Se volete avere notizie su
locali, concerti e musica a Roma
" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO"
Johann Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo e filologo, nonché massimo
teorico mondiale dell'estetica neoclassica)
"Non per guadagnar ma per amor del
gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON DORMO * IO STO CON
GLI ULTRAS
Avevo un canale su Youtube dove postavo
video per lo più musicali. Ogni tanto, però
postavo anche qualche video che meritava di stare
in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate un po' per quale video? Ma per il video de "Le Iene" che
restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla
Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video.
Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il sito viene
aggiornato praticamente ogni sera, verso la
mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le
15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le
partite, le foto vengono inserite dopo circa due
ore, salvo imprevisti.
"Non sempre
i ribelli possono cambiare il mondo. Ma
mai il mondo potrà cambiare i ribelli"
(Alain de Benoist)
"Una volta
nel gregge, è inutile
che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come sapete, è
partito il progetto relativo all'azionariato
popolare AS Roma, che punta a costituire una base
di tifosi, sul modello dei supporters trust
britannici, che possa avere una voce in capitolo
nella gestione della Roma. E' stato creato il sito
http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed è partita la campagna di sottoscrizione che
consentirà di creare le basi per i futuri
sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto
sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi
vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti
di riferimento per avere tutti i chiarimenti del
caso. (15 giugno 2010)
Campagna
permanente
per
privare del voto tutti i partiti politici che
sosterranno in qualsiasi modo la tessera del tifoso
imposta dall'ex ministro dell'Interno Maroni.
"Chi ancora si
oppone non é un tifoso" Roberto Maroni, Lega Nord, 21 giugno 2011 *
Clicca
qui Per
scaricare il file in formato word di
disdetta della tessera del tifoso:
"Nessuno è più schiavo di colui
che si ritiene libero senza esserlo."
Goethe
In giallo, quello
che scrive il webmaster
In giallo oro, le
vostre e-mail
In bianco gli
articoli di giornale ed altro.
8 febbraio 2012:parole sante:
Viva i biglietti della casta
di San Siro! Che allo stadio non ci va più nessuno
Alessandro Da Rold - 6 febbraio
2012
Fa discutere a Milano la polemica sui biglietti
gratis allo stadio di San Siro offerti a assessori,
consiglieri, giornalisti e via dicendo, da parte di
palazzo Marino. Ne hanno scritto Affaritaliani.it e il
Giornale, scatenando persino la replica del sindaco
Giuliano Pisapia che ha detto di esserci andato «una
sola volta» (sic). Riconosco il merito ai colleghi
di aver tirato fuori le carte, ma non si capisce
davvero il problema di tutta questa storia definita
«anticasta». S’interseca con la solita (e ormai
stancante) polemica sulla politica mangiona e
privilegiata, una foglia di fico che spesso nasconde
il resto di una popolazione che gode di altrettanti
privilegi.
Premesso che il comune di Milano ha una convenzione
con Milan e Inter e allo stadio ci può mandare chi
vuole, se continuiamo a soffermarci su chi va gratis
e chi no, (Magistrati ? Avvocati ? Banchieri?
Sceicchi? Veline? Pornostar? Ad o presidenti di
società quotate?), non risolveremo mai il problema
vero del nostro calcio: il rapporto tra i tifosi e
lo stadio. Si tratta di un lento declino, a cui
hanno contributo diversi fattori, (scandali vari e
variegati, orari assurdi, costo dei biglietti, tv,
basso livello di gioco, violenza, mancanza di
innovazione e sicurezza), che fa pensare come sia
quasi utile e necessario regalare i biglietti. Il
rischio infatti è che non ci vada più nessuno. È
chiaro che sarebbe auspicabile che tutti facessero
come il Radicale Marco Cappato, che ogni settimana
organizza una lotteria dove si estraggono i
biglietti. Ma in ogni caso ben venga regalare i
biglietti per le partite. Le tribune sono sempre più
vuote, tanto che l’anno scorso la Triestina decise
di mettere al Nereo Rocco dei teloni con tifosi
finti...
Intendiamoci, non è una polemica da bar sport. Ce lo
dice l’ottimo sito sempre aggiornato StadiaPostcards.com e ce
lo confermano i dati della Lega Calcio del gennaio
del 2012, dove si legge che «complessivamente il
campionato di Serie A perde il 6,8% di spettatori
rispetto alla scorsa stagione». Ma pure nel 2010,
diverse tifoserie, in polemica con la tessera del
tifoso, avevano confrontato i dati con gli anni ’90
e ’80. Alla settimana giornata di due anni fa, «la
media spettatori allo stadio per le società di Serie
A è di circa 24.481 a partita. Premesso che 24.481
spettatori a partita sono un dato chiaramente
fallimentare (nel 1997-98 erano più di 31.000, e nel
1984-85 erano più di 38.000), l'andamento è negativo
anche rispetto alla scorsa stagione. Dal 2008-09 si
sono persi, in media, circa 695 spettatori a
partita».
Postilla. A San Siro io ci sono sempre stato pagando
oppure per lavoro. Abbonamento o biglietto. Sempre
lo stesso posto, secondo blu sulla destra vicino al
gruppo Lucifero. Fino allo scioglimento della Fossa
dei Leoni nel 2005. Su quello che è accaduto allora
non mi soffermo, anche perchè si è già detto e
scritto tantissimo. Resta un fatto. Una volta c’era
chi cercava di entrare magheggiando con le tessere.
Qualcuno riusciva a sfondare ai cancelli andando lì
anche sette ore prima dell’inizio. C’èra persino chi
scavalcava il muretto, un tempo molto più basso,
beccandosi una scarica di manganellate dai
poliziotti. La gente, però, aveva voglia di andarci
per davvero allo stadio. Ora invece dei boati del
pubblico per un goal si sente soprattutto lo speaker
con musiche abnormi in sottofondo....Insomma più
gente ci va allo stadio meglio è, con la speranza
che un giorno cambi davvero qualcosa. E non saranno
di certo due biglietti ai politici in meno a farlo.
7 febbraio 2012:inserite le foto,
grazie ad Andrea, di Cagliari/Roma.
Una certa ilarità ha suscitato la multa della Lega
Calcio per il lancio delle palle di neve: "Ammenda di €
7.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi
sostenitori, nel corso della gara, lanciato sul
terreno di giuoco un fumogeno e, nel recinto di
giuoco, due petardi e numerose palle di neve; entità
della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in
relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS,
per avere la Società concretamente operato con le
forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".
E-mail: "Ciao Lorenzo volevo
avvisare chiunque non sia riuscito ad andare a
Roma Inter, nonostante avesse il biglietto, che
come riportato sul nuovo e funzionante sito
della Roma, c'è stata la proroga per il rimborso
entro e non oltre le 12 di mercoledì 8 febbraio.
Non chiamate il call center di listicket perché
oltre a spendere abbastanza soldi, sono rimasti
al comunicato precedente che come data riportava
domenica 5 febbraio. L'operatore vagheggiava
come se i soldi se li intascava lui. Bah". Il tutto
nell'auspicio che la Roma risolva ogni contratto
con Listicket. E.mail ricevuta dal titolo "Il
complessato e il rosicone": "Per protesta
contro la decisione di giocare, nè Edi Reja nè alcun
giocatore della Lazio hanno rilasciato interviste. A
parlare èstato solo Igli Tare, ds biancoceleste. La protesta di Tare «Abbiamo chiesto fino
all'ultimo il rinvio, anche prima della gara per il
campo ghiacciato dopo che a Roma per la neve non siamo
più riusciti ad allenarci negli ultimi giorni. Siamo
stati in contatto con la Lega ma non è stato
possibile. Abbiamo avuto seri problemi anche ad
arrivare e poi non è possibile giocare su un campo
ghiacciato, c'è il rischio di infortuni e si è visto.
Rocchi ha sofferto di un problema muscolare così come
Stankevicius, mentre Hernanes aveva un problema alla
caviglia. In queste condizioni tra dieci giorni
dovremo rappresentare l'Italia in Europa ma con queste
assenze non è possibile. Questa partita non doveva
essere giocata ma la Lega ci ha risposto che a Genova
non c'era la neve e che il campo era praticabile ma
oggi si è visto tutt'altro. Mi è spiaciuto non aver
dato continuità ai risultati raccolti sino ad ora - ha
concluso Tare - ma oggi abbiamo avuti dei danni per
infortuni che avranno conseguenze. Spero che quello di
oggi sia un segnale. Mi sembra che ci siano stati due
pesi due misure tra Roma e Lazio. E di questo ne prendiamo atto».
Non capisco.
Nessun romanista capisce. Ma anche gli stessi
laziali dovrebbero non capire: anche la Roma
avrà avuto difficoltà ad allenarsi, tanto più
che giocava in casa. Secondo poi, il Genoa non
giocava forse sullo stesso campo ghiacciato? Non
capisco cosa c'entri la Roma: tutti i romani
sanno bene qul era la situazione sabato in
città.... Mah.
Da
Ilsitodifirenze:
Fiorentina-Udinese: solo 8541
presenti e tifosi dell'Udinese fermati fuori
Gli aventi diritto per Fiorentina –
Udinese (tra abbonati e possessori del
biglietto) erano 16.684, mentre la verifica
ai tornelli segnava 8.541 spettatori
effettivi (facendo segnare il record
negativo stagionale di presenze reali sugli
spalti). Mancavano all'appello 8.143 persone,
pari al 48,8%: sostanzialmente uno
spettatore su due. Nella partita di ieri,
però, un plauso va agli 8.541 che
eroicamente hanno sfidato il gelo e
fortunatamente sono stati ripagati da una
splendida vittoria della Fiorentina che,
addirittura, è riuscita a ribaltare lo
svantaggio iniziale firmato dall'ottimo Di
Natale. La doppietta di Jovetic e la rete di
Cassani, almeno in parte, hanno scaldato i
tifosi presenti. Ecco Il Conto della
Serva aggiornato con
l'incontro di ieri: Fiorentina – Bologna: aventi diritto
21.436* – effettivi 16.211 – meno 24,4% Fiorentina – Parma: aventi diritto
20.436 – effettivi 16.398 – meno 19,8% Fiorentina – Lazio: aventi diritto
22.773 – effettivi 19.232 – meno 15,5% Fiorentina – Catania: aventi diritto
18.783 – effettivi (tornelli in tilt) Fiorentina – Genoa: aventi diritto
19.312 – effettivi 15.067 – meno 22% Fiorentina- Milan: aventi diritto
33.295 – effettivi 31.625 – meno 5% Fiorentina – Roma: aventi diritto
21.363 – effettivi 16.443 – meno 23% Fiorentina - Atalanta: aventi diritto
15.812 – effettivi 11.504 – meno 27,25% Fiorentina – Lecce: aventi diritto
18.474 – effettivi 13.865 – meno 24,95% Fiorentina – Siena: aventi diritto
16.784 – effettivi 12.823 – meno 23,6% Fiorentina – Udinese: aventi diritto
16.684 – effettivi 8.541 – meno 48,8%
Un tifoso di 26 anni è stato arrestato
oggi pomeriggio allo stadio Olimpico per aver
fatto esplodere un petardo in curva Nord nel
corso della partita di serie A Roma-Inter. Il giovane è
stato sottoposto a Daspo (Divieto di assistere
a manifestazioni sportive) per tre anni. Nei
suoi confronti il questore ha disposto anche
la misure di prevenzione dell'avviso orale. Il
tifoso è stato identificato visionando le
immagini delle telecamere a circuito chiuso
dello stadio e poi bloccato
dalla Digos durante l'uscita del pubblico
dall'impianto. L'accusa nei suoi confronti è
accensione di artifizi pirotecnici. La partita,
sottolinea la questura in un comunicato, si è
svolta regolarmente nonostante la neve caduta
su Roma negli ultimi due giorni. (ANSA).
Un tifoso
di 26 anni è stato assolto stamattina
al Tribunale di Roma dall'accusa di aver fatto
esplodere un petardo in curva Nord nel corso
della partita di serie A Roma-Inter.
Il giovane era stato sottoposto a Daspo (Divieto
di assistere a manifestazioni sportive) per tre
anni. Nei suoi confronti il questore aveva
disposto anche la misure di prevenzione
dell'avviso orale. Il tifoso era stato
identificato visionando le immagini delle
telecamere a circuito chiuso dello stadio e
poi bloccato dalla Digos durante l'uscita del
pubblico dall'impianto. L'accusa nei suoi
confronti era accensione di artifizi
pirotecnici. L'udienza
si è svolta regolarmente nonostante la neve
caduta su Roma negli ultimi due giorni.
(ANSALor)
Poi:"Da quello che so per De
Rossi non c'è più niente da fare (Ilario Di
Giovambattista - Radio Radio - 6 gennaio 2012".
Ahahahahahahahhahah!
De Rossi rinnova per 5 anni senza alcuna clausola...
Daje cor progetto Zamblera:
- Un sì a
un quinquennale da circa 6 milioni (bonus
compresi) a stagione con clausola intorno ai 10. (Matteo De
Santis - Il Tempo - 8 gennaio 2012) - De
Rossi, sì con clausola (Francesco Balzani -
Leggo - 20 gennaio 2012) - "De Rossi non
rinnoverà, alla Roma consiglio Bocchetti" (Andrea
D'Amico - 25 novembre 2011) - Mario
Balotelli, a quanto pare, vuole tornare in
Italia. Ma in quale club? Fra il Milan e
SuperMario, infatti, spunta laRoma. I
giallorossi sarebbero pronti a giocare la
carta De Rossi per convincere il City di
Mancini. (QS - 27 ottobre 2011) - La clausola,
ormai è chiaro, sarà bassa. (Ugo
Trani - Il Messaggero - 20 gennaio 2012) - La riunione,
lontana da occhi indiscreti, è servita a
formalizzare l’offerta finale della Roma:
un quinquennale da circa 6 milioni di
euro, compresi i bonus e una clausola
rescissoria per una cifra bassa, intorno
ai 10 milioni, che il centrocampista ha
voluto inserire per tenersi aperta una via
d’uscita. (Alessandro Austini - Il Tempo - 7
gennaio 2012) - Capitan
Futuro e Baldini non sono lontani
dall'accordo. La sensazione è che i
giallorossi saranno costretti ad abbassare
la cifra della clausola rescissoria,
chiedendo in cambio al giocatore la
rinuncia a qualche bonus di troppo. (Marco
Guidi - Il Giornale - 17 gennaio 2012) - ...ma il
vero nodo è la clausola: più sarà bassa,
più De Rossi concederà sconti.
