MILAN-ROMA 1-0
Milano, Stadio S. Siro
domenica 2 maggio 2004
ore 15.00

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Programma
                Milan/Roma 2003/04
 
Tabellino partita:
MILAN-ROMA 1-0 (primo tempo 1-0) 
MARCATORE: al 2' pt Shevchenko
MILAN (4-3-1-2): Dida; Cafu, Nesta, Maldini, Costacurta; Gattuso, Pirlo, Seedorf (dal 51' st Kaladze); Kakà (dal 42' st Rui Costa); Shevchenko, Tomasson (dal 35' st Ambrosini) (Abbiati, Laursen, Serginho, Brocchi). All. Ancelotti.
ROMA (4-4-2): Pelizzoli; Panucci, Zebina, Samuel, Candela (dal 1' st D'Agostino); Mancini, Emerson, Dacourt, Lima (dal 34' st De Rossi); Totti, Cassano (dal 28' st Del Vecchio) (Lupatelli, Tommasi, Dellas, Corvia). All. Capello.

ARBITRO: Messina di Bergamo.
NOTE: ammoniti Zebina, Samuel, Kaká, Lima. Recupero 1' pt, 7' st. Giornata primaverile. Spettatori 76.647 (10.000 romanisti stadio esaurito) per un incasso di 1.621.768,00 euro. 



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(in questa pagina ci sono cinque foto del prepartita)

DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO A SEGUITO DEL LANCIO DEI PETARDI

IL FURTO
(2 mb)

FOTOTIFO
Alle 13
Striscione: Padano
                  ingrato, onora chi ti ha civilizzato
Vedi foto prima
Milanisti
Torciata iniziale
Petardo a Gattuso
Petardo a Gattuso,
                  altra angolazione
Capello tenta di
                  placare gli animi # 1
Capello tenta di
                  placare gli animi # 2
Capello tenta di
                  placare gli animi # 3
Un tiro che va
                  alto (la palla è sopra lo stendardo nero Fegati
                  Spappolati)
Da sopra i civili
                  milanesi tirano la roba
Lo sguardo
                  disgustato del Berlusca durante lo scoppio dei
                  petardi
Una torcia viene
                  lanciata verso l'arbitro della partita... in questo
                  caso ho il rammarico che non sia stato colpito
Attendo le vostre foto...

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VIDEOTIFO
 
Curva della Roma alle 13.50
(7425 kb)
"Momenti di tensione"
(solo l'annunciatrice del TG3)
(1887 kb)
Curva della Roma
(1033 kb)
Curva Roma
(687 kb)
Bombone dopo il rigore negato
(8869 kb)
Curva infuriata dopo il furto
(13162 kb)
Pubblico un po' arrabbiato
(687 kb)
Pubblico ancora arrabbiato
(789 kb)
Pubblico sempre incazzato
(2251 kb)
Pubblico decisamente incazzato
(2809 kb)
Pubblico assai incazzato
(7359 kb)
Pubblico molto incazzato
(2263 kb)
Pubblico incazzatissimo
(9845 kb)
Pubblico superincazzato
(2857 kb)
Pubblico incazzato sugli spalti
(4 minuti e 40 sec.)
versione wmv (1920 kb)
versione mpg (91136 kb)
versione avi (277312)
La Domenica Sportiva:
la sequenza del lancio dei petardi
(18490 kb)
Servizio TG1
(9817 kb)
Torciata iniziale
(5155 kb)
Diretta Sky: rigore negato e petardo a Gattuso
(41936 kb)
Diretta Sky: Dida colpito da un oggetto
(18265 kb)
Diretta Sky: Dida frastornato da un petardo
(10985 kb)
Servizio Italia 1 sulla trasferta dei romanisti
(1792 kb)
Diretta Sky: Torcia contro l'arbitro Messina
(6266 kb)
Gattuso Gattuso, il malato sei tu!
(1863 kb)

Scoop di Biscardi: secondo lui il BOOOOM che si sente è la torcia sulla sinistra: è malato anche lui
(2253 kb)


FOTOCALCIO
La punizione
                  di Totti che sarà fermata dalla mano di un milanista
Le sacrosante
                  proteste contro un arbitro in malafede
Messina
                  vergognati
Boooom!
                  Notare, il fumo è già alto, il petardo è esploso da
                  tempo, Gattuso ancora sta stramazzando
Quel
                  simpaticone di Gattuso a terra dopo che un petardo è
                  scoppiato a sette metri da lui, notare la banana in
                  volo
Panucci cerca di calmare il pubblico romanista
Continua la recita
Dida a terra, una confezione vuota di Caffè
                  Borghetti lo ha colpito
Dida a terra
Dida a terra
Torce dal settore
                  giallorosso
Totti
Totti e
                  Mancini
Totti
Lima
Dacourt
                  controlla Kakà


