Champions League
Girone di qualificazione - II giornata
VALEN
CIA/ROMA 2-1

Valencia, Stadio Mestalla
27 settembre 2006
ore 20.45

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Tabellino partita:
VALENCIA-ROMA 2-1 (2-1)
MARCATORI: 12' pt Angulo (V), 19' pt rig. Totti (R), 28' pt Villa (V)
VALENCIA (4-4-2): Canizares; Miguel, Albiol, Ayala, Moretti; Angulo, Albelda, Edu, Vicente (47' st Gavilan); Villa (27' st Silva), Morientes (42' st Regueiro). (Butelle, Hugo Viana, Navarro, Lopez). All. Sanchez Flores
ROMA (4-4-1-1): Doni; Panucci, Ferrari, Chivu, Tonetto; Cassetti (20' st Okaka), De Rossi, Pizarro, Aquilani (1' st Montella); Perrotta; Totti. (Curci, Freddi, Faty, Rosi, Virga). All. Spalletti
ARBITRO: Fandel (Germania)
NOTE: ammoniti Ayala, Albelda, Ferrari, De Rossi, Pizarro. Recupero 1' pt, 2' st. Spettatori 55.000 circa.
Valencia/Roma

FOTOTIFO
Grazie a Luis (Grupo Manks Benfica)
Chissà perché
                  tutti i poliziotti del mondo tengono i manganelli al
                  contrario... Forse non hanno capito qual'è
                  l'impugnatura?





VIDEOTIFO

   
 

FOTOCALCIO


VIDEOCALCIO
 
Il servizio
(18549 kb)
Il gol di Totti
(1339)
 

C'ERO PURE IO!
     


Ciao Lorenzo, sono xxxx del xxxx xxxxx. Presente a Valencia insieme ad un altro componente del mio gruppo, voglio raccontarti dettagliatamente la verità sui fatti, visto che fino ad ora nessuno ne ha parlato. 
Già al nostro arrivo allo stadio (io con altri alle ore 19,15) notiamo un clima piuttosto ostile da parte delle FDO Valenciane, supportate per l’occasione dai colleghi di Barcellona: sguardi truci, impossibilità di fare foto, perquisizioni capillari, aria di sfida. Prendiamo posto allo stadio, sistemiamo gli striscioni e ci mettiamo a chiacchierare in tranquillità: improvvisamente un ragazzo fugge inseguito dalle guardie che si fanno largo a spintoni e lo raggiungono, lo prendono per il collo e lo trascinano all’esterno degli spalti (fai conto per fare un esempio Olimpico subito fuori dai boccaporti), schiacciandolo letteralmente contro il muro ed iniziando una perquisizione durissima. Ovviamente io con altri ragazzi interveniamo e seguiamo le fasi della perquisizione: tra voci concitate e agitazione crescente, improvvisamente parte una durissima carica per allontanarci dal luogo ove il ragazzo veniva trattenuto. La prima linea, quindi io con altri, subisce una raffica di pesanti manganellate, delle quali porto ancora i segni. Ripieghiamo verso gli spalti con loro appresso che mulinavano sti sfottuti manganelli ed in quel momento si scatena la gazzarra anche tra gli spalti, con inseguimenti e copro a corpo: le guardie chiudono gli ingressi per non farci vedere cosa stava accadendo all’esterno. In quel frangente un ragazzo tira un seggiolino contro i gendarmi ed un altro ne colpisce uno con un calcio: vengono inseguiti e fermati in mezzo a gente inerme colpita a freddo (per fortuna i ragazzi di Lisbona hanno fatto delle foto che hai già pubblicato), facendosi largo a manganellate. Un mio amico del gruppo viene colpito pesantemente due volte, di cui una sul costato: abbiamo fatto delle foto e te le mando al più presto, affinché tu possa pubblicarle, o allegarle ad altro materiale che spero potrai raccogliere per eventuali azioni legali che dovessero seguire. I ragazzi vengono trattenuti fuori dell’impianto e malmenati duramente e senza alcuna giustificazione, almeno da quanto ho intravisto mentre stavano chiudendo i portelloni, un gendarme lo teneva a terra con un piede sul collo, altri due sicuramente lo stavano colpendo duramente, a giudicare anche dalle grida di aiuto che si sentivano venire da fuori i portelloni. Abbiamo cercato una seconda volta di agire, ma non c’è stato niente da fare, ci hanno gonfiato inseguendoci sin sulle tribune. Ovviamente prendiamo subito la decisione di ritirare le pezze e non tifare, alcuni lasciano l’impianto per protesta. 
Nell’intervallo i ragazzi trattenuti non tornano e alla fine della partita alcuni decidono di restare per dare sostegno ai trattenuti. 
Ultimo episodio, del tutto gratuito, a fine partita: un mio amico sta parlando al telefono con la ragazza, un gendarme con modi bruschi gli fa cenno di rientrare al suo posto, ed io, già esasperato dalle botte prese prima, io gli dico pezzo di merda mentre mi giro dandogli le spalle: appena voltato, vengo raggiunto in faccia da un ceffone pesantissimo tirato a mano aperta da dietro: naturalmente mi giro subito, benché stordito, e lo fronteggio con aria di sfida, ma per evitare ulteriori mazzate, gli dico due cosette tanto per farlo sentire una merda di uomo e continuo a fissarlo negli occhi per parecchio: LUI MI DICE “HO SENTITO QUELLO CHE MI HAI DETTO, MI HAI DETTO STRONZO DI MERDA”. Dopo non ha le palle di alzare lo sguardo. QUESTO E’ UN CHIARO ESEMPIO DI ABUSO DI POTERE NON AMMISSIBILE.
L’indomani mattina abbiamo incontrato in centro città un noto parlamentare al quale ci siamo rivolti per spiegare i fatti e chiedere info sui trattenuti, lui ci ha detto che già era al corrente di tutto, i due arrestati sarebbero stati processati per violenza a pubblico ufficiale e rilasciati nella mattinata stessa. L’altro ragazzo invece dopo una visitina all’infermeria, è stato rilasciato. Ci ha spiegato che avevano già inoltrato una nota di protesta ufficiale attraverso Consolato ed Ambasciata e che stavano seguendo l’evolversi della vicenda giudiziaria dei due. Ci hanno inoltre pregato di raccogliere testimonianze e documenti tipo foto, per fare un eventuale dossier da presentare alle Autorità locali. 
Siamo ripartiti alle 14 da Valencia senza aver saputo più nulla. 
Questa la mia testimonianza, te la invio nel caso in cui si proceda attraverso canali ufficiali. Al più presto ti mando le foto delle botte prese, il tempo di scaricarle dalla digitale, e resto a disposizione per tue eventuali richieste di approfondimento. 
Come sai noi non siamo soliti lamentarci, in quanto la storia di curva è piena di questi episodi, ma la premeditazione e l’abuso di potere no! Vanno denunciati comunque.
Ti lascio i miei riferimenti: xxxxx