(Massimo Cecchini - Gazzetta dello Sport
- 16 gennaio 2012) - De Rossi,
futuro in bilico. Psg e City offrono più
della Roma (Guglielmo Buccheri - La
Stampa - 5 gennaio 2012) - Ci sarà una
clausola, sì, inferiore ai 10 milioni, ma
che potrà essere esercitata solo in una
determinata finestra temporale (Forza-Roma.com
- 4 febbraio 2012) - Roma, cedere
De Rossi per arrivare a Pastore (Alessandro
Catapano - Gazzetta dello Sport - 2
luglio 2011) - ...al
ritorno da Donetsk, nell’occhio del
ciclone per la gomitata a Srna, il
centrocampista cambiò il suo profilo su
facebook — segretissimo —, «postando» una
foto con due aerei in partenza, uno per la
Spagna, l’altro per l’Inghilterra. Curioso,
appunto. Perché le mete che lo attraggono
sono proprio Madrid (Real) e Londra
(Chelsea). (Alessandro Catapano -
Gazzetta dello Sport - 8 aprile 2011) - De Rossi?
Scommetterei più sul non rinnovo che sul
rinnovo (Matteo Marani - Radio Radio - 4
gennaio 2012) - De
Rossi lo vedo fuori dal progetto Roma
(Massimo Mezzaroma - Radio Radio - 4
gennaio 2012) - Pericoloso
precedente rinnovare De Rossi a
determinate cifre. Se vuole andare via,
andasse (Uno a caso dei piccoli azionisti
– Cda As Roma – 30 gennaio 2012) - La clausola
a 10 milioni significa che non crede nel
progetto della Roma (Francesco Oddo
Casano - Manà Sport 24 - 19 gennaio
2012) - Io penso che
vada via e stanno decidendo se a gennaio o
giugno (Maurizio Catalani - Radio Ies - 19
gennaio 2012) - Per capire
la verità, la vera verità, sul contratto
di De Rossi, bisognerà aspettare giugno.
Per via della clausola (Fabio
Maccheroni - Manà Sport 24 - 19 gennaio
2012)
Viareggio/Taranto,
le comiche.
Dovete sapere che per "evitare pericolose
commistioni" tra i tifosi del Taranto (non tesserati
ma residenti fuori dalla Regione Puglia e quindi non
autorizzati ad entrare nel settore ospiti ma cui era
consentito acquistare un qualsiasi altro biglietto)
e del Viareggio, il Prefetto di Lucca aveva emanato
una ordinanza con cui vietava a chiunque non fosse
residente nella Provincia di Lucca di assistere alla
partita. Il Presidente del Viareggio - onore a lui -
ha quindi deciso di dimettersi, visto che non vi era
alcun rapporto di inimicizia tra viareggini e
tarantini e visto che in quel modo non avrebbe fatto
l'incasso auspicato. Si pensi che lo stesso
Presidente aveva di fatto obbligato il Comune di
Viareggio ad effettuare costosissimi lavori di
adeguamento dello stadio, con prefiltraggi e
tornelli, proprio per garantire la "sicurezza" dei
300/400 tifosi di casa che lo affollano.
All'annuncio delle
dimissioni, il divieto è stato ritirato dallo stesso
Prefetto. Il tutto mentre in Inghilterra una partita
come West Ham United/Millwall viene fatta
tranquillamente giocare senza alcun divieto,
nonostante l'odio tra le due squadre.
Non dobbiamo stupirci di Roma. E' l'Italia intera
che ci dirige che fa ridere. E anche il Capitano
Schettino ha un suo perché, in Italia. * Ricevo e pubblico
questo libero sfogo di un socio MyRoma, cui
aggiungerei quale commenoto solo "ben detto!":
Ebbene si, questo è un libero sfogo. Perciò,
in quanto tale, ora io devo parlare e tutti devono stare
zitti.
Sono disgustata, amareggiata e perché no...anche un po'
incazzata.
In quasi due anni di Azionariato Popolare ne ho viste e
sentite di tutti i colori, e forse non è nemmeno tutto.
E' proprio vero, il calcio moderno è lo specchio
riflettente della società moderna: inetta, svogliata,
priva di una minima inclinazione alla partecipazione
attiva. Solo radio, televisione, qualche giornaletto e
nessuna voglia di risvegliarsi dal torpore.
E' comodo, facile e non porta nessun rischio lo stare
immobili a guardare la macchina che schiaccia e trita
tutto; a buon conto, ogni tanto, si alza la voce e si
insulta, ci si lamenta e si ìmpreca sparando a zero
sulla folla.
Basta! Mi avete stancato! Ora mi lamento io. E credo di
averne tutto il diritto, dal momento che ogni giorno
provo in qualche modo a voler cambiare qualcosa, seppur
nel mio piccolo.
E' questo che ritengo debba essere fatto. Soprattutto se
parliamo di quello che tutti definiamo “la nostra
passione, la nostra vita, il nostro amore”: la Roma ed
il calcio.
Sono mesi che mi gira in testa la stessa domanda, alla
quale non riesco a trovare risposta: e' possibile che a
Roma ed in parte di Italia, i tifosi non si siano resi
conto dell'importanza dell'azionariato popolare? Qui,
MyROMA, ha meno della metà del risalto mediatico di cui
gode in Europa!! Forse non tutti lo sanno, ma in ambito
europeo MyROMA è vista come una perla. L'azionariato
popolare italiano è visto come una risorsa
straordinaria.
Quando mi capitò l'occasione di partecipare ad una
conferenza a Londra, sul tema dell'accessibilità degli
stadi ai diversamente abili, mi trovai nella situazione
di essere l'unica italiana presente in sala, tra
centinaia di persone provenienti da quasi tutti i Paesi
dell'Unione. Ad un certo punto, un tifoso disabile prese
la parola, domandando ai relatori per quale motivo,
secondo loro, Paesi come l'Italia non fossero nemmeno
presenti in sala. Come, l'assenza di un Paese come il
nostro, fosse a dir poco scandalosa. Fu lì che chiesi di
prendere la parola e dissi: “sono socio di MyROMA,
l'Azionariato Popolare dell'A.S.Roma, la squadra della
Capitale d'Italia”. Standing ovation dell'intera sala
conferenze dello stadio di Wembley.
E qui cosa succede quando vado in giro a dire che sono
di MyROMA?? Io lo so, su forza, ditemelo voi! Sono molte
ma non abbastanza le persone che stimano e riconoscono
la validità dell'operato di MyROMA. Ma non temete, metto
anche voi alla gogna. A parole siete tutti bravi,
elogiate, incensate, vi riempite la bocca di tanti bei
concetti. Ma nei fatti? Cosa fate? Siete diventati soci
MyROMA? No? E perché?
Sono satura di cazzate. Sono stufa di assistere al
persistere del muro di omertà innalzato da pseudo
giornalisti che ragliano dalle radio private ed
imbrattano le pagine dei giornali! (Povera foresta
Amazzonica..). Questa città, questa squadra, questa
gloriosa società, vanto di Roma nel Mondo, merita
trattamenti ben diversi. Trattamenti che solo i veri
Tifosi, solo coloro che fanno prevalere la propria
passione per la maglia anteponendola ai propri interessi
personali, sanno riservarle!
Perciò, cari amici tifosi, vi prego di svegliarvi! Basta
solo lamentarsi del calcio moderno, sbandierando a
destra e a manca le “vecchie maniere” , per poi essere
più o meno consapevolmente parte attiva ed integrante di
questo sistema marcio!!
Voglio i
fatti!! Voglio vedere la gente rialzare la testa,
riprendersi ciò che è proprio e plasmarlo a propria
immagine e somiglianza.
I Tifosi della Roma si sono rotti le
scatole di essere prigionieri di mangia pane a
tradimento e leccaculo all'occorrenza.
*
Per quale ragione la gente si stufa di andare allo
stadio? Catanzaro dà la risposta.
Per
la prima volta in questa stagione (Coppa esclusa) il
Catanzaro varca lo stretto e gioca in Sicilia. La
trasferta non è lontanissima, Milazzo dista 200 Km
circa e ad accompagnare i giallo-rossi partono circa
150 tifosi da Catanzaro. Qualcuno arriva anche da Roma
e da Bologna. Mancano i gruppi organizzati della
curva. I presenti come fecero già a Perugia si
organizzano improvvisandosi “Ultras”. Bisogna
sostenere le Aquile. Prima d'entrare al “Grotta
Polifemo” dopo la chiusura anticipata della vendita
dei tagliandi ci si scontra con le cosiddetti leggi
del momento. Non basta il documento, né il biglietto
nominativo: serve anche che le nostre facce siano
riprese da una telecamera con documento in mano. A
cosa serve quindi essere stati già identificati
attraverso la “tessera del tifoso” al momento
dell'acquisto del tagliando d'ingresso e all'emissione
della stessa tessera? Misteri italiani.
L'altra ciliegina sulla torta che stava per essere
servita, ma che fortunatamente è poi rientrata, è che
gli stendardi e addirittura le classiche bandierine
simili a quelli dei collaboratori di linea non
potevano entrare nell'impianto mamertino".
* Ricevo anche questa
mail, che pubblico: "Ciao Lorenzo,
poichè si avvicina una data importante ti invio
questo: 14
FEBBRAIO: ARRIVA LA CASSAZIONE PER SPACCAROTELLA E’ fissata
per il 14 febbraio l’udienza in Cassazione del
processo a Luigi Spaccarotella, il poliziotto
condannato per l’omicidio di Gabriele Sandri, avvenuto
l’11 novembre 2007 in un’area di servizio dell’A1, ad
Arezzo. Nel 2009,
in primo grado ad Arezzo, l’agente venne condannato a
sei anni di reclusione per omicidio colposo con colpa
cosciente. In appello, nel 2010, la corte fiorentina
ha portato la pena a nove anni e quattro mesi,
accusando l’ agente di
omicidio volontario. Contro la sentenza d’appello
hanno fatto ricorso in Cassazione i difensori di
Spaccarotella, gli avvocati Francesco Molino e
Federico Bagattini, secondo i quali la sentenza di
appello è “mal motivata in punto di sussistenza
dell’elemento psicologico del dolo”. E’
fondamentale non chiudere gli occhi! Spaccarotella ed
i suoi avvocati difensori contano molto sul fatto che
le acque si siano calmate per ottenere un’ulteriore
riduzione di pena… Già nell’estate del 2010 in primo
grado l’assassino di Gabriele Sandri se l’era cavata
con sei anni, per poi vedersi aumentata la pena fino a
nove anni e quattro mesi in appello… ora vogliono fare
il “colpo gobbo”, mi sembra troppo comodo! E' stato
creato su facebook un gruppo favorevole ad una
sentenza di colpevolezza nei confronti di
Spaccarotella. Lo potete trovare qui: http://www.facebook.com/groups/253860018015824/253866451348514/?notif_t=group_activity
Scopo del gruppo è smuovere un pò le acque, affinchè
l’opinone pubblica non dimentichi l’accaduto; e
pertanto siete invitati TUTTI non solo ad
iscrivervi, ma anche a condividerlo sulle vostre
bacheche ed a farlo condividere ai vostri amici…
Inutile dire che lo scopo è di ridestare
il più possibile l’opinione pubblica in vista
della sentenza della Corte di Cassazione".
Beh, tecnicamente la Corte di Cassazione non
può fare sconti di pena ma può al limite annullare
la sentenza della Corte
d'Appello perché non sufficientemente motivata.
Certo è che se la Cassazione annulla, è allora
probabile nel nuovo secondo grado di giudizio che si
torni all'ipotesi dell'omicidio colposo con
previsione dell'evento (con conseguente diminuzione
di pena) e non più a quella, verificata in secondo
grado, di omicidio volontario con dolo eventuale. Se
invece dovesse respingere, non avendo lo
Spaccarotella neanche un giorno di custodia
cautelare (e la mancata correttezza iniziale,
impensabile per un cittadino qualunque, si
riverberebbe in questo caso in un danno enorme per
l'imputato), nel giro di un mese entrerà nelle
patrie galere per restarci fino a quando la pena
residua da scontare non sarà inferiore a tre anni di
reclusione.
5 febbraio 2012:le
fotografie di Roma/Inter
saranno in linea in serata. Segnalo anche che non
funzionava - almeno ieri - il sistema di vendita
internet di Lottomatica, il che ha reso difficoltoso
l'acquisto di biglietti, vista la situazione innevata
di Roma e la chiusura di molti esercizi commerciali.
4 febbraio 2012:risultati
campionato Serie A:
2
0
3 febbraio 2012: in
relazione agli scontri d'Egitto:
"Si! Sono
martiri, sono diventati martiri i compagni insieme ai
quali, per 5 anni, abbiamo condiviso gioia e dolore.
Oggi il maresciallo e i suoi complici hanno voluto
mandare un chiaro messaggio, vogliono punirci e
condannarci a morte perché ci uniamo alla rivoluzione,
perché lottiamo contro l’oppressione e i crimini, come
quelli di oggi.Signori, questa è una nuova serie delle
tante serie di crimini della repressione del regime,
repressione che vuole uccidere la rivoluzione dei
giovani egiziani e aumentare il numero dei martiri. E
non sapevi che ogni goccia di sangue versata, avrebbe
riacceso la nostra rivoluzione, e avrebbe riacceso le
nostre urla che chiederanno la tua testa, caro
maresciallo traditore? E avete creduto che l’Egitto e il
suo popolo potessero fare un passo indietro? Non si sono
presentati né il governatore, né il capo della
sicurezza, non trovammo né la polizia militare né la
sicurezza centrale. Per la prima volta nella storia
degli incontri di entrambe le squadre, la polizia s’è
ritirata. Sì, il vostro piano è chiaro. D’ora in poi
inizieremo una nuova guerra per difendere la nostra
rivoluzione e i diritti dei nostri martiri, e ci
prepareremo a ricordare il 28 gennaio. Vi faremo
riassaporare i momenti in cui, chi come voi appoggiava
il precedente governo si dovette fermare e si dovette
arrendere mentre osservava i rivoluzionari egiziani, di
cui noi facciamo parte, seminare la propria libertà.
Sapete benissimo cosa significa affrontarci e sapete
pure che noi fummo la rivoluzione, ancora prima che essa
avvenisse. La vostra repressione non ci spaventa e
non ci è nuova. Numerose sono state le iniziative per
risolvere le divergenze tra Ultras delle squadre
egiziane; questo non vi è bastato e avete iniziato a
mettere in atto la vostra strategia. Per questo vi
comunichiamo che anche noi abbiamo una nostra
"strategia", ed è quella di tagliare le vostre teste con
le nostre mani, e non con mani straniere. Non
aspetteremo che ci opprimiate volta per volta:
difenderemo la nostra rivoluzione, difenderemo e
ricorderemo i nostri martiri con tutti i mezzi
possibili. Si, il vostro messaggio ci è arrivato. La
nostra risposta arriverà presto. Memoria e gloria per i
nostri martiri. Ultras Tahrir Squares".
