XXVI Giornata
VICENZA -
ROMA 1-1

Vicenza, Stadio Menti
domenica 22 marzo 1998
Ore: 15:00
 

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Tabellino partita:
VICENZA: BRIVIO, MENDEZ (1'ST STOVINI), BELOTTI, DICARA, VIVIANI, SCHENARDI (35'ST FIRMANI), DI CARLO, AMBROSINI, AMBROSETTI (31'ST BEGHETTO), ZAULI, LUISO. (26 FALCIONI, 3 COCO, 6 BARONIO, 28 CONTE). 

ROMA: CHIMENTI, CAFU, ZAGO, ALDAIR, CANDELA, TOMMASI, DI BIAGIO, DAL MORO (33'ST DELVECCHIO), P. SERGIO, BALBO, TOTTI. (23 CAMPAGNOLO, 16 PIVOTTO, 18 HELGUERA, 19 GAUTIERI, 21 TETRADZE, 25 PETRUZZI).


ARBITRO: COLLINA DI VIAREGGIO. 

ANGOLI: 4-3 PER LA ROMA. 
RECUPERI: 1' E 4'. 
NOTE: GIORNATA VENTOSA, TERRENO IN BUONE CONDIZIONI. AMMONITI: CANDELA PER PROTESTE, SCHENARDI PER GIOCO NON REGOLAMENTARE, AMBROSINI, CAFU, DELVECCHIO, VIVIANI PER GIOCO FALLOSO. SPETTATORI 17.000 CIRCA.
 

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Corriere Della Sera

Balbo, un gol dopo i veleni

Gioca, e' capitano e segna: la Roma si illude per un quarto d' ora

La squadra di Zeman passa in vantaggio ma e' raggiunta da Luiso

DAL NOSTRO INVIATO VICENZA - Balbo ha giocato e ha fatto pure il capitano. La prima non e' una sorpresa, la seconda si'. Poi ha segnato, illudendo per un po' la Roma: questa e' la sorpresa clamorosa. L'uomo che vuol essere giudicato solo da Dio (finendo con l'assomigliare a Berlusconi, caustica battuta di Zeman), che insulta il suo allenatore pagando solo 30 milioni di multa, ha piazzato di sinistro, passati 11', la palla che poteva valere la Coppa Uefa. Non era in fuorigioco, anche se poteva sembrare. Balbo ha esultato per conto suo, si vedeva che aveva della rabbia dentro. Si trovava molto lontano dalla panchina e non ha degnato di uno sguardo chi lo ha rimesso dentro ingoiando l'amarezza. Un sussulto, durato meno di un quarto d'ora. In un'azione analoga, su cui grava il sospetto di un fuorigioco, Luiso ha pareggiato per il Vicenza e la partita e' finita li'. Brutta per tutto il resto, addirittura noiosa nel secondo tempo, non completamente inutile per i risultati piovuti dagli altri campi. Risultati che lasciano relativamente tranquilli i biancorossi di Guidolin e fanno respirare la squadra di Zeman: la Uefa, a questo punto, si decidera' domenica prossima all'Olimpico, dove la Roma, nello scontro diretto con il Parma, si giochera' l'unico obiettivo per il quale e' in corsa. Tra Balbo e Luiso c'e' stato il vuoto. E il vuoto ha dilagato anche dopo. Ubriaco d'Europa, il Vicenza ha sofferto un po' la Roma in avvio di partita, ma chi temeva qualche segno di cedimento causato dall'impegno in Coppa delle Coppe contro il Roda e' rimasto deluso. Squalificati Konsel e Di Francesco, Zeman e' stato costretto a schierare Chimenti tra i pali e a inventarsi Dal Moro esterno di centrocampo, tenendo in panchina il russo Tetradze. La Roma nella ripresa ha rischiato in almeno quattro occasioni, che hanno visto sempre Luiso protagonista (5', 15', 24' e 43'), sia di testa che di piede. Nonostante un Totti in buone condizioni, i giallorossi non hanno mai fatto tremare Brivio. Solo Paulo Sergio, su assist magnifico proprio di Totti, e' riuscito a presentarsi davanti al portiere vicentino, bravissimo nella deviazione all'11'. Sempre Totti ha concluso alto da ottima posizione al 43'. Nemmeno l'inserimento della quarta punta ha cambiato la situazione. Tolto Dal Moro, Zeman ha buttato nella mischia Delvecchio. Ma non ha messo paura a nessuno. VICENZA 1 Brivio 6 Mendez 5,5 Belotti 6,5 Dicara 6 Viviani 5 Schenardi 7 Di Carlo 6 Ambrosini 6 Ambrosetti 6,5 Zauli 5 Luiso 7 All.: Guidolin 6,5 ROMA 1 Chimenti 6 Cafu 6 C. A. Zago 5,5 Aldair 6 Candela 5,5 Tommasi 5,5 Di Biagio 6 Dal Moro 6 Paulo Sergio 5 Balbo 5 Totti 7 All. Zeman 6 Arbitro: Collina 6 (Puglisi 5, Coppola 6) Marcatori: Balbo all'11 e Luiso al 24' p.t. Ammoniti: Ambrosini, Schenardi, Viviani, Candela, Cafu, Delvecchio. Sostituzioni. Vicenza: Stovini (6,5) per Mendez nel s.t.; Beghetto (s.v.) per Ambrosetti 31' s.t.; Firmani (s.v.) per Schenardi 35' s.t.. Roma: Delvecchio (s.v.) per Dal Moro 33' s.t. Recuperi: 1' piu' 4'.

