LAZIE/ROMA
(sospesa all'inizio del 2° tempo sullo 0-0)
Stadio Olimpico
21 marzo 2004
ore 20.30

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"PERCHE' NON CI CREDONO?"
Anche per il prefetto, come per il questore, il derby si era avviato in un clima positivo, con piccole scaramucce fuori dal campo, tenute sotto controllo dalle forze dell'ordine.
(dal sito della RAI)
RESOCONTI
Qui di seguito le testimonianze, anonime e non anonime, di ciò che realmente è avvenuto.
"PERCHE' NON CI CREDONO?"
"E' un fatto gravissimo - ha detto il prefetto di Roma Achille Serra-. Polizia e carabinieri mi hanno assicurato che non è accaduto assolutamente nulla di grave"
TESTIMONIANZA CON NOME E COGNOME
Mi chiamo ******** ******* e non faccio parte di alcun gruppo
organizzato, domenica 21 marzo 2004 mi sono recato allo Stadio Olimpico
per assistere al derby Lazio-Roma. Sono arrivato davanti ai cancelli
della Curva Sud poco prima delle 18 ed ho notato la strana (in quanto
nuova) presenza della Guardia di Finanza (in assetto antisommossa con
caschi, scudi e manganelli). Una volta entrato in Curva Sud ho notato
come molti ragazzi scavalcassero nei pressi del cancello che permette di
passare dalla Curva ai Distinti Sud, in alcune occasioni scavalcavano
anche 5 persone alla volta, la Guardia di Finanza che si trovava
all'interno della Curva Sud non faceva nulla per evitare che ciò
avenisse. Alle 20 circa (me lo ricordo perchè guardavo l'orologio in
attesa dell'inizio della partita) mi trovavo alla fine delle scale sotto
allo striscione dei Fedayn, tra il settore F20 e il settore O21, ho
iniziato a respirare i gas lacrimogeni che sono arrivati fin dentro alla
Curva Sud dove a pochi metri da me c'erano donne, bambini e una signora
anziana. Dopo circa un quarto d'ora ho visto molte persone salire di
corsa le scale, poi alcuni tifosi che si trovavano in cima alle scale
hanno iniziato a urlare che le forze dell'ordine stavano caricando
salendo le scale, a un tifoso ha aperto l'idrante che si trova vicino al
bar ed ha indirizzato il getto d'acqua verso il piazzale. Altri tifosi
sono scesi nel piazzale invitando altri tifosi a scendere per cacciare
le forze dell'ordine. La mia impressione è stata che molti tifosi,
ricordandosi quello che successe in curva nord due anni fa in occasione
di un altro derby in cui vedemmo i tifosi laziali creare un vuoto al
centro della loro curva per scappare, abbiano avuto paura che le forze
dell'ordine entrassero in Curva Sud e che i tifosi per scappare si
accalcassero e che donne e bambini potessero venir ferite da 20.000
persone in preda al panico. Viste molte persone scendere nel piazzale
della Curva Sud ho deciso anch'io di scendere per vedere cosa stava
succedendo. Sotto alle scale c'erano alcuni tifosi che tiravano sassi
verso la guardia di finanza che rispondeva lanciando lacrimogeni ad
altezza delle gambe dei tifosi (con rischio di venir feriti gravemente),
ho visto anche un agente delle forze dell'ordine tirare un sasso verso i
tifosi (ma non riuscirò mai ad identificarlo perchè aveva il fazzoletto
sul volto e il casco). I tifosi presenti nel piazzale si adoperavano per
rilanciare verso le forze dell'ordine i candelotti lacrimogeni o per
spegnerli con l'idrante. Avendo assistito (e non partecipato) a questi
fatti, sentendomi male a causa del gas respirato sono corso in cima alle
scale tentando di respirare un pò di ossigeno. Sono andato nel bagno
degli uomini dove subito dopo sono entrate due ragazze in preda al
panico per i gas lacrimogeni. Ho respirato gas lacrimogeni (con qualche
brevissima interruzione) dalle 20 alle 23, vorrei sapere qual'era il
motivo che ha spinto le forze dell'ordine a far respirare a migliaia di
persone i lacrimogeni, e sopratutto che tipo di lacrimogeni sono e se
sono legali o se è il gas CS che è considerato come arma chimica. Alla
fine del primo tempo della partita ho sentito che le forze dell'ordine
avevano tirato un lacrimogeno ed avevano colpito alla nuca un ragazzo di
17 anni, dato quello che avevo visto poco prima e le foto che ho visto
su internet di forze dell'ordine che sparavano lacrimogeni ad altezza
d'uomo ho ritenuto la notizia assai probabile e quindi per quello mi
sono aggregato al coro "sospendete la partita", la notizia della
presunta morte di un bambino mi è giunta dallo speaker dello stadio e la
smentita della questura mi è sembrata scontata. Dopo qualche minuto da
quando era stato detto ai signori della montemario che potevano uscire
dall'uscita 25 ho visto molte persone andarsene dalla Curva Sud e andare
verso i cancelli. Ho aspettato qualche minuto e poi sono sceso, ho
trovato sia i cancelli della Curva Sud sia quelli dei Distinti Sud
chiusi. Il tutto mentre si respiravano i lacrimogeni che le forze
dell'ordine tiravano da fuori.
TESTIMONIANZA
Ciao Lorenzo, volevo riportare anke la mia testimonianza riguardo lo skifo di domenica sera. Arrivo allo stadio con la mia ragazza intorno alle 17.45 ed entriamo dal cancello della Sud senza alcun problema. Prendiamo posto in distinti lato Monte Mario subito sotto i Lupi (bandierine bianke coreografia x capirci). Subito ci accorgiamo che fuori ci sono scontri dato che in tanti si affacciavano dalla cima delle gradinate. Provo a fare lo stesso ma non sono riuscito a vedere il cancello della Sud ma solo quello della Monte Mario, ero troppo defilato. Pensavo che tutto rientrasse nella routine del pre-derby. Tutto scorre tranquillo all'interno con la sfida dei bambini (carucci davvero, con le corse sotto la curva!). la gente era avvelenata già x loro, mi immaginavo x la partita vera. Finalmente si parte, coreografie e fiskio di inizio. Durante la partita non ho potuto fare a meno di notare i grandi movimenti sotto i Fedayn, che lì x lì nn capivo, ma ke poi sono diventati kiarissimi. Durante l'intervallo giunge la notizia del ragazzo morto e l'altmosfera cambia di botto. Dall'entusiasmo x un derby avvincente alla convinzione che tutto aveva perso senso, a cominciare dalla partita: come può uno gioire o avvelenarsi x un gol quando fuori c'è un ragazzo ucciso dalla polizia? (questo si diceva). Ho condiviso a pieno l'iniziativa dei ragazzi scesi in campo a chiedere la sospensione della partita, come credo chiunque allo stadio. Nel frattempo cominciavano ad arrivare i lacrimogenoi anke nel nostro settore: x due volte i gas sono saliti dalle scale, investendo me e le mia ragazza in pieno, uno è arrivato addirittura tra la gente in alto. In quel momento mi sono spaventato davvero dato che la gente scendeva di corsa x evitare i gas, col riskio di skiacciare la gente delle prime file. X fortuna qualkuno di buon senso all'interno dello stadio c'è ankora e la gente è stata fatta defluire sulla pista di atletica e fatta uscire dal garage. Così ci siamo incamminati verso le uscite e appena varcato il cancello dove di solito entrano i pullman delle squadre ci siamo affacciati verso la sud: la polizia era subito fuori i cancelli e la gente usciva di corsa, sembrava un fiume in piena. Non credo di aver mai vsito tanti lacrimogeni lanciati in così poco tempo, sembrava capodanno... visto questo ce ne siamo tornati mestamente a casa. Ogni tanto ci siamo girati e vedere l'Olimpico in lontananza con una coltre di fumo sopra ha fatto un certo effetto...
Il giorno seguente ho cercato di sentire da + parti le varie versioni (glisso su prefetto e questore...) e lo stomaco ha cominciato a contorcermi: ma come si fa a solo pensare che le tifoserie erano daccordo, x fini politici? Ma secondo loro un genio del male che mette in atto una cosa del genere entra in campo a volto scoperto con accanto telecamere e microfoni??? Gli striscioni sono stati tolti x lutto, quando muore una persona nn c'è + Roma, Lazio ecc. siamo tutti insieme x rendere omaggio a una persona che nn c'è +. I telegiornali poi sono stati il massimo, con sempre la stessa sequenza del poliziotto che zoppica, ma le cariche della polizia nessuno le ha mandate. E pensare che ogni tanto sbagliano anke loro xkè di sfuggita si è visti kiaramente in un servizio un lacrimogeno lanciato ad altezza uomo (si è vista indistintamente la scia...). In conclusione ti chiedo: gli stadi non sarebbero + sicuri senza le forze dell'"ordine" che vengono allo stadio (come alle manifestazioni, nn dimentikiamo la scuola Diaz al g8...) per sfogare la frustrazione che accumulano nella loro vita?
Dossier lacrimogeni
utilizzati dalla P.S. in occasione di Lazio/Roma
TRATTO DA INDYMEDIA
Quello che i giornali non scrivono, quello che i tg non dicono !!! 
La verità 
Veramente io è tutto il giorno che provo a spiegare che ci sono sì i facinorosi, ma in realtà le guardie non cercavano altro. Se gli scontri sono iniziati fuori, perchè portarli dentro i cancelli? Chi c'era sà che verso le 19 una 20 di celerini sono entrati sul piazzale della Sud passando dalla Tevere caricando i ragazzi lì presenti. Poi caricati a loro volta si sono ritirati ma col veleno che gli usciva dagli occhi.Inizia la partita. Verso la mezz'ora dei ragazzi salgono su al muretto e ci avvisano che un grosso numero di celerini si stavano raggruppando sul piazzale. Scendiamo ed effettivamente sono circa un 100io, con 5 furgoni schierati. Provano adavanzare verso la curva ma vengono ricacciati con torce e corpo a corpo che costano anche la cattura di qualche ragazzo. Viste le brutte iniziano a sparare lacrimogeni ad altezza uomo ed escono dalla Sud. In realtà si stanno ritirando per passare dalla Montemario, infatti di lì a poco si apre il cancello che divide dai distinti ed escono proprio al nostro fianco. La gente sosta sulle scale, perchè si sà che sia quel che sia loro in curva non devono entrare, lì ci sono veramente persone che non saprebbero difendersi, donne, bambini, ragazze. Le guardie escono dai cancelli e provano a caricare sulle scale, ci sono altri corpo a corpo e altri ragazzi ci vengono portati via. Poi loro vedendo che non riescono a salire si fermano ai piedi delle scale e iniziano ad insultare, a fare gestacci, parolacce, vengono nominate mamme, sorelle etc.. Ma in fondo loro tutori delle forze dell'ordine. Partono altre 2/3 cariche, a quel punto inizia a scendere parecchia gente e le guardie vengono caricate un pò con tutto, cinte, bottigliette, grate di ferro... Per l'ennesima volta viste le brutte se ne vanno. Pensiamo che una volta difeso il settore sia finita, in fondo il derby è una partita da tutti attesa anche per vederla. Invece di lì a poco iniziano i movimenti nel settore sotto i Fedayn, si vede la gente che si accalca in curva, poi riscendono, poi si riaccalcano, c'è chi cade, la gente si calpesta.Poi finisce il primo tempo, noi dobbiamo preparare la coreografia, ma in quel momento si sparge la voce che un ragazzo è morto. Vengono tolti li striscioni, anche noi lo togliamo, poi la Nord capisce e per solidarietà toglie anche i suoi. Qui non si parla di filolazialità, perchè le botte sono uguali per tutti. Da lì in poi è il caos, i gruppi non si uniscono, la curva non si unisce, ognuno prova a capire che bisogna fare. Poi la partita viene sospesa, e da lì gli incidenti si spargono a macchia d'olio e non sono più gestibili. Da aggiungere che interi plotoni di guardie attendevano l'uscita per "risolvere" le situazioni in sospeso. Dopo aver visto donne picchiate con manganelli alla rovescia, dopo aver visto lascrimogeni sparati ad altezza uomo dalle fessure dei cancelli per non farsi vedere, dopo aver visto gli stessi carabinieri che dal passaggio che porta alla Montemario, non potendo entrare in Sud, sparavano i lacrimogeni oltre la copertura dell'Olimpico direttamente in curva, dopo aver visto e sentito le offese a noi perpetrate, dopo aver visto amici portati via ed altri medicati con punti su punti, venite giovedì al settore a dirci che siamo dei bastardi, la rovina della Sud, teppisti, etc etc... 
P.S.:Basta dire che i feriti sono 90% guardie, loro se vanno a farsi refertare si fanno i giorni pagati a casa, i ragazzi se vanno in infermeria d'ufficio scatta la chiamata alle guardie, quindi denuncia, quindi diffida, etc etc... Ovviamente se poi sei cascato davvero per le scale mentre ti correvano dietro, questo lo sai solo tu 
RESOCONTO DI LEO
L'idea di un "Libro Bianco" sul 21 marzo 2004 è ottima: con le dovute 
proporzioni mi è sembrata una "miniGenova 2001".
Ti allego una mia testimonianza diretta di quel 21 marzo 2004 allo Stadio 
Olimpico di ROMA.
Verso le 17:40, mi fermo a parlare con alcuni amici a circa venti metri 
dall'obelisco, altezza del terzo blocco di marmo lato sinistro. C'erano già 
"cariche" all'altezza della "palla". Cariche tra virgolette perchè più che 
esserlo veramente sembravano inseguimenti di due max tre celerini a singoli 
tifosi.
Bene dopo circa cinque minuti ci salutiamo (avevo un appuntamento davanti la 
Tevere attorno alle 17:45 - 18:00 con alcuni amici) e mi dirigo verso destra 
attraversando il piazzale. Arrivato all'altezza del penultimo blocco di 
marmo (lato destro) intravedo con la coda dell'occhio un plotoncino di una 
ventina di carabinieri che era diretto in direzione opposta. Tranquillamente 
colla mia sciarpetta al collo e la bandiera della ROMA nella mano destra 
decido di proseguire per la mia strada imboccando quindi il controvialetto. 
Ero tra il blocco e la siepe quando io e il plotoncino c'incrociamo. Sguardo 
sereno, poi penso: "che cazzo vuoi che dicano a un tranquillo tipo di 
mezz'età (3 anni e 1/2 al mezzo secolo)". Effettivamente mi danno spazio per 
passare in mezzo a loro e per questo abbozzo un cenno di saluto. Poi. di 
colpo, il penultimo alla mia sinistra mi allenta una manganellata dietro la 
schena parte sinistra (zona reni): non fortissima però decisa. Ho la 
freddezza di dirgli: "Complimenti!!" guardandolo fisso negli occhi; lui e 
gli altri fanno finta di nulla. Niente di gravissimo, per carità (anche se 
dopo mezz'ora un po' mi faceva male) però sintomatico di totale arroganza e 
senso d'impunità (perchè TOTALMENTE a freddo) .
Ritengo quindi sia giusto che si sappia: NON per delazione ma per 
prevenzione. Quell carabiniere evidentemente l'ha fatto come una sorta di 
"riflesso condizionato": mi ero permesso di attraversare il "suo" 
territorio.
RESOCONTO DI FRANCESCO
Questo è quanto ho vissuto io.
Alle 16:40 ero già sotto lo stadio ad aspettare che aprissero i cancelli
della sud che credo siano stati aperti intorno alle 17:00.
La situazione sembrava molto tranquilla (lo puoi vedere anche dalle foto che
ti ho mandato qualche giorno fa,le prime due le ho scattate
pochi minuti prima che aprissero i cancelli) fino a quando sono stati aperti
i cancelli, c'è stato qualche attimo di nervosismo nel momento in
cui un gruppo di ragazzini senza biglietto ha forzato lateralmente il
cordone di transenne ed è entrato interamente dentro lo stadio,ma niente di
più.
Una volta dentro ho preso posto come al solito insieme ai miei amici.
All'interno della curva è tutto ok,l'aria è tranquillissima.
Alle 17:45 circa decido di andare al bagno e, mentre mi trovavo all'interno
dello stesso, sento urla e rumori vari dall'esterno.
Decido di andare a vedere cosa succede e mi accorgo che nel piazzale
antistante la curva sud si sta creando una situazione di disordine generale:
la polizia caricava non si sa bene chi e noto la presenza di autoveicoli che
"scorrazzavano" nel piazzale, visto che la situazione sembrava però
stabilizzarsi decido di tornare al mio posto.
Alle 18:30 ho sentito per la prima volta una voce che parlava di un morto,
ma non c'h fatto tanto caso....ho pensato che avessi capito male io dato che
la voce proveniva da un ragazzo che parlava con qualcuno al cellulare che
era passato vicino a me.
Fino a circa le 20 gli scontri sotto la sud sono continuati a intermittenza,
non li ho visti con i miei occhi, ma a giudicare dal numero di bombe
esplose.....si capiva!
Nel frattempo la voce di un bambino morto mi ritorna più volte all'orecchio
ma non gli continuo a dare importanza...
Sicuramente poi avrai notato anche tu che anche prima,durante e subito dopo
la coreografia ci sono stati scontri sotto i boys.
Durante il primo tempo poi però una mia amica chiama a casa per avere
notizie su questa voce che stava diventando sempre più insistente e ci
riferisce che la radio (non so quale) aveva confermato la notizia.
A quel punto io personalmente comincio a crederci,visto che avevo osservato
le "corse clandestine" che le forze del (dis)ordine effettuavano con i mezzi
a loro disposizione!
Verso il 30' circa del primo tempo la curva sud ha smesso di cantare, da
sotto tutto tace e a quel punto  per me (ma anche per il 99% delle persone
che avevo intorno) significa che è successo qualcosa di veramente
grave...calcolando anche il fatto che svariate volte arrivavano nubi di
lacrimogeni fino alla fila 25 dove mi trovavo io con i miei amici.
Durante l'intervallo è tutto un cercare di telefonare a chiunque ne possa
sapere più di noi che siamo allo stadio ma i telefoni cellulari sono già in
tilt.
Gli scontri ci sono sempre ma si sono spostati proprio sopra di me, ovvero
al muretto dei fedayn e dopo pochi istanti mi dicono che la polizia tentava
di entrare in curva ma (fortunatamente) gli viene impedito dai ragazzi.
All'ingresso delle squadre in campo per il secondo tempo è ormai per tutti
noi ufficiale la notizia del bambino morto e a quel punto si cerca in tutti
i modi di uscire dallo stadio e lasciare la curva vuota visto che dal campo
non sembrava ci fosse intenzione di smettere di giocare, ma senza riuscirci
visto che i cancelli erano chiusi e nell'antistadio continuavano le cariche
(e il lancio di lacrimogeni).In un attimo sono stati levati gli striscioni
presenti in sud e noto che pochi istanti dopo anche la nord fa lo
stesso,seguita anche dalla tevere e quasi interamente dalla montemario.
L'altoparlante diffonde il comunicato della questura che nega tutto ma la
situazione è già fuori controllo e nessuno dei presenti crede a quelle
parole (sempre perchè tutti noi abbiamo visto quello che succedeva fuori
dello stadio).
I cancelli sono ancora chiusi ma lo speaker annuncia che gli spettatori
della monte mario possono usufruire dell'uscita 25 per defluire....questa
cosa mi ha ricordato molto il titanic...
A quel punto dopo le manfrine in campo dell'arbitro,dei giocatori
ecc...ecc...le squadre escono dal campo e io e la mia ragazza,ampiamente
scossa da quello che era successo proviamo ad uscire dallo stadio.
La scena che vedo è pesantissima: il bar davanti ai bagni è in fiamme e
quello in fondo alle scale vicino al distinto monte mario è aperto e
devastato, nel piazzale si cammina ma arrivato a metà strada (fra le scale e i
cancelli) mi accorgo che da fuori le guardia lanciavano lacrimogeni a più
non posso sia all'esterno che all'interno del piazzale della curva.
Torno indietro e provo a passare lateralmente,riesco ad arrivare al cancello
e vedo:
a sinistra non più di 20 ultras che attaaccava la polizia
a destra un centinaio di poliziotti che continuava a lanciare lacrimogeni
mentre provo ad uscire (correndo) e raggiungere il mio motorino sul viale
del bar del tennis stavo per essere investito da tre camionette credo della
finanza che, in formazione, correvano a destra e a sinistra come pazzi;
fortunatamente me ne accorgo e mi riavvicino ai cancelli
Poi finalmente un attimo di tregua,corro a più non posso con la mia ragazza
praticamente in spalla fino al motorino.lo slego lo accendo e riesco ad
arrivare alla fine del viale del bar del tennis per poi fermarmi all'ostello
della gioventù per respirare un po' e vedere se la mia fidanzata è ok.
Questo è quello che ho visto e vissuto non so se ti potrà essere
utile...spero di si!
ciao
RESOCONTO DI FILIPPO
credo che la sconfitta delle istituzioni sia lampante: nessuno ha creduto alla smentita della Questura. Nessuno ci ha creduto perchè nessuno crede più a queste istituzioni, le stesse che smentiscono la morte di Vincenzo Spagnolo, le stesse che picchiano all'interno della Diaz indiscriminatamente (e non sono certo di sinistra, ma uno Stato di diritto può comportarsi in questo modo?), le stesse che ti fanno investire sui bond argentini, le stesse che fanno entrare all'interno degli stadi qualsiasi arma. Le mele marce in Sud ci sono, sono molte, ma non si può condannare e accusare solo i tifosi della Roma. Vorrei chiedere a quel ******* del prefetto Serra e di quel personaggio-****** del questore Cavaliere che assicurano che il deflusso si è svolto regolarmente, che le uscite erano tutte aperte, che si poteva uscire perchè la situazione era sotto controllo! Perchè allora 76000 persone hanno respirato fumogeni per 5 ore? Perchè si è dovuti entrare in campo per uscire, senza che non ci fosse un servizio d'ordine all'interno dello Stadio? Perchè tutta quella finanza in assetto da anti-sommossa? Perchè i celerini non hanno un numero di riferimento sul casco? Perchè vedo forze del disordine togliersi i gradi per non farsi riconoscere? Perchè la celere carica con il manganello al contrario, forse perchè la parte dura fa meno male? Perchè sono stati accusati ed arrestati i ragazzi che sono entrati in campo e sono stati accompagnati da un funzionario della polizia a parlare con i giocatori? ALLORA ARRESTATE ANCHE ME!!!!! ANCHE IO SONO ENTRATO IN CAMPO ACCOMPAGNATO DA UN FUNZIONARIO DI POLIZIA, E COME ME ARRESTATE MIGLIAIA DI PERSONE ENTRATE IN CAMPO, ARRESTATECI TUTTI!!! 
Io sono dalla parte di quei ragazzi, che si sono immolati per noi, sapendo di essere ripresi ed a volto scoperto sono andati in campo. Io sto con loro e spero che si faccia una manifestazione di solidarietà....... ARRESTATECI TUTTI!!!! Perchè non fare una maglietta con su scritto sul retro: "21 Marzo 2004: CHI C'ERA, SA COME E' ANDATA! Curva sud" e davanti: "GIORNALISTI E BEN PENSANTI IO VI ODIO TUTTI QUANTI!"  ed il ricavato devolverlo per aiutare quei ragazzi? 

