CAMPAGNAANTIMAGLIE 
2005/06


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Maglie 2005/06: monitoraggio del progetto
"One of Eleven" della Diadora

Treviso/Roma,
                  2005/06

CAMPAGNAANTIMAGLIE
2004/05
Correva l'anno 2004, quando da una stanza
della casa di Romolo si udì una voce...
- Papààà! Papààààààààà! Non gioca la Roma! -
"Come non gioca la Roma?" Guardai l'orologio.
Erano le 20.45. L'ora era giusta.
- Su che canale staiii? - urlai dalla mia stanza, mentre terminavo di leggere le ultime righe dell'articolo.
- Su Raidueee! -, rispose.
"Anche il canale è quello giusto" - pensai tra me e me - "Mah, si sarà sbagliata, in fondo ha solo
quattro anni".
- Papàà-ààà! Una squadra ha le maglie bianche, l'altra le ha nere! - insistette.
Il mio livello di attenzione a quel punto si innalzò.
Brevemente ragionai. "Il Real Madrid ha la maglia bianca. Sono le 20.45, classica ora di Coppa.
Anche il canale è corretto. Che c**** di partita staranno dando?" Mi alzai, gettando da un lato il giornale. Vidi lo schermo. I bianchi erano loro.
Il Real Madrid.
Mi soffermai a guardare mentre facevano girare la palla. Aspettai con pazienza che la sfera di cuoio finisse ai neri. Un nome familiare mi fece sussultare.
Quella squadra era la Roma.

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LA NOSTRA MAGLIA
Lettera aperta all'A.S. Roma e alla Diadora
Comprendiamo - mal sopportandole - le esigenze di una società di calcio moderna.
Non capiamo - e non sopportiamo - che le nostre tradizioni vengano calpestate.
La Roma ha due colori.
Il giallo-oro e il rosso pompeiano, o sangue di bue, tanto per usare altre chiavi cromatiche. Nel 1927 era un rosso scuro che si avvicinava al marrone (maroon, è la definizione inglese), ed un giallo che tendeva all'arancio.
Semplificando, giallo e rosso.
Proprio perché comprensivi, non chiederemo, pur volendolo, che la Roma giochi con questi colori tutte le volte che problemi cromatici non rendono necessario l'uso della seconda o della terza maglia.
Ma attenzione: riteniamo intollerabile che la nostra squadra giochi sempre con la maglia nera o di qualsiasi altro colore quando non ce n'è bisogno.
Riteniamo insopportabile che la seconda maglia non abbia i nostri colori ma, su sfondo bianco, una striscia gialla e nera.
Pensiamo sia addirittura abnorme che questa libertà cromatica venga adottata in occasione di partite importanti e di visibilità mondiale.
Già lo scorso anno si erano notate queste storture, e si pensò ad un incidente di percorso dovuto alla stravaganza di qualcuno.
Due anni di seguito, no.
Due anni di seguito, è troppo.
E' veramente troppo.
La Roma a Torino contro la Juventus DEVE giocare in rosso. 
Chi non ha rabbrividito vedendola in versione "olandese" qualche tempo fa contro gli acerrimi rivali?
A Madrid DEVE giocare in rosso. A Reggio Calabria PUO' giocare con la maglia che crede, visto che la Reggina gioca in amaranto ed anche a Manchester PUO' usare la seconda o la terza maglia, visto che i Red Devils, lo dice il nome, giocano in rosso.
Ma a Madrid, Torino e via dicendo...
VOGLIAMO I COLORI DELLA TRADIZIONE.
E per colori della tradizione, intendiamo anche che non si aggiungano altri colori alla prima maglia. Ne abbiamo due soli.
Per quanto riguarda le altre divise da gioco, sopportiamo l'utilizzo di altri colori, purché ci siano comunque dei richiami evidenti ai nostri colori sociali e non il mero, semplice inserimento del logo dell'A.S. Roma.
Per intenderci, anche un completo nero, con una striscia rossa e gialla da qualche parte è bene accetto: la preclusione verso la divisa nera è dovuta non a fattori cromatici ma all'uso improprio che se ne fa. E' assurdo pensare che alla fine della stagione 2004-05 la Roma avrà giocato di più con maglie di altri colori che non con la propria: in Champions gioca solo in bianco e in nero, in coppa e nelle trasferte di campionato scende in campo con altri colori.
La "nostra" Roma ci rimane solo nelle partite in casa.
Siamo sicuri che ci capirete.
Non siamo utenti, né clienti, se non in seconda battuta.
Siamo tifosi.
Veniteci incontro e sarete premiati. 
I tifosi della Roma sono generosi con chi li rispetta.
CRITICHE e PROPOSTE COSTRUTTIVE
NO
SI

