Coppa Italia - Ottavo di finale
ROMA - SPEZIA 0-0 (2-4 d.c.r.)
Roma, Stadio Olimpico,
mercoledì, 16 dicembre 2015

ore 14.30

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Tifo Roma:
Inesistente.
Sud con 800 persone circa, Tribuna Tevere vuota per la massima parte.
In totale 5600 romanisti.
Fischi alla fine del 1° tempo, del 2° tempo, del 1° tempo supplementare e del 2° tempo supplementare. Un "ciavete rotto er cazzo" mentre De Rossi tirava il suo rigore e uno ancora prima.
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i se
Tabellino partita:
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Rüdiger, Castan, Emerson (79′ Digne); Pjanic, Vainqueur (64′ De Rossi), Uçan ; Iturbe (60′ Florenzi), Dzeko, Salah.
A disp.: Szczesny, Lobont, Manolas, Gyomber, Digne, D’Urso, Nainggolan, Sadiq, Falque, Di Livio.
All. Garcia.

Spezia (4-4-2): Chichizola; Martic, Valentini, Terzi, Migliore; Misic (78′ Ciurria), Brezovec (66′ Juande), Canadjija, Situm; Catellani (98′ Acampora); Nenè.
A disp.: Sluga, Coric, Postigo, Milos, Piccolo, Rossi, Errasti, Tamas, Dentello Azzi.
All. Di Carlo.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Assistenti: Vuoto e Paganessi.
IV uomo: Pezzuto.

NOTE Ammoniti 20′ Uçan, 34′ Terzi, 35′ Nenè, 40′ Vainqueur, 91′ Ruediger Spettatori: 7.167

SEQUENZA RIGORI: Pjanic (R) traversa, Terzi (S) gol, Dzeko fuori, Nenè gol, De Rossi gol, Juande gol, Digne gol, Acampora gol

Tifo Ospiti:
Giungono a Roma in 1600, vengono perquisiti con i sistemi gabrielleschi, si sistemano nella metà della Nord che dà verso la Monte Mario e fanno un gran tifo. Sciarpate, battimani e forti cori, tanto da fare da eco con la Sud vuota, come accadde a noi a Milano qualche anno fa con l'Inter. Tifoseria da serie A.
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Match Program
FOTOTIFO




































Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
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VIDEOTIFO
 
  Spezzini
 


Inizio Partita
Tifo Spezia 1
Sciarpata Spezia
Tifo Spezia 2
Tifo Spezia 3
Tentato coro dagli occupanti della Curva Sud
C'avete rotto er cazzo durante il rigore di De Rossi
Fine Partita


FOTOCALCIO
     











VIDEOCALCIO

Tutti i rigori Ultimi rigori
 


     

Pur aderendo alla protesta (quest'anno solo la gara di fine agosto contro la juve), decidiamo di andare a vedere Roma-Spezia, che per avversario, torneo, diretta TV, orario e giorno settimanale si preannuncia come il punto più estremo nella desertificazione dello stadio (almeno fino ad ora...), evento che pare opportuno documentare.
 
Ridicoli, anzi grotteschi i quadruplici minuziosi controlli e perquisizioni agli ingressi (stiùart+polizia, tornello, stiùart+polizia), ancora più rigorosi che nell'unico precedente stagionale di Roma-juve; arrivano a far estrarre dalle tasche e spiegare la sciarpa ripiegata in tasca, per verificare che non vi fossero armi: niente di più probabile, infatti, che pericolosi tifosi di mezz'età e colla pancia, involgano kriss e candelotti di dinamiti nelle loro sciarpe (che spuntano dalle tasche). Però vuoi mettere? L'eroico poliziotto/stiùart ci fa un figurone con la poliziotessa/stiuertéssa lì vicino. Avete presente i pavoni e le oche?
 
Si entra mentre finisce "Roma Roma": in Sud qualche centinaio di "imboscati", presumo attratti più che dalla nobiltà del settore, dai 5 Euro di costo del biglietto. Tevere quasi vuota, tutti raggruppati al centro e un po' nel parterre a 10 Euro.  Monte Mario meno vuota (!) del previsto, forse per i prezzi non assurdi, come di solito.
 
Ottima presenza spezzina per numero, colore e tifo: gli dare un 8, 8½. Cori quasi costanti, battimani, sciarpate, coreografia. Veri padroni dello stadio, grazie all'assenza della Curva Sud e dei tifosi che sostengono la squadra. E qui faccio un inciso: coloro che dicevano che tanto gli ultras erano inutili alla squadra anzi rappresentavano il male della Roma, ora dicono che è colpa loro che la quadra non va e che sbagliano a non tifare (loro però mica lo fanno!). Fàcciano pace con il cervello: due affermazioni contrarie, non possono essere vere entrambe!
 
Prestazione sul campo abbastanza indecorosa, ma di questo qui non voglio parlare.
 
