6 dicembre 2008, ore 15.00
League One
MILLWALL F.C. / BRISTOL ROVERS 3-2



Non è per mitomania che ho deciso di andare a vedere il Millwall. Il fatto è che questo week end sono andato a Londra per vedere il concerto dei Ned's Atomic Dustbin e a Londra giocavano solo il Millwall, il Fulham e l'Arsenal. Visto che in passato avevo già visto le ultime due squadre, la scelta è stata obbligata. Credo che il Millwall sia l'unica squadra del mondo che ha costruito la propria reputazione non tanto sui propri, scarsi, risultati, quanto sulla vivacità (per usare un eufemismo) dei propri sostenitori che negli anni '80 si dividevano con gli acerrimi rivali del West Ham United lo scettro della firm più violenta d'Inghilterra. Dopo aver visto il tragitto per arrivare allo stadio "New Den", che ha sostituito il glorioso "The Den", ho capito il perché.
Ho acquistato i biglietti on line sul perfetto sito della squadra londinese, scegliendo la fila A del West Stand, in modo da poter osservare entrambe le tifoserie.
Decido di arrivare in loco per le 14.00, visto che il calcio di inizio è fissato alle 15.00. Prendo la Jubilee Line e scendo a Canada Water, ultima fermata utile per avvicinarsi allo stadio di Londra Sud. Dopo di che, chiedendo ogni 500 metri a qualche passante e dopo 30 minuti di cammino a passo svoleto, giugno finalmente a Zampa Road, dove nascosto tra le abitazioni che il New Den, preannunciato da furgoni di Polizia e gendarmi a cavallo.
VIcinissimo allo stadio c'è una specie di pub ufficiale del Millwall e - incastonato nelle mura dello stadio - il negozio ufficiale della squadra, affollato all'inverosimile e con una ricchezza di oggetti stilisticamente perfetti che mettono a dura prova la mia resistenza psichica all'acquisto.
Niente male per una squadra di serie C. Prima di arrivare l negozio, tuttavia, c'è una bancarella non ufficiale con prodotti esattamente identici senza indianini e borate varie e, poco più in là, lo stand con in vendita a tre sterline il programma ufficiale della partita, che acquistano quasi tutti.
Il box office dove ritirare il proprio biglietto è sulla destra del West Stand. Consegno la ricevuta e in trenta secondi ho il tagliando tra le mani.
Entro dai consueti strettissimi tornelli, gli stewards mi danno un'occhiata e vedendomi stranieri evitano proprio di perquisirmi. L'interno dello stadio è veramente bello. In muratura, dipinto in bianco e blu, con delle televisioni sintonizzate sul Millwall Channel e, su un lato del muro, l'nagolo del ricordo, con delle targhe dedicate ai tifosi del Millwall scomparsi. Mi mangio un hot dog al bar interno e mi scolo una birretta: è possibile servire birra (alcolica) fino a 15 minuti prima della partita, ma non si possono portare bevamde alcoliche all'interno degli spalti.
Mi seggo al mio posto e lì c'è l'unica pecca: come ho fatto io diverse volte in Tribuna Tevere, si avvicina un tipo più o meno della mia età che mi fa "Questo posto è occupato, sono abbonato", probabilmente pensando di avere a che fare con il solito turista del ca***, come peraltro in effetti ero.
Incredibilmente, il mio biglietto aveva lo stesso posto dell'abbonato. Gli dico che avrei chiesto allo steward come fare ma lui mi dice che il posto è della moglie, che non era venuta allo stadio e che quindi non c'era alcun problema.
Sono in prima fila, diviso dal campo solo da un muretto che mi arriva al ginocchio.
Alla partita assisteranno 8.100 spettatori circa ed ho l'impressione che la "vecchia guardia" dei tifosi del Millwall sia prorpio nel mio stesso settore, ormai avvilita dal clima degli stadi britannici.
In effetti la curva di casa assiste alla partita seduta suin propri seggiolini. Quelle poche decine di unità che - assai sporadicamente - fanno il tifo, si collocano in alto, in modo da evitare che gli altri spettatori debbano alzarsi in piedi.
