana fa ai sampdoriani non tesserati: fu vietata loro la trasferta di Parma nonostante l’amicizia tra le tifoserie. I doriani andarono lo stesso a Parma e ci furono scontri con la polizia: alla faccia della sicurezza.
Per Lazio-Inter del 3 dicembre il Casms ha stabilito il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Lombardia, per Milan-Brescia del giorno dopo il divieto di vendita ai residenti nella provincia di Brescia.
Per la stessa giornata di campionato restrizioni anche in Chievo-Roma, Lecce-Genoa, Catania-Juventus e Cesena-Bologna. Dai divieti, ovviamente sono esclusi i possessori della tessera del tifoso.
*
Il presidente del Cesena su Bari/Cesena:
Limitazioni Casms: Campedelli 'Non aiutano'
In merito alla restrizione comunicata dal CAMS "… Il divieto della vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Emilia Romagna ad eccezione dei possessori
della tessera del tifoso rilasciata in maniera conforme alla normativa di settore…" per la gara Bari-Cesena in programma domenica 28 novembre 2010 che, di fatto, vieta la trasferta ai tifosi ospiti, il Presidente Igor Campedelli esprime il proprio disappunto: “Ovviamente non posso far altro che accettare,mio malgrado, la decisione della Questura di Bari, ma non posso esimermi dall'esprimere il mio dispiacere per la decisione che negherà a molti romagnoli il diritto di seguire e sostenere la loro squadra in trasferta.
E' una decisione che non tiene conto del fatto che i nostri tifosi, in passato, hanno sempre dato prova di grande civiltà e gli elogi unanimi ricevuti in più di un'occasione ne sono la prova tangibile. Nonostante l'elevato numero di abbonati, infatti, nella stagione in corso, Cesena è al terzultimo posto per 'trasferte vietate' tra le squadre di Serie A, un dato che testimonia una volta di più l'esemplare sportività del nostro tifo.
I nostri supporters sono da sempre un patrimonio importantissimo, al Manuzzi come in trasferta, e questi divieti privi di problematiche storiche non aiutano a mio avviso a responsabilizzare le persone”.
Invito i giornalisti e i presidenti di calcio che non riescono proprio a capire ad andarsi a leggere la pagina che ho appena creato per Chievo/Roma, colonna di destra.
Così finiranno di stupirsi e - ci credo poco - inizieranno forse ad indignarsi.


26 novembre 2010 (pomeriggio): prima di tutto, Palermo/Roma, info per i non tesserati:
"Sono in vendita i biglietti per la partita Palermo-Roma, 14ª giornata del campionato Serie A Tim, che si giocherà domenica 28 novembre 2010 alle ore 20.45 allo stadio "Renzo Barbera".
Fino alle ore 20.45 di domenica 7 novembre sarà possibile comprare i tagliandi presso tutte le rivendite Lottomatica.
Da giovedì sarà possibile acquistare i biglietti anche presso la Biglietteria Sud dello stadio, che rispetterà i seguenti orari di apertura: Sabato: 9.30- 13.00 Domenica: 9.30-18.00
SI INFORMA CHE: Domenica 28 novembre, giorno della partita, per motivi di ordine pubblico i botteghini chiuderanno inderogabilmente alle 18.00 anche in presenza di pubblico. Sarà comunque possibile acquistare i tagliandi presso le rivendite Lottomatica fino alle ore 20.45.
FILIALI LOTTOMATICA PALERMO:  VIA AMEDEO D’AOSTA 24/A, VIA ORETO NUOVA 385, C.SO VITTORIO EMANUELE 106, VIA DANTE 26, P.ZZA LEONI 42, V.LE DELLE ALPI 20, VIA CARBONE 8 VIA MENDOLA 51,VIA A.VENEZIANO 34, VIA ORSA MAGGIORE 68/70, PIAZZA DON BOSCO 16, VIA UDITORE 10 G, PIAZZA VERDI SNC (CHIOSCO), PIAZZA PORTA REALE 5-6, VIA G. DE COSMI 34, C.SO TUKORY 145, VIALE PIEMONTE 58, VIA A. DI RUDINI 25, VIA A. DIAZ 16 A/B/C, C.SO PISANI 73
PREZZI:
Curve: 15.00 €
Montepellegrino Superiore Laterale: 25.00 €
Montepellegrino Superiore Centrale: 35.00 €
Montepellegrino Inferiore Laterale: 30.00 €
Montepellegrino Inferiore Centrale: 40.00 €
Tribuna Laterale: 50.00 €
Tribuna Centrale Secondo Anello: 90.00 €
Tribuna Centrale Primo Anello: 100.00 €
Centralissima "B": 135.00 €
Centralissima "A": 140.00 €
Poltronissima: 200.00 €
Settore Ospiti : 15.00 €".
Come vedete, il tagliando più economico, settore ospiti a parte, è quello di Tribuna Montepellegrino Laterale, proprio attaccata al settore ospiti.
*
Come promesso, passiamo ora alle decisioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e del CASSASMMSSSS, sempre più perfetta espressione di istituzioni di Regime:
Vincenzo: "ciao lorè, sarà ora il casms smetta di esistere o no? da quest'anno ha imposto il DIVIETO DI GEMELLAGGIO
dopo parma-sampdoria, ora anche lazio-inter e milan-brescia sono a rischio... chievo-roma, una delle pochissime trasferte dove non si sono mai verificati incidenti, a rischio pure quella... i romanisti potranno andare da qualche parte quest'anno? commentare è pure inutile....".
Stefano:
"Lazio-Inter (serie A) del 3/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia; GEMELLAGGIO TRA TIFOSI
Chievo Verona-Roma (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio;  MAI TIRATO UN PINOLO TRA QUESTE DUE TIFOSERIE
Milan-Brescia (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Brescia; GEMELLAGGIO TRA TIFOSI
Portogruaro S.-Atalanta (Serie B) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lombardia; TIFOSI MAI INCONTRATI".
Andy: "Ciao Lorenzo, sono Andy, apprendo ora che :Chievo Verona-Roma (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio;  lo scorso anno non eravamo proprio pochi a verona e non mi sembra sia successo nulla...
Mi pare CHIARO che non si vieta per ottenere e mentenere l'ordine pubblico, ma per dispetto, ripicca, ricatto...
mi chiedo...  com'è che c'è chi capisce e cerca di combattere ( con i mezzi a disposizione, traduci boicottaggio della tesera ) e chi ancora dorme.....
 ..... MA QUANDO VE SVEJATE???".
Più in  generale: "Buongiorno Lorenzo, come non commentare,e soprattutto mettere in risalto l'ultima decisione del CASMS?
Hai ragione tu,l'unico posto da cui lanciare la protesta è questo sito affidandoci a voi avvocati,magari più preparati  di noi,per presentarla a chi di dovere.
Naturalmente sui giornali non c'è alcun accenno a tutto ciò,ma di questo non mi stupisco.
Mi stupisco di quanto gli ITALIOTI siano inermi davanti a tutto ciò.Davanti a giornalisti faziosi, che l'anno scorso hanno esaltato la nostra tifoseria a Verona,che hanno idolatrato il tifo dell'olimpico contro il Bayern,ma che non appena il "Padrone del Calcio" di turno ordina la linea repressiva,sono pronti a condannarci e darci dei delinquenti.
Mi stupisco di coloro che,nonostante la situazione,in cui rischiamo di non poter più entrare in uno stadio, si lasciano abbindolare da Mexes che scade a Gennaio,Berhami (CHE PERSONALMENTE ANDRO' A  CONTESTARE DA QUANDO SCENDE A FIUMICINO).I giocatori sono passati,passano e continueranno
a passare.La nostra ROMA RESTA,LA NOSTRA CURVA RESTA,LA NOSTRA IDENTITA' RESTA.
Dunque mi rivoglo ai tesserati,perbenisti,innamorati della Roma..mi fermo qui perche è meglio... Mi facciano vedere quanto è grande il loro amore per la Roma a Verona con - 3 gradi,a Cluji e perchè no,anche a Palermo,(storicamente trasferta per pochi,date le difficoltà logistiche).
Io da Roma-Lecce faccio ORGOGLIOSAMENTE parte dei ragazzi dell'obelisco,che ci tengo a precisare per chi non lo sapesse,non raccoglie gruppi,ma semplicemente una linea di pensiero. Linea di pensiere oltranzista,di ragazzi (e non) che come me hanno preso la decisione di disertare le partite in cui vige la tessera del tifoso.Sia chiaro che io non rappresento nessuno,solo me stesso,fiero di non essermi piegato. NON TESSERATO".
Dunque, è chiaro che la decisione di vietare Chievo/Roma, Lazio/Inter, Milan/Brescia e via dicendo riveste solo carattere ricattatorio, non essendoci problemi per l'ordine e la sicurezza pubblica: avrete infatti notato che non viene scritto da alcuna parte quali sarebbero i profili di rischio per le partiote suddette. Questi signori sperano che i tifosi esasperati dai continui divieti alla fine mollino. Però noi siamo cocciuti - io sono del Toro, figuriamoci - e quindi le prossime iniziative, alle quali tutti noi dovremo collaborare, vedranno:
a) per Chievo Verona/Roma, visto che il nemico numero 2 dell'Osservatorio (il primo nemico sono i tifosi che vanno allo stadio e non si fanno la tessera) è l'UEFA, cercheremo di sommergerla di e-mail e di fax (meglio il fax che gli fa consumare carta e non possono disattivare...: più disagevole per noi, ma è roba di un minuto invece che di 5 secondi) in cui faremo ancora una volta presente il ricatto che noi tifosi non tesserati stiamo subendo per il capriccio di un ministro leghista il cui capo dà dei porci ai romani e in cui chiederemo che da qui fino al 2100 non vengano assegnati tornei internazionali all'Italia;
b) oltre a ciò, credo che questa protesta debba essere trasmessa anche alle direzioni dei giornali di regime e ai partiti di regime, di destra e di sinistra, sempre via fax e via e-mail in modo metodico. Io preparerò il testo da inviare, ma avrei bisogno di alcuni collaboratori virtuali che reperiscano tutte le e-mail e i fax dei quotidiani e dei partiti nazionali;
c) appena avrò studiato, con la collaboratori di illustri professionisti civilisti, le modalità con cui disdire la tessera del tifoso, aprirò una pagina informativa dove tutti i tesserati - che ormai avranno capito di essere stati fregati e che i biglietti li trovano lo stesso - potranno informarsi su come disdire legittimamente la tessera del tifoso;
d) ora cerco di verificare se è possibile presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per il reato di abuso di ufficio, atteso che il potere che la legge dà all'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive è stato totalmente stravolto e superato, visto che anche incontri non a rischio vengono vietati per "vendetta" nei confronti delle tifoserie che hanno detto legittimamente no alla tessera del tifoso ovvero qualora una tifoseria si sia mal comportata nella partita precedente, trasformando di fatto l'O.N.M.S. in una sorta di giudice sportivo delle tifoserie che vieta la partecipazione agli incontri anche in assenza di specifici profili di rischio per la partita che si deve disputare.
Siete d'accordo su questa linea?


26 novembre 2010: qualche breve aggiornamento per oggi:
"Due pesi e due misure come al solito. Se quello che stanno facendo gli studenti in questi ultimi due giorni succedeva negli stadi italiani come minimo
facevano finire il campionato!!!T'immagini se noi andamo con caschi sciarpe e scudi allo stadio?...e un giornalista di repubblica li ha quasi "esaltati".
Invece noi siamo i soliti facinorosi!
Come sempre alle manifestazioni possono fare quello che cazzo gli pare, come tentare di entrare nel senato...Non sono punibili di terrorismo come nel caso dell'assalto alle caserme del 12 novembre?Senza parole. Saluti. P.".
Ancora Lottomatica:
"invece per una volta tanto a me è andata bene....
lunedì tarda mattinata mi sono recato alla tabaccheria in zona colli albani, dove mi è stato chiesto addirittura se avevo preferenze sul settore.
Rimanendo un pò "stordito" mi viene consigliato di guardare un poster dello stadio con le divisioni dei relativi settori.
Ancor più scioccato la gentile ragazza mi dice "Signore, il sistema mi propone per la curva nord il 46 AD...confermo ??"
A bocca aperta ho fatto cenno di si con la testa ed ecco il mio biglietto stampato nuovo di pezza.
Punti a sfavore : Avere il codice fiscale ( ??? ), il documento originale, solo pagamento in contanti e € 1,20 in più che mai come questa volta sono stati spesi bene. Grazie Lorenzo Lukk".
Resta infatti da capire se si tratta di esercenti inaffidabili o di disposizioni di Lottomatica... invito tutti a segnaòare gli esercizi di Lottomatica che falsamente dichiarano che i biglietti per un determinato settore sono esauriti, in modo da segnalarli alla Lottomatica stessa.
Ancora:
"Ciao Lorenzo!!!!!!!!!!!!
In merito alle lamentele rivolte ai punti lottomatica,devo dire che per i cazzi loro.........Roma-Bayern m'è toccato vederla dalla televisione.Lunedì mattina mia cugina,è andata in biglietteria ad acquistare 2 tagliandi, naturalmente uno per me e uno per lei.........Dapprima il problema era che non mi avrebbe stampato il biglietto perchè invece del mio documento originale,lei presentava la fotocopia(SEMPRE fatti i biglietti con la fotocopia).
Naturalmente, avevo detto a mia cugina,tramite telefono,intanto, di fare il biglietto per lei,io lo avrei preso nel pomeriggio(stavo lavorando)con l'originale del documento.Settore CURVA SUD ingresso 18/21.
Dopo nemmeno un minuto,mi ritelefona dicendomi:curva sud ESAURITA-curva nord ESAURITA.
Non potendo acquistare i distinti...........Non ho potuto far altro,con immenso dispiacere, che disertare lo stadio.
Così martedì sera mi metto davanti la tv a guardare la partita(cosa che ODIO,tale è l'immane rottura davanti alla televisione,ascoltando incompetenti appecoronati al potere).
Dopo la partita,ero molto felice per il risultato ma l'assenza dagli spalti mi aveva lasciato l'amaro in bocca,specialmente dopo uno spettacolo simile.............
Pensate a quanto mi rodeva il culo, dopo aver letto che c'è stata gente che ha comprato il tagliando per la SUD martedì mattina............magari un occasionale!!!!!!!!
Sono ancora avvelenato...........per i cazzi di chi poi?????????????
Spero che quest'ODISSEA per comprare i biglietti finisca presto............
Un saluto ed un ringraziamento per tutto il tuo impegno,come sempre.........FORZA ROMA!!!!!!! Fabio".
*
Le assurdità dell'art. 9 e della tessera del tifoso:
"Ciao Lorenzo.
Faccio seguito alla tua preziosa collaborazione e consulenza di questi anni per aggiornarti, come mi hai richiesto, a proposito delle mie vicende di ex
diffidato ma a questo punto non tanto ex...
Con l'introduzione della tessera del tifoso come ti ho raccontato telefonicamente, anche a xxxxx (sponda yyyyyy) son stato costretto ad aderire al piano puramente commerciale della società xxxxxx per poter fare l'abbonamento e risparmiare qualche centinaio di euro che fan sempre comodo (abbonamento € 265, quindi costo singola partita 14 euro...prezzo medio singolo biglietto al botteghino 25 euro). Se nonché, memore del mio DASPO
scontato da novembre 2006 a maggio 2008, ho dovuto compilare il modulo di adesione correggendo la frase fatidica "sei mai stato sottoposto a....bla bla
bla" con la "mia" frase" "sono stato sottoposto a...." per provare quantomeno a vedere se anche senza "requisiti" riuscivo a fare l'abbonamento...ebbene....per farla breve mi è arrivato l'abbonamento cartaceo, ma non la tessera (visti i tempi burocratici piuttosto lunghi) che ho provveduto a sfruttare per le prime 3 partite in casa fino a che è arrivata la comunicazione alla società xxxxx dalla questura di yyyyy per la quale c'erano dei motivi ostativi per il rilascio della tessera membership che hanno costretto la società stessa, nonostante le mie lamentele, a BLOCCARMI L'ABBONAMENTO SENZA IL RIMBORSO DEI SOLDI SPESI PERCHE' COME ERA SCRITTO NEL REGOLAMENTO IL RIMBORSO POTEVA AVVENIRE SOLO ENTRO LA PRIMA GIORNATA!?!?
Mi sono lamentato ripetutamente con il soggetto interessato che mi ha suggerito, "per venirmi incontro", di trovare un'altra persona in possesso della tessera a cui vendere l'abbonamento in modo che loro possano fare la conversione di nominatività e consentirmi il recupero dei soldi... Trovata la
persona, il 25 ottobre. sto ancora aspettando adesso che gli arrivi la tessera e dunque non posso ancora vendere l'abbonamento perché non è materialmente possibile visto che a partire dalla 3a giornata casalinga di campionato, l'unico titolo di accesso allo stadio è la CARTA DI CREDITO/TESSERA DEL "TIFOSO" da loro rilasciata a tutti gli abbonati... Non solo, ma nonostante le ripetute lamentele del sottoscritto, impossibilitato a comprarmi normale
biglietto perché risultante ancora titolare di abbonamento, non ho potuto piu' entrare allo stadio a xxxxxx perché già in possesso di un titolo di accesso
allo stadio!?  Ma visto che siamo in Italia e certe leggi vengono fatte coi piedi anziché con la testa, ho trovato una scappatoia dicendo semplicemente che
avevo smarrito la tessera ed ero in possesso del solo abbonamento cartaceo....
così saltata xxxxx / yyyyy...sono entrato allo stadio nelle "proibitissime" (per gli angeli non tesserati) partite di xxxxx e xxxxxx in trasferta e di xxxxxx
(xxxx/yyyy) in casa....approfittando dell'assoluta disorganizzazione di questo ridicolo sistema (code infinite ai tornelli che non funzionavano, con gente che
passava senza la necessità di esibire la tessera ma agevolati semplicemente da uno steward che schiacciava un bottone....no comment!?) semplicemente esibendo l'abbonamento cartaceo che ancora avevo, o al tabaccaio per l'acquisto del biglietto della trasferta, o allo steward a xxxxx per far girare il
tornello...
Dopo una settimana la xxxxxx, a seguito di una mia ennesima email incazzata dove rivendicavo la mia libertà di tifoso o ultras che sia che aveva già pagato ampiamente i propri "gravissimi errori", mi chiamava richiedendo la spedizione dell'abbonamento cartaceo per poter consentire uno "sblocco materiale" della mia situazione vincolante di abbonato presunto ma non effettivo e consentirmi così l'acquisto del biglietto....Oggi finalmente, dopo un mese di agonia, sono riuscito a comprarmi il regolare biglietto per xxxxx/yyyyy di sabato e sai  come??? Semplicemente con la variazione "fittizia" da parte della società xxxxx, della mia data di nascita!!! Praticamente risulta ancora abbonato il sig. AB ma non quello nato a xxxxxx il 12/07/1985 ma un altro presunto nato chissà dove e chissà quando...ALLUCINANTE!? Questo fino a che non arriverà la tessera del tifoso alla persona a cui voglio vendere l'abbonamento (mi hanno detto tempi tra i 30 e i 60 giorni....vergognoso anche questo!?)
perché quel giorno la xxxxxxx, se non succede ancora qualcosa prima, effettuerà il cambio di nominatività su quel numero seriale e non ci sarà piu'
"alcun AB" titolare di alcun abbonamento...
Per farla breve comunque, per effetto dell'articolo 9 di cui spero possiate voi avvocati fare qualcosa per farlo annullare, fino al 2013 (terminati i 5
anni previsti dall'ultimo DASPO) non potro' piu' abbonarmi e dovro' spendere dei bei soldoni che altrimenti avrei risparmiato abbonandomi per poter
continuare a vivere appieno la mia passione calcistica....
Sono avvilito e incazzato ma non per questo ho intenzione di mollare quindi ti chiedo gentilmente di informarmi non appena avrai delle novità sull'argomento che possano aiutarmi a vivere piu' liberamente la mia vita da ULTRAS...non da delinquente, come superficialmente il sig. Maroni e la legge italiana vuole disegnare il nostro mondo pensando di risolvere così i problemi sociali del nostro paese... Un caro saluto, a presto".
Considerate che questo ragazzo ha già scontato la sua diffida....
C'è molto da dire, poi, su Chievo Verona/Roma "interdetta". Nel silenzio di tutti i giornali filogovernativi (di qualunque colore essi siano) o filosocietari, solo tramite questo sito possiamo lanciare la protesta, quantomeno inondando di mail e fax l'UEFA e gli organi di stampa.
Attendo altre vostre e-mail sull'argomento.
*
I tifosi del Bayern Monaco appongono una targa per Gabriele Sandri a Badia al Pino:



25 novembre 2010: problema Lottomatica.
"Ciao Lorenzo, ho letto che anche tu per Roma-Bayern hai avuto problemi (come qualche altro ragazzo nelle precedenti partite di Champions League) per
acquistare i biglietti in curva nord. Io sono andato lunedì 22 mattina, verso le 9 e mezza, a fare (cercare) di prendere il biglietto per la nord al punto
Lottomatica dei Colli Portuensi. Bene, la risposta è stata che la nord era esaurita e non potevo acquistare i biglietti per codesto settore invitandomi ad
acquistare un tagliando per i distinti nord o per la tribuna tevere laterale.
Ho rifiutato per vari motivi: primo perchè non avevo i soldi per acquistare biglietti in altri settori e poi perchè non credevo assolutamente alla storiella della nord esaurita (e, sinceramente, non mi convinceva neanche il ragazzo che me lo avrebbe dovuto vendere). Fatto sta che riprendo il documento
me ne vado. Ritorno appositamente nello stesso punto lottomatica dopo 3 ore, richiedo il biglietto per la nord (ma ad un'altra persona rispetto a quella a
cui l'avevo chiesto precedentemente) e mi viene regolarmente stampato, senza alcun problema. Sarà che alcuni adetti alla vendita dei biglietti nelle
lottomatica vogliono farci appositamente spendere di più? Mah, chi potrà mai saperlo...di certo la cosa si sta facendo abbastanza strana, soprattutto perchè si ripete in più punti lottomatica e la scusa è sempre la stessa...i casi della  vita....ti saluto, un abbraccio. Max".
Io, sinceramente, penso male. O è il rivenditore che prova a fregarti, perché guadagna più di commissione, o Lottomatica è complice.
Adesso mandiamo una bella lettera a Lottomatica per sapere cosa accade. Poi parte l'esposto alla Procura della Repubblica.
Sempre al riguardo: "Guarda Lorenzo, ho motivo di credere che le Lottomatiche vengano prese continuamente per il culo dalla Roma.
Da una parte il fatto che i Roma Store abbiano maggiore velocità e maggiori privilegi per la vendita dei biglietti è anche giusto, essendo Store Ufficiali.
Però mi viene da pensare che le lottomatiche siano veramente snobbate, mi è successo molte volte che i terminali si sono bloccati inspiegabilmente, che alcuni settori risultavano terminati per poi essere di nuovo liberi il giorno dopo (tutto questo nei Roma Store, se proprio deve succedere, succede ogni 30 partite).
O dalle parti alte della stessa Lottomatica è successo quello che dici tu ( che mi sembra alquanto losco ) oppure la società potrebbe anche cercare di dare un po' di efficienza in più alle rivenditorie periferiche. Complimenti per il sito, Matteo". Mi piacerebbe capire da qualche rivenditore Lottomatica, infatti, se sia possibile quanto tu scrivi. Perché se così è, bypasso direttamente la Lottomatica e vado al Roma Store.
Ancora Lottomatica:
"Ciao Lorenzo
A proposito di Lottomatica…ecco un’altra testimonianza: il lunedì pomeriggio precedente a Roma-Bayern mio fratello si reca in ben 4 ricevitorie Lottomatica e gli viene detto che la curva nord è esaurita e che sono disponibili solo i distinti e la tevere laterale. Capendo che c’era qualcosa di strano(le radio avevano lamentato la scarsa vendita di biglietti circa 28.000 fino alla mattina)decidiamo di aspettare il giorno seguente ovvero il giorno della partita e veniamo a sapere che i Roma store vendevano tranquillamente tutti i settori anche le curve nord e sud. Al che circa verso le 12 riprovo in un’altra Lottomatica nei pressi di S. Pietro ma l’addetto mi ripete la stessa formula…niente curva nord solo distinti o tevere.Mi reco a quel punto al Roma store di piazza Colonna dove effettivamente senza problemi mi stampano le curve nord e a un ragazzo davanti a me anche la curva sud. Non appena ho i biglietti in mano inveisco subito contro l’addetto raccontanto che le lottomatiche davano per esaurite le curve…l’addetto mi risponde allibito che secondo lui non è possibile perché c’era tanta disponibilità al che non contento torno alla ricevitoria vicino a S. Pietro e mostrando i biglietti al titolare gli dico ma non erano esaurite le nord? Siete proprio bravi!!!! Con la coda tra le gambe cerca di giustificarsi dicendo che è colpa della Roma…!!! MAH!?! Chi sa chi dice la verità?!?comunque è uno schifo!! Pino".
*
Famiglie allo stadio:
"Della serie : Riportiamo le famiglie allo stadio, mio zio, rispettabilissimo oculista di 55 anni si è detto per una volta fammi andare allo stadio con i miei 3 figli (tutti e 3 minorenni) e cosi è in una pause lavorativa è andato a (provare) a prendere i biglietti per Roma- Bayern , e si è fatto rispondere che non poteva comprare piu di un biglietto e che sarebbe dovuto tornare con tutti e 3 i figli presenti...
Ovviamente non è tornato perche tra il lavoro etc poi andare a raccattare i 3 figli durante una pausa etc etc diventa proibitivo andare allo stadio per una persona normale che vuole un po di svago ogni tanto... e dunque se l'è vista su sky... è cosi che MARONI vuole riportare " le famiglie allo stadio" ?? (oltre tutto avrebbe speso piu di 2 piotte per na tevere...) mah".
La favola delle "famiglie allo stadio" è una panzana a 360°. E' infatti assolutamente evidente che rende di più una famiglia alla TV che non una famiglia allo stadio (che peraltro renderebbe esclusivamente al proprietario del club e non di una televisione).
*
L'ultimo articolo, lucidissimo, di Roberto Stracca pubblicato oggi sul Corriere della Sera.
I luoghi / In gradinata. RITI (E MITI) GIOVANILI
Tifo, violenza e orgoglio
In curva, tra le ultime tribù
Identificati come nemici, gli ultras sono anche una realtà aggregativa
«Hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato pace». Il vecchio ultras scuote la testa. Ne ha passate tante, ne ha viste troppe. Ha osservato la sua curva mutare volto, anticipare, spesso in negativo, i cambiamenti della società. Ha preso atto che la delinquenza entrava liberamente nel suo mondo e si accaparrava il business del merchandising mentre i suoi amici venivano diffidati per aver urlato «mercenario» a un giocatore svogliato. Ha conosciuto ragazzini raggirati e spinti a far propaganda politica dagli stessi che poi, indossato il doppiopetto ministeriale, al tg chiedevano leggi speciali contro di loro. Ha captato che la tensione stava salendo strategicamente e visto una generazione-cerniera di leader riconosciuti rasa al suolo per lasciare il territorio a «cani sciolti» senza regole. Eppure la curva aveva continuato a vivere, gli ultras a essere una realtà attiva in Italia.

Ora, però, sente sulla pelle che si è a un punto di non ritorno. Che nulla sarà come prima. Nessuna bomba intelligente: per combattere la metastasi hanno deciso di spazzare via anche la parte sana. E così una storia con tante macchie (ma anche cose belle che un giorno dovranno essere raccontate) è, forse, vicina al capolinea. Perché il problema non è solo la contestatissima «tessera del tifoso» ma la volontà di omologare, di normalizzare, di rendere meno libera l’ultima forza antagonista della società italiana. Ha ragione lo scrittore Enrico Brizzi (in Jack Frusciante è uscito dal gruppo): «Gli ultras hanno rappresentato l’unica realtà aggregativa che è sopravvissuta negli ultimi 40 anni in Italia». Il partito è morto, l’oratorio non è che stia così bene, il movimento studentesco è ormai poco più di una barzelletta. L’antagonismo in Italia, anche per la necessità di pacificare le piazze dopo i sanguinosi anni Settanta, ha finito per confinarsi (o essere confinato) nelle curve degli stadi che per lungo tempo sono state vere e proprie zone franche, off limits alle forze dell’ordine, extraterritoriali. Per diventare oggi, in un contrappasso dantesco, un laboratorio di legislazione speciale.

Sia chiaro: la curva non è un mondo perfetto. Tutt’altro. Fate l’elenco di tutti i mali contemporanei e ce li troverete. A cominciare, purtroppo, dalla droga. Dalle canne fricchettone degli anni Settanta alle pasticche sintetiche degli ultimi tempi: sono tutte passate dalla curva. Centro di affari diventato troppo grande perché la malavita ne potesse rimanere fuori. Ma, nonostante tutto, per migliaia e migliaia di ragazzi da Nord a Sud, l’iniziazione al mondo, la palestra di vita, l’apprendimento delle norme non scritte del mondo è stato su un muretto o su una balconata. Tra un fumogeno e un coro politicamente scorretto. Mandata in pensione la naja obbligatoria, adolescenti o post adolescenti hanno imparato la gerarchia e il rispetto dei più «vecchi» prendendo l’acqua su una gradinata o soffrendo fame e sete su un treno topaia.

I soloni del calcio entertainment non si vogliono rendere conto che se gli stadi italiani non sono ancora più vuoti e deprimenti di come già appaiono non è per le loro cavolate d’iniziative promozionali. Tanti ragazzi e ragazze continuano ad andare in curva, dove la partita s’intravede più che vedersi, proprio grazie (e solo grazie) agli ultras, per voler stare insieme, per non rassegnarsi a vivere di solo Facebook, per un ideale distorto ma un ideale, per fedeltà alla tribù parafrasando il titolo del romanzo di John King.

Cosa spinge un tifoso del Torino ad andare a vedere una squadra che colleziona figure penose da anni e schiera carneadi che rispondono al nome di Di Cesare e Iunco che magari a gennaio andranno via? L’orgoglio di far parte della Maratona, una delle curve che hanno fatto la storia del tifo italiano. Di sentirsi parte di un qualcosa di più grande e di provare a fermare il tempo, di tornare per 90’ a quando lo stadio era il rito collettivo della domenica. O, analogamente, che cosa porta, quando le tv satellitari offrono i dribbling di Messi o le finezze di Robben comodamente lì sul piccolo schermo, un tifoso della Ternana o del Verona a farsi ore e ore di viaggio per una partita di Prima divisione e per dei giocatori che a fine partita neppure li saluteranno? L’appartenenza al proprio gruppo. Non è che bisogna esserne felici, di ciò, ma prenderne atto sì: l’ultras ha saputo continuare ad aggregare in una società liquida e sempre più disgregata.

Nonostante una pubblicistica che non li aiuta, nonostante siano stati dipinti come la feccia della società e nei talk show televisivi si trovino attenuanti non generiche anche ai serial killer ma non per chi, sbagliando, ha dato un pugno in uno stadio, c’è chi continua a essere ultras, a scegliere di essere ultras, a vantarsi di essere ultras. E non sono pochi. Stadio Italia. I conflitti del calcio moderno (curato da Silvano Cacciari e Lorenzo Giudici, edito da La Casa Usher), ottimo libro in materia, ha spiegato perfettamente come la società contemporanea ha necessità del conflitto e di un nemico. E di come questo, a un certo punto in Italia, sia stato individuato nell’ultras.

E gli ultras italiani hanno avuto una colpa primaria: quella di essere usciti, metaforicamente, dallo stadio. Fin quando si sono picchiati per un rigore non dato o per uno striscione rubato, non è mai fregato niente a nessuno. Ma quando hanno cominciato a elaborare un loro pensiero, una mentalità (che non è di destra né di sinistra, anche se simbolicamente e retoricamente ha forti richiami con l’estrema destra), allora sì che hanno cominciato a dare fastidio. Quando hanno fatto gli striscioni per chiedere case per i non salariati, difendere gli operai messi in cassa integrazione, esaltare i pompieri che salvavano le vite dopo un terremoto, urlato contro la speculazione di chi vuole costruire gli stadi e chiesto giustizia per i bambini vittime di crimini efferati, hanno spaventato. Avevano i numeri (da far invidia a tanti leader politici, generali senza truppe), consenso (persone, non solo giovanissimi, disposti a seguirli) e ribalta (il sempre maggior numero di telecamere dentro gli stadi).

E hanno firmato la loro condanna. Perché in una società omologata e assopita chi non pensa che la vita sia partecipare a un reality spaventa. Ecco, allora, la voglia se non di eliminare l’ultras, di assimilarlo. Una battaglia vinta perché dall’altra parte non c’è un movimento coeso. «I colori ci dividono, la mentalità ci unisce», ripetono gli ultras sui forum. Ma le divisioni, le rivalità, gli antagonismi non sopiti fra le curve (e all’interno delle stesse curve) li hanno resi più facilmente vulnerabili. E i loro autogol rischiano di sentenziarne la sconfitta. Come le molotov contro il ministro Maroni che hanno finito per colpire chi appoggiava pacificamente la contestazione alla tessera del tifoso per motivi ideologici.

C’è, infatti, chi dice che lo stadio non sia che una prova. Che dopo i tornelli ai cancelli degli impianti sono arrivati quelli voluti nella pubblica amministrazione ideati dal ministro Brunetta. E che la «tessera dello studente» non sia altro che la tappa successiva della «tessera del tifoso». Certo è che gli stadi cambieranno: si avvicineranno a un circo o un cinema, dove si vede uno spettacolo e non ci si affeziona a luoghi e cose. Sicuramente a molti piacerà. A chi ha vissuto, amato, palpitato, sbagliato sugli spalti, no. «Se avessi 15 anni oggi - confessa il vecchio ultras - non so se entrerei e vivrei una curva come l’ho vissuta io». Ed è l’unica volta che guardando la sua carta d’identità non si arrabbia e si sente fortunato.

Roberto Stracca
22 novembre 2010 (ultima modifica: 23 novembre 2010)
http://www.corriere.it/cultura/10_novembre_22/stracca-tifo-violenza-orgoglio_ff15a1fc-f61f-11df-bf30-00144f02aabc.shtml

*
TdT: "Salve sono un tifoso del Napoli residente a Modena e possessore della tanto voluta tessera del tifoso da parte del Ministro Maroni.
Vi scrivo per spiegarvi la mia situazione. Domenica 28/11/2010 ci sarà la partita Udinese Napoli ad Udine, ed io residente a Modena non riesco ad acquistare il biglietto per il settore ospiti in quanto le banche abilitate alla vendita dei biglietti si trovano in Friuli Venezia Giulia o a Napoli. Non credo sia giusto, tempo e soldi permettendo, fare tanti chilometri due volte (un viaggio per acquistare il biglietto e un viaggio per la partita). Ma la cosa più assurda è che mi è stato riferito dall'Udinese calcio che potrò acquistare il biglietto il giorno della partita. Assurda in quanto potrò acquistare qualsiasi settore dello stadio ad eccezione del settore ospiti!! Se questo non è un controsenso!!!!!!! Il sig. Maroni ha tanto voluto la tessera del tifoso per la sicurezza negli stadi. Questa per me e non solo non è per niente sicurezza negli stadi anzi, domenica andrò ad Udine insieme al mio gruppo di amici e faremo il biglietto per la curva sud, ciò significa che saremo a contatto con i tifosi della squadra avversaria. Sig. Maroni questa è sicurezza negli stadi? Io non credo..... ( senza togliere la civiltà della città di Udine)" Lettera firmata. V.B."


24 novembre 2010: in linea le foto di Roma/Bayern Monaco.
Per la completezza del sito, non ho i biglietti di Basilea/Roma e Juventus/Roma. Se qualcuno li ha li può inviare via mail?
Analogamente, non ho letto Il Romanista del 21 novembre, in cui c'è il tabellino con le esatte presenze di Roma/Udinese... chi me lo fa sapere?
Per finire. Ho avuto diverse segnalazioni su degli strani giochetti coni biglietti.
Per Roma/Bayern sono andato lunedì 22, tardo pomeriggio, a una Lottomatica e lì mi hanno detto che i biglietti di Curva Nord erano esauriti. Per questa ragione ho preso una Tevere Laterale anche se poi sono andato in Monte Mario Top perché, per una volta, ho usufruito di un biglietto omaggio.
Fatto sta che il giorno stesso della partita il settore Curva Nord veniva regolarmente venduto ai Roma Store.
Non sarà che la Lottomatica per guadagnare di più fa dire che i biglietti più economici sono finiti?


