 |
VENEZIA - ROMA 3-1 Venezia, Stadio Pierluigi Penzo domenica 7 febbraio 1999 Ore: 14:30  invia una e-mail per i resoconti |
 |
 |
VENEZIA: Taibi, Brioschi, Pavan, Bilica, Dal Canto, Carnasciali (19' st Ballarin), Iachini, Volpi, Pedone (46' st De Cecco), Recoba (33' st Miceli), Maniero. A Disposizone: Bandieri, Marangon, Coletto, Tuta. Allenatore: Novellino. ROMA: Chimenti, Cafu, Zago, Aldair, Candela, Tommasi (33' st Alenitchev), Di Biagio, Di Francesco, Paulo Sergio (13' st Del Vecchio), Fabio Junior, Totti: A Disposizione: Konsel, Bartelt, Petruzzi, Frau, Quadrini. Allenatore: Zeman. Arbitro: Treossi di Forlì. RETI: 1' pt Recoba, 3' st Maniero, 21' st Ballarin, 23' st Di Biagio. NOTE: Angoli: 14-0 per la Roma, Recupero: 1' pt e 4' st, Ammoniti: Dal Canto, Maniero, Bilica, Candela e Di Biagio, tutti per gioco falloso, Spettatori: 10.685. |
 |
 |
|
|
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
|
||||
 |
||||
|
|
 |
|
|
||
 |
 |
 |
||
 |
 |
|
||||
| Il servizio |
Di Biagio | |||
|
|
||||
  I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA    |
Messaggero LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI Squadra sotto scorta al rientro a Fiumicino Cori contro tutti a Venezia. A Roma il gruppo prelevato sotto la scaletta dell’aereo VENEZIA - La contestazione del popolo giallorosso prosegue dura e compatta. A Roma la squadra elude l’impatto con i tifosi evitando l’uscita principale, prelevata sotto l’aereo dal pullman della società e scortata fino a Trigoria. E’ l’ennesima sconfitta della formazione di Zeman a scatenare gli ultrà della Magica, anche nella trasferta in Veneto. Mille tifosi romanisti a Venezia, tanti, troppi per questa squadra da metà classifica. Ma la festa e le buone intenzioni finiscono al ventesimo della ripresa, gol di Ballarini, in campo da meno di sessanta secondi. La squadra di Novellino è sul tre a zero, alcuni sostenitori giallorossi lasciano lo stadio Penzo. Urlano la loro rabbia contro tutti. C’è un ferry-boat che dovrebbe riportarli sulla terra ferma, ma parte dopo la fine dell’incontro. Vorrebbero andarsene in fretta dall’isola di Sant’Elena, scappare da questo posto, che è il simbolo del decimo viaggio a vuoto di un campionato senza vittorie esterne, quattro punti su trenta a disposizione. Devono restare, quelli del gruppo che non vuole più vedere, all’esterno dello stadio. Gli altri rimangono in tribuna, ammainano le bandiere e tolgono gli striscione. Resta solo uno, enorme e bianco. La scritta rossa dice semplicemente: L’A.S. Roma siamo noi. I cori erano già cominciati nel primo tempo. Anche contro Zeman, novità di giornata. Ma ancora una volta il più bersagliato è stato Sensi. Vattene a Zdenek, vattene al presidente giallorososso. Ma la protesta è diventata più pesante nella ripresa, quando ormai il risultato era compromesso. Ancora contro Sensi, insultato più volte. Eppoi contro i giocatori. «Andate a lavorare», gridavano i tifosi giallorossi dal settore ospiti. oppure: «Levateve quella maglia». La Roma, in campo, provava a recuperare proprio sotto la tribuna dove si stavano ribellando i sostenitori giallorossi. La squadra di Zeman è andata più volte lì sotto per battere diversi calci d’angolo, ma c’è stato un momento in cui Cafu non è riuscito ad avvicinarsi alla bandierina. Da quel settore piovevano bottiglie e monetine. Insulti pure dopo il gol inutile di Di Biagio, fischi per tutti e come conclusione il solito ritornello ironico: «Resteremo, resteremo, resteremo in serie A», prima di salire sul ferry boat e scappare dall’isola di Sant’Elena. A Roma la squadra era attesa da una quarantina di tifosi inferociti. Per questo motivo la squadra è stata fatta salire su un pullman direttamente vicino all’aereo, senza passare per lo scalo. La polizia ha scortato il gruppo fino a Trigoria. Anche un gruppo di tifosi ha raggiunto l’impianto, ma quando la squadra era già andata via: ad attendere i contestatori c’era una volante della polizia. U.T. |
