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L'intervento completo di Claudio Rossi Massimi all'assemblea degli azionisti

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.
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1° dicembre 2009 (pomeriggio):
Sulle biglietterie:
Gabriele: "Il discorso di gianluca non fila. Lo stadio di milano - che per dimensioni e numero di spettatori è più grande dell'olimpico - il giorno della partita ha le biglietterie (che si trovano agli angoli delle curve) APERTE; non botteghini mobili, roulottes, camper o cose varie, ma strutture fisse che fanno parte dello stadio. Per facilitare l'afflusso degli spettatori, una cosa è mannalli al gran teatro, n'antra faje trovà un gabbiotto aperto sotto lo stadio.
La verità è che milan e inter fanno il cazzo che gli pare (senza che nessuno dica niente), sta (snip)  - inadempiente su tutta la gestione virtuosa de sto (snip) - l'unica cosa su cui s'è messa in regola so i botteghini.... Rosella levate dar (snip) ".
Paolo: "ciao lorenzo a proposito dell'email di gianluca vorrei correggerlo: le biglietterie sono si su un prefabbricato, ma sono appena dietro le tribune e comunque nella zona chiusa al traffico. a proposito un altro esempio che si può fare è quello di Palermo,dove i botteghini dello stadio rimangono aperti fino ad un'ora e mezza prima della partita,cioè fino a quando la zona viene delimitata, ma cmq è già una cosa...uno piglia il biglietto ed entra direttamente".
Allora, mi sono informato.
Si sta parlando del decreto del Ministero dell'Interno del 6 giugno 2005.
Il punto cruciale è l'art. 8.
Attorno agli stadi dovrebbero esserci due aree:
a) l'area di "massima sicurezza": allo Stadio Olimpico è quella che va dai tornelli di ingresso sinio agli spalti veri e propri (il cosiddetto antistadio);
b) l' "area riservata" che è quella area a cui possono accedere coloro che hanno il biglietto, prima ancora di entrare dai tornelli: per l'Olimpico, quell'area che va dai cancelloni gialli o bianchi fino ai tornelli.

Figura 1:
In rosso: l'area di massima sicurezza,
In giallo: l'area riservata,
Con la croce verde, i botteghini inutilizzati (solo dalla Roma, non certo dalla F.I.N. o da "Roma Estate") e perfettamente in regola con il D.M. 6 giugno 2005

Figura 2: 
I CINQUE CHILOMETRI che separano l'unica biglietteria utilizzabile
il giorno della partita e lo stadio Olimpico.
Nella foto di cui sopra, l'area rossa è quella di "massima sicurezza", quella di colore giallo è quella "riservata".
I botteghini debbono stare fuori dall'area gialla. Ora, possibile che si possano mettere solo al Gran Teatro, distante CINQUE CHILOMETRI dallo stadio Olimpico? A me non interessa perché sono abbonato, ma ogni volta che la Roma gioca in coppa e che magari non ho fatto in tempo a comprare il biglietto prima, possibile che devo arrivare fino laggiù, fare la fila e poi rifarmi altri 5 km per andare allo stadio?
Le altre tifoserie mi fanno sapere se hanno una situazione simile alla nostra?
Ricordo che accanto allo Stadio del Nuoto, nel punto indicato dalla croce verde nella figura 1, ci sono dei botteghini che vengono regolarmente aperti sia per le manifestazioni di nuoto che per "Roma Estate".
Mi chiedo, con chi ce la dobbiamo prendere se non con chi non riesce a vedere - perché non riesce proprio a vedere - che da quando hanno chiuso i botteghini dello Stadio Olimpico ci sono 5mila spettatori in meno a partita??
Per chi vuole occuparsi della questione:
Art. 8.
Aree di sicurezza e varchi
1. Dopo l'art. 8 e' aggiunto il seguente:
«Art. 8-bis (Aree di sicurezza e varchi). - 1. Nel rispetto del dimensionamento e della finalita' delle vie di uscita, oltre a quanto previsto dall'art. 8, devono essere realizzate, a cura della societa' utilizzatrice dell'impianto, in accordo con il proprietario dello stesso, aree di sicurezza in cui devono essere ammessi solo i titolari di regolare titolo di accesso all'impianto, cosi' strutturate:
a) «area di massima sicurezza», comprende l'impianto sportivo e l'area di servizio annessa, ove sono collocati i varchi di accesso all'impianto. Tale area deve essere delimitata a mezzo di elementi di separazione, in materiale incombustibile e conforme alla norma UNI 10121-2 o equivalenti;
b) «area riservata», realizzata nell'ambito dell'area di servizio esterna, di cui all'art. 2 del presente decreto, ed opportunamente recintata, all'interno della quale e' consentito l'accesso esclusivamente agli aventi diritto. Tale area dovra' essere delimitata attraverso elementi di separazione fissi in materiale incombustibile e conformi alla norma UNI 10121-2 o equivalenti; e' ammessa la separazione mediante elementi mobili in materiale incombustibile. Per consentire la separazione delle tifoserie all'interno dell'area riservata, la stessa deve essere divisa in settori, dei quali almeno uno riservato ai sostenitori della squadra ospite, di capienza non inferiore a quella minima stabilita dall'organizzazione sportiva per il settore corrispondente, delimitati a mezzo di elementi di separazione in materiale incombustibile e conforme alla norma UNI 10121-2 o equivalenti.
2. Il numero dei varchi di ingresso presenti lungo la delimitazione dell'area di massima sicurezza deve essere proporzionato alla capienza del settore a cui danno accesso e comunque in ragione di almeno un varco ogni 750 spettatori, in modo da consentire il completamento delle operazioni di afflusso degli spettatori in un arco temporale non superiore ad un'ora e mezza prima dell'inizio della manifestazione sportiva, compresi i tempi necessari all'effettuazione dei controlli di sicurezza e di verifica della regolarita' del titolo di accesso. Tali varchi di ingresso devono essere contrassegnati con lettere o numeri progressivi ben visibili dall'esterno ed analoghi a quelli che saranno riportati sul titolo di accesso all'impianto.
3. I varchi di ingresso all'area di massima sicurezza devono essere dotati di preselettori di incanalamento tali da evitare pressioni nella fase di obliterazione del titolo di accesso con corsia di ritorno per gli spettatori non abilitati all'ingresso, nonche' di tornelli "a tutta altezza" che permettono l'accesso ad una sola persona per volta, tramite lo sblocco del meccanismo di rotazione da attivarsi successivamente all'avvenuta verifica della regolarita' del titolo di accesso.
4. I tornelli devono essere realizzati secondo regole di buona tecnica, devono essere invalicabili se bloccati alla rotazione, in modo da non rendere possibili fenomeni di violenza, anche organizzata, da parte di soggetti che non siano in possesso di un titolo valido.
5. I varchi di ingresso dotati di preselettori e di tornelli devono essere separati e indipendenti dal sistema di vie d'uscita di cui all'art. 8 e le biglietterie, quando ammesse, devono essere ubicate fuori dell'area riservata.
6. Il sistema di afflusso degli spettatori, come delineato ai commi 2, 3, 4 e 5 e' comunque sottoposto alla preventiva approvazione del questore della provincia.».
Il tabloid del battesimo di Umberto Niccolò!


1° dicembre 2009: Genoa/Sampdoria: "Ciao Lorenzo, sul derby di Genova innanzi tutto vorrei sottolineare questo video/audio:
http://www.youtube.com/watch?v=dO1r-UCwcJY
Mi spiace che su questo sito venga esaltato lo spettacolo offerto dai doriani, spettacolo chiaramente AUTORIZZATO dalla questura, e non c'era di certo bisogno di Radio Rai per farcelo sapere, del resto sono ormai 3 derby che i blucerchiati accendono veri e propri arsenali nei derby, mentre dall'altra parte si vede benissimo che le torce accese sono "abusive", tanto è vero che la coreografia è stata fatta con i cartoncini da parte dei Genoani.
Ora, io posso anche credere che a Genova la questura sia di mano larga e lasci entrare tranquillamente materiale coreografico e bandieroni, ma non posso credere che tutte quelle torce non siano autorizzate (cazzo roba che non si vedeva un altro pò neanche prima della vicenda Raciti). Mi dispiace dire ciò, perchè ho sempre ritenuto i Doriani una tifoseria con mentalità, tuttavia sono costretto a ricredermi puntando anche il dito contro la loro ipocrisia, visto che si ergono a paladini della mentalità criticando chi scende a compromessi ed introduce materiale con il benestare della questura...ricordo che in tutti gli stadi d'Italia quello spettacolo tanto esaltato dai telecronisti (altri ipocriti del cazzo) è punito con minimo 2 anni di Daspo e conseguente denuncia...fate un pò voi, come sempre due pesi e due misure...Se qualcuno mi può smentire lo aspetto con ansia... Simone".
Ora, da quel che so per i doriani non c'erano autorizzazioni. Anche perché l'accensione di artifizi pirotecbnici in uno stadio costituisce reato.
Comunque questo è il video delle splendide coreografie: http://www.youtube.com/watch?v=PkPG5yaUg2o
Mi viene poi segnalato che anche anche il milan ha le biglietterie aperte il giorno della partita:
http://www.acmilan.com/InfoPage.aspx?id=88339
Sul punto, Gianluca: "Capisco che nun poi vede Rosellina, ma riguardo alla biglietteria non vorrei sbgaliarmi ma le cose stanno così:
Da quando è entrata in vigore la legge  amato c'è stato l'obbligo di chiudere le biglietterie dentro la zona cuscinetto o chiamala come vuoi. All'esterno è assolutamente possibile aprirle e quasi dappertutto e così. Si va da Udine e la maggiorparte degli stadi dove sono state messe delle roulotte o strutture mobili di fronte alle vecchie, visto che la zona cuscinetto è minima, alla situazione Romana dove la zona cuscinetto è immensa. Si dovevano fare questi botteghini vicino allo stadio del nuoto ma poi si decise di farli a Tor di Quinto parcheggio Gran Teatro. Soluzione logistica scelta dal CONI e non penso che Roma e Lazio hanno repsonsabilità. Gianluca".
Come detto privatamente, anzitutto non si sa a Roma cosa è questa zona cuscinetto e chi la delimita. Secondo poi se, il presidente della Roma SI INCAZZA perché ha spettatori in meno, il CONI fa quello che gli dice il presidente della Roma ;-). Io rimprovero al Presidente della Roma di farsi fare impunemente qualsiasi cosa. Se l'Inter e il Milan hanno le biglietterie perte il giorno della partita allo stadio, perché noi no?


30 novembre 2009: in costruzione la pagina di Atalanta/Roma. Sul derby genovese: "Ciao lorenzo, a proposito del derby di Genova nel  90° minuto di stasera, durante il servizio sulla partita il commentatore ha appena detto che " nel pre gara, sugli spalti il derby lo vince la Samp grazie alla spettacolare coreografia a base di fumogeni e fuochi d'artificio". Ora una bella denuncia con diffida al cronista per apologia di reato non gliela leva nessuno...  AHAHAHAHAHAH un abbraccio Edo". 'Sto delinquente, aggiungo io!
Il derby nostro: "Caro Lorenzo, ho invitato al derby alcuni amici e amiche che non sono mai o quasi mai andati allo stadio, ed erano entusiasti dell'idea. Poi però controllando i prezzi ho visto quanto questi siano improponibili. Io ora sono abbonato in curva nord per stare con il gruppo di ultras in basso, e verremo quindi trasferiti in tevere; i miei amici per venire con me dovrebbero spendere 55 euro per la tribuna tevera laterale... chi spenderebbe 55 euro per andare a vedere uno spettacolo di cui non conosce quasi nulla?
se poi gli dici anche che non ci sono più le coreografie e gli striscioni goliardici.. in più che per comprare il biglietto devono raccogliere i documenti originali.. è veramente difficile insistere. E difatti anche per questa partita saremo lontani dal pienone. Amaramente Tommaso".
Tifoso cade dagli spalti a Milano... mi viene fatto notare: "mi è venuto in mente questo episodio dopo aver aputo cosa è successo a Milano questo pomeriggio. un saluto http://www.repubblica.it/online/calcio_coppe/operato/operato/operato.html". Non è che le balaustre sono un po' bassine?
Giustamente mi viene fatto notare come l'Inter venda i biglietti allo stadio il giorno della partita: fuorilegge? Oppure semplicemente fanno come gli pare? Perché Rosella non apre 'ste biglietterie allo stadio?
"Inter-Fiorentina: h. 12, biglietterie aperte Venerdì, 27 Novembre 2009 15:56:08
MILANO - È ancora possibile acquistare i tagliandi per assistere a Inter-Fiorentina, gara valida per la 14^ giornata della Serie A Tim
2009-2010 in programma, domenica 29 novembre '09, allo stadio "GiuseppeMeazza" in San Siro (calcio d'inizio h. 15).
Sabato 28 novembre '09: attraverso il servizio on line di www.inter.it e il circuito Feltrinelli;
Domenica 29 novembre '09: sino alle h. 12, attraverso il servizio on line di www.inter.it;
Domenica 29 novembre '09: a partire dalle h. 11, presso le biglietterie Nord e Sud dello stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano.
La distribuzione dei biglietti acquistati tramite internet sarà realizzata domenica, il giorno della partita, nei box dedicati presso la biglietteria
Sud dello stadio "Meazza" (piazza Axum): sempre a partire dalle ore 12".


29 novembre 2009: due e-mail sulla questione di quel simpaticone di Balotelli:
E-mail 1: "Ciao Lorè, premetto che sono una persona che frequenta lo stadio, in particolare la sud e talvolta la parte bassa della nord e sono di sinistra e nel mio frangente anche attivo in politica.
Detto questo volevo assolutamente esprimere il mio dissenso con il giornale L'unità il quale ha definito Stronzi tutti quegli ultras e tifosi che hanno cantato i fantomatici cori razzisti contro balotelli.
A parte che razzismo è chiamare uno Negro in senso dispregiativo e nei cori in questione non so se comparissero ma dico che in precedenza i Fiorentini e pure i romanisti l'anno scorso al san siro furono accusati di razzismo solo per aver detto che era un figlio di putt...
Inoltre tengo a precisare che il Sig. Mario Balotelli, per me meritevole di giocare con la nostra nazionale più di G. Rossi in quanto nato e cresciuto in Italia se si deve parlare di nazionalità, con queste cose non fa che fare la vittima e farsi pubblicità, prendesse l'umiltà dei grandi campioni.... Jacko93".
E-mail 2: "Un piccolo sfogo .... in un calcio con gli stadi vuoti dovuti a stadi fatiscenti e prezzi troppo elevati per uno spettacolo finto, in un calcio con un processo penale - calciopoli - in corso oscurato dai media, in un calcio con un nuovo scandalo scommesso attualmente sembra che ha colpito solo la Lega Pro, c'è un Moratti che definisce gravissimi i cori contro Balotelli minacciando il ritiro della squadra, lo stesso Moratti a capo della Saras società che come è stata quotata in borsa sembra aver fatto operazioni illegali impoverendo immediatamente i nuovi azionisti, ed un indagine è in corso:
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-744013/saras-interrogato-procura-milano/
la stessa Saras dei fratelli Moratti che in 10 anni avrà buttato più di 2000 miliardi, la stessa Saras che ha sulla coscienza  molto probabilmente morti e malati tra gli abitanti della zona in cui sorgono le proprie fabbriche oggetti di questa inchiesta nascosta:
http://www.thepopuli.it/2009/05/il-documentario-sulla-saras-sarroch-sardegna/
con tutta questa situazione Moratti definisce gravissimi i cori a Balotelli!!!   Un sistema SCANDALOSO PORTA I MEDIA A CREARE LO SCANDALO con tutti gli addetti ai lavori costretti (un po più di palle non ci dispiacerebbero) a fare a chi è più indignato!!!!
Bravi e purtroppo la gente normale gli va dietro dimenticandosi il linguaggio da stadio che ha tutto un suo significato E NON MI SEMBRA ASSOLUTAMENTE IL PROBLEMA PIU' IMPORTANTE DEL CALCIO ITALIANO ED EUROPEO, anzi .... Gianluca".
Risolviamola così:
BALOTELLI MI STAI ANTIPATICO.
Genoa/Sampdoria, bellissime le coreografie. In particolare i doriani stile anni '80, in barba a divieti e restrizioni, fanno una coreografia composta di reati gravissimi puniti dal Codice Penale. L'Osservatorio intervenga e poi vediamo le reazioni del mondo del calcio....


