I Giornata
HELLAS VERONA/
ROMA 1-1

Verona, Stadio Bentegodi
sabato, 22 agosto 2015
ore 18.00

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Tabellino partita:
VERONA (4-3-3): Rafael, Pisano, Marquez, Moras, Souprayen (dal 34' s.t. Romulo); Sala, Greco, Hallfredsson; Juanito Gomez (dal 29' s.t. Siligardi), Toni, Jankovic (dal 38' s.t. Pazzini).
(Gollini, Vencato, Bianchetti, Winck, Albertazzi, Viviani, Laner, Checchin, Zaccagni).
All. Mandorlini

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Castan, Torosidis; Pjanic, De Rossi (dal 20' s.t. Keita), Nainggolan; Gervinho (dal 38' s.t. Ibarbo), Dzeko, Salah (dal 20' s.t. Iago).
(De Sanctis, Lobont, Gyomber, Anocic, Paredes, Uçan, Machin, Totti, Ljajic)
All. Garcia

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.
RETI: 61' Jankovic, 66' Florenzi
NOTE: ammoniti Souprayen, Gomez, Castan per gioco scorretto


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Florenzi
Il servizio
 






C'ERO PURE IO!




GIANFRANCO
Erano quasi 25 anni che non andavo al Bentegodi lato Verona, precisamente da un movimentato Verona-Roma del 1 settembre 1991….
I numerosi intermezzi sponda Chievo sono stati sempre piacevoli scampagnate, ma in questo caso, anche se i tempi sono cambiati, un po’ di prudenza non guasta. Quindi dopo il pranzo in una trattoria turistica del centro, con la macchina opto per un largo giro che conduca allo stadio arrivando direttamente dal lato ospiti. Per le tifoserie in trasferta a Verona è disponibile il parcheggio recintato tra il palazzetto dello sport e lo stadio con accesso diretto al settore ospiti, quindi tutto tranquillo in attesa dell’ingresso con giusto qualche capolino di staffettisti scaligeri in motorino in ricognizione.
Ci viene riservato il semianello centrale e viene aperto anche il superiore, saremo circa 2.000 con, e ciò mi sorprende, molti bambini, evidentemente ormai il tempo ha stemperato anche questa trasferta.
Sono proprio tre quattro file sopra lo striscione di riferimento e quindi, ovviamente, in quella zona il tifo è costante, anche se spesso guardandomi intorno vedo una buona partecipazione dell’intero settore. In definitiva una prestazione dignitosa anche se, ovviamente, il progressivo impoverimento del colore, rende improponibile ogni paragone col passato. Durante la partita, noto in tevere lato settore ospiti un manipolo di veronesi, probabilmente vecchi ultras che tifano, scambiano qualche insulto, esibiscono sciarpe laziali, bene così… nel secondo tempo tirano fuori anche una pezza per ricordare Peppone, personalmente gli batto le mani ma non so quanti nel settore si siano accorti di questo ricordo.
Al termine si rimane come da prassi nel settore, sento giusto un paio di petardi esplodere ma non so quanto lontano dallo stadio. Circa un’ora dopo la fine della partita vengono aperti i cancelli e nel tornare al parcheggio si sente il coro “verona verona” provenire dal piazzale vicino. Non so quantificare quanti fossero, comunque dal nostro lato quasi indifferenza, giusto un verona verona vaff… più goliardico che provocatorio. Tutto finisce lì.
Da segnalare all’ingresso il divieto imposto a tre ragazzi di entrare con una T-shirt riportante la scritta LAZIO MERDA e che ho rivisto a torso nudo all’uscita.
Riparto, da solo, i miei amici avevano organizzato la trasferta prima di me e quindi avevano già il biglietto del treno, in autostrada nottetempo mi ritrovo a tenermi sveglio canticchiando i nostri cori e sorrido pensando che in fondo anche superati abbondantemente i 50 si possono passare belle domeniche macinando km….

Comunicato Settore Est Hellas Verona


NOI SIAMO IL VERONA

NOI SIAMO GIALLOBLU

Ci siamo, si ricomincia. Finalmente.

Con questo breve scritto vogliamo portare all’attenzione dei tifosi veronesi un elemento passato un po’ troppo in sordina in questi mesi estivi.

