LAZIE/ROMA 1-1
(recupero della partita sospesa il 21.03.2004)
Stadio Olimpico
21 aprile 2004
ore 18.00

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Tifo Curva Nord:
Anche stavolta ero in distinti sud, ma dalla mia posizione non si sentiva. Mia sorella, che stava in Tevere centrale, mi ha riferito che il tifo dei "cugini" è stato buono e a tratti persino superiore a quello della Sud. Siccome dalla Monte Mario smentiscono e dicono il contrario, mi astengo dal dare giudizi.
Tabellino partita:
LAZIO-ROMA 1-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: 40' pt Corradi (L), 16' st Totti (R) su rigore
LAZIO: Peruzzi; Oddo, Couto (1' st Negro), Mihajlovic, Favalli; Fiore, Giannichedda, Albertini (23' st Liverani), Zauri; Corradi, Muzzi (12' st Lopez) (Sereni, Colonnese, Dabo, Inzaghi S.). Allenatore: Mancini.
ROMA: Pelizzoli; Panucci, Samuel, Chivu, Candela (1' st D'Agostino); Mancini, Emerson, Dacourt, Lima; Totti, Cassano (42' st Carew) (Lupatelli, Dellas, Delvecchio, Tommasi, Wahab). Allenatore: Capello.
ARBITRO: Rosetti di Torino
NOTE: Pomeriggio primaverile, terreno in buone condizioni. Spettatori: 52.000 circa. Espulso al 35' st Liverani per doppia ammonizione. Ammoniti: Corradi, Negro, Dacourt, Liverani. Angoli: 11-7 per la Roma. Recuperi: 1' pt e 2' st. 
Tifo Curva Sud:
La Sud ha tifato, con i soliti momenti di stanca in cui si fa prendere più dlla tensione della partita in se stessa che dalla sfida con l'altra curva.
Lo stadio completamente disadorno di striscio ni la dice lunga su come la pensa la città di Roma in ordine alle mistificazioni del dopo derby passato.
 
Ho assistito a questo strano derby dai Distinti Sud. Due cose vorrei rimarcare: da un lato l' "olè" dei tifosi romanisti all'ingresso di Paolo Negro per la Lazio, splendido esempio di goliardia, dall'altro il gesto di Corradi che ha mostrato la maglia della Lazie alla curva Sud dopo il gol. Da tifoso non benpensante sono il primo a dire che questi gesti fanno bene al calcio, perché è giusto far rosicare il più possibile l'altra sponda, ma - visto che alcune persone hanno etichettato questo derby come la partita della pace - bisogna far notare che evidentemente Corradi lo ha dimenticato. Gli pseudocugini laziali non facciano più i moralisti per le magliette che Totti, spero, vi mostrerà altre 10000 volte.
C'è anche una terza cosa: un giocatore della Roma a fine partita ha addirittura indossato la maglia biancoceleste. Non ho visto chi è, ma evidentemente, chiunque esso sia, ha ancora capito poco di questa città.

FOTOTIFO
Ho dimenticato le pile della macchina fotografica... Grazie a www.laroma.net e a www.avvelenata.it/giallorossi oltre a DYD666 it.sport.calcio.roma per la concessione delle foto!




VIDEOTIFO

Il prepartita (Raisport)
 Curva Sud
(459 kb)
Servizio TG1 tifosi diffidati
(714 kb, wmv)
Stesso servizio, buona qualità
(33 mb, mpg)

FOTOCALCIO
Il
                  rigore di Totti
















Francesco Totti, che ha festeggiato il 18° centro nel torneo 'impossessandosi' di una telecamera.
 



VIDEOCALCIO

Servizio sulla partita
(559 kb)
Il gol di Totti
(2063 kb)
Il rigore di Totti (da dietro)
(491 kb)

 

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 

 ROMA - I derby di Roma (ma anche gli altri) spesso sono brutti e questo è sfuggito alla norma solo in parte. Non è stato divertente, insomma, e di fatto ha consegnato lo scudetto al Milan. Perché il pareggino finale non serve a nessuno, né in chiave Champions alla Lazio nè in chiave scudetto alla Roma: il Milan ha otto punti di vantaggio e a quattro giornate dalla fine ha virtualmente vinto il titolo.

La partita non ha detto cose nuove rispetto a quanto sapevamo. La Lazio ha giocato con molto raziocinio, ben messa in campo, ha a lungo cercato di controllare il gioco, soprattutto alla fine, quando la Roma aveva un uomo in più e più voglia di vincere.

I bancocelesti sono partiti con un gran pressing sui centrocampisti giallorossi, soprattutto quelli arretrati, che non potevano così impostare il gioco. La Roma lo soffriva, non poteva mai innescare né Totti né Cassano e così mordeva il freno.