23 novembre 2010: in attesa di Roma/Bayern Monaco, le cui foto saranno on line in tardissima serata, ecco qui, in anteprima l'intervista rilasciata da un appartenenente alla Polizia di Stato a Daniele Lo Monaco de "Rivista Romanista". Diffondetelo ovunque, perché fotografa la realtà.
Rivista Romanista, dicembre 2010
di Daniele Lo Monaco
DISORDINE PUBBLICO
La segnalazione ci è stata fatta pervenire in forma strettamente confidenziale.
La lettera, partendo da alcuni complimenti per le modalità con cui la nostra attività giornalistica
veniva svolta, toccava poi alcuni punti interessanti per le tematiche da sempre affrontate da
Rivista Romanista e si concludeva più o meno così: “Comprendo benissimo in quale situazione di
abbrutimento culturale e di principi si trovi il nostro Paese e sono peraltro consapevole di quanto sia arduo per i cittadini per bene rischiare in prima persona per provare a cambiare qualcosa. Lei certamente ha questo coraggio e lo dimostra nei suoi articoli. Per comprensibili motivi, non desidero
chiarire in questa sede tutte le questioni di cui vorrei parlarle, ma lo farò sicuramente se riterrà
di volermi incontrare personalmente”.
Così, qualche giorno dopo, il vostro cronista ha ritenuto opportuno incontrare l’autore della missiva, dopo essersi accertato della sua identità e del suo ruolo assolutamente non marginale nell’attività di ordine pubblico con decennale esperienza di comandi allo stadio Olimpico di Roma. Di fronte, nel tavolino del bar scelto per l’incontro, siede un signore di mezza età, graduato della Polizia di Stato, pronto ad aprire il sacco dei suoi segreti, con una sola inevitabile garanzia: l’anonimato. “Se denunciassi tutto con il mio nome e il mio cognome, farei un servizio migliore alla società civile, ma
sarei chiamato a render conto di tutti i reati a cui ho assistito negli anni e che per omertà, per non mettere nei guai dei colleghi, non ho denunciato. Il senso del mio incontro con lei oggi, invece, dovrebbe servire unicamente da monito per il prossimo futuro. A Roma è stato da poco nominato
questore il dottor Tagliente, la mia speranza è che lui sappia dare una svolta all’attività della sicurezza e dell’ordine pubblico allo stadio Olimpico, a far finire questo schifo. C’è molto da lavorare”.
Perché ci ha chiamato?
“Perché sono convinto che un buon poliziotto debba svolgere la sua attività tenendo sempre ben
presenti i diritti e il rispetto di ogni cittadino. Purtroppo questo non accade più”.
Da parte dei poliziotti?
“No, principalmente di chi li guida”.
Può spiegarsi meglio?
“Sul vostro giornale avete già trattato il caso Gugliotta. A che cosa crede sia dovuto?”.
Beh, nervi scoperti, impreparazione fisica, tecnica e psicologica, rambismo, abuso di potere. O no?
“Per me molto più semplicemente parliamo di gestione dell’ordine pubblico insensata. Prima magari si chiede ai poliziotti che vanno per strada di far finta di non vedere, di usare buon senso, di chiudere un occhio, poi all’improvviso, magari perché arriva una telefonata allarmata dall’alto, non scrivere niente”.
E di fronte a qualche deriva di questo tipo, un poliziotto onesto e corretto non potrebbe opporsi o farlo presente ai superiori? 
“C’è un meccanismo tale nella strutturazione interna che il denunciante rischierebbe lui un procedimento disciplinare. Ho letto sulla sua rivista l’intervista a Michelangelo Fournier: quando lui parlò di macelleria messicana a Genova in pochi glielo perdonarono nel corpo”.
C’è una parola precisa per tutto questo e si usa nel gergo mafioso: omertà.
“Il nostro sistema non è mafioso, ma il principio è identico. Ci sono pochissime tutele per chi volesse comportarsi secondo la legge”.
Ritiene che la gestione del Ministro Maroni incentivi queste derive?
“Guardi, la riforma della smilitarizzazione della Polizia di Stato del 1981 era mossa proprio dal tentativo di riavvicinare la gente all’istituzione. Qui invece mi pare che si vada nella direzione opposta e evidentemente le responsabilità partono sempre dall’alto. Una polizia realmente trasparente non la vuole nessuno. Quel che è successo, ad esempio, con la ragazza marocchina nelle grazie del presidente del Consiglio, e con le varie telefonate da gabinetti e questure lo fa capire chiaramente”.
A suo giudizio, l’Arma dei Carabinieri in questo senso garantisce maggior senso civico?
“Il mio parere? Se la Ruby fosse stata fermata dai Carabinieri, di questa storia non si sarebbe mai
saputo niente. I carabinieri sanno essere ancora più rigidi nel difendere i propri territori.
L’unica certezza è che chi gestisce l’ordine pubblico in realtà cerca semplicemente di portare a termine
il proprio compito senza troppi danni. Ma della sicurezza del cittadino non gli importa niente”.
È un’accusa gravissima.
“È solo il mio pensiero. Nel calcio, ad esempio, le complicità sono diffuse ad ogni livello. Con le società, con i tifosi, con i politici. È un carrozzone che muove molte carriere”.
Ci faccia capire. Che tipo di complicità può esserci tra i gestori dell’ordine pubblico e le tifoserie?
“Mi pare evidente. Un questore dura al massimo un paio d’anni, poi sa di poter puntare alla poltrona
di prefetto, in quel periodo deve solo far passare il tempo senza creare troppi danni”.
E quindi si impegnerà per far rispettare l’ordine secondo direttive comuni a tutti i questori.
“Il contrario. Lui deve fare bella figura e non combinare casini. Magari può essere conveniente stringere accordi con i capi ultras, se poi quando finisce la tregua il nuovo questore si trova
situazione infuocate chissenefrega. Così finché comandi tu lasci che gli ultrà curino i loro business,
a volte chiudi un occhio se qualcuno fa qualche cazzata, gli fai entrare lo striscione a patto che non vi siano insulti contro il Ministro degli Interni, sennò addio carriera, in sostanza riconosci un ruolo ai capitifosi, a volte proteggendo anche chi fa da tramite, come certi imbonitori radiofonici. Addirittura alcuni vengono foraggiati, tanto esistono i fondi per gli informatori che non necessitano di alcuna autorizzazione. Tutto finalizzato al quieto vivere”.
E le denunce che fioccano? E i daspo?
“Ma quelli sono per i pesci piccoli. Per i teppistelli che si fanno beccare come polli. Lo peschi col
fumogeno e lo tieni fuori dagli stadi. Ma se un fumogeno lo prendi a un protetto, allora chiudi un occhio, e il sequestro è contro ignoti”. 
La legge sugli stadi, insomma, non funziona.
“Fa ridere. Secondo lei uno steward può assumere le funzioni di pubblico ufficiale? Per trenta euro lorde un ragazzotto mandato a svolgere questa funzione in uno stadio secondo lei si mette a
perquisire o a far accomodare fuori dai cancelli chi si comporta male? Senza alcuna tutela che
hanno i veri pubblici ufficiali? E quindi col rischio che quello che magari hai fatto arrestare ti venga
a prendere sotto casa il giorno dopo? Follia pura. Semmai dovrebbero fare come a Milano: lì i club pagano società private che garantiscono professionalità perfettamente addestrate. Ma allora bisogna pagarli profumatamente. Qui da noi gli si danno quattro soldi. Noi ne abbiamo arrestato uno una volta che ha difeso un sospetto ostacolando l’inseguimento dei poliziotti…
Per non dire di quando tra gli steward abbiamo riconosciuto a volte anche personale della Protezione Civile. Ma chi li pagava quelli? Misteri italiani”.
Con le società che compromessi si fanno?
“Le società hanno tutto l’interesse a mantenersi certi rapporti. Così regalano ogni volta centinaia
e centinaia di ingressi per ogni partita. Senza considerare le tessere non nominative delle forze
dell’ordine che dovrebbero essere accompagnate dal tesserino di riconoscimento e invece servono
a far entrare quasi sempre gli amici degli amici”.
Nessuno controlla?
“Quando mai? C’è addirittura un dirigente del commissariato costretto a star all’ingresso allo stadio solo per garantire l’accesso di chi non avrebbe alcun titolo per entrare. In sostanza, si entra allo stadio o con i biglietti omaggio elargiti dalle società, o con i tesserini ma anche senza alcun controllo. In totale, diverse centinaia di ingressi. Tra cui ristoratori, macellai, giornalai, parenti, amici, conoscenti, questuanti, portaborse e via degenerando, tutti amici degli amici. Quando Roma e Lazio vanno bene in
campionato sono dolori, le richieste aumentano”.
E dove siedono?
“Ovunque. Non ha mai visto bambini nel settore Autorità, quello destinato, per l’appunto, solo alle autorità? E poi in Tribuna d’onore, in Monte Mario e ovviamente sulle scalette. Non si chiede perché le scale delle nostre tribune sono sempre occupate?”.
In Inghilterra sono sempre sgombre…
“Lì la prassi del “Mi fai entrare?” è sconosciuta. È una questione culturale. Da noi il biglietto omaggio è un must. Chi ne beneficia spesso se ne potrebbe permettere decine a pagamento. Ma è molto trendy scroccarlo. E non parliamo dei concerti…”.
Che interesse hanno le società di calcio a rinunciare a tanti ingressi a pagamento?
“Intanto i rapporti personali con le istituzioni che poi sanno essere riconoscenti. E poi quando bisogna prendere le decisioni sull’ordine pubblico le società molto spesso hanno delle richieste che poi vengono esaudite, magari sull’orario di inizio. Potere per il potere. Ho visto con i miei occhi dirigenti e politici
umiliarsi per avere una maglietta firmata di un giocatore. Alcuni hanno persino accesso al campo”.
Torna in mente l’ultima giornata di tre campionati fa, quando la Roma si giocò lo scudetto a Catania e il Catania si giocava la salvezza. Sul campo c’erano centinaia di persone, capi ultras gestivano la sicurezza in curva, i romanisti in campo furono minacciati di morte: dall’inchiesta non uscì niente, il Catania fu multato dopo una rapida inchiesta federale per 15000 euro.
“Perfetta triangolazione di rapporti società, tifosi, istituzioni politiche e calcistiche…”.
Torniamo ai compromessi. Quali sono quelli che riguardano i politici?
“La carriera è interesse di tutti. E si sa che in questo campo le protezioni politiche per fare passi
avanti sono fondamentali”. 
Possibile che nessuno fa mai carriera per bravura?
“Diciamo in casi molto limitati”.
E la tessera del tifoso?
“Un palliativo buono per gli istituti di credito che è servito solo a mascherare il flop del decreto
sugli stadi. Tutti gli esperti di ordine pubblico sanno che è solo una presa in giro”.
Ma Maroni sbandiera il calo degli incidenti.
“Sì, certo, tanto ormai allo stadio non va più nessuno”.
Dal provvedimento della tessera non si torna indietro?
“Finché ci sarà Maroni al ministero no. Si è speso troppo per questo provvedimento. Lei saprà che tutte le società erano contrarie alla tessera, ma sono state sostanzialmente costrette a piegarsi, pena l’agibilità degli stadi”.
Ma l’Olimpico ora è a norma? 
“Ovviamente no. Ma a forza di deroghe si continua a chiudere un occhio”.
Le telecamere che vengono monitorate nella grande sala controllo sopra la Monte Mario coprono bene tutti gli spalti?
“Non proprio ovunque, ma già è un bel passo avanti. Il fatto è che certi servizi sono davvero costosi.
Anche il posto di Polizia all’Olimpico è inadeguato. È piccolo, stretto, doveva essere ampliato da tempo, ma poi si sa come vanno queste cose”.
Ci sono celle di sicurezza?
“Due, ma non sono omologate come tali, diciamo che servono per un primo intervento. E se dentro ci stanno quattro-cinque tifosi viene pure a mancare l’aria, non c’è neanche una finestra”.
Torniamo a Roma. Il derby è andato bene.
“Si vede che il questore ha fatto le cose per bene, non consentendo ai tifosi a rischio di poter accedere alla Tribuna Tevere e l’orario pomeridiano ha favorito la tranquillità. L’anno scorso i presidenti avevano preteso di vendere i biglietti della Tevere”.
È stato un successo del nuovo questore?
“Si vede che ci teneva a dare un segnale forte, anche con l’operatività del daspo immediato. Ne sono stati conferiti nove”. 
Alla vigilia sul Messaggero erano uscite notizie riguardo un’informativa giunta alla Digos, su possibili regolamenti di conti interni alla Curva Nord con complicità della tifoseria napoletana.
“Diciamo che sono cose che prima di un derby escono spesso, così se poi gli incidenti accadono
si può dire che era stato lanciato l’allarme e se non accadono significa che ha funzionato l’opera di prevenzione”.
Sembra come quei rinvenimenti di armi nei giardini intorno allo stadio o dentro le macchine  parcheggiate la notte prima di un big-match.
“Se avvengono dentro le macchine non può esserci dubbio, la macchina a qualcuno deve appartenere, non si scherza su certi dettagli. Se invece il ritrovamento è all’interno di un sacco… qualche dubbio sulla reale provenienza del materiale è lecito…”.
Ma insomma se si volesse mantenere un po’ di ottimismo per il futuro questa intervista non concede molte chances.
“Io spero nel nuovo questore. Ma finché chi si comporta male continua ad avere la certezza che sia
intoccabile non si può essere ottimisti”.
Si riferisce a qello che è successo con Gabriele Sandri?
“Quella è stata una brutta storia oltretutto gestita malissimo. Mi pare evidente che il collega non
abbia sparato per ammazzare, ma il suo errore è stato grave e i tentativi di copertuna successivi
hanno aggravato la condizione dolorosa. Se posso permettermi una valutazione personale, le
dico anche che capisco poco il desiderio di vendetta così forte.
Non dei parenti, non mi permetterei mai. Ma dei tifosi di tutta Italia. Così non si risolve niente”.
Quanto guadagna un poliziotto?
“Una miseria. Se va bene e fai un po’ di straordinari arrivi ai 1500 euro. Poi ci si stupisce del tasso
di suicidio così alto. È anche provato che il turno in quinta crea scompensi fisiologici”.
Che cos’è il turno in quinta?
“I nostri turni sono fatti così: si lavora dalle 19-24, poi il giorno dopo dalle 13 alle 19, poi il giorno
dopo dalle 7 alle 13 e poi da mezzanotte alle 7. Si chiama turno in quinta. E determina disequilibri”.
La bella realtà che si vede in fiction tipo “Distretto di polizia” è pura finzione?
“Io vedo solo continue mortificazioni, mogli incazzate, figli che non si vedono mai e turni sempre
più lunghi di straordinari per poter incassare qualche euro in più”.
Un’ultima curiosità. La sera dell’assalto alle caserme la ricorda? Che idea se n’è fatta?
“Ricordo bene tutto e non mi abbandona un’idea: che quella sera si è trattato di un attacco premeditato e organizzato politicamente. C’erano gruppi troppo omogenei abilissimi nella guerriglia urbana, con tecniche vere, pronti a gestire situazioni pesantissime, che ad un certo punto sono spariti simultaneamente. E quando noi chiamavano ai piani alti per sapere qualcosa nessuno si faceva trovare al telefono. E i nostri capi che non arrivavano. Troppo strano, tutto troppo strano”.
Ma qualcuno è stato arrestato. 
“Qualcuno che è rimasto col cerino in mano. Magari senza capire troppo bene in che cosa era stato coinvolto…”.
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*
E quindi, in questa nuova ottica, andiamo a vedere la verità di Vicenza/Padova raccontata dai padovani.
"L'ITALIA NON E' UNO STIVALE, E' UN ANFIBIO DI CELERINO..." (cit.).
Per raccontare Vicenza-Padova bisogna partire dalla fine, da quella carica che ha chiuso una giornata che voleva essere pacifica e che tale non è stata non certo per colpa dei Ragazzi della Fattori, ma sopratutto a causa dell'ottusità di chi prende decisioni relative all'ordine pubblico in quella città e per la voglia di "scontro a tutti i costi" che anima in genere i reparti antisommossa della Polizia. Sui giornali ovviamente si sono lette alcune inesattezze, secondo me con fonte la questura vicentina. E' utile allora fare una cosa che non si fa mai: ascoltare anche l'altra campana, a maggior ragione visto che poi sono quelli che pagano (e non solo in termini giudiziari... secondo voi gli stipendi a chi faceva il servizio d'ordine non vengono dalle nostre tasse?).
Venerdì sera a fine primo tempo una delegazione di Ragazzi della Fattori si incontra col presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, consegnandogli la cifra raccolta per gli alluvionati di Vicenza e Provincia. Questo è stato il nostro contributo al derby, che "qualcun altro" ha voluto sporcare forse perchè l'opinione pubblica deve continuare a pensare che Ultras è sinonimo di delinquente. Altrimenti non si spiegano articoli pieni di stronzate come questo. Sarebbe bello conoscerne l'autore e metterlo a confronto, ma chi in genere scrive questi articoli è troppo vile per sostenere le proprie tesi in pubblico. E così, subito dopo aver consegnato il nostro contributo ed aver ripreso la strada per tornare alle nostre auto, parte la carica della celere. In quel momento mi trovo davanti al corteo, quando sento la gente protestare ed urlare verso la polizia. Mi giro e vedo i celerini che iniziano a spingere con gli scudi la gente, qualcuno distribuisce qualche manganellata, dopodichè partono alla carica. Non sento nessun petardo, e men che meno lancio di bottiglie come si è detto: tutti stavano semplicemente tornando verso casa.
Tutto quello che dirò qua non si tratta di cose viste dai miei occhi, in quanto me ne stavo il più lontano possibile dalla celere ed il mio unico pensiero era raggiungere l'auto ed andarmene il prima possibile, ma ho avuto modo di vedermi più di qualche video girato da molti tifosi biancoscudati, che hanno documentato molto bene gli abusi subiti. I primi ragazzi vengono presi fra Viale Margherita e Corso Padova: si vede benissimo un ragazzo che stava bevendosi una birra in tranquillità, nemmeno si era accorto della carica, che viene raggiunto da un agente, si vede strappare la lattina dalle mani ed in pochi secondo si trova una decina di agenti sopra che lo massacrano a ginocchiate, manganellate e colpi di scudo. Un altro viene sgambettato e finisce a terra spaccandosi la testa su un marciapiede. Pure i clienti di un Kebab in Corso Padova vengono colpiti dalle manganellate. La gente cerca di difendersi come può. I celerini però giocano, e per esperienza posso dirvi che se fosse vero che dei loro colleghi erano stati feriti dallo scoppio di un petardo (come detto inizialmente), non avrebbero giocato: sarebbero partiti semplicemente con la limpida intenzione di spaccare le ossa a tutti! Invece li stavano proprio giocando. Bastonavano, poi lasciavano che la gente corresse per un pò, davano una decina di metri di vantaggio e partivano alla carica. Si divertivano, eccome se si divertivano. Non ascoltavano nemmeno gli ordini della Digos di Vicenza e di Padova, che gli urlavano di stare fermi. Caricavano e basta. Alla fine il nostro corteo si divide (grave errore) e la parte dove ero io finisce in una stradina stretta. Li ho pensato seriamente che ci avrebbero fatto la festa, invece si sono limitati a provocare. A quel punto ho capito che volevano solo giocare. Solito corollario: spintoni, tentativi di sgambetto alla gente che cammina, agenti indemoniati che ci urlano "Conigli!". Non lo fanno sempre, lo ha visto tutta Italia circa un mese fa... Alla fine riusciamo a tornare al Parco Città e prendiamo le auto per tornare a casa. A tutt'oggi non ho notizie del ragazzo arrestato nè di altri fermati. Spero solo che stiano tutti bene...
Detto questo mi sembra opportuno fare delle valutazioni in qualità di osservatore:
1-Stadio Menti semivuoto, poco più di 200 tifosi ospiti (contro gli oltre 1.500 dello scorso anno), poco tifo, serata fredda... e fuori scontri fra tifosi e polizia... sono questi i risultati della Tessera del Tifoso che doveva eliminare la violenza? Complimenti, bei risultati...
2-Credo che anche i sassi abbiano capito che se ci avessero lasciato fare la nostra bella trasferta non sarebbe successo nulla. Entravamo allo stadio, guardavamo la nostra partita e tornavamo a casa in tranquillità. Visto che così non è stato mi chiedo: che interesse avevano a far si che un venerdì sera calcistico si trasformasse in guerriglia?
3-Gli scontri me li aspettavo, vista la situazione che si era creata... Visto che sono anni che lo stato reprime invano, e più reprime e più la gente si incazza e si impunta sulle sue posizioni, non sarebbe meglio rivedere un pò il tutto?
4-Mi chiedo se alle società calcistiche vadano bene queste situazioni... No perchè o continuiamo a prenderci in giro o ammettiamo una volta per tutte (non è un appello che rivolgo a Maroni visto che sembra non arrivarci proprio) il fallimento di questa politica, che sta svuotando gli stadi e col cazzo che sta avvicinando le famiglie. Se nemmeno a loro sta bene tutto ciò, è ora che comincino ad esporsi, in prima fila, alzando la voce. Contro la Tessera del Tifoso, contro il Casms (proprio ieri ragionavo sul fatto che hanno messo i servizi segreti dietro agli ultras, cioè a una delle cose che fa più rumore in assoluto... Ma chi cazzo c'è al Casms, gente che devono far lavorare per forza?) e contro i divieti e le limitazioni. Diversamente non solo non se ne uscirà mai ma nemmeno si risolverà ne si migliorerà neppure leggermente la situazione...
5-Ai giornalisti dico solo tre cose: a) Piantatela di copiare parola per parola i comunicati della questura e se volete capire le notizie scendete in strada ed informatevi; b) Invece di infarcire i vostri articoli di stronzate cominciate ad essere critici ed a porvi domande a 360°; c) La tessera del tifoso non è una legge, una volta per tutte!
PASSEGGIATA DI UN VENERDI' SERA. Per il resto la trasferta era venuta molto bene. Più di 300 ragazzi avevano risposto all'appello. Partenza all'Euganeo e ritrovo a Parco Città di Vicenza evitando scorte e scortine. L'obiettivo è arrivare davanti al Menti e sostenere i biancoscudati da fuori. Pure la polizia è sorpresa dai numeri messi in campo, bastava vedere la faccia di un agente della Digos in macchina parcheggiato li nella zona. Dopo dieci minuti di cammino ci vediamo la strada sbarrata da alcuni cellulari della celere, che scende molto nervosamente e già armata. C'è un pò di tensione ma teniamo tutti i nervi saldi e la testa sulle spalle. Il cammino prosegue fra i cori, siamo praticamente padroni delle strade di Vicenza. I miagolantes tentano anche un approccio, ma sono costretti a girare i tacchi e correre via. Ennesima dimostrazione di quanto siano chiacchieroni. Poi l'arrivo allo stadio, il tifo da fuori. E la consegna dei fondi per gli alluvionati. Il resto l'avete letto poco sopra.
A tutti i Ragazzi della Fattori: siamo una bellissima realtà a livello di tifoseria. Ora sicuramente ci vedremo vietare le trasferte ed altre amenità simili per una situazione mai voluta da noi. Teniamo duro, e continuiamo per la nostra strada. La ragione è nostra, il disagio tutto loro...
Ai miagolantes non abbiamo proprio più nulla da dimostrare, che continuino pure a dire le loro stronzate. I fatti, da vent'anni a questa parte, non gli danno minimamente ragione...
A tutti: chi ha video dei casini ci contatti a lapadovabene@hotmail.it
Grazie".
http://millenovecentodieci.blogspot.com/2010/11/vicenza-away.html#links
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E naturalmente anche Treviso/Venezia non è da meno:
Treviso. Tifosi bloccati, polizia denuncia
Trenitalia: «Ha commesso due reati»
Accusati due dirigenti per i veneziani fermati a Preganziol
«I biglietti non pagati? Un caso che si poteva risolvere dopo»
TREVISO (22 novembre) - Sarà Trenitalia a rispondere del convoglio rimasto bloccato sabato pomeriggio alla stazione di Preganziol nei momenti di tensione per la disputa del derby Treviso-Venezia. Dalla Digos partirà infatti oggi una segnalazione alla Procura nei confronti del dirigente compartimentale di Trenitalia. Due i reati che vengono ipotizzati: interruzione di pubblico servizio e inosservanza di un ordine impartito dall’autorità di pubblica sicurezza. L’iniziativa è del questore, Carmine Damiano, che giudica l’accaduto incomprensibile.
Si erano sudate sette camice per evitare il peggio alla città di Treviso, dirottando i centocinquanta tifosi veneziani nella stazione di Preganziol. E proprio quando, dopo ore di estenuanti negoziati, si era arrivati a convincerli a salire su un convoglio per ritornarsene indietro, Trenitalia s’era impuntata negando il fischio di partenza perchè alcuni ultrà non intendevano pagare il biglietto. Solo l’intervento del sindaco Sergio Marton, deciso a pagare di tasca propria il biglietto, pur di liberare la stazione, aveva risolto la faccenda.
Complimenti del questore al primo cittadino di Preganziol e fulmini all’indirizzo di Trenitalia che per poco non rompeva le uova nel paniere: «Se ne sono infischiati della disposizione impartita da un funzionario di polizia. Il treno, che era in piena sicurezza, è rimasto bloccato per un’ora e mezza tra le proteste dei viaggiatori e con le conseguenze che poi ne sono derivate sul traffico di linea. Ora, profilandosi un paio di reati, ne risponderanno alla Procura», sbotta il questore. Che aggiunge: «Quei tifosi li avevamo già identificati quando abbiamo fatto fermare il treno alla stazione di Preganziol. Quindi la questione del pagamento del biglietto poteva essere risolta in un secondo momento anche con l’ausilio dei nostri filmati». Valeva proprio la pena impuntarsi per una manciata di di euro? «Lo stabilirà il magistrato, al quale è stato pure segnalato il referente di Trenitalia presente sul posto».
Quanto poi alla presenza di un gruppo, per altro civilissimo, di tifosi del Venezia, giunti da Preganziol ed entrato allo stadio con regolare biglietto, in questura si sorride. Era l’orda che volevano fermare. «E ci siamo riusciti».
Ora, nel premettere che tutto questo è accaduto grazie alla ridicolaggine della tessera del tifoso, concordo per una volta con il Questore: se un cittadino non paga il biglietto del treno - e dovrebbe pagarlo, è ovvio - riceve una multa a casa. Cosa distingue il tifoso dal cittadino? Se la Polizia ha identificato tutti i soggetti che non hanno pagato il biglietto, per quale ragione fermare un treno? Ne risponda Trenitalia, che da quando siede al tavolo dell'O.N.M.S. si è arrogata anche poteri di ordine pubblico.
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Anche Repubblica prende posizione:
Tessera "contro" il tifoso
Maroni, adesso che farà?
Egregio Ministro Roberto Maroni, scusi se insistiamo ma la tessera del tifoso, così com'è, è del tutto inutile. Non solo: penalizza le persone per bene, i padri di famiglia (come da numerose lettere che ci stanno arrivando). Non è vero che è servita per debellare la violenza negli stadi: già lo scorso anno c'era stato un calo di incidenti e se adesso la situazione è migliorata (ed è vero che è migliorata) il merito principale è della maggiore attenzione e organizzazione di alcune questure. Mi riferisco in particolar modo a quella di Roma: si sono disputate partite delicate come il derby e Lazio-Napoli senza incidenti (inoltre rispetto allo scorso anno sono raddoppiati i Daspo). Si è disputato il derby di Sicilia, Palermo-Catania, con la presenza dei tifosi etnei: merito del comportamento dei tifosi, delle due questure e anche dei presidenti Zamparini e Pulvirenti. La tessera del tifoso che c'entra? Niente, egregio Ministro: anche perché di fatto i questori l'hanno abolita, non ne tengono assolutamente conto. Altrimenti avrebbero problemi ancora maggiori di quelli che già hanno. Soprattutto con le trasferte dove il settore riservato alle tifoserie ospiti (quelle con tessera del tifoso) è quasi sempre deserto mentre i tifosi non tesserati si mischiano con i sostenitori di casa, creando (a volte) grossi problemi. Se ne è accorto lo stesso Maroni (era ora...): "Stiamo monitorando queste situazioni, dobbiamo intervenire sugli irriducibili che non vogliono la tessera e vanno
in trasferta ma non siedono nel settore ospiti: ma nel complesso i risultati sono positivi". Gli irriducibili, come li chiama Maroni, sono la stragrande maggioranza dei tifosi che vanno in trasferta: che facciamo, li lasciamo a casa?
Intervenuto ai microfoni de La Politica nel Pallone di Gr Parlamento, Maroni ha annunciato anche l'intenzione di voler inserire la legge sugli stadi nel decreto sicurezza: "Ho presentato il decreto per la sicurezza stadi che prevede l'estensione della flagranza differita, poi c'è la legge sugli stadi che è ferma in Parlamento da troppo tempo e non si capisce perché: spero di inserire questo pacchetto in sede di conversione del decreto". La legge adesso è all'esame della commissione cultura della Camera: va avanti con lentezza esasperante dall'11 maggio scorso. "Gli stadi di proprietà aiuterebbero anche sul fronte della sicurezza", ha detto Maroni: e ha ragione ma non sembra che i club siano particolarmente preoccupati, a parte qualche presidente che già fiutava il business...
"I feriti sono diminuiti del 50% e del 40% il numero degli incontri con incidenti, mentre la media degli spettatori è aumentata nonostante il calendario spezzatino", ha ribadito Maroni in radio. Il ministro ha anche assicurato di volere "eliminare reti e barriere negli stadi fra campo e tribune entro il 2013. Lo stadio deve essere luogo di gioia e non di separazione". Giusto: ma lasci perdere la tessera del tifoso che non serve a nulla.
Intanto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che reintroduce l'arresto in flagranza differita - scaduto lo scorso 30 giugno - per i tifosi che commettono reati entro 48 ore dagli eventi, sulla base delle riprese video. Vengono poi ampliati i compiti degli steward, chiamati a "servizi ausiliari dell'attività di polizia, relativi ai controlli nell'ambito dell'impianto sportivo" e se ne rafforza la tutela penale. E di questo va dato atto a Maroni.
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Ancora, sempre da Spycalcio:
Tessera del tifoso, il progetto è fallito
Che la tessera del tifoso - almeno così come è stata concepita- non funziona ci sono ormai prove evidenti: il ministro Roberto Maroni, da persona intelligente quale è, dovrebbe farsene una ragione e, a fine stagione, rivedere tutto il progetto. Insieme con la Federcalcio, le Leghe calcio, con le rappresentanze dei tifosi (dove ci sono). La tessera doveva essere uno strumento di fidelizzazione: ma i club non ne hanno mai voluto
sapere, l'hanno solo subita e, tranne eccezioni, hanno fatto ben poco per agevolare la loro tifoseria. E' diventata così uno strumento di polizia, strumento molto spesso inutile e penalizzante per la gente per bene. Troppi i casi, ormai. A Verona domenica scorsa quattro tifosi dell'Inter, senza tessera, sono stati respinti dalla curva ospiti e altri 200, per solidarietà, sono usciti dallo stadio. Mentre in qualche occasione la curva ospiti è stata occupata anche da non tesserati. Inoltre è stato chiesto addirittura il documento d'identità ai bambini di otto anni. Non si sa che fine hanno fatto le iniziative-pur lodevoli- degli sconti sui treni e nei autogrill (che a volte, per motivi di sicurezza, vengono chiusi!).
Le tessere sinora sono 800.000: al Viminale, almeno ufficialmente, fanno sapere di essere soddisfatti e di puntare al milione per la prossima stagione. Ma lo stesso Maroni si è reso conto che ci sono molti problemi irrisolti: è un problema serio, ad esempio quelle delle trasferte, fra tifosi che sono tesserati e quelli che non ne vogliono sapere. Così finisce che vengono occupati diversi posti dello stadio (fortuna che gli impianti italiani sono mezzi vuoti, e un posticino si trova sempre...). La tessera avrebbe dovuto incentivare le trasferte: ma sono pochissimi quelli che seguono la loro squadra fuori casa. Molti questori, per senza dirlo, inoltre hanno fatto uso del buon senso, senza tenere conto delle norme che regolano la tessera del tifoso. E se gli incidenti sono diminuiti, non è per merito della tessera, cone sostiene Maroni: ma perché in alcune città c'è maggiore organizzazione e maggiore attenzione all'evento calcistico. Si è rigiocato ad esempio il derby di Sicilia fra Palermo e Catania e i due presidenti, Zamparini e Pulvirenti, hanno datto il buon esempio. Prendiamo inoltre il caso di Roma: che c'entra la tessera? Si è giocato il derby con pochissimi problemi, così come sono tornati i tifosi del Napoli all'Olimpico (partita con la Lazio) dopo due anni. E' stata messa in atto un'organizzazione capillare da parte del nuovo questore, Francesco Tagliente: ha cercato di venire incontro ai tifosi ma senza dimenticare iol rispetto delle leggi (e difatti i Daspo, rispetto all'anno scorso, sono quadruplicati).
Per la gara di Champions League, la questura romana ha previsto che i tifosi del Bayern avranno una loro fan zone e che potranno bere nei pub e nei bar (ma non potranno girare per la città con le lattine di birra sottobraccio). Si cerca di venire loro incontro, ma sempre con la massima attenzione. Come detto, a fine stagione si deve rivedere il progetto della tessera: basta una foto sull'abbonamento, basta maggiore attenzione e, nei pochi casi che serve, anche la certezza della pena. E finiamola col modello inglese, pensiamo a noi: in Inghilterra la violenza è diminuiti nella stadi, è vero, perché sono proprietà dei club, i biglietti sono cari e chi sgarra finisce subito in cella. Fuori dagli stadi succede di tutto, lo sanno bene i tifosi del Napoli che sono stati a Liverpool.
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Palermo/Roma: http://www.facebook.com/note.php?note_id=166033356770121
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Grazie ad Andrea F. - che merita un plauso di tutti per il costante contributo inviato - terminata la stagione 1989/90.
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Acquirenti Roma:
Ciao Lorenzo. Ieri ( domenica sera ) ascoltavo la trasmissione su T9 cullandomi tanto per la prestazione della squadra ecc.
Ho sentito una cosa che mi ha fatto rabbrividire, soprattutto per trascorsi personali. La notizia che danno ( tutta da confermare ) è che ci sia anche la Coca Cola tra i possibili interessati.
Beh come forse tu sai fino a qualche anno fa anche in Italia c’era una Campagna di Boicottaggio della Coca Cola, legata alle responsabilità che la Multi aveva nei confronti dei sindacalisti colombiani. Tralascio le ragioni per cui tale campagna si è spenta (anzi è andata in letargo).
Sono stato parte attiva di questa campagna. Conosciuto familiari dei sindacalisti uccisi…Beh se questo accadesse, non ci sarà più un motivo valido per tifare il Giallo Ocra e il Rosso Pompeiano.
Ti mando un paio di link, promettendoti di inviare altro materiale se questo davvero dovesse verificarsi.
Ciao e Grazie.
P.   Campagna REBOC – RETE BOICOTTAGGIO COCA COLA  http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/index.html
http://www.youtube.com/watch?v=t9UyPFHX9dA


21 novembre 2010: in linea le foto di Roma/Udinese.
Tagliente raddoppia: tifosi non tesserati nel settore ospiti e tifosi tesserati in Tribuna Monte Mario.
TAGLIENTE 2 - MARONI 0
A proposito, è doveroso segnalare l'uscita del numero di dicembre Rivista Romanista.
All''interno c'è una intervista che non si può perdere: evidentemente il giornalismo d'inchiesta ancora esiste....
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Spot Sky vs. Mediaset Premium
http://www.youtube.com/watch?v=3kT5iFqb9tU
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Ranieri sulla Tdt:
http://www.youtube.com/watch?v=53fAVs2pizU&feature=player_embedded
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La tessera del tifoso crea ancora tensioni:
Follia ultrà. Prima colletta per l'alluvione,
poi sassi e petardi contro la polizia
Alcuni tifosi biancoscudati hanno consegnato i soldi durante
l'intervallo di Vicenza-Padova. Al termine tafferugli: un arresto
VICENZA (20 novembre) - Un tifoso del Padova di 26 anni, residente a Cittadella, si trova rinchiuso nel carcere di Vicenza a seguito dei tafferugli scoppiati ieri sera a Vicenza dopo il derby tra le due squadre venete. Negli incidenti sono rimasti feriti, in maniera non grave, cinque poliziotti del Reparto mobile di Padova e un agente della Polizia locale di Vicenza: per tutti indicata una prognosi tra i 5 e i 10 giorni.
Secondo la ricostruzione della Questura berica, in città erano giunti circa 200 ultras biancoscudati che, in quanto privi della tessera del tifoso e per il divieto della vendita di tagliandi ai non residenti nel vicentino, non hanno potuto fare il loro ingresso allo stadio Menti. Durante l'intervallo una delegazione di questi tifosi ha consegnato al presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, accompagnato nell'occasione dal presidente del Padova, il vicentino Marcello Cestaro, i soldi racconti durante una colletta pro-alluvionati. Tutto è filato liscio anche al termine di partita, vinta dal Vicenza 2-1. I problemi sono nati durante il tragitto a piedi verso "Parco Città", dove gli ultras avevano parcheggiato le auto. In corso Padova, i supporter hanno lanciato petardi, botti e sassi contro la polizia, che ha risposto con alcune cariche di alleggerimento. In seguito è stato arrestato, per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, il 26enne di Cittadella, incensurato. La posizione di altri ultras patavini è al vaglio degli inquirenti, in possesso anche delle immagini degli scontri. Negli incidenti sono rimaste danneggiate quattro vetture che erano parcheggiate in zona.
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Treviso/Venezia... anche qui fastidi e problemi evitabili se non ci fosse stato il bancomat di Stato:

Treviso. Alta tensione e treni bloccati per
cento tifosi del Venezia senza biglietto
Bloccati alla stazione di Preganziol da trenta poliziotti in divisa anti-sommossa. Vogliono tornare gratis, poi paga il sindaco

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TREVISO (21 novembre) - La linea del Piave, nel sabato ad alta tensione sul fronte della sicurezza, si è materializzata nella piccola stazione di Preganziol: lì è stata neutralizzata la minaccia degli ultras veneziani diretti a Treviso senza biglietto e con intenzioni bellicose per seguire Treviso-Venezia, partita della quinta serie del campionato di calcio.
Poco dopo mezzogiorno la polizia, una quarantina di agenti anti sommossa, ha fermato il treno in arrivo da Mestre. Nei suoi vagoni viaggiavano un centinaio di ultras lagunari. Era da giorni che questo gruppetto sfidava le forze dell'ordine annunciando la calata al Tenni in barba a tutti i divieti. E pur di aggirare ogni possibile ostacolo avevano pensato bene di imbarcarsi non sul solito treno locale, ma su un diretto che avrebbe saltato proprio Mogliano e Preganziol, arrivando dritto a Treviso. Piano andato in fumo perchè la polizia, fin da Mestre, ha tenuto sotto controllo la situazione.
E così nella piccola stazione è andata in scena quella tensione che attorno allo stadio Tenni è, fortunatamente, mancata. Carabinieri e polizia, a partire da mezzogiorno, hanno chiuso lo stadio in un perimetro presidiato centimetro per centimetro. Nell'aria c'era il pericolo di scontri tra le due tifoserie. In realtà non è successo niente. Unica "emozione" qualche petardo gettato in mezzo a piazza del Grano - sgomberata a mezzogiorno dal mercato con disappunto degli ambulanti - da un drappello di facinorosi biancocelesti. Qualcuno si è spaventato, ma tutto è finito in pochi minuti con l'arrivo di una volante. Poi, a parte una decina di supporter veneziani entrati nel Tenni sfruttando la loro residenza a Treviso, non è successo più nulla.
A Preganziol invece si è respirata tutta un'altra aria. La polizia ha fatto scendere gli ultras veneziani, tutti senza biglietto per lo stadio ma comunque intenzionati a raggiungere il Tenni nella speranza di trovare qualche varco. Una volta sotto le pensiline è cominciata l'identificazione. Poi la trattativa: «Fateci arrivare a Treviso», hanno chiesto. Ipotesi nemmeno presa in considerazione. Il proposito invece era di spedirli indietro. Qualcuno ha anche tentato di forzare il blocco, ma è stato subito neutralizzato con decisione dagli agenti.
Dopo le quattordici, a partita già iniziata e vista la malaparata, gli ultras hanno acconsentito a tornarsene a casa, sempre in treno. Ma senza pagare il biglietto. A questo punto sono state le Ferrovie a bloccare tutto esigendo il pagamento della tratta. Altra tensione. Il treno è rimasto fermo per più di un'ora e mezza, con grande disappunto degli altri passeggeri e con notevoli disguidi su tutta la linea. La situazione è stata sbloccata dal sindaco di Preganziol Sergio Marton, che ha pagato il viaggio per tutti. «Se questi soldi non li può pagare il Comune lo farò io di tasca mia - taglia corto Marton - ma non potevo certo tenere bloccata la stazione per questa gente. Ho speso cinquanta euro: cosa volete che siano a fronte di migliaia di euro di possibili danni?». Verso le 16 il treno è finalmente partito, chiudendo definitivamente il capitolo derby.
La partita è finita 3-1 per il Treviso, che ha così raggiunto il Venezia in testa al girone C della serie D di calcio.
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Genova blucerchiata:
Palombo a casa, i tifosi non tesserati salutano la squadra
Ieri pomeriggio, quando è arrivata all’aeroporto per imbarcarsi per Lecce, la Sampdoria ha trovato ad aspettarla un folto gruppo di sostenitori blucerchiati non tesserati. La situazione è nota: ancora una volta il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha vietato la trasferta ai tifosi blucerchiati “non tesserati” residenti in Liguria, per non meglio precisati motivi di ordine pubblico.
E stavolta i “non tesserati” non seguiranno comunque la squadra, come hanno fatto ad esempio anche a Parma la settimana scorsa. Così sono andati al Colombo per «caricare i “nostri”». E per consegnare a giocatori e dirigenti un comunicato, che si può leggere integralmente on line sul sito degli Ultras Tito (www.ultrastito.it), dove tra l’altro è scritto: «Per quarant’anni abbiamo girato in lungo e in largo per i nostri colori, sempre a testa alta. Nessuno ha il diritto di venirci a dire come, quando e in che maniera dobbiamo amare la nostra maglia. Noi, che domenica scorsa (quando gli “altri” fischiavano…) continuavamo a cantare a squarciagola anche dopo il novantesimo, viviamo e diamo tutto per quei colori magici. Ci colpiscono per il semplice fatto che non abbiamo chinato la testa, ma anzi, l’abbiamo usata per contrattaccare, convinti giorno dopo giorno di essere più che mai dalla parte della ragione. Così come non ci arrendiamo noi, anche voi a Lecce dovrete lottare fino in fondo. La Samp, con la sua tradizione e il suo blasone, si merita gente da battaglia, tosta, orgogliosa, affamata di vittoria. Sappiate che, anche se costretti a essere lontani fisicamente, la nostra anima sarà sui gradoni dello stadio Via del Mare, al vostro fianco nel momento della lotta».