*
Sul punto, Giovannino: Lorè ti scrivo
per dirti un paio di cose sulla notizia di punta di
questi giorni: la strage dello stadio egiziano a Port
Said. Logicamente i nostri media nazionali, appena
sentita la notizia hanno dato la colpa alla violenza
degli ultras. Basta essere minimamente intelligenti
per capire che una strage simile, con 74 morti
accertati e centinai di feriti, non può essere frutto
di un semplice scontro...Ed infatti...Come ricorderai
ti scrissi anche tempo fà, dicendoti degli ultras
dell'Al Ahly, che durante la rivoluzione l'anno scorso
fronteggiarono la polizia, allegadoti anche un
articolo. Quello che ti dissi te lo dissi per certo
perchè nella pizzeria dove lavoro ci sono anche due
ragazzi egiziani che l'anno scorso stavano in piazza
Tahrir. Stasera quando gli ho detto di ciò che
dicevano i telegiornali della strage di ieri sera si
sono messi a ridere...Logicamente la verità, come al
solito, è un altra, e lo dicono anche su Al Jazeera. E
la verità è che la polizia ha lasciato entrare in
campo i tifosi del El Masry per far si che caricassero
prima i giocatori avversari (Al Ahly) e poi andassero
a prendersela, direttamente sugli spalti, con i loro
tifosi, che essendo in trasferta erano nettamente in
inferiorità numerica.Perchè? la risposta è semplice.
Gli Ultras dell' Al Ahly (Alahwy) durante la
rivoluzione, un anno fa, fronteggiarono duramente la
polizia e l'esercito che caricava i manifestanti,
costruirono in piazza un ospedale da campo, e secondo
molte fonti senza il loro aiuto forse la
rivoluzione non sarebbe mai andata a buon, fine visto
che erano i più determinati e anche i più preparati
allo scontro fisico. Da sempre inoltre il rapporto tra
gli ultras Al Ahly e la polizia era molto teso, visto
che anche ultimamente c'erano stati episodi di
violenza tra ultras e polizia. Tutto ciò è anche
visibile da alcuni video, che mostrano gli ultras El
Masry entrare in campo e la polizia ferma a guardare.
Inoltre, sempre secondo la gente presente, pare che
gli Ultras Al Ahly siano stati perquisiti dalla testa
ai piedi all'ingresso dello stadio, mentre gli ultras
El Masry sono stati fatti entrare allo stadio con
bastoni e coltelli, che hanno poi usato sugli spalti.
Senza contare che molte persone sono morte perchè
venivano letteralmente prese di peso dagli ultras
avversari e scaraventati dall'ultimo anello dello
stadio con la polizia che non interveniva....E'
inutile dirti che per il codice ultras (che è simile
in tutto il mondo) ormai gli ultras El Masry non
potranno più andare in trasferta perchè li aspettano
in tutte le città d'Egitto...ma sta di fatto che senza
l'aiuto della polizia tutto ciò non sarebbe
accaduto..citando uno striscione giallo nero di
qualche anno fà: "Banlieau o periferia, il problema è
la polizia."... Certamente la questione è
più politica, ovviamente. Resta il fatto che la realtà
del calcio egiziano e dei suoi ultras è lontana anni
luce da noi: se non ci fosse la politica di mezzo (ma
anche se ci fosse) non credo che nel peggior
Verona/Livorno di qualche anno fa si possa arrivare a 76
morti, anche con il permesso della polizia.
2
febbraio 2012 (pomeriggio): inserito un
resoconto non tesserato di Cagliari/Roma. 2
febbraio 2012: inserita la pagina di Cagliari/Roma.
Grazie alle politiche, spero sorpassate, del Ministero
dell'Interno - attuate tramite l'Osservatorio Nazionale
sulle Maniefstazioni Sportive - oggi abbiamo assistito a
un Cagliari/Roma senza alcun tipo di tifo, né dai
sostenitori di casa né dai rari romanisti tesserati in
trasferta. La curva di casa era completamente seduta e
senza traccia di colore. Mezzo stadio era vuoto per
inagibilità. Ma se anche fosse staro agibile, gli spalti
sarebbero stati vuoti, visto che persino la Curva Nord era
semivuota. Tanto per far comprendere la vera e propria
distruzione dello spettacolo calcio ad opera della banda
delle pay per view (gentilmente affiancati dal Ministero
dell'Interno), basti vedere la prima di campionato del
1982/83, appunto Cagliari/Roma: 40.000 (quarantamila
spettatori). Oggi 4.000, il 10% di allora. Trattasi di
calcicidio.
*
Scomparsa
quella brava persona di Maroni, sì al carnet: «Semplificazione per l'acquisto dei biglietti per
lo stadio e più servizi ai tifosi». Sono questi gli
obiettivi fissati nella seduta odierna dell'Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. «Preso atto degli
ottimi risultati raggiunti nella sicurezza delle
manifestazioni sportive, testimoniati dai dati elaborati
dal Centro Nazionale di Informazione sulle
Manifestazioni Sportive dell'Ufficio Ordine Pubblico,
che saranno resi noti nei prossimi giorni, l'organismo
collegiale ha deliberato una serie di misure che aprono
un percorso di semplificazione nell'acquisto dei
biglietti e di accessibilità negli stadi», prosegue il comunicato. «Il primo intervento,
recentemente richiesto dalla Lega Nazionale di serie A - e già approvato - riguarda
un carnet elettronico di biglietti che le società
sportive, nell'ambito della propria autonomia
di impresa, potranno adottare a partire da subito e sino
alla fine di questo campionato. Il carnet, in altre
parole un gruppo di biglietti caricati su una card
elettronica, rispetta pienamente le normative di
sicurezza, ha carattere sperimentale, riguarda le sole
partite casalinghe e risponde all'esigenza di favorire
al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i
processi di inclusività negli stadi delle tifoserie
sane, voluti dal Ministro dell'Interno Cancellieri». L'Osservatorio,
"che ha
approvato il fac-simile a cui le società sportive
dovranno conformarsi, ha raccomandato alle stesse di
adottare misure organizzative che facilitino i tifosi
nell'adozione di tale strumento, secondo logiche di
servizi e non solo di mera attività commerciale. È stato
inoltre costituito un gruppo di lavoro ristretto che,
per la prossima riunione, presenterà il pacchetto di
misure di semplificazione per l'acquisto dei biglietti,
in particolare per i minori, e per l'uso della tessera
del tifoso"
*
Disastro in
Egitto:
Egitto, scontri tra
tifosi allo stadio
Almeno 73 morti e mille feriti
IL
CAIRO - Una vera e propria battaglia su un campo di
calcio ha lasciato sul terreno 73 morti e quasi mille
feriti, secondo un bilancio che potrebbe ancora salire.
E' successo durante una partita a Port Said, nel nord
del Paese. «È il peggiore disastro nella storia del
calcio egiziano», ha dichiarato il vice ministro della
sanità Hesham Sheiha parlando alla televisione di Stato.
Le violenze hanno coinvolto sostenitori delle squadre
dell'El-Masrj e dell'Al-Ahli, uno dei club più popolari
del Paese. Gli scontri tra tifosi nello
stadio di Port Said, al termine della partita di calcio
tra la squadra locale El-Masrj e la più titolata Al-Ahli
(del Cairo), sono scoppiati quando centinaia di ultrà
locali hanno invaso il terreno di gioco, nonostante la
loro squadra avesse vinto inaspettatamente per 3 a 1. I
tifosi hanno cominciato una vera e propria caccia ai
giocatori avversari, lanciando bottiglie e pietre e
inseguendoli fin dentro gli spogliatoi. Le forze
dell'ordine non sono riusciti a fermare la marea di
tifosi e gli scontri sono proseguiti anche all’esterno. Guerra pianificata. Per il medico
dell'Ahly, Ehab Ali, non è stato altro che «una guerra
pianificata». Le immagini della televisione di stato
egiziana mostrano centinaia di supporter invadere il
campo non appena fischiata la fine del match, mentre la
polizia in assetto antisommossa appare incapace di
gestire la situazione e si tiene sostanzialmente a bordo
campo. Da un primo bilancio di sette morti si è saliti
in meno di un'ora a oltre settanta e mille feriti.
Drammatiche alcune delle testimonianze dei giocatori
dell' Ahly raccolte dalla tv del club. «Le forze di
sicurezza ci hanno abbandonato, non ci hanno protetto.
Un supporter mi è appena morto davanti agli occhi negli
spogliatoi. Questo non è il calcio, è una guerra», ha
urlato al telefono il veterano Mohamed Abou-Treika
implorando che venissero mandati aiuti. Il quotidiano
"The Egyptian Gazette" online, che cita fonti di polizia
anonime nell'obitorio dell'ospedale di Port Said,
aggiunge che «molte delle vittime sono uomini delle
forze dell'ordine, oltre ai tifosi». Elicotteri per
salvare i giocatori. Dopo poco l'esercito ha inviato
due elicotteri per evacuare dallo stadio, dove erano
rimasti intrappolati, giocatori e tifosi della squadra
ospite. Sospeso il
campionato. Mentre ancora si contano le vittime la
Federazione calcio egiziana ha sospeso i match del
campionato sine die mentre il Parlamento è convocato
domani in seduta urgente. La tifoseria dell'Ahli, nota
con nome di Ultras, era nei mesi scorsi in piazza Tahrir
quando si sono verificati gli scontri fra sostenitori e
oppositori della rivoluzione. «È un messaggio dei
partigiani dell'ex regime», hanno commentato sul loro
sito i Fratelli musulmani subito dopo la strage. Violenze frequenti. Gli scontri di
questa sera ripropongono drammaticamente la questione
della sicurezza nell'Egitto del dopo rivoluzione, dove
la polizia gioca un ruolo di basso profilo e le partite
di calcio sono diventate un avvenimento ad alto rischio
anche per la violenza delle tifoserie. In questo clima
si sono subito inseriti i Fratelli musulmani che hanno
accusato i sostenitori dell'ex presidente Hosni Mubarak
«di aver pianificato gli scontri». Scontri anche al
Cairo.
Anche nella capitale, dopo l'arrivo della notizia di
quanto stava accadendo a Port Said, durante la partita
della squadra locale i tifosi hanno appiccato un
incendio allo stadio. La partita è stata immediatamente
sospesa. Certo, vedendo le
immagini non capisco come si sia potuta verificare una
strage del genere, visto che dall'invasione di campo
non sembra sia accaduto qualcosa di così cruento, che
invece potrebbe essere accaduto fuori dello stadio con
scontri tifosi/polizia...Però fuori dallo stadio pare
siano volate molte coltellate e che ci abbiano rimesso
i tifosi del El Ahli. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=y3p10DiII4k#!
31
gennaio 2012: inserite, grazie a Marco,
diverse altre foto nella stagione
1969/70.
*
Facciamo un
passo indietro e torniamo ad Atalanta/Juventus... se non
altro perché si tratta di una di quelle partite che hanno
dato luogo a disordini e che però vedevano in trasferta
una tikfoseria tesserata:
*
Questa
notizia è passata ma la inserisco perché ne rimanga
traccia:
Allo stadio
col figlio, odissea biglietti ha 5 anni ma
serve la carta d'identità
Il padre aveva il codice fiscale e la
tessera sanitaria. L'Osservatorio sulle
manifestazioni sportive esprime rammarico per
l'accaduto ammettendo regole eccessivamnente
severe
di ANNA RITA CILLIS E
MATTEO PINCI La sua odissea è
iniziata due giorni fa, quando è entrato in "un
RomaStore a Casalpalocco per comprare il biglietto a mio
figlio che ha cinque anni", racconta Stefano Bianchini,
abbonato alla tribuna Monte Mario, appassionato della
squadra da sempre. "Con me
- aggiunge - avevo il suo codice
fiscale e la sua tessera sanitaria, ma non mi hanno
venduto il ticket perché la normativa prevede che lo si
possa fare solo se si mostra un documento di identità".
Ma lui non si è
arreso e ha deciso di contattare Il Romanista, il
quotidiano dei tifosi giallorossi. "L'ho fatto per
sollevare la questione: il punto non è che non me lo
abbiano venduto, anche se in quel negozio forse hanno
applicato la legge Pisanu per il rilascio dei tagliandi
di accesso allo stadio in maniera troppo rigida, ma è
che, oggi, comprare un biglietto per i propri figli o
fargli l'abbonamento è diventato molto complicato. Io
non sono un caso isolato, è capitato anche ad altri
genitori". Sulla vicenda è
entrato in campo anche l'Osservatorio nazionale sulle
manifestazioni sportive esprimendo "rammarico" per
l'accaduto "evidentemente determinato da
un'interpretazione eccessivamente rigida della
normativa". A interessarsi
sembra fossero stati per primi i vertici del ministero
dell'Interno, in testa il ministro Anna Maria
Cancellieri (tifosa della Roma), che, dopo essere venuti
a conoscenza della "denuncia" di Bianchini al
Romanista si sono messi in contatto con il club
giallorosso, per approfondire la situazione e conoscere
meglio le maglie di una normativa "troppo rigida". Anche per questo,
nel comunicato emesso ieri pomeriggio, l'Osservatorio ha
precisato come l'organo del ministero "nei prossimi
giorni fornirà chiarimenti sulla vendita dei tagliandi
ai minori". E mercoledì, in occasione della prossima
riunione, si parlerà anche di questo. Nel frattempo il
biglietto per il piccolo Bianchini è stato comprato
altrove. E la Roma ora gli fa un regalo: un invito per
il match contro il Parma, in tribuna d'onore. "Mio
figlio sarà felicissimo", dice Stefano Bianchini". Serviva che la notizia uscisse sui giornali
perché qualcuno si muovesse... Sono 4 anni che è così!
*
Da Virgilio:
Striscioni degli ultras a Roma e
Genova contro la polizia.
Contestata anche la pellicola Acab
che racconta le violenze dei celerini.
I
tifosi
della Roma, come tante tifoserie organizzate in tutta
Italia, hanno fatto capire a più riprese di non
gradire il film Acab. E lo hanno affermato a chiare
lettere dagli spalti dello Stadio Olimpico di Roma.
Durante la partita contro il Bologna in curva Sud è
apparso lo striscione: "Federico, Stefano, Gabriele e
tanti altri 'Acab' non è un film". Il riferimento
è ai casi giudiziari di Federico Aldrovrandi,
Stefano Cucchi e Gabriele Sandri, morti i primi due,
mentre erano nelle mani dei servitori dello Stato,
mentre il secondo ucciso da una pallottola esplosa
dall'agente Luigi Spaccarotella (condannato in
Appello a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario).
I romanisti hanno anche completato l'opera. Sempre
nel medesimo spicchio dell'impianto è comparso un
altro drappo a tinte forti: "BONINI MERDA". L'allusione al
libro-inchiesta del giornalista del quotidiano La Repubblica
Carlo Bonini, Acab appunto, che ha ispirato l'opera
cinematografica. Infine l'ultimo striscione che ha
fatto capolino nella curva giallorossa pretende che
sia fatta luce sul caso di Massimo Moro, tifoso
genoano che prima della partita di Coppa Italia
Inter-Genoa ra stato fermato e condotto in questura
dove il tifoso ha avuto un malore. Ricoverato in
ospedale si e' poi ripreso. Il gip non ne ha convalidato il
fermo.