Una battuta e i separati in casa fanno pace "Abel, ti arrabbi se ti sostituisco ancora?"

VICENZA - (g.to.) "Prima della partita, dopo aver parlato a tutta la squadra, Zeman mi ha chiamato da una parte e mi ha detto: Abel, se ti sostituisco pure oggi, ti arrabbi? Io gli ho risposto di no, che non avrei avuto problemi. Quella battuta e' stato il modo migliore per sdrammatizzare tutto...". Abel Balbo racconta cosi' la vigilia piu' attesa, conclusione in apparenza soffice dopo una settimana di veleni. "Quando ho visto Delvecchio ai bordi del campo, pronto per entrare, non ho pensato a chi avrebbe sostituito. E dopo il gol nemmeno mi ricordo che cosa ho fatto. Sono andato verso sinistra, verso la tribuna. Ma, con tutto il rispetto, non e' che avessi segnato il gol che valeva il Mondiale". Balbo non segnava da 40 giorni, dalla trasferta di Lecce dell'11 febbraio: "Ne avevo bisogno, peccato non aver vinto. Comunque, l'importante e' aver tenuto dietro la Fiorentina. La Coppa Uefa e' sempre vicina. Se poi domenica battiamo il Parma...".


Repubblica

Balbo si fa perdonare Roma formato Uefa

VICENZA - I minuti che Abel Balbo non ha giocato nella domenica degli insulti sono riapparsi miracolosamente a Vicenza. Zeman ha regalato tutto all' argentino, dal posto di titolare, alla fascia di capitano, alla possibilità di segnare dopo 11 minuti e 10 secondi, scrostandosi di dosso le tensioni della settimana. E alla fine il boemo ha concesso anche il privilegio di restare in campo quando le energie stavano calando e restavano solo le intuizioni, quelle che Balbo avrà pure a cinquant' anni nei tornei Over qualcosa. Pareggio è stato tra Vicenza e Roma, con due gol dei centravanti, Balbo e Luiso, e uno schema ricorrente: attacca chi ha la palla. La Roma ha guadagnato il primo pareggio del girone di ritorno, nonostante una fase di mare mosso nel secondo tempo. Zeman ha provato a vincere schierando quattro attaccanti negli ultimi 16 minuti (recupero compreso): ci crede, dice di sentirsi "ancora in corsa per il secondo posto". Il Vicenza, invece, riprende la strada dopo la sconfitta di Bologna, dando fiducia a un Guidolin che invocava, un po' scherzando un po' no, la sua conferma solo per le coppe europee. Ma c' erano due uomini che più di tutti erano sotto esame: e questi uomini si sono incontrati, ieri mattina, nel ritiro della Roma a Montecchio Superiore. Il freddo, distaccato Zdenek Zeman ha preso da parte Abel Balbo e per sdrammatizzare gli ha chiesto: "Se ti sostituisco, poi ti arrabbi?". Hanno riso entrambi, pur rimanendo su opposte barricate. Ma l' argentino ha trovato subito il modo di rispondere come solo un attaccante vero sa fare. Prima entrando nel cuore delle azioni preparatorie del gol. Poi fiondandosi su un passaggio filtrante di Totti, bravo a lavorare al limite dell' area una palla sporca di Viviani. A colpo sicuro, la conclusione dell' argentino. La 14.esima del campionato. Sono passati poco più di undici minuti, Balbo ha fatto capire perché la sua esclusione non sarebbe stata una buona mossa di politica aziendale. "Abbiamo dimostrato di essere una squadra unita, tutti noi vogliamo riportare la Roma in Europa", sarà la versione negli spogliatoi. Poi il centravanti confesserà, con il berrettino nero calato sulla testa: "Spero che i bambini non abbiano sentito le mie parolacce, domenica scorsa". Ma ormai quella sostituzione appartiene al passato. Contro il Vicenza non demerita Chimenti, portiere cresciuto in una famiglia di attaccanti. Peggio, molto peggio Dal Moro, chiamato al posto di Di Francesco. Non convince nemmeno la sorpresa di Guidolin: Viviani terzino sinistro. Responsabilità sul gol di Balbo, un' ammonizione. La Roma prende possesso del campo nel primo tempo, il Vicenza corre sulla fascia con le gambe di Ambrosetti, cerca Luiso con lanci lunghi, ma riesce a far male più adesso che in un convincente secondo tempo. Si protesta per un presunto mani in area di Candela, poi Di Biagio commette fallo su Ambrosini. "Tutti i miei compagni mi hanno detto che quell' azione era in fuorigioco", racconterà Balbo. Ma Collina non ha dubbi: la punizione la batte Zauli, che non ripete il numero di Bologna, ma sceglie un rasoterra che incoccia nella barriera e spiazza Chimenti, scatto di Luiso, anche la sua è una botta senza esitazioni. La partita viene decisa da questi due episodi. Ma non si può restare indifferenti di fronte alla buona vena di Totti, ai continui rilanci di Aldair e Di Biagio, agli anticipi di Zago. Unici superstiti della Roma in un secondo tempo di grande imbarazzo, con il centrocampo sempre più leggero, un Balbo sempre meno mobile, un Paulo Sergio sempre più sprecone (Brivio è bravo contro di lui all' 11' ). Zeman non accenna nessun cambio fino al 33' , quando spedisce in campo Delvecchio. Al posto di Balbo? Macché, di Dal Moro. Sfida estrema del boemo a un risultato ormai bloccato.


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