IX Giornata
ROMA - NAPOLI 1-1
Roma, Stadio Olimpico
domenica 6 novembre 1994
ore: 14:30
 

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Tabellino partita:
ROMA: Cervone, Benedetti (11'st Lanna), Aldair, Piacentini, Petruzzi, Carboni, Moriero, Thern, Totti (11'st Muzzi), Cappioli, Fonseca.
In Panchina: Lorieri, Colonnese, Mannini. 
Allenatore: Mazzone.
 
NAPOLI: Taglialatela, Luzardi (8'st Cannavaro), Grossi, Rincon, Pari, Cruz, Bordin, Boghossian, Agostini, Carbone (41'st Lerda), Pecchia.
In Panchina: Di Fusco, Matrecano, Altomare.
Allenatore: Boskov.
 
Arbitro: Bazzoli di Merano.
RETI: 38'pt Boghossian, 25'st Moriero.
NOTE: Ammoniti: Pecchia, Carboni, Grossi, Luzardi, Spettatori: 56.662.




“Viene riconosciuto e bloccato alle 15.12 mentre sta per scavalcare il vetro divisorio tra la nord e il settore dei Distinti. Aveva i capelli tinti di rosso e i baffi posticci, ma gli agenti travestiti da Ultrà lo hanno bloccato mentre tentava il suo nuovo blitz. Si sente male: gli danno un cardiotonico, chiede l’ossigeno, ha gli occhi chiusi, respira a fatica.La caccia era iniziata Sabato sera, decine di agenti erano in perlustrazione attorno allo Stadio. Si era sparsa la voce che avrebbe anticipato tutti. Vincenzo Sucato, Questore, vuol chiudere la partita con Cavallo Pazzo. Predispone un servizo d’ordine da caccia a “il mostro”. Montagnese, Vice Questore: <<Ho preso tutte le contromisure. Ho previsto acnche il suo arrivo in elicottero direttamente sul campo. Se quello entra anche i cani “devono” attaccare. Stanno lì per questo!>>. Gli agenti e i carabinieri hanno ricevuto le consegne di voltare le spalle al rettangolo di gioco e di guardare solo gli spalti in ogni ordine di settore: sono state distribuite mille fotosegnaletiche del grande disturbatore che era già stato diffidato ad assistere a tutte le manifestazioni sportive. Una volta inquadrato dai teleobiettivi al grido di <<Non lasciatelo scappare>> è stata assediata la Curva. Sgusciato a un primo agente, un secondo si aggrappa ai suoi piedi (è già in cima alla vetrata) e non molla la presa. Ma non sa di avere in mano solo gli zoccoli di Cavallo Pazzo. Gli agenti gli strappano i baffi che verranno dopo repertati. Dopo essere stato acciuffato chiede e ottiene di tornare nell’ospedale dove è in cura.  Cavallo Pazzo già prepara la rivincita. La commedia continua”.

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Invasione di Cavallo Pazzo
























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Moriero I gol


 
 

C'ERO PURE IO!
     

 

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Corriere Della Sera

brutta di notte e di giorno

Invece di insultarsi reciprocamente ed usare male la lingua, Mazzone e Boskov potrebbero adoperare meglio il cervello per rendere almeno dignitoso lo spettacolo che offrono al pubblico che paga.
Roma Napoli e' stata una brutta partita, dove il gioco rappresentava un optional. Chi lo voleva vedere, doveva pagare un supplemento al biglietto. Non ci siamo: brutta di notte, la Roma non cambia nemmeno di giorno. Tira a campare, vive sui lampi di qualche suo campione. E basta. "Er sor magara" non ha inventato proprio nulla, e' rimasto quello dello scorso anno, anche se i miliardi spesi da Sensi sono tanti. Anzi tantissimi. Ieri, all' Olimpico c' erano oltre 57 mila spettatori con un incasso che ha superato il miliardo e sei. Qual e' il ritorno, mister Mazzone? Non voglio nasconderlo: io sono per Cavallo pazzo. Il presidente Sensi non sara' d' accordo e con lui molti censori che predicano bene e razzolano male. Conosco Mario Appignani per averlo intervistato a lungo qualche mese fa. E un buon diavolo e vederlo prendere manganellate da agenti troppo zelanti mi ha fatto male al cuore. In fondo, chiede solo due minuti di applausi. Gli domandai quel giorno che venne a trovarmi in redazione: lei ha un sogno nel cassetto? Rispose "tout court": "Poter un giorno apparire in tv senza la paura di dovere essere pestato". Giro una proposta al padrone di Trigoria. Dieci minuti prima di ogni partita della Roma all' Olimpico mandiamo in onda il buon Mario sul grande schermo dello stadio. Per Cavallo pazzo sara' gloria, per Sensi un sollievo. Al suo portafogli. Signori non si da' pace. Nella Lazio europea non riesce a segnare, nemmeno quando incontra squadre deboli. Il bomber e' un bergamasco testardo e l' astinenza non gli piace affatto. Anzi, lo manda in bestia. Giura e spergiura che la prossima sara' la volta buona, ma per il momento e' rimasto a bocca asciutta. Potrebbe allora tentare un marchingegno quando affrontera' i turchi in coppa Uefa. Si travesta da Boksic e poi si rivolga e speri nella Divina Provvidenza, come diceva il Papa delle sue parti, Giovanni XXIII. Il momento della verita' si avvicina e quel giorno, il 27 novembre, saranno scintille sulle gradinate dell' Olimpico. Si giochera' Roma Lazio e le tifoserie stanno gia' studiando come affrontarsi. Per adesso, gli incontri diplomatici si sono diradati, al bar biancazzurri e giallorossi si evitano per non scoprire le carte. Nel mondo politico, la Roma calciofila si divide. Corre voce, ad esempio, che Daniela Fini, moglie del segretario di Alleanza nazionale (un occhio bianco, l' altro azzurro) abbia convinto il marito a non rivolgere piu' la parola a Giulio Maceratini, capogruppo di An al Senato, perche' troppo fazioso come giallorosso. Mentre, al contrario, avrebbe stretto un patto con Francesco Rutelli, laziale da sempre. Dimenticata la guerra per la conquista della prima poltrona in Campidoglio? Certo: i tre punti nel derby sono piu' importanti della carica di sindaco. E Fini? Sta meditando di emigrare stretto com' e' tra Berlusconi e Bossi da una parte, e la moglie dall' altra. Debbo ringraziare il presidente della Rai, Letizia Moratti. Qualche settimana fa, rivolgendomi umilmente a lei da queste colonne, le avevo chiesto la grazia di risparmiarci un "Processo del lunedi' ", condotto in quella maniera. "Promoveatur ut amoveatur", dicevano i nostri padri latini. Bene. Il conduttore della trasmissione, Marino Bartoletti, e' stato designato a piu' alto incarico e, fortunatamente, non lo vedremo piu' . Adesso sara' necessario un altro piccolo sforzo, gentile signora. Dare il benservito ad un signore che vuol fare dell' ironia, senza conoscere nemmeno il significato di questo sostantivo cosi' importante. Mister Zeman, scusi solo un attimo. Lo sa che a Reggio Emilia una squadra come la Lazio deve vincere? E obbligatorio, se si aspira a rimanere in alto. Se non e' cosi' , vuol dire che anche quest' anno i tifosi biancoazzurri dovranno inseguire il solito sogno: l' Europa. Che noia! Tucci Bruno


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