La banda nera non è nei nostri colori sociali.
Meglio sostituirla con altra di colore
rosso più scuro.
Al posto
                          del nero poteva essere utilizzato un rosso
                          sangue di bue (tra l'altro - quello sì -
                          vicino alla tradizione). Non era meglio?
VERSIONE MODIFICATA
Diadora style,
                          giallo e nero
La Roma ha altri colori sociali. Meglio sostituire la banda nera con una rossa.
Diadora-Testaccio Style, giallo e rosso
VERSIONE MODIFICATA

La banda nera non è nei nostri colori sociali.
Meglio sostituirla con altra di colore
rosso, invertendo la grandezza delle strisce.

VERSIONE MODIFICATA
Speciale, sembra
                          nera ma è verde scuro
Stilisticamente può anche essere corretta, ma non è corretto usarla contro avversarie di rango che giocano con i loro colori storici, se diversi da quelli della Roma
Speciale, sembra
                          nera ma è verde scuro
Per la Champions League si rimanda a quanto detto a fianco. Sia la maglietta nera che quella bianca dovrebbero essere le "seconde maglie" di coppa. I bordi verdi sono un pugno nello stomaco di tutti i romanisti.
Vedi sopra.
La "campagnia permanente a sostegno dei nostri unici colori sociali" nasce da un'iniziativa del sito Curva Sud (www.asromaultras.it)
in unione con la Web Legion. Tutti i siti aderenti o anche non aderenti alla weblegion, se d'accordo con la campagna, sono invitati ad esporre
uno dei banner nelle pagine di maggior accesso fino al 28 febbraio 2005,
data in cui la scelta sulle nuove maglie dovrebbe già essere stata effettuata.
I singoli che vogliono sostenere l'iniziativa, possono mandare una semplice e-mail con il proprio pensiero.




Clicca qui per
                  andare alla pagina delle maglie disegnate da voi!

1994/95,
                  dichiarazione di Sandrio Ciotti
Per ora hanno aderito i seguenti siti pubblicando il banner.
Chi volesse aderire con il proprio sito è sufficiente che esponga il banner in una delle pagine di maggior accesso.
http://www.laroma.net
http://www.asrtalenti.135.it/
http://www.romaclubmilano.it
http://www.coolioz.com/ASRomaHomepage.htm
http://www.giallorossi.net/html/index.php
http://www.lamiaroma.it/cartellasalvaguai/primapagina_1.htm
http://www.roma.135.it/
http://www.romaclubalbano.it/
http://www.romaclubcassinocentro.it/home.asp
http://www.romanismo.com/
http://www.salariogroup.com/
http://www.stefanogiorgi.com/index.php?page=roma
http://www.meteoroma.net
http://www.eurtorrino.net
http://www.ultraschierico.com
http://www.curvasud.com
http://www.decimaonline.com
http://www.as-roma.ru
http://www.corederoma.it
http://www.weblegion.org/campagnamaglie.htm
http://www.asromaebasta.com
http://www.gladiatoriromani.it
http://www.questamagliastorica.com
http://www.romamor.net
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=35582
http://www.questamagliastorica.it
http://asromacapitolina.altervista.org/
http://www.villaromana.it
http://www.pizzavolante.it