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)
   
 

FONTE DIRETTA:
5 tifosi romanisti arrestati a Valencia e cariche della polizia nel settore giallorosso prima della partita. Per protesta i tifosi della Roma hanno ritirato tutti gli striscioni e non hanno fatto il tifo.

GAZZETTA.IT
VALENCIA, 27 settembre 2006 - Al Valencia nel primo tempo bastano due affondi per realizzare due gol, nella ripresa la Roma cala e il gioco spagnolo è fatto: al Mestalla finisce 2-1, nonostante la buona prova offerta dalla squadra di Spalletti, soprattutto nei primi 45'. Gli spagnoli staccano così i giallorossi nella classifica del gruppo D, e si portano a quota 6, mentre Olympiakos e Shakhtar pareggiano e chiudono il girone con un punto a testa.
Spalletti gioca la mossa della prudenza rinunciando a una punta, Montella, per rinforzare il centrocampo: dentro Aquilani e Cassetti, con anche Rosi in panca. Il Valencia invece si affida a Morientes e Villa in avanti, e proprio da quest'ultimo nascono gli spunti migliori. Per il resto è una Roma che, al solito, non offre punti di riferimento all'avversaria, con Perrotta che gioca fra le linee, coprendo un'ampiezza di campo notevole. Totti è statico e poco ispirato, l'ex del Chievo lavora per tre ed è di gran lunga il giallorosso più presente e pericoloso davanti, ben supportato dalle discese di Cassetti e Tonetto in fascia.
La Roma si distingue per personalità e intraprendenza, con tre occasioni di Perrotta nei primi 12': nella prima sbaglia la mira di un soffio, poi è Canizares ad opporsi, in presa e di piede. Ma è il Valencia a passare, al primo affondo. Moretti scodella in mezzo, Villa tocca il pallone in precario equilibrio, Angulo fa partire un destro di prepotenza che non lascia scampo a Doni. La Roma incassa ma non si ferma. E ristabilisce la parità in sei minuti. Moretti commette fallo su Cassetti in area, Fandel lascerebbe correre ma un guardalinee segnala che si tratta di rigore: batte Totti, il suo destro vale l'1-1 al 18'. I giallorossi spingono con fluidità e buoni fraseggi, anche se vedono poco la porta di Canizares. Ma soprattutto si macchiano di una grave disattenzione in difesa, e consentono a Villa, tutto solo al limite, di ricevere dal solito Moretti e di battere di destro realizzando il 2-1. Due minuti dopo Pizarro potrebbe firmare la rimonta, ma è ancora Canizares a dire di no.
Nella ripresa la Roma riparte da Montella, subentrato ad Aquilani. Ma la squadra ha perso lo slancio iniziale, non riesce a farsi pericolosa, l'attacco non punge. Il Valencia si limita a un controllo poco più che ordinario della gara, ma tanto le basta per tenerla in pugno. E visto che la situazione non si sblocca, Spalletti gioca anche la carta Okaka (per Cassetti) dal 20'. Ma non cambia un granché, mentre il Valencia si fa insidioso con folate offensive veloci e ficcanti che scuotono una difesa sicura solo con Chivu. Poi Sanchez Flores toglie Villa (27'), il pubblico gli dedica una standing ovation, la Roma ringrazia e sembra trarre coraggio dalla sostituzione. Ma è un fuoco di paglia, perchè la Roma è stanca e non riesce più a giocare in velocità, e quindi diventa prevedibile ed arginabile. Il resto lo fa l'ottima organizzazione spagnola, che chiude il match in scioltezza e legittima così i due gol di vantaggio.

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