Mordeva invece la Lazio, che con i due esterni di centrocampo, Fiore e Zauri, costringeva i giallorossi a difendersi e basta. Così alla fine del tempo arrivava il gol del suo vantaggio, con Corradi, che approfittava (a nostro parere) di un errore di Pelizzoli che faceva quello che un portiere non dovrebbe mai fare, cioè uscire a metà. E metteva in gol l'1-0. A quel punto meritato.

Poi la partita cambiava, la Roma si presentava per il secondo tempo con più rabbia agonistica, che era mancata assai nei primi 45'. Spingeva, pressava, Totti cercava di issarsi la squadra sulle spalle e ci riusciva: il fallo di mani con il quale Corradi fermava un suo colpo di testa in area era netto ma i laziali lo contestavano molto, in campo e, dopo, fuori. Mancini infatti dirà in tv: "Non si può dare un rigore così...".

Il capitano dagli 11 metri batteva con forza, senza filosofie e tantomeno cucchiai e forchette, e metteva in gol. 

Il resto della partita non faceva segnare altre grandi emozioni perchè la Lazio si metteva indietro e soprattutto quando andava in inferiorità numerica (espulso ingenuamente Liverani) cercava solo di ripartire ma soprattutto controllava e tenva palla. Evidente che il pari le andava benone. Finiva così. Sfottò rimandati. Alla prossima.


Per festeggiare il rigore prende “possesso” di una delle postazioni tv E’ giunto a quota 18 reti 
 Il cameraman Totti
 Delizia la platea con un gol, un palo e un’altra delle sue sorprese 

 di MIMMO FERRETTI 
ROMA - Nel giorno della sua diciannovesima presenza nel derby capitolino, Francesco Totti, il capitano della Roma, ha firmato la rete numero 18 in campionato. In totale, il numero 10 ha segnato 96 gol, cioé esattamente dieci meno di Roberto Pruzzo, che è il capocannoniere giallorosso di tutti i tempi. Non male, vero? I suoi numeri, stavolta, vanno analizzati con attenzione, perchè Totti ha raggiunto Santarini al terzo posto della classifica dei fedelissimi-derby (comandata dal mitico Masetti, a quota 22) e perché il calcio di rigore, trasformato con un destro terrificante, l’ha portato a migliorare ulteriormente il suo nuovo record di reti in campionato, più quattro rispetto a quello precedente. 
In avvio di stagione, Francesco aveva ipotizzato venti gol: adesso, gliene mancano soltanto due per centrare l’obiettivo. E lui non ha alcuna intenzione di tradire la promessa. Per andare a bersaglio contro la Lazio, ha dovuto fare i conti soprattutto con un superbo Peruzzi che - ad esempio - su un calcio di punizione dal limite gli ha fatto una parata semplicemente straordinaria, spizzando il pallone con la punta delle dita e mandandolo addosso alla traversa. E, non a caso, a fine partita il capitano è andato a scambiare la propria maglia esattamente con il portiere della Lazio, che non aveva potuto far nulla sul calcio di rigore. 
Prima della partita, il capitano s’era reso protagonista di un gesto molto toccante: a fine riscaldamento, s’è avviato verso il parterre della Monte Mario per incontrare il figlio di Maurizio Notargiacomo, il tabaccaio ucciso l’altro giorno a Giardinetti. L’ha abbracciato, gli ha sussurrato qualcosa e gli ha regalato un mezzo sorriso e la giacca della propria tuta. 
Un gol nel derby va festeggiato sempre in maniera particolare, ma stavolta Totti - giunto a quota cinque nelle sfide con la Lazio - ha superato ogni più fantasiosa previsione. Dopo aver superato Peruzzi, è andato di corsa verso un palchetto, sistemato sulla pista di atletica sotto la Monte Mario, sul quale era piazzata una telecamera di Sky: è salito, ha tolto di mezzo il cameraman con la pettorina 103 e si è sostituito a lui, tentando più volte di inquadrare la curva Sud in festa. Nulla di prestabilito; nulla di studiato a tavolino, ma solo il frutto della propria gioia. Una scenetta senza precedenti non soltanto nella storia dei derby, ma del calcio in generale. Nessuno degli avversari in campo se l’è presa a male, e perfino il serioso arbitro Rosetti s’è fatto mezza risata. 
Dopo aver segnato a Modena su calcio di punizione, Totti all’Olimpico ha concesso il bis con un’altra trasformazione da fermo: avendo capito che Peruzzi era in giornata di grazia, sul calcio di rigore non ha cercato le mezze misure ed ha sfoderato un destro potente, una sorta di fucilata, proprio sotto la traversa. Non ha voluto correr rischi, insomma; e non li ha voluti far correre neppure a mamma Fiorella, presente in tribuna Monte Mario. 
Il gol, dunque il pareggio serve poco alla Roma in chiave-scudetto: le consente, se non altro, di allungare un po’ sulla Juventus nella corsa per il secondo posto. «Si poteva anche vincere la partita», ha confidato a fine gara agli amici, «ma va bene anche così, perché abbiamo mosso ancora la classifica». In chiave secondo posto, ormai. 


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