LA CAMPAGNA ANTIMAGLIE 2004-05
 
 
Le regole della
                  Lega calcio

REPUBBLICA.IT (15 novembre 2004)
Esigenze di marketing modificano i colori storici delle divise
Coro di proteste da Roma a Genova, da Milano a Foggia
Lo sponsor cambia le maglie?
Scoppia la rivolta dei tifosi
di MATTEO TONELLI
ROMA - "C'era rispetto per la maglia. Quasi una sacralità". Erano gli anni '50 e Luciano Tessari, portiere della Roma, riassumeva così il senso di quel pezzo di stoffa che indossava ogni domenica. Da allora le cose sono molto cambiate. Il calcio non è più quel calcio. Il business del pallone è ormai immenso e si trascina dietro, modificandoli, tutti gli aspetti di quello che è nato come un gioco e che gioco non è più. 

Poteva la maglia restare immune? No che non poteva. E infatti, da tempo, l'introduzione dello sponsorizzazioni e la necessità legate al marketing, hanno fatto in modo che, anche uno degli ultimi tabù del pallone, crollasse. Le maglie, almeno quelle legate ai colori della tradizione, sono sotto attacco. Colori, disegni e simboli sono optional legati al cambio di sponsor e alle esigenze di mercato. 

Ma i tifosi non ci stanno. E si mobilitano. E non da oggi. Era il novembre del 2002, quando l'allora presidente del Napoli, Salvatore Naldi, gelava le proteste dei sostenitori partenopei: "E' impossibile ritornare alle maglie azzurre. Si mettano l'animo in pace i tifosi napoletani. Per contratto dovevamo operare entro il 28 febbraio 2002 una scelta tra i modelli proposti dallo sponsor tecnico". La risposta dei tifosi del Napoli fu eloquente. Alla prima occasione le nuove maglie furono gettate addosso ai giocatori.

A Parma invece le cose sono andate meglio. Dopo anni in cui gli emiliani giocavano con la maglia gialloblù (in ossequio allo sponsor), quest'anno Gilardino e soci sono tornati ad indossare la maglia bianca con la croce nera. Vessillo storico di Parma. Una vittoria per quei tifosi, raggruppati in Settore Crociato, che per anni ha lottato per un ritorno all'antico. La confusione è massima: il Bologna, elimina il blu e sembra il Piacenza. L'Inter, in Champions, sostituisce il nero con il grigio. 

E poi c'è Roma, dove la campagna anti nuove maglie, ha assunto proporzioni notevoli. In pratica, dopo aver visto le nuove proposte dalla Diadora, l'iniziativa è stata fulminea. Il primo a muoversi è stato il sito asromaultras.it. A seguire la weblegion giallorossa. E' partito così un tam tam internettiano che si è subito allargato a macchia d'olio. E l'appello ha collezionato migliaia di adesioni: "La Roma ha due colori: il giallo-oro e il rosso pompeiano. Riteniamo intollerabile che la nostra squadra giochi sempre con la maglia nera o di qualsiasi altro colore quando non ce n'è bisogno. Riteniamo insopportabile che la seconda maglia non abbia i nostri colori ma, su sfondo bianco, una striscia gialla e nera"

Segnalano un rischio i tifosi giallorossi:"Alla fine della stagione 2004-05 la Roma avrà giocato di più con maglie di altri colori che non con la propria: in Champions gioca solo in bianco e in nero, in coppa e nelle trasferte di campionato scende in campo con altri colori". Un veemente appello che sembra aver fatto breccia sulla Diadora che si è detta "disponibile" a tenere in considerazione le proteste dei tifosi a partire dalla prossima stagione. 