20 novembre 2010: oggi le foto di Roma/Udinese in linea in serata.
Splendido video dei Walsall con il loro coro su "One Step Beyond" dei Madness:
http://www.youtube.com/watch?v=ZZy1h75QW50&feature=related
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Ecco tutte le decisioni del CASASSSSSAMMMSSSS:
"Si è riunito nella mattina il Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, per decidere in merito alla gare considerate a rischio individuate dall’Osservatorio.
Queste le misure prese, da cui sono esenti i possessori della “tessera del tifoso”:
“Frosinone - Pescara” (Serie B) del 20/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Abruzzo;
“Novara - Reggina” (Serie B) del 22/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Calabria;
“Udinese - Lecce” (Tim cup) del 24/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Puglia;
“Catania - Brescia” (Tim cup) del 24/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Lombardia;
“Cosenza - Foggia” (Coppa Italia Lega Pro) del 24/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Puglia;
“Atalanta - Livorno” (Serie B) del 26/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Toscana;
“Juventus - Fiorentina” (Serie A) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Toscana;
“Piacenza - Torino” (Serie B) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Piemonte;
“Triestina - Grosseto” (Serie B) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Toscana;
“Lazio - Catania” (Serie A) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Sicilia;
“Inter – Parma (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Parma;
“Bari – Cesena” (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Emilia Romagna;
“Cagliari – Lecce” (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Puglia;
“Brescia - Genoa” (Serie A) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Liguria;
“Spezia - Paganese” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania;
“Como - Salernitana” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania;
“Foggia - Benevento” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania;
“Andria - Pisa” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Toscana;
“Siracusa - Taranto” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti Regione Puglia;
“Foligno – Nocerina” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Umbria;
“Juve Stabia – Cavese” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Napoli;
“Gela – Barletta” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Sicilia;
“Bari – Livorno” (Tim cup) del 1/12/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Toscana;
Per le seguenti gare di serie dilettanti nella cui categoria non è previsto il progetto “tessera del tifoso”, il CASMS ha determinato:
“Olympia Agnonese - Sambenedettese” del 21/11/2010, chiusura del settore ospiti e vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Isernia;
 “Sora - Terracina” del 28/11/2010, chiusura del settore ospiti e vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Frosinone;
 “Villacidro – Torres” del 28/11/2010 chiusura del settore ospiti e vendita dei tagliandi ai soli residenti nel comune di Villacidro.
Da ultimo, l’incontro “Valdagno - Viareggio” (Coppa Italia Hockey su Pista) del 23/11/2010, il CASMS ha deciso la chiusura del settore ospiti e la vendita dei biglietti ai soli residenti nella regione Toscana".
Ed ecco l'e-mail inviata all'UEFA: "Spettabile UEFA, continua la politica governativa che rende difficile ai tifosi di calcio italiano la fruizione di eventi sportivi. Nell'allegare l'elenco delle partite soggette a limitazioni, si segnala che diverse partite non sono affatto a rischio ma vedono limitazioni per la tifoseria ospite per l'opposizione alla tessera del tifoso e che, addirittura, più della metà delle partite di serie A sono considerate a rischio. Ancora una volta, vi preghiamo di tener conto di tutto questo allorquando l'Italia si candiderà per ospitare una qualche futura manifestazione sportiva. Distinti saluti".
Poi mi si chiede: "Ciao Lorenzo, puoi chiedere se qualcuno sa dove vedere la Roma a Liverpool? Saluti".
Segnalazione: "Ciao lorenzo volevo segnalarti quest'articolo che sulla tessera del tifoso...speriamo se ne parli sempre di più, un saluto, Fabrizio.
http://753.it/index.php?option=com_content&view=article&id=208:tessera-del-tifoso&catid=1:pensieri&Itemid=62".
Gianluca:
"STAGIONE IN CORSO  media spettatori 24.493   http://www.stadiapostcards.com/A10-11.htm
 STAGIONE PASSATA  media spettatori 25.570  http://www.stadiapostcards.com/A09-10.htm
 Come al solito la propaganda di stato del ministro Maroni è smentita nei fatti. Dopo 12 giornate e 120 partite mancano all'appello più di 120.000 spettatori. Se la proiezione rimane questa si arrivera a quasi 400.000 spettatori persi in una satgione. Secondo me, andrà ancora peggio,  supereremo il mezzo milione.
 Considerando che per presenza media già siamo all'ultimo posto dei paesi europei più importanti, calcisiticamenete parlando, peggiorare con 400.000 spettatori in meno in una stagione, non era facile, Maroni con l'introduzione della tessera del tifoso c'è riuscito, complimenti. Gianluca"
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Interessnte articolo su tuttomercatoweb: http://www.tuttomercatoweb.com/udinese/?action=read&idnet=dWRpbmVzZWJsb2ctMzY2NDI


19 novembre 2010 (pomeriggio): oggi un po' di tessera del tifoso tanto per rimanere aggiornati su questa sòla di Stato:
Un'altra "perla" del Casms: in occasione di Parma-Inter trasferta vietata ai tifosi crociati
Dopo la clamorosa decisione di vietare la trasferta ai tifosi della Sampdoria, oggi è arrivata un'altra mazzata per i tifosi del Parma (senza Tessera del Tifoso), sempre più increduli davanti alle decisioni del Casms.
Decisioni che rasentano il ridicolo. Oggi, infatti, l'osservatorio del Viminale ha vietato la trasferta a San Siro in occasione di Inter-Parma. Proprio ieri sera stadiotardini.com, analizzando i fatti di Parma-Sampdoria, aveva esposto il suo teorema circa la totale inefficacia delle limitazioni territoriali che il Casms propone (sentito l’Osservatorio) ai Questori, che a propria volta girano le carte ai Prefetti che le firmano in ordinanze. Totale inefficacia che i fatti di Parma (l’acquisto di 150 tagliandi in una tabaccheria in zona Orsoline) hanno evidenziato, in quanto non esiste – nei terminali di Lottomatica (supervisionati dal Centro Interforze di Napoli), ma il ragionamento vale per tutti i gestori – la possibilità automatica di impedire l’emissione di un biglietto in zona proibita, dal momento che la residenza non risulta essere tra i dati censiti (ci si è accontentati delle semplici generalità, cioè  nome e cognome, data e luogo di nascita). Insomma è necessario il controllo umano, ad esempio di un tabaccaio, che, visionando il documento di chi lo richiede deve rispondere no grazie, pena richiami o sanzioni.
A proposito di Inter-Parma, però, stadiotardini.com è in grado di certificare un singolare corto circuito: detta partita, infatti, non appare nella determinazione dell’Osservatorio nr. 46/2010 del 17.11.2010 (dunque di ieri) tra le partite a rischio, dunque il nuovo inserimento sarebbe una “aggiunta” del CASMS.
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Fiorentina/Cesena di qualche giorno fa:
"Ieri due componenti del gruppo ultras cesena nord italia sono stati vittime di una vicenda vergognosa. I due senza tessera ma legittimamente autorizzati a entrare poiche' residenti in piemonte hanno subito da parte delle forze dell'ordine e dagli stewards una serie di abusi che rasentano la repressione della liberta', costretti dalle 15.30 fuori dai cancelli a entrare a partita iniziata e sottoposti a perquisizioni assurde. finalmente entrano in curva ferrovia a contatto con gli ultras fiorentini, e subito dopo vengono fatti uscire per ragioni di sicurezza e lasciati nel piazzale circostante. Dopo venti minuti gli viene offerto di essere sistemati nel settore ospiti insieme ai tesserati. I due rifiutano perche' se volevano andare con gli infami avrebbero gia' da tempo fatto la loro bella tesserina. Dopo il rifiuto costituiscono loro malgrado un problema che le forze dell'ordine non sono piu' in grado di governare. Al decimo del secondo tempo i due senza scorta decidono di entrare in curva ferrovia a loro rischio e pericolo e infatti dopo poco arrivano gli ultras viola. Tirate fuori le cinghie sono gli stessi fiorentini che fanno capire di portare rispetto ai due ultras cesenati complimentandosi per il coraggio e per la scelta di non avere condiviso il posto con i tesserati romagnoli. Storie di ordinaria follia di due che per amore del cesena si sono fatti 800 km per aver visti 20 minuti di partita pur essendo assolutamente titolati ad assistere a tale spettacolo. Grazie Maroni, non vedo l'ora che arrivino le elezioni per spazzare via tutta la (snip) che rappresenti. no alla tessera sempre !!!!!!!!".
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Che la Tdt fosse una sòla di Stato lo avevamo detto subito.
Ecco le conferme:
Nonostante l’entrata in scena della tessera del tifoso,
al San Paolo gli ingressi riservati a coloro che la posseggono non vengono ancora rispettati…
La “Club Azzurro Card”, cosi denominata la tessera del tifoso azzurro, secondo le norme vigenti, ha dei vantaggi: oltre agli sconti nei punti vendita della propria squadra del cuore, c’è la possibilità di evitare la lunga fila per entrare allo stadio. In teoria.
Negli stadi italiani, c’è il varco riservato ai possessori della tessera: coloro che hanno il biglietto, devono rispettare la fila ordinaria. Purtroppo al San Paolo non è cosi.
Partiamo dall’inizio. Le lunghe resse agli sportelli postali per sottoscrivere la tessera del tifoso hanno fatto si che ci creassero molti “equivoci”: prima di tutto, ci sono tifosi che, dopo essersi abbonati, a distanza di alcuni mesi non hanno ancora ricevuto la card a casa; secondo, le card arrivano tramite raccomandata e, in molti casi, si sono riscontrati dati anagrafici sbagliati o, addirittura, foto diverse da coloro che l’avevano sottoscritta.
A cosa sono dovuti questi ritardi? E gli errori? I centri postali affermano che la colpa non è la loro, ma che le card devono arrivare a destinazione anche dopo molto tempo. E coloro che l’hanno ricevuta, ma è errata? Altri tempi di attesa per cambiare le tessere.
Allora, perché tutta questa fretta ad inizio stagione? La risposta non la si conosce ancora. Tempi legislativi, forse. O burocratici. Chissà. Torniamo alla nostra testimonianza. In occasione di Napoli-Parma, all’ingresso per le tribune, una decina di tifosi protesta contro gli steward e le forze dell’ordine. Motivo? Fuori le recinzioni c’è un cartello con scritto: “Ingresso riservato ai possessori della Tessera del Tifoso”, ma l’ingresso non esiste! O meglio, è una parte di recinzione chiusa! E i privilegi dove sono? Ma i tifosi che hanno la card non dovevano evitare la fila ed entrare facilmente?
Le risposte sono ancora un’utopia. Ma non finisce qui. Una volta entrati, dopo il controllo documenti, notiamo che ci sono due ingressi riservati ai possessori della tessera. Ma c’è una calca enorme per entrare. Lo steward ci afferma che da qui entrano anche i possessori del biglietto della partita. Ma come? “Ingressi per tessera tifoso”, ed entrano anche coloro che hanno i biglietti? Che ci sono a fare i cartelli se non vengono rispettati? Morale della favola: esistono sempre i soliti furbi che si infilano tra la gente per entrare prima.
E gli steward? Come può un solo steward per ingresso fermare tante persone che cercano di fare gli scaltri? A queste tante domande cercheremo di dare una risposta durante la stagione, sperando che la situazione cambi in meglio. Il modello inglese è ancora lontano, in questo modo le regole non verranno mai rispettate. (Christian Abruzzese, PianetaNapoli.it)
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L'analisi è quindi impietosa:
Tessera del Tifoso: occupato solo il 54% di posti negli stadi
Superscommesse.it ha elaborato i dati relativi alla relazione tra Tessera del Tifoso e diminuzione delle presenze negli stadi italiani dopo le prime 8 giornate di campionato di Serie A. In Italia sempre meno gente va allo stadio. Le statistiche sono chiare, un posto su due è vuoto nei nostri impianti: su 440mila posti disponibili in serie A, infatti, solo 239mila sono occupati, una percentuale del 54%.
Roma, 18/11/2010 (informazione.it - comunicati stampa) Il campionato italiano 2010/2011 sarà ricordato senza dubbio come “il campionato della Tessera del Tifoso”. Questo è l’anno degli spalti vuoti, dei tifosi figuranti, delle proteste.
Secondo i dati raccolti da Superscommesse.it, comparatore di quote per le scommesse sportive, l’adozione della Tessera ha portato ad un drastico calo di presenze sugli spalti: si parla di un 20% in meno rispetto agli anni passati. Tra le cause imputabili ci sono il costo della stessa (10 euro), la schedatura dei tifosi e le poca incidenza nel ridurre la violenza.
Dati in controtendenza rispetto ad altri paesi, dove alla tessera del tifoso si è preferito adottare altri metodi per contrastare la violenza. Nella maggioranza dei paesi europei non viene utilizzata nessuna tessera, né per fini di merchandising né come soluzione alla violenza, alla quale si risponde con un maggiore dispiegamento di forze di polizia, biglietti nominativi e registrazioni video capaci di identificare i più facinorosi. In Inghilterra e Spagna si utilizzano tessere facoltative considerate un privilegio, una vera fidelizzazione attiva con il club per ottenere diritti di prelazione, senza banche o partner commerciali.
Sul podio delle presenze negli stadi troviamo la Germania con una media spettatori di 42.790 per la Bundesliga, l’Inghilterra con 34.088 nella Premiere League e la Spagna con 28.971 per la Liga. I dati, che rispecchiano le presenze della scorsa stagione, vedevano l’Italia al 4° posto con una media di 23.899 spettatori per la Serie A, dati che hanno subito una flessione negativa nel primo scorcio della stagione corrente.
La Tessera del Tifoso nasce come strumento di “fidelizzazione”, in grado di creare la categoria dei “tifosi ufficiali”, adottato dalle società di calcio. Oltre a costituire titolo di accesso allo stadio è una carta di credito ricaricabile valida 5 anni. Idea originaria che non è stata rispettata, suscitando le proteste più accese, in quanto questa è divenuta una sorta di Bancomat con un microchip in grado di monitorare gli spostamenti dei possessori.
Secondo i dati statistici la tessera è vista come una manovra commerciale più che come deterrente alla violenza. È un mercato potenziale di circa 4 milioni di nuove tessere del tifoso le cui operazioni (ricariche, movimentazioni standard) costano in media 1 euro. Ogni tessera del tifoso venduta al costo medio di 10 euro, moltiplicati per 4 milioni di clienti vede un potenziale volume d’affari considerevole. Le statistiche dicono anche che ogni carta ricaricabile fa in media tra le 12-14 movimentazioni annue.
Al 30 settembre 2010 le tessere sottoscritte sono state 655 mila. Dopo le prime 8 giornate di Serie A i dati raccolti da Superscommesse.it per le singole squadre mostrano una situazione pressoché invariata per quanto riguarda la classifica delle squadre maggiormente seguite ma con un calo abbonamenti fino al 60% e circa 70 mila paganti in meno rispetto al 2009. Il Milan cresce e arriva a 28.754 rispetto lo scorso anno (27.865); la Fiorentina scende a 15.530 contro i 20.349, diversa situazione per il Palermo che sale a 16.840 (16.370 lo scorso anno); scendono gli abbonamenti anche per l’Udinese: 11.043 (13.960); il Cesena sale grazie all’effetto serie A con 10.924 abbonati (8175 in B); calo anche per la Sampdoria: 18.530 contro i 20.408. I tifosi abbonati della Roma passano a 18.000 circa rispetto ai 24.454; meno abbonati per il Parma che passa a 10.400 rispetto i 13.691 del 2009/2010. La Juventus resta ancora il fanalino di coda tra le squadre più blasonate con 12.000 circa (19.048). Evidente il calo della Lazio, nonostante il buonissimo avvio di campionato, passa a 12.500 rispetto ai 27.594 della stagione 2009/2010.
Parlando della media spettatori, l’Inter rimane stabile al 1° posto con una media di 67.330 spettatori dopo le prime 4 partite. Al 2° posto troviamo il Milan, con una media di 42.723 spettatori, al 3° posto c’è il Napoli, che supera la Roma, con 39.344 di media. La Roma quindi passa dal 3° al 4° posto nella stagione corrente con una media di 33.061 spettatori. Al 5° posto stabile la Lazio con 31.088 di media. La Juventus è stabile all’ 11° posto con una media di 21.831 spettatori.
La tessera del tifoso non ha avuto un peso cosi incisivo nel ridurre la violenza negli stadi. I dati parlano comunque di processo di riduzione della violenza negli stadi già a partire dall’anno 2008/09 precedente quindi all’introduzione della Tessera del Tifoso.
Di seguito sono riportate le medie di presenza negli stadi nella stagione calcistica 2009/2010
Germania – Erste Bundesliga 42.790
Inghilterra – Premier League 34.088
Spagna – Liga 28.971
Italia – Serie A 23.899
Francia – Ligue 1 20.119
Olanda – Eredivisie 19.319
Inghilterra – Championship 18.113
Scozia – Premier League 15.128
Germania – Zweite Liga 15.056
Turchia – Süper Lig 14.058
Fonte: Lega Calcio; Elaborazione Interna Superscommesse.it
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Genova rossoblu:
"Ciao siamo Alberto (padre) e Andrea (figlio), purtroppo per lavoro mi sono trasferito in Lombardia da più di 15 anni ma il mio cuore (e anche quello di mio figlio- che l’ho fatto nascere a GENOVA!) è genovese e GENOANO. Io frequento dal 1978 la Gradinata Nord (sono del ‘67) ma quest’anno non ho potuto rinnovare l’abbonamento e quindi ho deciso (abbiamo) di fare solo la TDT…da agosto ad oggi NON HO ANCORA RICEVUTO NULLA. Essendo residente a MONZA io, GENOANISSIMO di Genova che ad oggi ha visto tutte le partite sborsando 25€x2 a partita, non ho il permesso di vedere il mio GRIFO contro la Juventus; questo è veramente uno SCANDALO!!! Adesso mi tocca andare a vedere il mio Genoa a Genova, a casa di mia mamma che è a 100 m dal Ferraris….è tutto veramente ridicolo!
Katia aggiunge: "Anchio non posso andare.. sono residente in emilia a 5 km dalla Liguria".
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La Genova blucerchiata ha la soluzione:
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Pisa:
Curva Nord: Decisione sofferta ma necessaria. Sospesa la propria attività e il tifo.
Aggregazione, tifo, trasferte, coreografie, solidarietà, confronto con altre tifoserie, libertà di espressione, iniziative…: tutto questo era la Curva Nord "Maurizio Alberti". Ma le nuove assurde leggi, le tessere, i decreti, le infinite e continue diffide, il blocco pressoché totale delle trasferte, la tolleranza zero hanno fatto sì che non ci siano più le condizioni per andare avanti con "il discorso Curva Nord", con i valori, la mentalità e la coerenza che ci ha sempre contraddistinti.
Da oggi la Curva Nord sospende la propria attività e con essa viene sospeso il tifo organizzato in curva.
I gruppi organizzati continueranno però ad esistere, non si sciolgono, sia chiaro, e se un giorno ci risaranno le condizioni per riprendere un nuovo "discorso Curva Nord", inteso con i valori da noi più volte espressi, non si tireranno indietro dal farlo. Speriamo davvero che possa cambiare qualcosa o quantomeno che le varie società e le istituzioni si accorgano che le leggi attuali porteranno alla fine del calcio, del calcio inteso come sport popolare che ha appassionato e aggregato milioni di persone, e che resterà soltanto un calcio-business omologato e ingabbiato per pochi eletti. Gli stadi sempre più vuoti ne sono già testimone, anche se l'innominabile ministro continua a dire il contrario. La nostra decisione è amara, ma inevitabile con tutto quello che ci sta accadendo e dopo tutti i nostri continui appelli caduti nel vuoto.
KAPOVOLTI - RANGERS - SCONVOLTS - SVITATI - WANDERERS
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Buffinate a Novara:
Prevendita biglietti Novara-Reggina
La Società Novara Calcio, al fine di consentire la disponibilità della quasi totalità dei biglietti di tribuna, tribuna nord, distinti e rettilineo esclusivamente ai propri sostenitori residenti in Piemonte o in possesso di Tessera del tifoso, INVITA i TIFOSI DELLA REGGINA residenti in Piemonte ad ATTENDERE per l'acquisto del tagliando di ingresso in quanto è in fase di definizione con l'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno la possibilità di fare accedere questi ultimi in curva sud (ospiti) acquistando apposito biglietto anche se sprovvisti della tessera del tifoso.
I tifosi della Reggina NON RESIDENTI in Piemonte potranno acquistare il biglietto di curva sud SOLO SE provvisti di Tessera del tifoso
volevamo sapere con quela sistema si stabilisce di proibire la trasferta ai residenti fuori dal piemonte senza tessera?come si può vietare a centinaia di persone che vivono il lombardia nel lazio o in caalbria di on assistere ad una partita il cui ultimo precendete risale forse ad oltre 40 ani fa  nel quale non si registrvano episodi di violenza ecc.come può ò'osservatorio adottare certe scelte,da notare poi come nel comunicato si evidenzi la necessità di adottare questa decisione non per ordine pubblico ma bensi per consentire la totale disponibilità dei biglietti ai tifosi del novara.a nome di tutti i tifosi della reggina vi vorrei invitare a fare luce o cmq segnalare questo problema e naturalmente, perchè cmq noi non residenti in piemonte e non tesserati saremo fuori dallo stadio.insomam deve eesere una colpa essere nati non in piemonte e non aver una tessera del tifoso?


19 novembre 2010: grazie ad Andrea, praticamente finita la stagione 1990/91.

1967/68
Juventus/Roma

1968/69
Foggia/Roma
Coppa Italia

17 novembre 2010: oddio, Marco mi ha segnalato questo subumano che è veramente fantastico!
http://www.youtube.com/watch?v=Uks_DFhaXzg&feature=player_embedded
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E-mail: "Ciao Lorenzo, ieri sera ho visto una parte del secondo tempo del "superclasico" Argentino tra River e Boca al Monumental. Tifo di gran livello e bella torciata dei tifosi del Boca dopo il gol del River...anche li, come al derby di Belgrado, si affronta la partita con calore, trasporto e passione....ma soprattutto senza tessera. Scusami, ma al vedere quello spettacolo ieri sera mi è venuta un pò di malinconia ripensando alla nostra vecchia sud.
Un Saluto e buona giornata, Giacheme
P.s. Sarei interessato ad andare a Cluj insieme ad altre persone con un charter, sai se c'è qualcuno che organizza?". Non so se viene organizzato un charter... credo sia difficile riempirne uno per Cluj ma se so qualcosa lo posto sul sito.
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E-mail: "Ciao Lorenzo, ti invio la foto di uno striscione esposto domenica in occasione di Palermo-Catania: "CHI DIMENTICA E' COMPLICE... GABBO NEL CUORE". Lo striscione è stato esposto dai 3 gruppi non tesserati (BVS - FUSI - EAGLES CARINI) della curva nord superiore".

Palermo/Catania

Padova/Frosinone


16 novembre 2010 (pomeriggio): tempo fa qualcuno mi chiese che fine aveva fatto Roberto Stracca del Corriere della Sera, che teneva la rubrica "Dentro lo Stadio" che più volte abbiamo citato in questo sito. Purtroppo vengo a sapere che è morto improvvisamente. Condoglianze alla famiglia.
Dal Corriere:
Addio a Roberto Stracca
Scomparso a 40 anni per un male incurabile
Su Corriere.it curava il blog «Dentro lo stadio»

MILANO - Da qualche tempo, nella parte bassa di questo sito, c'è un blog che non veniva più aggiornato con l'abituale puntualità: è «Dentro lo stadio», di Roberto Stracca. E, purtroppo, il post del 4 ottobre , dedicato alla tessera del tifoso, era e resterà l'ultimo post aggiunto. Roberto Stracca è morto oggi, a 40 anni, dopo una terribile malattia che ha combattuto a lungo, tra sconforto (poco) e coraggio (tantissimo).

APPASSIONATO - Per i lettori di corriere.it è il giornalista che ha cercato di raccontare il mondo ultrà, una realtà che conosceva come pochi altri in Italia, e infatti i suoi articoli resteranno fra i pochi capaci di uscire dal luogo comune e dal già noto in materia di tifo e violenza negli stadi. Per questo, nella redazione sportiva del Corriere «di carta», Roberto era oggetto di sistematiche prese in giro, perché ci si divertiva a dargli - appunto - dell'ultrà, a dire che nessuno l'aveva ancora picchiato perché era «uno di loro» e così via. E la risposta era sempre dello stesso tipo, ma ogni volta diversa: ironia fulminante e poi - immancabilmente - la difesa delle proprie ragioni, del proprio articolo e della voglia di spiegare un mondo che (Roberto ne era profondamente convinto) sarebbe stato un errore gravissimo paragonare a una qualsiasi altra forma di criminalità comune.

COMPETENTE - E in questo esempio c'è tutto Roberto Stracca: in primo luogo la competenza, infinitamente più ampia rispetto a quella sul mondo ultrà. Roberto sapeva scrivere di calcio, di pallavolo (tra i suoi mille lavori prima di approdare al Corriere c'era stato anche un incarico alla Federvolley) e di nuoto. Ma, per esempio, era bravissimo a muoversi nei corridoi della politica sportiva, per scovare prima e meglio di altri notizie di ogni tipo. Non a caso, il Coni ha subito ricordato Stracca con una nota: «Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, unitamente al segretario generale, Raffaele Pagnozzi, ai membri della Giunta e del Consiglio nazionale, ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia ed ha espresso le sue più sentite condoglianze all'intera redazione sportiva del Corriere della Sera. Tra gli ultimi appuntamenti seguiti da Roberto Stracca il Coni ricorda la giornata della celebrazione al Quirinale per i 50 anni di Roma 1960 e i Campionati mondiali di volley dello scorso ottobre».

APERTO - Ma, pur appassionato soprattutto di competizioni e gesti tecnici, Roberto Stracca aveva saputo (in pochissimo tempo) rimodularsi come narratore di costume dello sport, della sua ultima evoluzione legata al gossip, alla moda, al divismo. Non a caso, puntuale ogni sera alle 23.30 - subito dopo la chiusura delle pagine - arrivava la sua mail che conteneva ogni giorno proposte nuove, aggiunte a quelle dei giorni precedenti che (per una ragione qualsiasi) non si erano trasformate in articoli. Roberto era anche questo, infatti: tenacissimo, quando era il caso, ma sempre con un garbo e una gentilezza non comuni, nei giornali come nel resto del mondo.

PREZIOSO - Era arrivato a Milano nel 2007. Collaborava col giornale da Roma, e - per una felice intuizione del capodesk dello Sport Daniele Dallera - aveva ottenuto un contratto a termine di un anno. Ma bastarono pochi giorni per capire che sarebbe stato necessario fare di tutto perché quel contratto si trasformasse in un'assunzione definitiva. Non fu necessario combattere più di tanto: tutto il Corriere si era accorto di quanto prezioso fosse il suo apporto. E tutto il Corriere gli fu vicino nella lunga malattia che, prima di lui, colpì il padre e che fu per lui un'esperienza resa ancor più terribile dalla lontananza, dal non poter fare più di tanto, in primo luogo -lui figlio unico - stare vicino alla madre nell'assistenza al marito. Ne parlava poco. Ma la sofferenza fu enorme. Poi la seconda mazzata, arrivata prima ancora di compiere 40 anni. E una consapevolezza precoce di quello che sarebbe stato il suo destino. Quelli che cercavano di confortarlo non lo facevano con parole di circostanza, perché sembrava impossibile e incredibile che una cosa del genere potesse davvero succedere. Era vero, invece. Atrocemente, insopportabilmente vero.
Tommaso Pellizzari

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E-mail: "Ciao Lorenzo, ti scrivo dopo aver letto l'ennesima intervista bluff di Maroni.
Il Ministro degli Interni afferma che la media spettatori è aumentata rispetto alla scorsa stagione nonostante lo " spezzatino ".
Punto primo una stima di tal genere tu non la puoi fare dopo 10 giornate di campionato perche' se in queste giornate una squadra gioca
in casa con Juventus Milan ed Inter  e' normale che la media si alzi ,fermo restando che io vedo gli stadi sempre piu' vuoti mi sono andato
a cercare i dati ufficiali su gli spettatori delle ultime due stagioni e stranamente ho visto che in parecchie partite ( quasi tutte ) gli spettatori sono diminuiti. Prendendo qualche esempio a caso in Udinese Juventus della stagione 2009 2010 le presenze furono 22390, nella stagione attuale 20757 a livello climatico non c'erano problemi di nessuna sorta l'anno prima si gioco' il 3 di Aprile e quest'anno il 19 Settembre quindi neanche a dire che il calo di duemila presenze circa e' stato causato da una giornata di freddo e neve..prendendo un altra partita come esempio vediamo Genoa Bari nel campionato 2009 2010 fece registrare 24863 spettatori quest'anno 22367. Questi sono solo due esempi ma posso assicurare che i dati parlano chiaro..Maroni gli stadi sono sempre piu' vuoti ma a chi vuoi prendere in giro..speriamo che il tuo governo cadi al piu' presto insieme alle vostre montagne di fandonie. Alessandro".
Al riguardo, riprendo una dichiarazione di Maroni che parla del fatto che gli "irriducibili" vanno in Tribuna invece che farsi la tessera: "E' un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare una cosa che 800mila tifosi hanno accettato". L'osservazione che avevo dimenticato di fare è che, semmai, gli irriducibili sono proprio quegli 800mila, visto che 54.200.000 italiani la tessera del tifoso non se la sono fatta! Quindi io non accetto una cosa che 54.200.000 italiani non hanno accettato!
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Il video delle Iene bannato da Youtube: "Ciao Lorenzo, ho pensato di postare il video su un host diverso da youtube. Probabilmente in america non daranno problemi e noi potremmo condividere più facilmente informazioni di questo tipo. Un saluto, Federico
video:http://www.funnyordie.com/videos/4df2d70ee6/poliziotti-rubano-fotocamera-a-tifosa-inglese".
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1+1 = 3
GLI STRANI DATI DELLA LEGA CALCIO
A.B. mi scrive: "Ciao...volevo segnalarti questi dati...
http://www.legaseriea.it/it/lega-calcio/regolamenti-e-documenti/centro-studi
gli spettatori forniti dalla lega calcio dopo le prime giornate...
se si confrontano con questi relativi dello scorso anno  forniti il 19/05 alla fine del campiontao scorso si puo notare che i dati non coincidono come mai???
http://www.lega-calcio.it/rest/site/default/file/Analisi_Trend_Spettatori_&_TV_190510.pdf
non e' che li modificano a loro piacimento pur di dimostrare che gli stadi sono pieni lo stesso???addirittura secondo wikipedia la media degli spettaori dello scorso anno risulta essere pari a 25.570 spettatori...mentre quest'anno secondo la lega calcio siamo fermi a 24.474...chi ha ragione????

I dati forniti dalla Lega Calcio il 7 novembre 2010
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Quindi:
Secondo la tabella divulgata la scorsa stagione dalla Lega Calcio
gli spettatori nelle prime dieci giornate del 2009/10 sono stati
239.087, come si vede dalla tabella rossa, e quindi la media era di 23.909 spettatori a partita.
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Secondo la tabella divulgata qualche giorno fa dalla Lega Calcio
gli spettatori nelle prime dieci giornate del 2009/10 sono stati
231.994, come si vede dalla tabella blu e quindi la media era di 23.199 spettatori a partita).
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La media spettatori a partita per la stagione in corso è di  24.574, sicché (sempre nel chiedersi le fonti e l'attendibilità di tali dati), l'aumento degli spettatori è molto meno sensibile di quanto sbandierato:
665 spettatori in più a partita invece di 1.375.

