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(Analisi di teoria e pratica sulla tessera "Cuore rossonero" dell'A.C. Milan, 24 gennaio 2009)
COSA E':
* È lo strumento che ti consente l'ingresso allo stadio.
A partire dalla stagione 2008/2009, infatti, Cuore Rossonero sostituirà la tessera di abbonamento e sarà il supporto su cui caricare i biglietti delle singole partite. Andrà a sostituire nel tempo il biglietto cartaceo.
*
* È un attestato di fedeltà del tifoso
Per la prima volta grazie a questo strumento sarà possibile premiare la tua passione attraverso l'attribuzione di un punteggio. I Punti Stella - questo il nome dei punti assegnati - ti permetteranno di accedere a una speciale classifica che diventerà strumento per premiare i tifosi più fedeli. In base al numero di Punti Stella accumulati sulla Carta, infatti i titolari di Cuore Rossonero potranno godere di speciali facilitazioni nell'acquisto di bliglietti per particolari partite.
*
* E' anche una carta prepagata
Cuore Rossonero, in quanto carta bancaria potrà essere utilizzata anche come una qualsiasi prepagata ricaricabile. In futuro ti consentirà di acquistare biglietti e tessere attraverso gli sportelli bancomat e/o su internet.
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* È uno strumento di Loyalty (fidelizzazione)
Tramite l'utilizzo di Cuore Rossonero in esercizi commerciali convenzionati potrai accumulare speciali Punti Milan per vincere fantastici premi e indimenticabili giornate all'insegna dei colori rossoneri o in compagnia dei tuoi campioni. Sono inoltre in fase di studio e predisposizione alcune iniziative per accrescere sempre di più la fidelizzazione dei nostri sostenitori. 
CHI NON LA POTREBBE AVERE, SECONDO IL SITO UFFICIALE DEL MILAN:
L'abbonamento non sarà emesso a:
- soggetti che sono sottoposti a provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (cosidetto DASPO),
- soggetti che siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
*
Nel corso della stagione sportiva o dopo il rilascio della Carta, inoltre, le tessere intestate a (o utilizzate da) persone che risultassero destinatarie dei provvedimenti sopra indicati, saranno invalidate e inserite in apposita black list. Si ricorda inoltre che, in conseguenza dell'inserimento in black list, la Carta Cuore Rossonero sarà revocata: diverrà quindi inutilizzabile con conseguente risoluzione di ogni rapporto contrattuale ad essa connesso e saranno azzerati i Punti fedeltà fino a quel momento accumulati.
*
COME VIENE RILASCIATA
* È rilasciata dalla Società sportiva previo nulla osta della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni).
COSA STA INVECE ACCADENDO:
Dal sito del Milan si apprende che chi ha una diffida in corso non può avere la tessera "cuore rossonero".
Anche il Dott. Massucci (O.N.M.S.), in una intervista a "Il Romanista" di qualche tempo fa (vedi aggiornamenti del 13 dicembre 2008), disse che "Per i Daspo, invece, parliamo solo di quelli in atto. Non di quelli scontati".
La cosa sarebbe del tutto ovvia, visto che il diffidato non può entrare allo stadio e una misura del genere aumenterebbe la sicurezza in ordine alla non frequentazione dello stadio da parte del diffidato.
Tuttavia a Milano non sta accadendo questo.
Sta infatti accadendo che anche le persone che hanno scontato una diffida in passato, hanno avuto comunicazione con lettera raccomandata a.r. che la loro tessera "Cuore rossonero" non vale più, e quindi non possono più andare allo stadio, in casa o in trasferta. 
Per tutta la loro vita.
Questo vale addirittura per coloro che, scontata la diffida, siano stati assolti nel procedimento penale che ha dato origine alla diffida stessa.
In altre parole, chi è stato diffidato ANCHE SE INGIUSTAMENTE perché poi è stato assolto, non potrà MAI PIU' ANDARE ALLO STADIO!
In effetti, rileggendo bene la norma (art. 9 della Legge Amato n. 41 /2007), si capisce che mostro giuridico ha creato il precedente Ministro dell'Interno:
Art. 9.
Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio
1. E' fatto divieto alle societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
Faccio un mea culpa. Quando lessi l'intervista del Dott. Massucci non ricordavo questo articolo 9. Mi sembrava impossibile una cosa del genere. 
E invece sono riusciti a farlo. 
Roba da chiedere asilo politico in Iran.
Quindi, cari ragazzi, visto che il modello di tessera del Milan sarà quello che verrà adottato in tutta Italia, il piano diabolico di Amato/Maroni e soci si sta compiendo. 
In base alla Legge Amato, tutti quelli che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l'esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera del tifoso e quindi non potranno andare più allo stadio.
Per sempre.
Anche se innocenti e assolti dal giudice penale!
*
Già questa norma sarebbe sufficiente.
La legge però prevede che anche chi ha ricevuto una condanna per reati "da stadio" non possa avere la tessera del tifoso (che, ricordiamolo, sostituirà i biglietti cartacei e le tessere stagionali).
La norma parrebbe persino ultronea: se sono stato denunciato, la diffida me l'hanno fatta contestualmente alla denuncia.
Quindi già non potrei mai più andare alo stadio per il fatto di essere stato diffidato.
Ma mettiamo il caso che, all'epoca, il tifoso sia stato solo denunciato ma non diffidato.
E che a distanza di 4 o 5 anni venga condannato in primo grado per aver esposto lo striscione contro Prandelli e Mutu. Dopo 5 anni quel soggetto - che regolarmente potrà andare alla partita nel frattempo non essendo né diffidato né condannato - non potrà mai più andare allo stadio, per tutta la sua vita. 
Attenzione, perché non sto parlando di qualcosa che potrebbe accadere.
Sto parlando di qualcosa che sta già accadendo a Milano.
E' stata quindi istituita per legge la diffida a vita, anche per gli innocenti e qualsiasi sia il fatto attribuito.


APPROFONDIMENTI:
Sulla tessera del tifoso: "questa potrà essere un'intervista interessante(se pubblicata),dove parlano esponenti del casmaass,e macalli della lega pro...inviterei ad ascoltarla per capire cosa pensano.a dir poco sconcertante. http://www.radio.rai.it/podcast/A0039869.mp3". Qui la versione mp3 da scaricare.
Naturalmente le parole del Dott. Massucci non mi convincono:
a) la legge parla espressamente di non rilasciabilità della tessera a soggetti che abbiano ricevuto - anche in passato - un daspo.
b) la legge parla espressamente di non rilasciabilità della tessera a soggetti che abbiano ricevuto - anche in passato e non solo negli ultimi 5 anni - una condanna per reati "da stadio"
Art. 9.
1. E' fatto divieto alle societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, esponsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati (e non "che siano") destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di
manifestazioni sportive (e non solo "negli ultimi 5 anni").
Quindi se le questure vorranno derogare alla legge - e chissà come giustificheranno la deroga - è un altro paio di maniche.
Il Dott. Massucci poi dice che non sarà una diffida a vita.
Facciamo un esempio, già fatto in passato.
Ricevo un daspo di due anni dalla Questura per aver acceso un fumogeno.
Per due anni non vado allo stadio.
Il processo, però, termina a distanza di 5 anni.
Quindi io:
a) per due anni non vado allo stadio (visto che la questura diffida sulla base di una denuncia);
b) poi posso andarci tranquillamente per 3 anni (se è vero quel che dice il Dott. Massucci, altrimenti da subito non potrò avere la tessera del tifoso);
c) dopo che ricevo la condanna - PER LA STESSA COSA PER LA QUALE GIA' HO SCONTATO IL DASPO - non potrò avere la tessera del tifoso - pur credendo al Dott. Massucci - per altri 5 anni.
E' COSI' O NON E' COSI'?
Senza considerare quello che sta avvenendo nei tribunali:
a) vengo diffidato per un fumogeno e mi faccio due anni di daspo con obbligo di firma sulla base della sola denuncia;
b) vengo processato e condannato: il giudice deve per forza applicare un altro daspo che va da 2 a 8 anni, in base al comma 7 dell'art. 6 della legge 401/89.
c) per finire, la questura non mi rilascerà il nulla osta per la tessera del tifoso (se diamo retta al Dott. Massucci) per ulteriori 5 anni.
