|

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
|
ROMA - La Juve strapazza la
Roma: 4-0. Non c'è stata partita a Torino: troppo
forte la squadra di Conte, che sovrasta i giallorossi sul
piano fisico, del gioco e del carattere. Nei primi 25
minuti la Roma è già sotto di tre gol e con
un uomo in meno.
Dopo la doppietta di Vidal nei primi 8 minuti Stekelenburg
esce su Marchisio e l'arbitro assegna il calcio di rigore.
Segna Pirlo e la Roma resta in dieci: 3-0. La Juve
passeggia e nel secondo tempo e trova il quarto gol con
Marchisio. Luis Enrique si espone alle critiche lasciando
in panchina Totti. La gara profuma di scudetto per la
straordinaria Juve di Antonio Conte ora a +3 sul Milan.
Luis Enrique non si arrende: «Juve troppo forte ma
io credo ancora nel terzo posto». Conte sorride:
«A 5 giornate dal termine stiamo vivendo una
stagione straordinaria. La società mi aveva chiesto
di conquistare la Champions, operazione riuscita, ora
sognamo un po' più in grande. Cavalchiamo questo
sogno, ho dei ragazzi straordinari».
La partita azione per azione.
Un minuto di silenzio per Morosini. Al 5° Vidal
intercetta una palla in uscita dall'area della Roma e
incrocia benissimo: 1-0. Conclusione imparabile alla
destra di Stek. I giallorossi sbagliano il disimpegno, la
difesa parte male. Al 7° ancora Vidal. De Rossi perde
un contrasto in mediana, Vucinic avanza per vie centrali e
serve, leggermente decentrato Vidal: 15 metri, diagonale
destro di prima intenzione e rete alla destra di
Stekelenburg: 2-0. Roma disorientata: torna l'incubo della
trasferta di Lecce. La Juve con due azioni ha fatto due
gol. Al 15° botta da lontanissimo di José
Angel, alta. E' il solo tiro in porta della Roma. Al
19° punizione cross di Pirlo, Chiellini non arriva
alla deviazione di testa: altro brivido per la Roma. Al
23° tiro di Pjanic deviato da Marchisio. Angolo. Batte
Pjanic, la difesa della Juve neutralizza e riparte. Al
25° Stek esce su Marchisio, lo juventino cade:
l'arbitro assegna il calcio di rigore. Il contatto
c'è ma l'espulsione è esagerata
perché non era chiara occasione da gol. Entra
Curci, esce Borini. Batte Pirlo. Curci para, ma non
può nulla sulla ribattuta: 3-0. Al 31° ammonito
Quagliarella per fallo su Marquinho. Al 35° azione
offensiva confusa della Roma, interrotta da Chiellini. I
giallorossi sono in affanno: subiscono la corsa e il gioco
della Juve. De Ceglie spara dal limite: palla fuori di
poco alla destra di Curci.
Secondo tempo
La Roma in dieci ormai deve cercare di limitare i danni.
La Juve potrebbe puntare a gestire la partita, ma non
è ancora sazia nonostante il meritato 3-0. La Roma
finora ha fatto una figuraccia: poca personalità,
poca grinta e poca corsa. Al 3° destro di Vucinic
fuori di poco. Si scalda Del Piero. Al 7° assist-stop
di Vucinic per Marchisio, che spara dal limite sul secondo
palo: 4-0. Juve padrona. Lezione scudetto alla Roma e
prova di forza mostruosa della squadra di Conte. Fa
effetto vedere Totti in panchina, la Juve di questa sera
è una squadra potente, muscolare, compatta, ben
messa in campo: una fabbrica di bel gioco e gol. La Roma
non può recriminare sul rigore: non esprime gioco,
fatica a entrare in partita, anche il possesso di palla
stavolta latita. Al 11° entra Bojan, esce Osvaldo.
Esce Vucinic, entra Borriello. Osvaldo discute in campo
prima di uscire e poi non stringe la mano al dirigente
giallorosso che accompagna l'ingresso di Bojan. Al 15°
entra Del Piero, esce Quagliarella. Lamela al posto di
Pjanic. Al 21° entra Giaccherini, esce Vidal. Al
25° Marchisio calcia scivolando, bravissimo Curci a
evitare il quinto gol. Roma umiliata e senza scuse, la
Juve non molla la presa e continua a tenerla sotto
pressione. Finisce così. Altra batosta per la Roma
dopo Lecce e tredicesima sconfitta per Luis Enrique.
|