XXXVII giornata
ROMA - JUVENTUS 0-1
Roma, Stadio Olimpico,
domenica, 11 maggio 2014

ore 17.45

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Tifo Roma:
Dopo i fatti della finale di Coppa Italia, la Curva Sud rimane in silenzio senza striscioni e bandiere sia per i primi 30' del primo tempo che per gli stessi minuti del secondo: non sono state fatte entrare le aste delle bandiere. Dopo di che, cori contro le forze dell'ordine e contro i napoletani, con conseguenti battibecchi con i distinti sud. Non ci sono striscioni "celebrativi" di quanto avvenuto ma solo un "Forza Daniele" in Sud e un "Daje Daniè" in Nord. Stadio abbastanza pieno.
i se
Tabellino partita:
ROMA (4-3-3):
 Skorupski; Torosidis, Benatia (26' st Toloi), Castan, Bastos; Pjanic, De Rossi (9' st Taddei), Nainggolan; Gervinho, Totti, Destro (34' st Florenzi).  A disp.: De Sanctis, Lobont, Maicon, Dodò, Ljajic. All.: Rudi Garcia
JUVENTUS (3-5-2):
 Storari; Barzagli (29' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Padoin (38' st Marchisio), Asamoah; Tevez, Llorente (29' st Osvaldo). A disp.: Buffon, Rubinho, Isla, Pepe, Ogbonna, Peluso, Quagliarella, Giovinco. All.: Conte
Arbitro: Russo
Ammoniti: Chiellini, Destro, Pjanic, Totti, Torosidis
Reti: 49' st Osvaldo

Tifo Ospiti:
Circa 1000 gli juventini che, ovviamente, celebrano il tricolore.
Non particolarmente facinososi, si indispettiscono solo quando un bombone esplode tra le loro fila, ferendo - almeno così sembra tifoso bianconero, portato via a braccia da due stewards.



FOTOTIFO

(biglietto fatto su web)



































































Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
http://www.lamiaroma.it
http://www.romaclubwind.it
www.giallorossi.it
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  Il servizio
 


     

C'ERO PURE IO!
     

Arriviamo nel parcheggio zona Curva Nord intorno alle 14.20, alle 14.40 siamo davanti al prefiltraggio. Mentre andavamo, abbiamo sentito alla radio che i cancelli sarebbero stati aperti solo due ore prima dell’inizio, mentre pensavamo che, a causa del bombardamento mediatico sui rischi per l’ordine pubblico ecc., avrebbero aperto prima. Ci si sdraia un po’ al sole presso la statua di Pomodoro (la palla della Farnesina). Verso le 16, finalmente, aprono (solo un cancello!). Avventuratosi oltre i tornelli un tifoso-turista (?), cinese o filippino, con maglia ed altri orpelli bianconeri, viene intercettato da un paio di stiuart che lo dirottano nel settore ospiti. Nello stadio, che va riempiendosi, solite canzoni a tutto volume, che rompono i cojoni non poco. Primi scambi canori con gli ospiti, e poi varie iniziative pubblicitario-sportive, con non so quale premiazioni di ragazzi, ed esortazioni dello speaker ad applaudire, abbastanza ignorato, almeno nella curva. Ci si aspettava, come contro il milan, la presenza di majorettes, che allora erano state salutate con un incoraggiante «Tutte zoccole / tutte zoccole!» (cantato anche da molte tifose). Strootman esce sul campo giustamente applaudito e poi va al settore famiglie per la gioia dei bimbi presenti (e dei loro genitori). Molto applaudito un ragazzo che dalla parte opposta arriva alla vetrata verso gli ospiti, tenendo ben visibile durante tutto il percorso e poi sulla vetrata stessa una sciarpa del Benfica. Finalmente entrano le squadre per il riscaldamento, prima i portieri ospiti, fischiatissimi. Vengono messe le canzoni ‘Semo romani’ di Fiorini e Campo Testaccio. All’annuncio delle formazioni perplessità condivise per Skorupsky in porta. Giustamente molti si astengono dall’applaudire, non ostante le sollecitazioni dello speaker, Pallotta e Zanzi (ricordiamo che ci hanno tolto il vero stemma della Roma) venuti a fare un po’ di passerella. Ho temuto – e certo tra quelli che hanno qualche anno di Roma sul groppone non sarò stato l’unico – questi festeggiamenti anticipati, che, come volevasi dimostrare, portano spesso jella. Belli-capelli Conte risulta, ovviamente, il più fischiato della sua combriccola.

Brutta, poiché meramente mercantile, l’iniziativa dei mega-striscioni di Sky (casualmente orientati verso la Monte Mario!) per incarnierare clienti in vista della prossima stagione, guarniti all’uopo da ruffiane strisce giallo rosse (giallo si fa per dire: il solito arancione ecc.), che coprono praticamente tutto il campo.

