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| Era parecchio che non arrivavano con questi numeri: 2/3 del settore sono pieni. Due bandieroni sventolano con buona continuità per tutta la partita. A tratti si vedono battimani seguiti da circa metà settore ma i cori non arrivano fino in Sud, salvo nei momenti di silenzio durante "Roma campione" intonato nel secondo tempo. AF |  |
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| Circa 300, forse qualcuno in più non smentiscono la loro fama e giocano il solito clichet. Cori compatti, autoironici e, comunque sostegno (o autosostegno?) fino alla fine. |  |
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| Una cinquantina i tifosi friulani. Si collocano nella parte bassa dell'enorme settore loro dedicato e fanno qualche coro, per poi fermarsi, seppelliti dai gol giallorossi. L'orario non era troppo scomodo e le presenze, anche se la classifica non è delle migliori, sono veramente un po' scarse. |
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| Forse in 7-800, provenienti dalle
regioni diverse dalla Campania. Null'altra da segnalare, a parte una bandiera genoana. Almeno 2-300 tifosi del Napoli anche in Tribuna Monte Mario. |
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| In circa 150, con quattro bandieroni,
cercano di attizzare una ostilità con un
"Roma-Roma-vaff" che però non ha alcuna presa. Del resto i romanisti non hanno alcun tipo di rivalità con i calabresi e quindi il potenziale conflitto verbale si spegne praticamente subito. Per il resto fanno il loro tifo, seppur in modo discontinuo, durante tutta la partita. |
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| Ormai la presenza "canonica" degli
ospiti a Roma gira intorno alle 150 unità, quando
negli anni passati era 5 o 10 volte superiore ed
anche i felsinei arrivano con i numeri previsti.
Accompagnati da tre bandieroni, sostengono la
squadra come si può fare in 150. |
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| Giungono a Roma in circa mille unità, ma
- grazie come al solito alla Questura di Roma -
rimangono in silenzio per tutta la partita in
quanto (visto che si deve distruggere il concetto
di curva) non viene fatto entrare lo striscione
Curva Ovest, un bandierone con il viso di
Aldrovandi e uno stendardo con una scritta in
dialetto "sen tigniz" (Siamo cocciuti). Neanche tamburo e megafono. Beh certo, trattavasi di tifoseria estremamente pericolosa e il tifo può causare problemi, soprattutto se proveniente da tifosi della città di Federico Aldrovandi, ucciso dallo Stato. La squadra a fine partita saputo del motivo del silenzio ha applaudito. |
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| Un centinaio scarso i cagliaritani, di
cui una cinquantina Sconvolts. Fanno quel che possono visti i numeri. |
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| Circa una sessantina, sparpagliati per
tutto il settore. Dalla Sud si vedono a stento e
di sicuro non si sentono. AF |
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| Trasferta aperta ai tesserati
dell'Atalanta, poco più di un centinaio. Si danno da fare per quel che possono. |
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| Sempre colorati i Sampdoriani, tutto sommato non pochi nel 2018, di domenica sera. Sostengono la squadra e vengono premiati. |  |
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| Si presentano in 1500, colorati e rumorosi. Proprio all'inizio, con irruenza quasi partenopea, si allargano un po' in modo minaccioso come a sottolineare il loro ingresso, ma nulla di che. Dopo un po' appare un tamburo che dà ritmo ai loro cori. Un paio di torce gettate a terra e anche sul risultato sfavorevole, specie nella parte bassa, tifano saltando come se nulla fosse. |  |
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| Circa 1500 i milanisti, con il nucleo
ultras che si mette in basso. Hanno un tamburo e con quello danno il ritmo ai loro cori, che prevalentemente vengno seguiti dalla parte bassa, tranne che dopo i gol, momento in cui tutti partecipano. |
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| Sono decisamente pochi, anche se si
tratta di un giorno lavorativo. Si vede un unico
bandierone e qualche schermaglia iniziale con la
Nord. Per il resto nulla da segnalare. AF |
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| Sono circa 400 (un numero che qualche
anno addietro sarebbe stato ridicolo) con gli
ultras nella parte bassa a fare colore. Si contano
sette bandiere di varia misura. A guardarli dalla
Sud sembrano darsi da fare con buona costanza per
tutto il tempo ma il numero esiguo e la distanza
rendono impossibile determinare se il volume
sia pari allo sventolio. AF |
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| Inspiegabilmente vietata la trasferta ai
genoani. In questura non sono aggiornati. |
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| Una ventina o giù di lì, collocati in Tribuna Monte Mario, ove seguono l partita da seduti. |
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| I gruppi disertano la trasferta per il costo eccessivo del settore ospit (70 euro), ma il settore è ugualmente quasi pieno per la presenza dei "classici" tifosi della Juventus trans-regionali. |  |
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| Poco più di 100, con una ventina di tifosi un po' più accesi sistemati in basso. |  |
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| Molto meglio rispetto a quelli visti
qualche anno fa. Fanno il tifo, seppur in modo discontinuo, rispolverando cori storici che mai avevo sentito dal vivo, tra cui "We all follow the Chelsea Over land and sea - and Leicester!", a sottolineare ironicamente come Leicester non sia collocata da nessuna parte ed anche "One man went to mow, Went to mow a meadow, (aside) Meadow!,One man and his dog, (aside) Spot!, Went to mow a meadow", che è una specie del nostro "Un elefante si dondolava sopra un filo della ragnatel" ma il cui testo in inglese è del tipo "Un uomo è andato a falciare, E' andato a tagliare un prato, un prato!, Un uomo e il suo cane, Spot !, E' andato a tagliare un prato". Sopravvissuti, tutto sommato. Una bandiera del Verona tra di loro, nella parte alta del settore ospiti. |
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| Forse un centinaio, con numerose bandiere della loro nazione, si danno da fare all'inizio articolando qualche coro. Poi si spengono. |
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| Credo siano stati intorno alle 400
unità. Non hanno ultras al seguito e, per
provocare, alzano un paio di volte il coro ritmato
"Lazio-Lazio"- Poco più che gitanti. |
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| Quasi mille i blaugrana. Tifoseria insignificante che non si fa mai notare. Qualcuno si scalda a fine partita per via delle prese in giro dei romanisti. |  |
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| In circa 5mila, tifano dal primo all'ultimo. La conferma di quanto visto a Anfield. Del resto, se il tifo è nato lì ci sarà un motivo. |  |
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| Circa 200, sostegono la squadra in maniera discontinua all'inizio, anche se poi si rincuorano con il risultato che, via via, dà loro ragione. | |
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