ROMA (3-4-3): Pelizzoli, Zebina, Samuel, Chivu, Mancini, Emerson, De Rossi, Lima, Montella (23' st Carew), Totti (37' st Tommasi), Cassano (15' st Delvecchio). (12 Zotti, 2 Panucci, 7 Sartor, 31 Dellas). All. Capello.
BRESCIA (3-5-1-1): Castellazzi, Martinez, Petruzzi, Dainelli, A.Filippini, Brighi, Di Biagio (1' st Caracciolo), Matuzalem (35' st Colucci), Mauri, Schopp (35' st Stankevicius), Maniero. (12 Saja, 14 Correa, 17 Guana, 11 Del Nero). All. De Biasi.
Arbitro: Pieri di Genova.
NOTE - Angoli: 9 a 5 per la Roma. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Schopp e Matuzalem per gioco scorretto. Spettatori: 50.000, incasso 355.680 euro.

Una domenica che ci ha fatto male: 
l'ennesima ingiustizia 

Domenica 14 settembre 2003. Stuzzicati sin dalla barriera di Roma Nord da parte delle forze del (dis)ordine, siamo giunti allo stadio già consapevoli della “calorosa” accoglienza che è solita riservarci la celere romana e, avvertiti i ragazzi di disinteressarsi delle loro provocazioni, entriamo nel settore senza creare alcun problema, sempre pronti comunque ad ogni eventualità. All’entrata, quando la maggior parte di noi era ormai salita sugli spalti, un ragazzo si è permesso di far civilmente notare ad un agente di aver subito una perquisizione “troppo intima” e come reazione il poliziotto ha tentato di arrestarlo. Alla richiesta dei pochi presenti di ottenere spiegazioni al riguardo, è partita una sostenuta carica nei confronti degli stessi e alle spalle degli altri tifosi, ormai giunti sulla scalinata che porta all’interno del settore ospiti. Il coraggio di chi si è trovato davanti e ha affrontato gli sbirri a viso aperto, mettendoci la faccia e… la testa, ha impedito che la situazione degenerasse.
Le ferite più gravi sono state riportate da quei ragazzi che, inciampando nei gradoni, cadevano a terra e venivano colpiti vigliaccamente da ripetute manganellate.
Oltre la violenza fisica, abbiamo dovuto subire anche quella verbale (figli di……., vi ammazziamo…, bastardi, ecc…ecc..) ed è proprio quest’ultima che ci ha ferito maggiormente, dato che una volta ancora ci siamo resi conto della bestialità di questi “personaggi”; nemmeno davanti alle ragazze hanno placato la loro rabbia! L’aspetto più doloroso della vicenda è l’impotenza davanti ai soprusi e la consapevolezza di poter far poco davanti a questi vergognosi abusi di potere.
NOI COMUNQUE NON MOLLEREMO MAI!