Alcune riflessioni sullo sciopero del tifo 1) Non ne ero al corrente, poi ho letto che è stato motivato dal divieto delle guardie di portare all’interno dello stadio bandiere e stendardi, e dunque ieri, come protesta, ci poteva stare; 2) Forse 30 minuti è stata una durata eccessiva, che ha lasciato troppo spazio agli ospiti; trattandosi di un gesto simbolico, una ventina di minuti probabilmente sarebbe bastata; 3) Un po’ incomprensibile la reiterazione per i primi 30 minuto del secondo tempo: che io ricordi, quando si erano attuate forme di protesta di questo tipo, non erano state riproposte nel corso della gara; 4) Detto questo, trovo ridicoli quei tifosi che si sono ‘indignati’ per la mancanza di cori, molti dei quali presumo rimangano solitamente in silenzio a guardare la partita, lasciando che altri tifino. Spesso gli ultras sono criticati o guardati con sospetto, ma se non si dànno da fare loro … Così stanti le cose non si può dire molto sul tifo romanista. Da segnalare, oltre ai cori per gli ospiti, tra cui spesso menzionato Chiellini-penzo-che-perda (purtroppo nessuno ha lanciato «Ma la coppa dove sta?», che sarebbe stato opportunissimo nella circostanza), numerosi quelli fatti da tifosi appassionati di vulcanologia, che ricordavano le proprietà disinfettanti del calore ed in particolare delle colate laviche sul vibrione del colera. Ora che ci penso dovevano essere presenti anche dei sismologi, che cantavano circa gli effetti dei terremoti sulla popolazione, nonché dei cinofili, che sottolineavano come i nostri amici a quattro zampe rifuggano all’avvicinarsi di individui maleodoranti. Si è udito, inoltre, «Noi non siamo anconitani!», sebbene non si sia del tutto certi circa l’inizio della parola finale. Non tutti hanno partecipato a tali cori, sebbene mi pare che nessuno li abbia contestati o fischiati, almeno in Curva Nord. Per la cronaca se ne sono sentiti di analoghi almeno un paio di volte dalla Curva Sud. Dopo il fischio finale molti non rimangono per salutare la squadra e se ne vanno.

C'è solo la ROMA!

Livio


Vorrei lanciare una provocazione a coloro che hanno chiamato le radio (e non avrò il coraggio di guardare che cosa possa essere uscito su facebook) dopo la partita schifandosi della Curva Sud: non vi siete forse messi come immagine-copertina o come sfondo del cellulare la coreografia del derby?

Con questo voglio dire solo una cosa - a scanso di equivoci: non bisogna sempre e comunque essere d'accordo con quello che fanno i ragazzi della Sud (ci mancherebbe!) ma non li si può nemmeno idolatrare quando fanno qualcosa che piace e mettere alla gogna quando fanno qualcosa che non piace.
Come dissi tu diversi anni fa Lorenzo, gli ultras "non sono macchine a gettone". Si può non condividere qualche comportamento (sacrosanto) e lo si può anche tranquillamente dire (ancora più sacrosanto)... ma buttare m***a no, è irrispettoso. E non essere d'accordo e mancare di rispetto sono due cose un bel po' diverse. E questa Curva, che dal 2011 - da quando è iniziato questo "nuovo corso - nonostante la repressione non ha MAI fatto mancare il sostegno alla squadra anche in annate "decisamente meno gloriose" di questa, tutto si merita meno che non ricevere rispetto.


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 










Corrieredellosport.it

Osvaldo beffa la Roma. Juve record: 99 punti

La squadra di Conte batte i giallorossi all'Olimpico con un gol dell'ex al 94'. Conte centra un incredibile record di punti. Palo di Pogba. Roma, gol annullato a Torosidis. Giallo per una gomitata di Chiellini a Pjanic non vista dall'arbitro Russo

ROMA - Un gol del fischiatissimo ex Osvaldo fa entrare la Juventus nella leggenda. I bianconeri battono anche la Roma all'Olimpico /(primo ko interno per gli uomini di Garcia) e l'1-0 arrivato al 94' permette a Conte di centrare i 99 punti, record assoluto in un campionato italiano. E' stata una grande sfida, quella fra le due protagoniste assolute di questo torneo. Roma e Juventus si divertono e danno vita ad un incontro di grande spessore, nonostante il risultato sia ininfluente per l'esito dello scudetto, già assegnato agli uomini di Conte. In campo si vedono volti nuovi, come quello di Skorupski, vice di De Sanctis protagonista di una prestazione più che convincente. Nella retroguardia giallorossa c'è Bastos titolare con il rientrante Destro in avanti al fianco di Totti e Gervinho. Conte dà spazio a Padoin e Storari con Tevez-Llorente come coppia d'attacco.

Il primo brivido lo regala Tevez 15' con una grande azione personale in area giallorossa. L'attaccante argentino tarda troppo la conclusione e Benatia riesce a recuperare. La sfida è vivace fin dai primi istati. Gervinho, motorino perpetuo e perenne spina nel fianco della retroguardia bianconera inanella assist a profusione per i compagni ma prima Naniggolan e poi Torosidis non riescono a colpire. Il greco al 17' segna ma l'arbitro Russo annulla per fuorigioco per un evidente colpo di braccio. Totti e Chiellini regalano un confronti sempre ai limiti del cartellino, scambiandosi colpi non proprio amichevoli. Al 22' è il capitano giallorosso ad esaltare i riflessi di Storari con una bomba scagliata dal limite. La Juve si vede con Llorente di testa e Pogba che al 45' colpisce in pieno un palo. Nella ripresa i ritmi calano ma la ROma continua a spingere alla ricerca del gol del vantaggio. Al 49' Torosidis entra di prepotenza in area juventina e scarica una botta che Storari devia con prontezza di riflessi. La Juve si vede solo con Lichtsteiner che sfiora il vantaggio a metà ripresa. A dieci minuti dalla fine è ancora Storari ad opporsi ad una doppia conclusione di Nainggolan e Florenzi. Conte mette in campo Caceres, Marchisio e Osvaldo e proprio quest'ultimo risulterà decisivo al 94' con un destro preciso sotto l'incrocio su assist di Lichtsteiner (con Tevez in posizione dubbia di fuorigioco).

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