Dopo Roma / Inter del 12 settembre 1999:
il comunicato che è stato distribuito in occasione di Roma/Vitoria Setubal.

 
"COMUNICATO PER LA CURVA
Ci rivolgiamo a tutti i tifosi della Roma perché comprendano il significato
di quanto accaduto in Sud il 12 settembre, che non vorremmo fosse mal
interpretato.
Dal 1989 ad oggi la curva ha vissuto un costante, inesorabile declino.
Dopo la dolorosa scissione dovuta al caso Manfredonia, il neo-CUCS, al
timone della curva, non è riuscito ad evitare che i ragazzi si
allontanassero dal Commando anziché rimanere uniti. Questo ha fatto sì che
negli ultimi anni ci fossero soltanto una cinquantina di persone a cantare,
nell'indifferenza totale della curva, anche in partite importanti.
Un gruppo dal nome storico come il CUCS era ridotto ad un manipolo di
fedelissimi senza autorità in casa e in trasferta. A volte si sentivano
solo i tamburi e NESSUNO DI VOI TIFAVA, pure gente che magari ha 15 anni di età e dovrebbe averci fiato da sprecare.
Anzi, spesso il fiato veniva usato per FISCHIARE GLI STESSI GIOCATORI DELLA ROMA.
Non vorremmo che le persone che oggi piangono la scomparsa del Commando -
soluzione alla quale, sia chiaro, non si sarebbe mai dovuti e voluti
arrivare - siano le stesse che non tifano e fischiano.
Il nostro intento è quello di riportare la curva a livelli dignitosi e non
certo quello di imporsi rispetto ad altri gruppi.
 Per fare questo è necessaria la collaborazione di tutti, a prescindere
dalle opinioni politiche CHE NON TROVERANNO PIU' SPAZIO, d'ora in poi, nel gruppo che cercherà di organizzare un sostegno decente per la nostra Roma. In Sud si canta e si fà il tifo. Chi non ci stà se ne va in Nord o in altri settori. Non è più ammissibile - come invece chi dirigeva il Commando ha
consentito - che chi sta al centro della curva segua la partita come se
stesse guardando la pay-per-view.
Se un gruppo non va, non puo' guidare la curva approfittando del fatto di
chiamarsi Commando Ultrà Curva Sud quando del Commando vero non c'è più
nessuno.
Per finire ci rivolgiamo a chiunque sia stato nel glorioso CUCS: quelli che
facevano il tifo con loro sono i meno responsabili, avendo sempre sostenuto
la Roma nella buona e nella cattiva sorte.
E la curva ha bisogno di loro. Che non fraintendano, quindi.
100 ragazzi validi non meritano di essere guidati da chi li ha condotti al
declino.
Il cammino non sarà facile e neanche di sicura riuscita. Ma se anche
stavolta non riusciremo a fare una curva unita allora è proprio finita per i prossimi vent'anni".

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