XIII Giornata
ROMA - MILAN 0-0
Roma, Stadio Olimpico
domenica 16 dicembre 1990
ore: 14:30

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Tabellino partita:
ROMA: Zinetti, Tempestilli, Carboni, Berthold, Aldair, Comi, Desideri (41'st Muzzi), Di Mauro, Voeller, Salsano, Gerolin.

Allenatore: Bianchi.


MILAN: Pazzagli, Tassotti, Carobbi, Gaudenzi, Costacurta, Baresi (32'st Falli), Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (22'st Agostini),
Stroppa.


Allenaore: Sacchi.


Arbitro: Amendolia di Messina.



AUDIOTIFO
 
Antonio
Uh Uh Uh a Rijkaard
Milano in fiamme
Bastardi
Bombe a mano su Milano
Buttate dal Duomo
Milano vaffanculo
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UN RICORDO DI UN MILANISTA
Le trasferte a Roma, in quegli anni fine '80 /primi '90, molte contro la Roma, qualcuna contro la Lazie, per me funzionavano così: partenza in treno il venerdì, autobus da Piazza dei Cinquecento fino alla parte più a nord di via Nomentana, citofono all' amico P.G. delle Brigate R.N. sez. Roma (....benestante , e quindi meglio che in hotel! ), nella zona de " Lo Zio d'America "...quasi a Talenti. La prima cosa che mi colpiva, oltre alla bellezza della città , davvero impareggiabile, erano le scritte sui muri. Una quantità industriale: sia a sfondo politico che di rivalità calcistica...spesso le due cose si incrociavano.

