Champions League - Playoff, Ritorno
ROMA - PORTO 0-3
Roma, Stadio Olimpico
martedì, 23 agosto 2016

ore 20.45

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Tifo Roma:
Meno di 40.000 persone stasera per una partita da dentro o fuori. La Sud è piena ma della gente sbagliata. Il risultato è quello a cui ci stiamo tristemente abituando da un anno a questra parte: qualche tentativo di coro che non viene tenuto più di dieci secondi e silenzio insostenibile per il resto del tempo. Sullo 0-1 le cose si smuovono leggermente: la gente prova a spingere una squadra che ci sta provando ma i cori non vengono tenuti come dovrebbero. I due gol finali segnano la fine di ogni tentativo di sostegno. Molti escono fin dal momento dello 0-2. Fedayn sempre presenti e in silenzio, tranne due cori contro le forze dell'ordine.

Tabellino partita:
ROMA (4-2-3-1) Szczesny; Bruno Peres, Manolas, De Rossi, Juan Jesus; Strootman, Paredes (dal 42’ p.t. Emerson); Salah, Nainggolan, Perotti (dal 41’ s.t. Gerson); Dzeko (dal 14’ s.t. Iturbe). (Alisson, Totti, Fazio, El Shaarawy).
All. Spalletti.

PORTO (4-1-4-1) Casillas; Maxi Pereira (dal 47’ p.t. Layun), Felipe, Marcano, Telles; Danilo; Corona, Herrera, André André, Otavio (dal 12’ s.t. S. Oliveira); André Silva (dal 21’ s.t. A. Lopez). (José Sà, R. Neves, Varela, Evandro).
All.
Espirito Santo.

ARBITRO Marciniak (Polonia).
RETI: 8' Felipe, 73' Layun, 75' Corona
NOTE paganti 32.047, incasso di 1.450.638 euro; abbonati 7.819, quota di 279.720 euro. Espulsi De Rossi (R) al 40’ p.t. ed Emerson (R) al 5’ s.t. per gioco scorretto. Ammoniti Herrera (P), Otavio (P), S. Oliveira (P), Gerson (R) per gioco scorretto, André Silva (P) per c.n.r.. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 7-4. Angoli 11-2. In fuorigioco 0-2. Recuperi: p.t. 6’, s.t. 0’
Tifo Ospiti:
Circa 200, con l'aiuto anche di qualche sampdoriano. Fanno la loro parte e la cosa basta e avanza, visto che lo stadio non riesce a corpire le loro voci. Dopo il primo gol viene accesa una torcia, chissà se con il rilevamento biometrico riusciranno ad arrestare il pericoloso delinquente che si è reso colpevole dell'accensione della medesima...

FOTOTIFO




















Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
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Primo minuto di gioco
Atmosfera
Inizio secondo tempo

FOTOCALCIO

















VIDEOCALCIO


Il Servizio



     

Buongiorno Lorenzo non so se riterrai opportuno pubblicare questo mio resoconto di ieri, purtroppo temo che mi dilungherò ma chiedo a te se vorrai renderlo pubblico o meno.

Premessa, sono Andrea abbonato in Curva Sud dal oltre 27 anni e non entro in curva da Roma Juventus della passata stagione, pur avendo pagato il mio abbonamento, ma certe situazioni create per "ghettizzare" il tifoso non sono a me gradite.
I miei due figli di 10 e 8 anni mi chiedono di portarli a vedere Roma Porto, li accontento portandoli in Tevere....ma iniziamo il racconto:
Partenza da anagnina con macchina alle 17.15, giornata di Agosto, traffico nullo e alle 17.40 siamo in zona farnesina; non si parcheggia da nessuna parte, i vigili mi invitano ad andare verso il flaminio cercando posto nelle aree consentite o nelle regolari fasce blu, e parcheggiamo dopo via Pinturicchio (non proprio a due passi insomma). Mi chiedo come si farà quando tutti saranno a lavoro nei loro uffici della zona, ma io forse non posso capirlo da solo, magari qualcuno saprà spiegarmi come....
Dopo la sana camminata arriviamo ai primi controlli, rigorosi con documenti controllati anche ai bambini, tornelli altri controlli alla cena dei figli nei rispettivi zaini e poi saliamo le scale...inutile dire che il mio sguardo volgeva alla SUD, ma certe emozioni non sono descrivibili. Prima della partita, un ragazzotto dietro di me dice " meno male che st'imbecilli non si sono abbonati alla Champions, vedi quanta gente che c'è oggi in curva!", mio figlio mi chiede se degli imbecilli fanno parte anche il suo papà e i suoi amici, ma lascio correre pensando che il divide et impera non ha mai funzionato cosi bene, pero' uno scossone di orgoglio non mi impedisce di dire in modo elegante al ragazzotto che grazie a quegli imbecilli lui è cresciuto con i poster delle coreografie in camera. Ambiente..se ambiente da stadio vogliamo definirlo? mamma mia, uno strazio, già la squadra non andava, poi un mezzo coro per Naingolan e uno per Totti, poi silenzio e Porto.
La partita non voglio nemmeno commentarla, resta il rammarico per i miei figli che non trovavano spiegazioni...cresceranno.
Il ritorno alla macchina mi permette di valutare con maggiore attenzione la nuova distribuzione dei parcheggi, praticamente non vi erano auto nel raggio di centinaia di metri.
Si torna a casa ormai è notte, il rammarico della sconfitta lascia il tempo alla nostalgia di quello che era il mio stadio, la stanchezza della partita vissuta in piedi ma felice di aver dato tutta la voce, gli amici di sempre...guardo i miei figli e mi chiedo se loro potranno mai viverla quell'emozione...e allora i cori i fumogeni le coreografie tutto mi ritorna in mente...non sono stanco ora, tutto è più bello almeno nei miei ricordi!
FORZA ROMA, forza CURVA SUD!
Saluti
Andrea



