ROMA - REAL MADRID 2-1
Roma, Stadio Olimpico,
martedì, 19 febbraio 2008 ore 20.45

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Tifo Curva Sud:
La Sud è strapiena questa sera. Si inizia, tanto per ricordare le rivalità, con cori contro la Juventus per poi incitare la Roma a gran voce. Accesa qualche torcia e qualche fumone, oltre ad una semplice e riuscita coreografia iniziale nella parte bassa, che ricorda con uno stendardo sulla vetrata centrale Ozzy.
Voto: 8
Tabellino partita:
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci (dal 22’ s.t. Tonetto), Mexes, Juan (dal 30’ s.t. Ferrari), Cassetti; De Rossi, Pizarro (dal 16’ s.t. Aquilani); Giuly, Perrotta, Mancini; Totti. (Julio Sergio, Ferrari, Cicinho, Tonetto, Taddei, Vucinic). All. Spalletti.

REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Sergio Ramos, Cannavaro, Heinze, Miguel Torres; Gago, Diarra (dal 32’ s.t. Baptista); Raul, Guti, Robben (dal 32’ s.t. Drenthe); Van Nilstelroy, Raul. (Dudek, Michel Salgado, Balboa, Higuain, Soldado). All. Schuster.

ARBITRO: Fandel (Ger).
MARCATORI: Raul (RM) all’8’, Pizarro (R) al 24’ p.t.; Mancini (R) al 13’ s.t
NOTE: spettatori 60 mila circa, ammoniti Diarra, De Rossi, Miguel Torres, Perrotta, Sergio Ramos, Cassetti. Recupero: 0’ p.t, 3’ s.t. 
Tifo Ospiti:
Circa 2500 i madrileni, con un nucleo ultras nella parte bassa del settore ospiti. Tifano a sprazzi e quando lo fanno si sentono distintamente. In basso una bandiera della Lazie, a ricordare le loro amicizie, oltre ai loro striscioni, Ultras Sur in testa. Non pensavo venissero in così grande numero. Qualche piccolo momento di tensione con gli stewards dopo il gol della Roma, subito rientrato. Voto 7

FOTOTIFO
Distinti
                  Nord
grazie DYD per le foto



VIDEOTIFO
 
Video 1
Video 2
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FOTOCALCIO



VIDEOCALCIO

Il servizio
(48659 kb)
Pizarro
Mancini
 
TG3
 






C'ERO PURE IO!



Ciao Lorenzo, ti scrivo sta mattina a mente fresca, ma avrei voluto farlo anche ieri appena tornato a casa dallo stadio. grande vittoria contro un forte real madrid, una battaglia in campo e sugli spalti per una gara molto difficile. al fischio finale però i NOSTRI giocatori in campo non ci hanno degnato nemmeno di uno sguardo o di un saluto (unica esclusione per De Rossi). ma io vorrei sapere che cazzo gli costa venire sotto la Sud, loro in campo hanno combattutto ma noi dalla curva abbiamo sofferto. noi maciniamo km, noi superiamo gli ostacoli, a noi basta un gesto, basta un saluto e ce fanno contenti e coionati. forse sentivano freddo, o magari se stavano a piscià sotto tutti quanti, o forse era ora de annà a magnà. non lo so, ma una cosa è certa che le vere bandiere non esistono piu. vogliamo 11 BRUNO CONTI..............


Finalmente il traffico impazzito, finalmente più di 70mila cuori pulsanti, finalmente alcune migliaia di madrilisti, finalmente: la Coppa Campioni, Roma – Real Madrid. Che sensazione, che battiti, che adrenalina. Mi chiedo: conta davvero la partita? Conta davvero aver vinto? Non lo so, ma sono felice perché l’ho vissuta, fianco a fianco ad amici, vecchi e nuovi, con la rabbia e la passione che non può non esserci, con il tormento e l’estasi, con la voglia di raccontarla ai più giovani. Io c’ero.
Che fosse difficile lo sapevamo, quanto lo fosse forse iniziamo a rendercene conto solo ora e occhio: non è ancora finita. Non un passo indietro. Quello che importa è che ci abbiamo provato con ogni mezzo a disposizione, con umiltà e sacrificio, con tecnica e genialità. Sangue e sudore. 
Non vorrei parlare dei singoli ma non può non esserci l’eccezione: Daniele e Francesco, uno nessuno e centomila. Siamo un tutt’uno.
Carica ragazzi e chi può vada a Madrid, ce lo meritiamo.