27 novembre 2009: una foto che mi è cara, se non altro perché anche io ero lì in campo... Roma/Bologna al Flaminio 1989/90.
Roma/Bologna 1989/90
E-mail: "Ciao, sono un giovane tifoso romanista ed abito vicino a milano. volevo chiederti se sei a conoscenza di fan club di romanisti a Milano o dintorni, perchè io dopo alcune ricerche su internet purtroppo non ho ancora trovato nulla. E soprattutto, esistono gruppi di ultras residenti qui al Nord che organizzino trasferte per seguire la Roma? ti sarei grato per qualsiasi informazione, sempre forza Roma Filippo filtocci@hotmail.it"
Extra calcio:
"Ho visto sul Tg1 delle 20 le immagini delle proteste di un migliaio di operai sardi dell'Alcoa a Roma. A prescindere dalle motivazioni che hanno portato al confronto fra gli operai stessi e le forze dell'ordine (pare che i primi abbiano deviato il percorso concordato in precedenza per raggiungere il ministero dello sviluppo economico, dove c'era un incontro fra i sindacati e l'azienda) è mai possibile che ogni volta ci si debba sorbire le bugie dei giornalisti, certamente "indirizzati" da una certa linea editoriale? Le forze dell'ordine negano che si sia fatto uso di manganelli, e che tra i feriti c'è un funzionario che sarebbe stato colpito da un megafono. Io poche immagini ho visto, e in una c'era un funzionario che colpiva (o tentava di colpire...) un operaio col manganello, e questi per risposta che gli ritira un megafono.
Ora, che i giornali e i telegiornali non si occupino quasi mai e diano poco risalto alla disperazione di migliaia di persone che rischiano di rimanere in mezzo ad una strada insieme alle rispettive famiglie, è risaputo. Che le notizie vengano distorte, un classico. Ma qui si parla di fatti inequivocabili: la giornalista che nega, citando la fonte delle forze dell'ordine, che si sia fatto uso di manganelli e nel contempo un funzionario che il manganello lo sta usando eccome. Cos'altro serve alla gente comune per svegliarsi e rendersi conto che è bene fidarsi solo dei propri occhi? Quanti operai licenziati, famiglie rovinate da crac finanziari, ragazzi ammazzati in carcere e fuori, testimoni scomodi fatti trovare morti (quando i corpi li trovano...), processi insabbiati e promulgazione di leggi anticostituzionali servono per svegliarci?
Ad ora gli operai sono in piazza Barberini, controllati da un cordone. Scusami per lo sfogo, un saluto".
Quale sfogo? E' la realtà! Al milleeuno per mille con gli operai. Contro l'informazione del Sistema. La conosciamo bene.
Torniamo al calcio.... Rumours: "A lorè… n’amico mio che vive a londra mi scrive così… piale col giusto beneficio del dubbio…
E spero che sia una grande cazzata di questo mio amico…
Allora....mi sono arrivate voci di corridoio riguardo De Rossi, che ovviamente spero siano false.
Reggeteve forte...secondo i "rumours" inglesi, il passaggio di De Rossi al Chelsea e' praticamente fatto, dovrebbe trasferirsi a Gennaio o alle brutte a Giugno.
Emissari della Roma sono stati a Londra qualche settimana fa per trovare l'accordo col Chelsea e mettere tutto su bianco e nero.
Apparentemente l'interessamento a Paulichenko e' solo una copertura per la vendita di De Rossi, tante' che i giornali italiani hanno parlato di Prade' e compani a Londra per incontrare quelli del Totthenam, ma in realta' serve solo per giustificare i viaggi a Londra".
E' impossibile, ma se fosse, sono pronto per la radiazione dal consiglio dell'ordine e per la diffida quinquennale.
Sfatiamo un dubbio: "Ciao Lorè, sono Daniele da San Benedetto. Ti contatto per mandarti questo link ad un sito:
http://www.blitzquotidiano.it/sport/stadio-tornano-striscioni-e-tamburi-senza-fax-159536/
Tu ne sai qualcosa a riguardo? Personalmente sapevo che si pensava di far tornare striscioni e tamburi, ma su questo articoletto sembra che è cosa fatta, che da domenica si possa riportare tutto!! Se puoi dammi delucidazioni, grazie.
Poi veniamo alla Sambenedettese: in data 04 Novembre si è giocata la partita di coppa Italia eccellenza tra la Fermana e la Samb: prima della partita ci sono stati alcuni scambi di opinioni tra le tifoserie, e la polizia è riuscita con un vero e proprio agguato a prendere fisicamente 23 persone, tutti tifosi della Samb, che sono state diffidati per 5 anni (3 arrestati, in primo grado hanno deciso 4 mesi per due tifosi, 6 mesi per il terzo). Per la partita di campionato seguente, ovvero Jesina-Samb dell'8 Novembre, la questura ha dato il via libera alla trasferta, ma con la vendita di biglietti nominativi ed in numero non superiore a 317 unità( settore ospiti che può ospitare anche più di mille tifosi...). Arrivati a Jesi, filtraggio minuziosissimo, si entrava uno ad uno, ti dovevi mettere a fianco ad un poliziotto a cui mostravi il tuo documento di identità, e lui esclamava a gran voce il tuo nome e cognome, ovviamente il tutto davanti ad una telecamera che riprendeva i volti dei tifosi. La partita è finita al primo tempo 2 a 0 per i locali, al secondo 2 a 2, con il pareggio agguantato nei minuti finali. Felicità e gioia immensi, che alla polizia non sono piaciuti, tantè che hanno pensato bene di manganellare a destra e a manca a chiunque provasse ad avvicinarsi al settore dei tifosi locali (nessuno aveva cattive intenzioni, ci siamo avvicinati per mandarli a quel paese, un gesto di liberazione dopo un'ora buona di sfottò nei nostri confronti). Il 15 Novembre partita in casa grigia perchè ovviamente a nessuno glie ne andava di cantare quando sai che 20 tifosi come te si stanno recando in caserma per firmare, quindi poco entusiasmo. Si arriva allora allo scorso sabato, Vis Macerata(seconda squadra della città, media tifosi 50)- Samb, partita vietata ai tifosi ospiti non si sà perchè, con ingente spiegamento di forze dell'ordine e parcheggi vietati in un raggio di 500 metri dall'impianto, scandaloso (nonostante ciò alcuni amici sono riusciti a vedere la partita)! Ora ci aspetta un'altra domenica di tensione: Samb-Fermana. Partita vietata non solo ai tifosi ospiti, ma anche ai nostri paganti! Per di più la questura ha avuto l'intelligentissima idea di fare una diretta TV su raitre per la nostra provincia e quella fermana: insomma, per non far andare 3'000 paganti allo stadio, obbligo 150'000 persone a vedersi la partita, BRAVI!
Ricordi a settembre, quando ti parlavo dell'eccellenza come un mondo a parte, con megafoni, tamburi, bandieroni, fiaccole e tanto sano divertimento??? Bè, si vede che allo stato ed ai suoi servi non piaceva il fatto che noi potevamo divertirci mentre loro dovevano lavorare, quindi tutto è tornato come l'anno scorso, anno in cui militavamo in C1!! Che tristezza.... Tantissimi saluti da San Benedetto, e grazie per tutto! Daniele".
Allora: la notizia riportata dal sito in questione NON E' VERA. L'Osservatorio non ha modificato alcuna disposizione riguardo l'introduzione di striscioni e tamburi.
Passiamo alle cose nostre: "Ciao Lorenzo… scusa ma leggo molte volte gente che accusa la parte bassa di non cantare…. E cantano solo I Fedayn e I fedayn sono strepitosi.. I fedayn sono commoventi… anticipo che non ho nulla contro I fedayn.. Anzi per il fatto che abitavo li vicino ho amici in quel gruppo…. Pero' voglio ricordare a tanta gente che parla a vanvera che quando sotto si cantava e facevano partire I cori… costantemente da sopra partivano altri cori che si andavano a  sovrapporre a quelli partiti da quelli sotto… quindi posso anche capire che se questa situazione si ripete una due tre volte…. Uno si rompe I coglioni…. Mi sembra che la cosa era molto evidente….. Cmq complimenti per il sito… FANTASTICO!". Non è il momento delle polemiche ma quel che è certo è che dopo la migrazione della parte bassa della Sud in Curva Nord è palese la mancanza di un nucleo radicale nella parte bassa. E' più difficile da sopra coinvolgere il sotto che non l'inverso.... me lo ricordo da quando con il CUCS, l'anno prima dei mondiali, ci sistemammo nella parte alta della Nord... in breve scendemmo perchè la gente SE METTEVA A SEDE! Con noi in basso, in piedi, era obbligata ad alzarsi...
Da Genova: "Ciao Lorenzo, ci siam gia scritti un paio di volte in occasione dei precedenti Roma-Genoa.
Ho letto della notizia nella sezione "news" del tuo sito, sulla terza maglia del Genoa, quella a righe. Effettivamente sarebbe il rifacimento di una maglia storica, per la precisione la seconda che abbiamo usato, prima di passare al rossoblu.
A parte che era meglio quella dell'anno scorso che era un po piu scura, questa sembra proprio dell'argentina.
Ma ormai tutti i genoani la odiano perche porta una sfiga incredibile, tanto è vero che l'anno scorso l'abbiam indossata contro di voi e abbiam perso e quest'anno idem col livorno...
Solo che almeno una volta se la devono mettere perche senno la gente allo Store ufficiale non se la compra...
Altra cosa, su internet ho beccato questa notizia: http://www.blitzquotidiano.it/sport/stadio-tornano-striscioni-e-tamburi-senza-fax-159536/
Che ne pensi? E' davvero cosi, puo gia tornare tutto? O bisogna ancora aspettare che facciano qualche altro passaggio legale/burocratico per ufficializzare la cosa? Un saluto e come al solito complimenti per il sito!  Stefano  P.S. Ho visto le immagini degli striscioni per Federico a Roma-Bari, ero allo stesso concerto, ci siam salutati e scambiato 2 battute 1 ora prima che accadesse il tutto...  Ci son rimasto di merda...".
Tre foto di Giuliano Taccola:


26 novembre 2009: una e-mail: "Sarò matto ma mi chiedo perchè dobbiamo giocare noi il giovedì e la Lazie il mercoledì nella settimana del prima del derby. Proviamo a smuovere la nostra Grande Società e chiedere l'anticipo anche noi. Fabrizio".
Altra mail: "Io mi so stancato che ognuno canta pe cazzi sua ! ogni gruppo canta un coro diverso nello stesso tempo  e se crea sempre casino ! poi quelle poche volte che cantiamo tutti insieme famo tremà Roma,L’italia e tutto er settore ospiti ! Però succede raramente che tutta la curva e tutti i gruppi ultras cantano insieme … Svegliamose, e ricompattiamoci tutti quanti visto che stamo a combatte tutti pe la stessa maglia ! Firmato Lillo".
Ancora: "Ciao Lorenzo, i giornalisti affermano che i cori dei gobbi su ballotelli sono razzisti. ma come portebbero classifcare questo tipo di coro? Bisogna dirgli prima che questi sono livornesi e di sinistra..sennò li fanno passare di destra http://www.youtube.com/watch?v=wHEotEM3zjo".
Mah, questi cori per me rientrano nell'ambito del tifo, così come gli insulti a Balotelli ed i fischi a Totti da parte dei baresi. E' normale che sia così. Quando Totti uscirà tra gli applausi dei tifosi avversari saremo di fronte senz'altro ad un grande spettacolo di sportività ma anche alla morte del tifo. Si fischia il rivale, non il campione, ma Giampiero Mughini - uno snob di niente - non è in grado di capire.
Luca: "ciao lorè ... ti volevo fare una domanda su un argomento gia affrontato mille volte penso da te e dal tuo sito ... mi spieghi perfavore come è possibile che anche il sito del chievo verona  http://www.chievoverona.it/default.aspx?language=EN&v=s   ..abbia la versione in inglese e sia graficamente migliore del nostro che a dir poco pietoso ... non ti dico poi i vari siti delle squadre inglesi come possono essere belli o di qualsiasi altra squadra europea... non capisco come sia possibile che abbiamo un sito cosi di merda ... !!! Forza Roma".
Dal Brasile: "Ciao Lorenzo, io sono Rodrigo, braziliano. Scrivo per invitarte a vedere gli ultras del Flamengo che domenica hanno fatto una dei piu bella manifestazione che io ho mai visto!!!!
Nel Maracanã, La chiamata “Dream Factory” questa tifoseria é da brivido!! Questo é Il vero cálcio e la vera tiforeseria, senza DASPE!!!! 90 mille spettatore!
Nel mosaico, si puo leggere “ La piu grande tifoseria del mondo fa lá differenza”
link: http://www.youtube.com/watch?v=dOxJXxb_yBQ
http://www.youtube.com/watch?v=c9uyx6iuu0Y&NR=1
PS: scusate qualche parole sbagliata in Italiano. Prego, potrebbe cambiare l´errore che io ho cometto? Grazie!!!".
Gli errori (pochi) fanno folklore! Si può notare come in Brasile le televisioni in quadrino gli spalti. In Italia, è stato disposto che gli spalti non debbano essere mostrati: sono solo consentiti mini ritratti di famigliole felici!
Dalla Tunisia: "Ciao sono un membro di gruppo ultras tunisino "Resistenza Clubiste"(Club Africain) io voulai giusto è ciò che egli ya un possiblité di pubblicare il legame del nostro sito http://www.resistanceclubiste.com e noi di nonna si va a pubblicare il vostro sito...mi risponde in ogni caso".
Inserite altre foto di Inter/Roma.
Pino di Bari era in Sud quando la Roma vinse lo scudetto nel 1982/83... Ecco le sue foto (inedite):
 
 


25 novembre 2009: allora, ditemi voi se questo deve essere considerato un reato o, più semplicemente, uno splendido spettacolo... PAOK/Aris: http://dailymotion.virgilio.it/video/xb8wb7_paok-aris-thessalonikis-41-eisodos_sport
Tutto calmo in Bolivia.
Mi viene segnalato che sul sito della Roma finalmente Pizarro è tornato ad avere una sola Z.
Da Genova: "ciao,ti mando a titolo personale due foto che ho fatto domenica, l'immagine è quel che è... diciamo così, conta il contenuto ;-)
PROLUNGATE DIFFIDE A VOSTRA DISCREZIONE - ENNESIMO OLTRAGGIO ALLA COSTITUZIONE
motivo, a seguito del processo per i tafferugli in un derby di 2-3 anni fa sono state aumentate anche di  tre anni alcune diffide.
non mi capacito di come siano possibili cose del genere...."
Te lo spiego io. Quel brav'uomo dell'ex ministro Amato, limpido come il partito dal quale proveniva, con il suo decreto legge del 2007 ha modificato anche il comma 7 dell'art. 6 della legge antiviolenza, e quindi in pratica succede questo: Da Romanews: "L'Inter, leader in Serie A, guida anche la classifica degli spettatori. Il club nerazzurro è seguito in media da 51.372 persone secondo i dati diffusi dalla Lega e aggiornati alla 13/a giornata del campionato. L'Inter precede Milan (44.110), Napoli (41.476) e le formazioni romane (35.609 spettatori per la Roma e 34.631 per la Lazio). In Serie B il Torino, con 14.591 spettatori a gara, precede il Cesena (11.169) e la Salernitana (8.851). Diversa la graduatoria se si considera la percentuale di occupazione degli stadi, con la Juventus che riempie l'Olimpico per l'85,86% dei posti disponibili, seguita da Genoa (79,28%) e Siena (73,07%). In Serie B questa speciale classifica vede le prime quattro squadre con valori molti vicini tra loro: Vicenza (53,86%), Torino (52,12%), Frosinone (51,90%) e Padova (49,29%)".
Dati drammatici. Siamo meno di mille spettatori a partita sopra la Lazie.
Su Aquilani: "Bella Lorè,na mail che c entra poco o niente colle ultime importanti questioni e avvenimenti.Stavo a vedè Liverpool-Manchester City...Aquilani rigorosamente in panchina....So 3 mesi ke jel avemo dato e in 3 mesi avrà giocato si e no na mezz ora in tutto....Questo pe risponde a chi diceva de tenello....Pagà un giocatore pe 3 mesi a vuoto,e 20 milioni in meno (che non se sa comunque che fine abbiano fatto,ma vabbè)....No no,è stato giusto cosi,almeno pe me....I Romani veri so altri 2,non aquilani....".
Annuncio: "sono pasquale da salerno, scusami innzanzi tutto il disturbo, io colleziono adesivi ultras da anni, e volevo sapere se era possibile acquistare adesivi degli asr roma ultras, davvero fantastici come stile!". E-mail: p4metri@alice.it


24 novembre 2009: aggiunte foto e resoconti di Roma/Bari.
Poi:
"leggi 2 righe finali dell articolo del romanista firmato da m.m. che dice che la tifoseria barese fischiava chi stava entrando sul campo(quel ragazzo...)ma secondo te e cosi???? a me pare che fischiano chi vuole portarselo via a forza....sono ciecato???? mah.....vabbe..."

Beh, evidentemente non è così. La tifoseria barese fischiava l'intervento delle forze dell'ordine che portavano via il tifoso barese. non mi sembra però che la firma sia di Mauro Macedonio, visto che è CZ.
Ancora:
"Ciao Lorenzo,
finalmente se ne stanno accorgendo...
http://www.repubblica.it/2009/11/sport/calcio/maglie-crosetti/maglie-crosetti/maglie-crosetti.html?ref=hpspr1
ieri livorno genoa sembrava più livorno pescara...io non riesco più a capire chi sta in campo...mentre prima bastava un'occhiata alle maglie per comprendere di che partita si trattasse...comunque argomento trattato e ritrattato da molte persone non "giornalisti", quindi immeritevole di spazio. Ora invece c'è un giornalista che finalmente ha notato che c'è un oggettivo problema di colori sociali...guardiamo il bicchiere mezzo pieno...chissà che non si faccia qualcosa!
Ciao"
Follie da business
maglie senza identità
Il Genoa con la maglia biancazzurra, Del Piero che sembra una Punto metalizzata, il Bologna color zucchina: il merchandising stravolge le squadre
di MAURIZIO CROSETTI
TORINO - Vi piace Del Piero vestito come una Punto metallizzata? Che ve ne pare di Hernan Crespo che una volta indossava la divisa biancoceleste dell'Argentina e adesso - con la terza maglia del Genoa - non sa più se l'ha comprato il Pescara oppure se a Enrico Preziosi hanno rifilato uno stock di pigiami in saldo? E quelli del Bologna bardati di verde come zucchine (anche se fu la seconda divisa ufficiale dal 1925 ai primi anni '60)?. E quelli del Bari che hanno bizzarri inserti curvilinei rossi a sbaffo, un po' di qua e un po' di là?
Di tutti i colori, veramente. La smania del merchandising - produrre sempre nuove divise per venderle ai tifosi che non possono restare indietro con le collezioni autunno/inverno - ha ormai rovesciato anche le regole più elementari. Tipo: Juventus contro Udinese, entrambe con le maglie a righe verticali bianconere, dunque una delle due (un tempo, gli ospiti) la deve cambiare. E che ti combinano, i doppioni cromatici? Cambiano tutte e due le divise, col bel risultato che la Juve indossa quella da trasferta, la non memorabile maglia color acciaio con banda trasversale bianconera, mentre l'Udinese sceglie il completo giallo pompelmo, una tonalità già raccapricciante di suo, non fosse che nell'occasione fa pure a pugni col pallone, giallo anch'esso. Nell'intervallo, arbitro e guardalinee parlottano tra loro e convengono che sì, quella palla si vede male perché si confonde con i giocatori dell'Udinese. Da quale pulpito, però: la terna arbitrale sfoggia infatti la raccapricciante divisa fuscia elettrico, lucida e orrenda come un incubo postmoderno.
Arbitri colorati come pennarelli, centravanti estratti dalla cesta del verduriere, terzini vittime del delirio creativo di qualche stilista rubato all'agricoltura. Lo scopo è far soldi, sai che novità, però è un po' difficile che il pubblico si indentifichi con i colori sociali. I quali, un tempo, equivalevano alla bandiera ed erano intoccabili, al massimo si faceva qualche concessione alle seconde maglie (quasi sempre sobrie, e tendenti al bianco o al blu) ma solo per ragioni televisive, soprattutto quando le riprese in bianco e nero obbligavano a cercare contrasti più netti per le vecchie tivù.
E' una moda, e purtroppo non passa. All'estero vediamo o abbiamo visto il Manchester United con una V nera sul petto come un Brescia infuocato, oppure un Barcellona marroncino chiaro, giusto quella sfumatura da influenza intestinale. Non resta che unirci alla speranza di Gasperini, allenatore del Genoa in pigiama: "Beh, speriamo che queste maglie bianche e celesti le vendano tutte in fretta". Anche se il top resta la divisa dell'Italia ai mondiali 2006, quella con gli aloni sotto le ascelle, unica maglietta "pre sudata" nella storia del calcio. Portò bene, però.
Mi si dice, ma solo riguardo al Genoa, che si tratta di una maglia dei primi del Novecento. Beh, dovrebbero dirlo in anticipo!
Poi, dal Corriere:
Calcio: denunciati tifosi Cremonese per protesta non autorizzata
22 Novembre 2009 21:10 SPORT
FIRENZE - Sono stati denunciati quindici tifosi della Cremonese per aver messo in scena una protesta non autorizzata, durante la partita allo stadio Goffredo Del Buffa di Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Gli ultra', di eta' compresa tra i 21 ed i 39 anni, hanno inscenato una protesta all'esterno dello stabile, alle spalle del settore ospiti, esponendo uno striscione con la scritta 'no alla tessera del tifoso'.
Quando dico che siamo in uno "Stadio di Polizia" non credo di sbagliarmi.
Da Salonicco i tifosi del Gate 4 del PAOK solidarizzano con i tifosi italiani dicendo NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO:



23 novembre 2009: le foto di Roma/Bari sono in linea.
Annuncio: "Ciao Lorenzo, sono Alessandro e scusa il disturbo. Per problemi di lavoro devo rinunciare alla mia trasferta in quel di Bulgaria a Sofia. Ho già comprato il biglietto aereo che però può essere ceduto a terzi facendo una sostituzione di nominativo. Il costo complessivo sarebbe di circa 270 euro A/R (189,00 il volo +80,00 il cambio nome).  Le date sono queste: Partenza da Roma Fiumicino Mercoledì 16 dicembre ore: 07.40 arrivo 10.35
Ritorno da Sofia Venerdì 18 dicembre ore: 06.10 arrivo 07.05 Se qualcuno fosse interessato può contattarmi all'indirizzo statidafa@yahoo.it Grazie per l'aiuto. Un saluto   Alessandro".


