PALERMO/ROMA 1-2
Palermo, Stadio La Favorita
6 maggio 2007
ore 15.00

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Tabellino partita:
PALERMO - ROMA 1-2 (0-2)
MARCATORI: 17' pt Totti (R), 36' pt Cassetti (R), 41' st Gio. Tedesco (P)
PALERMO (4-4-1-1): Fontana; Zaccardo, Barzagli, Biava, M. Pisano; Diana (18' st Brienza), Guana, Corini, Simplicio (24' st Gio. Tedesco); Di Michele; Caracciolo (1' st Cavani). A disp. Agliardi, Dellafiore, Ciaramitaro, Bresciano. All. Gobbo-Pergolizzi 
ROMA (4-2-3-1): Curci; Panucci, Ferrari, Mexes, Cassetti; De Rossi, Aquilani (40' st Faty); Wilhelmsson (8' st Rosi), Perrotta, Mancini; Totti (28' st Vucinic). A disp. Doni, R. Defendi, Virga, Tavano. All. Spalletti 
ARBITRO: Tagliavento di Terni 
NOTE: Spettatori 25 mila circa. Ammoniti Biava, Panucci, Ferrari, Brienza. Recupero 1' pt, 4' st. Nel recupero, infortunio per Cavani a sostituzioni ultimate, il Palermo finisce la gara in 10.
Palermo/Roma

FOTOTIFO





VIDEOTIFO

   
 

FOTOCALCIO
Il gol di Totti
 
 


VIDEOCALCIO

Il gol di Totti
Il gol di Cassetti
Il servizio

Il gol di Totti dalla tribuna coperta


C'ERO PURE IO!
 
 


Ieri all'ingresso dello stadio non volevano far entrare nessuno striscione di nessun gruppo.. Motivo: Nessuno di noi aveva mandato il fax alla questura di Palermo... Ora, è mai possibile che io devo conoscere i numeri di tutte le questure d'Italia per poter andare in trasferta?
Di fatto, i funzionari della digos di Palermo presenti ci hanno proposto di lasciare a loro (!!!) i nostri striscioni, ed entrare senza, per poi riprenderli a fine partita..
Il nostro rifiuto è stato ovvio e deciso, come puoi immaginare ("Rimanemo tutti fori e annamo a pia' er sole ar mare..")… Eravamo tutti pronti ad andare in giro per Mondello… saremo stati un centinaio.. Poco dopo è arrivato un funzionario di Roma, che ha cercato di mediare con i suoi colleghi di Palermo. Alla fine siamo riusciti ad entrare insieme agli striscioni, garantendo però  (hanno richiesto 3 nostri documenti a garanzia, restituiti a fine partita) non solo che non li avremmo aperti, ma anche che avremmo lasciato tutti gli zaini sotto alla vetrata, dove potevano essere controllati a vista da due celerini. E così è stato. 
Non contenti però, i Ficarra e Picone di cui sopra, dentro al settore e a partita iniziata, hanno richiesto a tre o quattro ragazzi che avevano dei 2 aste da 1mt x 1mt (inizialmente fatti entrare senza problemi) prima di non esporli “per rispetto ai tifosi del Palermo che non esponevano alcuno striscione”, e poi, in un secondo momento, di unirli al gruppo di zaini posto sotto la vetrata per riprenderli a fine partita… (si vede anche in una delle foto..)
Questi sono i fatti. A te i commenti.
(Poco da commentare. Viviamo in un Paese di buffoni, che altro dire? n.d.L.)

