Ottavi di finale - ritorno
ROMA - OLYMPIQUE LYONNAIS 2-1
Roma, Stadio Olimpico,
giovedì, 16 marzo 2017

ore 21.05

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Tifo Roma:
La Sud è quasi piena ma non dei suoi legittimi occupanti (ci si riferisce ovviamente ad occasionali e turisti n.d.L.). La nord chiusa (una cosa impensabile solo pochi anni fa per una partita così importante). Le tribune, complice la promozione di Sky, ospitano più spettatori di quanti se ne vedano di solito negli ultimi tempi. Per la prima volta da Roma/Juve della stagione passata c'è un accenno di clima partita: i presenti evidentemente sentono la partita e partecipano attivamente. I cori sono sempre quasi inesistenti se non a sprazzi e nei momenti di maggiore spinta della squadra ma si sente che chi è venuto allo stadio è avvelenato.
(AF)
Tabellino partita:
ROMA (3-4-2-1) Alisson; Manolas, Fazio, Rudiger; Bruno Peres (dal 14' s.t. El Shaarawy), Strootman, De Rossi (dal 39' s.t. Totti), Mario Rui (dal 31' s.t. Perotti); Salah, Nainggolan; Dzeko. (Szczesny, Juan Jesus, Paredes, Emerson).
All: Spalletti.

LIONE (4-2-3-1) Lopes; Jallet, Mammana (dal 33' s.t. Yanga-Mbiwa), Diakhaby, Morel; Tousart, Gonalons; Cornet, Tolisso, Valbuena (dal 46' s.t. Rafael); Lacazette (dal 39' s.t. Fekir). (Gorgelin, Ghezzal, Ferri, Darder).
All.: Genesio

ARBITRO Kassai (Ungheria)
RETI: 16' Diakhaby, 17' Strootman, 60' Tousart (A)
NOTE Spettatori 40mila circa. Ammoniti: Manolas, Tousart, Strootman, Nainggolan, Mammana, Gonalons, Lopes, Perotti. Angoli: 11-4 per la Roma. Recupero: 4'; 5'
Tifo Ospiti:
Sono in circa 1000 e tifano con buona costanza, replicando la buona prova fornita in casa. Calano sul 2-1 per poi festeggiare al fischio finale.






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Roma-Lione 2-1: sfuma la rimonta, francesi ai quarti

La prestazione della squadra di Spalletti è ottima, ma il risultato sperato non arriva dopo il 4-2 dell'andata. Diakhaby, Strootman e autogol di Tousart. Nel finale entra anche Totti

di Adriano Lo Monaco

giovedì 16 marzo 2017 22:33

ROMA - L’ha sfiorata e poi l’ha accarezzata, rendendola possibile fino al fischio finale di Kassai e per di più dopo essere passata in svantaggio. La rimonta non s’è concretizzata, la vittoria sì. Ma quella, almeno per oggi, a poco importa. La Roma trionfa 2-1 all’Olimpico contro il Lione, ma solo nel punteggio e al termine di una serata al limite del romanzesco per fascino e splendore. Ai quarti di Europa League va la squadra di Genesio, che passa al 16’ con Diakhaby e subisce la rete di Strootman dopo novanta secondi. Il definitivo risultato è frutto dell’autogol di Tousart con i giallorossi che vanno a più riprese vicini a quella firma che avrebbe potuto cambiare le sorti del giovedì e dell’intera stagione.

1-1 IN 90” - La volontà della rimonta, il desiderio di dimostrare che nulla è ancora perduto. Ingredienti che affiorano sin dalle prime battute per intensità e occasioni. La traversa colpita da Rudiger al 6’ sugli sviluppi del calcio d’angolo di De Rossi è la prova schiacciante: nella stessa azione il miracolo di Lopes sul colpo di testa di Salah. Il copione tra gli ultimi due protagonisti si ripete poco più tardi quando Bruno Peres s’inventa uno straordinario lancio dalla linea di metà campo e l’egiziano si fa murare dal portiere del Lione. Al 16’ la strada della Roma si fa in salita: punizione di Valbuena, colpo di testa di Diakhaby – sbuca tra Fazio e Manolas – e vantaggio ospite. Il blackout dura soltanto novanta secondi e cioè il tempo necessario per il pareggio della squadra di Spalletti, trovato con la deviazione di tacco di Strootman sulla punizione di De Rossi.

SUPER LOPES - Nainggolan recrimina un rigore perché il pallone rimbalza sulla mano di Morel, poi è Salah a mandare alle stelle l’ottima sponda di Dzeko. Paura Diakhaby al 23’. Uno dei quattro giustizieri dell’andata resta a terra dopo essere rimasto imbottigliato in uno scontro che coinvolge l’attaccante bosniaco e il portiere portoghese. Radja sfiora il vantaggio creando dal nulla una parabola che per poco non smuove i già caldi animi dell’Olimpico e sul finire del primo tempo si assiste alla doppia conclusione di Strootman murata ancora una volta da Lopes e al destro, in verità troppo strozzato, di Dzeko. 

SUBITO EL SHA - Le serate di grazia capitano a tutti, ma Lopes esagera. Altri due miracoli su Nainggolan e punteggio che non si sblocca. Bruno Peres al 54’ opta per un inspiegabile palleggio in solitaria permettendo alla difesa avversaria di recuperare la posizione, il risultato finale è un sinistro che suona come un passaggio all’eroe del Lione. La sceneggiatura perfetta per far sì che Spalletti lo rimpiazzi con El Shaarawy. In mezzo la potenziale opportunità per Valbuena che, da solo davanti ad Alisson, calcia di molto al di sopra della traversa. L’ingresso in partita del Faraone è subito provvidenziale: prende palla, vince il duello fisico con Valbuena e mette in mezzo un pallone velenosissimo che è spedito nella propria porta da Tousart in seguito al rinvio di Jallet. 2-1 Roma (60’) con uno scatenatissimo Rudiger che fomenta i tifosi dell’Olimpico.

MIRACOLO ALISSON - Non è un match per deboli di cuore. El Sha fa tutto alla grande – dribbling compreso – e s’inceppa sulla conclusione che non inquadra lo specchio. Dall’altra parte il Lione va a un passo dal 2-2 con Cornet che praticamente sbaglia un rigore in movimento. È il momento di giocare il tutto per tutto, Perotti fa il suo ingresso (76’) al posto di Mario Rui. Prima però bisogna fare i conti con Tolisso, destro a giro e salvataggio di Alisson. Si rivede l’ex Yanga-Mbiwa (entra per Mammana), altra occasione Dzeko e grosso rischio giallorosso con il portiere brasiliano che mantiene invariato il risultato sul contropiede di Cornet. Negli ultimi dieci minuti – recupero compreso - c’è anche Totti, è il terzo cambio di Spalletti. Al 92’ la zuccata di Dzeko fa tremare i francesi, subito dopo la Roma è tenuta ancora in vita dal numero uno di coppa che manda in corner il tiro di Fekir. Jallet in copertina (ennesimo stop) e fischio finale di Kassai.

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