Quindi: 2 anni dati dalla questura + 2 anni dati dal giudice a daspo già scontato + 5 anni senza tessera del tifoso = 9 anni senza stadio.
Se la diffida è di 5 anni:
5 anni dati dalla questura + da 2 a 8 anni dal giudice + 5 anni senza tessera del tifoso = da 12 a 18 anni senza stadio.
E' COSI' O NON E' COSI'?
Pur apprezzando la moderazione nei toni rassicuranti del Dott. Massuccci, devo dire che mi sembra siano solo chiacchere, perché sta accadendo esattamente quello che vi ho detto (per lo meno nei tribunali, visto che per fortuna a Roma ancora non si parla di tessera del tifoso).
Visto che il Dott. Massucci sostiene che non è così, in settimana farò un esempio cartaceo che dimostrerà per tabulas che quel che dico è la pura e semplice verità.
Poi, siccome è ingiusto criticare senza essere propositivi, è anche bene dare la
SOLUZIONE:
modificare il comma 7 dell'art. 6 della legge 401/89 e tornare a dare al giudice la facoltà - e non l'obbligo - di applicare il daspo insieme con la condanna;
modificare l'art. 9 della legge 401/89 disponendo che la "tessera del tifoso" non possa essere rilasciata a chi ha daspo in corso e a chi ha subito condanne per reati "da stadio" negli ultimi 5 anni purché non abbia già scontato il daspo per lo stesso episodio.
Del resto, anche al di là della legge, è lo stesso modulo che ognuno di noi dovrà (meglio: dovrebbe) firmare per fare la tessera - presente su questa pagina sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive - che conferma quel che dico.
Prima di tutto bisogna ricordare che se si dichiara qualcosa di non esatto nell'autocertificazione che vedete qui a destra, si viene denunciati e si dovrà subire un processo penale.
Dopo di ciò, a parte che l'intestazione della certificazione non coincide con il contenuto da dichiarare, la tribale modulistica in questione contiene: 
a) una violazione di legge;
b) un eccesso di potere;
c) una disposizione corretta (secondo la legge) ma assurda.
Lo dimostrerò con una certa facilità.
Iniziamo dall'intestazione?
Ma sì, iniziamo.
"Certificazione di assenza di condanne penali e carichi pendenti"
significa che si deve dichiarare:
a) di non aver mai riportato una qualsiasi condanna penale, per qualsiasi reato;
b) di non avere in corso alcun procedimento penale nel quale già si è già stati rinviati a giudizio: in altre parole, chi ha un vero e proprio processo in corso.
Come vedrete, invece, nella autocertificazione si dovrò dichiarare tutt'altro, visto che si chiede:
a) di non essere sottoposti a provvedimenti d.a.spo. (che non sono procedimenti penalei ma provvedimenti amministrativi);
b) di non essere sottoposti a misure di prevenzione (ad esempio, sorveglianza speciale);
c) di non essere stati condannati per reati "da stadio".
Quindi l'intestazione non coincide con nulla di ciò che è richiesto e chi l'ha predisposta è un analfabeta giuridico.
Poi abbiamo detto che c'è una
a) VIOLAZIONE DI LEGGE
nella prima casella da barrare, il povero tifoso deve dichiarare di non essere destinatario di un daspo: l'art. 9 della legge antiviolenza n. 401/89, invece, dice che bisognerebbe dichiarare di non essere STATI destinatari di daspo, anche in passato, quindi. 
La (totalmente falsa) interpretazione della norma è comunque condivisibile, visto che è logico che il "daspato" non possa avere la tessera.
In futuro, tuttavia - per capriccio o per gli inevitabili incidenti che ci saranno comunque - potranno comunque inibire lo stadio non solo a chi ha un daspo in corso ma anche a chi lo ha avuto in passato
Lo dice la legge, e il Ministero dell'Interno dovrebbe seguire la legge.