Lo stesso accade per il settore del Bristol Rovers, collocato alla mia sinistra, dove i tifosi più caldi si mettono in alto e sfottono i Millwall cantando "Shall we sing/shall we sing/shall we sing a song for you/shall we sing a song for you" (sul motivo di "forza Roma facci un gol"), vale a dire "Possiamo cantare una canzone anche per voi?". Nota di colore che fa capire quanta differenza ci sia tra l'Italia e l'Inghilterra. Fuori dallo stadio c'è una raccolta per gli "eroi britannici", vale a dire i soldati impegnati oltremanica nelle varie missioni militari. Tutti donano qualcosa e vengono addirittura messi al centro del campo di gioco a raccogliere l'applauso di tutti gli spettatori, sia del Millwall che del Bristol Rovers.
L'intervallo è invece allietato da una staffetta che si volge intorno al campo tra ragazzini tifosi del Millwall (con la maglietta della squadra) e ragazzini tifosi del Bristol Rovers (anche con la maglietta della loro squadra, oggi in un improbabile verde con pantaloncini neri invece dei consueti scacchi).
Vincono i ragazzini del Bristol, applauditi dal pubblico di entrambe le parti. Le prese in giro tra tifosi ci sono, anche pèerché sia nella West Stand che nella East Stand ci sono gruppetti da 15-20 tifosi che fanno partire a loro volta i cori, spesso ripresi da quella che dovrebbe essere la curva di casa.
In particolare, nel mio settore alla mia sinistra si colloca quella che ritengo essere una specie di vecchia guardia militante, almeno dalle facce e dall'attenzione loro riservata dai gendarmi locali. Nel freddo pungente, circa 5 gradi, la partita e divertente anche se di basso spessore tecnico. Passa subito il Millwall che, dopo un po', si porta sul 2-0. Sono abbastanza soddisfatto, non per ragioni di tifo visto che non provo nulla ma per aver scommesso 50 euro sulla vittoria londinese. Accorcia le distanze il Bristol Rovers e nel secondo tempo, proprio quando il pareggio sembra imminente, il Millwall fa il 3-1, smorzato da una ultima rete degli ospiti.
La partita finisce 3-2, scarsa atmosfera, se si esclude un poderoso "No one likes us/no one likes us/no one likes us/we don't care/we are Millwall/Super Millwall/ we are Millwall/from the Den" che coinvolge la tribuna e che ho la fortuna di immortalare in video. Negli anni andati pare che ci fosse una specie di "ruggito" al The Den: tutti urlavano per portare la squadra al gol, una specie di oooohhhhh che facciamo noi sui calci di punizione ma più tribale. Viene riproposto ancora oggi, anche se è meno coinvolgente di allora. Sul termine del match, un fottìo di stewards vengono obbligati dal loro responsabile ad inginocchiarsi davanti alla tribuna per non ostruire la visuale agli spettatori (a proposito, da ogni punto del campo si vedono tutte le linee)ò. Li guardo attentamente: nessuno di loro si girerà per vedere cosa accade in campo e nessuno di loro chiacchererà con il collega che si trova a mezzo metro.
N.B.: il biglietto è nominativo solo per chi lo acquista su internet
A sinistra, idee per l'A.S. Roma da parte di una squadra di serie C londinese: un abbonamento per mezza stagione.
Venti minuti prima, il settore ospiti
I militari al centro del campo
Bristol Rovers
Settore di casa del Millwall
I Bristol Rovers che tifavano, sull'alto del loro settore
Ingresso in campo
I Millwall che tifavano, in piedi
Bristol Rovers: si noti il pirata all'utlima fila
Uno steward cerca di portare ordine nel già ordinato settore del Bristol Rovers: rimangono in piedi e lo steward molla.
Un attimo prima del primo gol del Millwall
Millwall
Uno strano modo di battere le punizioni: il calciatore con la palla in mano l'appoggerà un istante dopo il fischio dell'arbitro, tipo rugby.
Il 2-0 del Millwall
Il gruppetto alla mia sinistra
Sulla tribuna opposta, in alto, alcuni che facevano il tifo e si attaccavno a parole con gli ospiti
Esultanza Bristol Rovers al 2-1
I Bristol Rovers prendono coraggio
Bandiera dei pirati del Bristol Rovers
Il 3-1 del Millwall
The end

Video 1

Video 2

Video 3

Video 4

Video 5

Video 6

Video 7

Video 8
 

Video 9

Video 10
 

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