VIDEOCALCIO

Il servizio sulla partita
(1905 kb)
Il rigore negato
(2 mb)
Altro servizio

RESOCONTO DI EMILIANO
 Partiamo da Roma con il treno alle 5-30,intorno alle 11-30 siamo a Milano,ci fanno aspettare altri due treni e ci muoviamo,solito tragitto in metro e iniziamo il corteo verso lo stadio.Arrivati vicino il loro bar sale la tensione notiamo un gruppetto di loro dietro le guardie,facciamo il giro e sotto il nostro settore loro provano a caricare da dietro il cordone di camionette,noi rispondiamo e 5/6 persone compreso un signore di 40anni(grande) riescono a passare tra le camionette ma dopo 10 secondi le guardie caricano anche loro,il corpo a corpo tra queste persone e i milanisti c'è stato dato che un ragazzo degli Ultras Romani che era passato è stato tagliato sul giacchetto legato in vita da una lama (bella mentalità).
Entriamo all'arrivo del secondo corteo ma non succede nulla.Dentro veniamo a sapere che in mattinata ci son state delle aggressioni alle macchine di Roma, comprese 3 macchine di ragazzi di ****** che son scesi e han preso a crickate i milanisti di cui 2 portati via in ambulanza.
Poi c'è una scaramuccia nel nostro settore ma non ho capito perchè.
Inizia la partita,loro fanno una coreografia bella nel 2 anello obbrobbiosa nel terzo.Il nostro tifo è stato buono anche se a momenti come sempre si cantava in 100.Loro si sentivano solo quando il Milan attaccava, considerando che stavano vincendo lo scudetto è troppo poco.
Finita la partita ci fanno aspettare i festeggiamenti ma a noi non importa e facciamo partire anche diversi cori.
All'uscita si rivedono i milanisti,le guardie ci lasciano un pò più di libertà,c'è qualche scontro ma loro tirano e si danno, deludono anche fuori.
Prendiamo il treno alle 22 e alle 4 siamo a Roma,fra due domeniche a Genova!

RESOCONTO DI DONATO
Caro Lorenzo, che dire di questa partita. Ero convinto che la roma ci avrebbe regalato l'ultima soddisfazione prima della probabile smobilitazione, smantellamento della squadra a fine anno (anche se nessuno ha il coraggio di dirlo) ma come al solito nulla di tutto ciò. Io credo che la partita di ieri e l'intero campionato in generale siano una sintesi perfetta della nostra storia calcistica: bravi a saper arrivare a questi avvenimenti ma quando sei lì che devi fare il salto di qualità, che devi fare il passo decisivo verso una vittoria o magari anche solo per l'orgoglio e l'onore, ci sciogliamo come neve al sole. Sia chiaro: sicuramente l'arbitro avrà avuto un suo peso specifico perchè ammonire zebina e samuel al primo fallo ti condiziona il resto dell'incontro e non farlo per gattuso che si muove dalla barriera e per i troppi falli tattici dei rossoneri nella ripresa anche (il rigore lo ha visto tutto il mondo). Ma anche da parte nostra ci sono delle pecche enormi: scelte sbagliate dell'allenatore (è l'unico che continua a ritenere candela e del vecchio giocatori e poi le ultime 4 vittorie sono il frutto della presenza in campo di un giocatore che almeno si impegna e che mi ha fatto ricredere sul suo conto: d'agostino), giocatori con la testa altrove (emerson), altri spremuti e logori perchè hanno giocato tutte (ma proprio tutte) le partite, anche quelle di coppa(mancini, dacourt, cassano) e poi soprattutto la totale assenza di grinta, determinazione (lima e dacourt nel contratare kakà che crossa per sheva) e di testa (samuel che lascia libero il suo attaccante). Come se non avere nulla da perdere fosse l'equivalente di dire regaliamoli sta vittoria. Ciò che mi piace sottolineare di sta partita e che sicuramente avremo messo il record di presenze nel settore ospiti (inter e nazionale incluse), per giunta per assistere alla piu' che probabile pseudo-festa dei milanisti rovinata dalla pioggia divina e provvidenziale; il saluto alla squadra a fine match nonostante lo schifo offertoci e soprattutto i cori di pesante contestazione rivolti verso berlusconi e galliani per un calcio (e un intero paese anche) che non può piu' andare avanti così. Per quanto riguarda i petardi lanciati in campo dico che come al solito quando si vuole fare casino siamo sempre in prima fila, ma se qualcuno facesse il suo mestiere in campo (arbitro) e qualcun altro non facesse inutili sceneggiate (gattuso si è buttato  a terra almeno dopo 4-5 sec dopo il botto, l'ho visto con i miei occhi) e non venisse a provocare, beh probabilmente le cose sarebbero andate in maniera diversa. In questo apprezzo capello perchè ha avuto il coraggio di dire la verità. comunque sia andata, solo tornato a casa senza voce perchè il mio l'ho dato e sono con la coscienza a posto. orgoglioso di essere romanista.

