Esterni d'attacco che stringono
                          il campo, difesa alta, terzini che
                          sovrappongono, la punta centrale che attacca
                          lo spazio e la marcatura a zona sui calci da
                          fermo. Nella prima sgambata della nuova
                          avventura giallorossa si sono visti un po'
                          tutti i crismi del calcio di Di Francesco.
                          Compatibilmente con il fatto che si giocava
                          contro i dilettanti del Pinzolo Val Rendena,
                          avversario che lascia ovviamente il tempo che
                          trova. La Roma più bella si è vista comunque
                          nel primo tempo, poi si è faticato un po',
                          sprecando anche molto in fase offensiva. 
                  
                  
                  La
                            partita — Le note positive arrivano
                          da Perotti (suo il primo gol della stagione,
                          su calcio di rigore) e dal giovane Cappa,
                          bravo a mettersi in mostra proprio dove la
                          Roma manca di un titolare e cioè sull'esterno
                          destro. In regia ha giostrato prima Gonalons e
                          poi Vainqueur, Gerson è quello che ha giocato
                          più di tutti (61 minuti) ma andando a corrente
                          alterna, prima da mezzala e poi da esterno
                          alto d'attacco. Il brasiliano ha preso anche
                          una clamorosa traversa (imitato poi da
                          Perotti, nella ripresa palo di De Santis), ma
                          è sembrato lento negli approcci mentali al
                          match. Bene invece anche Luca Pellegrini e
                          Tumminello. A tratti anche Bruno Peres, che a
                          destra ha trovato tanto spazio, ma senza mai
                          concretizzare bene come invece avrebbe dovuto.
                          Con Cappa che si accentrava spesso, per lui in
                          fascia si sono aperti spazi immensi, con gli
                          schemi di Di Francesco che puntano proprio a
                          liberare le fasce per le discese dei terzini.
                          Da applausi, invece, il gol del 6-0, con una
                          percussione centrale di Perotti conclusa con
                          una mini scodellata sul portiere in uscita.
                          Nella ripresa, invece, Sadiq si è costruito
                          spesso bene i tiri, sprecando però poi sempre
                          tutto. Peccato, perché alla fine il computo
                          delle occasioni capitate al nigeriano sono
                          state ben 5. Troppe, soprattutto perché di
                          queste Sadiq alla fine non ne ha concretizzato
                          neanche una. 
                  
                   le
                            parole di di francesco — A fine
                          partita Eusebio Di Francesco analizza così la
                          prima sgambata giallorossa: "Sono molto
                          soddisfatto, soprattutto per quanto si è visto
                          nel primo tempo dal punto di vista delle mie
                          idee. Nella ripresa avevo troppi giocatori
                          fuori ruolo e lo sviluppo della manovra non è
                          stato fluido. Perotti, ad esempio, ha giocato
                          più dentro, a ridosso della punta, diventando
                          più pericoloso. Anche Cappa ha fatto bene e mi
                          sarebbe piaciuto vedere Antonucci. Ci manca un
                          esterno destro d'attacco, quella ora è la
                          nostra priorità sul mercato. Gerson? Ero
                          curioso di rivederlo nel ruolo di esterno,
                          visto che in Brasile giocava lì. Ma su di lui
                          lavorerò come centrocampista. Bruno Peres,
                          invece, deve migliorare nei movimenti, se
                          riesce a difendere bene potrà anche attaccare
                          meglio. Gonalons è determinante in tutte e due
                          le fasi di sviluppo della manovra. In
                          allenamento giocava un po’ troppo in
                          orizzontale, stavolta ha cercato la
                          verticalità e mi è piaciuto molto".