Da Roma a Genova, con un passo indietro. Stagione 2001/2002: la società e lo sponsor lanciano un sondaggio per stabilire le nuove maglie del Genoa. Vince la tradizione. E dunque, maglia rigorosamente rossoblù per le partite casalinghe e ripristino dell'antica divisa bianca con striscia orizzontale con i colori sociali per le trasferte. Oggi i tifosi genoani del San Giorgio Old Times Circle per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale del Genoa Cricket & Football Club avvertono: "La maglia da gioco, rappresenta un caposaldo dell'essere genoano. La casacca rossoblu e prima ancora quella bianca a fasce orizzontali vanno difese. Rifiutiamo i surrogati attuali e le maldestre reinterpretazioni volute da sponsor e da personaggi generalmente incompetenti"

E che dire dell'eloquente messaggio che gli ultras del Foggia hanno mandato al nuovo patron della squadra che ha ideato le nuove maglie dei rossoneri pugliesi? "La nuova maglia ci fa schifo" hanno scritto i tifosi su uno striscione esposto in una delle ultime partite casalinghe del Foggia. 

Ma chi pensa che il no allo stravolgimento dei colori sia esclusivamente legato al calcio si sbaglia. Anche i tifosi della pallavolo se la devono vedere con la potenza degli sponsor. Come è capitato alla squadra di pallavolo di Cuneo. Erano bianco e azzurri. I colori del nuovo sponsor sono bianco e verde. Il cambio delle maglie è stato immediato. Con buona pace delle proteste dei tifosi. Del resto, in certi sport, cambia nome ogni anno anche la squadra... 
(15 novembre 2004)

La Roma dimentica la maglia giallorossa
L'editoriale di Riccardo Luna (Il Romanista, 1° dicembre 2004)
Ci sono cose più importanti nella vita. La condanna della Juve e il silenzio assordante dei giornali. Lippi e Vialli che offendono Zeman invece di scusarsi. Galliani che, come Giraudo esulta «per un pareggio» dopo aver rimediato una batosta all’elezione di Lega. E la sua Lega che punisce la Roma per la nebbia di Siena mentre dà un buffetto a Juve e Inter per gli scontri di San Siro. Quando penso a queste cose mi viene in mente un celebre urlo di Fabio Caressa dai microfoni di Sky: «Cacciateli via». Lui lo diceva ai tifosi della Roma, io ai padroni del pallone. Ma oggi parliamo di una cosa piccola, forse, ma che sta nel cuore di tutti i romanisti. La maglia. Ne abbiamo già parlato due mesi fa, raccogliendo le proteste dei lettori per le nuove maglie nere e verdi. Abbiamo aderito alla intelligente campagna di asromaultras e weblegion che invitava la Diadora al ritorno alla tradizione, giallo oro e rosso pompeiano, per il prossimo anno. E non ne avremmo parlato più, consapevoli del fatto che la Diadora versa più di sei milioni di euro nelle casse della società, se la misura non fosse colma. In diciannove partite ufficiali, la Roma è scesa in campo solo sei volte con la maglia rossa e gialla. Meno di una volta su tre. Sei gare le ha giocate con la classica maglia bianca, due con quella arancione, due con la verde e tre con la nera. Non sarà un po’ poco? Chi l’ha detto che in casa con il Siena dobbiamo giocare con la maglia verde? E che a Siena, ma anche a Torino con la Juve, dobbiamo essere arancioni? Avranno pure un senso i colori, le bandiere, gli striscioni? Che calcio sarebbe se la maglia cambiasse ogni volta? Nel rispetto dei bilanci e del marketing, è troppo chiedere che, sempre all’Olimpico e quando possibile in trasferta, la nostra Roma scenda in campo con la maglia giallorossa?
Il 3 dicembre 2004 Studio Aperto (Italia 1) dedica un servizio di tre minuti sull'argomento