RESOCONTO DI DENNIS
Milan-ROMA:
Partenza con treno organizzato ore 6,30 staz.Tiburtina.
Dopo i fatti degli ultimi incontri con i  milanisti, questa volta sono sicuro di trovare un comitato di accoglienza ad accoglierci, viste le minacce anche su internet, e perchè agli juventini tocco' la stessa sorte (anche se niente di particolarmente grave) sia quest'anno che soprattutto lo scorso nei pressi dell'ippodromo.
Il viaggio scorre via veloce e tranquillo, alle 12,30 arriviamo a Sesto s.Giovanni, solito estenuante tratto nella metro, stipati come bestie, ben 22 fermate è la lunghezza.
Arriviamo a P.zle Lotto alle 13,45. Inizia il corteo, condito da una iniziale sassaiola al Mc Donald, con relativa fuga di un drappello di  sfigati milanisti. Si capisce subito pero' che stavolta tira un'aria diversa, si odono sirene della polizia, e  alcune autoambulanze sfrecciano vicino.
Il corteo prosegue e raggiunge lo stadio in tutta tranquillita' nonostante alcune automobili (alcune anche lussuose) avranno bisogno di un soggiorno prolungato dal carrozziere.
Inizia la partita, e continua la maledizione di S.Siro, dopo avergli visto festeggiare la Coppa Campioni e Italia lo scorso anno, questa volta invece lo Scudetto, mi pare una cosa logica.
Lanci di forti petardi ed oggetti vari, dopo un fallo di mano netto, danno vita ad  una serie di tensioni sugli spalti, tanto che i Commandos Tigre in una 30ina (cioè praticamente tutti) si avvicinano al nostro settore minacciandoci. Una bomba carta li fara' indietreggiare.
E' stato comunque bello rovinargli la festa, gli ultimi 20 minuti invece di guardare la partita si sono interessati a quello che avveniva nel settore ospiti.
Finisce la partita, usciamo, si odono alcuni  bomboni dietro il parcheggio dei pullman.
Ci avviamo verso la metro, si respira qualche lacrimogeno, ma nessuno gruppo milanista ci si fa sotto.
Dentro la metro, un gruppo me compreso si stacca per andare a Milano Centrale per prendere l'eurostar. Durante il percorso alcuni rossoneri offrono ai Romani, bandiere e sciarpe.
Alle 20 parte il treno, verso mezzanotte e mezza arriviamo a Termini.
Nonostante la sconfitta , torno a testa alta.
Ai milanisti posso solo dire una cosa, ci chiami quaquaraqua, ma a casa tua nn ti riesci ad avvicina'.
Un km a piedi ci facciamo regolarmente, un quartiere intero  la p.s. nn lo puo' blindare(cosa che infatti nn avviene), nn  si accettano scuse.
Romanismo Attivo

RESOCONTO DI ANACLETO
Milan-Roma 02/05/04 trasferta n. 2

in settimana si prepara la trasferta e in 5 partiamo per milano con il treno di sabato da termini delle 23.30.
la nottata scorre relativamente veloce e la mattina dopo verso le 9 ci troviamo in città.passiamo 2-3 ore attorno a piazza del duomo (deserta) e verso le 11 e mezza ci avviamo verso lo stadio.l'atmosfera è tranquilla,e all'apertura dei cancelli noi siamo lì.prendiamo subito i posti migliori,davanti al dischetto del rigore e subito sotto il 2° anello per evitare problemi causati da merde che lanciano un po' di tutto.
molto consistente la presenza di forze dell'ordine,ci sono infatti p.s. carabinieri e "finanza cellerina".tra cori,insulti,chiacchierate,foto e stronzate tra di noi arrivano i gruppi e i tifosi col treno speciale.inizia la partita e i milanisti si presentano con una coreografia a mio avviso decente,cioè brutta nel 3° anello e carina nel 2° accompagnata dallo striscione con una frase molto poco originale.la partita è condizionata dal gol iniziale,ovviamente.in campo i giocatori non ci hanno messo il cuore,nè l'orgoglio.noi abbiamo fatto bene tutto sommato.momenti di fomento generale si alternavano a momenti di silenzio,cmq se teniamo conto del secondo tempo c'è da puntualizzare sulla situazione che si stava vivendo: dopo il rigore rubato un po' per tutti era più importante rovinare la LORO schifosa festa. sinceramente non è una bella cosa tirare bomboni sui giocatori (a proposito: dida è stato colpito da un borghetti vuoto cazzo,altro che biglie e fumogeni come scrivono i giornalisti) ma in quel momento ho veramente goduto,ho goduto nel cantare a gattuso devi morire, ho goduto nel cantare berlusconi pezzo di merda, ho goduto nel vedere lo stadio preoccupato a guardare il settore Romano.e così molti insieme a me. quello che mi ha dato fastidio sono forse le torce lanciate in campo mentre attaccavamo, quelle sono proprio cazzate.insomma in un settore stracolmo e dispersivo, in un settore dove gli ultras erano la minoranza e in una partita sempre in salita tutto sommato direi che abbiamo cantato.
cmq finita la partita mettono a rotella il loro inno merdoso,dopo mezz'ora la festa  finisce e il bar viene saccheggiato e distrutto:coca e acqua per tutti!
il settore viene dopo pochi minuti "evacuato",veniamo divisi tra chi deve andare in treno e chi in macchina/pullman.all'esterno si sentono spari di lacrimogeni e boati dei bomboni,qualcuno dice che i milanisti erano venuti per cercare lo scontro....
chi deve andare in stazione,me compreso,viene scortato fino alla metro.tra lacrimogeni,macchine distrutte,vetri rotti e sassi lanciati arriviamo.noi 5 ci stacchiamo dal corteo e andiamo per conto nostro in stazione centrale.la città sembra disinteressata,così di tifosi in festa non ne vediamo,e sì che mortacci loro avevano vinto sto scudetto maledetto.
perdiamo l'eurostar delle 8 per un soffio,quindi aspettiamo in stazione un paio d'ore,prendiamo poi il treno per salerno sul quale in tutto eravamo 2 vagoni di tifosi.
appena ci mettiamo in cuccetta s'addormentamo,e perdiamo la fermata di roma-ci ritroviamo a caserta alle 8 di mattina incazzati e bestemmianti.anche lì un'ora di attesa,poi l'eurostar per roma gentilmente offertoci da trenitalia e infine foto finale in stazione.

sempre Forza Roma e que serà serà....