Un caso su cui i tifosi hanno dato una versione
diversa. A Genova durante Genoa-Napoli è apparso
invece lo striscione contro le forze dell’ordine: "Picchiare la
gente in manette è il vostro mestiere, basta abusi
di potere: infami!". Com'è noto
Acab (acronimo di All corps are bastards, cioè tutti
i poliziotti sono bastardi), è un controverso film
di Stefano Sollima, tra i cui interpreti c'è
Pierfrancesco Favino, sul mondo deformato del
reparto celere, il reparto mobile della Polizia di
Stato. La pellicola, attualmente in sala, non piace
al mondo ultras perché dà una visione un po' troppo
romanzata di una realtà, quella degli agenti delle
forze dell'ordine che reprimono una violenza che non
è eticamente più ripugnante di quella che viene
esercitata nella struttura operativa che si è fatta
conoscere al G8 di Genova. La partita dell'OIimpico, si è conclusa in parità: 1-1, ma in questo
caso il risultato può passare in secondo piano.
*
Un salto
nel 1978/79:
30
gennaio 2012: su Roma/Bologna:"Ciao Lorenzo, una sola curiosità, ma
oggi in roma-bologna c'erano i bolognesi? i mods hanno
fatto tutti la tessera ma due settimane fa a napoli non
sono andati e per curiosità volevo sapere se almeno a
roma son scesi... han festeggiato i 40 anni del gruppo
subito ad inizio anno, fatto sciarpe e adesivi a
riguardo.... però un gruppo temuto come loro.... non
scendere sarebbe un altra bella macchia nei loro appena
festeggiati 40 anni dopo napoli.... saluti". Eh,
beh... qui a Roma c'erano, ben sistemati in Tribuna
Monte Mario... nelle foto c'è una loro con le sciarpe
tese... Certo, è da capire perché Roma sì e Napoli no,
ma sono fatti loro.
*
Inseriti
due resoconti di Juventus/Roma di Coppa Italia. Questa
pubblicità qui sotto è veramente da ridere.... "Due viaggiano, due tifano, uno paga" ???? Cioè,
Trenitalia è entrata nell'Osservatorio per fare in modo
che tutti paghino il biglietto e ora fa una promozione
perché tutto sia esattamente come prima e cioè che due
viaggiano e uno paga? Mah.
*
Sky a Di
Canio:Tutta la vita il West Ham;
Non posso stare a contatto con della gente che mi
sputava quando andavo male"'Un
giorno preferiresti allenare la Lazio o il West Ham? Di
Canio: 'Tutta la vita il
West Ham; Non posso stare a contatto con della gente
che mi sputava quando andavo male"io:
Tutta la vita il West Ham; Non
posso stare a contatto con della gente che mi sputava
quando andavo male""Tutta la vita il West
Ham. Non posso stare a contatto con della gente che
mi sputava quyando le cose andavano male". 29
gennaio 2012: le foto di Roma/Bologna in linea. 24
gennaio 2012: in attesa di Juventus/Roma di Coppa
Italia, un primo resoconto sul film ACAB:
Acab, le mele
marce? Colpa dei “camerati”
Troppa
ideologia in un film che poteva essere di denuncia
civile
La mitologia della destraultrà starebbe
dietrogli eccessi delle divise. Una
ricostruzione poco convincente sugli abusidelle forze
dell’ordine
di Tommaso Della
Longa (Il Secolo d'Italia)
All
cops are bastards (Acab), letteralmente “tutti i
poliziotti sono bastardi”, è uno dei motti più in voga
tra chi fa della lotta al sistema una bandiera e
comunque tra chi fa della guerriglia una pratica
quotidiana, in piazza, come negli stadi. Motto del
movimento skinhead inglese degli anni Settanta, è
diventato anche il titolo del libro pubblicato da
Einaudi e scritto da Carlo Bonini nel 2009, che voleva
essere un’inchiesta sulla violenza urbana e la
gestione dell’ordine pubblico, visti dalla parte degli
“sbirri”. Da venerdì 27 gennaio, sarà nelle sale anche
il riadattamento cinematografico, con la regia di
Stefano Sollima, in una produzione targata Cattleya.
Se qualcuno si aspettava un film documentario, niente
di più sbagliato. Per non parlare di chi pensava di
trovare una pellicola in cui si giustificano tout
court le azioni del reparto celere. In realtà, dopo la
visione in anteprima per la stampa, quello che non si
capisce fino in fondo è il messaggio che si vuole far
passare al pubblico. Acab racconta
le gesta di tre celerini, Cobra (Pierfrancesco
Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco
Giallini), che vivono immersi nella violenza
quotidiana, ma che soprattutto fanno della fedeltà al
corpo e ai “fratelli” una ragione di vita. All’interno
del gruppo, arriva una nuova recluta, Adriano
(Domenico Diele) che alla fine sarà quello più legato
ai principi di legalità e ordine dovuti a un uomo che
veste la divisa. Tutt’intorno, storie di vita e di
attualità, famiglie divise e scontri con lavoratori,
fatti di cronaca nera come l’omicidio Reggiani e
quello dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, il
racconto della “macelleria messicana” alla scuola Diaz
durante il G8 di Genova, fino all’assassinio del
giovane romano Gabriele Sandri, ucciso dall’agente
della polizia stradale Luigi Spaccarotella. Ma
nell’intreccio non poteva mancare la trama occulta
raccontata anche nell’omonimo libro di Bonini, ovvero
un racconto macchiettistico di una destra violenta,
razzista, xenofoba e populista. Si va dal gruppo di
destra radicale che si vede dentro una fantomatica
“moschea occupata” e veste un look degno dei “nazisti
dell’Illinois” al politico in campagna elettorale che
fa promesse in nome di slogan del tipo “padroni a casa
nostra”, con un chiaro riferimento alla campagna
elettorale dell’attuale sindaco di Roma, Gianni
Alemanno. Durante tutto il film, i riferimenti al
mondo di destra più deteriore sono chiari, come se la
violenza portata per strada, da estremisti e dagli
stessi poliziotti, fosse solo esclusivamente colpa di
un’indole neofascista (dimenticando anche che il primo
sindacato di polizia è invece quello vicino alla
Cgil). Il quadro che ne viene fuori è a dir poco
sconfortante: deresponsabilizzazione delle forze
dell’ordine, banalizzazione di fatti gravi e tanta
retorica che fa da filo conduttore. “Questa volta i
conti ce li regoliamo da soli”, “appena becco chi è
stato, ci pensiamo noi”, “questa sera niente colleghi,
pareggiamo noi i conti”: queste alcune delle frasi che
fanno passare Cobra, Negro e Mazinga come i
giustizieri della notte, una sorta di banda
metropolitana che quotidianamente calpesta le regole
pur vestendo la divisa. E che il più delle volte la fa
franca e che si copre vicendevolmente. Anche qui il
messaggio non è chiaro: sono tre mele marce solo
perché di destra? O è un sistema che porta
all’esasperazione lo “spirito di corpo” e quindi
avalla la violenza dei tutori dell’ordine? Inoltre, anche
le ricostruzioni dei fatti sono poco chiare e fanno
vacillare il film davanti a qualunque occhio che
sia stato testimone di scontri di piazza o che abbia
una minima conoscenza degli ambienti ultras o della
destra radicale. Tanto per fare un esempio, desta
stupore il racconto di estremisti romani di destra
infiltrati tra le fila dei tifosi del Napoli. Nel
corso del film, poi, si susseguono “riunioni” ombra a
casa di un celerino in cui si portano
all’esasperazione cameratismo e fratellanza, “non
siamo colleghi, siamo fratelli. E solo dei fratelli ci
si può fidare”. E il filo rosso è sempre l’odio per il
migrante o comunque il diverso, con l’omicidio di
Giovanna Reggiani che sarebbe la scintilla che fa
esplodere il razzismo e che, anche se non viene detto
direttamente, porta la destra al Comune di Roma. Un’operazione
culturale che rischia di sciogliere in un’unica
melassa fatti gravi che meriterebbero alcune
riflessioni importanti: gli abusi di polizia come la
violenza di strada non possono essere trattati solo
con retorica e luoghi comuni. Oltre alla
splendida colonna sonora che annovera pezzi dei Clash,
Chemical Brothers e White Stripes, è degna di nota la
scena in cui i celerini, durante gli scontri nella
notte dopo l’omicidio Sandri, leggono il nome del
luogo dove stavano operando ovvero “piazza Maresciallo
Diaz” e il riferimento a Genova 2001 è chiaro: “Ti
ricordi quella scuola, come si chiamava, Diaz?” “Sì e
stasera paghiamo il conto”. Forse è stata
persa l’ennesima occasione di raccontare in maniera
consapevole cosa significa portare una divisa e
dall’altra parte quanto è grave subire un abuso
proprio da parte dei tutori della legge. Peccato,
anche perché questo film è stato realizzato in
collaborazione con Rai Cinema e quindi qualcuno lo ha
anche considerato meritevole di una qualche valenza
culturale per il Paese tutto.
23 gennaio 2012 (pomeriggio): giornalismo
per subumani creato a tavolino da redattori complici del
regime: iniziamo com gli ultrà di Repubblica: "Ciao
Lorenzo, Della serie… http://napoli.repubblica.it/sport/2012/01/22/foto/e_a_siena-napoli_striscioni_pro-schettino_da_meta_di_sorrento-28578586/1/?ref=HRER3-1 nella
home page online repubblica rilancia “ gli striscioni
ultrà per schettino” (vedi allegato). Clicchi
e vai sul set di foto come da link: 8 foto per lo stesso
striscione del club napoli meta. Sono ultrà? Mah!".
Aggiungerei: "striscioni" al plurale significa più di
uno... analfabeti a La Repubblica? Può darsi, ma, più
semplicemente, ultrà di Stato in malafede: gli ultrà del
Napoli a Siena non c'erano e quell'unico stendardo è del
Napoli Club Meta, paese natale del Comandante Schettino.
Poiché attualmente il Comandante Schettino è la persona
più odiata d'Italia, gli ultrà di "La Repubblica" hanno
voluto creare l'assonanza tra gli ultrà del calcio e
l'odio puro, in modo che la massai di Vigevano che legge
possa fremere di sdegno. Niente altro che buffoni, non si
parli di giornalismo.
Se esiste un reato quale quello di frode processuale, si
dovrebbe creare quello di frode informativa.
Allo stesso modo si comporta Il Mattino di Napoli (gruppo
Caltagirone, come il Messaggero):
Verona-Juve Stabia, cori razzisti
degli ultrà: «Schettino uno di voi»
"VERONA - Il tifo
degli stadi, quello fatto da cori beceri e più insultanti,
fa presto ad aggiornarsi. Quando si tratta di offendere,
non si indugia nel pescare dall'attualità. A Verona, ieri,
Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia,
per tanti emblema della negatività, è stato utilizzato dai
tifosi scaligeri per intonare cori contro i supporter
della Juve Stabia. GUARDA
IL VIDEO Le due squadre si
davano battaglia da una quarantina di minuti. Un match
leale, all'insegna della sportività, con l'arbitro che non
aveva avuto problemi a mantenere la contesa entro i binari
del confronto corretto. Ma solo sul rettangolo di gioco.
Perché se è vero che in tribuna aveva destato una certa
sorpresa l'assenza del solito imbecille, che saluta le
squadre meridionali salite al Bentegodi con l'immancabile
«Benvenuti in Italia», è altrettanto vero che l'antipatico
coro «terrron-terroni» era risuonato puntuale e
ripetutamente nel catino veronese. Ma, evidentemente, la
curva veronese ha voglia di dimostrare che segue gli
eventi, si aggiorna. La Juve Stabia attacca,
l'undici di Mandorlini è in ambasce, ecco la curva
stabiese rendere omaggio ad un tifoso ultra scomparso poco
tempo fa: «Nino uno di noi», cui fa eco uno «Schettino uno
di voi-Schettino uno di voi» per ricordare le origini del
comandante della Concordia. Un'ironia finalizzata a
rimarcarne il ruolo di colpevolezza, l'inettitudine, da
estendere ai tifosi stabiesi. La novità è accolta da
applausi che incoraggiano gli «inventori» ed ecco il
contagio: a ritmare il refrain sono quasi tutti i settori
dello stadio. La torcida campana prova a rintuzzare, ma
con scarso successo, con un «Maroni uno di voi», tanto per
ricordare l'ex ministro dell'Interno leghista e
l'introduzione della tessera del tifoso, indigesta ai
più".
Il povero
estensore dell'articolo, Gianni De Blasio, non ha scritto
il falso ed è rimasto alla fedele cronaca dell'accaduto
(che ricomprendeva anche il coro "Finché la barca va,
lasciala andare"). Purtroppo per lui esiste un capo
redattore - vincolato alle scelte parapolitiche del
proprietario, servo del suo padrone politico - che decide
il titolo al posto suo. E quindi il coro diventa razzista.
Lo fanno gli ultrà e quindi gli ultrà sono razzisti. Ma
perché il coro sarebbe razzista? I Veronesi, riferendosi
alla regioen di provenienza di Schettino, lo hanno
semplicemente - ed ironicamente - legato agli stabiesi.
Gli stabiesi presenti - dimenticando di aver sottoscritto
essi stessi la tessera del tifoso - hanno rilanciato con
"Maroni uno di voi", sempre riferendosi alla provenienza
geografica "nordista" dell'azzannatore di caviglie
poliziesche. Razzisti anche loro?
Semmai, il coro razzista (e anche qui ci sarebbe da
discutere) è quello che li appella come terroni. Ma il
titolo dice altro.
*
Franchino:
"Ciao
Lorenzo, ho visto che hai pubblicato l'appello di Marco
sulla vergogna di Trenitalia. Sicuramente
hai seguito qualcosa ma la sintesi è che Moretti, per
fare affari con i francesi, lascia una parte d'Italia
senza trasporti in nome del profitto pur parlandosi
teoricamente di servizio pubblico. In
realtà ti scrivo solo per dirti, visto che so che lui
non l'ha fatto, che colui che ti ha scritto è il mitico
Conte, il leader indiscusso del vecchio Cuore
Giallorosso... Grazie della pubblicazione".
*
Tifoso
genoano in coma per via di un asteroide piombato
all'interno del posto di polizia.
Facciamo una premessa: il tifoso appartiene a quella
categoria che si è fatta la tessera "perché tanto non ho
nulla da nascondere" e, in quanto tale, è piombato nella
normalità delle cose finendo in una corsia di ospedale che
lui pensava riservata agli ultrà necessariamente violenti.
Detto questo, il problema non è il soggetto passivo
dell'episodio, ma quello attivo che - indifferentemente -
utilizza gli stessi metodi contro Tizio e contro Caio,
purché tifoso. "Non convince la versione fornita dalla Questura
milanese sulla dinamica del fermo e del ricovero in
ospedale di Massimo Moro, giovane tifoso del Genova
bloccato dagli agenti prima che iniziasse la partita.
