PRECAMPIONATO

2006/07



4 settembre 2006, ore 21.00
Pescara, Stadio Adriatico
JUVENTUS/ROMA 0-1


MARCATORE: Montella al 32' s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Mirante (1' st Belardi); Balzaretti, Areias, Birindelli, Urbano (21' st Pisani); Paro (18' st Junior), Giannichedda (32' st Bianco), Palladino (21' st Giovinco), Guzman; Del Piero, Zalayeta. (De Ceglie, Lagnese, Rodriguez). All. Deschamps.
ROMA (4-4-2): Doni; Cassetti, Mexes (19' st Freddi), Ferrari, Tonetto; Rosi (32' st Virga), Pizarro (42' st Grillo), Faty, Giacomini; Montella (42' st Marsili), Okaka. (Zotti, Defendi, Wahab). All. Spalletti.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce.
NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni, spettatori 15.000. Espulso al 14' st Giacomini per doppia ammonizione. Ammoniti: Giannichedda, Mexes, Zalayeta, Pizarro. Recupero:0', 5'.

Il gol di Montella
1130 kb)

Il tifo giallorosso
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Medley: Juventino pezzo di m./Serie B/Il lunedì che umiliazione/Quanti siete da Torino?
(2788 kb)
 

La RAI annuncia i soliti deprecabili incidenti tra pseudotifosi
(1649 kb)
 

Video 1

Video 2

Video 3
Il gol
                    di Montella
Tre feriti dopo Roma-Juventus 
 Si tratta di tre pescaresi, anche un'auto in fiamme 
(ANSA)-PESCARA,5 SET- E' di tre pescaresi feriti -di cui uno accoltellato ad un gluteo- e di almeno un'auto incendiata il bilancio degli incidenti dopo Roma-Juve.L'aggressione ai pescaresi -secondo fonti della Questura- e' avvenuta in un 'episodio isolato' gia' durante l'afflusso allo stadio, e non e' stato possibile identificare gli aggressori. Si presume comunque che siano romanisti, vista una vecchia ruggine che corre tra le due tifoserie. Il piu' grave dei feriti e' ricoverato con una prognosi di 25 giorni 
A Pescara c'è anche il campionato del sesso












PESCARA, 4 settembre 2006 - Juve-Roma è sempre Juve-Roma. Anche quando in palio non c'è nulla, neanche una di quelle coppette che nei trofei estivi non si negano a nessuno. E così l'amichevole di stasera a Pescara, ultima eredità dell'affare Emerson, è stata una battaglia. Con un inedito testa a testa, letterale, tra Mexes e Del Piero, non proprio un attaccabrighe. Il giovane esterno sinistro Giacomini si è fatto espellere per doppia ammonizione. Ha vinto la Roma, grazie ad una rete segnata nel finale, di destro, da Montella. Le indicazioni tecniche sono state poche, ma qualcuna interessante. La Juve ha ritrovato Palladino, recuperato dall'infortunio. L'attaccante dell'Under 21 non è al meglio, ma sarà un giocatore importante per il campionato dei bianconeri. Del Piero ha confermato di essere in ottima condizione, i giovani bianconeri hanno dimostrato una volta di più di essere competitivi. Capitolo Roma. Montella ha ritrovato la salute. Non ancora la forma. Ma il più è fatto. Sarà una pedina fondamentale per Spalletti. La rete segnata conferma che gli anni passano e gli acciacchi aumentano, ma un centravanti di razza non dimentica mai come si fa gol. E Montella è non a caso il secondo miglior marcatore in attività della serie A, dopo Chiesa. Pizarro invece non ha brillato, ma resta un metronomo che per caratteristiche non ha eguali nella rosa giallorossa. Entrambi hanno giocato dal 1'. Ottima poi la prestazione di Tonetto, che dopo la cessione di Cufrè aspira ad una maglia da titolare.
LA GARA - Nel primo tempo più Juventus che Roma. Del Piero regala una palla deliziosa in profondità a Palladino, ma l'attaccante ex Livorno sbaglia lo stop e non trova la rete a tu per tu con Doni. Per la Roma tiro secco di Ferrari, Mirante alza sopra la traversa. Buon inizio di ripresa della Roma. Vicina al gol con Giacomini, che se ne va sulla sinistra, ma spara su Belardi, che respinge. Poi l'esterno mancino colpisce il portiere bianconero a terra mentre cerca la presa definitiva. Secondo giallo ed espulsione. Ma la Roma in 10 uomini trova il gol del vantaggio: dribbling secco in area e destro in diagonale di Montella che vale il gol della vittoria. Poi l'Aeroplanino, sbloccato, sfiora il gol con il suo sinistro vellutato. Quindi tanti cambi, qualche guizzo del giovane bianconero Giovinco,Del Piero che sfiora il gol di testa, ma il risultato non cambia. Roma e Juventus adesso possono pensare a sabato: i giallorossi affronteranno il Livorno nell'anticipo pomeridiano che darà inizio alla serie A 2006-07, la Juventus giocherà a Rimini, inizio della via crucis di serie B.
(www.gazzetta.it)