Tratto dal sito Indymedia
Torno da poco dallo stadio Olimpico. 
Quello che ho visto questa sera allo stadio non trova precedenti se non nelle giornate di Genova2001. 
Vi assicuro,che sono tanti anni che vado in curva e di scontri ne ho visti veramente a bizzeffe,ma perdio caminonette che sfrecciavano in successione (tre una dietro l'altra)a velocità folli in mezzo alla gente ,no! Dalle 18.00 in poi gli scontri sono stati praticamente continui.Le scorribande,situate per quello che ho visto tra gli ingressi della curva sud a quelli della monte mario, della "celere motorizzata" si sono ripetute per ben tre volte nell'arco di pochi minuti.La gente atterita urlava contro le forze del dis-ordine e credo che se non ci sia scappato veramente il morto sia un miracolo. Il questore di Roma però cosa dice? "nel pomeriggio ci sono state solo piccole scaramucce" e poi ancora "niente ci aveva dato la
senzazione di quello che di lì a poco sarebbe successo". 
Il prefetto Serra invece si preoccupa di "avviare le ricerche e le indagini penali per risalire ai responsabili della diffusione della falsa voce". 
Noi caro prefetto ,abbiamo già in mente la risposta alle sue indagini. 
A generare il panico sono stati i vostri uomini.Completamente incapaci di gestire l'ordine pubblico. 
Figuratevi che era un semlpice partita di calcio del cazzo...pensate a quello che accade nel sociale!!! 
dalla curva sud con odio 
                      vecchio cucs 

