"Esiliato dalla sud, causa restrizioni covid, mi ritrovo in curva nord, mesto mi ritrovo nel settore tanto insultato ma con l' obbiettivo di spizzarmi le tifosi ospiti. Juve, Genoa ed Hellas queste sono le tifoserie scannerizzate e ora provo a raccontare gli ospiti visti.

Venire all'olimpico è complessissimo, ogni tifoseria ha la sua strategia, ma tutte e tre iniziano a far tifo all'arrivo degli ultras ovvero a ridosso del fischio d'inizio.

Tifo... Se fa pe dì...

I juventini tentano di unire soppressata e bagna cauda, non ci riescono e complice qualche problemino di qualche zebrato smontano presto pezze e bandiere e fanno un passo indietro.

I genoani si presentano col tamburo e basta; usano lo strumento per sostituire il batti mani, mani che tengono in tasca nonostante i reiterati inviti. Solo al gol del pareggio con tracotante sprezzo del pericolo rompono il cordoncino di plastica, c'è qualche scambio di sputi alla vetrata, che dato il covid, è un arma a tutti gli effetti.

Poi i butei, oh bravi i veronesi sò bravi. Ma hanno qualche problemino: un asta troppo corta per una bandiera che viene montata storta, un transessuale in 8ava fila e (giudizio personale) uno striscione centrale fatto in stamperia che pare una bandiera da bancarelle. Poi ballano, saltano e cantano in dialetto però e quindi non si capisce un cazzo.

È sempre bello essere odiati".