Botte, sassi e un accoltellato: è guerriglia fra romani e pescaresi
 di PAOLO VERCESI (Il Messaggero)

PESCARA - Doveva essere una festa dello sport ma non è durata. Roma-Juve all’Adriatico di Pescara è finita con scene da guerriglia urbana, epilogo forse di sfottò e provocazioni cominciate prima del fischio d’inizio, addirittura fuori dallo stadio. Il bilancio finale parla di tre feriti, il più serio è un ragazzo accoltellato a tradimento a una coscia. Portato al pronto soccorso dall’ambulanza del 118, ne avrà per 25 giorni. Bottigliata alla testa per un ragazzo e una ragazza, niente di grave per fortuna. Ma quello è stato solo l’anticipo di ciò che sarebbe successo doppo il fischio di chiusura. Le forze dell’ordine schierate sono riuscite a contenere la sfuriata dei più esagitati nelle vicinanze dello stadio ma qualche decina di metri più in là i focolai si sono accesi a più riprese, soprattutto davanti ai bar della curva Maratona dove insulti e provocazioni si sprecavano. In un attimo è scoppiato il finimondo. Grida e fuggi fuggi tutt’intorno allo stadio, cassonetti rovesciati a incendiati, automobili prese a sassate e finite con i vetri in frantumi. Romani contro pescaresi, perché di sciarpe bianconere neppure l’ombra. «Ma non dite che erano tifosi - si sgola un ragazzo giallorosso all’uscita - noi non c’entriamo niente con quelli là». Centocinquanta, forse duecento le persone coinvolte nei tafferugli. la polizia è riuscita miracolosamente a proteggere le vetture dei romani lasciate nei pressi dello stadio ma è sul lungomare che si sono registrati gli scontri e i danneggiamenti più seri. Ancora sassate, bottigliate ad altezza d’uomo, insulti. Avanti così per più di un’ora dalla fine della partita. Solo verso l’una i tifosi romanisti sono riusciti a lasciare Pescara, sotto scorta della polizia e dei carabinieri. In Questura sono state portate diverse persone coinvolte nei tafferugli e fermate, ma non ci sarebbero stati arresti. Per il bilancio di danni e feriti bisognerà attendere questa mattina. 


Roma-Juve, accoltellati 2 giovani pescaresi
(Enrico Nardecchia, Il Centro)
Il primo ferimento ha scatenato la reazione contro le auto dei tifosi capitolini
PESCARA. Due giovani tifosi pescaresi accoltellati, uno dei quali non si è fatto medicare in ospedale, due macchine in fiamme, numerosi finestrini in frantumi, auto semidistrutte, gomme bucate, lanci di sassi e cocci di bottiglia, cariche della polizia e scontri corpo a corpo. Era solo un'amichevole, quella tra Roma e Juventus, ma attorno allo stadio Adriatico si è scatenata la guerriglia.
              Gli scontri tra opposte fazioni, i romanisti da una parte e una frangia della tifoseria biancazzurra dall'altra, hanno avuto luogo davanti allo stadio, in viale Pepe, ben prima dell'inizio della partita, sotto la tribuna Maiella. A originarle, secondo quanto si è appreso, delle vecchie ruggini tra i due gruppi. Del resto, incidenti del genere si erano verificati anche un anno fa, in occasione della stessa amichevole quando, però, l'afflusso di pubblico era stato superiore.
              L'episodio più grave dell'accoltellamento (l'altro giovane è rimasto ferito in maniera superficiale e non si è fatto accompagnare in ospedale) si è verificato prima dell'inizio della gara davanti allo stadio, in prossimità di uno dei cancelli di ingresso. Un tifoso ha riportato una ferita a una gamba, forse provocata da un'arma da taglio oppure da un oggetto contundente. E' stato soccorso immediatamente da alcuni volontari che l'hanno medicato e successivamente è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale dall'ambulanza della Croce Rossa. Le sue condizioni, comunque, non sono apparse gravi.
              Gran lavoro anche per i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme che si sono sviluppate all'interno di una macchina che era stata parcheggiata nella zona di viale Pindaro.
              L'automobile presa di mira era targata Roma e il fuoco è stato appiccato dopo aver rotto il finestrino. Un'altra macchina è stata danneggiata da un fumogeno scagliato contro il mezzo, ma in questo caso i danni sono stati limitati. A fuoco anche alcuni cassonetti che sono stati anche ribaltati nel corso degli spostamenti delle due tifoserie.
              La bagarre è proseguita anche al momento del deflusso dei tifosi, a partita finita. Gli scontri, però, si sono spostati più a sud, nella zona della Pineta, specialmente dalle parti di via Luisa D'Annunzio, dove i tifosi di fede romanista avevano parcheggiato le loro auto. Punto nevralgico degli incidenti è stata tutta l'area a ridosso del distributore dell'Agip dove i gruppi si sono fronteggiati fino a tarda ora. E' in questo punto che si sono concentrate le forze dell'ordine, compresi gli agenti del reparto mobile che hanno dovuto fare ricorso anche ad alcune cariche di alleggerimento per cercare di
disperdere gli esagitati. Molti tifosi romanisti sono rimasti appiedati in quanto hanno ritrovato le gomme squarciate. A quel punto si è creato il problema di come farli ripartire. Per questo la polizia ha stazionato a lungo nella zona raccogliendo le denunce dei tifosi alcuni dei quali sono stati accompagnati a casa da altri amici che sono riusciti a "salvare" le loro macchine. Molti finestrini delle auto sono finiti in frantumi e sono stati piuttosto consistenti i danni subiti dalla carrozzeria delle macchine. I tifosi arrivati da Roma erano piuttosto numerosi. All'inizio c'era stata ressa davanti all'unico botteghino aperto, un fatto, questo, che ha scatenato la protesta da parte di molti presenti.
              La situazione è tornata lentamente alla normalità solamente dopo l'una, quando è cessato l'allarme. Ma il bilancio dell'amichevole, a quell'ora, era già pesante.
(05 settembre 2006)


