VII Giornata
ROMA - CREMONESE 1-2
Roma, Stadio Olimpico
domenica 3 ottobre 1993
ore: 15:00
 

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Tabellino partita:
ROMA: Lorieri, Mihajlovic, Grossi (1'st Piacentini), Benedetti, Lanna, Carboni Haessler, Bonacina, Scarchilli (19'st Berretta), Rizzitelli, Balbo.
In Panchina: Pazzagli, Comi, Garzya.

Allenatore: Mazzone

CREMONESE: Turci, Gualco, Giandebiaggi, Pedroni, Colonnese, Verdelli, Cristiani (28'st Ferraroni), De Agostini, Dezotti, Maspero, Tentoni (40'st Lucarelli)

In Panchina: Mannini, Bassani, Montorfano.

Allenatore: Simoni

Arbitro: Quartuccio.

RETI: 31'pt Dezotti (R), 4'st Benedetti, 33'st Tentoni.
NOTE: Ammoniti: Bonagina, Colonnese, De Agostini.

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Corriere Della Sera

e' proprio una Roma da tempi cupi

firmata da Dezotti e Tentoni la prima vittoria esterna della Cremonese.

I GIALLOROSSI SOTTO ACCUSA DOPO LA RESA INCONDIZIONATA DI FRONTE ALLA CENERENTOLA LOMBARDA

ROMA . Tanto entusiasmo per nulla. Proprio per nulla. Signori, la Roma e' questa. E questa che all' immediata replica casalinga non e' riuscita a confortare elogi e speranze piovutele addosso, frettolosamente, dopo la rimonta con l' Atalanta; e' questa che non e' riuscita a battere la Cremonese, subendo da una coraggiosa provinciale la seconda mortificazione interna; e' questa che non ha saputo reagire alle contrarieta' come aveva fatto contro la piu' debole Atalanta; e' questa che non e' stata capace di rimontare il minimo svataggio, lasciandosi anzi sopraffare, sotto l' aspetto tattico e caratteriale, da una modesta e solo volenterosa rivale. Un disastro, insomma, piu' grave di quanto dica il punteggio. Un crollo senza alcuna attenuante, senza plausibili giustificazioni: perche' alla fine ha vinto la squadra che, comunque, ha un gioco, che in campo svolge appena appena diligentemente il compitino impartitole da un buon maestro adatto alla bisogna, che ha protagonisti consapevoli dei propri limiti. La Roma, invece, non ha mai avuto momenti di lucidita' , e' stata condizionata dalla sua insipienza tattica ed ha finito per affidarsi disperatamente alle inizitive personali dei suoi piu' illustri dipendenti. Anzi, ha cominciato col far questo, perche' nei primi venti minuti, Balbo e due volte Mihajlovich hanno trovato sulle loro proposte uno strepitoso Turci. Ma sono state sufficienti le prime timide capatine offensive dei lombardi per far si' che la difesa giallorossa evidenziasse ancor piu' fragorosamente le sue crepe. Per mascherare le quali, probabilmente, Mazzone ha optato per i ranghi serrati, imponendo a Scarchilli una posizione piuttosto arretrata che ha frenato l' apporto dell' emergente centrocampista, disorientato dal ruolo inedito e forse troppo grande per un esordiente. Cosicche' se al 24' il buon Lorieri e' stato graziato da flebile testata di Dezotti, s' e' dovuto arrendere cinque minuti dopo allorche' dallo stesso argentino e' stato battuto un sacrosanto rigore, provocato da Rizzitelli ai danni di Giandebiaggi, proiettato a rete. La mazzata ha scosso l' umore della Roma che ha evitato il k.o. al 41' quando Tentoni s' e' lasciato precedere da Lorieri, e Maspero e' incespicato prima del tocco decisivo, mentre dall' altra parte Turci ha frenato i residui slanci di entusiasmo d' una squadra paralizzata, scacciando dalla propria porta un insidia dello svagato Balbo. Stavolta, pero' , Mazzone ha perso anche la partita negli spogliatoi, perche' non e' riuscito a riassestare l' assetto tattico ne' tantomeno quello morale della sua dissestata compagnia. Ha ripetuto i rimedi che furono efficaci otto giorni prima, spostando Rizzitelli sulla destra, Haessler al centro e lasciando Scarchilli piu' libero di ispirarsi alla sua fantasia, sulla parte opposta. Una luce s' e' accesa quando Benedetti s' e' fatto perdonare dei precedenti peccati, depositando di testa in rete il pallone del pareggio. Al quale non ha fatto seguito null' altro di positivo, sia perche' De Agostini ha bruciato la possibilita' di un immediato vantaggio facendosi battere sul tempo da Lorieri, sia perche' i cosidetti "vip" in maglia giallorossa non hanno fuso la loro inventiva, non contribuendo a migliorare il livello, davvero modesto, dell' intera comunita' romanista. Alla Cremonese, incredula e stupita da tanto omaggio, non e' rimasto altro che provarci ancora: e cosi' prima l' inafferrabile Tentoni ha imboccato saggiamente Maspero fermato in extremis dal redivivo Bonacina, poi il medesimo Tentoni ha sospinto in rete una proposta di Dezotti, bruciando sul tempo e sui nervi un nugolo di difensori. Poi, piu' nulla. Davvero nulla, men che rabbia e delusione. I tempi cupi da queste parti non passano mai. Gianni Nicolini ROMA 1 2 CREMONESE MARCATORI: Dezotti (rig.) al 30' p.t.; Benedetti al 5' , Tentoni al 28' s.t. Lorieri 6,5 Benedetti 5 Carboni 5,5 Bonacina 5 Lanna 5 Grossi 5 Piacentini nel s.t. 5 Haessler 6,5 Scarchilli 5 Berretta dal 20' s.t. s.v. Balbo 5 Mihajlovic 6 Rizzitelli 5 Turci 7 Gualco 6 Giandebiaggi 5,5 Pedroni 5,5 Colonnese 6 Verdelli 6 Cristiani 6 Ferraroni dal 25' s.t.s.v. De Agostini 5,5 Dezotti 5,5 Maspero 5,5 Tentoni 6 Lucarelli dal 42' s.t.s.v. ARBITRO: Quartuccio 5 SPETTATORI: paganti: 12.680, incasso di 369.535.000 lire; abbonati 34.333, quota di 881.620.000 lire NOTE: ammoniti: De Agostini, Bonacina, Colonnese Allenatore: Mazzone Allenatore: Simoni