22 novembre 2009: le foto di Roma/Bari in linea stasera. Riguardo la folta presenza di baresi, personalmente ritengo che quando uno stadio è vuoto, non si possa impedire ai tifosi dell'altra squadra di comprare i biglietti: i baresi hanno fatto bene, se i romanisti volevano limitarne la presenza era sufficiente mandare esaurita la Curva Nord.
Eh sì, "il calcio è solo uno sport"... in Egitto e in Algeria non se ne sono accorti....

Ecco il livello: "Ciao Lorè volevo farti notare quanto sono analfabeti i webmaster del sito dell'A.s.Roma, Pizarro con due Z... Rosella Vattene".
Altre foto di Simone. Per cortesia, sto scannerizzando una cifra di giornali anni '30, mi aiutate dove non ricordo la stagione?
ATTENZIONE: per lo Stato Italiano e l'O.N.M.S. le fotografie che seguono raffigurano gravi reati. Si consiglia la visione a un pubblico adulto.

1987/88
Roma/Juventus

1987/88
Roma/Juventus

1987/88
Roma/Juventus

1987/88
Roma/Juventus

1987/88
Roma/Juventus

2000/01
Inter/Roma

1986/87
Roma/Ascoli

Union Jack in Curva Sud

1987/88
Roma/Juventus

1992/93
Ancona/Roma

1988/89
Roma/Internazionale

1988/89
Roma/Internazionale

1994/95
Cagliari/Roma

Union Jack in Curva Sud

1991/92
Roma/Lazio

1991/92
Roma/Lazio

1990/91
Roma/Lazio

1990/91
Roma/Lazio

1991/92
Roma/Cremonese

1992/93
Roma/Lazio

1990/91
Inter/Roma
Finale Coppa UEFA

1990/91
Inter/Roma
Finale Coppa UEFA

1991/92
Roma/Foggia

1988/89
Roma/Lazio


20 novembre 2009: incontro sempre più avvocati ex militanti: Simone, mi ha dato alcune foto scattate in vari anni e altro materiale. Prima di tutto lo ringrazio, dopo di che cerco di identificare le annate in modo da catalogarle. Datemi una mano dove non riesco! Ecco una prima parte.

Roma/Milan 1991/92

Paulo Roberto Falcao

1998/99
Roma/Atletico de Madrid

1998/99
Roma/Atletico de Madrid

1988/89
Roma/Internazionale

1977/78
Roma/Juventus

Devo cercare che derby è...

Auguri di Natale Vecchio C.U.C.S.
 

Volantino Gruppo Storico

1989/90
C.U.C.S.
 


19 novembre 2009: aggiunte 71 fototifo nella stagione (sia girone di andata, che di ritorno che Coppa Italia) 1997/98.


16 novembre 2009 (pomeriggio): un commento su quanto scritto da Alessandro Catapano, della Gazzetta dello Sport, pag. 17 di ieri con riferimento al mondo ultras e riguardo il divieto di parlare con i giornalisti : "E’ un mondo che tradizionalmente non si fa raccontare".
Io direi che non si fa raccontare da chi lo racconta male. Ci sono giornalisti professionali e giornalisti non professionali, che del sensazionalismo fanno bandiera. Un conto è rilasciare una dichiarazione a Giovanni Bianconi del Corriere della Sera, un conto rilasciarla a Paolo Berizzi. Nell'impossibilità di riconoscere fisicamente chi compie una intervista, meglio non rilasciarla.
Prima che venisse fulmineamente eliminata, ho fatto in tempo - qui a sinistra - a salvare questa notizia de "Il Messaggero". A destra, invece, una segnalazione di Roberto Stracca su "Il Corriere della Sera" (potete notare che da tempo utilizzo le erre al posto delle v con cui sottolineavo uno snobismo di fondo: sul tema il Corsera mi sembra molto migliorato, spero di non essere smentito!):
Passiamo al calcio, per modo di dire. Vi invito a leggere con attenzione questa notizia:
"Ciao Lore, hai letto cosa è successo per Pescara Verona che si gioca lunedì sera:
 Hellas, la lezione del presidente Martinelli
(CALCIOPRESS) Verona - Il presidente dell’Hellas, Martinelli, si era subito attivato dopo che il Casms aveva vietato la trasferta ai tifosi gialloblù nella sfida in programma domani nel posticipo con il Pescara. L’Osservatorio fa marcia indietro e il Verona sarà seguito all'Adriatico dai suoi sostenitori. Opporsi si deve, tutte le volte che è necessario. Ottenere il riconoscimento dei propri diritti si può, basta solo volerlo.
La notizia è passata more solito (quasi) inosservata. Non è una novità, visto l’oscuramento mediatico al quale è da lustri confinata (condannata?) la terza serie nazionale. Eppure si tratta, senza se e senza ma, di una notizia da prima pagina.
Quando l’ho letta, e speravo fortemente di leggerla, mi è venuto da ripensare alla scena finale del film Scent of a Woman. Ovvero il remake USA dell’italiano Profumo di donna di Dino Risi, tratto dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino e interpretato da un Vittorio Gassman in stato di grazia.
E’ quella dove il tenente colonnello a riposo Frank Slade (un istrionico Al Pacino) decide di difendere il suo pupillo Charles Simms, messo ingiustamente sul banco degli imputati dal preside della Bird School di Boston. Al di là dell’enfasi retorica e del populismo demagogico che permea talora il cinema americano, l’arringa dell’ex ufficiale diventato cieco invita a una serie di riflessioni sulla formazione e sul ruolo delle leadership. Una scena da rivedere, specie se il disincanto morde e spinge all’indifferenza.
Quando per la trasferta in programma domani allo stadio Adriatico di Pescara il Casms ha deciso il divieto di trasferta per i tifosi gialloblù, a Verona non sono stati a piangersi addosso. La mobilitazione dei politici è stata immediata e ferma.
L’intervento decisivo si deve però al presidente scaligero Martinelli. Un dirigente che sta dando vita alla nuova era dell’Hellas, dopo anni di delusioni sul piano sportivo, culminate nella dolorosa retrocessione in terza serie nazionale. Grazie anche al sostegno incondizionato del popolo gialloblù, incarnato dai fantastici “butei”.
Dopo una giornata di trattative stringenti, l’Osservatorio ha dovuto fare marcia indietro. Allora è vero. Se i presidenti scendono in campo a gamba tesa, quando è necessario, ogni risultato è consentito. Il potere politico, anche nel calcio, può essere reso meno dannoso e invasivo di quanto l’inerzia del contesto consenta nella maggior parte (totalità?) dei casi.
Tutti i veri innamorati del calcio dovrebbero, oggi, ringraziare il presidente dell’Hellas Martinelli. Un dirigente che fa da apripista sulla strada che ogni club dovrebbe avere la forza e il coraggio di intraprendere, quando si sente oggetto di una vessazione inaudita che finisce poi per danneggiare tutto il sistema e ne sminuisce il già debole impatto sul contesto.
Il presidente Martinelli, con toni certo meno urlati ed esagerati di quelli usati da Frank Slade-Al Pacino, si è personalmente speso per difendere a spada tratta i diritti del suo Hellas e si è fatto carico di tutte le responsabilità che ne conseguono. Ha dimostrato di essere degno della leadership che ha deciso di assumere.
Non basta. Ha dato prova di amare le maglie gialloblù tanto quanto i “butei” che ogni domenica affollano il Bentegodi e che lo seguono in tutte le trasferte per aiutarle nella loro risalita dopo tante discese ardite. E ciascuno di noi sa che l’amore è il propellente naturale per il progresso della civiltà e il riconoscimento dei propri diritti.
Una vera lezione per molti dei suoi opachi e (fin troppo) allineati colleghi. Come pure per il presidente della Lega, Mario Macalli. Che dovrebbe trarre spunto da questo evento per dimostrare, in futuro, una dose di propositività e di coraggio che sappia andare al di là delle solite parole vuote. Per tradursi in manifestazioni concrete di solidarietà, orientate alla effettiva difesa degli interessi dei club che dirige e dei milioni di tifosi che li sostengono.
Senza pullman di Stato, aggiungo io.
Approfondiamo, visto che la cosa riguarda anche i romanisti per Atalanta/Roma.
L'O.N.M.S., con la determinazione n. 40 dell'11 novembre 2009 ritiene ad alto rischio, tra le altre, Pescara/Hellas Verona e anche Atalanta/Roma "per
responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie".
Bene, quali responsabilità e risalenti a quale epoca?
Visto che l'O.N.M.S. è organismo consultivo, dove si possono leggere le determinazioni del C.A.S.M.S.?
Il credo che sia ora che presso tutte le tifoserie si costituiscano dei Supporters Trust sul modello inglese, in modo che queste decisioni possano essere volta per volta impugnate davanti ai TAR, altrimenti non vedremo più un Atalanta/Roma fino al 2245 "per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie".


16 novembre 2009: un po' di e-mail in ordine a varie tematiche.
Iniziamo con Luca: "curiosità sulla manifestazione di ieri.
Repubblica scrive in home page:
"La protesta dei supporter di diverse squadre contro il provvedimento Maroni" è un caso o come mai scrivete supporter e non ultrà?!
Ah, ultrà si scrive quando c'è una cosa negativa, supporter se invece vi viene bene parlarne e a ben vedere il titolo in effetti il tornaconto c'è perchè è vero che ora è maroni all'interno ma probabilmente la cosa che più non accettano del bancomant dei tifosi, i ragazzi che hanno manifestato ieri, è l'articolo 9 della stessa legge che è stato partorito da Giuliano Amato. cosa che non viene accennata, strano.
Due indizi fanno una prova?
Altra curiosità:
per il tg1 delle 20.00 di minzolini (davvero in "grande forma", nell'ultimo periodo ha sfornato una perla dietro l'altra), ieri il servizio sulla manifestazione nemmeno il tg4 avrebbe potuto farlo meglio/peggio per faziosità pro-maroni. (molto più onesto il taglio dato dal tg5 sempre delle 20.00; non avevo un cazzo da fare e facevo zapping).
Inoltre se è vero come è vero ci fossero 300 tifoserie rappresentate (tra cui romanisti e laziali che erano padroni di casa), come fate a parlare di 1000-2000 presenze? vi serve un pallottoliere o un briciolo di dignità?
Ma puttana eva possibile che riusciate sempre tutti a buttarla in politica invece di fare informazione??
Bello invece a riguardo l'articolo del Corsera:
Non ghettizzare un non-movimento che sa aggregare
Che cosa resta della massiccia (considerando che non c’erano treni e pullman gratis come in altre occasioni, ma tutti sono arrivati con mezzi propri) manifestazione ultrà a Roma? Che fare dopo che oltre seimila ultrà (secondo il tg di La7) hanno attraversato le strade della capitale urlando qualche slogan pesante ma “in modo assolutamente pacifico” (come hanno sottolineato tutti i notiziari televisivi che hanno dato ampio risalto all’evento)? Che ne sarà della tanto discussa “tessera del tifoso” dopo che tanti ragazzi (“se sono uniti non verranno mai sconfitti”, lo slogan mutuato da una canzone degli Sham 69) hanno detto, scritto, urlato il proprio no.
Se gli ultrà fossero un movimento politico, le agenzie di stampa avrebbero già battuto fiumi di dichiarazioni con decine di politici pronti a dire che “è una piazza che deve essere ascoltata”. Qualche politico, a dire il vero, ha manifestato con loro. Come l’ex sottosegretario all’economia, Paolo Cento, esponente di Sinistra e Libertà (ma c’era anche Alessadnro Cochi, delegato allo sport del sindaco di Roma, Alemanno). Ma gli ultrà, in genere, non piacciono troppo ai politici. E non perché ieri hanno scritto “Sì alla tessera del parlamentare”. “Stanno sulle balle – come ha spiegato, tempo addietro, Enrico Brizzi al Corriere- perché ragionano con la propria testa”.
Gli ultras non sono un movimento, come dimostra il fatto che alcune tifoserie si sono dissociate dal corteo di Roma. E forse non lo saranno mai. Troppe divisioni al proprio interno. La sbandierata “mentalità ultras” ha varie interpretazioni a seconda della latitudine del gruppo. Ma sono una grande realtà aggregativa. Forse l’ultima grande polo di aggregazione in una società sempre più liquida. Basti pensare al fatto che tanti ragazzi scelgono di essere ultrà nonostante godano di una pubblicistica peggiore dei terroristi.
Certo in mezzo c’è chi ne approfitta per far propaganda politica, chi delinque perché delinque abitualmente, chi spaccia droga, chi compie atti violenti perché violento. Vanno puniti con lo stesso metro di giudizi di chi compie simili atti per strada, in discoteca, in un pub. Senza che nessuno chieda che si chiudano, strade, discoteche e pub o che Altrimenti andrebbero chiuse discoteche, e via discorrendo. Una politica di pura repressione non porta da nessuna parte. Anzi fa solo il gioco di chi vuole pescare in acque torbide . C’è stato un momento di leggi speciali necessarie dopo la tragica morte dell’ispettore Raciti. Ma non si vive di emergenza. Né ghettizzando una forza viva per colpa delle mele marce.
Sempre sul corteo di Roma:
http://ilcarattere.wordpress.com/2009/11/14/ultras-in-piazza-tutti-uniti-contro-la-tessera-del-tifoso/

Sempre sulla tessera del tifoso:

L'ideatore della prima Tessera del Tifoso contro l'Osservatorio:
"Così spegne la PASSIONE"
Intervista ad Anthony Weatherill, il primo a pensare ad una tessera per i tifosi...
Della tessera del tifoso originale, quella per intenderci concepita (e registrata) da Anthony Weatherill nel 2007 ce n’eravamo già occupati con un’intervista all’ideatore nel febbraio scorso (. In quella occasione con Anthony avevamo rivissuto la genesi di questo strumento, ripercorrendone la storia e cominciando a tracciarne i possibili sviluppi. Per sintetizzare, si era partiti con l’idea di creare uno strumento volto a dar voce ai tifosi, ci si è ritrovati con una carta d’identità del tifoso che nella migliore delle ipotesi lo trasforma in un potenziale consumatore e nella peggiore ne traccia un identikit utile alla questura. Questa, almeno, è la sensazione che lascia al primo inventore. Ieri abbiamo pubblicato – in sintesi – quella che voleva essere una guida alla tessera del tifoso così come concepita dall’Osservatorio ; oggi - alla vigilia di un appuntamento molto importante (sabato a Roma è prevista una manifestazione organizzata dai gruppi organizzati delle tifoserie di tutta Italia che protesteranno proprio contro l’adozione di questo provvedimento) – abbiamo voluto riparlarne con Anthony Weatherill, per fare un punto sull’evoluzione della situazione.

Allora Anthony dal febbraio scorso ad oggi, è cambiato qualcosa? Hai visto confermati i tuoi timori? “Diciamo che la cosa si è evoluta su due strade completamente diverse: c’è il mio progetto – che sto ovviamente portando avanti – e poi c’è quello dell’Osservatorio. La differenza tra i due è semplice: il mio nasceva per dar voce ai tifosi, per creare una grande community che li responsabilizzasse, che li aiutasse ad esprimere e a vedere soddisfatte le loro esigenze, quello che sta passando – invece – è un’imposizione il cui unico scopo è quello di trasformarli in clienti oppure – ancor peggio – di schedarli”.

Spiegaci meglio… “Volentieri. Il mio progetto viene da dentro, sono i sottoscrittori stessi che si dotano liberamente di una tessera che li legittimi come tifosi, che consenta loro di esprimere ciò di cui avrebbero bisogno, di far comprendere alla società come intervenire per soddisfarli, di dar loro voce in capitolo. Poi, ovviamente, essendo uno strumento con cui essi stessi in qualche modo si certificavano nei confronti della società, è chiaro che svolgeva anche la funzione di affrancarsi da chi va allo stadio per altri scopi. Così come invece è stata creata, ha esattamente il fine opposto ed è normale che sia osteggiata dai tifosi, perché li trasforma in un semplice data base da dare in pasto agli sponsor o alla questura”.

Quindi è un progetto destinato al fallimento, secondo te… “Ovviamente sì, perché non capisce quelle che sono le vere esigenze del tifoso. Il biglietto nominale, ad esempio, è già fallito, adesso si è passati alla tessera, ma se continueranno ad ostinarsi a non ascoltarli, finirà allo stesso modo. Quando i primi cominceranno a ricevere a casa le offerte dalle aziende, si renderanno conto di essere stati usati e quando cercheranno di farsi ascoltare dalle società e non riceveranno risposta, si allontaneranno sempre di più dal calcio. Insomma, quello che voleva essere uno strumento per riportare la gente, le famiglie, i bambini allo stadio, che potesse creare dialogo tra i tifosi e le società, in modo da riportare serenità in un mondo che l’aveva persa, porterà esattamente a risultati contrari. Noi, ad esempio, con la nostra tessera, a Genova, portiamo allo stadio 500 bambini: i genitori ce li affidano per 4 ore, noi li portiamo alla partita e loro hanno un po’ di tempo libero. A queste cose chi penserà, l’Osservatorio? A Modena stiamo studiando la possibilità di sponsorizzare il settore giovanile della società per investire sul futuro dei nostri ragazzi. Capite la differenza? La nostra tessera era per il tifoso, la loro è “contro”. Non si può lasciare un’iniziativa del genere al Ministro degli Interni, non ha senso. Al massimo avrebbe dovuto occuparsene la Lega, che però è sparita. E attenzione: non vorrei dare l'impressione del bambino a cui hanno rubato il pallone. Io ho registrato il marchio, ma ho anche concesso l'esclusiva gratuita alla FISSC (Federazione Italiana Sostenitori Squadre di Calcio, ndr), quindi non ho alcun interesse se non quello morale. Se avessero sfruttato bene l'idea, io ne sarei stato ben felice, il fatto è che la stanno svilendo e - in più - stanno togliendo ai tifosi la possibilità di utilizzarla come vorrebbero. E' un po' come se gli stessero scippando la tessera - perché ovviamente ora le società riconoscono solo la loro - e poi contemporaneamente gliela stessero imponendo depotenziata”.

I promotori dell’iniziativa, però, sostengono che almeno così si terranno lontani i facinorosi… “E io dico che questa è solo una trappola: tutti sanno che l’articolo 9 (quello che vieta il tesseramento alle persone soggette a Daspo o che abbiano subito pene connesse a reati da stadio negli ultimi 5 anni, ndr) sarà tolto, perché è evidentemente anticostituzionale. E’ stato inserito solo per farsi pubblicità, per dire “Vedete? Noi combattiamo quelli là, è quelli che vogliamo allontanare dagli stadi, è anche vostro interesse iscrivervi, così non sarete accomunati a loro”. E’ un ottimo strumento di marketing, ma è anche molto rischioso. Guardo alla manifestazione di sabato con timore: spero proprio che non succeda nulla, anche perché - dovessero accadere spiacevoli episodi - probabilmente tutto questo avrebbe il solo risultato di spingere i tifosi “comuni” verso un provvedimento che alla fine li “commercializza”.