Come tu sai non sono abbonato in sud e ho 1 passato da ex stewart(che tristezza...)stavolta ero in sud e devo dire mi e sembrata 1 buona sud ma ce ancora troppa gente che non canta ma che ci venite a fare in sud?magari siete anche abbonati????ma ce la nord...non e possibile che non si canta...ce stamo a fa batte pure da sti cazz de giapponesi mo....gente che canta solo al pareggio o al vantaggio...mah...!!!! onore ai ragazzi sotto che si sgolavano e facevano davvero tanta fatica a  farsi sentire a loro va il mio grazie infatti cercavo di capire il labbiale da sopra x diffondere il loro coro ininterrottamente!!!!
p.s. x madrid nessuno lo avra sicuro ma se avete 2 bijetti in piu settore ospiti pago anche 120 150 euro ogni bjetto grazie lore lascia la mia e-mail ciao

 


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 







GAZZETTA.IT
ROMA, 19 febbraio 2008 - La Roma c’è. Batte un ottimo Real Madrid 2-1 nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Lo fa con le unghie, con il carattere, con l’orgoglio in un Olimpico gelato per la temperatura ma incandescente per il tifo giallorosso. Lo fa, forse oltre i meriti, dopo un primo tempo passato in trincea, a tenere duro aspettando tempi migliori. Arrivati nella ripresa. E capitalizzati. Il bel gioco non c’è stato? Pazienza. Del resto la Roma era da sempre accusata di essere bella e mai cinica. Stavolta lo è stata. E considerato che le gambe in questo periodo per i giallorossi non girano al massimo, e le ultime prestazioni in campionato ne sono state specchio fedele, deve andare benissimo così. Perchè per la prestazione odierna era il massimo risultato sperabile, e perchè tra 15 giorni a Madrid potrà aspettare il Real e ripartire in contropiede. Magari con una condizione atletica migliore. Di sicuro con qualche certezza in più: a un passo dal baratro ha saputo tornare in strada. Non ci sarà un altro Manchester, a Madrid stavolta andrà per giocarsela fino al 90’. 
SUPER REAL - Il primo tempo è tutto del Real. Che ha il solo torto di non saper chiudere partita e qualificazione. Ma la squadra di Schuster è padrona del gioco. Fa possesso palla con grande qualità, cercando pazientemente la superiorità numerica, poi accelera con improvvise verticalizzazioni. E ogni volta che affonda l’Olimpico trattiene il fiato. Davanti fanno paura. La Roma è in difficoltà. La coperta sembra sempre troppo corta: tampona da una parte, si scopre dall’altra. I giallorossi continuano a lottare, generosi, mai domi, ma sembrano un pesciolino nell’acquario: per quanto si muova resta sempre lì. Il Real toglie infatti loro l’iniziativa, e poi pressa alto in fase di non possesso, non dando spazio e tempo a Pizarro e De Rossi per impostare la manovra. Per la Roma la strada si fa subito in salita: all’8’, al primo affondo ospite, arriva il cross dalla sinistra di Robben, sinistro di Guti deviato in tap-in da Raul, che anticipa Cassetti, in affanno. La Roma reagisce d’inerzia, con carattere e rabbia. Ci prova con Cassetti e Perrotta, niente da fare. Robben, il migliore dei suoi, se ne va ancora, stavolta sulla destra, Raul di testa mette a lato sottomisura. Più gol sbagliato che gol sfiorato. E il Real paga caro l’errore. Perchè la Roma pareggia. Mancini se ne va sulla sinistra, mette in mezzo, e dopo uno scontro frontale Gago-Totti la palla resta lì, di fronte all’accorrente Pizarro, che si trova la porta spalancata. E non sbaglia. Il centrocampista festeggia ballando la cueca, la danza cilena. Il primo tempo si chiude sull’1-1. La sensazione è dello scampato pericolo: il pugile giallorosso ha incassato parecchio, ma è ancora in piedi, in partita, e alla grande. 
VERA ROMA - I giallorossi nella ripresa provano a partire forte. Sospinti da un pubblico impagabile. Che ci crede, al di là di quello che vede, e vuole che i giallorossi ci credano. L’impresa si può fare, pure di fronte a questo Real. La Roma continua a soffrire sugli esterni bassi, Robben è imprendibile, ma qualcosa è cambiato. La Roma è più volitiva, il Real stanco. E i giallorossi passano. Per la seconda volta. Gol splendido. Da vera Roma. Totti si libera di Gago come di un moscerino a metà campo, se ne va palla al piede e verticalizza per il perfetto inserimento di Mancini, che dribbla Casillas e segna il 2-1. Ora la partita è vibrante. Real tutto avanti, Roma che stringe i denti e riparte in contropiede con il nuovo ossigeno portato dai subentrati Aquilani e Tonetto. Van Nilstelrooy colpisce un palo, la Roma spreca una ripartenza 4 contro 2. E tiene. Tiene. E porta casa un 2-1 che tiene in bilico la qualificazione ai quarti.
di Riccardo Pratesi 

