E’ bastato un guizzo di Montella, per il quale l’equazione salute-gol è senza tempo. Questi tre punti sono la dimostrazione che la tanto vituperata panchina della Roma in realtà non è affatto male: i vari Cassetti, Aquilani, Ferrari sono rincalzi da squadra di vertice. Spalletti è riuscito a non cadere nel trappolone dell’ex, lui, di Certaldo, che ad Empoli ha prima giocato e poi allenato. Era anche il remake di Totti contro l’Empoli, la squadra contro la quale, il 19 febbraio, il Pupone si era gravemente infortunato. Per lui condizione ancora non ottimale, ma gara positiva e oroscopo buono: è in costante crescita.

LA GARA - Il primo tempo è equilibrato. Più di quanto la differenza di valori sulla carta potrebbe far pensare. Ma la Roma "regala" per infortunio ai toscani quattro titolari (Chivu, Mexes, Mancini e Taddei), e sono pedine difficili da sostituire. L’Empoli gioca bene, orchestrato da un eccellente Almiron, un playmaker sprecato in provincia. La squadra di Spalletti non ha continuità, ma offre sprazzi di bel gioco, soprattutto con tringolazioni palla a terra. I giallorossi, non certo dei colossi in avanti, la buttano sul piano tecnico, sfruttando bene gli inserimenti sulle fasce dei vivaci Cassetti e Tonetti, che surrogano l’azione degli esterni d’occasione Perrotta ed Aquilani, per caratteristiche più propensi ad accentrarsi.

Le occasioni nei primi 45’ sono equamente distribuite. La prima è per l’Empoli: Doni è provvidenziale in uscita bassa, respinge il destro di Pozzi, dimenticato dalla difesa giallorossa, che si era spalancata modello Mar Rosso. La replica è targata Cassetti: dribbla tre avversari, chiude di sinistro, ma troppo centrale, Balli para. Poi l’occasionissima. Angolo di Vannucchi, colpo di testa appena fuori di Almiron, che aveva bruciato sul tempo De Rossi. L’Olimpico tira un sospiro di sollievo. Gol mancato, gol subìto. Come spesso accade. Totti, elegante e delizioso nelle rifiniture anche se incapace di andarsene uno contro uno come prima dell’infortunio, lancia in profondità sulla fascia Tonetto, cross perfetto dell’esterno mancino e Montella si fa trovare come al solito al posto giusto al momento giusto. Il colpo di testa è comodo, e vale l’1-0. Poi impressiona un esterno destro calibrato di Almiron dalla grande distanza, palla di un soffio a lato.

Si va al riposo sull’1-0 dopo un destro largo di Perrotta. Si riparte con un paio di punture di spillo, una per parte. Prima Saudati non trova la girata di sinistro da buona posizione, poi De Rossi di testa su angolo impegna Balli. Poi Perrotta, imbeccato da Aquilani, si trova sul destro il match ball, ma spara su Balli in uscita. La Roma ora gioca bene. Non sul velluto, perchè il punteggio è ancora in bilico, ma sfruttando qualche spazio in più inevitabilmente concesso dall’Empoli, che cerca il pari, i giallorossi creano pericoli a ripetizione. Montella si trova la palla buona sul mancino, ma Balli è bravo a ribattere.

La beffa rischia di concretizzarsi quando Lucchini è libero di saltare a centroarea, ma, sciagurato, mette alto. La Roma gioca meglio, ma è un po’ disattenta in difesa, Saudati per poco non trova nel finale la deviazione vincente. Cagni le prova tutte: finisce la gara con tre punte (Saudati e i neoentrati Gasparetto e Matteini) supportate dal fosforo di Vannucchi e Almiron. Ma non basta. La Roma stringe i denti e vince. E vola in testa grazie all’Aeroplanino Montella.