E allora come affrontare il problema della violenza? Perché è innegabile che qualcosa si deve fare, no? “Ovviamente sì, ma non condivido questa politica di demonizzazione delle curve: chiunque sia andato allo stadio, è passato dalla curva e sa benissimo che là alberga la vera passione. Tutti a parlare del modello inglese, ma io che lo conosco bene posso dirlo: in Inghilterra non c’è più passione, solo business. Ed è questa la strada che vogliamo prendere? Noi con la nostra tessera volevamo riaccenderla la passione, quella vera, genuina, ovviamente. Se c’è qualcosa che non va nelle curve, cerchiamo di porre rimedio: entriamoci, sporchiamoci le mani, capiamo i problemi di questi ragazzi, dialoghiamo, responsabilizziamoli, cerchiamo di evitare infiltrazioni politiche e allontaniamo i violenti, ma non demonizziamoli. E, soprattutto, non spegniamo la passione”.
Sergio Stanco

*
Calcio moderno e rimedi:
Newcastle, rivolta dei tifosi Sting firma l'appello (www.gazzetta.it)
L’hanno chiamata “Yes, We Can”, come la campagna di Barak Obama, e ora i tifosi del Newcastle sperano che porti loro altrettanta fortuna e li liberi per sempre dall’attuale proprietario del club, Mike Ashley. Ovvero, colui che ha dato un indirizzo mail (sportsdirect.com@StJamesPark) come nome allo storico stadio dei Toon, il St James’ Park, per i prossimi sei mesi. Ed è stata proprio quest’ultima, infelice uscita, si legge sul “Sun”, a spingere il “Newcastle United Supporters Trust” (NUST) a lanciare una campagna per rilevare il club.
L’appello è stato mandato a tutti i fan, alle banche e agli uomini d’affari e nel giro di 20 minuti sono arrivate almeno 120 richieste di informazioni. E fra coloro che si sono fatti avanti, sostenendo la proposta, c’è anche Sting, che si è detto indignato dall’idea di Ashley di cambiare il nome dello stadio: “Sono un tradizionalista – ha spiegato il leader dei Police – . Il nome dello stadio è sempre stato St James’Park e così deve continuare ad essere”.
“Yes, We Can” durerà sei settimane e verrà pubblicizzata sui giornali locali e durante alcune manifestazioni sportive e l’obiettivo dei promotori, spiega il portavoce del Nust, Neil Mitchell, al “Times”, è quello di raccogliere almeno 10 milioni di sterline, per dimostrare ai potenziali e più grossi investitori la bontà dell’iniziativa e le possibilità di successo. “Questo è l’ultimo atto. Abbiamo spedito almeno 40.000 mail e stiamo già ricevendo delle buone risposte. Il piano finanziario sarà pronto in una settimana al massimo e gli interessati potranno avere tutte le spiegazioni che vogliono sul tipo di investimento che potranno fare. Non si tratta di buttare il denaro dalla finestra, ma di credere che è finalmente arrivato il momento di riprendere in mano il club e di fare un affare.
Il mio amico Cristiano Sagramola, fumettista, mi ha chiesto di pubblicizzare la scuola di fumetto che ha aperto. Lo faccio volentieri, così mi sdebito per le vignette che mi manda!
Tifosi del Debrecen a Firenze per la Champions League:

Passiamo alla amata Roma:
"Caro Lorenzo, con qualche giorno di ritardo, vorrei, assieme a te, commentare le parole della Sig.ra Maria Sensi rilasciate sabato 7 Novembre.
Testualmente la mamma della "cara" Rosella afferma:
«Sono una tifosa della Roma, come voi. Noi dobbiamo essere più vicini ai giocatori. In passato, altre volte siamo arrivati al sesto posto in campionato, e questo piazzamento veniva festeggiato ed applaudito: oggi, invece, è visto come un disastro. Non capisco tutte queste contestazioni. Non sono d¹accordo: si deve contestare a fine anno, o al massimo alla fine di una partita. Si può essere contro la società, ma non contro la squadra. Era un po¹ che volevo dirvelo, e mi assumo le responsabilità di queste parole".
Se il riferimento dovesse essere agli Anni Cinquanta (dubito tuttavia che la Signora, come ci hanno dimostrato le dichiarazioni del suo fido scudiero Pippo Marra, avesse consapevolezza in quegli anni dell'esistenza dell'Associazione Sportiva Roma), è un dato di fatto che la Roma si è spesso piazzata in quella posizione di classifica; si veniva dalla Serie B, però, ed era quindi naturale che i tifosi della Rometta apprezzassero un piazzamento tranquillo, che non comportasse particolari patemi d'animo (dopo ciò che avevano sofferto).
Sfugge, invece e probabilmente, alla Sig.ra Sensi che sotto la gestione della sua famiglia la Roma solamente in un'altra occasione - stagione 1999/00 - si è classificata al sesto posto. Non credo sia necessario ricordare il dramma sportivo che ancora oggi rappresenta quel campionato; vorrei, invece, ricordare innanzitutto a noi stessi, come fu accolto quel piazzamento:
http://www.asromaultras.org/9900romamilan.html
Sinceramente, tutti 'sti festeggiamenti nun me sembra de vedelli. Ne vidi ancor meno - lo ricorderai, eravamo insieme, co n'antra settantina de matti
come noi che comunque non avevano voluto mancare l'appuntamento - la settimana successiva alla stazione di Verona quando, circondati dalle forze
dell'ordine in tenuta non proprio da samaritani, ricevemmo la notizia dello scudetto della Lazio.
Con la sola differenza, che l'anno dopo Franco Sensi (che ho sempre contestato ma a cui bisogna anche riconoscere alcuni meriti), acquistò Emerson, Samuel e Batistuta.
La Signora Maria e sua figlia Rosella, dpo il fallimneto 2008/9, se so presentate co Lobont, Zamblera e Guberti.
Perciò, l'anima de (snip!) e de quella (snip!) de tu fija, abbi almeno il buon gusto de tacere, (snip!).
Ora e sempre, sensi vattene!!!"
Sempre sulla situazione societaria:
"Io non la voglio odiare... Anche se se sta a magnà i soldi Nostri!
Io non la voglio odiare... Anche se manda bevuti i tifosi che vanno a trigoria!
Io non la voglio odiare... Anche se si è intascata i soldi della cessione di Aquilani
Io non la voglio odiare... Anche se parla di parsimonia e se stipendia da sola!
Io non la voglio odiare... Anche se non ci assicura futuro!
Io non la voglio odiare... Anche se senza un quarto posto ce venne De Rossi!
Io non la voglio odiare... Anche se ci prende per il culo ad ogni intervista!
Io non la voglio odiare... Anche se ci ha continuato a prendere per il culo con lo stadio!
Io non la voglio odiare... Per mille altri motivi....
NO! NO! NO LA VOGLIO ODIARE!!!!
Ma per favore... smentitemi il fatto che ci ha fatto pagare 30 euro al terzo anello perchè si è messa d'accordo con Moratti! Non ce posso crede... non ce voglio crede... Non è possibile.... Io non la voglio odiare.... ma così sono obbligato!!! Dai Rosella facci un bel comunicato in qualità di controllante dove smentisci
queste brutte voci su di te!!! Non ti far odiare!!!  Domenico".
Inseriti altri resoconti e foto su Inter/Roma.
Un articolo sulla vita degli stewards:

In spagnolo, Mikael mi manda un interessante articolo sulle barras bravas: http://www.perfil.com/contenidos/2009/11/10/noticia_0010.html


14 novembre 2009: si è appena conclusa a Roma la manifestazione contro la tessera del tifoso. Sto leggendo qualche resoconto on line e prego i giornalisti di non scrivere più che lo slogan di apertura "Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti" è tratto dalla canzone degli Who "The kids are allright", visto che è invece tratto da un pezzo degli Sham 69 "If the kids are united". Per un appassionato di musica come il sottoscritto è una bestemmia!
For once in my life I've got something to say
I wanna say it now for now is today
A love has been given so why not enjoy
So let's all grab and let's all enjoy

If the kids are united then we'll never be divided
If the kids are united then we'll never be divided

Just take a look around you
What do you see
Kids with feelings like you and me
Understand him, he'll understand you
For you are him, and he is you

If the kids are united then we'll never be divided
If the kids are united then we'll never be divided
If the kids are united then we'll never be divided
If the kids are united then we'll never be divided

I don't want to be rejected
I don't want to be denied
Then its not my misfortune
That I've opened up your eyes

Freedom is given
Speak how you feel
I have no freedom
How do you feel?
They can lie to my face
But not to my heart
If we all stand together
It will just be the start

If the kids are united then we'll never be divided
If the kids are united then we'll never be divided

Per una volta nella mia vita ho qualcosa da dire
Voglio dirla adesso, perché ora è oggi
Un amore è stato afferrato e pagato
Così facciamolo tutti e divertiamoci tutti insieme

Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi

Dà solo uno sguardo intorno a te
Cosa vedi?
Ragazzi con sensazioni simili alle tue e alle mie
Capisci lui, e lui capirà te
Perché tu sei lui, e lui è te

Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi

Non voglio essere rifiutato 
Non voglio essere un'incognita
E così non è una mia sfortuna
il fatto di averti aperto gli occhi

Ci è stata data la libertà
parla come ti senti
Io non ho libertà
come ti senti?
Possono mentirmi in faccia
ma non al mio cuore
se stiamo tutti uniti
sarà solo l'inizio

Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi

http://www.youtube.com/watch?v=doCrdhbPcmw


12 novembre 2009: interessante video intervista di Mario Staderini dei Radicali Italiani sulla manifestazione del 14 novembre contro la tessera del tifoso:
http://www.youtube.com/watch?v=F6uk0Km88fA


11 novembre 2009: il primo pensiero, ovviamente, è per Flora Viola, mancata ieri:

Poi molti messaggi sono arrivati per l'anniversario della morte di Gabriele Sandri, per il quale è in programma oggi una fuaccolata a Piazza della Balduina. Altre e-mail anche per la manifestazione del 14 novembre contro la tessera del tifoso:
Sabato 14 Novembre a Roma alle ore 10 da piazza Esquilino partirà il corteo per manifestare e dire no alla Tessera del Tifoso,
per difendere i più elementari diritti di libertà.
Sono invitati a scendere in piazza tutti gli uomini liberi che ancora non vogliono arrendersi.
SE I RAGAZZI SONO UNITI NON SARANNO MAI SCONFITTI!
Alla manifestazione aderiranno anche diverse tifoserie che non avevano partecipato ai precedenti incontri:

Aggiunte altre foto e un resoconto su Inter/Roma.
La questione dei biglietti di Inter/Roma è finita su La Repubblica e su Il Corriere della Sera:
Un campione di stile come Fabio Capello critica il calcio nelle mani degli ultras:

Ultimo stralcio dal libro su Daniele De Rossi di Tonino Cagnucci, in anteprima su questo sito:
"Al ritorno si va nel Teatro dei Sogni, là fuori c’è un orologio fermo, il tempo non scorre, è il fantastico mondo di Paul (Scholes, anche se non gioca) e la Roma è quella dei tempi di Nina: è ferma, come sospesa a guardare, e loro segnano in continuazione, da dovunque, a ogni tiro che fanno, ogni affondo, ogni conclusione, qualsiasi triangolazione. È uno sproloquio. Sette a uno. Siccome anche all’Old Trafford, in tempi di calcio moderno, i tifosi cantano soltanto quando lo United segna, è una bolgia continua. Sette a uno. (...) Sette a uno è un risultato da capire per non morirci dentro. Sette significa
tanto (i sigilli, le spose per i fratelli, quelli a Tebe, i samurai, i gol del Manchester...) basta uno qualsiasi per capirlo. Basta uno: Daniele De Rossi. Il gol è suo. Nella partita peggiore della storia romanista lui ci mette nome e cognome nel tabellino. Come a dire: «Se ci sto qui, ci starò sempre». Come a dire: «Io ci sono sempre, io ci sarò fino a quando si tratta di esserci, finché ce n’è e anche se non ce ne sarà più, comunque con questa maglia addosso mi troverete». C’è qualcosa di più poetico che segnare sullo 0-6 a 21 minuti dalla fine? Al confronto i violinisti del Titanic sono degli speculatori di Borsa. Fra l’altro è un gol bellissimo che lui accompagna senza alcun gesto di commento. È la definizione dell’inutilità e della bellezza: un gol solo per la Roma e null’altro. Puro amore. È un segnale spedito da sotto a un comodino allo spazio, il pallone di Cast Away, un message in a bottle cantato nell’ultimo
concerto dei Police senza mai reunion, l’incontro con il Colombre, uno per uno i sette messaggeri del racconto di Buzzati che continuano a
portare a distanza di anni un messaggio non ancora recapitato. A chissà chi. E chissà quando. Chissà perché. Eppure vanno. Partono sempre con meno possibilità, sempre con meno speranza, ma vanno: è come far gol ogni volta sullo 0-6 a 21 minuti dalla fine: sono tutti i ventuno modi per dirti ti amo del ragazzo che una volta andava al Luna Park. Lo aveva già fatto con l’Atalanta, alla sua seconda rete in serie A, urlando per una partita che sarebbe stata persa. Lo farà con la Lazio, sotto 3-1 e in nove uomini per il suo primo gol nel derby, andandosi a prendere il pallone sotto la Sud, di corsa a centrocampo.
Per forza e per amore il suo primo gol alla Lazio non poteva che segnarlo così. Puro gesto per la Roma. La fede che non conosce sconfitta. Romeo che invece di suicidarsi si ripresenta sotto il balcone di Giulietta. Lo farà contro la Juventus nell’ultimo 30 agosto, segnando il gol dell’illusione del pareggio, segnando l’ultimo gol di Spalletti con la Roma. Alla vigilia l’allenatore l’aveva detto: «Ci penserà De Rossi». Ci ha pensato. Sa di struggente visto che due
giorni dopo i due si ritroveranno a salutarsi per l’ultima volta. Spalletti, commosso, alla squadra dirà: «Siete stati bravissimi», lo dirà anche a Daniele, ma con lui si tratterrà un quarto d’ora in più. Daniele non dimenticherà mai quei momenti («Io so che se un giorno andrò a cena con un mio allenatore, quello sarà Spalletti»). De Rossi ha segnato nella fine di Spalletti l’ultimo momento di gioia: un mohicano a confronto è uno che si firma le giustificazioni dopo un
giorno di sega a scuola (forse per questo quei giorni s’era fatto una specie di cresta che pure il tecnico non amava molto). (...) Quella notte in Inghilterra (c’era scritto in balaustra: flowers of Manchester) chi è romanista la ricorderà per i cori dei settemila tifosi della Roma che hanno ammutolito i settantamila all’Old Trafford. Partono sempre con meno possibilità, sempre con meno speranza, ma vanno: «Ho visto inglesi in tribuna stropicciarsi gli occhi e dire what? in italiano; ho visto hooligans tornare a casa e dire alla mamma d’aver sbagliato mestiere. Ho sentito il coro della Roma cantato forte sul 7-1, ho visto un calciatore giocare ancora per la Roma sullo 0-6...». Eccoli dove sono andati a finire i sette messaggeri di Buzzati: all’Old Trafford. Sono i settemila tifosi della Roma di Manchester. A Trigoria, in quei giorni, faranno recapitare una cassa di carote per la squadra, alludendo alla prestazione da conigli,
con una specificazione: «Per tutti tranne che per De Rossi». Lui sol uno che (...) Dirà: «Dopo la partita ero completamente svuotato. Il 7-1 è un risultato che paghiamo, che continueremo a pagare e che ci rimarrà addosso». È vero, ma sulla sua maglia come una medaglia. Manchester- Roma 7-1 è quando il gol della bandiera lo fa veramente la bandiera: "Se gioco, che ne so, nel Parma, come professionista do tutto, è ovvio. Ma poi dopo la partita vado a casa e sto in famiglia. E tutto finisce lì. Ti immagini invece che significa quando sei tifoso della Roma e magari la Roma perde per colpa tua? Io impazzivo. Magari giocavo male, e arrivavo a casa dopo che avevamo perso. E andavo a comprare il pane e mi chiedevano perché, e poi il latte e mi
chiedevano perché e poi andavo a trovare a casa papà e trovavo fuori un gruppo di amici che mi chiedeva perché. E io non sapevo che dire, e
il perché me lo chiedevo anch’io. E ero io a far perdere la Roma... Ma quando vinci… certe esperienze sono straordinarie, come festeggiare davanti a quel cancello di Rieti urlando verso i nostri tifosi, quelli che stanno lì come ci staresti te. Dovessi vedere la notte... Soprattutto dopo le partite, torno a casa e ovviamente non dormo. Allora abbasso il volume per non svegliare Gaia, metto Roma Channel e mi rivedo le partite della Roma". Quella di Manchester non l’ha mai rivista".
("Il mare di Roma", Tonino Cagnucci, Limina)



10 novembre 2009 (pomeriggio): lo ha fatto Il Romanista oggi: hanno chiamato la Lega che ha detto che quella norma vale a meno che un accordo tra club non sancisca il contrario. Due osservazioni: la disposizione non lo dice e dovrebbe essere rivista aggiungendo l'inciso "a meno che club ospitante e club ospitato non si accordino diversamente".
La prossima delibera della Lega Calcio, quindi, dovrebbe essere modificata in questo senso:
"Si ricorda, infine, la delibera del Consiglio di Lega del 7 febbraio 2005 che proibisce di vendere ai tifosi ospiti biglietti a prezzo maggiorato rispetto a quello applicato all’analogo settore destinato ai tifosi locali, a meno che club ospitante e club ospitato non si accordino diversamente".
Almeno i tifosi sanno con chi prendersela. In questo caso, purtroppo, ancora la Rosella Sensi o chi ne fa le veci che evidentemente, troppo adusa alla Tribuna d'Onore, non si rende conto che c'è una piccola differenza tra i settori ospiti di San Siro e i distinti dell'Olimpico: dal terzo anello di San Siro sembra di stare in aereo, dai Distinti Ospiti di Roma stai assai più basso e puoi anche decidere di scendere al livello del campo, anche se più distante per via della pista d'atletica. Il prezzo concordato a livello di reciprocità, quindi, è ingiusto perché deve essere parametrato alla visuale.
Anche in questo, chi tutela il tifoso della Roma?