RESOCONTO DI CHICCO
Ebbene si, anche questa volta le forze dell'ordine, i prefetti e la Siae hanno fatto la loro bella figura!!!
Passati i controlli "preliminari" della celere(200m dal settore ospiti)con l'alquanto scontata scenetta dell'amico che viene a prenderti con due biglietti fingendo che uno è tuo, arrivo davanti al settore e vengo a sapere che i biglietti non ci sono e che di farci entrare senza non ne vogliono proprio sapere. Siamo una cinquantina di persone...tutti o quasi disposti a tirare fuori i soldi per un biglietto pur di entrare a vedere la nostra passione, quella cosa che ci spinge a macinare chilometri di domenica in domenica(purtroppo anche il sabato a volte, maledetta pay tv!). Il capoccia della celere però ci fa capire che non ha nessuna intenzione di farci entrare.
Inizia la partita, il tempo passa, i cancelli chiusi e noi fuori circondati da polizia schierata(che schifo!). Dopo la mezz' ora incominciano pure a prenderci per il culo...vedo gente entrare senza biglietto dopo aver parlato con qualche guardia(amica) e vado a chiedere spiegazioni sentendomi rispondere che il mondo va così e dovrei saperlo(!!!)(E QUESTA SAREBBE LA POLIZIA DELLO STATO!?!)(CHE SCHIFO!!!). A una cinquantina di metri da noi vedo gente scavalcare davanti ad alcuni celerini, vado a chiedere se possono farci entrare dai cancelli invece di farci rischiare di prendere qualche manganellata da loro colleghi meno ben disposti e mi sento rispondere che noi possiamo fare quello che vogliamo!!!(CHE SCHIFOOOOO!!!). Nel frattempo ovviamemente tutti i tentativi di dialogo provati ad avere dalla maggior parte di persone li fuori sono andati a vuoto. Finisce il primo tempo, rinizia il secondo e pure le prese per il culo. Dopo dieci minuti aprono i cancelli, fanno entrare 3-4 persone al massimo e poi li richiudono per dieci minuti...poi finalmente ci fanno entrare. 
La legge credo dica che i biglietti invenduti debbano essere buttati, ma a Reggio Calabria e Lecce(tanto per citare gli ultimi eventi) non è stato così! Tante altre volte non è stato così! Evito di tirare fuori la polemica ben nota a tutti dei costi del settore ospiti...
E' evidente che qualche "potente" non ci ama ma questa gente forse non ha ancora capito che POSSONO FERMARE NOI MA NON LA NOSTRA FEDE! CI FATE SOLO RIDERE! ASROMA PER SEMPRE!
CHICCO