Non si tratta di una critica alla società sul piano tecnico, non è il nostro campo, lo lasciamo agli addetti ai lavori. Noi ci impegniamo come sempre a sostenere la squadra anche quando da altri settori del Bentegodi si alzano fischi e mugugni di gente che non ha ben capito cosa significhi tifare Hellas Verona.

Sono gli stessi che si esaltano per un nome altisonante scritto sulla maglia, a noi basta che quella maglia sia sempre onorata col sudore e l’impegno che merita il nostro ultracentenario Verona.

Siamo nel 2015 è vero, ne siamo consapevoli come lo siamo che il calcio e il modo di gestire una società calcistica siano completamente differenti rispetto a qualche anno fa. Da Veronesi però non possiamo accettare in silenzio la perdita e lo svilimento della nostra Identità e Tradizione con la perdita e il mutamento dei nostri simboli e colori. La Società operi come meglio crede per la gestione e il futuro ma si ricordi che alle spalle ha più di 100 anni di storia e una Tifoseria ben diversa dalle altre, disponibili ad accettare supinamente la perdita delle proprie radici in cambio del Top player da copertina o del centro commerciale a tema, di uno stupido speaker che ci vuole dare i tempi del tifo o che si aspetta che ripetiamo a comando il nome di chissà quale idolo. L’internazionalizzazione del “brand Hellas” non deve far dimenticare che Noi siamo il Verona, l’Hellas Verona 1903 , l’unica squadra che rappresenta in toto la città e la provincia scaligera.

IDENTITA’ E TRADIZIONE CON I NOSTRI SIMBOLI E COLORI!

SETTORE EST




I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA

 






corrieredellosport.it

Verona-Roma 1-1: Florenzi risponde a Jankovic

Il primo anticipo di campionato finisce in pari. Grandissima occasione per Pjanic nel finale ma il bosniaco sbaglia

VERONA - Dopo tanto parlare di mercato, ecco il primo responso dal campo: nella prima partita di serie A, la Roma pareggia 1-1 sul campo del Verona. Succede tutto nella ripresa: sblocca Jankovic, risponde Florenzi. I giallorossi mostrano gli stessi difetti della scorsa stagione: possesso palla sterile e a tratti difficoltoso a centrocampo, poche idee davanti. In più la difesa è ancora da registrare. Bene Dzeko, che ha fatto vedere tutte le sue qualità: poco servito però il bosniaco che raramente si è trovato faccia alla porta. Un po' in ombra Salah, che ha trovato pochissimi spazi in avanti. La Roma dovrà crescere e in fretta: la prossima settimana c'è già la Juve. 

DE ROSSI SALVA - Garcia preferisce Gervinho a Iago Falque in attacco, titolarissimi Dzeko e Salah con Totti in panchina. Stessa sorte per Pazzini nel Verona: Mandorlini schiera Jankovic e Juanito Gomez con Toni. I giallorossi ci mettono un po' ad entrare in partita. Soprattutto la fase difensiva sembra non ancora registrata. Davanti la sensazione è che quando la palla finisce sui piedi di Dzeko può succedere di tutto. L'impatto del bosniaco con il campionato italiano è ottimo: di testa la prende quasi sempre, è bravo nelle sponde di prima e si fa apprezzare anche per qualche recupero dietro. La vita per gli attaccanti romanisti però è dura: il Verona corre moltissimo, è aggressivo e dietro è molto coperto. L'occasione più clamorosa del primo tempo è dei padroni di casa: De Rossi salva sulla linea su un colpo di testa di Jankovic. 

PJANIC SBAGLIA - Dieci minuti di ripresa e Szczesny è chiamato ad un doppio intervento difficile dopo un errore di Manolas. La Roma fa una grande fatica a creare gioco: troppi gli errori nei passaggi, il Verona riesce a recuperare tantissimi palloni a centrocampo. Al 61' arriva il gol dei padroni di casa: cross di Hallfredsson dalla trequarti, Jankovic sbuca alle spalle di Torosidis e a pochi passi dalla porta non sbaglia. Garcia interviene: dentro Keita e Iago Falque, fuori De Rossi e Salah. La Roma pareggia al 66': il destro di Florenzi da fuori area finisce nell'angolino, con il portiere Rafael colpevole. Nei minuti finali entrano anche Ibarbo e Pazzini. L'occasione vera capita sui piedi di Pjanic al 90': il bosniaco a tu per tu con Rafael si fa parare il sinistro che poteva regalare i tre punti alla Roma. Finisce 1-1.


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