Secondo il sito specializzato
www.osservatoriorepressione.org , la versione della
questura di Milano sul pestaggio al tifoso del Genoa,
Massimo Moro, avvenuta nei pressi della stadio di San
Siro, giovedì 19 gennaio pochi attimi prima della gara
di Coppa Italia Inter-Genoa convince poco. Molti sono i
dubbi emersi, in queste ore. La versione dei fatti
uscita dagli uffici della questura milanese sembrano i
comunicati stile “copia/incolla”, come quelli già
tristemente noti di “Sgalla memoria” come già accaduto
durante il G8 di Genova nel luglio 2001 o dell’omicidio
del tifoso della Lazio, Gabriele Sandri nel novembre
2007. Dal comunicato della questura sembra quasi che
Massimo abbia preso a testate un manganello... Ci
auguriamo solo che non sia l'ennesima tragedia che
avviene dopo un "normale controllo” di Polizia in stile
Federico Aldrovandi. Inoltre ancora non è chiaro dove è
stato somministrato il farmaco per “sedare” Massimo e
che gli avrebbe provocato una reazione allergica. C’è da
chiedersi chi gli ha iniettato il Valium? E’ stato un
agente di PS, in violazione del Trattato di san
Francisco del 1946? E da quando nei posti di Polizia
sono disponibili fiale di farmaci? Il caso in questione è quello del giovane tifoso
del Genoa – Massimo Moro – che si trova ricoverato al
Policlinico di Milano in rianimazione dopo uno scontro
con un agente di Polizia. La colluttazione è avvenuta,
prima dell’inizio della gara di coppa Italia tra Inter e
Genoa tre giorni fa. Massimo Moro, di 38 anni, è ricoverato in gravi
condizioni e in prognosi riservata nel reparto di
Rianimazione del Policlinico di Milano, dove è stato
trasportato dal 118 in codice rosso. Moro è tuttora piantonato dagli agenti in stato
di fermo. Secondo la ricostruzione fornita dalla
questura, intorno alle 20.15, quasi un’ora prima del
fischio di inizio del match, Moro sarebbe stato fermato
e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, durante
l’afflusso degli spettatori agli ingressi, perché
ubriaco. Dopo avergli impedito l’ingresso, le forze
dell’ordine lo avrebbero portato in un vicino posto di
polizia per un controllo, ma il tifoso genoano (sempre
secondo la questura) avrebbe dato in escandescenze,
cercando di aggredire un agente. Un collega è
intervenuto per cercare di bloccare Moro, e durante la
colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra: ad
avere la peggio sarebbe stato il tifoso, che avrebbe
battuto la testa, riportando un trauma cranico. All’ospedale, però, sarebbe un’altra, la versione
che i medici avrebbero fornito al cognato dell’uomo, che
era allo stadio con Moro e altri due amici, giunti tutti
al Policlinico intorno alle 2.30 di questa notte:
secondo quanto riportato dal familiare, il prodotto
usato per sedare Moro gli avrebbe provocato una reazione
allergica; inoltre, l’uomo avrebbe ingoiato il suo
stesso vomito, finito poi nei polmoni. Il tifoso non è
cosciente ed è intubato, ma i sanitari hanno assicurato
che «non è in pericolo di vita»".
*
1978/79
Roma/Lanerossi Vicenza 3-0 Prima partita
disputata dalla Roma con la maglia bianca "Pouchain"
In piedi da
sinistra: Di Bartolomei, Santarini, Ugolotti,
Peccenini, Rocca Accosciati: Boni,
De Nadai, De Sisti, Maggiora, P. Conti, Pruzzo
23
gennaio 2012: i parmensi ci provano
sempre: 55 di loro senza tessera sono stati identificati e
fatti rientrare a Parma per Bologna/Parma. Anche 17
comaschi non tesserati fermati a Sorrento e rimandati a
casa dopo perquisizione di un furgone e perquisizione
corporale senza vestiti. Otto tifosi fermati e già
rilasciati.
Inserite diverse foto, grazie a Marco, nella stagione
1969/70.
Qui sotto un esempio:
Roma/Lazio 1969/70
Oggi questo tifoso verrebbe denunciato e daspato.
22
gennaio 2012: il tifoso genoano finito in
coma dopo che - secondo la questura - sarebbe caduto
battendo la testa al commissariato.... Genova
-Si
è svegliato dal coma e ha raccontato la sua versione dei
fatti .
«Le cose non sono andate come dicono, mi ricordo tutto
quello che è successo, è molto diverso dalla versione
ufficiale», ha detto ieri sera ai familiari il tifoso genoano
di 38 anni finito in coma dopo un controllo di polizia
giovedì sera a San Siro durante Inter - Genoa. Ma il riserbo sui
dettagli è totale da parte dei parenti che non
aspettavano altro che rivederlo cosciente. «Prima ne
deve parlare con il suo avvocato», dice il cognato Marco
Soranno, marito della sorella Nadia, che era andato alla
partita insieme a lui e ad altri cinque amici di Sestri.
Succederà lunedì quando il suo legale, Riccardo
Lamonaca, lo assisterà nell’udienza di convalida che si
terrà in ospedale date le condizioni ancora gravi,
specie per quanto riguarda il problema del vomito nei
polmoni. Sulla vicenda è intervenuto ieri sera anche il
numero uno dell’Inter, Massimo Moratti: «La partita
Inter-Genoa è stata pulita, con un episodio grave che
non c’entra nulla con la squadra e i tifosi». Intanto, anche gli amici rimasti con
Moro finché
non è stato portato via da un gruppo di agenti e
steward, disegnano un quadro un po’ diverso da quello
tratteggiato dalle fonti ufficiali della questura di
Milano: «Moro era fuor i controllo, ha tentato di
fuggire e in quella circostanza è caduto insieme a un
agente che tentava di trattenerlo». «La verità è che
a San Siro ci
hanno trattati come dei terroristi, mentre eravamo
soltanto un gruppo di tifosi allegri», dice Daniele
Govigli, 50 anni, artigiano e padre di famiglia. «Mi
hanno fatto inginocchiare per terra e svuotare le
tasche, anche se ho cinquant’anni e sono così pulito da
essere stato nominato giudice popolare. Massimo si è
rifiutato, per quello l’hanno portato via». «Vi prego di
pubblicare la nostra foto - prosegue Messi in ginocchio
come terroristi»che nei prossimi giorni spiegherà anche
al legale dell’amico che cosa è successo a San Siro -
voglio che si vedano le nostre facce di gente normale
che per seguire la squadra del cuore ha fatto la tessera
del tifoso senza fiatare». http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2012/01/22/APT3IRjB-messi_terroristi_ginocchio.shtml
*
Il treno delle 11:
Caro
Lorenzo,ti segnalo un'iniziativa, a difesa di 800 posti
di lavoro e di un diritto di tutti i
cittadini. Ti allego un volantino, scritto
con il cuore da lavoratore licenziato e anche da
tifoso,che personalmente distribuirò sabato a
Roma-Cesena, e un modulo di raccolta firme. Ti chiedo di
pubblicarli, sempre se lo riterrai opportuno. GrazieAd maiora!Marco Il treno delle
11 PDF Raccolta
firme treni notte PDF
*
E-mail riferita
ad altra e-mail in cui si scriveva della tessera
del tifoso dell'Inter: "In realtà è
peggio di così. L'Inter da quest'anno non fa
differenza tra partite sottoposte a vincoli o
meno, la vendita online è aperta solo a chi ha
sottoscritto la tessera del tifoso dell'Inter. Qualsiasi altra tessera del tifoso
non viene riconosciuta dal sistema (per la
serie: con qualsiasi tessera del tifoso
potrete entrare in ogni stadio d'Italia... a'
bugiardi!). E anche nel caso la tessera sia del
tutto inutile (es. Inter-Marsiglia di
Champions League) questa viene richiesta per
l'acquisto di biglietti online. La cosa "divertente" è che
l'acquisto in BPM segue invece i vincoli veri
e propri e quindi la tessera non è necessaria. Di fatto insomma acquistare
Inter-Lazio o Inter-Marsiglia online senza
essere tesserati è impossibile. Ma basta presentarsi a una filiale
BPM per ottenere il biglietto. Senza tessera.
Misteri della fede maroniana".
*
Sul film
ACAB:
21
gennaio 2012: in costruzione la pagina di
Roma/Cesena. 19
gennaio 2012: qualche e-mail: "ciao
lorenzo, ti voglio segnalare questo video, è un
documentario in cui supporters del liverpool parlano dei
loro viaggi per l'europa durante l'epopea del grande
liverpool degli anni 80, si parla anche di roma 1984, e
credo di aver intuito (non sono una scheggia in inglese)
che si dicano cose interessanti.. saluti http://www.youtube.com/watch?v=rBtuBWNs7_o
*
Anche il Foggia lancia il
mini carnet senza tessera del tifoso: "L’U.S.
Foggia lancia la sottoscrizione dei “mini
abbonamenti”, validi per le prossime quattro
giornate di campionato al prezzo di tre tagliandi.
Potranno essere acquistati senza obbligo di Tessera
del Tifoso presso tutti i punti vendita Booking
Show di Foggia e provincia e
la biglietteria dello stadio comunale "Pino
Zaccheria" con i seguenti orari: mattina, dalle
ore 10.00 alle 12.30; pomeriggio, dalle ore 16.00
alle 19.00)".
Del resto, iniziano ad accorgersene... si sta
verificando quello che avevamo previsto... non hanno
scampo....
Da Pisa: "Tifosi. Chissà che non sia la volta buona.
Venerdì scorso il presidente Battini, incontrando il
nuovo capo dell’Osservatorio del Viminale Roberto
Sgalla a Coverciano, insieme ad Abete, Macalli e
Farina. Il tutto a margine dell´iniziativa della
Lega Pro in tema di frodi sportive. Il Pisa e altre
società chiedono di rivedere la normativa sulla
Tessera del tifoso. La proposta in campo è che dalla
prossima stagione, pur restando obbligatoria per le
trasferte, questa Tessera non sia più necessaria per
gli abbonamenti delle gare casalinghe. Sgalla sembra
ben disposto e potrebbe presiedere, all’inizio della
primavera, una tavola rotonda a Pisa sull’argomento,
aperta a tifosi e istituzioni. Davvero può
arrivare una simile normalizzazione? Le società se
lo augurano anche alla luce del crollo di presenze
negli stadi di serie C, malamente nascosto fino a
poco tempo fa".
*
Rinviati a giudizio 9
agenti della Polizia di Stato resisi protagonisti
del pestaggio ai danni dfi Gugliotta dopo
Roma/Inter di Coppa Italia:
Il
padre del ragazzo: «Ogni volta che
passo davanti allo stadio raggelo»
Parla Mario Gugliotta: «Non
tutti quelli che indossano la divisa sono
uguali; Stefano è rimasto sotto choc, è
molto segnato»
ROMA
- «Meno male. Era ora di chiarire». Stefano
Gugliotta ha esultato alla notizia della
richiesta di rinvio a giudizio del gruppetto di
agenti, per l'accusa nove, che lo avevano
pestato in via del Pinturicchio, scambiandolo
per un tifoso scalmanato, pare della Roma, lui
che è pure laziale. «Sono contento», dice
mostrando un incisivo nuovo di zecca, visto che
l'altro, era volato per via dei calci e dei
pugni.
La
novità giudiziaria è stata un sollievo anche per
il papà. Che a dire il vero, per usare le sue
parole, non si è «mai abbattuto più di tanto».
«A noi è andata bene. Molti ragazzi ci sono
rimasti sotto. Ora stanno a camposanto. Penso a
Uva, a Cucchi e tanti altri», spiega Mario
Gugliotta, 53 anni, autista, da tre mesi
disoccupato.
«UN
PO' DI MARCIO» - «Non dico che tutti quelli che
indossano la divisa sono uguali, ma un po' di
marcio c'è. E andrebbe stanato». Odio? Rancore?
«No, noi non ne proviamo. Ma il dispiacere c'è.
Bastava dire: "Ho preso una cantonata, ho
sbagliato". E invece è stata una corsa a dire il
contrario..."Io non sono stato, io non sono
stato". Per fortuna che c'era quel video».
Già
il video del pestaggio...
«Ringraziamo
ancora ora chi lo ha girato, altrimenti chissà
che film sarebbe uscito fuori su mio figlio.
Intanto quella sera venne arrestato. Sì, c'è
ancora questa accusa di oltraggio in ballo. E'
una cosa strana: lui sarebbe colpevole e nello
stesso tempo è parte civile. E' tutto in mano
agli avvocati».
Cosa
è cambiato nella vostra vita dopo quella sera? «Abitiamo
vicino allo stadio e io e mia moglie ogni
volta che passiamo davanti a una camionetta
raggeliamo. Non so, abbiamo questa reazione.
Stefano è rimasto scioccato. E' stato molto
segnato, è sempre giù d'umore, travolto da una
notorietà, se così possiamo dire, che non ci
interessava. E pensare che non era neanche
andato allo stadio. Aveva visto una parte
della partita con me, in tv».
Roma/Milan,
Semifinale di Coppa Italia Primavera:
*
Assemblea
Azionsiti AS Roma:
Piccolo
azionista AS Roma? Dai la tua delega a MyROMA
Sei un piccolo
azionista AS Roma? Da oggi puoi dare la tua delega a
MyROMA che ti rappresenterà durante la prossima
Assemblea Azionisti AS Roma prevista per il 30 Gennaio
(e in seconda convocazione il 31 Gennaio). Non importa
quante azioni possiede, ma è fondamentale cominciare ad
unire la nostra voce. La procedura per inviare la vostra
delega è molto semplice, basta un po' di volontà e per
facilità vi riportiamo i passi per poter inviare la
vostra volontà. La delega avrà
valore esclusivamente per questa Assemblea quindi è
importante ricordarsi che per il futuro ad ogni
Assemblea sarà necessario rifare la stessa procedura.
Passaparola... se conosci agli amici romanisti che hanno
delle azioni AS Roma.
La
procedura sul sito di MyRoma.
*
Come non
far andare i tifosi allo stadio: "Ciao
Lorenzo, complimenti per il sito, innanzitutto. Volevo
segnalarti la cosa seguente: vivo a Londra e saro' a
Milano per motivi familiari a Milano questo fine
settimana. Vorrei andare a vedere Inter-Lazio, in quanto
tifoso dell'Inter. Cerco di prenotare via internet
tramite il sito della squadra ed ecco cosa mi appare:
La partita che hai scelto è soggetta
alla limitazione del controllo delle autorità.
Per accedere allo stadio è necessario che l'utilizzatore
del biglietto sia in possesso della Tessera del tifoso. Vuoi
continuare? Dettagli sui
vincoli posti dalle autorità per questa partita
Quando
poi vado a cliccare sui dettagli sui vincoli posti dalle
autorita' per questa partita, mi si apre un error
message. Complimenti
a Maroni e tutti quelli come loro. Ovviamente la tessera
onn la faccio e non la faro' mai. la partita la seguiro'
alla radio. saluti
Giovanni".