I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA















corrieredellosport.it

Roma-Porto 0-3: la serata più amara, giallorossi eliminati

Nel ritorno dei playoff di Champions la squadra di Spalletti non riesce a gestire il minimo vantaggio dell'andata: incassa un gol dopo 8' e resta addirittura in nove per le espulsioni di De Rossi (39') e Emerson (50'). La Roma ripartirà dall'Europa League

Valerio Albensi

martedì 23 agosto 2016 20:17

ROMA - La Roma si butta via e abbandona la Champions League prima di cominciarla davvero. Dopo avere regalato un uomo in più al Porto per oltre un tempo all'andata, i giallorossi fanno addirittura peggio nel ritorno dei playoff e restano in nove dopo 50 minuti per le espulsioni di De Rossi (al 39’) e Emerson (al 50') autori di due interventi che è difficile comprendere. Inutile il tentativo coraggioso di rimontare il gol dei portoghesi, segnato dopo otto minuti da Felipe. Finisce 0-3 e l’eliminazione fa male perché vanifica il lavoro di otto mesi, quelli con Spalletti in panchina. La Roma riparte dall’Europa League. Ma ora ci si interroga su quali scenari di calciomercato possa aprire il mancato incasso dei circa 35 milioni tra premi e diritti tv della Champions.

DE ROSSI CENTRALE - La serataccia dell’Olimpico si apre con la sorpresa alla lettura delle formazioni. Spalletti arretra De Rossi accanto a Manolas. In porta c’è Szczesny, a centrocampo Paredes centrale. In attacco, tridente Salah-Dzeko-Perotti. Confermata la formazione del Porto anticipata alla vigilia. Nel 4-2-3-1 di Nuno Espirito Santo, dietro alla punta André Silva trovano spazio Corona a destra, André al centro e Otavio a sinistra.

ENERGIA NAINGGOLAN - La Roma parte subito a un buon ritmo. Dopo due minuti, Nainggolan scalda le mani di Iker Casillas con un destro potente da fuori area che il portiere del Porto mette in angolo.

RISCATTO FELIPE - A differenza della partita di andata però stavolta il Porto è cinico e passa al primo tentativo. Felipe, l’autore dell’autogol mercoledì scorso, si riscatta e porta in vantaggio i portoghesi: cross da calcio piazzato di Otavio e colpo di testa vincente del difensore centrale, che salta indisturbato tra Strootman e Juan Jesus. È la rete che rompe gli equilibri e vanifica la strategia della Roma dopo appena otto minuti. Il gelo all’Olimpico dura pochi secondi perché i tifosi spronano subito la squadra a reagire.

REAZIONE ROMA - La reazione della squadra di Spalletti c’è, ma è troppo nervosa, a tratti confusa. Il pubblico si arrabbia con Dzeko per un paio di controlli sbagliati, esalta Nainggolan all’ennesimo pallone recuperato e tira un sospiro di sollievo quando Perotti, con un recupero da difensore, annulla un pericoloso contropiede del Porto.

OCCASIONE SALAH - La grande occasione per pareggiare i giallorossi la costruiscono al 37’. Dzeko stavolta fa la cosa giusta, controlla un pallone in area, si gira e lo serve a Salah, che calcia di sinistro di prima intenzione dall’altezza del dischetto di rigore: Casillas respinge con i piedi.

FUORI DE ROSSI - È il momento chiave della partita. Perché al 39’, quasi lo stesso minuto dell’andata, la Roma resta nuovamente in dieci. De Rossi entra a gamba tesa su Maxi Pereira nel tentativo di recuperare un pallone vicino all’area del Porto. È un intervento durissimo, che gli costa il rosso diretto. Per la Roma è la seconda mazzata. La squadra di Spalletti ha un’altra palla buona con Dzeko, anticipato da Felipe sul più bello, poi rischia in chiusura di primo tempo con il piatto di Herrera che sfiora il palo alla destra di Szczesny. Si va al riposo con i giallorossi sotto e con un uomo in meno, con la prospettiva di dover compiere un’impresa per portare almeno la sfida ai supplementari.

ROMA IN NOVE - L’Olimpico capisce che la serata è stregata quando, dopo appena cinque minuti dal ritorno in campo, Emerson Palmieri (entrato al posto di Paredes prima del riposo) a centrocampo prende la caviglia di Corona e rimedia il rosso, il secondo per la Roma che ora deve recuperare lo svantaggio con addirittura due uomini in meno. 

ORGOGLIO ROMA - L’impresa è disperata, tuttavia la spinta dell’Olimpico aiuta i giallorossi rimasti in campo a tirare fuori l’orgoglio. Spalletti toglie dal campo Dzeko per Iturbe in una squadra ormai tutti devono arrangiarsi e sacrificarsi: Strootman è centrale, Salah e Perotti aiutano Nainggolan, quasi commovente per l’impegno, a tenere botta. La Roma costruisce addirittura un paio di situazioni pericolose con il belga.

I COLPI DEL KO - Ma restare in partita è durissima e al 73’ Layun chiude il conto segnando in contropiede il 2-0. Il laterale destro salta Szczesny avventuratosi in un’uscita forse spericolata e mette in rete. Il 3-0 di Corona, due minuti dopo, arriva quando la squadra di Spalletti ha ormai staccato la spina: il numero 17 del Porto si beve Manolas e scarica in porta un sinistro fortissimo. Finisce con i tifosi della Curva Sud che cantano "che sarà, sarà", un coro che da sempre accompagna le serate più amare della Roma.


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