Molti fischi durante la gara, incoraggiamento zero (un solo tentativo di coro, partito dalla Tevere bassa verso la Sud)... ci stiamo un po' "illazialendo"? Dopo i due rigori sbagliati (e tirati malissimo), molti gridavano a Daniele di sbagliare (oltre al coro "C'avete rotto er cazzo"), altri invocavano Totti o la formazione primavera nelle prossime gare. Alla fine nemmeno fischi: chi non se ne andato subito, si è fermato a vedere la bella scena di esultanza calciatori e tifosi spezzini e ad applaudire gli ospiti (sebbene ieri era davvero troppo facile per chiunque fosse venuto in gita all'Olimpico).
Visto questo "spettacolo" ieri è stata la mia ultima partita per questa stagione e per quelle a venire (se non cambia qualcosa nella repressione e se non ci saranno nuove forme di protesta e di lotta civile).
C'è solo la ROMA!
Livio


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corrieredellosport.it

Roma-Spezia 2-4 (dopo i calci di rigore): liguri ai quarti

Clamorosa eliminazione dei giallorossi: Pjanic e Dzeko sbagliano i rigori decisivi

di Davide Palliggiano

mercoledì 16 dicembre 2015 16:58

ROMA - La luce, in fondo al tunnel, proprio non si vede. E se contro il Napoli sembrava che la Roma intravedesse un barlume, contro lo Spezia è ripiombata nel buio totale. Eliminata dalla Coppa Italia da una squadra di Serie B e all'Olimpico, per giunta. Senza reti dopo 120 minuti, punita ai calci di rigore contro una squadra, quella ligure, venuta nella Capitale per la partita della vita, come giusto che fosse. E ai quarti ci sarà Spezia-Alessandria. Sì, Spezia-Alessandria. 

TURN OVER, MA NON TROPPO - Garcia cambia la difesa, con le novità Maicon, Castan ed Emerson Palmieri. A centrocampo spazio ad Uçan con Vainqueur e Pjanic. In avanti Dzeko, Iturbe e Salah. Nello Spezia, assente Calaiò, in attacco Di Carlo schiera la coppia Catellani-Nenè.

PIU' SPEZIA - La Roma, stavolta, fa la partita. E ci mancherebbe. Ma è lo Spezia ad avere le occasioni migliori nel primo tempo. Brezovic ci prova due volte da fuori, senza troppa precisione. La squadra di Di Carlo è brava a distendersi in contropiede, non lo è altrettanto quella di Garcia nel costruire azioni a difesa schierata. L'unico tentativo arriva al 25', quando Uçan scarica un destro dai 20 metri che non termina troppo lontano dalla porta di Chichizola. Un minuto dopo l'occasione più grande è dei liguri: De Sanctis non è perfetto sul tiro di Catellani, Nené sembrerebbe pronto a punire i giallorossi, ma Castan chiude con un guizzo.

DZEKO, QUASI GOL - La Roma trova pure il vantaggio, ma per questione di centimetri il gol di Dzeko, scattato sul filo del fuorigioco sul filtrante di Uçan, viene annullato (35').

LA GENTE MORMORA - Il primo tempo si chiude tra i mugugni dei 7.167 paganti dell'Olimpico, che nella ripresa provano ad alzare la voce e a spingere i giallorossi. L'effetto non è quello desiderato, perché lo Spezia si chiude bene, anche quando Pjanic e Salah provano a velocizzare la manovra. Passa un'ora e Chichizola ha ancora i guanti di un candore imbarazzante.

DENTRO FLORENZI - A mezz'ora dalla fine, ecco il primo cambio: dentro Florenzi per Iturbe (all'ultima in giallorosso?), poi tocca a Vainqueur lasciare il posto a De Rossi (64'). Ne nasce un'occasione buona (ma dal coefficiente alto) per Salah, che di destro spara alto da posizione angolata.

EPIC BREZO - Di Carlo risponde togliendo uno dei migliori: fuori Brezovic, dentro Juande (66'). Non che cambi molto, perché il canovaccio è sempre lo stesso: la Roma fa girare palla, lo Spezia prova a ripartire, quando può. Ne nasce, dopo un'azione manovrata, un colpo di testa debole e centrale di Maicon (71'). Garcia cambia anche l'esterno sinistro: Emerson Palmieri lascia il posto a Digne (79').

RUEDIGER DECISIVO - Uçan sbaglia di tutto, ma se c'è qualcuno nella Roma che non ha deluso nelle ultime due partite, quello è Ruediger, che salva in extremis sui tiri di Catellani (81') e poi su Situm (82'). I giallorossi rispondono con alcune prevedibili scucchiaiate a centro area che non trovano mai Dzeko. E allora Uçan, stavolta con lucidità, prova a sorprendere Chichizola con un destro a giro da fuori area abbastanza telefonato. Si va ai supplementari.

SUPPLEMENTARI - Così come il colpo di testa di Dzeko (su cross di Pjanic) al 97'. Il bosniaco prova anche ad arretrare per dare una mano alla squadra: impegno commovente, ma ben poco efficace quando si tratta di essere pericoloso nell'are avversaria. Ne esce fuori una lenta agonia per entrambe le squadre: lo Spezia alla ricerca dei calci di rigore, la Roma a caccia di un gol che non arriva, perché i due centrali, Terzi e Valentini, giocano la partita della vita e la Roma, così come lo Spezia, fisicamente arriva a pezzi al 120'. Si va, inevitabilmente, ai calci di rigore.

RIGORI - Ai rigori succede l'irreparabile. Pjanic prende la traversa, Dzeko tira alto, De Sanctis non ne para uno. Ai quarti di finale, contro l'Alessandria, ci sarà lo Spezia.


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