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4 maggio 1930, Roma/Lazio, il Duce assiste alla partita a Testaccio |
Giorgio Cecilia, svezzato al campo Testaccio, quella Roma lì è un mito mai appassito. “Avevo 14 anni allora. Tutti i giorni scappavo da casa per fare il lupetto raccattapalle. Non mi fermava neanche il coprifuoco. La prima Roma giocava sotto il Monte dei Cocci, davanti al cimitero degli inglesi. Quella che vinse lo scudetto s’era però già trasferita allo Stadio del Partito dove è oggi il Flaminio. Vuoi i nomi? Eccoteli. Masetti in porta, Brunella e Andreoli terzini, Mornese centrosostegno con attorno Donati e Bonomi, all’ala c’erano Krieziu e Pantò con Cappellini e Coscia mezzali, centrattacco era quel furetto frascatano di Amadei. Riserve di lusso Borsetti, Jacobini, Di Pasquale e Acerbi. Allenatore l’ungherese Schaffer”. |
Volk in versione futurista |
1931/32 Un inno della Roma |
Attilio Ferraris passa alla Lazie |
Vignetta su Masetti, il portiere del 1° scudetto |
Una presa di Masetti dà lo spunto a questo disegno futurista |
Novembre 1934: Sacerdoti (presidente della Roma) tenta di impedire ad Attilio Ferraris, passato alla Lazie, di giocare il derby |
L'abitazione dell'allenatore |
Il tesserino di Giovanni Degni |
Tessera stagionale 1935/36 |
Tessera stagionale 1933/34 |
16 marzo 1931 Roma/Juventus 5-0 Il titolo de "Il Littoriale" |
1931 La presentazione di un derby su "Il Littoriale" |