10 novembre 2009: aggiunte foto e resoconti su Inter/Roma. A proposito di biglietti e di famiglie allo stadio: "Ciao sono Daniele da Perugia già ti ho scritto atre volte, ora volevo dirti che se vogliono le famiglie allo stadio  ci stanno riuscendo io con un mio amico e suo figlio di 12 anni abbiamo delegato come facciamo spesso un nostro amico per prenderci i biglietti...  Non volevano darglieli perchè non aveva gli originali dei nostri documenti poi per un bambino di 12 anni è molto importante mostrare l'originale di questo pericoloso criminale. Questi ci stanno facendo passare la voglia ma noi oggi saremo lo stesso allo stadio ma la nostra paziena non so quanto durerà... Un saluto e sempre complimenti per il tuo sito".
Sempre riguardo il costo dei biglietti, da Palermo:
"lorenzo ho letto che un tuo amico sta facendo un'inchiesta a riguardo.Se ti interessa saperlo,due trasferte fa in occasione di inter palermo,abbiamo pagato 40 euro di terzo anello..hai sentito bene, 40 euro...alle nostre richieste,la società inter ci ha risposto che questo prezzo e' dovuto al fatto che il palermo calcio al ritorno farà pagare 40 euro di curva ai loro tifosi interisti...a casa mia questa situazione si chiama ritorsione...vedi tu..!".
A proposito di Milano:
"Bella Lorenzo, ti mando un po di foto e ti rappresento tutto il nostro SDEGNO, come Gruppo MANIPOLO, per la truffa perpetrata ai nostri danni (30 € il biglietto ospiti). Mi auguro che la cosa non finisca qui, e spero di trovare in te il nostro rappresentante qualora ci si possa muovere in via ufficiale. Oltretutto, i ragazzi che risiedono a Milano, e come sai il Manipolo ne conta diversi, sono entrati regolarmente nel settore pur avendo un terzo anello rosso (22 €). Quindi chi è partito da roma ha subito un furto. Ti chiedo di promuovere una raccolta di tutti i tagliandi e di organizzare una protesta e conseguente richiesta di rimborso. Non deve finire qua!!!! Un abbraccio. Massimo, Manipolo".
Ancora: "Ciao Lorenzo,  ti scrivo riguardo il biglietto del settore ospiti di Inter - Roma. Purtroppo non ho lo scanner e non posso inviarti il biglietto cmq il mio l'ho pagato 30 euro (e sul biglietto stesso c'è scritto 30 euro). La beffa cmq è maggiore se analizzi il fatto che col Milan 2 settimane fa lo stesso posto (nella curva opposta ovviamente) l'avevo pagato 14 euro! E non è finita! Mia sorella ha comprato un biglietto di terzo anello rosso (si tratta quindi di tribuna), tra l'altro 2 ore prima della partita sotto lo stadio,
pagandolo 16 euro con lo sconto donne; comunque intero sarebbe costato 25. Ma si può pagare un terzo anello di curva più di quello di tribuna?
A saperlo conveniva comprarsi il biglietto a Milano, pagarlo di meno e vedersi la partita dalla tribuna!
Spero di esserti stato utile! Alla prossima! Mario.".
La mail è arrivata monca ma credo volessi dire che lo ha pagato 22 euro.
La cosa ha dato fastidio a molti: "lorè, io purtroppo non ho lo scanner per mandarti il biglietto di san siro, ma costava 30 euro! di questo puoi star certo! sul biglietto c'è scritto 30 quindi fai casino mortacci loroooooooooooooooooooooooo".
Poi: "lorenzo molti ti avranno scritto,il bijetto costava 30 euro ma so che alcuni,mi e stato riferito a fine partita soino entrti pagando 22 euro quindi presumo che 30 euro costava qua e 22 se lo compravi in altre regioni altrimenti non me so spiega la cosa...se vai avanti bisogna diffondere questo scandalo!!!!".
Non ci vuole molto a chiarire lo scandalo. E' sufficiente che un giornalista qualsiasi chiami la Lega Calcio (il vui vicepresidente è Rosella Sensi) e chieda come sia possibile che una delibera della Lega non venga applicata.
Loro la chiamano "reciprocità". Il fatto è che se esiste una disposizione della Lega Calcio, non si possono prendere accordi diversi, al.trimenti la Lega Calcio che valore ha? In ogni caso, anche la "reciprocità" è un non senso: il prezzo del biglietto dipende dalla visuale che si ha dal settore, mica dal prezzo che fa la squadra avversaria ai propri tifosi!
Questo la dice lunga su come le società di calcio intendano il rapporto con i propri tifosi/clienti.

Oltre a ciò, sempre su Inter/Roma: "Oltre al prezzo maggiorato,ho un amico della Romagna che mi ha detto che ha preso regolare biglietto in banca, mentre dalle loro informazioni risultava solo in vendita nelle lottomatiche del Lazio.
Potresti chiedere conferma anche di questo sul sito??Se c'è da fare una causa sia per il rincaro del biglietto e sia per chi non è riuscito ad acquistarlo per via della Loro disinformazione(chiedo i danni morali per non esserci potuto andare...no?!),IO CI SONO!!! Daniele da Ravenna".
A proposito, stavo vedendo la pagina dei biglietti 2009/10: manca quello di Udinese/Roma, chi me lo manda per piacere?
Lato sampdoriano:

Passiamo al calcio giocato: "riprendendo una discussione di qualche giorno fa gradisco sottolineare che Totti, contando le 4 gestioni spalletti più l'attuale con ranieri, ossia contando le sole stagioni che ha giocato da punta vera, ha totalizzato 98 gol in 158 partite fra campionato e coppe, media di 0.620 a partita. Molto più di un fuoriclasse. Ciao Alessandro".



9 novembre 2009 (pomeriggio): solo un annuncio, tanto per mettermi in pari con le e-mail! Federico chiede:
""Dove si vedono le partite della Roma nel Cadore o nel Bellunese, più precisamente tra Calalzo di Cadore, Pieve di Cadore e  Cortina d'Ampezzo?".
Un mio amico giornalista sta conducendo una inchiesta sul costo dei biglietti del settore ospiti a San Siro con l'Inter. Poiché gli è stato riferito che il costo era di 22 euro, mi mandate cortesemente un biglietto del terzo anello che anche io ho intenzione di fare l'iradiddio su questa storia? Quanto cavolo costava 'sto biglietto? A giudicare dall'annnucio qui sotto, costava 30 euro. Se l'Inter lio ha venduti a 22 euro, chi si è imbertato 8 euro?
CAMPIONATO STAGIONE 2009/2010
GARA F.C. INTERNAZIONALE – A.S. ROMA DELL’ 8 NOVEMBRE 2009
Ore 20.45
STADIO COMUNALE “G. MEAZZA”
VIA PICCOLOMINI, 5
PREVENDITA BIGLIETTI:
DALLE ORE 10.00 DI LUNEDI’ 2 NOVEMBRE,  ALLE ORE 19.00 DI SABATO 7 NOVEMBRE 2009
PUNTI VENDITA:
RICEVITORIE LIS LOTTOMATICA DELLA “RETE DI VENDITA BIGLIETTERIA CALCIO OSPITI” DELLA SOLA REGIONE LAZIO  (www.listicket.it)
PREZZO SETTORE OSPITI (TERZO ANELLO BLU):
€ 30,00
MODALITA’
• VENDITA DI UN SOLO TAGLIANDO PER ACQUIRENTE DIETRO PRESENTAZIONE DI UN VALIDO DOCUMENTO DI IDENTITA’;
• IL TITOLO ACQUISTATO NON POTRA’ ESSERE CEDUTO.
SI RICORDA CHE, IN OTTEMPERANZA ALLE VIGENTI DISPOSIZIONI DI ORDINE PUBBLICO, I BIGLIETTI DEL SETTORE RISERVATO AGLI OSPITI NON POSSONO ESSERE VENDUTI IL GIORNO DELLA PARTITA, ED  E’ PERTANTO ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO RECARSI A MILANO PER LA GARA SENZA AVER PREVENTIVAMENTE ACQUISTATO IL BIGLIETTO D’INGRESSO.


9 novembre 2009: nella pagina con le interviste di Agostino DI Bartolomei, inserita l'intervista "L'allenatore moderno deve essere un fratello del calciatore".
In costruzione la pagina di Inter/Roma. Nella stagione 1977/78 la stagione è ormai completa, anche con articoli di giornale.

7 novembre 2009: grazie a Daniele, e con riferimento ai prezzi di Internazionale/Roma....
INTER FUORI LEGGE?
PREZZO SETTORE OSPITI
Si ricorda, infine, la delibera del Consiglio di Lega del 7 febbraio 2005 che proibisce di vendere ai tifosi ospiti biglietti a prezzo maggiorato rispetto a quello applicato all’analogo settore destinato ai tifosi locali.
(Circolare Lega Calcio del 6 agosto 2009, all'ultima pagina)
http://www.lega-calcio.it/rest/site/default/file/Circolare_15.pdf
I romanisti, quindi, se proprio debbono andare nel settore ospiti, dovrebbero pagare 22 euro.
La Dott.ssa Mazzoleni e l'ottimizzatore di risorse umane possono intervenire, per cortesia?
La Lega Calcio non ha previsto la condizione di reciprocità: se a Roma il settore ospiti costa, ad esempio, 30 euro perché anche lo stesso settore di casa costa uguale. Se quindi, per conto loro, le società si sentono e si mettono d'accordo in altri modi, lo fanno in violazione delle norme della Lega Calcio.
E se la Roma fa pagare in modo diverso, vìola anche lei la delibera in questione!

6 novembre 2009: inseriti resoconti di Roma/Fulham.

5 novembre 2009: le foto di Roma/Fulham on line questa sera. Coppa Disciplina: balza in testa il Genoa.
Poi Marco (che mi aveva scritto ieri) mi invia alcune considerazioni:
"Ma...........la contestazione ci può stare, il fatto che ci si tagli i coglioni (contesto tutto e tutti)  per fare dispetto alla moglie (la proprietà) mi pare una fesseria (infatti la contestazione non è finalizzata SOLO alla proprietà: è a proprietà e squadra), oltretutto:
1) si contestano i risultati e non la dirigenza perchè altrimenti mi spieghi perchè negli anni di grazia spallettiana nessuno contestava (anzi tutti leccavano il culo); ho ancora in testa le lodi sperticate a Pradè (genio del mercato) a Conti (la Romanità), a Rosella (nuovo modello di gestione esempio per tutti) ecc. ecc.
(eh no, caro Marco! Io parlo per questo sito... vatti a rileggere gli aggiornamenti passati e vedrai che Rosella è stata valutata per i suoi comportamenti e sempre contestata. Va da sé che se la squadra gira (per merito di Spalletti), la contestazione rimane sottotraccia perché "distratta" da buone prestazioni, ma è un po' come la brace che si ravviva col vento.... Per quanto riguarda Pradé, non mi sembra di averne mai tessuto le lodi come genio del mercato, anche perché abbiamo visto più pippe che campini ultimamente. L'unico che ho ammirato è stato Baldini, che infatti se ne è andato.
Per quanto riguarda il nuovo modello di gestione "esempio per tutti", non so chi l'abbia detto: di certo non io!

www.asromaultras.org: 15 febbraio 2005

www.asromaultras.org: 11 novembre 2005
2) siccome la dirigenza è da sempre sputtanata (ma non da sempre contestata), quando i risultati non vanno si fa un bel calderone e ci si butta tutti dentro, Totti compreso. Che facciamo ora lo consideriamo uno che " non onora la maglia" ?
Su Totti sono assolutamente d'accordo. E' stato contestato Di Bartolomei, Pruzzo, Falcao. Qualcuno contesta Totti, più a livello personale che come giocatore. Personalmente lo ritengo incontestabile. Per quanto riguarda la non contestazione della dirigenza, mi preme ricordare striscioni come quelli del 1998/99 "noi siamo l'A.S. Roma", "Sensi bla bla bla" che risalgono addirittura all'epoca del padre di Rosella.
3) Sarò un perdente (o Romanista se vuoi) ma quando tutti danno addosso a qualcuno me viene da difendelo: pure se cià torto. (anche a me: con una sola eccezione di nome Rosella Sensi. Il perché sta in una sua dichiarazione di 4 anni fa alla fine degli aggiornamenti di oggi: siccome non la ritengo affatto stupida, debbo pensare che ci prenda per il culo) E allora dico che se è vero che condivido tutte le critiche mosse alla dirigenza, mi puzza tanto quando qualsiasi cosa facciano se deve per forza leggere al negativo. Presentano (quasi per primi) un'idea di stadio: n'do cazzo vanno ce stanno a pià per culo (e te credo, nun esiste: è la copia dello stadio Mestalla di Valencia! Lo disegna un qualunque studente di architettura) . Rinnovano il contratto a Totti: è na marchetta e se stanno a parà il culo (personalmente mai pensato: anzi la mia idea è che se la famiglia Sensi spende 30 miliardi per "Uragano" Fabio Junior e paga 300.000 euro l'esordio in A di Pit, il contratto di Totti è persino riduttivo). Vendono giocatori e fanno un'affare (Mancini e secondo me - opinabile lo so - pure Aquilani): stanno smantellà la squadra (più che smantellarla, la stanno facendo invecchiare...) ! Fioranelli non compra: la colpa è de Pippo Marra (carino Pippo cor cappello della Lazio: Pippo Marra direi che ha a colpa a prescindere per qualsiasi cosa accada, perché non dovrebbe esistere un Pippo Marra nella Roma). RIPETO: la gestione da pizzicarolo attaccato all'osso (non sono d'accordo neanche su questo: er pizzicarolo oculato nun sta attento solo all'osso, sta attento pure se ce sta 'na bella occasione e se cura er negozio.... Qui il problema è che de negozi ce ne so' due, uno nun fa 'na lira e l'altro serve pe' fa campa er pizzicarolo, i commessi e l'altro negozio....) fa venire l'orticaria, ma tutte ste critiche (MOLTO ben supportate da radio e stampa) siamo sicuri che siano tutte disinteressate (ma MAGARI fossero interessate!!! Io nella situazione attuale vorrei solo non vedere più questa presidenza e i dirigenti di contorno. Anche a costo di avere Oronzo Canà presidente, almeno nun me pija in giro) ?
4) NON è vero che quando dicono la verità il nuovo modello di tifoso la accetta: so anni che dicono (no "che dicono": che si sa)che non c'è una lira (leggi autofinanziamento) e il commento popolare non è quello che dici tu (chi fischia è un pezzo di merda) ma il "ce stanno a portà alla rovina" (direi più "ce stanno a pijà per culo) che sento pe le radio tutti i giorni. Poi i toni trionfalistici se li potrebbero pure risparmiare.....ma non sarebbe difficile capire, comunque, come stanno le cose. (ma che c'è da capì? Abbiamo perfettamente capito che abbiamo un presidente che pija 1,2 milioni di stipendio l'anno e una Mazzoleni che guadagna in un mese quanto un operaio prende in un anno. Il tutto con una società - con dietro le potenzialità di una città come Roma - organizzata peggio di una qualunque squadra di Lega Pro. E pure quotata in borsa. Io ho capito come stanno le cose, per questo mi incazzo :-)
Lorè spero tu abbia ragione e che il fatto che ci siano 3.000 paganti dipenda da Rosella......ma non ne so convinto, temo che tutto quello che sta succedento nel mondo del calcio (soldi, Pay TV, Repressione, ecc) lo abbia snaturato e come già osservato da altri (ricordi febbre a 90°) il business abbia cambiato il tifoso ed al posto del popolare entusiasta lo abbia sostituito con un bel modello borgese con meno passione ma molti più quattrini (infatti su questo, come sai, ti dò ragione: mica è colpa solo di Rosella che abbiamo 3mila paganti... se non c'era Rosella ce ne avevamo 6mila, mica di più. Ti dirò ancora che se oggi la Roma decide di fare ingresso gratis per una partita non di cartello non fa il tutto esaurito, arriva massimo a 55mila. Le concause sono quelle che dici tu: io ancora non sono riuscito a fare il biglietto per il Fulham perché una Lottomatica aveva il terminale rotto, all'altra mia sorella non è riuscito a farmelo perché la tabaccaia voleva l'originale del mio documento: manco la copia je stava bene...).
Ringraziandoti sempre per l'eccezionale lavoro, Marco". A presto :-)

«Ho capito l'errore, avete ragione voi. Avete ragione voi tifosi. E io vi capisco. Capisco la vostra  arrabbiatura, la vostra inquietudine, se fossi al posto vostro farei esattamente lo stesso. Per questo adesso rimango in silenzio, soffro, ma ho capito che ho commesso un errore di comunicazione, saremo più chiari perché i tifosi hanno bisogno di chiarezza. Il progetto ve lo presenterò nei dettagli in una conferenza stampa che a breve ho intenzione di indire,
adesso parlo del bilancio, coi fatti. Ma prendetevela con me, lasciate in pace mio padre. E poi io non sono amica né di Moggi, né di Galliani, nemmeno
c'ho mai mangiato insieme» (Rosella Sensi, 30 nov 2005)

Ecco qui il resconto per l'acquisto di un biglietto per Roma/Fulham:
"Un resoconto della mia avventura odierna per riuscire a prendere il biglietto per Roma Fulham per me e mio fratello. Premetto che ho una bambina piccola, quindi il tempo a mia disposizione è davvero poco. Comunque oggi pomeriggio, dopo il lavoro, mi avventuro con la carrozzina tra macchine parcheggiate ovunque, pioggia e ostacoli di ogni tipo. Mi faccio 30 minuti a piedi e arrivo finalmente alla Lottomatica. Chiedo 2 biglietti e mi dicono che purtroppo i terminali sono rotti e mi tranquillizzano dicendo: "nun se preoccupi, tra 'na settimana ce li riparano". Sentendomi molto più tranquilla, mi riavvio con la carrozzina, le solite macchine parcheggiate davanti agli scivoli e la pioggia sempre più battente. Prendo la macchina e vado a Via Galimberti, Balduina. Tiro fuori la mia carta d'identità e la fotocopia di quella di mio fratello e chiedo 2 biglietti di Tevere laterale. La signora mi chiede: preferenza di settore? E dentro di me mi viene da ridere pensando alla folla che domani sarà allo stadio. Quindi dico: no, nessuna preferenza. A quel punto vede la fotocopia e si rifiuta di farmi il biglietto per mio fratello. Chiedo spiegazioni e lei mi dice che sono le disposizioni e quindi non si può. Le chiedo prima gentilmente: scusi tanto, ma a lei cosa cambia se vede la fotocopia o l'originale? E lei: non si può e basta. Insisto e le chiedo: lei deve solo emettere un biglietto nomitativo, non credo sia collegata alla questura per vedere se mio fratello è un pericoloso criminale. Lei continua: è la legge (se la tabaccaia mi trova le lagge che dice questo, le pago una cena alla Pergola all'Hilton), io il biglietto non lo faccio. Mi innervosisco e chiedo: se la legge le dice di buttarsi nel Tevere, lei si butta? A quel punto mi dicono di andarmi a fare il biglietto da un'altra parte. Il bello è che alcuni ragazzi dietro, penso un 25 anni, dicevano: eh, sì, la signora ha proprio ragione, la legge è legge, non è colpa sua. Me ne sono andata e la poca voglia che avevo di andare a vedere Roma Fulham, lasciando a casa la mia bimba di 11 mesi, è quasi del tutto scomparsa".
Passiamo a Inter/Roma:
"Ciao Lorenzo. Ma del biglietto di Milano a 30 euro? Stiamo così?
Il costo alto dei biglietti è un cavallo di battaglia degli anni '90 del governo inglese per ridurre il fenomeno "hooligans". Ma in Italia? Gli Ultras ridotti a sparute minoranze, le curve sempre più vuote...?
30 euro per il terzo anello? Allora metti il maxi-schermo al parcheggio di San Siro e pago 10 euro, con la speranze di vederla meglio... Mi sembra proprio un discorso tipo quello inglese o, peggio, del tipo: "vediamo fino a che punto so' stupidi questi..."
Stavolta mi arrendo, Lorenzo. Mi dispiace anche per i miei amici coi quali mi ero impegnato, ma mi sembra davvero troppa la presa per i fondelli.
Sarebbe il caso che intervenisse la ns paladina del diritto alla trasferta, la ns Giovanna d'Arco Rosella Sensi? Anzi, il nuovo dirigente, Montali? Montali, Rossella, ma 'ndo state adesso?". Verissimo. Eppure la soluzione, se ci pensi bene, c'è.
Un giornale relativo a Roma/Lazio 1973/74:

Comunicato Curva Nord Cosenza Ultras:
03/11/2009
La Curva Nord Cosenza Ultras, dopo il raduno organizzato sabato 31 ottobre a Joggi, in cui si è discusso sulla Tessera del Tifoso, decide di continuare la sua protesta rimanendo fuori dagli stadi.
Così  domenica 1 novembre, si parte alla volta di Cava dei Tirreni, per presenziare all’esterno dello stadio con il solito striscione recante la scritta: NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO ! Arrivati all’ingresso del settore ospiti, a partita quasi iniziata, recandoci verso una ringhiera per appendere lo striscione come di consueto, riceviamo un “alt” dagli uomini in divisa, che ci vietano di esporre qualsiasi striscione perché non autorizzato e considerato di protesta. Non curandoci minimamente di tale imposizione, ci spostiamo di qualche metro e posizioniamo il nostro striscione nella ringhiera della rampa di scale, di quella che dovrebbe essere l’uscita di sicurezza del settore ospiti. Basta poco per vedere i tutori dell’ordine spostarsi in blocco verso il “pericolosissimo” striscione; evidentemente contrariati dal nostro modo di fare, decidono di staccarlo con forza, ma per loro sfortuna,  riusciamo a riprenderlo prima che potessero distruggerlo. A quel punto nasce un diverbio, con toni particolarmente accesi da parte di un celerino, che abusando della divisa che indossa, minaccia ripetutamene alcuni di noi, facendoci intendere come sarebbe potuta anche finire…Il “parapiglia” viene immediatamente calmato da parte di un “Superiore”, che tenendo lontano il “Rambo” di turno, ci chiede scusa per l’accaduto, facendoci intendere che avremmo potuto riattaccare lo striscione; ma tale concessione non viene apprezzata, così decidiamo di salire sul pulmino per spostarci di zona.Pur riconoscendo in questa persona dignità per averci chiesto scusa, andiamo via dal parcheggio del settore ospiti verso la strada immediatamente successiva.Decidiamo di attaccare lo striscione in una cancellata, e nonostante gli ennesimi tentativi da parte di poliziotti presenti nella zona, lo striscione viene issato e lasciato sul posto.A questo punto ci domandiamo:
      Ma i tutori dell’ordine conoscono la legge che dovrebbero fare rispettare, oppure no ?
    E’ normale che le provocazioni arrivino da chi invece dovrebbe mantenere l’ordine pubblico?
BASTA SCUSE, BASTA ACCUSE! ULTRAS RESISTIAMO
CURVA NORD COSENZA ULTRAS
http://www.curvanordcosenza.com/trasferte/2009-2010/cavese_cosenza/index.html
Dal libro su Daniele De Rossi scritto da Tonino Cagnucci:
"È il 3 giugno 2003, a Villa Pacelli, Franco Sensi ospita Fabio Capello in uno di quegli incontri a metà fra resa dei conti, programmazione e chiarimento. Alla fine parlano soprattutto della stagione a venire. Il presidente chiede all’allenatore: «Che ne facciamo dei nostri ragazzi?». Capello risponde: «Ne teniamo quattro e uno di questi sale fisso in prima squadra». Sensi. «Daniele?». «De Rossi». Daniele De Rossi è un giocatore che ha segnato due gol in
quattro partite di serie A e guadagna quarantamila euro all’anno. La Roma, dopo lo smacco Davids dell’anno precedente e l’ottavo posto, deve fare mercato. Francesco Totti chiede icampioni. Si fissano degli obiettivi, uno è Nicola Legrottaglie quando era ancora biondo, peccatore e giocatore. Il Chievo è una delle poche società con le quali Franco Sensi ha rapporti non roventi, il presidente Campedelli viene considerato un signore, e anche per questo invitato a una cena a Roma. È il 16 giugno. A via Aurelia c’è una lunga riunione che dura fino a tardi, l’indomani il presidente del Chievo e quello della Roma dovranno presentarsi a via Allegri. Vanno. Negli uffici della Figc sembra esserci l’ultimo decisivo colloquio: quando esce Campedelli dichiara ai giornalisti: «L’offerta economica della Roma per Legrottaglie va bene». Molti danno l’affare per fatto eppure non c’è da leggere fra le righe, ma le righe: il Chievo vuole un’altra contropartita in aggiunta ai milioni offerti dalla Roma, Luigi Del Neri al suo presidente ha fatto solo un nome: «Nicola parte se arriva
il giovane De Rossi». Franco Sensi ha finito le sue pratiche in Figc e si sposta all’hotel Cicerone dove lo attende Enrico Bendoni che è in compagnia di Luciano Gaucci, Franco Dal Cin e Ivan Ruggeri per discutere di televisioni, diritti e piattaforme televisive. Campedelli è ancora bloccato in federazione visto che la sua pratica è più rognosa: riguarda il caso Luciano fu Eriberto, un contenzioso pirandelliano con il Bologna. A via Allegri ad aspettare il presidente del Chievo resta Daniele Pradè. All’hotel Cicerone la discussione va avanti, con Dal Cin Sensi parla di Mancini, in prestito quell’anno al
Venezia: la sua idea è quella di inserirlo nell’offerta al Chievo. Si va a Villa Pacelli, che Campedelli raggiunge alle 18.45 insieme a Franco Baldini. Campedelli chiama Sartori per l’ultimo ok, alla fine l’idea di base, oltre ai milioni, è la comproprietà di Simone Pepe e il prestito di Alberto Aquilani per Legrottaglie, ma il suo direttore sportivo non ha dubbi: «No, vogliamo De Rossi». No, lo dice la Roma. La Roma aveva pensato di lasciar partire (ma al massimo in una comproprietà) Daniele nel mercato di gennaio, del 2003, quando la destinazione probabile sembrava l’Empoli visto l’appassionato
corteggiamento di Pino Vitale; l’esordio col Como, però, a una settimana dalla chiusura della sessione invernale, di fatto tolse il giocatore dal mercato. Per sempre. Il Chievo se è possibile è ancora più determinato. L’ultima triangolazione Campedelli-Del Neri-Sartori ne sortisce un’altra: «Luciano, Perrotta e Legrottaglie devono finire allo stesso club». Cioè, ve li diamo tutti se voi ci mettete De Rossi: il prestito di Perrotta vale la comproprietà di Daniele, è questa l’ipotesi di lavoro veronese. La Roma dice..." ("Il mare di Roma", Tonino Cagnucci, Limina)



4 novembre 2009: con oggetto "sarò invecchiato, ma stavolta so' d'accordo con loro", Marco mi invia il redazionale del sito Core de Roma:
Il Redazionale
Dolcetto o scherzetto ?
di r. cdr.
Sembra che oramai sia entrata nell’italico costume l’ennesima festa americana.
In pratica i bambini si affacciano alle porte delle case (in america, provate a farlo al serpentone di corviale o alle torri di T.B.M. – al secolo torbellamonaca - ) travestiti da zucche, teschi, streghe, zombie e quant’altro e ti chiedono …. Dolcetto o scherzetto ?? e te j’ammolli 2 pacchetti di cioccolate che a forza di “dolcetto e scherzetto” e “mc donald” a 16 anni vestono minimo la doppia XL.
Insomma si festeggia il 1 novembre, e i nostri bambini in maglia rosso pompeiano in pratica gli hanno chiesto ai tifosi … dolcetto o scherzetto ??
I tifosi (chiamiamoli così) per tutta risposta gli hanno tirato due bombe carta e un sacchetto di uova contro il pullmann che sarebbe come dire “scherzetto”.
E allora abbiamo perso palla a centrocampo alla pizarro (tanto bravo a giocare quanto a commettere sempre gli stessi errori …e le stesse finte) e roma bologna 0-1. Scherzetto.
Il mister Ranieri però che è de Testaccio e da ragazzino, come noi, nun festeggiava manco babbo natale e i regali arrivavano solo alla befana, j’ha spiegato che allowin per lui nun significa niente, giocate come sapete e vincete, perché tra le due squadre c’è un abisso tecnico, e così è stato.
La morale di tutto questo, tanto per cambiare è una sola.

Abbiamo una società ai limiti dello scandaloso, una squadra in crisi di identità totale, un allenatore da 6 politico, che però al momento è l’unica garanzia di continuità (con ranieri se sei da scudetto lo vinci, se sei da 5 posto arrivi 5, se sei da serie B retrocedi), e una tifoseria irriconoscibile.

Si fa a botte per chi sta peggio, ma tra tutti, se dovessimo scegliere noi, la delusione più grande, irreparabile è il comportamento di parte della tifoseria.
Oltre metà degli spettatori se ne sta a casa l’altra metà fischia pure quando segnamo, ritira indietro la maglia del più grande giocatore della storia della Roma, tira le bombe carta nel ritiro.. a regà, questo nun è amore, nun è passione, nun sete romanisti.
L’hanno fatto i laziali una vita e per questo hanno sempre contato poco e niente, adesso gli scimmiottatori sangue Oro hanno deciso di emularne le gesta, allontanando sempre più i tifosi passionali e appassionati, che nonostante vedano i cupi tempi che affrontiamo alla fine pensano solo a sostenere la squadra che amano fin da piccoli.
Se volete vedere successi continui, gran gioco, soldi a profusione vi facciamo un elenco:
Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Bayern Monaco, e limitatamente a sto paese de tronisti, frocioni e veline aspiranti zoccole; Juve, Milan e Inter.

Ce ne stanno tante da tifare, lasciate l’As Roma a chi c’ha er core acceso da na passione, tra mille difficoltà, superando ostacoli, incazzature e vivendo meno di quanto vive in media un milanista o altro, perché daje e daje a forza de magnatte er fegato schiatti.

Una società adeguata che non abbiamo, una squadra motivata che forse potremmo avere, un allenatore capace che tutto sommato c’è i l grande pubblico della Roma universalmente riconosciuto che ora come ora, è un lontano ricordo del passato, non chiediamo tanto, ma sembra impossibile qui a Roma.

Sempre forza la magica, era fine anni 70, partita roma atalanta, col pareggio ci saremmo salvati, finì 2 a 2 con 80mila spettatori a incitare per 90 minuti, come ero fiero di essere romanista, sticazzi de scudetti e coppa campioni, ma soprattutto sti cazzi de soldi, visibilità, e tutto il resto RO-MA RO-MA RO-MA …tremava il mondo.
ora manco parenti alla lontana
Dunque, il discorso del redazionale di Core de Roma l'ho fatto anche io tante volte e la mia presenza in quel Roma/Atalanta fa capire che so di cosa sto parlando. Stavolta dissento in modo netto e - fermo restando che il più delle volte sono in sintonia con CdR - cercherò di spiegare il perché, poi ognuno rimarrà della propria opinione o avrà qualche spunto di riflessioen in più.
Anzitutto, pur auspicandone la vincita, non sono fatto per scudetti e coppe dei campioni, altrimenti sarei diventato sin da bambino tifoso della Juventus. Poi il "nun sete romanisti" mi ricorda tanto il "questi non sono veri tifosi" quando un ragazzetto viene arrestato per motivi da stadio: è un tifoso violento quest'ultimo, così come è un romanista che contesta il primo.
Detto questo, sembra che quanto avvenuto a Roma/Bologna a Roma non sia mai accaduto.
Passi per Ranieri - che a Roma c'è stato ben poco - ma noi abbiamo l'obbligo della memoria.
E allora se si ricorda Roma/Atalanta, ci si dovrebbe ricordare anche di Roma/Varese 2-3 di Coppa Italia dello stesso anno, Roma/Torino, pure della medesima stagione, ma anche Roma/Cagliari del 1974/75 (in cui la Roma arrivò terza).

Roma/Varese 1978/79

Roma/Torino 1978/79

Roma/Cagliari 1974/75
Non vado oltre, perché potremmo arrivare con diversi episodi simili fino all'anno dello scudetto, con la feroce contestazione iniziale che diede la scossa per la cavalcata tricolore.
Eravamo laziali anche allora?
Ed allora, il problema è diverso ed oggi si hanno mille motivi in più per essere incazzati.
La Roma del 1978/79 aveva come presidente Anzalone ed era solamente una associazione sportiva. Il presidente andava a cena con i tifosi e in tribuna con loro. Non aveva grandi mezzi, noi tifosi lo sapevamo, poteva capitare di esprimere il disappunto ma anche di andare in 70mila a Roma/Atalanta.
Era la Rometta, di cui eravamo consapevoli. Arrivare 12esimi con il Milan arrivato 11esimo era considerato un successo.
Anche allora, come oggi, ci facevano incazzare i giocatori che non si impegnavano, ed eravamo abituati ai giocatori scarsi.
Debbo ricordare i vari Curcio, Sperotto e via dicendo?
Oggi, come sottolineato anche nell'articolo, dopo annate tutto sommato soddisfacenti, anche se non particolarmente vittoriose, abbiamo una presidentessa che ha iniziato l'opera di distruzione già al suo insediamento, stringendo nuove alleanze impensabili per chiunque e che non hanno portato a nulla. La Roma è divenuta una S.p.A., quindi con potenziali enormi sia per il nuovo mondo di concepire il calcio, sia per il fatto che una gestione adeguata può portare anche ricavi di borsa. Lasciando da parte la dirigenza, perché sarebbe da scriverci un libro (basterà ricordare il famoso "progetto" di Rosella di qualche anno fa, che non ha mai mostrato ai tifosi), veniamo alla squadra, di cui il capro espiatorio è stato Vucinic, e a ragione. Anzitutto la squadra paga le colpe della dirigenza: nessun investimento "perché siamo forti così". Ah, siamo forti? Benissimo, se siamo forti com'è che per vincere con una squadra di morti come il Bologna dobbiamo sudare sette camicie? Ciò che dà fastidio ai tifosi e - sarò invecchiato anche io - ai tifosi, è l'essere presi per il culo.
Ci venisse detto: "Abbiamo fatto tutto il possibile, mettendo a regime le nostre capacità gestionali, purtroppo non siamo riusciti a fare più di una squadra composta da giocatori a fine carriera, qualche campione, giovani mediocri e scarti dei vari squadroni, puntiamo alla mezza classifica e, soprattutto a salvarci". Come sul finire degli anni '70. Benissimo: chi fischia è un pezzo di merda.
Qui ci stanno prendendo per il culo, punto e basta. E se mi pigli per il culo puoi essere pure Gesù Cristo, ma io non ti credo più.
Dopo di ciò, metà dei tifosi non vanno più allo stadio, l'altra metà fischia: quei 24.000 scemi che hanno rifatto l'abbinamento, e io pure sono uno scemo, sono ancor più giustificati perché per lo meno hanno continuato a seguire una Società che dovrebbe essere azzerata: A-Z-Z-E-R-A-T-A.
Vucinic è stato, purtroppo per lui, il capro espiatorio. Al di là del giudizio tecnico - i numeri parlano - non so se avete visto domenica scorsa quanto cazzoha corso, di qua e di là. Su ogni pallone. Allora sa correre e sa inseguire i palloni: perché non lo ha mai fatto? PER QUALE CAZZO DI MOTIVO NON LO HA MAI FATTO, a prescindere dalle pippate sotto porta. La contestazione NON è alla Roma in quanto entità, è contro Villa Pacelli e i singoli giocatori della Roma che non onorano la maglia. Altro che laziali. Laziale è chi chiude gli occhi.



3 novembre 2009 (pomeriggio): come al solito, per digerire, qualche e-mail e notizia.
"Ciao a tutti, e' incredibile la situazione che si e' creata...adesso noi siamo quelli dalla parte del torto con una squadra penosa ed inguardabile...che fino ad ora penso abbia fornito la sua miglior prestazione nel primo tempo a san siro con il milan pur sbagliando tanti gol e finendo come tutti sappiamo...non si puo'neanche fischiarli sti giocatori(?) DI MERDA?.Seguo la Roma dall'inizio degli anni 80 e pur avendo avuto periodi piu' magri rispetto a questo non c'era questa sensazione di nausea nei confronti della squadra come nelle ultime due stagioni,questo e' dovuto in buona parte ai milioni di euro che si spartiscono gli attori di questa squadra e societa' portando straffottenza e menefreghismo nei nostri confronti...sembra di avere a che fare con la politica italiana attuale..vedi dichiarazioni di ranieri.. loro sono intoccabili e immuni da critiche....Cmq dopo i tornelli,i biglietti nominativi il casmsss',l'osseervatorio di sto cazzo,la tessera del minchione ci voleva anche questa per mettere a dura prova la nostra pazienza....".
Poi due articoli, entrambi tratti da "Il Romanista", l'uno di Fulvio Stinchelli, l'altro di Gaincarlo Dotto.
Iniziamo da Stinchelli:
(IL ROMANISTA - F.Stinchelli) Claudio Ranieri, rivestiti i panni del testaccino, fa la faccia feroce per dire ai tifosi:”Avete torto a incazzarvi con la Roma...la Roma non si discute, si ama…più v’incazzate e più fate il male della Roma”. Fin qui Claudio Ranieri. Ora mi permetto, io che testaccino di nascita non sono, ma che di Rome ne ho viste tante più di lui, di domandare al testaccino Claudio:”Quale sarebbe la Roma di cui i contestatori, a suo dire, farebbero il male?”.
La Roma da amare, secondo lui, sarebbe – non ci perdiamo in circonlocuzioni - , quella di Rosella e del principino consorte, della zia Angela e della signora Maria, di Enrico Bendoni e Pippo Marra, del ‘re del mercato’ Pradè e della speaker Mazzoleni?”.
Se è questa la Roma cui si riferisce Ranieri, allora, noi, i tifosi ‘incazzati’ gli comunichiamo che di ‘questa Roma’ non ne vogliamo più sapere. E sa perché? Perché questa non è la Roma di Testaccio né quella di Trigoria, ma è la Roma del Villino Pacelli, là dove il pensiero dominante non è quello di fare una Roma vincente, ma più intimamente quello di tirare a campare, nella speranzosa attesa che passi la nottata di un ‘impero’ familiare in dissoluzione.
Questa semplice, elementare realtà, il tifoso romanista, che non è incazzato, ma, molto peggio, disamorato, l’ha capita talmente bene che ai sullodati, Ranieri compreso, ultimo incolpevole sopravvenuto, non ne perdona più nessuna. Per capirci meglio, vorremmo precisare che l’inclita plebe, domenica all’Olimpico, non se l’è mica presa per il vaffanculo elargitole dal buon Perrotta, no, figurarsi, del vaffa neppure si è accorta.
La plebe s’è imbufalita, invece, rivedendo e risoffrendo il sospiro di sollievo e liberazione sfuggito dal seno di Rosella, a vittoria rata. Un sospiro che l’ha detta lunga, troppo lunga, nel senso del ‘tirare a campare’. Il tifoso ‘disamorato’, che ha cuore e mente per ragionare e ricordare, teme quel ‘tirare a campare’ come la peste. Perché a Roma, nella Roma, si tratta di peste antica: imperversò dal dopoguerra dei Baldassarre, dei Restagno e dei Vaselli fine al lacrimoso cardinalato di Gaetano Anzalone, per interrompersi di colpo con la rivoluzione Viola. Furono anni, interminabili anni, di pane e cicoria, amarissimi: una Rometta che a noi vecchi patiti parve (e pare) senza fine, e che buona parte degli attuali giovani ‘grognards’ conosce solo per sentito dire. E che, forse, proprio per questo, teme di più: un male oscuro, un insidia perversa, una maledizione ineluttabile Tale è l’aria che, al momento, tira in Curva Sud e oltre, e di quest’aria il Mister non ha avuto il minimo sentore. Sennò avrebbe capito che nessuno ce l’ha con lui, neppure come ‘complice’ dell’ultimo giorno… Ce l’hanno invece con la maledizione del sensiano ‘tiriamo a campare’, dietro cui si cela lo spettro della Rometta.
Questa sera, io tornerò a Testaccio, rispondendo all’appello di Fabrizio Grassetti, eroe eponimo del dopo-Viola e dopo-Sensi: è lui, infatti che, impavido, vuol celebrare ‘coi sopravvissuti’ – ha detto proprio così - , l’ottantesimo dall’inaugurazione della mitica ‘tana’ giallorossa. Be’, ci fosse anche il Mister Testaccino, sarebbe una bellezza. Ma è follia sperar: lui ormai risiede altrove, nei Campi Elisi del ‘tiriamo a campare’, lontanissimi dal Campo Testaccio.
Questi due articoli sono da me sottoscritti al 100%.
Eccone n'antro:
"Qualcosa nella testa dei tifosi proprio non gira: ma come si fa a fischiare un giocatore che segna un gol e poi ad applaudirlo quando alla fine della partita rincorre con le ultime forze un giocatore avversario?". Lo ha detto Antonello Venditti secondo il quale Vucinic è "un grande e ieri ha fatto una partita da sette e mezzo. Quello che gli si chiede  è un po' più di cattiveria. Ieri ha fatto una bella prestazione, il fatto è che i tifosi sono condizionati nei loro giudizi dai discorsi sbagliati che si fanno sulla società. Si continua a parlare di Mirco come se l'ultima partita non l'avesse fatta ieri, ma tre settimane fa. C'è il brutto vizio di prendere solo un aspetto, come se Vucinic fosse il capro espiatorio. Ma non può e deve essere così". Venditti ricorda che sono stati molti nel passato i campioni della Roma fischiati: tra questi Manfredini "capace di mangiarsi gol fatti, eppure un vero pilastro della squadra. Il problema vero è quello della continuità, ma a volte i fuoriclasse sono cosi. Vucinic ieri ce l'ha messa tutta. Non ho dubbi che torni a essere quello di sempre".
Derogo per una volta all'abitudine di non commentare i singoli giocatori:
a) come si permette Antonello Venditti di dire che nella testa dei tifosi qualcosa non gira lo sa solo lui. Per me è la sua testa che non gira!
b) Manfredini era un pilastro della squadra, Vucinic no di certo;
c) Vucinic un fuoriclasse? Vediamo la tabella qui sotto... ha il n. 9 che fu di Pruzzo e di Musiello, giusto?

