JUVENTUS/ROMA 4-0
Torino, Juventus Stadium 
22 aprile 2012
ore 20.45

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Tabellino partita:

JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (67' Giaccherini), Pirlo, Marchisio, De Ceglie, Quagliarella (61' Del Piero), Vucinic (57' Borriello). A disp: Storari, Caceres, Pepe, Matri. All.: Conte
ROMA:
Stekelenburg (26' esp); Rosi, De Rossi, Kjaer, José Angel; Perrotta, Gago, Marquinho; Pjanic (61' Lamela); Osvaldo (57' Bojan), Borini (27' Curci). A disp.: Heinze, Greco, Taddei, Totti.  All.: Luis Enrique.

Arbitro:
Bergonzi. Assistenti: Niccolai e Di Liberatore. Quarto uomo: Damato.

Reti:
4' Vidal (J), 8' Vidal (J), 29' Pirlo rig. (J), 52' Marchisio (J)
Ammoniti:
 Quagliarella (J), Bojan (R)

Espulso:
 Stekelenburg (R)


 

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ROMA - La Juve strapazza la Roma: 4-0. Non c'è stata partita a Torino: troppo forte la squadra di Conte, che sovrasta i giallorossi sul piano fisico, del gioco e del carattere. Nei primi 25 minuti la Roma è già sotto di tre gol e con un uomo in meno.
Dopo la doppietta di Vidal nei primi 8 minuti Stekelenburg esce su Marchisio e l'arbitro assegna il calcio di rigore. Segna Pirlo e la Roma resta in dieci: 3-0. La Juve passeggia e nel secondo tempo e trova il quarto gol con Marchisio. Luis Enrique si espone alle critiche lasciando in panchina Totti. La gara profuma di scudetto per la straordinaria Juve di Antonio Conte ora a +3 sul Milan.

Luis Enrique non si arrende: «Juve troppo forte ma io credo ancora nel terzo posto». Conte sorride: «A 5 giornate dal termine stiamo vivendo una stagione straordinaria. La società mi aveva chiesto di conquistare la Champions, operazione riuscita, ora sognamo un po' più in grande. Cavalchiamo questo sogno, ho dei ragazzi straordinari».


La partita azione per azione.

Un minuto di silenzio per Morosini. Al 5° Vidal intercetta una palla in uscita dall'area della Roma e incrocia benissimo: 1-0. Conclusione imparabile alla destra di Stek. I giallorossi sbagliano il disimpegno, la difesa parte male. Al 7° ancora Vidal. De Rossi perde un contrasto in mediana, Vucinic avanza per vie centrali e serve, leggermente decentrato Vidal: 15 metri, diagonale destro di prima intenzione e rete alla destra di Stekelenburg: 2-0. Roma disorientata: torna l'incubo della trasferta di Lecce. La Juve con due azioni ha fatto due gol. Al 15° botta da lontanissimo di José Angel, alta. E' il solo tiro in porta della Roma. Al 19° punizione cross di Pirlo, Chiellini non arriva alla deviazione di testa: altro brivido per la Roma. Al 23° tiro di Pjanic deviato da Marchisio. Angolo. Batte Pjanic, la difesa della Juve neutralizza e riparte. Al 25° Stek esce su Marchisio, lo juventino cade: l'arbitro assegna il calcio di rigore. Il contatto c'è ma l'espulsione è esagerata perché non era chiara occasione da gol. Entra Curci, esce Borini. Batte Pirlo. Curci para, ma non può nulla sulla ribattuta: 3-0. Al 31° ammonito Quagliarella per fallo su Marquinho. Al 35° azione offensiva confusa della Roma, interrotta da Chiellini. I giallorossi sono in affanno: subiscono la corsa e il gioco della Juve. De Ceglie spara dal limite: palla fuori di poco alla destra di Curci.

Secondo tempo


La Roma in dieci ormai deve cercare di limitare i danni. La Juve potrebbe puntare a gestire la partita, ma non è ancora sazia nonostante il meritato 3-0. La Roma finora ha fatto una figuraccia: poca personalità, poca grinta e poca corsa. Al 3° destro di Vucinic fuori di poco. Si scalda Del Piero. Al 7° assist-stop di Vucinic per Marchisio, che spara dal limite sul secondo palo: 4-0. Juve padrona. Lezione scudetto alla Roma e prova di forza mostruosa della squadra di Conte. Fa effetto vedere Totti in panchina, la Juve di questa sera è una squadra potente, muscolare, compatta, ben messa in campo: una fabbrica di bel gioco e gol. La Roma non può recriminare sul rigore: non esprime gioco, fatica a entrare in partita, anche il possesso di palla stavolta latita. Al 11° entra Bojan, esce Osvaldo. Esce Vucinic, entra Borriello. Osvaldo discute in campo prima di uscire e poi non stringe la mano al dirigente giallorosso che accompagna l'ingresso di Bojan. Al 15° entra Del Piero, esce Quagliarella. Lamela al posto di Pjanic. Al 21° entra Giaccherini, esce Vidal. Al 25° Marchisio calcia scivolando, bravissimo Curci a evitare il quinto gol. Roma umiliata e senza scuse, la Juve non molla la presa e continua a tenerla sotto pressione. Finisce così. Altra batosta per la Roma dopo Lecce e tredicesima sconfitta per Luis Enrique.

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