*
Argentina:
CALCIO: ARGENTINA. RISSA TRA
ULTRAS NUEVA CHICAGO, UN MORTO BUENOS AIRES
(ARGENTINA) (ITALPRESS)
Ennesimo episodio di violenza nel calcio argentino. A
Buenos Aires un tifoso di 27 anni, Agustin Rodriguez,
è morto nel corso di una rissa tra due diverse fazioni
di ultras del Nueva Chicago, gli Antenas e i Perales.
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo è stato
assassinato con ripetuti colpi alla testa. "La morte è
stata istantanea, non c'è stato il tempo di fare
nulla", ha raccontato all'agenzia Telam il
responsabile del pronto soccorso della capitale,
Alberto Crescenti, precisando che il giovane era già
senza vita quando è arrivato in ospedale. La rissa era
scoppiata, nel pomeriggio, nei pressi della sede del
club, nel quartiere di Mataderos, con gli ultras che
si sono affrontati con pugni e sbarre per ottenere il
predominio all'interno della tifoseria. I tifosi si
sono poi scontrati con la polizia e nel confronto è
rimasto ferito uno di loro, Aldo Barralda, sospettato
di essere l'omicida. Il caos è così proseguito
all'ospedale Santojanni dove gli amici della vittima
hanno provato a raggiungere Barralda per vendicarsi,
provvidenziale l'intervento degli agenti che
presidiano tutti gli ingressi dell'edificio. Intanto
il presidente del Nueva Chicago, Antonio Fusca, ha
deciso di rassegnare le dimissioni dopo appena 33
giorni perchè minacciato di morte.
*
Fiorentina/Lecce:
il terroristico striscione "Lecce Senza Tessera" viene
rimosso dagli Stewards/Celerini: esposizione striscione
prima dell'inizio della partita, richiesta di rimozione in
corso match, conciliabolo in basso con gli stewards
colorati di giallo e arancio.
P.s.: è riapparso durante la gara, è stato nuovamente
rimosso, a fine partita ricompare di nuovo.
17
gennaio 2012: di ritorno da Berlino ove ho
potuto constatare la ragione per la quale la Germania
guida l'Europa, eccoci di nuovo alle prese con gli
aggiornamenti. Anzitutto credo che MyRoma, e quindi la
tifoseria della Roma, abbia fatto un'ottima figura. Alla
presenza di quasi tutti i media nazionali tedeschi, che la
sera hanno fatto uno special sul convegno (non vi dico
l'organizzazione e la disciplina: con 40 gruppi ultras
rivali non è squillato un telefonino in due giorni e nelle
sale c'era un assoluto silenzio) nella loro
"Domenica Sportive", con un imbarazzatissimo poliziotto
incalzato dalle domande scomode dei giornalisti, ho
potuto, grazie all'aiuto anche del mio amico e socio
MyRoma Riccardo Bertolin, far presente ai tifosi e ai
mezzi di informazione tedeschi cosa è la tessera del
tifoso. Le risatine compiaciute che hanno accompagnato
l'esposizione dei passi più divertenti dell'intervento
sulla tessera fanno pensare che gli astanti abbiano
compreso perfettamente la buffonata messa in scena dall'ex
ministro dell'Interno. L'intervento (in inglese
maccheronico ma comprensibile) del sottoscritto verrà
postato a breve sul sito di MyRoma e vi rinnovo l'invito
ad aderire, visto che ho avuto la dimostrazione che là
dove esistono i Supporters Trust (e MyRoma è un Supporters
Trust) i poteri forti hanno vita molto più difficile.
Ho comunque anche appreso che se Atene piange, Sparta non
ride. Ci sono situazioni in diversi paesi europei ai
limiti del ridicolo. La Scozia si trova nella situazione
più complicata a livello repressivo, visto che i canti
tradizionali di Celtic e Rangers (ovviamente parapolitici)
sono stati vietati, con pene incredibili per chi li canta.
Anche la diffida a vita viene in alcuni Paesi (spesso
quelli che comunque hanno gli stadi pieni) utilizzata. A
Parigi i tifosi del PSG vanno solo in trasferta, perché
allo stadio è impossibile scegliersi il proprio posto,
anche in caso di abbonamento, ove la collocazione è
casuale. A breve faremo un piccolo speciale sulel diverse
modalità di regolamentazione nei diversi Paesi di Europa e
non solo.
Stiamo
sulle notizie ed attenzione ai titoli fuorvianti. Si legge
da moltissime parti che non è più reato accendere un
fumogenmo senza lanciarlo.
Ovviamente non è così. Le situazioni vanno viste caso per
caso e, in quel caso, l'accensione era avvenuta fuori
dallo stadio, in un luogo ove non vi era adunanza di
persone e ciò ha facilitato la decisione del giudice, cui
va dato atto9 di aver ragionato in modo approfondito e
razionale.
*
Maroni:
Bossi
punisce Maroni: comizi vietati L'ex
ministro: «Mi viene da vomitare»
POLITICA Il leader del Carroccio
sospende tutti gli incontri pubblici del'ex delfino. E
Bobo ribatte: «Ma io non mollo».
Paura per le contestazioni al Senatur nella
manifestazione del 22. Dal cerchio magico rispondono:
"A chi lo fa, legnate".
Il commento
di chi mi ha mandato la notizia: "No
dico, ma ti rendi conto che partito questo paese è
riuscito non solo a partorire, ma a fare governare? E
la cosa più incredibile sarà che alle prossime
elezioni ci sarà - nonostante un crollo pazzesco
largamente prevedibile - COMUNQUE, qualcuno che lo
voterà..... e comunque Bobo pijatela nder (snip)".
Aggiungo:
Maroni, fatti la tessera del manifestante! Chi di spada
ferisce, di spada perisce!
*
Passiamo
ora alle e-mail: "ciao lorenzo ... seguo il tuo sito
da sempre .. volevo chiederti semplicemente un opinione
sul film " ACAB " uscito da poco nei cinema , a me
sembra una stronzata , tu ne sai qualcosa ??". Non ne so nulla se non che il film
è tratto dal libro omonimo di Carlo Bonini, giornalista
che, pur quotato dal Sistema, non gode della mia stima. Se il film vuol
mostrare gli atteggiamenti singolari di una parte della
Polizia Italiana, arriva molto tardi e, probabilmente, la
pellicola è già vecchia nel proporre determinate
situazioni. Attendo di scaricarlo da Emule.
Fulvio Bianchi su Repubblica, nella seguita rubrica
Spycalcio, è arrivato alla conclusione:
Tessera
del tifoso: è arrivato il momento di abolirla
Prima riunione del 2012
dell'Osservatorio del Viminale: si è insediato a
dicembre il nuovo numero 1, il dirigente generale
Roberto Sgalla, che già conosce bene il mondo del
calcio. Si è parlato soprattutto della tessera del
tifoso: secondo il Viminale deve diventare sempre più
"un vero e proprio servizio per il tifoso" e non
essere, come "peraltro accaduto solo in pochi casi, come
strumento di attuazione di politiche commerciali".
Saranno pochi casi, d'accordo, quelli della
tessera-business, ma vanno cancellati, e in fretta. C'è
anche una sentenza che lo dice. Anzi, a questo punto,
passata l'ondata emergenziale e cambiato il governo,
sarebbe il caso di abolire la tessera e trovare altri
sistemi per emarginare i violenti. E' assurdo
penalizzare le persone perbene, cercare di tenerle
lontane dagli stadi, e dalle trasferte. La tessera è
arrivata alla sua seconda stagione: ci pensi il nuovo
ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, e ci
pensino i "tecnici" dell'Osservatorio se non è il caso
di chiudere l'esperienza qui.
L'Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive sta pensando di abolire
gli autobus di Roma. Sugli stessi, infatti, sono
comparsi inammissibili cartelloni pubblicitari che
pubblicizzano gloriosi gruppi ultras del passato, veri
e propri criminali che utilizzavano tamburi e torce
per sostenere le loro squadre, oltre a predisporre
coreografie non preventivamente autorizzate dalla CIA,
dal KGB e dal Mossad.
Qui di seguito il cartellone vietato. L'Osservatorio
sta anche pensando di interdire il passaggio in alcune
zone di Roma, in attesa della rimozione dei cartelloni
pubblicitari.
Associazione
Culturale Sabinamente In ricordo di Agostino Di
Bartolomei
L'Associazione
Culturale SABINAMENTE, con il patrocinio
dell'Assessorato alla cultura del Comune di Magliano
Sabina, organizza una manifestazione per ricordare
Agostino Di Bartolomei. L'iniziativa è inserita
all'interno di un percorso fatto di racconti di
storie e personaggi che appartengono ad un calcio
che non esiste più e che tanto ci manca. Domenica 22
Gennaio alle ore 17:00, presso il Teatro Manlio di
Piazza Garibaldi (Magliano Sabina), verrà proiettato
il film documentario di Francesco Del Grosso "11
metri" che racconta della vita del compianto "Ago".
Saranno presenti il regista, la produzione, nella
persona di Daniele Esposito, e con nostra immensa
gioia, Luca di Bartolomei, figlio di Agostino. La proiezione
sarà anticipata da un breve saluto degli ospiti e
dei ragazzi dell'associazione. Ad essa seguirà un
momento aperto al pubblico e al racconto da parte di
Luca, Daniele e Francesco.
L'ingresso è libero.
*
Comunicazione Tribuna Fattori
Padova:
"I Ragazzi della Tribuna Fattori
non parteciperanno alla festa fair play village
organizzata dalla U.C.Sampdoria assieme al Calcio
Padova, in quanto non riteniamo che sia un’occasione
di socializzazione aperta a tutti; visto che ciò è
stato permesso grazie all’interessamento delle forze
di pubblica sicurezza, le stesse che non hanno
permesso ai tifosi sampdoriani privi della Tessera del
Tifoso, di essere presenti a Padova. Ricordiamo che
i tifosi non tesserati delle due società si sono
schierati in prima linea in occasione dell’alluvione
che ha colpito il capoluogo ligure. Ritenendo pertanto
che lo spirito del fair-play e che il “calcio etico”
siano un’altra cosa, e che una tessera non deve
dividerci in buoni e cattivi, invitiamo tutti i tifosi
biancoscudati a non parteciparvi". Ben detto.
*
Anche
il Como rompe con la tessera del tifoso:
"La società Calcio
Como comunica che in occasione dei prossimi 3 incontri
casalinghi verrà attuata una promozione dal nome
"Pacchetto BIANCOBLU" che comprende l'ingresso alle
partite Como Foligno del 15 gennaio, Como Reggiana del
29 gennaio e Como Pisa del 26 febbraio a prezzo
speciale. I
prezzi comprensivi delle 3 partite sono i seguenti:
Tribuna
centrale Intero: 54,00€ Tribuna
centrale Ridotto: 36,00€ Curva
Como Intero: 21,00€ Curva
Como Ridotto: 18,00€
Il
Pacchetto BIANCOBLU potrà essere acquistato sabato 14
gennaio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso le
biglietterie allestite allo Stadio G. Sinigaglia di
Como. Al
momento dell'acquisto verranno consegnati i 3
biglietti validi per le partite. In caso di
impossibilità ad assistere ad una o più partite si
potrà effettuare il cambio nominativo cedendo il
tagliando ad altra persona. Ovviamente
chi vorrà potrà acquistare anche solo il biglietto per
l'incontro di domenica tra Como e Foligno al solito
prezzo presso tutti i punti vendita TicketOne durante
la settimana o presso lo stadio sabato e domenica".
*
Processo
per Paolo Scaroni (Fonte: L'Arena del 14.01.2012):
Botte
all'ultrà del Brescia, in aula nessuno
ricorda nulla
TIFO VIOLENTO. Al
processo per il pestaggio di Paolo Scaroni si è
cercato di delineare le circostanze dell'aggressione
Otto ore di udienza e 14 testimoni per ricostruire i
fatti del 2005 che tirano in ballo diversi
funzionari di polizia Quattordici i
testimoni, otto ore di udienza e una pausa di
mezz'ora: uno dopo l'altro i funzionari della
polizia che il 24 settembre 2005 erano in servizio
in stazione hanno cercato di ricordare quel che
avvenne. Ricordi non certi, scontri che si
verificarono ma nessuno li ha descritti, scontri che
non compaiono nelle riprese effettuate da due
ispettori della Digos e da due funzionari della
Scientifica. Le immagini di un gruppo di poliziotti
che circonda qualcuno a terra non ci sono. L'unico
ricordo di una scena simile, anche se non sa se si
trattasse di Paolo Scaroni, è quello di un tifoso
bresciano che, inseguito nel corso di una carica,
prese una manganellata sulla schiena. «Arrivato al
primo binario vidi uno a terra circondato da
poliziotti che lo picchiavano. Non ho visto la
testa, non so dire chi fosse». Poi si guardò alle
spalle ma quando si girò verso il binario non vide
più nessuno: «Paolo mi si avvicinò e mi disse in
dialetto “me ne hanno date tante”, poi salì sul
treno». Scese poco dopo sorretto da due amici: di lì
a poco nella sua mente sarebbe calato il buio
causato da una frattura della scatola cranica per i
colpi inferti dai manganelli impugnati al contrario.
Ricordi non precisi, solo il responsabile del
servizio d'ordine ha relazionato con dovizia di
particolari. Ha ricordato ogni fase, ogni ordine e
ha spiegato perchè, mentre discuteva con un gruppo
di tifosi sulla liberazione di alcuni arrestati,
disse ai suoi di far salire a forza tutti sul treno.
Seguirono cariche e scontri, lanci di sassi e
bottiglie e un reparto venne spostato all'altezza
della scalinata (quello di Bologna raggiunto poi da
un gruppo di Padova in aiuto ai colleghi in
difficoltà) dalla quale stava salendo Paolo Scaroni.