RESOCONTO DI SPQR
Tralascio ogni commento sul comportamento delle pseudo forze dell'ordine che sono riuscite a dare una escalation imprevedibile a quello che era prevedibile, e cioè che qualcuno senza biglietto provasse ad entrare. Tralascio anche ogni commento sul comportamento dei finanzieri: sembra si fossero allenati per anni per fare quello che hanno fatto. Tralascio anche ogni commento sul centinaio di lacrimogeni che bruciano i polmoni sparati ad altezza d'uomo (alcuni). Il mio è il racconto della battaglia all'obelisco dopo la partita. Centinaia e centinaia di ultras ancora convinti della morte del ragazzo stanno dalle parti della palla e assaltano le forze dell'ordine che si sono asserragliate dentro la tribuna tevere. Alcuni ultras entrano con i bastoni e tentano l'assalto. Arrivano due plotoni di celerini che si inquadrano e battendo con i manganelli sugli scudi urlano per farsi coraggio. Caricano. Gli ultras arretrano. "Non scappate!" "Daje!". Prendono coraggio. Caricano loro. I poliziotti scappano ma non c'è un vero contatto, solo una carica che, visto il numero degli ultras, vede la polizia ripiegare sotto un fitto lancio di torce, bastoni e sassi.
La P.S. si riorganizza e tenta una seconda carica, dalla palla verso l'obelisco. Il gruppo dei celerini punta verso il gruppo degli ultras, che stavolta non arretra di un passo. Ormai sono a venti metri l'uno dall'altro e sembra assistere ad un film: un gruppo corre a piccoli passi verso l'altro, ciascuno puntando il proprio uomo, da una parte e dall'altra. E' il corpo a corpo, violentissimo. Le seconde e terze file degli ultras, vendendo che la prima fila ha retto, corrono in avanti, accerchiando da destra e sinistra il plotone di celerini. A quel punto le forze dell'ordine iniziano a scappare via, lasciando nei guai un paio di celerini che si erano spinti un po' troppo oltre. Uno viene colpito e cade in terra. Ora è in mano agli ultras, e pensa di far bene fingendosi svenuto. Errore. Rimane a terra, colpito nuovamente, e gli ultras accendono una torcia per far vedere ai poliziotti fuggiti che un loro compagno è lì, nelle loro mani. Alla fine saranno due ultras che riporteranno il poliziotto molto malconcio verso il suo reparto, tipo riconsegna del prigioniero di guerra. Chi lo riporta non viene arrestato né fermato. E' stata una battaglia, e i poliziotti sanno che di fronte hanno avuto ultras di una certa consistenza e non quelli che scappano e sembrano osservare anche loro delle regole non scritte. Una persona di una certa età scappa inseguito dagli ultras: "E' della Digos, stava scattando foto", "pijalo". Tenta di fuggire ma viene colpito duramente con una catenata, dopodiché sei destro-sinistro lo mettono knock out. La battaglia sta scemando, sono ormai le 23 passate, l'ultima carica sul ponte Duca d'Aosta segna la fine di questa incredibile giornata.
RESOCONTO DI LAURA (CON NOME E COGNOME)
E' un pò lungo ma è il resoconto preciso dei fatti da me vissuti quel giorno.
Arrivo nei presi della Curva Sud alle ore 17.00, in quanto possiedo un permesso invalidi. I cancelli sono già gremiti di gente, dei quali molti senza biglietto, molti sperano di entrare spingendo, li sento mentre aspetto davanti alle transenne, e già da li comincio a dubitare sull'organizzazione da parte delle forze dell'ordine, come mai non c'era nessun filtraggio? Come mai si è permesso a così tante persone senza biglietto di accalcarsi alle transenne? I cordoni di filtraggio di una volta erano troppo difficili da fare?
Dopo appena due minuti di attesa vengono aperti i cancelli e riesco ad entrare nello stadio. Mi siedo come al solito, all'inizio delle scale subito sotto lo striscione dei Fedayn, sotto la vetrata con lo striscione Antichi Valori.
Dopo circa mezz'ora cominciamo dall'interno a sentire i primi lanci di lacrimogeni e le prime cariche. Quelli che entrano ci raccontano subito del clima tesissimo che si è venuto a creare ai cancelli.
Alle 6.30 arrivano i miei amici, e confermano i ripetuti lanci di lacrimogeni e cariche fuori dai cancelli, mi dicono che sono stati costretti a scappare più volte prima di potersi avvicinare ai cancelli.
Intorno alle 8 la situazione si fa sempre più pesante, i botti dei lacrimogeni si sentono con maggiore frequenza, e l'aria comincia a diventare irrespirabile.
Per l'entrata in campo delle squadre noi siamo già intossicati, e della partita non vediamo assolutamente nulla, in quanto impegnati ad evitare di soffocare.
Qualcuno getta dell'acqua dall'alto (non so come ero incappucciata e con la testa nella maglietta) e si può finalmente respirare un pò. 
Tolta la coreografia comincia la partita ma i lanci di lacrimogeni proseguono e si fanno sempre più insistenti, sempre più vicini. Improvvisamente dei ragazzi che salivano dalle scale cominciano a richiamare la gente in loro soccorso, ci spiegano che gli scontri e le cariche si sono spostati nel piazzale subito sotto le scale, dentro i cancelli, e che la celere sta tentando di entrare in sud. 
Molti ragazzi corrono fuori ad evitare il peggio, la gente comincia ad impaurirsi, molti sanno cosa vorrebbe dire l'ingresso della celere in sud, e tutti temono per donne, bambini ed anziani. Dopo poco, che stavamo sempre li con gli occhi rivolti alle scale ed impegnati a respirare in quell'aria satura di lacrimogeni, sentiamo un gran rumore ed improvvisamente veniamo travolti da una folla sconvolta di ragazzi che risalivano le scale scappando da una carica arrivata fino ai bagni sotto i Fedayn. 
Io ero li e questa gente mi ha travolto, io ho battuto la schiena ed un mio amico si è fatto molto male ad un ginocchio, chiediamo spiegazioni, i ragazzi erano sconvolti, ed urlavano: "sono arrivati fin qua sotto, stanno caricando, fuori c'è l'inferno!" Poi altri lacrimogeni e non vediamo più nulla, di nuovo. 
Il via vai dalle scale diventa sempre più frenetico, ed all'improvviso, dopo l'ennesima fuga da una carica, un gruppo di ragazzi sale dalle scale urlando: "hanno ammazzato uno!", e "c'è un ragazzino morto!" io ero inizialmente scettica, poi sono stata presa dal panico, in quanto mio cugino di 18 anni era andato a vedere cosa succedeva pochi minuti prima, non lo vedevo risalire e sono scesa a metà delle scale, l'aria era totalemente irrespirabile e nel piazzale vedevo gente che correva, gente con la testa insanguinata, persone che piangevano, insomma il delirio. Improvvisamente ho visto mio cugino, con la faccia gonfia dai gas lacrimogeni. 
Risalgo e tento di capire cosa sia successo, di vedere la partita non se ne parla, cariche e lacrimogeni ce lo impediscono, poi all'ennesima corsa dalle cariche, la gente che risaliva le scale ha cominciato a dire: "ragazzi uno è morto, è vero, è partita ora l'ambulanza, l'hanno preso in faccia con un lacrimogeno! Ha 16 anni, veniteci ad aiutare che stanno cercando di entrare in Sud!" Li il dubbio se la notizia fosse vera o no, si è del tutto dissolto, tutti hanno cominciato a dire che tanto la celere le fa queste cose, che non è la prima volta, ecc... e tutti eravamo concordi sul fatto che cosi non si poteva continuare, visto che comunque non ci hanno fatto vedere nulla della partita. Le cariche continuavano, così come le corse per le scale, ci siamo spostati più al centro, stufi di venire travolti. Dopo un pò abbiamo visto togliere gli striscioni da tutti i gruppi, e dopo qualche minuto anche la curva nord ha tolto gli striscioni. Ripeto, assolutamente non ho visto togliere gli striscioni contemporaneamente.

Il via vai continua, ma sentiamo che si allontanano i rumori dei lacrimogeni, giuro che ad un certo punto ho contato 19 botti di lacrimogeno lanciati in meno di un minuto! Una cosa allucinante! Tutti eravamo sconvolti, e dal basso della sud in molti erano intenzionati a fare invasione se non si fosse interrotto l'incontro, da lì i cori: "invasione perchè no", "assassini" e "sospendete la partita" il resto l'abbiamo visto in tv, e allo speaker che smentiva i fatti nessuno ha creduto, ci dicevamo "ma tanto pure se è vero che ce lo dicono che siamo 80.000?" oppure "non sarebbe la prima volta che occultano un morto" ed infine "te lo dice la questura, capirai, se sono gli stessi che hanno organizzato la pubblica sicurezza oggi, possiamo proprio fidarci, eh?". Comunque sia, vera o non la notizia, tutti ormai volevamo solo andarcene da li. Quando siamo scesi, tentando di uscire, ci dirigiamo verso i cancelli, quando ci accorgiamo con sconcerto che della sud era aperto solo UN CANCELLO! Fuori c'erano fumo e fiamme e si vedeva gente che tornava indietro correndo, tuti strillavano "correte che ci caricano", infatti fuori da quell'unico varco la celere stava facendo cariche a più non posso. Impossibilitati ad uscire in sicurezza siamo rientrati. Mentre vedevamo i distinti uscire dal campo noi aspettavamo, ci siamo detti "se usciamo adesso ci fanno fare la fine del topo" molte ragazze piangevano e strillavano che volevano andare a casa, ma non potevamo uscire. Dopo circa un quarto d'ora siamo riscesi, ed abbiamo visto che il cacello che divide la sud dai distinti era stato aperto, abbiamo deciso di uscire dai distinti, visto che fuori dai cancelli della sud stava ancora succedendo di tutto.

Fuori ho visto scene indecenti, ma questo non sta a me dirlo, cariche coi furgoni blindati, e pestaggi indiscriminati, in un'aria totalmente irrespirabile dai numerosissimi lacrimogeni che ancora venivano lanciati, in fretta siamo finalmente riusciti a raggiungere l'auto e tornare a casa. Solo alla radio in auto abbiamo saputo la smentita del morto, ma fino a notte inoltrata ancora dubitavo che fosse stata una notizia falsa. Tutti ci credevamo, tutti eravamo pronti a giurare che il morto c'era, e questo semplicemente perchè, alla luce dei fatti, la notizia era perfettamente credibile! La mia opinione è che si poteva evitare di fare accalcare tutti quei "portoghesi" ai cancelli, si poteva evitare di portare gli scontri sotto la sud, si poteva evitare di fare le cariche per le scale, ed inoltre avrei preferito vedere la partita stretta con mille, duemila, tremila infiltrati in più, piuttosto che non vederla affatto, come è successo, grazie ai lacrimogeni ed alle cariche della celere. 

Se devo venire a testimoniare qualcosa non ho problemi, in quanto ciò che è accaduto nello stadio è stato indecente, ma la criminalizzazione e le menzogne che sono venute a seguito dei fatti sono ancor peggiori. Ho la coscienza pulita ed esigo chiarezza e giustizia.

RESOCONTO DI MARCO
"Arrivo allo stadio intorno alle 18.30 e appena parcheggio lo scooter all'obelisco vedo una marea di persone che cominciano a scappare lungo il viale con dietro i celerini della Finanza (fino a quella sera neanche sapevo com'era la loro divisa in assetto di guerra!). Arrivo alla mia entrata sotto la Sud e avvicinatomi alle transenne arriva un bel plotoncino di finanzieri che fanno il vuoto attorno a loro. Dopo di che di scatto becco tre di questi che rincorrono un ragazzo il quale c'è mancato poco crollasse a terra data la violenza delle strattonate. Per sua fortuna riesce a liberarsi da quei tre e a scappare. A quel punto entro...e passati i cancelli guardo verso i distinti e noto come una marea di persone riescano a scavalcare e ad entrare senza biglietto e senza che nessuno di quei poliziotti e finanzieri che erano numerosi ai cancelli dicano o facciano niente...quasi a volerli lasciar fare liberamente.
Entro e mi metto accanto agli "Ultras Primavalle". Il prepartita è abbastanza tranquillo fino a circa una ventina di minuti dall'inizio quando una decina di ragazzi corrono all'impazzata verso l'uscita e si dirigono di sotto, per le scale. Non riesco a capirne il motivo ma immagino che qualcosa è nell'aria...anche perchè l'atmosfera la sento elettrica. Arrivano le 20.30, coreografia e cori...tutto ok. Intorno alle 21 noto come nello spazio fra i Fedayn e i Boys giungano dei gesti a richiamare più persone verso l'uscita. E a quel punto molte persone cominciano a salire verso l'uscita. In realtà si capisce poco e si vede solo una gran calca.
Intanto sotto il settore degli "Ultras" sento e vedo un gran movimento: ragazzi che salgono e che scendono con gli occhi che lacrimano. Lo stesso odore che ci ha accompagnato per tutti i primi 45 minuti a dimostrazione che fuori stava succedendo di tutto sin dall'inizio della partita. 
Verso la fine del primo tempo un ragazzo esce da sotto il tunnel con uno scudo della Polizia che porta in trionfo a mò di trofeo! E tutti lo applaudono. 
Finisce il primo tempo e quasi all'improvviso mi accorgo che gli striscioni non ci sono più. Guardo la Nord...idem! Capisco che c'è qualcosa di strano, telefono a casa ma nessuno sa niente. Intanto si comincia a sentire qualcuno che parla di feriti gravi fino a che qualcuno vocifera anche che ci sia un morto! La notizia circola alla grande...un ragazzo accanto a me dice "Ho telefonato a casa...sono due pischelli morti!". Vedo scene assurde...persone che piangono e urlano e non che non sappiamo cosa fare. Vorremmo uscire ma molti ci dicono di rimanere, che lì fuori c'è il finimondo e che quindi è meglio non scendere le scalette. Intanto sopra il settore dei "Lupi" vedo un gran fuggi fuggi e non ne capisco il motivo. Solo più tardi saprò da un'amica che è stato lanciato un lacrimogeno dalla Monte Mario ad altezza d'uomo e che per poco non si è sfiorata la tragedia. La gente comincia a urlare "Assassini", "Invasione perchè no" e una serie di cori contro le forze dell'ordine. Poi...la cosa più assurda: lo speaker annuncia che "gli spettatori della Monte Mario possono defluire dal cancello n.25". E noi?????? Noi comuni mortali della Curva e dei Distinti da dove possiamo uscire??? Assurdo...assolutamente assurdo!! Vengono aperti i cancelli sotto e la gente si riversa nella pista per uscire con calma. A quel punto decido di andarmene ma mentre esco vedo le cose più assurde: bar saccheggiati, gente che si abbevera e che sputa perterra per colpa dei lacrimogeni, una macchina che brucia. Vado verso l'uscita ma...i cancelli sono chiusi!! E all'improvviso la polizia che carica per farci tornare indietro!! Ditemi se questo è assurdo!! Ma Serra non aveva detto che i cancelli erano stati aperti?? FALSO!! Assolutamente FALSO!! Vado verso il cancello dei distinti e un ragazzo non so come riesce ad aprire il cancello...si affaccia e dice "Qui è meglio non uscire...ci stanno aspettando qui dietro!". Non me ne frega niente...esco e comincio a correre verso l'obelisco! Intorno alla palla incrocio due-tre camionette della Finanza che corrono all'IMPAZZATA in mezzo alla gente. Questo è lecito o è ASSURDO secondo voi?? Come si può correre in quel modo?? Arrivo all'obelisco e tanta gente la trovo che corre contro di me...verso la palla...capisco subito i loro intenti. Arrivo allo scooter, salgo e corro all'impazzata verso casa con la consapevolezza che si...tutto è stato brutto e incredibile ma che tanto 1. la verità non la sapremo mai 2. racconteranno tante cose inesatte e ci faranno passare per delinquenti 3. nessuno crederà MAI a quello che racconteremo mentre loro passeranno per dei salvatori della patria. 
ONORE AGLI ULTRAS...ONORE ALLA SUD!"