NEWSLETTER INVIATA AI SITI DELLA WEB LEGION
Come avrete avuto modo di leggere, ultimamente si è molto discusso dei colori scelti per le nuove maglie della a.s.roma.
Ciascuno di noi si è fatto una precisa idea in proposito, chi le detesta, chi le adora e chi se ne disinteressa poiché ritiene che la scelta sia del tutto estranea al gusto e, tanto più, al giudizio dei semplici e comuni tifosi.
Qualcuno di noi non è di questo parere... la Roma cambia, il calcio cambia, le mode... manco a dirlo, cambiano. Ma a tutto c'è un limite!
Nel CALCIO MODERNO i tifosi ( quelli dell'a.s.roma in primis ) sono costretti a subire di tutto... la storia è giornalmente calpestata da ogni tipo di esigenza, economica politico-sportiva e d'immagine. Fattori MAI minimamente relazionati ai desideri di coloro che sostengono la propria squadra garantendone le necessarie basi economiche, e questo, anche su dettagli marginali quali la scelta di un colore anziché un altro... BASTA.
LA ROMA HA UNA SUA STORIA E DUE PRECISI COLORI SOCIALI E L'A.S.ROMA NON PUO' IGNORARE CHI LA SOSTIENE.

Alcuni di noi - facendo seguito alla lettera che Lorenzo (asromaultras.it) ha inviato a "Il Romanista" e p.c. alla "Diadora", riassumendo i principi di una libera protesta (riportata a fondo email) - hanno deciso di dar corpo ad una campagna permanente on-line svolta a sostegno dell'ultimo indiscusso valore: LA MAGLIA E I SUOI STORICI COLORI SOCIALI.
Web Legion sposa in pieno e promuove questa campagna di sensibilizzazione che, come avrete modo di notare, è svolta in modo critico e propositivo al tempo stesso.
Ciascuno di noi (webmaster che aderiscono al ring) sarà libero di adottarla e farla propria, richiamando, tramite i banner messi a disposizione, la pagina elaborata per lo scopo (http://www.weblegion.org/campagnamaglie.htm) o facendone una ad hoc con le proprie motivazioni. Tutto ciò, secondo la libertà di scelta e d'opinione che caratterizza da sempre la pruralità dei siti aggregati al ring.
Web Legion



 
Aaargh!
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LE VOSTRE E-MAIL



TOO MANY HOLES IN THE MEMORY
A standing campaign in defense of our Unique team colours
(Thanks to Sean from Scotland for the translation)
We understand - even if we don't like it - the business thinking of a modern football club.  However we don't understand - and we won't tolerate - our traditions being trampled upon.
A.S. Roma has just two colours.
The gold-yellow  and pompeian red, or ox'-blood, if you want to use another description, are our trademark.  In 1927 it was a dark red, similar to maroon, and a yellow, close to orange.
To simplify things, yellow and red, hence " I Giallorossi". 
As we are reasonable people, we will not ask, even if we'd like to, that A.S. Roma play with these colours every time, we know that colour clashes make the use of a second or even a third shirt necessary.  However, be warned: we believe it is not tolerable that our team play always with a black shirt, or any other colour shirt, when it doesn't need it.  We feel it is unacceptable and disrespectful, that the second shirt doesn't even have our colours, the red and yellow of our city, but instead, for example, on the white shirt, a yellow & black stripe!  We think it is even more unacceptable that these colours are adopted on the occasion of important matches with large world-wide attention.  Yet in the past years we have noticed this madness, and at we thought it a simple accident, due to someone's extravagance. 
Two years on however, one following the other. We say no more!
Two years on ! We say Enough is Enough. 
It is really too much.
Simply when A.S. Roma are in Torino, against Juventus we MUST play in red.  Who  didn't despair watching us in a Holland-style shirt some time ago against their great rivals? Likewise In Madrid we MUST play in red. 
In Reggio Calabria we CAN play in another shirt, because Reggina play in claret and in Manchester too we CAN use the second or third shirt because the Red Devils - the name says it all - play in red. 
But against Juve or Madrid etc.,... 
WE WANT OUR TRADITIONAL COLOURS. 
And when we say OUR traditional colours, we mean also that nobody should put any other colour onto the Home shirt.  We've only got two and that is all we need!  Concerning the kit for other matches, we can tolerate the use of other colours, on condition that there are references to our primary team colours and not just the simple AS Roma logo.  To make it clear, even a black kit can be acceptable, if it has a red and yellow stripe somewhere: preclusion against the black kit is motivated not by reasons of fashion but by the incorrect use of colours that are used..  It is absurd to think that by the end of 2004-05 season, A.S. Roma will have played more matches in a shirt of another colour than the historical one: in Champions League games, A.S. Roma play only in white or black;  in the Coppa Italia, and in other away games, we play in other colours.  We have "our" A.S. Roma only at home Serie A games. 
We are sure you will understand.  We are not mere users of AS Roma nor customers of AS Roma, even if its true in a secondary way.  We are fans.
We are THE FANS.
Come toward us and you will be LISTENED TO. 
A.S. Roma fans are generous towards who respect them.