Un processo in cui si sono sovrapposte le versioni
sulla stessa circostanza e il pm Beatrice Zanotti ha
ricordato a un funzionario che le informazioni non
veritiere contenute nelle relazioni di servizio sono
cosa diversa dalla testimonianza in aula. Un
ammonimento reso necessario perchè nel complesso
processo che vede imputati otto poliziotti della
Celere di Bologna, accusati di aver usato i
manganelli al rovescio e di aver pestato un tifoso,
è che la polizia «forzò» i bresciani a salire sul
treno perchè, si sostenne, alcuni di loro occupavano
i binari impedendo al treno di partire. Una
situazione che è stata smentita dai macchinisti: «I
binari erano liberi, davanti non c'era nessuno. Non
so se ci fossero problemi in coda o lateralmente, ma
non c'erano tifosi sui binari. Tant'è che sentii
odore di fumo, non capivo cosa fosse e spensi la
motrice». Erano i lacrimogeni: il primo lanciato
senza che fosse stato dato l'ordine, poi altri due e
questo scatenò la reazione dei tifosi. Il resto
furono cariche di alleggerimento e poi lanci di
sassi. E a confermare che alcuni colleghi del
reparto mobile usavano i manganelli al contrario è
stato un altro funzionario di polizia, ma di
Brescia: «L'ho visto fare anche altre volte». Un
processo nel quale tutti i dirigenti hanno ammesso
che vi furono scontri, ma non hanno descritto
nessuna azione particolare: «Era difficile
riprendere in quelle condizioni», hanno spiegato gli
operatori. Ci sono però due frammenti di dialogo
sulle cassette digitali originali e non riversati
sul nastro Vhs che fu in un primo momento consegnato
alla procura. Due momenti: in uno si sente l'urlo
(probabilmente dell'operatore), un «noooooo» al
quale non seguono riprese. Nel secondo si sente dire
che il questore li avrebbe incarnati e poi «scolta,
ti prova a guardar subito le immagini de quel...»,
ma poi il video si interrompe. Gli imputati, tranne
uno, ieri c'erano, le difese (Calabria Cilento
d'Hauteville, Cherubino, Rosciani e Pacifico) di
Rulli e Barbirato hanno obiettato che i due agenti
figuravano essere autisti, che non potevano essere
sui binari e che non erano stati sentiti in fase di
indagine. Ma fino ad oggi (come ha sottolineato il
presidente del collegio Marzio Guidorizzi) erano
tutti contumaci e non hanno mai chiesto di essere
sentiti. Il pm ha chiesto il loro interrogatorio e
in una delle prossime udienze ognuno spiegherà il
proprio ruolo. Nessun funzionario vide poliziotti
picchiare qualcuno, nessuno vide tifosi a terra o
poliziotti circondati da tifosi. Solo un ispettore
della Digos ha detto di aver visto un tifoso che nel
corso degli scontri sbatteva la testa contro un
vagone: «Un rumore pazzesco, lo vidi chiaramente
battere contro il vagone, tenersi la testa tra le
mani e poi salire sul treno». Ma non si sa chi
fosse.F.M.
13
gennaio 2012: iniziamo con una domanda: "Ciao
Lorenzo per caso mi sai dire perche' da un paio di
partite la sud non ha piu' il gruppo trainante in basso
ed e' lasciata a se stessa? un abbraccio, Fabrizio".
Guidare o comunque darsi da fare per una curva come quella
di Roma è qualcosa di analogo all'essere capo del governo
nel Parlamento Italiano: è un casino. Questo può portare
ad attriti e incomprensioni che possono far cessare la
voglia a chi in un dato momento la sta guidando di
sbattersi più di tanto, lasciando ad altri l'onere. Al
momento mi sembra ci sia una sorta di spontaneismo. Ci
siamo già passati diversi anni fa, con lo scioglimento
degli ASRU e anche di Curva Sud Roma 1973. Sono dei cicli
che si compiono ed è incredibile come sia una cosa quasi
matematica. Ora bisognerà attendere che nasca qualcosa di
nuovo, auspicando che la bandiera sia sempre quella che
dovrebbe connotare qualsiasi curva: assenza di lucro,
indipendenza e impermeabilità.
Sono stato invitato, quale rappresentante di MyRoma, al
"ProFans Kongress" che si tiene a Berlino il 14 e il 15
gennaio. Ovviamente spiegherò ai tifosi tedeschi e ai
media che saranno presenti l'assurdità della situazione
italiana, della sua tessera del tifoso e delle crescenti
difficoltà per i tifosi di poter assistere alle partite
della squadra del cuore. Il tutto è organizzato da un
network di 40 tifoserie tedesche chiamato, per l'appunto,
"ProFans". La pagina di Roma/Catania (che vedrò in qualche
pub di Berlino) sarà quindi in linea nei giorni
succcessivi, tanto c'è poco da mettere!
*
Poi dici
che uno se ne vuole andare dall'Italia....: questa
fanciulla stava all'Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive per conto di Maroni e ora viene
assunta, guarda caso, al Milan!
12 gennaio 2012: completata la
pagina di Roma/Fiorentina
di Coppa Italia. 11
gennaio 2012: le fotografie di Roma/Fiorentina di
Coppa Italia saranno in linea a tarda sera.
Al rigurardo, segnalazione sui biglietti: "Ciao,
una segnalazione sui biglietti di Roma/Fiorentina di
domani. Un
mio amico che non è riuscito a recarsi in biglietteria a
munirsi del tagliando, mi ha chiesto di acquistarglielo
on-line. Orbene,
ho riscontrato le tre seguenti problematiche: -
il settore "Curva Sud" (come sappiamo di circa 13.000
posti fra laterale e centrale) veniva dato per esaurito,
quando gli organi di stampa oggi hanno parlato di appena
5.000 biglietti venduti in tutto lo stadio; -
erano sparite le tariffe normali, restando a
disposizione solo quelle "Privilege"; -
ho provato ad acquistare un biglietto di Distinti Sud e
bisognava per forza caricarlo in forma digitale su una
tessera del tifoso, non dando l'opzione di avere il
tagliando cartaceo. Per
completezza, segnalo anche che ho provato a chiedere
spiegazioni al riguardo sulla pagina ufficiale Facebook
di Lottomatica, ottenendo come unico risultato la
rimozione del post dopo pochi minuti. Tutto
normale?".
No, non credo sia normale e auspico vivamente che AS Roma
S.p.A., oltre a fare chiarezza su queste incomprensibili
difficoltà, rescinda il contratto con Lottomatica, di cui
tutti abbiamo le palle piene.
Parmensi: "Sabato 7 gennaio, in
occasione di Inter-Parma giocata alle 20:45, una
delegazione di Boys è riuscita ad entrare regolarmente
a S.Siro, nel settore ospiti con relativo biglietto,
regolarmente acquistato e pagato (e non poco), pur non
in possesso della Tessera del Tifoso. Questo a
testimonianza che a volte la tenacia paga, e a tener
duro qualche risultato si ottiene. Ora
continuate a porvi delle domande sull’utilità della
Tessera, noi andiamo avanti per la nostra strada". Daniele: "Questi tre punti, tratti dal sito
corederoma.it, possiamo considerarli le tre cose
principali che non ci vanno giù nel provvedimento TDT: a) quando si firmavano i moduli nessuno ti
diceva che i tuoi dati andavano in questura e
sottoscrivevi – potenzialmente – una carta di credito
ricaricabile: il Garante della Privacy ha detto che
ciò era illegittimo e non lo possono più fare e,
comunque, anche quando si acquista un biglietto i dati
vanno in questura; b) il legame tessera/carta di credito: il
Consiglio di Stato ha detto che è illegittimo e
difficilmente il TAR potrà discostarsi da quanto
sancito dal massimo organo giurisdizionale
amministrativo; c) le modalità per ottenerla, che sottostanno
all’art. 9 della legge Amato, che comunque vale anche
per i biglietti, ultima cosa da modificare. Domanda: abbiamo detto che i primi due punti
sono in via di risoluzione, e che, se verrà risolto
anche il terzo punto legato all'articolo 9, potremo
anche tesserarci. Ma mi chiedo io, una volta risolti
questi tre punti, al buon Maroni o a chi per lui, la
tessera del tifoso cosa servirà? Cosa garantirà? Non
sarà un impiccio in più? Non si limiterà al guadagno
di quei 20€ (anche di meno) che si spendono
comprandola? Un saluto, Daniele". Non servirà a nulla. Era una buffonata
propagandistica, che gli è servita (non so neanche
quanto) a livello politico. Non avrà neanche il
guadagno, perché se modificheranno l'art. 9 mi posso
anche riabbonare e per chi si abbona quel pezzo di
plastica è gratuito.
*
... e meno male che questi
buffoni dicevano che la tessera del tifoso avrebbe
riportato gli spettatori allo stadio...
ahahahahahah!!! Ma si rendono conto di quanto sono
buffoni? Ma non ce l'hanno una dignità?
Addio al
calcio: serie A Tim, spettatori in calo del 4,9%
La Juventus è la
squadra che richiama il maggior numero di spettatori
negli incontri disputati lontano dallo stadio
Olimpico: contro i bianconeri a Catania, Verona (vs
Chievo), Milano (vs Inter), Roma (vs Lazio e Roma),
Napoli, Siena e Udine si è registrato il migliore dato
stagionale per presenze casalinghe.Serie A Tim: in
calo gli spettatori presenti allo stadio: è il peggior
dato degli ultimi quattro anni.
Inter migliore
media-spettatori negli incontri casalinghi. Juventus
+66.7% rispetto lo scorso campionato: per i bianconeri
anche il maggior seguito negli incontri esterni. Negli incontri di Serie A Tim finora
disputati si è registrato un calo del 4.9% nelle
presenze allo stadio rispetto la stagione
precedente. La media di 23.675 spettatori, inoltre,
risulta essere il peggior dato se rapportato agli
ultimi quattro campionati disputati: 24.901 nella
stagione 2010/11, 25.570 nella stagione 2009/10
(-7.4%), 25.779 nella stagione 2008/09 ( -8.1%). Al termine della 16esima
giornata il match più seguito è stato Inter-Juventus
che ha fatto registrare 78.072 spettatori presenti.
Seguono gli incontri Napoli-Juventus (57.402
presenze) e Lazio-Juventus (57.148 presenze). I
nerazzurri, inoltre, detengono la migliore media
spettatori negli incontri casalinghi: con 50.729
presenze precedono Napoli (media di 43.660
spettatori al San Paolo) e Milan (41.606
spettatori). Lo rileva il Report n. 75/2011
elaborato dall’Osservatorio Calcio Italiano (www.osservatoriocalcioitaliano.it) website monitoring delle
manifestazioni calcistiche in Italia. Rispetto la
stagione precedente l’Olimpico sponda romanista
conferma la quarta posizione per media spettatori
(38.875) con un incremento del 14.4%. Considerevole
balzo in avanti per la Juventus: nel campionato in
corso i bianconeri hanno fatto registrare in media
36.630 spettatori con un incremento del 66.7%
rispetto al 2010/11. Dato negativo invece per il
Palermo: al Barbera negli incontri finora disputati
si è registrata una media di 19.495 presenze, in
calo del -21.4% rispetto lo scorso campionato.
I dati completi sono disponibili su www.stadiapostcards.com/
10
gennaio 2012: ultimamente l'ultimo
marmocchio va a dormire alle 23.30 il che mi crea non
poche difficoltà all'aggironamento del sito... Si
accettano suggerimenti in ordine a valeriane e rimedi più
o meno naturali che favoriscano il sonno...
Detto questo, loro si occupano ogni giorno di noi, noi ci
occupiamo una volta l'anno di loro, tanto per ricordare
che: "Ciao
Lorenzo, oggi per puro caso mi sono chiesto "ma prima
della fondazione della AS Roma quale squadre
partecipavano al campionato?". "Davvero la Lazio era
questa gran squadra? Iprimideacapitale possono vantarsi
di qualcosa? La
risposta è molto semplice, no. Basta consultare queste 2
fonti una neutrale e una laziale. Riporto i link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Divisione_Nazionale_1926-1927
e http://www.laziowiki.org/wiki/1926/27#Campionato Perchè
proprio quest' anno è importante? Risposta: è il primo
anno in cui si parla di campionato Nazionale come
spiegato da Wikipedia. Partecipano 2 squadre Romane(in
gironi diversi): l'Alba e la Fortitudo. La Lazio non
c'è. Quindi dove è la Lazio?? Ce lo dice la fonte
laziale, la Lazio partecipa al Campionato di Prima
Divisione - Girone "D" con altre squadre meno blasonate
(tra cui il Roman). Raffaele".
Molto si è detto sulla vicenda. Credo che la sotria
corretta sia scritta su questa pagina.
*
Dopo di
ciò, ricevo e pubblico il comunicato della curva padovana:
L’ENNESIMA
ASSURDITA’ DELLA TESSERA DEL TIFOSO!
Venerdì 6 gennaio,
impossibilitati a seguire il nostro Padova ad Ascoli
causa mancata sottoscrizione della Tessera del Tifoso,
abbiamo deciso di recarci allo stadio “Tombolato” di
Cittadella, per il match contro l’Empoli. Perché l’abbiamo
fatto? Per evidenziare una delle tante assurdità
previste dal protocollo sulla tessera del tifoso,
approvato quest’estate nell’indifferenza generale ma poi
applicato “a piacere” dagli organi competenti, e che
“qualcuno” ha tentato in tutti i modi di convincerci ad
accettaread inizio campionato. Secondo quanto stabilito
dal Casms, in una loro “personalissima” Interpretazione
del protocollo, noi non possiamo recarci ad Ascoli a
seguire LA NOSTRA SQUADRA in quanto residenti in Veneto,
ma proprio in base alla nostra residenza possiamo
recarci a Cittadella a vedere una partita che non
c’entra nulla, tifando per il Padova! Pensiamo sia ora
di rivedere drasticamente l’intero apparato della
Tessera del Tifoso, cominciando colriaprire le trasferte
ai tifosi ospiti che ne sono sprovvisti. Non ci vengano
a raccontare che sono misure “studiate per la
sicurezza”:in tempi non sospetti, avevamo già spiegato
come non fosse altro che un grosso business per le
bancheed in più occasioni abbiamo sostenutoche allo
stadio si sperimentano metodi speculativo-repressivi che
poi vengono applicati in tutti gli altri ambiti della
società. Guarda caso, a distanza di qualche anno ci
sarebbe chi vuole obbligare i pensionati ad aprire un
conto corrente e si fanno controlli a tappeto su ogni
prelievo bancario! Ci viene da ridere nel sentir parlare
quegli stessi leghisti, che prima ci dicevano “se non
avete nulla da nascondere fatevi la tessera”, mentre
oggi proteggono i commercianti di Cortina per i
controlli della Guardia di finanza dicendo che “non si
può sparare nel mucchio”(Le stesse identiche parole che
gridavamo noi ultras d’Italia). Ma come? “Le leggi ci
sono, debbono solo essere applicate”: ora…..se nonhanno
nulla da nascondere quale è il problema??? Venerdì nella
gradinata del Tombolato, ma poteva essere l’Olimpico di
Roma o il Nereo Rocco di Trieste, erano presenti ben tre
tifoserie: i padroni di casa del Cittadella, noi “ospiti
inattesi” ed i pochissimi tifosi empolesi provvisti di
tessera del tifoso. Se nulla è successo è stato
principalmente per l’intelligenza ed il buon senso
dimostrato dai tifosi, non certo grazie alla
“fantomatica” tessera del tifoso, che fa sempre più
acqua da tutte le parti!La Tribuna Fattori visto il buon
esito dell’iniziativa continuerà con orgoglio a far
emergere le contraddizioni di un sistema “DISCRIMINANTE”
ed a lottare per la libertà personale di ogni
individuo.Ringraziamo i circa 130 ragazzi presenti
venerdì a Cittadella, oggi più che mai l’anima della
Fattori. “Se ci
impediranno di vedere il Nostro Padova andremo ad altre
partite, e se ci fermeranno allo stadio e ci bloccano al
calcio andremo alla boxe, andremo al biliardo o ai
videogiochi, andremo ovunque e comunque per la nostra
dignità Ultras!”.
*
Famiglie allo stadio: "Caro
Lorenzo, Il week-end del 17 marzo sarò a Roma.