PEDRO MANFREDINI
0,526 gol a partita nella carriera
0,584 gol a partita con la Roma

ROBERTO PRUZZO
0,409 gol a partita nella carriera
0,354 gol a partita con la Roma

MIRKO VUCINIC
0,291 gol a partita nella carriera
0,263 gol a partita con la Roma

GIULIANO MUSIELLO
0,207 gol a partita nella carriera
0,185 gol a partita con la Roma
Chiuso il discorso.
Mirko Vucinic è più verso Musiello che non verso Pruzzo ma, volendogli bene, diciamo che sta a metà.
E' quindi il caso di interrogarsi su quanto affermato da Venditti (a proposito, in Tribuna Tevere non viene più da tempo...) in ordine al fatto che Vucinic sia un campione o addirittura un fuoriclasse.
Per me Totti è un fuoriclasse, pur non essendo un attaccante con il n. 9 sulle spalle, ha una media (calcolata al 04.10.09) di 0,428 a partita.
Batistuta è stato un fuoriclasse: 0,609 gol a partita. N. 9 sulle spalle.
Pruzzo è stato un campione: 0,4018 gol
Comunque sia, per sdrammatizzare, Marco mi invia questo video che dimostra - al contrario di quel che pensa Maroni - che lo spettacolo è ANCHE sugli spalti. Pura genialità:
http://www.youtube.com/watch?v=n55ab5-dVcI&feature=related


3 novembre 2009: qualche e-mail di commento....
"Ciao Lorenzo in primis FORZA ROMA. in questi momenti ci vuole proprio.
sono d'accordissimo con te sia su Rosella che su Ranieri, che di romano non ha neanche più l'accento. lui è più servo di Rosella se sta alla sua corte. non conosce come lei i tifosi della Roma.........perchè siamo prigionieri di una mediocrità che non ci appartiene......VERGOGNATEVI!
però sul Mister hai dimenticato una cosa. Ranieri: "questa squadra non è mia..........."?!?!?!? ma quando ha firmato non lo sapeva? cosa crede che la presidentessa se fosse arrivato a giugno gli avrebbe comprato qualcuno?...... a Ranieri ma facci il piacere.............".
Poi, avanti i giovani!
"ciao lorenzo non ti ho mai scritto prima ma questa volta sento che è la volta buona per farlo.ho 18 anni e a dispetto dell'età posso dire di averne viste molte dato che grazie a mio padre ho cominciato ad andare allo stadio a 5 anni e le prime trasferte ho cominciato a farle a 10.quindi ho passato i tempi della rometta di zeman ma anche quella di capello e dagli asru (il primo anno in sud fu proprio nell anno dello scudetto quando mio padre invece di farmi andare in tevere con mia madre decise di portarmi con lui e i suoi amici!).ho visto la spumeggiante roma di spalletti.ormai sono 8 anni che ho l abbonamento in curva e in tutti questi anni di fischi per società e squadra ne sono stati fatti e mai nessuno(piu o meno)si è mai lamentato piu di tanto perchè sanno che è un nostro diritto contestare la squadra dopo l ennesima partita di merda(anzi ke abbiamo vinto).è un nostro diritto dopo che mercoledi siamo andati a udine facendoci 1200 km perdendo chi un giorno di lavoro e chi la scuola(come me) e vedendoci ripagati con quello scempio e vedendo la squadra chiamata sotto il settore che neanche ci degnava di uno sguardo.è un nostro diritto perchè la roma è la nostra e non dell'italpetroli e della signora sensi.ed è inutile che il sign.ranieri dice che in 58 anni non ha mai sentito fischiare un giocatore dopo un gol.io gli vorrei ricordare che per quanto mi riguarda e penso anche per altri lui è l'ultimo a dover parlare,perchè io non scordo una sua intervista quando allenava la juve prima della partita contro la roma nella quale disse che ormai non si sentiva più romanista.ed io un romanista pentito(mi si passi il termine)lo considero poco piu di un laziale.quindi se io voglio contestare la sensi e chi va in campo ho il sacrosanto diritto di farlo senza che nessuno mi contesti a sua volta davanti la tv facendomi passare dalla parte del torto.perchè dalla parte del torto ci sono lui,gli 11 morti che vanno in campo e la compagnia di fenomeni da baraccone che abbiamo al posto della dirigenza.e non si lamentasse dei bomboni che sono stati lanciati a trigoria per dargli una sveglia(in tutti i sensi!),perchè parole di mio padre una volta altro che bomboni sarebbero stati capaci di entrare nel ritiro e menaje.cosa che te lo giuro avrei molta voglia di fare,perchè io pagherei per giocare con quella maglia e nessuno ha il diritto di ridicolizzarla come stanno facendo loro e tutta la società in generale.scusa se mi sono dilungato ma non potevo fare a meno di sfogarmi e ti ringrazio dello spazio che ci concedi.FUORI LE PALLE O FUORI DALLE PALLE!sensi vattene!
Ancora: "Basta Lorè so' avvelenato, non li sopporto più, a mano a mano nun posso vedè più nessuno...nun gliela faccio a sentì Ranieri che cade dalle nuvole e  se lamenta perchè la squadra viene contestata dopo ste' prestazioni indecorose, nun gliela faccio più a sentì Mazzone che dice che il tifoso se giudica nei momenti di difficoltà, nun tollero Bruno Conti che se sorprende del malcontento della gente e chiede di stare vicino alla Roma, nun reggo Vucinic che esulta dopo aver segnato l'1-1 in casa col Bologna ( tra l'altro con un'azione irregolare), Perrotta che manda a fanculo la Montemario e Pizarro che chiama l'incitamento de Tevere e Distinti... se devono sta' tutti zitti come hai detto te, perchè ce rode e ce devono lassa perde. Ce stanno a fa' passa pe' una curva che non sostiene la squadra quando noi semo sempre annati OLTRE IL RISULTATO e io oggi me so fatto 6 ore de attesa sotto l'acqua pe pija il biglietto de San Siro ( come al solito sul sito de quella società de pescivendoli de quella snip c'era scritto che la vendita iniziava alle 10 quando in realtà iniziava alla 16 ed erano anche riportate ricevitorie che in realtà non sono abilitate alla vendita del settore ospiti...). Noi nun semo tifosi occasionali che quando la squadra va bene se esaltano e quando va male se lamentano, noi SEMO LA STORIA LA ROMANITA' L'IMPERO e abbiamo aspettato un anno e mezzo di partite in cui c'hanno preso per culo tutti ( 4 GOL DALLA JUVE, 4 DALLA LAZIO, 4 DALLA FIORENTINA E 4 DALL'INTER) più l'avvio pessimo di quest'anno prima di iniziare una contestazione seria. Abbiamo concesso ampi crediti a questa squadra e c'abbiamo avuto fin troppa pazienza. Ora basta, e nessuno se deve permette de parlà. Punto. TIFIAMO SOLO LA MAGLIA. TUTTI A MILANO ADESSO. MA SOLO PER LA MAGLIA. gente che a Roma nun ce sta come Mazzone o come Ranieri che ha girato l'Europa pe 20 anni devono stà zitti. Nun è più la Roma Pane e Salame del " nun se discute se ama", qui se millantano progetti virtuosi e elitè del calcio europeo...allora c'hai ragione te, o Manchester United o Athletic Bilbao. Ma se ridimensionamento deve esse, non con Roberto Muzzi come allenatore degli Esordienti. ROSELLA SENSI BLA BLA BLA VATTENE ORA. Alessandro
Da Siena, Donatello a commento di quanto da me scritto ieri pomeriggio:
"Detto questo - perché ci stiamo pure rompendo le palle del "romano e romanista" - Claudio Ranieri sappia che:
a) il sottoscritto, che sente di interpretare il pensiero di molti tifosi, non sopporta più Rosella Sensi. In qualsiasi veste, in qualsiasi funzione, qualsiasi cosa dica;
Perfettamente d’accordo. Credo che nessuno di noi la voglia più come nostra presidentessa.
b) non vediamo alcun futuro, se non nella mediocrità e nel vassallaggio;
Se per futuro intendi scudetti e champions league, beh quello allora non lo abbiamo mai avuto.. (ma abbiamo avuto la speranza!) e cmq in questo momento in italia oltre all’inter non vi sono squadre tanto meglio di noi (per ora altre 13 squadre ;-) . I viola gli abbiamo liquidati in 30 min, con la juve siamo stati in partita quasi fino alla fine, col milan (ops rosetti) lasciamo stare e con il Napoli abbiamo vinto.
c) i giocatori sono strapagati (lo sono sempre stati e sempre lo saranno finchè ci saranno miglioni di tifosi pronti a svenarsi per le loro squadre) e ci sono stati presentati come campioni assoluti (chi crede che i giocatori della roma sono campioni assoluti o non capisce nulla di calcio oppure è un pollo che forse crede anche a babbo natale, la befana o che la legge è uguale per tutti). Personalmente ritengo una buona parte della squadra come finita da un punto di vista storico/fisico (d’accordo con te, ma al milan sono nella nostra stessa situazione eppure ne stanno venendo fuori. Se si rema dalla stessa parte tutti insieme però..) e un'altra parte come composta da pippe sopravvalutate. Pure supponenti. (è vero, ma prenditela con chi li ha comprati o fa giocare..non con loro..altrimenti li metti ancora più in difficoltà fischiandoli..) (piccola replica: a) non accetto che una pippa sia strapagata; b) io me la prendo sempre con Rosella Sensi. Poi me la prendo anche con chi, pur essendo una pippa, si crede un campione ed è per questo che ci si incazza con lui. Non mi incazzerei mai con Pit per un errore: sa di essere una pippa, sta al posto suo e non si lamenta)
d) è ora di fare pulizia pure a Trigoria. Qualcuno sapeva - mi è stato detto oggi - che se Pit avesse esordito in serie A il suo procuratore avrebbe guadagnato, per contratto, 300mila euro? (se è vero e ripeto se è vero è gravissimo)
e) siamo clienti/azionisti? Ce rode er culo esse trattati male come clienti e perde li sordi come azionisti. Ce rode er culo è pure poco..
Si dimetta Rosella Sensi e la sua corte fatta di Pippi Marra e di laziali, i giocatori entrino in campo sempre con la bava alla bocca senza quella faccette alla Vucinic "tantoquelliderlivornochicazzoso" e alla Menez "quantomerodeerculo" e forse cambierà qualcosa. La grinta, il senso di abnegazione, il fiuto del gol e tutte queste altre cose o le hai dentro oppure è inutile chiederle a chi non le possiede (io infatti contesto l'Uomo, non il giocatore!). Ognuno di noi, per fortuna, è diverso da tutti gli altri. Quindi ripeto: prendiamocela con la società disertando lo stadio, non facendo abbonamenti in TV (così avranno meno interessi a rimanere al timone della società se non fanno utili) ma non fischiamo i giocatori. La squadra ultimamente è stata anche sfigata.
Ah, dimenticavo.
Claudio Ranieri, lassace perde che ce rode er culo.
Pensa a allenà, che sei ben pagato (spalletti e capello prendevano più soldi e avevano squadre più forti). Certamente, e comuqnue anche quando le cose andavano male non rompevano le palle a noi che paghiamo i loro stipendi. Dovremmo smettere di andare allo stadio? E perché? Io vado allo stadio per cantare Rosella Sensi bla bla bla. 880 euro l'abbonamento, mi potrò incazzare? :-)
Ecco quanto aveva detto Mazzone:
È un momento difficile nei rapporti fra la Roma ed i propri tifosi. Vorrei, a tal proposito, mandare un messaggio: il valore e la determinazione di una tifoseria vanno giudicati nei momenti difficili. In questo ha ragione Ranieri. C'è molta preoccupazione, che porta tensione; adesso ci basterebbe un'altra vittoria per venire fuori da questa situazione e migliorare la classifica". A schierarsi dalla parte di Ranieri è Carlo Mazzone, dopo i fischi di ieri e l'esposizione di una corona di fiori. "C'è comunque una certa insofferenza, e non solo a Roma - aggiunge Mazzone - ho letto lo sfogo di Cassano e mi rendo conto che qualcosa sta cambiando nella mentalità del tifoso vero (al tifoso vero hanno tolto TUTTO, caro Mazzone. TUTTO. E quindi è cambiato TUTTO anche per il tifoso vero. Fate tornare la Roma solo un'assocciazione sportiva, togliete quel cazzo di S.p.A. dopo il nome "Roma", dateci un presidente alla Anconetani e dei dirigenti romanisti e poi torneremo tifosi "veri", come se non lo fossimo abbastanza con tutti i sacrifici che facciamo per questa squadra!). Dopo un risultato negativo, c'è subito la presunzione di sottolinearlo; invece, io penso che il tifoso bravo, che vuole bene alla propria squadra, si veda nei momenti difficili.
È la prima volta che a Roma hanno fischiato un giocatore giallorosso autore di un gol, almeno che io ricordi (infatti ti ricordi male: successe con Delvecchio). Questo è un fatto abbastanza clamoroso, che non riesco a spiegare. Non so se sia o meno una sparuta minoranza della tifoseria a comportarsi così, perchè io non frequento lo stadio Olimpico, leggo i giornali e mi faccio un'idea di quello che accade (beh, leggendo i giornali... allora sei giustificato). Il tifoso romano - sottolinea l'allenatore trasteverino - ha tanta passione e amore per la propria squadra. Mi auguro che finisca velocemente tutto questo. Anche il lavoro di Ranieri diventa più difficile. Io ho vissuto come lui, da romano e da tifoso della Roma, la vita sulla panchina giallorossa: il primo anno non vincevo mai ed era un macello. Ho sempre ringraziato il presidente Franco Sensi per il rispetto e la pazienza nei miei confronti. Però, Roma è questa: troppa passione, troppo amore, troppa partecipazione. Ma forse adesso si esagera".
Passiamo ad altro:
"Domani campo testaccio compie 80 anni Mi veniva in mente una cosa. Ma non è possibile cercare di spingere affinchè, non ti dico questa proprietà ma chi sostituirà la troia, lo rilevi e lo metta a nuovo?
L’idea di uno stadio in culo ai lupi a me spaventa. Io andrei comunque a vedere a roma ma 30 minuti in motorino me pesano.
Lo stadio deve essere in città.
Lo stadio all’inglese di cui tutti questi merdosi giornalisti parlano è uno stadio di quartiere. Non lo sanno. Non sanno che se vanno a fare uno stadio in culo ci si trovano dentro 20.000 persone max.
Palrano di stadi di proprietà e manco sanno che sta in mezzo alle case e nel quartiere.
Rimettere in piedi campo testaccio sarebbe un ritorno all’antico e darebbe al romanista uno stimolo a tornare a riempire le gradinate.
Un sogno.
Lo so.
Vabbè.
Torno a lavorare.
Già un sogno. E' per questo che in alto ho messo il banner di "Azionariato popolare". Il progetto sembra più serio del passato.

Inserite altre foto di Roma/Bologna.
Mi viene per finire segnalata questa notizia extra calcistica, che per me - purtroppo - è la scoperta dell'acqua calda: http://tv.repubblica.it/copertina/il-detenuto-si-massacra-da-solo-non-davanti-a-tutti/38587?video


2 novembre 2009 (pomeriggio): qualche e-mail tanto per digerire:
"Ciao Lorenzo, il discorso è semplice, basterebbe che un giornalista del cazzo dicesse a Ranieri: “Mister forse non pensa che la gente fischia perché la Roma è quarta come monte ingaggi e 14esima in campionato?” Per Dio aggiungerei io..".
News da Firenze: "Ciao Lorenzo, altro esempio di ciò che succede a Firenze:fatto uno striscione per Stefano Cucchi è stato chiesto (!) di esporlo dentro lo stadio. Risposta: No! Così è rimasto appeso ai cancelli di Fiesole (come vedi nella foto).