I dati forniti dalla Lega Calcio il 19 maggio 2010


16 novembre 2010: ih ih ih:
"mi chiamo Valerio Mori, sono di La Spezia e vi scrivo perchè sono alle prese con un vero e proprio calvario relativo alla TESSERA DEL TIFOSO "CUORE ROSSONERO" per seguire le partite del Milan. Senza presunzione, ed anche a detta degli impiegati di banca con cui ho avuto a che fare (Vice- Direttrice compresa), il mio è un vero e proprio caso umano, un travaglio unico nel suo genere che finora sembra non aver fine. Vi racconto di seguito quanto successo con l'intento di 1) cercare di ottenere la risoluzione positiva di questa odissea 2) ottenere in qualche modo un risarcimento 3) rendere noto che la Tessera del tifoso (indipendentemente dal fatto che si reputi giusta o meno) causa situazioni assurde non solo all'interno ed esterno degli stadi ma anche a livello burocratico.
Tutto incomincia il 06/09/10
quando mi sono recato CON DUE AMICI presso la filiale Intesa-San Paolo di Viale Italia 188 La Spezia per sottoscrivere la TESSERA "CUORE ROSSONERO" e IMMEDIATAMENDE DOPO il MINI ABBONAMENTO valido per le 3 partite casalinghe del Milan della fase a gironi della Champions League 2010/11. (TENENDO PRESENTE CHE SOTTOSCRIVENDO TESSERA E MINI ABBONAMENTO INSIEME NON AVREI DOVUTO PAGARE IL COSTO DI EURO 10 DELLA TESSERA).
L'impiegata di banca ha eseguito la raccolta di tutti i miei Dati Personali per la sottoscrizione del contratto realtivo alla Tessera Del Tifoso (in quanto la stessa fa anche da carta prepagata) e una volta stampati i relativi moduli compilati con i dati stessi si è accorta che il sistema della banca non aveva generato un CODICE IDENTIFICATIVO (di 12 cifre) FONDAMENTALE PER LA PRODUZIONE FISICA E PER IL FUNZIONAMENTO/UTILIZZO DELLA TESSERA STESSA. Qui devo fare una precisazione, ovvero che il problema è nato per colpa di un elettricista che stava lavorando quel giorno all'interno della banca e che ha pensato bene di staccare la corrente senza avvertire nessuno, interrompendo così la comunicazione telefonica e dati (internet) con il software addetto alla produzione telematica delle tessere.
L'impiegata quel pomeriggio tentò di effettuare più volte l'annullamento della procedura in quanto la mia tessera risultava a tutti gli effetti, seppur mancante di identificativo, in fase di produzione (GIA' QUESTA SITUAZIONE DI PER SE' E' MOLTO RARA), tentativi che sono però risultati vani. Mi fu detto allora di dover pazientare perchè l'impegata si sarebbe adoperata nei giorni successivi all'annullamento della procedura per poi poter nuovamente effettuare tutta la procedura.
ANCHE QUI FACCIO UNA PRECISAZIONE, OVVERO CHE CON QUESTO PROBLEMA NON HO POTUTO SOTTOSCRIVERE IL MINI ABBONAMENTO PERDENDO L'OPPORTUNITA' DI VEDERE 3 PARTITE PAGANDONE DUE ED OLTRETTUTTO VEDENDOLE SEDUTO ACCANTO AI MIEI DUE AMICI CHE REGOLARMENTE SONO RIUSCITI A SOTTOSCRIVERE TUTTO QUANTO SENZA INTOPPI DI ALCUN TIPO.
Nei giorni successivi o meglio nelle due settimane successive mi sono tenuto in contatto con l'impegata sopracitata per conoscere gli sviluppi della situazione, situazione che non si è mai risolta in quanto la signorina pur mettendosi in contatto con l'Help Desk (un servizio apposito per problematiche di varia natura) non riuscì a fare un bel nulla e i giorni passarono, io non potei più sottoscrivere il mini abbonamento per scadenza del relativo termine e unica consolazione fu che riuscii a prendere un biglietto per MILAN-AUXERRE IN QUANTO PER QUELLA PRIMA PARTITA NON ERA NECESSARIA LA TESSERA DEL TIFOSO
(mistero!)
E INTANTO SIAMO ARRIVATI AL 04/10/10 (GIA' PASSATO UN MESE) Nei giorni successivi, ormai stanco di aspettare che la banca facesse qualcosa telefonai ad un centralino proprio del MILAN per rendere noto il mio problema e in qualche modo riuscii a smuovere qualcosa in quanto questo centralino del Milan contattò la banca e riuscirono quanto meno ad annullare la produzione della mia tessera difettosa.
Convinto che finalmente tutto si fosse risolto mi recai in banca, nel periodo utile anche per prendere i biglietti per vedere MILAN - REAL MADRID pur riuscendo a effettuare la normale procedura per ottenere la tessera non mi fu possibile trovare un tagliando per quel match in quanto tutto esaurito.
L'impegata di banca (sempre la solita) con cui sottoscrissi il nuovo contratto della nuova tessera mi disse che era tutto a posto e che la carta era in fase di produzione (IN QUESTO CASO PERO' PER AVERE FISICAMENTE LA TESSERA AVREI DOVUTO ASPETTARNE LA PRODUZIONE E IL RELATIVO PIN CHE MI SAREBBE DOVUTO PERVENIRE A CASA VIA POSTA; LA RICEZIONE DEL PIN SAREBBE STATO L'AVVISO INPLICITO CHE LA TESSERA ERA DISPONIBILE PER IL RITIRO PRESSO LA FILIALE)
15/11/10 (GIA' PASSATI DUE MESI)
Non essendo arrivato nulla per posta ed essendo disponibili i biglietti per la terza partita del girone MILAN-AJAX mi sono recato in banca per prendere due piccioni con una fava ovvero comprare un biglietto e chiedere notizie della mia tessera. L'impiegata (un altra, questa volta) mi ha detto che non era arrivata ma di non preoccuparmi perchè ci sono casi di ritardo nella consegna delle tessere allora ho chiesto appunto di poter acquistare un tagliando. (A riguardo specifico che la copia del contratto rilasciatami è un sostitutivo cartaceo della tessera) utilizzando appunto i dati contenuti nei moduli l'impiegata ha compilato sul computer i campi richiesti, selezionato il posto da me rischiesto e nel momento di concludere l'acquisto/prenotazione ha constatato l'ennesimo problema di tutta questa vicenda:
AL POSTO DELLE MIE GENERALITA' SUL BIGLIETTO APPAIONO QUELLE DI UN CERTO ABATE ANDREA RESIDENTE A SAVONA CON TANTO DI SUA DATA DI NASCITA E SUO CODICE FISCALE. LA SITUAZIONE ATTUALE E' QUESTA A BEN OLTRE 69 GIORNI DI DISTANZA DAL MIO PRIMO TENTATIVO DI FARE LA TESSERA E VEDERE LE PARTITE DEL MILAN: IN PRATICA QUESTO ANDREA ABATE RISULTA AVERE GIA' UNA SUA TESSERA DEL TIFOSO (PRESUMIBILMENTE ATTIVATA A FEBBRAIO) E ATTIVA MA OLTRE A QUESTA (SPECIFICANDO CHE E' IMPOSSIBILE AVERE DUE TESSERE DEL TIFOSO DELLA STESSA SQUADRA E ANCHE PRENOTARE PIU' POSTI FACENTI RIFERIMENTO AD UN SOLO NOMINATIVO) LUI RISULTA TITOLARE ANCHE DELLA TESSERA A CUI CORRISPONDE IL CODICE INDENTIFICATIVO CHE E' STAMPATO SUL MIO CONTRATTO, ANCHE QUESTA ATTIVA E IN FUNZIONE E CHE DI CONSEGUENZA NON PUO' ESSERE ANNULLATA. IO INVECE RISULTO AVER RICHIESTO UNA PRIMA TESSERA ESTINTA PER I MOTIVI SOPRACITATI ED UN ALTRA IN FASE DI PRODUZIONE CHE PERO' ESSENDO GIA' STATA PRODOTTA NON VERRA' MAI AD ESISTERE!!!
Mi sono sentito anche prendere in giro da quelli della banca con frasi "un caso umano" o "le daremo il premio di cliente più paziente dell'anno", così oltre ad essere disperato perchè sembra non finire più sta tragedia, oltretutto sono anche incacchiato nero per i loro comportamenti. Hanno detto che si adopereranno per risolvere la situazione ma intanto come già ipotizzato l'8 dicembre non entrerò a San Siro anche perchè quello che hanno fatto è mandare una mail, con descrizione moooolto sommaria del problema, ad altri dipendenti della banca Intesa-San Paolo. Non ne posso più e vi chiedo gentilmente aiuto oltre a denunciare pubblicamente questo tipo di problematiche!
Ho scritto anche direttamente alla società A.C. Milan senza ricevere risposta alcuna..... mi resterebbe da scrivere al ministero degli interni ma mi viene da ridere solo a pensarci... anzi da piangere...
Grazie anticipatamente della vostra pazienza".
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Tutta Italia si è rotta le palle:
Egr. Sig. Prefetto di Treviso
Egr. Sig. Questore di Venezia
Mi rivolgo a Voi che avete la facoltà, ma soprattutto il Potere (con la P maiuscola!) di prendere decisioni che influiscono sul vivere civile delle Comunità cittadine di Treviso e Venezia.
Non sembri uno sgarbo istituzionale quello di associare un Prefetto ad un Questore, ma la ragione è dettata dal fatto che il sig. Prefetto di Treviso ha deciso la chiusura dello stadio Tenni a tutti i tifosi residenti  nel comune veneziano e di quello di Mogliano - bella prova di istituzione del primo nucleo di Città Metropolitana - e il sig. Questore di Venezia conosce perfettamente quelle che sono le condizioni "ambientali" della tifoseria veneziana e in virtù di questo può senz'altro "consigliare" al sig. Prefetto di Treviso una linea di condotta meno intransigente e persino meno offensiva nei confronti della stragrande maggioranza della tifoseria arancioneroverde.
Non sembri una voce fuori dal coro quella di chi Vi chiede di rivedere una decisone che va contro il comune senso delle cose che, invece di mettere al centro dell'attenzione un'occasione che tutti vogliamo pacifica - e il FBC Treviso stava lavorando per creare le condizioni per trasformare un Derby in una bella occasione di Festa e di condivisione di valori sportivi - ne esalta i motivi di una conflittualità che nessuno cerca o vuole.
Che rende tutti i cittadini "delinquenti" senza distinzione alcuna, che omologa l'intera tifoseria a qualche sparuta banda di teppisti sedicenti ultrà, tutti perfettamente conosciuti e riconoscibili, che possono essere tranquillamente neutralizzati con una normalissima azione di prevenzione.
Qui si sta privando un'intera comunità sportiva di un normale diritto di cittadinanza, applicando alla cieca e a dismisura disposizioni che assomigliano più ad uno stato a "Democrazia limitata" che ad una corretta interpretazione delle norme costituzionali.
Certo che è più comodo prendere questo tipo di decisioni perché prevale il concetto del "lontano da me ogni responsabilità, non voglio problemi, etc.",  ma così facendo si abroga il concetto che dovrebbe ispirare il vostro dovere che è quello di garantire l'ordine senza prevaricare o subornare i diritti dei cittadini.
Lasciate che ve lo dica un tifoso che ne ha viste di tutti i colori, che ha una storia personale che parla da sé e che ha sempre chiesto a voce alta il rispetto delle condizioni del vivere civile: no alla violenza di qualsiasi tipo, no alle minacce personali.
Questa stessa persona che, assieme ad altre 1.100, sta cercando di far nascere qualcosa di nuovo nel panorama calcistico italiano (esageratamente ambizioso!?): una Associazione che intende radicare, valorizzare, promuovere e diffondere presso il pubblico degli appassionati e dei simpatizzanti del FBC UNIONE VENEZIA, l'educazione ad una dimensione solidale, etica e culturale della passione sportiva, l'impegno civile contro la violenza, l'educazione alla lealtà sportiva, nonché l'interesse dei giovani per la pratica diretta dello sport.
Proprio per tutto questo mi  sento pienamente autorizzato a dirVi che state abdicando al Vs. ruolo, alla Vs. funzione di servitori fedeli dello Stato; il vostro dovere e il centro del vostro agire deve essere retto da un concetto inderogabile: i diritti dei cittadini vanno rispettati, sempre!
Con l'augurio che prevalga in Voi il senso di servizio ad uno Stato finalmente civile, Vi invio i miei più deferenti saluti.
Franco Vianello Moro
presidente VeneziaUnited
::VeneziaUNITED::
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Però Maroni insiste:
Maroni: 'Contromisure per chi non fa la tessera'
'Stiamo studiando il fenomeno degli irriducibili senza tessera del tifoso. Spero di smuovere la legge sugli stadi'
Contromisure per le trasferte e accelerazione sull'iter per la legge sugli stadi. Sono i due punti affrontati dal ministro degli Interni Roberto Maroni ai microfoni de 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento. Il ministro si è detto pronto a prendere 'contromisure' per impedire agli 'irriducibili che non vogliono la tessera del tifoso' di andare in trasferta in tribuna.
'Gli striscioni contro di me mi fanno sorridere e ci stanno, non mi preoccupano. L'altra criticità (quindi è stato messo in crisi, lo ammette) riguarda questo fenomeno degli irriducibili che non vogliono la tessera e vanno in trasferta in tribuna', spiega Maroni. 'Stiamo monitorando questo fenomeno per vedere se genera rischi e a fine girone d'andata prenderemo contromisure. È un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare una cosa che 800mila tifosi hanno accettato (quindi se 800 mila persone accettano di buttarsi al fiume io mi dovrei buttare al fiume, secondo il leghista). È una fascia minima, ma capisco queste preoccupazioni e le stiamo monitorando'.
Maroni si dice poi 'molto soddisfatto per come stanno andando le cose da un punto di vista della sicurezza. Sono abituato a giudicare le politiche in base al risultato, non in base ai titoli dei giornali (quindi gli hanno dato fastidio i titoli dei giornali che parlano di fallimento). Sono diminuiti incidenti e feriti, nelle prime dieci giornate c'è stata una riduzione del 50% dei feriti rispetto all'anno scorso e il 40% in meno nel numero degli incontri con incidenti. La media spettatori è aumentata rispetto alla scorsa stagione nonostante lo 'spezzatino', più di così è difficile sperare'.
Il ministro conferma poi di avere presentato 'il decreto per la sicurezza stadi che prevede l'estensione della flagranza differita (che si erano dimenticati di prorogare, mentre ora lo presentano come qualcosa di nuovo), poi c'èla legge sugli stadi che è ferma in Parlamento da troppo tempo e non si capisce perchè. Spero di inserire questo pacchetto in sede di conversione del decreto. Io sono favorevole alla realizzazione di stadi di proprietà perchè questo aiuterebbe anche da un punto di vista della sicurezza'. Maroni conclude assicurando di volere 'eliminare reti e barriere negli stadi fra campo e tribune entro il 2013. Lo stadio deve essere luogo di gioia e non di separazione'.
Maroni non ha capito una cosa.
Qualunque cosa faccia, è fregato.
E' scacco matto e non lo ha capito.
Se i tifosi "irriducibili" che hanno avuto l'orgoglio di non tesserarsi saranno intelligenti, capiranno qual è l'ultima mossa da fare al momento opportuno.
*
Storture: "ciao lore... volevo precisare una cosa... i tornelli in sud funzionano... ahahah biglietto curva sud... provo a entrare all ingresso riservato ai possessori della tessera.... mi si apre tranquillamente... sono entrato zero perquisizioni... zero documenti... niente di niente... che buffoni....".
E' tutta una buffonata, infatti. Speravano di fare il colpo del secolo, ma solo il 5% ha attivato la funzione carta di debito... Ci proveranno il prossimo anno, rendendo obbligatoria la TdT anche per i biglietti che dovranno essere caricati per forza sulla TdT... Però stiamo guadagnando tempo e il Ministro Maroni è sempre più sulla rampa di lancio...
*
Passiamo alla Roma (cui torneremo definitivamente una volta terminata l'emergenza democratica che vuole sopprimere/addomesticare il tifoso):
1955/56 Lazio/Roma rinviata per neve in video.


15 novembre 2010: prove di Stato di Polizia. Già ce ne eravamo accorti ma...
Mauro: "Ciao Lorenzo, seguendo la tua indicazione sul fatto di mettere il video del servizio sulle Iene riguardo i fatti di Roma-Manchester United del 2007 (video che ha significato per te essere bannato da youtube), ho provveduto prontamente a inserirlo tra i miei sul mio canale Youtube.
Risultato? Dopo pochi minuti il video è stato rimosso per "violazioni del copyright rivendicato da R.T.I".
Infatti accedendo al canale almanaccogiallorosso compare una simpatica scritta con il messaggio sopra menzionato.
In questo piccolo Paese le cose funzionano proprio al contrario... e poi: quanti video delle Iene o di altri servizi Mediaset risultano essere presenti su Youtube? Guarda caso proprio questo viola il copyright... Misteri del "Ministero"...
Comunque come te, decido di inserirlo in maniera definitiva sulla pagina principale del mio sito www.almanaccogiallorosso.it in modo tale da non far dimenticare MAI i soprusi che noi tifosi siamo costretti giornalmente a subire da parte delle forze dell' "ordine". E noi siamo quelli che ci dovremmo tesserare...  Ciao Mauro".
Cliccate qui per vedere quanti video ci sono de "Le Iene" in rete per i quali non è stata avanzato alcun  reclamo sul copyright!
http://www.youtube.com/results?search_query=le+iene&aq=f
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"La tessera del tifoso serve per riportare le famiglie allo stadio". Parole di Roberto Maroni, musica dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive:
La Repubblica, Gianni Mura
Leggere l'ultima colonna, dove c'è la "U"

Interisti al derby
Passiamo alla goliardia:
"Ciao Lorenzo questo è un momento particolare per la nostra Roma e per la società in cui viviamo per cui è con onore che da oggi sul nostro sito www.ultraschierico.it si potrà votare per l'encefalitico 2010. Chi è il personaggio più idiota tra quelli in lista? Il vincitore sarà condannato a fare mazzancolle vive dar culo per l'eternità. E la sua eternità non arriverà tardi se ricordiamo che i precedenti sondaggi sono stati vinti da tosatti e da maurizio mosca, ma soprattutto da candido cannavò. Ricordiamo sempre che votando ai nostri sondaggi è possibile vincere una ford.
Ricordando a tutti che pippo marra (stra-snip), ti invio il banner del nostro sondaggio. Ciao Ferola".
Ragazzi, abbiamo una occasione d'oro, votate in massa :-)


14 novembre 2010: in costruzione la pagina di Juventus/Roma.
La seconda puntata di Militello sulla Tdt: http://www.youtube.com/watch?v=jFX4qzdzwdE
Nota Questura di Firenze
FIORENTINA CESENA: LE ATTIVITÀ DELLE FORZE DELL'ORDINE
Esposto in curva Fiesole uno striscione autorizzato “in ricordo di Gabriele Sandri". 

Sul punto:
"I TIFOSI FIORENTINI NON TESSERATI SOTTOLINEANO LA MENZOGNA DIRAMATA DALLA QUESTURA DI FIRENZE RIGUARDO ALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER LO STRISCIONE PER GABRIELE SANDRI.
NESSUNO HA CHIESTO AUTORIZZAZIONI.
IL PARTERRE NON CHIEDE PERMESSI A NESSUNO
NNT PARTERRE DI FIESOLE
ULTRAS LIBERI!"

Cento tifosi ospiti con biglietti venduti in violazione del divieto identificati e riaccompagnati alle loro auto
Dalle ore 18.00 presso lo stadio “A. Franchi” si è disputato l’incontro di calcio “Fiorentina Cesena”, al quale hanno assistito 16.906 spettatori, di cui 759 nel settore ospiti, che hanno raggiunto il capoluogo toscano a bordo di 5 pullman e mezzi privati.
Per l’incontro in argomento, il Prefetto di Firenze, con provvedimento del 4 novembre u.s., su proposta del Questore Zonno ha adottato le seguenti prescrizioni:
• divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Emilia Romagna;
• divieto di vendita dei tagliandi attraverso i siti Internet ed incedibilità del tagliando.
Sono stati impiegati 375 steward abilitati, di cui 147 addetti al prefiltraggio e 92 al filtraggio. Gli addetti al soccorso sanitario sono stati 103 e 45 gli addetti alla protezione civile.
Gli steward, in conformità alla normativa vigente, hanno provveduto ad effettuare tutte le attività di bonifica, accoglienza, indirizzamento, osservazione e controllo accessi nei confronti di tutti gli spettatori previa verifica del titolo di accesso.
Nell’ambito delle iniziative di protesta contro la tessere del tifoso, prima dell’inizio della gara è stato esposto, al di fuori dell’area riservata dell’impianto prospiciente la curva Fiesole, uno striscione recante la scritta “NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO”. Inoltre, durante il primo tempo è stato esposto in curva Fiesole uno striscione autorizzato, recante la scrittura “IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI CITTADINO ITALIANO”.
All’inizio del primo tempio, all’ingresso del parcheggio del settore ospiti si sono radunate circa trenta autovetture, con a bordo un totale di circa 100 tifosi residenti in Emilia Romagna, non in possesso di tessera del tifoso ma con biglietti venduti in violazione del divieto.
Essendo stato loro inibito l’ingresso nell’area dello stadio, si sono diretti verso il centro storico fiorentino per assistere all’incontro in un pub, lasciando le autovetture all’interno del parcheggio sotterraneo della Stazione Santa Maria Novella.
Il gruppo è stato costantemente sorvegliato a distanza da contingenti della Forza Pubblica è poi riaccompagnato ai parcheggi dove gran parte è stato anche compiutamente identificato da personale della DIGOS.
L’attività di prefiltraggio e filtraggio ha impedito l’introduzione all’interno dello stadio di 490 bottiglie e 170 accendini. 



Lo striscione "autorizzato" secondo la Questura di Firenze!
La verità (da Cesena in bolgia)
non tesserati non entrati x divieto pur con biglietto pena daspo o minaccia non troppo velata di essere respinti in malo modo...qui si potrebbe parlare ore ma sorvolo...si decide di andare in centro a vedere la partita tutto molto tranquilamente, e qui che personalmente insieme ad altre 6 macchine x un totale di 22 persone nel traffico di firenze non so come ci troviamo scortati da 3 macchine e 2 furgoni della polizia x un totale di 34 agenti ( contati ) che ci bloccono il traffico ci fanno passare col rosso e creano disagi gia' a un trafficco inpazzito...dopo 15 minuti e specialmente a un blocco a una strada che indicava la zona di incontro capiamo che qualcosa non va' ( non conoscendo firenze non capivamo)a un semaforo usciamo tutti e chiediamo spiegazioni 
RISPOSTA AGENTE IN CAPO : VI MANDIAMO VIA DA FIRENZE NON SIETE AUTORIZZATI 
MIA RISPOSTA : CI VUOLE UN PERMESSO X UN CITTADINO QUALSIASI X VENIRE A FIRENZE? 
AGENTE ( IN DIFFICOLTA) ORDINE DEL MINISTERO IN PERSONA 
..........................evito tutto il resto ma tutto condito da una civilta' che forse appartiene a cittadini che spesso vengono considerati peggio dei mafiosi
ps prego i moderatori di non cancellare il post perche' qua fra stampa e forze interessate si sta consumando continui abusi verso una porzione del tifo cesenate.

Buongiorno,
Mi presento, il mio nome è AM, sono una tifosa del Cesena NON TESSERATA.
Come già sapevamo la trasferta a Firenze ci era stata vietata ma all'ultimo viene fuori che si possono comprare i biglietti a Savignano in pratica vicino casa.
Siamo più di 250 non tesserati a comprare il biglietto.
Il Venerdi sera esce fuori il Comunicato del Cesena Calcio e della Questura di Firenze che CONSIGLIA i non tesserati MUNITI DI REGOLARE BIGLIETTO di non avvicinarsi neppure a Firenze.
Purtroppo da cittadini liberi italiani e nella legalità più totale e assoluta non accettiamo il consiglio e l'indomani ci presentiamo sotto la curva ferrovia dove noi abbiamo acquistato i biglietti.
Non ci fanno entrare, non c'è verso, un tizio probabilmente un digossino e un poliziotto in borghese ci invita gentilmente ad allontanarci dallo stadio, MA COME?? NOI IN POSSESSO DI REGOLARE BIGLIETTO NON POSSIAMO ENTRARE DENTRO LO STADIO???
Ci viene risposto che la vendita del biglietto a noi era vietata!! (appunto la vendita, non l'acquisto!!!) 
Si inventato la balla del secolo dove ci dicono che i nostri biglietti sono stati tutti quanti criptati e messi in una BlackList (?) e ci avvertono che anche nel caso decidessimo di entrare dentro lo stadio ad aspettarci ci sarebbe stato l'esercito, e ci dicono che, purtroppo per noi, non avendo stavolta mantenuto l'effetto sorpresa, erano riusciti ad organizzarsi in modo da portar portare ciascuno di noi in Questura per la denuncia..... MA LA DENUNCIA PER COSA???
Purtroppo non avendo avuto dietro un avvocato che potesse darci la conferma che entrando allo stadio saremmo stati nella perfetta legalità decidiamo di dargliela vinta.
Siamo a Firenze ormai, ci inoltriamo per le strade del centro a guardare la partita in un pub.. finisce la partita... Inizia la nostra protesta.
Per le strade del centro un centinaio di Cesenati che cantano contro la tessera ci scusiamo anche con le famiglie per il disagio creato ma non potevamo far calpestare i nostri diritti da cittadini italiani l'ennesima volta.
Invece, quel che succede ha dell'incredibile, ci circonda la celere di Firenze in divisa antisommossa per farci andare via da Firenze... Noi non stiamo facendo niente di male però... com'è possibile che la polizia di stato possa cacciare via in malo modo dei cittadini italiani in tenuta del tutto pacifica da una città italiana?
Scortati come i peggiori criminali del secolo ci accompagnano al parcheggio, perquisizione documenti alla mano filmati con nome e cognome... Quello che ci sdegna è che noi non abbiamo fatto niente niente niente di male!!
La tifoseria cesenate è una delle più tranquille d'Italia, se al posto dei Cesenati ci fossero stati i Napoletani?
Questa è l'ennesima conferma che la tessera del tifoso non ha assolutamente nessun controllo in campo di sicurezza, I non tesserati lasciati in giro per il centro di Firenze potevano combinare qualsiasi cosa e ripeto a Firenze sono stati fortunati ad avere i Cesenati. 
Siamo muniti di video foto e ogni sorta di documento nel caso vi serva per far conoscere all'Italia anche questa  parte della vita ultras che noi viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.
Dimostriamo che noi siamo ultras non delinquenti. 
Grazie.
M.
Treviso/Venezia:
I DIVIETI CHE UCCIDONO LA PASSIONE
Si comunica che giovedi 18 alle ore 10.00 ci sarà una riunione in Prefettura per la gara tra il Treviso e l’Unione Venezia.”
Questo scarno comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società biancoceleste fotografa meglio di tante parole la situazione: il derby per i tifosi arancioneroverdi e per quelli della Marca è già rovinato. I preparativi e l’attesa per la trasferta, per le coreografie, l’entusiasmo contagioso per il confronto al vertice,  la cornice di passione e calore di uno stadio gremito, le tensioni e le emozioni che solo queste sfide sanno regalare, su tutto questo, che è la linfa vitale dello sport che amiamo, una doccia gelata. Il countdown verso il derby del Tenni è saltato. Non si organizza una trasferta, un derby in due giorni!
E non ci parlino di esigenze di sicurezza, per favore.
La sicurezza può e deve essere tutelata diversamente. Ha bisogno di certezze e di regole chiare e condivise. La discrezionalità con cui il CASMS, misterioso acronimo che sta per Comitato di Analisi e Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, decide il destino di questo o quel derby, le diverse e contrastanti decisioni (è di questi giorni il caos scatenato dal divieto imposto ai tifosi sampdoriani di recarsi a Parma, con tifoserie pacifiche e gemellate da 25 anni), la tempistica che porta a ridosso dell’evento sportivo ogni decisione, sembrano essere indice di palese inadeguatezza e incompetenza di tale organo.
Gli effetti, al di là dei numeri trionfali sbandierati sul fronte della sicurezza, sono sotto gli occhi di tutti: stadi semideserti e disadorni, una passione sportiva che si affievolisce ogni giorno di più, giovani generazioni sempre meno attratte dal calcio, la crisi di entusiasmo e di credibilità del calcio italiano è ormai cronica.
Il modello italiano di sicurezza, fatto di divieti e di regole che variano ogni giorno e per ogni evento senza alcuna logica, sembra fare acqua da tutte le parti, basti pensare alla recente partita di Genova: cosa stava analizzando di così importante il CASMS per non essere in grado di prevedere le intenzioni di certa parte della tifoseria serba, note a qualsiasi addetto ai lavori minimamente informato?
Torniamo al nostro derby, alla decisione di chiudere il settore ospiti costringendo i tifosi arancioneroverdi ad accomodarsi in tribuna o peggio ad acquistare i biglietti della curva di casa, ci sarebbe da restare allibiti difronte a tanto pressapochismo e dilettantismo.
A meno che il “caos”, in questa come in altre occasioni, non sia altro che una deliberata strategia, il cui obiettivo non è tanto la sicurezza dell’evento in sè quanto la risoluta determinazione di progettare e gestire un modello di sport senza alcuna autonomia e indipendenza. Alle dirette dipendenze di organismi di polizia che di altro si dovrebbero occupare.
Sia chiaro, il calcio italiano non può nascondere la testa sotto la sabbia e negare di dover affrontare il problema della violenza. Solo che il rimedio scelto, la repressione indiscriminata di ogni forma di tifo organizzato e la militarizzazione degli stadi e degli eventi sportivi, pare peggiore del male e rischia di uccidere il paziente.
E’ il calcio che deve trovare le forze per vincere questa sfida. Cominciando ad ammettere il fallimento di un modello tutto incentrato sulla vittoria come unico risultato possibile, su tifosi-clienti-consumatori, un modello che ha messo in soffitta quel rapporto speciale tra un club e la sua comunità, unica vera ricchezza da difendere e valorizzare attraverso la partecipazione attiva dei tifosi.
Il calcio dei divieti non ha futuro.


13 novembre 2010: scusate i due giorni senza aggiornamenti...
E-mail: "Ciao lorè, ti invio questa pagina riguardante una caso sui biglietti di inter-milan.
i milanisti avevano acquistato i biglietti per la partita di domenica sera, ma su tali biglietti c'era la data dell'ultimo inter-milan (24 gennaio). i tifosi con il tagliando riportante la data sbagliata vengono dichiarti "salvati" dalla tessera sul quale è accreditato il titolo di accesso.
qualcuno sa spiegare come?
la data sul biglietto è una, quella nella tessera è un'altra?
e se non ci fosse stata la tessera, i tifosi con il biglietto riportante la data sbagliata li avrebbero mandati a casa?
sul mio biglietto di lazio-roma del 18 aprile (e su quello di molti altri) c'era scritto ore 20:45, invece la partita si è disputata alle 18:30. come mai non c'è stato bisogno di nessuna tessera del tifoso per farmi accedere nonostante l'orario fosse sbagliato?
http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/Milan/2010/11/9/INTER-MILAN-Tessera-del-tifoso-salva-i-milanisti-dalla-beffa/1/125691/
Altra mail da Livorno:
"Salve, Inanzitutto complimenti per il sito, ti seguo quotidianamente dal 2005 nonostante acerrimi "nemici" sul campo (sono di Livorno e seguo il Livorno). A proposito di modello inglese: scontri, arresti, fumogeni in campo per il derby (di una coppa minore) del sud-ovest tra il Plymouth Argyle e l'Exeter City:
http://www.thisisexeter.co.uk/news/Fans-delighted-result-victory-marred-violence/article-2860588-detail/article.html
L'inefficenza e la brutalità della polizia itagliana sono note anche all'estero, in quanto il mio amico Mark Doidge (tifoso Plymouth che mi ha linkato l'articolo) ne ha discusso nella sua tesi di dottorato presso il dipartimento di Sociologia della Exeter University...
Ma poi la famosa votazione al senato sulla tessera svuota stadi c'è stata? aspettiamo i dettagli del voto....
Saluti Riccardo Livorno".
In un regime è difficile sapere cosa accade. Sicuramente ci stanno mettendo mano.
Parma/Sampdoria "vietata" nonostante 20 anni di gemellaggio.
La Questura di Parma ha chiesto rinforzi a Bologna. Una partita senza rischi ha provocato qualche incidente e, comuqnue, tensione.
PRIMA
Giovedì sera sarà il turno del posticipo infrasettimale…fa' si' che termini.
Sarà il turno di Parma-Sampdoria, partita vietata ai tifosi sampdoriani residenti in Liguria, nonostante i 20 anni di gemellaggio fra Boys e Ultras Tito Cucchiaroni, nonostante gli ottimi rapporti fra le due intere tifoserie.
Una decisione senza senso, che ha (fortunatamente) fatto scalpore fra tutti i tifosi ed anche fra i giornalisti. Senza senso ma non per noi.
Il motivo di questa punizione per i tifosi doriani è chiarissimo: vendetta. Vendetta dell'Osservatorio o del Ministro Maroni stesso, Maroni al quale gli Ultras della Samp han scritto poco tempo prima una lettera aperta contestandogli la sua politica, Maroni contestato con striscioni dopo Italia-Serbia, con tanto di pupazzo di "Ivan il terribile" e pinze.
Risultato? Trasferta vietata a Cesena, dove non c'era alcuna tensione fra le tifoserie. Risultato? Gli Ultras doriani ci vanno ed entrano comunque!!! Allora semplice, si continua a vietare, la prossima prego: Parma…
Avete capito bene, e se no aprite bene le orecchie (gli occhi, visto che state leggendo), soprattutto voi che avete creduto che la Tessera servisse a combattere la violenza.
I divieti prima li usavano preventivamente, poi in maniera punitiva (se la domenica prima facevi casino), ora per…ripicca. Mi contesti? Ti lamenti? Ed io ti punisco.
Benvenuti in Italia, paese democratico.
Cosa fare, dunque? Queste decisioni non sono mai semplici, c'è chi le semplifica ripetendo sempre che "bisogna stare fuori", noi cerchiamo di valutare situazione per situazione, cercando il modo di amplificare e dare risalto alla nostra "voce contro", alle nostre proteste, alle nostre idee.
Con il "panino" c'è chi ci ha criticato, eppure? Eppure ne hanno parlato da tutte le parti, eppure i nostri striscioni son stati ripresi.
Giovedì sera, cosa più importante, c'è anche da salutare tutti insieme il Como, non dimentichiamocelo.
E non si può non farlo che dai gradoni di quella curva del quale lui era ormai un pilastro.
Per questi motivi abbiam deciso di entrare giovedì, di entrare, salutare il Como, e urlare il nostro disappunto per questo assurdo divieto. Dentro, dove tutti possono vedere e sentire al contrario di fuori.
Per questo invitiamo tutti i tifosi a portare oltre a sciarpa e bandiera con i nostri colori (come dovrebbero SEMPRE fare), anche qualcosa con i colori della Sampdoria, qualcosa di blucerchiato.
Facciamogli vedere cosa hanno vietato, dimostriamoci unici!
Dalla parte del tifo,
BOYS PARMA 1977

DOPO
Non abbiamo ancora letto niente, non ci siamo ancora fatti la nostra “rassegna stampa”, ma già immaginiamo notizie e commenti, ci son bastate quelle uscite subito ieri in serata.
La più fantasiosa parlava di scontri, di “ultras sampdoriani infiltrati che avrebbero provato a sfondare in Curva Nord poiché sprovvisti di biglietto”. Ma di cosa ci stupiamo? La serata era stata impostata a tavolino così: divieti, militarizzazione dello stadio, rinforzi da Bologna, media, condanne. Tutto già visto, tutto già scritto.

Ultras di Parma e Samp, insieme, fuori dal Tardini
E dire che di scontri non ce ne sono stati, se non qualche manganellata regalata da qualche plotone (guidati direttamente dal Questore Gallo) all’ingresso, manganellate a gente normale, alle spalle, a ragazze. Anche qui: niente di nuovo.
Gli Ultras Sampdoriani ai cancelli della Nord non sono mai arrivati, nonostante 200 e passa biglietti di Nord in mano, forse, visto che molta gente ha portato come avevamo proposto anche i colori blucerchiati, qualcuno sarà caduto dalla nuvole. Si, diciamo così. Ma inevitabilmente se a cinque minuti dall’inizio, in una partita infrasettimanale quando la gente lavora e arriva all’ultimo, i controlli sono lenti, i cancelli vengono chiusi ogni 5 persone, e gli steward fanno gli arroganti, ecco, inevitabilmente la tensione si viene a creare. Ma se escludiamo qualche “tira e molla”, anche qui, non è successo nulla di grave.
Siamo entrati e abbiamo avuto subito una brutta sorpresa: un bagno seriamente danneggiato in Nord. Brutta sorpresa perché sapevamo e sappiamo già che verremo accusati noi, i Boys, sempre e comunque, di aver rotto i bagni. Anche se non è vero, anche se lo riteniamo un gesto inutile, inutile vandalismo fine a se stesso, la colpa dev’essere sempre dell’Ultras. E così sia, nei secoli dei secoli…
Siamo entrati solo ed esclusivamente per esporre gli striscioni che avevamo preparato, per poi uscire e raggiungere gli Ultras del Doria, i quali nonostante muniti di 200 biglietti in Nord (per questo i giorni prima avevamo deciso di entrare) hanno deciso, dopo minacce di arresto e botte da parte delle Forze dell’Ordine, di evitare tensioni a Parma, rimanendo in un bar in zona.
Abbiamo esposto uno striscione per ricordare il Como (“Il tuo saluto un onore, il tuo rispetto un esempio, ciao Como vecchio leone”), uno per Gabriele Sandri (“11/11/07-11/11/10 Gli Ultras non dimenticano, Gabriele vive”) nel terzo anniversario della sua morte, e uno per il Ministro Maroni, ponendo interrogativi sull’inutile scelta di vietare una partita dove le tifoserie sono gemellate da 20 anni: “Maroni si guardi nella coscienza, distingua l’amicizia dalla violenza!”.
Dopodiché abbiamo spiegato le nostre ragioni e senza obbligare nessuno siamo usciti dal Tardini, in 200 circa, per unirci a più numerosi tifosi e Ultras della Samp. Insieme abbiamo improvvisato un corteo intorno allo stadio, pacifico, evitando alcuna tensione ma solamente scandendo i nostri slogan, tutti dietro lo striscione firmato UTC: “11-11-2007 Per non dimenticare, Gabriele Sandri vive”.
Finita la partita siamo rimasti qualche minuto ancora davanti allo stadio, prima di banchettare e brindare tutti insieme: da amici!
La decisione di vietare la trasferta è sicuramente stata presa dall’alto, per ripicca, vendetta, abbiamo già spiegato i motivi, ma il rappresentante dello Stato a Parma, cioè il Prefetto Viana ha avuto l’ultima parola.

La decisione del Prefetto di Parma
Visto che di questo Stato noi siamo cittadini, sarebbe gradito che allora il Prefetto ci spiegasse, dettagliatamente, quali erano le “possibili criticità per la tenuta dell’ordine pubblico” fra due tifoserie gemellate da 20 anni. Siamo pazienti, aspettiamo una risposta.
Concludiamo ringraziando chi ci ha seguito fuori e chi ha portato i colori del Doria in Nord. A malincuore non abbiamo potuto sostenere la squadra, tornata alla vittoria, lo faremo a Bari, ma per noi l’amicizia è più forte di qualsiasi divieto.
Dalla parte del tifo, BOYS PARMA 1977 
Video significativi:
"Tessera del tifoso e limitazioni di vario genere... Compare i biglietti il giorno della partita sta diventando una missione sempre più "impossibile". In una video inchiesta condotta da "LaRoma.net" emergono tutte le difficoltà incontrate da chi, solo all'ultimo momento, decide di andare a vedere una partita di pallone. In questi ultimi tempi la frase più gettonata è "riportare le famiglie allo stadio"... Rendergli la vita più semplice sarebbe già un grande passo in avanti.
VIDEO http://blip.tv/file/4367737".
*
Questo è veramente divertente
"Lorenzo, ti segnalo se non lo conosci questo corto sulla tessera del tifoso: http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4
Anche questo su Rome e inter è simpatico http://www.youtube.com/watch?v=0XT9IgMFs9o
Ciao! Ciao e forza Roma, Paolo".
A proposito di Youtube.
Avevo un canale dove postavo video per lo più musicali.
Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete.
Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.

*
Europa pacificata? "Ciao Lorenzo, sul forum di vivere ultras, c'è un ragazzo che aggiorna di mese in mese tutti i disordini che accadono nei campionati esteri europei. Questo il link: http://vivereultras.forumcommunity.net/?t=40443602
Grazie per tutto quello che fai! Daniele SanBenedetto".
Altra segnalazione simile: "Ciao Lorenzo volevo segnalare questo bellissimo sito che raccoglie foto degli anni 80 in tutta Italia.
meritevole di perderci su un po di tempo. http://fototifo80.forumcommunity.net/".
Diverse segnalazioni mi sono poi giunte per questo articolo.
Queste le premesse da voi fatte prima di postarmelo, uscito su www.forza-roma.com.
"Lz leggi st'articolo delirante ma chi sono questi?"
Poi: "Ciao Lorenzo, articolo tratto da ultrasblog dove si parla della curva sud,  Si avrà pure ragione ma posso dire che è scemo? perchè non si rende conto del periodo storico. se queste nuove presenze non hanno capito un cazzo della tessera chi gli fa capire che quella è una curva? Ti piace sicuramente il film 300, loro erano soldati di professione e gli arcadi su base volontaria..e si vede la differenza. Non basta 5 minuti a trasformarli in ultras".
Ancora: "Ciao Lorenzo è un po che non ti scrivo,ma stavolta vorrei farti notare un articolo uscito su un sito della curva che non canta piu"
Sicuramente non è piu come 10 anni fa,ma secondo me quest’articolo è privo di fondamento e logica,io ci vivo da un po dentro la curva,secondo me è un articolo molto pro tessera http://www.forza-roma.com/23105/la-curva-che-non-canta-piu. Ciao a presto Antonio torpignattara".
Ecco qui l'articolo "incriminato":
LA CURVA CHE NON CANTA PIU'
I tempi sono cambiati. Non ci sono più dubbi. Oggi voglio mettere da parte il mio abituale stile “gonzo”, la Roma ha vinto e siamo tutti contenti, ci mancherebbe; oggi voglio provare a esporre quello che sempre più persone chiamano “la misteriosa malattia della Curva Sud”.
Perché non si canta più? Perché la mattina nella quale si apre la vendita libera dei biglietti per il derby, la mia ragazza può fare un biglietto di Curva Sud senza nessun tipo di fila, comodamente a mezzogiorno e mezza? Perché si percepisce nettamente che la Curva sta diventando un settore sempre più anarchico al proprio interno (senza organizzazione, senza ritmo, con gente comodamente seduta nella parte alta della Curva (!!!) e con gente che ti chiede conto del posto scritto sul proprio biglietto)?
Purtroppo, e mi duole affermarlo, credo che gli ultras romanisti si siano fatti fregare completamente dal pessimo ministro Maroni. Ci siamo imboccati con tutte le scarpe. Si, perché la tessera del tifoso è una cosa, ma il modo in cui i gruppi si sono fatti male da soli è un’altra. Ricapitoliamo velocemente la storia recente. Da inizio stagione la parola d’ordine è “Noi non ci tesseriamo!” e il risultato è stato che non sono stati rinnovati un cospicuo numero di abbonamenti . Allora si è provato a dire “Non vi abbonate in Curva Sud, non vogliamo tesserati qui!”… seeee, bonanotte, la gente se n’è giustamente sbattuta e questo utopico appello non è solo caduto nel vuoto, anzi ha agevolato il passaggio di una serie di personaggi e personaggini che avevano creato pseudo-gruppetti in settori più “sfigati” dello stadio (si, intendo quei quattro gatti che negli anni scorsi facevano la brigatina della Nord). In più molti altri hanno ragionato così: “Quest’anno, vedrai, con molti meno abbonati la Sud sarà più tranquilla (e c’avevano preso, cacchio!), quasi quasi mi abbono lì…”.
Ok, a questo punto inizia la stagione. C’è un sacco di gente nuova in Curva. Gente che non sa come dovrebbe funzionare il mondo della Curva. E i gruppi cosa fanno? Invece di capire che è il momento di presenziare e affermare la loro leadership battendo il territorio, facendosi vedere da tutta la Curva mentre guidano fieri il tifo romanista (nonostante tutto) e quindi educando il nuovo arrivato a tifare come deve tifare un ultras, inscenano la protesta dell’evacuazione dei settori.
Qualcuno mi dirà, “ma si deve protestare contro l’usurpazione della libertà personale”… a parte che anche su questo ci sarebbe da obiettare visto che quello che nessuno dei contestatori dice chiaramente è che il vero motivo della protesta verte sul divieto di avere la tessera per un periodo che si aggira sui 5 anni inflitto ai destinatari di DASPO… non è certo togliendo il disturbo che si fa vedere a uno che vorrebbe chiudere gli stadi (Maroni, ndr) che le sue decisioni sono sbagliate.
Ma non si tratta dell’unico errore. Infatti, nei momenti di crisi di inizio stagione, quando la Roma andava male, invece di sostenere la Roma si urlano coretti “Tifoso tesserato porti male” o “Io tifo più di te!”… Un modus operandi da geni del crimine se in verità si dovrebbe compattare una Curva per fargli capire che i gruppi rappresentano lo squillo della tromba e il resto della Curva la gran cassa.
Bene. Oggi mi ritrovo gente che si lamenta dicendo che “nunnè più la Sud de na vorta”, “ma te pare che nun c’è nessuno ar derby che fa la coreografia?”, “aò, oggi (ieri, ndr) nunnè manco piena sta curva!”… Mi dispiace ragazzi, rispondo io, ci siamo dati la zappa sui piedi da soli.
Scrivo quest’articolo e uso questi toni perché c’è ancora tempo per recuperare il vecchio spirito, c’è bisogno di una repentina presa di coscienza degli errori commessi e di una nuova consapevolezza di ciò che va fatto. Riportate i ragazzi a urlare coi megafoni sui cornicioni delle 4 uscite dei tunnel della Sud! Innalzate i nostri vessilli! Tifate la maglia! (Edoardo Marullo).
Non dubito delle buone intenzioni di chi ha scritto l'articolo.
Iniziamo dalla fine: i cori anti-tesserati sono stati fatti nelle prime giornate per rendere netta la distinzione e la presa di posizione tra due modi diversi di vivere la vita e non solo di sostenere la Roma.
Nelle ultime giornate tali cori sono dedicati solo ai tifosi avversari "ultras" che vengono a Roma con la TdT, mentre si è giustamente terminato con cori anti-altri, perché non si può insultare chi non è ultras e non lo sarà mai per il fatto di avere fatto da subito la Tdt senza neanche tentare di lottare.
Tuttavia, tornando all'articolo, esiste una frase che credo si attagli perfettamente al contesto, senza alcuna insinuazione omofobica: "fare il frocio cor culo dell'altri".
Questo articolo è stato scritto dopo il derby e rimprovera una sorta di "assenza" degli ultras che dovrebbero coordinare il tifo in Sud. Ora, a parte che un gruppo ultras si è riformato nella parte bassa, lasciando da parte i particolarismi, già da qualche domenica, forse è il caso di osservare che - come giustamente osservato da Marco - non bastano 5 minuti per trasformare persone che ultras non sono e non saranno mai, in ultras.
Una certa disinformazione la si respira, invece, sui "veri motivi" che portano alla protesta contro la tessera, secondo Marullo dovuti al fatto che per 5 anni vi sarebbe un "divieto di avere la tessera" per chi ha il daspo.
Allora, lo spiego a Marullo, così la prossima volta evita di dire inesattezze:
al momento NON sono chiari i requisiti di chi può avere o no la famosa TdT.
Poiché non si bassa su una legge, ma su una circolare del Ministro Maroni, non è spiegato in alcun modo quali siano le ragioni ostative.
A voce, sostanzialmente, è stato spiegato che non può avere la Tessera del Tifoso (ma anche biglietti per lo stadio) chi ha un daspo in corso (e questo è ovvio) e anche chi ha avuto una condanna da stadio negli ultimi 5 anni.
Un motivo (solo uno) è proprio questo.
Mettiamo che Edoardo Marullo prende un daspo perché un giorno impazzisce e scavalca un vetro dello stadio.
Viene "daspato" per due anni dal Questore e per due anni non va allo stadio né, ovviamente, può avere la TdT.
Il buon Edoardo, però, a distanza di un paio di anni verrà anche processato per avere scavalcato quel vetro.
E verrà processato DOPO che avrà già scontato la sua diffida.
A quel punto, grazie alla legge Amato, il giudice oltre  condannarlo a qualche mese di carcere, gli applicherà un altro DASPO giudiziario, di un minimo di due anni.
E' finita?
Manco per sogno!
Perché dal giorno della condanna in primo grado, per cinque anni il Marullo non potrà né avere la TdT né acquistare biglietti per andare allo stadio, per un fatto in ordine al quale ha già scontato la diffida.
Capito Edoardo?
Come gli operai sulla gru di Brescia, in quale modo l'opinione pubblica si accorge che qualcosa non va?
Protestando in modo visibile.
Fino a quando protestare, lo decide non chi FA l'ultras, ma chi E' ultras e sulla propria pelle vive queste indegne, incivili, assurde storture.
Nulla vieta ai nuovi adepti della Sud, che chissà perché vanno in Sud e non in altri settori, di fare il tifo aprendo la loro boccuccia silenziosa invece di aspettare il Messia che viene dal cielo. Che cazzo c'è da imparare, a fare il tifo? Il tifo lo fai se te lo senti dentro, mica se uno te lo impone!
Per quanto riguarda la frase "Riportate i ragazzi a urlare coi megafoni sui cornicioni delle 4 uscite dei tunnel della Sud! Innalzate i nostri vessilli!", forse sfugge che è tutto vietato e che non si possono portare megafoni allo stadio, e per portare "vessilli" è necessario chiedere una autorizzazione preventiva al Questore, cosa che non piace particolarmente a chi E' e non FA l'ultras.
Rimango dell'idea che - nel 2010 - non sia più il settore a fare l'ultras e che comunque la scelta dei gruppi di ricompattarsi in basso sia stata la scelta migliore per ripartire da zero.
Se poi un giorno si deciderà di cambiare strategia, lo deciderà chi ha sempre seguito la Roma in casa e in trasferta, non altri.
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Lucchese/Nocerina:
Ieri sera in occasione del posticipo tv serale, tra Lucchese e Nocerina abbiamo assistito a qualcosa che possiamo definire al limite della follia.In una serata da lupi con vento e acqua,abbiamo assistito a prepotenze, scortesie e pressapochismo assurde ai tifosi della lucchese,iniziamo con ordine:
1) Esiste una regolamentazione degli striscioni che obbliga ad esporli almeno 2 ore prima della partita,ebbene alle 18 e 30, lo stadio era chiuso e completamente al buio ,oltre che le strade di accesso chiuse,una volta entrati dentro al buio,per fare quello che la legge ci obbliga a fare, veniamo rincorsi e presi a male parole, perchè dovevamo chiedere il permesso per entrare,trattati quasi come ladri..la giustificazione data e' "che c'e' pieno di nocerini fuori, e non si poteva entrare.tenete le luci accese come da legge ..cosi' vedete chi entra, io alle 18 e 30 stavo bene a casa no a giro per lucca sotto l'acqua per mettere lo striscione
2) Ore 20 ,ingresso allo stadio,al primo varco, nessun tipo di controllo, stewart completamente al buio,nessuno che controlla niente di niente,io riesco a entrare con l'ombrellino in tasca e nessuno che se ne accorga,in compenso assistiamo,ad assurde prepotenze e scortesie di carabinieri e stewart che a male parole e a volte anche con prepotenze fisiche bloccano donne ragazzi e persone anziane con gli ombrelli sotto il diluvio,creando un incredibile parapiglia e un latente nervosismo nella gente,alcuni addirittura se ne tornano a casa indispettiti per non dire incazzati,alcuni riescono a entrare con gli ombrelli e poi gli vengono tolti all'interno dai carabinieri, ad altri viene strappato l'ombrello di mano,ad altri viene imposto di troncare la punta,senza nessuna comprensione del clima e della serata da lupi, una situazione di una prepotenza e di un arroganza degno della vecchia RUSSIA o GERMANIA, a 5 minuti la gente esasperata e dopo l'intervento del VIANI, pacificatore,riescono a entrare con gli ombrelli forzando i cancelli....si sta' creando una situazione di grossi problemi di rapporti con gli stewart, e' bene che la societa' li richiami un'po' all'ordine e gli faccia un corso di educazione,altrimenti prima o poi finisce in rissa..
3) Dopo tutto il caos ombrelli gli stewart ,come da foto si guardano la partita in gradinata,quando invece dovrebbero guardare il pubblico,con i loro ombrelli con la punta di ferro
4) Viene tolto l'ingresso gradinata lato curva ovest,per lasciarlo ai possessori della tessera vip,facendo fare agli altri abbonati un giro lungo almeno 1 km,era cosi difficile ,lasciare una corsia transennata lungo il marciapiede della scuola? Ci voleva una laurea in controllo del popolo?
5) A fine partita, mentre i tifosi rossoneri tornano alle loro auto parcheggiate lungo la strada che dalla curva est va' all'ospedale, i tifosi nocerini vengono lasciati uscire senza scorta e si dirigono indisturbati lungo tale strada ,a contatto totale con i tifosi lucchesi,sarebbe bastata una scintilla per scatenare un putiferio, con la polizia, rintanata sotto la tettoia curva est a non bagnarsi.
questo e' stato ieri sera.....IL SERVIZIO DI SICUREZZA E' STATO, PRENDERSELA, OFFENDERE E MINACCIARE DONNE BAMBINI E ANZIANI CON L'OMBRELLO....
COMPLIMENTI A TUTTI...SOCIETA' QUESTURA E COMPLIMENTI ANCHE ALLA STAMPA.....SEMPRE ATTENTA E PRECISA A RIPORTARE LE PROBLEMATICHE DEI TIFOSI ROSSONERI