Ciao Lorenzo, ti mando un breve resoconto di Palermo-Roma.
Prima della partita ho avuto modo di verificare l'efficacia delle norme anti-violenza.
Al pre-filtraggio, essendo passato senza problemi fra i tifosi di casa, ho avuto modo di assistere alla seguente scenetta: un tifoso del Palermo veniva 
fermato in quanto in possesso di una pericolosissima bandiera (delle dimensioni di una bandana) sulla quale compariva il simbolo dei pirati in rosa su sfondo nero. Il solerte poliziotto mostrava alla funzionaria l'oggetto in questione e questa, con un sorriso come per dire "non 
scherziamo", rispondeva al poliziotto che non poteva assolutamente passare. 
Al che al tifoso è stata lasciata la scelta fra abbandonare la bandiera sul posto oppure tornare indietro per "posarla in macchina", ovvero tornare indietro di 20 metri, nasconderla sotto i vestiti e poi passare i controlli.
Dopo di ciò mi sono avviato senza problemi verso il settore ospiti. 
All'ingresso, obbligatorio esibire biglietto + documento, perquisizione ridicola e ripresa con videocamera a mano dei volti di tutti quelli che 
entravano.
Fatto ciò si passava il primo ingresso e ci si avviava verso il (è uno solo) tornello, che in teoria credo dovrebbe servire per fare entrare solo chi ha il biglietto giusto, anche se poi sono entarti anche ragazzi con biglietti di settori diversi.
Il bello è che subito dopo il tornello ci si ritrova sotto gli spalti insieme ai tifosi del Palermo che vanno a occupare il settore sovrastante il 
settore ospiti, in totale promiscuità.
Nel settore discreta presenza giallorossa, circa un centinaio, soprattutto se si considera la distanza e l'importanza, praticamente nulla, della 
partita. Il resto dello stadio è quasi pieno, ma non c'è nè una bandiera nè uno striscione.....inutile dire il perchè. Durante la partita, aiutati anche dalla inaspettata (almeno per me) 
prestazione della squadra, ci siamo fatti sentire, anche perchè il tifo di casa è stato nullo .
Battuta migliore della giornata: "Regà fate piano che quelli stanno a tifà".
A fine partita, non se ne abbiano a male quelli che c'erano, una scena secondo me abbastanza penosa: 4-5 ragazzi (tutti ultras) si sono arrampicati  sulle inferriate per farsi lanciare le maglie dai giocatori, con relativo strascico di liti fra chi ha avuto il trofeo e chi no.
Pesonalmente pensavo che queste cose fossero state abolite dal mondo ultras da almeno 10 anni ma a quanto pare non è così.
Infine piccola annotazione. qualcuno criticava Totti per non essere venuto a lanciare la maglia, cosa che sarebbe dovuta per la figuraccia di 
manchester........chissà se sono gli stessi che una volta cantavano "Sensi vattene"?

ciao lorenzo
  volevo dire alcune cose:
1) la curva (almeno la nord) del palermo non mette più striscioni da ormai un anno, per motivi loro,quindi se quelli della digos hanno usato sta scusa (a proposito del primo commento)se la potevano inventare una migliore 
2)hai segnalato più volte che certi giornali gonfiano il numero dei tifosi in trasferta: bene se vai a leggere il Romanista segnala la presenza di 700 tifosi della roma. se eravamo meno della metà già è tanto.
3)mostrano tutta sta severità per evitare incidenti e poi vendono la parte superiore del settore ospiti,perchè in teoria anche la parte superiore è destinata agli ospiti(vedi incidenti palermo-catania), alla gente del luogo (1 euro per tutta la famiglia solo per quel settore), senza nessun cordone a separare i due ingressi. tra l'altro questo tipo di vendita c'è stato anche in altre partite,con tifoserie che magari non sono in buon rapporto con quella del Palermo.
4)i tifosi del palermo sempre peggio:l'anno scorso sullo 0-3 hanno svuotato lo stadio, quest'anno anche se in proporzioni minori stessa situazione sullo 0-2(anche nelle curve)

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)