Direttamente dall'autostrada Milano/Lecco:
Altra e-mail: "Ciao lore'...ti scrivo semplicemente per segnalare, credo che finora nessuno lo ha fatto...il  bel ritorno di uno striscione in sud firmato
CUCS...(roma livorno)....e nella stessa parte ieri un bel bandierone stile sciarpa di lana anni 80 di cui non ti allego la foto.
ps scusa lo sfogo ma avevo deciso di non scriverti piu' dopo che nonnostante tanto educatamente avevo mandato delle pagine scansionate di alcune fanzine che ancora conservo, non ho mai ricevuto da te riscontro o risposta, comprendendo che nel tuo sito hai un lavoro eccezionale da fare quotidianamente capisco le priorita'...... AD MAJORA!".
Non bisogna sentirsi offesi, infatti. Ricevo parecchie e-mail al giormo e cerco di fare quel che posso, tenendo presente che esco la mattina alle 8 e 10 e torno alle 20.30, trovando tre marmocchi ad attendermi che non vedono l'ora di giocare e via dicendo. Devo attendere necessariamente l'abbraccio di Morfeo per fare qualcosa e questo va a discapito di tante cose che poi non riesco più a seguire... Quindi mi spiace ma la giornata ha 24 ore.... e meno male che scrivo svelto col computer!
Andiamo avanti: "Non e' passato poi tanto tempo...26 anni ma sembrano 26 secoli,avevo 13 anni e con i miei amici di sempre la domenica andavamo allo stadio..tutta la trafila i biglietti comprati in sede al Circo Massimo in settimana 3000 3500 lire una curva sud..abitando lontano dallo stadio si partiva presto verso le 10..alle 12 12:30 circa stavi allo stadio..i cancelli chiusi..tutti li davanti...10..100 poi mille persone iniziano i cori..aprice aprice i cancelli cellerino aprice i cancelli.. er Marino ( soprannome non inventato il personaggio era reale) sbatteva sui cancelli e iniziava la caciara..dopo un po' li aprivano e perche' poi si iniziava tutti quanti a correre entrando dentro lo stadio completamente vuoto c'erano solo gli striscioni...Torcida Ultra'  I ragazzi della sud..la vecchia guardia e quei pochi che mettevano gli striscioni.. mega partitona a carte..i panini..bottiglia d'acqua..( ar massimo te toglievano er tappo..) piano piano lo stadio si riempie..quando mancano 15 minuti all'inizio della partita saremo in 60mila entrano sulla pista gli sbandieratori ( cosi li chiamavo io con tutta la mia ingenuita' dei 13 anni)
mancano 10 minuti..5..le squadre entrano in campo si accendono i fumogeni ( che odore meraviglioso..!) sciarpe bandiere al vento il tifo e' compatto forte assordante  inizia la partita la Roma non gioca bene anzi gioca male ma non fa niente si canta si sostiene,oggi Pruzzo non e' in partita non se muove se sente qualcuno che dice " e daje culo de piombo" finisce il primo tempo 0 a 0..inizia il secondo sempre con gli stessi ritmi ma dopo un quarto d'ora proprio lui il bomber la butta dentro 1 a 0 per la Roma!!E dai anche non giocando la piu' bella partita ci prendiamo sti' due punti..ma de che..dopo 10 minuti circa pareggia Novellino..e la partita poi finisce cosi..Roma Ascoli 1 a 1..
si esce dallo stadio..siamo in 4/5 arriviamo a Piazzale Maresciallo Giardino..li' prendiamo il 90 dai finestrini facciamo un po' di casino con qualche ramo che al capolinea abbiamo strappato dalle piante..arriviamo a piazza Epiro e li aspettiamo l'autobus che ci portera' a casa dove arriviamo verso le sette..stanchi forse un po' delusi ma contenti lo stesso..siamo andati allo stadio in 4 ragazzini di 13/14 anni siamo usciti la mattina alle 10 tutta la giornata fuori la Roma non ha vinto ma non fa niente..
Ieri sono andato allo stadio..la compagnia non e' piu' la stessa quelli di una volta non vengono piu'adesso vado con altri amici ma sono partito alle 13.30..la tangenziale e' vuota arrivo parcheggio entro.."lo spettacolo" e' inutile che lo descrivo.... Saluti  Alessandro".
Era esattamente così. Lo ricordo bene.
Un altro stralcio del libro su Daniele De Rossi scritto da Tonino Cagnucci:
"Per loro non ci sono parole, sono sempre lì. A Milano erano una infinità. Quando si dice quant’è bello giocare per la Roma o cos’è la Roma, si risponde la città, il clima, i compagni… ma sono i tifosi quelli che fanno la differenza. Li avete visti? A Milano erano una marea".
Una volta che il desiderio è realizzato si può anche confessare il segreto: a Milano c’era la marea. A quel punto il ragazzino di Ostia non si può più nascondere, il mare s’ingrossa. Dopo il 6-2 e un 1-2 che ci dà la Coppa («Ho visto Perrotta esultare parlando al cellulare con la moglie di un tifoso, ho visto Pizarro fare il golpe giusto in Cile, ho rivisto Bruno Conti in ginocchio sotto la curva...»), la partita più lunga della storia del calcio deve continuare. Dopo
Inter-Roma al Meazza c’è Inter-Roma al Meazza. Dopo la Coppa c’è la Supercoppa. Dal 17 maggio al 19 agosto 2007 non passa un giorno: i tifosi della Roma sono sempre lì, una marea, De Rossi pure.(...).  È il 33' del secondo tempo, rigore. (. ..)   De Rossi va. Altro che Berlino! vuoi mettere una Supercoppa di Lega con la Roma con un Mondiale? Non c’è un tifoso della Roma che non farebbe il cambio, ci caricherebbe sopra pure l’Europeo del ’68. De Rossi è un tifoso della Roma e va verso i suoi tifosi. Allo specchio. Il rigore si tira di fronte ai diecimila ultrà romanisti: lo sono anche se in quel momento non c’è uno di loro che non guardi il campo. Ci sono momenti che vanno oltre. Sono i momenti ultrà, appunto, e poi De Rossi è uno di loro. De Rossi continua a guardare la curva. Ce l’ha davanti, ce l’ha negli occhi, non può non farlo. Ce l’ha nel cuore, non può non farlo. È una scena che Daniele ha vissuto tante volte: lui di fronte al mare, di notte. È il momento che lo fa grande: tutti i più grandi calciatori della storia del calcio lo hanno vissuto. I calciatori sono marinai: hanno le gambe arcuate perché per piantarle bene al suolo sulle navi allargano le gambe e così fanno forza. George Best è cresciuto con
l’irrequietezza del mare di Belfast, quelle onde nere e forti che sbattono come le pinte nei pub per la libertà: apposta la cercava. Eusebio ha l’eleganza di chi è nato a Maputo, con la schiuma bianca negli occhi, il tocco vellutato dell’oceano che coccola l’Africa all’oriente del mondo. Cristiano Ronaldo è nato a Funchal, nell’ultima isola del Portogallo, Figo sulla spiaggia opposta a Lisbona, agli estremi, ed è per questo che giocano larghi, sulle fasce. Ali. Perché
soprattutto chi nasce in riva al mare sa volare: prima degli altri sa che oltre non si può più camminare. De Rossi di fronte ha diecimila cieli. Cruyff è stato il primo giocatore universale, in grado di far tutto, perché il mare ad Amsterdam non è abbandonato dalla città, ma fa parte degli scambi, del lavoro, della terra. Zidane ballava con il pallone la danza mai vista in Europa dei maghrebini, dei popoli una volta colonizzati ma ancora non realmente liberi, di chi ha lo sguardo malandrino e poetico di Diabolik perché è cresciuto con il peso di tutti i sapori forti che soltanto Marsiglia sa mischiare e tenere insieme sotto una suola delle scarpe. Romario, Zico e Ronaldo sono nati a Rio: hanno visto la risata dell’oceano, la sua faccia grassa, la sua carnevalata, ecco perché hanno vissuto di dribbling o di traiettorie impossibili: il loro calcio era una festa di Copacabana. Maradona e Pelé sono più grandi del posto dove sono nati: sono l’Argentina e il Brasile, due popoli che da sempre giocano il derby degli oceani. Il mare è un destino. A De Rossi ha dato un appuntamento
al 33' del secondo tempo del 19 agosto, un rigore che vale una Coppa, a Milano, con Totti in campo. Daniele De Rossi va. (...) A qualcuno può far venire in mente Charles Baudelaire: Uomo libero, amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola... Nello scomporsi forsennato entusiasta di ventimila braccia che si dimenano contro le leghe lombarde sotto i mari. Frana, la curva frana. L’onda rotola su se stessa. Corpi portati via dalla corrente di non si sa quanti abbracci. È una Guernica della felicità la curva della Roma a San Siro, e De
Rossi sta là sotto, con questo rigore ha già fatto per l’umanità molto più di Picasso. Il primo ad abbracciarlo è Aquilani, poi arriva Totti e capita la scena più bella e divertente di questa storia. Daniele e Francesco si abbracciano come stanno facendo i tifosi dietro di loro, poi De Rossi guarda Totti per dirgli chiaro chiaro, netto, cosa ne pensa del più grande dono mai fatto da un compagno a un altro, un assist persino superiore alla sostituzione dell’Olympiastadion: «Tacci tua!». De core. Trilussa, Belli, la Magnani, Sordi, Boccaccio, Shakespeare... non avrebbero saputo riassumere meglio in una battuta, in due parole due («tacci tua») la romanità. Lontana è Milano dalla mia terra.
(Da "Il mare di Roma", Tonino Cagnucci, Limina)


2 novembre 2009: inserite le foto di Roma/Bologna.
Claudio Ranieri:
ROMA (1 novembre) - «In 58 anni non mi era mai capitato di sentire fischiare un giocatore della Roma che ha appena segnato». All'allenatore giallorosso Claudio Ranieri non va giù che i suoi vengano contestati dai tifosi. Oggi la Roma ha battuto il Bologna per 2-1, ma questa vittoria non è bastata a placare la rabbia della curva sud che ha fischiato la squadra fino al termine della partita.
«Mi chiedo se ci sia qualcosa dietro a questa contestazione - dice ancora Ranieri - perché a volte sembra che qualcuno voglia che la Roma vada male. Mi sembra la storia della moglie che taglia i testicoli al marito e si fa il dispetto da sola. Sono molto amareggiato, noi di sicuro non molleremo».
Il tecnico giallorosso non ci sta. «Io mi ricordo che queste cose le potevano fare i tifosi avversari - argomenta il tecnico -. Non può essere che la Roma non giochi tranquilla nello stadio in cui ha fatto le sue fortune. "Resteremo in serie A", ci hanno cantato, ma i ragazzi continueranno a lottare. Se il pubblico ci starà vicino ne usciremo prima, perché tanto ne usciremo comunque».
Ranieri poi fa i complimenti ai suoi per «come hanno gestito la partita. Se devo fare due nomi su tutti faccio quelli di Menez e Vucinic che hanno tirato fuori carattere e grinta che non sono proprio nelle loro corde». «Ma oggi - aggiunge - hanno fatto anche questo».
«E' stata una partita nata come le altre: noi cercavamo di giocare, abbiamo creato tante palle-gol, ma gli avversari alla prima occasione vanno in rete. Stava diventando un classico. Se siamo riusciti a cambiare la tendenza, vuol dire che sta cambiando il vento. Oggi sembrava stregata, ma i ragazzi non ci sono stati fino in fondo, credo sia stata una vittoria strameritata», è ancora l'analisi di Ranieri a Sky.
«A Vucinic, negli spogliatoi, ho detto: "se hai segnato tu, allora il vento può essere davvero cambiato" - continua l'allenatore giallorosso -. Oggi non possiamo illudere i nostri tifosi, che vedono nero, più nero di quello che in realtà è. Dir loro che vogliamo fare questo e quell'altro, non me la sento. Ho una squadra che giudico di buonissimi giocatori, che è in un momento particolare, è più o meno la stessa dell'anno scorso, che non ha centrato la Champions League, perché dovrebbe centrarla adesso? L'idea è quella di raggiungerla, sappiamo che significa soldi, investimenti. Noi guardiamo positivamente alla Champions, ma sappiamo che ci sono tantissime squadre tra noi e la Champions, ma non ci sono tantissimi punti di distanza».
«Noi stiamo cercando di mettercela tutta. Purtroppo, quello che conta nel calcio sono i risultati. Quindi, oggi ci siamo impegnati. Ma ci eravamo impegnati anche contro il Livorno, il Milan, l'Udinese, ma non avevamo raccolto nulla. Questo conta in Italia, il risultato», fa notare ancora Ranieri. «I ragazzi sono stati beffeggiati, hanno fischiato Vucinic al gol e poi lo hanno applaudito, perché ha fatto una corsa all'indietro di 30 metri».
Ranieri non capisce i tifosi e in 58 anni non ha mai visto i tifosi fischiare un gol di un giocatore della Roma.
Per forza: a Roma non c'è mai stato!
O almeo, è da quando ha 22 anni che manca da Roma.
Da calciatore:
1973-1974  Roma 6 (0)
1974-1982  Catanzaro 225 (8)
1982-1984  Catania 92 (1)
1984-1986  Palermo 40 (0)
Da allenatore:
1986-1987  Vigor Lamezia
1987-1988  Puteolana
1988-1991  Cagliari
1991-1993  Napoli
1993-1997  Fiorentina
1997-1999  Valencia
1999-2000  Atlético Madrid
2000-2004  Chelsea
2004-2005  Valencia
2007 Parma
2007-2009  Juventus
2009-  Roma
Detto questo - perché ci stiamo pure rompendo le palle del "romano e romanista" - Claudio Ranieri sappia che:
a) il sottoscritto, che sente di interpretare il pensiero di molti tifosi, non sopporta più Rosella Sensi. In qualsiasi veste, in qualsiasi funzione, qualsiasi cosa dica;
b) non vediamo alcun futuro, se non nella mediocrità e nel vassallaggio;
c) i giocatori sono strapagati e ci sono stati presentati come campioni assoluti. Personalmente ritengo una buona parte della squadra come finita da un punto di vista storico/fisico e un'altra parte come composta da pippe sopravvalutate. Pure supponenti.
d) è ora di fare pulizia pure a Trigoria. Qualcuno sapeva - mi è stato detto oggi - che se Pit avesse esordito in serie A il suo procuratore avrebbe guadagnato, per contratto, 300mila euro?
e) siamo clienti/azionisti? Ce rode er culo esse trattati male come clienti e perde li sordi come azionisti.
Si dimetta Rosella Sensi e la sua corte fatta di Pippi Marra e di laziali, i giocatori entrino in campo sempre con la bava alla bocca senza quella faccette alla Vucinic "tantoquelliderlivornochicazzoso" e alla Menez "quantomerodeerculo" e forse cambierà qualcosa.
Ah, dimenticavo.
Claudio Ranieri, lassace perde che ce rode er culo.
Pensa a allenà, che sei ben pagato.
Poi: "Ciao Lorenzo, non so se si tratta di una coincidenza, ma dopo la mia mail oggi i sedili erano incredibilmente puliti..Forse è l'effetto "Montali" hihihi
Grazie ancora e Forza Magica Roma nonostante tutto!".
Ancora: Ciao Lorenzo, volevo mandarti il resoconto di Roma-Bologna, ma poi ripensando all'atmosfera respirata oggi allo stadio mi è venuta la depressione, cosi ho deciso di mandarti un video che ho trovato su youtube, una coreografia a mio avviso carina : Ciao Lorenzo, volevo mandarti il resoconto di Roma-Bologna, ma poi ripensando all'atmosfera respirata oggi allo stadio mi è venuta la depressione, cosi ho deciso di mandarti un video che ho trovato su youtube, una coreografia a mio avviso carina : sono i tifosi del Legia Varsavia in trasferta...da noi una coreografia del genere è da arresto!!
Speriamo passi il tempo dei divieti assurdi, speriamo non venga introdotta questa cazzo di tessera...
Forza Roma! http://www.youtube.com/watch?v=rNZHvtJ4sqc"
Ci sono più due segnalazioni da fare: in streaming http://current.com/items/91316372_ultras-nel-bene-e-nel-male.htm il minidocumentario "Ultras nel bene e nel male" di Domenico Mungo, andato in onda su Sky in questi giorni e l'uscita di "Rivista Romanista", mensile di Daniele Lomonaco, che ho appena comprato e a cui faccio un grandissimo in bocca al lupo.



1° novembre 2009: in serata la pagina di Roma/Bologna. Tantissime e-mail mi sono arrivate sul caso di Stefano Cucchi, arrestato da vivo e uscito morto.
La Curva Sud oggi intende osservare cinque minuti di silenzio per evidenziare l'episodio.
Sul punto: "Ciao Lorenzo,ho letto sul sito di romanews ( il link è questo http://www.romanews.eu/news.asp?newsID=14405&pag=2 ) che domani la curva sud osserverà 5 minuti di silenzio per la morte di Stefano Cucchi..dato che l ho trovato scritto solo li,mi sai dire se è vero? Secondo me,sarebbe una cosa giustissima da fare..ieri mi sono venute le lacrime agli occhi vedendo come avevano ridotto quel povero ragazzo.. Siamo alle solite..quando ci sono di mezzo le forze dell ordine, si cerca sempre di insabbiare tutto..ho letto che la versione ufficiale per la morte del ragazzo è stata di una caduta..lì mi è salito in veleno..perchè poco prima avevo trovato le foto dell autopsia..e ti giuro che un viso cosi deformato non lo avevo visto..l'hanno ammazzato di botte questi (snip). Per chi non conoscesse la storia, Stefano Ciucchi era stato arrestato perchè era in possesso di una piccola quantità di droga..dimmi se a 30 anni si puo morire per una cosa del genere.. Un saluto a tutti,Valerio".
Poi mi viene segnalato questo altro scritto di Ferola, sul sito Ultraschierico:
30/10/09 - tifosi del manchester ? tifosi dell'inter? ATTACCATEVE AR CAZZO!
Cari tifosi del manchester united, cari tifosi dell'inter , questo articolo è per voi.
ATTACCATEVE A STOCAZZO A STRONZI!!!
Voi der manchester siete pieni di debiti. Non c'avete na sterlina e il vostro bilancio è na merda. STATE A ROSICA, EH? A STRONZI!
Sappiamo perfettamente che ci guardate con invidia perchè voi c'avete i debiti e noi no. Perchè il vostro bilancio è na merda invece il nostro è
virtuoso! Sappiamo bene che vorreste stare al posto nostro e scambiereste volentieri la nostra posizione con la nostra.
PERO NUN SE PO FA E QUINDI ANDATEVENE A FANCULO VOI E TUTTA L'INGHILTERRA.
A NVIDIOSI!!!
A voi interisti invece dico un altra cosa.
NEL RANKING UEFA DEGLI ULTIMI 5 ANNI NOI SEMO UNDICESIMI, VOI NDO STATE?
Annatevene a fanculo a rosiconi der cazzo, voi e quer denti fracichi de moratti.
Negli ultimi 5 anni avemo fatto molto meglio di voi e sappiamo benissimo che vorreste scambiare i vostri ultimi 5 anni con i nostri.
MA NUN SE PO! QUINDI ATTACCATEVE AR CAZZO A MERDE.
Anzi sapete che ve canto? STATE A ROSICAAAAAAA STATE A ROSICAAAAAAA
Semo gli undicesimi classificati uefa e abbiamo il bilancio virtuoso, a differenza di quelle squadrette che si chiamano manchester e inter i cui tifosi vorrebbero stare al posto nostro, ma s'attaccassero tutti ar cazzo perchè i virtuosi semo solo noi!
Ferola
Una persona che visita da anni questo sito mi chiede se ci sono testimoni per l'incidente stradale accaduto prima di Roma/Livorno, in cui il padre è stato investito e ucciso.
Era venuto per vedere la partita della Roma allo Stadio Olimpico ma è stato travolto e ucciso da una moto mentre attraversava lungotevere Diaz. È morto così un uomo di Ardea, Carmelo Pellegrino, 65 anni, residente ad Ardea, deceduto sul colpo dopo un investimento non lontano dalla zona del For Italico. L’incidente è avvenuto attorno alle due del pomeriggio. Il motociclista che lo ha travolto si è fermato, ha cercato di soccorrerlo ma poi, disperato, si è reso conto che l’uomo ormai non respirava più. La dinamica e le eventuali responsabilità sono ancora da chiarire. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani della squadra infortunistica del XX Gruppo, comandato da Rosa Mileto. 
Pellegrino aveva in tasca oltre ai documenti di identità una tessera da abbonato della Roma. L’uomo probabilmente era arrivato in metro al Flaminio e stava andando a piedi a vedere la partita. La moglie è stata rintracciata nella popolosa cittadina a sud di Roma.
Il luogo dell'incidente
Se qualcuno sa qualcosa, mi mandi una e-mail che gliela inoltro.
Ricevo e pubblico, poi, la locandina della manifestazione nazionale contro la tessera del tifoso che si terrà a Roma sabato 14 novembre:

Mi viene poi segnalato questo "Ultras nel bene e nel male"
http://current.com/items/91316372_ultras-nel-bene-e-nel-male.htm

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