Invece non lo fa, anzi, andando avanti con la lettura della modulistica, crea di propria iniziativa categorie di persone interdette dallo stadio, con un evidente 
b) ECCESSO DI POTERE
Più che di eccesso di potere si dovrebbe parlare di "creazione di potere".
Il Ministero dell'Interno diviene Legislatore.
Non credo sia mai accaduto, né in Cina né in Cile.
La seconda casella, infatti, riguarda (escludendoli dagli stadi) coloro che sono sottoposti alla sorveglianza speciale di P.S., in base alla legge 1423/56.
Già, peccato che l'art. 9 della legge n. 401/89 che discplina chi può entrare allo stadio e chi no, non lo preveda, visto che si riferisce solo a chi ha avuto un daspo e a chi è stato condannato per reati da stadio.
Del resto è normale che, in uno stato di polizia, la polizia crei delle norme che non esistono, altrimenti che stato di polizia sarebbe?
Finiamo con l'unica 
c) DISPOSIZIONE CORRETTA MA ASSURDA
perlomeno per quel che dice l'art. 9 della legge 401/89: la terza casella esclude dagli stadi chiunque sia stato condannato, anche solo in primo grado, per reati commessi in occasioen o a causa di manifestazioni sportive. Senza limiti temporali.
E' quel che dice la legge, infatti.
Se, quindi, il povero Mario Rossi, tifoso, è stato condannato nel 1989, ma anche nel 1957,come anche nel 1898 a 1000 lire di multa per un reato da stadio, non potrà avere la tessera del tifoso.
E se dice che non ha avuto condanne sottoscrivendo il modulo qui a fianco, commette un reato.
E' vero o non è vero?
Traiamo le conclusioni:
a) qualunque soggetto in grado di smentirmi, anche istituzionale, me lo faccia sapere, me ne spieghi le ragioni giuridiche e chiederò scusa pubblicamente acquistando una pagina pubblicitaria del Messaggero a mie spese, oltre ad offire una cena alla Pergola con il sottoscritto come cameriere;
b) Maroni! Lo sapevi?
Se sì, sei complice (beh, è pure ovvio).
Se no, informati.
Art. 9 della legge della Legge Amato n. 41 /2007
(introdotto da quel galantuomo del Ministro Amato, 
non bisogna dare tutte le colpe a Maroni):
Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio
1. E' fatto divieto alle societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (il d.a.spo., n.d.L.), ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati
commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive (non si parla degli ultimi 5 anni, cosa che sarebbe peraltro comunque illogica).

Come si vede dal modulo scaricabile dal sito della Lega-Pro (ex Serie C)
http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/tessera.htm
l'autocertificazione che dovrebbe firmare il tifoso, non fa riferimento ai daspo in corso, ma a chiunque lo abbia ricevuto, anche in passato.
E per le condanne, non si fa riferimento agli ultimi 5 anni, ma si parla di condanne da stadio e basta. Anche del 1989, quindi.
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive cosa dice al riguardo?

Ti mando un articolo tratto da uno dei più seguiti blog economico-finanziari (http://www.rumorsrisparmio.blogspot.com/) del 15 settembre 2009".
Chi guadagna dalla tessera del tifoso?
Sul sito della lega pro (ex serie c) abbiamo un elenco di motivi redatti a scopo di incentivare la richiesta di tessera del tifoso, vi risparmio i primi sette punti che non ci interessano in questa sede per quanto siano esilaranti vista la loro demenzialità, concentriamoci piuttosto su:
8. Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN senza essere vincolati ad un conto corrente bancario; consente di ricevere bonifici, accrediti di stipendio e trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card);
9. Operare in modo sicuro e veloce ottenendo sempre maggiori servizi e benefici concreti; premi, merchandising, biglietti, convenzioni e scontistica di vario genere;
10. Sostituire il denaro contante: la tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online, prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino
Dunque per rispondere alla domanda che dà il titolo a questo post iniziamo col dire le banche.
Non a caso già da ora alcune società calcistiche si sono appoggiate a istituti di credito.
Ad essa è favorevole il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, cioè il fratello di Luigi Abete vicepresidente dell'Associazione Bancaria Italiana e presidente della banca romana bnl.