IL MESSAGGERO (ABRUZZI)
Montella accende l’Adriatico
 Juve e Roma prive di parecchi titolari, Del Piero il più osannato

 di PIERPAOLO MARCHETTI

PESCARA - Il clima di festa è durato fino all’annuncio delle formazioni. Soltanto allora si sono arresi anche i più ottimisti. Dei campioni attesi non c’era neanche l’ombra e così quella tra Roma e Juve, che doveva essere un’amichevole di lusso, è diventata una sfida in tono minore tra due squadre imbottite di riserve e di giovani. Niente Totti, nè Buffon, Nedved, Trezeguet. Niente Perrotta, De Rossi. Niente. Per innamorati del calcio e cacciatori di autografi, non è rimasto che consolarsi con il solito Del Piero, il più applaudito. Lui c’è sempre. Quando conta e quando non conta. Sarà mica un caso se è il capitano. Qualcosa in realtà era trapelato già alla vigilia, e l’assenza di tanti fuoriclasse ha tenuto lontano anche il tutto esaurito che, dopo i primi giorni di prevendita, sembrava scontato. La cornice di pubblico comunque non è male. In buona parte sono tifosi juventini arrivati da tutte le province abruzzesi. Insomma, quelli che si muovono una volta all’anno, magari con la famiglia al seguito, solo quando c’è un evento da ricordare. Il colpo d’occhio è buono. L’Adriatico è pieno ma non pienissimo, ma Pescara la sua risposta l’ha data anche se forse, viste le formazioni in campo, la partita non meritava tanto. E ormai, visto che c’era, la gente ha perfino applaudito, magari senza troppa convinzione, alle rare giocate di pregio ricamate sul campo. Pazienza. Forse a pochi giorni dall’inizio del campionato non ci si poteva aspettare di più. Di sicuro in clima campionato sono già i tifosi. In senso positivo. E anche in quello negativo. Prima del match infatti, ci sono stati scontri piuttosto duri tra un gruppo di supporters della Roma e alcuni pescaresi, a quanto pare intervenuti dopo aver visto i colleghi della capitale andare in escandescenza e rompere alcune vetrine. Spunta qualche coltello, ma le Forze dell’Ordine controllano la situazione, dividendo le due fazioni senza affondare i colpi. Nella concitazione, comunque ci sono stati due feriti, una donna ed un uomo, la prima colpita da una bottiglia, il secondo da un’arma da taglio: entrambi sono stati medicati dai sanitari della ambulanze direttamente nel piazzale dello stadio. Nulla di grave. Nella bagarre è rimasto coinvolto per un attimo anche il direttore sportivo biancazzurro Andrea Iaconi, per fortuna senza danni. Poi, prima dell’intervallo, il diesse ha ripreso la strada di casa. Un po’ annoiato e un po’ (forse soprattutto) smanioso di togliere la macchina dal luogo degli scontri. Anche sulle tribune nessun dubbio. Pescaresi e juventini accomunati dal tifo contro i giallorossi.

Sulle tribune anche tante proteste da parte di spettatori che hanno trovato già occupato il loro posto numerato e hanno dovuto seguire la partita in piedi, in condizione disagiata. Vibranti le proteste nei confronti degli steward i quali hanno seraficamente risposto che il problema esulava dai loro compiti. Comunque, un problema organizzativo da affrontare, nell’attesa che anche il Pescara riesca a regolare code ai botteghini e lotte per una poltroncina.

In tribuna, spettatore interessato il tecnico del Pescara. Davide Ballardini avrebbe dato volentieri un’occhiata alla Juventus vera, quella che tra qualche settimana dovrà sfidare in campionato. Dovrà rimandare lo studio dei bianconeri ad un’occasione più propizia. Ha seguito la gara dalla tribuna insieme al presidente e alla squadra. A giudicare dall’espressione annoiata, deve essersi pentito di non essere andato al cinema. Peggio ancora è andata ai suoi colleghi Spalletti e Deschamps. Loro dalla panchina non potevano proprio andar via. Così, tra uno sbadiglio e un’occhiata furtiva alle hostess, arriva il fischio finale con la Roma che vince per 1-0, gol di Montella nella ripresa, il gesto tecnico più bello della partita. Per fortuna, sabato c’è Pescara-Bologna...


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