11 novembre 2010: on line le foto di Roma/Fiorentina.


10 novembre 2010 (pomeriggio): dunque, c'è un sistema che include l'IP di un computer in una black list e questo impedisce di inviare e-mail ad alcuni servizi di posta.
Ad esempio, non riesco a scrivere a chi ha tin.it e a chi ha hotmail. Ora anche virgilio.it.
Ho scritto al mio provider, chi sa dirmi come risolvere questa cosa assurda?
Le foto di Roma/Fiorentina on line verso mezzanotte.
Riguardo il video che è stato pubblicato da Repubblica ieri, dove un polziotto in borghese dava l'ordine di caricare dei dimostranti che non stavano facendo assolutamente nulla, incontrando persino la perplessità dei suoi umini, restii a caricare chi non stava facendo nulla, si tratta di Emanuele Ricifari, vicequestore di Brescia. Ecco, io credo che queste persone non siano in grado di gestire l'ordine pubblico e che siano la causa dell'antipatia che sempre più persone nutrono nei confronti delle forze dell'ordine.
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Azionariato popolare:
Calcio: i tifosi del Venezia puntano al 10% del club entro giugno
LUNEDI' 8 NOVEMBRE 2010
Prove di azionariato popolare anche per Cavese e Ancona (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 nov - I tifosi del FBC Unione Venezia si organizzano e puntano a entrare nel capitale del club con una quota di circa il 10% entro giugno prossimo. Parallelamente ai casi dell'US Ancona 1905 e della S.S. Cavese, squadra di Cava de' Tirreni (Salerno), anche nella Serenissima, come risulta a Radiocor, e' infatti nato il progetto dell'azionariato popolare e l'associazione VeneziaUnited, che conta sul supporto del Comune di Venezia e dell'attuale proprieta' del club, che fa capo all'immobiliarista Enrico Rigoni, e' arrivata a 1.100 membri. Anche il primo cittadino della Serenissima, Giorgio Orsoni, e vari componenti della giunta, hanno preso la tessera dell'associazione. L'obiettivo e' portare avanti un'idea piu' responsabile di tifo e di partecipazione alla vita della squadra. "Il nostro scopo - spiega a Radiocor il presidente del VeneziaUnited, Franco Vianello Moro - e' di raccogliere entro il 30 giugno prossimo da un minimo di 100mila a un massimo di 300mila euro, entrando nel club, attraverso un aumento di capitale, con circa il 10%. Al momento abbiamo raccolto 25mila euro. La tessera base e' di 10 euro". Vianello Moro sottolinea inoltre che "la proprieta' e l'amministrazione ci stanno aiutando. Dopo cinque fallimenti la societa' e' risorta anche grazie alla volonta' dell'amministrazione comunale che vede positivamente l'ingresso dei tifosi nell'azionariato. A livello internazionale siamo affiliati all'organizzazione europea Supporters Direct che ci sta aiutando e sostenendo". Anche i calciatori vedono di buon occhio l'arrivo dei tifosi nell'azionariato e soprattutto un nuovo modo di intendere il calcio: "Penso - spiega Mattia Collauto, da sei anni capitano del Venezia - che questo progetto costituisca un modo diverso di fare il calcio in uno dei periodi piu' brutti della storia di questo sport. La voglia e la passione dei nostri tifosi va alimentata e bisogna far capire quali sono i valori veri del calcio". Un altro caso di tentativo di azionariato popolare e' quello dell'Ancona, uno dei club che ha piu' sofferto nella scorsa estate e che gioca nell'Eccellenza Marche. L'associazione Sosteniamolancona ha oggi piu' di 750 membri e sta lavorando fianco a fianco con la squadra. L'attuale proprieta' ha annunciato che se il club sara' promosso alla fine della stagione e diventera' una societa' a responsabilita' limitata, Sostemiamolancona avra' una quota del 17 per cento. Anche la S.S. Cavese, squadra che gioca nella Prima divisione e che rischiava di scomparire a causa di una profonda crisi finanziaria, ha beneficiato del supporto dei tifosi che hanno donato piu' di 200mila euro. L'associazione SognoCavese e' cosi' diventata un punto di riferimento per chiunque tenga al club. Anche Sosteniamolancona e SognoCavese si ispirano ai modelli di governance di Supporters Direct che si rifanno alle raccomandazioni contenute nella 'Risoluzione del Parlamento europeo del 29 marzo 2007 sul futuro del calcio professionistico in Europa' e nella 'Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 maggio 2008 sul Libro bianco sullo sport'. Sim (RADIOCOR) 08
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Maroni: "Non so se hai mai letto questa intervista del 2007 in cui maroni alla domanda Mai tirato un sampietrino? risponde  "No. Una volta, durante un corteo, volevo rompere la vetrina di una pasticceria, ma venni preceduto da un compagno"
http://claudiocaprara.ilcannocchiale.it/2007/04/12/bobo_maroni.html
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Mini-intervista rilasciata dal Questore Tagliente:
Francesco Tagliente, Questore di Roma oggi, di Firenze ieri, ha rilasciato in esclusiva a firenzeviola.it delle dichiarazioni molto interessanti su ciò che è avvenuto durante lapartita Lazio-Roma di domenica scorsa.

Questore Tagliente, come mai, in occasione del derby romano, gli effetti della tessera del tifoso sono stati sospesi?"
Non c´è stata nessuna sospensione degli effetti della Tessera del Tifoso. D´intesa con le altre Istituzioni e con le società per favorire la massima fruibilità dello stadio, entrambe le tifoserie sono state considerate, come di fatto sono, ´supporter di casa´. Abbiamo lavorato per settimane per garantire che la gara tra le due squadre romane si svolgesse all´insegna dello spettacolo sportivo e della goliardia che deve contraddistinguere il tifo ´da curve´ (che di fatto non c'è stato: si è trattato del derby meno goliardico degli ultimi 35 anni). In questa stessa direzione anche per questo evento così delicato abbiamo cercato con determinazione il dialogo con i tifosi e con le società. Abbiamo condiviso con quest´ultime alcune scelte importanti tra cui quella di estendere la vendita dei biglietti per i tifosi romanisti fino alle ore 15.00 del giorno della gara" (del resto quando la Roma gioca in casa questo già avviene. Se quindi avete considerato i romanisti come tifoseria che giocava comunque in casa, non è stato consentito nulla di più di quanto già non avvenga).

Verranno presi provvedimenti per i fatti del derby?
"Per gli episodi correlati alla violazione del regolamento d´uso dell´impianto tra cui scavalcamento, possesso e lancio di fumogeni il dispositivo di sicurezza pianificato ha consentito di intervenire in tempo reale identificando, denunciando, e daspando gli autori degli illeciti. Sono in corso, invece, le indagini per identificare gli autori di alcune accensioni di fumogeni e dell´esplosione di petardi all´esterno dell´impianto." Questa precisazione del dott. Tagliente mi consente di rispondere a varie e-mail che ho ricevuto sul punto. L'accensione di artifizi pirotecnici fuori dallo stadio, il giorno della partita, costituisce reato e può portare al daspo. C'è da discutere ove questo avvenga fuori dall'area di sicurezza (vale a dire prima del controllo degli stewards), però il principio è stabilito dalla legge e bisogna conoscerlo onde evitare di regalare diffide per comportamenti comunque innocui e folkloristici.

Roma e Firenze: due realtà diverse che lei conosce molto bene.
"Sono cambiati gli scenari, sono cambiate le dimensioni e sono cambiate per certi versi le problematiche da affrontare. Ma non è cambiato il metodo di lavoro, l´entusiasmo e la voglia di dare risposte a chi ci chiede sicurezza"



10 novembre 2010: vengo a sapere che è morto "Barone" di Moblife... R.I.P..
Il derby da fuori al gol di Borriello: http://www.youtube.com/watch?v=6n8djkj7ulI&feature=player_embedded

Derby: prima di Maroni e dopo Maroni
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Inserite, grazia e G., alcune foto di Parma/Roma.
In tanti mi avete segnalato questo video (non calcistico ma significativo di certe attitudini):
"Ciao lorenzo, come stai?
brevemente, ti invio il link del sito della repubblica di un video intotolato: "come nasce una carica"...in realtà andrebbe aggiunto ...e come nascono tre fermi di polizia di persone scelte a casaccio o meglio perchè antipatiche al funzionario di turno....
naturalmente nn accadrà niente al tipo, figurati...però è l'ennesimo soppruso...invito tutti a portarsi sempre dietro una fonte di ripresa audio video....e di denunciare...prima o poi una rivolta civica ci sarà e quando sbagliano anche "loro" pagheranno....altrimenti...vabbè lasciamo perdere...
http://tv.repubblica.it/edizione/milano/brescia-la-carica-della-polizia/56259?video=&ref=HREC1-10
Sempre sul punto: "Caro “Riccio” ('na volta!) Lorenzo, L’11 novembre si avvicina e non si deve dimenticare quella che ancora oggi è in assoluto tra le pagine più umilianti per un cittadino italiano, sia esso tifoso o no.
Brescia, profondo nord, il video è esplicativo dei metodi ai quali già ieri ed ancor più oggi vengono sottoposti i tifosi di calcio (ultras o meno) e che ora cominciano ad essere messi in pratica anche nei confronti di coloro che esercitano (come i tifosi peraltro) un elementare diritto sancito non solo nella Costituzione italiana, ma nell’essenza stessa della natura umana; il diritto di espressione.
http://it.peacereporter.net/videogallery/video/12289
“Oggi gli ultrà...domani tutta la città”.... qualcuno diceva che era l’ennesimo slogan...
“Riccio” Paolo

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Qualche notizie sul come è andata la domenica:
Palermo/Genoa:"da segnalare la presenza di circa 50 genoani in gradinata,(e 20 circa tesserati nel settore maroni) arrivati la maggior parte a partita iniziata.Ottima impressione.Per tutti e 90 min hanno creato movimento in zona non tesserata,con parecchi cori pro diffidati e contro la tessera.Da segnalare in curva nord inferiore,che sono tutti diffidati,l'accensione di 6 fiaccole e due bombe carta,con il settore ultras curva nord vuoto".

In alto a sinistra i non tesserati, 
in basso gli autorizzati

I non tesserati

Palermo
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Juventus/Roma:
"Ciao Lorenzo... ti prego di pubblicare questa mia... sabato andremo a torino , tresferta vietata ai residenti nel lazio , noi siamo del centro italia e abbiamo preso i biglietti di parterre di tribuna est a 25 € . Quindi se altri ragazzi fossero interessati a venire a torino , il settore accanto al settore ospiti è lo 017 parterre di tribuna est...  Speriamo di fare cmq un bel gruppetto...  Grazie maroni ti averci rubato le ns emozioni...  Ciao  Cristiano sez. firenze".
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Sui fatti di Salernitana/Verona:
http://www.granatissimi.com/2010/11/rassegna-stampa-di-salernitana-verona/
Ancora: "Caro Lorenzo, volevo specificare una cosa in merito alle mail pubblicate sul tuo sito ed inerenti a Salernitana-Verona.
E' vero che i pochi veronesi venuti a Salerno avevano tutti la TdT, ma il casino successo fuori è stato provocato da una ventina di persone che non erano in alcun modo tesserate, nè tantomeno avevano il biglietto per assistere al match. Questi ragazzi sono arrivati a Salerno armati di tutto punto con gli stessi bus di coloro che avevano tessera e biglietto (sì, ma non ho capito come si faceva a sapere chi era tesserato e chi no, visto che c'è stato solo un arresto tra i Veronesi...)e ciò significa che nessuno ha controllato i mezzi nè in partenza da Verona, nè in arrivo a Salerno. Questa situazioni mi ha ricordato tanto Italia-Serbia...ma non si era detto che non sarebbero più accadute queste cose???
P.S.: tre lacrimogeni sparati dalla polizia sono arrivati all'interno dello stadio. Due in un settore "inagibile" (direi fortunatamente inagibile...) e un altro direttamente in campo, tanto che l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita per alcuni minuti...".
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Arezzo:
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Notizia su una targa negata:
VIETATA TARGA GABBO
Adesso è ufficiale. La risposta definitiva è arrivata. Ma non è quella che ci si attendeva: Autostrade per l’Italia SpA ha vietato l’affissione della targa per Gabriele Sandri nella stazione di servizio di Badia Al Pino Est. Non è servita a nulla la petizione popolare promossa dal ‘Comitato Mai Più 11 Novembre’ con l’iniziativa ‘Una firma per Gabriele’. E nemmeno i banchetti allestiti in tantissime città italiane. Nella serata di ieri c’è stata una fumata nera inattesa: una riunione tra alcuni manager aziendali e Giorgio Sandri ha sancito la fine di una speranza coltivata inutilmente da 25.000 firmatari di ogni parte d’Italia. Questi i fatti: l’Anas, proprietaria del tratto dell’Autostrada del Sole, si è espressa favorevolmente. Ma lo stop è venuto dalla società concessionaria: Autostrade non vuole saperne nulla. Motivo? La targa creerebbe un precedente da evitare. “E’ assurdo – ha detto il papà di Gabbo – hanno ignorato la civilissima e democratica iniziativa della raccolta firme portandomi una motivazione ignobile: non vogliono la targa perché
altrimenti si dovrebbero ricordare tutti i morti degli incidenti d’auto. Ma vogliono scherzare? Mio figlio è stato ucciso con un colpo di pistola. La morte è uguale per tutti e va sempre rispettata. Gabriele è diventato un simbolo per migliaia di giovani e loro vogliono cancellarne la memoria? Non ci riusciranno mai”. Oggi il comitato promotore deciderà le prossime azioni. “Intanto – continua Giorgio Sandri - faccio un appello alle istituzioni e al mondo della politica: cosa ne pensano della targa?” Le celebrazioni del terzo anniversario del delitto di Gabbo si aprono comunque domani, mercoledì sera alla
Bocca della Verità, dove dalle 18 alle 20 ci sarà un sit-in silenzioso con fiaccolata. “Nel primo processo ci hanno negato la giustizia – conclude Giorgio Sandri – ora ci negano la targa, ma nessuno potrà mai negarci la verità. A tutte quelle persone che ci sono vicine, chiedo pubblicamente di manifestarsi, di uscire allo scoperto e dire come la pensano sulle ingiustizie che continuiamo a subire”. Maurizio Martucci
(dal blog del libro CUORI TIFOSI, cuoritifosi.ormedilettura.com)
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Da Spycalcio di Repubblica:
Tessera del tifoso? Inutile Lo ha dimostrato il derby
Egregio ministro Roberto Maroni: il derby di Roma ha dimostrato chiaramente che la tessera del tifoso, così come è stata concepita, non serve a nulla. E' del tutto inutile. Il sindaco Gianni Alemanno alla vigilia del derby, con scarsa opportunità "politica", aveva detto che la tessera è "repressiva e burocratica". Mi permetto di dire: è inutile. Penalizza solo le persone per bene, le famiglie. Sfavorisce la trasferte. Spacca in due le tifoserie. In occasione del derby di Roma, non si è tenuto assolutamente conto della tessera del tifoso: il questore di Roma, Francesco Tagliente, con saggezza e buon senso, ha stabilito che non esisteva una tifoseria ospite ma che tutte e due le squadre, Lazio e Roma, giocavano in casa. Così facendo ci sono stati 30.000 tifosi della Lazio e 20.000 della Roma: se si fosse tenuto conto della tessera, quanti sarebbero stato i romanisti? Pochi, pochissimi: non c'è dubbio. Resta il problema della Tevere, risolto solo in parte: è ancora mezza vuota, anche se Tagliente ha cercato di agevolare giovani e anziani (i sessantenni). Gli steward non bastano però per vigilare nella Tevere: ma siccome la polizia in divisa, ormai, è fuori dagli stadi il problema non è di semplice soluzione. Tagliente, quando era a capo dell'Osservatorio, aveva pensato ad una tessera del tifoso ben diversa da quella attuale: uno strumento dei club, non del Viminale. Negli anni si è perso lo spirito: ecco perché ora, come sostiene Alemanno, viene vissuta da molti
tifosi come qualcosa di repressivo, dove ci guadagnano solo le banche. Tutto il progetto, egregio ministro, è da rivedere a fine stagione: usando il buon senso, dialogando coi tifosi (dove possibile). Il derby, comunque, è andato abbastanza liscio, in quanto a ordine pubblico: nove denunce, nove Daspo (rispetto allo scorso anno sono raddoppiati a Roma), chi scavalca e ci rimette un dito, chi ha un coltello in tasca, eccetera. L'anno passato era successo molto di peggio cvon cariche, feriti, lacrimogeni e tantissima paura. In Curva Nord, nonostante l'allarme dei servizi segreti, non è accaduto nulla: ma forse anche questa segnalazione è servita alla questura di Roma per tenere d'occhio certe frange della tifoseria, anche se c'erano aspetti fantasiosi nella nota dei "servizi" (come quella che prevedeva l'arrivo di persone coinvolte nella guerriglia di Terzigno...).
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E-mail: "Partendo dal fatto che a livello di tifo ar derby me pareva de sta a vedè n'amichevole! Ma che stamo a fà????
Tesserati che entrano
Non tesserati che entrano (tra cui io)
Non tesserati che non entrano
Per non parlare della netta differenza di chi è maggiormente interessato alle vicende calcistiche e di chi a quelle legate alla curva ed alla difesa delle libertà personali.
Ho un mio personale parere sulla vicenda che si discosta dalle varie linee di condotta seguite ultimamente.
A mio personale avviso, senza voler denigrare chi vi si sta opponendo in maniera decisa, il modo che si sta adoperando per contrastare l'introduzione di questa maledetta tessera è alquanto fine a se stesso.
Mi spiego meglio, se resti fuori ad accendere fumogeni e bomboni (quanto li rimpiango pè carità) sei strumentalizzato e sui giornali dicono che hai fatto casino, se entri dentro sei strumentalizzato in quanto tifi e fai cmq er gioco delle pay-tv che nun vedono l'ora de inquadrà una torcia accesa (è capitato un sacco di volte fidati) per far credere che allo stadio non è cambiato nulla e per l'accensione della quale tu vieni diffidato e denunciato, se nun entri e basta restando a casa fai cmq er gioco sia delle pay-tv (dandogli i tuoi soldi) sia di Maroni & co. che nun vojono gente allo stadio.
Se si doveva protestare in maniera decisa questo doveva accadere quando furono introdotti i biglietti nominativi, già lì eri "segnalato" quando per andare in trasferta dovevi lasciare una fotocopia del documento...secondo te se ti fai la tessera sei schedato se non te la fai invece no???
Lascio a voi la facile soluzione del dilemma!
Per concludere vorrei esprimere una semplice ed umile idea sul da farsi, siccome alla maggior parte della gente che viene allo stadio poco je fregà de tifà (anche in curva fidateve) e se vojono vedè la partita allora a sto punto quelli che vojono tifà o se ne vanno da un'altra parte (perchè non in sud laterale ad esempio???)...oppure paradossalmente si fanno tutti la "privilege card" così quando ci sono le trasferte ci si muove in 3'000/4'000 e poi se succedono "casini" vojo vedè cosa dicono della tanto beneamata tessera!
Un'ultima idea che mi verrebbe in mente sarebbe quella di organizzarsi seriamente per ricorrere, magari in cassazione, contro l'introduzione della tessera come strumento di discriminazione e ledente le libertà personali (e quì chiedo delucidazioni a te a riguardo).
Siccome penso che cmq le idee di sottoscrivere tutti la "privilege card" e di trasferire lo "zoccolo duro" della sud in laterale siano un pò avventate, spero che arrivati a questo punto sia possibile mettere in atto un'iter giuridico sennò mi permetto di consigliare ai vari gruppi (che avranno sicuramente maggiore presa rispetto a me) di prendere in considerazione altre possibili modalità di contrasto. Saluti Loré LAZIO MERDA!


9 novembre 2010: iniziamo con un chiarimento di Mirko Bussi su un articolo da lui scritto su Laroma24 che è stato criticato:
"Ciao Lorenzo, sono Mirko Bussi, l'autore dell'articolo che avete riportato e (ammetto...giustamente) criticato. Parto dall'idea originaria dell'articolo: noi de lr24 abbiamo una rubrica "LA SFIDA NELLA SFIDA" che per ogni partita della Roma prende un protagonista giallorosso e uno avversario che possono sintetizzare la partita relativa. Quindi il derby, come al solito si pensa a che sfida proporre e le idee erano: Simplicio-Hernanes, Dias-Juan e simili, penso sarai d'accordo che niente come l'atmosfera che si respira (respirava..sarebbe meglio) sugli spalti sintetizzi un Roma-Lazio. Da qui l'idea di mettere a confronto le due tifoserie e quindi Curva Sud e Curva Nord. Sbagliata è stata sicuramente l'impostazione del pezzo e me ne sono accorto personalmente, visto che era mia intenzione dire: lo spettacolo è stato sempre lì (e su questo sarai d'accordo, piuttosto che Simplicio, Hernanes fino anche a Totti e De Rossi), questa volta non sarà così...per questo hai letto "...l’avversità alla Tessera del Tifoso che ne ha violato l’atavico sogno" che mi sembra inequivocabile.
Forse, per demeriti miei, l'intento non è stato raggiunto...e questo mi dispiace visto che provo a scrivere seguendo il mio pensiero e le mie idee (senza schiavitù a sistemi e soci...) e sopratutto senza scopiazzature da wikipedia o simili. Questo solo per chiarire visto che tu come tanti altri avrà pensato (avrei fatto lo stesso eh..sia chiaro): Ma anvedi sto deficiente, do vive ecc...ci sta, per questo ti scrivo convinto che capirai il mio pensiero e sopratutto il mio errore d'impostazione dell'articolo.
Ps: Invece di 70, di anni ne ho 'solo' 20 e dopo 5 anni d'abbonamento in curva quest'anno non l'ho rinnovato. E non perchè ho impegni la domenica pomeriggio (anche se ora sarebbe venerdì, sabato, domenica mattina ecc...)...Per le prossime cazzate che leggerai da me, almeno sai con chi prendertela.
Ciao e FORZA ROMA. A presto, Mirko
In realtà la mia critica all'articolo di Mirko è solo quella scritto in giallo vivo, come quello con cui ora sto scrivendo.Tutto ciò che è scritto in giallo oro è invece fonte di chi mi scrive, in quel caso di chi aveva criticato più duramente quel pezzo. Fa bene Mirko a chiarire l'equivoco, che magari ha scottato più di altre volte perché si era un po' tutti in attesa di un derby senza colore/calore, così come in effetti è stato. Però l'autocritica aiuta a crescere e a migliorarsi. Capita a chiunque scrive di esprimersi, a volte, in in modo diverso da quello che si intendeva dire. Stavolta è capitato a Mirko che, civilmente, è stato criticato: basti pensare che si sono giornalisti di fama che sono talmente sputtanati che è persino inutile criticarli, qui di prenderei l'aspetto positivo della cosa.
Passando ad altro, anche come webmaster per questo derby ho avuto ben poco da fare. Per i derby precedenti creavo 4 o 5 pagine, con decine e decine di foto, resoconti, articoli. Tutto azzerato, tutto distrutto.
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Federico: "Ciao Lorenzo, sono un amico di Federico, che ti aveva scritto qualche tempo fa a proposito del fatto che era entrato dall’ingresso 17 della Sud nonostante avesse il biglietto per il  21.
Ho provato a Roma Lecce anche io, e il tornello si è aperto alla perfezione, naturalmente la Stewart ha controllato solo che il nome corrispondesse al documento  senza fare caso alla differenza di settore.
Un mio amico ha però provato al Derby, sempre con biglietto del settore 21 ha provato a entrare al 17 e il tornello non si è aperto.
Che li programmino diversamente per Roma e Lazio? Non ne ho idea.
Ti allego la foto del biglietto fatta dopo aver passato tutti i controlli a Roma Lecce. Lupo.
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Ravenna/Reggiana:
"Vorrei porre all'attenzione degli addetti la pericolosa quanto sconcertante situazione che si è venuta a creare oggi nel corso della partita di calcio Ravenna Reggiana. Come tutte le domeniche io e mia moglie (abbonati e con tanto di "Tessera del Tifoso") ci rechiamo allo stadio (premetto che sono 40 anni che vado allo stadio e non è mai successo nulla) e i nostri posti erano occupati da altre persone palesemente tifose della squadra ospite.
Quindi ci siamo seduti in altri posti (non si fa: gli steward potevano anche multarvi. Alla seconda volta diffidarvi.... STEEEEEEWAAAAARD!). Durante la partita questi presunti tifosi non hanno fatto altro che ingurgitare litri di birra disinteressandosi completamente della partita e intonando cori altamente offensivi nei confronti del "ravennate". Nel prosieguo della partita succede che il Ravenna segna due gol e conseguentemente esultiamo molto tranquillamente ma questo nostro atteggiamento ha provocato una violenta reazione di tutti quegli ubriachi che ci stavano a fianco;ci sono venuti incontro con i pugni chiusi  offendendoci ripetutamente.
Ci siamo dovuti allontanare dallo stadio con non poche difficoltà e, come noi anche tanti altri ravennati con relative famiglie.Ora io mi chiedo:questa tessera del tifoso che vantaggi dà? Finora solo quella di mischiare quel genere di tifoso con quello che vorrebbero trascorrere una domenica tranquilla a tifare per la propria squadra.
Garantisco che ho assistito a scene di panico perchè eravamo assediati da queste persone inferocite e non c'era il modo di uscire dallo stadio perchè bloccati dalla Polizia.
Altro paradosso: al bar è vietata la vendita di un tipo di caffè leggermente alcolico mentre è libera la vendita di fiumi di birra.Perchè mandare chi non ha la tessera del tifoso nei distinti? Perchè non vengono invece relegati nella loro curva in modo da non essere a contatto con la tifoseria opposta? Grazie per l'attenzione".
*
Palermo/Genoa:
"Quando manca ormai qualche minuto al calcio d´inizio di Palermo-Genoa, posticipo della decima giornata del campionato di Serie A, sono circa una ventina i tifosi rossoblù sistemati nel settore ospiti. Altri 30 genoani, invece, evidentemente sprovvisti di tessera del tifoso, sono stati sistemati accanto la "gabbia" nella Tribuna Montepellegrino superiore guardati a vista dagli steward. Effetto della tessera, verrebbe da dire... (Mediagol.it)"
Fonte: http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=186585#ixzz14hN2MSAw
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Juventus/Cesena:
"A far da cornice alla partita ci sono state le ormai consuete  scene domenicali legate alla tessera del tifoso. Il divieto del Cams ai tifosi romagnoli residenti nella provincia cesenate di prendere parte all'evento, è stato eluso, con alcuni di loro che si sono comodamente seduti nel settore adiacente a quello dei "tesserati", incitando il Cavalluccio".
*
Napoli/Parma:
"Circa 50 tifosi del Parma (nella foto) al 35' sono entrati in tribuna centrale per assistere a Napoli-Parma. I tifosi, che sono senza tessera del tifoso, non hanno potuto accedere al settore ospiti e stanno seguendo la gara circondati da un cordone di steward nella massima tranquillità.
Napoli-Parma non era soggetta ad alcuna restrizione da parte dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Ecco la sorpresa dunque: un gruppo di ultras gialloblù, non essendo in possesso della tessera del tifoso (linea comunedi tutto il movimento ultras italiano) ha voluto essere presente al San Paolo, comprando legittimamente biglietti di Tribuna Posillipo. Ed è probabile che qualcuno fosse a conoscenza della loro presenza, visto che già prima della gara, nello spicchio più esterno della stessa tribuna, si era formato un cordone molto consistente di steward. Al loro arrivo, nessun problema di ordine pubblico per fortuna, con i tifosi del Napoli che hanno continuato a vedere la partita. La mamma degli stupidi è sempre incinta però. E infatti un gruppo composto da una decina di persone circa, proveniente dalla curva B, ha tentato di aggredire i sostenitori gialloblù, scavalcando le pareti divisorie poste tra la curva e le tribune. Il pronto intervento di steward e polizia ha evitato il peggio, e ben nove persone sono state arrestate: per loro scatterà inevitabilmente il Daspo, ossia il divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva".

Non tesserati

Autorizzati da Maroni
*
Ma soprattutto....: Salernitana/Hellas Verona, con i veronesi tesserati...
"Oggi allo Stadio Arechi di Salerno è andata in scena un'altra giornata di guerriglia tra tifosi salernitani e veronesi (oggi si giocava Salernitana-Verona, rivale storica della Salernitana, ndr) e forze dell'ordine; i "tifosi" scaligeri hanno sottoscritto in più di 8000 unità alla Tessera ed oggi avevano diritto ad essere presenti a Salerno; nessuno sapeva però che hanno portato di tutto da Verona nei loro bus (spranghe, mazze, mortaletti), scatenando una vera e propria guerriglia all'esterno dello stadio distruggendo macchine, scooter e ferendo agenti delle forze dell'ordine, provando logicamente la reazione dei supporters della Salernitana. Mi chiedo io, a cosa serve questa tessera? Come mai i tifosi del Verona avevano di tutto appresso nonostante fossero tesserati? (beh, secondo Maroni il fatto di avere la TdT implica che automaticamente una spranga si dissolva non appena vede la tessera!) Perché abbiamo assistito anche oggi all'ennesima scena di guerriglia urbana quando poi lo stadio Arechi è dotato di tornelli, doppia recinzione e telecamere a circuito chiuso? A cosa serve tutto ciò?"
Eh già, sante parole... dove stavate quando dicevamo che era una stronzata?
Ancora:
"A tal proposito volevo segnalarti anche la partita di Lega Pro girone A, Salernitana - Verona finita 2 a 1 per i granata del 07/11/2010.
Poco prima della partita e durante il primo tempo sono avvenuti violenti scontri all'esterno dello stadio tra le opposte tifoserie e le forze dell'ordine, con vari feriti, si dice addirittura 14, e 4 arresti, più varie altre persone individuate e da identificare per il daspo.
La cosa interessante, oltre al fatto che questi scontri sono avvenuti fuori dallo stadio, quindi la tessera non avrebbe potuto in alcun modo impedire questi scontri, ed infatti tutti i veronesi giunti a Salerno, 150 circa, sono tutti tesserati!!!
Allora io mi domando:
1) a cosa serve la tessera se gli scontri avvengono comunque fuori lo stadio?
2) a cosa serve la tessera se sono gli stessi tifosi tesserati a partecipare agli scontri?
Grazie per la disponibilità. Saluti, Gerardo".
A me viene da ridere e dopo aver tentato per questo anno, il prossimo anno ci facciamo tutti in massa la TdT e andiamo in 10mila a Napoli, che ne dite?



7 novembre 2010 (sera): in linea le foto di Lazio/Roma. Non so perché ma non riesco più a rispondere a chiunque abbia un contatto hotmail. Se quindi non rispondo non è per maleducazione ma per problemi tecnici.
Per la cronaca, i giocatori del Marsiglia hanno indossato una maglietta di solidarietà con i propri tifosi cui è stata negata la trasferta di Parigi.
Marco: "ciao Lorenzo, la repubblica ha raschiato il fondo del barile. ti invio il link in cui ci sono alcune foto delle due difoserie fatta passare ocme la guerra degli stirscioni. lasciamo stare ce ne sono certi di dubbio gusto
http://www.repubblica.it/sport/2010/11/07/foto/lazio_roma_striscioni-8849564/1/?ref=HRER3-1".
Sul punto: "chi glielo spiega a Repubblica che quelli non sono striscioni ma stendardi? Facessero informazione e si domandasserò perchè fino a
qualche anno fa si usciva di casa con tre ore di anticipo per vedere le due curve, ed oggi si esce di casa con tre ore di anticipo per arrivare in tempo allo stadio".

Salernitana/Verona:
"Con un gol per tempo la Salernitana batte il Verona e rilancia con le proprie ambizioni. Dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo con un bellissimo gol di Fava su cross di Merino, i granata hanno raddoppiato al 27’ della ripresa con Litteri dagli undici metri. Il rigore era stato concesso per un netto fallo in area sullo stesso attaccante, subentrato a Merino appena dieci minuti prima. Il Verona ha chiuso la gara in 9 uomini ed ha dimezzato le distanze con un gran tiro di Esposito dal limite dell'area.
Partita macchiata da scontri tra tifosi veronesi e salernitani prima dell'inizio della partita Salernitana - Verona. Secondo una ricostruzione della polizia, alcuni tifosi veronesi, appena arrivati davanti allo Statio Arechi hanno iniziato a lanciare pietre contro i salernitani.
Non solo, distrutte anche diverse automobili. Da parte della polizia sono state messe in atto diverse cariche di alleggerimento e lanci di lacrimogeni.
Diversi i contusi, sia tra i tifosi che tra gli agenti. Secondo quanto si è appreso ci sarebbero anche due persone fermate tra i tifosi veronesi e altrettante tra i salernitani. In cinquemila hanno assistendo alla partita; di questi 150 sono veronesi arrivati allo stadio a bordo di bus e automobili private. Ora si temono altri scontri al termine della partita".