Uno dei due gruppi bancari più importanti del paese è Intesa Sanpaolo (a cui si è appoggiato il Milan, già rilasciate oltre 100mila tessere, e la Fiorentina, quest'ultima tramite la CR Firenze).
Lo stesso istituto è nel patto di sindacato che regge RCS Mediagroup cioè tutta una serie infinita di quotidiani come il Corriere della Sera e soprattutto la Gazzetta dello Sport certamente il più importante giornale sportivo (favorevole anche la rosea? boh, non la leggo..);
ma ad accrescere il business rcsmediagrop ci sono anche periodici, libri, broadcast (importanti radio nazionali e locali), pubblicità, l'agenzia agr (fornisce notiziari e contenuti editoriali a radio, televisioni locali e regionali e a siti internet di primaria importanza nello scenario italiano).
Nello stesso patto di sindacato cito Della Valle visto che abbiamo nominato la Fiorentina, ma è di Mediobanca la quota più significativa.
Mediobanca, dunque citiamo tra gli uomini più importanti di essa Geronzi l'ex patron di Capitalia (ora fusa con Unicredito), uomo e banca che nel calcio sono molto conosciuti visti i rapporti economici con alcuni presidenti (sbaglio se cito parma-tanzi, lazio-cragnotti, roma-sensi?).
Uomo molto vicino a Capitalia era Franco Carraro, uomo che in passato ha fatto un pò di tutto, anche il politico e che recentemente è stato presidente della figc e presidente di mediocreditocentrale, banca facente parte appunto del gruppo Capitalia.
Tornando a Mediobanca nella stessa spa c'è tanta gente nota che ha ruoli di rilievo, da Marina Berlusconi figlia di Silvio (il quale ha una quota azionaria del 2%circa), alla figlia di Salvatore Ligresti lui nel patto di sindacato rcs e curiosamente leggo da wikipedia:
"I suoi avvocati hanno scovato un articolo del codice che fa tornare immacolata una fedina penale sporca: quando siano passati almeno cinque anni dall’espiazione della pena e il pregiudicato «abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta». Ha presentato domanda al Tribunale di sorveglianza di Milano, che nel settembre 2005 ha accolto la sua richiesta: ora Ligresti è riabilitato". Domando: ma per i tifosi sarà diverso? così dice l'articolo 9 della legge 41/2007.
Ligresti è anche membro del consiglio di amministrazione del Gruppo Unicredit, dunque torniamo vicini a Geronzi sia per l'affare Capitalia sia perchè Unicredit è socio importante in Mediobanca. che poi a proposito di figlie in carriera, quella di cesare, Chiara Geronzi lavora al TG5.
Ma dicevamo di unicredit, nel cda il presidente è Dieter Rampl (siede anche nel consiglio di sorveglianza di mediobanca) e poi un vicepresidente è Berardino Libonati tra le altre cose consigliere in Telecom e in RCS; un altro doppio consigliere unicredit - telecom italia è Piero Gnudi e avanti via così è tutto un intreccio di partecipazioni e uomini con più cariche. un rompicapo impressionante che vi risparmio ma se avete tempo la quantità di intrecci tra le spa che sto menzionando è davvero intrigante...
Se guardate questi consigli di amministrazione troverete tanti volti noti, tra gli altri ex politici e gente che ha subito condanne o se la è cavata per il rotto della cuffia... della serie se per loro valesse il daspo senza processo e solo sulla base di un'accusa non so quanti cda reggerebbero...
ma dicevo, alcuni hanno subito condanne, condanne vere, mica aver esposto uno striscione non autorizzato.
Comunque dopo aver nominato un pò di banche (qualcuna delle quali più o meno direttamente certamente dalla tessera del tifoso avrà benefici) e i legami con rcs mediagroup è curioso osservare come in rcs troviamo anche il gruppo benetton.
Bene, nell'azionariato di telecom italia troviamo le solite mediobanca e intesa che la controllano assieme ad altri soggetti tra cui la "ex sintonia" del gruppo benetton.