SONO UN RAGAZZO DELL'IRISH CLAN
VISTO CHE SIAMO SOTTO...COME ASR...
POSSO TESTIMONIARE E GIURARE DAVANTI A CHIUNQUE CHE LA NOTIZIA NON E' STATA PREMEDITATA...
E' STATO SOLO UN PASSAPAROLA TOTALE...C'ERA CHI DICEVA CHE L'AVEVA DETTO SKY E GLI AVEVANO TELEFONATO....CHI DICEVA CHE L'AVEVA DETTO LA RADIO....
SOSTENGO E SOSTERRO' SEMPRE LA BUONA FEDE...DI STEFANO STEFANO E ROBERTO.......
NON SAPEVANO NULLA FIN QUANDO NON GLI E' STATO DETTO...NEL PASSAPAROLA TOTALE
POI... COME BEN SAI...HANNO FATTO BENISSIMO A DIRE DI SOSPENDERE LA PARTITA....NON C'ERANO PIU' LE CONDIZIONI ADATTE...SI CORREVA IL RISCHIO SERIO...DI UNA INVASIONE!

SE SERVE CHIAMAMI PER TESTIMONIARE.....

CHI NON HA COLPE NON DEVE PAGARE....
STEFANO STEFANO ROBERTO LIBERI



From Muralla Norte Supporters of the C.D. Lugo ( Spain ) we want to besides 
with the 3 ASROMA ultras to which a judge wants them to put in prison to 
enter in game to ask Tottu to request the suspended derby of Rome a Hug from 
Lugo
(Dal Muralla Norte Supporters del C.D. Lugo (Spagna), siamo vicini ai 3 ultras della Roma arrestati)

 

RESOCONTO DI xxx
Caro Lorenzo, volevo raccontarti che cosa mi è successo domenica 21/03/2004 allo stadio.
Erano le 21.00 quando, appena passati i cancelli di Tribuna Tevere sono stato chiamato da un Celerino dei Carabinieri che mi ha invitato a fermarmi. Dopo avermi perquisito  e requisito ogni mio effetto personale, il Celerino ha chiamato un collega e insieme, con sguardi di intesa,  mi hanno accusato di aver partecipato a una sassaiola contro le Forze dell’Ordine avvenuta alle ore 18.00.
Con le manette ai polsi ho cercato di spiegare ai Carabinieri che arrivavo in quel momento dal lavoro (lavoro in una videoteca tutte le domeniche e quella sera ho chiuso il negozio alle 20.45) e che stavo raggiungendo mio padre in Tribuna Tevere Top. Ho anche chiesto di potergli telefonare, ma, per tutta risposta, Loro mi hanno fatto andare dietro al Cellulare dei CC e lì mi hanno tirato su il cappuccio della felpa, per non permettermi di vedere i colpi che mi stavano per assestare.
Da lì mi hanno condotto con la loro pattuglia in Tribuna Monte Mario, intimandomi il silenzio perché continuavo a proclamare la mia totale estraneità ai fatti.
Dopo mezz’ora di consultazione tra loro mi hanno portato alla Centrale Operativa di Via Teulada, dove hanno proceduto ad una seconda perquisizione invitandomi a spogliarmi completamente; rivestitomi mi hanno chiuso in cella di isolamento per 10 ore, più o meno. Il maresciallo ha provveduto a chiamare mia madre dicendole che gli Agenti mi avevano arrestato perché avevo dei sassi in mano, evidentemente pronto a colpire.
La mattina dopo, alle ore 10.00 sono stato condotto al Tribunale di P.le Clodio dove mi hanno rinchiuso ancora in cella con altre persone, per procedere poi al Giudizio Direttissimo per la convalida dell’arresto.
Dopo aver esposto i fatti e data la mia incensuratezza il Giudice mi ha revocato gli arresti domiciliari e convalidato l’articolo 8 della L 401/1989.
Il processo è stato fissato per il 12/05 c.a. per permettermi di convocare in mia difesa i testimoni.
So che hai ricevuto tante testimonianze al riguardo, ma volevo comunque contribuire con la mia facendo presente che nonostante fossi arrivato allo Stadio a partita già iniziata e non avendo fatto nulla non sono riuscito in alcun modo ad evitare l’arresto.
Questo per denunciare l’enorme libertà di cui godono alcuni reparti delle Forze dell’Ordine, tant’è che i CC hanno testimoniato di avermi visto prima alle ore 20.00 con la sciarpa fin sotto gli occhi e quando il Giudice ha chiesto loro come avevano fatto a riconoscermi, si sono corretti dicendo che in effetti avevo la sciarpa sotto il naso, tacendo del tutto l’avermi visto alle 18.00, come invece mi avevano detto appena arrestato. Credo sia stata la contraddittorietà dei fatti riportati dai CC e l’impossibilità di descrivermi se non guardando il mio abbigliamento in quel momento a convincere il Giudice a revocarmi gli arresti domiciliari.
Senza stare a raccontare la vicenda che, parallelamente alla mia, hanno vissuto i miei genitori, per la quale ci sarebbe da scrivere ancora molto, dico solo che mio padre, avuta la notizia del mio arresto, si è trovato nell’impossibilità di uscire dallo stadio per i fumogeni e per le continue cariche.
In più, e qui chiudo, ho dovuto anche leggere il mio nome sui giornali (Corriere dello Sport e La Repubblica) anche con un errore di stampa, perché i giornalisti, a detta dell’Avvocato assegnatomi d’ufficio, erano presenti in aula al momento del Processo, violando la mia privacy.
Ti ringrazio per l’attenzione che mi hai concesso.
RESOCONTO DI LORENZO A.
sono entrato in curva sud verso le 6, mi sono giunte voci di scontri alla palla, ho pensato fosse il solito casino di ogni derby e sono entrato in sud.
c'era gente che scavalcava 5 alla volta e le forze dell'ordine stavano a guardare. (poi spero che nessuno dica che lanciano i lacrimogeni per
colpa di quelli che entrano scavalcando)
verso le 20 sono iniziati i lacrimogeni, come al solito. verso le 20.15 è iniziato il casino...
LA CELERE HA PROVATO AD ENTRARE IN CURVA SUD!!!
hanno salito i gradini e stavano per entrare da sotto allo striscione dei Fedayn!!! e se entrava la celere credo che sarebbe successo il finimondo visto che in curva sud non ci sono vie di fuga. in curva sud ricordo a tutti che ci sono anche donne e bambini e anziani come la sig.ra Luisa (lunga vita a lei).  molti ragazzi sono scappati dalla celere e hanno chiamato i rinforzi dando l'allarme in curva, qualcuno ha usato l'idrante per allontanare la celere e altri hanno iniziato a distruggere i bagni per prendere qualcosa da tirare alla polizia. 
io trovandomi proprio alla fine delle scale del settore f20 ho sentito quello che diceva la gente che andava a caricare la celere, la preoccupazione di tutti i "teppisti" era: la celere entra in curva e manganellano tutti anche donne e bambini, non possiamo permettere che accada.
secondo me non c'era premeditazione da parte dei gruppi ultras, altrimenti non spendevano tutti quei soldi per fare le coreografie e gli striscioni che non sono stati esposti nel secondo tempo, non si sarebbero fatti trovare impreparati di fronte alla prima carica della celere e sopratutto tutto il casino non sarebbe successo sotto alle scale dei Fedayn (che come noto sono il gruppo più antilaziale della curva sud).
il questore di roma ha detto che la situazione era sotto controllo fino alla fine del primo tempo, complimenti per la fantasia!
hanno tirato lacrimogeni dalle 20 alle 23, ho visto gente che prima andava a tirare i sassi alla celere e poi soccorreva ragazze in preda al panico nei bagni della sud. ho visto ragazzi che saccheggiavano il bar della sud e andavano in giro a distribuire fazzoletti di carta a chi ne
aveva bisogno. ho visto lacrimogeni lanciati a pallonetto dentro la curva, dove c'erano donne e bambini. forse davvero era tutto premeditato, ma di certo non da parte degli ultras.
DOMENICA SERA I TEPPISTI HANNO DIFESO LA CURVA SUD la celere ha difeso solo il suo ****.
sicuramente in curva sud di mele marce ce ne sono...
ma se domenica sono tornato a casa sano e salvo sò chi devo ringraziare.
POLIZIA, CARABINIERI, FINANZIERI E CELERE 
VIA DALLA CURVA SUD, NON VOGLIAMO I VOSTRI MANGANELLI VOGLIAMO SOLO DIFENDERE LE NOSTRE DONNE E I NOSTRI BAMBINI
RESOCONTO DI CAMILLA
ciao sono Cami e visto che leggevo che si cercano testimonianze su quanto è successo ho pensato di mandare anche la mia.
sono arrivata allo stadio con un mio amico alle 16.15/30 parcheggiamo sul marciapiede all'altezza del ponte e mentre leghiamo il motorino vediamo alla sinistra dell'obelisco(all'altezza della palla verso la curva per capirsi) una colonna di fumo più alta dello stadio, molta gente corre via da quel marasma e indietreggia fino ad arrivare all'obelisco.
io e il mio amico ci guardiamo perplessi e cominciamo a scuotere la testa pensando che sono i soliti scontri pre-derby (che purtroppo ultimamente sembrano non mancare mai)..scegliamo di aggirare l'ostacolo e passiamo attraverso l'edificio dello I.U.S.M. che ci porta direttamente sotto la curva, e scopriamo con sorpresa che effettivamente li ancora non è successo nulla ed entriamo senza problemi.
una volta entrati e passata la perquisizione ci avviamo verso la scalinata più a destra(accanto al bar) e vediamo che la gente scavalca …e quando dico la gente, intendo UN SACCO DI GENTE! scavalcavano a gruppi  e la polizia non era che a dieci metri e non diceva nulla.. ASSOLUTAMENTE NULLA.
entriamo, prendiamo posto e tra una chiacchera e l'altra ci rendiamo conto che effettivamente di fuori continuano ad esserci rumori forti di esplosioni e sembravano provenire dalla parte della tevere...
quello che ci ha fatto pensare che forse la situazione non era così abituale (così pre-derby), fu che la gente che arrivava su, era tutta con gli occhi congestionati dai lacrimogeni (senza distinzioni ragazze e ragazzi anche un bimbo ho visto)e anche il fatto che non è successo solo alle persone che entravano ad inizio partita, la cosa è stata incessante per tutta la durata del primo tempo.. lo ricordo bene perché stavo accanto al pianerottolo, quindi qualsiasi cosa usciva dalle scale la vedevo e la sentivo bene. 
durante tutta la partita, capitava di trovarsi senza la possibilità di cantare perché ti raschiava la gola ..erano i lacrimogeni che arrivavano fin su in curva!
quindi chi dice che la "guerriglia" è iniziata quando è cominciata a circolare la notizia del ragazzo deceduto ..dice una balla clamorosa.
venendo al punto di come la voce è circolata...ero li all'imboccatura delle scale e un ragazzo ha detto :<pare che hanno ammazzato un pischello>.  ovviamente la domanda è stata: <come!?>     e lui ha detto:< l'hanno visto che lo portavano via con la testa spaccata>.
...per quanto ne sapevo io, poteva essere anche vero che uno era morto o ferito gravemente, in fondo che ne sai ...si pistano dalle 18 ed è finito il primo tempo è pure possibile che qualcuno si sia fatto male sul serio no?; magari lo hanno colpito in testa...magari non è morto, è svenuto e l'anno portato via. 
passano un bel po’ di minuti e vedo che intorno a me la situazione si fa più pesate di prima....dalla tromba delle scale dei distinti(quelli dalla parte della tevere) esce fumo nero, dalle scale della sud escono i vapori dei lacrimogeni e non si respira (PESANTE). lo speaker dice che la notizia della morte di un bambino(bambino non era un ragazzo??) morto perché investito da una volante della polizia(a si??non aveva la testa spaccata???) è una notizia priva di fondamento(...BO...)in tanto accanto a me una signora mai vista (che si era portata con se tre ragazzini e quindi era particolarmente in apprensione) dice che lei aveva chiamato a casa e che alla tv dicevano che era morta sta persona e che pare si sapesse da prima che il derby cominciasse(vabbeeeee)e che secondo lei, la partita non poteva continuare perché non si gioca con la vita di un bambino!(era molto determinata)
insomma la situazione è tesissima, nessuno vuole più che la partita vada avanti(neanche io)la rabbia per l'ipotesi della tragedia porta l'esasperazione alle stelle, finalmente si decide di sospendere l'incontro.. e cosa dice lo speaker????(questa è geniale) 