RESOCONTO DI MIRKO
Ciao Lorenzo,dopo aver sconfitto il virus sasser ti mando il mio resoconto di Milano(trasferta veramente bellissima).Decido di partire da solo e senza biglietto stadio da S.Benedetto del Tronto,prima passo per Porto D'Ascoli e ne approfitto anche per vedermi Venditti in concerto(aldila' delle polemiche post-Circo Massimo a me le sue canzoni piacciono).Devo stare in campana,niente sciarpa o cose varie..dalle Marche partono in molti e non propio romanisti,ho l'espresso alle 00.39 e come avevo previsto trovo 3 ragazzi del Milan sul binario.Mi faccio i cazzi miei ma a sentire i loro discorsi capisco che si tratta di gente da non piu' di 3 partite all'anno,anche se indossano una inguardabile sciarpa FdL..Salgo sul treno,e' zeppo di pugliesi(avvisto altri milanisti),trovo miracolosamente un posto,metto le cuffie e mi riposo ascoltando i Simple Minds a go-go.Tutto liscio fino a Milano Centrale,arrivo alle 7,prendo la metro(sotto ad un boccaporto incrocio  5 con un striscione milan club sottobraccio ..) e mi faccio un giro per la citta' deserta.Riesco a rimediare un biglietto(grande Andrea!!) ma devo far passare un po' di tempo prima di tornare in stazione..mi ascolto anche la messa al duomo(molti i romani anche li')!Mi riavvio verso Mi Centrale,e' gia' arrivato un treno da Roma e ne aspettiamo un altro.Di milanisti neanche l'ombra,verso le 12.20 partiamo,mi sembra subito un buon corteo.A piazzale Lotto usciamo dalla metro e per 1km e mezzo calma piatta,anche se bisogna ammettere che c'e' uno schieramento di forze senza precedenti..qualcosa di piu' dai milanisti era cmq lecito aspettarselo.Qualche bombone arrivati allo stadio ma per il resto poca roba.Entro,siamo tantissimi ma al numero non corrisponde un degno apporto vocale,anche se e' la prestazione della squadra che deprime un po' tutti.Milanisti:sono una vera delusione,sono primi,hanno lo scudetto ad un passo,dovrebbero scoperchiare lo stadio invece spessissimo si sentono solo i tamburi...per non parlare degli striscioni contro di noi,di stoffa(stile Napoletani e Bresciani)deliranti e praticamente illeggibili..mah,anche l'occhio vuole la sua parte!Anche la loro coreografia non mi e' sembrata proprio nuova.lancio di oggetti con quelli di sopra(gia' visto)e qualche torcia contro la tribuna.Capitolo bombe-carta:e' pacifico che Dida e Gattuso hanno fatto la loro patetica scenetta stile Milan(Marsiglia docet)..ma pure noi...combattiamo una battaglia gia' persa,e' propio il caso di tirare bombe in campo per ritrovarsi sistematicamente a Palermo?secondo me e' sbagliata la forma di lotta,a quel punto sarebbe meglio veramente una invasione!fuori:corteo fino a Lotto ancora tranquillo.eppure siamo scortati solo dal lato destro e a sinistra superiamo tranquillamente 4/5 incroci,qualcosa potrebbero fare.solo qualche bella macchina ammaccata e qualche casa coi vetri da rimettere..ma tanto in zona s.siro sono tutti benestanti!Metro fino a Milano Centrale,nei tunnel qualche sciarpa del Milan conquistata e qualche schiaffo che vola.Mi stacco dal corteo di quelli che vanno a Roma e mi faccio un giro..tutto mi sembra meno che una citta' in festa.Riparto alle 22.35,arrivo a S.Benedetto alle 4.30.Con me scende uno del Milan,mi fissa per un po',gli rimando un'occhiataccia ma finisce la'.Torno a casa alle 5.Bellissima trasferta.Forza Magica Roma  MIRKO.Teramo

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
(questi ultimi solo se meritano)
Milan 79
Roma 70
Juventus 63
Parma 55
Inter 53
Lazio 53
Udinese 49
Sampdoria 45
Chievo 40
Bologna 38
Brescia 37
Lecce37
Siena 31
Reggina 31
Modena 30
Empoli 30
Perugia 26
Ancona 10
 


 


 

 


ANSA
MILANO, 2 MAG- Momenti di forte tensione e qualche tafferuglio attorno alle 13 davanti allo stadio Meazza,dove molti tifosi stanno arrivando per Milan-Roma. Secondo le prime informazioni, gruppi di tifosi di opposte fazioni sono venuti a contatto. Si sono sentiti esplodere numerosi e fragorosi petardi davanti ai reparti di polizia e carabinieri, schierati in forze nel Piazzale dello Sport. Un gruppo di ultras giallorossi, protetto da un nutrito cordone di poliziotti, e' stato fatto entrare nello stadio. 
2004-05-02 - 13:41:00

REPUBBLICA.IT
Calcio, Milan-Roma;
alcuni contusi e quattro ultras indagati 

Undici feriti o contusi tra le forze dell'ordine, due fra i tifosi, quattro ultras - un romanista e tre milanisti - indagati per lancio di oggetti pericolosi o possesso di corpi contundenti, una ventina di auto danneggiate. Questo il bilancio di quanto accaduto durate la partita Milan-Roma.



REPUBBLICA.IT
Gli incidenti con i nuclei
più duri dei tifosi rossoneri
Poco prima c'era stato un tentativo
di contatto con i giallorossi
Tensione davanti a San Siro
Scontri tra polizia e ultras

MILANO - Incidenti davanti allo stadio di San Siro prima di Milan-Roma. I tafferugli sono scoppiati sul lato di Piazzale dello Sport, dove gruppi di ultras milanisti e reparti delle forze dell'ordine continuano a fronteggiarsi in ripetute piccole cariche e controcariche. Sul piazzale risuonano in continuazione i fragori dei petardi lanciati dagli ultras e, a quanto sembra, è stato sparato anche qualche lacrimogeno. Si ha anche notizia di qualche altro episodio in piazzale Axum, sul versante opposto dello stadio. 

A quanto sembra i primi tafferugli sono scoppiati dopo un breve tentativo di contatto tra ultras milanisti e un piccolo gruppo di ultras giallorossi. Sarebbero stati i milanisti a tentare l'assalto ai tifosi ospiti. Da qui è partita la scintilla che ha dato vita a una prolungata serie di fulminei tafferugli. 

Tutto il Piazzale dello Sport è presidiato da automezzi di polizia e carabinieri. A momenti di calma si alternano fasi di gran confusione, con un fuggi fuggi di tifosi tranquilli che cercano di entrare allo stadio. 



