SIENA - La Roma oscurata per settanta minuti dai suoi tifosi prima di passare il turno in Coppa Italia. In quel periodo non la vedono in diretta tv i telespettatori, nè i tremila presenti all’Artemio Franchi di Siena. A determinare la sospensione, dopo il gol del momentaneo due a zero di Totti al trentacinquesimo del primo tempo, l’improvvisa e assoluta mancanza di visibilità, nel catino sotto San Domenico, per i fumogeni lanciati a bordo campo dai sostenitori giallorossi sin dall’inizio della gara. Un primo stop, solo di un minuto, già al ventinovesimo, con la squadra di Del Neri avanti di una rete, grazie a Dellas. 
Il lungo pomeriggio di Siena si conclude con la qualificazione della Roma ai quarti, prossimo avversario la Fiorentina, con un successo netto e meritato, 5 a 1. Ma per un’ora e dieci, grande preoccupazione a casa Sensi per il rischio di perdere la partita a tavolino, oltre che nuovamente la faccia. Il Giudice sportivo, se l’arbitro Morganti, al terzo tentativo, non avesse fatto riprendere l’incontro, avrebbe dato la gara persa tre a zero ai giallorossi e squalificato almeno per una giornata l’Olimpico per la prossima Coppa Italia. Conmunque oggi arriverà una multa pesante. 
Se i circa mille tifosi giallorossi interpretano male la sfida di Siena, stavolta l’approccio della squadra di Del Neri è da elogiare. La Roma si fa notare anche in mezzo al fumo, mostrando convinzione e soprattutto autorità in tutti i reparti. Il modulo è il tre-quattro-tre, quello scelto da Del Neri per sprigionare tutta la potenzialità del tridente che qui a Siena, proprio come fece in campionato a fine novembre, lascia il segno. 
Funziona la Roma di coppa, dunque, nonostante le assenze in difesa e a centrocampo. Il Siena del debuttante De Canio può poco: non è al completo e il quattro-cinque-uno, disordinato e fragile, non resiste davanti al trio delle meraviglie. Quando i tre attaccanti giallorossi sono in palla, avversari del genere vanno subito in apnea, come è successo ieri a Foglio, Colonnese, Argilli e Cirillo. Il portiere austriaco Manninger, rispolverato da De Canio e quindi con un po’ di ruggine addosso, contribuisce con alcuni errori a esaltare le punte romaniste, compreso Corvia che firmerà a metà ripresa il pokerissimo, prima rete ufficiale del centravanti di Largo Preneste. 
La Roma passa in vantaggio con un colpo di testa di Dellas, in avvitamento, al tredicesimo, dopo una punizione dalla destra di D’Agostino (utilizzato al posto di De Rossi), che gioca finalmente una gara senza paura di sbagliare. Totti da fuori si avvicina al due a zero, Zotti respinge un destro di Pecchia, unica conclusione perciolosa del Siena nella prima mezz’ora. Il fumo staziona proprio nell’area di Manninger. Cassano offre una palla buona, ma troppo lunga a Montella, Totti firma qualche secondo dopo il raddoppio: Cassano gli acchitta da sinistra il pallone per il tiro, Mancini e Montella fanno velo. Botta secca e vincente di destro in diagonale. L’arbitro Morganti convalida ma non fa riprendere il gioco. Si ricomncia dopo settanta minuti e il Siena torna in partita su rigore (due minuti prima annullato un gol a Montella per fuorigioco). Corner di Chiumento, Totti con il gomito destro accompagna il pallone fuori area con il braccio. Trasforma Maccarone al quarantaquattresimo. 
La qualificazione della Roma è al sicuro dopo una cinquantina di secondi dall’inizio della ripresa. Cucchiaio di sinistro di Cassano su verticalizzzione di Cufrè. Al quarto la quaterna è di Montella, dopo apertura di Cassano per Totti e assist del capitano per il centravanti che segna a porta vuota. La squadra di Del Neri ora potrebbe esagerare: palo di Montella, su pallonetto da fuori area e dopo errore con i piedi di Manninger che si fa sfilare la sfera. Entra Corvia al posto del centravanti: Manninger prima devia una sua conclusione in angolo, poi si arrende sul pallonetto del ventenne lanciato da Totti al ventesimo. All’arbitro Morganti non resta che cacciare Cirillo per un fallaccio su Mancini e fischiare la fine.