Trop de trous dans la mémoire
 campagne permanente pour nos unique couleurs sociale 
NOTRE MAILLOT
Lettre ouverte à l'A.S. Roma et à la Diadora 
Nous comprenons - même si difficilement - les exigences d'une société moderne de foot . 
Nous ne comprenons pas - et nous ne supportons pas - que nos traditions soient baffouées .
La Roma a deux couleurs. 
Il le jaune-or et le rouge pompéien,dit aussi sang de boeuf, pour employer d'autres clés chromatiques. En 1927 c'était un rouge foncé qui s'approchait du marron (maroon, c'est la définition anglaise), et un jaune qui tendait à l'orange.
En simplifiant, jaune et rouge.
Parce que nous sommes compréhensifs, nous ne demanderons pas, même si on le voudrait, que la Roma joue avec ces couleurs chaque fois que des problèmes chromatiques ne rendent pas nécessaire l'usage d'un second ou d'un troisième maillot. 
Mais attention: nous trouvons qu'il est intollérable que notre équipe joue toujours avec le maillot noir ou de n'importe quelle autre couleur alors que ce n'est en aucun cas justifié! 
Nous jugeons insupportable que le second maillot n'ait pas nos couleurs mais, sur fond blanc, une bande jaune et noire. 
Nous pensons qu'il est absolument illégal que cette liberté chromatique soit adoptée à l'occasion des matchs importants et de visibilité mondiale. 
Déjà l'année dernière on avait remarqué ces distorsions, et on avait cru à un incident de parcours due à l'extravagance de quelqu'un. 
Mais deux ans de suite, non. 
Deux ans de suite, c'est trop!
C'est vraiment trop!
La Roma à Turin contre la Juventus DOIT jouer en rouge! 
Qui n'a pas eu de frisson en la voyant version "hollandaise" il y a quelque temps contre les ennemis terribles rivaux? 
A Madrid elle DOIT jouer en rouge. A Reggio Calabria elle PEUT jouer avec le maillot qu"elle veut, puisque la Reggina joue en amarante et aussi à Manchester elle PEUT se servir du second et troisième maillot, vu que lles Red Devils, leur nom même le dit , jouent en rouge. 
Mais à Madrid, Turin et tous les autres...
NOUS VOULONS LES COULEURS DE LA TRADITION.
Et par couleurs de la tradition, nous entendons aussi qu'on ne rajoute pas d'autres couleurs au premier maillot. Nous en avons deux seulement. 
Pour ce que concerne les autres tenues de jeu, nous supportons l'emploi des autres couleurs, pourvu qu'il y ait des rappels évidents de nos couleurs sociales, et pas le noir, simple rajout du logo de l'AS Roma. 
Pour être clairs, même un ensemble noir, avec une bande rouge et jaune est bien acceptée: le barrage contre la tenue noire est dû non pas à des facteurs chromatiques mais à l'usage non approprié que l'on en fait. Il est absurde de penser qu'à la fin de la saison 2004-2005 la Roma aura joué plus avec le maillot de d'autres couleurs que la sienne propre: dans la ligue des Champions elle joue seulement en blanc et noir , dans la Coupe et dans les matchs retours de championat elle descend dans le stade avec d'autres couleurs. 
"Notre" Roma nous reste seulement dans les matchs à domicile. 
Nous sommes sûrs que vous nous comprendrez. 
Nous ne sommes pas des usagers, ni des clients, si ce n'est au sens second du mot. 
Nous sommes des supporters!
Faites un geste envers nous et vous serez récompensés. 
Les supporters de la Roma sont généreux
avec ceux qui les respectent.