7 novembre 2010: il servizio su Lazio/Roma on line in serata.
E-mail: "Tra circa mezz'ora uscirò per andare al derby. Ieri sera, verso le 20 ho comprato un biglietto per la Curva Sud. Sento che anche stamattina sono tuttora in vendita. Quando mai è successo che si trovassero ancora biglietti? E poi: non c'era il divieto di venderli il giorno della gara, come si era con ridicola e tronfia solennità sbandierato ai quattro venti? Con la TdT ed i consimili provvedimenti stanno facendo veramente la figura dei peracottari: tifosi in trasferta senza TdT che vengono sistemati fuori dal settori ospiti, quasi a bella posta commisti con i tifosi di casa; tifosi con la TdT che in trasferta non ci vanno; forze dell'ordine che si lamentano e dicono che è un provvedimento sbagliato; eccezioni alle norme che loro stessi si sono inventate; contraddizioni delle istituzioni e degli uomini che le rappresentano; effetti disastrosi sull'ordine pubblico, come pure sulla gestione corretta ed oculata del fenomeno calcistico (sia strettamente logistico, si più latamente sociale).
Senza ultras, che rimarranno fuori, sarà un derby 'finto', un flop telvisivo (mamma mia che paura! e' questo che li spaventa e li condiziona: allora vendiamo i biglietti fino ad un minuto prima della gara, sennò "ci sono i vuoti in curva... e i sponsor chi li sente!" Che fenomeni!).
Io canterò, e voglio tornare a casa senza voce; ma forse mi vedrò ridicolo negli occhi di chi mi sta accanto, mi guarda e mi compatisce. E chissenefrega: alla fine sono più ridicoli loro, che sorridono, che io... C'è solo la ROMA! Livio".
*
Il derby con la Tessera fa flop
IL ROMANISTA (D. GALLI) - A momenti, oggi saranno più i Paesi collegati all’Olimpico che i tifosi della Roma in Tribuna Tevere. Non è una battuta, è la verità. Ed è anche il maggiore paradosso partorito (ma da chi esattamente, non si sa) (in realtà si sa perfettamente: Ministro Maroni, Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Maniefstazioni Sportive, Prefetto di Roma) per il primo derby della nuova era. Quella del tessera del tifoso. Trecento. Tanti erano fino a ieri i biglietti acquistati dai romanisti in Tevere, a dispetto dei 150 Paesi che trasmetteranno in diretta il derby. Pazzesco? No, ovvio. Un coacervo di menti geniali ha escogitato la madre di tutte le idee. Scopo: evitare che si ripetessero i consueti incidenti in tribuna. Soluzione: perché non consentire la prevendita esclusivamente agli abbonati, che per forza di cose possiedono già la tessera del tifoso? Se però sono donne, over 60 e under 14, la tessera del tifoso non serve nemmeno. L’importante è far parte delle categoria protette. E chi - suo malgrado - è uomo, ha la tessera ma non è abbonato (vive in questa condizione qualche migliaio di persone), ha più di 14 anni e meno di 60? Spiacenti. Se vuole, c’è la Monte Mario. Allo stesso prezzo? Macché. Un tagliando di Tevere costa 55 euro agli abbonati e appena 25 a baby, donne e over 60. Uno Monte Mario, 110 euro. Quasi il doppio. Una discriminazione bella e buona. Una decisione presa per ragioni di ordine pubblico, ma non condivisa dalla Roma. Che però si è dovuta adeguare. La conseguenza è logica: la Tevere andrà semideserta. Ma non vi aspettate che il resto dell’Olimpico offra uno spettacolo migliore. Sono stati venduti 45 mila biglietti. A Trigoria dicono che non si arriverà mai a 50 mila. Mai. Magra consolazione: Lotito incasserà una miseria. Chi è stato "espulso" dalla Tevere, ha ripiegato sui ben più economici biglietti di Curva e Distinti Sud. Per la Curva (20 euro) sono rimasti circa 200 posti. Dovrebbe andare esaurita in mattinata. Per i Distinti (30 euro), ci ancora circa duemila tagliandi. La prevendita terminerà alle 15, nelle ricevitorie Lottomatica e nei Roma Store.
A fare da contraltare alla magra figura che farà l’Olimpico, la platea mondiale che assisterà al derby comodamente seduta da casa propria. Media Partners & Silva ha venduto i diritti a una sessantina di televisioni: dai francesi di Canal Plus agli arabi di Al Jazeera, passando per Espn, che coprirà il Sud America. Sempre meno tifosi negli stadi italiani, sempre più telespettatori. Il futuro è già arrivato. Ma fa piuttosto schifo.
*
Da Il Messaggero:
Lazio-Roma, derby della crisi:
venduti solo 49mila biglietti
E' stato stimato che in tv la straccitadina sarà seguita
da 50 milioni di spettatori distribuiti in 150 Paesi
di Gabriele De Bari
ROMA (6 novembre) - Rischia di essere un derby televisivo, più che vissuto sugli spalti. I dati dicono questo e fanno una certa malinconia. Mai, negli ultimi 15 anni, con una delle 2 formazioni in lotta nelle posizioni di vertice, la sfida aveva fatto segnare un numero tanto basso di spettatori. Fino a ieri, infatti, sono stati acquistati poco più di 49 mila tagliandi. Così divisi: oltre 33 mila da parte laziale, abbonati compresi, quasi 16 mila da parte romanista. Con la Lazio primatista (e vi rimarrà a prescindere dal risultato) era logico attendersi una maggiore partecipazione del popolo biancoceleste alla partitissima dell’Olimpico. Invece, quasi un terzo dello stadio rimarrà vuoto. Ci sono almeno 3 motivi che possono spiegare il tiepido andamento delle vendite: la crisi ormai profonda e insanabile dei rapporti tra i tifosi e il presidente Lotito, il caro prezzi che stride pesantemente con la difficoltà economica generale (una Monte Mario costa 110 euro), la ridotta capienza della Tevere, decisa per motivi di sicurezza.
C’è ancora possibilità di acquistare i biglietti ai botteghini delle rivendite perciò, fino a domani, il numero degli spettatori paganti è destinato ad aumentare. Però, nella migliore delle ipotesi, non verrà superato il tetto dei 55 mila tagliandi venduti. Sempre pochi in rapporto all’importanza della sfida, con la Lazio che potrà affrontarla con ben 10 punti di vantaggio. Nonostante il primato in classifica, nonostante l’Aquila che sarà presente all’Olimpico nella Nord, nonostante la forza della squadra, moltissimi sostenitori hanno deciso di guardare il derby alla televisione.
In tv il derby romano verrà seguito da quasi 50 milioni di persone di 150 Paesi. I diritti della partita, venduti all’estero dalla Media Partners & Silva, sono stati acquistati da 60 televisioni che la trasmetteranno in tutti i continenti. Negli Usa il canale interessato è Fox, Canal Plus in Francia e in alcuni Paesi scandinavi, Ntv in Russia, Sky Perfect nell’Estremo Oriente, Al Jazzera coprirà tutto il Mondo Arabo, ESPN la diffonderà nell’intero Sud America. Insomma, un palcoscenico mondiale sarà collegato con l’Olimpico per vedere, seppur in orari anche molto differenti, la sfida fra la capolista Lazio e la Roma. Peccato che sugli spalti milioni di persone vedranno anche ampi spazi vuoti. L’augurio è che, almeno in campo, lo spettacolo sia degno alla cornice di pubblico internazionale. Uno studio di Vidierre ha rilevato che, un ipotetico sponsor sulle maglie della Lazio nel derby, avrebbe fruttato un ritorno d’immagine televisiva quantificabile in 450 mila euro.

Roma/Lazio 1972/73
(oggi ti metterebbero in carcere per tre mesi)

Il muretto dei Boys nel 1986
E-mail ricevuta ieri notte:
"ma domani c'è davvero il derby?
perchè le emozioni non sono queste... non possono essere queste...
la sicurezza di vincere... il timore represso di perdere... la voglia di spendere fino all'ultimo filo di voce per l'onore della città... la voglia di sventolare una bandiera per tenere alti i propri colori di fronte a chi li odia... la voglia di dimostrare sempre un'altra volta di essere superiori alla curva nord... l'attesa che cresce di settimana in settimana... il pensiero della gioia immensa di un gol... la voglia di andare allo stadio pure se mancano 12 ore alla partita... vedere i laziali sboroni convinti di vincere e pensare dentro di sé che sono dei poveri illusi... ridere a sentire i laziali che dicono che vincere il derby è come vincere il campionato dimostrando la loro inferiorità... ridere a sentire i laziali che dicono di avere la curva più bella del mondo in attesa di dimostrargli l'indiscussa inferiorità alla curva sud...
queste sono le emozioni pre-derby !!... e nessuna di queste sto provando
per ragioni superiori dovrò essere assente... ma i pensieri non sono rivolti alla partita che non vedrò... prevale il pensiero che non c'è nessuna curva a cui i presenti dovranno essere superiori... il pensiero che c'è uno stato sta uccidendo la passione anche di chi può essere presente... il pensiero che la curva sud non è unita contro il nemico comune ma è totalmente spaccata dalla maledetta tessera del tifoso... il pensiero che c'è gente da sempre presente ma che potendo non vuole entrare perchè c'è qualcosa di più importante della partita...
ansia pre-derby che partiva da un mese prima quasi assente a meno di 14 ore dall'inizio della partita...
vincere o perdere? vincere naturalmente... ma non è il pensiero principale
e quest'ultima frase da sola lascia porre una domanda: ma domani si gioca veramente il derby di roma?
*
Grazie al lavoro di Andrea, terminata la stagione calcistica 1987/88. Ora ogni partita ha una fotografia (tranne Fiorentina/Roma, purtroppo).
Questore Merolla sulla questione Tessera del Tifoso:
“Disponibili a un confronto coi tifosi”
Intervista realizzata nel corso della trasmissione “Tempi Supplementari” su Telecentro,
al Questore di Bologna Merolla, riguardo la questione “Tessera del Tifoso”
Questore Merolla, prima di tutto vorremmo da lei una considerazione sul comunicato pubblicato proprio oggi dal SIULP (il Sindacato di Polizia) provinciale di Verona, che ha affermato che la Tessera del Tifoso ha determinato un passo indietro dal punto di vista della sicurezza negli stadi.
“Invito prima di tutto a riflettere sul fatto che queste note negative provengono da Verona e non da Bologna.
Condivido la critica e il disagio dei colleghi veronesi, che deriva da una strutturazione particolare della loro curva destinata agli ospiti: questa non ha compartimentazioni come quella di Bologna (????), per cui negli ultimi tempi sono stati indotti a collocare tifosi privi della tessera (ma sostenitori di squadre ospiti) in tribuna o nei distinti, amplificando un problema che è simile a quello che si è verificato qua a Bologna contro la Juventus.”
Il Sindacato di Verona ha comunque parlato di una situazione critica anche in altri stadi, quindi non facendo riferimento solo alla situazione locale.
“Il sindacato di Verona può parlare solo di Verona, se invece vogliamo discutere facendo riferimento ad una situazione nazionale, bisogna ascoltare i pareri dei Sindacati nazionali.”
Qual è il suo bilancio sulla situazione attuale relativa alla “Tessera del Tifoso”?
“Per quello che riguarda il Ministero dell’Interno, la valutazione complessiva delle prime 9 giornate di Serie A e delle prime 12 giornate di Serie B (in totale 223 partite), ottenuta da una comparazione di dati con quelli dell’anno scorso, emerge che gli incontri con feriti sono diminiti del 74% (da 14 a 5), il numero dei feriti tra i civili è diminuito dell’88% (sono comunque numeri ridotti, si parla rispettivamente di 17 persone e 2 persone), quello dei feriti tra le forze di polizia è diminuito del 61,5% (da 13 a 5), contro il 37% della rilevazione precedente.
Il numero dei denunciati è diminuito del 74,6% (denunciate 79 persone contro le 312 del periodo precedente) ed è diminuito anche il numero degli arrestati (da 17 a 11), ma è aumentato l’impiego delle forze di polizia del 9%.”
Questa sembra un’indicazione in contrasto con le precedenti.
“L’incremento delle forze di polizia negli stadi è dovuto alla forte attenzione che stiamo ponendo in questa delicata fase di transizione, che speriamo si possa concludere con un impiego sempre minore della polizia e che ci possa permettere di dedicarci invece ad altre più pregnanti attività che non seguire uno spettacolo. il nostro obiettivo è di non esserci proprio, né all’interno degli stadi né fuori, come accade nel caso di altri sport.”
Scendendo nel dettaglio “Bolognese”, contro la Juventus però si sono verificati problemi all’interno del Dall’Ara (oltretutto in uno spicchio di stadio destinato ai tifosi rossoblu) con tifosi ospiti.
“Per quanto riguarda la partita con la Juventus, invito a riflettere sul fatto che dei fatti citati ne abbia parlato un solo giornale (Ah, quindi se i giornali non ne parlano i fatti non sono accaduti!); inoltre, i dati relativi alla presenza di feriti bolognesi, cui è stato fatto cenno, a noi non risultano (perché loro rilevano solo i dati ufficiali...la sberla non refertata ma risuklta ma è esistita).
Criticità come queste hanno la c minuscola; è successo che un gruppo di tifosi bolognesi ha impattato questo gruppo di juventini all’interno della Curva San Luca destinata non alla tifoseria ospite, quindi nel segmento libero.
c’è stata questa criticità, siamo intervenuti e l’abbiamo risolta, poi abbiamo lavorato nei giorni successivi per raccogliere dei dati su soggetti della tifoseria juventina che hanno avuto questo attrito con i tifosi locali.”

Nei giorni successivi, però, si è parlato anche di altre “criticità”: com’è possibile, ad esempio, che ad un gruppo organizzato di tifosi del Bologna (che avevano regolarmente acquistato il biglietto nella Curva San Luca aperta a tutti) sia stato vietato l’accesso, mentre a dei singoli tifosi sia stato permesso di entrare per poi venire aggrediti dagli ultras juventini?
“Evidentemente quei tifosi del Bologna non saranno stati individuati sul momento; dopo l’accaduto saranno poi stati spostati nei distinti dagli stewart.
In ogni caso ribadisco che non abbiamo notizia di feriti o di persone ricorse a cure ospedaliere.”

Tenuto conto di tutto ciò, come valuta l’applicazione della Tessera del Tifoso a Bologna?
“Noi abbiamo tentato di lanciare un messaggio alla “nostra” tifoseria organizzata in occasione della presentazione della “Tessera del tifoso” presso la Cassa di Risparmio di Bologna (sic): questo provvedimento, per una Provincia come la nostra, sicuramente è stato al di sopra di quelle che erano le nostre esigenze, perchè negli ultimi due anni non abbiamo avuto alcun incidente (e invece per Bologna/Juventus li avete avuti, grazie alla tessera).
Il meccanismo della Tessera è stato innescato per delle criticità che si sono innescate altrove, vorrei invitarvi ad una riflessione: a questi positivi risultati si è arrivati attravrrso un buon contatto tra le tifoserie e la Questura: appena sono arrivato qua ho incontrato un po’ tutti i gruppi alla vigilia di una partita con la Fiorentina, per la quale il Bologna riceveva un divieto a partecipare. Qui viene la mia considerazione base: noi, negli ultimi due anni, in città come Bologna, Firenze, siamo arrivati attraverso questi contatti con la tifoseria e anche attraverso divieti, ad avere una situazione di assoluta pacificazione (ovvero incidenti zero).
Quando ho fatto il discorso alla festa della Polizia, ho anche detto che la “nostra” tifoseria era quella che aveva determinato contravvenzioni zero alla società calcio Bologna, salvo poi apprenderle per qualche botto e striscione contrario alla Tessera del Tifoso.” (quindi, anche qui, se non c'era la TdT non c'erano neanche le sanzioni)

Lei propone un “dialogo” con la tifoseria; come mai non si è presentato al dibattito pubblico inerente al tema della “Tessera del Tifoso” tenutosi a Casalecchio quest’estate, cui era stato appunto invitato dalla tifoseria?
“Io sono un Questore della Repubblica e posso fare tutti i dialoghi che voglio (e infatti lo sto facendo in questo momento). Se volete dialogare, venite da me e lo fate assieme a me. Io di certo non faccio il gladiatore nell’arena del Forum di Casalecchio.
Quindi se volete parlare con me, venite nel mio ufficio e parliamo.”

E’ un invito ai tifosi?
“Senz’altro. Quando vogliamo organizzare questo incontro lo facciamo.
Tra l’altro parecchi tifosi mi hanno visto ed incontrato a settembre 2008, quindi in realtà un incontro c’è già stato.
Per me è un piacere recepire dalla voce dei diretti interessati quelle che sono le criticità rilevate, e spiegare le nostre ragioni.

Si parla di dialogo, però i divieti nei confronti delle tifoserie organizzate sono stati numerosi, nel corso di questi anni.
“Noi siamo arrivati a questa situazione “piatta”, in termini di incidenti-sanzioni, grazie alla politica dei divieti.
Proprio contro la Juventus l’anno scorso, dove sussistevano divieti, non ci sono stati incidenti (e grazie!). Nel novembre 2008, sempre contro la Juventus, dove non erano presenti divieti, ci fu un accoltellato all’interno dello stadio (in realtà non è vero. E' un episodio che si verificò fuori e si trattò di un pugno a un tifoso della Juventus, non di un accoltellamento) oltre a qualche scazzottata.
Noi dobbiamo arrivare a poter vedere le partite assieme.
Viene da pensare che qualcuno rivendichi il diritto ad andare nello stadio ospite, nella gabbia ospiti, nel rispetto di una sorta di rituale sacrale ed irrazionale; questo rituale dobbiamo romperlo una volta per tutte. Vogliamo arrivare all’obiettivo di vedere le partite tutti assieme? (Sì, forse nel prossimo mondo!)

Non si continua però a capire il perché di divieti come quelli promulgati in occasione di Bologna-Lecce (risultano “validi” solo i biglietti venduti ai residenti fuori Regione fino alle 13 di giovedì, dopo no).
“Questo, nello specifico, è un impedimento che è stato preso per punire i tifosi di Lecce che si sono comportati in maniera sconsiderata (... meglio lasciar perdere...) presso lo stadio Olimpico dove avevano avuto facoltà ad andare.
Ribadisco: noi siamo la Polizia di Stato e abbiamo un’azione univoca e nazionale, e siamo una garanzia per voi cittadini di uniformità di trattamento (ah, beh, sì....)e di salvaguardia dei vostri diritti identica dappertutto (no comment).
Essendoci stati comportamenti scorretti, c’è stata da parte del CASMS (organismo di cui fa parte anche la Lega Calcio) (Non mi risulta: la Lega Calcio fa parte dell'ONMS, non del CASMS http://www.altalex.com/index.php?idnot=42771) la volontà di colpire i tifosi del Lecce.”

Come risponde alle considerazioni di addetti ai lavori (come il Direttore Gestionale del Bologna, Pier Giovanni Ricci, intervenuto ai microfoni di “Tempi Supplementari” la settimana scorsa), che hanno affermato l’esigenza di modificare l’attuale “Tessera del Tifoso”?
“Non stiamo parlando dei dieci comandamenti che sono immutabili, ma è un Work in Progress sul quale faremo tutti gli aggiustamenti che riterremo necessari fare.
Uno dei primi è quello che abbiamo rivendicato io ed altri Questori (e che ci sarà concesso a breve visto che verrà emanata una circolare da parte del Ministero degli Interni), cioè la possibilità di avere una maggiore discrezionalità nella collocazione di queste tifoserie differenziate che possono affacciarsi allo spettacolo nei nostri stadi.
Per cui non è da escludere che domani possa entrare nel settore ospiti una tipologia di tifosi e domani l’altro quelli con la tessera in un altro settore.
Lavoreremo d’intesa con il Bologna per concretizzare partita per partita il risultato migliore. Se ci sarà un buon comportamento e una bella collaborazione con la tifoseria (e fino ad ora c’è sempre stata), ritengo che otterremo dei buoni risultati dal punto di vista della sicurezza.
Mi auguro che sottoscriviate tutti la Tessera del Tifoso così da poter andare anche negli Stadi più lontani e pericolosi (????), senza alcun divieto.”
VITTORIO LONGO VASCHETTO-UGO MENCHERINI per TEMPI SUPPLEMENTARI (TELECENTRO)



6 novembre 2010: annuncio: "stiamo cercando, per conto di una televisione che tra un mese passerà al digitale, un tifoso 'appassionato e colorito', che sotto rimborso spese, segua per noi le conferenze stampa, le partite e gli avvenimenti che riguardano la squadra. Quello che ci piacerebbe riuscire a trasmettere è l'ideologia e una visione simpatica dei tifosi della curva". E-mail: redazione@c6.tv
*
E-mail: mi si chiede "ma questo è modo di fare giornalismo?"
LAROMA24.IT – Roma-Lazio, la sfida capitale. Un campionato e una partita, con il primo annichilito dal sopraggiungere della seconda. La partita è il derby, che mette in ballo il primato cittadino, sineddoche di una stagione: la gara appartiene al campionato, ma spesso lo racchiude, lo comprime, lo esalta. Settimane, mesi, trascorsi a guardarsi, a spiarsi, ad annusarsi, poi di colpo contro, all’improvviso uno di fronte all’altro. Roma e Lazio, le due facce
capitoline. Storia del derby della capitale, due volte all’anno (coppe permettendo) la città eterna si ferma. Immobile assiste allo show, alla sfida intestina, che oltrepassa l’ordinaria competizione sportiva per approdare nel confronto tra due dottrine, tra opposti pensieri: romanisti e laziali. Migliaia di individui immersi nella collettività di una fede comune.

Tutto questo è la stracittadina: nella cornice sportiva si contrappongono giallorossi e biancocelesti, immedesimati nei 22 che calcheranno il verde dell’
Olimpico. Dai loro piedi dipenderanno le esultanze e le sofferenze dei rispettivi tifosi, ma in fondo quel che accade sul campo è solo l’epifenomeno
di una sfida che si gioca sugli spalti. Il bello dello spettacolo sarà la scenografia per una volta e non la recita degli attori. La cornice di due tifoserie distanti oltre 200 metri, pronti a fronteggiarsi con cori, striscioni e sfottò che solo un derby sa regalare, ognuno nella propria storica dimora: la
curva Sud per i romanisti, la curva Nord per i laziali.

CURVA NORD – Le origini del tifo laziale si fanno risalire sul finire degli anni ’60 in un luogo inedito: la curva Sud. Infatti, i vari ‘Tupamaros’,
‘CAST’, ‘Vigilantes’, ‘Ultras’, gruppuscoli di giovani ‘attivi’ nei tumulti del ’68, si ritrovano a supportare la propria squadra dagli spalti della Sud, oggi
nido del tifo romanista. Vi rimarranno fino al 1979, l’anno della morte di Paparelli. E’ una domenica d’ottobre, è di scena il derby capitolino e dalla
Sud, occupata dai giallorossi, parte un razzo che colpirà mortalmente il trentatreenne tifoso laziale. Rimarrà una delle pagine nere nella letteratura
stracittadina. Nello stesso anno gli ‘Eagles Supporters’, nati un paio d’anni prima, decideranno per la migrazione in curva Nord. Balzano immediatamente dall’altra parte anche il resto della tifoseria (che nel frattempo si è riunita nel Commandos Monteverde Lazio), fatta eccezione per i ‘Viking’ che tarderanno il passaggio di due anni. Comincia da qui la storia dei laziali con la curva Nord.

Otto anni più tardi l’attraversamento dell’Olimpico, nel 1987, irrompe sulla scena un altro gruppo: gli ‘Irriducibili’, nati dall’Associazione Mr Enrich (l’
omino raffigurato sferrante un calcio nel simbolo del gruppo). Saranno portatori di cambiamento: in basso uno striscione di oltre 10 metri, il tifo
non prevede più il supporto dei tamburi ma si appoggia solo a cori “all’inglese”, nasce anche il merchandising del gruppo. L’ingresso degli Irr sposta
definitivamente l’asse politico del “governo Lazio” sull’estrema destra: simboli politici e cori razzisti faranno spesso da sfondo ad ogni partita dei
biancoazzurri. Il loro avvento è seguito a distanza di cinque anni dall’arrivo di Cragnotti, l’uomo che restituirà una caratura internazionale al club di
Formello.

Il ritorno in Europa è anche l’opportunità per stringere gemellaggi europei come con gli aficionados del Real Madrid o i fan del Chelsea, da affiancare
alle amicizie nazionali con la curva Nord dell’Inter, oltre a quelle con triestini e veronesi, per affinità “ideologiche”. Fino al nuovo millennio che
si apre con lo scudetto conquistato e migliaia di tifosi laziali a manifestare in Via Allegri per i torti subiti nel campionato precedente, quindi, nel 2002,
per i 15 anni del gruppo-capo della Nord, viene assegnato dalla società il numero 12 alla tifoseria, emblema di una superiorità numerica dovuta all’
incitamento di ‘Irriducibili’ e colleghi. La Nord cambia definitivamente fisionomia: spariscono i ‘Viking’, si ridimensiona fortemente la ‘Banda
Noantri’, rimangono al timone gli ‘Irriducibili’ e i ‘C.M.L. ‘74’, affiancati nel 2006 dalla nascita del ‘Sodalizio’, sostituto della tramontata Associazione
Italiana Lazio Club.

Quindi il 2007, l’11novembre, quando il mondo laziale piange un’altra vittima. Stavolta lo stadio e il calcio c’entrano ben poco: Gabriele Sandri muore nel
piazzale di un autogrill in provincia di Arezzo, tappa intermedia di una trasferta laziale a Milano. Da quel giorno, il volto di Sandri campeggerà sulla vetrata che divide la Nord dal rettangolo di gioco. Due anni e mezzo dopo al 26enne sarà intitolata anche il settore del tifo biancoazzurro: diventerà Curva
Nord Gabriele Sandri. Il declino è in agguato: l’avversione nei confronti del nuovo presidente Lotito e il logorio di un gruppo ventennale condannano
all'epilogo: l’atto finale è l’entrata in Nord della Polverini, in un Lazio-Bari. Arrotolato lo striscione degli ‘Irriducibili’ (marzo scorso), pochi mesi
dopo aver bissato l’esperienza del tifo al contrario in chiave anti-romanista (Lazio-Inter), si scioglie anche la Curva Nord “a fronte dell’ennesimo scempio
perpetrato per far disinnamorare i tifosi e allontanare la gente dagli stadi” si legge nel comunicato di congedo: lo scempio ha nome e cognome preciso,
Tessera del Tifoso. Si chiudeva così un’era di tifo laziale con un campionario di coreografie di primo livello, suggellate da striscioni dal politico (come
puntualmente avveniva quando si presentava il Livorno ma anche in qualche derby) alla goliardia cittadina (come “Noi oltremanica, voi a Torvajanica”
oppure “Fate il vostro gioco: noi poker servito” riferito ai quattro derby vinti nella stessa stagione dalla Lazio).

CURVA SUD – La storia del tifo romanista affonda le sue radici, come per la controparte laziale, in una miriade di piccoli gruppi frastagliati prima che,
all’alba del 1977, sorgesse il Commando Ultrà Curva Sud (spesso abbreviato in CUCS), dall’unione di ‘Boys’, ‘Pantere’ e tutti quei gruppi, esclusi i
‘Fedayn’, che affollavano singolarmente gli spalti della Sud. Nasceva il più grande gruppo romanista, ma l’idillio durerà lo spazio di una decade: a
frantumare l’unione dei tifosi giallorossi è Manfredonia Lionello, giunto nella capitale nell’87, ex Juventus e Lazio con annesso coinvolgimento nello scandalo scommesse. Il curriculum, come naturale, non adatto per entrare nelle grazie dei tifosi.

Le due anime del Commando entrano in conflitto: da una parte chi, pur non avendone condiviso l’acquisto, preferiva non fischiare il calciatore; dall’altra il nascente GAM (Gruppo Anti Manfredonia) rimaneva sulla linea precedente all’acquisto, fischi, contestazioni e striscioni accompagnavano le prime uscite
giallorosse dell’ex Lazio. Il 2 settembre del 1987 segnerà il punto di non ritorno. In un Roma-Genoa di Coppa Italia disputato allo stadio Flaminio, il
CUCS-GAM espone uno striscione eloquente che recita “Indegno, levati quella maglia”. Ne nacque una rissa, con tanto di accoltellamenti. La Sud è dilaniata: i ‘Fedayn’ aumentano ulteriormente il distacco dal resto della tifoseria, riappare lo striscione dei ‘Boys’, i due CUCS sono agli estremi della curva, sul muretto lato Monte Mario stazionerà il “vecchio” CUCS, sull’altro versante, lato Tevere, troverà dimora il GAM (che continua ad astenersi dal tifo quando in campo c’è il pomo della discordia). E’ la fine del Commando Ultrà. Nascerà ‘Opposta Fazione’ da una frangia del GAM, si sfalderà anche il resto del CUCS, nonostante il vano tentativo di riunificazione pochi anni più tardi, nella stagione 1993-94. Sono anni tortuosi per la curva Sud che assiste alla chiusura di un’era, la stagione del CUCS tramonta assieme al vecchio millennio.

“Il cammino non sarà facile e neanche di sicura riuscita. Ma se anche stavolta non riusciremo a fare una curva unita allora è proprio finita per i prossimi
vent'anni” si legge in un volantino distribuito alla prima casalinga del campionato 1999-00. Urge ripartire, in nome della Roma. Il nuovo corso porta
via i tamburi dalla Curva Sud, gli As Roma Ultras manterranno le redini del tifo, con uno scioglimento nel mezzo, fino al 2004, mentre in trasferta i
gruppi si riuniscono sotto lo striscione ‘Curva Sud 1973’. La situazione è ancora in ebollizione con una divisione ‘ideologica’ tra parte alta e bassa del
settore, mentre sui ‘muretti’ hanno preso posto ‘Ultras Primavalle’ e ‘Ultras Romani’. Nonostante ciò è costante e impagabile l’appoggio che la Sud riversa
per la Roma, arrivando fino alla cavalcata dello scorso campionato che portò l’onda giallorossa ad inondare Bari (13000 presenze), Parma (8000 al seguito) e il finale di Verona (20000) con la poetica chiosa del “Chi tifa Roma non perde mai”, a conferma di una fede imprescindibile.

Curva Sud e Curva Nord, viscere del tifo romanista e laziale, nonostante l’avversità alla Tessera del Tifoso che ne ha violato l’atavico sogno, saranno
nuovamente lì, l’una di fronte all’altra pronte ancora ad illuminare la stracittadina con le loro coreografie, a comporne la colonna sonora con i loro
cori. Sul campo ne scendono 22, ma è come se ce ne fossero 80000, in una schizofrenica danza di passione e sentimenti, in cui alle gioie degli uni
corrisponderanno diametralmente le sofferenze degli altri. Ma il derby è lì, dove la partita non si vede, ma si vive.
Mirko Bussi
 "ALLORA APPARTE IL FATTO CHE SU QUESTO ARTICOLO COSA C'E SCRITTO DEL DERBY APPARTE LA STORIA DELLA CURVA SUD E NORD???CHE POI TROVI SU WIKIPEDIA E FAI COPIA E INCOLLA PER SCRIVERE UN ARTCOLO------ POSSO FARE IL GIORNALISTA ANCHE IO???? SAREI MEGLIO ALLORA APPARTE IL MIO ITALIANO, ALMENO MI INFORMO,SO CHE NON CI SARANNO 80MILA PERSONE A CASUA DEL DIVIETO VENDITA "RAZZISTA/SESSISTA/ETA" DEI BIGLIETT IN TEVERE,FORSE LE CURVE E DISTINTI SARANNO PIENI MA SENZA CLORE STRISCIONI E COREOGRAFIE...MA QUEST DOVE VIVE???
SPERO AVRA 70 ANNI UNO CHE SCRIVE QUESTA MERDATA NON POSSO CREDERE CHE UN RAGAZZO DELLA MIA ETA SIA COSI ADDORMENTATO O SCHIAVO EL SISTEMA E DELLA DITTATURA
BOICOTTA IL DERBY DEL TESSERATO COMBATTI E RIMANI FUORI.....UNITI SI VINCE!".
In realtà alcuni articoli vengono scritti anche e soprattutto attingendo su internet... la cosa che semmai fa sorridere è l'impostazione del pezzo: sembra che questo derby sia come tutti quelli del passato, con coreografie, striscioni e via dicendo. Evidentemente qualcosa è sfuggito.
Mi si chiede: "Lorenzo che fine ha fatto Roberto Stracca? E' da circa un mese che non aggiorna la sua rubrica su corriere.it e il dubbio mi tormenta. Spero non l'abbiano fatto fuori per i suoi post sulla tessera del tifoso... Andrea". L'ho notato anche io. Però la sua rubrica c'è, speriamo torni presto.
Giustamente mi viene segnalato che questa "notizia" è troppo bella...
Chi segue questo articolo si ricordi questa cosa, perché è la più grossa stronzata che abbia mai avuto modo di leggere. Non potevo usare un termine più educato: una stronzata è una stronzata!

L'indiscrezione del rapace da combattimento non può che essere una intuizione dell'articolista. Per quanto riguarda il "momento di pericolo per l'altra tifoseria" rappresentato dal pollo volante, paventato dal Dott. Tagliente, non capisco come possa costituire un momento di pericolo per i romanisti e non per gli stessi laziali: forse un rapace distingue i colori e decide di aggredire i rivali giallorossi e non i laziali? Queste sono dichiarazioni ad uso e consumo della massaia di Vigevano e dei giornalisti decerebrati che non sono capaci di fare domande. Del resto il Questore di Roma non poteva certo dire che non era in grado di evitare che decine di minuscoli fischietti da richiamo entrassero allo Stadio Olimpico, con il rischio che il simpatico pennuto - già appostatosi la volta scorsa sul tetto dell'Olimpico - non facesse la fine dell'aquila del Flamengo, finita nel settore del Fluminense e trasformata in brodino da carne dai biancorossoverdi che non si aspettavano una grazia simile dal cielo. L'articolo prosegue con la favoletta - perché di questo si tratta - dei napoletani di Terzigno, già smentita ieri dalla Digos. Purtroppo questo è il giornalismo in Italia, per lo meno quello di regime. Dobbiamo rassegnarci ad informarci su internet. L'unica cosa vera, probabilmente, è la prima parte del titolo. C'è da avere paura di uno Stato che intende reprimere il dissenso andando ben al di là delle sue leggi. Chi volesse quindi contestare pacificamente contro questo derby-farsa, stia bene attento perché la "tolleranza zero" di cui parla il Questore Tagliente l'abbiamo vista già con quanto accaduto sul treno che riportava a Lecce i tifosi giallorossi (vi rimando al riguardo alla lettera inviata dalla passeggera del treno pubblicata da Il Giornale). Suggerisco pertanto di portare telecamere e telefonini con mezzi di ripresa visiva che consentano di documentare quanto avviene.
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E-mail: "Ciao Lorè, sono Angelo di ritorno stanotte "dall'odissea di Basilea". Ti scrivo perchè ho letto la mail su quel buffone de Di Canio che a livello di maglie,vale come Ibrahimovic.Di seguito un coro adatto,ideato dal grande gruppo che opera in Nord e che a Basilea ho avuto il piacere di conoscere da vicino.
LAZIALITA'..
MA DI CANIO QUANTE MAGLIE C'HA..?
E CHINAGLIA MA DO CAZZO STA'?
11 ANNI IN SERIE B..
 "Sincerità"  Arisa
BOICOTTA ORA O ACCETTA PER SEMPRE TUTTI ALL'OBELISCO!".

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Mi viene poi segnalato che la Società Autostrade S.p.A. ha ignorato le 25mila firme con cui veniva richiesto di poter apporre una targa per cirodare Gabriele Sandri.
Purtroppo, nessuna sorpresa, visto che Autostrade S.p.A. siede al tavolo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e quindi Gabriele Sandri non è mai esistito.
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Liverpool/Napoli, i media inglesi (e quelli italiani ovviamente), non hanno riportato nulla riguardo gli incidenti: questo il resoconto di un tifoso che si è autodefinito neutrale che ha assistito agli eventi. Si parla di modello inglese, ovviamente:
"Calcio di inizio alle 20.00
ore 18:00: un primo gruppo di Liverpool *****, composto da persone di più di 30 anni, cammina intorno alla Kop. Alcuni tifosi del Napoli fuori la Kop che cammin ano, non sono sicuro fossero ultras ma di certo non dovevano stare lì dopo quanto accaduto a Napoli. I tifosi del Liverpoool hanno attacato i tifosi del Napoli ed è venuta fuori una bella rissa anche se i tifosi del Napoli sono poi scappato, lasciando 6 o 7 compagni a terra a prendere pugni.
ore 18:30 un gruppo di 20-30 Napoli che sostavano vicino alla Centenary stand vengono individuati e circa 80 Liverpool li attaccano, ancora una volta i napoletani vanno verso la Polizia ad ottenere protezione.
18:45 sono andato verso il settore ospiti solo per vedere circa 1500 ultras del Napoli circondati da poliziotti in tenuta antisommossa, cavalli e cani poliziottto. Avevano l'apparenza di essere i topo boys del Napoli ma la Polizia li ha circondati giorno e notte.
19:00 I gruppi del Liverpool sono tutt'attorno, tutti vestiti di nero cercando i tifosi del Napoli ovunque. Molti tifosi "normali" del Napoli girano fuori lo stadio ma ormai i Liverpool sono più di 300 e colpiscono qualunque napoletano vedano. I tifosi del Napoli cercano di fuggire passando attraverso i gruppi del Liverpool ma vengono colpiti e scalciati. Alcuni tifosi del Napoli corrono dalla Polizia per chiedere aiuto.
19:20 Alcuni ultras del Napoli, circa 100, sostano in un pub chiamato ''Arkles'' quand la voce corre tra gli Urchins e circa 80 della vecchia scuola corrono verso il pub. La Polizia lì praticamente non c'era perché era occupata a concentrare altri 1500 tifosi vicino il settore ospiti. Il gruppo del Liverpool era armato con "flick knives" e tre balestre. Sono entrati nel pub ed è stato spaccato tutto. Non son o sicuro su chi abbia avuto la meglio perché non sono entrato, ho solo avuto la vista da fuori. Sono state spaccate le vetrine e molti danni ci sono stati da ambo le parti. Una grande rissa e parecchio sangue. Windows were smashed and alot of damadge
done to both sides Id say. Good fight. Alot of blood. Alcuni tifosi del Napoli indicavano fuori quelli del Liverpool che li avevano attaccati.
19:40 Molti Liverpool ancora a caccia, centinaia di ragazzi della vecchia e nuova generazione in cerca. Ma questa volta la polizia viene a sapere di quanto accaduto all'Arkles e circonda tutti i tifosi del Napoli così che non possano muoversi.
During the game: i Liverpool rifanno il gruppo al 'Sandon' pub e ho visto più di 250 lads che bevevano senza essere andati alla partita e quin di erano lì solo per vendetta. All'incirca all'intervallo un gruppo di Napoli senza biglietto sono passati di lì e sono stati attaccati ma sono scappati via.
Ulteriori scaramucce sono avvenute durante il match ma niente di che.
22:00 mentre i tifosi sfollano, gli Urchins sono ancora in giro attorno allo stadio ma i Napoli sono tenuti dietro. Però alcun i tifosi del Napoli erano nei settori di casa e quindi sono stati lasciati uscire. Errore fatale, perché ancor una volta sono stati picchiati tutt'intorno allo stadio. Ho visto italiani pragare la polziia di portarli nei loro cellulari e correre alla ricerca di taxi. La polizia metteva i napoletani nei taxi ma gli Urchins li seguivano nel traffico, picchiandoli all'interno. Direi che circa 30-40 Napoli sono stati picchiati, mentre il grosso dei napoletani veniva tenuto all'interno del settore ospiti. Gli Urchins hanno beccato i napoletani come potevano, esattamente come avevano fatto i napoletani a Napoli.
23:00 Il principale gruppo del Napoli, più di 300, viene scortato dalla polizia mentre circa 80 Urchins li attaccano vicino allo stadio dell'Everton. Circa 60 ultras del Napoli si sono fermati e hanno combattuto ma è durato solo 20-30 secondi perché la polziia a cavallo ha caricato.
CONCLUSIONi: Il Liverpool ha avuto un grandissimo gruppo. La migliore mob ad Anfield da molti anni. Moltissimi della vecchia scuola (più di 40 anni) sono tornati. Napoli deludenti, troppi tifosi normali picchiati mentre gli ultras erano circondati dalla Polizia., ma alcuni hanno cercato di scappare e combattere, ma non nel modo che mi aspettavo.
Quelli sopra descritti sono gli incidenti che ho visto, probabilmente la maggior parte. Sei tifosi del Liverpool arrestati, così come uno del Napoli.
I media inglesi hanno protetto l' "English game'' perché lo hanno voluto lasciare idilliaco, visto che non hanno riportato alcun incidente".
In realtà, vista la vastità della cosa, qualche media inglese ne ha parlato, sia pur rovesciando le colpe sugli ultras italiani:
http://www.liverpoolecho.co.uk/liverpool-news/local-news/2010/11/05/fans-clash-on-streets-after-liverpool-fc-s-win-over-napoli-pics-video-100252-27605622/
Che non si tratti di fantasie è verificabile su http://www.tuttonapoli.net/:
Un tifoso del Liverpool: "Mai visto un caos del genere in città"
"Ho sentito di un poliziotto pugnalato e che hooligans di Leeds, Stoke ed Everton si sono infiltrati".
Dopo la partita di andata contro il Liverpool, la redazione di Tutto Napoli è riuscita a contattare uno dei tifosi del Liverpool aggrediti al centro storico di Napoli. Lui si chiama Tage e dopo il vile attacco subito da alcuni balordi a Napoli non ha voluto parlare, l'ha fatto dopo la partita di ritorno e ha voluto dire la sua: "Ci sono stati, per tutto il giorno, gruppi di tifosi in giro per Anfield Road. Alcuni di questi erano molto esagitati e si scagliavano contro le auto dove a bordo c'erano donne e bambini. Il caos esterno, si è riversato poi all'interno dello stadio dove circa 500 tifosi sono riusciti ad entrare nei settori riservati ai tifosi locali. Personalmente non ricordo una tensione così alta in nessun'altra partita del Liverpool. Sia prima che dopo la partita ci sono stati incidenti. Ho sentito, ma di questo non ne sono sicuro, che un poliziotto è stato accoltellato e che alcuni hooligans dello Stoke, del Leeds e dell'Everton, approfittando della situazione caotica venuta a crearsi, hanno fatto scompiglio". Tage, amareggiato e deluso, conclude: "Non mi è piaciuto quello spettacolo. Però credo che ciò sia dovuto all'atteggiamento di alcuni tifosi del Napoli e da quello che i tifosi del Liverpool hanno dovuto sopportare durante la partita di andata. E' stata, purtroppo, una specie di rivincita".
Qui sotto, qualche scena dagli spalti.