  < per i tifosi in tribuna montemario il cancello di uscita APERTO è il numero...> 

COSAAAAAA?????E POI NULLA….  INSOMMA NON E' CHE HA CONTINUATO CON GLI ALTRI SETTORI ..SI E’ CURATO SOLO DELLA MONTEMARIO.     e per tutti gli altri???? 
se prima la gente dalla curva era avvelenata e preoccupata per la notizia che un bambino poteva essere morto sotto una volante senza alcun ritegno, ora che le loro vite e quelle di tutto il resto dello stadio avevano un valore inferiore di quella di uno che era seduto in montemario (ma perché?)…quale poteva mai essere lo stato d'animo?.......gente furiosa...(poi dici che uno non si inca***) 
e poi che vuol dire l'uscita aperta? che siamo rinchiusi?MAH …lì mi è preso un momento di panico devo dirlo ..ho visto fumo NERO alla mia destra(distinti), lacrimogeni a sinistra(scale) e la luce delle fiamme che rifletteva nel cielo (e quello succedeva nel piazzale era il gabbiotto  in fiamme) cancelli chiusi….. sinceramente ho pensato ..qui famo la fine del sorcio...
dopo un po’ di tempo  …..tempo in cui la  mia fervida immaginazione ha lavorato un sacco! divertendosi ad immaginare vari tipi di possibili atroci finali di serata ed io ero oramai bella che terrorizzata ....il ragazzo col megafono che sta di sotto dice che gli hanno detto che  possiamo uscire perché il cancello è aperto...aspetto qualche momento per verificare che la gente che sta scendendo, effettivamente continua a fruire (ingenua… pensavo bastasse per capire se era veramente aperto...invece)                     E INVECE la furbizia del servizio d'ordine (evidentemente in vena di scherzetti o più semplicemente totalmente incompetente o  se vogliamo dirlo in mala fede) ha voluto che ...di cancelli aperti ce ne fossero ..indovinate??? UNO!!!!!!!!!!!!! Migliaia di persone che non vedono l'ora di uscire dallo stadio e la via di fuga sarebbe una porticina?!???!?!?!?  Una porticina con dall’altra parte polizia, celerini, (non so chi cavolo c'era esattamente)…
e secondo loro come uscivamo? infatti si è creato il vero panico.. gente che scappava da una parte all'altra. 
i distinti(che vedevano chiusi i loro cancelli) e correvano in massa verso la sud e la sud che aveva solo un cancello aperto con i celerini dall'altra parte  e che quindi ripiegava verso i distinti...in tutto questo se guardavi di fuori (che in teoria doveva essere l’agognata libertà) non è che ti sentivi più sicuro...c'erano solo camionette della finanza che correvano prive di alcun criterio logico a discreta velocità senza fermarsi(ho pure pensato vuoi vedere che è vero che l’hanno messo sotto a quel poverino)  ….la finanza,  anche loro totalmente nel caos ora dovrei dire che penso io? visto che sono stata una spettatrice troppo coinvolta da una punto di vista emozionale...ma troppo fuori ai reali fatti durante gli scontri che ci sono stati dalle 18 a fino primo tempo(io ero la per vedere la partita ! C**O); l'unica cosa che posso fare, è dire ciò che ho visto e le mie sensazioni di quella serata  ....poi se secondo voi questa è una macchinazione (..mah avevo troppa paura che potevamo farci male e non stavo a notare se qualcuno tirava fili o no)...l'unica cosa che posso dire con certezza è che non è di certo uno stadio sicuro ,ne da un punto di vista strutturale ne da un punto di vita di servizio d'ordine 
P.S. ora la partita di recupero si dovrà rigiocare...e mi chiedevo se il nostro biglietto sarà ancora valido....parlando con un amico è uscito questo:  quando si sospende una partita(per un qualsiasi motivo), se viene giocato anche un solo minuto del secondo tempo ..il biglietto comprato non è più valido
BELLA STA' LEGGE! è vera? o pura fantasia fatemi sapere 

RESOCONTO DI MATTIA
sono mattia un ragazzao di 16 anni della sud e appartenente ad un gruppo organizzato.
Vorrei riferirti il mio resoconto da utilizzare anche come testimonianza.
Arrivo allo stadio come al solito molto presto per il derby un pò prima intorno alle 15.30, ove c'era ancora poca gente ma molto entusiasta e piena di voglia di tifare. L'atmosfera si è surriscaldata alla carica di alcuni ragazzi senza biglietto che hanno "sfondato" l'entrata per entrare (scusa il gioco di parole). Successivamente per contrastare questa entrata illegale sono cominciate le cariche della polizia che non sarebbero terminate.Entrati allo stadio io e parte del gruppo in cui milito ci siamo messi  al solito posto per la vendita del materiale che è stata quasi impossibbile per le continue cariche dei polizziotti.i casini sono durati tutto il tempo sino all'inizio della partita. Sempre nel pre-partita mentre le guardie cercavano di entrare in curva un signore della polizia che non era un cellerino ha tirato fuori la pistola per impaurire la gente(cosa non vista ma capita dalle grida di persone "attenzione ha la pistola!!!").entrati in curva sembrava non ci fossero + problemi anche se si sapeva degli scontri fuori e di camionette che sfrecciavano davanti al piazzale.Avevamo sempre il solito entusiasmo pronti a caricare la squadra.Durante la partita intorna al 20esimo abbiammo visto la celere che voleva entrare in curva e la conseguente difesa di alcuni ultras. Gia' da quell'episodio che è durato tutto il 1 tempo, è salita la tensione.Poi si è cominciata a sentirsi la voce del ragazzo morto o forse svenuto ma siamo rimasti cauti xkè non sapevamo della verità della notizia. Alcuni hanno telefonato a casa per sapere del fatto che è stato confermato e allora è cominciata la ritirata degli striscioni che è stata attuata in RISPETTO DEL RAGAZZO E DELLA FAMIGLIA e non come è stato detto come segnale!!! che cazzata inventata dai mass-media!!! All'entrata dei giocatori abbiamo cercato di far capire l'accaduto ai giocatori e dopo che è stata interrotta dicevamo a tutti che non era + uno spettacolo ma che era successo un cosa troppo grave per continuare e allora dicevamo che la gente doveva uscire con calma e civilmente dallo stadio . scesa un pò di gente giù nell anti-curva c'è stata un indegnosa carica dei cellerini!!! e loro devono tutelare l'ordine?!!! vedevo donne che piangevano e persone preoccupate poi ci sono state telefonate con alcuni sostenitori laziali che x sapere se anche da loro la notizia era arrivata e se stavano uscendo ma erano impossibbilitatì dalla chiusura dei cancelli (telefonate fatte non da capi ultras ma da gente comune con amici della nord NE DO LA CERTEZZA!!!) La smentita della notizia non era credibile in quanto altre passate simili situazione accentuavano  la nostra perplessità.Convinti della situazione grave molta gente è uscita con calma e impaurita altra che accettava le provocazioni della celere. Volete sapere il fatto è stato programmato da qualche superiore dello stato per far esasperare gli animi e per mettere in cattiva luce gli ULTRAS. come è successo  al G8 di Genova alla scuola. Cari signori del potere gli ULTRAS saranno anche gente popolare, travolta da un fede, di bassa cultura e ignoranti ma hanno un cuore e un CERVELLO per capire questi giochi politici!!! Hanno un cuore perchè xkè non picchieranno mai un bambino o una donna indifesa come l'infame cellerino!!! SOLIDARIETà AI RAGAZZI CHE HANNO PARLATO CON TOTTI CHE NON HANNO FATTO NULLA DI MALE MA BENSì SONO STAI PORTAVOCI DELLO STADIO!!! SE AVETE ARRESTATO LORO DOVETE ARRESTARE ANCHE TUTTE LE 80000 PERSONE PRESENTI!!! FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE MAI DOMA!!!! SCENDIAMO IN PIAZZA A FAR CAPIRE ALLA GENTE CHE IL MALE NON SONO GLI ULTRAS MA è LO STATO!!!  NO AL CALCIO MODERNO. 

ARTICOLO INDYMEDIA
Disordine pubblico
I violenti scontri di domenica prima durante e dopo il derby roma-lazio sono stati ricostruiti in maniera falsa dai media, dal questore e dal prefetto di Roma. 
Si e' parlato di complotti, di accordi tra tifoserie, di ricatti ai danni delle società e del governo. La verita' è un'altra: è quella raccontata da migliaia di persone presenti allo stadio e vittime delle violente cariche da parte delle guardie e soprattutto, dei reparti della guardia di finanza. 
I FATTI
Gli scontri sono cominciati già dalle 17.30, quando tutti i gruppi ultras e già molti tifosi, stavano riempendo le curve. La polizia e la finanza hanno scelto di fronteggiare sparuti gruppetti di tifosi senza biglietto con violente cariche, con i blindati lanciati a tutta velocità in mezzo alla folla che tentava di guadagnare l'entrata dello stadio e con un uso spropositato di lacrimogeni.
Gli scontri sono proseguiti fino intorno alle 20 facendo salire la tensione in un pomeriggio che sembrava tranquillo e spostando i tafferugli all'interno del piazzale della curva sud dove si sono concentrati alcuni blindati e decine di poliziotti: cosa abbastanza insolita.
Nonostante tutto, Serra continuava a ripetere che non stava succedendo nulla.
La notizia del morto circolava gia' dall'inizio del primo tempo, ma all'intervallo, quando la situazione all'interno della curva sud era già caotica, con un'auto della polizia e altre cose che bruciavano, è sembrata a tutti verosimile o cmq credibile. Mentre Serra accorreva ai microfoni per ribadire che non c'era nessun morto e che i tifosi stavano abbandonando tranquillamente lo stadio, scoppiava la guerriglia. Nessuno alla stadio ha creduto ai tutori dell'ordine e questo dovrebbe porre qualche interrogativo sulla scarsa credibilità delle autorità.
80.000 persone costrette ad uscire dai pochi cancelli aperti, in mezzo a un mare di lacrimogeni e alle cariche di finanzieri e poliziotti che come nel prepartita coinvolgeva tutte e due le tifoserie. Di sicuro non c'è stato nessun complotto tra gli ultras, ma una situazione di psicosi collettiva e di forte tensione, creata dalle forze dell'ordine che hanno scelto un'atteggiamento ultrarepressivo nei confronti dei soliti tafferugli da stadio. Forse qualcuno ha voluto creare questa tensione per spostare l'attenzione dei problemi del calcio, dei debiti delle squadre e magari strumentalizzare il tutto per dare una mano al decreto salva-calcio. 
Inoltre, nessuno ha raccontato la verità buttandosi sulla denuncia del mondo ultras e sui legami tra tifoserie ed ambienti dell'estrema destra, legami conosciuti da tempo ai più e denunciati anche da indymedia, ma che non c'entrano nulla e che non possono essere strumentalizzati da chi cerca di celare la verità a proprio piacimento.
Qualcuno subirà l'ennesima condanna "esemplare" che servira a creare nuovi, inutili, "martiri" nell'immaginario della curva e a pulire la coscienza di un mondo fatto di debiti, falsi in bilancio, doping e miliardi. 
Esasperando ancor di più il conflitto tra tifosi e il resto del calcio. 
RESOCONTO DI FABIO QUADRARO
Ciao Lorenzo, premetto che in 16 anni di stadio una cosa cosi non l'avevo mai vista.Eppure tutto sembrava piu' tranquillo del solito , arriviamo alle 17.30 ed i cancelli sono aperti ed entriamo senza problemi a differenza degli anni passati, verso le 18.15 iniziamo a sentire i primi scoppi di lacrimogeni all'esterno ed iniziamo a capire che qualcosa non va (stranamente fuori sotto i distinti sud c'era la finanza,mai vista).Tutto continua tranquillo fino all'inizio della partita, coreografie (la loro ancora una volta piu' bella,compatta ed ordinata) e la partita che fino al 45 sembrava essere equilibrata con un palo per parte. Nell'intervallo mi accorgo che rapidamente gli striscioni dei gruppi venivano ritirati e lo stesso faceva la nord e iniziava ad esserci un po di brusio fino al momento che un ragazzo ci ha dato la notizia della presunta uccisione di un tifoso, piu' tardi tramutata in un uccisione di un bambino.Li per li sono rimasto terrificato e senza che abbia avuto il tempo di accorgermi in 10 minuti fuori c'era la guerra civile, dove tutto era in fiamme e dove molti ultras fronteggiavano la celere.I o trovandomi quasi alla fine dello stadio mi sono affacciato ed ho visto lancio di sassi, idranti srotolati ed incendi vari.La cosa piu' grave e' successa quando dal basso verso l'alto ci e' arrivato un lacrimogeno sugli spalti all'altezza della fila 75/76 (praticamenti tra i piedi) e non potete immaginare il panico tra la gente che si accalcava e scappava, 5 minuti dopo un altro pero' in distinti sopra il lupi.Con le lacrime agli occhi e la tosse un ragazzo al megafono annunciava che il bambino era morto e che dovevamo andare via, mentre totti e gli altri avevano gia' preso la strada sotto la sud per confermare l'annullamento della partita.Io non credo ad una cosa premeditata in quanto sarebbe stato impossibile, io credo che i tifosi entrati in campo lo hanno fatto veramente perche' erano convinti della morte del ragazzo e non per intimidire chissa' chi, pero' c'e' da dire anche quanto siamo diventati repressi se davanti ad una notizia del genere alla quale anche io ho creduto allo stadio ma non confermata abbiamo fatto scoppiare questa caso.Comunque dopo 1 ora siamo riusciti ad uscire dallo stadio tra i sassi, gli incendi, i bar in fumo ed i lacrimogeni, questo e' tutto.Avrei preferito parlare delle simulazioni di SIMONA Inzaghi in area per rimediare il rigore o del palo di Totti ma questa e' un altra storia.....