Vorrei portare mio figlio Adriano di 4 anni allo
stadio per Roma-Genoa (penso sia quella in
calendario), prima che mi diventi del
milan/inter/juve, pericolo grandissimo vivendo a
Milano. Cosa devo fare per acquistare 5-6 biglietti
da qui? Come funziona ora? Grazie per un tuo pronto
supporto in merito. Un saluto, Fabrizio".
Caro Fabrizio, per tua fortuna non si tratta di
Roma/Milan, altrimenti tu, romano e romanista
residente a Milano, non avresti potuto vedere il match
perché quell'individuo leghista - per il tramite di
osservatori vari - ha introdotto discriminazioini
geografiche per poter acquistare biglietti. Il
pericolo, però, non è scongiurato, perché nonostante
tutti i vari accordi e protocolli è sempre più
difficile acquistare un biglietto per vedere una
partita di calcio se non si risiede nella città che la
ospita, come vedremo con la nota che seguirà, scritta
da un tifoso della Lazie. Per questa ragione, qualora
dovessi avere difficoltà, ti suggerisco di acquistare
il biglietto direttamente a Roma, nei nuovi locali
destinati dall'AS Roma alla vendita dei biglietti.
*
Ecco qui quanto dicevo: "Il 7 Gennaio 2012 si è giocata la
partita Siena-Lazio, valida per il campionato di Serie A
e, come al mio solito, anche in questo caso decido di
imbarcarmi in questa ennesima trasferta al seguito dei
biancocelesti. Come molti ben
sanno, infatti, il sottoscritto, pur non avendo
assolutamente sottoscritto alcuna “carta di credito del
tifoso”, non essendo residente, per motivi di lavoro,
nella regione Lazio, ha la possibilità di acquistare il
biglietto di qualsiasi settore dello stadio in cui gioca
la squadra biancoceleste, tranne che per quello ospiti.
Così come fatto
in occasione di ogni trasferta da me effettuata nelle
ultime due stagioni, quindi, mi metto a cercare su
internet le modalità di vendita dei tagliandi per
accedere allo stadio. Il comunicato
pubblicato sul sito ufficiale del Siena recitava
testualmente: “I biglietti per la gara Siena-Lazio in
programma sabato 7 gennaio alle 18 allo stadio “Artemio
Franchi – Montepaschi Arena” sono in vendita in tutto il
circuito nazionale Lottomatica.”. Perfetto, mi
dico. Mi reco quindi
nella più vicina ricevitoria Lottomatica-Listicket, per
acquistare un tagliando della “Curva San Domenico”, il
settore limitrofo a quello destinato alla tifoseria
ospiti. Ma giunto qui, ecco l’amara sorpresa: nel
circuito nazionale sono stati inseriti solo i biglietti
per il settore ospiti, acquistabili solo e unicamente
con la tessera del tifoso. Per tutti gli altri settori
dello stadio bisogna recarsi nelle ricevitorie di Siena
e provincia! Allucinante! In pratica se il
sottoscritto fosse un tifoso della Lazio o fosse un
semplicissimo appassionato di calcio con tessera del
tifoso al seguito, e non volessi, per qualsivoglia
ragione, essere rinchiuso nel settore ospiti, non potrei
acquistare alcun biglietto al di fuori di quello per
accedere in questa determinata porzione dello stadio,
nonostante la sottoscrizione della tessera mi consenta,
così come da disposizioni, di scegliere liberamente
qualsiasi settore dal quale assistere alla partite di
calcio. O, ancora
peggio, se il sottoscritto fosse un tifoso del Siena non
residente in Toscana, non avrei assolutamente la
possibilità di acquistare il biglietto per assistere
alla partita della mia squadra. Anche perché, e qui
siamo al paradossale, sempre secondo il comunicato
pubblicato sul sito ufficiale del Siena Calcio, “Il
giorno della partita sarà possibile acquistare i
biglietti alla Biglietteria “Il Campino” (viale Vittorio
Veneto) dalle 10 alle 18,30, in tutti i settori eccetto
quello ospiti; la vendita è riservata ai POSSESSORI di
tessera del tifoso.”. Torno quindi,
mestamente a casa, e mi rimetto davanti al computer
nella speranza di poter acquistare, perlomeno, il
biglietto tramite internet. Ma anche in questo caso,
niente da fare. Sul sito della Listicket la vendita
online, per questa partita, non è stata attivata.
Andiamo bene… Che fare allora? Fortunatamente
ho qualche amico in Toscana che si presta a raggiungere
una delle ricevitorie per acquistare il biglietto per me
e poi consegnarmelo il giorno della partita. Ovviamente
però, non avendo il mio documento al seguito, è
costretto a fare il biglietto con i suoi dati. Poco
male: tanto c’è la possibilità del “cambio nominativo”,
procedura che, come riportato sul sito ufficiale della
Listicket, “permette, all’utilizzatore corrente di un
titolo cartaceo, di assegnare il proprio titolo ad altro
utilizzatore, indicandone i dati anagrafici corretti. Il
nuovo utilizzatore sarà abilitato, da quel momento, a
varcare i tornelli e accedere all’evento.”. Acquistato il
biglietto, il mio amico mi comunica i dati necessari per
effettuare il cambio utilizzatore. Inserisco sul sito il
“numero tipografico”, la “carta di emissione” ed il
“progressivo di emissione” riportati sul tagliando, e
poi procedo ad inserire il mio nome, il mio cognome, la
mia data ed il luogo di nascita. Fatto, invio. Ma ecco che sul
sito appare un’insolita scritta: “Si è verificato un
errore. Ti chiediamo di metterti subito in contatto con
la nostra assistenza per risolvere questo problema.”. Ripeto la
procedura, ma niente. Non mi rimane
che contattare il centro assistenza della Listicket, al
numero, a pagamento, 892982. Mi risponde una
signorina gentilissima alla quale espongo il mio
problema. La sento digitare qualcosa sulla tastiera e
poi confabulare con un’altra persona. Dopo qualche
minuto mi dice che neanche lei riesce ad effettuare
l’operazione e mi chiede di riprovare a chiamare tra una
decina di minuti affinché possa avere il tempo di
verificare l’effettiva motivazione di tale problema. Dopo circa un
quarto d’ora ripeto la chiamata e mi risponde la stessa
signorina che mi spiega, testualmente, che “il cambio
utilizzatore per questa partita non si può fare per
motivi di ORDINE PUBBLICO, in quanto il Prefetto di
Siena ha disposto il divieto per questo tipo di
operazioni”! Senza parole… In pratica non
mi resta altro da fare che mettermi in macchina e
recarmi personalmente a Siena per acquistare il tanto
agognato tagliando e, con l’occasione, risarcire il mio
amico per un acquisto pressoché inutile. Il 3 Gennaio,
quindi, approfittando di una mia giornata libera,
raggiungo il capoluogo toscano e mi reco in una delle
ricevitorie autorizzate. Qui, finalmente, previa
consegna del mio documento e, addirittura, del codice
fiscale (???), riesco ad ottenere, alla “modica” cifra
di venticinque euro, un biglietto a mio nome per
accedere nella Curva “Beneforti” (o, se preferite, Curva
“San Domenico”). E finalmente
arriva il giorno della partita. Arrivo a Siena
intorno alle 16 (il fischio di inizio era previsto per
le ore 18) e, seguendo le indicazioni stradali,
raggiungo il varco per il parcheggio destinato ai tifosi
ospiti. L’accesso delle auto viene disciplinato da due
steward che, per far entrare le macchine all’interno
dell’area parcheggio, pretendono l’esibizione del
biglietto del settore ospiti e della relativa tessera
del tifoso. Io non sono in possesso di nessuno dei due,
e quindi gli steward mi rimandano indietro, nonostante
sia un tifoso della squadra ospite. Nonostante il
traffico, riesco comunque a posteggiare nei pressi dello
stadio e raggiungo a piedi l’ingresso C2, quello della
Curva Beneforti. Qui, dopo il consueto controllo del
tagliando e del documento di riconoscimento, gli steward
davanti ai tornelli mi fanno presente che “le bandiere e
gli stendardi non possono essere introdotti all’interno
dello stadio, tranne nel caso in cui si abbia la tessera
del tifoso o si sia in possesso di regolare
autorizzazione”! Dopo una serie
di batti e ribatti, sono quindi costretto ad abbandonare
le aste del mio stendardo all’ingresso. Sembra di vivere
un film: ogni minuto che passa, scopro una cosa nuova,
una più assurda dell’altra! Finalmente
riesco ad entrare nello stadio, e mi ricongiungo con i
ragazzi con cui vivo e trascorro le tante trasferte al
seguito della Lazio nel settore dei non tesserati. In
questa zona dello stadio i laziali sono in un discreto
numero. Il settore ospiti, con circa 1500 tifosi
biancocelesti (ed è in occasioni come queste che mi
chiedo dove stava tutta questa gente in una trasferta
sicuramente meno distante come quella di Napoli) è alla
nostra sinistra, ma in mezzo ci sono degli spalti
lasciati totalmente vuoti ed inaccessibili dal personale
della sicurezza. Alla nostra destra, invece, ci sono i
tifosi senesi, separati da noi da un esiguo numero di
steward. La partita
finirà con una sonora sconfitta della compagine
biancoceleste per ben quattro a zero. L’unica nota
positiva della giornata è che, sul risultato di tre a
zero alla fine del primo tempo, mentre nel settore
ospiti i tifosi laziali, alternano delle pause
incomprensibili nell’apporto vocale agli insulti contro
la propria squadra e l’allenatore, arrivando addirittura
ad evidenziare il possesso di palla della squadra di
casa con degli “olè” a mio parere totalmente fuori
luogo, nel nostro settore, mentre si sottolinea
orgogliosamente a più riprese il nostro non essere
tesserati, regna la goliardia e si continua ad incitare
e cantare sotto la sguardo stupito e attonito dei tifosi
del Siena seduti vicino a noi. Va detto, per
altro, che non tutti nel settore ospiti pare siano stati
d’accordo con questo tipo di impostazione e tutto ciò è
ampiamente dimostrato anche da alcuni, brevi, momenti di
tensione a cui abbiamo potuto assistere dalla nostra
zona, nonostante fossimo comunque piuttosto distanti
dalla gradinata dei tifosi laziali tesserati. A fine partita,
mentre la tifoseria senese esulta per l’eccellente
risultato acquisito dalla propria compagine, alcuni
calciatori biancocelesti vengono sotto il settore
applaudendo i laziali presenti, quasi a chiedere scusa
per il poco impegno profuso in campo. All’uscita gli
steward ci fanno passare obbligatoriamente per un varco
laterale che ci conduce sotto il settore ospiti,
facendoci ricongiungere con gli altri tifosi
biancocelesti e facendoci uscire, tutti insieme,
in quel famoso parcheggio vietato ai non tesserati. Arriva quindi il
momento dei saluti. Rientro a Roma
dando appuntamento ai miei fratelli laziali alla
prossima trasferta e con tanti spunti di riflessione che
si agitano nella mia mente, ma soprattutto con la
consapevolezza, una volta di più, che la “carta di
credito del tifoso”, insieme a tutti quelli che stanno
abbondantemente lucrando sulla testa di noi tifosi,
stanno uccidendo, ogni giorno che passa, la passione nei
confronti di quello che un tempo era il gioco più bello
del mondo". Dal sito
Dodicesimouomo: "Si registrano nuovi incidenti dove
sono coinvolti tifosi del Milan, ieri a Bergamo. Fermo
restando che questo sito non auspica a nessuno Daspo od
altro, resta da capire come mai quando si tratta dei
rossoneri, trovare una notizia è quasi impossibile e
quando sono altre tifoserie, vedi Hellas Verona,
finiscono dritti in prima pagina, dipinti come mostri
anche se il giornalista che scrive il pezzo magari
nemmeno era presente e non sa come si sono svolti i
fatti o se la notizia è vera. Misteri tutti italiani, visto che i due
esempi portati sono di due curve tesserate, quindi se
“la sicurezza” che garantisce la tessera non deve essere
“rovinata” con notizie di incidenti od altro non si
capisce perchè lo stesso metro non venga utilizzato
appunto con i veronesi. Altre multe a Pisa, dopo quelle
per i megafoni adesso ne arrivano altre per chi non
rispetta il proprio posto allo stadio. Dalla Questura di
Pisa fanno sapere che il provvedimento non è nuovo, in
effetti a Firenze molti lo hanno subito.La legge è
oggettivamente chiara: multa, allontanamento dallo
stadio ed eventualmente denuncia e Daspo (ovvero
espulsione da tutti gli stadi per un periodo da 1 a 5
anni) sono le conseguenze previste per la violazione
delle norme sulla sicurezza degli stadi. Fra queste
violazioni, non ci sono solo gli atti di volenza. Ma
anche l’esposizione di bandiere o striscioni politici o
comunque non autorizzati, o anche l’abbandono del posto
assegnato. Che non è un bizantinismo: chi va allo stadio
viene fotografato e identificato tramite il posto
nominativo, per cui se da un determinato posto viene ad
esempio lanciata una bottiglia, la polizia deve sapere
chi c’era lì. Questa la replica dei pisani: «Un conto è
punire chi commette atti di violenza – spiegano gli
ultrà pisani – un altro è accanirsi davanti a
comportamenti che non c’entrano niente con la violenza.
In gradinata tantissime famiglie si spostano fra il
primo e il secondo tempo per vedere più da vicino dove
attacca il Pisa, in curva ci sono i posti dove stanno di
solito i gruppi e gli altri dove va gente alla quale non
piace cantare. In tutto lo stadio, su 10-12mila persone,
saranno un decimo quelli che occupano davvero il posto
scritto sul biglietto». Per adesso le multe sono di 167€
ma come si può leggere, il rischio è il Daspo. Ieri a
Lecce gli Ultras sono rimasti a casa per protestare
contro il caro biglietti. Assistiamo per vari motivi a
curve sempre più vuote e spogliate di colori e passione.
Tutto a vantaggio di SKY naturalmente. Da
lapadovabene.is riprendiamo l'ultima idea dei non
tesserati. Impossibilitati a seguire la loro squadra in
trasferta, si sono recati in massa a vedere Cittadella –
Empoli, con tanto di striscioni e tifo incessante per 90
minuti per il...Padova. La voglia di tifare, di essere
presenti c'è, come la voglia di ricolorare le curve, ad
oggi però sembra impossibile, grazie soprattutto alla
Lega di A e quindi ai club che non ascoltano e meno che
mai tutelano i tifosi. Una volta si diceva, giustamente
che il calcio apparteneva al popolo, oggi invece proprio
non ci vogliono allo stadio. 8 gennaio 2012: nel tardo
pomeriggio saranno in linea le foto di Roma/Chievo e, passato il
periodo di feste natalizie, si torna ad aggiornare
regolarmente il sito con la grinta di sempre!
7
gennaio 2012: buon anno a tutti. Le foto
di Roma/Chievo saranno on line nel tardo pomeriggio di
domani. Sto provando il nuovo sistema operativo che spero
risolverà i problemi che avevo con Netscape.