Per la serie: in Inghilterra non ci sono striscioni violenti... 
"Usate acqua e sapone"

Per la serie: in Inghilterra non entrano gl striscioni... uno striscione che insulta il Ministro degli Interni

Per la stessa serie:
"Napoli merda"

Striscione che ricorda che non si è del Napoli solo ad Anfield Road
*
Inter/Brescia, comunicato bresciani:
La libertà non ha prezzo… la dignità nemmeno!
Tutti a Milano!
Spett.le redazione,
con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato:
“I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la trasferta di Milano di sabato 6 novembre in pullman. Costo della trasferta 10 euro.
Chi fosse interessato a partecipare può iscriversi o prenotarsi da domani (giovedì 4 novembre) presso il “Bar Albo” in via A. Inganni 10 o al bar “Galilei” in via Galilei 79 in città. Per informazioni tel. ********* ”.
Soli contro tutti!? Speròm de no!
Quando quest’estate abbiamo deciso di difendere la nostra dignità e la nostra libertà, e -per questo- non abbiamo fatto la tessera del tifoso (strumento di controllo di massa discriminatorio, inutile e al limite della costituzionalità), sapevamo benissimo a cosa saremmo andati incontro: limitazioni, divieti, discriminazioni, paradossi, isolamento, dissociazioni, e soprattutto indifferenza.
Mai avremmo pensato però che i primi sintomi di tutto questo arrivassero dalla nostra società, brava nell’ignorare i propri tifosi -o almeno la parte di essi non tesserata- ed incapace di spendere una parola non solo in loro difesa, ma anche a tutela di una tifoseria -patrimonio sociale- sempre più distante e ridotta (in questo dovrebbero prendere esempio da società come la Sampdoria, e non ci riferiamo ovviamente al caso Cassano).
Brescia vs Cittadella e Brescia vs Napoli infatti dovrebbero far riflettere molti, soprattutto dal punto di vista delle presenze allo stadio (688 spettatori in Coppa e molto meno dei cinquemila comunicati dalla società in Campionato!).
Ma -purtroppo- sappiamo tutti che le sirene di Brescia vs Juventus stanno già ottenebrando le prime importanti avvisaglie. Il pienone che si preannuncia mercoledì sera infatti, nonostante i prezzi e gli orari non certo ideali, faranno dimenticare velocemente la nostra legittima protesta riguardo il caro-prezzi e la tessera del tifoso, e rilanceranno -per l’ennesima volta- questa sciagurata abitudine di prendere i tifosi per il collo o -peggio ancora- per il naso.
Anche per questo sabato saremo a Milano.
Per tentare di:
-far riflettere la società e fargli possibilmente cambiare direzione (pena l’isolamento, il loro questa volta);
-difendere i nostri/loro diritti;
-difendere i nostri spazi, soprattutto in una società sempre più egoista, priva di valori e di punti di riferimento;
-lottare per la nostra storia e le nostre tradizioni, ormai stravolte (perfino l’inno sarà cambiato e chiamato -udite udite- “Cuore Biancoazzurro”, proprio come la tanto vituperata tessera imposta ai tifosi bresciani. Una coincidenza o una provocazione?).
Saremo a Milano soprattutto per la nostra Maglia, valore inossidabile dal quale ripartire, possibilmente tutti insieme.
P.S. Nei prossimi giorni renderemo pubblica l’intera iniziativa.
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi i nostri più cordiali saluti.
*
BIANCHI vs BLU
La rivincita
Milano
SABATO 06 NOVEMBRE 2010
Spett.le redazione,
               con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato:
“I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la rivincita fra amici: BIANCHI vs BLU.
L’appuntamento è per le ore 17.30 in Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale) a Milano (partenza in pullman da Brescia alle 16.00 dal Piazzale OM. Costo 10 euro).
Non si sono ancora spente le polemiche per il contestato match giocato a Roma.
Di conseguenza, siamo stati costretti a ripetere la sfida in un incontro che questa volta sarà giocato ai piedi della Madonnina.
Protagonisti saranno sempre gli Amici del gruppo Ultras Brescia 1911. Gruppo non tesserato, non omologato e -soprattutto- non rassegnato a queste nuove logiche repressive che nulla hanno da spartire con il gioco più bello del mondo (un calcio senza divieti e limitazioni, fatto appunto di emozioni, di valori e soprattutto di tifosi!).
Ancora una volta si tratterà quindi di un incontro “vero”, fatto di passione, sacrificio e sentimenti, per ribadire l’unico calcio che amiamo in un campionato che -per noi non tesserati- si sta delineando come il più infelice ed assurdo in assoluto.
Questo anche a causa della nostra società. Una società “dormiente” che non ha mai speso una parola a difesa dei diritti dei propri tifosi, parte integrante -e a volte decisiva- nella storia della Leonessa.
Noi non abbiamo mai chiesto nulla di materiale al Brescia Calcio.
Ci aspettiamo però che la nostra società si faccia finalmente sentire nelle sedi opportune, per difendere un patrimonio sociale (ci riferiamo alla tifoseria del Brescia, ovviamente) unico e insostituibile.
Anche perché i tifosi andrebbero considerati sempre, non solo durante la campagna abbonamenti o alla vigilia di partite decisive.
Per informazioni tel. **** (Diego). ”
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi i nostri più cordiali saluti.
Brescia 1911 Curva Nord
P.S. Per la cronaca, anche la trasferta di Bologna ci è vietata. Lo diciamo soprattutto per la società, nel caso si fosse finalmente accorta della situazione paradossale vissuta -loro malgrado- da centinaia di bresciani.
P.P.S. Sempre sabato, subito dopo la partita, è nostra intenzione recarci in corteo fino a Piazza Duomo. Non prima però di aver salutato il mister e la squadra.
*
Roberto: "Siamo all' assurdo....
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/11/05/decreto_pisanu_abolito_wi_fi_libero_maroni.html
tralasciando il fatto che sono assolutamente favorevole al WI-FI GRATIS ma non al WI-FI LIBERO (sul web si possono commettere tanti reati quando si è identificabili, pensa se si puo' essere anonimi....) ma sembra una presa per il culo paragonandola alla TdT...quando l' onorevole ministro parla di carte d' identità..... per il wi fi gratis potrebbe essere sufficiente registrarsi una volta sola, con l' invio del documento..... e per lui e' un casino....pensa per noi ogni domenica.... malimortaccisua".
*



5 novembre 2010 (pomeriggio): e-mail: "Mi si è strappato il cuore quando ho ho preso la decisione di non andare. Mi costa tanto. Molto più che non fare l'abbonamento. Normalmente il derby lo comincio a "sentire" settimane prima. Stavolta poi, con "loro" in testa ancora di più....Eppure mi fermo e rifletto. Cosa c'ha oggi il derby di quello che ho conosciuto in passato. Di quella passione immensa che prende forma con le coreografie, con i cori, con gli striscioni goliardici e di scherno?
 NIENTE. ASSOLUTAMENTE NIENTE!
Abbiamo vissuto anni (tra alti e bassi) dove il tifo e la passione per un appuntamento unico nel suo genere attirava l'attenzione dei media del globo.
E non perchè in campo ci fossero due squadre di chissà quale rango.
L'attenzione di TUTTI è sempre stata principalmente rivolta a quello che le due curve avrebbero escogitato. Senza nulla togliere alle altre stracittadine italiane o straniere, il Derby di Roma ha rappresentato per decenni il punto di riferimento per chiunque volesse vedere cosa significasse la parola DERBY.
 Oggi i provvedimenti REPRESSIVI di Maroni e Tagliente svuoteranno l'evento del suo significato più profondo. LA RAPPRESENTAZIONE COREOGRAFICA della rivalità. Niente striscioni, niente coreografia, niente fumogeni, niente megafoni o tamburi. Niente tifosi in Tribuna Tevere ( a meno di essere una
donna, un ultrasessantenne o un minore di 15 anni). Il tutto perchè costoro, quelli che hanno una RESPONSABILITA' ISTITUZIONALE, non sono in grado di GESTIRE L'ORDINE PUBBLICO. La loro incapacità si misura in atti repressivi inconcepibili e DISCRIMINATORI! Non sanno fare opera di prevenzione, non
sanno interagire come interlocutori credibili con le controparti ed i rappresentanti delle curve, il cuore del tifo. Hanno preferito ignorare il tutto e delegare in primis ad un pezzo di plastica (la Tessera del Tifoso) e successivamente ad una iniziativa SOLAMENTE REPRESSIVA,  l'idea di ordine pubblico. Una cosa del genere per me è inconcepibile. Inaccettabile. Assolutamente da combattere.
E quali armi ho, io ultras, io tifoso acceso per far notare tutto questo? DISERTARE IL DERBY DELLA TESSERA E DELLA REPRESSIONE!!
Nel momento in cui TUTTO IL MONDO si aspetta lo "lo spettacolo degli spalti".... fargli trovare il vuoto ed il silenzio".
Dal mio punto di vista, poi, non voglio nemmeno offrire la sponda ai diffamatori di mestiere, ai depistatori che già oggi "preconizzano" improbabili alleanze tra romanisti-laziali-napoletani per portare scompiglio....tirando in ballo addirittura i "disoccupati organizzati" partenopei che verrebbero ad ingrossare le fila di chi eventualmente decidesse di manifestare il dissenso rimanendo fuori dall'Olimpico domenica pomeriggio, solo per creare disordine e scontri.
Sono certo che ci saranno provocazioni, e che "qualcuno" cercherà lo scontro per riversare il solito barile di merda sugli Ultras. Diranno che sono i soliti delinquenti che attentano alla tranquillità domenicale delle famiglie che vogliono andare allo stadio (sarà...ma a quanto pare per andare in Tevere una famiglia dovrebbe avere un padre di almeno 60 anni, un figlio minore di 15 ed una mamma di non meglio precisata età.... se invece la famiglia è fatta da un papà di 55 anni, un figlio di 18, ed una mamma....beh...solo questa potrà entrare....alla faccia del "riportiamo le famiglie allo stadio"). Diranno che la tessera del Tifoso funziona perchè lascia fuori i facinorosi (Però la vendita libera per distinti e curve OSPITI era effettivamente LIBERA...senza vincolo di "tessera")... Io non sarò presente. Gli lascio il DESERTO dentro e fuori. Diranno che il Derby è stato spettacolare.... (tanto non inquadrano mai le curve se queste hanno striscioni di contestazione...).....Vediamo se stavolta riusciranno ad inserire l'AUDIO di un tifo che non ci sarà (perchè checchè se ne dica senza ultras le curve non cantano). Vediamo se i tifosi Tesserati saranno in grado di offrire uno spettacolo coreografico di livello....Mi sarebbe piaciuta la solidarietà di chi ha sottoscritto la tessera. Probabilmente arriverà. Probabilmente no. Lascio a loro l'onere e l'onore di tifare e fare ..."Derby".... vediamo se ci riuscite.  IO NO, IO NON VENGO, IO VI LASCIO IL DESERTO! Lo avete voluto voi il DESERTO. Voi che avete pensato e applicato la REPRESSIONE con la tessera, i tornelli e i divieti di "colore e fantasia".
Io non andrò al Derby e nemmeno mi avvicinerò all'impianto. Probabilmente, con la morte nel cuore, me andrò con il mio nipotino a villa Pamphilii e
sentirò la radio...come quando ero ragazzino.
Almeno nei miei ricordi, il DERBY sarà e resterà SEMPRE quello del tifo ultras...quello del "TI AMO"..del "Ciao 'Nvidiosi". Quello delle grandi coreografie, del  "C'E' SOLO  L'AS ROMA"..quello che con gli amici si diceva: "annamo 3 ore prima per preparare le buste di coriandoli"... quello dei cori  incessanti....quello degli sfottò scritti ed urlati....
Il Derby di Maroni, della Tessera, della Repressione non mi appartiene!
FORZA ROMA! LAZIO MERDA!
*
Da Repubblica... evidentemente hanno temuto il ridicolo....:
NESSUNA ALLENZA FRA ULTRAS LAZIALI E NAPOLETANI -  Intanto la questura ha organizzato controlli a tappeto ad ampio raggio per la partita di domenica pomeriggio: "Si cercherà di favorire l'afflusso allo stadio con la massima sicurezza". Ci sarà un altissimo livello di guardia per il derby all'Olimpico, ma guai a creare falsi allarmismi. Smentita dalla questura l'ansia per un'eventuale alleanza fra gli ultras laziali ed elementi della camorra inseriti nella tifoseria napoletana, da sempre ritenuta "nemica" dai supporters romani in senso lato. Qualcuno paventava di un'informativa riservatissima girata dai servizi segreti alla Digos di Roma circa eventuali disordini fra ultras laziali per il controllo della Nord. Ma al momento sembra solo una nuvola di fumo. In realtà, tuttavia, da qualche mese la Digos sta monitorando la curva, tornata a ripopolarsi dopo lo scioglimento degli "IRRIDUCIBILI", il 10 luglio in segno di protesta nei confronti dell'introduzione della tessera del tifoso. Qualcuno era tornato a farsi vedere in occasione di Lazio-Milan  affiggendo la scritta "IRR", ma in realtà la Digos sta guardando con attenzione alla possibile nascita di un nuovo gruppo ultras.
Che dire: DIGOS 1- SERVIZI SEGRETI 0
*
Notizie commentate da chi le invia: Questa sera al 'Chiambretti Night' (23,35) andrà in scena un Paolo Di Canio scatenato, che in vista del derby, continua ad affilare le unghie contro Totti.
Secondo indiscrezioni, l'ex-attaccante, inizialmente, si sarebbe espresso sull'aquila Olimpia, che, secondo il suo parere, non dovrebbe volare nello Stadio in quanto lui ama vedere gli animali liberi. Inoltre, avrebbe asserito che la Lazio merita la posizione di classifica che occupa anche se non ama il modo in cui gioca.
Poi le prime scintille sul Capitano giallorosso. Parlando del gioco della Roma, avrebbe definito la squadra troppo lenta per poter supportare Totti, visto ormai sul viale del tramonto dal Di Canio.
Ecco quindi l'accendersi di un alterco con Adriano Aragozzini, presente in studio come opinionista. Aragozzini avrebbe contestato la presenza dell'ex-laziale in studio (chiamato a rappresentare l'anima biancoceleste) in quanto non in grado di rappresentare il cuore della Lazio. Per Aragozzini, infatti, avrebbe giocato troppe poche partite con la Lazio e molte, invece, con altre squadre. Di Canio, a quel punto, si sarebbe difeso parlando di questione di cultura. Avrebbe detto di aver avuto la cultura di andare all'estero, non come altri che, secondo il suo parere, si sarebbero 'ghettizzati' a Roma. Il riferimento a Totti era chiaro. Nel momento in cui l'opinionista avrebbe provato a dire che la scelta del Capitano della Roma era una scelta di vita, Di Canio avrebbe risposto che questa è solo una favola e che, in realtà, Totti non ha mai avuto il coraggio (avrebbe usato la parola 'palle') di andare all'estero. Di Canio sarebbe poi tornato sulla vicenda della sua espulsione in Inghilterra dopo la spinta ad un arbitro. Sempre secondo indiscrezioni, avrebbe riconosciuto il suo errore, dicendo che, però, lui non ha mai sputato in faccia all'avversario come ha fatto il Capitano della Roma. Tutto questo riferendosi ad Aragozzini che avrebbe sempre difeso Totti.
Chiusura su Lotito: Di Canio avrebbe raccontato che l'attuale Presidente della Lazio distribuiva biglietti di Tribuna prima dell'ultima partita-scudetto della Roma."
Se adesso sento qualcuno dire che Dicanio è una bandiera degli ultras mentre Totti va per salotti, l'ammazzo. Se non sbaglio è il mio capitano ad aver azzoppato quella merda di Balotelli mentre Dicanio chiacchierava su Mediaset Premium. Mannaggia ai romanisti, c'avemo sempre da rompe i cojoni sennò non siamo contenti, c'è gente che ha invidiato Dicanio, bravi eccolo il vostro idolo.
Scusa lo sfogo lorè, ma so tutti boni ad attaccà Totti per essere andata a buona domenica (per comprare due apparecchi medici per un ospedale di bambini) ma dov'è la coerenza quando lo fa anche quel maiale di Dicanio?"
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Tesserati delusi:
ciao sono elisa e volevo fare una segnalazione in merito alla ormai nota tessera del tifoso. Premetto che siamo una famiglia di amanti del calcio, io mio marito e i bimbi di 6 e 3 anni, detto ciò quest'anno x permettere proprio ai più piccoli di andare tranquillamente allo stadio, sia a cesena che in eventuali trasferte, abbiamo sottoscritto tutti la tessera.Ora,durante le partite interne ci troviamo praticamente ogni domenica invasi dai tifosi ospiti non tesserati, e ora causa una delle tante restrizioni emanate (questa in particolare riguarda JUVENTUS-CESENA)ci ritroviamo impossibilitati ad andare a Torino, se non nel settore ospiti,ma avendo i bimbi proprio quello si voleva evitare e l'unico modo era sottoscrivere la tessera e invece nonostante ciò siamo ghettizzati come i non possessori.Tutti rimbalzano la palla, la questura dice di chiamare la prefettura, la prefettura ci fa chiamare la questura, poi la società della Juve, la quale dice di non sapere niente (ma non si gioca a Torino? chi devo chiamare l'Inter??????) Insomma in sostanza nessuno sa niente,e chi dice di sapere mette le mani avanti x cautela.Il decreto dice chiaramente che con la tessera si può andare in qualunque settore anche in presenza di restrizioni (x questo si fa la tessera vero MARONI?????) ma incredibilmente NESSUNO SA COSA SI DEVE FARE Ora io vi chiedo, avendo chiamato oramai tutte le utenze possibili: se chiamo l'89-24-24 me lo daranno il numero diretto di Maroni x dirgli due paroline??? Grazie e spero tanto riusciate almeno voi a fare un pò di chiarezza in tutto questo caos che non permette più di godere dello sport più bello del mondo. Grazie ancora Elisa, Luca, Alessandro 6anni e Nicolò 3
 
L'assurdo del calcio: Parma-Sampdoria vietata ai tifosi gemellati - Valanga di critiche dai lettori - Proposta: vendiamogli i biglietti qui
Una decisione più assurda, a Rona,  non potevano prenderla.
Che il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive abbia una visione bislacca dela realtà del tifo lo sapevamo già. Ma la perla di vietare la trasferta a Parma dei tifosi sampdoriani, gemellati a quelli crociati con una amicizia quasi fraterna, è quasi più comico che scandaloso.
Noi siamo i primi a criticare certi eccessi, e continueremo a farlo (così come però cerchiamo di raccontare anche l'altra faccia della medaglia e quegli aspetti del mondo degli ultras che "non fanno notizia", come faremo per il libro Cuori tifosi). Ma a volte l'incompetenza (e speriamo non sia malafede) degli "addetti ai lavori" non fa meno danni. Ed è davvero ora di cambiare musica, e forse è anche ora di mandare a casa qualcuno, perchè siamo tutti d'accordo sulla necessità di combattere la violenza, ma far venire a Parma i romanisti (nonostante le "lame" degli anni scorsi) o gli interisti (dopo la "festa"-scudetto all'asilo del 2008) e lasciare a casa i sampdoriani è da comiche. Finali.   (g.b.)

Qui sotto il comuinicato di ieri, e nello spazio-commenti le reazioni dei lettori. C'è chi propone di disertare lòa gara, e chi invece chiede che i tifosi sampdoriani possano acquistare i biglietti direttamente a Parma. Il dibattito prosegue.

LA DECISIONE DEL COMITATO
 Raffica di divieti per i tifosi di mezza serie A: il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale ha infatti deciso, nella riunione di questa mattina, una serie di limitazioni nella vendita dei biglietti sia per gli incontri di ben 9 squadre impegnate in trasferta nei prossimi turni di serie A sia per le gare di squadre impegnate nei campionati minori. Ecco nel dettaglio le limitazioni imposte, dalle quali sono esentati i possessori della 'Tessera del tifoso'.
- Bologna-Lecce (Serie A) del 6/11/2010, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione Emilia Romagna;
- Ternana-Juve Stabia (Lega Pro) del 7/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi il giorno della gara ai residenti nella Regione Campania;
- Cesena-Lazio (Serie A) del 10/11/2010, divieto di vendita dei taglianti ai residenti Regione Lazio;
- Chievo-Bari (Serie A) del 10/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Puglia;
- Parma-Sampdoria (Serie A) dell’11/10/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Liguria;
- Juventus-Roma (Serie A) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio;
- Fiorentina-Cesena (serie A) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Emilia Romagna;
- Empoli-Atalanta (serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lombardia;
- Piacenza-Novara (Serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Novara;
- Modena-Vicenza (Serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Veneto;
- Bologna-Brescia (Serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lombardia;
- Cagliari-Genoa (serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Liguria;
- Udinese-Lecce (Serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Puglia;
- Alessandria-Salernitana (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania;
- Cremonese-Paganese (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Campania;
- Benevento-Cavese (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Benevento;
- Juve Stabia-Nocerina (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Napoli;
- Reggiana-Spal (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Reggio Emilia;
- Siracusa-Pisa (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Toscana;
- Lanciano-Taranto (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Puglia;
- Brindisi-Catanzaro (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Calabria;
- Siena-Grosseto (serie B) del 15/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Siena;
- Pescara-Ascoli (serie B) del 15/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Abruzzo.
Infine, per le gare Centobuchi-Ancona (Dilettanti) (ahahahahahh!!!)  del 6/11/2010, Montepaschi Siena-Pepsi Caserta (Basket A1) del 7/11/2010 e Civitanovese-Jesina (Dilettanti) del 14/11/2010, il Casms ha determinato la chiusura del settore ospiti.

IL DG DELLA SAMPDORIA: "DECISIONE ASSURDA". Sorpresa e disappunto in casa Sampdoria per il divieto espresso dal Casms ai tifosi sampdoriani non tesserati di seguire la squadra a Parma giovedì prossimo nel turno infrasettimanale. Trasferta che da sempre rappresenta un momento di festa tra due tifoserie gemellate da oltre vent'anni.
«Ai tifosi non tesserati siamo ad esprimere il nostro totale disappunto per una decisione assolutamente priva di logica e di buon senso - ha dichiarato oggi Sergio Gasparin, dg blucerchiato -. Quella nella città ducale è per i nostri sostenitori un’occasione di festa ed incontro con una tifoseria gemellata ed amica. Un rapporto storicamente saldissimo a conoscenza di chiunque operi nel mondo del calcio e che arriva a coinvolgere, al di là delle vicende di campo, anche le rispettive dirigenze e società sportive. Vietare quindi indistintamente a tutti i tifosi della Samp di poter raggiungere Parma appare per U.C. Sampdoria una decisione assurda e assolutamente non condivisibile».
Fonte: Gazzetta di Parma

"Fortunatamente" vietata Parma Samp ai tifosi Blucerchiati.Un doveroso grazie a CASMS e Osservatorio
Apprendiamo con immensa gioia che la temuta partita Parma-Sampdoria verrà vietata ai tifosi blucerchiati privi della Tessera del Tifoso. Fortunatamente la competenza dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e del CASMS ha evitato un'altra domenica di tensione allo stadio Tardini. Come tutti sapranno tra le due tifoserie vi e' un accesa rivalità da almeno vent'anni e, ogni anno veniva puntualmente riaccesa da episodi spiacevoli, specialmente fuori dallo stadio.
Impossibile dimenticare le sbandierate a centrocampo (fortunatamente poi vietate), le partitelle a calcio tra i due gruppi ultras sui campetti di periferia, le immense cene o pranzi prima o dopo la partita, le bevute in compagnia al Bar Gianni, le serate in discoteca in cui Parmigiani e Doriani si divertivano insieme, gli scambi di sciarpe fuori dallo stadio; in definitiva episodi che fanno male al calcio e allo sport! Fortunatamente tutto questo non avverrà giovedi prossimo e a questo punto ci sentiamo in dovere di ringraziare l'Osservatorio (per aver indicato Parma-Sampdoria come una partita a rischio) e il CASMS (per aver vietato la vendita dei biglietti in Liguria) per l'alto grado di competenza dimostrato. Considerando che, l'Osservatorio non è un'entita' astratta ma e' composta da persone che vigilano e lavorano per la nostra sicurezza, ci sentiamo in dovere di ringraziare personalmente i membri che compongono l'Osservatorio stesso e di pubblicare i loro nomi, affinche' la gente che ama lo sport possa ricordarsi di queste persone che noi paghiamo (forse anche troppo poco) per tutelare la nostra incolumita'. Cercando sul sito Internet dell'Osservatorio e su Wikipedia riusciamo a trovare fortunatamente qualche nome. Un doveroso grazie al Presidente Pietro Ieva, al segretario Roberto Massucci e a tutti gli altri collaboratori: Fulvia Beatrice, Sisto Russo, Raffaele Aiello, Mario Papa, Roberto Sgalla (si tratta di colui che gestì la comunicazione del Ministero dell'Interno sia dopo i fattoi del G8 di Genova sia la conferenza stampa di Arezzo dopo l,'assassinio di Gabriele Sandri), Guido Longo, Alfonso Terribile, Marco Minicucci, Fabrizio Carrarin, Michele DeVincentis, Luigi Ludovici, Antonio Di Sebastiano, Stefano Filucchi, Marco Squicquero, Manuela Bertona, Salvatore Lombardo, Biagio Sciortino, Franco Fiumara, Antonio Gallo.
Vi ringraziamo per l'attenzione e la competenza dimostrata.
Siamo sicuri e naturalmente ci auguriamo che queste persone un giorno riescano a fare carriera e possano così ricoprire alte cariche istituzionali.
L'Italia ne ha fortemente bisogno !
Continuate così.
P.S. Dopo queste righe ci vieteranno la prossima trasferta? (statene certi: il dissenso in Italia è vietato, anzi è criminale)
BOYS PARMA 1977
Fomte: sito Boys Parma
Pazzesco: il Casms vieta ai tifosi della Sampdoria la trasferta al Tardini. Ma le due tifoserie sono gemellate da 25 anni
Questa volta il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) ha veramente toccato il fondo, almeno per quanto riguarda il calcio parmigiano.
Il comitato del Viminali, infatti, ha diramato oggi la lista delle partite con divieto di trasferta per i tifosi ospiti, tra questi c'è anche Parma-Sampdoria. Il rischio che possa generare questa partita è incomprensibile dato che le due tifoserie sono gemellate da ben 25 anni. Un periodo nel quale le due tifoserie hanno dimostrato di avere consolidato un forte rapporto di amicizia, in tutti i sensi, tant'è che sono frequenti le partite in cui i due gruppi ultras di Parma e Samp tifano insieme. Momenti di festa e aggregazione; cartoline da spedire a tutto il mondo del calcio.
La decisione riguarda il divieto di vendita di biglietti ai residenti nella regione Liguria. Decisione pazzesca e senza senso. Il Casms, infatti, si esprime solo dopo un'attenta valutazione della situazione e dei rapporti tra le opposte tifoserie. La domanda sorge spontanea: quali sono i fattori di rischio di Parma-Sampdoria in programma giovedì prossimo allo stadio Tardini? La risposta è nessun rischio. Questo basta e avanza per capire che dietro questa decisioni e anche la tanto pubblicizzata Tessera del Tifoso si nascondono logiche che nulla hanno a che fare con il mondo del calcio. Una vergogna. L'ennesima.
Fonte: Sport Parma



5 novembre 2010: finalmente on line di nuovo... La pagina di Basilea/Roma è in costruzione.
Iniziamo con il derby che Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, CASASASASSASSSSS, Prefetti e Questori hanno deciso - riuscendoci - di distruggere:
"Nelle ultime ora sta iniziando a serpeggiare un dubbio velenoso in seno al tavolo tecnico organizzato dalla Questura di Roma. Da oggi parte la vendita libera dei tagliandi per Curva e Distinti Sud. Ne restano 14.000, ne sono stati venduti in prelazione 6.000. In teoria nella tribuna Tevere dovrebbero trovare posto soltanto gli "ospiti" tesserati. In queste ore però, vista anche la prevendita molto fiacca, si sta affacciando l'ipotesi di considerare i romanisti come "ospiti" privilegiati, in quanto concittadini dei laziali. Non è escluso pertanto che la disponibilità della Tevere possa essere più estesa del solito. E i tifosi della Lazio? Potrebbero acquistare il tagliando di Tevere anche quelli non tesserati? La possibilità al momento non è ancora stata minimamente presa in considerazione. Cortesie per gli ospiti, insomma, ma senza dimenticarsi dei padroni di casa...".
"Ospiti privilegiati"? Concittadini dei laziali? Questi sono letteralmente fuori di testa....
Non sono il solo a pensarla così, evidentemente:
Derby, si entra anche senza Tessera del Tifoso
di Marco Anselmi
No, non è uno sbaglio del titolista, è tutto vero. Il derby di Roma del 7 novembre sarebbe la prova che la tanto discussa Tessera del Tifoso non avrebbe alcuna valenza a livello di sicurezza negli stadi. La decisione presa dal Casms (comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) di fatto discriminerebbe i tifosi per sesso e per età, e accantonerebbe la normativa del programma sulla sicurezza negli stadi che vorrebbe il settore ospiti (in questo caso Curva e Distinti Sud) come esclusivo per i tesserati.
In realtà la vendita è libera. Il provvedimento varato dal ministro Roberto Maroni nel caso del derby non serve a granché se non a privilegiare i tifosi che accettano di tesserarsi. Infatti per accedere nel settore ospiti non ci sarà bisogno della tessera del tifoso, contrariamente a quanto scritto sulla circolare amministrativa inviata alle società di calcio dal ministro. Per quel che riguarda la Tribuna Monte Mario non c'è alcuna restrizione se non quella del prezzo 110 €, laziali e romanisti, quelli benestanti, potrebbero essere a contatto in quel settore. Ma il provvedimento più cervellotico riguarda la Tribuna Tevere, ovviamente i tifosi della Lazio abbonati in quel settore (2.800 tifosi circa) potranno andare regolarmente allo stadio come giusto che sia, ma stranamente anche gli abbonati della Roma (3.500 circa) potranno acquistare il titolo d'ingresso. Quello è il settore più pericoloso perché da anni è proprio li che regolarmente sono venute a contatto le due tifoserie.
L'assurdità della decisione è che, oltre agli abbonati romanisti, in Tevere potranno andare anche i bambini under 14, le donne e uomini over 60, lo scenario potrebbe essere dunque questo (anche se difficile accada): da una parte 2.800 e più tifosi della Lazio, dall'altra 3.500 tifosi giallorossi e in mezzo un cuscinetto di donne, bambini e ultra sessantenni. Inoltre i possessori della tessera del tifoso non abbonati non potranno comunque comprare il biglietto della Tribuna Tevere.
Le domande nascono spontanee: Se la Tessera del Tifoso è obbligatoria per acquistare i biglietti del settore ospiti, perché in Curva e Distinti Sud si può entrare anche senza? E ancora: se la Tessera del Tifoso è necessaria per entrare anche quando ci sono delle restrizioni nelle partite a rischio, perché al derby chi la possiede (senza avere l'abbonamento) non può entrare?
Perché è una buffonata, la risposta è semplice!
Altro articolo di Lungotevere.net:
Derby, le contraddizioni del Casms ridicolizzano la Tessera
Biglietti in Sud venduti anche ai non possessori, Tevere riservata a donne, bambini e anziani. Olimpico preannunciato mezzo vuoto
Roma, 1 nov 2010 - A due giorni dalla messa in vendita dei tagliandi per il derby Lazio-Roma, in programma domenica 7 novembre (la Lazio comunica la vendita effettuata di 13.500 tagliandi), fanno discutere le controverse decisioni prese dal Casms soprattutto in merito alle disposizioni inerenti alla Tribuna Tevere. Il Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, dopo aver valutato positivamente la scelta di far disputare la gara alle ore 15, ha disposto la vendita dei tagliandi della Tevere solo alle donne, agli under 14, agli over 60 e alle categorie diversamente abili.
Una scelta quantomeno discutibile che vieta l'accesso al settore a parte dei tifosi operando una discriminazione in base al sesso e all'età della persona, una selezione che poggia su parametri poco oggettivi, che costringerà molti habituè, che non hanno aderito alla Tessera del Tifoso ma che comunque la domenica siedono in Tevere, a dover rinunciare al derby o a dover cambiare il proprio posto a sedere. Si dice sempre di voler riportare le famiglie allo Stadio ma in questo caso, un padre senza tessera che volesse portare i propri figli ad assistere ad una delle partite più spettacolari del campionato, non potrà accomodarsi nella Tribuna popolare, ma si vedrà costretto ad andare nelle Curve o nei Distinti, sicuramente scomodi e poco consigliati per i bambini, o a dover spendere cifre consistenti in Monte Mario.
Altro punto discusso di tale decisione è la mancata considerazione dei possessori della Tessera che però non hanno sottoscritto l'abbonamento, una scelta in contrasto con l'obiettivo di fidelizzazione e con i vantaggi promessi a coloro che hanno aderito al progetto maroniano: "Il titolare della card - si legge infatti sul sito del Ministero dell'Interno - potrà accedere allo stadio anche nei casi di partit soggette a restrizioni". Peccato che, in occasione della stracittadina di Roma, in Tribuna Tevere i tesserati non abbonati non potranno sedere. "La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza all'interno dello stadio" così viene presentata la card dedicata ai tifosi in un vademecum ministeriale che inoltre aggiunge:"Dall'inizio del campionato, l'accesso ai settori ospiti sarà riservata ai soli possessori della tessera"; a ragion di logica, essendo la partita Lazio-Roma, dovrebbero essere considerati ‘settore ospiti' la Curva Sud e i Distinti Sud e dunque, seguendo le predisposizioni del Ministero, dovrebbe essere consentito l'ingresso in queste aree dello Stadio esclusivamente ai soli possessori della Tessera del Tifoso, ma, finita la prelazione per gli abbonati della Roma "dalle ore 10.00 di Giovedì 4 Novembre, alle ore 19.00 di Sabato 6 Novembre - scrive il sito della società giallorossa - avrà luogo la vendita libera dei tagliandi di Curva Sud e Distinti Sud rimanenti". Una scelta oculata, volta ad evitare che le due tifoserie vengano a contatto ma che allo stesso tempo mette il progetto Tessera del Tifoso davanti ad un paradosso: lo strumento, nato - secondo Maroni - per avere maggior sicurezza e per combattere la violenza negli stadi, viene sottoposto a deroga proprio in una delle partite considerate più a rischio e che già in passato è stata scenario di disordini.
Ambiguità, contraddizioni e paradossi che fanno riflettere sulla reale utilità della Tessera del Tifoso nell'ambito della sicurezza. Tali provvedimenti probabilmente renderanno questo derby meno affascinante e spettacolare del solito: gli Ultras, di Lazio e Roma, per protesta diserteranno lo Stadio e dunque si annuncia una stracittadina senza colori, coreografie e striscioni nelle Curve; la Tevere, con circa 7 mila presenze previste, sarà desolatamente semivuota, ma per avere un Olimpico all'altezza della storia dei derby, ci si potrebbero sempre far prestare le sagome dei tifosi utilizzate a Trieste.
Sara Mechelli
saramechelli@lungotevere.net
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Comunque sia, da animalista, penso che la decisione di non far volare il pennuto prima della partita sia stata l'unica cosa saggia decisa dalle Autorità per questo squallido derby... ecco cosa è accaduto alla povera aquila del Flamengo durante il derby con il Fluminense (andare dal minuto 2.09 in poi):
http://www.youtube.com/watch?v=mr0UBBaotoY
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Sempre sul derby, una e-mail: "E' arrivato Lorè...dopo 11 anni consecutivi di presenze è arrivato...dopo 11 anni in cui non sono mai mancato ad una partita in casa, coppe e coppette comprese, è arrivato...non sono sorpreso che sia arrivato, sia chiaro, era naturale che prima o poi ne avrei saltata una...ma sinceramente pensavo che mi sarei trovato sul letto di un ospedale, o meglio a Los Angeles o Tokyo...e invece no...sto qua nella mia città, e non è neanche una decisione dell'ultimo momento, ma è una decisione ponderata decine e decine di volte...domenica non ce vado al derby, e mentre te lo scrivo ci sono ancora biglietti disponibili nelle ricevitorie, potrei uscire, comprarlo e entrare in Curva come sempre da 11 anni a sta parte...ma non l'ho fatto e non lo farò...semplicemente perchè da 11 anni a sta parte i derby che ho vissuto erano altri...i derby che cominciavano 2 settimane prima, quelli degli sfottò, quelli dell'ingresso 4 ore prima, quelli dei 70 mila spettatori, quelli delle coreografie, quelli delle torce, dei fumogeni e dei megafoni, quelli dei bandieroni sul pistino, quelli degli incidenti a Ponte Milvio, quelli delle cariche a Ponte Duca d' Aosta, quelli dei lacrimogeni della celere, quelli che se cantava 90 minuti, quelli più recenti coi laziali e i romanisti a contatto nella Tribuna Tevere, quelli co la curva piena zeppa che nun trovavi posto manco 2 ore prima...in poche parole quelli sentiti, quelli che come dicevamo un mese fa quando t'ho incontrato prima de Roma-Inter, c'avevano na certa atmosfera..atmosfera che ora non c'è più....ce sete riusciti avete distrutto pure quello che era più difficile rovinà..il derby...per questo ho scelto..ho scelto de lasciallo agli altri sto derby...a quelli che che s'acconteano de vedè no stadio co 40 mila spettatroi, na tribuna de donne, anziani e bambini...na Curva che non sarà mai quela de na vorta...nessuna coreografia, niete striscioni, niente megafoni...niente de niente...e che ce vado a fà...pe di "Io c'ero"...no, io non so nato pe accontentamme per questo diverse volte ne ho pagate le conseguenze...ma se ho vissuto derby e partite come quelle che ho vissuto e che porterò sempre co me, è stato grazie a gente che la pensa come me e che come me Domenica non entrerà pe vedesse un derby che non vale manco la pena de esse giocato...te saluto co na provocazione Lorè..."Via le famiglie dagli stadi, ridate il calcio ai legittimi proprietari!".... Giovannino".
Ancora derby: "Ciao Lorenzo, nella mia indecisione se comprare il biglietto di curva nord/distinti nord o rimanere fuori, ho potuto constatare che i nostri distinti costano 30 euro, mentre quelli della LAZZIE 20, come la curva! questo...tanto per la cronaca!".
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Un articolo sull'esilarante servizio di Cristiano Militello di Striscia la Notizia che fa vedere a tutta Italia come sta funzionando il sistema voluto dal Ministro Maroni: http://www.ecodellosport.it/articolo/tessera-del-tifoso-l-inchiesta-di-militello-su-striscia-la-notizia/60423/
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Persino il SIULP di Verona, sia pur da ovvie prospettive di parte, ritiene che la tessera del tifoso sia una... ehm... una stronzata:

Clicca qui per il pdf con la relativa rassegna stampa.
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Notizie da Genova:
"caro Lorenzo, prima di tutto ti aggiorno su domenica scorsa, a cesena gli ultras blucerchiati si sono presentati nonostante l'assurdo divieto del casms il risultato è che sono entrati tutti. quasi tutti avevano già il biglietto, altri sampdoriani comunque lo hanno preso in loco. chi gestiva l'ordine pubblico ha preferito farli entrare dopo un civile conciliabolo. e ha fatto bene visto che non è successo nessun disordine di alcun tipo.
la cosa curiosa è che ora per parma-samp di giovedì prossimo l'osservatorio ha scritto che la partita è a forte rischio.
attendiamo fiduciosi la decisione del casms, in fondo tra boysparma e ultrastito sono "solo" una ventina d'anni di gemellaggio.....".
Parma/Samp a forte rischio! Meritiamo l'esclusione a vita dall'organizzazione di tutti i tornei in ternazionali! Ma ditemi un po', signori del CASSASSSSSMSSS, i Napoletani a Liverpool stavano in 5.000 tutti belli ordinati in uno stadio senza barriere... Sono gli stessi che potrebbero andare in trasferta pure in Italia o no? Com'è che voi non siete capaci a gestirli e gli inglesi sì?
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Passiamo ora ad un'altra rubrica molto attesa, quello della menzogna di Stato.... i fatti di Roma/Lecce. Scrive una passeggera del treno a Il Giornale:
“Buongiorno,
ho letto l'articolo di Claudio De Carli "No ticket no parti: trasferta burrascosa per i tifosi del Lecce" e mi sento in dovere di correggerlo. Forse una delle frasi scritte correttamente in questo articolo è: "è stata violenza gratuita". Ora mi spiego meglio.
Da premettere che mi trovavo, per mia sfortuna, su quel treno e che non faccio parte del mondo dei tifosi ma ero a Roma solo per una gita con il mio ragazzo che si è conclusa molto male. Il treno che portava a Lecce delle ore 23.30 già arriva in ritardo in stazione (quindi indipendentemente dai tifosi che dovevano salire a bordo). Orario di partenza prevista 23.50. Una volta che è arrivato siamo saliti tutti a bordo, io mi sono seduta in uno scomparto a 6 posti. Poco dopo arrivano nel mio stesso scomparso altri due signori (tra cui un sordo-muto) che si siedono vicino a noi. Aspettiamo, aspettiamo e il treno alle 00.30 era ancora fermo in stazione. Chiediamo informazioni e ci è stato detto che i tifosi sul treno non avevano il biglietto e quindi il treno non sarebbe partito. Da precisare che tutti a quell'ora avevano il biglietto tranne pochi tifosi... e già qui la prima mia domanda: è possibile che per poche persone, un treno debba stare fermo in stazione? Perchè non fare scendere quelle poche persone da permettere al treno di partire? O perchè non partire normalmente facendo a queste persone la multa come si fa sempre quando si trovano persone a bordo del treno senza biglietto? A parte queste mie domande alla quale non ho mai avuto risposta, i poliziotti o chi per loro, hanno deciso che anzichè far scendere tutti dal treno (come avevano annunciato prima), sarebbero passati a chiedere il biglietto direttamente sul treno. E qui mi chiedo: che diritto hanno loro di chiedere se io ho il biglietto? Non esistono i controllori o capo treno al quale aspetta questo lavoro? Comunque... arrivano i poliziotti che chiedono in modo molto maleducato (come se avessero subito loro il disagio) se abbiamo il biglietto e di mostrarglielo. Noi rispondiamo di sì glielo mostriamo e qua sorge una piccola discussione con uno dei due signori che c'erano nel mio scompartimento ma che si risolve in giro di un minuto. Appena questi poliziotti procedono, ne arriva un altro (con altri in seguito) che esaltato probabilmente dalla posizione che ricopriva in quel momento, chiede il biglietto al signore e alzando la voce ordina di mostrarglielo velocemente. Al che, il signore sta per mostrarglielo chiedendo quale fosse il suo problema. Risposta del poliziotto: "Qual è il mio problema?!" E lo ha preso a sberle in faccia, sbattendo quel signore contro il vetro del treno (tra l'altro questo "signore" era un poliziotto in borghese che stava rientrando a casa dopo il lavoro). Cioè, vi rendete conto?! Forse è il caso che questa cosa nell'articolo sia scritta e che non venga omessa. Comunque, altro ritardo in aggiunta a quello accumulato poichè il signore è sceso dal treno e lo hanno accompagnato nell'ufficio della polizia per chiarire questo grave fatto. Successivamente, verificato il fatto che tutti abbiano il biglietto, il treno inizia a partire ma c'è un tifoso che blocca il treno nuovamente. Perchè? Tutti avevano il biglietto, il treno era partito... ma che c'è ancora che non va? Certo, il tifoso non era contento di partire perchè i poliziotti avevano trattenuto "ingiustamente" (a sentire lui) il suo amico. Allora, dopo tante discussioni ancora, l'ispettore (così lo hanno chiamato) ha fatto scendere 4 o 5 ragazzi e li hanno trattenuti a terra, facendo finalmente partire il treno verso l' 1.10 circa.
Allora, avendo raccontato ciò che è successo quella sera, dire che "la FS ha prodotto importanti risultati ed ha quasi azzerato i danni e gli abusi" non è del tutto corretto. La FS in primis, non è stata corretta nei confronti dei loro clienti e non parlo solo per il ritardo subito, ma anche per i disagi avuti su quel treno sono rimasta veramente sconvolta dell'accaduto. La polizia invece, non ha dimostrato di essere migliore di quei "tifosi violenti" che a dire il vero, quella sera non ce n'erano. Anzi, vorrei sottolineare il fatto che ho sempre creduto nella polizia e in tutte le forme delle forze dell'odine ma devo ricredermi poiché non ammetto un "errore" (se così si può definire) del genere. Ritengo che per ogni lavoro ci debbano essere delle caratteristiche e forse il fatto di non saper controllare il proprio atteggiamento e per aver superato ogni limite è da ritenersi segnale di allontanamento di questa persona ad un lavoro così troppo impegnativo e importante, tanto da affidargli un'arma.
Cordiali saluti.”
*
Un video: "Ciao Lorenzo, questo video fa venire nostalgia e ricordi... Non so se hai avuto modo di vederlo in passato.
http://www.youtube.com/watch?v=2fng0nLPUa0
Torniamo al derby. Mi sono arrivate diverse segnalazioni per questo articolo delirante de "Il Messaggero", ripreso da diversi giornali... gli "oggetto" delle e-mail erano "Che film è", "Questa è bella" e via dicendo:
IN ALTO A SINISTRA un articolo sulla scoperta da parte dei servizi segreti di un'alleanza stretta tra "la frangia più pericolosa della tifoseria laziale...
che vuole assumere il comando della Curva Nord" ed "elementi o frange poco sportive e più delinquenziali della tifoseria napoletana" (...) "il progetto
criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate tra frange della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. (...) il patto
sarebbe stato stretto con bande di cani sciolti della criminalità partenopea....
si tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel centro di Napoli dei movimenti dei Disoccupati Organizzati. E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l'assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato. (...) Ma non è tutto. L'alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno militare per eliminare dalla Nord i vecchi capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi da smerciare attraverso il bagarinaggio.
+IN ALTO A DESTRA, introdotto e giustificato dalla favola precedente, c'è il secondo articolo "Il questore: tolleranza zero contro i teppisti, aspettatevi
arresti e Daspo"...che rimanda anche a ciò che è accaduto domenica scorsa a Roma ai tifosi leccesi.
+IN BASSO, infine, un articolo sulla presunta minaccia terrorismo e i pacchi bomba negli aereoporti.
Seguendo questi articoli domenica ci sarà la guerra e le forze dell'ordine (lo Stato, il governo, Maroni) salveranno i veri tifosi (tesserati e pecore) e i
veri manifestanti (chi sta davanti alla tv e parla da solo o, meglio ancora, sta solo e zitto) dagli ultras ovvero dai violenti, dai terroristi, dai criminali
in cerca di soldi, gli stessi che protestano per le strade piene d'immondizia o per la mancanza di lavoro. Fabrizio".
L'articolo merita di essere pubblicato per intero, perché credo si tratti di una delle più belle opere di fantasia degli ultimi anni:
(Il Messaggero – M. Martinelli) L’informativa è arrivata in Questura nei giorni scorsi. Dettagliata, precisa, inquietante. Suona più o meno così: una frangia della tifoseria laziale, forse la più pericolosa, quella che vuole assumere il comando della Curva Nord colmando il vuoto di leadership provocato dall’abbandono dei vecchi capi degli Irriducibili, avrebbe stretto un’alleanza scellerata con ”elementi o frange poco sportive e più delinquenziali della tifoseria napoletana”. Li hanno definiti così, gli uomini dell’intelligence che nei giorni scorsi hanno informato i vertici della Questura di via San Vitale e, soprattutto, il capo della Digos capitolina, Lamberto Giannini, che già da tempo aveva messo sotto la sua lente di ingrandimento le gradinate più politicizzate della Curva Nord dell’Olimpico.
Ma l’allarme non consiste semplicemente nella notizia di questa saldatura. A fare scattare misure di prevenzione straordinarie è piuttosto l’informazione, proveniente da ambienti considerati attendibili, che proprio domenica in occasione del derby Lazio-Roma si possa consumare una sorta di regolamento di conti interno alla Curva Nord, con l’ala dei ”duri” biancoazzurri spalleggiata da elementi del tifo violento partenopeo da una parte e, dall’altra, quel che resta degli Irriducibili. Che probabilmente sono ancora inconsapevoli della nuova dimensione assunta dalla contrapposizione interna al tifo biancoceleste. In questo scenario, per ora solo prefigurato dagli investigatori, potrebbe verificarsi una sorta di caccia all’uomo da parte della frangia più dura della tifoseria biancoceleste, sostenuta militarmente dai napoletani che per l’occasione si infiltrerebbero in Curva Nord (questa è davvero stupenda!!!!).
Il progetto criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate (e certo, sulle gradinate, tanto mica ci stanno le telecamere che ti riprendono pure se ti scaccoli...!) tra frange di tifosi della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. Sarebbe lo scontro finale, nel momento di massima visibilità mediatica come può essere la stracittadina romana, per affermare il predominio di una sola ala della tifoseria. Per lanciare un messaggio preciso agli altri gruppi di sostenitori e anche alla proprietà, da sempre contestata dai gruppi storici della Curva Nord.
Secondo le informazioni veicolate dal nostro intelligence in Questura, il patto criminale sarebbe stato stretto con bande di ”cani sciolti” della criminalità partenopea, non affiliati in maniera stabile a nessuna delle famiglie che si dividono il territorio campano, ma che tuttavia sarebbero veri e propri esperti di guerriglia urbana (questa anche è spettacolare).
Secondo gli 007 (se la disinformazione e l'allarmismo non fosse una precisa strategia di Stato, ci sarebbe da preoccuparsi dei nostri 007), si tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel centro di Napoli dei movimenti dei ”Disoccupati organizzati” (anche questa è veramente incredibile).
E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l’assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato.
Ma non è tutto. L’alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno ”militare” per eliminare definitivamente dalle gradinate centrali della Nord i vecchi capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale (che non esiste più) e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi (biglietti falsi???? Ma quali biglietti falsi!!!) da smerciare attraverso il bagarinaggio.
In altre parole, in cambio del sostegno per gli eventuali scontri di domenica allo stadio, i napoletani acquisirebbero una sorta di predominio nel mercato illegale dei biglietti (soprattutto contraffatti) intorno all’Olimpico, oltre che la garanzia di poter produrre e vendere bandiere, sciarpe e magliette non ufficiali, occupando con nuovi banchi i punti strategici intorno allo stadio. Il tutto proprio nell’anno in cui il primo posto in classifica e le condizioni di forma della squadra stanno già facendo lievitare gli affari nel settore dei gadget della tifoseria.
Un articolo incredibile!
Poi una e-mail:
"Ciao Lorenzo, ti giro due link molto interessanti...
http://www.nocensura.com/2010/11/caso-raciti-le-verita-nascoste.html
http://www.nocensura.com/2010/11/le-ville-della-vedova-raciti.html
…per la serie un caso molto chiaro…".
*
A Cesare quel che è di Cesare:
"Caro Lorenzo, troppe volte abbiamo criticato la struttura organizzativa della nostra società. Stavolta voglio ringraziare il servizio clienti dell' AS Roma Store che, in men che non si dica, ha risolto un problemino legato ad un ordine fatto via Internet. Davvero complimenti a chi con professionalità e gentilezza è venuto incontro alle mie esigenze e ai miei dubbi, capendo che la richiesta di due oggetti uguali era un errore e ha provveduto a spedirne solo uno, riaddebitando l'importo dell'altro sul conto corrente. Gianluca".
*
Altra e-mail:
"Caro Lorenzo è un po che non scrivo ma sono sempre aggiornato su ciò di cui si parla sul tuo sito.
Vorrei dire quello che penso sulla tessera del tifoso e su quanto a parer mio si sarebbe dovuto fare per protestare veramente:
io sono abbonato in sud dall'89/90 , non mi ritengo un ultras nel vero senso della parola,   premetto che per me le vere intenzioni di chi ha deciso di istituire la tessera del tifoso sono proprio quelle di allontanare gli ultras, ma anche i tifosi non ultras, dagli stadi e cercare di sostituirli con bambini e famiglie.e noi che abbiamo fatto? Assolutamente il gioco loro.nessuna tessera del tifoso, proteste, sit-in.e poi?
 Poi tutto questo finirà, la gente che andrà fuori lo stadio a protestare sarà sempre di meno, le tessere del tifoso aumenteranno e noi  pure appena cambieremo proprietà e diventeremo più competitivi..chissà..
certo gli ultras  e i tifosi come me non andranno, ma i settori piano piano si riempiranno di nuovo con gli stadi adeguati, con  i negozi all'interno, le foto le mostre i bar e perché no i  mc donalds .. PERCHE' A QUESTO MIRANO.E VEDRAI CHE QUESTO SARA'.
sono cambiati i tempi, le persone, i modi di vivere lo stadio e la propria squadra, sono cambiate le menti dei giovani e delle nuove leve che oggi vivono con la playstation e facebook..
x me LA VERA PROTESTA ERA QUELLA DI FARSI TUTTI LA TESSERA DEL TIFOSO, ENTRARE TUTTE LE DOMENICHE ALLO STADIO, DIMOSTRARE CHE I CONTROLLI SONO FITTIZI, FARE TIFO VERO, NON CREARE DISORDINI ALL'INTERNO DELLO STADIO, ESSERE SEMPRE PRESENTI, E VISTO CHE NON SI PUO' PIU' ACCENDERE UN PETARDO E USARE UN MEGAFONO, CERCARE NUOVI MODI GOLIARDICI COME SOLO NOI ROMANI SAPPIAMO FARE, PER FARCI SENTIRE....dimostrare che il "nuovo corso" che il governo Berlusconi ha voluto attuare contro i tifosi, fa acqua da tutte le parti! Tante persone che non si sono fatti la tessera in realtà per me non sanno neanche il perché e proprio queste persone alla fine cambieranno corso in un modo o nell'altro e cioè si tessereranno o abbandoneranno la loro passione.essere presenti anche quando non ci va per me è l'unico modo per protestare veramente.
Andare all'olimpico ora è una desolazione,uno stadio da 80000 posti con dei vuoti sugli spalti che fanno venire i brividi in senso negativo. non faccio tante trasferte ma credo di poter esprimere tutto questo perché ci hanno tolto la bellezza di andare allo stadio con questa TESSERA DEL TIFOSO e ci siamo cascati tutti in pieno me per primo.  Ti saluto e ti ringrazio Forza roma Gian Luca".
Io invece credo che prima di adeguarsi o decidere SE adeguarsi, si debba combattere il sistema evidenziandone le falle. Se, per ipotesi, la buffonata della TdT dovesse cessare, sarà per merito di chi NON se l'è fatta, non per merito di chi se l'è fatta. Come detto più volte, le riforme ingiuste si combattono duramente nel primo anno di vita.
*
E-mail un po' confusa ma significativa sulla TdT:
"Vi aggiorno sulla mia situazione, perchè penso possa essere utile se qualcuno la deve ancora fare: In effetti adesso negli uffici postali costa 30 euro, quindi non mi hanno raggirato, come sembrava, in quanto alle 15 canoniche di costo tessera, per un non abbonato, vanno ad aggiungersi 15 di ricarica postpay OBBLIGATORIE. Infatti, da disposizione interna recente delle poste, esse non possono più emettere una carta come la tessera del tifoso, che fa anche da postpay, senza effettuare una ricarica minima; quindi in effetti, le 15 euro aggiuntive, ci sono, anche se poi non si perdono, in quanto vanno sulla propria carta, ma visto la lentezza nell'arrivare della carta stessa, diciamo, che per un bel po' non sono "utlizzabili"; il problema nel mio caso, è che il solerte impiegato, mi aveva detto che era passato da 15 a 30 il costo, senza specificare, che 15 erano di ricarica, e dai fogli che mi avevano dato, non si evinceva questa ricarica, il che mi aveva dato l'impressione, ( rafforzata anche dal fatto che nessuno sapeva di questa cosa) di essere stato, imbrogliato.
Secondo me è comunque una cosa disdicevole, che un tifoso, oltre a essere obbligato a fare questa tessera, sia cosi obbligato anche a fare una postpay, con relativa ricarica.
*
Un po' di modello inglese:
"Scontri e numerosi arresti per i due derby molto sentiti Birmingham Aston Villa e Newcastle Sunderland
Il Newcastle ha dominato l'attesissimo "Tyne-wear derby" (foto) imponendosi per cinque reti ad una sul Sunderland. La gara era molto temuta dalla polizia che ha organizzato un servizio di sicurezza composto da circa 700 agenti con impiego di cani e cavalli. Alla fine si è contato un bilancio di 21 arresti, sette  a carico di persone già diffidate.
http://italianlads.fotoblog.it/archive/2010/10/31/n.html
*
Ancora esperienze inglesi: "Ciao Lorenzo, ti scrivo questa e.mail per illustrarti la mia esperienza inglese.
Da tanto in Italia si parla di modello inglese e dell’irrefrenabile volontà di raggiungerlo anche da noi.
La scorsa settimana per la prima vado in Inghilterra; la vacanza prevedeva 4 giorni a Londra e poi trasferimento a Manchester.
Non poteva mancare una puntatina anche negli impianti inglesi.. ovviamente. Qui di seguito 2 esperienze emblematiche….
Mercoledì 27 ottobre  Upton Park di West Hame. Partita di Curling cup West Hame – Stoke City
Mi accingo ad andare allo stadio senza biglietto. Vado alla biglietteria, faccio la mia fila prendo il biglietto (15 £) senza che l’addetto mi chiedesse alcun documento e vado diritto al tornello.
Zona prefiltraggio con controlli annessi inesistente. Striscio il biglietto ed entro nello stadio.. Verificato il solo contenuto della borsa che portavo a tracolla..
Una volta entrato un altro mondo mi si spalanca …
Sabato 30 ottobre. Old Trafford di Manchester.  Partita di Premier Manchester – Tottenham
Andiamo all’Old Trafford di buon ora (08:30) sperando che all’apertura dell’ufficio sia reso disponibile qualche biglietto. Una decina di persone in fila.. ma alle 9 viene confermato il SOLD OUT!! Ci guardiamo spaesati e rattristati e prendiamo la via d’uscita, quando un simpatico londinese (in fila anche lui!!) ci si avvicina e chiede se volevamo tickets; e noi “certo che si!” Ci scambiamo il numero e ci risentiamo più tardi. Nel frattempo scopriamo un mercato nero di biglietti dietro lo stadio (alcuni personaggi erano anch’essi in fila la mattina!!) e ci facciamo un’idea delle quotazioni, il più alto 150£ per una “Tevere” 3° anello!!!!
Ma il nostro aggancio alla fine si è rilevato il più economico 90£. Riusciamo a strappargli addirittura un 85£ a biglietto. In verità si trattava di 3 tessere annuali JUNIOR!!! Siamo così riusciti ad entrare all’Old Trafford strisciando la tessera, non mostrando alcun documento e restituendo immediatamente i tre abbonamenti al nostro amico che aspettava li fuori.
Anche in questo caso prefiltraggio inesistente, controlli totalmente assenti.
Quello che fa la differenza è il modo di comportarsi all’interno dello stadio. E’ lì che ogni gesto fuori dagli schemi non viene consentito; ma chiunque può entrare negli stadi CHIUNQUE.
Potrei poi commentare l’atmosfera che si respira in quegli stadi, ma questo è un altro discorso …
Quello che mi preme sottolineare che la politica adottata dai nostri politicanti in tema di sicurezza all’interno degli stadi non sta andando nel verso giusto. La tessera del tifoso non è assolutamente lo strumento che risolverà la violenza, di questo ne sono certo!!!
Potevo essere più completo, ma spero di essermi fatto capire! Buona giornata,
*
Marco: "Ciao Lorenzo,
visto che sui temi attuali ti arrivano fiumi di mails, come al solito, ti scrivo per segnalarti cose un pò particolari.
Vivendo in Spagna, questa estate mi sono recato a Sevilla ed ho alloggiato a 10 m dallo stadio Sanchez Pizjuan.
Oltre a verificare il suo stato sempre più pietoso e fatiscente, questa volta avevo con me la macchina fotografica ed ho potuto finalmente documentare un grave errore che c'è sulla facciata principale dello stadio del Sevilla Club de Futbol.
All'entrata principale, come forse è noto a più di uno, c'è un mosaico enorme con al centro lo scudo del Sevilla circondato da scudetti di squadre più o meno famose ma che hanno giocato lì.
Questo fù rinnovato in occasione del centenario del club andaluso. Come è ovvio, uno cerca subito lo scudo della propria squadra e quando si scova quello che dovrebbe rappresentare la Roma, si orrorizza.
Ti mando la foto del mosaico completo e il dettaglio di quello della Roma.
Ok, siamo in clima pre-derby e forse questa foto susciterà qualche ilarità da parte dei "dirimpettai", a me ha suscitato molta rabbia. Ho scritto al Sevilla, ma ... nun me se sò filati de pezzo. Porpongo un azione più forte da parte della tifoseria romanista di fronte a questo insulto gravissimo.
 Forza Roma Marco".
Direi che l'insulto è a metà, per noi e i lazieli!
*
Italia/Serbia: ciao lorè, mi sembra sia passata un pò sotto traccia la decisione dell'UEFA...oltre il 3-0 a tavolino per l'Italia hanno multato infatti la FIGC (100.000€) e hanno imposto una gara a porte chiuse sempre per la nazionale italiana (sanzione differita per un periodo probatorio di due anni). Maroni, Abete, Petrucci & co. non hanno commentato??
Chissà perché!!!
Piuttosto, uno scoop di Giuseppe.
Sapete perché i serbi sono entrati con cesoie e iggetti vari allo stadio? Perché le forze dell'ordine erano tutte impegnate a non fare entrare questo striscione:

Ecco come doveva essere lo striscione dei serbi...

...seconda parte...

...ma entra solo "vaffanculo", nascosto dai serbi, al contrario di "no alla tessera del tifoso" che viene sequestrato
*
Da Perugia: "Ciao sono Daniele da Perugia rinnovo i complimenti per il tuo bellissimo sito dove si possono trovare notizie veramente interessanti e vere (che rarità purtroppo). Ti scrivo per tenerti al corrente su come a Perugia si stia gestendo le trasferte dopo che la squadra è fallita e retrocessa in serie D
quindi facciamoci 2 risate perchè il ridicolo oramai è passato da un bel pezzo. Il girone del Perugia è composto da altre 9 squadre umbre di piccoli paesini dove la tifoseria del Perugia va tranquillamente in traferta con più di mille tifosi al seguito naturalmente non trovando mai tifosi avversari perchè queste
squadre non hanno tifo organizzato  Ora nel girone di serie D dove si trova il Perugia c'è un'altra nobile decaduta che è L'Arezzo. E bene hai tifosi
dell'Arezzo viene sempre negata la trasferta da questo cams o come si chiama in questi paesini e non ultima in quel di Castel Rigone che ha mille abiatanti forse anche meno, e quindi la domanda mi sorge perchè? Che poteva succedere?. Viene il meglio  Domenica prossima dove finalmente la tifoseria del Perugia si può confrontare in un bellissimo derby con l'Arezzo i tifosi già si mobilitano per la trasferta e questo cams o come cazzo si chiama che fà vieta la trasferta ai tifosi del Perugia... Io Lorenzo non ho più parole e questi vogliono governare o dirci come dobbiamo vivere? TI copio un commento di un giornalista del Perugia sempre tranquillo su questo tema...
"Decisione giustissima, che non fa una piega perchè l'Osservatorio osserva e vieta. Ma che pretendono queste orde di belve barbariche vestite di
biancorosso  che, negli ultimi due mesi, hanno devastato nell'ordine Sansepolcro, Città di Castello, Civita Castellana e Orvieto bruciando case,
chiese e seminando il terrore nelle popolazioni di quelle terre, altro che gli agnellini serbi fatti tranquillamente arrivare a Genova. E' arrivato il momento
di dire basta a queste distruzioni, anche perchè fino ad ora c'era la scusante di aver potuto giocare in impianti capienti, dotati dei più sofisticati sistemi
di sicurezza e che avevano ospitato i mondiali del '90, come il San Siro di Sansepolcro, il San Paolo di Città di Castello, l'Olimpico di Civitacastellana
e il San Nicola di Orvieto e dove si è potuto limitare, almeno all'interno di questi impianti, i tentativi di devastazione da parte delle belve in
biancorosso. Ma al campetto del Città d'Arezzo  no, lì al massimo c'entrano duecento persone in tutto e il settore ospiti tiene tre persone al massimo,
Come si fa, ha osservato l'Osservatorio, stavolta è troppo pericoloso e allora chiudiamolo sto piccolo recinto ai perugini. E poi negli ultimi due anni tra
Arezzo e Perugia c'è scappato anche il morto! E quest'ultimo accadimento, cari  lettori, non è la conclusione di fantasia al mio sarcastico articolo ma,
putroppo. è la cruda realtà, visto che a Badia al Pino, proprio nella strada  che collega Arezzo e Perugia, due anni fa veniva ucciso dall'agente Spaccarotella un giovane tifoso laziale, Gabriele Sandri. Non era  perugino e neanche aretino, era semplicemente un ragazzo di ventitrè anni che amava il calcio"
*
Fumo: "Ciao Lorè
volevo solo segnalarti il sondaggio di Repubblica in merito alla proposta sul divieto di Fumo negli stadi....
http://temi.repubblica.it/repubblicamilano-sondaggio/?pollId=2286&ref=HREC2-5
Stanno riuscendo a trasformare lo stadio in un teatro! Federico".
*
Inni: "Nella sezione degli inni manca quello scritto da mio zio,Vittorio Alescio che tra l'altro ne va molto fiero essendo grande tifoso Romanista.....qui sul suo sito puoi rintracciare Vittorio e la sua canzone: http://www.vittorioalescio.it/".


2 novembre 2010: se c'è qualcuno che lavora a Fastweb ditegli che sono 4 giorni che sto senza linea e questo si riflette sugli aggiornamenti! Posso leggere le e-mail ma non posso rispondere...
Aggiornata la pagina 68 di memorabilia.
"Ciao sono Daniele da Perugia rinnovo i complimenti per il tuo bellissimo sito dove si possono trovare notizie veramente interessanti e vere (che rarità
purtroppo). Ti scrivo per tenerti al corrente su come a Perugia si stia gestendo le trasferte dopo che la squadra è fallita e retrocessa in serie D quindi facciamoci 2 risate perchè il ridicolo oramai è passato da un bel pezzo. Il girone del Perugia è composto da altre 9 squadre umbre di piccoli paesini dove la tifoseria del Perugia va tranquillamente in trasferta con più di mille tifosi al seguito naturalmente non trovando mai tifosi avversari perchè queste squadre non hanno tifo organizzato  Ora nel girone di serie D dove si trova il Perugia c'è un'altra nobile decaduta che è L'Arezzo. E bene ai tifosi dell'Arezzo viene sempre negata la trasferta da questo cams o come si chiama in questi paesini e non ultima in quel di Castel Rigone che ha mille abitanti forse anche meno, e quindi la domanda mi sorge perchè? Che poteva succedere?.
Viene il meglio  Domenica prossima dove finalmente la tifoseria del Perugia si può confrontare in un bellissimo derby con l'Arezzo i tifosi già si mobilitano
per la trasferta e questo cams o come cazzo si chiama che fà vieta la trasferta ai tifosi del Perugia... Io Lorenzo non ho più parole e questi vogliono governare o dirci come dobbiamo vivere? TI copio un commento di un giornalista del Perugia sempre tranquillo su questo tema...
"Decisione giustissima, che non fa una piega perchè l'Osservatorio osserva e vieta. Ma che pretendono queste orde di belve barbariche vestite di biancorosso  che, negli ultimi due mesi, hanno devastato nell'ordine Sansepolcro, Città di Castello, Civita Castellana e Orvieto bruciando case, chiese e seminando il terrore nelle popolazioni di quelle terre, altro che gli agnellini serbi fatti tranquillamente arrivare a Genova. E' arrivato il momento di dire basta a queste distruzioni, anche perchè fino ad ora c'era la scusante di aver potuto giocare in impianti capienti, dotati dei più sofisticati sistemi di sicurezza e che avevano ospitato i mondiali del '90, come il San Siro di Sansepolcro, il San Paolo di Città di Castello, l'Olimpico di Civitacastellana e il San Nicola di Orvieto e dove si è potuto limitare, almeno all'interno di questi impianti, i tentativi di devastazione da parte delle belve in biancorosso. Ma al campetto del Città d'Arezzo  no, lì al massimo c'entrano duecento persone in tutto e il settore ospiti tiene tre persone al massimo, Come si fa, ha osservato l'Osservatorio, stavolta è troppo pericoloso e allora chiudiamolo sto piccolo recinto ai perugini. E poi negli ultimi due anni tra Arezzo e Perugia c'è scappato anche il morto! E quest'ultimo accadimento, cari lettori, non è la conclusione di fantasia al mio sarcastico articolo ma, putroppo. è la cruda realtà, visto che a Badia al Pino, proprio nella strada che collega Arezzo e Perugia, due anni fa veniva ucciso dall'agente Spaccarotella un giovane tifoso laziale, Gabriele Sandri. Non era  perugino e
neanche aretino, era semplicemente un ragazzo di ventitrè anni che amava il calcio"
E-mail:Partita di domenica 31-10-2010 Lanciano-Cavese 0-2
 al gol su rigore di Camillo Ciano.... guardate un pò dove sono i tifosi della Cavese....
http://www.youtube.com/watch?v=qS7RIRP_Rtg&feature=player_embedded
Altra mail:
"Lorenzo, Ti volevo allertare che quanto fatto a Pisa sta succedendo di nuovo ad Ancona; Le autorita’ stanno prendendo di mira la neonata societa’ US Ancona 1905, ripartita grazie all’intervento deciso e decisivo dei tifosi, vietando l’uso dello stadio e vietando trasferte per motivi ridicoli.
Che questo accanimento abbia secondi fini? Che non sia andata giu’ la ribellione nei confronti del vecchio proprietario e la decisione “alla FC United” di ripartire in maniera piu’ pulita dall’Eccellenza?"
Domande:
Maroni, a cosa serve
la tessera del tifoso?
Il ministro Roberto Maroni dovrebbe spiegare a cosa serve la tessera del tifoso. Ad andare in trasferta? Falso: ci vanno anche quelli che "tesserati" non sono, costringendo così le questure ad un lavoro supplementare e delicato. Sì, perché i "tesserati" vanno nel settore ospiti: e sono, quasi sempre, quattro gatti. Molti di più quelli che la tessera non ce l'hanno e quindi finiscono sparsi in mezzo ai tifosi avversari. Sinora è andata quasi sempre bene: ma il rischio c'è. La tessera fa comodo soprattutto alle banche chbe la emettono, e a qualche club che però se ne in fischia altamente di concedere "vie privilegiate, sconti, facilitazioni, eccetera" a chi l'ha fatta. Insomma, è la dimostrazione chiara che era, ed è, inutile: bastavano gli abbonamenti e una maggiore attenzione da parte di qualche questura nei confronti delle tifoserie più violente e pericolose. Poi, l'ideale sarebbe, in una Nazione seria e moderna, la certezza della pena: ma qui non è certo colpa di Maroni. Il ministro, dopo aver incontrato i club di serie A, ha spiegato che "in questo inizio di stagione sono diminuiti del 50% gli incontri con feriti, del 90% i feriti fra i civili, e sono diminuiti tutti gli episodi di violenza rispetto alla precedente stagione, mentre è aumentata la media degli spettatori in serie A, a dimostrazione che la tessera del tifoso non ha prodotto quegli effetti negativi che qualcuno temeva e soprattutto sono state presentate 750mila domande per ottenere la tessera.
Quindi è un programma che funziona, che porta risultati e ci dà grande soddisfazione". Non credo che se gli incidenti sono diminuiti, il merito sia da ascrivere alla tessera del tifoso. Forse solo in minima parte. Il merito è soprattutto della maggiore attenzione e organizzazione di certe questure, fra cui quella di Roma, nella gestione della sicurezza. Dei 100 leccesi fermati domenica a Roma quanti avevano la tessera del tifoso? Non si sa di preciso, ma pare molto pochi. Con la tessera è stato studiato un meccanismo faragginoso che ha creato disagi soprattutto ai tifosi per bene e ha scoraggiato, almeno per ora, chi vuole andare in trasferta. E se 750.000 (di cui 200.000 milanisti) hanno aderito al progetto Maroni, è dovuto solo al fatto che la tessera è obbligatoria per chi vuole abbonarsi, e non ci sono alternative. Ma si poteva tranquillamente trovare un'altra soluzione per emarginare quelle frange pericolose, di cui tutto si sa ma niente (o ben poco) è stato fatto in questi anni. Il ministro Maroni comunque ha anche promesso di mettere mano al problema dergli steward: con un decreto legge potranno avere più poteri, anche quello di perquisire. Verrà ribadito anche l'arresto in flagranza differita (il decreto è scaduto il 30 giugno scorso per una disattenzione del Viminale): si aspettano i provvedimenti in uno dei prossimi consigli dei ministri. Inoltre, e di questo va dato atto a Maroni, forse stavolta passerà davvero la legge sugli stadi privatizzati. Decisione alla Camera il 9 novembre. O stavolta, o mai più.

Controlli allo stadio, Tapiro a Moratti e Agnelli
Questa sera, a Striscia al Notizia, doppia consegna del Tapiro d'oro. Il n.1 dell'Inter, Massimo Moratti, e quello della Juventus Andrea Agnelli, vengono "premiati" con il trofeo del tg satirico in seguito ai servizi di "Striscia" che documentano la totale assenza di misure di sicurezza a Milano e Torino. Ai microfoni di Valerio Staffelli, Moratti afferma: "E' nostro dovere stare attentissimi". Il presidente nerazzurro inoltre promette: "Cercheremo di evitare che questo diventi un'abitudine. Solitamente ci accusano di essere troppo pignoli nei controlli". Andrea Agnelli commenta: "I controlli vengono fatti, ma forse non alla totalità della gente che entra. Intensificheremo, ma sappiamo che è difficile controllare 45 mila biglietti nominativi". In un precedente servizio, "Striscia" aveva fatto notare carenze nei controlli, soprattutto, da parte degli steward, a Roma, Torino e Palermo (vedi Spy Calcio del 19 ottobre).
Fulvio Bianchi Spy Calcio

*
L'eco del servizio di Striscia la Notizia:
VIDEO - Striscia la Notizia: l'assurdo della tessera del tifoso
Il TG satirico di Canale 5 punta il dito contro la "Tessera del Tifoso".
Il programma di Canale 5 ha mandato in onda un breve servizio che mette in risalto l'assurdità della Tessera del Tifoso e pone l'accento sulla pericolosità di questo provvedimento, che paradossalmente, non essendo ancora pienamente in vigore, espone i tifosi ad un pericolo maggiore rispetto a prima.
Cristiano Militello, inviato di Striscia la Notizia, nella puntata andata in onda il 30 ottobre spiega con immagini e video quello che accade in alcuni stadi italiani dove i "Settori Ospiti" risultano vuoti (o quasi) ma non perché i tifosi della squadra che gioca in trasferta non ci siano, ma proprio per l'assurdo che provoca la "Tessera", infatti solo i tesserati possono entrare nel Settore Ospiti e così chi non ha voluto o potuto tesserarsi può acquistare un biglietto per altri settori dello stadio venendo così a stretto contatto con altre tifoserie.
Già in passato il programma si era occupato della scarsità e mediocrità dei controlli negli stadi italiani (ma anche esteri). L'inchiesta sulla Tessera ancora non è terminata dato che sono stati preparati altri video, che andranno in onda nei prossimi giorni, sull'inadeguatezza del provvedimento, ma anche sugli aspetti economici e su chi ci guadagna di più dalla sua entrata in vigore.


1° novembre 2010: inserita le pagine di Torino/Roma 1965/66 e di Lazio/Roma 1965/66. Nella stagione 1965/66 inserite anche 6 foto di Roma/Catania. Aggiornamenti un po' a rilento per via di problemi con la linea fastweb. Non posso per il momento rispondere alle e-mail, anche se le ricevo.

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