ANSA
 MILANO - Milan campione d'Italia in un fragore di canti e di urla. E in un terrificante fragore di petardi che nella ripresa hanno trasformato il terreno del Meazza in una sorta di poligono di tiro, con bersagli preferiti Gattuso e Dida. E' triste, ma inevitabile aprire con questa annotazione di incivilta' la cronaca della partita-scudetto 2003-2004, che ha visto il Milan battere la sua diretta avversaria (gia' sconfitta all'andata) e conquistare con anticipo un trofeo legittimamente meritato nell'arco di un'intera stagione. Quei petardi, lanciati ripetutamente dalla curva giallorossa, hanno colpito da vicino una volta Gattuso e tre volte Dida. Atterrati e storditi, centrocampista e portiere del Milan si sono rialzati e hanno ripreso a giocare dopo le cure. Ma poteva finire molto peggio, e forse con un'altra posta in palio una partita fatta degenerare in questo sarebbe stata sospesa.

E' andata avanti, con onore di tutti a cominciare da chi era stato colpito e abbattuto. Con onore anche di Totti e compagni, ai quali il comportamento dei loro ultras ha procurato un serissimo danno psicologico proprio nel momento in cui la Roma stava cominciando a dare il meglio di se'. Certo i giallorossi non chiamavano dalla curva quegli orribili petardi per fare giustizia di un torto subito, e per il quale stavano energicamente reclamando: il rigore non assegnato per netto fallo di gomito di Shevchenko in barriera, al 5' della ripresa, su tiro di punizione di Totti. Messina ha commesso un errore grave. Cosi' come poco prima non aveva ammonito Gattuso per irregolarita' di comportamento nella barriera. Capello, a fine partita, con molto fair play ha dichiarato che il Milan ha certamente meritato questo scudetto, ''anche se in quel momento la partita poteva andare sull'1-1''. Con una pari sarebbe cambiata poco, probabilmente, nella storia di questo campionato, e dunque l' 'incidente' si chiude li', salvo essere stato la prima causa della follia pirotecnica degli ultras giallorossi.

Scudetto meritato, e anche vittoria meritata sulla Roma, quella del Milan. Forse sorpreso dalla notizia che Ancelotti aveva deciso di mettere in campo le due punte (Shevchenko e Tomasson anziche' il solo Sheva), Capello ha soffertamente meditato sulla formazione, e ha poi optato per una strana miscela tattica difensiva con Zebina esterno destro, Panucci centrale con Samuel, Lima a sinistra con Candela davanti a lui. Pareva una soluzione destinata a dare forza alla fascia sinistra, ma e' stato l'esatto contrario, perche' Lima e' andato subito a fare l'interno di centrocampo avanzato, e la fascia e' rimasta aperta alle scorrerie di Cafu. Idem a destra, dove Zebina stava arretratissimo e Mancini doveva cantare (malamente) e portare la croce. Ingrippata a centrocampo dal lavoro di marcatura su Pirlo imposto a Dacourt, la Roma ha vissuto un primo tempo di estrema confusione tattica. Inefficace sulle linee esterne, povera a centrocampo, spuntatissima in attacco perche' a turno Totti e Cassano erano costretti a ripiegare per cercare la palla. Un invito a nozze per il Milan, che nel primo tempo ha fatto quello che gli pareva. A cominciare dal gol, arrivato a magliette ancora candide: erano passati 1' e 18'' quando Kaka' si e' fatto beffe di Dacourt e Lima sulla destra e ha crossato al centro. Panucci e Samuel si sono interessati esclusivamente a Tomasson, e Shevchenko, che arrivava da dietro, ha infilato la porta di testa.

Ovvio che con quel gol in tasca dal 2', per il Milan e' stato tutto piu' facile. Ma quasi sbalorditiva e' stata l'incapacita' della Roma di riprendersi per tutto il primo tempo. Niente riusciva ai giallorossi, e i loro avversari giganteggiavano in ogni zona del campo, pur tenendo astutamente basso il ritmo. Maestria rossonera in difesa, cose eccelse da Kaka' a centrocampo. E nervosismo crescente nella Roma, che in tutti i primi 45' ha fatto una solo tiro in porta, con Candela al 39', contro altre due conclusioni rossonere, di Seedorf e Shevchenko. Un'altra Roma nei primi 20' della ripresa, con D'Agostino al posto di Candela. Piu' aggressivita' e determinazione hanno subito portato Totti al calcio di punizione dal limite: tiro, e gomito di Shevchenko a proteggersi dalla palla (proprio come a Siena). Niente rigore, ha detto Messina. Proteste e primo petardo in campo, ad abbattere Gattuso che dopo un minuto si e' rialzato con gesti da antico guerriero in battaglia. La Roma ha tenuto e ha fatto meglio del Milan in quei primi 20', ma e' andata poi in calando, nonostante il maggior apporto offensivo dato coi cambi da Capello. Ed e' calata, la Roma, di pari passo col crescere della cattiveria dei suoi ultras. E' cosi', tra un petardo e l'altro su Dida e tra molta paura, il Milan ha confezionato una serie di palle gol (bravo Pelizzoli). L'ultimo tentativo di cercare il pareggio l'ha fatto Totti al 45' ma Dida, per quanto rintronato dai botti, lo ha chiuso bene sulla linea. Sette i minuti di recupero: poi e' esplosa la festa rossonera. 