TEVEEL GATEN IN ONS GEHEUGEN
Campagne ter verdediging van onze kleuren
ONS SHIRT
Open brief aan A.S.ROMA en Diadora
We begrijpen – zij het met tegenzin – de financiële consequenties van het moderne voetbal. Evenwel begrijpen we – en tolereren we – NIET dat onze tradities met de voeten worden getreden.
A.S.ROMA heeft slechts twee kleuren:
goudgeel en pompeiaans rood, of ossebloed zijn ons handelsmerk. In 1927 was het een donkerrood en geel, naar oranje neigend.
Om te vereenvoudingen: geel en rood.
Vandaar ‘I Giallorossi’
Daar we redelijke mensen zijn, zullen we niet vragen – ook al zouden we willen – dat ROMA altijd in die kleuren speelt; we weten dat kleurproblemen het gebruik van een tweede en derde shirt noodzakelijk maken. Maar wees gewaarschuwd: wij geloven niet dat het getolereerd kan worden dat onze club stteds in een zwart shirt – of van welke andere kleur dan ook – speelt, wanneer dat niet nodig is. We vinden het onaanvaardbaar en onrespectvol dat het tweede shirt onze kleuren, het rood en geel van onze stad, zelfs niet draagt maar wel, bij voorbeeld een geel-zarte streep op een witte achtergrond. We vinden het nog meer onaanvaardbaar dat deze foute kleuren worden gebruikt bij belangrijke wedstrijden onder wereldwijde belangstelling. Toch worden we al jarenlang met deze waanzin geconfronteerd. We weten het aan iemands bizarre fantasie.
Nu zeggen we echter NEEN
Nu zeggen we GENOEG
Wanneer ROMA in Turijn tegen Juventus speelt, MOET het in het rood spelen. Wie werd er niet woedend bij het zien van die Holland-achtige oranje shirts van een tijdje geleden? Ook in Madrid MOETEN we in het rood spelen. In Reggio Calabria KUNNEN we in een ander shirt spelen omdat Reggina in bordeaux speelt. En in Manchester KUNNEN we ook in een ander shirt spelen omdat – de naam ‘Red Devils’ zegt genoeg – United in het rood speelt.
WIJ WILLEN ONZE TRADITIONELE KLEUREN.
En wanneer we zeggen ‘onze traditionele kleuren’, bedoelen we dat niemand een andere kleur op ons thuis-shirt moet zetten. We hebben maar twee kleuren en dat is genoeg! Voor uitwedstrijden kunnen andere kleuren worden gebruikt op voorwaarde dat er niet enkel in het A.S.ROMA-logo naar onze basiskleuren wordt gerefereerd. Ter verduidelijking: zelfs een zwart shirt is aanvaardbaar, zolang het ook maar ergens een rood-gele band draagt. De weigering tegen zwart wordt niet ingegeven door smaak maar door het onjuiste kleurgebruik. Het is absurd zelfs te denken dat ROMA op het einde van het seizoen 2004-05 meer matchen zal gespeeld  hebben in een shirt dat afwijkt van het historische! In de Champions League speelt de ploeg in alleen maar zwart of alleen maar wit. In de Coppa Italia en uitwedstrijden spelen we in nog andere kleuren. ‘ONS’ ROMA zien we enkel in de Serie A – thuiswedstrijden. 
Ter verduidelijking: wij zijn geen gebruikers van A.S.Roma; wij zijn geen klanten van A.S.Roma, tenzij onrechtstreeks.
WIJ ZIJN DE FANS
Kom naar ons en U zal gehoord worden. A.S.Roma-fans zijn dankbaar voor wie hen respecteert



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