Fabio Quadraro

LETTERA INVIATA DA UN TIFOSO ALLA QUESTURA DI ROMA
Ieri, 21 mar. 04, mentre mi recavo verso i cancelli della Sud, curva dei tifosi della Roma, notavo l’imponente schieramento delle forze dell’ordine ed esclamavo…..”Ca..o quanti siete” quella parola era in senso di intercalare, appunto esclamazione senza nulla togliere al lavoro delle forze di polizia o senza volere offendere nessuno. Dietro di me c’era uno schieramento di circa 40 cellerini tra polizia di stato e guardia di finanza. Uno di essi con fare minaccioso mi chiama, io, con la coscienza pulita e consapevole della mia frase mi avvicino e quest’ultimo inizia ad insultarmi spalleggiato dai suoi colleghi.
Mi riferisce testuali parole: “quel Ca..o mettitelo in bocca, e non ci chiamare quando ti rubano a casa o stuprano tua sorella” e continua “ e mi auguro che succeda”. Poi mi chiedono i documenti ed iniziano ad urlare il mio nome e cognome appellandomi il nominativo di “uomo duro” dopo pochi minuti mi ridanno il documento concludendo la loro “civile” conversazione con un vaffa.
Io fortunatamente, non mi ritengo ne un teppista ne tanto meno una testa calda, vado allo stadio in compagnia di amici ed amiche per tifare la mia squadra e non per sentirmi insultato da chi, forte della sua uniforme, si comporta in maniera incivile, tanto quanto chi scatena i disordini nello stadio.
Ieri poi la serata si è conclusa in maniera vergognosa, sono uscito dallo stadio e piangevo, respirando i notevoli lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine che molto spesso, non è questo il caso, si comportano da “Ultras in divisa”.
Oramai allo stadio uno ci deve andare a suo rischio e pericolo, però se anche chi dovrebbe mantenere l’ordine pubblico, alimenta lo stato di tensione, invece di cercare di raffreddare gli animi sinceramente si risolverà poco e niente ed invece di migliorare la situazione andrà sempre peggio. 
Se ieri, al posto mio, si fosse trovato qualcuno che avrebbe, accolto la provocazione, forse (se non sicuramente) si sarebbe preso una bella denuncia e sarebbe stato allontanato per 3 anni da una passione che invece condivide da sempre. Vi invito a riflettere.
Tanto dovevo
RESOCONTO DI UN ULTRA'
Ho passato tre giorni a raccontare quello che è successo domenica pomeriggio / sera / notte, prima / durante / dopo, ad amici e conoscenti. Tutti, però, mi chiedevano ad un certo punto: "ma sei sicuro? in TV hanno detto che erano d'accordo...", oppure "il prefetto ha detto in TV che non c'era pericolo, che non era successo niente prima della partita e che quindi si doveva e poteva continuare", o anche "ma allora perchè in TV hanno detto che hanno tolto gli striscioni CONTEMPORANEAMENTE?" ed altre simili amenità, frutto di erronei convincimenti assolutamente privi di fondamento. A tutti, spazientito, ho risposto: "chi c'era, sa come è andata". Caro Lorenzo, hai sicuramente visto ciò che ho visto io, anche perchè ho appreso dal tuo resoconto che eravamo nello stesso settore (io però ero spostato più verso la Sud rispetto a te: avevo la bandierina bianca) e che siamo arrivati più o meno alla stessa ora (17.45). Nulla da aggiungere, quindi, se non che coloro che dovevano mantenere l'ordine (mi viene da ridere...) hanno pensato bene di sparare decine di proiettili a gas di vario tipo "nella direzione" di quei trenta che - prima della partita - attaccavano la P.S., intossicando in realtà chi non c'entrava niente, chi non capiva o non sapeva ancora cosa stava succedendo e chi per di più è stato poi anche manganellato. I trenta si disperdevano e poi si riorganizzavano in piccoli gruppi, tutti gli altri vedevano solo individui travisati dal casco e dalla divisa che colpivano a casaccio e duramente, anzi provocatoriamente. Questo in TV non l'hanno trasmesso, nè detto: ergo non è mai successo. La partita non poteva non essere sospesa. Chi c'era, lo sa. Tutti, però, si sono scandalizzati, indignati e poi giù ad esercitarsi nella versione più suggestiva, nella estrema ricerca delle "reali" motivazioni che hanno portato "gli ultras" a "decidere di far sospendere il derby". Ma questi qui, cosa ne sanno? Ma il questore ed il prefetto - proprio perchè tali - non dovrebbero garantire l'ordine anche cercando di selezionare i celerini tra soggetti esperti e / o più professionali di quelli che abbiamo visto? E' comprensibile ed umano, oltre che logico, che, dopo, nessuno ha creduto all'annuncio dato dallo speaker, perchè tutti avevano visto cosa era successo fuori e quindi poteva essere anche una notizia data ad arte per cercare di tranquillizzare gli animi. La generale sfiducia nelle Istituzioni si è tradotta in un comportamento di totale disinteresse per gli annunci ripetuti. Si indigni pure, il prefetto. Non avere più credibilità, fa male. E si ricordi, il prefetto, che i fischi (di tutto lo stadio e non solo degli Ultras) non servivano "a coprire la voce dello speaker per impedire che l'annuncio fosse ben compreso", ma significavano "nun ce state a cojona! avete ammazzato uno dei nostri!'". Ancora di più, dopo ciò che è successo, ogni volta che penso alla mia Roma ed agli attacchi indiscriminati che giungono in queste ore da tutt'Italia, mi sento bene, forte, pronto ad urlare a chiunque il mio amore per questi colori. Un Ultrà.
CHIUNQUE SIA DISPOSTO A FORNIRE ALTRE TESTIMONIANZE PUO' SCRIVERE UNA E-MAIL, SPECIFICANDO (SE VUOLE TESTIMONIARE IN TRIBUNALE A FAVORE DEI RAGAZZI ARRESTATI) NOME, COGNOME E NUMERO TELEFONICO.
a cura di
Er Lupacchiotto Der Colosseo
 25 Marzo 2004:
Intervista ad un docente di diritto
(consultabile su www.erlupacchiotto.com)
Il derby mancato: tra calcio e giustizia Il punto sulle indagini sull'interruzione della partita. Le note vicende dell'ultimo derby romano hanno gettato un'ombra sulle effettive capacità organizzative dello sport professionistico. Dalla cronaca sportiva si è passati alla cronaca giudiziaria, con grave danno all'immagine del settore calcio. Abbiamo ascoltato le opinioni di una fonte qualificata, un esperto di diritto che, preferendo restare anonimo, ci ha fornito alcune chiavi interpretative della vicenda. 

 ErLupacchiotto:Come qualificare i fatti di domenica scorsa ? 
 Mi sembra che possano essere ipotizzati due possibili scenari, in contrasto tra loro. Il primo consiste nella premeditazione della diffusione di una notizia falsa, ma mi sembra difficile credere che qualsiasi piano, anche se ben  strutturato, possa aver portato a risultati così rispondenti alle sue presunte finalità, nel contesto imprevedibile della serata dell'Olimpico. Il secondo, decisamente più probabile, è quello di una notizia non vera, ma ritenuta tale  da più persone, possibilmente a causa di un'errata valutazione di un fatto realmente avvenuto. Nel passaggio della notizia, il rischio di un investimento può essere diventato un investimento reale. La psicologia collettiva può  aver fatto il resto. Il problema è che in ogni caso i due scenari portano all'identico risultato. La notizia, falsa, è stata creduta perché ritenuta verosimile. Pertanto, occorreva decidere cosa fare per uscire dall'incertezza. Mi sembra  che la decisione della Lega sia stata quella giusta. La partita, a fronte del turbamento creato, aveva perso il suo significato. Non comprendo le insistenze dirette alla sua prosecuzione. Le forze dell'ordine hanno il compito di  mantenere l'ordine pubblico, ma ciò è assolutamente indipendente dalla sua valutazione da parte della Lega, la quale è libera di ritenere che i presupposti per far proseguire l'incontro siano insussistenti. 

 ErLupacchiotto:Veniamo alla cronaca giudiziaria. Come valutare i provvedimenti del GIP sulla mancata convalida dei fermi ? 
 Mi sembra che ciò possa rappresentare un giusto passo verso la normalità. Verso una corretta ricostruzione giuridica dei fatti. Alcune delle ipotesi di reato non sembravano supportate da elementi di specificità tali da  giustificare la custodia cautelare in carcere. Al contrario, è stato forse il clima di tensione creatosi ad alterare le proporzioni dell'impianto accusatorio. Alcuni si sono stupiti della presenza di tifosi sul campo di gioco. Mi sembra davvero singolare. È importante che, in una gara particolare come il derby, alcune rappresentanze dei tifosi possano essere facilmente reperibili, in caso di necessità, ad esempio per prendere decisioni difficili come quella di evacuare una curva in caso di allarme. È l'unica possibilità di recare un dialogo, che sarebbe reso impossibile dalle necessarie barriere di protezione. Si tratta di una consuetudine che sinora non ha mai dato luogo a problemi.
 I regolamenti FIGC e UEFA non la consentono; tuttavia tale presenza può essere imposta proprio per ragioni di ordine pubblico. Si è parlato di condizionamento dei giocatori: credo tuttavia che sussistano forme di pressione incomparabilmente più invasive, rispetto al potenziale colloquio con i capi tifosi, che domenica si è effettivamente realizzato. 