GAZZETTA.IT
MILANO, 2 maggio 2004 - Il Milan ha vinto lo scudetto. È il diciassettesimo. Dopo un'autentica battaglia, più votata a evitare petardi lanciati dalla curva giallorossa. Ma al termine di una partita conquistata con merito per 1-0 contro una Roma inguardabile. Ancora una volta sulla bionda scia di Andriy Shevchenko, servito magicamente da Kakà dopo due minuti di gioco. Sheva sempre più Sheva. Come a Manchester un anno fa, come a San Siro, anche se viene accusato di toccare con il braccio una punizione di Totti nella ripresa. Una scia straordinaria all'insegna dei record.

COSI' IN CAMPO - Che coraggio, Carlo Ancelotti. Dopo avere battuto la Roma tre volte in questa stagione all'insegna di una punta, schiera il doppio attaccante: Tomasson e Sheva, supportati da Kakà. Per Fabio Capello, senza Chivu in difesa, 4-4-2. Davanti a Pelizzoli Zebina alla destra di Candela. 

LA SFIDA - Valeva la pena aspettare San Siro. Con un pubblico da Old Trafford. Che con l'arte dello sbeffeggio saluta la Roma e i suoi irriducibili diecimila tifosi al seguito. Un retorico "Milan l'è un grand Milan", graffio alla Capitale. Scontati, e probabilmente divertenti, i commenti nell'abbondante curva giallorossa. Da cogliere con il labiale, purtroppo. La prima frazione di gioco non fa in tempo ad assorbire l'adrenalina che al primo guizzo rossonero, sono passati solo un'ottantina di secondi, Kakà imbraccia il regolo e misura in un fazzoletto di terra un assist che Sheva capitalizza infilandolo di testa nell'angolo alla destra Pelizzoli.

Il gol dell'ucraino ha il potere di sciogliere al sole la Roma, infilzata a sangue freddo e per 37 minuti in balia dei rossoneri. È sufficiente il possesso palla del Milan a fare la differenza, capace di scatenare il contropiede a piacere, sia verticalizzando, sia sulle fasce. Soprattutto dove regna Cafu, libero di cavalcare dentro immense praterie. È un Milan votato alla lotta, contro una Roma che però glielo permette. Le uniche insidie arrivano sulla fascia di Panucci e Mancini, su cui spesso intervengono in raddoppio Costacurta e Maldini. Di Cassano e Totti nessuna notizia, praticamente ingabbiati fra centrocampo e difesa rossonera. 
Così il Milan può permettersi di affondare, contando sulle invenzioni di Kakà che quando prende palla semina terrore visibile a occhio nudo. Al 25' Seedorf sfiora il palo con un rasoterra dopo un'azione corale, frutto di un giro di palla sapiente e preciso. E si va avanti così, con la difesa giallorossa, spesso in inferiorità numerica, messa sotto pressione. La Roma resuscita al 39', quando Gattuso si imballa su una percussione di Emerson; Candela se ne avvede ma non carica a sufficienza il destro: Dida para in tuffo. Ma è Shevchenko a sprecare clamorosamente il raddoppio dopo l'ennesimo ricamo di Kakà: una palla perfetta al limite sulla destra, trasformato in un diagonale rasoterra, che accarezza solo il palo.

È già ripresa e Capello si affida alle doti del talentino D'Agostino, preferendolo a Candela. È una Roma più grintosa che al primo affondo, era ora, di Totti, guadagna una punizione al limite ideale per il capitano. Il fuoriclasse batte e si scatena il finimondo, per una deviazione con un braccio di Sheva. Messina concede solo l'angolo e la curva alle spalle di Dida risponde con un petardo che esplode vicino a Gattuso il quale cade a terra stordito. Pausa di riflessione e si ricomincia. Contano più i nervi a questo punto, in un clima che diventa sempre più surreale. Il più consono a Gattuso, un leone, che invita il popolo a esaltare le gesta dei rossoneri.
Ma è partita confusa che non ne vuol sapere più nulla delle marcature ragionate e che vive molto sull'istinto e sul momento. Così, nell'intento di cogliere l'attimo Sheva spara senza pensare a Tomasson. Consapevole dell'inconsistenza di Cassano, Capello getta nella mischia Delvecchio al posto del barese. Ma è Tomasson a sfiorare da fuori area e poco dopo addirittura Nesta con un tiro ravvicinato esalta le qualità di Pelizzoli. Milan autorevole protagonista quindi, mentre la Roma ci prova con De Rossi al posto di Lima: l'ultima carta di Capello. La contromossa di Ancelotti si chiama Ambrosini: la sua copertura in certi momenti garantisce più di Tomasson che lascia fra gli applausi. Messina, guardiano dello scudetto, è costretto a sospendere più volte la gara per i petardi che la curva giallorossa lancia verso Dida. Poi è solo muscolo, veleno, grinta, con Rui Costa al posto di Kakà e Kaladze in quel di Seedorf. Messina alla fine fischia. Dopo 7' di recupero. Il Milan è campione d'Italia.