Il rientro a Roma dei tifosi romanisti dopo la partita Palermo/Roma del 6 Maggio 2007.
I fatti alla Stazione di Palermo
Il gruppo di tifosi giunto alla stazione di Palermo Centrale alle ore 17,45 circa a bordo di Pullman scortati dalla Polizia, raggiunge il binario su cui era in partenza per Roma Termini il treno n° 792 “Conca d’Oro” delle ore 18.00 .
All’inizio del binario sostavano funzionari della Polfer, della Polizia di Stato e di Trenitalia che, mentre il gruppo incominciava a prendere posto sul vagone di coda ad essi destinato, prendono ad avvertire i tifosi della necessità di possedere il biglietto per poter iniziare il viaggio.
Diversi tifosi sprovvisti di biglietto chiedono agli stessi funzionari  di Trenitalia di poter usufruire con la esibizione del proprio documento  di un titolo di viaggio con sanzione e con l’addebito del costo presso la propria residenza.
Veniva loro risposto“La multa non ve la facciamo, dovete avere il biglietto” e senza possibilità di replica,  nonostante si trattasse di “ritorno alla propria residenza” .
Il gruppo dei tifosi chiarisce che tale soluzione non poteva essere praticata in quanto non tutti erano in possesso del denaro necessario, ribadendo ancora  la facoltà del ricorso al biglietto con sanzione e addebito a casa.
Il funzionario di Trenitalia, consultatosi con gli altri funzionari delle forze dell’ordine, a conclusione della faccenda chiede di reperire la somma di € 289,10 per un biglietto cumulativo per 7 persone .
La raccolta del denaro  si è conclusa prima dell’orario (18.00) della prevista partenza del Treno.
Alle ore 18.00 tutto il gruppo dei tifosi è a bordo del treno e mentre il Capotreno dava al macchinista l’assenso alla partenza viene allo stesso segnalato lo svenimento sul treno della ragazza che si era resa parte attiva nella ricerca del denaro per il biglietto cumulativo.
Il Capotreno quindi, sospende la partenza e fatta scendere la ragazza dal treno la si fa distendere su una panchina presso cui erano le forze dell’ordine.
Alla tifosa vengono prestati i primi soccorsi e mentre si è in attesa dell’autoambulanza vengono scambiati con lei e la persona che decide di rimanerle al fianco, il biglietto cumulativo con due biglietti individuali di altri due tifosi perché il gruppo potesse partire in possesso del titolo di viaggio.
Con sorpresa di tutti un funzionario della POLFER  esordisce perentoriamente che il biglietto cumulativo fatto non era valido   (!!!???) e che tutti i tifosi dovevano acquistare un biglietto individuale per il viaggio.
Basiti i tifosi fanno presente di aver più volte richiesto previa esibizione di proprio documento il titolo di viaggio con la sanzione e l’addebito a casa (trattandosi di rientro alla propria residenza) e che quanto raccolto (inutilmente ?!)  per il biglietto cumulativo (€ 289,10) era quanto collettivamente il gruppo possedeva.
I funzionari della Polfer e della polizia si mostrano irremovibili sulla nuova (pretestuosa ??) disposizione e ad alcuni dei sopraggiunti agenti di polizia in tenuta antisommossa schierati lungo il tratto di binario interessato dal vagone dei tifosi viene dato ordine si salire sul treno ed acquisire indiscriminatamente i documenti di identità. A ciò gli agenti hanno provveduto con zelo, brandendo i manganelli ed usando toni minacciosi.
Al gruppo dei tifosi a terra è stato lo stesso funzionario di Polizia ad intimare la consegna dei documenti e alla specifica domanda del perché la richiesta di documenti ora venisse praticata lo stesso rassicurava che era necessaria per l’addebito del costo del biglietto e che coloro che possedevano già il titolo di viaggio avrebbero potuto esibirlo in sede di contestazione del verbale.
I tifosi preoccupati da tale ostinato, contraddittorio (pretestuoso ??) atteggiamento lamentavano con i funzionari  come la tardiva adozione di quella stessa soluzione da essi stessi proposta prima delle ore 18.00 aveva determinato lo stress alla base del malore della ragazza svenuta ed era la vera causa del ritardo per la  (possibile) partenza del treno.
Il treno ripartiva alle 21.00 circa e nel vagone tra i tifosi aleggiava il sospetto che quanto accaduto sarebbe stato strumentalizzato per addebitare il ritardo ai titolari dei documenti acquisiti.