 ErLupacchiotto:La legge pone dei limiti all'intervento delle forze dell'ordine ? 
 L'ordine pubblico rappresenta un'attività particolarmente complessa e delicata. Le forze di polizia hanno grandi poteri, primo tra i quali la facoltà di fare uso di strumenti di coercizione fisica lecitamente. Il contrappeso consiste nell'impossibilità di sbagliare. Ogni errore è giuridicamente inaccettabile. Si tratta di un singolare paradosso, poiché l'errore, al contrario, è una caratteristica ineliminabile dell'agire umano. E le forze dell'ordine sono innanzitutto donne e uomini. Vi è poi la questione dell'ineliminabile incertezza della persona dinanzi a qualsiasi decisione imperativa. Salvatore Satta, grande processualista, la chiamò il "mistero del giudizio", nel riferirsi alla posizione del giudice, che però è signore del proprio tempo. Le forze dell'ordine, al contrario, devono decidere in frazioni di secondo. È un compito difficilissimo. Occorre progettare, nei limiti del possibile, un sistema efficiente.
 Gli incidenti devono costituire l'eccezione, non la regola. Quasi in tutti gli scorsi derby gli spettatori avevano dovuto subire l'uso ormai rituale dei lacrimogeni, che dovrebbero costituire invece una risorsa estrema cui ricorrere.
 Ora basta. Dopo i fatti di Genova, le forza dell'ordine hanno condotto con successo una radicale trasformazione delle tecniche di gestione dell'ordine pubblico urbano. Si tratta di un passo epocale, basato sul principio
 dell'efficienza del dispiegamento dei mezzi, e sull'abbandono della funzione di deterrenza, in favore di nuove modalità della presenza sul territorio. È tempo che questa rivoluzione, foriera di eccellenti risultati nella gestione delle ultime manifestazioni, venga applicata anche negli stadi, dove invece sembra vengano utilizzate le tecniche tradizionali, che spesso si rivelano inadeguate. Vi sono però tutte le potenzialità per inaugurare una nuova stagione dell'ordine pubblico, che porti i tifosi a riconsiderare il proprio atteggiamento nei confronti delle forze dell'ordine, che devono essere percepite come una presenza discreta, visibile solo in caso di effettiva necessità. La formazione è essenziale anche in relazione alla necessita’ di rappresentare agli agenti la varieta’ delle situazioni possibili: un romano sa che le frange estreme del tifo possono venire alle mani, ma anche che è perfettamente normale che due fratelli, l’uno romanista l’altro laziale, si incontrino fuori dallo stadio per tornare insieme a casa in motorino. Chi venga da Vimercate, Ugovizza o Casamassima potrebbe non capirlo, evidentemente qualcuno glielo deve spiegare. 

 ErLupacchiotto:Può dirsi che domenica si è fermato qualcosa di più che una semplice partita di calcio ? 
 Mi sembra evidente. Nel mare magnum dell'individualismo, che caratterizza la Weltanschauung dominante della nostra società, profondamente individualista, le rotte dell'immaginario viaggiano ogni tanto verso l'isola remota e coperta di nebbie dello sport, dove la coscienza popolare e collettiva dà luogo a fenomeni di massa, non sempre percepibili con la dovuta chiarezza. Anche nello sport, tuttavia, la volontà eteronoma, nella società descritta dal filosofo Niklas Luhmann attraverso il concetto dei sistemi complessi, ha sempre prevalso sull'idem sentire della collettività. Le ragioni della commercializzazione del prodotto calcio hanno sempre prevalso sulla voluntas populi, di cui i calciatori devono considerarsi espressione. È stato sempre così, almeno fino a domenica. 

 ErLupacchiotto:In che termini ? 
 La chiave della vicenda consiste nella caratteristica principale del derby, più che un semplice incontro di calcio, un vero rituale del popolo romano. Ed il popolo romano, per una volta, si è riappropriato della propria sovranità. Non voleva che si giocasse. E non si è giocato. È tipico della romanità. L'endiadi Senatus Populus Quirites Romanus (SPQR), concetto fondamentale della civiltà romana, significa appunto questo. Il popolo è sovrano, al pari degli organi dello Stato. Ed anche oggi, forme di manifestazione dello spirito collettivo di una città, non possono svolgersi contro il suo popolo. Giocare al calcio è sentimento e passione, prima ancora che sport.
 La notizia diffusasi ha profondamente turbato l'animo umano. E per questo lo ha fermato. Già troppe volte, l'11 settembre e l'11 marzo, ad esempio, si era assistito passivamente all'applicazione acritica ed insensibile del principio The show must go on. Quanto è accaduto, invece, dimostra che il calcio, espressione del popolo, a volte può uscire dal castello dorato della commercializzazione, e far ritorno al popolo, anche nelle sue forme di manifestazione più problematiche, come lo sconcerto derivante da una notizia gravissima, al momento non confermata e non verificabile. Essa era stata sufficiente a creare nel pubblico la volontà di sospendere la partita. I giocatori si sono identificati nella coscienza collettiva del popolo romano. E hanno ritenuto opportuno non giocare. 

 ErLupacchiotto:Come giudicare il comportamento della squadra ? 
 Ineccepibile. Il gesto di Cassano è la ribellione ad un'imposizione intollerabile, quella di dover giocare comunque. Ha omaggiato la Maiestas, la Maior dignitas, la superiore dignità del popolo romano, che - ferito dalla notizia
 diffusasi in modo incontrollabile - riteneva inconcepibile proseguire quel rituale di sport che è suo, e soltanto suo. Ci farà ricordare, per molto tempo, che lo sport è anche questo, un sentimento che non accetta compromessi.
 Sono la gioia e la felicità le ali del fuoriclasse, che gli consentono di volare verso la porta avversaria. Senza di esse, il calcio è privo di qualsiasi significato. 

ErLupacchiotto:Ma, come principio generale, il pubblico può pretendere la sospensione di una partita ? 
 Questa pretesa è parte di quel fenomeno che il grande Peter Häberle, titano della giuspubblicistica tedesca, l'unica vera espressione della scienza giuridica applicata allo Stato, chiama "autocomprensione" dei diritti
 fondamentali (Selbstverständnis). È una situazione soggettiva di diritto naturale, non prevista dall'ordinamento sportivo, che può trovare soddisfazione solo nei termini in cui sia positivamente recepita dai giocatori, come è
 accaduto domenica. Il fatto che ciò si sia verificato a causa di una notizia falsa dimostra che a tal fine non rilevano in sé gli accadimenti effettivi, ma la loro percezione da parte delle masse, rispondente al vero o distorta.
 Qualora i calciatori si identifichino con i sentimenti dei tifosi, la voluntas populi può trovare effettiva esplicazione, al di là di ogni barriera formale posta dall'ordinamento giuridico. 

GIOVANNI, TIFOSO LAZIALE
Seguo costantemente gli aggiornamenti del tuo sito e volevo porre alla tua 
attenzione il silenzio che ha avvolto alcuni DATI DI FATTO relativi al 
derby, in favore di tutta quella serie di irresponsabili illazioni che 
abbiamo potuto leggere e ascoltare nei giorni scorsi:
-la presenza, a mio avviso (ma anche per le leggi vigenti in materia di 
sicurezza, a quanto mi risulta) fondamentale, degli ingresi della curva sul 
campo, voluti dalla Curva Nord con una raccolta di firme protrattasi per 
lunghi mesi nonostante osteggiata in ogni modo dai tutori dell' ordine che 
la giudicavano finalizzata a violente invasioni di campo.Credo che molte 
persone sarebbero potute rimanere schiacciate in assenza di queste vie di fuga.
-perchè nessuno in TV e sui giornali ha mai chiesto a chi sosteneva la 
necessità di non interrompere la partita se realmente credeva che questo 
avrebbe  migliorato la situazione dal punto di vista dell' ordine pubblico?
-NESSUNO HA RICORDATO CHE IN OCCASINE DELLA MORTE DI VINCENZO SPAGNOLO 
DURANTE GENOA MILAN LA QUESTURA COMUNICO' L' INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA 
TRAMITE GLI ALTOPARLANTI DELLO STADIO
-nessuno ha riportato la differenza tra i due messaggi della questura, il 
primo diceva che nessun bambino era stato investito ed era morto, la 
seconda diceva che non era morto il bambino che era stato investito. Dove 
mi trovavo io in Nord questa differenza (non solo) ci ha portato a non 
fidarci della comunicazione ufficiale.
In ultimo,anche se questa è più una mia considerazione che un dato di fatto 
vero e proprio, mi chiedo perchè giornalisti che dovrebbero essere seri non 
si permettono di avanzare dubbi sul dato dei 153 feriti, palesemente non 
serio, se confrontato con i 14 feriti ufficiali tra tifosi delle due 
squadre e con le testimonianze di chiunque fosse presente?

con ciò ti saluto facendoti i migliori auguri per il tuo importantissimo lavoro



RESOCONTO DI GIANLUCA A.
Lettera di un libero cittadino in riferimento ai fatti(misfatti) del 21-3-2004
Domenica 21-3-2004  mi stavo recando allo stadio Olimpico per assistere all’incontro di calcio tra Lazio e Roma,una volta parcheggiata l’autovettura nei pressi dello stadio stesso,ci avviavamo come sempre con gli amici verso il ponte Duca D’Aosta che precede il Viale del Foro Italico,solito tragitto percorso da migliaia di persone,donne uomini bambini famiglie romanisti e laziali.
Da lontano notavamo folti gruppi di persone,poi rivelatesi squadroni delle forze dell’ordine,in particolare baschi verdi della G.d.F. e reparti della polizia(celere) riconosciuti senza problemi dato che era ancora presente la luce del giorno(18.00 circa) avanzare verso il ponte Duca D’Aosta in quel momento attraversato come per ogni evento sportivo(in particolare derby) da migliaia di persone tranquille e desiderose di recarsi nei propri settori.(ripeto donne,bambini,famiglie e sportivi in genere).
Ad un tratto,arrivati all’obelisco,i baschi verdi della Guardia di Finanza,caricavano(per caricare intendo correvano verso le persone che in quel  momento stavano camminando per raggiungere il proprio settore all’interno dello stadio)con i manganelli spianati e con l’intenzione manifesta di picchiare tutti coloro che incontravano sulla propria strada,ragazze,famiglie(ho ancora negli occhi un signore avnti con gli anni  che cercava di difendere un ragazzo che era con lui,probabilmente il figlio…..) ad un tratto mi sono trovato quattro celerini della Guardia di Finanza di fronte e giu una serie di manganellate,testa,gambe,braccia,schiena e tutto cio che riuscivano a colpire,senza motivo senza giustificazione(e’ un reato camminare per andare a vedere una partita di pallone?),lo stesso trattamento e’ stato riservato ad un mio amico che mi  stava camminando a fianco,e a tutte le persone che si sono trovate loro malgrado vittime di questi violenti autorizzati.
Il risultato di questa violenza gratuita(stavamo camminando per andare ad assistere ad un evento sportivo,liberi cittadini su libero suolo italiano)lo abbiamo potuto constatare i mezzo a dolori lancinanti,e alla paura di nuove botte e vessazioni.
Arrivati alla”Palla” le camionette delle forze dell’ordine si producevano in manovre azzardate,come un toro che carica il torero,rischiando piu volte di investire le persone presenti e addirittura gli stessi tutori dell’ordine(….) intenti nel picchiare chi passava di li(….scusate i puntini…).
Scappando alla meno peggio,tra lacrimogeni e cariche delle camionette,raggiungevamo l’entrata della curva sud,ai bagni della stessa il dolore per le botte e le percosse ricevute,riceveva sollievo,mediante acqua e massaggi sulla testa….intorno a me lo stesso desolante infame spettacolo,ragazze in lacrime con segni di manganellate,gente terrorizzata la cui unica colpa e’ stata trovarsi di fronte veri e propri picchiatori di professione,che hanno scatenato disordini e terrore.Io giovane appassionato di calcio,in 14 anni di frequentazione di stadi di tutta Italia,non ho mai visto una tale brutalita’,violenza ingiustificata,vessazione gratuita e furia da parte di chi dovrebbe proteggermi,da parte di chi e’ pagato anche grazie alle tasse che io pago,da parte di chi viene indicato come tutore dell’ordine(ho i segni addosso ….dei tutori dell’ordine…)

Inizia la partita,inizia il primo tempo,cerchiamo di sostenere la nostra squadra,ma in modo incessante arrivano lacrimogeni sparati dall’esterno dello stadio,con effetto mortaio pericolosissimo,dato il peso del lacrimogeno stesso,dai boccaporti d’accesso alla curva stessa,con fare provocatorio come se non bastasse tutto quello che avevamo gia subito.
Tra gente scioccata,ragazze in lacrime per le “botte” e i lacrimogeni,ad un certo punto piomba un silenzio agghiacciante,la voce e’ terrificante,vengono ritirati gli striscioni,vengono riposte le bandiere della coreografia che era li li per aprirsi,”e’ morto un bambino,e’ stato schiacciato da una camionetta della celere” e’ la voce che gira per la curva.
Un senso di impotenza ,rabbia,sconforto e terrore pervade la curva invasa gia dal puzzo asfissiante dei lacrimogeni che continuanoa pioverci addosso.
A chi credere?
Cosa fare?
Fuori,tutti si sono resi conto che le cosiddette forze dell’ordine non hanno saputo sostenere il momento,continue cariche,romanisti,laziali,donne vecchi,inermi,botte per tutti,senza motivo,senza provocazioni ricevute,bastava passare accanto a un cosiddetto “tutore dell’ordine….”per ricevere
La razione di botte calci,pugni e insulti……per una partita di cacio…..
A chi credere?
Perche’ 80000 persone,al grido di celerino assassino,non  hanno creduto alla parola del prefetto?
Perche’ per assistere a una partita di calcio,bisogna affrontare uno stato d’assedio?
Perche’ devo credere che non e’ successo niente,dopo che tutti hanno subito le cariche ingiustificate,le camionette impazzite per ore a “puntare” le persone che provavano a sfuggire a questa furia cieca?
Ecco perche’,80000 persone,hanno creduto alla voce,per fortuna infondata,che voleva un bambino schiacciato da una camionetta della polizia.
Dopo tutto cio cosa rimane?
Siamo usciti dallo stadio,la rabbia era grande quanto il dolore per le percosse ricevute,i cancelli erano chiusi,un uomo con in braccio un bambino avvicinatosi al cancello chiedendo di uscire,in risposta ha ricevuto una manganellata di punta sul volto,risultato sangue,sangue,ancora sangue,una domenica cilena in pieno stile Pinochet,questo uomo aveva in braccio un bambino,che cosa pensera’ il bambino di quell’altro uomo in divisa?