02 mag 23:18   Calcio: Bologna, tafferugli in autogrill tra ultras della Roma e del Brescia
BOLOGNA - Non paghi degli incidenti di San Siro, i tifosi della Roma si sono scontrati con quelli del Brescia - al ritorno dalla trasferta di Siena dove le rondinelle hanno conquistato la salvezza - nell'area di servizio Cantagallo, vicino a Bologna, sull'Autosole. I tifosi del Brescia, tra l'altro, sono gemellati con quelli milanisti. (Agr) 

IL MESSAGGERO
Era meglio vincere senza ombre
 dal nostro inviato 
MIMMO FERRETTI 

MILANO - L’arbitro Messina di Bergamo è stato costretto, nel secondo tempo, ad interrompere tre volte il gioco perché prima Gattuso e poi Dida, due volte, sono caduti a terra, in piena area romanista, proprio sotto la gradinata che ospitava i tifosi provenienti dalla capitale. L’arbitro ha poi dovuto, per questo motivo, decretare sette minuti di recupero (più uno). 
Non v’è dubbio che quanto accaduto all’interno dell’area della Roma peserà sul futuro della società giallorossa, già costretta a giocare le recenti gare casalinghe contro Chievo e Empoli sul campo neutro di Palermo, per quanto accaduto nel derby del 21 marzo. Ecco il commento di Capello. «Per colpa di cinque irresponsabili, la tifoseria della Roma, che è straordinaria, viene considerata violenta. Sono andato personalmente sotto la curva per calmare i tifosi, anche perché il lancio di petardi stava interrompendo sempre azioni della mia squadra. Questi tifosi hanno sbagliato, ma ha sbagliato anche chi si è buttato per terra. Se uno sviene, deve esser portato via in barella. Invece, ho visto che tutti hanno ricominciato a giocare... E, allora, la Roma probabilmente andrà incontro ad una squalifica del campo, ma se quei giocatori non avessero fatto sceneggiate, esasperando gli animi, ce la saremmo cavata con una multa». E ancora. «Tanti anni fa, a Napoli mi scoppiò un petardo praticamente addosso, ma non andai per terra». Qualcuno lo provoca ricordandogli il petardo che colpì Tancredi (costretto ad uscire e vittoria a tavolino per la Roma) nel 1986 proprio a San Siro, ma Capello non si fa pregare per replicare a muso duro. «Tancredi lavora con me e ancora ha problemi all’orecchio...». 
Domani ci sarà il verdetto del Giudice sportivo che prenderà in esame il referto dell’arbitro Messina e in casa romanista, come dichiarato da Capello, temono un’altra pesante punizione. Va ricordato, a questo proposito, che domenica prossima la squadra di Capello dovrà ospitare il Perugia, che ieri ha fatto un gran favore ai giallorossi battendo la Juventus. 
Tutto è accaduto, come detto, nella seconda parte di gara, dopo che l’arbitro Messina non aveva visto un fallo di mano in area rossonera su calcio di punizione di Totti. I giocatori in campo hanno protestato a lungo con il direttore di gara, che non ha modificato di una virgola la propria decisione (suggeritagli dal guardalinee). Semplice calcio d’angolo in favore della squadra di Capello. Prima della battuta di D’Agostino, però, s’è udito lo scoppio di un petardo e Gattuso (4’), piazzato all’altezza del primo palo della porta di Dida, s’è accasciato a terra, e l’arbitro è stato costretto a bloccare il gioco. Capello, visto il clima di tensione, si è alzato dalla propria panchina, s’è portato sotto la gradinata che ospitava i tifosi della Roma e li ha invitati, con ampi gesti, alla calma. Il gioco, dopo quattro minuti, è potuto rirendere. 
In seguito, Dida, nell’atto di rinviare il pallone da fondo campo, è caduto a terra (37’), probabilmente perché colpito da un piccolo oggetto: è stato soccorso dai compagni e dai sanitari del Milan e dopo un minuto ha ripreso il suo posto. Scena più o meno simile poco dopo (39’), con il portiere brasiliano a terra dopo che un petardo gli era esploso a pochi metri dalle gambe: altra interruzione, solito ingresso dei sanitari del Milan in campo, quindi ripresa del gioco. Con Gattuso ancora impegnato a insultare, accompagnando le parole con una mimica eloquente, i tifosi della Roma. 
In sintesi, la partita è stata interrotta tre volte e questo, con tutta probabilità, condizionerà il referto di Messina che, lo si è visto chiaramente dalla tribuna, ha annotato tutto quanto stava accadendo intorno a lui. Severissimo Adriano Galliani, vice presidente del Milan e presidente di Lega: «Auspico una squalifica severissima. Un plauso alla Roma, non certo ai suoi tifosi. Non è possibile che i giocatori debbano rischiare la vita per colpa di qualcuno. Confesso di aver avuto molta paura. Un petardo può uccidere e questo non è accettabile. Ci vogliono misure di sicurezza durissime», ha dichiarato in tv. 



"Los petardos de la afición romana pararon el partido Así, en varias ocasiones el partido se tuvo que parar ya que los petardos y los objetos alcanzaron a los milanistas Dida, en dos ocasiones al final del partido, y Gattuso, justo después del descanso. Ambos cayeron sobre el césped, pero tras ser atendidos se levantaron para que el partido prosiguiera. La actuación de los ultras de la Roma fue, desde luego, penosa."

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