Ora la tecnologia applicata alla tessera del tifoso, sistema rfid per trovare la nostra/vostra collocazione con approssimazione di pochi centimetri è offerta da telecom (per tutti?) stando a quel che ho letto almeno per la ex serie c dovrebbe essere così (vedi tuttomercatoweb).
uU'altra società con dentro i Benetton che forse sarà in affare con la tessera del tifoso potrebbe essere autogrill, "sconti per i tifosi" in viaggio? o magari per restare in famiglia autostrade o grandi stazioni spa, però qui siamo alle ipotesi dunque staremo a vedere.

Insomma ricapitolando possiamo dire che a breve avremo milioni di italiani che pagheranno una tantum (10 euro gli juventini) per essere schedati e per chiedere il permesso alla questura di accedere in luoghi pubblici.
ma i soldi col sistema tessera-del-tifoso-carta-di-credito continueranno ad uscire lentamente ed inesorabilmente dalle tasche degli italiani per altri lidi. pochi spiccioli per volta ripetuti milioni di volte, all'infinito. soldi sicuri di fatto facendo niente visto che una volta partito, il meccanismo fa tutto da solo, o meglio genera introiti da azioni altrui (quelle dei tifosi) e dalla tecnologia.

Poi come è ovvio immaginare da questa card ci saranno società che godranno di benefici indiretti, leggasi le pay-tv che vendono il business calcio a chi sarà bloccato dalla burocrazia.
Oppure davvero qualcuno pensa che un padre di famiglia sia ben lieto di chiedere il permesso al questore per lui e suo figlio?
Senza contare che i costi dei biglietti stadio non caleranno (tanto per dire 26,5euro per il settore ospiti di siena-roma) e ovviamente chi farà la tessera per vedersi una o due partite all'anno dovrà tirare fuori la tantum (10euro a cranio?) dunque per i tifosi tiepidi l'incidenza del costo tessera sarà superiore. (vero che qualcuno la tantum non la chiede, del resto è sicuro di rifarsi dopo).

I media oltre che una cronica difficoltà ad andare contro i centri di influenza del potere politico (la tessera è figlia della coppia amato maroni) in questa occasione sono direttamente coinvolti dal punto di vista economico;

Aspettarsi tutta la verità da loro è un pò come chiedere all'oste se il vino è buono...

Casualmente articoli e commenti ostili alla tessera li troviamo sul guerin sportivo da parte del suo direttore Matteo Marani, e Gianni Mura su Repubblica; soggetti forti ed indipendenti che al massimo possono irritare qualche inserzionista pubblicitario. e chissà che pure loro una certa influenza non l'abbiano, voi trattereste con i guanti i vostri migliori clienti?

*
L'articolo viene segnalato anche da Davide, con una aggiunta:
"ciao lorenzo,dato l'argomento mi sto documentando online, dove ancora si trovano argomenti non censurati...non come i tg, i giornali e altro.
http://rumorsrisparmio.blogspot.com/2009/09/chi-guadagna-dalla-tessera-del-tifoso.html
per quanto riguarda l'argomento costi, ognuno fa come gli pare,da un forum:
"cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla tessera del tifoso.
Sembra vogliano fare così:
Costa della Tessera, al momento del rilascio: 12 €
Costo del rinnovo annuale: 3 €
La Tessera sarà come una carta di credito ricaricabile, che si potrà usare quindi per fare acquisti di ogni genere, anche on line.
Costo minimo della ricarica al momento della richiesta: 25 €
La carta non potrà mai stare a zero € di credito, altrimenti non sarà utilizzabile!
In pratica, ci sarà una Banca prescelta, che si vedrà di colpo, aperti qualche centinaia di migliaia di Carte di Credito ricaricabili, che in pratica sono una sorta di nuovi conti correnti! (avete capito? Altro che partite a rischio!) Carte di Credito che poi, con il passare degli anni, i possessori avranno tutto l'interesse a tenere attive!"
questo invece da carrarese calcio:
"La Tessera del Tifoso è completamente gratuita. Solo se abilitata anche come Carta di Credito Ricaricabile:
Alla prima ricarica Euro 10,00
Quota annuale seguente Euro 3,00
Funzionalità di ricarica Euro 3,00"
oggi più che mai NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO,ciao davide.
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