 P.G. ama Roma quanto io amo Milano, e proprio come me adorava fare da Cicerone agli ospiti, nella propria città. In quegli anni ho girato Roma in lungo e in largo, borgate comprese. Nel 1987 , ospite di un amico di Velletri che lavorava dentro Cinecittà, per una settimana intera lo accompagnavo al lavoro, la mattina, prendevo gli autobus a caso e visitavo TUTTE le borgate possibili , alcune delle quali inimmaginabili, nemmeno nei  film di Pasolini...Conoscevo Roma come le mie tasche.....Con P.G. le serate pre-partita erano davvero una vacanza, vissuta non da turista ma da ospite tra i romani de Roma....Solo, mi pregava di una cosa, in giro per i pub e i locali : " Me raccomannno, nun parlà de Milan....e nun te fa sgamà che sei milanese..."  Ho vissuto nottate bellissime...ma quello che non dimenticherò mai fu una sera, in una casa di San Lorenzo, palazzina del ventennio fascista, con l'ascensore ancora con la fessura per la monetina....a casa di un amico suo, romanistissimo...dal cortile si sentì una musica....era un tipo che era venuto con il microfono, l'amplificatore, due compari con chitarra e fisarmonica.....faceva la serenata alla fidanzata! Una roba meravigliosa! Bruschette al " Gallo d'Oro" a Pietralata, bombe calde in p.za Trilussa....distintivi di squadre di calcio ( che colleziono) in l.go del Nazareno, da Espositi....e musei, monumenti, strade, parchi, il cannone che spara dal Gianicolo..una volta persino il Papa affacciato tre ore prima della partita ( ..vinta! ). Il giorno della partita, che allora si giocava ancora di domenica, alle 15.00, io e P.G. prendevamo il motorino ( ne aveva uno anche per gli ospiti!....), andavamo alla stazione, ci mettevamo in via Marsala e lì, mischiati ai romanisti, attendevamo di veder sbucare i milanisti che, arrivati con il treno, salutato l'ispettore Andy Luotto, salivano poi sugli autobus. Cercavamo di cogliere gli umori dei romanisti, di captare se stessero preparando qualcosa di particolare. P.G., ogni volta diceva : " 'sto ggiro so' propio avvelenati! "...ma lo ripeteva tutte le volte!  Poi c'era sempre qualche scambio di insulti, già lì in stazione....e qualcuno dei milanisti mi riconosceva, dall'altra parte, e io pregavo che non mi salutasse...sennò di qua mi avrebbero sgamato...Poi pranzo a casa di P.G., veloce, e via all'Olimpico, con un motorino solo, così lui poteva tornare a casa senza dare nell'occhio e io aggregarmi ai milanesi di ritorno col treno, senza pagare il biglietto, perchè te lo chiedevano solo all'andata. Una volta dentro,  era un rito salutare i vecchi amici : P38, Flavio, la Cristina, Matteo. Pierluigi, Enzo di Latina...e fare il figo nei confronti degli amici di Milano, dicendo..." Eh...ma io sono qui da venerdì! "...quasi che fosse una roba eroica! In verità me l'ero spassata.  Dentro il clima era sempre lo stesso. Insulti, monetine, gran tifo da ambo le parti. Quello che notavo , sempre, erano i personaggi " pittoreschi" che frequentavano la Nord, a ridosso del nostro settore. Sempre inviperiti, sembravano dei disadattati, non degni o non troppo furbi per frequentare la Sud, che gli stessi della Sud ( così me lo immaginavo io....) mandavano di là giusto per rompere i coglioni agli avversari. Sempre ( SEMPRE! ) con la sciarpetta di raso legata al polso, con la bandierina del Milan a cui davano regolarmente fuoco, con la banana gonfiabile...insomma una roba un po' paesana...I poliziotti di Roma,ormai, li conoscevamo quasi per nome, e loro conoscevano noi....Ricordo un digos che, ogni volta, cercava uno dei nostri più esagitati e più border-line...lo aspettava come si aspetta un amico...Una volta , per sottrarlo dalle grinfie di Andy Luotto, lo prelevò e se lo portò via, lo portò a casa sua, a pranzo, e gli fece visitare Roma...Lo riportò lì solo a fine partita!  La partita finiva quasi sempre bene per noi,  ( non ho MAI visto perdere il Milan , quando sono venuto lì...ovvio, manco da un po' di anni !!! ), anche se tutte le volte curavamo se la Sud incitasse e salutasse Ancelotti e se lui assecondasse l'affetto dei romanisti...questo mi dava un po' fastidio...All'uscita la solita pantomima. caricati come bestie sugli autobus, destinazione Settebagni o appena fuori Roma, con qualche autoctono che cercava di tirarci un po' di roba. I Milanisti di Roma e centro-sud Italia che rischiavano le puncicate ( e qualche volta le prendevano...) mentre raggiungevano la stazione o le auto. Io che guardavo il tramonto del sole dai vetri dell'autobus...Un tramonto che solo a Roma è così poetico e grandioso. E mentre gli animali di fianco a me gridavano quanto odiassero e quanto facesse schifo questa città, io pensavo..." ma che cazzo dite, ma ci siete stati mai , veramente? Ma non l'avete vista quanto è bella, unica, splendida, eterna, luminosa? Sì, vabbè, il tifo, il rancore...eh, hanno tradito il gemellaggio, eh sì abbiamo un morto sulla coscienza, eh vabbè la capitale morale siamo noi, loro non hanno voglia di lavorare e vanno a zero all'ora...sono lenti, piagnoni, indolenti..... Però come cazzo facevano  a sparare queste minchiate proprio quando c'era  quella luce incredibile,  mente il venticello muoveva i pini marittimi che ce li avete solo Voi così dipinti, mentre l'autobus attraversava quelle strade che già sentivo mancarmi....ogni volta era la stessa storia, venivo devastato dalla malinconia, dalla nostalgia...quand'è che tornerò dentro questa meraviglia di città, a insultarla e a insultare la sua squadra e i suoi tifosi? Quanto dovrò aspettare, ancora? Queste erano le trasferte romane, per me....Venire via da lì, una coltellata più dolorosa di quella che non siete mai riusciti a darmi.....Poi il treno giungeva all'alba alla Stazione Centrale....e respiravo la mia nebbia...e tornavo a convincermi che tutto il mondo è paese...ma Milàn l'è un grand Milàn....


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