COSI’  E’ STATO.
(Per la cronaca, il TAR Lazio ha sospeso le diffide perché illegittime, n.dL.)
GAZZETTA.IT
PALERMO, 6 maggio 2007 - Una sola squadra in campo e ha la maglia giallorossa. Questa la sintesi di una giornata da sogno per i tifosi della Roma e da incubo per quelli del Palermo. Il gol di Tedesco arriva troppo tardi per riaprire la partita, ma non nasconde le "magagne" palermitane: la vittoria di Livorno sembra essere dimenticata e al Barbera si rivede la squadra sfilacciata degli ultimi tempi. Gli uomini di Spalletti, invece, lasciano nella capitale le preoccupazioni di coppa e giocano la partita perfetta. Il risultato finale, forse, non rispecchia adeguatamente la differenza di valori espressa oggi sul campo, soprattutto nel primo tempo.
TARTASSATO D'ORO - In porta c'è Curci e non Doni, che probabilmente difenderà la porta mercoledì contro l'Inter. Capitan Totti, secondo le statistiche il giocatore che ha subito più falli in carriera, non rinuncia all'appuntamento: il desiderio di gol, e conseguentemente di classifica capocannonieri e scarpa d'oro, è più forte del dolore alla schiena. Non ce la fanno, invece, Pizarro, Chivu, Taddei e Tonetto, in forse anche per l'andata della finale di Coppa Italia: rientra Aquilani a centrocampo dopo lunga assenza causa infortuni. Nel Palermo il dubbio Caracciolo-Cavani viene risolto a favore dell'Airone, per il resto formazione confermata. Esordio casalingo per la coppia Gobbo-Pergolizzi in panchina, dopo la vincente trasferta in terra toscana.
TOTTI E CURCI SHOW - Una settimana a parlare da una parte, quella siciliana, delle timide e rinnovate speranze Champions, ma senza pronunciare la parolina prestigiosa; dall'altra, quella romana, tutta la concentrazione è focalizzata sull'Inter, e forse più sull'orario pomeridiano della partita che sull'importanza dell'appuntamento. Quando si parte, però, è subito gara vera: è la Roma, in particolare con Wilhelmsson e Mancini sulle fasce, a mettere in difficoltà la retroguardia rosanero. Ma lo spettacolo è gentilmente offerto da capitan Totti: prima serve un assist al bacio a Perrotta, che supera in pallonetto Fontana ma trova il salvataggio di Biava sulla linea, e poi scarica in rete da quasi 30 metri una punizione da ricordare. Il Palermo non ci sta e spinge con veemenza, ma gli attacchi dei rosanero si infrangono sul portierino della Roma, che ribatte i diagonali di Diana e Di Michele: sulla respinta di quest'ultimo, Corini non inquadra la porta di testa a porta sguarnita.
FISCHI ROSANERO - Ma la reazione iniziale dura davvero poco, il Palermo è soverchiato dalla lucida e rapida manovra giallorossa: la palla circola con facilità tra gli uomini di Spalletti e i difensori rosanero corrono a vuoto. Il pubblico di casa, che in avvio aveva provato a sostenere la squadra, si converte ai fischi. E' l'anticipazione del tracollo, che è nell'aria e arriva puntuale con il raddoppio di Cassetti al 36'. I padroni di casa sono sulle gambe, la Roma spadroneggia, favorita anche dall'atteggiamento sfiduciato degli avversari, che si limitano al lancio lungo e inutile verso Caracciolo, che è costantemente anticipato dalla imbattibile coppia Ferrari-Mexes.
UN CALCIO ALLA COPPA - Paga per tutti Caracciolo, che nell'intervallo rimane negli spogliatoi per far posto a Cavani. Il Palermo rientra in campo dimostrando maggiore convinzione; la Roma, forte del doppio vantaggio, si limita a controllare. L'infortunio di Diana, poi, offre alla coppia Pergolizzi-Gobbo anche l'occasione di un 4-3-3 più offensivo (dentro Brienza), ma le idee restano annebbiate e la partita scivola via senza troppi sussulti. Ed anche quando gli attaccanti palermitani riescono ad arrivare alla conclusione, trovano sempre l'insuperabile Curci, autore di una pregevole prestazione che rilancia la sua candidatura in vista della finale di Coppa Italia. Tedesco al 42' riesce ad accorciare le distanze, ma ormai è tardi e l'arrembaggio finale dei padroni di casa non produce effetti. Il risultato di oggi regala ai giallorossi la certezza di una Champions senza preliminari; per il Palermo, invece, rappresenta l'addio definitivo ai sogni di gloria. 

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