Vedere il proprio padre picchiato da una “guardia”,che valori credete che,un gesto del genere,possa trasmettere ad un bambino?

Io non giustifico i provocatori,i teppisti,i facinorosi,ma in questa occasione,ho provato sulla mia pelle,che non c’e’ stata differenza tra i teppisti in divisa(la polizia e le forze dell’ordine) e i teppisti in borghese:macchine bloccate sul lungotevere,persone tirate fuori dalle stesse e manganellate in puro stile cileno,vetri infranti di automobili di povera gente che si trovava a passare per il lungotevere in quei momenti.

Io Giovedì ,Domenica e ogni volta che avro’ voglia,saro’ allo stadio,per assistere alla partita,come sempre,senza far male a nessuno.

In cosa credere?

Di chi fidarsi?

Dicono che ci sono stati 157 feriti tra le forze dell’ordine,io sono uno dei feriti provocati dalle forze dell’ordine,se il rapporto e’ giusto,come me ci sono piu di 5000 persone che hanno sofferto per la malagestione dell’ordine pubblico.

I veri teppisti sono coloro che usano violenza gratuita su persone inermi,che siano tutori dell’ordine o no.

Domenica a Roma,sono state sospese le garanzie democratiche allo stadio olimpico e dintorni,e non e’ stata una cosa preparata dai cosiddetti facinorosi,visto l’atteggiamento delle forze dell’ordine gia dal pomeriggio.
Con tutta la rabbia che ho.
Gianluca A.

TRATTO DA COREDEROMA.IT
AVEMO PREMEDITATO
Dove sta la dignità ?
Dove sta la dignità degli uomini davanti alla morte ?
In una telefonata di un arbitro , negli occhi del capitano Totti , nelle parole di Cassano ?
Oppure nelle disposizioni UEFA ?
Chiedete questo ai professori che in televisione dicono paroloni e teorie.
Premeditazione.
Questa è la scusa più acclamata.
Avemo premeditato cosa ?
Se per una volta due opposte tifoserie si sono trovate concordi sul fatto che davanti alla morte vera o presunta non si poteva andare avanti allora AVEMO PREMEDITATO.
Qua ci sono uomini e caporali , come sempre .
Se per una volta il popolo ha detto no a quello che l'imperatore ha deciso, se per una volta il popolo ritorna a essere sovrano AVEMO PREMEDITATO .
Io da casa mia ho creduto alle facce sconvolte , perchè sconvolte erano, di chi in campo portava la notizia .
Io da casa non ho creduto alle istituzioni perchè esse per troppo tempo hanno mentito .
Datevi una credibiltà allora, un volto , una ragione di essere voi professori , politici e gendarmi e non fate i volta bandiera ogni volta che vi pare e forse vi si crederà.
Quello che è successo fuori dallo stadio lo avete già detto voi : ormai da tempo lo stadio è porto franco dove si fa quello che si pare e questo non deve più essere .
Ebbene si, si è creato un precedente , si è creduto per una volta alla dignità e non allo spettacolo. Non credo sia un male. 

DAL SITO DELLA RAI
Stadio Olimpico, 21 marzo 2004. Ore 21.35 circa. Già da qualche minuto però si respira una strana sensazione. Già alla fine dell'intervallo l'aria è stranamente diversa. La curva sud, quella occupata dai tifosi della Roma, ha tirato via ogni striscione e velocemente viene imitata dalla curva nord, dai sostenitori della Lazio. 

 la cronaca degli eventi

Rientrando in campo le due squadre vengono accolte da una bordata di fischi, inspiegabili, ma pochi colgono l'unanimità dello stadio. I giocatori danno inizio al secondo tempo, ma dura poco, tre minuti, forse quattro. Alcuni fumogeni e dei petardi vengono lanciati alle spalle della porta di Pelizzoli dalla stessa curva giallorossa. Rosetti è ferma il gioco perché i vigili del fuoco portino i fumogeni fuori dal campo. Una manciata di secondi e tocca alla porta di Peruzzi essere il bersaglio dei lanci dalla curva biancoceleste. Alcuni tifosi della Roma nel frattempo hanno scavalcato le vetrate e sono entrati in campo. Lo stadio all'unisono grida contro la polizia "assassini" e chiede la sospensione della partita. 

Il tam-tam è velocissimo. Si diffonde la notizia della morte di un bambino, investito dalla polizia a margine di alcuni scontri avvenuti tra le forze dell'ordine e i tifosi della Roma prima dell'inizio della partita. A nulla serve la smentita della Questura attraverso lo speaker dell'Olimpico. I tifosi urlano "sospendete la gara". 

Segue un concitato quarto d'ora che vede protagonisti in mezzo al campo i tifosi, i capitani e i dirigenti delle due squadre, l'arbitro Rosetti, il questore e il prefetto di Roma. Nonostante le mille rassicurazioni avute dagli organi di polizia, Francesco Totti è irremovibile, "non si gioca", perché ha avuto la garanzia che la notizia del morto è vera. 

 le "trattative" sul campo

Rosetti al telefono con Galliani ribadisce al presidente di Lega, il labbiale è chiaro, "se faccio riprendere il gioco, ci sarà l'invasione". A questo punto dalle curve arriva l'ultimo, forse decisivo, coro che invita alla sospensione. E così è. Rosetti fischia la fine. 

Centinaia di tifosi sono già fuori dallo stadio, all'uscita della curva sud, quando viene decisa la sospensione. E qui inizia un altro triste capitolo di questa surreale serata. Ha inizio una vera e propria guerriglia con cariche e controcariche tra tifosi e forze dell'ordine, viene incendiato il gabbiotto dei vigilantes, decine di motorini rovesciati, auto fracassate e prese a calcio, vetri in frantumi. Volano seggiolini, gli sgabelli degli stand pubblicitari, le transenne e pezzi di marmo dei vicini giardini. 

Gli inviti alla calma fatti all'altoparlante dal presidente Sensi, dall'amministratore delegato Masoni e dai due capitani Mihajlovic e Totti sono solo per coloro che ancora increduli restano sugli spalti. Intanto dalle uscite della curva sud comincia a salire il fumo nero degli incendi appiccati nella zona antistante lo stadio. Vengono aperti i cancelli e la gente può entrare sul campo e defluire dalle uscite laterali. 

E il bambino morto? Nessuno ne sa nulla. Le voci si rincorrono impazzite, c'è chi racconta che un uomo è deceduto al San Giacomo dopo gli scontri con la polizia. Gli stessi Baldini e De Mita, chiamati a dar conto degli avvenimenti davanti alle telecamere, lasciano più di un dubbio sull'accaduto. Ci sono due verità: quella venuta dal campo, dai tifosi, e presa per buona dai giocatori e quella, ignorata, delle forze dell'ordine. Qual è quella buona? Chi dice la verità? 

 Baldini e De Mita parlano alla stampa

Fuori dall'Olimpico incendi e scene di guerriglia si susseguono senza sosta. Le sirene delle autoambulanze e dei pompieri si alternano in un sinistro carosello. All'interno dei cancelli dello stadio c'è un viavai di poliziotti, carabinieri e finanzieri, ma anche infermieri e pompieri. Molti rientrano feriti. 

Passata la mezzanotte, intorno allo stadio resta un'aria di desolazione, di sfacelo, è impossibile camminare senza pestare i resti della battaglia. Alcune parti di spranghe, bottiglie infrante, pezzi di marmo, resti di lacrimogeni, chiodi, bulloni intralciano il cammino di chi esce dal perimetro dell'impianto sportivo. Poliziotti bendati, buste di ghiaccio sulle caviglie, chi su una spalla, gli occhi di fuori, increduli, per la furia cieca a cui hanno dovuto far fronte. 

A tarda notte possiamo essere certi che non c'è stato nessuno morto, almeno non quello invocato pretestuosamente dalle curve, scatenando la violenta reazione degli ultrà. Un'azione premeditata per poter cogliere impreparate le forze dell'ordine al di fuori dei cancelli dello stadio. Farsi beffa di tutto il mondo del calcio, dimostrando che se vogliono possono fermarlo questo mondo. 

 i resti della guerriglia urbana

E' andata fin troppo bene, come dice il prefetto Serra, poteva succedere una tragedia. E' stato come essere ostaggio di una situazione incontrollabile, ingestibile.

Finisce con Totti, Mihajlovic e Rosetti che vengono ascoltati in questura fino alle tre di notte. Importante sarà ciò che Totti riferirà dell'incontro avuto con i due ultrà che recavano la falsa notizia. Invece sono i nove i tifosi arrestati e undici quelli denunciati. Una decina di agenti feriti mentre 14 ultrà sono finiti al pronto soccorso.

I fondamentalisti della domenica

Il commento di Tim Parks alle vicende del derby Lazio-Roma

Roma  24 marzo 2004

NOI TIFIAMO NOI, dice lo striscione. Questa dichiarazione, insieme ironica e autistica, offre un punto di partenza per chi vuole capire piuttosto che semplicemente condannare il mondo degli ultras. Avverte che è un movimento che mette la propria esistenza al di sopra di ogni altra considerazione. Per gli ultras, infatti, il club e i grandi campioni/mercenari del calcio moderno, altro non sono che un male necessario che permette lo svolgersi del delirio collettivo domenicale nello stadio. 

Nell'ambito della nostra nostalgia moderna per qualche tipo di comunità che ci possa restituire un senso di forte e agguerrita solidarietà, gli ultras hanno evitato i peggiori degli eccessi. Non sono una associazione criminale, né, se si esclude qualche sgradevole coreografia, hanno qualcosa a che spartire con il nazismo. Hanno inventato invece una forma di fondamentalismo part-time, dentro il quale si possono godere tutte le emozioni di una comunità in guerra, ma senza la necessità di una causa reale riconducibile al mondo della politica o del lavoro. E' proprio questo agire senza causa (al di là dei colori di una bandiera) che infonde a certi gruppi di ultras la loro corrosiva ironia. Sono l'opposto del politically correct. 

Ma per fare i Talebani del fine settimana ci vogliono nemici. "Voi esistete in quanto noi vi odiamo", scrive un ultrà veronese alla sua controparte vicentina sul net. E aggiunge: "Dovreste ringraziarci!". Ha ragione. I vari gruppi di ultras che si picchiano a vicenda sono dei falsi nemici. Sotto sotto hanno bisogno l'uno dell'altro. Come si fa a sentirsi profondamente milanista senza quelli dell'Inter da odiare? 

Invece, da quando si è deciso che bisogna metter fine a questi scontri con l'intervento massiccio della polizia, ecco che tutti gli ultras acquistano un nemico nuovo, e per lo più ben armato ed equipaggiato, cosa che rende più intenso il conflitto e che apre la strada a un fronte comune tra tifoserie nemiche, una nuova e più cupa identità. 

La polizia merita tutto il nostro sostegno e simpatia. Ma non sempre gestisce bene la faccenda. Ci sono atteggiamenti aggressivi anche quando la situazione è delle più calme. Mi ricordo di un poliziotto fuori di San Siro che ha sputato sul tifoso davanti a me, per nessun motivo. Dal momento che il tifoso più mite può sentirsi vittima, si è creato un clima favorevole alla violenza. 

Ma neanche la polizia è il vero nemico degli ultras. Che è la televisione. E' in questa chiave che va letto quello che è successo a Roma domenica sera. Per presentare il calcio a un vasto pubblico rispettabile, la tv richiede l'eliminazione degli spettacoli sgradevoli. Gli ultras devono scomparire per proteggere un business. Aver guastato il piacere sedentario a milioni di spettatori attraverso la fantasia di un tifoso vittima della polizia, ecco una grande vittoria per gli ultras. 

Ma perché non distruggerli con la repressione e basta? Gli inglesi ci sono riusciti. Pochi però fanno notare che negli anni in cui Highbury e Anfield sono diventati sicuri come dei cinema e costosi quanto l'opera lirica, la violenza delle gang nella periferia di Londra è aumentata in modo vertiginoso. Si va sicuri allo stadio il sabato, ma certe strade di notte bisogna proprio evitarle. Meno male, però, che questa violenza, meno spettacolare e ritualizzata, miete le sue vittime lontano dall'attenzione delle telecamere. 

Tim Parks
autore di "A season with Verona"



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