Simoni batte le mani "Siamo stati perfetti"

ROMA . I ragazzi di Simoni ancora non ci credono. Si stropicciano gli occhi per essere sicuri di non stare vivendo un sogno. Scendere sul prato dell' Olimpico e uscirne vittoriosi con pieno merito e' un' impresa di quelle da raccontare ai nipoti davanti al caminetto. Andrea Tentoni sembra ancora avere indosso la maglia numero 11 quando dribbla con abilita' le domande su una sua possibile prova derby per l' anno prossimo. "Io gia' della Lazio? So che ci sono stati degli interessamenti, ma ancora e' presto per parlarne, si vedra' ". Il bomber grigiorosso e' ancora piu' felice perche' ha segnato di testa, non certo la sua specialita' . "Vedendomi cosi' alto si puo' pensare che io sia un giocatore lento e statico e invece e' proprio il contrario: mi piace partire da lontano e sfruttare le mie doti di velocista. Per favore pero' non lo dite troppo in giro senno' poi lo sanno tutti". Di sicuro da oggi lo sa anche Mazzone, assai criticato per la scelta di affidare la guardia di Tentoni al macchinoso Benedetti anziche' al piu' mobile e tecnico Garzya. Gigi Simoni, invece, viene ricoperto di elogi. E lui, che a Roma ha allenato la Lazio una decina di anni fa, sembra quasi arrossire di fronte ai complimenti dei cronisti. "Mi dispiace molto per la Roma, ma il risultato non fa una grinza". Seconda puntualizzazione: "Questi sono due punti importantissimi. Pero' adesso non parliamo di campionato di vertice, anche se gia' contro Juve e Inter eravamo usciti tra gli applausi: sarebbe gia' un miracolo raggiungere la salvezza, nell' ultima giornata, magari con mezzo punto di vantaggio sulla quart' ultima". L' analisi tecnica del tecnico della Cremonese e' semplice e lineare: "Abbiamo disputato una partita tatticamente perfetta. Concentrati, ben coperti dietro, pronti a scattare in contropiede. Il nostro segreto? Gia' l' anno scorso noi offrivamo un ottimo calcio. Quest' anno la societa' ha deciso di fare un sacrificio economico e si e' tenuta quei tre o quattro giocatori in grado di fare la differenza. Se continueremo in questo modo, al prossimo calciomercato la Cremonese fara' un sacco di soldi. Le colpe della Roma? Posso dire che loro hanno avuto poche occasioni da gol, ma se i giallorossi non hanno giocato una gran partita, credo che gran parte del merito sia da attribuire a noi". Semmai ce ne fosse bisogno, il presunto giallo dell' ultimo minuto viene sciolto dal migliore in campo: Gigi Turci, portiere, classe ' 70, una carriera che sembra tutta in discesa. "La punizione di Haessler era chiaramente di seconda. L' arbitro ha tenuto il braccio alzato fino al momento del fischio". Il giallorosso e' l' unico giocatore della Roma che si presenta in sala stampa. Faccia sconsolata, Haessler confessa: "Io non ho visto l' arbitro, ero troppo concentrato sulla punizione. E una sconfitta ingiusta, nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni e loro con un tiro in porta hanno fatto gol". Luigi Coldagelli. Nicolini Gianni, Coldagelli Luigi


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