Spagnolo accoltellato
ROMA (19 febbraio) - Un tifoso del Real Madrid è stato accoltellato in piazza Mancini a pochi passi dallo stadio Olimpico dove alle 20.45 comincerà la partita di Champions Roma-Real Madrid. Il supporter spagnolo, è stato accoltellato a un gluteo e una coscia. Ora si trova in ospedale. Poco prima un altro sostenitore giallorosso è stato fermato dalla polizia mentre tentava di lanciare un sasso contro un gruppo di tifosi spagnoli che stavano entrando allo stadio. 

Guti fischiato per il bacio
ROMA (19 febbraio) - Il pubblico giallorosso della curva sud, all'ingresso in campo per il riscaldamento dei calciatori del Real Madrid ha beccato con alcuni cori espliciti lo spagnolo Guti per la foto apparsa su un settimanale scandalistico spagnolo che lo ritraevano mentre baciava in bocca un amico.

IL MESSAGGERO
AGGREDITO UN TIFOSO DEL REAL MADRID
Un tifoso del Real Madrid è stato accoltellato ieri pomeriggio in piazza Mancini a pochi passi dallo stadio Olimpico prima dell’inizio della partita di Champions League Roma-Real Madrid. Il supporter spagnolo, secondo i sanitari del 118, è stato accoltellato a un gluteo e una coscia in maniera non grave.
Il tifoso è stato comunque soccorso e trasportato in ospedale.
Poco prima un tifoso della Roma era stato fermato e porato negli uffici della polizia allo stadio Olimpico mentre tentava di lanciare un sasso contro la tifoseria spagnola, che stavano entrando allo stadio.
L'episodio si è verificato nella curva riservata al settore ospiti, dove per alcuni momenti alcuni tifosi della Roma hanno tentato di entrare in contatto con i tifosi del Real.
La situazione generale è stata comunque tranquilla, anche se all'attenzione delle forze dell'ordine non sono sfuggiti gruppi di tifosi laziali, con la sciarpa del Real Madrid e quella biancazzurra, che si sono seduti durante l'incontro nel settore delle merengues.
Alcuni tifosi spagnoli, invece, sono stati fermati perché trovati in possesso di mazze da baseball nei pressi dello Stadio. Hanno dichiarato di averle per difendersi in caso di aggressione da parte dei romanisti.

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